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Seminario Nazionale
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA
Organizzazione e gestionedelle reti di scuole
nei processi di formazione
Rosanna Facchini – USR Emilia RomagnaSebastiano Pulvirenti – USR Sicilia
Torre Canne, 24 ottobre 2006
Rosanna Facchini USR Emilia Romagna Sebastiano Pulvirenti USR SiRosanna Facchini USR Emilia Romagna Sebastiano Pulvirenti USR Siciliacilia 2
Le scuole diventino luoghi privilegiati di
esercizio della tolleranza, del rispetto dei diritti
umani, di pratica della democrazia e di
apprendimento delle diversità e della ricchezza
delle identità culturali, dell'alterità.
(UNESCO 1994)
LA RETE /LE RETI
Rosanna Facchini USR Emilia Romagna Sebastiano Pulvirenti USR SiRosanna Facchini USR Emilia Romagna Sebastiano Pulvirenti USR Siciliacilia 3
Autonomie e decentramento
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Il viaggio
A New York, quel pomeriggio d’agosto, l’umidità era insopportabile; era la classica giornata in cui il disagio fisico rende la gente ostile. Tornando in albergo, salii su un autobus e fui colto di sorpresa dall’autista, un uomo nero di mezza etàcon un sorriso entusiasta stampato sul volto, che mi diede immediatamente il suo benvenuto a bordo con un cordiale “Ciao! Come va?”. Un saluto che rivolgeva a tutti quelli che salivano, mentre l’autobus scivolava nel denso traffico del centro. Ogni passeggero restava stupito, proprio come lo ero stato io, e pochi furono quelli che ricambiarono il saluto, chiusi com’erano nell’umor nero della giornata.
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Ma mentre l’autobus procedeva lentamente nell’ingorgo, si verificò una lenta trasformazione, una sorta di incantesimo. L’autista si esibì per noi in un monologo, un vivace commento sullo scenario intorno a noi – c’erano dei saldi fantastici in quel magazzino e una splendida mostra in questo museo…avevamo sentito di quel nuovo film al cinema in fondo all’isolato? L’uomo era deliziato dalle molteplici possibilità offerte dalla città, e il suo piacere era contagioso. Al momento di scendere dall’autobus, tutti si erano ormai scrollati di dosso il guscio di umor nero con il quale erano saliti, e quando l’autista gridava loro “Arrivederci, buona giornata!” rispondevano tutti con un sorriso.
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… immaginando il virus del buon umore che doveva essersi diffuso in tutta la città, disseminato dai passeggeri dell’autobus, compresi che quell’autista era una specie di pacificatore metropolitano, con il magico potere di attenuare la cupa irritabilità che covava nei suoi passeggeri, ammorbidendo e aprendo un poco il loro cuore. Daniel Goleman, Intelligenza emotiva, Milano 1996
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La rete
fili intrecciati
maglie più o meno larghe
aiuto collaborazione
cooperazione
sforzo comune - impegno strategico
facilitazione - inganno
successo - insuccesso…
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La rete
Spazio, reale o virtuale, chiuso o aperto, circoscritto o all’infinito
espandibile, per comunicare, collaborare, cooperare e
documentare.
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Autonomie e “decentramento”contro l’isolamento territoriale e progettuale
Collaborazione e “rete”
scambio integrazionecooperazionecomunicazione
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Una nuova autonomia nel panorama istituzionale
Scuole
Enti territoriali Terzo settore
Art. 21 Legge 59/97 – Legge Cost. 3/2001
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La comunicazione
Diffusione di esperienze e pratiche didattiche Partecipazione ad
aree di discussione e di lavoro
Costruzione condivisa di nuove esperienze
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Ambiti di intervento
Informazione
Formazione
Progettazione/Elaborazione di processi e prodotti
Area della didattica
Area della gestione
Area della valutazione
Rosanna Facchini USR Emilia Romagna Sebastiano Pulvirenti USR SiRosanna Facchini USR Emilia Romagna Sebastiano Pulvirenti USR Siciliacilia 14
Strumenti per la realizzazione e la Strumenti per la realizzazione e la gestionegestione
di reti tra scuoledi reti tra scuole
•• Accordi di rete Accordi di rete
••Consorzi Consorzi ••ConvenzioniConvenzioni
••Protocolli dProtocolli d’’intesa intesa
Rosanna Facchini USR Emilia Romagna Sebastiano Pulvirenti USR SiRosanna Facchini USR Emilia Romagna Sebastiano Pulvirenti USR Siciliacilia 15
Il quadro istituzionale e normativoIl quadro istituzionale e normativo
•• Accordo per il lavoro Accordo per il lavoro settembre 1996settembre 1996
•• art. 203 della L. n. 662 /1996 art. 203 della L. n. 662 /1996
•• art. 9 del DPR n. 275/99art. 9 del DPR n. 275/99
•• Leggi Regionali (Leggi Regionali (““concorrenticoncorrenti””))
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Azioni progettuali
FormazioneRicerca-azione a
livello di scuola e di gruppo regionale
Documentazione
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Come utilizzare in chiave didattica e formativa le conoscenze?
Valorizzare il curricolo implicito
Utilizzare la metodologia della “situazione formativa”
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Le azioni nell’ambitodell’Autonomia scolastica
Operare in una logica di costruzione di “percorsi formativi”
Favorire la “pluridisciplinarità”
Seguire la metodologia della ricerca-azione
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Caratteristiche della ricerca-azione
Attenzione alla intera situazione di intervento
Condivisione dell’ambito della ricerca tra i protagonisti
Negoziazione delle azioni da compiere
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Caratteristiche della ricerca-azione
Intervento diretto del ricercatore nelle azioni non da esperto ma da conduttore delle esperienze
Costruzione del metodo educativo da applicare
Miglioramento della condizione personale e professionale degli attori della ricerca
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Schema di lavoro
… Individuazione del problema da affidare al gruppo di operatori della ricerca-azione
… Progettazione del lavoro
… Definizione dell’ipotesi di lavoro
… Assunzione di un’ottica sperimentale
… Valutazione e socializzazione dei risultati
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sinergia e complementarità tra i due percorsi progettuali
Lisbona 2000-01-03Rapporto Istruzione e Formazione 2010Rapporto Istruzione e Formazione 2010
Rilancio D.EUR.ERilancio D.EUR.ECM n. 267 del 21.06.CM n. 267 del 21.06.’’0404””
MIURMIUR••DG PersonaleDG Personale
••DG AA. II.DG AA. II.••DG StudenteDG Studente
Nuclei Regionali D.EUR.EConferenza Nazionale Europa dell’Istruzionefebbraio 2005
Dal 2005Anno Europeo
della Cittadinanza
M. Politiche M. Politiche ComunitarieComunitarie
++RappRapp. EUROPA. EUROPA
Uffici Scolastici RegionaliI.R.R.E
I. N. D. I. R. E.PUNTO EDU EUROPAPUNTO EDU EUROPAScuole POLO Scuole POLO D.EUR.ED.EUR.E
……………2001/02