Scuola e Sport Modello di Vita
Servizio per le Dipendenze Patologiche Dr. Tiziana REPETTO
Aosta, 25 marzo 2015
Secondo le statistiche fumo redatte dalla Doxa più di un 1 milione e 700 mila giovani fumano.
Secondo infatti le attuali statistiche fumo la percentuale è del 12% circa compresa tra i 15 e
17 anni, del 34,4% tra i 18 e 20 e del 38,1% tra i 21 e 24. Seguendo l andamento delle tabelle delle statistiche fumo, pubblicate dall Istituto Superiore della Sanità (ISS) in tandem con la Doxa nel maggio 2009, per la maggior parte i giovani emulano dagli amici questo vizio , stando in compagnia (è il 76,9%) specie durante la loro aggregazione nel
tempo libero o peggio iniziano la dipendenza dal fumo nell ambito scolastico. E la frequenza è giornaliera, già dal mattino.
A conferma, le statistiche fumo redatte, alla domanda posta a che ora s inizia? hanno
raccolto risposta affermativa la mattina nella percentuale dell 89,6% tra i giovani contro l 88,2% degli adulti.
Ma quanti sono i giovani fumatori???
LA NICOTINA
• E un liquido oleoso, incolore dal sapore
bruciante, che imbrunisce l aria ed è presente
nelle foglie di tabacco in una percentuale che va
dal 2% all 8%.
• E responsabile della dipendenza fisica e
psichica, ossia della necessità assoluta di
fumare
• Provoca tolleranza cioè il bisogno di
aumentare la dose
Il ciclo della dipendenza da nicotina
• Il legame della nicotina col recettore induce il rilascio di dopamina
• La dopamina produce sensazione di piacere e di calma
• La dopamina decresce nella fase di astinenza e produce sintomi di irritabilità e di stress
• I fumatori desiderano (craving) fumare per ripristinare la calma e la sensazione di benessere
• I fumatori tendono in genere a ricercare la situazione di massima compensazione dei sintomi di astinenza e craving
Jarvis. BMJ. 2004;328:277-279; Picciotto et al. Nicotine Tob Res. 1999;1:S121-S125.
Dopamine
Nicotine
MONOSSIDO DI CARBONIO
• E un gas rilasciato dalla combustione del tabacco
• La sua concentrazione varia dal tipo di tabacco e da come viene aspirata la sigaretta
• L ossido di carbonio si lega all emoglobina dando vita alla carbossiemoglobina, ostacolando il trasporto dell ossigeno dal sangue ai tessuti
• Si determina così uno scompenso pericoloso tra richiesta di ossigeno e disponibilità che provoca serie malattie cardiovascolari
IL CATRAME
• Si forma quando il fumo, raffreddandosi e condensandosi si raccoglie nei polmoni
• Si riduce con l uso dei filtri
• Si condensa nell ultima parte della sigaretta, quella più
vicina alle labbra, facendo diventare le ultime boccate
più pericolose.
• Il fumatore, pur riducendo la quantità di sigarette, può
continuare ad acquisirne alte dosi aspirando più a lungo
e/o fumando ogni sigaretta fino in fondo
• Le sostanze che lo compongono provocano il tumore
CANNABIS
Principio attivo THC
Gli effetti indotti dalla Cannabis dipendono non solo dalla dose, ma anche
dalla modalità e dalla durata di assunzione. I più ricercati dagli utilizzatori
comuni riguardano la comparsa di un marcato senso di euforia e di
allegria, cui fa seguito una sensazione di benessere, rilassamento e
torpore.
Gli stessi atleti assumono cannabis principalmente a scopo ricreativo e
voluttuario, mentre altre volte si avvantaggiano delle sue proprietà
ansiolitiche per migliorare la prestazione agonistica.
Ma è proprio vero?
Evidenze scientifiche
L'effetto ergogenico di questa droga non è mai stato provato. In proposito esistono invece evidenze contrarie (effetto ergolitico), dal momento che il consumo di
cannabis si associa ad una riduzione della concentrazione, delle capacità psicomotorie e del livello prestativo.
Renaud e Cormier hanno dimostrato che fumare marijuana riduce la massima performance di esercizio fisico. In questo studio 12 ciclisti adulti ed in buona salute
sottoposti ad un test massimale al cicloergometro, riducevano la loro tolleranza allo
sforzo, che passava da 16 a 15 minuti, dopo aver fumato marjuana. La cannabis riduce il livello prestativo anche in quegli sport che richiedono alti livelli
di allerta, concentrazione e riflessi pronti, come il motociclismo, l'automobilismo, il
pingpong ecc. L'effetto ergolitico è maggiore per i consumatori abituali, che sono più esposti a cali
di concentrazione, motivazione ed interesse cronici verso la disciplina sportiva praticata (si assiste, tra l'altro, ad una riduzione dei livelli circolanti di testosterone, a
problemi respiratori e ad una maggiore suscettibilità alle infezioni).
L ATTIVITA SPORTIVA
Quali apparati sono principalmente
coinvolti durante l attività fisica?
• Apparato cardiovascolare
• Apparato muscolare
• Apparato respiratorio
SISTEMA NERVOSO
APPARATO CARDIOVASCOLARE
• Aumenta la frequenza cardiaca ed in questo modo riesce ad aumentare la quantità di sangue e
conseguentemente di ossigeno e sostanze nutritive
verso gli organi il cui carico di lavoro è aumentato
• Vasodilatazione dei vasi sanguigni che si trovano negli
organi impegnati nel movimento previsto in quell attività
sportiva. Questo permette il rifornimento di ossigeno e
zuccheri e la rimozione di anidride carbonica e scorie.
• Vasocostrizione degli organi non impegnati nel
movimento
APPARATO MUSCOLARE
L esercizio fisico, se viene svolto nel tempo in maniera costante, provoca degli adattamenti nell organismo:
• Incremento della capacità di forza
• Aumento della capacità di resistenza (endurance)
• Aumento della massa muscolare
APPARATO RESPIRATORIO
• Connessione con l apparato cardiovascolare
• L ossigeno viene introdotto nell organismo tramite l apparato respiratorio il quale lo rende disponibile anche al sangue nei polmoni ,nei quali sempre dal sangue preleva l anidride carbonica che poi verrà eliminata dall organismo con l espirazione.
• Quando si passa dallo stato di quiete al lavoro, di qualsiasi intensità, il nostro organismo richiede più ossigeno di conseguenza con l attività fisica, la quantità di ossigeno richiesta è tanta per cui provoca iperventilazione.
• L iperventilazione ha lo scopo , a livello degli alveoli polmonari, di mantenere costante a livelli ottimali le pressioni parziali dei due gas :
ossigeno O2 e anidride carbonica CO2
SISTEMA NERVOSO
CONCENTRAZIONE
COSA SUCCEDE SE!
Effetti negativi del fumo negli sport breve termine lungo termine
• Maggiore affaticamento (riduzione del tempo di esaurimento delle energie fisiche in sforzi prolungati)
• L ossigeno non riesce a raggiungere i vari distretti muscolari (intossicazione da CO, blocco parziale Hb)
• Diminuisce l afflusso di sangue ai muscoli ma anche al cervello e apparato cardiovascolare
• Si riduce la ventilazione polmonare
• Sfruttando meno il metabolismo aerobico, si ricorre a quello anaerobico con la precoce formazione di acido lattico che diventa scoria in grado di intossicare i muscoli
• Alterazione del sistema nervoso centrale. La nicotina agisce come sostanza antistress ma allo stesso tempo altera le normali risposte biologiche dell organismo
• Riduzione cronica della funzione respiratoria
• Infezioni all apparato respiratorio, asma e/o ostruzioni bronchiali causate da una alterazione dei processi di rimozione ed espulsione di virus, muco ed altri agenti inquinanti
• Riduzione della capacità di diffusione del polmone cioè il passaggio dei gas respiratori dall aria al sangue e viceversa.
• Aumento del battito cardiaco sia a riposo che sotto sforzo e aumento della frequenza cardiaca
• Aumento del rischio cardiovascolare
• Aumento del rischio di cancro del polmone ed altri organi
• Respiro ansimante
Preventive Medicine autori Marti, Abelin e Vader
(2008)
• La resistenza alla corsa negli atleti non fumatori rispetto ai fumatori ha un incremento del 34%
• Per ogni sigaretta fumata il tempo per completare la corsa aumentava di 40 secondi
• Fumare 20 sigarette al giorno rendeva gli atleti più vecchi di 12 anni
• Il fumo altera negativamente la performance sportiva perché provoca un decremento della capacità polmonare e della forza muscolare
FUMO E SPORT HANNO UN
DENOMINATORE COMUNE NOCIVO
PER LA SALUTE DELL UOMO
STRESS OSSIDATIVO
Stress ossidativo = Aumento dei radicali liberi
I radicali liberi sono prodotti di scarto che si formano naturalmente all interno delle cellule del corpo quando l ossigeno viene utilizzato nei
processi metabolici per produrre energia (ossidazione). Se sono in quantità minima aiutano il sistema immunitario nell'eliminazione dei germi e nella
difesa dai batteri. Dal punto di vista biochimico, i radicali liberi sono molecole particolarmente instabili in quanto possiedono un solo elettrone
anziché due
Questo li porta a ricercare un equilibrio appropriandosi dell elettrone delle altre molecole con le quali vengono a contatto, molecole che diventano
instabili e che a loro volta ricercano un elettrone e così via, innescando un
meccanismo di instabilità a catena . Questa serie di reazioni può durare da frazioni di secondo ad alcune ore e può essere ridimensionata o arrestata
dalla presenza dei vari agenti antiossidanti..
Come si misurano i radicali liberi?
Esiste una metodica per misurare i livelli di
radicali liberi
d-Rom test
Dr. Carratelli e il paradosso sportivo
Secondo lo studioso, tutti coloro che svolgono attività fisica, ed in special modo gli atleti,dovrebbero periodicamente sottoporsi ad una valutazione dello stress
ossidativo al fine di prevenire – attraverso non solo un più fisiologico regime di allenamento, ma anche un più razionale sfruttamento delle proprie capacità
antiossidanti ed un più oculato impiego di integratori – patologie locali o generalizzate legate alla presenza di una quantità eccessiva di specie
chimiche reattive ed, in particolare, di radicali liberi dell ossigeno.
Come combattere i radicali liberi?
• Con una dieta equilibrata ricca di frutta e
verdura
• Con l integrazione alimentare
La quantità giornaliera di
frutta e verdura colorata antiossidante
raccomandata dall OMS è passata da
5 porzioni a 7 -10 porzioni
PERCHE INTEGRARE?
• Povertà di micronutrienti minerali e vitamine nella frutta e verdura a causa dello sfruttamento dei terreni e alla
raccolta prematura
Diminuzione di nutrienti in alcuni alimenti in 15 anni
INTEGRAZIONE ALIMENTARE
MINISTERO DELLA SALUTE
Gli integratori alimentari sono: prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate
Quindi riflettendo su quanto detto possiamo dire
che…
Questo matrimonio non s ha da fa!!!