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Libera il nostro cuore dalle tempeste che ci agitano
e rendici docili alla vita fraterna.
Nel preparare gli incontri di formazione per il cle-
ro della nostra diocesi, mi è tornata spontanea la
domanda :
come mai siamo pochi agli incontri di formazione?
Mancanza di tempo?
Dimenticanza?
Impegni scolastici?
Impegni pastorali?
Poca attenzione alla vita spirituale?
Mancanza di comprensione di questo particolare
momento di grazia che ci viene offerto dal Signore?
Il canone 276, comma 2, del Codice di Diritto Ca-
nonico afferma che i sacerdoti sono tenuti a parteci-
pare ai ritiri spirituali secondo le disposizioni del
diritto particolare. Il legislatore usa il termine
“tenuti”: non è un obbligo ma è un invito pressante
a partecipare, se non scusati da giusta causa. Il De-
creto sul ministero e la vita sacerdotale
“Presbyterorum ordinis” traduce questo elemento
di diritto in una indicazione pastorale, infatti al nu-
mero 18 invita i sacerdoti ad essere disposti a dedi-
care volentieri del tempo al ritiro spirituale [ed alla
formazione permanente].
I numeri 87 e seguenti del Direttorio per il ministero
e la vita dei presbiteri dicono:
Si tratta di una necessità intrinseca allo stesso dono
divino che va continuamente «vivificato» perché il
presbitero possa rispondere adeguatamente alla sua
vocazione. Egli, infatti, in quanto uomo storicamen-
te situato, ha bisogno di perfezionarsi in tutti gli a-
spetti della sua esistenza umana e spirituale per po-
ter giungere a quella conformazione a Cristo che è il
principio unificante di tutto.
La vita spirituale del sacerdote ed il suo ministero
pastorale vanno uniti a quel continuo lavoro su se
stessi – corrispondenza all’opera di santificazione
dello Spirito Santo − che consente di approfondire e
raccogliere in armonica sintesi sia la formazione
spirituale, sia quella umana, intellettuale e pastorale.
Questo lavoro, che deve iniziare fin dal tempo del
seminario, deve essere favorito dai Vescovi ai vari
livelli: nazionale, regionale e, soprattutto, diocesano.
La formazione permanente si presenta come mezzo
necessario al presbitero per raggiungere il fine della
sua vocazione, che è il servizio di Dio e del suo Po-
polo.
È fondamentale dunque capire che questo servizio
che ci offre il vescovo è un segno della sua attenzio-
ne e della sua paternità nei nostri confronti.
Don Carmelo Salis Vicario generale
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Formazione del clero Incontri formativi per il clero Casa San Bartolomeo 2016/2017
10-11 Ottobre
Una ecclesiologia della comunione presbiterale
13-14 Marzo
Il presbitero seminatore di
speranza e tessitore di
comunione tra confratelli
5-11 Febbraio Esercizi spirituali
6 Giugno Pellegrinaggio
8-9 Maggio
L ‘Eucarestia segno di unità
e di fraternità presbiterale
23 Giugno Sacro Cuore
Giornata sacerdotale
SECONDO GIORNO
ORE 08.00 COLAZIONE
ORE 09.00 RECITA DELLE LODI
ORE 09.30 INTERVENTO DEL VESCOVO
ORE 10.30 INTERVALLO
ORE 11.00 INTERVENTI
ORE 12.00 COMUNICAZIONI
ORE 12.30 PRANZO
7-8 Novembre Il presbitero e la sua relazione
personale con Cristo
30-31 Gennaio
Il Vescovo costruttore di
comunione presbiterale
15 Dicembre Preparazione al Natale
PRIMO GIORNO
ORE 10.00 ORA MEDIA
ORE 10.15 PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA
SALUTO DEL VESCOVO
ORE 10.30 RELAZIONE
ORE 11.15 INTERVALLO
ORE 11.45 INTERVENTI
ORE 12.30 PRANZO
RITIRO SPIRITUALE
ORE 15,00 MEDITAZIONE
ORE 15,30 TEMPO DI RIFLESSIONE PERSONALE
ORE 16,00 ADORAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA
ORE 17,00 CONFESSIONI
ORE 18.00 VESPRI E SANTA MESSA
ORE 19.30 CENA
ORE 20.30 ROSARIO A SEGUIRE FILM
22 Novembre
dalle Ore 9.00 alle Ore 16.00 Presentazione del Vangelo di Matteo
Relatore Don Massimo Grilli