Download - STADIO Milano 15/05/2011
MILANO • SABATO 14 MAGGIO 2011 • WWW.METRONEWS.IT
È Ibra
mister
scudetto
La stagione p 2-8
I protagonisti p 9-10
Da
Roma
arriva
Mexes
Il mercato p 12-13
I momenti
salienti di un
campionato
straordinario
Dopo sette anni
di digiuno
è di nuovo
scudetto
Speciale
Scusateil ritardo
Il Milan conquista il suo diciottestimo scudetto
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Allegri
trasforma
dei solisti
in gruppo
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il film della stagione
GALLIANI SOGNA L’IPPODROMO DEL TROTTO
“Se ci fosse la possibilità di fare qualcosa all’ippodromo del Trotto sarebbe bellis-
simo per ampliare l’area dello stadio”. Adriano Galliani non nasconde l’interesse dei
club di San Siro sull’area di proprietà della Snai, l’unico spazio che potrebbe consen-
tire ampliamenti dello stadio, per esempio un parco tematico. “Non ci sono trattative
in corso – ha precisato l’Ad del Milan - ma diciamo che ci sono desideri da parte no-
stra: quando uno desidera una cosa bisogna anche che chi è il proprietario legittimo
sia della stessa opinione”.
Il digiuno è finito
LA SOCIETÀ DI VIA TURATI
ha dimostrato fin dallascorsa estate di voler sfi-dare l’Inter e riportare iltricolore sulla sponda ros-sonera di Milano. Forsestanco dei successi diMoratti, forse pungolatodal 2010 trionfale deiNerazzurri, il presidenteSilvio Berlusconi ha fattole cose in grande in sede diCalciomercato, spendendoquasi 70 milioni di euro econsegnando ad Allegriuna rosa di assoluto valo-re. Il primo mattone deltrionfo, intanto, lo aveva
precedentemente deposi-tato Galliani, scegliendoproprio l’ex tecnico delCagliari come uomo dellarifondazione milanista.
La griglia di partenza delcampionato, con l’Inter inpole position obbligatoria,è cambiata notevolmentecon l’arrivo di Ibrahimovica fine agosto.
Lo svedese e Robinhosono stati i colpi di un’esta-te frenetica per Braida eGalliani, senza dimentica-re Boateng, acquisto sot-tovalutato all’inizio, dive-nuto poi uno degli uomini
simbolo di questo succes-so. Intenti chiari fin dasubito, quindi, ribaditi poiin inverno, quando la socie-tà rossonera è intervenutadi nuovo sul mercato, perpuntellare una rosa di gio-catori già assolutamentecompetitiva.
Galliani e Braida non sisono fatti scivolare dallemani l’affare-Cassano ehanno puntato con con-vinzione sull’esperienza diVan Bommel per rinforza-re un reparto, il centro-campo, in difficoltà a cau-sa degli infortuni. METRO
ARIEDO BRAIDAAriedo Braida, un passato da calciatore nel ruolo di
attaccante, con le maglie di Brescia, Varese e Cesena,
inizia la carriera da dirigente come direttore sportivo
del Monza a partire dal 1981. Dal 1986 è dirigente
sportivo del Milan.
Robinho, uno degli acquisti super di Galliani e Braida
Un’estate da protagonistiE nacquelo squadroneDopo sette anni di digiuno il Milan è di nuovo Campione d’Italia. La lunga astinenza
- mai così tanto tempo senza tricolore da quando Berlusconi è presidente - si è inter-
rotta forse nell’anno migliore, perché spezza la dittatura lunga un lustro dell’Inter e
riporta con i piedi per terra proprio i cugini nerazzurri dopo un 2010 da ‘Mille e una
notte’. Uno scudetto importante anche perché permette al Milan di agganciare pro-
prio l’Inter al secondo posto della classifica dei titoli nazionali vinti, ora 18, con la Juven-
tus sempre solida al comando a quota 27. Una vittoria attesa, meritata.
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DAL GIALLOROSSO del Lec-ce al giallorosso dellaRoma. Il campionato delMilan è durato 36 partite,dalla netta vittoria all’esor-dio contro la matricola Lec-ce (4-0), al pareggio calco-lato dell’Olimpico contro ivice-campioni del 2010. Lamacchina Milan ha sempretenuto un ritmo sostenutoe costante e ha sempre rea-gito con carattere alle rarebattute d’arresto.
In testa per venticinquegiornate, a partire dall’undicesima di campiona-to, la squadra di Allegri hadimostrato partita dopopartita di essere la squadrapiù costante, equilibrata econtinua. Dietro si sonoalternate all’inseguimen-to dei Rossoneri, vana-mente. Juventus e Roma sisono chiamate fuori prati-camente fin dall’inizio, per
il film della stagione
SEEDORF CAVALIERE, DI NOME E DI FATTO
Lo scorso 28 aprile il centrocampista del Milan Clarence Seedorf è stato nominatodall’am-
basciatore in Italia dei Paesi Bassi, Alphonsus Staelinga, Cavaliere dell’Ordine di Orange
Nassau, un’onorificenza reale olandese che viene attribuita, per meriti particolari verso la
società, a persone che si siano distinte nei settori del sociale e del culturale. La motivazione
per la nomina è legata ai suoi meriti sportivi e soprattutto all’impegno profuso in attività
umanitarie di grande rilevanza internazionale da ormai diversi anni.
limiti evidenti. L’Inter haprovato a rientrare in cor-sa dopo la vittoria del Mon-diale per club e la cura-Leo-nardo, ex mai dimentica-to a Milanello, trasforma-tosi improvvisamente intraditore da battere a ognicosto. Il tecnico brasilianoha cercato di metter pau-ra alla sua squadra del pas-sato grazie a una rimontadegna di nota, rimontaperò che si è interrotta sulpiù bello.
La svolta decisiva per ilMilan, infatti, è arrivata nelderby di ritorno contro l’In-ter, prova di forza in unmomento delicato per iRossoneri. Dopo due pas-saggi a vuoto, il deludentepareggio interno contro unBari già spacciato e la scon-fitta in trasferta contro ilPalermo, il Milan ha affron-tato la sfida con l’Inter conl’incubo di subire il sor-passo. In piena rimonta, lasquadra di Leonardo incaso di vittoria sarebbe tor-nata padrona della Serie A,cambiando forse l’epilogodel torneo.
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Decisivo il ritorno con l’Inter
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In testa al campionato
per venticinque
giornate il Milan è
stato la squadra più
equilibrata e costante
MIlan-Inter, , 3-0, 2 aprile 2011
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4 TROFEO BERLUSCONI ABBINATO A Msc CROCIEREIl quinquennale legame tra il Milan e Msc Crociere ha ricevuto l’ennesimo sug-
gello con la presentazione delle novità per la ormai prossima stagione estiva.
Uno speciale ‘Trofeo Msc’ per consacrare la conquista dello scudetto numero 18,
la presentazione della “Crociera Rossonera” che partirà dal porto di Genova il
prossimo 5 giugno con ospiti d’eccezione come i calciatori Mario Yepes e Marek
Jankulovski, e il nuovo nome ufficiale del classico appuntamento estivo, ribat-
tezzato “XXI Trofeo Luigi Berlusconi - Msc Crociere”.
Cassano finalmente prota-gonista in rossonero.
Dopo un mese diambientamento, il talentomai definitivamente esplo-so di Bari Vecchia si è final-mente calato nella sua nuo-va realtà. Non solo un gole due assist, ma anche ladimostrazione, da parte diFantantonio, di sapersiintendere alla perfezionecon Robinho e Ibra, in atte-sa del pieno recupero diforma di Pato. Tre partitedopo, invece (siamo alla28esima), il blitz di Torinocontro la Juventus è statoun vero e proprio esame dimaturità per la banda diAllegri.
Un esame superato a pie-ni voti, grazie all’insolitafirma del vecchietto Gat-tuso. Una settimana dopoil già citato derby di ritor-no datato 2 aprile, vero
il film della stagione
spartiacque della stagionerossonera, il Milan è statocapace di resistere a unaltro attacco letale. A Firen-ze, nel posticipo della32esima giornata, il Milanha l’obbligo di vincere pertornare a distanza di sicu-rezza dall’irriducibileNapoli di Mazzarri.
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E per l’ennesima voltanon ha fallito, grazie allaclasse intramontabile diClarence Seedorf e al cini-smo spietato di Pato in areadi rigore. Poi Sampdoria,Brescia e Bologna, novepunti fino al primo matchpoint a disposizione con-tro la Roma, subito sfrut-tato. METRO
fino alle battute finali. Così invece è stato e per
questo motivo quella vit-toria assume un significa-to diverso.
Una vittoria ancora confirma brasiliana, quella diRobinho, al suo primo veroacuto con la maglia delMilan. Vinto anche il derbyd’andata (1-0 con gol del-l’ex Ibrahimovic), il grupporossonero ha rafforzatopartita dopo partita la pro-pria candidatura. L’inver-no è scivolato via in frettacon due partite diverse traloro, ma ugualmenteimportanti. Contro il Par-ma, il 12 febbraio è arriva-to un 4-0 spettacolare, con
A Torino fa la sua parteanche il vecchio Ringhioall’esame contro la JuvePROPRIO LA SERA del derbycontro l’Inter, il Milan halanciato un chiaro segnalea tutti. Un 3-0 netto, senzapossibilità d’interpreta-zione, frutto di una seratadi grazia di Pato.
Quella sera lo scudettosi è staccato dalle maglienerazzurre.
Tornando indietro inquesto film del campiona-to, di assoluto valore si èdimostrata anche la vitto-ria contro il Napoli il 25ottobre allo stadio San Pao-lo. Napoli e il Napoli, unacittà e una squadra chehanno sognato fino allafine di vincere un duelloche mancava dai tempi diMaradona. Dopo appenaotto giornate di campio-nato, nessuno avrebbe maipensato che la squadra diMazzarri potesse dar fasti-dio alla corazzata Milan
La classe di SeedorfIl cinismo spietato diPato in area di rigore
Fantantonio contro il Parma s’intende con Robinho e Ibra
“Ringhio” Gattuso
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6 LO CHIAMAVANO ‘IL CAMPIONE SENZA MAGLIA’“Per brevità chiamato Ibra, il campione senza maglia”, scritto da Stefano Corsi ed edito
da Limina, è un libro del 2009 dedicato al fuoriclasse svedese. A ogni cambio di casacca
del campione, lo scritto torna in auge come accaduto infatti all’inizio di questa stagione
ormai agli sgoccioli, poiché non è una semplice biografia di Zlatan Ibrahimovic, ma piut-
tosto un viaggio intorno al personaggio, alle sue gesta sportive e al suo modo di proporsi
dentro il campo e fuori. Dall’Inter al Barcellona fino all’approdo al Milan sono cambiate
molte cose ma una è rimasta costante: dove va il ‘mago svedese’ si vince.
TUTTI D’ACCORDO: è la vit-toria del gruppo. Ha vintoil Milan come squadra, nelsuo complesso, ha vinto ungruppo capace di remaresempre nella stessa dire-zione. Altro grande meri-to di Allegri: saper trasfor-mare in squadra un grup-po di fantastici solisti: Ibra-himovic, Pato, Robinho,Cassano, Seedorf, Ronal-dinho fino a gennaio: pri-mi attori capaci di accetta-re l’idea di lasciare le lucidel palcoscenico anche atutti gli altri compagni disquadra. I numeri rara-mente mentono nel calcioe i numeri dicono che Alle-gri ha impiegato 32 gioca-tori in questa stagione, unrecord, facendo sentireimportanti tutti allo stes-so modo. I numeri diconoanche che quest’anno è sta-to dannatamente difficilefar gol al Milan: miglior
difesa con distacco, 23 golsubiti in 36 partite, sola-mente 6 reti al passivo nelgirone di ritorno. Emble-matico per capire che,nonostante il parco attac-canti da vetrina di lusso, laforza di questo Milan è sta-ta soprattutto la difesa.
Thiago Silva in questomomento è in assoluto unodei migliori difensori almondo. L’anno scorso ilbrasiliano ha spesso sof-ferto senza Nesta al suofianco, ma durante questastagione ha dimostrato disaper interpretare anche ilruolo di leader del repartodifensivo e di formare conl’ex laziale una coppia qua-si insuperabile.
Thiago Silva è stato il gio-catore più presente dopoAbbiati e il migliore in asso-luto per media voto. L’oscardella stagione va a lui,anche se è ovvio che i
pochissimi gol subiti nonsono solo merito suo.
Abbiati è stato ancoracapace di esser decisivo
comeera acca-duto conZaccheroninella stagione1998-1999. Ales-sandro Nesta è tor-nato agli antichi splen-dori; sugli esterni Abate haconfermato la suacostante
il film della stagione
crescita; Gianluca Zam-brotta ha fatto in temponel finale di stagione a sen-tirsi protagonista e Anto-nini ha sostituito con buo-ni risultati il Campione delmondo.
Fondamentale anche illavoro del centrocampo,dopo il definitivo assetto atre mediani scelto da Alle-gri. Ambrosini e Gattu-so, vecchietti dati perbolliti, sono i simboli
di una generazio-
ne di giocatori ancora affa-mata di vittorie. Insieme aloro, Seedorf: esemplarenella prima parte di sta-gione piena di panchine,decisivo quando è statochiamato in causa.
Da Seedorf a Boateng:due modi così diversi diinterpretare lo stesso ruo-
lo. Allegri ha sapu-to trarre van-taggio dalleprestazioni dientrambi, dal-l’eleganza e lafantasia del-
l’olandese e dal-lo strapotere fisi-co e la corsa delnazionale gha-
nese. METRO
E Allegri trasformòin squadra un gruppo di fantastici solisti
Nesta è tornato agli
antichi splendori
Zambrotta coglie
il finale di stagione
Massimiliano Allegri portato in trionfo
AP Photo/Antonio Calanni
Sabato 14 maggio 2011
AD ALLEGRI È STATO chiestolo scudetto e così è stato.Ma il Milan poteva fare dipiù in Europa e questo iltecnico livornese lo sabenissimo.
È l’unico neo della suastagione. Un girone elimi-natorio non convincente ela sconfitta di San Siro con-tro il Tottenham hannodimostrato che il Milandeve ancora crescere perpoter competere in Cham-pions League, per poterpensare di giocarsela allapari contro ManchesterUnited e Barcellona.
Una rosa forte, di valore,ma forse non in grado disupportare il doppio impe-gno del Campionato e del-la Champions con la stessaintensità.
Per il momento va benecosì, ma Allegri sa che ilprossimo anno Berlusconi
vuole tornare a essere pro-tagonista nell’Europa checonta. Scudetto al primoanno, Champions al secon-do: ci è riuscito solo Sacchied è il prossimo obiettivo diAllegri: “In estate pensere-mo a come rinforzare que-sto gruppo. Aspettiamo iregalini che ci ha promes-so il Presidente”.
In realtà un paio sono giàarrivati: Mexes e Taiwo, ter-zino sinistro del Marsiglia,sono praticamente due gio-catori del Milan, tra l’altrocon esborso di denaro paria zero.
La difesa è sistemata, mail mercato del Milan saràdi nuovo da primo dellaclasse, parola di Berlusco-ni: “Finalmente è arrivatoquesto scudetto, la rosa èmolto forte, ma faremo ditutto per rafforzare ulte-riormente questa squadra.
Nel calcio per poter vin-cere, soprattutto in Euro-pa, bisogna poter spende-re molti soldi, ma anchesaperlo fare azzeccando lescelte.
Il Milan continuerà aessere protagonista, pun-
8SCUDETTO E AMORE PER IL BOMBER PATO
Alla coppia più chiacchierata del calcio italiano Roma non ha regalato solo la gioia dello
scudetto anticipato. Il bomber del Milan Pato e Barbara Berlusconi, vicepresidente del
Club, come ormai tutti sanno, sono infatti innamorati e la scorsa domenica, mentre il
resto della squadra si rilassava in albergo dopo i meritati festeggiamenti, loro due hanno
preferito dedicarsi a una intensa giornata culturale nel cuore della Capitale. Dopo una vi-
sita mattutina al Vaticano, si sono recati alla mostra dedicata a Michelangelo Pistoletto,
uno dei fondatori dell’Arte povera.
il film della stagione
tiamo a innesti dal merca-to sudamericano per potervincere la prossima Cham-pions League”. Gli fannoeco le parole del suo brac-cio destro, Adriano Gallia-ni: “Complimenti ad Alle-gri e alla squadra, ma que-sto scudetto è merito delpresidente Berlusconi.
Finché ci sarà lui alla giu-da del Milan, rimarremosempre al top. Ha fatto tan-tissimo per questa squadra,con sforzi economiciimportanti”.
Tutto chiaro: il pensierodi tutti è già al futuro, perriportare nella bacheca divia Turati la ‘Coppa con leorecchie’ che manca dallastagione 2006-2007. È ilchiodo fisso di Berlusconie di tutta la dirigenza ros-sonera, è la sfida che verràper Allegri.
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DELUSIONE CHAMPIONS
L’appuntamento
con l’Europa va
all’anno prossimo
“I regalini del
Presidente”
La Coppa con
le orecchie manca
da Via Turati
dal 2006-2007
Una sfida per Allegri
15 febbraio 2011, Milan-Tottenham 0-1
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9LUGLIO A MONACO DI BAVIERA PER L’AUDI CUPTra gli appuntamenti del Milan con i trofei estivi c’è la partecipazione alla prossima edizione della Audi Cup,in programma il 26 e 27 luglio all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Al torneo prenderanno parte anche ipadroni di casa del Bayern Monaco, gli spagnoli del Barcellona e i brasiliani dell’Internacional di Porto Ale-gre. Nella semifinale del torneo il Milan incontrerà proprio i tedeschi del Bayern come deciso dai tifosi chehanno avuto la possibilità di votare attraverso un sondaggio sul sito ufficiale dell’evento.
Prima di tutto complimenti ad Adriano Galliani per aver scelto e volu-to fortemente Allegri sulla panchina del Milan. L’amministratore dele-
gato rossonero si è assunto tutta la responsabilità della scelta, vagliando nomeper nome tutte le alternative che il mercato offriva. Ha scelto Allegri perché convinto che
potesse aprirsi con lui un nuovo ciclo vincente. Se il buon giorno si vede dal mattino, Gal-liani ha fatto tombola. Questo scudetto milanista è soprattutto lo scudetto di Massimi-liano Allegri, tecnico capace di farsi scivolare addosso tutti i pregiudizi estivi per poi
prendersi gustose rivincite strada facendo. Un po’ Ancelotti per la suacalma olimpica in panchina, un po’ Capello per il suo pragmatismo,
il tecnico livornese è campione d’Italia al suo terzo anno di serieA e all’esordio sulla panchina del Milan. Esordio con il botto,come fu per Sacchi e Capello. L’ultimo a riuscirci fu Zacche-roni, ma Berlusconi e Galliani sarebbero capaci di firmare
un assegno in bianco se avessero la garanzia di aver tro-vato l’erede di due mostri sacri rossoneri. Il presente ci diceche Allegri ha dimostrato che in Italia si può vincere ancheparlando poco. È stato capace di superare ben presto lasuggestione di plasmare un Milan tutto spettacolo conIbrahimovic e il trio samba Ronaldinho-Pato-Robinho
tutti in campo appassionatamente. Solo un peccato di gioventù, pri-ma di capire che Dinho non era più utile alla causa e che gli altri tre avreb-
bero potuto giocare insieme solo in casi straordinari o in periodi di grazia dal punto di vista fisico. È stato bravo ad avere pazien-za quando ha avuto bisogno di tempo per capire il nuovo ambiente, i ragazzi a disposizione e il modo migliore per tirare fuori ilmassimo da ognuno di loro. Dal 4-3-3 iniziale al definitivo 4-3-1-2 a rombo, ha provato anche ‘Albero di Natale’ e 4-2-3-1 senza maiperdere la bussola. Ha capito che pur essendo abituati bene al Milan, il fine avrebbe giustificato i mezzi: meglio affidarsi ai muscoli di Ambrosini, Gattuso, Fla-mini e Van Bommel in mezzo al campo. Tre mediani a ‘far legna’ e lo straripante Boateng nel ruolo di incursore dietro le punte sono il marchio di fabbrica dellaprima volta di Allegri. Bravo e umile: “Sono stato fortunato ad avere a disposizione una squadra piena di campioni” – ha detto dopo la festa dell’Olimpico. In real-tà è stato straordinario nel motivare giocatori che in molti davano per finiti come Gattuso, Zambrotta, Ambrosini e Seedorf, audace nel lanciare nella mischiaall’occorrenza giovani di belle speranze come Merkel e Strasser, temerario nel sacrificare un certo Pirlo per portare avanti le proprie idee. METRO
Galliani & AllegriCoppia senza pregiudizi
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ECCOLO UN ALTRO PRO-
TAGONISTA: IL PAPERO.
A soli 21 anni è cresciuto nel
fisico e nella personalità. La
tecnica non è mai stata in di-
scussione e neppure il con-
trollo di palla.
Semplicemente straordinario
nel rapporto partite giocate-
gol, a gennaio di quest’anno è
diventato il più giovane gioca-
tore di sempre a raggiungere e
superare la quota di 50 gol in par-
tite ufficiali con il Milan. Deve
solo superare i suoi limiti di te-
nuta fisica. Ma il futuro è suo.
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CAPITOLO A PARTE MERITA L’ATTACCO
con mister scudetto Zlatan Ibrahimo-
vic. Un finale di stagione passato più
in tribuna squalificato che in cam-
po, non deve far dimenticare
che lo svedese ha praticamen-
te trascinato il Milan in vet-
ta quando questa squadra
ancora non aveva un’iden-
tità. Ibrahimovic ha vinto
il suo nono scudetto in
carriera, l’ottavo conse-
cutivo. Il primo suc-
cesso nella stagione
2003-2004 con l’Ajax,
poi due con la
Juventus succes-
sivamente revo-
cati, tre con
l’Inter più lo
scorso anno
nella Liga con il
Barcellona. Ora il
Milan: non può essere un caso.
Da qui alla fine della stagione Ibra si
giocherà il titolo di miglior marcatore della squadra con
Pato. Per ora sono appaiati a quota
14 goal. METRO
QUESTO SCUDETTO PASSA LETTERALMENTE PER
LE SUE MANI: Christian Abbiati, il portiere che tra i
pali è una sicurezza. Classe 1977, qualcuno lo defi-
nirebbe un po’ vecchio, almeno per la Nazionale, ha
tuttavia presidiato con piglio la porta rossonera,
compiendo spesso veri e propri miracoli.
Molto abile nelle uscite e nel parare i rigori, forte di
doti fisiche davvero invidiabili, ha fatto delle parate
in questo campionato che pesano davvero come gol
segnati. La più importante e più bella, per sua stessa
ammissione, è quella su Thiago Motta nel derby
di ritorno. “Ma sono tutte bellissime - ha detto
entusiasta - questo scudetto è bellissimo”.
METRO
BELLA STAGIONE ROSSONERA
PER L’ATTACCANTE DI BARI VEC-
CHIA. Noto alle cronache sportive
spesso più per il suo comporta-
mento esuberante che per le capacità
tecniche Cassano ha dimostrato più
volte di avere un carattere difficile e
molto particolare, fino ad arrivare agli
eccessi e all’indisciplina, tanto che tali
gesti sono stati definiti “cassanate” dall’al-
lenatore Fabio Capello.
Ma il caratteraccio e i rapporti turbolenti con le so-
cietà e i compagni di squadra che hanno caratterizzato la
sua storia passata non hanno impedito a Fantantonio di ri-
velarsi un tassello importante nel mosaico di giocatori che
hanno portato a casa il diciottesimo scudetto del Milan. Con-
tribuendo più con gli assist che con effettive reti segnate Cassano
intasca così il suo primo scudetto. METRO
MAGLIA NUOVA, STILE ANTICO
La nuova maglia della squadra ha un design che è un esplicito richiamo alle divise da gioco rossonere d’inizio
Novecento. Ventuno strisce il cui spessore si restringe dai nove centimetri attuali a due, girocollo bianco (come
i calzoncini) e innesti tricolore sul retro del collo e ai lati. In più, le tre bande Adidas sulle spalle per la prima
volta sono bianche. “E’ un richiamo alla tradizione che si rifà anche alle maglie degli anni 60-70 e a quella del
centenario - ha detto Adriano Galliani - Ricorda le prime maglie del Milan e in particolare quella del 1901 del
primo scudetto”.
Ibra, mister scudetto
La sicurezza
Abbiati
i protagonisti
Il papero
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“cassanate”
(AP Photo/Luca Bruno)
Foto Davide Anastasi/LaPresse
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12ALLEGRI HA CONQUISTATO IL PREMIO CHE FU DI BARESI
A settembre 2010, all’inizio della folgorante stagione che lo avrebbe visto conqui-
stare la testa del campionato con la sua squadra, Massimiliano Allegri è stato il vin-
citore della 35a edizione del Pulcino d’argento, il premio assegnato ogni anno dalla
Polisportiva Misericordia di Cascina a personaggi del mondo del calcio che si sono
particolarmente distinti nella stagione precedente. In passato il premio è stato as-
segnato, tra gli altri, a Gianluca Pessotto, Igor Protti, Luciano Spalletti, Beppe Ber-
gomi, Franco Baresi, Marcello Lippi, Giancarlo Antognoni e Giacinto Facchetti.
I SACRIFICI HANNO PAGATO.Ma guai a pensare che ilMilan avesse sulla carta larosa migliore. È sul campoche la formazione di Alle-gri ha saputo fare la diffe-renza. Dal punto di vistatattico il Milan ha sorpreso,cambiando pelle, facendofronte ai vari infortuni esapendosi ridisegnare ognivolta in maniera assai effi-cace. Il tecnico livorneseha saputo cambiare in cor-sa, passando da un 4-3-3che è apparso troppo sbi-lanciato (coi 3 tenori, Pato,Ibra e Robinho in campo) aun 4-3-1-2 che ha esaltato lequalità di Boateng. E conPirlo infortunato è salitoin cattedra Van Bommel,prezioso acquisto di gen-naio, che ha dato soliditàal centrocampo.
In estate si giocava a pre-parare le griglie, nelle chiac-
chiere da bar si pronostica-va una Inter ancora cam-pione, una Roma secondae una Juventus in zonaChampions. Il Milan nonc’era quasi mai, almenofino al colpo Ibrahimovic.
Lì qualcuno ha iniziatoad annusare qualcosa.Anche perché giornatadopo giornata il club di viaTurati si avvicinava sem-pre più convinto al trico-lore. E in questo proprioIbra ha dato un contribu-to sostanziale, giocandoalmeno due terzi di sta-gione da grandissimo cam-pione. A lui sono andatimolti palloni sporchi, a luiè toccato il compito di farsalire la squadra e creare
Il mercato
QUANDO 2 ANNI fa è
partito è stato un
colpo al cuore per
tutti. In primis per
il presidente Berlu-
sconi, ma certa-
mente anche per
Adriano Galliani.
Oggi riportare Kakà
al Milan potrebbe
non essere solo un
sogno. Il contatto
c’è stato il giorno
del XVIII scudetto.
Un sms del brasiliano sul cellulare di Galliani diceva: «I campioni dell’Italia sia-
mo noi». Segno che quel feeling con via Turati non è mai scemato. E da lì è
nata una piccola suggestione. Perché non è un mistero che Kakà potrebbe
lasciare il Real Madrid. In Spagna il fenomeno che aveva stregato e fatto inna-
morare di sé il Milan non è mai riuscito a ripetersi. Certo, sbagliato sarebbe
pensare che il Real possa “svendere” un giocatore pagato a peso d’oro (circa
60 milioni di euro). È questo il nodo più importante da sciogliere, oltre ovvia-
mente all’oneroso ingaggio (9 milioni netti a stagione, fino al 2015). Ma le paro-
le di Galliani lasciano uno spiraglio: «Io per Kakà farei qualunque cosa, è un
giocatore e un ragazzo straordinario. Quando l’ho venduto è stato uno dei
momenti più tristi, ho pianto». Il Milan, state sicuri, ci proverà. Ma anche il
Chelsea pare in agguato. METRO
L’sms
di Kaka
spazio per i compagni.Cosa che in Italia fa tutta ladifferenza del mondo. Edire che l’avvio non è sta-to dei più semplici. Il Milannon era brillante, nessunopoteva prevedere unacavalcata del genere cheinvece è “iniziata” all’un-dicesima giornata e non èmai terminata. Perché iRossoneri non hanno maimollato la vetta, nono-stante un Napoli combat-tivo e una Inter che neldopo Benitez ha saputoriprendere vita.
La fotografia del trionfoè negli scontri diretti diquesta stagione. Testimo-nianza di uno scudettoassolutamente meritato.Ora il difficile è ripetersi,ma le prime mosse di mer-cato già lasciano presagireun Milan ancora più forte.
METRO
Il rinnovamentoancora non è finito
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Il mercato
SE NE È PARLATOper mesi, ma allafine è arrivata la con-ferma. La difesaripartirà da PhilippeMexes, difensorecentrale della Romache la prossima sta-gione giocherà conla maglia rossonera.Il francese è oggi alleprese con la riedu-cazione dopo la rot-tura del legamentocrociato del ginoc-chio sinistro, ma èun giocatore di sicu-ro affidamento, che in questi anni nella Capitale ha mostrato solidità e otti-mo senso della posizione. Caratteristiche che, affiancante alla splendida sta-gione che hanno fatto Nesta e Thiago Silva, dovrebbero rendere la difesa delMilan ancora più bilanciata. Si interverrà, probabilmente, sulle fasce, dove ser-ve invece maggior qualità. In quest’ottica va letta la firma di Taiwo, nigeria-no del Marsiglia: inizialmente, il suo status di extracomunitario pareva averfermato l’operazione, ma è stato proprio Galliani a chiarire che il ragazzo arri-verà lo stesso al Milan, perché si ha la sensazione che a breve riesca a otte-nere il passaporto francese. Non è da escludere anche il rientro alla base diAstori dal Cagliari, mentre sembrano in partenza sia Jankulovski che Papa-sthatopoulos. Anche il giovane spagnolo Didac Vilà potrebbe fare le valige.
METRO
RomapiangeMexes
È A CENTROCAMPOche il Milan, in vistadella Champions delprossimo anno,potrebbe optare peruna sorta di rivolu-zione. Tutto passeràdagli eventuali rin-novi. Resterà MarkVan Bommel, chetanto bene ha fattodal suo arrivo, eanche MassimoAmbrosini è prati-camente già d’ac-cordo con AdrianoGalliani. Con loro è
sicuro il riscatto di Boateng, mentre per Clarence Seedorf, Andrea Pirlo eGattuso la situazione è ancora in alto mare. Pirlo ha un ingaggio altissimo(6 milioni) e deve accettare una riduzione, così come Seedorf, che a 35 anninon può avere pretese altissime nonostante il finale di stagione in cre-scendo. “Ringhio” Gattuso, invece, sta tentennando perché dall’estero glioffrono contratti faraonici, ma anche lui potrebbe scegliere di “sposare” lacausa Milan e terminare la carriera in rossonero. Ma se per il centrocamposi parla di grandi cambiamenti in attacco, con ogni probabilità, sarannopochissimi i movimenti. L’unico innesto potrebbe essere Ganso, attaccan-te del Santos che però al momento non vuole saperne di abbassare le richie-ste. Allegri comunque vorrebbe un ariete che possa fare le veci di Ibrahi-movic. METRO
SeedorfIncertodestino
IL CALCIO È UNA COSA DA GENTLEMENIl Premio Gentleman San Siro da oltre 15 anni celebra i campioni del Fair-play di Milan e Inter e dell’intero campio-nato. L’edizione di quest’anno si terrà lunedì 16 maggio e sarà condotta da Massimo Caputi insieme con ElisabettaGregoraci. Le categorie in gara sono: Gentleman AC Milan, Gentleman F.C. Internazionale e Gentleman Campionatoserie A. Ma saranno assegnati riconoscimenti anche per il miglior goal Milan e Inter della stagione 2010-2011, poi unospeciale Gentleman allenatore, Gentleman europeo, uno speciale Gentleman alla carriera e Gentleman allo spetta-colo.
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Foto Alfredo Falcone - LaPresse
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Il mercato
SOGNA ROBERTO MANCINI,evidentemente non con-tento dei successi del suo
Manchester City in Cham-pions League e in Fa Cup.Vorrebbe uno squadrone e
non la manda a dire. “SeZlatan volesse venire aManchester, un posto glie-lo troverei certamente”.“Sono orgogliosi dei mieiragazzi - ha aggiunto l’exallenatore dell’Inter -, ades-so dobbiamo concentrarcisulla finale di sabato. Ilnostro obiettivo a iniziostagione era la qualifica-zione alla Champions Lea-gue e disputare una finalee credo che li abbiamo cen-trati entrambi. Come hodetto quando sono arriva-to su questa panchina, il
CALCIATORI ATTENTI A FACEBOOK, L’ARBITRO NON SI TOCCA
Il mondo del calcio deve stare attento. Sfogarsi su Facebook può costare caro: così è stato per un giocatore della
Polisportiva Gambatesa, compagine molisana che milita nel campionato regionale Juniores, per il quale la Com-
missione disciplinare della Figc molisana ha stabilito lo stop per due turni. Il giovane calciatore se l’era presa con
un arbitro su Facebook, coprendolo di ingiurie e facendo illazioni sulla sua vita privata. Adesso lui non gioca e la
società dovrà pagare 200 euro di ammenda.
“GALLIANI HA DETTO di non aver mai seguitoBalzaretti? Per quello che so io - dice Marcello Bonet-to, agente del difensore esterno del Palermo - lasocietà non ha mai parlato di Federico con il Milan,ma non dimentichiamo che l’accostamento allasquadra rossonera era nato dalle parole di un exgiocatore della formazione siciliana, Zaccardo. Ilfatto, comunque di non tener in considerazione, daparte dei campioni d’Italia, uno dei migliori gioca-tori italiani, è una loro scelta”. METRO
CI SI È MESSO an-che l’infortunio mu-scolare a complicare ilfuturo di Paul Henri-que Ganso. Il tre-quartista brasilianodel Santos dovrà sta-re fermo per i prossi-mi 45 giorni; sembra-va destinato a un ar-rivo in Europa, ma-gari a Milano, ma ilMilan pare aver, al-meno per il momen-
to, preso tempo. Secondo la stampa brasiliana, però,Ganso avrebbe praticamente raggiunto l’accordo perun suo trasferimento al Corinthians. Secondo il quo-tidiano “Lance”, il “Timao” ha pronto un contrattodi un anno e mezzo da 260mila euro di ingaggio almese. Poi, Ganso potrebbe trasferirsi in Europa.
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OLTRE A MEXES, il Milan ha già preso Taye Tai-wo, nigeriano e quindi extracomunitario, nonpotrebbe quindi metterne altri sotto contratto. Male regole potrebbero cambiare e, soprattutto, Tai-wo potrebbe arrivare a Milano con un nuovo pas-saporto francese. C’è spazio per altri e le ambizio-ni sono molte, soprattutto sudamericane. METRO
LISTA DELLA SPESAI sogni di un italiano all’estero
City in due-tre anni puòdiventare una delle squa-dre top d’Europa”. Zlatanè ovviamente Ibrahimovicche però non ci pensa perniente a svestire la magliarossonera.
Le ambizioni non si fer-mano qui. In una intervi-sta al quotidiano Sun, Man-cini è stato secco. Alladomanda: “chi vorresti perla prossima stagione?”, harisposto, “Cesc Fabregas”.Poi ha sparato la cannona-ta su Ibra. Tanto sognarenon costa niente. METRO
Roberto Mancini
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ant’EfisioSPECIALES
CAGLIARI IN FESTA
Primo maggioprocessionedel Santo
Ifesteggiamenti in onoredi Sant’Efisio si sviluppa-no nel rinnovato fervoreche investì la vita religio-sa di Cagliari e dell’interaisola durante il 1600. A
questo periodo risale un proli-ferare di Confraternite laicheche si dedicavano a iniziativecaritatevoli. In quest’ambito siinserisce il culto del santo mar-tire Efisio da parte dell’Arci-confraternita del Gonfalone,oggi Confraternita di Sant’Efi-sio, che aveva la sua sede nellachiesa di Sant’Efisio, nel rione diStampace Alta. La chiesa fucostruita nel 1780, ma sullo stes-so luogo dove già esisteva lachiesa più antica. In una dellecappelle è conservata la statuadel Santo che viene portata inprocessione fino a Nora, luogodel martirio, dove sorge unachiesa - sulla spiaggia presso lerovine della città - restauratanel 1656 grazie alla donazionedi Alfonso Gualbus, Marchesedi Palmas, sfuggito anch’eglialla peste.
Secondo la tradizione la crip-ta sotto la chiesa di Stampace èil luogo dove il martire venneincarcerato e torturato primadella morte. Ancora oggi ifesteggiamenti si ripetono conla stessa passione religiosa e,come 355 anni fa, i preparativie l’organizzazione dei riti dedi-cati al Santo sono a cura esclu-siva dell’Arciconfraternita delGonfalone.
Il programma dei riti religio-si si apre il 29 aprile con la vesti-zione del simulacro del Santo;il 30 nella chiesa di Sant’Efisiosi tengono messe solenni e l’in-tronizzazione del simulacro delSanto nel cocchio. Il Primo mag-gio, alle ore 11 si tiene la mes-sa dell’Alter Nos e alle 12 ha ini-zio la processione. METRO
30 APRILE 2011 • WWW.METRONEWS.IT
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abito penitenziale. L’Arci-confraternita procede allavestizione del simulacro afine aprile, momento chescandisce l’inizio dei festeg-giamenti. Il 30 aprile vie-ne completata la vestizionecon l’aggiunta di oro e gio-ielli donati dai fedeli comeex-voto, solo dopo la statuaviene deposta nel cocchiodal presidente dell’Arci-confraternita e dal Sacristamaggiore.
La mattina del primomaggio “Su Carradori”,colui che guiderà i buoi chetraineranno il cocchio,addobba gli animali confiori e campanelli. Così il
Terzo Guardiano a cavallo,accompagnato dalla “Guar-dianìa”, si reca al PalazzoCivico dove lo aspetta l’Al-ter Nos, ovvero il rappre-sentante del sindaco dellacittà. Insieme si recano allachiesa di Sant’Efisio doveviene celebrata la messadell’Alter Nos.
È una festa rappresenta-tiva dell’identità sarda cherichiama però ogni annomolti turisti, affascinati dal-la moltitudine di colori,profumi, costumi tradizio-nali e riti che danno luogoa una coreografia di parti-colare suggestione. METRO
sfumatura folcloristica cherende omaggio ai costumitradizionali della Sardegna.Il culto del Santo è diffusoinoltre nell’intera Isola,venerato in particolare nel-l’area sud-occidentale.
La custodia, la tradizio-ne e l’organizzazione deiriti dedicati al Santo è diesclusiva competenza del-l’Arciconfraternita del Gon-falone i cui membri parte-cipano alla processione in
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Sant’EfisioSPECIALE
Manifestazione unica in EuropaSoltanto in Spagna cerimonie più lunghe, numerose e solenni. Una coreografia di colori, profumi, costumi e riti.L’arciconfraternita del Gonfalone sfila in abito penitenziale.
OGNI ANNO, all’inizio dimaggio, un corteo di carri,cavalieri, pellegrini, devo-ti, turisti e curiosi invadele strade di Cagliari per ren-dere omaggio a Sant’Efisio.Dall’1 al 4 maggio il simu-lacro del Santo martire èal centro di un grandeevento religioso dal carat-tere popolare. Il simulacrodel Santo parte dalla chie-setta intitolata al suo nomea Cagliari, nel quartiere sto-rico di Stampace, e compieuna processione sino al luo-go del suo martirio, a Nora.
La festa di maggio dedi-cata al “Martire guerriero”nasce come voto solenneindetto dalla città duranteuna terribile pestilenza.Nel corso di oltre 350 annidi vita la festa si è arric-chita, però, anche di una
Neanche i bombardamentifermarono la processione
La festa di Sant’Efisio fu celebrata anche nel
1943, nonostante le macerie che coprivano la
città di Cagliari, distrutta dai bombardamen-
ti alleati avvenuti circa due mesi prima.
La statua del Santo fu portata in processione
su un camioncino del latte, seguita da pochi
ma devoti fedeli.
A parte le processioni che si svolgono in Spa-
gna, che possono essere simili per valenza e
durata, la festa di Sant’Efisio è tra le più impor-
tanti del bacino del Mediterraneo per lun-
ghezza del percorso, numero dei partecipan-
ti, paesi coinvolti e tipicità dei costumi, alcu-
ni dei quali risalgono a diverse centinaia di
anni fa. METRO
La statua vestita di oro
e gioielli degli ex-voto
Ogni anno arrivano
migliaia di turisti
Anche i buoi in parata sfilano bardati di fiori
Quattro giorni di festain onore e ricordodel Martire guerriero
LA FIERA CAMPIONARIA
internazionale della Sar-degna è il fulcro della pro-grammazione annuale del-la Fiera della Sardegna.Una vetrina che ogni annoraggiunge il mezzo milio-ne di visitatori e collocaCagliari ai vertici delle fie-re campionarie generalid’Italia. Per saperne di piùne parliamo con Benedet-to Etzi, direttore generaledella Fiera.Come nasce questo appunta-
mento annuale?
La Camera di commer-cio di Cagliari e la Regionedecisero di creare un quar-tiere fieristico nella città63 anni fa. All’inizio erasolo un nucleo di aziendelocali, oggi abbiamo il 20%di espositori stranieri oltrea sardi e italiani. Quante aziende espongono in
totale?
Mediamente sono pre-senti un migliaio di espo-sitori e 2.500- 3mila azien-de. Questo fa sì che si abbiaun indotto notevole. Rea-lizzazione, svolgimento e
allestimento della Fieracomportano un costo dellavoro pari a un’aziendacon 124 dipendenti per tut-to l’anno. Il volume di affa-ri è tra i 25 e i 30 milioni dieuro all’anno.Quali i settori principali?
La Fiera raccoglie settori
che spaziano dall’artigia-nato all’edilizia, all’agri-coltura e all’agroalimen-tare. Da un po’ di anniabbiamo la presenza deiGal (i gruppi di acquistolocale) che raggruppanouna serie di aziende colmeglio della produzione
locale. Questo dà modo divedere uno spaccato pro-duttivo di alcune zone del-la Regione: quest’annoavremo l’Ogliastra e ilMedio Campidano. Poi c’èil padiglione dell’artigia-nato estero che è tra i piùvisitati.Ci sono eventi collaterali?
La Fiera ogni anno pro-muove, all’interno deipadiglioni, eventi e spet-tacoli o incontri patroci-nati dalle varie istituzionilocali, per esempio legatealla cultura enogastrono-mica o ai servizi al cittadi-no. Ci sono anche spazi dicollaborazione con le uni-versità.Lei è direttore dal 1979. Qua-
li le nuove sfide della Fiera?
Mi considero la memo-ria storica di questo even-to che si è adeguato con glianni alle nuove necessitàdel mercato. Cagliari, attra-verso un rinnovamento delquartiere fieristico cheabbiamo in progetto, haenormi potenzialità per-ché affacciata sul mare.
Pensiamo allo sviluppo dieventi nautici e legati allapesca sportiva. Inoltre ilMediterraneo, da semprecrocevia di culture e scam-
bi, terminata si spera pre-sto questa fase di conflittoin Libia, è un’ottima piat-taforma di crescita com-merciale. METRO
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Sant’EfisioSPECIALE
Dall’artigianato, all’edilizia, all’agroalimentareIntervista con Benedetto Etzi, direttore generale della Fiera della Sardegna.L’appuntamento annuale internazionale attira quasi tremila aziende.Quest’anno gli ospiti d’onore locali sono l’Ogliastra e il Medio Campidano.
Benedetto Etzi, direttore generale della Fiera
Mercato mediterraneoLa Sardegna autentica in mostra
Musica, teatro, commercia margine della festa
Nei quattro giorni della festa di Sant’Efisio sonotante le manifestazioni collaterali. Al Teatro Lirico diCagliari si svolge il Festival musicale di Sant’Efisio, con-certi dedicati al Patrono; in parallelo la rassegna “EchiLontani - Feste Musicali per Sant’Efisio” che propo-ne musiche d’epoca. Dal pomeriggio del 1 maggiofino a sera inoltrata è la volta della rassegna folklo-ristica cui partecipano i gruppi più rappresentatividella Sardegna, affiancati da gruppi “a tenores”, uni-ci al mondo per le loro peculiarità. La sera del 4 mag-gio, giorno del rientro del cocchio del Santo nellachiesa di Stampace, sulle scalinate del Municipio invia Roma va in scena lo spettacolo “Su contu de San-t’Efis” realizzato dalla compagnia Medas. Immanca-bile la manifestazione “Monumenti Aperti” con l’aper-tura di un centinaio di siti di importanza storica earcheologica e la presenza di guide specializzate.
A carattere internazionale è la Fiera campionariagenerale, quest’anno alla 63esima edizione, che si tie-ne dal 29 aprile al 9 maggio a Cagliari. Vetrina com-merciale che tasta il polso all’economia regionale.
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LA PROCESSIONE - L’apicedella festa di Sant’Efisio daCagliari è rappresentatodalla processione del Pri-mo maggio che porta incorteo il simulacro del San-to. La processione parte daviale Fra Ignazio e viene
aperta dalle “traccas”, icaratteristici carri all’in-terno dei quali sono espo-sti i prodotti più genuinidel territorio; seguono igruppi folk, i Cavalieri delCampidano, i miliziani e laGuardanìa che porta il
Gonfalone dell’Arciconfra-ternita.
Segue il cocchio con ilsimulacro, annunciato dalsuono delle launeddas,antichi strumenti a fiato.
Il corteo sfila lungo 14strade di Cagliari fino alPorto Canale, sulla lagunadi Santa Gilla. Da qui ini-zia il vero pellegrinaggioche seguirà la statua delSanto fino a Nora.
La prima tappa è il vil-laggio di Giorgino dovevengono rimossi i gioielli esostituiti i vestiti del simu-lacro con altri più sempli-ci. La statua prosegue quin-di il suo viaggio su un car-ro, passando da Maddale-na Spiaggia, dalla localitàdetta “Su Loi”, Sarroch, Vil-la San Pietro e Pula. Versole ore 21 del 2 maggio ilsimulacro arriva a Nora(località che dista una tren-tina di chilometri daCagliari) e la giornataseguente è dedicata allacommemorazione del San-to. Il 4 maggio il simulacrorientra a Cagliari. METRO
Gruppi folkSONO CIRCA SEIMILA le per-sone che sfilano in costu-me; sono i gruppi folk cherappresentano vari comu-ni della Sardegna e parte-cipano alla processione coni propri costumi tipici, reci-tando e cantando i “goc-cius”, preghiere della tra-dizione religiosa isolana.
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Cavalieri APRONO LA SFILATA in ono-re di Sant’Efisio i Cavalie-ri del Campidano, spessoin compagnia delle lorodonne, finemente vestitee ornate con numerosi gio-ielli. I cavalli sono addob-bati per la festa, con coc-carde e rosette e le codearricciate e ornate di fiori.
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TraccasCARRI TRAINATI da buoiornati a festa, con splendi-de e variopinte rappresen-tazioni della vita agropa-storale e della tradizionesarda. Alla processione nepartecipano più di trenta,provenienti dal circonda-rio di Cagliari, che tra-sportano anche frutta e cibilocali. METRO
Corteo da Cagliari a NoraDopo la prima tappa a Giorgino il Santo spogliato dei gioielli.Nell’ultima parte del viaggio la statua sistemata su un carro.Il rientro in città previsto per il 4 maggio dopo la commemorazione.
Al suono delle launeddasIl corteo sfila lungo quattordici strade di Cagliari
OGGI SONO SPESSO ricer-cati come souvenir, ma icoltelli sardi vantano unalunga tradizione. Alcuni diquesti manufatti si posso-no considerare vere e pro-prie opere artistiche: col-telli con manici in cornodi ogni forma e colore,intarsiati e scolpiti a formadi cervo, cinghiale, muflo-ne, aquila, a rappresenta-re la fauna sarda, impre-ziositi dall’accostamentoacciaio-ottone nelle lamee negli anelli.
Il connubio tra pastori-zia (attività primaria) e que-sto utensile fu immediato.Si dice che il coltello non ènient’altro che il prolun-
gamento della mano delpastore. Infatti il coltelloanticamente era ritenutoun compagno di vita.
La prima “leppa” (coltel-lo) sarda non assomigliavaa quella che conosciamooggi, ma era una sorta dispada che misurava 50-60cm e veniva portata nellacintola. Con quel tipo dicoltello si sono combattu-te diverse guerre per difen-dere l’Isola dagli invasori.
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I LAVORI DI INTRECCIO inSardegna sono stati, sindall’antichità, una del-le attività principali.L’Isola, terra ricca dimaterie prime, è dasempre culla perfet-ta per lo sviluppo deilavori di intreccio vol-ti alla creazione dicontenitori rustici diogni tipo. Cesti e cestinisono diffusissimi: le abita-zioni rustiche, dei pastorie dei contadini, in alcunipaesi in particolare, sonopiene di tali oggetti, alcu-ni utilizzati per la conser-vazione degli alimenti.
I cesti e i panieri, che pos-sono avere forma diffe-rente a seconda dell’utiliz-zo cui sono destinati, ven-gono realizzati secondo latecnica sarda detta “a spi-rale”: a partire da un ordi-to a spirale, viene intrec-ciata su di esso la paglia,che viene cucita punto perpunto con un ago di ferro.
Conla paglia,
solitamente colorata, ven-gono realizzati bellissimidisegni; i più tradizionalisono le rose e le stelle. Icolori più ricorrenti sonoil rosso, il nero, il blu e ilverde. Alcuni cesti presen-tano sul fondo una pezzacircolare di broccato. Percomporre questo manu-fatto, prezioso e popolareal tempo stesso, occorronopiante come il lentisco, lapalma, il giunco, la canna,l’asfodelo e la paglia, repe-ribili sul territorio. METRO
Tradizione
e innovazione
alla Fiera
Campionaria
Una rassegna che racchiude diversi settori merceo-
logici e che offre il meglio della produzione negli
ambiti della vita quotidiana, del lavoro, dello svago
e del tempo libero. La Fiera Campionaria ha saputo
recepire le innovazioni tecnologiche proposte dal
mercato internazionale, contribuendo così a moder-
nizzare i settori trainanti dell’economia isolana.
La manifestazione occupa l’intero spazio del quar-
tiere fieristico di Cagliari, sia le aree coperte di 46.000
metri quadri che quelle all’aperto di 36.000 metri
quadri. Trovano ampio spazio i settori dedicati all’ar-
tigianato di qualità e all’enogastronomia. Da un
lato, il comparto artigiano della Sardegna propone
le migliori produzioni legate alla tradizione e all’in-
novazione: dalla cestineria alla lavorazione del legno,
per arrivare alle elaborate produzioni che riguar-
dano il ferro battuto e la realizzazione di coltelli. Il
settore dell’enogastronomia, poi, è uno dei punti
di forza dell’esposizione; in questo ambito singoli
produttori e organizzazioni di settore propongono
al pubblico formaggi e vini di alta qualità, accom-
pagnati da dolci e paste fresche.
Di grande richiamo anche i comparti dell’antiquariato
e dell’arredamento, ai quali vanno aggiunti i setto-
ri dedicati alle macchine agricole e al tempo libero.
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In giro fra le bancarelle / 1Oltre ottantamila metri quadri di esposizione nei padiglioni fieristici e all’aperto.Prendersi tempo per visitare gli stand è come viaggiare nella storia della Sardegna.Antiquariato e arredamento attirano gli appassionati del collezionismo.
Metro Diario è uno speciale di Metro, quotidiano indipendente del mattino pubblicato dal lunedì al venerdì e distribuito gratuitamente da N.M.E. New Media Enterprise Srl Regi-strazione RS del Tribunale di Roma 254/2000. Direttore responsabile: Giampaolo Roidi Realizzazione AXIA editrice società cooperativa, Viale Giulio Cesare 51 00192 Roma - tel06 50697894 e-mail: [email protected] Pubblicità Visibilia2 Pubblicità via della Purificazione 94/95 Roma Tel: +39 06.95.21.32.00 Corso Garibaldi 99 Milano Tel: +39 02.36.58.67.50Concesionaria clienti locali di Cagliari e Sardegna: AB Advertising, via Lanusei, 29 - Cagliari - Tel. 335 8108389 Stampa, Grafiche Ghiani srl - S.S. 131 km. 17, 450 Zona Monastir(CA) Amministratore unico Mario Farina Sede legale N.M.E. via Carlo Pesenti, 130 00156 - Roma
Compagni di vita di pastori e cacciatori
Spirali di asfodelonei campi e in cucina
Una sorta di spada
che veniva portata
alla cintola
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IL FORMAGGIO è una pecu-liarità della gastronomiasarda. I latticini sardi han-no straordinarie qualità inquanto i pascoli dell’Isolasono un ottimo nutrimen-to di greggi di pecore chespesso vivono allo statobrado. Famosissimi il fiore sardo(pecorino leggermenteaffumicato stagionato ingrotte di montagna) e ilpecorino sardo, dal saporearomatico e acidulo; poi leottime ricotte e formaggifreschi di latte ovino e vac-cino. Il più particolare è lafresa, formaggio cremoso,preparato con latte pro-dotto dalle vacche che
pascolano sulle colline diMarghine, nei dintorni diMacomer; da consumarsifresca. Altro prelibato for-maggio è il frue, fatto conlatte di capra salato dalgusto simile alla feta gre-ca.
L’isola attualmente offrela più vasta produzione diformaggi pecorini d’Euro-pa, esportati in molti mer-cati esteri. Le pecore sardeappartengono a una razzaautoctona di origini anti-chissime, la razza sarda,come antichissime sono leorigini del famoso pecori-no che risalirebbero addi-rittura alla preistoria. METRO
GIÀ IN EPOCA nuragica i sar-di coltivavano la vite. Il Can-nonau, famoso vino origi-nario della Sardegna, secon-do alcuni studiosi sarebbeuno dei vini più antichi delMediterraneo. Mentre laVernaccia, altro celebrevino sardo, sembra chederivi dal latino vite ver-nacula, quindi originariadel luogo; altri studiosisostengono anche che esi-stono riscontri storici sul-l’esistenza del celebre vinogià nella città di Tharros,l’antichissimo centro puni-co-romano di cui oggi resta-no maestose vestigia. Nonè un caso che oggi l’Isolaproduca numerosi vini di
elevata qualità, apprezzatiper le loro caratteristicheorganolettiche (di buon cor-po, freschi e aromatici); aoggi si contano un vino aDocg e 19 vini Doc.
Per quanto riguarda lecaratteristiche generali del-la viticoltura sarda, a fron-te dei vitigni autoctoni -quali ad esempio il Nura-gus, la Vernaccia, il Cagnu-lari, tipico del sassarese, ilCannonau e l’Arvesiniadu,vitigno autoctono delGoceano che rischiava discomparire - sono presen-ti anche la Malvasia, il Tor-bato e il Monica, il Ver-mentino e il Sangiovese.
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I DOLCI TRADIZIONALI sardisono da vassoio. Ogni ter-ritorio dell’Isola ha i suoidolci tipici. Protagonistisono le mandorle e il mie-le. Famosi gli amaretti, fat-ti con pasta di mandorledolci e amare, oppure i“sospiri”, dolci molto pic-coli, di forma rotonda, pre-parati con mandorle trita-te, zucchero, miele e limo-ne e avvolti in carta colo-rata come caramelle. Cisono poi i bian-chini, o“bianchit-tos”, chericordanole merin-ghe. Inoltreil “gateau”,un croccante fatto conmandorle e buccia d’aran-cia tagliata a listarelleimmerse nello zuccherosciolto. E ancora il torrone,i “pinos”, dolci di forma sfe-rica, e i “mangadagas”, det-ti anche trizzas o acciu-leddi, spaghetti di pastaripiegati a formare unatreccia, fritti e poi ricoper-ti di miele bollente.
Ricordiamo infine le
“caschettas”, il dolce dellasposa, sfoglie di pasta sot-tili come il velo di una spo-sa con miele, zafferano,mandorle e nocciole. Un’al-tra produzione tipica è la“saba”, o “sapa”: una pasta,soffice e marrone, ottenu-ta dalla cottura del vinod’uva o, in alcune località,dal succo del fico d’India.Anche i “papassini” o“pabassinos” si preparanocon saba, mandorle, e uva
passa; ricopertidalla glassapuntellata asua volta didiavoletticolorati.Alcuni dolcisardi vengo-
no serviti caldi, come le“zippulas”, o le “seadas”, o“sebadas”: fritte nell’olio ericoperte di miele o zuc-chero, con all’interno peco-rino fresco. Il formaggio sitrova anche nelle formag-gelle, o “casadinas”, e nelle“pardulas”, canestri di pastaripieni nel primo caso diformaggio, nel secondo diricotta insaporita con zaf-ferano. METRO
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Un momento di relax alla Fiera di Cagliari
L’arte della pastoriziaesaltata nel pecorino
La Vernaccia battezzatadall’invasore romano
Dolci, rotondi sospiri di mandorle e miele
In giro fra le bancarelle / 2Dalla tradizione agroalimentare vere delizie per la tavola.Già in epoca nuragica i sardi sapevano apprezzare il buon vino.Dalla ricchezza dei campi gli ingredienti per la pasticceria.
continue persecuzioni. L’ira dell’Imperatore
non lo risparmiò ed Efisiovenne preso, condotto aNora e lì giustiziato il 15gennaio del 303 d.c.(secondo alcuni l’anno èil 286 d.c.).
Sant’Efisio, patrono del-l’Arcidiocesi e compatro-no di Cagliari, è venerato,con grandiose celebrazio-ni che si svolgono nelmese di maggio in moltezone della Sardegna,soprattutto nella partesud-occidentale, ma aCagliari la devozione neiconfronti del Santo è taleda aver superato, nel cuo-re e nel culto della popo-lazione, San Saturno, pri-mo patrono di Cagliari.Nulla di strano se pensia-mo che, secondo la tradi-zione, Efisio salvò i caglia-ritani dalla peste del 1600e dai bombardamentifrancesi.
Le celebrazioni in onoredi Efisio risalgono al 1652,
anno in cui, l’11 luglio, laMunicipalità di Cagliari siappellò al Santo affinchéproteggesse la città dallaterribile peste: Cagliari siimpegnava con un voto atributare ogni anno unasolenne processione alSanto. A maggio del 1657ci fu la prima solenne pro-cessione per lo sciogli-
mento del voto, con ilsimulacro del Santo por-tato nella chiesetta diNora, luogo del suo mar-tirio, seguito dalle autori-tà e dai rappresentanti deipaesi liberati dalla peste.
Nel 1793 un altro inter-vento miracoloso di San-t’Efisio protesse Cagliarie i suoi cittadini. Tra il 17
e il 18 febbraio l’ammira-glio francese Laurent Tru-guet, al comando della suaflotta, pose sotto assedioCagliari e si preparava albombardamento della cit-tà quando i cagliaritaniinvocarono Sant’Efisio: aquesto punto tra le truppeda sbarco scoppiò un’in-surrezione e le miliziepopolari, condotte daGirolamo Pitzolo, respin-sero i francesi sbarcatilungo le coste di QuartuSant’Elena, riportandouna schiacciante vittoria.Da allora al Santo di Eliafu attribuito anche il tito-lo di “Comandate supre-mo dei combattenti”.
Il culto di Sant’Efisio sionora ogni anno, da quellontano 1657, con lasolenne processione delprimo maggio, che si sno-da da Cagliari fino a Nora,e i concomitanti festeg-giamenti, la Sagra di mag-gio, che durano tutto ilmese. METRO
EFISIO NACQUE nell’AsiaMinore, ad Elia, intornoal 250 d.c., destinato dal-la madre Alessandra adivenire soldato dell’im-peratore Diocleziano ilquale gli affidò il coman-do di parte del suo eserci-to con il compito di per-seguitare i cristiani. Giun-to in Italia, mentre era inmarcia verso Napoli (oBrindisi), un bagliore
improvviso lo colpì, facen-dolo cadere dal cavallo euna voce dal cielo si rivol-se a lui, chiedendo qualefosse la sua missione.
Mentre rispondeva unacroce splendente apparvenel cielo e si impresse nelpalmo della mano di Efi-sio che da quel giornodedicò la sua vita a dif-fondere il Vangelo e adifendere i cristiani dalle
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Un persecutore folgorato e convertitoIl culto del Santo radicato in Sardegna dopo la peste del Seicento.Fra gli attributi quello di Comandante supremo dei combattenti.La festa apre la Sagra di maggio che dura un mese.S
La vestizione di Sant’Efisio prima della processione
Il voto di Cagliari
Pellegrini a Nora
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speriamo che l’Unesco rico-nosca la festa di Sant’Efi-sio come patrimonio del-l’umanità”, ha sottolinea-to Gianni Giagioni, asses-sore al Turismo del Comu-ne di Cagliari.
“Anche per questo moti-vo le transenne del LargoCarlo Felice saranno tutterivestite. Stiamo anchesostituendo gli abiti deimiliziani e per ora sonopronte 25 uniformi”.
L’Amministrazione habandito una gara per il con-fezionamento dei drappidelle tribune coperte, rea-lizzati in materiale ignifu-go per garantire maggioresicurezza.
Tra le novità di questaedizione si segnalano sonole audioguide, che i turistipotranno scaricare diret-tamente sul cellulare dalsito www.visit-cagliari.itper avere tutte le informa-zioni sulla festa e sullemanifestazioni collegate.
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DOMANI la Brigata Sassarisfilerà a Cagliari con la pro-cessione di Sant’Efisio.
Quattro militari prece-deranno il cocchio del San-to, portando una statuad’argento con dentro lenuove reliquie consegnatealla Brigata dalla diocesi diPisa, come ha spiegatoFabrizio Pau, presidente
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L’assessore al Turismo: l’Unesco ci faccia patrimonio dell’umanitàChilometri di tela ignifuga per rendere più sicuri gli spazi riservati a fedeli e spettatori.Da quest’anno la processione si può seguire scaricando le audioguide sul cellulare.Prima del cocchio del Santo il pubblico vedrà la statua sacra ai fanti della Sardegna.
Le reliquie della Brigata Sassari
portate in corteo dai Dimonios
La Brigata Sassari durante la Prima guerra mondiale e, inalto, durante la parata del 2 giugno a Roma
Dimonios
China su frontesi ses sezzidu pesa!ch'es passendesa Brigata tattaresaboh! boh!e cun sa mannu sinnasa mezzus gioventudede Saldigna
Semus istigade cudd'antica zentech'à s'innimigufrimmaiat su coroboh! boh!es nostra oe s'insignapro s'onore de s'Italiae de Saldigna
Da sa trinceafinas' a sa Croaziasos "Tattarinos"han'iscrittu s'istoriaboh! boh!sighimos cuss'olminaonorende cudd'erenziatattarinaRuiu su coroe s'animu che lizzucussos coloresadornant s'istendardeboh! boh!e fortes che nuraghea s'attenta pro manteneresa paghe
Sa fide nostrano la pagat dinariaioh! dimonios!avanti forza paris.
(parole e musica
del Capitano Luciano Sechi)
Lussu con i fantisull’Altipiano
Emilio Lussu (1890–1975)politico e scrittore caglia-ritano, prese parte allaPrima guerra mondiale esi congedò con il grado dicapitano nella 151ª fante-ria Brigata Sassari, costi-tuita su base regionale perla maggior parte da conta-dini e pastori sardi. Nel1916 la Brigata fu inviatasulle montagne di Asiagoper creare un fronte cheresistesse a qualunquecosto. L’esperienza ispirò aLussu il romanzo “Un annosull’Altipiano”, del 1937.
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dell’arciconfraternita delGonfalone che concorreall’organizzazione dellatradizionale sfilata, arriva-ta quest’anno alla 355ª edi-zione. A questa edizioneparteciperanno 91 Comunicon 92 gruppi folk, 56 cava-lieri, cinque milizie e 2.600persone in costume sardo.
“Ci sarà grande atten-zione ai particolari, perché
“È UN MUSEO etnograficoall’aria aperta: un’occasio-ne da non perdere”. Gior-gio Pellegrini, assessorealla Cultura del Comunedi Cagliari, non nascondel’entusiasmo per la festa diSant’Efisio: “una straordi-naria festa barocca eredi-tata dalla dominazionespagnola, con almeno 60gruppi folkloristici chegiungono da tutta la Sar-degna. Perché ogni paesequi ha il suo costume tra-dizionale”.
Sant’Efisio attira molti turisti?
La festa ha un notevolevalore religioso cui sisovrappone ormai unadimensione turistica. Manon vogliamo che que-st’ultima prenda il soprav-vento, anche se ce n’è pertutti: per il turista curiosoe per il devoto. Questo San-to, che ci ha salvato dallapeste nel 600, ci ha salvatoanche dall’invasione fran-cese all’indomani dellarivoluzione.
Gli appuntamenti cultu-rali cagliaritani non ter-minano con questa festa
Siamo riusciti, nono-stante i tagli crudeli albilancio culturale, a rica-vare uno scenario cultura-le adeguato alle richiestedella città. Al ghetto ebrai-co è in mostra una spetta-colare collezione di carti-ne storiche dell’Isola, nel-lo spirito del 150° anni-versario dell’Unità d’Italia.Con un omaggio ad Alber-to Ferrero della Marmora,
piemontese e primo gran-de cartografo della Sarde-gna, che per noi sardi è sta-to un mediatore tra indi-vidualità e internazionali-tà. Ci ha presentati all’Eu-ropa e al mondo attraversoi suoi libri scritti in fran-cese.A proposito di internazionali-
tà, nel cartellone culturale ci
sono contaminazioni?
Presentiamo un grandeartista algerino che vive inFrancia, Ghani Ghouar,protagonista all’Exmà (l’exmattatoio ottocentesco del-la città). Sempre lì c’è lamostra dal titolo “Ex-voto”di Cristiana Carta, artistadi Oristano. Poi abbiamo lapersonale di Roberto Zira-nu, artigiano del ferro delnuorese: riflessione anti-chissima sul ferro battutocon nuove proposte.È vero che quest’estate Caglia-
ri avrà una faccia “catalana”?
Sì, ci siamo inventati conpochi soldi una soluzioneinteressante. Una serie di
mostre di grafica: incisio-ni, litografie, serigrafie diJoan Mirò che distribuire-mo nei diversi centri; unomaggio corale al grandeartista.
È nata poi la Mediatecadel Mediterraneo, che ospi-terà anche mostre tempo-ranee, laboratori, la cine-teca e il centro di culturadel Maghreb. Per questoprogetto il Comune diCagliari si è presentatocome ospite, unico non ara-bo, all’appuntamento fie-ristico parigino LesMaghreb des Livres.
Infine, una rarità: alMuseo di arte orientale c’èin mostra una collezionedi arte birmana, donata daun viaggiatore di ritornodal Siam. Queste sculturebirmane sono rarissime,proprio perché la giunta alpotere nel Paese non hapreservato l’arte. Noi l’ab-biamo dedicata al premioNobel per la pace Aung SanSuu Kyi. METRO
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Nonostante i tagli al bilancio resta vivace lo scenario culturaleIntervista con Giorgio Pellegrini, assessore alla Cultura del Comune di Cagliari.La vocazione internazionale della città sintetizzata nella Mediateca del Mediterraneo.Al Museo di arte orientale una mostra birmana dedicata a Aung San Suu Kyi.
“Il nostro appuntamento col Santoè un Museo etnografico all’aperto”
Giorgio Pellegrini,assessore alla Cultura del Comune di Cagliari
GIUGNO, SAN VITO Estateconviviale, ricca di appun-tamenti religiosi che coniu-gano la tradizione con ilbuon vivere all’insegna del-la semplicità. Nel cagliari-tano la serie di eventi esti-vi che accompagnano cit-tadini e turisti inizia ide-almente con la festa di San-t’Efisio, poi il 15 giugno èla volta di San Vito. Nel-l’omonimo paese in pro-vincia di Cagliari si svolgeuna solenne processionedurante la quale viene por-tata per le vie del paese lastatua del Santo fanciullo,seguita dai cavalieri incostume. Giunti alla chie-sa si celebrano i riti reli-giosi, poi iniziano le garedi balli sardi tra diversi
gruppi folkloristici incostume. Durante i balli sisuonano gli antichi stru-menti sardi a fiato, “Is Lau-neddas”; a San Vito vivonoinfatti alcuni tra i miglioriinterpreti di questo stru-mento.
LUGLIO, SOLEMINIS La festapiù importante dell’annosoleminese è senz’altroquella in onore del patronoSan Giacomo e della co-patrona Sant’Anna, tra il25 e il 26 luglio: cerimoniereligiose e civili si fondo-no nei due giorni di festeg-giamenti cui partecipa tut-ta la popolazione, coinvol-ta in mostre dell’artigia-nato, di pittura, rassegnecinematografiche e spet-tacoli pirotecnici.
AGOSTO, VILLASPECIOSA AVillaspeciosa, come ognianno, durante la settima-na precedente l’ultimadomenica di agosto si pre-parano le vivande da offri-re durante la festa, che sisvolge sul grande piazzalee nel parco intorno allachiesa. La domenica comin-cia con una processione
durante la quale la statuadi San Platano viene por-tata da un giogo di buoi,seguita da tantissimi fede-li provenienti anche daipaesi vicini. In seguito vie-ne offerto il pranzo in piaz-za, a base di “fregua gro-ga” (tipica pasta di granoduro) e carne. Infine la serasi organizzano i balli inpiazza.
SETTEMBRE, SERDIANA Mol-to suggestivi i festeggia-menti in onore di SantaMaria di Sibiola, conside-rata a Serdiana la piùimportante ricorrenza del-l’anno. La Vergine venera-ta prende il nome dallalocalità campestre a circa 3Km dall’abitato, in cui sor-ge l’omonima chiesetta. Iriti della festa rievocano,in un certo modo, l’anticoculto pre-nuragico del pel-legrinaggio delle personedal centro dell’insedia-mento a un luogo sacro. Lasera del 7 settembre ilsimulacro viene accompa-gnato in processione ver-so la Chiesa campestre.
La mattina dell’8 set-tembre si svolge la proces-sione propiziatoria attra-verso i campi circostanti lachiesetta, per scongiurare
le avversità atmosferichee avere salvo il raccolto. Lasera dopo la Messa il simu-lacro, su un cocchio trai-nato da buoi, fa rientro nelpaese: al seguito della San-ta oltre ai cavalieri, ai grup-pi folk, ai suonatori di lau-neddas, sono presentianche “le traccas”, l’unicomezzo di locomozione chei sardi avevano antica-mente, vale a dire una casamobile con all’internovesti, arredi, provviste enaturalmente la famiglia. Ilrientro in paese vieneaccolto con cascate di lucee spettacoli pirotecnici.
Infine, il giorno 9 (SanRaffaele), si celebrano almattino riti religiosi e allasera manifestazioni in piaz-za. Numerose, in questigiorni le manifestazioniculturali, folcloristiche,con specifico riferimentoai balli e canti tradiziona-li, nonché mostre di arti-gianato locale e concorsi dipittura.
SETTEMBRE, SELARGIUS Perchiudere in bellezza l’esta-te vale pena di assistere
all’Antico Sposalizio Selar-gino, che si celebra nellachiesa parrocchiale del-l’Assunta. Si tratta della rie-vocazione storica della ceri-monia nuziale sarda cam-pidanese. Gli sposi sonovestiti con l’antico abitonuziale sardo e vengonoincatenati l’uno all’altraalla fine della cerimonia.Si recano infine all’anticachiesa di San Giuliano,dove si scambiano la pro-messa e scrivono su unapergamena un messaggioper i futuri figli, che verràcustodito e consegnato aifigli della coppia 25 annidopo.
Per questa festa tutto ilpaese si mobilita: moltepersone indossano il costu-me sardo, si addobbano lestrade con fiori, si espon-gono arazzi alle finestre esi offrono dolci per strada.Seguono in serata manife-stazioni con gruppi folklo-ristici di tutta l’Isola.
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Gli appuntamenti tradizionali dell’estate cagliaritanaFino alla fine di settembre molte le occasioni per riscoprire culti e specialità alimentari della provincia.Alle cerimonie religiose si accompagnano mostre, fiere e iniziative culturali.Chi vuole passare serate spensierate sulle piste da ballo e sotto le stelle non ha che da scegliere.
FRA UN MESE ALTRA FESTA
SACRO E PROFANO
PROCESSIONE E PRANZO
TRE GIORNIDUE SANTI
ANTICO SPOSALIZIO
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