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Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione
"MASSIMO ALBERINI"di Treviso 31020 Lancenigo di VILLORBA - Via Franchini n° 1 tel. 0422 320204 - fax 0422 320510
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Piano di Miglioramento (PdM) Triennio 2015-2018
Aggiornamento dicembre 2016
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INDICE
1. La sperimentazione precedente: Il progetto VALES
2. Le priorità e i traguardi espressi nel RAV
2.1 Dal rapporto di autovalutazione-RAV 2015 al piano di miglioramento-PDM triennio 2015/18
3. Gli obiettivi di processo
3.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV)
3.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
3.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
4. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
4.1 Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
4.2 Azioni del Dirigente Scolastico e dimensioni interessate
4.3 GANTT delle azioni previste
4.4 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di
processo
5 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
5.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
5.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
5.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione
scolastica
5.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
3
1. La sperimentazione precedente
Nel mese di agosto 2012, l’Istituto è risultato una delle 7 scuole del 2° ciclo del Veneto (tra le 1036
istituzioni scolastiche che hanno presentato domanda di partecipazione alla sperimentazione) individuata
alla realizzazione Progetto VALeS SCUOLA – VALutazione e Sviluppo SCUOLA.
Il progetto VALeS SCUOLA – VALutazione e Sviluppo SCUOLA è stato un progetto sperimentale con lo scopo
di individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione esterna delle scuole e dei Dirigenti
Scolastici.
In particolare il percorso pluriennale (triennio luglio 2012 – agosto 2015) ha previsto:
• la costituzione di un nucleo interno di valutazione;
• un’analisi iniziale per identificare punti di forza e punti di debolezza che sono stati successivamente
inseriti in un rapporto di valutazione (RAV) in cui sono stati individuati gli obbiettivi di miglioramento;
• un confronto con un team di valutatori esterni che ha sostanzialmente confermato le scelte della scuola;
• la progettazione e l’attuazione di un piano di miglioramento (PdM) da parte della scuola supportata
dall’INDIRE attraverso la presenza di un consulente per il miglioramento;
• la valutazione finale effettuata rispetto all’attuazione del piano e ai risultati raggiunti sono stati pubblicati
sul sito d’Istituto.
Nel mese di maggio 2015 il progetto è stato concluso.
L’esito del piano di miglioramento è stato l’elaborazione di un curricolo verticale per competenze nelle
tre articolazioni enogastronomia, sala e vendita, accoglienza turistica pubblicato sul sito d‘Istituto.
2. Le priorità e i traguardi espressi nel RAV
2.1 Dal rapporto di autovalutazione-RAV 2015 al piano di miglioramento-PDM triennio 2015/18
Il Rapporto di Autovalutazione individua opportunità e vincoli del contesto in cui opera la scuola
(popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali) e
i punti di forza e di criticità rispetto ai seguenti indicatori:
1) Esiti degli studenti (risultati scolastici, risultati nelle prove standardizzate nazionali, competenze chiave e
di cittadinanza, risultati a distanza)
2) Processi - pratiche educative e didattiche (curricolo, progettazione e valutazione, ambiente di
apprendimento, inclusione e differenziazione, continuità e orientamento)
3) Processi - pratiche gestionali e organizzative (orientamento strategico e organizzazione della scuola,
sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie).
Dall’analisi delle rubriche di valutazione della situazione della scuola rispetto agli esiti e ai processi descritti
nel RAV sono state individuate le seguenti priorità e traguardi:
Esiti degli studenti Descrizione delle priorità Descrizione del traguardo
Risultati scolastici
1 - Aumento del numero degli
studenti ammessi alla classe
successiva a giugno.
Ridurre del 50% la differenza percentuale, per
ciascun anno di corso, dalla media provinciale
degli ammessi alla classe successiva
Motivazione della scelta: La percentuale di studenti ammessi alla classe successiva, pur mantenendosi al di
sopra del dato nazionale (tranne che per la classe quarta) è molto al di sotto dei livelli di benchmark
provinciali e regionali. Analizzando i dati relativi all'anno 2013/14 con riferimento al benchmark provinciale
le classi prime il valore è -11.4%, per le classi seconde -6.9%, per le classi terze -2.8%, per le classi quarte -
7.6%. Particolarmente significativa la differenza per le classi quarte dove i consigli di classe ritengono più
opportuno non ammettere alla classe successiva studenti con lacune pregresse nella speranza che si
rinforzino le conoscenze non ancora consolidate.
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Esiti degli studenti Descrizione delle priorità Descrizione del traguardo
1 - Aumentare il rispetto del
bene pubblico
Diminuzione degli episodi di furti e
danneggiamenti delle strutture e degli arredi della
scuola
2 - Rafforzare
l’autoregolazione del
comportamento da parte
degli studenti
Diminuzione delle azioni che disturbano le attività
didattiche
Competenze
chiave e di
cittadinanza
3 - Valutare le competenze di
cittadinanza
Introduzione di strumenti per la valutazione delle
competenze di cittadinanza
Motivazione della scelta: è necessario incrementare il senso civico del rispetto delle strutture pubbliche
contribuendo a conservarle in efficienza e pulizia. La scuola si fa promotrice della cura del bene pubblico
attraverso la costruzione di regole di comportamento costruite e condivise dagli alunni con il supporto dei
docenti. Fondamentale è agire nella formazione dei rappresentanti degli studenti (di classe, di istituto, della
consulta) che devono essere i motori del processo di cambiamento.
Lo sviluppo dell'autoregolazione dei comportamenti in classe contribuisce oltre che allo sviluppo di
competenze sociali anche al miglioramento degli esiti.
3. Gli obiettivi di processo
Rispetto al raggiungimento della priorità di aumentare il numero degli studenti ammessi alla classe
successiva a giugno sono stati sono stati individuati i seguenti obiettivi di processo:
Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo
Curricolo, progettazione e valutazione
1) Revisione della programmazione disciplinare per
competenze da parte dei dipartimenti in modo da renderla
coerente con il curriculum verticale.
2) Prove strutturate in ingresso nelle classi 1^ in almeno tre
discipline.
3) Prove intermedie e finali comuni in tutte le discipline e in
tutte le classi.
4) Costruire, a partire dalle classi prime, modelli di
regolamento condivisi. Introdurre attività di formazione alla
rappresentanza.
5) Inserire nel curricolo verticale indicatori e descrittori delle
competenze di cittadinanza per la successiva valutazione
Rispetto alle priorità relative alle competenze chiave e di cittadinanza son o stati individuati i seguenti
obiettivi di processo
Area di processo Descrizione dell’obiettivo di processo
Ambiente di apprendimento
Presentare, insegnare, rivedere, monitorare e rafforzare le
aspettative di comportamenti considerati “adeguati” dai
docenti.
3.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Obiettivi di processo:
1) Revisione della programmazione disciplinare per competenze da parte dei dipartimenti in modo da
renderla coerente con il curriculum verticale.
5
2) Redazione e somministrazione di prove strutturate in ingresso nelle classi 1^ in almeno tre discipline.
3) Redazione e somministrazione di prove intermedie e finali comuni in tutte le discipline e in tutte le
classi.
Le criticità individuate negli esiti scolastici (che dipendono per la maggior parte da risultati negativi nelle
materie di area comune e ciò è confermato anche dal numero e dalla tipologia dei debiti formativi) possono
essere superate se il curricolo di istituto diventa lo sfondo unitario e coerente in cui innestare le
programmazioni disciplinari. Il raggiungimento del successo formativo deriva dalla trasformazione dei
contenuti disciplinari in sapere agito in un contesto, (cioè sapere situato). La valutazione di tale sapere non
può prescindere da elementi quali atteggiamenti, motivazioni, vocazioni, responsabilità, ecc., non
strettamente collegati alle singole discipline. In sintesi è necessario ripensare la progettazione didattica in
termini di competenze (cioè di persone competenti).
I saperi disciplinari dell'area comune devono trovare senso per lo studente che deve essere mobilitato e
motivato a partire dal settore o dalle attività per cui ha scelto questa scuola. Le prove comuni hanno lo
scopo di avviare un confronto tra i docenti sui nuclei fondanti delle discipline, sui conseguenti obiettivi
irrinunciabili e una riflessione su modi e metodi comuni per la valutazione.
Obiettivi di processo: presentare, insegnare, rivedere, monitorare e rafforzare le aspettative di
comportamenti considerati “adeguati” dai docenti.
La costruzione di un ambiente di apprendimento favorevole anche attraverso il rispetto delle regole e il
rafforzamento dei comportamenti positivi ha come effetti l’aumento dell’impegno scolastico e la
diminuzione delle azioni che disturbano le attività didattiche.
3.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo elencati Fattibilità
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell'intervento
1 Revisione della programmazione
disciplinare per competenze da parte dei
dipartimenti in modo da renderla coerente
con il curriculum verticale.
5 5 25
2 Prove strutturate in ingresso nelle classi 1^
in almeno tre discipline. Prove intermedie
e finali comuni in tutte le discipline e in
tutte le classi.
4 5 20
3 Presentare, insegnare, rivedere,
monitorare e rafforzare le aspettative di
comporta-menti considerati “adeguati” dai
docenti.
3 5 15
3.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
Obiettivo di processo in
via di attuazione
Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di rilevazione
1 - Revisione della
programmazione
disciplinare per
competenze da parte
dei dipartimenti in
modo da renderla
coerente con il
Redazione delle
programmazioni di dipartimento
secondo un format comune che
evidenzi la durata e la scansione
temporale di ciascun modulo
descritto in termini di
conoscenze, abilità e
Numero di
programmazioni
disciplinare
riorganizzate
secondo il format
comune.
Raccolta digitale delle
programmazioni
inviate alla funzione
strumentale.
6
curriculum verticale. competenze
2 - Prove strutturate in
ingresso nelle classi 1^
in almeno tre
discipline.
Le prove strutturate di ingresso
devono rilevare i livelli di
partenza e costituire la base
informativa dei primi CdC.
Numero di classi
prime a cui sono
state
somministrate
prove di ingresso.
Per le prove di
ingresso il numero e i
risultati sono desunte
dai verbali dei primi
CdC.
7
Obiettivo di processo in
via di attuazione
Risultati attesi Indicatori di
monitoraggio
Modalità di rilevazione
3 - Prove intermedie e
finali comuni in tutte le
discipline e in tutte le
classi.
Le prove comuni avviano un
confronto su nuclei fondanti
delle discipline, obiettivi
irrinunciabili e metodi comuni di
valutazione.
Numero di prove
comuni
complessivamente
somministrate
nell'anno
scolastico per
classe e per
disciplina.
Le prove comuni sono
raccolte ed analizzate
a cura del
coordinatore di
dipartimento e dalla
funzione strumentale
PTOF.
4 - Presentare,
insegnare, rivedere,
monitorare e rafforzare
le aspettative di
comporta-menti
considerati “adeguati”
dai docenti.
La costruzione di un ambiente di
apprendimento favorevole
attraverso il rafforzamento dei
comportamenti positivi ha come
effetto l'aumento dell'impegno
scolastico e la diminuzione delle
azioni che disturbano le attività
didattiche.
Numero delle
criticità legate alla
gestione della
classe segnalate
nei consigli di
classe.
Verbali dei consigli di
classe, segnalazioni al
Dirigente Scolastico da
parte del
coordinatore.
4 Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Obiettivo di
processo
Azione prevista Effetti positivi a
medio termine
Effetti
negativi a
medio
termine
Effetti positivi
a lungo
termine
Effetti negativi
a lungo
termine
1 - Revisione
della
programmazione
disciplinare per
competenze da
parte dei
dipartimenti in
modo da
renderla
coerente con il
curriculum
verticale.
Revisione della
programmazio
ne disciplinare
per
competenze
Condivisione
delle
progettazioni
disciplinari entro
un quadro
unitario che porti
alla
trasformazione
di conoscenze e
abilità delle
materie in sapere
agito in un
contesto.
Attività
condotta
come mero
adempiment
o
burocratico.
Miglioramento
degli esiti degli
studenti
soprattutto
nell'area
comune
rilevabili come
abbassamento
del numero di
alunni sospesi
nel giudizio
nello scrutinio
di giugno.
Possibile
abbassamento
dei livelli di
competenza
attesi.
2 - Prove
strutturate in
ingresso nelle
classi 1^ in
almeno tre
discipline.
Redazione e
somministrazio
ne di prove
strutturate
comuni in
almeno tre
discipline nelle
classi prime.
Possibilità di
conoscere i livelli
di partenza delle
singole classi,
programmare
eventuali azioni
di recupero e
sostegno. I dati
raccolti dalle
prove
costituiscono la
base informativa
per la
programmazione
del CdC.
Possibile che
l'attività
venga vista
solo come un
adempiment
o
burocratico.
Possibile
riduzione
dell'insuccesso
scolastico
dovuta al fatto
che si
interviene
immediatamen
te sulle criticità
riscontrate.
Possibili
aspettative
pregiudiziali
verso gli alunni
(effetto
Pigmalione)
e/o possibile
irrigidimento
del giudizio per
alcuni alunni
(effetto
stereotipia).
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Obiettivo di
processo
Azione prevista Effetti positivi a
medio termine
Effetti
negativi a
medio
termine
Effetti positivi
a lungo
termine
Effetti negativi
a lungo
termine
3 -Prove
intermedie e
finali comuni in
tutte le discipline
e in tutte le
classi.
Redazione e
somministrazio
ne di prove
comuni
intermedie e
finali in tutte le
discipline e in
tutte le classi.
Esplicitazione dei
nuclei fondanti
delle discipline e
dei conseguenti
obiettivi
irrinunciabili.
Attività
condotta
come mero
adempiment
o
burocratico.
Uniformità
nell'applicazion
e di
metodologie di
valutazione
comuni
all'interno dei
singoli
dipartimenti
disciplinari.
Avviare una
riflessione nei
casi in cui tra
classi parallele
si manifestino
evidenti
disomogeneità
nei risultati.
Possibile
curvatura al
ribasso degli
obiettivi della
progettazione
disciplinare in
modo
funzionale alle
prove di
verifica
assegnate.
4 - Presentare,
insegnare,
rivedere,
monitorare e
rafforzare le
aspettative di
comporta-menti
considerati
“adeguati” dai
docenti.
Impiego da
parte dei
docenti di un
continuum di
strategie
condivise per
rispondere a
comportament
i inadeguati
Riduzione della
probabilità di
comportamenti
inadeguati nel
futuro
La mancanza
di coerenza
nel
monitoraggio
del rispetto
delle regole
condivise da
parte
dell'insegnan
te vanifica di
fatto
qualsiasi
strategia di
conduzione
della classe.
Trasformazion
e dei processi
di gestione
della classe da
modelli che
mirano ad
instaurare la
disciplina a
modelli tesi a
stabilire un
ambiente
efficace.
La collocazione
delle strategie
messe in atto
deve avvenire
a livello di
singolo
consiglio di
classe evitando
copia e incolla
di modelli. Non
tutto quello
che ha
funzionato in
una
determinata
classe andrà
bene in un
contesto
diverso.
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4.1 Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
PRIORITA’ Aumento del numero degli studenti ammessi alla classe successiva a giugno
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
OBIETTIVI DI
PROCESSO
1 - Revisione della programmazione disciplinare per competenze da parte dei
dipartimenti in modo da renderla coerente con il curriculum verticale
AZIONI PREVISTE Soggetti responsabili
dell’attuazione
Termine previsto di
conclusione
Risultati attesi per ciascuna
azione
Redazione
programmazioni
Dipartimenti
disciplinari Febbraio 2017 Bozza programmazioni
Monitoraggio
elaborazione
programmazioni
DS, funzione
strumentale PTOF,
collegio docenti
Febbraio 2017 Presentazione e discussione in
collegio docenti
Pubblicazione di un
documento unico
DS, funzione
strumentale PTOF Giugno 2017 Allegato al PTOF
Verifica delle azioni e
dei risultati
DS, funzione
strumentale PTOF Giugno 2018
Congruità tra le dichiarazioni e le
azioni didattiche implementate.
Integrazione tra il curricolo
verticale e la programmazione
disciplinare. Riduzione
dell’insuccesso scolastico.
PRIORITA’ Aumento del numero degli studenti ammessi alla classe successiva a giugno
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
OBIETTIVI DI
PROCESSO
2 – Redazione e somministrazione di prove strutturate in ingresso nelle classi 1^ in
almeno tre discipline.
AZIONI PREVISTE Soggetti responsabili
dell’attuazione
Termine previsto di
conclusione
Risultati attesi per ciascuna
azione
Redazione delle prove
strutturate in ingresso
Docenti di area
comune delle classi
prime
Lavoro a cadenza
annuale svolto all’avvio
dell’anno scolastico
Creazione di una biblioteca di
prove
Somministrazione
delle prove e
discussione dei
risultati nel primo
consiglio di classe
Docenti di area
comune delle classi
prime
Lavoro a cadenza
annuale
Programmazioni collegiali ed
individuali redatte tenendo
conto delle
criticità/potenzialità emerse
dai risultati delle prove
Verifica delle azioni e
dei risultati
DS, funzione
strumentale PTOF
Lavoro a cadenza
annuale
Riduzione dell’insuccesso
scolastico nel biennio iniziale
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PRIORITA’ Aumento del numero degli studenti ammessi alla classe successiva a giugno
AREA DI PROCESSO
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
OBIETTIVI DI
PROCESSO
3 - Redazione e somministrazione di prove comuni intermedie e finali in tutte le
discipline e in tutte le classi.
AZIONI PREVISTE Soggetti responsabili
dell’attuazione
Termine previsto di
conclusione
Risultati attesi per ciascuna
azione
Redazione di prove
comuni intermedie e
finali in tutte le
discipline e in tutte le
classi.
Tutti i docenti Lavoro a cadenza
annuale
Creazione di una biblioteca di
prove a cura della Funzione
strumentale PTOF
Somministrazione
delle prove e
discussione dei
risultati nei
dipartimenti e in
collegio
Docenti di area
comune, funzione
strumentale PTOF.
Lavoro a cadenza
annuale
Avvio di un confronto tra i
docenti sui nuclei fondanti
delle discipline, sui
conseguenti obiettivi
irrinunciabili.
Riflessione su modi e metodi
comuni per la valutazione.
Verifica delle azioni e
dei risultati
DS, funzione
strumentale PTOF
Lavoro a cadenza
annuale
Riduzione dell’insuccesso
scolastico.
PRIORITA’ Aumentare il rispetto del bene pubblico
Rafforzare l’autoregolazione del comportamento da parte degli studenti
Valutare le competenze di cittadinanza
AREA DI PROCESSO AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI DI
PROCESSO
4) Presentare, insegnare, rivedere, monitorare e rafforzare le aspettative di
comportamenti considerati “adeguati” dai docenti.
AZIONI PREVISTE Soggetti responsabili
dell’attuazione
Termine previsto di
conclusione
Risultati attesi per ciascuna
azione
Attività di formazione
dei docenti
DS Lavoro a cadenza
annuale
Passaggio a modalità di
gestione della classe non più
basata su modelli centrati
sulle punizioni ma su modelli
assertivi che abbiano un focus
sull’autoregolazione.
Attività di formazione
dei rappresentanti
degli studenti
DS, Funzione
strumentale sevizi agli
studenti
Lavoro a cadenza
annuale
far acquisire ai rappresentanti
le seguenti abilità:
- ascoltare;
- trasmettere informazioni;
- proporre iniziative e
coordinare una discussione;
- collaborare con gli altri per
raggiungere obiettivi comuni;
- organizzare e progettare un
lavoro in comune;
- gestire le assemblee di
classe;
Elaborazione di
strumenti per la
valutazione delle
DS, gruppo di lavoro
del collegio Giugno 2018
Introduzione nel curricolo di
strumenti condivisi per la
valutazione delle competenze
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competenze di
cittadinanza
di cittadinanza.
Verifica delle azioni e
dei risultati
DS, funzione
strumentale PTOF Giugno 2018
Diminuzione degli episodi di
furti e danneggiamenti delle
strutture e degli arredi della
scuola
Rafforzamento
dell’autoregolazione del
comportamento da parte
degli studenti.
Diminuzione delle azioni che
disturbano le attività
didattiche
4.2 Azioni del Dirigente Scolastico e dimensioni interessate
AZIONI DEL DIRIGENTE Dimensioni professionali interessate
1.Atto di indirizzo del DS
1. Definizione dell’identità, dell’orientamento
strategico e della politica dell’istituzione scolastica
2. Gestione dell’organico, individuazione ruoli e
competenze, assegnazione incarichi, creazione
staff, commissioni, gruppi di lavoro, referenti.
Promozione progettualità
2. Gestione, sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
3.Promozione incontri organi collegiali e
assemblee
Coinvolgimento Cons di Istituto
Disponibilità appuntamenti
Incontri con Enti locali, associazioni, territorio
3. Promozione della partecipazione, cura delle
relazioni e dei legami con il contesto
4.Direttive per organizzazione uffici e personale
Stretta collaborazione con DSGA
Elaborazione P.A.
Contrattazione integrativa
Elaborazione modulistica efficace
Lettura quotidiana comunicazioni
Aggiornamento normativo continuo
4. Gestione delle risorse strumentali e finanziarie,
gestione amministrativa e adempimenti normativi
5.Realizzazione ed utilizzo strumenti di
monitoraggio
Anagrafe docenti
Promozione processi valutazione
5. Monitoraggio, valutazione, rendicontazione
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4.3 GANTT delle azioni previste
REALIZZAZIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO
Revisione della programmazione disciplinare per competenze da parte dei dipartimenti in modo da renderla coerente con il
curriculum verticale PROCESSO/ATTIVITA’
A.S.
2015/16
A.S.
2016/17
A.S.
2017/18
Redazione programmazioni S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Monitoraggio elaborazione
programmazioni S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Pubblicazione di un
documento unico S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Verifica delle azioni e dei
risultati S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
REALIZZAZIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO
Prove strutturate in ingresso nelle classi 1^ in almeno tre discipline
PROCESSO/ATTIVITA’ A.S.
2015/16
A.S.
2016/17
A.S.
2017/18
Redazione delle prove
strutturate in ingresso S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Somministrazione delle
prove e discussione dei
risultati nel primo consiglio
di classe
S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Verifica delle azioni e dei
risultati S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
REALIZZAZIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO
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Redazione e somministrazione di prove comuni intermedie e finali in tutte le discipline e in tutte le classi.
PROCESSO/ATTIVITA’ A.S.
2015/16
A.S.
2016/17
A.S.
2017/18
Redazione di prove comuni
intermedie e finali in tutte
le discipline e in tutte le
classi.
S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Somministrazione delle
prove e discussione dei
risultati nei dipartimenti e
in collegio
S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Verifica delle azioni e dei
risultati S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
REALIZZAZIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO
Presentare, insegnare, rivedere, monitorare e rafforzare le aspettative di comportamenti considerati “adeguati” dai docenti.
PROCESSO/ATTIVITA’ A.S.
2015/16
A.S.
2016/17
A.S.
2017/18
Attività di formazione dei
docenti S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Attività di formazione dei
rappresentanti degli
studenti
S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Elaborazione di strumenti
per la valutazione delle
competenze di cittadinanza
S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
Verifica delle azioni e dei
risultati S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G S O N D G F M A M G
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4.4 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo avviene,
per ciascuna azione, attraverso report bimestrale al Dirigente Scolastico da parte della Funzione
strumentale relativa al PTOF.
Di tale monitoraggio viene informato il nucleo di valutazione interno e, durante appositi incontri dello staff
di dirigenza, verranno decise le eventuali azioni correttive.
5 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
5.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Alla fine di ogni anno scolastico verrà fatto un confronto tra il numero degli alunni ammessi alla classe
successiva nello scrutinio di giugno e i dati dell’anno precedente. Il risultato del confronto, alla fine del
triennio, dovrà portare per la priorità di aumentare il numero degli studenti ammessi alla classe successiva
a giugno una sensibile riduzione (del 50%) della differenza percentuale, per ciascun anno di corso, dalla
media provinciale degli ammessi alla classe successiva. Per quanto riguarda le priorità legate all’ambiente di
apprendimento, poiché gli obiettivi di processo sono collegati anche ad azioni di formazione dei docenti
sulla gestione della classe e tale formazione potrà essere implementata solo nel prossimo anno scolastico, è
logico aspettarsi dei risultati solo nel medio lungo periodo.
5.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
All’inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico darà informativa del piano e del suo stato di
avanzamento durante uno dei primi incontri del collegio dei docenti. A febbraio è sempre previsto un
incontro collegiale di valutazione e monitoraggio delle azioni previste. Analoga informativa verrà prevista
all’interno del consiglio di istituto.
5.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
I risultati delle azioni di monitoraggio del PdM verranno pubblicati sul sito dell’istituzione scolastica e
saranno oggetto di confronto nel collegio dei docenti.
5.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Il nucleo interno di valutazione è formato da:
NOME RUOLO
BRISOTTO EDI Dirigente Scolastico
CAROLO SONIA Collaboratore del DS con funzioni vicarie
FARAON FEDERICO Collaboratore del DS
MOLIN DAMIANO Docente di enogastronomia
DEL GROSSO TERENZIO Docente di lettere
POZZOBON MARIALUISA Docente di enogastronomia
VERTUCCI RAFFAELE Docente di sostegno
PASQUALINI KATHY Assistente Amministrativa area contabilità
CAMPION ADRIANO Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi
Villorba 12 dicembre 2016 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Edi Brisotto (Firma autografa sostituita da indicazione a mezzo stampa, ai sensi dell'art.3 D.Lgs. 39/1993)