di Michele Dall'Olio e Raffaella Quadretti Lanalisi sul web permette miriadi di sfaccettature: dal conteggio degli accessi di un sito fino al tracciato del percorso di acquisto su una piattaforma di eCommerce, passando dalVanalisi delle impressioni di banner adv su blog e portali affiliati % \ t ! \ \ La peculiarità del marketing digitale è misurare, misurare e misurare. Nessun tipo di marketing ha mai dato, infatti, ai marketing manager le stesse possibilità di disporre di tanti dati per pianificare le proprie strategie. L'analisi sul web, nello specifico, permette miriadi di sfaccettature, dal conteggio degli accessi di un sito internet, fino al tracciato del percorso di acquisto su una piattaforma di eCommerce, passando dall'analisi delle impressioni di banner pubblicitari su blog e portali affiliati. I numeri sono tutti sul web, questo lo dimostra, ad esempio, il posizionamento di un portale web sui motori di ricerca che, in Italia, sono costituiti principalmente dal leader di mercato, Google. Il colosso di Montain View, infatti, ammette che il 90% di click sulle ricerche sul proprio motore è determinato dalla prima pagina. Per un'azienda di prodotti biologici che si vuole affacciare alla vendita online non sono così scontati la buona riuscita e il basso investimento del progetto. Posizionarsi all'interno dei primi risultati è infatti vitale per qualsiasi operazione che necessiti di flussi di utenti elevati per rimanere in economia; un esempio di questi sono i già citati foodblogger e siti di eCommerce di prodotti freschi. La presenza online si basa quindi proprio su questo concetto e i brand ne devono tenere conto, specialmente per agganciare le nuove generazioni. Il Seo, Search engine optimization, cioè la tecnica che permette di piazzarsi al meglio nei risultati di ricerca è il primo step, ma la presenza online per uno specifico prodotto ortofrutticolo o per un brand va oltre. L'azienda non è l'unico soggetto che carica contenuti sui nostri prodotti, scrive commenti e lancia sentenze. L'ascolto online, che si sviluppa in numerose branche, è quello che i marketer hanno sempre sognato e temuto dai propri consumatori. Se un tempo il numero verde dell'azienda era l'unico mezzo di comunicazione con il cliente finale, ora i consumatori o "consumAttori" investono Melinda è in Italia leader di mercato, anche in comunicazione. Questo status ci impone di usare anche i social media con consapevolezza: sono il mezzo per gestire brand reputation, monitorare l'opinione pubblica e svolgere customer care. E sono in grado di generare un rapporto one-to-one con i consumatori fondato su un feeling che va alimentato quotidianamente con credibilitù. Grazie a Melinda anche un prodotto semplice come una mela è riuscito a diventare un'icona e il brand una vera love mark. Alimentare auest'emoatia è conmito fondamentale dei social media. il proprio tempo nel criticare prodotti, sostenere valori, demonizzare brand ed esaltare preparazioni culinarie. Il tutto su internet e in modo misurabile, registrabile e sintetizzabile per le aziende che non devono fare altro che munirsi dei giusti strumenti per comprendere quello che una volta era impossibile, se non finanziando costose ricerche. L'analisi delle conversazioni che si consumano onlinc su una determina tematica come quella della non sostenibilità delle produzioni agricole, del caporalato in frutticoltura o dell'effetto benefico delle bacche di goji possono essere raccolti su tutte quelle piattaforme dove avviene la maggior parte delle conversazioni e dove il consumatore sa di potersi permettere di parlare liberamente, come ad esempio i social network, ma anche i classici forum e i blog tematici. Google trends Cosa interessa alla rete? Lo spiega Google con il suo servizio Google Trends. Tramite questo strumento, infatti, il colosso fornisce i trend dei volumi di ricerca e i relativi andamenti nel tempo di determinate parole chiave. Di seguito, i macrotrend neH'alimentazione e una selezione dei prodotti alimentari più in voga. Vegetariano e vegano sono i macrotrend per eccellenza. Il primo, già consolidato prima del 2005, ha visto calare il suo interesse fino al 2009, probabilmente per la cannibalizzazione del veganesimo. Discorso diverso negli ultimi cinque anni, nei quali entrambe le parole hanno destato in modo crescente l'attenzione degli internauti. Tra i prodotti che più hanno fatto parlare di sé, troviamo la curcuma, la quinoa, il goji, i semi di lino e i semi di chia. La curcuma, lo "zafferano delle Indie'', continua la sua "scalata" senza sosta, grazie alle sue proprietà salutistiche, soprattutto quelle depurative. Con Gran parte dei click su Google avviene nella prima pagina di ricerca: posizionarsi all'Interno dei primi risultati è dunque vitale per qualsiasi operazione che necessiti di flussi di utenti elevati per rimanere in economia. Nell'esempio, la schermata della ricerca bacche di goji su Google Innovare in ovtofvutta significa, soprattutto per le piccole aziende, raccontare il proprio prodotto. Che può "arrivare" direttamente ai consumatori grazie ai canali social come una sorta di "modernopassaparola". Facehook, Instagram e Twitter possono aiutare molto le aziende; una bellissima opportunità che deve però essere affidata a esperti. E la storia del nostro progetto Torpedino: partito quasi per gioco su Facehook, è arrivato velocemente ai 3.500 like, rendendo imperativo investire in comunicazione. Senza dimenticare mai i contenuti. Coniugare il supporto al business con la condivisione di know-how di alto livello è nel Dna di Fiera Milano. Regola a cui non sfugge Tuttofood che, con Fruit&Veg Innovation, si svolgerà daU'8 allTI maggio 2017. Innovazione è nel nome stesso del Salone che Milano dedica aH'ortofrutta. E significa innovazione di prodotto, di servizio, di approccio al mercato. A testimoniare ['impegno: TeCommerce Food Lab, un hub di 1.000 mq in collaborazione con Digital Events che favorirà il networking e ospiterà workshop su innovazione tecnologica e social eating. performance (e picchi) superiori anche al goji, la bacca dai plurimi effetti benefici che aveva registrato il massimo interesse in internet nella primavera 2014. Il calo di curiosità degli internauti, unito al continuo aumento in fase di acquisto, dimostra che le bacche di goji hanno superato la fase iniziale di penetrazione nelle menti degli italiani e si stanno sempre più consolidando a livello di consumo. Insomma, non è più solo una "questione di moda". Seguono: la quinoa, il prodotto sostitutivo dei cereali, che si guadagna il secondo posto con un trend che non cessa di crescere dal 2013; i semi di lino, fornitori di Omega 3 vegetali per eccellenza, crescono meno che proporzionalmente rispetto agli altri prodotti ma in modo costante, mentre i semi di chia, aneli essi famosi per rapporto di Omega 3, hanno cominciato a destare i primi interessi nel 2012. Identificare il sentiment I Google trends permettono di identificare articoli, post e tweet e il relativo sentiment verso la tematica, che può essere positiva, neutra o negativa. In questo modo, si possono identificare le tendenze positive (ad esempio nuovi superfood, come per le bacche di goji e la curcuma), ma anche le possibili crisi reputazionali su un brand, un'azienda o, addirittura, un'intera filiera o distretto. Nello specifico, le criticità possono nascere dal mondo reale e dai canali convenzionali (vedi ad esempio la "terra dei fuochi"), oppure sorgere e svilupparsi su internet, come nel caso dell'olio di palma, probabilmente una delle prime crisi native digitali, che hanno avuto un effetto epocale sull'industria e sulla percezione delle persone. La best case di Cirio II mondo ortofrutticolo è costantemente sotto la lente d'ingrandimento dellopinione pubblica e, di conseguenza, esposto a possibili crisi di reputazione, anche perché - grazie alla diffusione dei social media - gli utenti hanno modo di interfacciarsi direttamente con le aziende, anche con esiti esplosivi. Un po' quello che è accaduto a settembre 2015, dopo il servizio de Le Iene sui pomodori cinesi. Secondo quanto riferito nella trasmissione tv, infatti, la gran parte della materia prima utilizzata per il confezionamento di salse e conserve di pomodoro non è Uno sguardo agli interessi tematici piu in Viraìità e digitale sono le parole chiave della campagna 2016/2017 di Kanzi®, la mela a club commercializzata in Italia da Vog e VIP. Su Youtube sarà lanciata una serie di spot video con protagonista l'Uomo Kanzi®, il personaggio che rappresenta la mela in modo ironico in linea con lo stile dinamico del consumatore moderno. I video raggiungeranno in Europa 55 milioni di persone in una versione con alcune parole censurate. Questo spingerà gli utenti a collegarsi al sito per vedere 10 spot senza censure e scoprire così 11 mondo Kanzi®. prodotta in Italia ma proviene dalTcstero. Per la precisione dalla Cina. Anche se riporta la dicitura made in Italy, la salsa di pomodoro che troviamo sugli scaffali dei supermercati italiani non è quello che sembra, sosteneva la "iena" Nadia Toffa, perche' in Italia av verrebbe solo il confezionamento del prodotto. Cosa dicono le ricerche Quali gli effetti del servizio televisivo sui consumatori? Lo "spiegano" da Google Trends: nei giorni immediatamente successivi alla messa in onda, Google ha registrato un boom di ricerche per parole chiave come "pomodori cinesi", "Cirio" e "Multi". Quindi, sebbene non fosse stata nominata alcuna azienda conserviera italiana, i riferimenti sono stati colti dai consumatori, che li hanno elaborati per poi chiedere a Google risposta ai loro dubbi. Molti di loro, hanno poi deciso di manifestare la loro preoccupazione direttamente sui profili social di Cirio e Multi che. in poche ore, sono stati contattati da domande, insinuazioni e talvolta accuse, che avrebbero potuto generare una crisi di reputazione. Possibile prevenzione Multi già nel 2013 aveva pubblicato sul web delle news di smentita da accuse simili. È possibile dunque prevenire le crisi? Italiafruit News ha chiesto un parere a Luca La Mesa, consulente di marketing & social media e docente della Ninja Academy, che per il crisis management consiglia trasparenza e disponibilità a confrontarsi apertamente con gli utenti. La Mesa suggerisce alle aziende di stilare un documento con i temi più delicati ancor prima di avviare una campagna social, un documento interno da condividere con chiunque curi la comunicazione. "L'azienda s'impegna dunque a predisporre in anticipo le principali risposte ai luoghi comuni che la riguardano - spiega La Mesa - Se il tema è già uscito in passato, si possono pubblicare degli articoli a riguardo anche sugli altri canali gestiti dall'azienda (sito, blog, ecc.) in modo da posizionarsi anche su Google nei risultati di ricerca. Se il tema è particolarmente frequente, si può pensare di creare sul sito una sezione di Faq - Domande frequenti in cui spiegare i principali dubbi sui propri prodotti". / mercati alì'ingwsso dovrebbero saper cogliere lo sviluppo delVeCommerce. Un mercato moderno, ad esempio - con varietà di prodotti, trasporti, capannoni, logistica - può proporsi come piattaforma per Amazon. Ne è la prova Mercamadrid, che lo ha fatto con Amazon nella capitale spagnola. Forse (per ora) l'eCommerce è ancora un settore di nicchia, ma i nostri grossisti devono ragionare e concentrarsi sui millenials che, sempre più, comprano e compreranno col pollice sulla app anche per l'ortofrutta. Fairtrade offre alle aziende che scelgono il suo marchio di certificazione etica la possibilità di raccontare le storie positive dei produttori del commercio equo. Sono 1,6 milioni gli agricoltori coinvolti neH'organizzazione che, nei Paesi tra i più poveri al mondo, possono contare su un sistema internazionale in grado dì garantire la sostenibilità sociale, economica e ambientale. Fairtrade permette di descrivere il proprio prodotto tramite esperienze straordinarie, che dimostrano al consumatore l'efficacia e le ripercussioni dei suoi acquisti. condiviso dagli utenti"'. Per Tesperto, quindi, è necessario assicurarsi che il messaggio raggiunga il pubblico, dimostrando di voler essere i primi a chiarire e a spiegare la verità. La crisi, dunque, va affrontata in maniera proattiva, partendo da una situazione di minaccia per lazienda e rendendola un'opportunità di successo. Esistono dei precedenti di aziende che sono riuscite a tirarsi fuori da situazioni difficili, spesso causate anche da errori interni, più che da attacchi o scandali. "E" molto importante agire velocemente, ammettere gli eventuali errori e avere un approccio umano e trasparente - conclude La Mesa -11 consiglio migliore resta sempre quello di dedicare tempo allo studio degli errori degli altri brand e di come hanno saputo reagire, in modo da essere sempre più pronti quando, un giorno, toccherà a noi una giornata no'". La crisi reputazionale è possibile Secondo il Monitor Ortofrutta di Agroter, il reparto frutta e verdura è uno dei più amati dai consumatori. Questo ovviamene non basta per escludere con certezza crisi reputazionali, come è accaduto con la carne rossa, in calo a doppia cifra. Il fatto che l'ortofrutta sia percepita come importante per l'alimentazione e la salute, la rende infatti un ottimo substrato per eventuali attacchi, anche Online. Sono tant i problemi che potrebbero, in uno scenario tutt'altro che remoto, farla diventare il nuovo ':olio di palma". Basta citare le parole pesticidi, ogm, chimica di sintesi, caporalato, sfruttamento delle risorse c del territorio, su cui si dovrebbe lavorare in modo lungimirante sia a livello operativo, sia sulla presenza e la sensibilizzazione nella comunicazione Online, Come ha dimostrato Multi contro l'attacco del pomodoro cinese. *** Strategie gemelle Una volta scoppiata la "crisi", le due aziende in questione hanno adottato la stessa strategia: sia Multi sia Cirio, infatti, hanno pubblicato un post ufficiale su Facebook, in cui rassicuravano gli utenti sulla provenienza italiana dei loro pomodori. "L'approccio più corretto è come sempre la trasparenza e la volontà dell'azienda di aprire le proprie porte per permettere agli utenti di comprendere e cambiare idea", spiega ancora il consulente. "Il silenzio rischia di essere interpretato come colpa e tutto ciò che potrebbe essere chiarito non verrà mai I consumatori investono il proprio tempo nel criticare prodotti, sostenere valori, demonizzare brand ed esaltare preparazioni culinarie. II tutto su internet, cioè in maniera direttamente misurabile.
Mark Up (ITA) - it Print
Tipo media: Stampa specializzata Tiratura: 30.592
Publication date: 01.11.2016 Diffusione:
Pagina: Supplemento_210-Supplemento_218
Spread: 21.694
Readership: 21.694
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01.11.2016
Supplemento_210-Supplemento_218
21.694
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SEOe il grandefratelloDati infiniti peril mktg
diMichele Dall'Olio e Raffaella Quadreffi
L'analisi sul webpermettemiriadi di sfaccettature:dal conteggiodegliaccessisitofino al tracciato delpercorsodi acquistosu unapiattaforma di eCommerce,
passandodall'analisi delleimpressionidi banneradvsu blogeportali affiliati
La peculiarità del marketing digitale èmisurare, misurare e misurare. Nessuntipo di marketing ha mai dato, infatti, aimarketing manager le stesse possibilitàdi disporre di tanti dati per pianificarele proprie strategie. L'analisi sul web,nello specifico, permette miriadi disfaccettature, dal conteggio degli accessidi un sito internet, fino al tracciato delpercorso di acquisto su una piattafonnadi eCorrnnerce. passando dall'analisidelle impressioni di banner pubblicitarisu blog e portali affiliati. I numerisono tutti sul web, questo lo diiiiostra,ad esempio, il posizionainento di un
portale web sui motori di ricerca che, inItalia, sono costituiti principalmeme dalleader di mercato, Google. Il colosso diMontain View, infatti, ammette che il
90% di click sulle ricerche sul propriomotore è determinato dalla prima pagina.Per unazienda di prodotti biologici che
si vuole affacciare alla vendita onlinenon sono così scontati la buona riuscita
Posizionarsi all'interno dei primi risultatiè infatti vitale per qualsiasi operazioneche necessiti di flussi di utenti elevatiper rimanere in economia; un esempiodi questi sono i già citati foodblogger esiti di eCommerce di prodotti freschi. Lapresenza online si basa quindi propriosu questo concetto e i brand ne devonotenere conto, specialmente per agganciarele nuove generazioni. Il Seo, Searchengine optimization, cioè la tecnicache perniette di piazzarsi al meglio neirisultati di ricerca è il primo step, mala presenza online per uno specificoprodotto ortofrutticolo o per un brand va
oltre. L'azienda non è l'unico soggetto checarica contenuti sui nostri prodoni, scrivecommenti e lancia sentenze. L'ascoltoonline, che si sviluppa in numerose
branche, è quello che i marketer hannosempre sognato e temuto dai propriconsumatori. Se un tempo il numero
verde dell'azienda era l'unico mezzo dicomunicazione con il cliente finale, ora i
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ind
il proprio tempo nel criticare prodotti,
sostenere valori. demomzzare brand ed
esaltare preparazioni culinarie. 11tutto su
internet e in modo misurabile, registrabile
e sintetizzabile per le aziende che non
devono fare altro che munirsi dei giusti
strumenti per comprendere quello che una
volta era impossibile, se non finanziando
costose ricerche. L'analisi delle
conversazioni che si consumano onlinc su
una determina tematica come quella della
non sostenibilità delle produzioni agricole,
del caporalato in frutticoltura o dell'effetto
benefico delle bacche di goji possono
essere raccolti sLi tutte quelle piattaforme
dove avviene la maggior parte delle
conversazioni e dove il consumatore sa di
potersi permettere di parlare liberamente,
come ad esempio i social network, ma
anche i classici forum e i blog tematici.
GoogletrendsCosa interessa alla rete? Lo spiega Google
con il suo servizio Google Trends.
Tramite questo strumento, infatti, il
colosso fornisce i trend dei volumi di
ricerca e i relativi andamenti nel tempo
di determinate parole chiave. Di seguito,
i macrotrend nell'alimentazione e una
selezione dei prodotti alimentari più
in voga. Vegetariano e vegano sono i
macrotrend per eccellenza. Il primo,
già consolidato prima del 2005, ha visto
calare il suo interesse fino al 2009,
Melinda è in Italia leaderdi mercato,anche in comunicazione. Questostatusci imponedi usareanche i social mediacon consapevolezza:sono il mezzoper gestire brand
reputation, monitorare l'opinione pubblica esvolgerecustoi'nercare.E sono in gradodi generareun rapporto one-to-one Cm i consumnatorifindato su unfeeling cheva
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probabilmente per la cannibalizzazione
del veganesimo. Discorso diverso negli
ultimi cinque anni, nei quali entrambe le
parole hanno destato in modo crescente
l'attenzione degli internauti.
Tra i prodotti che più hanno fatto parlare
di sé, troviamo la curcuma, la quinoa,
il goji, i semi di lino e i semi di chia.
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continua la sua \scalata\ senza sosta,
grazie alle sue proprietà salutistiche,
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TORPEDINO
Coniugare il supporto al business
con la condivisione di know-how
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con Digital Events che favorirc'i il
networking e ospiterà workshop su
innovazione tecnologica e social
eating.
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Innovare in ortofrutta significa, aoprattcitto per le piccole aziende, raccontare il proprio
prod otto. Che può \arrivare\ direttamente ai consumatori grazie cii ccmnalisocicil come
una sorta di Facebook, Instagram e Twitter possono aiutare
molto le aziende: una bellissima opportunità che deve però essereaffidata a esperti. Èla storia del nostro progetto Torpeclino: partito quasi per gioco su Facehook, è arrivato
velocemente ai 5.500 like, rendendo imperativo investire in comunicazione. Senza
dimenticare mai i contenuti.
performance (e picchi) superiori anche al
goji, la bacca dai plurimi effetti benefici
che aveva registrato il massimo interesse
in internet nella primavera 2014. 11calodi curiosità degli internauti, unito al
continuo aumento in fase di acquisto,
dimostra che le bacche di goji hanno
superato la fase iniziale di penetrazione
nelle menti degli italiani e si stanno
sempre più consolidando a livello di
consumo. Insomma, non è più solouna di Seguono: la
quinoa, il prodotto sostitutivo dei cereali.
che si guadagna il secondo posto con
un trcrid clic non cessa di crescere dal
2013; i semi di lino, fornitori di Oniega
3 vegetali per eccellenLa, crescono nierioche proporzionalmente rispetto agli altri
prodotti ma in modo costante, mentre i
semi di chia. anch'cssi famosi per l'apportc
di Omega 3, lianino conunciato a destare i
primi interessi nel 2012.
Identificareil sentimentI Google trends permettono di identificare
articoli, post e tweet e il relativo selltimentverso la tematica, che può essere positiva,
neutra o negativa. In questo modo, si
possono identificare le tendenze positive
(ad esempio nuovi superfood, come per le
bacche di goji e la curcuma), ma anche le
possibili crisi reputazionali su un brand,un'azienda o, addirittura, un'intera filiera
o distretto. Nello specifico, le criticità
possono nascere dal mondo reale e dai
canali convenzionali (vedi ad esempiola dei oppure sorgere e
svilupparsi su internet, come nel caso
dell'olio di palma. probabilmente una delleprime crisi native digitali, che hanno avuto
un effetto epocale sull'industria e sulla
percezione delle persone.
Labestcasedi CirioIl mondo ortofrutticolo è costantemente
sotto la lente d'ingrandimentodell'opinione pubblica e, di conseguenza,
esposto a possibili crisi di reputazione,
anche perché - graLie alla diffusione dei
social media - gli utenti hanno modo di
interfacciarsi direttamente con le aziende,anche con esiti esplosivi. Un po' quello
clic è accaduto a settembre 2015, dopo il
servizio de Le Iene sui pomodori cinesi.
Secondo quanto riferito nella trasmissione
tv, infatti, la gran parte della materia
prima utilizzata per il confezionamentodi salse e conserve di pomodoro non è
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Uno sguardo agli interessi tematici più \in\
Viralità edigitale sono le
parole chiave IelTacampagna
2016/2017di Kanzi®, la melaa
club commercializzatoin ita iracia Voge V1.P.Su Youtubesarà
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nela in modo ironico in linea conlo stile dinamico del consumatore
moderno.I videoraggiungerannoin Europa 55 milioni di personein 14/la versione (VI? alcuneparolecensurate, Questo 5J1ingeràgli
utenti a colle garsi al sito per vedere
lo spot senza censure e scoprire così
il mondo Kanzi®.
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Fonte: tende
prodotta in Italia ma proviene dall'estero.
Per la precisione dalla Cina. Anche se
riporta la dicitura made in Italy, la salsa
di pomodoro che troviamo sugli scaffali
dei supermercati italiani non è quello
che sembra. sosteneva la \iena\ Nadia
'lòffa, perché in Italia av verrebbe solo il
confezionamento del prodotto.
Cosadicono le ricercheQuali gli effetti del servizio televisivo sui
consumatori? Lo \spiegano\ da Google
Trende: nei giorni immediatamente
successivi alla messa in onda, Google ha
registrato un buoni di ricerche per parole
chiave come \Cirio\ e
\Mutti\. Quindi, sebberìe non fosse stata
nominata alcuna a7icnda conserviera
italiana, i riferimenti sono stati colti dai
consumatori, che li hanno elaborati per
poi chiedere a Google risposta ai loro
dubbi. Molti di loro, hanno poi deciso
di manifestare la loro preoccupazione
direttamente sui profili social di Cirio
e Mutti che, in poche ore, sono stati
contattati da domande, insinuazioni e
talvolta accuse, che avrebbero potuto
generare una crisi di reputazione.
Possibile preveilzioneMutti già nel 2013 aveva pubblicato sul
web delle news di smentita da accuse
simili. Èpossibile dunque prevenire le
crisi? ltaliafruit News ha chiesto un parere
a Luca La Mesa, consulente di rnarketing
& social media e docente della Ninja
Academy. che per il crisis management
consiglia trasparenza e disponibilità a
confrontarsi apertatnente cori gli utenti. La
Mesa suggerisce alle aziende di stilare un
documento con i temi più delicati ancor
prima di avviare una campagna social,
un documento interno da condividere con
chiunque curi la comunicazione.
s'impegna dunque a predisporre
in anticipo le principali risposte ai luoghi
comuni che la riguardano - spiega La
Mesa - Se il terna è già uscito in passato,
si possono pubblicare degli articoli ariguardo anche sugli altri canali gestiti
dall'azienda (sito. blog, ecc.) in modo da
posizionarsi atiche su Google nei risultati
di ricerca. Se il terna è particolarmente
frequente, si può pensare di creare sul sito
una sezione di Faq - Domande frequenti
in cui spiegare i principali dubbi sui propri
prodotti
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I mercati all'ingrosso dovrebbero
saper cogliere lo sviluppo
dell'eCo,nmerce. Un mercato
moderno, ad esempio - con varietà
di prodotti, trasporti, capannoni,
logistica - può proporsi come
piattaforma per Aniazon. Ne è laprova Mercurnudrid, che lo ha fui/o
con Ainazon nella capitale spagnola.
Forse (per ora) l'eCommerce è
ancora unsettore di nicchia, ma i
nostri grossisti devono ragionare
e concentrarsi sui mi/tenia Is
che, sempre più, comprano ecoinpreranno col pollice sulla app
anche per l'ortofrutta.
MAAPI
I consumatori investono ilproprio tempo nel criticareprodotti, sostenere valori,demonizare brand edesaltare preparaioniculinarie.Il tutto su internet, cioèin maniera direttamentemisurabile.
Fairtrade offre alle aziende
chescelgono il suo marchio di
certficazione etica la possibilità
di raccontare le storie positive dei
produttori dei commercio equo. S'ano
1,6 milioni gli agricoltori coinvolti
nell'organizzazione che, nei Paesitra i più poveri (li inondo, possono
contare su un sistema internazionalein grado di garantire la sostenibilità
sociale, economica e ambieniule.
Fairt rade permette di descrivere il
proprio prodotto tramite esperienze
straordinarie, che danostrono
al consurnatore l'efficacia e le
ripercussioni dei suoi acquisti.
FAI RTRAD E
Strategie gemelleUna volta scoppiata la \crisi\, le dueaziende in questione hanno adottato
la stessa strategia: sia Mutti sia Cirio,
infatti, hanno pubblicato un post ufficialesu Facebook, in cui rassicuravano gli
utenti sulla provenienza italiana dci loro
poniodori. più corretto ècome sempre la trasparenza e la volontà
dell'azienda di aprire le proprie parte per
permettere agli utenti di comprendere
e cambiare spiega ancora ilconsulente. silenzio rischia di essere
interpretato carne colpa e tutto ciò che
potrebbe essere chiarito non verrà mai
condiviso dagli Per l'esperto.
quindi, è necessario assicurarsi che
il messaggio raggiunga il pubblico,dimostrando di voler essere i primi a
chiarire e a spiegare la verità.
La crisi, dunque, va affrontata in manieraproattiva, partendo da una situazione
di tninaccia per l'azieiida e rendendola
unopportunità di successo. Esistono deiprecedenti di aziende che sono riuscite a
tirarsi fuori da situazioni difficili, spesso
causate anche da errori interni, più che daattacchi o scandali.
molto importante agire velocemente,
ammettere gli eventuali eirori e avere
un approccio umano e trasparente -
conclude La Mesa - Il consiglio migliore
resta sempre quello di dedicare tempo
allo studio degli errori degli altri brande di come hanno seplito reagire, in modo
da essere sempre più pronti quando, un
giorno, toccherà a noi una giornata no'.
La crisi reputazionale è possibileSecondo il Monitor Ortofrutta di Agroter.
il reparto frutta e verdura è uno dei piùamati dai consumatori. Questo ovviarnentt
non basta per escludere con certezza
crisi reputazionali. come è accaduto conla carne rossa, in calo a doppia cifra. Il
fatto che l'ortofrutta sia percepita come
importante per l'alimentazione e la salute,
la rende infatti un ottimo substrato pereventuali attacchi, anche online. Sono tant
i problemi che potrebbero, in uno scenarictutt'altro che remoto, farla diventare il
nuovo di Basta citare le
parole pesticidi, ognI, chimica di sintesi,caporalato, sfruttamentn delle risorse e dclterritorio, su cui si dovrebbe lavorare in
modo lungimirante sia a livello operativo,
sia sulla presenza e la sensibilizzazionenella comunicazione online Come ha
dimostrato Matti contro l'attacco del
pomodoro cinese.
Tutti i diritti riservati
PAESE : Italia PAGINE : Supplemento_210-Su…SUPERFICIE : 276 %
DIFFUSIONE : (25000)AUTORE : Michele Dall'olio
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