Liceo Classico «J. Stellini» classe 3^ C
Postura:equilibrio e stabilità
Evoluzione umana
Rappresentazione biomeccanica della forza di gravità applicata su L4 osservata sul piano sagittale.
Dalla quadrupedia al bipedalismo
inizia così la grande sfida al mantenimento di una postura corretta.
L’uomo e la donna sono soggetti esposti al rischio di sovraccarico
UNITA’ DI APPRENDIMENTODenominazione Postura: equilibrio e stabilità
Prodotti Ricerca, sotto forma di report/relazione sul controllo posturale; Realizzazione di un Power Point; Presentazione dei risultati in conferenza.
Assi trasversali Matematico – informatico: uso degli strumenti matematici perl’elaborazione statistica dei dati, uso di un foglio di lavoro,costruzione di grafici adeguati.
Scientifico e tecnologico: i concetti della neurofisiologia dellapercezione applicata al movimento, raccolta e interpretazione deidati.
Linguaggi: esposizione di un testo/messaggio in forma scritta e orale,in modo chiaro ed appropriato, variando, a seconda dei contenuti,l’uso della lingua.
PRESUPPOSTI DIDATTICI
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Competenze di cittadinanza:
Consapevolezza ed espressione culturale:riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea.Comunicazione nella madrelingua:utilizzare una terminologia specifica secondo le esigenze comunicative del contesto scientifico; redigere relazioni scientifiche e documentare le attività individuali e di gruppo.Imparare ad Imparare:organizzare il proprio apprendimento, individuando ed utilizzando fonti diverse.Collaborare e partecipare: interagire in gruppo in modo attivo e rispettoso, sapersi inserire in modo responsabile nelle attività per raggiungere un obiettivo comune.Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rielaborare i collegamenti e le relazioni appartenenti a diversi ambiti disciplinari. Comunicare: Saper trarre conclusioni dai dati ricavati.
Competenze professionali:
Saper valutare la propria postura e organizzare il tempo libero per migliorarne il controllo.Saper realizzare un programma di lavoro per migliorare la stabilità del tronco.
UNITA’ DI APPRENDIMENTOAbilità Conoscenze
Mantenere e controllare la propria postura. Reagire in modo adeguato alla perdita di
equilibrio. Affrontare situazioni complesse di disequilibrio. Mantenere la postura più idonea in funzione
della situazione. Assumere comportamenti funzionali alla
salvaguardia e al miglioramento della salute.
Anatomia e fisiologia degli apparati: visivo, uditivo, tattile e locomotore.
Neurofisiologia del movimento Apprendimento motorio e performance. Elementi che influenzano il mantenimento di una
postura. Esercizi per migliorare l’efficienza dei muscoli
stabilizzatori.
Produrre testi scritti di vario tipo anche in unregistro formale e utilizzando un lessicospecifico.
Stendere una relazione scientifica.
Funzioni della comunicazione verbale e non verbale.
Modalità di una stesura di un testo scientifico.
Prendere appunti e produrre sintesi. Raccogliere ed elaborare dati anche in modo
cooperativo. Realizzare una ricerca scientifica.
Fonti dell’informazione e della documentazione. Fasi della ricerca scientifica. Principi base dell’informatica. Utilizzo foglio di lavoro per inserimento ed
elaborazione dei dati. Struttura di una relazione e di un report.
Utilizzare differenti registri comunicativi in ambiti specialistici.
I linguaggi della comunicazione, della scienza e dellatecnologia.
UNITA’ DI APPRENDIMENTOUtenti destinatari Classe III^ liceo classico.
Prerequisiti Mantenere il corpo allineato nella posizione di “ponte”. Possedere le nozioni di base di anatomia degli apparati visivo,
uditivo, tattile e locomotore. Saper redigere una relazione.
Fase di applicazione
Dal mese di dicembre al mese di aprile.
Strumenti Copie fotostatiche, libri di testo, pubblicazioni scientifiche, tappeti,accelerometro (delos postural system), pc, proiettore.
UNITA’ DI APPRENDIMENTOTempi 34 ore così ripartite:
1 italiano, 4 scienze, 10 scienze motorie,12 lavoro personale degli allievi,7 stesura lavoro.
Esperienze attivate
Formazione in aula con i docenti. Esecuzione, in palestra, di un protocollo di esercizi di stabilizzazione. Test di valutazione del controllo posturale. Elaborazione di dati. Stesura dell’articolo e del Power Point. Organizzazione della presentazione del progetto.
Metodologia Lezione frontale. Lavori di gruppo e individuale. Ricerca in internet. Esercitazioni pratiche in palestra. Brainstorming.
UNITA’ DI APPRENDIMENTORisorse umane interne/esterne
Interne:
Coordinatore:
Docente di scienze motorie: coordina sia la fase progettuale che operativa;determina i test di valutazione individuali del controllo posturale, definisce leesperienze motorie per il controllo della postura in palestra, fissa i retest al terminedel protocollo di lavoro.
Collaboratori:
Docente di lingua e letteratura italiana: (elementi della comunicazione,linguaggi non verbali e verbali; insieme al coordinatore fornisce indicazioni perla stesura e la revisione degli elaborati scritti e delle presentazioni verbali).
Docente di scienze: anatomia e fisiologia dei recettori sensori motori. Docente di matematica: principi di statistica, il foglio di lavoro,
rappresentazione dei dati attraverso un grafico.
Esterne:
Docente Universitario: i sistemi di controllo del movimento umano. Medico: le patologie della colonna vertebrale.
Valutazione Valutazione del prodotto sulla base dei criteri predefiniti. Valutazione dei processi: competenze organizzative dei singoli e dei gruppi. Autovalutazione del risultato ottenuto.
1. Presentazione del lavoro ‐ organizzazionetecnica;
2. Fase delle conoscenze;
3. Fase della ricerca;
4. Fase dell’elaborazione dei dati;
5. Fase delle conclusioni.
Programmazione delle fasi
Organizzazione del lavoro
1. Brain storming sulbenessere fisico, equilibrio e posturacorretta.
2. Introduzione tecnicaalla fase della ricercascientifica.
3. Organizzazione deigruppi di lavoro.
Fase delle conoscenze
• Aspetti fisiologici del controllo posturale;
• I recettori periferici e centrali;
• Il percorso degli impulsi;
• Il controllo posturale.
Fase della ricerca
• Valutazione del controllo posturale
• Definizione di un protocollo di lavoro
• Raccolta dei dati
Fase dell’elaborazione dei dati
• Elementi di statistica;
• Elaborazione dei dati con l’utilizzo di foglioelettronico;
• interpretazione dei dati;
• Studio dei modelli di rappresentazione grafica;
• Discussione e valutazione dei risultati.
Fase delle conclusioni
• Stesura guidata di una relazione scientifica.
• Studio della comunicazione con mezziinformatici.
• Creazione di una presentazione con softwarespecifico.
• Comunicazione dei risultati della ricerca econfronto‐dibattito con esperti
Postura• È una funzione che riguarda
la gestione della posizione e il controllo del movimento, quindi è alla base di ogni nostro gesto;
• È la posizione che il corpo assume per controbilanciare la forza di gravità; è una funzione dinamica.
PRESUPPOSTI TEORICI
Assi e piani del corpo umano
• Piano frontale: divide il corpo nella porzione ventrale e dorsale.
• Piano sagittale: passa in senso antero/posteriore il corpo.
• Piano trasversale: suddivide il corpo in una metà superiore e una inferiore.
.
La postura ideale:
La proiezione al suolo del centro di gravità di un uomo in posizione eretta, è la linea verticale ideale che cade all’interno della superficie di appoggio dei piedi.
Unità funzionali posturali
Il corpo umano è un sistema biomeccanico costituito da tre unità funzionali posturali:
1. La mandibola e il cranio;
2. La cintura scapolo‐omerale;3. La cintura pelvica.
La colonna vertebrale
Le curve del rachide distribuiscono il peso corporeo e conferiscono flessibilità alla colonna.
Postura
Si può avere equilibriocon una postura correttae non.
In questo caso, laposizione è mantenutaattivando tensioni nellestrutture muscolari earticolari.).
Il corpo umano non è una massa immobile. Può essere in equilibrio anche essendo “storto”.
Se il danno è lieve, l’adattamento può essere segmentario senza una riprogrammazione generale. Ne deriva una “cattiva” ripartizione di carichi.
Conseguenze di una postura scorretta
Quando uno sbilanciamento dura nel tempo, i muscoli si adattano morfologicamente alle nuove condizioni e la postura rimane scorretta in quando vengono modificate le strutture del corpo.
Conseguenze di una postura scorretta
Stabilità funzionaleI fattori strutturali del controllo posturale riguardano:• aspetti propriocettivi e• aspetti muscolari.
Il sistema percettivo svolge un ruolo dominante sul controllo posturale.
Controllo posturale
L’abilità nel gestire una corretta postura si basa sulla cooperazione di tre sistemi:
SISTEMI DI CONTROLLO POSTURALE
PROPRIOCETTIVO
IL PIU’ RAPIDO
VISIVO
IL PIU’ PRECISO IL PIU’ TARDIVO E GROSSOLANO
VESTIBOLARE
Propriocezione
Integrazione a livello del sistema nervoso dei segnali provenienti da recettori articolari, muscolari e cutaneipresenti all’interno del corpo.
Recettori periferici
Fusi neuromuscolari: forniscono informazioni sullo stato di allungamento del muscolo
Organi tendinei del Golgi: forniscono informazione sulla tensione esercitata sul tendine
Recettori articolari:meccanocettori che forniscono informazioni sulla posizione del corpo
Recettori centrali
Sistema vestibolare: composto da canali semicircolari, utricolo e sacculo, si attiva quando i movimenti della
testa superano una certa ampiezza e velocità.
Recettori centrali
Sistema visivo: utilizza il metodo del tracking degli aerei, affinando le informazioni provenienti dalla propriocezione;
Sistemi di controllo
Sistema di controllo muscolare:
1. stabilizzatori locali;
2. stabilizzatori globali;
3. mobilizzatori globali.
Stabilizzatori locali• Sono muscoli segmentari presenti nello strato profondo, come i muscoli interspinosi, il multifido, il quadrato dei lombi;
• Non possono realizzare movimenti ad ampio raggio;
• Possono mantenere la contrazione per un lungo periodo.
Stabilizzatori globali• Si trovano nello strato
intermedio come il lunghissimo, il multifido superficiale, il quadrato dei lombi per le sue fibre laterali e il trasverso;
• «Stiffening effect», la maggiore attivazione del muscolo garantisce una maggiore stabilità articolare.
Mobilizzatori globali• Si trovano nello strato superficiale come gli ischio‐crurali, il grande gluteo, il muscolo sacrospinale, i muscoli interspinosi, l’obliquo esterno, l’obliquo interno e il retto dell’addome;
• Creano movimenti tramite contrazioni concentriche ma non contribuiscono significativamente al controllo posturale.
Postura in movimento e bilanciamento
Cosa fare
• Mettere in crisi il sistema – principio dell’adattamento biologico;
• Stimolare in modo massimale il sistema propriocettivo coinvolto nel controllo del movimento dalla cui efficienza dipende la qualità dei movimenti.
Scopo dello studio
• valutare l’effetto di un protocollo di lavoro sul controllo posturale;
• saper valutare la percezione di se;
• organizzare il tempo libero per migliorare il controllo posturalecontrolloposturale attraverso un programma di lavoro finalizzato
PARTE SPERIMENTALE
SoggettiLe classi terze del liceo
Età compresa tra i 17 e i 19 anni.
Maschi (24 soggetti) Femmine (52 soggetti)
Massa corporea
(kg)Statura (m) BMI
(kg/m²)
Massa corporea
(kg)Statura (m) BMI
(kg/m2)
67,44 1,76 21,78 56,82 1,63 21,38
± 8,38 ± 0,05 ± 2,33 ± 8,46 ± 0,06 ± 2,83
Protocollo sperimentale
Test iniziale dicembre 2012:Misurazione statura, peso e controllo posturale
Retestaprile 2013:Misurazione del controllo posturale
Valutazione del controllo posturale
Delos Vertical Controller (DVC)
dispositivo applicato sullo sternoper la misurazione dei movimentiangolari del tronco sugli assi x e y
software su PC per registrazione ed analisi
Protocollo di valutazione
• 20 s con occhi aperti in appoggio monopodalicosul piede sinistro
• 20 s con occhi aperti in appoggio monopodalicosul piede destro;
• 20 s con occhi chiusi in appoggio monopodalicosul piede sinistro
• 20 s con occhi chiusi in appoggio monopodalicosul piede destro
• Pause di 15 s tra le prove
Variabili considerate
Angolo di scostamento riferito all’asse mediosul piano frontale (asse y) e sagittale (asse x).
Protocollo di lavoro5 esercizi di mobilizzazione10 esercizi di stabilizzazione
Obiettivo:Migliorare il controllo muscolare.
RISULTATI
pre post pre postArto DX Arto DX Arto SX Arto SX
Angolo di scostamento
(gradi)1,69 1,34 1,68 1,36
Angolo di scostamento (valori medi in gradi) rispettoall’asse medio prima e dopo il protocollo di lavoro ditutti gli studenti.
Risultati‐Maschi
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
Ang
olo
di s
cost
amen
to (g
radi
)
Piano Frontale (y) Maschi
OA ypreOA ypostOC ypreOC ypost
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
Ang
olo
di s
cost
amen
to (g
radi
)
Piano Sagittale (x) Maschi
OA xpreOA xpostOC xpreOC xpost
Risultati‐Femmine
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
Ang
olo
di s
cost
amen
to (g
radi
)
Piano Frontale (y) Femmine
OA ypreOA ypostOC ypreOC ypost
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
Ang
olo
di s
cost
amen
to (g
radi
)
Piano sagittale (x) Femmine
OA xpreOA xpostOC xpreOC xpost
Questo studio ha reso gli studenti più consapevoli della propria postura.
Il protocollo di lavoro utilizzato ha migliorato il controllo posturale della maggior parte degli studenti.
Gli esercizi di stabilizzazione contribuiscono, soprattutto in questa fascia d’età, a far mantenere una corretta postura.
CONCLUSIONI
Ricadute applicative
Il miglioramento della stabilità del tronco comporta un migliore controllo posturale, alla base di tutte le attività sportive e motorie
Ciò che dobbiamo
imparare a fare,
lo impariamo facendolo.
Aristotele
Grazie per la cortese attenzione.
La classe 3^C del Liceo J. Stellini, anno scolastico 2012/2013Il professor Luigino Sepulcri