Download - Touring 06/2010 italiano
Seggiolini di bordoIn vigore l’obbligo per i bambini fino a 12 anni 9
Test della Skoda SuperbUna station molto ampia e che consuma poco 22
Ripari fonici stradaliAbitanti sempre più protetti dal rumore 10
Concorso: in palio un cronografo sportivo ed elegante 41
Viaggio dei lettori in bici elettrica
Senza sforzo sui pedali 28
Con Rex nell’autolavaggio
Garagisti innovativi 4Dopo la fusione tra Viaggi TCS e Kuoni
Soci sempre benvenuti 34
1 aprile 2010 touring 6www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
1 aprile 2010 | touring 6 | editoriale e sommario 3
Qual è il fattore decisivo per l’acquisto
di un’automobile? La marca, il modello,
il prezzo, l’impatto ambientale o il con-
cessionario? A mio avviso, quest’ultimo
riveste un ruolo centrale. Il contesto in
cui svolge i suoi colloqui con i clienti e il
suo livello di competenza sono determi-
nanti. Nonostante la flessione subita
dalle vendite, vi sono ancora concessio-
nari che considerano la clientela come
un «male necessario». Un esempio
negativo: fissato un appuntamento, il
venditore dà l’impressione di non avere
tempo da perdere, del resto l’auto desi-
derata non è disponibile. Mette quindi in
mano al cliente la documentazione e lo
congeda. Un esempio positivo: il vendi-
tore invita i clienti ad accomodarsi in
una stanza adibita appositamente ad
accogliere la clientela, offre loro qual-
cosa da bere e illustra in maniera com-
petente il modello desiderato dalla «a
alla zeta», concedendo inoltre un breve
giro di prova. A causa delle mutate esi-
genze della clientela e del maggiore
grado d’informazione di quest’ultima, la
vendita di auto è certamente divenuta
un’operazione più complicata. L’Unione
professionale svizzera dell’automobile
(UPSA) lo ha constatato e intende ora
fornire ai suoi associati una migliore
preparazione. Gli acquirenti potranno
così rivolgersi a consulenti competenti,
in grado anche di fornire un’assistenza
post vendita. Come dimostra la storia
principale di questa edizione, alcuni si
spingono addirittura oltre e riescono a
vendere ben più di una semplice auto.
Felix Maurhofer, caporedattore
L’importanzadell’assistenza peri concessionari
primo piano 4 Intraprendenza del futuro: un garagista ha diversificato le sue attività.
società e mobilità 9 Seggiolini bimbi: nuova norma per il trasporto dei piccoli in auto, minibus e pullman. 13 Radio digitale: lo standard DAB non ancora molto richiesto per le autoradio.
test e tecnica15 Motociclette: le novità del settore motociclistico per la stagione 2010. 19 Hispano-Suiza: la rinascita di un marchio prestigioso partirà dal Ticino.
viaggi e tempo libero28 Viaggio dei lettori: dall’Oberland Bernese al Vallese in bicicletta elettrica. 32 Vetrate magiche: ammirare i giochi di luce all’interno di chiese e cappelle del Giura.
club e soci34 Agenzie viaggi: l’integrazione di Viaggi TCS con Kuoni si svolge nel migliore dei modi. 37 Personaggi TCS: ritratto di Paolo Ferrazzini, responsabile di Assista a Bellinzona.
9 il consulente
39 contatti TCS
41 forum, il concorso, impressum
42 l’incontro: Fritz Jost, responsabile della serra tropicale di Frutigen
Gli sciatori primaverili non conoscono limitiÈ primavera e le nevi cominciano a sciogliersi, rendendo difficile agli sciatori la pratica del loro amato sport. Ma i due ripresi in foto non si arrendono e scivolano agevolmente anche sulle estese zolle d’erba che ormai emergono tra la neve.
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Foto di copertinaald
22 Test Skoda Superb Combi 2.0 TDINuovo slancio per la Skoda Superb conuna versione break molto più elegante.Impressionante lo spazio del bagagliaio e dell’abitacolo. Buoni anche i consumi.
10 Milioni contro il rumoreLa Confederazione investe a piene maninei ripari fonici. Obiettivo: garantire unacerta tranquillità agli abitanti insediatilungo le autostrade svizzere.
4 primo piano | touring 6 | 1 aprile 2010
Markus Lerch nel suo salone d’esposizione: con il mangime e i box da trasporto per cani è andato incontro alle esigenze della clientela.
1 aprile 2010 | touring 6 | primo piano 5
›Tutti gli automobilisti dipendono da lui:il garagista. Acquisto di un’automobile, iltest dei gas di scarico, la riparazione di undanno da parcheggio oppure manutenzioneapprofondita: il punto di riferimento è sem-pre e solo lui. Nel migliore dei casi, si rima-ne fedeli al «proprio» garagista per anni eanni se non decenni, anche se il garage delpaese vicino dovesse esporre le auto appesead una gru o se quello lungo la strada perandare al lavoro è appena stato rinnovato eappare adesso molto più illuminato e invi-tante. Ristrutturazioni e ingegnose azionidi marketing non sono però sufficienti.L’importante, infatti, è riuscire a fidelizza-re la clientela a lungo termine.
Alcuni esempi | Una nicchia piuttosto in-solita per un rivenditore di automobili è adesempio quella occupata da Markus Lerch,proprietario di due garage a Rothrist e adAarau. Qui rivende automobili Saab, Mitsu-bishi e più recentemente anche Skoda. Oltread olio motore e detergente per i vetri, Mar-kus Lerch, che si definisce un «amante deglianimali» pur non avendo alcun cane, vendeanche mangime per cani!
Tutto è iniziato con un lavaggio per canipresentato dall’Unione professionale sviz-zera dell’automobile (UPSA). «Eravamo pro-prio in fase di ristrutturazione», spiegaLerch che – appunto – gestisce anche un au-tolavaggio, «e improvvisamente mi è venu-ta l’idea: perché non installare anche un lavaggio per i cani?». Si deve poi alla sua capacità di persuasione se l’UPSA ha accon-sentito a vendergli l’unico modello da dimostrazione di cui disponeva. Così quelloche era stato progettato come un locale adi-bito allo smaltimento è diventato un «dogshower».
Le docce per cani abbinate ad autolavag-gi non sono certo una novità (vedi riqua-dro), ma in questa storia ci ha messo «lozampino» anche il caso, quando un giornoal distributore di Lerch si è fermato a fare
Garage pieni di sorpreseVolete acquistare le gomme invernali e anche una razione dimangime per cani? Oppure fare uno shampoo al vostro Fidodopo il corso antipanne per signore? Ecco che cosa si sono inventati i garagisti più ingegnosi per fidelizzare la clientela.
rifornimento il direttore delle vendite delmarchio di mangime per cani Royal Canin.Il suo sguardo è così caduto sulle docce per questi fedeli amici dell’uomo. «Sarebbepossibile sfruttare le sinergie?», ha chiestoil dirigente a Markus Lerch. Questi, da par-te sua, ha acconsentito ad osare l’esperi-mento. E la clientela ha reagito «con stupo-re, ma positivamente». «La vendita di boxper cani si è poi aggiunta come logica con-seguenza», dichiara Lerch raccontando lasua storia di successi.
Poiché gli affari dalle vendita di mangi-me, box e lavaggio per cani vanno bene, cisi può chiedere se Markus Lerch, con i suoitre marchi di automobili, abbia una clien-tela particolarmente cinofila. «Non neces-sariamente», afferma e spiega: «Quandoeravamo ancora tra i primi ad avere un lavaggio per cani in Svizzera, abbiamo cer-tamente beneficiato dell’effetto sorpresa esono stati molti i curiosi che sono venuti».Eppure l’effetto non è svanito, perché evi-dentemente con la sua «strategia dei cani»Lerch ha risposto ad una vera esigenza de-gli automobilisti.
Vi è poi un altro vantaggio nel momentoin cui un potenziale acquirente si presentaal suo garage appena rinnovato con un ami-co al guinzaglio: «In base alla razza del ca-ne, si può prevedere quale modello di autopossa essere il più adeguato».
Donne e cani | Lerch non punta però solosui cani. Un’altra specialità della casa sonoi corsi pratici «antipanne» rivolti soprattut-to alle signore, i quali trattano temi come iltraino, la sostituzione di una ruota, le cate-ne da neve e la ricarica della batteria. «Loscopo del corso è quello di scacciare dallesignore il timore verso l’auto», spiegaLerch, soddisfatto del riscontro molto posi-tivo avuto dalle frequentatrici del corso.Ma quali altre innovazioni possono atten-
continua a pagina 7
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1 aprile 2010 | touring 6 | primo piano 7
Lavaggio, piega e phon
Un cane bagnato non è proprio una
delizia per l’olfatto e un quattrozampe
sporco è lo spauracchio di ogni custode
di condominio. Per questo motivo il
numero dei lavaggi per cani in Svizzera
aumenta costantemente. Si tratta di im-
pianti che l’ESA, organizzazione d’ac-
quisto del settore svizzero dell’automo-
bile e dei veicoli a motore, commercia-
lizza già da cinque anni. Ben apprezzate
sono anche le docce per cani costruite
dall’italiana Euroself, che prevedono
programmi comprendenti le fasi di ri-
sciacquo, balsamo e asciugatura. Le co-
siddette «dog shower» sono ubicate
presso alcune sedi di Landi. Da tre anni
anche il centro servizi TCS di Volkets-
wil-Hegnau dispone, oltre che di un mo-
dernissimo autolavaggio, anche di una
dog shower. Informazioni all’indirizzo
www.tcs-zh.ch > Waschstrasse. pam
Il lavaggio per cani in funzione (in alto a sinistra): «Gli animali reagiscono come gli ha insegnato il padrone», afferma Markus Lerch (destra) mentre mostra un aspirapolvere per cani. I box per trasportare i cani in auto (in basso) sono pezzi unici fatti su misura.
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dersi in futuro i clienti di Lerch? «Non pos-so rivelare i dettagli dei miei progetti futu-ri», afferma Lerch e aggiunge: «Il settore in-dividuato deve sempre avere a che fare conle auto, ma riuscire comunque a sorprende-re i clienti». Infine rivela che intende espan-dersi verso altri due settori: automobili ela-borate e tecnologie ecocompatibili.
Anche Urs Wernli, presidente centraledell’UPSA, ritiene che il futuro dei garagististia nell’ecologizzazione del parco veicoli.«Si tratta di un tema sempre più rilevante,e al garagista in quanto garante della mo-bilità spetta l’importante compito di sensi-bilizzare i clienti in merito».
Un grande garage già rinomato in Svizze-ra in questo ambito è il basilese Grosspeter.Assieme al marchio Honda rappresentato,il garage punta su una strategia ecologista.I punti vendita Honda vengono ad esempioabbelliti con piante e prato vero, mentrel’amministratore Stefan Baltisberger è ad-dirittura riuscito ad organizzare il lancio diun’Honda presso lo zoo di Basilea. «Ora an-che il direttore dello zoo viaggia su unaHonda Insight», racconta con soddisfazio-ne. Ma non è ancora tutto.
È stata infatti avviata anche una collabo-razione con dieci ditte di taxi di Basilea cheutilizzano delle Honda Insight come ecota-xi. «Così riusciamo ad attirare l’attenzionesu di noi a breve termine, anche se nel set-
tore dell’ecologia occorre riuscire a posi-zionarsi più a lungo termine affinché l’im-pegno profuso porti dei frutti», ritiene Bal-tisberger. ‹ Pascale Marder
Info TouringAltri corsi pratici antipanne per signore sono previsti per il 14 giugno e il 1 novembre 2010. Maggiori informazioni al sito www.lerch.ag
Oggi anche un’auto di 10 anni è già con-
siderata «vecchia». Basta gettare uno
sguardo nell’abitacolo per capire che
alla fine dello scorso millennio a bordo
vi era molto meno elettronica. Sono poi
arrivate diverse innovazioni nell’ambito
della sicurezza e oggi vi sono sistemi
moderni in grado di avvertire quando
un’altra autovettura viene a trovarsi
nell’angolo morto o quando il conducen-
te sta per addormentarsi. Al Salone
dell’auto di Ginevra la tendenza era pa-
lese: si stanno cercando, ed anche indi-
viduando, alternative alle automobili a
benzina, che verranno presto o tardi an-
che immesse in commercio. «Il progres-
so tecnologico è stato notevole già negli
ultimi 10 anni, ma nei prossimi dieci
subirà un’ulteriore accelerazione», di-
chiara il dott. Peter de Haan, che ha
condotto lo studio «Da oggi a domani:
ruoli futuri del garagista».
Anche i garagisti dovranno tenere il
passo con questo progresso e un riguar-
do particolare si dovrà ai temi del con-
sumo energetico e delle emissioni di
gas serra, a cui i privati attribuiscono
particolare valore. «Anche i privati vo-
gliono salvaguardare le risorse, rispar-
miare sulle spese per il carburante ed
eventualmente approfittare di agevola-
zioni fiscali», afferma de Haan. Lo stu-
dio ha inoltre rivelato che i privati ricor-
reranno sempre più spesso all’assisten-
za, poiché si dedicheranno sempre
meno in prima persona al proprio auto-
veicolo. Anche per questo i garagisti de-
vono arrivare ad offrire servizi adegua-
ti. pam
In futuro il garagista sarà confrontato a parecchie sfide nella sua attività.
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1 aprile 2010 | touring 6 | società e mobilità 9
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
Immaginate di viaggiare in autostrada e
che, sulla corsia di emergenza dell’im-
bocco autostradale, vi venga incontro
un’auto in retromarcia. Passato lo spa-
vento, pensereste che per fortuna del
conducente la polizia non ha visto la
manovra. Se l’avesse vista, l’automobi-
lista sarebbe sicuramente stato punito
con una forte multa e il ritiro della pa-
tente. Fino a poco tempo fa si trattava
di una considerazione corretta. Nel
marzo 2007, il Tribunale federale aveva
infatti sentenziato che «chi procede in
retromarcia sull’autostrada anche nelle
condizioni più favorevoli, al fine di riu-
scire ad imboccare un’uscita già passa-
ta, provoca oggettivamente almeno un
rischio astratto accresciuto per la sicu-
rezza degli altri». Si tratta di una sen-
tenza (6A.64/2006 del 20.3.2007) con
cui il TF difendeva una sentenza delle
autorità bernesi competenti, le quali
avevano sanzionato il conducente indi-
sciplinato con il ritiro di un mese della
patente per grave infrazione delle nor-
me della circolazione. Aveva lasciato
addirittura intendere che si sarebbe
anche potuto comminare il ritiro per un
periodo di tre mesi. Il 14 gennaio 2010,
l’alta corte si è però dimostrata più in-
dulgente. Con tre voti contro due, i giu-
dici di Losanna hanno deciso che proce-
dere in retromarcia sulla corsia d’emer-
genza dell’imbocco dell’autostrada non
deve essere punito quale violazione
grave delle norme di circolazione, ma
solo semplice. Non vi sarebbe infatti al-
cun rischio astratto accresciuto per gli
altri utenti del traffico se le condizioni
atmosferiche e del fondo stradale sono
buone, se la densità del traffico risulta
ridotta e se la velocità ammessa all’im-
bocco dell’autostrada è di soli 60 km/h.
Il conducente indisciplinato può così ca-
varsela con una piccola ammenda; an-
che il ritiro della patente per un periodo
di tre mesi, sanzione comune in caso di
gravi infrazioni delle norme della circo-
lazione, viene a decadere.
il consulenteUrs-Peter Inderbitzin
Retromarcia nongrave in corsia d’emergenza
›Dal 1° aprile 2010, i bambini di statura inferiore a 150 centimetri dovranno essereprotetti fino all’età di 12 anni con un dispo-sitivo di trattenuta testato e omologato. I seggiolini per bambini dovranno esseremuniti di un’etichetta ECE versione 44.03 o04. I genitori possono verificare la confor-mità controllando che le prime due cifredell’etichetta del seggiolino riportino l’in-dicazione 03 o 04. L’utilizzo di dispositividi trattenuta delle versioni 01 o 02 (anterio-ri al 1995) non sarà più ammesso a partiredal 1° aprile 2010.
Minibus e pullman | Queste disposizionisi applicano altresì ai trasporti collettivi.Per quanto riguarda i minibus, i casi che sipresentano sono i seguenti:� Nei minibus dotati di posti a sedere di di-mensione normale e di cinture a tre punti, ibambini di statura inferiore a 150 centimetridovranno sedere fino all’età di 12 anni su undispositivo di trattenuta (come per le auto).� Nei minibus dotati di cinture addominali(dette anche cinture a due punti), i bambinifino a 7 anni devono essere sistemati in undispositivo di trattenuta, ma attenzione per-ché solamente certi modelli sono adattabiliad una cintura addominale. L’elenco è ripor-
tato nell’opuscolo «Seggiolini per bambini»pubblicato dal TCS.� Nei minibus dotati di posti a sedere di di-mensioni ridotte e di cinture a tre punti, ibambini fino a 4 anni devono sedere su undispositivo di trattenuta adeguato.� Nei pullman, i bambini fino a 4 anni devo-no prendere posto su un dispositivo di trat-tenuta appropriato.
Pratico opuscolo | Per agevolare l’appli-cazione delle nuove prescrizioni, il TCS el’Ufficio prevenzione infortuni hanno pub-blicato un opuscolo in nove lingue. L’opu-scolo informa che un bambino non siste -mato su un seggiolino adeguato corre un rischio sette volte superiore di rimanere uc-ciso o ferito. Senza contare l’elenco di erroriall’atto del fissaggio: seggiolini fissati inmodo allentato, cinture troppo vicine alcollo, attorcigliate o che bloccano male ilcorpo, tutti errori che potrebbero avere gra-vi conseguenze in caso di incidente.‹ tg
Info Touring L’opuscolo «Bambini in auto: allacciarli in modo corretto secondo l’età» può essere scaricato dawww.seggiolini-auto.tcs.ch. Vi sono pure i test TCSsui seggiolini per bambini, oltre agli sconti concessiai soci TCS dai negozi Baby-Rose.
Protetti anche supullman e minibusLa nuova normativa sui seggiolini per bambini in auto si applica anche a pullman e minibus, ma è possibile mettersi in regola senza troppe complicazioni.
La nuova normativa si applica anche ai trasporti in minibus.
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10 società e mobilità | touring 6 | 1 aprile 2010
Molti utenti del traffico che passano accanto ad una parete fonoassorbente sull’autostrada nonsanno che si tratta di una struttura che costa tra i 600 e i 2000 franchi al metro quadro.
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›Oltre un milione di persone nel nostroPaese sono vittime di un eccessivo rumorestradale, anche lungo le autostrade. Traqueste, i circa mille abitanti di Lenzburg,che nell’estate 2013 potranno però tirare unsospiro di sollievo grazie ad un progetto diprotezione acustica da 36 milioni di fran-chi. Esso prevede la sostituzione del mantostradale nel tratto Lenzburg–Birrfeld, unasemicopertura a Lenzburg in direzione diZurigo, l’ampliamento del viadotto dell’Aa-bach e, infine, la costruzione di pareti fono-assorbenti.
Il silenzio degli anni 70 | Sono decine dianni ormai che sulla A1 tra Berna e Zurigosi sfreccia lungo le abitazioni di Lenzburg,costruite negli anni 70. Ma solamente oragli abitanti si libereranno finalmente del-l’inquinamento acustico. Esther Widmer,incaricata dell’informazione e della comu-nicazione per l’Ustra, sede di Zofingen, sot-tolinea che l’autostrada presso Lenzburg fustata inaugurata nel lontano 1967: «E la de-cisione di costruire fu addottata addirittu-ra già dieci anni prima». L’autostrada èdunque sorta dinanzi alle abitazioni.
Ma perché si sono costruite le case diret-tamente a lato dell’autostrada? Lo spiegaRichard Buchmüller, direttore dell’ufficiotecnico comunale di Lenzburg: «Perché inquegli anni non era un problema costruiredirettamente lungo l’autostrada, anzi. Allo-ra gli appartamenti con vista autostradaerano addirittura richiesti!». Una cosa cheoggi sarebbe inconcepibile: «Gli inquilinimettevano un cuscino sul davanzale dellafinestra e restavano a guardare il trafficoautostradale».
Tra pressione dei costi e disagi da rumoreIn Svizzera sono stati realizzati ripari fonici lungo450 km di autostrada, costati circa 800 milioni di franchi. Entro il 2015, la protezione acustica sulle strade nazionali costerà un ulteriore miliardo.
Differenze da cantone a cantone
Le misure di protezione fonica vengono
pagate dai proprietari delle strade, ossia
dai cantoni nel caso delle strade can -
tonali o dai comuni nel caso di quelle
comunali. Ma anche la Confederazione
mette mano al portafoglio nell’ambito di
accordi programmatici. I contributi di-
pendono dall’efficacia dei progetti di ri-
sanamento. La rilevanza delle misure di
protezione acustica e la priorità accor-
data loro nel budget cantonale vengono
stabilite e gestite come sempre in ma-
niera differenziata: l’attuazione della
politica di protezione fonica è diversa da
cantone a cantone.
1 aprile 2010 | touring 6 | società e mobilità 11
Anche i nostri 220 tunnel fungono da pro-tezione fonica. Per Jürg Röthlisberger è im-portante «che la pianificazione del territo-rio pervenga alle giuste decisioni». In Sviz-zera, la pianificazione sarebbe fortementedominata dalla superficie. Spetterebbe acantoni e comuni procedere o meno alla zo-nizzazione dei terreni edificabili. Non si do-vrebbe però acquistare un terreno econo-mico nei pressi dell’autostrada per poi pre-tendere costosi progetti contro il rumore,ritiene Röthlisberger. L’inquinamento foni-co dovrebbe essere un fattore determinanteper il costo del terreno.
Banca dati sul rumore | In tutta Europale persone sono vittime di un eccessivo ru-more stradale. Secondo le stime dell’Euro-pean Environment Agency, si tratta di qua-si 67 milioni di persone, ossia un sestodell’intera popolazione europea. In Svizze-ra, un cittadino su sette sarebbe vittima diun inquinamento acustico eccessivo. Qui, come del resto in tutti i paesi europei, il rumore stradale è concentrato nelle zoneurbane (cittadine), anche se per quanto riguarda il risanamento fonico, la Svizzerasarebbe all’avanguardia rispetto al restod’Europa. Gérard Poffet: «Il nostro paesedispone di una banca dati sul rumore cheregistra l’inquinamento acustico su tutto ilterritorio nazionale».‹ Kurt Venner
Protezione fonicaper la ferrovia
»Quanti chilometri di protezionefonica (compresi i tunnel) sono statirealizzati finora?Gérard Poffet: Finora sono stati realiz-
zati circa 110 km di pareti fonoassor-
benti.
Qual è la zona più interessata?I corridori di transito del San Gottardo e
del Lötschberg.
Quanto costa la protezione fonicalungo la ferrovia e chi paga?Il risanamento fonico delle ferrovie co-
sterà circa 1,8 miliardi di franchi. Sarà
la Confederazione a finanziare il risana-
mento con il fondo FTP, utilizzato anche
per finanziare i grandi progetti NFTA,
Ferrovia 2000, raccordo alla rete ad
alta velocità (RAV) e sviluppo futuro
dell’infrastruttura ferroviaria (SIF).«Intervista: ve
Ma i tempi sono cambiati e oggi gli abi-tanti protestano regolarmente contro l’ec-cessivo rumore del traffico, soprattutto neipressi delle autostrade. Gérard Poffet, vice-direttore dell’Ufficio federale dell’ambien-te, constata come il traffico venga oggi per-cepito diversamente. «Le persone voglionoessere tutelate dall’inquinamento fonico eanche i requisiti di compatibilità ambien-tale sono molto più severi rispetto a qual-che anno fa». A causa dell’intensificarsi deltraffico e dell’aumento del tasso di insedia-mento, oggi le misure di protezione acusticasi concentrano soprattutto sugli agglome-rati. Ciò significa che non tutti vedranno lacostruzione di una parete fonoassorbentedinanzi a casa.
Proporzionalità | I costi delle misure diprotezione fonica vengono sostenuti al 100%dalla Confederazione, proprietaria delleautostrade. Per questo, nel manuale sul«Rumore stradale dell’Ufficio federaledell’ambiente e dell’Ufficio federale dellestrade», si afferma ad esempio che «primadella costruzione di una parete fonoassor-bente, occorre valutarne la proporzionali-tà». L’obiettivo è un «ottimale rapporto co-sto-efficacia dei progetti», dichiara GérardPoffet. Può dunque accadere che determi-nate misure di protezione fonica non ven-gano realizzate, nonostante l’interesse del-la popolazione, perché «non viene rispetta-ta la proporzionalità». Sulla delimitazionedelle competenze, le opinioni sono però di-vergenti.
Un dilemma | Anche la compatibilità am-bientale dei progetti di protezione fonica èmolto discussa. Le pareti fonoassorbentigettano ombre che per molti costituisconoun intervento inaccettabile sul paesaggio.Di questo si sta occupando l’Ufficio federa-le delle strade (Ustra). Oggi, per le pareti invetro fonoassorbente vi sarebbero soluzio-ni molto riuscite sotto il profilo architetto-nico, afferma il vicedirettore Jürg Röthli-sberger. Tali pareti avrebbero però costimaggiori: «Le pareti fonoassorbenti devonoessere belle e offrire la massima protezio-ne, ma anche richiedere poca manutenzio-ne». Ci si scontra così con un dilemma: «Chivuole altri cantieri? E chi è disposto a pa-gare di più?»
Interrogato sul tema del rumore provoca-to dalle autostrade, Röthlisberger ricordacome, da quattro anni, vengano utilizzatesolamente pavimentazioni fonoassorbentie non più asfalto fuso: «Queste moderne pavimentazioni assorbono molto rumore epresentano una minore diffusione superfi-ciale del suono». Inoltre, i motori di oggi«non producono più tutto quel fracasso diuna volta», asserisce il vicedirettore del-l’Ustra.
Gérard Poffet, vicedirettore dell’Ufficiodell’ambiente (UFAM)
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1 aprile 2010 | touring 6 | società e mobilità 13
Al momento la ricezione DAB ha poco successo tra gli automobilisti svizzeri.
mw
›Molti automobilisti si ritrovano sempreconfrontati con la stessa irritante situazio-ne: l’emittente OUC che scompare lenta-mente fino a quando il sistema RDS nonpassa alla successiva stazione o le informa-zioni sul traffico che si riescono a sentiresolo a spizzichi. Del DAB, ossia di una tec-nologia di trasmissione dell’audio su digi-tale terreste (Digital Audio Broadcasting),si parlava già vent’anni fa.
Oggi è possibile acquistare radio DABportatili in qualsiasi negozio specializzato.Monika Weibel, addetta stampa di Migros,afferma: «Dalla disattivazione delle ondemedie la domanda è in forte aumento». Glistessi toni ottimistici si ritrovano da Inter-discount e MediaMarkt, che presentano suiloro scaffali un’ampia offerta di apparecchiDAB. In ogni radio digitale è integrato unpiccolo calcolatore, ragion per cui un appa-recchio digitale ha un consumo maggiorerispetto ad una radio analogica OUC. ErnstWerder, capoprogetto commercializzazio-ne digitale di SRG SSR idée suisse, sottoli-nea che con una radio DAB è possibile rice-vere, a seconda delle regioni linguistiche,
tutti i programmi radio SRG/SSR, ai qualisi aggiungono diverse emittenti private. Fi-no a metà 2006, nella case svizzere vi eranocirca 25000 radio digitali, mentre oggi vene sono già oltre 400000: «E le vendite con-tinuano ad aumentare».
Poche autoradio | La possibilità di rice-vere le stazioni su tutto il territorio elveticosenza interferenze non può che suscitaregrande interesse tra gli automobilisti. Male auto sono davvero pronte ad accoglieretale dispositivo? Ad esempio, i nuovi mo-delli Toyota sarebbero tutti di serie «DABready», ossia compatibili con lo standardDAB, come dichiara l’importatore per laSvizzera. Attualmente però non vi sarebbeuna grande richiesta. Da Amag l’autoradioDAB è disponibile come optional, sebbenenemmeno il vicedirettore Dino Graf riscon-tri al momento «un’importante domanda».Debora Amacker di Ford Svizzera spiegache la radio DAB è disponibile come optio-nal su tutti i modelli Ford con un sovrap-prezzo di 300 fr. Però nemmeno a lei risultauna gran richiesta. Affermazioni piuttosto
sconfortanti, che Ernst Werder commentacosì: «Si tratta di una situazione che non ri-flette esperienze e confronti che ho avutocon diverse case tedesche, svedesi, giappo-nesi ed inglesi. La maggior parte ha infattiin programma l’integrazione di autoradioDAB+ sui futuri modelli».‹ Kurt Venner
Radio digitale: quo vadis?Ricezione cristallina e possibilità di ascoltare ovunque la propria musica: la radiodigitale si sta imponendo. Ma sul mercato dell’auto il DAB non è ancora d’attualità.
Giovani non interessati
La ricerca mostra come, dopo la disat-
tivazione delle emissioni ad onde medie,
molti adulti siano passati alla radio digi-
tale per nostalgia dei programmi musi-
cali. I giovanissimi, al contrario, sareb-
bero più dediti a scaricare musica da In-
ternet. Ed è sempre tramite la rete che
i giovani s’informano. «Solo dai 30 anni
si riscontra un interesse per l’ascolto
della radio, ed è allora che il DAB può ri-
vestire un ruolo importante», auspica
Ernst Werder. Il sogno di vedere una ra-
dio digitale integrata nell’abitacolo di
ogni auto è però ancora lontano. ve
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1aprile 2010 | touring 6 | test e tecnica 15
Potenzae innovazioneLe vere novità di questa nuova stagione motociclistica in sordina sono meno che in passato e la recessione è palpabile. Alcuni costruttori si dimostrano però innovativi e stupiscono con le loro pionieristiche novità.
›Al momento nessun altro costruttore dimotociclette spinge tanto sul gas quantol’italiana Ducati, un marchio di lunga egloriosa tradizione. Già lo scorso anno larossa di Bologna aveva lanciato diversenovità, e ora l’offensiva del marchio èinarrestabile. La novità più interessanteè senza dubbio la Multistrada 1200 S.Questa motocicletta, indicata come la mi-gliore e la più bella esposta all’ultimo Sa-lone del ciclo e motociclo di Milano, èestremamente attraente e sfolgorantegrazie a tutta una serie di raffinatezzetecniche ed elettroniche.
Raffinatezza ed eleganza: la Multistrada 1200 S della Ducati.
continua a pagina 16
16 test e tecnica | touring 6 | 1aprile 2010
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Particolarmente degni di nota sono iquattro assetti selezionabili, ossia le moda-lità: Sport, Touring, Urban e Enduro. Unpulsante consente di regolare di conse-guenza la potenza del motore, la messa apunto e la taratura del telaio, nonché il gra-do di intervento del controllo della trazio-ne. La Multistrada offre così il più ampiorepertorio di possibilità d’impiego visto finora. Spinta da un motore V2 da 150 CV,questa versatile allrounder dal peso ridottodi 220 kg promette il massimo del piaceredi guida in ogni condizione.
Senza compromessi | Innovativa comesempre, la BMW si è messa decisamented’impegno. La prima supersportiva S1000RR, che non ammette compromessi, èun’inequivocabile dichiarazione di guerraalle marche giapponesi che dominano or-mai da anni questo prestigioso segmento.Con i suoi 193 CV e quasi 300 km/h, la S1000RR è la moto BMW di serie più potente e più
veloce di tutti tempi. Mentre il cambio ser-voassistito permette cambiate veloci, l’ABSperfeziona le frenate più decise sulla brevedistanza. All’uscita dalle curve il controllodella trazione consente di accelerare senzaalcuna derapata della ruota posteriore.Inoltre, i numerosi dispositivi elettronicipermettono tempi più rapidi sul giro, ga-rantendo nel contempo una maggior sicu-rezza nel traffico.
Completamente nuova fin nell’ultimodettaglio è anche la sport tourer HondaVFR1200F. Il suo fulcro è il motore V4, checon una cilindrata di 1237 cc, 172 CV eun’elevata coppia di 129 Nm, fa sentire lasua pressione sull’albero motore. L’insolitaestetica dei cilindri, con i due esterni ripie-gati in avanti e i due interni indietro, forni-sce compattezza alla struttura nella zonadelle ginocchia. Due preziosità tecnologi-che della moto sono la manopola elettroni-ca del gas e la frizione antisaltellamento,mentre catalizzatore regolato e CBS-ABSvanno a completare la dotazione di serie.L’ampia carenatura offre una buona prote-
zione dalle intemperie e, grazie alla strut-tura a doppio strato, anche un ottimale ap-porto e deflusso dell’aria.
Moto da viaggio | La rivisitazione appenapresentata della leggendaria XT1200Z Su-per Ténéré della Yamaha dovrebbe arrivaregià a maggio. Questa poliedrica moto daviaggio per moderni avventurieri può con-tare sulle più recenti scoperte tecnologichee sulla genetica delle vincenti moto da rally.La propulsione è data da un nuovissimomotore a due cilindri in linea con 1199 cc dicilindrata, 110 CV di potenza, cambio a seimarce e trasmissione a cardano.
Oltre che dal controllo della trazione re-golabile in tre livelli, la messa a punto delmotore è garantita anche dai due assetti se-lezionabili «Sport» e «Touring». Con il suoserbatoio da 22,6 litri, la Super Ténéré ar-riva a pesare 261 chilogrammi. La dota -zione di serie comprende freni combinatidotati di ABS, portapacchi con bauletto inalluminio, cavalletto centrale, salvamoto-re, sella regolabile e parabrezza, nonché
Innovativa e senza compromessi: la BMW S1000 RR. Completamente nuova e insolita: Honda VFR1200F.
continua da pagina 15
1aprile 2010 | touring 6 | test e tecnica 17
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una presa da 12V per ricaricare navigatore,cellulare ecc.
Per la stagione motociclistica 2010 si pro-spettano ulteriori novità basate su modellicomprovati. Tra le più interessanti vi sonola super sport Aprilia RSV4 R, una variantepiù economica del modello RSV4 Factorylanciato nel 2009. La BMW regala ai motoriboxer delle vendutissime R1200 GS e R1200RT nuove testate con due alberi a cammeinvece che uno solo.
La Harley-Davidson rispolvera, invece, ibei tempi e lancia con il modello FourtyEight un autentico «factory custom» dal look Hot Rod deciso dei bobber più puri -stici. Non meno interessante è il chopperVT1300CX Fury della Honda. La Kawasakipresenta nuove versioni della streetfighterZ1000, della allrounder Versys e della sporttourer 1400 GTR.‹ Hanspeter Küffer
Più scooter nel traffico
Nonostante la flessione subita dalle
vendite, l’interesse verso gli scooter re-
sta elevato. Nel corso del 2009, in Sviz-
zera sono stati venduti circa 44 000 vei-
coli motorizzati a due ruote, di cui uno
su due era uno scooter. Venti anni fa,
la quota di questi ultimi era solo del
19%, mentre il record si è toccato nel
2001 con il 66%. Gli scooter 125 sono
oggi i più amati con una quota di mer -
cato pari al 46,6%. Per guidarli basta
possedere una patente per autoveicoli e
otto ore di corso di base senza esame.
L’offerta in questo segmento è ampia e
varia. Quasi tutti i modelli sono facili
da guidare grazie alla trasmissione
automatica. Per la stagione 2010, la
classe 125 sfoggerà freni combinati e
ABS. hpk
È il boom delle biciclette elettriche e
pure l’interesse verso gli scooter a
corrente cresce. Più modesta è invece
la richiesta di vere moto a propulsione
elettrica. Ma le cose potrebbero cam-
biare in un futuro non troppo lontano.
Grazie al loro sistema di propulsione silenzioso e privo di emissioni, le motoelettriche godono di possibilità inim-maginate, in particolare per lo sport e iltempo libero. Le manifestazioni indoor,come il freestyle cross, possono essereorganizzate nei palazzetti più piccoli,mentre le gare su strada e sterrato pos-sono disputarsi anche nei pressi deicentri abitati. L’«E-Power InternationalChampionship» è il primo campionatomondiale per moto elettriche. A frontedi un prezzo di acquisto ancora elevato,questo tipo di moto presenta ridottespese di esercizio. Il fabbisogno energe-tico di una moto elettrica è circa cinquevolte più basso di una a benzina e, gra-zie alla corrente «pulita» svizzera, leemissioni di CO2 sono addirittura diecivolte minori. Il consumo calcolato dienergia su 100 km è pari a soli 0,5 litridi benzina, mentre il rumore prodotto èpraticamente nullo.
Prezzi in discesa | I prezzi calerannoper effetto dell’aumento di domanda eproduzione. L’annuncio dell’ex presi-dente di Honda, Takeo Fukui, di volerprodurre a partire dal 2010 motociclettee scooter a propulsione elettrica ha fat-to rizzare le orecchie al settore delle dueruote. Il CEO del maggiore costruttoremotociclistico al mondo è convinto chele moto elettriche rappresentano il fu-turo del segmento, per lo meno sullebrevi distanze. Tra le prime aziende, edunque tra le più esperte in fatto di mo-to elettriche, vi è la svizzera Quantya.Questa piccola impresa con sede a Lu-gano produce, oltre a diverse moto dagara, anche il modello Strada dotato diomologazione per la circolazione stra-dale. La monobike presenta un peso di95 chili e una velocità di 70 km/h.
Un’offerta analoga di moto leggere daon e offroad è quella del marchio ame-ricano Zero Motorcycles. Lo zero (0) staad indicare la propulsione elettrica pri-va di emissioni. Concepita per unaclientela orientata piuttosto al lifestyleè invece l’Elmoto, una moto inglese leg-gera e dalla spiccata maneggevolezzache farà certamente scalpore. hpk
Silenzioso sorpasso
Leggendaria e poliedrica: la Yamaha XT1200Z Super Ténéré.
Made in Switzerland: la Quantya Strada «apropulsione pulita» direttamente dal Ticino.
Emissioni zero dagli Stati Uniti: Zero Motorcyes.
Cattura gli sguardi ed esprime un nuovo concetto di mobilità: la futuristica Elmoto.
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1aprile 2010 | touring 6 | test e tecnica 19
›«La rinascita di Hispano-Suiza è scaturitadalla voglia di costituire un nuovo DNA au-tomobilistico e di creare un marchio», desi-gner di fama circondato da una piccolasquadra di esperti specialisti, Erwin LeoHimmel si entusiasma all’idea di rilanciarequesto prestigioso nome, che nel periodointerbellico rivaleggiava con l’emblematicaRolls-Royce. I visitatori del Salone di Gine-vra hanno così scoperto una GT sportivache unisce una linea morbida a spigoli prividi concessioni. «Cerchiamo di sviluppareun progetto dal forte contenuto emotivo.Hispano-Suiza, i cui diritti erano scaduti, èil vettore perfetto per veicolare valori cheesprimono lifestyle e alta tecnologia», pre-cisa il signor Himmel che intende prenderein mano l’eredità di Marc Birkigt.
Futuro ticinese | Se la prima serie di que-sta sportiva attesa per l’autunno sarà fab-bricata a Monaco di Baviera, da qui ad unanno Erwin Leo Himmel intende creare unostabilimento produttivo nella regione diLugano, dove l’azienda avrà la sua sede:«Questa regione così mondana si sposa bene con la tradizione Hispano-Suiza». Unavettura d’eccezione che vale la «modica» cifra di 700000 euro presuppone una pro-
duzione artigianale limitata a 25–50 unitàall’anno. Una cinquantina i posti di lavoroprevisti in Ticino, mentre distribuzione emarketing saranno stazionati a Barcellona.
Il prototipo biposto presentato a Ginevranon conosce mezze misure. Telaio SpaceFrame in alluminio, carrozzeria in carbonioe motore V10 da 750 CV dovrebbero auto-rizzarlo a concorrere con automobili d’ec-cezione come la Bugatti Veyron. Basata sutecnologia Audi/Lamborghini, questa spor-tiva di classe sarà presentata nel 2011 in
versione ibrida, riallacciandosi allo spiritoHispano-Suiza che fu pioniere di questatecnologia. Con l’unica differenza che que-sto modello, spinto da un motore elettricoanteriore da 150 CV, sarà in grado di svi-luppare complessivamente 900 CV. Ma co-me il suo ingegnoso predecessore svizzero,Himmel non si accontenterà di essere sullabuona strada, lui che lavora già ad un lus-suoso yacht da 25 metri che porta, natural-mente, l’emblema Hispano-Suiza.‹
Marc-Olivier Herren
Hispano-Suiza e … luganeseDopo un’eclissi di 70 anni, Hispano-Suiza riprende il volo da Lugano. Come la cicognache ornava le prestigiose auto progettate dall’ingegnere ginevrino Marc Birkigt.
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Autore di numerosi modelli del gruppo VW, Erwin Leo Himmel ha lasciato libero sfogo all’immaginazione in questa Hispano-Suiza V10 Supercharged.
Una saga ispano-franco-svizzera
Nato a Ginevra nel 1878, l’ingegnere Marc Birkigt si distingue per le sue
notevoli doti nel campo della meccanica. Nel 1899, raggiunge Barcellona
dove crea la prima auto spagnola, la Cuadra, un marchio che nel 1904 ce-
derà il passo a Hispano-Suiza, subito apprezzata per la sua tecnologia
all’avanguardia, e di cui Birkigt sarà il direttore tecnico. Nel 1911 viene
inaugurata una filiale francese che fabbricherà i modelli più prestigiosi,
come la H6B del 1919 in grado di raggiungere i 135 km/h e superiore
alle Cadillac e Rolls di allora. La produzione francese, per un totale di
2600 unità, sarà sospesa nel 1938 per far posto a motori per l’aviazione.
Lo stabilimento spagnolo proseguirà invece le attività fino al 1944 (6000
unità). Marc Birkigt, che si specializzerà successivamente nell’industria
degli armamenti, morirà nel 1953 con 150 brevetti al suo attivo. MOH
20 test e tecnica | touring 6 | 1aprile 2010
La Fiat Punto Evo Sport: una city car a 5 porte ben motorizzata e polivalente.
La cittadina conla foggia da GTI
Prova della Fiat Punto Evo Sport Pin-
ze dei freni rosse, gonne laterali e spoi-
ler tradiscono il dinamismo di questa
Punto, unica versione della cittadina
Fiat ad essere stata rimaneggiata per
accogliere il 1,4 l downsizing da 135 CV.
Ma più che il carattere frizzante, è la di-
sponibilità a caratterizzare questo mini
motore turbocompresso. Molto disponi-
bile nel contesto urbano, presenta ri-
prese consistenti già dal regime più bas-
so. Una qualità sconosciuta fino a poco
fa sulle city car. Come sull’Alfa MiTo del-
la stessa motorizzazione, i consumi me-
di si rivelano purtroppo ben lontani dai
5,6 l rivendicati. E ciò malgrado un si-
stema start/stop molto preciso. Dotata
di un telaio irrigidito, la Punto Sport mo-
stra una buona agilità, pur rimanendo
sensibile ai cambiamenti di appoggio. Il
tocco sportivo è sottolineato dai sedili
debitamente scolpiti. Questa city car
dall’abitabilità più che dignitosa rivela
anche una presentazione più rifinita,
come nel caso del rivestimento imbotti-
to della plancia degli strumenti. MOH
Positivo: prestazioni e ripresa, emis-
sioni di CO2 (fabbrica), presentazione
interiore migliorata, equipaggiamento
di sicurezza Negativo: consumi delu-
denti, marcato sottosterzo, comando
del cambio, modularità del bagagliaio.
Tecnica: cittadina; 5 porte; lunghezza: 4,07m; bagagliaio: 275 l; 4 cilindri turbo 1,4 l,135 CV, 206 Nm a 2000/min; cambio a 5marce; 0 a 100 km/h in 8,9 s Consumo inprova: 8,0 l/100 km, autonomia 562 kmPrezzo: 27990 fr. (1.4 MultiAir Sport).
La nicchia dei coupéMercato svizzero Con un 2,5%, le immatricolazio-
ni di coupé e di auto sportive restano scarse. Questa
nicchia ha però registrato un progresso durante il
2009 grazie al ritorno della leggendaria VW Sciroc-
co venduta in 1352 unità. Si tratta di un territorio ad
appannaggio dei tedeschi (Audi A/S5, BMW 1 e 3,
Mercedes CLK). Si deve comunque notare il bel
successo della focosa Nissan GT-R venduta in 166
esemplari. Il segmento, da 7000 unità, si attesta in
nona posizione nella classifica Eurotaxglass.
Leasing: una pratica latinaTicinesi e romandi in testa Il leasing di automobili
è innanzitutto un affare per latini. Secondo le stime
di comparis.ch, il 27% delle vetture in circolazione
in Ticino e a Neuchâtel sono state acquistate a lea-
sing. Tutti i cantoni romandi si collocano al di sopra
della media svizzera (17%). Il leasing è invece in
ritardo nei cantoni di BS, AI, UR, SZ, SH, NW con
una percentuale del 13%. Gli esperti spiegano il fe-
nomeno con una proporzione maggiore di automo-
bili nuove nei cantoni latini.
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Il coupé compatto RCZ rivitalizza
la gamma Peugeot e si fa portatore
di un’identità stilistica più audace.
›I coupé vantano una tradizione ben con-solidata presso Peugeot. Basta ricordarel’elegante 406 disegnata da Pininfarina.Frutto del centro di stile della casa la RCZ,vera e propria Audi TT alla francese, portauna ventata d’innovazione pur rifacendosial segmento dei coupé compatti. Con i suoi4,29 m, è la prima «fuori serie» di Peugeot,ragion per cui il suo design non si discostafondamentalmente dal prototipo iniziale,come dimostrato dagli archi in alluminiodel tetto. Basato sulla 308, questo coupé as-semblato in Austria da Magna Steyr ripren-de un collegamento al suolo classico, ossiaun retrotreno a traversa deformabile. La di-namicità è sottolineata da un alettone po-steriore ritraibile in funzione della veloci-tà. A livello di motore, si ritrova il benzina
Coupé e vettored’immagine
1,6 l turbo, la cui versione più rifinita, chesprigiona 200 CV e va da 0 a 100 km/h in 7,5secondi, sarà addomesticata da una tra-smissione integrale.
Gli interni pongono l’accento sulla quali-tà delle rifiniture. Dietro vengono propostidue posti di fortuna più adatti ai bambini.Un’attenzione particolare è stata donata all’equipaggiamento. Cerchi da 18 pollici,sensore di retromarcia e climatizzazionebizona sono forniti di serie. A questi si ag-giunge la possibilità di personalizzazionecon, ad esempio, il rivestimento del tetto incarbonio. Peugeot assicura che questa RCZsarà seguita da altre auto distintive desti-nate a energizzare la gamma. Perché nonuna versione definitiva del grande coupéSR1 presentato a Ginevra?‹ MOH
Tecnica: coupé 2+2 posti; lunghezza: 4,29 m; bagagliaio: 321 l; motore turbo a benzina 156/200CV e diesel 163 CV Prezzo: da 39600 fr. (156 CV) a 44600 fr. (200 CV, trazione integrale); da fine aprile.
Vera auto da conquista, il coupé Peugeot RCZ dona un gradito impulso di stile.
1aprile 2010 | touring 6 | test e tecnica 21
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e l’eco riscontrata al Salone di Ginevra è sta-ta molto positiva. Si tratta di un sostegnoindispensabile dal momento che il marchiosvedese, le cui vendite sono crollate l’annoscorso sotto le 40000 unità, deve superareora le 100000 unità per non essere in perdi-ta. Questo obiettivo dipenderà inizialmente
dal successo della 9-5, disponibile in Sviz-zera da giugno per 49500 fr. Saab è convin-ta di avere in serbo il prodotto giusto perentrare in via definitiva nel segmento pre-mium. Una break seguirà tra un anno, men-tre il mercato USA avrà diritto al crossover9-4X dal prossimo inverno.‹ MOH
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Una Saab 9-5e si riparteL’interminabile vicenda Saab si avvia
verso il lieto fine con la ripartenza del
marchio che scommette sulla berlina 9-5.
›Tra annunci di imminente ripresa e sman-tellamenti avviati in dicembre, non si sape-va ormai più cosa avrebbe riservato ancorala faticosa saga del costruttore svedese. Afine marzo, ogni congettura è stata spazza-ta via con la ripartenza della produzionepresso l’emblematico stabilimento di Troll-hätten, dove i 3400 dipendenti coltivano unvero e proprio spirito di famiglia. Passataal minuscolo costruttore olandese Spyker,Saab riprende la produzione della sua gam-ma attuale, aggiungendovi da maggio laberlina 9-5.
Pur conservando la tecnologia del gruppoGeneral Motors, alla quale era legata dal1990, Saab svilupperà strutture di distribu-zione indipendenti. In Svizzera, i conces-sionari hanno rinnovato la loro collabora-zione con la nuova società Saab Automobile
Il futuro di Saab dipende in larga misura dall’accoglienza che la clientela riserverà alla berlina 9-5.
22 test e tecnica | touring 6 | 1aprile 2010
Break dalle dimensioni imponenti (4,84 m), la Skoda Superb Combi è tutt’altro che goffa, soprattutto grazie alla linea arrotondata del tetto.
Il posto di guida privilegia la funzionalità.
tabella comparativa Skoda Superb BMW serie 3 Subaru Legacy VW Passat
Combi Elegance Touring Limited S Variant
2.0 TDI 4�4 320d xDrive 2.0 D AWD 2.0 TDI 4Motion
Prezzo (fr.) 50600.– 56700.– 48000.– 49300.–
Cilindrata (cc) 1968 1995 1998 1968
Potenza (kW/CV) 125/170 130/177 110/150 103/140
Coppia massima (Nm/min) 350/1750 350/1750 350/1800 320/1750
Consumo (l/100 km) 6,5 B2 5,61 A2 6,41 B2 6,11 B2
Rumore int. 120 km/h (dBA) 69 — 68 685
Costi al chilometro (fr./km)3 –.91 –.93 –.92 –.89
Costi di manutenzione4 11113 11111 11333 11113
Test «Tou ring» 6/2010 — 20/2009 19/20055
1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 VW Passat Variant 2.0 FSI
1aprile 2010 | touring 6 | test e tecnica 23
continua a pagina 25
›A dispetto di un’abitabilità da limousinehollywoodiana, la berlina Skoda Superbnon ha mai scatenato dalle nostre parti lepassioni di una break. Ma le cose promet-tono di cambiare con il modello Combi che,non contento di aver abbandonato la formaallungata poco graziosa della berlina, siprofila come una break massiccia e non pri-va di eleganza. Basata sul telaio allungatodell’Octavia, si distingue per una capacitàrecord, al punto da confondersi con le fami-liari più voluminose. E contro ogni aspetta-tiva, questa grande break presenta una lar-ghezza contenuta, molto meno ingombrantedella maggioranza del segmento.
Tanto comfort | Il conducente è quasitentato di invitare i passeggeri posteriori aformare una cordata, tanto è interminabilelo spazio a disposizione delle gambe. In ef-fetti, questa Superb Combi ricorda quasi lalimousine stretch. Con un’accessibilità trale più agevoli, i passeggeri seduti dietropossono accomodarsi su sedili molto con-fortevoli. Almeno per due persone, vista laseduta rialzata del posto centrale. Menoconvincenti sono i sedili anteriori, la cui
stabilità si rivela piuttosto mediocre. È ve-ro che l’auto non rientra nella categoriapremium, come ci ricordano il design ordi-nario della plancia degli strumenti e i rive-stimenti in plastica grezza. Ciononostante,le rifiniture ispirano fiducia ed è apprezza-bile la funzionalità dei comandi ereditatadal gruppo VW. Il ricorso mirato ad elemen-ti cromati conferisce sobrietà agli interni.
Capacità da vendere | Aprendo il baga-gliaio, anch’esso di dimensioni gigante-sche, si viene rassicurati dal sistema dicompartimentazione che permette di gesti-re tutto questo spazio. Basta infatti far sci-volare gli elementi del sistema sulle rotaiepresenti sul pianale per modulare a propriopiacimento la capacità utile di 633 litri,certamente ben configurata. Nonostante lasemplicità della presentazione, non manca-no certo i tocchi di ingegnosità. Ad esempionei ganci che consentono di fissare le borseai lati, e nei vani portaoggetti laterali. Menoentusiasmante è il meccanismo di ribalta-mento della panca che richiede di sollevaretutta la seduta, una soluzione elaborata epiuttosto arcaica se confrontata con quan-to propone la concorrenza.
Ma si tratta di uno dei pochi punti debolidi questa break, che però torna davvero«Superb» nell’equipaggiamento. Estrema-mente ampio nella versione Elegance, a co-minciare dai fari direzionali allo xeno finoalla regolazione elettrica e memorizzabiledei sedili. Per di più, gli optional sono inno-vativi e a prezzo moderato.
Che tenuta! | Di primo acchito, lo sterzoappare un tantino duro, ma è una falsa im-pressione perché questa break monumen-tale si rivela un colosso dalla spiccata agi-lità fin dai primi metri. La trazione integralecontribuisce a perfezionare la guidabilità econsente alla Superb Combi di affrontare le
+–
Più o meno
Break grande ed elegante, enorme
abitabilità e ampio bagagliaio, rappor-
to prezzo/dotazione, comportamento
equilibrato e motricità, ripresa e pre-
stazioni, bassi consumi, comfort di
gran stradista, rifiniture serie.
Ribaltamento panca un po’ elaborato,
sistema di copertura dei bagagli, stabi-
lità relativa dei sedili anteriori, ammor-
tizzazione un po’ rigida sulle piccole
asperità, capacità del serbatoio limita-
ta a 60 litri, solo 2 anni di garanzia.
foto
to
uri
ng
La break familiarein formato cargoDiventata break, la Skoda Superb Combi dispone di un bagagliaio enorme e ha tutte le caratteristiche per ottenere successo. Test della 2.0 TDI 4�4 Elegance.
Lo spazio posteriore è molto generoso.
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1aprile 2010 | touring 6 | test e tecnica 25
curve con serenità. Si resta addirittura sorpresi dalle velocità raggiunte. Del resto,questa break è altresì debitamente insono-rizzata, anche se la sensazione di guida tra-smessa rasenta quasi l’asetticità. È pur ve-ro che la sua vocazione principale sono lelunghe distanze, durante le quali è possibi-le apprezzare il comfort di marcia. La dol-
cezza del turbodiesel da 2 l e 170 CV è con-forme a questa vocazione. Senza eccederein sportività, il motore fornisce prestazionisorprendenti per una break di tale calibro.E non è troppo ingordo considerando la me-dia di 6,8 l/100 km della trazione integrale.La Skoda Superb Combi farà certamenteparlare di sé, soprattutto perché il rapportoprezzo/dotazione è uno dei suoi migliori ar-gomenti.‹ Marc-Olivier Herren
continua da pagina 23
�
Scheda tecnicaVEICOLO PROVATOSkoda Superb Combi 2.0 TDI 4�4 Elegance;50600 fr. (veicolo del test: 56780 fr.)Gamma: dalla 1.4 TSI, 125 CV (35900 fr.)alla 3.6 V6 DSG, 200 CV (54000 fr.)Opzioni: vernice metallizzata (750 fr.), navi-gatore (940 fr.), sedili in cuoio (2110 fr.)Garanzia: 2 anni di fabbrica, assistenza illi-mitata (cond.); garanzia antiruggine: 12 anniImportatore: Amag, Aarauerstrasse 20,5116 Schinznach-Bad, www.skoda.ch
DATI TECNICIMotore: 4 cilindri turbodiesel, 170 CV; tra-zione integrale (Haldex, cambio a 6 marce)Peso: 1715 kg (auto del test), totale ammis-sibile 2232 kg, carico rimorchiabile 2000 kgMisure: larghezza interna: ant. 147cm, post.145cm; bagagliaio: 633–1865 litri; pneu-matici: 225/45R17, min. 205/55R16
Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 9,1 sElasticità:
60–100 km/h (in 4a) 6,4 s80–120 km/h (in 4a) 6,9 sDiametro di sterzata: 11,4 mInsonorizzazione:
60 km/h: 59 dBA 11113
120 km/h: 69 dBA 11113
SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 36,9 m 11111
Equipaggiamento 11111
COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)
30000/24 1,3 189.–60000/48 1,6 232.–Manutenzione per 180000 km:
15000 km/anno 20,5 4530.–
COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili
15000 91 739.– 401.–30000 62 739.– 802.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Skoda da 95 a 194 franchi
VALUTAZIONE ECOLOGICAEmissioni misurate (banco di prova Audi):Monossido di carbonio (CO) 11113
Idrocarburi (HC) + NOx 11133
Particolato (PM) 11113
CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)
urbano extra urbano misto
TCS 9,0 5,8 7,0fabbrica 8,4 5,4 6,5Emissioni di CO2: 184 g/kmMedia svizzera di CO2: 175 g/kmetichettaEnergia (A–G): B
CONSUMO DEL TEST 11113
6,8 l/100 km autonomia 882 km
serbatoio: 60 litriTCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
Design curato del retrotreno. Elementi di elevata praticità: il gancio laterale estraibile e lalampada tascabile amovibile. L’immenso bagagliaio può essere compartimentato a oltranza.
Skoda Superb Combi 2.0 TDI 4�4 in dettaglioABITACOLO 11112 Presentazione curata e
materiali sobri. Abitabilità posteriore gigante-
sca, così come la capacità del bagagliaio. Ribal-
tamento della panca posteriore elaborato e co-
pertura del bagagliaio poco stabile. Numerosi e
pratici elementi di fissaggio e ganci di stivaggio.
COMFORT 11113 Enorme spazio, rumorosità
moderata, sospensioni progressive: caratteristi-
che di una grande stradista, malgrado la fluidità
di marcia un po’ carente e la mediocre stabilità
dei sedili anteriori. Buon comfort sui posteriori.
EQUIPAGGIAMENTO 11111 Se il secondo
livello di allestimento è già molto ampio (clima-
tizzazione bizona, sensore di retromarcia, air-
bag ginocchia), la versione Elegance aggiunge
fari direzionali allo xeno, sedili a regolazione me-
morizzabile ecc. Optional a prezzo contenuto.
PRESTAZIONI 11113 Funzionamento dolce,
riprese consistenti e accelerazioni decise, il die-
sel fornisce prestazioni rispettabili e sobrie, mal-
grado la trazione 4�4. Cambio marce agevole.
COMPORTAMENTO 11112 Questa break
mimetizza la sua voluminosità e mostra buon
equilibrio sui tracciati sinuosi. Buona guida e
motricità grazie alla trazione 4�4. La manegge-
volezza approfitta della larghezza contenuta.
SICUREZZA 11111 L’equipaggiamento sen-
za pecche va di pari passo con una frenata molto
efficace.
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1 aprile 2010 touring 6
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Caratteristiche tecniche:• peso netto: 62 kg• sopporta fi no a 100 kg di peso corporeo• dimensioni piattaforma: 51 x 28 x 35 cm (L x A x P)• altezza: 132 cm• con certifi cazioni UE, S+• garanzia: 2 anni
1aprile 2010 | touring 6 | test e tecnica 27
abitudine. Quando si ruota il volante, a girare è solo la corona. fm
Positivo: elevato comfort di guida, carrozzeria
sportiva ed elegante, buona modularità del-
l’abitacolo Nega tivo: visuale posteriore limita-
ta, il mozzo del volante richiede abitudine.
Tecnica: break, 5 posti; lunghezza 4,83 m; bagagliaio533l; motore: V6 HDi 3.0l, 240 CV, 448 Nm a 1600/min; cambio aut. a 6 r.; da 0 a 100 km/h in 7,9 s; ca-rico rim. 1570 kg Consumo in prova: 7,6 l/100 km,autonomia 934 km Prezzo: da 57000 fr. (HDi V6).
fm
Viaggiare sulle nuvole con la C5Citroën C5 Tourer 3.0 HDi V6 A parte qual-che piccolo errore di percorso, Citroën hasempre presentato design particolari. NellaC5 Tourer lo dimostra con una carrozzeriasportivo-elegante dalla linea accattivante.Ciò che il modello più grande della famigliaCitroën promette dall’esterno, viene man-tenuto anche all’interno: la lavorazione deimateriali di qualità è impeccabile e la sen-sazione di spazio è buona. Il bagagliaio ha una capacità di 533 litri e addirittura di1462 litri a sedili posteriori ribaltati.
Come solito nei costruttori automobili-stici francesi, questa break fa sfoggio di un comfort di guida davvero eccezionale. Le sospensioni pneumatiche ammortizzanotutto quanto si metta di intralcio alle gom-me, dando la sensazione di guidare comesulle nuvole. Anche le prestazioni alimen-tate dal turbodiesel si fanno sentire. Il mo-tore gira in modo equilibrato e presentaun’adeguata accelerazione. Lo sterzo è suf-ficientemente rigido, anche se potrebbe es-sere più diretto e fornire maggior feedback.A proposito di sterzo, il mozzo fisso del volante è particolare, ma richiede un po’ di
Oltre a design e spazio, la C5 Tourer convince grazie all’elevato comfort di guida.
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numero della carta sociale. tg
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28 viaggio dei lettori | touring 6 | 1 aprile 2010
›Con la stessa leggerezza delle farfalle suipascoli naturali in fiore, il gruppetto peda-la ad andatura di crociera sulle bici elettri-che costeggiando il fiume Kander. Il trattopianeggiante da Spiez a Frutigen via Wengisu graziosi sentieri naturali è ideale per untranquillo rodaggio. A Frutigen il viaggiodei lettori di «Touring» dà già la sua primaemozione con la visita alla nuova serra tro-picale, nelle cui vasche nuotano migliaia distorioni siberiani in acqua a 20°C, che vie-ne successivamente impiegata anche per ri-scaldare la serra (v. anche pag. 31). Da quisi rimonta in sella in direzione di Kander-steg. L’ultimo strappo è più impegnativo,ma scendere dalla bici non è né vietato, nétanto meno una «vergogna».
La mattina dopo ci vede pedalare elegan-temente sulle nostre Flyer attraverso i va-goni aperti del treno navetta, fino alla car-rozza adibita al trasporto di bici e moto.Grazie al tunnel del Lötschberg, in soli 20minuti compare la stazione di Goppenstein.Sull’antica strada stretta durante la rapidadiscesa a valle verso Steg, il vento ci fischianelle orecchie.
Ritorno alle radici | Perché un viaggio deilettori di «Touring» in bicicletta elettrica ir-to di salite e discese, si chiederanno i letto-ri. La risposta è semplice: il TCS è stato fon-dato nel 1896 a Ginevra proprio da un grup-po di ciclisti. Uno degli scopi del gruppo eraquello di creare offerte turistiche da condi-videre. Si tratta di servizi che incontriamoancora oggi, come sul tratto in salita daSteg attraverso la valle del Rodano, dove ilpercorso è segnalato da cartelli rossi e daipannelli recanti l’adesivo del TCS.
Il tratto piano verso Naters, della duratadi un’ora, invita a un’allegra chiacchierata.Come «dessert» è però prevista la salita ver-so Riederalp. L’impegnativa salita è l’occa-sione ideale per sfruttare al meglio le no-stre Flyer con il livello «high», ossia con unaspinta del 150% da parte della batteria. ARied-Mörel prendiamo la funivia per af-
In alta quota conla bici elettrica Un elettrizzante viaggio per i lettori di «Touring»: su una Flyer dall’Oberland Bernese al Vallese è un vero divertimento per corpo e spirito. Scariche di adrenalina garantite sul Passo del Grimsel.
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La serra tropicale di Frutigen una nuova attrazione turistica nell’Oberland Bernese, contrapposta al «vecchio» valicamento del Grimsel, che però grazie alle Flyer può essere affrontato da chiunque.continua a pagina 30
1 aprile 2010 | touring 6 | viaggio dei lettori 29
«È una poiana o un’aquila?». Con le bici elettriche Flyer i lettori di «Touring» attraversano senza problemi il paesaggio alpino del Vallese.
Il villaggio di Ernen nel Goms è stato insignito nel 1979 delpremio Wakker per gli affreschi più antichi di Guglielmo Tell.
Il TCS è sempre presente anche sui pannelli panoramici dell’Eggishorn e indica la strada verso le cime del Vallese.
30 viaggio dei lettori | touring 6 | 1 aprile 2010
Pedalare e chiacchierare lungo i pianeggianti sentieri naturali del Kander regala puro relax.
frontare comodamente l’ultimo tratto versoRiederalp.
Sali e scendi | La tappa odierna da Rieder-alp a Fiescheralp via Bettmeralp è un’altrapiacevole pedalata, non solo sotto il profilosportivo, ma anche sotto quello paesaggi-stico. Questo tratto in alta quota è accom-pagnato dalla vista di alcune tra le più fiere cime da tremila metri del Vallese. No-nostante tutto il pedalare, resta sempretempo per ammirare i volteggi di una poia-na e rinfrescarsi il viso in un fresco ruscel-lo di montagna. Con tutta la nostra mobi-lità, a Fiescheralp passiamo sulla funivia eci dirigiamo sull’Eggishorn. Il panorama a360° sulle vette alpine e sull’esteso ghiac-ciaio dell’Aletsch ai loro piedi, inondatodalla splendente luce del sole, è una vistache colpisce tutti coloro che l’ammirano.
Così come i fondisti in inverno, escursio-nisti e ciclisti amano il Goms nella stagio-ne estiva. Dal villaggio musicale di Ernen, ilviaggio si snoda a destra e a sinistra delgiovane Rodano sui deliziosi sentieri del lato sinistro della valle, fino a raggiungereMünster, destinazione della nostra tappa.La chiesetta del paese e quella di S. Pietrosono dei piccoli gioielli, mentre il museoparrocchiale ospita alcune rarità.
Sul Grimsel | Secondo gli esperti, ogni gi-ta in Svizzera che si rispetti deve includereil valicamento di un passo. Ecco allora chepartiamo di primo mattino. Dopo un’ener-getica colazione che scaccia ogni incertez-za dallo stomaco, ci si spalma ben bene dicrema su viso e polpacci. Fino a Oberwald èun’allegra e vivace pedalata in una lumino-sa giornata estiva, ma da Oberwald la ca-denza della pedalata si fa molto più lenta,il respiro più corto e rumoroso. Un consiglioper tutti i ciclisti che affrontano per la pri-ma volta il Grimsel: non guardate mai in su.
Le serpentine si elevano diritte come un fuso e quasi all’infinito. Prima di chiedersichi ce l’ha fatto fare, bisogna respirare afondo, passare al livello «high» e rallentarela pedalata. Pedala, pedala… e improvvisa-mente ci si imbatte nel cartello che indical’altitudine del passo a 2164 metri. Ce l’ab-biamo fatta! L’adrenalina si riversa nel san-gue e si è pervasi da gioia e pure da un pizzico d’orgoglio. Riuscire a giungere sulGrimsel a 57 anni e con un paio di chili ditroppo non è da tutti! Quello che ci attendeè altrettanto piacevole: l’imponente lago ar-tificiale, il restaurato ospizio del Grimsel,una deliziosa cena e finalmente una profon-da dormita.
Chi si applica, viene ricompensato. E inquesto caso addirittura due volte: primacon una veloce discesa dall’ospizio al par-cheggio di Handegg e poi con un giro moz-zafiato sulla funicolare del Gelmer, che conuna pendenza del 106% resta impresso a
tutti i passeggeri. Consigliamo anche l’e-scursione attorno al lago di Gelmer, un al-tro lago artificiale che appartiene turistica-mente al mondo del Grimsel.
Costeggiando il lago | Al termine dei no-stri cinque giorni in bici elettrica in questaregione alpina, il programma prevede untratto più lungo costeggiando la suggestivaregione bernese tra il lago di Brienz e quel-lo di Thun. In direzione Axalp, sfiorando lecascate di Giessbach, possiamo nuovamen-te ammirare splendidi paesaggi. Il sentierociclabile verso Spiez offre l’occasione per-fetta per chiacchierare e passare in rasse-gna tutte le emozioni vissute. Allora qual-cuno osa commentare che spensieratamen-te sono andati via in totale 220 chilometri,e le voci fanno già trasparire un certo com-piacimento per gli sforzi compiuti che gio-vano a corpo e spirito. In sella allora!.‹
Christian Bützberger
continua da pagina 28
Da sapere
Abbigliamento: sportivo. Meglio vestirsi «a cipolla» con diversi strati e
una giacca a vento. Corti o lunghi, i pantaloncini da ciclista con rinforzo
aiutano a proteggere le parti più delicate. Per completare, abbigliamen-
to antipioggia, guanti e casco. Sostituzione della batteria: la sostitu-
zione della batteria non deve spaventare i più impacciati. Sul cestino del
portapacchi c’è sempre una batteria di riserva. Provviste: una bottigliet-
ta di acqua, una barretta e una banana stanno in qualsiasi zainetto. Tap-pe: le tappe giornaliere di 25–80 chilometri possono essere affrontate
anche dai ciclisti meno allenati, soprattutto perché non c’è alcuna ansia
da prestazione. Tre livelli: le Flyer, le bici elettriche della ditta Biketec,
offrono ai ciclisti tre livelli di spinta: Eco fornisce una spinta del 50%,
Standard del 100% e High del 150%. Viaggio dei lettori di «Touring»:le sei date di partenza e tutte le informazioni e dettagli sono riportati al-
la pagina successiva. BüLa batteria di una Flyer può essere sostituita con poche mosse.
passo del Grimsel
Riederalp
Münster
Frutigen
Meiringen
Spiez
Kandersteg
Briga
Interlaken
20 km
�
1 aprile 2010 | touring 6 | viaggio dei lettori 31
ANCORA PIÙ PRESTAZIONI• La bici elettrica FLYER è fornita
da Biketec e regolata secondole esigenze personali
• Nessun bisogno di trasportare ilbagaglio, ce ne occupiamo noi!
• 4 pernottamenti in hotel *** e****
• Pensione completa (dal pranzodel 1° giorno fino al 5°)
• Libero accesso alla zona benessere 1° e 2° giorno
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• Varie gite e visite d’interesse
Dalla serra tropicale ai ghiacciai
Giro d’avventura 2010con la «Flyer»Più divertimento grazie a Viaggi TCS. In cinque giornipedalerete in libertà sfiorando ghiacciai chilometrici,verdi pascoli e gorgheggianti ruscelli di montagna. Grazie alla Flyer, bicicletta dotata di motore elettrico,potrete affrontare serenamente ogni salita.
GRUPPO 1: 25–29.7.2010 T GRUPPO 2: 8–12.8.2010 FGRUPPO 3: 15–19.8.2010 TGRUPPO 4: 22–26.8.2010 FGRUPPO 5: 5–9.9.2010 TGRUPPO 6: 26–30.9.2010 F
Programma1° giorno, domenica: Spiez– Fru -tigen-Kandersteg (circa 30 km)Arrivo individuale a Spiez, nel Can-ton Berna. Dopo un giro istruttivo,consegna delle bici elettriche Flyere partenza per la serra tropicale diFrutigen. Visita, pranzo e prosecu-zione del viaggio attraverso la sug-gestiva valle del Kander in direzio-
* Vantaggio per
i soci TCS:
se prenotate entro il 4maggio 2010
vi sarà concesso uno sconto
di CHF 50.– (= CHF 1590.–)
mento presso l’albergo dell’ospiziodel Grimsel.
5° giorno, giovedì: passo delGrimsel-Spiez (circa 70 km)Viaggio con la funicolare del Gel-mer a Handeck. Escursione fino al-la diga del lago di Gelmer. Prose-cuzione attraverso i boschi e lun-go l’Aare verso Meiringen. Picniclungo il percorso. Ritorno a Spieze fine del viaggio. Restituzionedelle Flyer. Rientro individuale alluogo di residenza.
PREZZO PER PERSONAcamera doppia: CHF 1640.–*suppl. camera singola: CHF 100.–sconto per prenotazioni fatte en-tro il 4 maggio 2010: CHF 50.–
Compreso: � bici elettrica Flyer � 2 batterie + caricabatterie � trasporto bagagli � 4 pernotta-menti in hotel *** e **** � pasti:pensione completa � aperitivo il4° giorno � escursioni + visite co-me da programma � assistenza diun esperto di bici elettriche Flyerda Spiez e ritorno
Da notareI dettagli di questo viaggio suwww.viaggi-tcs.chPartecipanti: min. 15/max. 25persone
Consigliamo il libretto ETI Europa.
Prenotazioni presso le filiali Kuoni,tel. 0442774277 o direttamenteal sito www.viaggi-tcs.ch
ne Kandersteg. Pernottamento aKandersteg.
2° giorno, lunedì: Kandersteg–Rieder alp (circa 45 km)Dopo colazione, trasferimento intreno attraverso il tunnel del Löt-schberg. Viaggio lungo il Rodanoverso Naters e da Briga in direzio-ne di Ried-Mörel. Picnic lungo ilpercorso. Trasferimento in funiviasu Riederalp. Pernottamento a Rie-deralp.
3° giorno, martedì: Riederalp–Münster (circa 35 km)Pedalata sul sentiero in alta quotada Riederalp a Fiescheralp viaBettmeralp. Giro in funivia fino al-l’Eggishorn (2869 m), con indimen-ticabile panorama su Eiger, Mönch,Jungfrau e il ghiacciaio dell’Alet-sch. Pranzo e successiva partenzaper Lax, nell’Alto Goms, e ulteriorerisalita della valle verso Münster.Pernottamento a Münster.
4° giorno, mercoledì: Münster–passo del Grimsel (circa 45 km)Il programma prevede il valicamen-to del passo. Tranquilla salita dafondo valle nel fantastico mondodel Grimsel lungo la strada panora-mica che porta alla Berghaus Obe-raar. Pranzo e prosecuzione versol’ospizio del Grimsel. Visita dellacentrale elettrica di Oberhasli consuccessivo aperitivo. Pernotta-
32 viaggi e tempo libero | touring 6 | 1aprile 2010
Orsetti a BernaParco degli orsi La prossima gita primave-
rile deve assolutamente condurvi nella capi-
tale federale. Qui, nel nuovo Parco degli orsi,
i due piccoli Urs e Berna trotterellano tran-
quilli sotto l’occhio vigile della madre Björk
affascinando grandi e piccini. Informazioni
all’indirizzo www.baerenpark-bern.ch. A chi
ha voglia di vedere anche altri animali, con-
sigliamo lo zoo Dählhölzli, anch’esso lungo il
fiume Aare (www.tierpark-bern.ch).
›La ricchezza del Giura non sta solamentenel suo paesaggio naturale, nella sua tradi-zione orologiaia e nella sua vigorosa cuci-na. Il cantone possiede, infatti, anche lamaggiore concentrazione in Europa di ve-trate dell’epoca moderna. Si tratta di un vero e proprio museo all’aperto diffuso finnegli angoli e nei borghi più reconditi. Solio accompagnati da una guida, si parte allascoperta di questo eccezionale patrimoniorealizzato tra il 1920 e il 1970 e disperso traquasi 40 chiese e cappelle.
Sinfonia policroma | La gita può iniziaread esempio da Courtételle, a un tiro dischioppo da Delémont, dove sfavillano leopere di Hans Stocker, uno dei precursoridell’arte sacra moderna. Nel coro dellachiesa, due grandi vetrate policrome incor-niciano un’enorme croce in plexiglas. Que-sta, come un caleidoscopio riflette la lucecolorata emanata dalle vetrate, mentre lospoglio arredamento liturgico permette al-la sinfonia policroma di esprimersi in tuttala sua forza. A qualche chilometro da lì, aCourfaivre, un’enorme sorpresa attende ilvisitatore: si tratta delle vetrate realizzateda Fernand Léger, il celebre pittore cubista,
ateo e simpatizzante comunista. Caratteri-stiche che non gli hanno però impedito dimettere in scena con profonda ispirazione igrandi temi della fede cristiana: natività,crocifissione, risurrezione e giudizio uni-versale. La tecnica della colorazione del vetro nella massa applicata da Léger confe-risce ricchezza e profondità all’illumina-zione dell’edificio.
Ma è a Soubey, non lontano da Saignelé-gier, che si può ammirare il vetro coloratonella sua forma più riuscita. Giustapposi-zioni cromatiche, le vetrate di Coghuf as-solvono appieno alla funzione della fine-stra quale collegamento con l’esterno. A se-conda delle condizioni di luce, l’edificio siinfiamma di colori vivaci oppure sprofondain una penombra rosata, in perfetta armo-nia con i colori cangianti del cielo. «Il nonfigurativo è più prossimo alla spiritualitàperché è un’espressione dell’interiorità»,diceva il pittore Matisse. E non si può chedargli ragione.‹ Jacques-Olivier Pidoux
Info TouringSu www.vitraux-jura.ch e www.juravitraux.ch informazioni su artisti, itinerari e visite guidate.Maggiori dettagli: Ente turistico del Giura a Delé-mont, tel. 032 420 47 71, www.juratourisme.ch.
Giura: la magiadelle vetrate sacreIl Giura si presenta gaudente, edonista e sportivo. Ma siete mai entrati in una delle sue chiese? Restereteammaliati dall’incomparabile bellezza delle vetrate.
Mosaici di colori: a sinistra, la vetrata di Coghuf dialoga con la luce; in alto, un’opera di Hans Stocker, mentre in basso una vetrata di Fernand Léger nella chiesa di Courfaivre.
foto
jop
Yverdon fantascientificoLa Maison d’Ailleurs Questo museo sul lago
di Neuchâtel, insignito del Premio dell’imma-
ginazione 2010, è dedicato alla fantascien-
za, all’utopia e ai viaggi straordinari. Nel mu-
seo, unico al mondo nel suo genere, è possi-
bile ammirare una raccolta di oltre 70000
documenti relativi ad una forma d’arte spes-
so disconosciuta (www.ailleurs.ch).
Tulipani a MorgesUn mare di fiori Narcisi, giacinti e oltre 200
specie di tulipani daranno bella mostra di sé
fino al 16 maggio al Parc de l’Indépendance
sul lago Lemano, nei pressi del castello di
Morges, per conquistare il favore di decine di
migliaia di visitatori. Inoltre per due fineset-
timana si svolgeranno manifestazioni spe-
ciali organizzate sotto il patrocinio dei due
paesi ospiti Turchia e Olanda (www.morges-
tourisme.ch).
Viaggi in treni storici In tutto il mondo Se il viaggio vi entusiasma
più dell’arrivo, allora siete potenziali clienti
di un treno d’avventura. Ve ne sono su tutti e
cinque i continenti, per viaggi individuali o di
gruppo. Viaggiare sul treno l’«Oro degli Zar»
attraverso Russia, Cina e Mongolia è un’av-
ventura transiberiana che non scorderete.
Sul treno di lusso Rovos Rail potrete invece
godervi un avventuroso viaggio da Dar Es Sa-
laam fino a Città del Capo. Un altro treno leg-
gendario è l’Orient Express, indimenticabile
è la tratta che da Londra porta a Venezia at-
traversando la Svizzera. Troverete ulteriori
proposte da sogno sul nuovo catalogo Rail-
tour (www.erlebniszuege.ch).
1aprile 2010 | touring 6 | viaggi e tempo libero 33
›Con oltre 40 attrazioni, dieci eccellentispettacoli speciali e una superficie di 280ettari, Phantasialand non sarà il parco divertimenti più grande d’Europa, ma sicu-ramente il più eccezionale grazie alla suaricca varietà tematica. Scopriamo alloraquesto mondo di fantastiche avventure. Nelpalazzo Feng Ju, dove si affrontano il benee il male, il mondo viene messo sottosopra.I più coraggiosi si dirigono verso il giardinobarocco, nel quale dominano magia e atmo-sfere tetre, oppure verso il Mystery Castleper lasciarsi cadere dai 65 m di altezza delBungee Drop nella profondità oscura. BlackMamba sono le spericolate montagne russedell’area tematica Africa, che con i loro giridella morte e avvitamenti fanno perdere ilsenso dell’orientamento e trasmettono l’eb-brezza della velocità.
Mondi magici | Chi è alla ricerca di unavera scossa, potrà trovarla nell’area tema-tica Messico. Tra le rovine del tempio azte-co di Talocan si viene catapultati a velocitàstratosferica in mezzo agli elementi natu-rali, e il viaggio attraverso il frastagliatopaesaggio roccioso e lungo l’impetuoso tor-rente promettono di far venire il capogiro.
L’area Fantasy tiene fede al suo nome.Questa fantasiosa zona coperta offre nume-rose attrazioni per i più piccoli che qui pos-
sono incontrare il popolo dei Wuze. Il gros-so ananas che si libra a 17 m da terra fa dacontrasto ad altre velocissime montagnerusse. Un giro sul lago della luna di Wako-bato permette di vedere i Wuze d’acqua lot-tare contro gli spettri in una meravigliosarealizzazione. Per finire, assistiamo allaquotidiana Phantie Parade, una sfilata dafavola con le figure gigantesche del parco,che ci fa rivivere i mondi magici di Phanta-sialand.‹ Ina Kunz
Un fantastico parco d’attrazioniDa quasi 40 anni tutti gli occhi si illuminano quando si programma una visita a Phantasialand in Germania. Le aree tematiche sono ingegnose, autentiche e artistiche.
ald
Black Mamba: le montagne russe più spericolate e pazze, una vera sfida per i visitatori.
Da sapere
Come arrivare: in auto percorrendo
l’A5 fino a Mannheim, poi sull’A61, alla
prima uscita per Bonn passare sull’E29
e seguire i cartelli Phantasialand.
Ingresso: gratuito per bambini fino a 7
anni e per i bambini nel giorno del com-
pleanno. Biglietto giornaliero bambini
€ 29.50, adulti € 33.50 (previste altre
riduzioni). Informazioni speciali: si trat-
ta principalmente di un parco diverti-
menti a misura di famiglie, in cui hanno
la possibilità di divertirsi già i bambini
dai tre anni di età. Al parco sono annessi
alcuni hotel tematici ben curati. Altre
informazioni: www.phantasialand.de. ikL’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
Sono sempre le stesse snervanti proce-
dure: dopo il check-in all’aeroporto, tut-
ti i passeggeri devono sottoporsi al con-
trollo di sicurezza, un’operazione parti-
colarmente sgradevole, soprattutto se
vi è una lunga coda di attesa. Gran parte
del tempo va perso perché i passeggeri
hanno nel bagaglio a mano oggetti vie-
tati, quali acqua o altri liquidi, e perché
devono ancora infilare da qualche parte
le loro quattro cose. Se ci si prepara
adeguatamente, le procedure di con-
trollo possono essere espletate molto
più in fretta. Per risparmiare tempo, gli
oggetti quali denaro, chiavi, cellulare,
macchina fotografica ecc. devono esse-
re riposti nel bagaglio a mano o nella
tasca della giacca. Portatile senza cu-
stodia, giacca e cappotti vanno invece
depositati nei contenitori di plastica
forniti. Purtroppo, spesso accade che
in occasione del controllo di sicurezza
spariscano o vengano rubati oggetti di
valore. Per i ladri, infatti, è un’operazio-
ne piuttosto semplice impossessarsi ra-
pidamente di un portafoglio o di un cel-
lulare nella confusione, per poi sparire
nella calca di persone. Orologi, gioielli e
portafogli non vanno perciò mai riposti
apertamente nei contenitori di plastica;
la tasca della giacca o il bagaglio a mano
sono luoghi molto più sicuri. La Corte
d’appello di Francoforte ha recentemen-
te sentenziato (sentenza 1 U 169/08)
che il viaggiatore non ha diritto al risar-
cimento danni qualora, durante le pro-
cedure di controllo aeroportuali, venga
smarrito un oggetto di valore e non vi
sia alcun testimone a confermare un
eventuale comportamento illegale. Nel
caso citato, a seguito del controllo di si-
curezza un passeggero aveva smarrito
un prezioso orologio, il quale era evi-
dentemente sparito poco prima o du-
rante le procedure di controllo. Lo Stato
tedesco in qualità di committente dei
controlli di sicurezza all’aeroporto non
è però stato riconosciuto responsabile
del danno del valore di 4000 euro.
il consulente di viaggioUrs-Peter Inderbitzin
Se dopo i controlliin aeroporto sparisce l’orologio
34 club e soci | touring 6 | 1 aprile 2010
›Lo scorso autunno Kuoni, leader deglioperatori turistici svizzeri, ha acquisito ilsettore viaggi del TCS. Per i collaboratoriinteressati il passaggio si è svolto a ritmoserrato, dando adito a diverse domande:«Dove lavoreremo? Come saranno i colleghidel nuovo posto di lavoro?». Abbiamo get-tato uno sguardo su quanto sta accadendoa Zurigo e Losanna, dove tre ex impiegatidel TCS offrono ora consulenza turistica aisoci del club presso Kuoni. Andrea Broder eSabrina Venzin hanno lavorato fino al no-vembre 2009 all’agenzia Viaggi TCS di Ura-
ViaggiTCS e Kuoni:integrazione riuscitaIl passaggio del settore viaggi del TCS a Kuoni procede secondo programma e i già collaboratori di Viaggi TCS offrono ora consulenza ai soci presso le filiali Kuoni.
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niastrasse a Zurigo. Ora le due giovani im-piegate sono in un’agenzia Kuoni posta po-co più avanti, nell’elegante Bahnhofstras-se. Entrambe tracciano un bilancio positivoa pochi mesi dal passaggio: «Siamo entratea far parte di un mondo diverso e più gran-de. Abbiamo avuto fortuna e siamo conten-te di poter lavorare nello stesso team». Ilcambiamento è senz’altro stato profondo,ma non sarebbe giusto fare un confronto.«Qui alla Bahnhofstrasse abbiamo piùclienti allo sportello e di un segmento di-verso», precisa Andrea Broder. «Eppure i
clienti abituali di Viaggi TCS sono passatia Kuoni assieme a noi», constata con soddi-sfazione Sabrina Venzin. Per questi clientiè molto importante continuare a fare riferi-mento alla loro consulente viaggi. Del resto,i soci TCS vengono trattati con riguardo.Così, in occasione di un evento, su 340 socidel club ben 65 hanno chiesto informazionisulle destinazioni presentate. Ad aprile emaggio si terranno eventi per clienti anchein varie città romande. Le due giovani nonnutrono amarezza per il repentino cambiodi posto. «Prima lavoravamo all’interno diun buon team, come del resto anche qui»,sottolineano all’unisono. Nella sfortunaavrebbero infatti avuto la fortuna di nonessere trattate da «svantaggiate», ma comecollaboratrici stimate e di valore. D’altron-de, Kuoni ha fatto di tutto per consentire laloro rapida e buona integrazione nella nuo-va agenzia.
Rapido affiatamento | Gianni Moccetti,direttore alle vendite dirette per la Svizzerae responsabile di tutte le filiali Kuoni, valu-
Gianni Moccetti, direttore Kuoni, definisce il
TCS un’azienda con tradizione tanto quanto
Kuoni. Entrambe sarebbero riuscite finora a
superare alcune sfide e dovranno continua-
re a farlo in futuro, per spingere anche i con-
sumatori più giovani a prenotare le vacanze
presso un’agenzia viaggi. «Un fattore deci-
sivo sarà la competenza umana». Lo scam-
bio di esperienze e il rapporto tra consulen-
te e cliente saranno determinanti per il suc-
cesso commerciale. «L’uomo non è un mero
elaboratore di fatti alla stregua di un com-
puter, ma avverte anche vibrazioni», e nel
contesto di un colloquio, una buona consu-
lente può avvalersi di questa capacità.
Secondo il direttore Moccetti la sfida può
essere così riassunta: «A quali condizioni il
cliente è disposto a pagare quel valore ag-
giunto rappresentato da una consulenza
personalizzata?» Moccetti dirige lo sguardo
avanti. «Noi di Kuoni dobbiamo saperci
trasformare da semplici consulenti viaggi
in consulenti per il tempo libero». Alcuni
esempi concreti: se una consulente ha a di-
sposizione due biglietti per un concerto de-
gli Stones a Londra, deve saperli attivamen-
te offrire ad un vero appassionato del grup-
po musicale, insieme all’organizzazione del
viaggio. Oppure registrare direttamente
sull’agenda elettronica Outlook di un cliente
un appuntamento con lo specialista di ma-
lattie tropicali.
Il paragone con il concierge di hotel, in
grado di soddisfare qualsiasi richiesta, non
è poi così assurdo. In futuro, sarà richiesta
una migliore fusione dei desideri della clien-
tela con la già ottima assistenza di Kuoni.
Come accade ad esempio quando la consu-
lente chiede ad un padre di due figli in età
scolare quali siano le esperienze che ha in-
tenzione di fare insieme a loro nei prossimi
dieci anni. Quando i bambini avranno l’età
giusta per Disneyworld, la consulente chia-
merà il cliente. Lo stesso deve accadere nel
caso di un interessante safari o di una cro-
ciera, dei quali il cliente viene immediata-
mente avvisato. Il destination manage-
ment, ossia l’assistenza personalizzata sul
posto, è uno dei punti forti di Kuoni, e in fu-
turo questo principio dovrà cominciare pro-
prio in agenzia. I consulenti viaggi dovranno
in parte reinventarsi e in parte riscoprire i
vecchi valori, per essere in grado di offrire
al cliente l’«arte» del viaggiare e, dunque,
un valore aggiunto ben riconoscibile. «I con-
sulenti viaggi devono trasformarsi da passi-
vi esecutori di ordini in specialisti attivi con
una profonda conoscenza della clientela e
soluzioni su misura». Bü
«Ben oltre un semplice consulente viaggi»
1 aprile 2010 | touring 6 | club e soci 35
Nella capitale vodese, il passaggio di te-
stimone tra Viaggi TCS e Kuoni si svolge
dolcemente. Per un attimo destabilizza-
ti dal cambiamento di insegne, i soci del
TCS hanno prontamente ritrovato il loro
marchio scorgendo al banco dell’agen-
zia volti familiari. Tre impiegate di lunga
data assicurano abilmente la transizio-
ne e si impegnano a rispondere a tutte
le domande: «Il nostro ruolo è quello di
tranquillizzare i soci e dimostrare loro
che ne trarranno dei benefici, spiega
Sophie Felber, direttrice dell’agenzia.
L’evoluzione è positiva, perché con Kuo-
ni si è entrati in un’azienda che vive di
viaggi».
Una cosa è certa: la clientela TCS non
verrà trascurata a causa della riorga-
nizzazione logistica. I lavori di ristruttu-
razione che inizieranno fra qualche me-
se faranno della futura agenzia Kuoni
uno degli esercizi modello della capitale
vodese, il quale terrà ampiamente con-
to dei desideri e delle specificità dei soci
del club: «È una clientela esigente che
conosce bene il mondo dei viaggi e si
aspetta un servizio personalizzato. E
noi glielo offriamo unendo le forze di
Kuoni e TCS», prosegue Sophie Felber.
I viaggi ai quali i soci del TCS sono abi-
tuati, come quelli del catalogo «Travel-
club», continueranno ad essere propo-
sti e ulteriormente sviluppati in futuro.
D’altra parte, i soci del club avranno ac-
cesso ad una rete ampliata e ad un’of-
ferta corposa. Ma soprattutto, benefi-
ceranno sempre dell’ubicazione ideale
dell’agenzia, nel pieno centro di Losan-
na. jop
Agenzia modellopresto nel centrodi Losanna
Sabrina Venzin e Andrea Broder guardano con ottimismo al futuro insieme a Gianni Moccetti all’interno della nuova filiale Kuoni alla Bahnhofstrasse di Zurigo.
Sophie Felber, direttrice dell’agenzia Kuoni di Losanna.
ta altrettanto positivamente la situazione:«Siamo riusciti ad affiatarci in tempi bre-vissimi». Sotto il profilo infrastrutturale, leotto agenzie acquisite hanno subito e stan-no subendo una rielaborazione secondo glistandard Kuoni. Talvolta l’offerta è stataaddirittura ampliata come a Sion. Qui i socidel club possono recarsi sia presso l’exagenzia di Viaggi TCS, sia presso la filialeKuoni.
Lo stesso vale per Svitto dove, tra l’acqui-sizione dell’agenzia Viaggi TCS e la filialeKuoni già esistente, l’offerta è raddoppiata.«A Stans stiamo cercando una nuova ubica-zione», spiega Moccetti. Anche a Wetzikon,Kuoni è presente con due agenzie, mentre aGlarona la Kuoni ha acquisito l’agenzia delTCS. A Glarona e Stans, Kuoni dispone cosìdi una rete di vendita ampliata.
A Losanna Petit-Chêne (v. colonna a de-stra) e a Ginevra Rive sono in corso i lavoridi totale ristrutturazione. «Nello stesso sti-le adottato qui in Bahnhofstrasse a Zurigo»continua Moccetti. «Se vogliamo vendereemozioni, dobbiamo farlo in luoghi d’in-
contro che forniscano ispirazione, dove ilsogno di una vacanza comincia già con laprenotazione».
Veri professionisti | Gianni Moccetti restituisce la cortesia ad Andrea Broder eSabrina Venzin affermando: «Tra i collabo-ratori del TCS abbiamo trovato veri profes-sionisti». Era una cosa risaputa, ma la ra-pidità con cui si sono integrati nel teamKuoni conferma la loro qualità. GianniMoccetti tiene a sottolineare che tutti gliapprendisti di Viaggi TCS assunti da Kuonipotranno concludere il loro apprendistato.La continuità è così garantita. I soci che fi-no all’anno scorso hanno prenotato le va-canze presso i loro consulenti di fiducia diViaggi TCS, potranno continuare tranquil-lamente a farlo da Kuoni.‹
Christian Bützberger
Info TouringEx collaboratori di Viaggi TCS lavorano ora anchepresso le agenzie Kuoni a Lugano in: Via Ronchetto,Via Canova e Contrada Sassello. Saranno lieti di soddisfare ogni richiesta dei soci del TCS.
1 aprile 2010 | touring 6 | club e soci 37
Paolo Ferrazzini seduto alla sua scrivania ricoperta di dossier e pratiche legali.
«Nel corso degli anni abbiamo allacciatolegami con i migliori studi legali della Pe-nisola specializzati nel ramo assicurativo edella circolazione. I nostri partner conosco-no perfettamente la complessa normativaitaliana». Così il servizio Assista di Bellin-zona è diventato un punto di riferimentonell’ambiente. Tanto che, rivela Paolo Fer-razzini, «a volte capita che addirittura notiavvocati svizzeri si rivolgano a noi per co-noscere la strada da intraprendere. In Italiase non si va al buon indirizzo si rischia dinuotare...».‹ Antonio Campagnuolo
zioni giuridiche «Privata», «Immobili» e«Imprese»? Semplice: «Perché spesso i sociTCS, oltre che automobilisti, sono pure proprietari di case o piccoli imprenditori o hanno semplicemente bisogno di esseretutelati in ogni ambito della vita privata. Assista ha prodotti concreti, ritagliati suogni esigenza», risponde Ferrazzini.
Un paese difficile | Uno degli ambiti chepiù impegna l’ufficio di Bellinzona è la so-luzione di pratiche provenienti dalla vicinaItalia che coinvolgono soci TCS di tutta laSvizzera. «L’Italia è un paese difficile dalpunto di vista delle procedure in materiaassicurativa e degli infortuni. Per questomotivo, anni fa si decise di trattare tutti icasi in Ticino», dichiara Ferrazzini. In buo-na parte si tratta di litigi coperti dalla pro-tezione giuridica «Circolazione» all’estero inclusa nel Libretto ETI.
›La sede dell’agenzia Assista TCS di Bel-linzona si trova sulla via principale dellacapitale ticinese, a 500 metri in linea d’ariadal Tribunale penale federale. Una vicinan-za ideale per un servizio che si occupa dilegge. Paolo Ferrazzini, lic. jur., ci accoglienel suo ufficio stracolmo di documenti edossier. Sono solo una minima parte di tuttiquelli trattati da questa agenzia regionaledi Assista, una delle sette sparse per laSvizzera. Ferrazzini, infatti, è il responsa-bile del Servizio giuridico di Bellinzona,competente per il Ticino e i Grigioni italia-ni, ma anche per gli assicurati Assista ditutto il Paese che hanno vertenze in Italia.Con lui lavorano altri quattro avvocati, piùaltri cinque collaboratori. Ogni anno, il team ticinese tratta circa 3000 dossier, dicui ben un migliaio riguardano casi «italia-ni». In totale, Assista TCS conta quasi520000 polizze e nel 2009 i suoi 64 avvocatihanno liquidato oltre 53300 pratiche.
La soluzione migliore | Approfittiamodella visita per farci raccontare come sisvolge il processo di disbrigo delle praticheda parte di Assista. Spiega Paolo Ferrazzini:«In linea generale, il socio assicuratoprende contatto con noi e ci espone il pro-blema. In seguito ci invia la documenta-zione del caso, che viene studiata da unavvocato, il quale cerca di trovare subito lasoluzione migliore».
Naturalmente, poiché la polizza prevedela libera scelta dell’avvocato dopo averconsultato Assista, l’assicurato può rivol-gersi ad un legale di fiducia. Tuttavia, av-verte il capo-ufficio: «Va sottolineato che inostri avvocati hanno una vasta competen-za nei settori specifici, grazie alla lungaesperienza accumulata». I problemi più ri-correnti sono infatti inerenti alla circola-zione stradale, in particolare per quanto at-tiene al risarcimento danni o a infrazionidelle norme di circolazione quali radar, ri-tiro della patente o multe di parcheggio. Ein queste materie, la protezione giuridicaper i soci del TCS può sicuramente vantareuna specializzazione unica a livello nazio-nale. Tanto più che Assista appartiene a unclub che si occupa esclusivamente di mobi-lità da oltre 110 anni. Come fa notare Fer-razzini: «Nessuno meglio di noi conosceogni aspetto inerente a questo ambito».
Ma allora perché Assista, oltre alla poliz-za «Circolazione», propone anche le prote-
La legge al servizio dei soci
In pillolePaolo Ferrazzini (49 anni) si è laureato in diritto aFriburgo. È entrato al TCS nel 1991, come giuristadei Servizi Esteri della sede centrale. A Bellinzonadal 1993, nel 2000 è diventato responsabile del locale servizio Assista. Sposato e padre di un bambino, abita a Locarno. Tutto su Assista TCS: www.assista.ch oppure tel. 0844888111.
Paolo Ferrazzini è un uomo di legge. Nel suo ufficio di Bellinzona arrivano migliaia di casi di assicurati alla protezione giuridica Assista TCS. Assieme al suo team, li vaglia uno ad uno e s’impegna affinché i soci TCS ottengano giustizia.
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38 club e soci | touring 6 | 1aprile 2010
›A dire il vero Regula Gysin è sempre statatutt’altro che un’amante dei campeggi, e dabambina trascorreva le ferie con i genitorisempre in albergo. Ma cosa non fa farel’amore? «Mi sono sposata con un ex scoutconvinto. Per lui la cosa più bella della no-stra luna di miele di quattro settimane, so-no stati i sette giorni trascorsi in due in unapiccola tenda viaggiando attraverso la Gre-cia. Per lo più abbiamo fatto ‘campeggio li-bero’», racconta la 65enne esponente delPartito Liberale Radicale (PLR). «Per me,che non avevo mai dormito in una tenda, èstata una sfida immane, anche se ho capitoben presto la sensazione di libertà che da-va». Da allora il sindaco di Liestal è un’ap-passionata campeggiatrice, una passioneche ha trasmesso anche ai suoi sei figli, oraadulti.
In campeggio | Per ragioni di sicurezza einfrastruttura, questa grande famiglia hasempre preferito soggiornare in campeg-gio. La madre di sei figli attribuisce unbuon voto ai campeggi TCS, menzionandoin particolare il campeggio TCS «Lago diThun» a Gwatt, presso Thun: «Ci siamo sta-ti più volte, è l’ideale per le escursioni». Maanche i campeggi TCS «Lido» a Soletta e«Punt Muragl» a Samedan sono tra i prefe-riti dei Gysin, che non sono necessariamen-te alla caccia di animazione. «Quando si vain vacanza con i figli, si deve dedicare deltempo a fare qualcosa con loro. Ecco perchéi campeggi sono l’ideale per trascorrere leferie con la famiglia. I bambini di ogni età
trovano subito con chi fare amicizia, aldilàdelle barriere linguistiche», ricorda l’esper-ta campeggiatrice, che ha sempre sceltocampeggi frequentati più da turisti che dastagionali «per conoscere altre culture e sti-li educativi».
Riunione di famiglia in vista | La fami-glia Gysin ha campeggiato anche all’estero:ad esempio in Spagna, Francia, Italia, Sici-lia, Grecia, Scandinavia, Austria, Germa-nia, Portogallo. Mamma Gysin ha però sem-
pre cucinato per tutta la famiglia, senzamai avvertirne il peso («del resto, è ancheuno dei miei hobby»). «Per contro, nessunodei miei figli ha mai avuto problemi gastro-intestinali», afferma con fierezza. Solamen-te la griglia è sempre stata di competenzadel marito.
Per la primavera 2010, i Gysin hanno inprogramma una grande riunione di fami-glia al campeggio TCS «Lido» di Soletta. Po-trà essere interessante seguire l’evento.‹
Peter Widmer
Politica e campeggio nel cuoreIl suo cuore batte per la famiglia, la politica e il campeggio: per Regula Gysin, sindaco di Liestal, le vacanze in campeggio sono le più rilassanti.
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In pillole
Regula Gysin (65) è cresciuta a Liestal.
Formazione come assistente di studio
medico e laboratorista medica. Grazie
alla professione del marito, ha soggior-
nato in tutta Europa, tra cui in Romania
e Ungheria. Fino al 2003, Regula Gysin
ha lavorato part-time nella sua profes-
sione. 18 anni in ambito scolastico, an-
che come dirigente. È entrata in politica
seguendo un iter inusuale: eletta diret-
tamente nell’esecutivo municipale co-
me esponente del PLR in occasione di
un’elezione complementare nel 2001, è
sindaco da oltre cinque anni. Gysin è
sposata e ha sei figli. Hobby: campeg-
gio, viaggi, lettura, musica, cucina.
In alto: il sindaco Regula Gysin nel suo ufficio al municipio di Liestal. In basso a sinistra: madre di sei figli, per lei non è mai stato un peso dover cucinare in campeggio. In basso a destra:la vicinanza all’interno di una tenda ha dato ai bambini Gysin sicurezza, ma anche disciplina.
1 aprile 2010 | touring 6 | club e soci 39
È stata consegnata di recente l’automobile Citroën Picasso 1.6 HDi in palio nel con-corso a premi indetto nell’ambito della campagna del TCS denominata «Gli Esper-ti», svoltasi nei mesi di settembre ed ottobre del 2009. La vettura, nuova di zecca edel valore di ben 29540 franchi, è stata vinta dalla signora Crystel Martellotta diLe Pâquier-Montbarry (FR). Nella foto la fortunata (e felicissima) vincitrice attor-niata dai suoi familiari al momento della consegna del premio, avvenuta nel corsodi una piccola cerimonia presso il «Garage Joye & Huguenin» di Friburgo.
Un altro importante concorso a premi promosso dal TCS era quello lanciato all’inizio del 2010, nell’ambito della campagna di rinnovamento delle quote sociali.Tra migliaia di partecipanti sono stati sorteggiati 120 fortunati, che negli scorsigiorni hanno ricevuto a casa altrettanti buoni per l’acquisto di carburante o daspendere agli sportelli ferroviari delle FFS, del valore di 500 franchi ciascuno. tg
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Consegnata la Picasso in palio
Saranno usate sulla pista di Ambrì
Auto Chevrolet per i campi giovaniChevrolet si impegna nella formazione deigiovani nella circolazione mettendo a disposizione del TCS otto nuovi modelliSpark. La simpatica piccola vettura saràla protagonista dei campi-giovani orga-nizzati in estate dalle sezioni del club nelvillaggio TCS di Scruengo, riservati a ra-gazzi fino a 17 anni che desiderano acco-starsi al volante e prepararsi all’esame diteoria. Le Chevrolet Spark saranno impie-gate durante le esercitazioni sulla pistadell’aerodromo di Ambrì. Ricordiamo cheil fondatore della marca americana fu losvizzero Louis Chevrolet, un vero pionieredell’automobile, sempre pronto ad impe-gnarsi in imprese innovative. tg
Seggiolini per bambini testati dal TCS
Sconto del 15% neinegozi Baby-RosePartner da lungo tempo del TCS, i negozispecializzati della catena Baby-Rose con-cedono il 15% di sconto ai soci che com-prano un seggiolino auto per i bambini piùpiccoli. La riduzione è concessa unica-mente sui prodotti che nei test del TCShanno conseguito 3, 4 o 5 stelle, corrispon-denti nell’ordine alle valutazioni: racco-mandato, particolarmente raccomandatoed eccellente. Inoltre, i 25 rivenditori Ba-by-Rose della Svizzera procedono al con-trollo gratuito dei seggiolini usati dei socidel club, secondo i criteri elaborati dagliesperti del TCS. La lista con i prezzi deiseggiolini testati dal club su Internet:www.tcs.ch (Vantaggi soci). ac
Panoramica prezzi eprestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch
Affiliazione www.tcs.ch
Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr.55.–** camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–
ETI TCS www.eti.ch
Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–
Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch
per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI
Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda
Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–
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Assicurazione protezione giuridicaCircolazione Fam. Fr. 96.– Individuale Fr. 66.–Privata Fam. Fr. 215.– Individuale Fr. 192.–Immobili Fr. 95.–
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Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch
Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr.6.50*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero
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TCS MasterCard drive Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold Fr.100.–Carta partner Fr. 50.–
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Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci del club informa -zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.
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1aprile 2010 | touring 6 | la pagina dei lettori 41
Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Mar-der (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96028, totale:1355061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Cen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sedecentrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: [email protected]. Abbonamento: com-preso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altrilavori non richiesti.
In auto figli sicuri nei seggiolini«Touring» 3/2010
Volevo comunicarvi che grazie al vostrogiornale ho appreso della nuova legge del 1°aprile 2010 inerente ai seggiolini per bam-bini fino a 12 anni o a 150 cm. Io ho unabambina di 7 anni e una di 3 anni, visto chedovevo cambiare il seggiolino alla più pic-cola, ne ho immediatamente comperato unopure alla maggiore secondo le raccomanda-zioni in vista della nuova legge. Il 10 marzo,mia moglie ha dovuto fare una brutta fre-nata per evitare un incidente. Abbiamo cosìpotuto constatare l’efficacia di un seggioli-no completo di schienale anche per la figliapiù grande. Stefano Fumagalli, Novazzano
Tasse uguali per tutti«Touring» 3/2010
Le diverse tariffe dell’imposta sui veicoli amotore vigenti in Svizzera rappresentanoun’ingiustizia. Fintanto che i cantoni rice-vono fondi federali per la costruzione e lamanutenzione di strade, dovrebbero atte-nersi ad una normativa unitaria stabilitadalla Confederazione. Non è ammissibileche la motrice di un autoarticolato sia tas-sata nel cantone sede della ditta, mentre ilrimorchio ad esempio in Ticino. Una dittadi trasporti può così risparmiare migliaiadi franchi l’anno, sebbene i rimorchi sianostazionati nello stesso cantone delle motrici.
Willi Meier, Rothenbrunnen
Maleducazione in biciOgni giorno vedo ciclisti attraversare lestrisce pedonali. Si tratta, in parte, di bam-bini a cui non è stato certamente insegnatocosì durante il corso di educazione strada-
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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).
Il concorso
Tecnologia e designal vostro polso
L’elegante e sportivo Formex A780 pro-
pone una speciale estetica e apre nuove
prospettive nel settore della tecnologia
innovatrice, ad esempio con un sistema
di sospensione. Il vetro in zaffiro pro-
tegge il quadrante principale che ospita
i tre contatori. Il cronografo al quarzo
ETA è impermeabile fino a 100 metri. In
palio al nostro concorso vi è un orologio
modello A780 del valore di 795 franchi.
Sponsor del premio: Formex Watch
SA, www.formexwatch.com
Le domande:
1. Quale motocicletta è stata
designata come la migliore e
la più bella al Salone di Milano?
2. Quale bicicletta elettrica sarà
utilizzata per il nostro viaggio
dei lettori?
3. Dove si trova la serra tropicale in
cui si allevano storioni?
Si possono fornire le risposte per posta (uni -
camente su cartolina postale), tramite SMS,
e-mail oppure sul sito www.touring.ch, indi-
cando sempre le generalità.
Concorso 4/2010: la Ford Ka è stata vinta da
Alfred Paringer di Regensdorf. Complimenti!
Condizioni di partecipazione: il concorso di
«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei
collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I
vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti
per iscritto. I premi non possono essere sosti-
tuiti da una somma di denaro equivalente.
Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non
sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per
i lettori, casella postale, 3024 Berna;
SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)
scrivendo «Touring» e le tre risposte;
[email protected] (intestazione:concorso)
Termine d’invio: 18 aprile 2010
le. Ma anche di adulti o intere famiglie incui la madre, ad esempio, si prende la pre-cedenza facendo poi attraversare tutta lafamiglia. Il fatto poi che ad indossare uncasco siano solo i bambini, ma non padre emadre, sarebbe un altro tema di cui discu-tere. Kurt Rhyner, Hombrechtikon
A Friburgo non si può«Touring» 5/2010, primo piano
L’Ufficio della circolazione friburghese co-munica che la foto di copertina sull’identi-ficazione di un numero di targa tramite cel-lulare non corrisponde a realtà. Infatti, suldisplay dell’iPhone figura un numero delcanton Friburgo, ma in questo cantone tale richiesta non funziona tramite l’applica-zione Carindex, ma unicamente tramite ilsito Internet www.autoindex.ocn.ch.
Francesco Boffa non «Boffo»«Touring» 5/2010
Vorrei segnalare una inesattezza riportataa pag. 26 di «Touring» n. 5, all’interno del-l’articolo di Peter Widmer intitolato «De-stinazioni sul Mar Nero». L’architetto che ha progettato la scalinata di fronte al Portodi Odessa, è Francesco Boffa, originario diCollina d’Oro (Lugano), non «Boffo», comeindicato nel testo. Di Francesco Boffa, mioavo, mi vanto di portare ancora il correttocognome. Alessandra Molli Boffa, Montagnola
42 l’incontro | touring 6 | 1 aprile 2010
Vi sono altre idee in corso di elaborazione?
Il nostro ruolo nel complesso dell’offertaturistica è molto importante, poiché nonrappresentiamo solo un’alternativa in casodi maltempo, ma una destinazione interes-sante ad esempio per scuole e aziende.
E quando produrranno il caviale gli storioni?
In autunno avremo già 150 kg di caviale.Ogni anno la produzione salirà di 500–600kg. In cinque anni avremmo così 3 tonnel-late di caviale, mentre le nostre popolazioniproducono tale quantità in un unico anno,per cui i pesci devono essere macellati.
La serra tropicale non è solo un’attrazione,
ma anche un luogo in cui i visitatori possono
imparare molte cose.
La tematica che presentiamo è quella dellagestione delle nostre risorse energetiche edell’alimentazione. Siamo davvero costrettia trasportare i nostri generi alimentari intutto il mondo o possiamo produrre un genere di lusso come il caviale anche qui? Ilnostro esempio dimostra che possiamo.
Con il supporto di una catena di grande
distribuzione e di un produttore di energia
elettrica, avete davvero bisogno dei turisti?
Ma certamente. Le 3 tonnellate di cavialesaranno commerciabili solo fra cinque annie solo allora potremo rimborsare gli inve-stimenti da 30 milioni di franchi sostenutiper la serra. Dobbiamo dunque riuscire arestare a galla per i prossimi cinque anni.
Non vogliamo rovinare questa atmosfera
così positiva, ma ci consenta di menzionare
il Mystery Park di Interlaken...
Il nostro modello economico è migliore,perché noi produciamo qualcosa e siamoora già in grado di commercializzare il pe-sce. Offriamo mostre e numerose possibi-lità di riflessione e partecipazione attiva.L’accogliente atmosfera del nostro risto-rante è poi molto apprezzata. Nella serratropicale, inoltre, i rischi sono coperti supiù livelli.
Vi pubblicizzate anche all’estero?
Al momento non ancora, ma quando gli sto-rioni produrranno il caviale intendiamopubblicizzarlo anche nei paesi confinanti.Saremo così in grado di offrire un pregiatoprodotto da esportazione proveniente dallenostre montagne svizzere.«
Intervista: Christian Bützberger
A Frutigen, nell’acqua calda che scaturisce dal tunnel dellaNFTA sono allevati storioni siberiani che producono cavialedi alta qualità. Il calore serve anche a riscaldare una serra.
ficio. Infine, per i visitatori vi è la possibi-lità di gustare il caviale ed i frutti della ser-ra nel nostro ristorante.
Quanti turisti all’anno vi visiteranno?
Conto su circa 50000 nel primo anno. L’im-pianto è realizzato per 180000 persone. Do-po tre mesi contiamo quasi 20000 visitato-ri. Sono veramente convinto che riusciremoa raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti.
»L’idea della serra tropicale è geniale; che
cosa attrae in particolare i visitatori?
Fritz Jost: La combinazione e la realizza-zione di questo progetto, che prevede di raf-freddare l’acqua che sgorga dalla galleria a20° per non pregiudicare la vita fluviale.Inoltre, il coerente utilizzo del calore con-sente agli storioni d’allevamento di cresce-re più in fretta e produrre caviale. Il caloreresiduo è quindi usato per riscaldare l’edi-
I turisti all’assaltodella serra tropicale
Fritz Jost è convinto che la serra tropicale sarà un progetto di successo.
In pilloleFritz Jost, 45 anni, è sposato e abita a Kandersteg(BE). Si definisce un «infiltrato» nel settore turisti-co. Naturalista, ha inizialmente lavorato nel settore delle telecomunicazioni e poi quale gestore della teleferica dello Stockhorn. Dopo i lavori di costruzionea fine maggio lascerà la serra tropicale. Altre informazioni: www.tropenhaus-frutigen.ch
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Un romantico gioiello sul lago Lemano
Hotel La Barcarolle a Prangins presso NyonRapidamente raggiungibile, splendidi
vigneti, vista mozzafiato sul lago, cucina
eccellente e tanto tempo da dedicare
a se stessi.
Questo romantico gioiello è situato diretta-
mente sul lago a Prangins presso Nyon, la sto-
rica città portuale tra Losanna e Ginevra già
visitata addirittura da Giulio Cesare! Le ele-
ganti camere con balcone e splendida vista
sul lago, e l’accogliente atmosfera rustica in-
vitano al pieno relax. La superba ampia vista
sul lago dischiude letteralmente nuovi oriz-
zonti! L’hotel La Barcarolle è ideale per un ro-
mantico weekend gastronomico, ma anche
per ogni tipo di escursione a piedi, in biciclet-
ta o sul lago.
Visitate il museo nazionale ospitato nel Ca-
stello di Prangins (1730) e i suoi giardini, si-
tuati a soli pochi minuti a piedi dall’hotel.
Oppure potete scoprire ad esempio il «Sen-
tiero dei toblerone»: questa linea di difesa an-
ticarro costruita durante la guerra è oggi ro-
manticamente ricoperta da edera e muschio e
offre un gradito habitat naturale per vari ani-
mali. Nel canton Vaud questo sentiero escur-
sionistico di recente realizzazione e ben se-
gnalato sfiora l’hotel La Barcarolle e si snoda
lungo le fortificazioni, prendendo appunto il
nome di «Sentiero dei toblerone».
In alternativa, potete compiere un giro in
barca fino a Yvoire e visitare il «Giardino dei
cinque sensi» che vi lascerà un ricordo indele-
bile…
O ancora potete percorrere in bicicletta i pit-
toreschi tragitti tra il lago Lemano e il Giura at-
traversando gli innumerevoli paesini di viticol-
tori. Le biciclette vengono naturalmente forni-
te dall’hotel.
Il romantico weekend gastronomico com-prende in esclusiva per i soci TCS:• 2 pernottamenti in camera doppia con bal-
cone e ampia vista mozzafiato sul lago, ca-
mere molto luminose in stile rustico e dota-
te di tutti i comfort.
• Aperitivo a base di champagne
• In una serata a scelta, menu gourmet a
3 portate dall’eccellente cucina francese
• Colazione a buffet quotidiana
• Mappe della regione per escursionismo e
mountain bike
• Servizio di prestito di biciclette
Il prezzo esclusivo è di CHF 260.– a persona
(invece di CHF 500.– in camera superior).
Prenotabile da subito ed entro il 30 ottobre2010 da venerdì a domenica, e prenotabilegiornalmente nei mesi di luglio e agosto,come anche in tutti i giorni festivi.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:Private Selection Hotels, tel. 0413681005,
E-mail: [email protected],
www.privateselection.ch
Il call center è attivo da lunedì a sabato per in-
formazioni e prenotazioni.