Aggiornamento
26 Settembre 2016
RASSEGNA STAMPA
FORUM DELLA SOSTENIBILITA’ E OPPORTUNITA’
NEL SETTORE DELLA SALUTE
Firenze, 23-24 Settembre 2016
Sommario TESTATA DATA LETTORI
Agenzie
AGIPRESS 23/09/2016 Per staff editoriale
ANSA (14 lanci) 23/09/2016 Per staff editoriale
AGI 23/09/2016 Per staff editoriale
ANSA (13 lanci) 24/09/2016 Per staff editoriale
FIDEST 24/09/2016 Per staff editoriale
Quotidiani
CORRIERE FIORENTINO 24/09/2016 118.000
LIBERO 27/09/2016 273.000
Radio - TV
RAI - TGR TOSCANA 23/09/2016 N.D.
OGGI IN TOSCANA - TVR ITALIA/7 GOLD 23/09/2016 51.450
Web
ABOUTPHARMA.COM 14/09/2016 20.000
ABOUTPHARMA.COM 14/09/2016 20.000
AGIPRESS.IT 22/09/2016 N.D.
ABOUTPHARMA.COM 23/09/2016 20.000
ANSA.IT 23/09/2016 34.932
ANSA.IT (intervista Senatrice Emilia Grazia
De Biasi)23/09/2016 34.932
ANSA.IT (intervista dottor Gianni Amunni) 23/09/2016 34.932
ANSA.IT (intervista dottoressa Barbara
Mangiacavalli)23/09/2016 34.932
ANSA.IT (intervista dottor Nino
Cartabellotta)23/09/2016 34.932
AGI.IT 23/09/2016 18.739
DOCTOR33.IT 23/09/2016 2.326
DOCTOR33.IT 23/09/2016 2.326
GONEWS.IT 23/09/2016 N.D.
FIRENZESOSTENIBILE.IT 23/09/2016 N.D.
REPUBBLICA.IT/SALUTE 23/09/2016 20.469
LIQUIDAREA.COM 23/09/2016 N.D.
CORRIEREFIORENTINO.CORRIERE.IT 24/09/2016 12.283
DOTTNET.IT 24/09/2016 N.D.
GONEWS.IT 24/09/2016 N.D.
GDS.IT 25/09/2016 34.538
LASTAMPA.IT 25/09/2016 219.493
ILSECOLOXIX.IT 25/09/2016 84.927
LE-ULTIME-NOTIZIE.EU 25/09/2016 N.D.
DILEI.IT 25/09/2016 122.129
SALUTE.ILGIORNALE.IT 26/09/2016 199.437
GUIDOMINCIOTTI.BLOG.ILSOLE24ORE.COM 26/09/2016 N.D.
GREENME.IT 26/09/2019 101.569
IPASVIBO.IT 26/09/2016 N.D.
IT.BLASTINGNEWS.COM 26/09/2016 N.D.
PHARMASTAR.IT 26/09/2016 8.000
NURSE.IT 26/09/2016 N.D.
HEALTHDESK.IT 26/09/2016 3.000
IMPRONTAUNIKA.IT 26/09/2016 N.D.
IMALATIINVISIBILI.ALTERVISTA.ORG 26/09/2016 N.D.
MISSIONENOTIZIA.IT 26/09/2016 N.D.
NOTIZIARIOCHIMICOFARMACEUTICO.IT 27/09/2016 N.D.
NOTIZIARIOCHIMICOFARMACEUTICO.IT 27/09/2016 N.D.
TOTALE 71 1.506.346
Fonte dati: Audipress, Anes, Auditel, Audiradio, Audiweb
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
ALLA LEOPOLDA DI FIRENZE IL FORUM DELLA SOSTENIBILITÀ E
OPPORTUNITÀ NEL SETTORE DELLA SALUTE
23-24 settembre, si spazierà dall'innovazione tecnologica in sanità
all'alimentazione, salute e sostenibilità, dalla digitalizzazione in sanità alle città
socialmente sostenibili, dalle malattie rare al bullismo
AGIPRESS - FIRENZE - Quale sarà il futuro della sanità italiana? In una società
che invecchia e che vede costantemente aumentare la domanda di salute e
diminuire le risorse economiche disponibili, quali strumenti e soluzioni innovative ci
aiuteranno a garantire a tutti i cittadini le migliori cure possibili? Quali nuove idee
mettere in campo per un SSN più sostenibile? A queste e tante altre domande
cercherà di dare risposte il Forum della Sostenibilità e Opportunità nel Settore
della Salute che si terrà a Firenze il 23 e 24 settembre 2016. Interverranno
rappresentanti di Istituzioni, Associazioni di pazienti e di categoria, comunità
scientifica e imprese che condivideranno obiettivi e progetti per l’innovazione e lo
sviluppo del sistema sanitario. La sostenibilità energetica di grandi strutture come
quelle dei Comuni saranno messe a dura prova nei prossimi anni per via degli
attesi incrementi dei costi diretti ed indiretti dell’energia primaria. L’efficientamento
energetico ed il conseguente risparmio costituirà una chiave di svolta significativa
quanto ineluttabile nella razionalizzazione della spesa sanitaria. Sarà questo uno
degli eventi all'interno della due giorni dove si spazierà dall'innovazione
tecnologica in sanità all'alimentazione-salute e sostenibilità, dalla digitalizzazione
in sanità alle città socialmente sostenibili, dalle malattie rare al bullismo. La
partecipazione è gratuita.
Nel corso delle due giornate, ricche di sessioni ed eventi, interverranno, tra gli altri:
Emilia Grazia De Biasi, Presidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato,
Vito De Filippo, Sottosegretario di Stato Ministero della Salute, Mario Raviglione,
Direttore Programma Globale sulla Tubercolosi presso l’OMS, Walter Ricciardi,
Presidente Istituto Superiore di Sanità, Antonio Saitta, Presidente della
Commissione Salute alla Conferenza Stato Regioni
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: APERTO A FIRENZE IL FORUM SULLA SOSTENIBILITÀ
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Si è aperta oggi a Firenze la prima edizione del
"Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute", presso la Stazione
Leopolda: una due giorni di lavori con istituzioni, associazioni di categoria, mondo
del volontariato, comunità scientifica e industria a confronto su obiettivi e soluzioni
per lo sviluppo del settore. "Per essere davvero sostenibile e generare opportunità
- spiega Giuseppe Orzati, direttore del Forum - un sistema deve adattarsi alle
evoluzioni del contesto in cui opera. Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti
gli attori dello scenario, perché la sanità è un asset del Paese che le migliori
competenze sono chiamate a valorizzare, ciascuna con il proprio contributo". Nei
due giorni del Forum sono previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di
approfondimento su temi come il futuro della medicina, l'innovazione tecnologica al
servizio della salute, l'alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione
e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da
valorizzare nella sanità italiana.(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ:DE FILIPPO,RIFORMA COSTITUZIONE CONTRO DISEGUAGLIANZE
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - "Il tema del superamento del divario strutturale e
qualitativo dell'offerta sanitaria tra le diverse realtà regionali rappresenta ancora un
asse prioritario nella programmazione sanitaria nazionale, ed in questo senso va
anche positivamente la recente riforma della nostra Costituzione". Lo ha affermato
Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, in un messaggio inviato ai partecipanti
del Forum della Leopolda di Firenze dedicato a sostenibilità e opportunità nel
settore. "Purtroppo - lamenta De Filippo - si devono rilevare differenze consistenti
nei diversi servizi regionali nonché nei territori infra-regionali. Non tutte le Regioni
appaiono in grado di rispondere allo stesso modo al bisogno del proprio territorio.
Del resto anche i dati economici rilevati mostrano una differenza nei costi regionali
dei singoli livelli di assistenza tale da sottolineare con evidenza la necessità di
promuovere e garantire l'equità del sistema". Per il sottosegretario, la Toscana "è
all'avanguardia nell'attuazione, nella forma più estensiva possibile, della capacità
quanti-qualitativa di dare risposte alla domanda di salute dei cittadini".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: DE FILIPPO, PER SOSTENIBILITÀ SERVE AIUTO DA RICERCA
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Per "garantire la sostenibilità" del Sistema sanitario
nazionale è "fondamentale realizzare un virtuosismo sanitario che non può
prescindere dal contributo che la ricerca scientifica può e deve dare". Lo ha
affermato Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, in un messaggio inviato ai
partecipanti del Forum della Leopolda di Firenze dedicato a sostenibilità e
opportunità nel settore. De Filippo ha indicato come "domande urgenti" a cui
rispondere "l'assistenza agli anziani ed ai disabili non autosufficienti, e l'incremento
dei costi legato allo sviluppo della tecnologia ed ai nuovi farmaci". Bisognerà
quindi, sostiene il sottosegretario, "coniugare l'implementazione della qualità
assistenziale con le disponibilità economiche e finanziarie, mediante la
riorganizzazione del complessivo assetto di erogazione delle cure", anche "con lo
sviluppo di tecnologie ed innovazioni che devono essere introdotte nel sistema e
favorire la domiciliarietà".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SALUTE: RICCIARDI(ISS),STILE DI VITA CAUSA MALATTIE CRONICHE
L'86% dovuto ad alcol, fumo, sedentarietà, cattiva alimentazione
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - "L'86% delle malattie croniche di cui gli italiani
soffrono è dovuto principalmente a quattro fattori di rischio, comportamentali e
pertanto modificabili: cattiva alimentazione, scarsa o nulla attività fisica, eccessivo
consumo di alcol e fumo". Lo ha affermato Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto
Superiore di Sanità, in occasione del Forum della Leopolda di Firenze dedicato a
sostenibilità e opportunità nel settore. Secondo Ricciardi, se le politiche di controllo
sull'abuso di alcol e di contrasto al fumo hanno conseguito buoni risultati, "molto
resta da fare per quanto riguarda l'alimentazione e l'attività fisica: secondo i dati
dell'ultimo Rapporto Osservasalute dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle
Regioni Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni è in sovrappeso o
obeso".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SALUTE: RICCIARDI(ISS), 30,7% BIMBI ITALIANI IN SOVRAPPESO
I nostri giovani sono i più obesi in Europa, non è sostenibile
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - In Italia "la quota di bambini in eccesso di peso è
pari al 30,7%". Lo ha affermato Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore
di Sanità, citando i dati dell'ultimo Rapporto Osservasalute dell'Osservatorio
Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane. I giovani italiani, ha detto il presidente
dell'Iss in occasione del Forum della Leopolda di Firenze, "sono i più obesi in
Europa, dopo i greci, e i terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un
preludio di insostenibilità, perché noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi
sarà un adulto malato domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al
meglio la nostra dieta mediterranea, riconosciuta come modello da seguire
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Unesco".(ANSA).
YAD/ S04 QBKN
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: DE BIASI, INCIVILI LE DISUGUAGLIANZE FRA LE REGIONI
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - "Non possiamo più tollerare che una persona viva o
muoia a seconda della regione in cui viene assistita: questo non è civile". Lo ha
affermato Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Igiene e Sanità
del Senato, oggi al "Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della
salute", in corso a Firenze. "Tutti devono essere curati con la migliore qualità
strutturale, tecnologica e umana", ha detto, aggiungendo che "il tema dei 21
sistemi sanitari differenti va assolutamente affrontato". Secondo De Biasi "abbiamo
il dovere morale" di sostenere il Sistema sanitario nazionale "non solo
organizzativamente ma anche economicamente", sottolineando che "tagliando il
Fondo sanitario la situazione peggiorerà ulteriormente. Bisogna evitare gli sprechi,
smettere di lucrare sulla sanità".(ANSA).
YAD-CG/ S0B QBXB
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: SACCARDI, RIFORMA COSTITUZIONE TUTELA BUONE PRATICHE
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Con la riforma costituzionale "si rafforza un ruolo di
governo dello Stato nel determinare quali sono i livelli minimi di assistenza
sanitaria che tutte le Regioni devono garantire, ma non si azzerano le esperienze
positive che comunque nel nostro Paese ci sono". Lo ha affermato Stefania
Saccardi, assessore alla salute della Regione Toscana, a margine del Forum della
Leopolda sulla sostenibilità in sanità, in corso a Firenze. Il nuovo testo, spiega
Saccardi, "affida al governo del Paese la determinazione delle linee generali e dei
livelli di assistenza ma lascia l'autonomia organizzativa all'interno delle Regioni",
lasciando così intatte le eccellenze presenti: "Se noi ponessimo come paragone
dei livelli di qualità sanitari solo le regioni del Centro-Nord - dice - saremmo
sicuramente ai primi posti del mondo per la sanità che riusciamo a esprimere in
relazione all'investimento che facciamo". La riforma, conclude l'assessore, "tiene
dentro anche le politiche sociali in questo tipo di organizzazione, altro elemento
indispensabile perché senza una integrazione tra sociale e sanitario non ci sarà
sostenibilità del sistema sanitario".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
FECONDAZIONE:DE BIASI,SALUTE RIPRODUTTIVA VA OLTRE FERTILITÀ
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - La riforma della legge 40 sulla procreazione
medicalmente assistita "rientra in quel lavoro sulla salute riproduttiva che io credo
vada ben oltre la fertilità". Lo ha affermato Emilia Grazia De Biasi, presidente della
Commissione Igiene e Sanità del Senato, oggi al "Forum della sostenibilità e
opportunità nel settore della salute", in corso a Firenze. De Biasi ha spiegato che
la Commissione si occuperà della riforma, per scrivere "nuove regole" e
"ottemperare alle sentenze della Corte", al fine di "mettere a posto una legge
colabrodo, molto crudele per gli uomini e per le donne, per la paternità e la
maternità, e farne finalmente una legge civile". In merito all'attività della
Commissione, la senatrice ha ricordato che presto "dovremo dare i pareri sui livelli
essenziali di assistenza, che è un parere vincolante; avevano tentato di togliere
nella scorsa Finanziaria, ma l'abbiamo rimesso. Poi stiamo lavorando sulla legge
sulla responsabilità professionale che dovrebbe essere varata entro un mese,
molto importante perché riduce la medicina difensiva, e rende più sicure le cure.
Poi stiamo lavorando su una riforma importante, quella delle attività
funerarie".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SALUTE: A FIRENZE IL FORUM SULLA SOSTENIBILITÀ PER IL FUTURO
Alla Leopolda si discute anche di nutrigenomica
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Come conciliare sostenibilità e innovazione per il
futuro della sanità italiana, e garantire sempre migliori livelli di salute per il
cittadino? E' l'interrogativo attorno al quale ruota la prima giornata del 'Forum della
sostenibilità e opportunità nel settore della salute' aperto stamani alla Stazione
Leopolda di Firenze: una due giorni con istituzioni, associazioni di categoria,
mondo del volontariato, comunità scientifica e industria, su temi che vanno dal
futuro della medicina fino alle prospettive della nutrigenomica, la scienza che
studia le relazioni fra cibo e patrimonio genetico. Proprio per garantire la
sostenibilità del sistema nel lungo periodo "non si può prescindere dal contributo
che la ricerca scientifica può e deve dare", ha rimarcato Vito De Filippo,
sottosegretario alla Salute, nel suo messaggio di saluto. Ma c'è anche il ruolo dei
player del terzo settore e della mutualità, chiamati sempre più spesso a essere
protagonisti di un sistema misto che veda la collaborazione di pubblico e privato. E
c'è la necessità di superare le disuguaglianze fra singoli territori: "Non possiamo
più tollerare che una persona viva o muoia a seconda della regione in cui viene
assistita", ha tuonato Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Igiene
e Sanità del Senato. L'attenzione è rivolta in modo particolare alle nuove
generazioni, e alla necessità che adottino stili di vita sani: oggi in Italia la quota di
bambini in sovrappeso è pari al 30,7%, come ha ricordato Walter Ricciardi,
presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. "Un bambino sovrappeso oggi sarà un
adulto malato domani - sostiene - pertanto dobbiamo agire, cercando di
valorizzare al meglio la nostra dieta mediterranea, riconosciuta come modello da
seguire dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Unesco". Corretta
nutrizione, attività fisica e cultura della prevenzione sono anche i capisaldi della
'Carta di Sora', che sarà presentata oggi. Tra le proposte avanzate, l'idea di creare
un 'Salutometro', ovvero un misuratore di alcuni semplici parametri (peso, altezza,
pressione, indice di massa corporea) da raccogliere e annotare periodicamente su
diari personali, in modo da monitorare la buona salute degli italiani e accorgersi
per tempo se non si stanno seguendo adeguati stili di vita.
YAD-CG/ S0B QBXB
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
TUMORI: CANI SANNO DIAGNOSTICARE QUELLI A PROSTATA, STUDIO
Ricerca in corso, dimostrazione in occasione forum a Firenze
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata,
annusando le urine di un paziente con un'accuratezza pari al 98%. E' quanto
emerge da uno studio scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna,
condotto ed attualmente in corso con la collaborazione del Centro Militare
Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa.
I cani addestrati sono stati protagonisti, oggi a Firenze, di una dimostrazione al
Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità. La ricerca ha accertato che il
tumore della prostata produce delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in
grado di riconoscere con estrema attendibilità. "Zoe, Liu e ora Jack - spiega
Taverna, responsabile dell'unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di
Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso
addestramento sono stati in grado di riconoscere l'urina dei pazienti affetti da
tumore prostatico con un'accuratezza del 98%. Teniamo conto che l'accuratezza
dell'antigene prostatico specifico associato al primo campionamento bioptico della
prostata non supera il 35% di accuratezza".(ANSA).
YAD-CG/ S0B QBXB
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: IPASVI FIRENZE, RIPARTIRE DA BISOGNI DELLA PERSONA
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Si tiene oggi e domani a Firenze, nell'ambito del
Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, la Conferenza Regionale
Scienze Infermieristiche della Toscana. Presenti all'evento, con vari momenti di
approfondimento e di dibattito, i Collegi degli Infermieri di Firenze, Pistoia, Massa
Carrara, Siena, oltre alla presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi
Barbara Mangiacavalli. "Il mondo di oggi ci chiede di partire dalla persona e dai
suoi bisogni - ha affermato Danilo Massai, presidente del Collegio Ipasvi di Firenze
- quelli del paziente, ma anche quelli dei professionisti che, solo lavorando in modo
sereno e correttamente organizzato, possono assicurare cure e assistenza
adeguate Secondo Massai "sono cinque gli ambiti di lavoro che riteniamo
strategici: fragilità, gestione della presa in carico del paziente, gestione dei
percorsi e dei contatti fra ospedale e territorio, attenzione ai percorsi specifici che
sono necessari nell'ambito della salute mentale e dell'assistenza in carcere".
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: ASSOGENERICI, POSSIBILE RISPARMIARE 500 MLN ALL'ANNO
All'anno, con le prossime scadenze brevettuali
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Con le prossime scadenze brevettuali il Sistema
sanitario nazionale potrebbe risparmiare almeno 500 milioni di euro all'anno: ne è
convinto Enrique Hausermann, presidente di Assogenerici, intervenuto oggi al
Forum della Leopolda in corso a Firenze. "Chiediamo però - ha precisato - che
questi risparmi vengano riallocati alla farmaceutica regionale, e non vadano a
coprire altri capitoli di spesa, perché se no il nostro sforzo di essere propedeutici al
sostegno del Servizio sanitario nazionale come comparto farmaceutico viene
vanificato". Secondo Hausermann "ci sono dei dati di fatto per quanto riguarda i
possibili e auspicabili risparmi o contenimenti di spesa nei prossimi anni, e che
sono relativi a scadenze brevettuali di equivalenti, dove grosso modo parliamo di
1,7 miliardi: il che vuol dire che, con un taglio del 70%, arriviamo a 1,1 miliardi di
risparmio spalmato sui 5 anni. Analogo discorso vale per i biosimilari di cui scadrà
il brevetto: grosso modo lì parliamo di un miliardo e mezzo, col 20% circa come
taglio dei prezzi, il risparmio minimo sono 300 milioni".(ANSA).
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SALUTE: A FIRENZE IL FORMAGGIO VEGETALE SENZA SOIA
Realizzato a partire da semi zucca, presentato forum Firenze
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Un formaggio gustoso e sano, ma totalmente
vegetale, realizzato non con la soia ma a partire dai semi di zucca: adatto quindi
non solo ai vegani, ma anche a persone con intolleranze alimentari verso i derivati
animali. Sabina Baglio lo ha portato oggi al Forum della Leopolda sulla sostenibilità
nel settore della salute, allo stand del suo Laboratorio Vegano Foglia e Sfoglia.
Specializzata in pasticceria senza derivati animali, Baglio ha la certificazione
Vegan Ok di chef formatore.
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 23/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: FARMINDUSTRIA, QUI È DIFFICILE SPERIMENTARE FARMACI
In Italia, per tempi burocratici e approvazione protocollo
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - La sperimentazione clinica dei farmaci "in Italia è
resa un po' complicata sia dalla parte relativa ai tempi burocratici della gestione da
parte dell'Aifa, ma soprattutto dai numerosi comitati etici che tendono a espandere
i tempi di approvazione di un protocollo in maniera assolutamente non idonea a
competere con gli altri paesi". Lo ha detto Massimo Di Martino, membro della
giunta di Farmindustria, intervenuto oggi al Forum della Leopolda sulla sostenibilità
in sanità, in corso a Firenze. "Questo crea una specie di paradosso - sostiene Di
Martino - perché abbiamo una qualità di sperimentazione sui centri clinici molto
elevata, ma una inefficienza di sistema che rende difficile l'accesso a questa
qualità, e di conseguenza le aziende vanno a investire anche nella
sperimentazione clinica in altri paesi. Questo è un aspetto molto preoccupante,
perché la sperimentazione clinica effettuata in Italia è una fonte di finanziamento
della spesa sanitaria fondamentale".(ANSA).
YAD-CG/ S04 QBKN
AGIData: 23/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: AL VIA A FIRENZE FORUM DI IDEE E PROPOSTE INNOVATIVE
Firenze - Quale scenario si profila per la sanita' italiana, nei prossimi anni? Quali
strumenti innovativi consentiranno di garantire cure di qualita' a tutti i cittadini, nel
rispetto delle risorse disponibili? Come rendere l'Italia piu' attrattiva per la ricerca
internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che cosa ci riserva la medicina
del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso del "Forum della
sostenibilita' e opportunita' nel settore della salute", che si e' aperto oggi a Firenze,
presso la Stazione Leopolda: due giorni di lavori, dove rappresentanti di Istituzioni,
Associazioni di categoria, mondo del volontariato, comunita' scientifica e industria
sono chiamati a confrontarsi per condividere obiettivi e proporre soluzioni per lo
sviluppo del settore.
"Per essere davvero sostenibile e generare opportunita' - dichiara Giuseppe
Orzati, Direttore del Forum - un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto
in cui opera. Diventa cosi' fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,
perche' la sanita' e' un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate
a valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con
l'intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di
confronto tra chi e' interessato al cambiamento, condizione necessaria per la
sostenibilita' del sistema salute, e ai vantaggi che l'innovazione puo' produrre.
Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci
auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini".
Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono
previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su
argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l'innovazione tecnologica al
servizio della salute, l'alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione
e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da
valorizzare nella sanita' italiana. "L'86% delle malattie croniche di cui gli italiani
soffrono e' dovuto principalmente a quattro fattori di rischio, comportamentali e
pertanto modificabili: cattiva alimentazione, scarsa o nulla attivita' fisica, eccessivo
consumo di alcol e fumo", sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell'Istituto
Superiore di Sanita'. "Le politiche di controllo sull'abuso di alcol, attuate dal nostro
Paese negli ultimi anni, rappresentano una best practice, avendo ridotto in
maniera consistente l'elevato consumo di bevande alcoliche; anche le misure
messe in atto per contrastare il fumo di sigaretta hanno ottenuto buoni risultati. Al
contrario, molto resta da fare per quanto riguarda l'alimentazione e l'attivita' fisica:
secondo i dati dell'ultimo Rapporto Osservasalute dell'Osservatorio Nazionale sulla
Salute nelle Regioni Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni e' in
sovrappeso o obeso, mentre la quota di bambini in eccesso di peso e' pari al
30,7%. Le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire
il trend attuale, tanto e' vero che i nostri ragazzi sono i piu' obesi in Europa, dopo i
greci, e i terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un preludio di
insostenibilita', perche' noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi sara' un
adulto malato domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio
la nostra dieta mediterranea, riconosciuta come modello da seguire
dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' e dall'Unesco". (AGI)
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: PARAPLEGICI LIVORNO, DIFENDERE DIGNITÀ DELLE PERSONE
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Un uomo in sedia a rotelle che lavora, guida per
conto suo e vive per conto suo non costa niente allo Stato e alla Regione: e in
questo modo difendi la dignità delle persone". Fabrizio Torsi, presidente
dell'associazione paraplegici di Livorno, ha portato la sua testimonianza in un
panel del Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, in corso a Firenze. "Io
ci metto il coraggio di vivere, lo Stato metta il coraggio di rispondere alle nuove
esigenze", ha aggiunto. "Se oggi uno strumento non serve più, lo devi cestinare, e
devi saper rispondere alla domanda di un tetraplegico che è autonomo e vuole
essere sempre più autonomo", ha evidenziato Torsi, secondo cui "guardando ai
nuovi Lea, c'è il finanziamento per comprare una motocarrozzetta per chi ha
problemi. Ma siamo nel 2016, questi contributi devono andare per l'acquisto di una
vettura multiadattata. Uno come me, che torna a casa con una lesione alla
colonna, per stare in casa ha tutto, ma niente per andare a mangiare una pizza
fuori. Per me una vettura non è un lusso, è una protesi, e bisogna saper
rispondere a queste esigenze nuove".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SALUTE: NASCE IL SALUTOMETRO' PER UN CORRETTO STILE DI VITA
Proposta avanzata in Carta di Sora presentata a Forum Firenze
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - Dopo il redditometro, il "salutometro": è la proposta
avanzata nella Carta di Sora, un documento sulle buone pratiche per migliorare gli
stili di vita, presentato al Forum della Leopolda sulla sostenibilità nel campo della
salute, che oggi vede la sua seconda giornata a Firenze. Il salutometro
raccoglierebbe alcuni parametri da raccogliere periodicamente in un "diario
personale" per ogni singolo cittadino sano: peso, circonferenza dell'addome,
altezza, pressione arteriosa, indice di massa corporea. "Un modo - sostengono i
proponenti - per ripristinare un fondamentale momento di controllo pubblico della
salute del cittadino, funzione svolta un tempo dal servizio obbligatorio di leva o dal
medico scolastico, uno strumento per sottolineare quanto possa essere utile
misurare la salute e non solo la malattia. Insomma, analogamente al redditometro
per valutare il benessere economico degli italiani, si potrebbe realizzare una sorta
di salutometro per misurare il loro stato di salute, e verificare in tempo se stanno
per evadere stavolta non il fisco, bensì i corretti stili di vita". (ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: PIATTAFORMA PER CONTROLLO DA REMOTO ENERGIA
OSPEDALI
Siram presenta a Firenze 'Hubgrade'
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - Una nuova piattaforma intelligente di controllo da
remoto dell'energia, per una migliore gestione della risorsa nelle strutture
ospedaliere: Siram (gruppo Veolia) presenta al Forum della Leopolda sulla
sostenibilità in sanità, in corso a Firenze, la piattaforma Hubgrade, che è già in
corso di installazione al Policlinico di Milano e all'Ospedale di Bergamo. "E' una
nuova generazione di sistema di telecontrollo - spiega Frederic Van Heems,
presidente e amministratore delegato della società - particolarmente importante
per un ospedale, perché un ospedale è una smart city concentrata, vive 24 ore al
giorno con una complessità tecnologica importante. Hubgrade permette di avere
tutte le informazioni, mediante degli algoritmi può fare previsioni e aggiustamenti, e
permette alle squadre operative, dopo, di fare tutte le operazioni
necessarie".(ANSA).
YAD-CG/ S42 QBXH
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: AUSL TOSCANA SUD-EST VINCE IL PREMIO LEAN LEOPOLDA
Riconoscimento a idee più innovative sostenibilità Ssn
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - L'Azienda Usl Toscana sud-est e Francesco Conforti
hanno vinto il Premio Lean Leopolda per i progetti e le idee più innovative per la
sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Il riconoscimento, assegnato
nell'ambito del Forum della Leopolda in corso a Firenze, è promosso dall'Azienda
Ospedaliera Universitaria Senese, e premia progetti di dipendenti di aziende
sanitarie, o idee di singoli cittadini, finalizzati a eliminare gli sprechi e a migliorare
l'efficienza della sanità pubblica. Sono state oltre 100 le proposte raccolte da tutta
Italia: 5 idee e 6 progetti sono arrivati in finale. Il progetto "Alleggeriamo il peso di
una lacrima", dell'Ausl Toscana sud-est, "risolve un problema dei pazienti fragili e
dei bambini - si legge - utilizzando al meglio gli strumenti che il lean mette a
disposizione", mentre l'idea "attivaMente" di Conforti, è stata giudicata "un'idea
innovativa per rendere il paziente consapevole del percorso di cura
intrapreso".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SIRAM: VAN HEEMS, 2016 MIGLIORE DELLE PREVISIONI
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Abbiamo chiuso il 2015 con risultati molto positivi in
anticipo sul nostro piano, e il 2016 dovrebbe vedere una evoluzione positiva di
questo risultato, migliore delle previsioni". Lo ha affermato Frederic Van Heems,
presidente e amministratore delegato di Siram (gruppo Veolia), che ha parlato a
margine del Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità. Van Heems ha
ricordato che "avevamo chiuso il 2015 con un Ebitda di oltre 50 milioni di euro, su
un fatturato poco sopra i 700 mln su tutto il territorio italiano. L'evoluzione positiva
è dovuta alle riorganizzazioni che abbiamo fatto, ma soprattutto all'innovazione
tecnologica e di modello contrattuale, col project financing e con modelli di
risparmio condiviso con i clienti".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
APPALTI: VAN HEEMS (SIRAM), CODICE AIUTERÀ PROJECT FINANCING
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Con il nuovo Codice degli appalti, e il partenariato
pubblico-privato, pensiamo che il project financing sarà ancora più sviluppato in
Italia". Lo ha affermato Frederic Van Heems, presidente e amministratore delegato
di Siram (gruppo Veolia), che ha parlato a Firenze a margine del Forum della
Leopolda sulla sostenibilità in sanità. "La cosa importante - ha spiegato - è che per
utilizzare al meglio il project financing ci vogliono strumenti di Ppp o di
concessione di servizi pubblici; c'è bisogno di trasparenza, e il nuovo codice degli
appalti, con le regole che sta mettendo in piedi l'Anac, vanno nella direzione
giusta: più trasparenza, più possibilità per gli attori finanziari di finanziare
chiaramente l'utilizzo delle nuove tecnologie che generano risparmio condiviso per
tutti".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: RAVIGLIONE(OMS),RISCHIAMO DI PERDERE GLI ANTIBIOTICI
In sola Europa ogni anno 25.000 morti per infezioni resistenti
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Stiamo rischiando, e in effetti stiamo progredendo
verso la perdita degli antibiotici, e verso un'era sostanzialmente post-antibiotica".
Lo ha detto Mario Raviglione, direttore del programma globale contro la tubercolosi
presso l'Oms, a proposito della risoluzione sul problema della resistenza agli
antibiotici votata dall'Onu giorni fa. "Nella sola Europa ci sono almeno 25mila morti
all'anno a causa di infezioni che sono divenute resistenti al trattamento antibiotico,
o in alcuni casi al trattamento antivirale", ha aggiunto, a margine dei lavori del
Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, in corso a Firenze. "Nel 2050
potremmo arrivare a 10 milioni di morti all'anno per questo motivo - sostiene lo
scienziato - e potremmo arrivare a spese di triliardi di dollari per i sistemi sanitari,
spese che arrivano fino al 3,5% del Pil: quindi, o la cosa si arresta adesso o non si
potrà. I governi a questo punto devono veramente rendersi conto che c'è necessità
sia di misure di controllo della situazione attuale, che è già grave in sé, sia misure
relative alla ricerca". Per Raviglione "c'è stato un abuso dell'uso di antibiotici, un
mancato controllo sull'uso adeguato sia da parte degli operatori sanitari sia da
parte dei cittadini. Comunemente si va dal medico per un raffreddore e si chiede
un antibiotico". Oltre all'educazione al corretto uso "ci vogliono laboratori adeguati"
in grado di fare !diagnostica adeguata e immediata di alcune infezioni che devono
essere identificate paese per paese; un sistema di sorveglianza a livello nazionale
che consenta di identificare dove si sta sviluppando una importante epidemia e
arrestarla; un sistema di controllo della trasmissione, soprattutto negli ambienti
ospedalieri dove i malati sono già di per sé immunocompromessi". Sulla ricerca di
nuove molecole, "ci sono 50-60 miliardi all'anno di investimenti - spiega - di cui il
95% vanno alle altre aree, non più all'antibiotico", per cui "da un lato ci deve
essere uno sforzo pubblico-privato, con l'industria che viene sensibilizzata, e
dall'altro uno sforzo governativo".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: RAVIGLIONE(OMS), LIMITARE ANTIBIOTICI IN ZOOTECNIA
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "La maggior parte dell'uso di antibiotici oggi è nel
settore veterinario, il 70%: si deve assolutamente arrivare anche lì a un
meccanismo di controllo". Lo ha affermato Mario Raviglione, direttore del
programma globale contro la tubercolosi presso l'Oms, a proposito della
risoluzione sul problema della resistenza agli antibiotici votata dall'Onu. "Lì si deve
fare un'operazione che è difficile, ma che deve essere massiccia - ha aggiunto,
parlando a margine del Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità - sul
controllo di questo abuso di antibiotici, appunto nell'industria della riproduzione per
l'alimentazione, che utilizza largamente antibiotici provocando la creazione di
batteri resistenti per selezione: batteri che poi vengono trasmessi
all'uomo".(ANSA).
YAD-CG/ S04 QBJA
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
FIRENZE SANITÀ: FOCUS SU INNOVAZIONE A FORUM DI FIRENZE
Seconda giornata lavori alla kermesse Leopolda
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - L'innovazione è stata la parola chiave della seconda
giornata dei lavori del Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, kermesse
che ha coinvolto 700 addetti ai lavori e 2.000 visitatori. Si è parlato di innovazione
di tecnologia e ricerca clinica: ne sono stati evidenziati i vantaggi che può
apportare al miglioramento del benessere e della salute del singolo cittadino,
grazie a diagnosi precoce e terapie sempre più personalizzate, e al sistema
sanitario in termini di contenimento dei costi nel medio-lungo periodo. Nell'area
tematica "Il futuro della salute e della medicina" sono stati illustrati avveniristici
progetti di innovazione tecnologica applicata al campo medicale: dalla
realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al software open source
(SoundSight Training) per aiutare i non vedenti ad orientarsi nello spazio solo
attraverso il suono; dallo specchio in grado di segnalare i rischi per la salute,
interpretando le espressioni del volto, fino al "Consciuos Hospital", l'ospedale del
futuro, al cui interno tutto è interconnesso e non esiste più il confine tra uomo,
macchina ed edificio.(ANSA).
YAD-CG/ S04 QBKN
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: OSSERVATORIO DIGITALE, ATTRATTIVI SOLO SE INVESTIAMO
Intervento Mariano Corso a Forum Leopolda a Firenze
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Non possiamo non investire in questo settore",
ovvero la sanità digitale: "Perderemmo attrattività come sistema Paese". Così
Mariano Corso, responsabile scientifico dell'Osservatorio sull'innovazione digitale
in sanità, al Forum della Leopolda a Firenze. "Le regioni del Sud - ha proseguito -
di fatto devono finanziare, a causa della mobilità passiva, le strutture di eccellenza
di Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, quindi ci sono risorse che vengono
spostate, disagi per i cittadini, perdita di attrattività del territorio e di posti di lavoro
ed innovazione. Rischiamo, con la progressiva apertura della competizione a
livello europeo, di diventare per l'Europa quello che purtroppo la Calabria o la
Sicilia hanno dovuto patire a livello nazionale". Negli ultimi mesi "abbiamo avuto
l'approvazione non soltanto a livello governativo, ma anche con la ratifica in
Conferenza Stato Regioni, di programmi che identificano tutto sommato una
strada, e quindi qui possiamo dire che si vede un cambiamento di passo nella
pianificazione". Gli 1,3 miliardi attualmente investiti, per Corso, "non ci consentono
di superare il gap che abbiamo. Spendiamo per ogni cittadino 22 euro in sanità
digitale; i nostri amici danesi, che non hanno gap da superare, buon per loro, ne
spendono ogni anno 70, e on hanno i problemi della cronicità, del territorio che
abbiamo noi. C'è ovviamente un grandissimo problema". Inoltre "noi abbiamo una
frammentazione estrema: il 70% della spesa viene realizzata a livello locale dalle
aziende, solo il 30% dalle Regioni, a livello nazionale quasi niente. C'è un enorme
frammentazione, ma il digitale non funziona così: se voi prendete le grandi
organizzazioni, una grande banca, in realtà ci devi fare esattamente il contrario,
quindi avere grandi infrastrutture che vengono progettate, realizzate e acquistate a
livello centrale, e invece poi la loro implementazione supportata a livello locale. C'è
una grande frammentazione della spesa, e comunque una spesa oggettivamente
inadeguata rispetto alle sfide".(ANSA).
YAD-CG/ S57 QBXX
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ:MASTROBUONO(LUISS),CAMBIA CON MUTUE E WELFARE
AZIENDE
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - Mutualità e welfare aziendale cambieranno l'assetto
del sistema sanitario italiano: ne è convinta Isabella Mastrobuono, docente della
scuola di management della Luiss di Roma, che ha parlato a margine dei lavori del
Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità. "Tutti i sistemi sanitari e sociali
europei - sostiene - ormai sono sistemi misti nei quali il finanziamento è per parte
pubblico e per parte privato. Anche da noi abbiamo un finanziamento privato della
sanità, prevalentemente da parte di cittadini: si deve riorganizzare avendo due
grandi opportunità davanti". La prima opportunità "ce l'ha data già il governo, ed è
straordinaria, quella della promozione del welfare aziendale che con le sue
iniziative ha dato avvio a una delle più grandi rivoluzioni nell'ambito del lavoro, a
mio avviso, cioè garantire anziché premi in servizi anziché in denaro, perché i
servizi creano lavoro. Dall'altra parte abbiamo lo straordinario mondo della
mutualità, che rappresenta la volontarietà, la sussidiarietà, e la grande capacità
degli italiani di mettersi in gioco nella solidarietà".(ANSA).
YAD-CG/ S04 QBKN
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: GE HEALTHCARE, CON TELEMEDICINA GRANDI RISPARMI
'Occorre mettere a sistema dati'
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - Nel collegamento ospedale-territorio "ci sono i
grandi risparmi che può dettare l'avanzamento della sanità digitale, della
telemedicina, ma anche un coinvolgimento diverso dei Big Data". Lo ha affermato
Marco Campione, ad di Ge Healthcare per l'Italia, a margine dei lavori del Forum
della Leopolda sulla sostenibilità in Sanità. "Oggi l'1% dei dati clinici - dice - è
trasformato e utilizzato in informazioni utili, c'è uno spreco straordinario. Se
riusciamo a mettere a sistema i dati, e trasformarli in supporti all'ausilio alla
decisione, riusciamo veramente a fare qualcosa di importante". Per gli investimenti
in innovazione della sanità "ci sono aree molto più ricettive di altre - afferma
Campione - la difficoltà è mettere a sistema una competizione non scritta ma che
di fatto c'è tra le regioni italiane, le province e le Asl all'interno di singola regione.
Penso che la finestra di opportunità della riforma del Titolo V che vada un po' a
normalizzare legislazione concorrente tra Stato e Regioni possa aiutare nell'ottica
di scambiare le buone pratiche e ridurre le inefficienze là dove ci sono".(ANSA).
YAD-CG/ S04 QBKN
ANSAData: 24/09/2016
per staff editoriale
SANITÀ: BARNI, DIALOGHIAMO PER MIGLIORARE ANCORA
Concluso il Forum della Leopolda sulla sostenibilità
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Vogliamo continuare a lavorare per migliorare i
nostri già apprezzabili risultati: per far questo dovremo dialogare di più e
confrontarsi di più, questo è il nostro messaggio". Lo ha affermato Monica Barni,
vicepresidente della Regione Toscana, chiudendo il Forum della Leopolda sulla
sostenibilità in sanità, con un convegno in plenaria in cui i portavoce dei tavoli
tematici al lavoro negli ultimi due giorni hanno presentato una sintesi di quanto
emerso dal confronto.
"E' estremamente importante offrire occasioni di dibattito fra i vari attori del sistema
come accaduto in questi due giorni", ha detto Barni, spiegando di aver "atteso con
interesse" i risultati dei tavoli tematici "perché ne possiamo trarre spunti per
costruire politiche di più lungo respiro".(ANSA).
YAD-CG/
S57 QBXX
FIDEST 1/2Data: 24/09/2016
Per staff editoriale
“FORUM DELLA SOSTENIBILITÀ E OPPORTUNITÀ NEL SETTORE DELLA
SALUTE”
Si chiude oggi a Firenze la prima edizione del “Forum della sostenibilità e
opportunità nel settore della salute”, che ha visto riuniti nel capoluogo toscano i
principali protagonisti della sanità italiana, in un confronto volto a delineare
soluzioni e strategie per lo sviluppo del settore, all’insegna di una gestione oculata
delle risorse. Un ricco e intenso programma di eventi, tavoli tecnici e workshop ha
animato per due giorni la Stazione Leopolda, coinvolgendo 700 addetti ai lavori e
registrando 2.000 visitatori.
Parola chiave della seconda giornata dei lavori è stata l’innovazione, declinata in
tutte le sue applicazioni, dalla tecnologia alla ricerca clinica: ne sono stati
evidenziati i vantaggi che può apportare sia al miglioramento del benessere e della
salute del singolo cittadino, grazie a diagnosi precoce e terapie sempre più
personalizzate, sia al sistema sanitario, in termini di contenimento dei costi e
riduzione della spesa nel medio-lungo periodo.
Uno degli ambiti in cui si annoverano negli ultimi decenni le maggiori
sperimentazioni è senza dubbio quello oncologico, cui il Forum ha dedicato l’area
tematica “Il futuro senza cancro”. Si sono alternati interventi di autorevoli esperti
sulle nuove frontiere che si profilano nella lotta ai tumori, incontri con studenti e
cittadini per ricordare il ruolo dell’alimentazione e dei corretti stili di vita come
strumenti di prevenzione e l’importanza degli screening per l’individuazione
precoce della malattia.
E proprio sul fronte delle diagnosi innovative, un prezioso aiuto può arrivare anche
dai nostri amici a quattro zampe, che, opportunamente addestrati, sono in grado di
rilevare con il loro olfatto la presenza di neoplasie, come dimostrato dai cani
dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, tra i protagonisti della manifestazione.
Sono stati, inoltre, presentati i risultati di uno studio attualmente in corso, condotto
dall’Unità Operativa di Urologia di Humanitas, in collaborazione con il Centro
Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della
Difesa, da cui è emerso che i cani, dopo un rigoroso addestramento, possono
diagnosticare con un’accuratezza pari al 98% il tumore alla prostrata, annusando
un campione di urine del paziente.
“Oggi abbiamo a disposizione diverse armi per combattere la lotta contro il cancro:
– afferma Gianni Amunni, Direttore Operativo Istituto Toscano Tumori – dalla
prevenzione primaria e l’adozione di adeguati stili di vita e sane abitudini
alimentari, alla prevenzione secondaria e la diffusione degli strumenti di
anticipazione diagnostica. C’è poi tutto il mondo della cura, dove si è assistito a
un’incredibile crescita dell’innovazione: la chirurgia sempre meno invasiva, che
tende a mantenere l’integrità corporea del paziente, la radioterapia, in grado di
colpire con precisione millimetrica il tumore nelle sedi più improbabili, la
chemioterapia con l’impiego di farmaci a bersaglio che risparmiano le cellule sane
e l’immunoterapia per aggredire il cancro tramite gli anticorpi presenti
nell’organismo.
FIDEST 2/2Data: 24/09/2016
Per staff editoriale
Infine, la ricerca, che continua a fornirci informazioni sempre più dettagliate sulle
caratteristiche della malattia. È però fondamentale l’organizzazione, la presenza di
un network, di reti oncologiche dove unire prevenzione, terapia e ricerca, per poter
garantire a tutti i cittadini la stessa prospettiva di cura”.“Il futuro della salute e della
medicina” è il titolo di un’altra area tematica in cui sono stati illustrati avveniristici
progetti di innovazione tecnologica applicata al campo medicale: dalla
realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al software open source –
SoundSight Training – per aiutare i non vedenti ad orientarsi nello spazio solo
attraverso il suono. E ancora: lo specchio in grado di segnalare i rischi per la
salute, interpretando le espressioni del volto, e il “Consciuos Hospital”, l’ospedale
del domani, al cui interno tutto è interconnesso e non esiste più il confine tra uomo,
macchina ed edificio.
“Il futuro ci viene incontro con una grande velocità: ogni 5 anni assistiamo a
un’innovazione digitale e tutto cambia”, spiega la coordinatrice dell’area tematica
Giorgia Zunino, Direttore UOS IRCSS San Martino di Genova e Direttore
Scientifico Alta Formazione Hedux.org. “La realtà che ci aspetta è il ‘cognitive’,
l’intelligenza artificiale, che porterà a un cambiamento radicale del modo di
concepire la medicina, il ruolo del medico e anche gli ospedali. Quest’ultimi
svilupperanno al loro interno una rete di interconnessioni tali per cui, proprio come
un vero organismo vivente, saranno in grado di reagire e soddisfare le esigenze
del personale che ci lavora, diventando più efficienti e riducendo i costi. Pensiamo,
per esempio, ai letti che rileveranno direttamente peso, temperatura e pressione
del paziente, oppure alle pareti della stanza che cambieranno colore e luminosità a
seconda dello stato d’animo della persona, osservando semplicemente le
espressioni del viso”.
Ma, in tema di innovazione e ricerca, in che modo è possibile rendere il nostro
Paese più attrattivo per gli investimenti internazionali?“Per il sistema Università-
Ricerca-Impresa italiano, la capacità di attrarre investitori internazionali richiede
che i tre attori dialoghino costantemente tra loro e che dalla formazione superiore
si passi alla ricerca e poi alla produzione, senza discontinuità”, dichiara Paolo De
Natale, Direttore dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CNR). “Il dialogo richiede, però, persone che abbiano un substrato
culturale comune e siano, quindi, in grado di trasferire rapidamente ed
efficientemente informazioni, fino a generare prodotti ad alto grado di innovazione.
Mentre Università e Ricerca, in Italia, hanno già un grado abbastanza elevato di
integrazione, frenato soprattutto da un quadro normativo troppo eterogeneo, le
imprese hanno ancora un numero troppo esiguo di personale con elevato livello di
istruzione e con una adeguata esperienza di ricerca. Per ridurre questo dislivello
culturale, il CNR ha in programma di lanciare dottorati di ricerca, che prevedano
l’impegno paritetico di Università, CNR ed Imprese per creare delle nuove figure
professionali, con il potenziale di rivoluzionare gli attuali rapporti, affidando a
prodotti industriali sempre più innovativi il superamento dei problemi economici”.
http://forumdellaleopolda.it/
RAI - TGR TOSCANAData: 23 settembre 2016
Orario: 19.30
Audience: N.B.
Oggetto: presentazione del Forum della sostenibilità e opportunità
nel settore della salute
Durata: 30’’
OGGI IN TOSCANA – TVR ITALIA/
7 GOLD
Data: 23 settembre 2016
Orario: 20.30
Audience: 51.450
Oggetto: presentazione del Forum della sostenibilità e opportunità
nel settore della salute
Intervista a: Giuseppe Orzati, Presidente del Forum
Durata: 2’
ABOUTPHARMA.COMData: 14/09/2016
Utenti unici: 20.000
AL FORUM DELLA LEOPOLDA RIFLETTORI ACCESI SULLA SOSTENIBILITÀ
DEL SSN CON UN PATTO COMUNE SULLA PREVENZIONE
In programma a Firenze, il 23 e 24 settembre, l’evento pensato per riunire tutti gli
attori del sistema salute, cittadini sani e malati compresi attorno a tavoli di lavoro ai
quali confrontarsi, proporre strategie e soluzioni, stilare conclusioni condivise. Dai
tavoli documenti da sottoporre ai decisori. Tra un anno la verifica del percorso
fatto.
La Sanità italiana ha bisogno di un rilancio che consenta di preservare efficienza e
qualità pur ridistribuendo le risorse. La parola chiave è sostenibilità. Cioè risparmi
intelligenti per poter liberare risorse da utilizzare dove servono. Si può anche
ragionare su nuove sinergie pubblico-privato, in sana concorrenza e nel rispetto di
Costituzione e dettami della Riforma sanitaria che prevede assistenza e cure a
carico dello Stato e uguali per tutti. Non basta però la politica per raggiungere
obiettivi che in altri Paesi occidentali hanno fatto regredire lo spirito di universalità
che la sanità deve avere.
Per questo si è pensato di riunire a Firenze, il 23 e 24 settembre, tutti gli attori del
sistema salute, cittadini sani e malati compresi. Tavoli di lavoro ai quali
confrontarsi, proporre strategie e soluzioni, stilare conclusioni condivise. Dai tavoli
documenti da sottoporre ai decisori. Il Forum della Leopolda sulla sostenibilità
della sanità del Paese prevede anche un patto comune sulla prevenzione. Evitare
le malattie o procrastinarne la comparsa porta ingenti risparmi nel tempo e l’Italia
in questo settore è in forte ritardo.
Le previste Case della Salute potrebbero essere il primo tassello, poi sistemi di
misurazione della buona salute (e se possibile premi a chi applica corretti stili di
vita) da registrare in schede personali. Non solo, anche l’innovazione tecnologia e
informatica in campo medico porta alla lunga risparmi. L’importante è renderla
accessibile a tutti e non a pochi eletti residenti in Regioni e in città dove la sanità è
sempre al passo dei tempi nel pubblico e nel privato convenzionato. Due giorni di
intenso lavoro, di curiosità e aperti a tutti i cittadini che avranno modo di dire ciò
che pensano a chi poi ha il compito di sintetizzare e a chi poi dovrà decidere.
ABOUTPHARMA.COM 1/2Data: 14/09/2016
Utenti unici: 20.000
SARÀ PRESENTATA ALLA LEOPOLDA LA CARTA DI SORA SULLA
PREVENZIONE
Il documento frutto di due giornate di lavori degli specialisti della
prevenzione riunitisi il 9 settembre scorso nel centro in provincia di
Frosinone per un convegno conclusosi con un tavolo tecnico sui temi della
prevenzione e dello sport come strumento di benessere fisico e psicologico
e della sua accessibilità alla popolazione.
Sarà presentata a Firenze, durante il Forum della Leopolda del 23 e 24 settembre,
il documento battezzato “Carta di Sora”, frutto di due giornate di lavori degli
specialisti della prevenzione riunitisi il 9 settembre scorso nel centro in provincia di
Frosinone in occasione del Convegno “La Salute nelle città: Sport, Salute – Buone
pratiche per migliorare lo stile di vita”, conclusosi con un tavolo tecnico per l’avvio
di un confronto costruttivo con gli operatori della salute e le istituzioni sui temi della
prevenzione e dello sport come strumento di benessere fisico e psicologico e della
sua accessibilità a tutte le fasce della popolazione.
Nel mirino degli esperti, attività fisica, corretta nutrizione, cultura della prevenzione
e un punto di riferimento preciso: le Case della Salute, previste sulla carta ma
ancora in via di realizzazione se non di definizione, che insieme ai Comuni,
dovrebbero essere il cardine per la sanità dei sani, per valutare i parametri che
indicano quando si seguono corretti stili di vita, luoghi di educazione e di ascolto,
ambulatori di ascolto e di consigli per una strategia di buona salute ad personam.
Ma soprattutto anagrafe dove conservare e tenere aggiornati i diari di ogni singolo
cittadino, dalla nascita in poi, le anamnesi di buona salute. Utili anche quando
subentra una malattia per una medicina veramente personalizzata.
La proposta che ne discende è di creare una sorta di “salutometro” di ogni
cittadino, registrando semplici parametri da seguire nel tempo: peso, altezza,
indice di massa corporea, qualche esame del sangue chiave quando serve.
Sapere il gruppo sanguigno per esempio è oggi prassi scomparsa, conoscere il
proprio assetto ormonale non sarebbe male, anche in relazione al funzionamento
di ghiandole chiave come la tiroide, l’emoglobina glicata almeno una volta per
misurare anche se è corretta l’alimentazione…. Anche misurare la pressione
sanguigna nei giovani per valutarne l’evoluzione.
ABOUTPHARMA.COM 2/2Data: 14/09/2016
Utenti unici: 20.000
Bisogna tener conto che negli anni passati momenti di visite di prevenzione e di
valutazione c’erano e avevano una loro importanza anche nella diagnosi precoce
di eventi negativi giovanili: la visita di leva, il medico scolastico, i controlli (questo
fino a metà degli anni 60) scolastici per la tubercolosi. Non tutto va ripetuto, ma c’è
molto di nuovo da aggiungere. Come il registrare le vaccinazioni fatte: un dato utile
alla propria ma senz’altro anche alla salute degli altri con cui si entrerà in contatto
per il resto della vita.
AGIPRESS.ITData: 22/09/2016
Utenti unici: N.D.
ALLA LEOPOLDA DI FIRENZE IL FORUM DELLA SOSTENIBILITÀ E
OPPORTUNITÀ NEL SETTORE DELLA SALUTE
23-24 settembre, si spazierà dall'innovazione tecnologica in sanità
all'alimentazione, salute e sostenibilità, dalla digitalizzazione in sanità alle
città socialmente sostenibili, dalle malattie rare al bullismo
AGIPRESS - FIRENZE - Quale sarà il futuro della sanità italiana? In una società
che invecchia e che vede costantemente aumentare la domanda di salute e
diminuire le risorse economiche disponibili, quali strumenti e soluzioni innovative ci
aiuteranno a garantire a tutti i cittadini le migliori cure possibili? Quali nuove idee
mettere in campo per un SSN più sostenibile? A queste e tante altre domande
cercherà di dare risposte il Forum della Sostenibilità e Opportunità nel Settore
della Salute che si terrà a Firenze il 23 e 24 settembre 2016. Interverranno
rappresentanti di Istituzioni, Associazioni di pazienti e di categoria, comunità
scientifica e imprese che condivideranno obiettivi e progetti per l’innovazione e lo
sviluppo del sistema sanitario. La sostenibilità energetica di grandi strutture come
quelle dei Comuni saranno messe a dura prova nei prossimi anni per via degli
attesi incrementi dei costi diretti ed indiretti dell’energia primaria. L’efficientamento
energetico ed il conseguente risparmio costituirà una chiave di svolta significativa
quanto ineluttabile nella razionalizzazione della spesa sanitaria. Sarà questo uno
degli eventi all'interno della due giorni dove si spazierà dall'innovazione
tecnologica in sanità all'alimentazione-salute e sostenibilità, dalla digitalizzazione
in sanità alle città socialmente sostenibili, dalle malattie rare al bullismo. La
partecipazione è gratuita.
Nel corso delle due giornate, ricche di sessioni ed eventi, interverranno, tra gli altri:
Emilia Grazia De Biasi, Presidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato,
Vito De Filippo, Sottosegretario di Stato Ministero della Salute, Mario Raviglione,
Direttore Programma Globale sulla Tubercolosi presso l’OMS, Walter Ricciardi,
Presidente Istituto Superiore di Sanità, Antonio Saitta, Presidente della
Commissione Salute alla Conferenza Stato Regioni
ABOUTPHARMA.COM 1/2Data: 23/09/2016
Utenti unici: 20.000
AL FORUM DELLA LEOPOLDA FOCUS SULLA SOSTENIBILITÀ:
RIORGANIZZARE IL SSN SENZA IMPOVERIRLO
A Firenze una due giorni dedicata al futuro del Servizio sanitario nazionale,
tra finanziamento pubblico ridotto all’osso, innovazione farmaceutica ad alto
costo, sprechi e diseguaglianze. Dalle Fondazione Gimbe un Osservatorio
nazionale ad hoc. La senatrice De Biasi: “L'universalismo è ancora un
grande valore”.
di Marcello Longo
Spendere di più, ma meglio. Archiviare la stagione dei tagli e combattere gli
sprechi. Investire su prevenzione e territorio. E ancora: puntare su una nuova
governance della spesa e dell’innovazione farmaceutica. È una lunga la lista di
priorità per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale (Ssn) quella che arriva
dalla Stazione Leopolda di Firenze, dove è in corso il “Forum della sostenibilità e
opportunità nel settore della salute”, due giorni (23-24 settembre) con un fitto
calendario di appuntamenti che riuniscono nel capoluogo toscano tanti protagonisti
del settore – istituzioni, comunità scientifica, imprese, associazioni di pazienti e di
categoria – per un confronto sul futuro del sistema sanitario. Un futuro
“minacciato” da processi ormai ben noti: l’invecchiamento progressivo della
popolazione; con il carico di patologie croniche e disabilità che porta con sé;
innovazione farmaceutica e tecnologica ad alto impatto economico; tagli pesanti
alle risorse destinate al Fondo sanitario nazionale negli ultimi anni. Con
ripercussioni sul piano sociale e soprattutto sulle famiglie: aumenta il carico di
spese mediche e non, pesano sempre di più i mancati redditi da lavoro dei
caregiver.
Su come garantire la sostenibilità (o forse la sopravvivenza) del Ssn si concentra
buona parte del programma del Forum. Una ricetta che metta d’accordo tutti non
c’è, ma almeno sull’indebolimento dell’impegno pubblico in sanità ci sono i numeri
a fare chiarezza. A riassumerli, nel corso del convegno di apertura del Forum della
Leopolda, è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: “Il Ssn ha
perso circa 25 miliardi di euro negli anni 2012-2015. Rispetto a quanto Stato e
Regioni avevano concordato nel Patto per Salute la sanità ha avuto circa 6,8
miliardi in meno. Rispetto alla previsioni del 2013 con la legge di Stabilità 2016 si
è persa traccia di oltre 7 miliardi”.
ABOUTPHARMA.COM 1/2Data: 23/09/2016
Utenti unici: 20.000
E anche il confronto con l’estero non ci rende onore: “Tra i Paesi del G7 siamo
ultimi per spesa sanitaria totale e pubblica, ma siamo secondi per spesa out of
pocket”. Secondo il presidente della Fondazione Gimbe – che a Firenze ha
presentato il neonato Osservatorio nazionale sulla sostenibilità del Ssn (in
continuità con il Rapporto 2016-2025 pubblicato a giugno) – bisogna uscire da
quell’ottica che ha ridotto il tema della sostenibilità alla domanda “su come
riusciremo a sbarcare il lunario” l’anno prossimo. “Quando un Paese si trova in
condizioni di crisi economica ha tre opzioni per garantire il sistema sanitario:
contenere i tagli, identificare nuovi canali di finanziamento (sanità integrativa,
ticket, addizionali regionali) e poi quella del disinvestimento e della riallocazione”. A
questa terza opzione Fondazione Gimbe invita a guardare con particolare
attenzione: “Significa – spiega Cartabellotta – ridurre servizi e prestazioni a basso
valore, spesso sovra-utilizzate, e investire in prestazione ad alto valore, spesso
sotto-utilizzate”. Intendendo per “valore” la traduzione impropria del concetto di
“value”, ovvero la capacità degli investimenti di restituire risultati in termini di salute
per i pazienti. Così da innovare l’offerta del Ssn, riducendo gli sprechi e riallocando
le risorse. Un contributo alla sostenibilità che, tuttavia, non può far passare in
secondo piano la necessità di “un preciso programma politico per il rilancio del
finanziamento pubblico”.
Riorganizzare è la parola chiave scelta dalla presidente della Commissione Igiene
e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, per il dibattito sulla sostenibilità: “Lo
sapete, sono fortemente convinta che il Fondo sanitario nazionale debba crescere.
Ma se si lavora male, i soldi non basteranno mai. Si parla di innovazione? Allora
queste deve essere anche organizzativa. A cominciare dal superamento delle
troppe differenze con cui lavorano le Regioni, dall’integrazione tra sanità e sociale
(fondamentale nel caso delle cronicità). Obiettivi su cui la riforma dell’art.117 della
Costituzione parla chiaro”.
Nodo cruciale per la sostenibilità è quello dei farmaci innovativi. “Il Fondo per i
farmaci innovativi – è stata una conquista ottenuta con grande fatica. Ma non
basta. Aspettiamo una nuova governance a cui sta lavorando il Tavolo sulla
farmaceutica. Bisogna fare presto, non si può andare avanti così. Arriveremo alla
prossima legge di Stabilità e avremo di nuovo il problema di come rifinanziare il
fondo”. Anche perché l’innovazione (e la spesa farmaceutica) corre più veloce
della politica: “In tutto il mondo – spiega Sergio Liberatore, general manager di Ims
Health Italia– la spesa farmaceutica supererà 1.400 miliardi nel 2020. L’Ema ha
approvato 38 nuovi farmaci nel 2015 e sono 26 quelli che hanno già avuto il via
libera nel 2016. Nei prossimi cinque anni, a livello globale, ci si aspetta che arrivino
sul mercato 225 nuove molecole”.
Tra le partite aperte, quella dei nuovi farmaci è non la sola: “Un servizio sanitario
chiude se non ha abbastanza professionisti. C’è da sbloccare il turn over,
rinnovare i contratti”, incalza la senatrice De Biasi. E poi, ancora: “C’è da investire
sulla ricerca, quella di base e quella indipendente, ma anche su quella
translazionale che significa dalla ‘ricerca al prodotto’. La strada per costruire un
Ssn in grado di reggere e vincere le sfide dei prossimi anni è ancora lunga.
ANSA.ITData: 23/09/2016
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SALUTE: A FIRENZE IL FORUM SULLA SOSTENIBILITÀ PER IL FUTURO
Alla Leopolda si discute anche di nutrigenomica
FIRENZE - Come conciliare sostenibilità e innovazione per il futuro della sanità
italiana, e garantire sempre migliori livelli di salute per il cittadino? E' l'interrogativo
attorno al quale ruota la prima giornata del 'Forum della sostenibilità e opportunità
nel settore della salute' aperto stamani alla Stazione Leopolda di Firenze: una due
giorni con istituzioni, associazioni di categoria, mondo del volontariato, comunità
scientifica e industria, su temi che vanno dal futuro della medicina fino alle
prospettive della nutrigenomica, la scienza che studia le relazioni fra cibo e
patrimonio genetico.
Proprio per garantire la sostenibilità del sistema nel lungo periodo "non si può
prescindere dal contributo che la ricerca scientifica può e deve dare", ha rimarcato
Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, nel suo messaggio di saluto. Ma c'è
anche il ruolo dei player del terzo settore e della mutualità, chiamati sempre più
spesso a essere protagonisti di un sistema misto che veda la collaborazione di
pubblico e privato. E c'è la necessità di superare le disuguaglianze fra singoli
territori: "Non possiamo più tollerare che una persona viva o muoia a seconda
della regione in cui viene assistita", ha tuonato Emilia Grazia De Biasi, presidente
della Commissione Igiene e Sanità del Senato.
L'attenzione è rivolta in modo particolare alle nuove generazioni, e alla necessità
che adottino stili di vita sani: oggi in Italia la quota di bambini in sovrappeso è pari
al 30,7%, come ha ricordato Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di
Sanità. "Un bambino sovrappeso oggi sarà un adulto malato domani - sostiene -
pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta
mediterranea, riconosciuta come modello da seguire dall'Organizzazione Mondiale
della Sanità e dall'Unesco".
Corretta nutrizione, attività fisica e cultura della prevenzione sono anche i capisaldi
della 'Carta di Sora', che sarà presentata oggi. Tra le proposte avanzate, l'idea di
creare un 'Salutometro', ovvero un misuratore di alcuni semplici parametri (peso,
altezza, pressione, indice di massa corporea) da raccogliere e annotare
periodicamente su diari personali, in modo da monitorare la buona salute degli
italiani e accorgersi per tempo se non si stanno seguendo adeguati stili di vita.
ANSA.ITData: 23/09/2016
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DE BIASI: SERVE PIU' COLLABORAZIONE TRA REGIONI SU SANITA'
Presidente XII commissione Senato a Forum Sostenibilita' Salute Firenze
https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2016/09/23/de-biasi-serve-piu-
collaborazione-tra-regioni-su-sanita_295bf165-4c5d-417a-a141-
3bad6930094f.html
Durata: 1’26’’
ANSA.ITData: 23/09/2016
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AMUNNI: LO SCREENING PER I TUMORI E' FONDAMENTALE
Parla il direttore operativo Istituto Toscano Tumori
https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2016/09/24/alunni-lo-
screening-per-i-tumori-e-fondamentale_27dfda6c-3789-422f-a273-
20255b6dc7d1.html
Durata: 3’31’’
ANSA.ITData: 23/09/2016
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MANGIACAVALLI: RIORIENTARE IL SSN PARTENDO DALLA DOMANDA DEI
CITTADINI
Parla il presidente Ipasvi
https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2016/09/24/mangiacavalli-
riorientare-il-ssn-partendo-dalla-domanda-dei-cittadini_066ff63d-
8ca3-47fc-b0d5-5ea301ed1daf.html
Durata: 3’23’’
ANSA.ITData: 23/09/2016
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CARTABELLOTTA: 25 MLD SPRECHI, MA SANITA' SOTTOFINANZIATA
Presidente Fondazione Gimbe al Forum Sostenibilita' Salute
https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2016/09/23/cartabellotta-25-mld-
sprechi-ma-sanita-sottofinanziata_6e94e61f-9f63-456e-8afe-
e5a1a0711366.html
Durata: 2’02’’
AGI.IT 1/2Data: 23/09/2016
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SANITÀ: AL VIA A FIRENZE FORUM DI IDEE E PROPOSTE INNOVATIVE
Firenze - Quale scenario si profila per la sanita' italiana, nei prossimi anni? Quali
strumenti innovativi consentiranno di garantire cure di qualita' a tutti i cittadini, nel
rispetto delle risorse disponibili? Come rendere l'Italia piu' attrattiva per la ricerca
internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che cosa ci riserva la medicina
del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso del "Forum della
sostenibilita' e opportunita' nel settore della salute", che si e' aperto oggi a Firenze,
presso la Stazione Leopolda: due giorni di lavori, dove rappresentanti di Istituzioni,
Associazioni di categoria, mondo del volontariato, comunita' scientifica e industria
sono chiamati a confrontarsi per condividere obiettivi e proporre soluzioni per lo
sviluppo del settore.
"Per essere davvero sostenibile e generare opportunita' - dichiara Giuseppe
Orzati, Direttore del Forum - un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto
in cui opera. Diventa cosi' fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,
perche' la sanita' e' un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate
a valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con
l'intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di
confronto tra chi e' interessato al cambiamento, condizione necessaria per la
sostenibilita' del sistema salute, e ai vantaggi che l'innovazione puo' produrre.
Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci
auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini".
Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono
previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su
argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l'innovazione tecnologica al
servizio della salute, l'alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione
e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da
valorizzare nella sanita' italiana.
"L'86% delle malattie croniche di cui gli italiani soffrono e' dovuto principalmente a
quattro fattori di rischio, comportamentali e pertanto modificabili: cattiva
alimentazione, scarsa o nulla attivita' fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo",
sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanita'. "Le
politiche di controllo sull'abuso di alcol, attuate dal nostro Paese negli ultimi anni,
rappresentano una best practice, avendo ridotto in maniera consistente l'elevato
consumo di bevande alcoliche; anche le misure messe in atto per contrastare il
fumo di sigaretta hanno ottenuto buoni risultati. Al contrario, molto resta da fare
per quanto riguarda l'alimentazione e l'attivita' fisica: secondo i dati dell'ultimo
Rapporto Osservasalute dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni
Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni e' in sovrappeso o obeso,
mentre la quota di bambini in eccesso di peso e' pari al 30,7%.
AGI.IT 2/2Data: 23/09/2016
Utenti unici: 18.739
Le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire il trend
attuale, tanto e' vero che i nostri ragazzi sono i piu' obesi in Europa, dopo i greci, e
i terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un preludio di insostenibilita',
perche' noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi sara' un adulto malato
domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta
mediterranea, riconosciuta come modello da seguire dall'Organizzazione Mondiale
DOCTOR33.IT 1/2Data: 23/09/2016
Utenti unici: 2.326
AL VIA IL FORUM DELLA LEOPOLDA, PROPOSTE INNOVATIVE PER UN SSN
PIÙ SOSTENIBILE
«L'Italia è l'unico Paese che cura tutti, senza il bisogno di speculare sulla salute
dei cittadini. Ma proprio questo Ssn, gratuito e universale come sancito dalla
Costituzione, va preservato anche alla luce dei tagli alla sanità, della crescente
domanda di salute e del progressivo invecchiamento della popolazione». Con
questo presupposto di fondo, si è aperta oggi a Firenze la prima edizione del
"Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute", presso la Stazione
Leopolda: una due giorni di lavori in cui istituzioni, associazioni di categoria,
mondo del volontariato, comunità scientifica e industria, si confronteranno su
obiettivi e soluzioni per lo sviluppo del settore. «Per essere davvero sostenibile e
generare opportunità - ha spiegato in apertura dei lavori Giuseppe Orzati, direttore
del Forum - un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto in cui opera.
Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario, perché la
sanità è un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate a
valorizzare, ciascuna con il proprio contributo».
Nei due giorni del Forum, sono previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni
di approfondimento sul futuro della medicina; sull'innovazione tecnologica al
servizio della salute; l'alimentazione e la nutrigenomica quali armi di prevenzione e
strumento per ridurre la spesa pubblica. Ma sarà al centro, anche la medicina di
genere e le eccellenze, più in generale, da valorizzare nella sanità italiana.
Per Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, è «fondamentale realizzare un
virtuosismo sanitario che non può prescindere dal contributo che la ricerca
scientifica può e deve dare», ha affermato nel messaggio inviato ai partecipanti del
Forum. De Filippo ha indicato come «domande urgenti» a cui rispondere
l'assistenza agli anziani e ai disabili non autosufficienti e l'incremento dei costi
legato allo sviluppo della tecnologia ed ai nuovi farmaci. «Bisognerà - quindi - ha
proseguito il sottosegretario - «coniugare l'implementazione della qualità
assistenziale con le disponibilità economiche e finanziarie, mediante la
riorganizzazione del complessivo assetto di erogazione delle cure», anche «con lo
sviluppo di tecnologie e innovazioni che devono essere introdotte nel sistema e
favorire la domiciliarità».
DOCTOR33.IT 2/2Data: 23/09/2016
Utenti unici: 2.326
Ma la sostenibilità non passa soltanto da adeguate politiche sanitarie: può essere
favorita anche da una corretta prevenzione e da stili di vita più salutari, adottati
dalla popolazione. E a ricordare come in Italia «la quota di bambini in eccesso di
peso è pari al 30,7%», è stato proprio Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto
Superiore di Sanità, citando i dati dell'ultimo Rapporto Osservasalute
dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane. I giovani italiani, ha
detto il presidente dell'Iss in occasione del Forum della Leopolda di Firenze, «sono
i più obesi in Europa, dopo i greci, e i terzi nel mondo. Questo rappresenta
sicuramente un preludio di insostenibilità, perché noi sappiamo che un bambino
sovrappeso oggi sarà un adulto malato domani: pertanto dobbiamo agire,
cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta mediterranea, riconosciuta come
modello da seguire dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Unesco»
DOCTOR33.ITData: 23/09/2016
Utenti unici: 2.326
Assistenza sanitaria, De Biasi: intollerabili disuguaglianze tra le Regioni
«Non possiamo più tollerare che una persona viva o muoia a seconda della
regione in cui viene assistita», a sottolinearlo Emilia Grazia De Biasi, presidente
della Commissione Igiene e Sanità del Senato, a margine del Forum sulla
sostenibilità del Ssn in corso a Firenze.
Presidente, è ormai sempre più evidente la distanza fra regioni virtuose e
regioni canaglia. È accettabile questa situazione?
Assolutamente no, il sistema sanitario nazionale è composto da ben 21 sistemi
differenti l'uno dall'altro. Bisogna che le regioni collaborino l'una con l'altra e che vi
sia una relazione con lo Stato più forte. La riforma della Costituzione, nell'articolo
117, dice chiaramente che lo Stato e le regioni devono adottare disposizioni
generali e comuni nel campo delle politiche sanitarie e sociali. Deve esserci la
volontà politica oltre alla norma, ma questo competerà ovviamente alla politica e al
suo sviluppo. Ci sono, comunque, tutte le premesse perché si possa finalmente
tornare a lavorare insieme, integrando servizi sociali e sanitari, facendo spendere
meno e meglio ai cittadini.
Quali sono i prossimi provvedimenti in cantiere in Commissione?
Dovremmo dare il parere, vincolante, sui Livelli Essenziali di Assistenza e avevano
tentato di togliere nella scorsa finanziaria. Ma che noi abbiamo rimesso. Poi stiamo
lavorando sulla Legge sulla responsabilità professionale, che dovrebbe essere
varata entro un mese, e che è molto importante perché riduce la medicina
difensiva e rende più sicure le cure. Poi stiamo lavorando su una riforma
importante che è quella delle attività funerarie e poi su una prospettiva
importantissima: la riforma della legge 40 sulla procreazione medicalmente
assistita. Nuove regole, ottemperare alle sentenze della Corte, per mettere a posto
una legge colabrodo molto crudele nei confronti degli uomini e delle donne,
facendone finalmente una legge civile. Punto questo importantissimo perché
rientra in quel lavoro sulla salute riproduttiva che io credo vada ben oltre la fertilità.
Cosa ci può dire sui tagli?
Intanto io mi auguro che il Fondo sanitario nazionale aumenti e che ci sia la
possibilità di trovare, anche attraverso un aumento minimo del prezzo delle
sigarette, un modo per finanziare i farmaci innovativi. Poi competerà alle regioni
l'innovazione organizzativa e di personale che è assolutamente indispensabile per
ridare uno slancio a tutto il Sistema.
Rossella Gemma
GONEWS.IT 1/3Data: 23/09/2016
Utenti unici: N.D.
LEOPOLDA 2016, PARTE IL FORUM PER UNA SANITÀ SOSTENIBIL
Firenze Il 23 e 24 settembre, la due giorni fiorentina di dibattiti e incontri in cui
responsabili politici, comunità scientifica, imprese, associazioni di pazienti e di
categoria si confronteranno per condividere e proporre soluzioni per un SSN
all’insegna della sostenibilità ma, al tempo stesso, motore di innovazione e
sviluppo. Un programma ricco di eventi, tavoli di lavoro e aree espositive, aperti
anche al pubblico. Tra i tanti temi affrontati, l’importanza di una sana alimentazione
e corretti stili di vita, come fonte di longevità. E, con il “Premio Lean Leopolda”, un
riconoscimento particolare ai progetti e alle idee più innovativi: oggi proclamati i
vincitori.
Firenze, 23 settembre 2016 – Quale scenario si profila per la sanità italiana, nei
prossimi anni? Quali strumenti innovativi consentiranno di garantire cure di qualità
a tutti i cittadini, nel rispetto delle risorse disponibili? Come rendere l’Italia più
attrattiva per la ricerca internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che
cosa ci riserva la medicina del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso
del “Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che si apre
oggi a Firenze, presso la Stazione Leopolda: due giorni di lavori, dove
rappresentanti di Istituzioni, Associazioni di categoria, mondo del volontariato,
comunità scientifica e industria sono chiamati a confrontarsi per condividere
obiettivi e proporre soluzioni per lo sviluppo del settore.
“Per essere davvero sostenibile e generare opportunità – dichiara Giuseppe
Orzati, Direttore del Forum – un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto
in cui opera. Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,
perché la sanità è un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate a
valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con
l’intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di
confronto tra chi è interessato al cambiamento, condizione necessaria per la
sostenibilità del sistema salute, e ai vantaggi che l’innovazione può produrre.
Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci
auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini”.
Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono
previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su
argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l’innovazione tecnologica al
servizio della salute, l’alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione
e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da
valorizzare nella sanità italiana.
GONEWS.IT 2/3Data: 23/09/2016
Utenti unici: N.D.
l tema della sostenibilità, filo conduttore delle varie iniziative in programma, è
dedicato il convegno istituzionale di apertura, dove gli esperti si confronteranno
sulle prospettive future del sistema sanitario nazionale, in un contesto sociale
caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione, dalla crescente
domanda di salute e dai tagli alla sanità. L’approvazione di nuovi farmaci molto
costosi – alcuni anche risolutivi ma altri da prendere tutta la vita – e l’introduzione
di tecnologie sempre più innovative costringono a rivedere le strategie in modo da
preservare un SSN universale e gratuito per tutti, come sancisce la nostra
Costituzione. Tenendo conto che il budget oggi disponibile è di 113 miliardi di euro
– in calo rispetto al 2015 – è necessario combattere le inefficienze, per liberare
risorse, e far partire una vera politica di prevenzione, finora cenerentola dell’unico
Servizio Sanitario Nazionale rimasto in attività, con livelli di prestazione che altri
Paesi garantiscono solo a chi paga.
La senatrice Emilia Grazia De Biasi, Presidente Commissione Igiene e Sanità del
Senato, in un’intervista a Mario Pappagallo, richiama il parere della XII
Commissione in merito all’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del SSN: “Un
sistema sanitario è sostenibile finché noi decidiamo che debba esserlo. Noi oggi
abbiamo il dovere morale di sostenerlo non solo organizzativamente ma anche
economicamente. È vero che, in fatto di risorse, ci sono state e ci saranno variabili
molto pesanti a causa delle difficoltà economiche, ma senza salute non c’è tutto il
resto. Tagliando il Fondo sanitario la situazione peggiorerà ulteriormente. Bisogna
evitare gli sprechi, smettere di lucrare sulla sanità; inoltre, c’è il tema dei 21 sistemi
sanitari differenti che va assolutamente affrontato. Non possiamo più tollerare che
una persona viva o muoia a seconda della Regione in cui viene assistita: questo
non è civile. Tutti devono essere curati con la migliore qualità strutturale,
tecnologica e umana”.
Ma la sostenibilità del SSN non passa solo da adeguate politiche sanitarie: può
essere favorita anche da una corretta prevenzione e da stili di vita più salutari,
adottati dai cittadini.
“L’86% delle malattie croniche di cui gli italiani soffrono è dovuto principalmente a
quattro fattori di rischio, comportamentali e pertanto modificabili: cattiva
alimentazione, scarsa o nulla attività fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo”,
sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Le politiche
di controllo sull’abuso di alcol, attuate dal nostro Paese negli ultimi anni,
rappresentano una best practice, avendo ridotto in maniera consistente l’elevato
consumo di bevande alcoliche; anche le misure messe in atto per contrastare il
fumo di sigaretta hanno ottenuto buoni risultati. Al contrario, molto resta da fare
per quanto riguarda l’alimentazione e l’attività fisica: secondo i dati dell’ultimo
Rapporto Osservasalute dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni
Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni è in sovrappeso o obeso,
mentre la quota di bambini in eccesso di peso è pari al 30,7%.
GONEWS.IT 3/3Data: 23/09/2016
Utenti unici: N.D.
Le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire il trend
attuale, tanto è vero che i nostri ragazzi sono i più obesi in Europa, dopo i greci, e i
terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un preludio di insostenibilità,
perché noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi sarà un adulto malato
domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta
mediterranea, riconosciuta come modello da seguire dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità e dall’Unesco”.
E proprio all’alimentazione, all’importanza di una corretta cultura del cibo come
fonte di salute e longevità è dedicata un’area tematica del Forum, dove autorevoli
esperti e chef spiegheranno come sia possibile seguire una dieta sana, senza
rinunciare al gusto e ai piaceri della buona tavola. Corretta nutrizione, attività fisica
e cultura della prevenzione sono anche gli elementi chiave su cui si basa la “Carta
di Sora”, che sarà presentata ufficialmente oggi: un documento stilato da un team
di specialisti, con l’intento di offrire agli operatori del settore uno strumento per la
realizzazione di progetti volti a migliorare lo stato di salute dei cittadini. Tra le
proposte avanzate, l’idea di creare un “Salutometro”, un misuratore di alcuni
semplici parametri (peso, altezza, pressione, indice di massa corporea) da
raccogliere e annotare periodicamente su diari personali, in modo da monitorare la
buona salute degli italiani e accorgersi per tempo se non si stanno seguendo
adeguati stili di vita.
Infine, nella prima giornata del Forum si darà spazio anche ai progetti e alle idee
più innovative per la sostenibilità del SSN, grazie al “Premio Lean Leopolda”: un
concorso nazionale, promosso dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, la
prima struttura sanitaria in Italia a sostenere la metodologia del Lean Thinking[1] a
favore del sistema salute. Al concorso erano ammessi sia progetti – già realizzati o
in fase di completamento – di dipendenti di aziende sanitarie, sia idee di singoli
cittadini, entrambi finalizzati a eliminare gli sprechi e ad apportare un
miglioramento in termini di efficienza all’interno della sanità pubblica. Oltre 100 le
proposte raccolte da tutta Italia: oggi, alle ore 13.00, verranno premiati i vincitori
tra le 5 idee e i 6 progetti giunti al rush finale, scelti da un comitato scientifico
composto da rappresentanti dell’AOU di Siena e dell’Ospedale Humanitas di
Milano. I progetti e i nomi dei finalisti sono consultabili al link:
http://forumdellaleopolda.it/premio-lean-leopolda/.
Per maggiori informazioni sul programma del Forum, consultare il sito:
http://forumdellaleopolda.it/.
FIRENZESOSTENIBILE.IT 1/2Data: 23/09/2016
Utenti unici: N.D.
FORUM PER UNA SANITÀ PIÙ SOSTENIBILE
23-24 Settembre, Firenze, Stazione Leopolda: THINK TANK DI IDEE E
PROPOSTE INNOVATIVE PER UNA SANITA’ PIU’ SOSTENIBILE
Il 23 e 24 settembre, la due giorni fiorentina di dibattiti e incontri in cui responsabili
politici, comunità scientifica, imprese, associazioni di pazienti e di categoria si
confronteranno per condividere e proporre soluzioni per un SSN all’insegna della
sostenibilità ma, al tempo stesso, motore di innovazione e sviluppo. Un
programma ricco di eventi, tavoli di lavoro e aree espositive, aperti anche al
pubblico. Tra i tanti temi affrontati, l’importanza di una sana alimentazione e
corretti stili di vita, come fonte di longevità. E, con il “Premio Lean Leopolda”, un
riconoscimento particolare ai progetti e alle idee più innovativi: oggi proclamati i
vincitori.
Quale scenario si profila per la sanità italiana, nei prossimi anni? Quali strumenti
innovativi consentiranno di garantire cure di qualità a tutti i cittadini, nel rispetto
delle risorse disponibili? Come rendere l’Italia più attrattiva per la ricerca
internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che cosa ci riserva la medicina
del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso del “Forum della
sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che si apre oggi a Firenze,
presso la Stazione Leopolda.
“Per essere davvero sostenibile e generare opportunità – dichiara Giuseppe
Orzati, Direttore del Forum – un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto
in cui opera. Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,
perché la sanità è un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate a
valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con
l’intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di
confronto tra chi è interessato al cambiamento, condizione necessaria per la
sostenibilità del sistema salute, e ai vantaggi che l’innovazione può produrre.
Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci
auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini”.
Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono
previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su
argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l’innovazione tecnologica al
servizio della salute, l’alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione
e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da
valorizzare nella sanità italiana.
FIRENZESOSTENIBILE.IT 2/2Data: 23/09/2016
Utenti unici: N.D.
Ma la sostenibilità del SSN non passa solo da adeguate politiche sanitarie: può
essere favorita anche da una corretta prevenzione e da stili di vita più salutari,
adottati dai cittadini.
“L’86% delle malattie croniche di cui gli italiani soffrono è dovuto principalmente a
quattro fattori di rischio, comportamentali e pertanto modificabili: cattiva
alimentazione, scarsa o nulla attività fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo”,
sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
E proprio all’alimentazione, all’importanza di una corretta cultura del cibo come
fonte di salute e longevità è dedicata un’area tematica del Forum, dove autorevoli
esperti e chef spiegheranno come sia possibile seguire una dieta sana, senza
rinunciare al gusto e ai piaceri della buona tavola. Verranno presentate la “Carta di
Sora”, il “Salutometro”, e il Premio Lean Leopolda, un concorso nazionale con oltre
100 proposte raccolte da tutta Italia: oggi la premiazione di progetti e idee finaliste,
scelte da un comitato scientifico composto da rappresentanti dell’AOU di Siena e
dell’Ospedale Humanitas di Milano: http://forumdellaleopolda.it/premio-lean-
leopolda.
Per maggiori informazioni sul programma del Forum, consultare il sito:
http://forumdellaleopolda.it.
REPUBBLICA.IT/SALUTE 1/2Data: 23/09/2016
Utenti unici: 20.469
SALUTE GLOBALE, L'ITALIA È AL 20ESIMO POSTO NELLA CLASSIFICA.
COLPA DEL SOVRAPPESO
Lo studio, appena pubblicato sul Lancet, ha riorganizzato i dati del Global Burden
of Diseases, Injuries, and Risk Factors tra il 1990 e il 2015. In questo modo è stata
comparata la situazione di 188 Paesi
di MAURIZIO PAGANELLI
SONO il sovrappeso soprattutto nei bambini, il consumo di alcol e la violenza in
famiglia o tra partner gli indicatori della salute globale da tenere maggiormente
presenti in molti Paesi (tra cui l'Italia) secondo la prima analisi indipendente di
valutazione sulle performance degli Obiettivi Sostenibili del Millennio (SDG)
lanciati dalle Nazioni Unite (Onu) per il 2030. Lo studio appena pubblicato sul
Lancet da un gruppo di lavoro guidato da Stephen Lim dell'Institute for Health
Metrics and Evaluation (IHME) dell'università di Washington, in Seattle (Usa), ha
riorganizzato i dati del Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors
(GBD) tra il 1990 e il 2015, secondo 33 indicatori sui 47 correlati alla salute degli
Obiettivi Sostenibili dl Millennio. In questo modo è stato creata una comparazione
tra 188 Paesi per misurare i singoli progressi verso gli Obiettivi 2030 in campo
socio-sanitario.
Prima l'Islanda. Può essere interessante vedere come ai primi posti vi siano in
ordine Islanda, Singapore, Svezia, Andorra, Gran Bretagna, Finlandia, Spagna,
Olanda, Canada, Australia. L'Italia viene al ventesimo posto subito dopo la
Svizzera, mentre la Germania è al 15°, Israele al 23° e Francia subito dopo al 24°,
Grecia al 26°, Giappone 27° e Usa al 28°. Ultimi sono il Ciad, il Niger, il Sud
Sudan, la Somalia e, 188°, la Repubblica Centro Africana. La comparazione dei 33
indicatori scelti è fatta anche rispetto agli indicatori correlati alla salute previsti
negli Obiettivi Sostenibili del Millennio, a quelli dei precedenti rapporti, il piano
2000-2015 (tipo acqua, servizi igienici, igiene) e agli indicatori correlati alla salute
ma non considerati negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (come la povertà, il
sovrappeso, i suicidi, il fumo o gli incidenti stradali).
REPUBBLICA.IT/SALUTE 2/2Data: 23/09/2016
Utenti unici: 20.469
Gli indicatori. Nei 33 indicatori utilizzati per il ranking dei Paesi c'è l'epatite B, tbc,
hiv, malaria, mortalità materna e infantile, malattie non trasmissibili, insieme ad
aspetti ambientali o socio-economici come inquinamento, igiene, incidenti di
traffico ma anche suicidi, fumo, alcol, sovrappeso, copertura sanitaria universale,
disoccupazione, arresto della crescita fino a disastri naturali o di altra origine,
violenza domestica e guerre (anche vittime di terrorismo).
Allarme sovrappeso. Così l'Italia risulta davvero mal messa sul fronte dei
sovrappeso: i peggiori nella classifica sono l'isola dell'Oceania Kiribati, Tonga,
Samoa e Bahrain. D'altra parte su questo fronte l'allarme è stato da tempo
lanciato. A Firenze in questi giorni al primo “Forum della sostenibilità e opportunità
nel settore della salute”, sono stati ricordati i dati dell’ultimo Rapporto
Osservasalute dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane,
secondo cui il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni è in sovrappeso o obeso,
mentre la quota di bambini in eccesso di peso è pari al 30,7%. Altri indicatori che
incidono negativamente in Italia: l'Hiv, il fumo, l'inquinamento da polveri sottili.
Il caso francese. Si tratta di uno studio, il primo sugli Obiettivi Sostenibili del
Millennio in chiave salute, interessante ma da prendere con molta prudenza. La
Francia per esempio è penalizzata dall'indicatore "guerra" per gli attentati
terroristici nel 2015. Alle osservazioni su questo aspetto che fa risultare la Francia
praticamente allo stesso livello di Israele mentre la Palestina o il Libano sono, in
questo indicatore, al doppio o triplo (22 contro 42 e 68 su 100). Questa è la
classifica e lo score per il solo 2015 "negli altri anni studiati, cioè 1990, 1995, 2000,
2005 e 2010, questo indicatore per la Francia era 100", spiega la ricercatrice
dell'IHME Kayla Albrecht. "Nel caso francese per questo indicatore che riguarda la
violenza collettiva - continua Kayla Albrecht- c'erano 0 morti per 100 mila ma nel
2015 è balzato allo 0,2 su centomila".
Penalizzati Siria e Libia. Ovviamente penalizzati dall'indicatore guerra anche
Siria e Libia. "Si tratta di un lavoro di base che può essere utile per le scelte in
politica sanitaria in ogni Paese e alle stesse Nazioni Unite", ha sottolineato
Christopher Murray, direttore dell'IHME, "occorre che ogni anno nei prossimi 15
anni le nazioni siano in grado di valutare gli obiettivi raggiunti o meno. Questo
report aiuta in questa direzione".
"Obiettivi lontani". Ma, come sostiene nel commento che accompagna lo studio
su Lancet Devi Sridhar, professore di Global Health all'università di Edimburgo, "si
tratta di un lavoro incredibilmente complesso anche per i più smaliziati esperti nel
campo. La miglior cosa che possiamo fare è capire se gli Obiettivi Sostenibili del
Millennio siano vaghi, magari non calcolabili o talvolta raggiungibili, rilevanti e
metterci le migliori menti e risorse per comunicare la
loro importanza attraverso un indice". Per esempio gli autori dello studio, visti i dati
e i modesti progressi su Hiv e Tbc dal 1990 sono largamente scettici sull'obiettivo
che parla di fine dell'epidemia nei prossimi 15 anni: "l'obiettivo risulta altamente
irrealistico".
LIQUIDAREA.COM 1/3Data: 23/09/2016
Utenti unici: N.D.
AL VIA IL FORUM DELLA LEOPOLDA: THINK TANK DI IDEE E PROPOSTE
INNOVATIVE PER UNA SANITA’ PIU’ SOSTENIBILE
leopolda-650x332
Il 23 e 24 settembre, la due giorni fiorentina di dibattiti e incontri in cui responsabili
politici, comunità scientifica, imprese, associazioni di pazienti e di categoria si
confronteranno per condividere e proporre soluzioni per un SSN all’insegna della
sostenibilità ma, al tempo stesso, motore di innovazione e sviluppo. Un
programma ricco di eventi, tavoli di lavoro e aree espositive, aperti anche al
pubblico. Tra i tanti temi affrontati, l’importanza di una sana alimentazione e
corretti stili di vita, come fonte di longevità. E, con il “Premio Lean Leopolda”, un
riconoscimento particolare ai progetti e alle idee più innovativi: oggi proclamati i
vincitori.
Firenze, 23 settembre 2016 – Quale scenario si profila per la sanità italiana, nei
prossimi anni? Quali strumenti innovativi consentiranno di garantire cure di qualità
a tutti i cittadini, nel rispetto delle risorse disponibili? Come rendere l’Italia più
attrattiva per la ricerca internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che
cosa ci riserva la medicina del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso
del “Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che si apre
oggi a Firenze, presso la Stazione Leopolda: due giorni di lavori, dove
rappresentanti di Istituzioni, Associazioni di categoria, mondo del volontariato,
comunità scientifica e industria sono chiamati a confrontarsi per condividere
obiettivi e proporre soluzioni per lo sviluppo del settore.leopolda-650x332
“Per essere davvero sostenibile e generare opportunità – dichiara Giuseppe
Orzati, Direttore del Forum – un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto
in cui opera. Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,
perché la sanità è un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate a
valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con
l’intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di
confronto tra chi è interessato al cambiamento, condizione necessaria per la
sostenibilità del sistema salute, e ai vantaggi che l’innovazione può produrre.
Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci
auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini”.
Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono
previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su
argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l’innovazione tecnologica al
servizio della salute, l’alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione
e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da
valorizzare nella sanità italiana.
LIQUIDAREA.COM 2/3Data: 23/09/2016
Utenti unici: N.D.
Al tema della sostenibilità, filo conduttore delle varie iniziative in programma, è
dedicato il convegno istituzionale di apertura, dove gli esperti si confronteranno
sulle prospettive future del sistema sanitario nazionale, in un contesto sociale
caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione, dalla crescente
domanda di salute e dai tagli alla sanità. L’approvazione di nuovi farmaci molto
costosi – alcuni anche risolutivi ma altri da prendere tutta la vita – e l’introduzione
di tecnologie sempre più innovative costringono a rivedere le strategie in modo da
preservare un SSN universale e gratuito per tutti, come sancisce la nostra
Costituzione. Tenendo conto che il budget oggi disponibile è di 113 miliardi di euro
– in calo rispetto al 2015 – è necessario combattere le inefficienze, per liberare
risorse, e far partire una vera politica di prevenzione, finora cenerentola dell’unico
Servizio Sanitario Nazionale rimasto in attività, con livelli di prestazione che altri
Paesi garantiscono solo a chi paga.
La senatrice Emilia Grazia De Biasi, Presidente Commissione Igiene e Sanità del
Senato, in un’intervista a Mario Pappagallo, richiama il parere della XII
Commissione in merito all’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del SSN: “Un
sistema sanitario è sostenibile finché noi decidiamo che debba esserlo. Noi oggi
abbiamo il dovere morale di sostenerlo non solo organizzativamente ma anche
economicamente. È vero che, in fatto di risorse, ci sono state e ci saranno variabili
molto pesanti a causa delle difficoltà economiche, ma senza salute non c’è tutto il
resto. Tagliando il Fondo sanitario la situazione peggiorerà ulteriormente. Bisogna
evitare gli sprechi, smettere di lucrare sulla sanità; inoltre, c’è il tema dei 21 sistemi
sanitari differenti che va assolutamente affrontato. Non possiamo più tollerare che
una persona viva o muoia a seconda della Regione in cui viene assistita: questo
non è civile. Tutti devono essere curati con la migliore qualità strutturale,
tecnologica e umana”.
Ma la sostenibilità del SSN non passa solo da adeguate politiche sanitarie: può
essere favorita anche da una corretta prevenzione e da stili di vita più salutari,
adottati dai cittadini.
“L’86% delle malattie croniche di cui gli italiani soffrono è dovuto principalmente a
quattro fattori di rischio, comportamentali e pertanto modificabili: cattiva
alimentazione, scarsa o nulla attività fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo”,
sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Le politiche
di controllo sull’abuso di alcol, attuate dal nostro Paese negli ultimi anni,
rappresentano una best practice, avendo ridotto in maniera consistente l’elevato
consumo di bevande alcoliche; anche le misure messe in atto per contrastare il
fumo di sigaretta hanno ottenuto buoni risultati. Al contrario, molto resta da fare
per quanto riguarda l’alimentazione e l’attività fisica: secondo i dati dell’ultimo
Rapporto Osservasalute dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni
Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni è in sovrappeso o obeso,
mentre la quota di bambini in eccesso di peso è pari al 30,7%.
LIQUIDAREA.COM 3/3Data: 23/09/2016
Utenti unici: N.D.
Le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire il trend
attuale, tanto è vero che i nostri ragazzi sono i più obesi in Europa, dopo i greci, e i
terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un preludio di insostenibilità,
perché noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi sarà un adulto malato
domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta
mediterranea, riconosciuta come modello da seguire dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità e dall’Unesco”.
E proprio all’alimentazione, all’importanza di una corretta cultura del cibo come
fonte di salute e longevità è dedicata un’area tematica del Forum, dove autorevoli
esperti e chef spiegheranno come sia possibile seguire una dieta sana, senza
rinunciare al gusto e ai piaceri della buona tavola.
Corretta nutrizione, attività fisica e cultura della prevenzione sono anche gli
elementi chiave su cui si basa la “Carta di Sora”, che sarà presentata ufficialmente
oggi: un documento stilato da un team di specialisti, con l’intento di offrire agli
operatori del settore uno strumento per la realizzazione di progetti volti a migliorare
lo stato di salute dei cittadini. Tra le proposte avanzate, l’idea di creare un
“Salutometro”, un misuratore di alcuni semplici parametri (peso, altezza,
pressione, indice di massa corporea) da raccogliere e annotare periodicamente su
diari personali, in modo da monitorare la buona salute degli italiani e accorgersi
per tempo se non si stanno seguendo adeguati stili di vita.
Infine, nella prima giornata del Forum si darà spazio anche ai progetti e alle idee
più innovative per la sostenibilità del SSN, grazie al “Premio Lean Leopolda”: un
concorso nazionale, promosso dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, la
prima struttura sanitaria in Italia a sostenere la metodologia del Lean Thinking[1] a
favore del sistema salute. Al concorso erano ammessi sia progetti – già realizzati o
in fase di completamento – di dipendenti di aziende sanitarie, sia idee di singoli
cittadini, entrambi finalizzati a eliminare gli sprechi e ad apportare un
miglioramento in termini di efficienza all’interno della sanità pubblica. Oltre100 le
proposte raccolte da tutta Italia: oggi, alle ore 13.00, verranno premiati i vincitori
tra le 5 idee e i 6 progetti giunti al rush finale, scelti da un comitato scientifico
composto da rappresentanti dell’AOU di Siena e dell’Ospedale Humanitas di
Milano. I progetti e i nomi dei finalisti sono consultabili al link:
http://forumdellaleopolda.it/premio-lean-leopolda/.
CORRIEREFIORENTINO.CORRIERE.ITData: 24/09/2016
Utenti unici: 12.283
SALUTE, ALLA LEOPOLDA I CANI CHE ANNUSANO I TUMORI
Firenze - I cani riconoscono i tumori. Anche i più difficili da diagnosticare, come
quello al polmone e alla prostata, annusando le urine di un paziente con
un’accuratezza pari al 98%. È quanto emerge da diversi studi scientifici: il primo
avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, attualmente in corso con la
collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet), e patrocinato
dallo Stato Maggiore della Difesa. Il secondo ideato dallo Ieo di Milano in
collaorazione con l’università di Milano. I cani addestrati sono stati protagonisti di
una dimostrazione al Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanit, che si è
svolto a Firenze il 23 e il 24 settembre. La ricerca toscana ha accertato che il
tumore della prostata produce delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in
grado di riconoscere con estrema attendibilità. «Zoe, Liu e ora Jack - spiega
Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di
Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso
addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti da
tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che l’accuratezza
dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento bioptico della
prostata non supera il 35% di accuratezza», ha aggiunto.
DOTTNET.ITData: 24/09/2016
Utenti unici: N.D.
ASSOGENERICI, SARÀ POSSIBILE RISPARMIARE 500 MILIONI L'ANNO
Con le prossime scadenze brevettuali il Sistema sanitario nazionale potrebbe
risparmiare almeno 500 milioni di euro all'anno: ne è convinto Enrique
Hausermann, presidente di Assogenerici, intervenuto oggi al Forum della Leopolda
in corso a Firenze. "Chiediamo però - ha precisato - che questi risparmi vengano
riallocati alla farmaceutica regionale, e non vadano a coprire altri capitoli di spesa,
perché se no il nostro sforzo di essere propedeutici al sostegno del Servizio
sanitario nazionale come comparto farmaceutico viene vanificato".
Secondo Hausermann "ci sono dei dati di fatto per quanto riguarda i possibili e
auspicabili risparmi o contenimenti di spesa nei prossimi anni, e che sono relativi a
scadenze brevettuali di equivalenti, dove grosso modo parliamo di 1,7 miliardi: il
che vuol dire che, con un taglio del 70%, arriviamo a 1,1 miliardi di risparmio
spalmato sui 5 anni. Analogo discorso vale per i biosimilari di cui scadrà il brevetto:
grosso modo lì parliamo di un miliardo e mezzo, col 20% circa come taglio dei
prezzi, il risparmio minimo sono 300 milioni"
GONEWS.IT 1/2Data: 24/09/2016
Utenti unici: N.D.
L’INNOVAZIONE AL CENTRO DEL FORUM DELLA LEOPOLDA SULLA
SOSTENIBILITÀ IN SANITÀ
Si chiude oggi a Firenze la prima edizione del “Forum della sostenibilità e
opportunità nel settore della salute”, che ha visto riuniti nel capoluogo toscano i
principali protagonisti della sanità italiana, in un confronto volto a delineare
soluzioni e strategie per lo sviluppo del settore, all’insegna di una gestione oculata
delle risorse. Un ricco e intenso programma di eventi, tavoli tecnici e workshop ha
animato per due giorni la Stazione Leopolda, coinvolgendo 700 addetti ai lavori e
registrando 2.000 visitatori. Parola chiave della seconda giornata dei lavori è stata
l’innovazione, declinata in tutte le sue applicazioni, dalla tecnologia alla ricerca
clinica: ne sono stati evidenziati i vantaggi che può apportare sia al miglioramento
del benessere e della salute del singolo cittadino, grazie a diagnosi precoce e
terapie sempre più personalizzate, sia al sistema sanitario, in termini di
contenimento dei costi e riduzione della spesa nel medio-lungo periodo. Uno degli
ambiti in cui si annoverano negli ultimi decenni le maggiori sperimentazioni è
senza dubbio quello oncologico, cui il Forum ha dedicato l’area tematica “Il futuro
senza cancro”. Si sono alternati interventi di autorevoli esperti sulle nuove frontiere
che si profilano nella lotta ai tumori, incontri con studenti e cittadini per ricordare il
ruolo dell’alimentazione e dei corretti stili di vita come strumenti di prevenzione e
l’importanza degli screening per l’individuazione precoce della malattia. E proprio
sul fronte delle diagnosi innovative, un prezioso aiuto può arrivare anche dai nostri
amici a quattro zampe, che, opportunamente addestrati, sono in grado di rilevare
con il loro olfatto la presenza di neoplasie, come dimostrato dai cani dell’Istituto
Europeo di Oncologia di Milano, tra i protagonisti della manifestazione. Sono stati,
inoltre, presentati i risultati di uno studio attualmente in corso, condotto dall’Unità
Operativa di Urologia di Humanitas, in collaborazione con il Centro Militare
Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa,
da cui è emerso che i cani, dopo un rigoroso addestramento, possono
diagnosticare con un’accuratezza pari al 98% il tumore alla prostrata, annusando
un campione di urine del paziente.
“Oggi abbiamo a disposizione diverse armi per combattere la lotta contro il cancro:
– afferma Gianni Amunni, Direttore Operativo Istituto Toscano Tumori – dalla
prevenzione primaria e l’adozione di adeguati stili di vita e sane abitudini
alimentari, alla prevenzione secondaria e la diffusione degli strumenti di
anticipazione diagnostica. C’è poi tutto il mondo della cura, dove si è assistito a
un’incredibile crescita dell’innovazione: la chirurgia sempre meno invasiva, che
tende a mantenere l’integrità corporea del paziente, la radioterapia, in grado di
colpire con precisione millimetrica il tumore nelle sedi più improbabili, la
chemioterapia con l’impiego di farmaci a bersaglio che risparmiano le cellule sane
e l’immunoterapia per aggredire il cancro tramite gli anticorpi presenti
nell’organismo.
GONEWS.IT 2/2Data: 24/09/2016
Utenti unici: N.D.
Infine, la ricerca, che continua a fornirci informazioni sempre più dettagliate sulle
caratteristiche della malattia. È però fondamentale l’organizzazione, la presenza di
un network, di reti oncologiche dove unire prevenzione, terapia e ricerca, per poter
garantire a tutti i cittadini la stessa prospettiva di cura”. “Il futuro della salute e della
medicina” è il titolo di un’altra area tematica in cui sono stati illustrati avveniristici
progetti di innovazione tecnologica applicata al campo medicale: dalla
realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al software open source –
SoundSight Training – per aiutare i non vedenti ad orientarsi nello spazio solo
attraverso il suono. E ancora: lo specchio in grado di segnalare i rischi per la
salute, interpretando le espressioni del volto, e il “Consciuos Hospital”, l’ospedale
del domani, al cui interno tutto è interconnesso e non esiste più il confine tra uomo,
macchina ed edificio. “Il futuro ci viene incontro con una grande velocità: ogni 5
anni assistiamo a un’innovazione digitale e tutto cambia”, spiega la coordinatrice
dell’area tematica Giorgia Zunino, Direttore UOS IRCSS San Martino di Genova e
Direttore Scientifico Alta Formazione Hedux.org. “La realtà che ci aspetta è il
‘cognitive’, l’intelligenza artificiale, che porterà a un cambiamento radicale del
modo di concepire la medicina, il ruolo del medico e anche gli ospedali.
Quest’ultimi svilupperanno al loro interno una rete di interconnessioni tali per cui,
proprio come un vero organismo vivente, saranno in grado di reagire e soddisfare
le esigenze del personale che ci lavora, diventando più efficienti e riducendo i
costi. Pensiamo, per esempio, ai letti che rileveranno direttamente peso,
temperatura e pressione del paziente, oppure alle pareti della stanza che
cambieranno colore e luminosità a seconda dello stato d’animo della persona,
osservando semplicemente le espressioni del viso”. Ma, in tema di innovazione e
ricerca, in che modo è possibile rendere il nostro Paese più attrattivo per gli
investimenti internazionali? “Per il sistema Università-Ricerca-Impresa italiano, la
capacità di attrarre investitori internazionali richiede che i tre attori dialoghino
costantemente tra loro e che dalla formazione superiore si passi alla ricerca e poi
alla produzione, senza discontinuità”, dichiara Paolo De Natale, Direttore
dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). “Il
dialogo richiede, però, persone che abbiano un substrato culturale comune e
siano, quindi, in grado di trasferire rapidamente ed efficientemente informazioni,
fino a generare prodotti ad alto grado di innovazione. Mentre Università e Ricerca,
in Italia, hanno già un grado abbastanza elevato di integrazione, frenato
soprattutto da un quadro normativo troppo eterogeneo, le imprese hanno ancora
un numero troppo esiguo di personale con elevato livello di istruzione e con una
adeguata esperienza di ricerca. Per ridurre questo dislivello culturale, il CNR ha in
programma di lanciare dottorati di ricerca, che prevedano l’impegno paritetico di
Università, CNR ed Imprese per creare delle nuove figure professionali, con il
potenziale di rivoluzionare gli attuali rapporti, affidando a prodotti industriali sempre
più innovativi il superamento dei problemi economici”. Per maggiori informazioni
sul programma del Forum, consultare il sito: http://forumdellaleopolda.it/.
GDS.ITData: 25/09/2016
Utenti unici: 34.538
TUMORE ALLA PROSTATA DIAGNOSTICATO DAI CANI, TEST AFFIDABILE
AL 98%
FIRENZE. I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine
di un paziente con un'accuratezza pari al 98%. E' quanto emerge da uno studio
scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente
in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto
(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono
stati protagonisti, oggi a Firenze, di una dimostrazione al Forum della Leopolda
sulla sostenibilità in sanità.
La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili
specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità.
"Zoe, Liu e ora Jack - spiega Taverna, responsabile dell'unità di Urologia presso la
Humanitas Mater Domini di Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1
e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l'urina
dei pazienti affetti da tumore prostatico con un'accuratezza del 98%. Teniamo
conto che l'accuratezza dell'antigene prostatico specifico associato al primo
campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza".
Zoe cane addestrato per riconoscere con l'olfatto il tumore della prostata - Fonte Ansa
LASTAMPA.ITData: 25/09/2016
Utenti unici: 219.493
STUDIO: I CANI SANNO DIAGNOSTICARE I TUMORI ALLA PROSTATA NEL
98 PER CENTO DEI CASI
I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un
paziente con un’accuratezza pari al 98%. È quanto emerge da uno studio
scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente
in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto
(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono
stati protagonisti nei giorni scorsi, a Firenze, di una dimostrazione al Forum della
Leopolda sulla sostenibilità in sanità.
La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili
specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità. «Zoe,
Liu e ora Jack - spiega Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la
Humanitas Mater Domini di Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1
e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina
dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo
conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo
campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza».
ILSECOLOXIX.ITData: 25/09/2016
Utenti unici: 84.927
STUDIO: I CANI SANNO DIAGNOSTICARE I TUMORI ALLA PROSTATA NEL
98 PER CENTO DEI CASI
I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un
paziente con un’accuratezza pari al 98%. È quanto emerge da uno studio
scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente
in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto
(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono
stati protagonisti nei giorni scorsi, a Firenze, di una dimostrazione al Forum della
Leopolda sulla sostenibilità in sanità.
La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze
volatili specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità.
«Zoe, Liu e ora Jack - spiega Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la
Humanitas Mater Domini di Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1
e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina
dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo
conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo
campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza».
LE-ULTIME-NOTIZIE.EUData: 25/09/2016
Utenti unici: N.D.
STUDIO: I CANI SANNO DIAGNOSTICARE I TUMORI ALLA PROSTATA NEL
98 PER CENTO DEI CASI
I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un
paziente con un’accuratezza pari al 98%. È quanto emerge da uno studio
scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente
in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto
(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono
stati protagonisti nei giorni scorsi, a Firenze, di una dimostrazione al Forum della
Leopolda sulla sostenibilità in sanità.
La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili
specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità. «Zoe,
Liu e ora Jack - spiega Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la
Humanitas Mater Domini di Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1
e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina
dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo
conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo
campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza».
DILEI.ITData: 25/09/2016
Utenti unici: 122.129
I CANI DIAGNOSTICANO I TUMORI ALLA PROSTATA: TEST AFFIDABILI AL
98%
Uno studio italiano dimostra che i nostri amici a 4 zampe sono in grado di fiutare
con precisione delle sostanze prodotte da questo tipo di cancro
Uno studio italiano ha dimostrato che i cani sono in grado di diagnosticare i tumori
alla prostata con una affidabilità pari al 98%, annusando le urine dei pazienti. La
ricerca scientifica, cominciata nel 2012, dal dottor Gianluigi Taverna, è attualmente
in corso e si avvale della collaborazione del Centro Militare Veterinario di
Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa.
L’indagine ha messo in evidenza che il cancro alla prostata genera delle sostanza
volatili che i cani sono in grado di riconoscere con estrema precisione. Spiega
Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di
Castellanza:
Zoe, Liu e ora Jack tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un
rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti
da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che
l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento
bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza.
I cani addestrati sono stati protagonisti di una dimostrazione a Firenze durante il
Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità. Il professor Taverna ha
dichiarato che l’idea per questa ricerca è nata dall’intuizione di un medico inglese
che circa 30 anni fa pubblicò un articolo in cui spiegava come il suo cane scoprì un
melanoma alla moglie. Dopo averlo contattato:
incominciai a lavorare per capire se l’esperienza del medico inglese poteva essere
fantascienza o realtà.
Oggi lo studio ha avuto sviluppi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone.
SALUTE.ILGIORNALE.ITData: 26/09/2016
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TUMORE DELLA PROSTATA: I CANI SANNO FIUTARLO CON PRECISIONE
Uno studio italiano iniziato nel 2012 ha dimostrato come alcuni pastori tedeschi, se
opportunamente addestrati, siano in grado di fiutare dalle urine dei pazienti la
presenza di carcinoma prostatico con una precisione che sfiora il 98%:
un'accuratezza nettamente superiore all'antigene utilizzato per il campionamento
bioptico
I cani sono davvero i migliori amici dell'uomo: non già dell'essere umano in senso
lato, quanto del maschio, se è vero che sono in grado di fiutare con grande
precisione se una persona è affetta da tumore alla prostata o meno. Secondo uno
studio scientifico del dottor Gianluigi Taverna, condotto in collaborazione col
Centro Militare Veterinario di Grosseto e patrocinato dallo Stato Maggiore della
Difesa, i quadrupedi se opportunamente addestrati sarebbero capaci di
diagnosticare la neoplasia fiutando le urine dei pazienti, con un grado di
accuratezza che sfiorerebbe addirittura il 98%. I cagnolini-medici hanno avuto
modo di dimostrare la propria abilità e dimestichezza col problema durante i giorni
scorsi a Firenze, in occasione del Forum della Leopolda riguardante la sostenibilità
della sanità.
Occorre in questa sede ricordare come il tumore della prostata sia, escludendo i
carcinomi della cute, il tipo di neoplasia più frequentemente diagnosticata in
assoluto tra gli uomini, con un'incidenza del 20%: risulta particolarmente
pericoloso, in quanto nelle sue prime fasi si presenta generalmente come
asintomatico. Solo quando la malattia comincia a crescere dà luogo a effetti
collaterali che possono agire come spia del problema, tra cui difficoltà e dolorosità
della minzione, frequente necessità di urinare, presenza di sangue e disfunzioni di
tipo sessuale. Per questo motivo, avere un alleato in grado di riconoscere questo
tumore con grande precisione già nelle sue fasi iniziali potrebbe rappresentare
un'autentica svolta nella cura e la prevenzione di questo tipo di neoplasia.
Protagonisti di questo studio sono tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6
anni: Zoe, Liu e Jack. Il dottor Gianluigi Taverna, responsabile dell'Unità di
Urologia presso la Humanitas Mater Domini di Castellanza, ha sottoposto i cuccioli
ad un rigoroso addestramento, al termine del quale ha dimostrato come fossero
oramai in grado di riconoscere a naso quelle sostanze volatili specifiche prodotte
dal tumore della prostata con una precisione che supera di gran lunga quella
dell'antigene specifico utilizzato per il primo campionamento bioptico. D'altronde,
non è la prima volta che si studia il fenomenale fiuto dei cani per ipotizzarne un
utilizzo in medicina: in Gran Bretagna non è infrequente trovare i nostri amici
quadrupedi in corsia. In effetti, non sono pochi i proprietari di cuccioli che
affermano di aver scoperto di soffrire di una neoplasia grazie allo strano
comportamento dei loro animali: un esempio su tutti è quello del dobermann Troy,
che strofinandosi con insistenza al fianco sinistro della padrona le ha fatto capire la
presenza di un nodulo, rivelatasi poi una neoplasia aggressiva in stadio avanzato.
GUIDOMINCIOTTI.BLOG.ILSOLE24ORE.COMData: 26/09/2016
Utenti unici: N.D.
QUESTO “DOTTORE” HA PROPRIO FIUTO: FA LA DIAGNOSI DEL TUMORE
ALLA PROSTATA PRECISA AL 98%
Guido Minciotti
I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un
paziente con un’accuratezza pari al 98%. E’ quanto emerge da uno studio
scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente
in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto
(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono
stati protagonisti, nei giorni scorsi a Firenze, di una dimostrazione al Forum della
Leopolda sulla sostenibilità in sanità. La ricerca ha accertato che il tumore della
prostata produce delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in grado di
riconoscere con estrema attendibilità. “Zoe, Liu e Jack – spiega Taverna,
responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di
Castellanza – tre pastori tedeschi di età compresa tra uno e sei anni, dopo un
rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti
da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che
l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento
bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza”. Come è possibile un
simile risultato? I cani, come molti altri animali, utilizzano un organo specifico per
l’elaborazione dei dati olfattivi: l’organo vomeronasale. Situato sopra il palato, tra il
naso e gli occhi, è un “secondo cervello” dedicato agli odori. Il metodo migliore per
veicolare le sostanze chimiche da riconoscere, in questo caso le cellule tumorali, è
attraverso i liquidi, e l’urina del paziente è perfetta. Si stima che l’olfatto di un
beagle sia milioni di volte più sensibile del nostro: se noi riusciamo a malapena ad
accorgerci se nel caffè c’è un cucchiaino di zucchero, un cane può individuarne la
stessa quantità diluita in due piscine olimpioniche.
GREENME.ITData: 26/09/2016
Utenti unici: 101.569
CANI ANNUSA TUMORI: AFFIDABILI AL 98% PER IL CANCRO ALLA
PROSTATA
Scritto da Dominella Trunfio
I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata con una affidabilità pari al 98%,
annusando semplicemente le urine di un paziente. A rivelare la percentuale di
riuscita sono i risultati di uno studio scientifico avviato nel 2012.
Vi avevamo già parlato del lavoro condotto dal dottor Gianluigi Taverna in
collaborazione con il Centro Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e con il
patrocinio dello Stato Maggiore della Difesa e dell’addestramento di alcuni cani
che potessero aiutare a diagnosticare i tumori.
Nei giorni scorsi a Firenze, al Forum della Leopolda è stata effettuata una
dimostrazione pratica di come alcuni cani riuscivano, annusando le urine dei
pazienti, ad individuare quelle dei soggetti che presentavano un tumore prostatico.
Secondo la ricerca, questa tipologia di cancro produce delle sostanze specifiche il
cane è in grado di riconoscere con un’attendibilità davvero impressionante.
"Zoe, Liu e ora Jack, tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un
rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti
da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che
l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento
bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza", ha spiegato Taverna,
responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di
Castellanza.
Un tale risultato è dovuto al fatto che i cani utilizzano un organo vomeronasale che
permette, tramite l’olfatto, di analizzare gli odori ed elaborare qualsiasi tipo di dato
degli stessi come se questo organo fosse un secondo cervello dell’animale.
L’idea della ricerca nasce dall’intuizione di un medico inglese che poco più di
trent’anni fa spiegava in un suo articolo, come il proprio cane avesse scoperto il
melanoma della moglie.
Oggi ciò che ieri sembrava fantascienza ha avuto sviluppi in tutto il mondo, dagli
Stati Uniti al Giappone.
IPASVIBO.ITData: 26/09/2016
Utenti unici: N.D.
I CANI POSSONO DIAGNOSTICARE IL TUMORE ALLA PROSTATA
ANNUSANDO LE URINE. LO STUDIO
Uno studio scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed
attualmente in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di
Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa ha scoperto
che i cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un
paziente con un’accuratezza pari al 98%. A Firenze, i cani addestrati sono stati
protagonisti, di una dimostrazione al Forum della Leopolda sulla sostenibilità in
sanità.
Lo studio, ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili
specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità.
Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di
Castellanza, spiega che Zoe, Liu e ora Jack, tre pastori tedeschi di età compresa
tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere
l’urina dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%.
Bisogna tenere conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico
associato al primo campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di
accuratezza.
Di Carlotta Pasquali
IT.BLASTINGNEWS.COMData: 26/09/2016
Utenti unici: N.D.
IL FIUTO INFALLIBILE DEL CANE: TUMORE ALLA PROSTATA INDIVIDUATO
CON IL 98% DI PRECISIONE
Da una recente ricerca emergono risultati straordinari. Attraverso il fiuto un cane
può individuare con il 98% di precisione il tumore alla prostata
Un 'dottore' dal fiuto infallibile, in grado di diagnosticare (con il 98% di precisione) il
tumore alla prostata, semplicemente annusando le urine de paziente. Stiamo
parlando del #cane, il più grande amico dell'uomo. Questo risultato emerge da una
ricerca scientifica iniziata dal dottor Gianluigi Taverna - responsabile dell’unità di
Urologia presso la Humanitas Mater Domini di Castellanza - nel 2012. Lo studio,
ancora in corso, è patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa, in collaborazione
con il 'CeMiVet' (Centro Militare Veterinario di Grosseto).
Il fiuto del cane per individuare il tumore alla prostata
Al Forum della 'Leopolda' a Firenze, i cani addestrati in questo compito sono stati
protagonisti di una dimostrazione sulla sostenibilità in sanità. La ricerca, infatti, ha
verificato che questo specifico tumore produce delle caratteristiche sostanze
volatili, riconoscibili dal cane con estrema attendibilità. 'Jack, Liu e Zoe, Liu –
spiega Gianluigi Taverna – sono tre pastori tedeschi che, dopo un rigido
addestramento, hanno riconosciuto con il 98% di accuratezza la presenza di un
tumore prostatico nell’urina dei pazienti. Se teniamo conto che non supera
nemmeno il 35% di accuratezza l’antigene prostatico associato all'esame bioptico
della prostata, il risultato della ricerca si può definire eccezionale.
Il cane nella ricerca medica
Come si è potuto ottenere un simile risultato? Come altri animali, i cani utilizzano
l'organo 'vomeronasale', una sorta di meccanismo che elabora i dati olfattivi situato
tra gli occhi e il naso, sopra il palato: in pratica si tratta di un 'secondo cervello'
esclusivamente dedicato al riconoscimento degli odori. In questo caso, l'urina (un
liquido) è il metodo migliore per veicolare le cellule tumorali da riconoscere:
l’olfatto di un beagle, per esempio, è stato stimato milioni di volte più sensibile e
accurato del nostro; se noi ci accorgiamo a malapena che la tazzina del nostro
caffè contiene un cucchiaino di zucchero, lo straordinario olfatto di un cane può
individuarne l'identica quantità ma diluita in due grandissime piscine. #ricerca
medica #tumore prostata
PHARMASTAR.IT 1/3Data: 26/09/2016
Utenti unici: 8.000
FORUM LEOPOLDA: SANITÀ DEL FUTURO, UN'OPPORTUNITÀ DI
CRESCITA, NON SOLO UN COSTO PER IL PAESE
Le nuove prospettive di diagnosi e cura nella lotta contro i tumori. Progetti di
innovazione tecnologica, come l'ospedale “intelligente”, che rivoluzioneranno il
nostro modo di concepire la medicina. E ancora: quali soluzioni mettere in atto per
attrarre la ricerca internazionale in Italia. Questi alcuni dei temi affrontati nella
giornata conclusiva del Forum della Leopolda.
Le nuove prospettive di diagnosi e cura nella lotta contro i tumori. Progetti di
innovazione tecnologica, come l’ospedale “intelligente”, che rivoluzioneranno il
nostro modo di concepire la medicina. E ancora: quali soluzioni mettere in atto per
attrarre la ricerca internazionale in Italia. Questi alcuni dei temi affrontati nella
giornata conclusiva del Forum della Leopolda.
Si è chiusa lo scorso sabato a Firenze la prima edizione del “Forum della
sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che ha visto riuniti nel
capoluogo toscano i principali protagonisti della sanità italiana, in un confronto
volto a delineare soluzioni e strategie per lo sviluppo del settore, all’insegna di una
gestione oculata delle risorse. Un ricco e intenso programma di eventi, tavoli
tecnici e workshop ha animato per due giorni la Stazione Leopolda, coinvolgendo
700 addetti ai lavori e registrando 2.000 visitatori.
Parola chiave della seconda giornata dei lavori è stata l’innovazione, declinata in
tutte le sue applicazioni, dalla tecnologia alla ricerca clinica: ne sono stati
evidenziati i vantaggi che può apportare sia al miglioramento del benessere e della
salute del singolo cittadino, grazie a diagnosi precoce e terapie sempre più
personalizzate, sia al sistema sanitario, in termini di contenimento dei costi e
riduzione della spesa nel medio-lungo periodo.
Uno degli ambiti in cui si annoverano negli ultimi decenni le maggiori
sperimentazioni è senza dubbio quello oncologico, cui il Forum ha dedicato l’area
tematica “Il futuro senza cancro”. Si sono alternati interventi di autorevoli esperti
sulle nuove frontiere che si profilano nella lotta ai tumori, incontri con studenti e
cittadini per ricordare il ruolo dell’alimentazione e dei corretti stili di vita come
strumenti di prevenzione e l’importanza degli screening per l’individuazione
precoce della malattia.
PHARMASTAR.IT 2/3Data: 26/09/2016
Utenti unici: 8.000
E proprio sul fronte delle diagnosi innovative, un prezioso aiuto può arrivare anche
dai nostri amici a quattro zampe, che, opportunamente addestrati, sono in grado di
rilevare con il loro olfatto la presenza di neoplasie, come dimostrato dai cani
dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, tra i protagonisti della manifestazione.
Sono stati, inoltre, presentati i risultati di uno studio attualmente in corso, condotto
dall’Unità Operativa di Urologia di Humanitas, in collaborazione con il Centro
Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della
Difesa, da cui è emerso che i cani, dopo un rigoroso addestramento, possono
diagnosticare con un’accuratezza pari al 98% il tumore alla prostrata, annusando
un campione di urine del paziente.
“Oggi abbiamo a disposizione diverse armi per combattere la lotta contro il cancro:
- afferma Gianni Amunni, Direttore Operativo Istituto Toscano Tumori - dalla
prevenzione primaria e l’adozione di adeguati stili di vita e sane abitudini
alimentari, alla prevenzione secondaria e la diffusione degli strumenti di
anticipazione diagnostica. C’è poi tutto il mondo della cura, dove si è assistito a
un’incredibile crescita dell’innovazione: la chirurgia sempre meno invasiva, che
tende a mantenere l’integrità corporea del paziente, la radioterapia, in grado di
colpire con precisione millimetrica il tumore nelle sedi più improbabili, la
chemioterapia con l’impiego di farmaci a bersaglio che risparmiano le cellule sane
e l’immunoterapia per aggredire il cancro tramite gli anticorpi presenti
nell’organismo. Infine, la ricerca, che continua a fornirci informazioni sempre più
dettagliate sulle caratteristiche della malattia. È però fondamentale
l’organizzazione, la presenza di un network, di reti oncologiche dove unire
prevenzione, terapia e ricerca, per poter garantire a tutti i cittadini la stessa
prospettiva di cura”.
“Il futuro della salute e della medicina” è il titolo di un’altra area tematica in cui
sono stati illustrati avveniristici progetti di innovazione tecnologica applicata al
campo medicale: dalla realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al
software open source - SoundSight Training - per aiutare i non vedenti ad
orientarsi nello spazio solo attraverso il suono. E ancora: lo specchio in grado di
segnalare i rischi per la salute, interpretando le espressioni del volto, e il
“Consciuos Hospital”, l’ospedale del domani, al cui interno tutto è interconnesso e
non esiste più il confine tra uomo, macchina ed edificio.
“Il futuro ci viene incontro con una grande velocità: ogni 5 anni assistiamo a
un’innovazione digitale e tutto cambia”, spiega la coordinatrice dell’area tematica
Giorgia Zunino, Direttore UOS IRCSS San Martino di Genova e Direttore
Scientifico Alta Formazione Hedux.org. “La realtà che ci aspetta è il ‘cognitive’,
l’intelligenza artificiale, che porterà a un cambiamento radicale del modo di
concepire la medicina, il ruolo del medico e anche gli ospedali.
PHARMASTAR.IT 3/3Data: 26/09/2016
Utenti unici: 8.000
Quest’ultimi svilupperanno al loro interno una rete di interconnessioni tali per cui,
proprio come un vero organismo vivente, saranno in grado di reagire e soddisfare
le esigenze del personale che ci lavora, diventando più efficienti e riducendo i
costi. Pensiamo, per esempio, ai letti che rileveranno direttamente peso,
temperatura e pressione del paziente, oppure alle pareti della stanza che
cambieranno colore e luminosità a seconda dello stato d’animo della persona,
osservando semplicemente le espressioni del viso”.
Ma, in tema di innovazione e ricerca, in che modo è possibile rendere il nostro
Paese più attrattivo per gli investimenti internazionali?
“Per il sistema Università-Ricerca-Impresa italiano, la capacità di attrarre investitori
internazionali richiede che i tre attori dialoghino costantemente tra loro e che dalla
formazione superiore si passi alla ricerca e poi alla produzione, senza
discontinuità”, dichiara Paolo De Natale, Direttore dell'Istituto Nazionale di Ottica
del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
“Il dialogo richiede, però, persone che abbiano un substrato culturale comune e
siano, quindi, in grado di trasferire rapidamente ed efficientemente informazioni,
fino a generare prodotti ad alto grado di innovazione. Mentre Università e Ricerca,
in Italia, hanno già un grado abbastanza elevato di integrazione, frenato
soprattutto da un quadro normativo troppo eterogeneo, le imprese hanno ancora
un numero troppo esiguo di personale con elevato livello di istruzione e con una
adeguata esperienza di ricerca. Per ridurre questo dislivello culturale, il CNR ha in
programma di lanciare dottorati di ricerca, che prevedano l’impegno paritetico di
Università, CNR ed Imprese per creare delle nuove figure professionali, con il
potenziale di rivoluzionare gli attuali rapporti, affidando a prodotti industriali sempre
più innovativi il superamento dei problemi economici”.
NURSE.ITData: 26/09/2016
Utenti unici: N.D.
I CANI DIAGNOSTICANO IL CANCRO ALLA PROSTATA NEL 98% DEI CASI
Ad affermarlo è uno studio partito 4 anni fa: i cani sarebbero in grado di
individuare, annusando le urine dei pazienti, delle sostanze volatili presenti in chi
ha il cancro alla prostata con estrema attendibilità.
Da uno studio scientifico avviato nel 2012 ed attualmente in corso, sembra che i
cani siano in grado di diagnosticare il tumore alla prostata degli umani con
un’accuratezza pari al 98%. Come? Annusando le urine dei pazienti, che in caso di
cancro alla ghiandola sono ricche di specifiche sostanze, che l’olfatto sviluppato
dei canidi è in grado di riconoscere.
La ricerca, in collaborazione col Centro Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet)
e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa, è condotto dal dottor Gianluigi
Taverna (responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di
Castellanza), che spiega: “Zoe, Liu e ora Jack, tre pastori tedeschi di età
compresa tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di
riconoscere l’urina dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del
98%. Teniamo conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato
al primo campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza”.
Il trio di “cucciolotti anti-cancro” sono stati presentati nei giorni scorsi a Firenze, al
Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, dove sono stati protagonisti di
una interessante dimostrazione.
Alessio Biondino
HEALTHDESK.ITData: 26/09/2016
Utenti unici: 3.000
SANITÀ DEL FUTURO, UN'OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER IL PAESE
Con un bilancio di 700 addetti ai lavori presenti e 2 mila visitatori, si è chiusa a
Firenze la prima edizione del Forum della sostenibilità e opportunità nel settore
della salute.
Nella “due giorni” (23 e 24 settembre) ospitata dalla stazione Leopolda si sono
susseguiti dibattiti e incontri in cui responsabili politici, comunità scientifica,
imprese, associazioni di pazienti e di categoria si sono confrontati per condividere
e proporre soluzioni per un Servizio sanitario nazionale sostenibile ma che, al
tempo stesso, sia motore di innovazione e sviluppo. «Per essere davvero
sostenibile e generare opportunità – dichiara Giuseppe Orzati, direttore del Forum
- un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto in cui opera. Diventa così
fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario».
Sul tema della sostenibilità, per esempio, la presidente della Commissione e
Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, in un’intervista al giornalista Mario
Pappagallo, ricorda che «un sistema sanitario è sostenibile finché noi decidiamo
che debba esserlo. Noi oggi abbiamo il dovere morale di sostenerlo non solo
organizzativamente ma anche economicamente. È vero che, in fatto di risorse, ci
sono state e ci saranno variabili molto pesanti a causa delle difficoltà economiche,
ma senza salute non c’è tutto il resto. Tagliando il Fondo sanitario la situazione
peggiorerà ulteriormente. Bisogna evitare gli sprechi, smettere di lucrare sulla
sanità; inoltre, c’è il tema dei 21 sistemi sanitari differenti che va assolutamente
affrontato. Non possiamo più tollerare – conclude - che una persona viva o muoia
a seconda della Regione in cui viene assistita». Tuttavia la sostenibilità del Ssn
non passa soltanto da adeguate politiche sanitarie: «L’86% delle malattie croniche
di cui gli italiani soffrono è dovuto principalmente a quattro fattori di rischio,
comportamentali e pertanto modificabili: cattiva alimentazione, scarsa o nulla
attività fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo» ricorda infatti Walter Ricciardi,
presidente dell’Istituto superiore di sanità. E se le politiche di contrasto al fumo e
all'abuso di alcol adottate nel nostro Paese possono vantare buoni risultati,
altrettanto non si può dire sul fronte dell'alimentazione e dell'attività fisica: in questi
casi, «le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire il
trend attuale – conferma Ricciardi - tanto è vero che i nostri ragazzi sono i più
obesi in Europa, dopo i greci, e i terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente
un preludio di insostenibilità, perché noi sappiamo che un bambino sovrappeso
oggi sarà un adulto malato domani».
IMPRONTAUNIKA.ITData: 26/09/2016
Utenti unici: N.D.
IL SUPER FIUTO DEI CANI: SCOVANO I TUMORI ALLA PROSTATA NEL 98%
DEI CASI
I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un
paziente. È quanto emerge da due studi scientifici: il primo avviato nel 2012 dal
dottor Gianluigi Taverna, attualmente in corso con la collaborazione del Centro
Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet), e patrocinato dallo Stato Maggiore della
Difesa. Il secondo ideato dallo Ieo di Milano in collaorazione con l’università di
Milano.
I cani addestrati sono stati protagonisti di una dimostrazione al Forum della
Leopolda sulla sostenibilità in sanità, che si è svolto a Firenze il 23 e il 24
settembre. La ricerca toscana ha accertato che il tumore della prostata produce
delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema
attendibilità.
Zoe, Liu e ora Jack tre pastori tedeschi altamente addestrati presso il centro
militare veterinario dell’esercito con sede a Grosseto – spiega Taverna,
responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di
Castellanza – di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento
sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti da tumore prostatico
con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che l’accuratezza dell’antigene
prostatico specifico associato al primo campionamento bioptico della prostata non
supera il 35% di accuratezza, ha aggiunto.
“Il tumore prostatico ha un odore particolare e ora il prossimo passo sarà quello di
capire quali sono le molecole e cosa annusa il cane”, sottolinea Traversa. Lo
studio ha avuto sviluppi in tutto il mondo: “Stiamo collaborando con Stati Uniti,
Giappone, Olanda e Inghilterra per allargare questa esperienza: vogliamo capire
che cosa annusi il cane, in modo da riprodurre uno strumento in grado di
affiancarlo per capire quale tipo di metabolismo neoplastico cellulare che
determina l’odore particolare”.
”Negli ospedali è presumibile che non vedremo i cani come ci capita negli
aeroporti – ha aggiunto Pierpaolo Graziotti, Presidente AURO e Responsabile
dell’Unità Operativa di Urologia dell’Istituto Humanitas- ma resta “la magia” che
animali opportunamente addestrati siano più affidabili di qualsiasi attuale test
diagnostico nell’identificare un paziente con neoplasia prostatica.
IMALATIINVISIBILI.ALTERVISTA.ORG 1/3Data: 26/09/2016
Utenti unici: N.D.
FORUM LEOPOLDA: SANITÀ DEL FUTURO, UN'OPPORTUNITÀ DI
CRESCITA, NON SOLO UN COSTO PER IL PAESE
Le nuove prospettive di diagnosi e cura nella lotta contro i tumori. Progetti di
innovazione tecnologica, come l'ospedale “intelligente”, che rivoluzioneranno il
nostro modo di concepire la medicina. E ancora: quali soluzioni mettere in atto per
attrarre la ricerca internazionale in Italia. Questi alcuni dei temi affrontati nella
giornata conclusiva del Forum della Leopolda.
Le nuove prospettive di diagnosi e cura nella lotta contro i tumori. Progetti di
innovazione tecnologica, come l’ospedale “intelligente”, che rivoluzioneranno il
nostro modo di concepire la medicina. E ancora: quali soluzioni mettere in atto per
attrarre la ricerca internazionale in Italia. Questi alcuni dei temi affrontati nella
giornata conclusiva del Forum della Leopolda.
Si è chiusa lo scorso sabato a Firenze la prima edizione del “Forum della
sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che ha visto riuniti nel
capoluogo toscano i principali protagonisti della sanità italiana, in un confronto
volto a delineare soluzioni e strategie per lo sviluppo del settore, all’insegna di una
gestione oculata delle risorse. Un ricco e intenso programma di eventi, tavoli
tecnici e workshop ha animato per due giorni la Stazione Leopolda, coinvolgendo
700 addetti ai lavori e registrando 2.000 visitatori.
Parola chiave della seconda giornata dei lavori è stata l’innovazione, declinata in
tutte le sue applicazioni, dalla tecnologia alla ricerca clinica: ne sono stati
evidenziati i vantaggi che può apportare sia al miglioramento del benessere e della
salute del singolo cittadino, grazie a diagnosi precoce e terapie sempre più
personalizzate, sia al sistema sanitario, in termini di contenimento dei costi e
riduzione della spesa nel medio-lungo periodo.
Uno degli ambiti in cui si annoverano negli ultimi decenni le maggiori
sperimentazioni è senza dubbio quello oncologico, cui il Forum ha dedicato l’area
tematica “Il futuro senza cancro”. Si sono alternati interventi di autorevoli esperti
sulle nuove frontiere che si profilano nella lotta ai tumori, incontri con studenti e
cittadini per ricordare il ruolo dell’alimentazione e dei corretti stili di vita come
strumenti di prevenzione e l’importanza degli screening per l’individuazione
precoce della malattia.
Data: 26/09/2016
Utenti unici: N.D.
E proprio sul fronte delle diagnosi innovative, un prezioso aiuto può arrivare anche
dai nostri amici a quattro zampe, che, opportunamente addestrati, sono in grado di
rilevare con il loro olfatto la presenza di neoplasie, come dimostrato dai cani
dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, tra i protagonisti della manifestazione.
Sono stati, inoltre, presentati i risultati di uno studio attualmente in corso, condotto
dall’Unità Operativa di Urologia di Humanitas, in collaborazione con il Centro
Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della
Difesa, da cui è emerso che i cani, dopo un rigoroso addestramento, possono
diagnosticare con un’accuratezza pari al 98% il tumore alla prostrata, annusando
un campione di urine del paziente.
“Oggi abbiamo a disposizione diverse armi per combattere la lotta contro il cancro:
- afferma Gianni Amunni, Direttore Operativo Istituto Toscano Tumori - dalla
prevenzione primaria e l’adozione di adeguati stili di vita e sane abitudini
alimentari, alla prevenzione secondaria e la diffusione degli strumenti di
anticipazione diagnostica. C’è poi tutto il mondo della cura, dove si è assistito a
un’incredibile crescita dell’innovazione: la chirurgia sempre meno invasiva, che
tende a mantenere l’integrità corporea del paziente, la radioterapia, in grado di
colpire con precisione millimetrica il tumore nelle sedi più improbabili, la
chemioterapia con l’impiego di farmaci a bersaglio che risparmiano le cellule sane
e l’immunoterapia per aggredire il cancro tramite gli anticorpi presenti
nell’organismo. Infine, la ricerca, che continua a fornirci informazioni sempre più
dettagliate sulle caratteristiche della malattia. È però fondamentale
l’organizzazione, la presenza di un network, di reti oncologiche dove unire
prevenzione, terapia e ricerca, per poter garantire a tutti i cittadini la stessa
prospettiva di cura”.
“Il futuro della salute e della medicina” è il titolo di un’altra area tematica in cui
sono stati illustrati avveniristici progetti di innovazione tecnologica applicata al
campo medicale: dalla realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al
software open source - SoundSight Training - per aiutare i non vedenti ad
orientarsi nello spazio solo attraverso il suono. E ancora: lo specchio in grado di
segnalare i rischi per la salute, interpretando le espressioni del volto, e il
“Consciuos Hospital”, l’ospedale del domani, al cui interno tutto è interconnesso e
non esiste più il confine tra uomo, macchina ed edificio.
“Il futuro ci viene incontro con una grande velocità: ogni 5 anni assistiamo a
un’innovazione digitale e tutto cambia”, spiega la coordinatrice dell’area tematica
Giorgia Zunino, Direttore UOS IRCSS San Martino di Genova e Direttore
Scientifico Alta Formazione Hedux.org. “La realtà che ci aspetta è il ‘cognitive’,
l’intelligenza artificiale, che porterà a un cambiamento radicale del modo di
concepire la medicina, il ruolo del medico e anche gli ospedali.
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Data: 26/09/2016
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Quest’ultimi svilupperanno al loro interno una rete di interconnessioni tali per cui,
proprio come un vero organismo vivente, saranno in grado di reagire e soddisfare
le esigenze del personale che ci lavora, diventando più efficienti e riducendo i
costi. Pensiamo, per esempio, ai letti che rileveranno direttamente peso,
temperatura e pressione del paziente, oppure alle pareti della stanza che
cambieranno colore e luminosità a seconda dello stato d’animo della persona,
osservando semplicemente le espressioni del viso”.
Ma, in tema di innovazione e ricerca, in che modo è possibile rendere il nostro
Paese più attrattivo per gli investimenti internazionali?
“Per il sistema Università-Ricerca-Impresa italiano, la capacità di attrarre investitori
internazionali richiede che i tre attori dialoghino costantemente tra loro e che dalla
formazione superiore si passi alla ricerca e poi alla produzione, senza
discontinuità”, dichiara Paolo De Natale, Direttore dell'Istituto Nazionale di Ottica
del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
“Il dialogo richiede, però, persone che abbiano un substrato culturale comune e
siano, quindi, in grado di trasferire rapidamente ed efficientemente informazioni,
fino a generare prodotti ad alto grado di innovazione. Mentre Università e Ricerca,
in Italia, hanno già un grado abbastanza elevato di integrazione, frenato
soprattutto da un quadro normativo troppo eterogeneo, le imprese hanno ancora
un numero troppo esiguo di personale con elevato livello di istruzione e con una
adeguata esperienza di ricerca. Per ridurre questo dislivello culturale, il CNR ha in
programma di lanciare dottorati di ricerca, che prevedano l’impegno paritetico di
Università, CNR ed Imprese per creare delle nuove figure professionali, con il
potenziale di rivoluzionare gli attuali rapporti, affidando a prodotti industriali sempre
più innovativi il superamento dei problemi economici”.
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Data: 26/09/2016
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GRAZIE AL FIUTO IL CANE È IN GRADO DI INDIVIDUARE AL 98% UN
TUMORE ALLA PROSTATA
Di Latorre Carolina
Che il fiuto del cane sia infallibile in diversi ambiti è ormai risaputo da diverso
tempo.
Ciò che è nuovo è che è stato scoperto che il fiuto del cane può riuscire ad
individuare un tumore alla prostata con una precisione del 98%, una precisione
altissima ed impressionante.
Da una ricerca effettuata recentemente dal dottor Gianluigi Taverna, responsabile
del reparto Urologia della Humanitas Mater Domini di Castellanza, iniziata nel
2012 ed in continuo studio tutt’oggi, grazie anche al patrocinato dello Stato
Maggiore della Difesa ed in collaborazione con il Centro Militare Veterinario di
Grosseto, è emerso che i cani sono in grado, grazie al loro fiuto, di individuare con
una precisione del 98% la presenza di un tumore alla prostata annusando le urine
del paziente.
Nei giorni scorsi, a Firenze, presso il Forum della Leopolda è stata effettuata una
dimostrazione pratica di come alcuni cani addestrati riuscivano, annusando le
urine dei pazienti, ad individuare quelle dei soggetti che presentavano un tumore
prostatico.
L’accuratezza del fiuto dei cani nell’individuare questo tipo di tumore è
sensazionale se si paragona al test bioptico della prostata che, associato
all’antigene prostatico riesce a fornire solo un 35% di accuratezza.
Un tale risultato è dovuto al fatto che i cani utilizzano un organo vomeronasale che
permette, tramite l’olfatto, di analizzare gli odori ed elaborare qualsiasi tipo di dato
degli stessi come se questo organo fosse un secondo cervello dell’animale.
Giusto per far capire le potenzialità dei nostri amici a quattro zampe è stato fatto
l’esempio della tazzina di caffè con lo zucchero. Mentre l’uomo è in grado di capire
quanto zucchero possa essere presente in una tazzina di caffè, un cane è in grado
di riconoscere la stessa quantità di zucchero presente però in una quantità di
liquido diluita in due piscine.
MISSIONENOTIZIA.IT
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Data: 27/09/2016
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FORUM DELLA LEOPOLDA: NECESSARIO INNOVARE I MODELLI
ORGANIZZATIVI DEL COMPARTO SALUTE
Caterina Lucchini
Think tank di idee e proposte innovative per una sanità più sostenibile, la prima
giornata del forum della Leopolda si è conclusa sottolineando l’importanza di
rivedere i modelli organizzativi del comparto salute, processo necessario per poter
garantire l’accesso alle innovazioni tecnologiche e scientifiche.
Idee e proposte innovative per una sanità più sostenibile al forum della Leopolda. Importante rivedere i modelli
organizzativi del comparto salute
Senza una revisione dei modelli organizzativi si correrà il rischio di non sfruttare
adeguatamente le innovazioni che stanno letteralmente travolgendo il comparto
salute.
“L’innovazione non va solo applicata in ambito economico, ma anche a quello
organizzativo” ha infatti sottolineato Emilia Grazia De Biasi, presidente
Commissione Igiene e Sanità del Senato, intervenuta al “Forum della sostenibilità
e opportunità nel settore della Salute“, a Firenze.
“L’Italia è l’unico Paese che cura tutti e questo è un valore che non va dimenticato”
– ha continuato De Biasi – sottolineando che le innovazioni cui deve guardare
l’Italia partono da una integrazione socio-sanitaria, passano per una maggiore
collaborazione tra le Regioni e puntano a una sanità integrativa e a pari
opportunità per i cittadini.
“Dobbiamo stare in Europa – ha rimarcato De Biasi – e questo passa da una
revisione delle leggi che regolamentano la sperimentazione animale e che ad oggi
ci vedono fuori da molti progetti europei, ad una contrattazione compatta con gli
altri Stati per un prezzo europeo di riferimento dei farmaci ad alto costo che stanno
arrivando sui mercati”.
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Data: 27/09/2016
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Sveltire la burocrazia
Per puntare sull’innovazione tecnologica e farmacologica: “I tempi d’immissione
sul mercato dei farmaci innovativi vanno ridotti“, ha commentato Carla Collicelli,
vice direttore del Censis. Secondo quanto emerso da uno studio Censis-FAVO-
AIOM del 2015, infatti, i temi di accesso per i nuovi prodotti oncologici sono stati in
media in Italia tra il 2008 e il 2013 di 427 giorni, contro i 109 del Regno Unito, i 364
della Francia e gli 80 della Germania.
Dati sul mercato dei farmaci
A fare il punto su quello che avverrà nei prossimi anni ci ha pensato Sergio
Liberatore, AD IMS Health Italia. “Il mercato globale dei farmaci nel 2020 supererà
i 1400 miliardi di dollari. In Italia è prevista una crescita annua del 5% per i
prossimi anni, prevalentemente a carico del canale ospedaliero”. Dal 2016 al 2020
saranno lanciate 225 nuove molecole a livello globale, di cui 75 apparterranno alla
categoria dei farmaci orfani.
Secondo quanto stimato dall’ultimo rapporto GIMBE il fabbisogno economico
italiano nel 2025 sarà intorno ai 200 miliardi di euro. “Questa analisi è al ribasso, e
non tiene conto delle spesa extra da considerare per gli investimenti straordinari
per l’edilizia sanitaria e delle spese legate ai bisogni socio-sanitari, valutabili in
almeno altri 17 miliardi di euro”, ha spiegato durante la plenaria Nino Cartabellotta,
presidente Fondazione GIMBE.
Dove recuperare le risorse
“Per salvare in SSN occorre un preciso programma politico”, ha continuato
Cartabellotta, che ha anche lanciato in occasione del Forum l’osservatorio GIMBE
sulla sostenibilità del SSN, a sostegno di quanto sottolineato da tutti i relatori
intervenuti, per cui l’innovazione di cui ora tanto si parla deve prima di tutto
avvenire a livello organizzativo.
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Data: 27/09/2016
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TASSE DI SCOPO PER FARMACI ONCOLOGICI INNOVATIVI. DE BIASI
APPROVA, MARTINI NO
Caterina Lucchini
Al Forum della Leopolda la proposta di AIOM di aumentare il costo delle sigarette
di un centesimo per creare un fondo per i farmaci oncologici innovativi ha trovato
pareri contrastanti.
La proposta di AIOM di aumentare il costo delle sigarette di un centesimo per creare un fondo per i farmaci
oncologici innovativi ha trovato pareri contrastanti
Un centesimo in più a sigaretta. Questa la proposta che ha avanzato l’AIOM
(Associazione Italiana di Oncologia Medica) per istituire un fondo nazionale per
l’oncologia che possa coprire le spese per i farmaci oncologici innovativi che si
stanno affacciando sul mercato.
Se ne è parlato anche durante il “Forum della sostenibilità e opportunità nel settore
della salute” che si è tenuto a Firenze il 23 e 24 Settembre.
Un centesimo in più. Le ragioni del sì…
A introdurre l’argomento è stata Emilia Grazia De Biasi, Presidente Commissione
Igiene e Sanità del Senato, intervenuta nella sessione in cui si è parlato del futuro
della sanità. “Credo che sia un giusto contributo sociale“, ha sostenuto la
senatrice.
“La proposta avanzata dal presidente AIOM Carmine Pinto porterebbe 720 milioni
in questo fondo per i farmaci oncologici”, ha spiegato Andrea Messori, presidente
SIFaCT (Società Italiana di Farmacia Clinica e Terapia), durante il Pharma
Question Time, un momento di confronto all’interno del Forum della Leopolda sulle
politiche del farmaco in Italia.
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Data: 27/09/2016
Utenti unici: N.D.
… e quelle del no
“No all’aumento delle accise sul tabacco“. Ha così chiaramente esposto la sua
posizione Nello Martini, Direttore di Drugs & Health ed ex Presidente AIFA. Un no
che è anche arrivato dal Premier Matteo Renzi che pochi giorni fa ha commentato
così la proposta di inserire la tassa di scopo sulle sigarette nel Patto di Stabilità:
“No all’aumento né di tasse, né di accise, nemmeno sulle sigarette. Io non fumo,
credo che fumare faccia male, però non è possibile che si prenda quella parte di
cittadini che fuma e che si sprema. O dici che non si può più fumare in Italia o non
è che li utilizzi come bancomat perché fumano”.
Un fondo per tutti i farmaci innovativi
Nello Martini ha inoltre aggiunto nel suo intervento che dovrebbe essere istituito un
fondo che comprenda tutti i farmaci innovativi, e non uno ad hoc per l’epatite C o
per i tumori. Dello stesso parere anche Antonio Panti, presidente Ordine Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Firenze. “Si deve parlare di un
fondo generale per l’innovazione. Perché ad esempio la tassa di scopo sulle
sigarette dovrebbe interessare solo l’oncologia? Il fumo provoca molte altre
patologie tra cui ad esempio la BPCO”. Le decisioni da qui in avanti non
dovrebbero essere più prese per singoli settori terapeutici.