Download - n° 07 TremilaSport 20 04 2016
T U T T O L O S P O R T D E L F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A A 3 6 0 G R A D I
magazine
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DILETTANTI
LIGNANO E RIVOLTO IN FESTA
VOLLEY
PRATA, VOGLIA DI SERIE ApagG 40-41
pagG 12-16
LEGA PRO
PASA, STAKANOVISTA DEL PORDENONEpagG 6-7
PAGG 26-27
LO SFOGO DELLA CONSORTE DEL PATRON DELL'UDINESE è LA PUNTA DELL'ICEBERG DI UNA SITUAZIONE CHE POTREBBE PRELUDERE AL DISIMPEGNO
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TremilaSport+ | 20 04 2016 | 03
07|162 0 | 0 4 | 2 0 16SOMMARIO
CALC
IO
26-27 UDINESE
6-7 LEGAPRO
8-9 ECCELLENZA
12 PROMOZIONE
10-15 PRIMACATEGORIA
16 SECONDACATEGORIA
17 TERZACATEGORIA
18-21 CARNICO
22-23GIOVANILI
24 CALCIOA5
25 FEMMINILE
36-37 BASKET
38-43 VOLLEY
44-45 ALTRISPORT
6
RUBRICHE28-29 SIDICEVA...
31-34 LEBELLEDITREMILASPORT
30 NONSOLOSPORT
56-57 MONDOLIBERTAS
58-59 GLIITINERARIDITREMILASPORT
47-52 SPECIALE GIROINROSA"
53-55 ICALENDARI DIFEDERMOTO
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Le Belle di Tremila Sport:Sarah Altobello
PALLAVOLOIlVolleyPratamaschileèallavigiliadeiplay-offinB1:riusciràlascalataallaserieA?
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Friuli Venezia Giulia
FederazioneCiclisticaItaliana
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Disponibile in versione digitalesfogliabile da web da
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L’annuario di tutte le società di
ciclismo regionali af� liate alla FCI FVG
L’ESCLUSIVO ALMANACCO DEL CICLISMO REGIONALE
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il FRIULI che PEDALA
Friuli Venezia Giulia
FederazioneCiclisticaItaliana
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EDITORIALE
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CON POZZO?CHI CE L'HA
07|162 0 | 0 4 | 2 0 16
DILETTANTI
LIGNANO E RIVOLTO IN FESTA
VOLLEY
PRATA, VOGLIA DI SERIE ApagG 40-41
pagG 12-16
LEGA PRO
PASA, STAKANOVISTA DEL PORDENONEpagG 6-7
PAGG 26-27
LO SFOGO DELLA CONSORTE DEL PATRON DELL'UDINESE È LA PUNTA DELL'ICEBERG DI UNA SITUAZIONE CHE POTREBBE PRELUDERE AL DISIMPEGNO
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Media Partner TremilaSport
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DIRETTORE RESPONSABILE Edi FabrisVICEDIRETTORE Massimo MuzzinEDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI srl Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 [email protected]
Registrazione Tribunale Udine n. 38/07 del 19.11.2007Responsabile trattamento dati (D.LGS. 30-6-2003 N. 196) Edi Fabris
Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 20 aprile 2016.
REDAZIONEViale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 [email protected] www.mondoudinese.com
Mondo UdineseQUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA
LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO
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DIZ IONI
MediaTremila EdizioniViale Palmanova 146 - UdineTel. 0432. 33 30 893 [email protected]
....
Il DirettoreEdi Fabris
La lettera dei giorni scorsi di Lady Pozzo ad un quotidiano locale in cui la consorte del patron dell’Udinese lamentava una sorta di malevolenza nei confronti di una famiglia, la loro, che molto ha dato al calcio friulano negli ultimi trent’anni, costituisce la punta dell’iceberg di una strana situazione
creatasi attorno al club bianconero, accusato dalla tifoseria di pensare più al business che all’effettiva componente sportiva della propria attività. A Giampaolo Pozzo abbiamo perciò inteso dare la copertina del nuovo numero del magazine, con all’interno il servizio in cui il nostro Ido Cibischino ha argomentato la querelle, provando a darsi e a dare una spiegazione alle esternazioni della signora Giuliana. Nel calcio dilettanti, spazio invece alla promozione del Lignano e alle molte altre realtà che in questo rush finale di stagione si stanno giocando carte dal valore diverso. Una stagione agli sgoccioli anche per il basket, con le formazioni mag-giori, Trieste e Udine, ai play off rispettivamente in A2 e in B, e quelle giovanili a farsi largo nella panoramica nazionale: una di esse, l’Under 18 femminile dell’Ubc, è guidata da un allenatore che ha rappresentato molto per la pallacanestro friu-lana degli anni ’80, Achille Milani, che, buon sangue non mente, ha nella figlia Alice una delle punte di diamante della squadra. Da lui abbiamo sentito speranze e possibilità nella prossima fase nazionale. E anche nella pallavolo c’è profumo, per ora appena percepito, di serie A, con la formazione maschile di Prata ai play off per la promozione. Una categoria, la massima, destinata ai club metropolitani, considera la dirigenza pordenonese, ma perché non provarci? Una lamentazione giunge invece dalla scherma, con il Maestro dell’udinese Asu, Roberto Piraino, ad essere soddisfatto del numero di tesserati della sua società ma amareggiato dalla “fuga” dei migliori talenti verso altre realtà. Ricordi e considerazioni giungono inoltre dai “grandi” del passato di varie discipline come Marchiol, Vogrig e altri, che esprimono interessanti testimonianze sulle loro personali esperienze ma anche in generale sullo status dello sport attuale. Come sempre, in sostanza, gli argomenti non ci sono mancati.
Tienebancolaquerelle-Pozzo
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 05
CALCIOLEGAPRO
zioni erano pari, arrivati alla fine la sconfitta sa di beffa”.- Prossima sfida con il Cuneo: anche lì tante motivazioni, dal valore opposto…“Io l'anno scorso mi sono ri-trovato nella situazione di far punti per salvarmi e le squadre sono agguerrite: dovremmo fare di tutto per portare a casa i 3
Trenta partite su 31 (uni-ca non convocazione con il Lumezzane per problemi fisici), sempre titolare, mai sostituito:
Simone Pasa, centrale classe '94 in prestito al Pordenone dall'In-ter, è stata una piacevole sor-presa della stagione neroverde. Mister Tedino ha riposto tanta fiducia in lui e il ragazzo che nel bagaglio personale di esperienze conta presenze in Serie A, Serie B ed Europa League, ha risposto presente. A 270 minuti dalla fine del campionato l'ex nerazzurro ci accompagna nell'analisi del momento dei ramarri.- Che peccato la sconfitta con il Cittadella…“Sicuramente è stata una bel-lissima partita fra due squadre di livello. Ci sono stati momenti in cui dal campo pensavamo di
poter vincere, invece è arrivato allo scadere quel gol meraviglioso di Lora con cui hanno potuto far partire i festeggiamenti. Il terzo gol di Coralli ha fatto sì che il risultato diventasse bugiardo: un peccato, perché ora siamo quarti e avremmo potuto mettere in saccoccia qualche punto per i playoff matematici. Le motiva-
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SIMONE PASANato a Montebelluna il 21 gen-naio 1994, Simone Pasa è da questa stagione centrocam-pista centrale del Pordenone, in prestito dall’Inter. È figlio d’arte, in quanto il padre, Daniele Pasa, è stato a sua volta una colonna dei Ramar-ri. Cresciuto nel settore gio-vanile dell'Inter, debutta in prima squadra nella stagione 2012-2013: ha dapprima gio-cato 2 gare in Europa League contro Neftci Baku e Cluj, quindi ha esordito in Serie A il 5 maggio 2013, nell'in-contro Napoli-Inter (3-1). In carriera ha vestito anche le maglie di Varese, Padova e Prato, nonché quelle delle Nazionali U16,U17,U18 e U19.
L'esordio in Serie A con l'Inter è stato qualcosa di meraviglioso: respirare
quell'atmosfera è un'esperienza che ci si porta dentro per sempre
“06 | 20 04 2016 | TremilaSport+
LEGAPROCALCIO
punti. Manca davvero poco e non sarebbe male guadagnare qualcosa di più del quarto posto”.- Nel girone di ritorno sono mancati i punti contro le prime tre della classe.“Col Bassano è stata una partita combattuta, decisa da un episo-dio: avremmo potuto vincerla an-che noi. Invece con l'Alessandria ci hanno preso alla sprovvista e penso che il risultato finale ri-specchi i valori espressi quella giornata. Insieme alla partita di andata contro il Cittadella la considero una sconfitta giusta. Siamo andati in difficoltà rara-mente e c'è da dire che nessuna sfida in questa stagione è stata semplice, anche con squadre che magari occupano zone di classi-fica inferiore”.- Ti aspettavi tutta questa fi-ducia a inizio anno?“Non conoscendo bene il gruppo non ero certo del posto e non pensavo sinceramente di avere queste occasioni. Sono felice di essermi conquistato un posto così importante: è bello poter dare una mano in questo modo a tutta la squadra”.- Con la Reggiana uno dei tuoi due gol, fondamentale per la corsa al salto di categoria.“Non sono abituato a fare tan-ti gol, quindi farne uno decisivo è un'emozione enorme. In quel momento non avevo realizzato per via della trance agonistica, ma dopo abbiamo festeggiato alla grande (sorride, ndr). Sono un giocatore altruista, quindi in realtà ero davvero felice per la squadra più che per me”.- Inter, Varese, Padova e Prato nel tuo curriculum: il ricordo più bello?“L'esordio in Serie A con l'In-ter: qualcosa di meraviglioso. Non mi sono sentito arrivato, ma respirare quell'atmosfera è un'esperienza che ti porti dietro a prescindere dal modo in cui si evolverà la tua carriera. Ho esordito contro il Napoli, ho gio-cato contro la Lazio, e 90 minuti contro Genoa e Udinese, oltre ai minuti in Europa League”.
- Questo Pordenone è da Serie B?“Una struttura come la nostra è difficile da trovare in categorie superiori, quindi se
già queste sono le basi e ci metti accanto un gran
gruppo, si capisce che le possibilità ci
sono. La differenza è che il campionato è molto più
lungo, ma a livello tecnico credo che ci siano tanti giocatori che potreb-
bero tranquilla-mente giocare in Serie B”.
Luca Feole
24 aprile 2016LEGA PRO 32^ GiornataCremonese - Pro Patriasudtirol - alessandriaFeralPisalo' - Cittadellareggiana - albinoleFFemantova - Pro PiaCenzarenate - bassano v.lumezzane - PaviaPordenone - CuneoPadova - giana erminio
Una struttura come quella del
Pordenone è difficile da trovare
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TremilaSport+ | 20 04 2016 | 07
CORDENONS,NOI NON MOLLIAMO
SIMONE SAIN
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ECCELLENZACALCIO
Qu a n t o c o n t a avere in pan-china una peIl Lumignacco ha disputato una
grande stagione e, a 180 minuti dalla fine del cam-pionato, la matematica la-scia davvero poche possi-bilità per la vittoria finale. Ma se i calcoli dicono che c'è una possibilità, bisogna provarci. Simone Sain, ter-zino classe '92 ex Muggia, Sacilese e Gradisca, sottoli-nea la voglia dei suoi di non mollare e tentare l'impresa ai danni di un Cordenons che ha la vittoria in tasca. - Che partita è stata con-tro il Gradisca ?“Un match davvero difficile: erano reduci da 10 partite senza sconfitte, stavano bene, ma noi i primi venti minuti abbiamo dimostrato di avere più fame e qualità andando a segno per ben tre volte. Forse ci siamo ri-lassati troppo, loro hanno provato a rimontare ria-prendo la partita e por-tandosi sul 3-2, ma siamo riusciti a centrare il nostro
obiettivo che era soltanto quello di mettere in cascina 3 punti”. - 6 punti a disposizione, 5 di distacco dalla capolista: Manzanese e Tricesimo (prossime avversarie del Cordenons) potranno dar-vi una mano per tentare un'impresa che avrebbe dell'incredibile? “Per quanto riguarda Trice-simo e Manzanese credo e spero che facciano la loro partita come hanno fatto con noi. La Manzanese in particolare deve ancora mettersi in salvo: non cre-do mollerà un centimetro contro il Cordenons, non
tanto per fare un favore a noi ovviamente, quanto per le loro speranze di salvezza. Il Tricesimo invece è salvo e non ambisce più a nulla, quindi non avrà le stesse motivazioni degli arancio-ni, ma penso che chiudere il campionato battendo la prima della classe sia sem-pre un motivo di vanto. Ma-gari se poi gli fai perdere il primo posto…(sorride, ndr)”.- Come giudichi il campio-nato del Cordenons? Voi avete qualche rimpianto? “Sono stati davvero bra-vi. Noi non abbiamo alcun rimpianto perché abbiamo sempre dato tutto, giocan-do al massimo delle pos-sibilità. Non ricordo una partita dove non abbiamo portato in campo tutta la nostra fame. Certo, pensa-re di essere stati in testa a +8 e ora vederci dietro può far male, ma per chi conosce l'ambiente sa con certezza che abbiamo sem-pre fatto il possibile”. - Un pensiero sui playoff.“Sono una cosa che non ho mai fatto, e spero di continuare la tradizione (ride, ndr). Scherzi a parte, visto che non dipende solo da noi, intanto pensiamo a portare a casa i 6 punti che ci separano dalla fine del torneo, e poi vedremo come è andata davanti. Lotteremo fino alla fine, e se la fine saranno i pla-yoff, proveremo a salire di categoria nelle sfide di spareggio”.
EccELLEnzA - 24/04/201629^ Giornataism gradisCa - CJarlinsmuzanetorvisCosa - FlaibanoCHions - gemonesetolmezzo - lumignaCCoCordenons - manzaneseKras rePen - rivignanovirtus Corno - sanvitesevesna - triCesimo
Il terzino del Lumignacco suona la carica in vistadegli ultimi due impegni di campionato. Per i rossoblù sono cinque i punti di ritardo dalla capolista Cordenons che chiuderà la propria stagione contro Manzanese e Tricesimo
BIG MATcH
Virtus Corno – Sanvitese è uno di quei match che possono valere una stagione. La problematica situazio-ne delle formazioni regionali in Se-rie D complica non poco i piani alle squadre di Eccellenza, visto il con-creto rischio che debbano essere interessate dalla zona retroces-sione (tra retrocessioni dirette e play-out) ben sette compagini. Per i virtussini è decisamente l’ultima chiamata: anche due vittorie negli ultimi due incontri potrebbero non bastare per mettersi in salvo, ma perlomeno potrebbero scongiu-rare una retrocessione diretta; per i biancorossi le possibilità di salvezza diretta sono ancora intat-te, ma al momento bisogna fare la corsa su una Manzanese in grande forma, quindi servono punti, ma-gari sperando che in Serie D non si verifichi un autentico patatrac.
VIRTUSE SAnVITESESI GIocAnoLA SALVEzzA
Noi non abbiamo alcun rimpianto perché abbiamo sempre dato tutto,
giocando al massimodelle nostre possibilità
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CALCIOUDINESE
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calcioprima categoria C 17-04-2016
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CALCIOUDINESECALCIOECCELLENZACALCIOprOmOZIONE
LIGNANO IN ESTASI PER L’ECCELLENZA
FEDErICO AGGIO
PROMOZIONE A - 24/04/201629^ GiornataCASARSA - AURORA REMANZACCOBRIAN - FIUMEBANNIAUNION PASIANO - LIGNANO BANNIA - PRATAFALCHI FLUMIGNANO - PRAVISDOMINIPORCIA - PRO FAGAGNA FULGOR - SESTO BAGNAROLA SPAL CORDOVADO - TORRE
PROMOZIONE B - 24/04/201629^ GiornataPRO CERVIGNANO - COSTALUNGASEVEGLIANO PRIMORECGONARS - S.GIOVANNIRONCHI - SAN LUIGIZAULE - SANGIORGINA OL3 - SISTIANA JUVENTINA - TRIESTE CALCIO S.ANDREA SV - VALNATISONE
Ealla fine a brindare fu il Li-gnano. Alla fine per modo di dire perché i rivieraschi non solo sono riusciti a sbaragliare la concor-
renza lasciando critici ed addetti ai lavori a bocca aperta, ma sono addirittura riusciti a staccare il pass per la prossima Eccellenza con due turni di anticipo. Merito di Adamo Zecchinel che ha compiuto uno straordinario lavoro, tanto da meritarsi la più che ovvia conferma al timone della squadra anche nella prossima stagione, e di un gruppo a dir poco coeso, che se ne è in-fischiato fin da subito dei prono-stici e che ha saputo sfruttare al
meglio la possibilità di viaggiare a fari spenti. Non può che esserne orgoglioso Federico Aggio, a Lignano una vera e propria istituzione.- Partiamo dalla fine: la partita col Prata…“Volevamo assolutamente vincere per far festa tutti insieme in casa. Per questo siamo entrati in campo concentrati e determinati anche se il distacco dalla seconda poteva farci stare tranquilli. Far gol dopo 30 secondi ci ha aiutato ma siamo stati molto bravi a mantenere la concentrazione per i novanta mi-nuti successivi”.- Quali sono stati i punti di forza di questo Lignano?
“Sicuramente il gruppo. Potrebbe sembra banale dirlo quando si vince perché quest’anno è andato tut-to bene, però questa è la verità. Abbiamo passato momenti difficili negli anni passati ma tutti insieme ne siamo usciti. Ci conosciamo da molti anni e gli ultimi arrivati si sono integrati molto bene”.- Cosa ha portato di nuovo quest’anno Zecchinel?“Secondo me un giocatore per rendere al meglio deve sentire la fiducia del mister. Adamo ha fatto proprio questo: ha tirato fuori in ognuno di noi il 100% aumentando la stima in se stessi. Tutto questo unito alla tranquillità e a un lavoro
molto metodico, ci ha permesso di compensare il gap con le squadre più quotate”.- Qual è stata l’avversaria più tosta che avete affrontato?“Quest’anno mi sono piaciute sia il Casarsa che la Spal Cordovado. Con entrambe abbiamo pareggiato all’andata e perso al ritorno. Se-condo me però le due sconfitte nel girone di ritorno sono arrivate nel momento più difficile dell’anno, for-se dovuto a un calo fisico, ma che per fortuna è durato poco”.- Cosa si prova a vincere un cam-pionato di Promozione?“Vincere non è mai facile soprattut-to quando si arriva da due campio-nati in cui ci siamo salvati all’ultima giornata. Quindi non potete nean-che immaginare la felicità e la gioia negli spogliatoi. Quest’anno abbiamo fatto qualcosa di straordinario e abbiamo dimostrato sul campo la forza di questa squadra”.- A chi dedichi questa vittoria?“Tutte le partite sono dedicate a mio papà che da due anni non c’è più. Inoltre devo ringraziare mia moglie che mi sopporta e spera sempre che questo sia l’ultimo anno (sorride, ndr)”.- Nel prossimo turno affronte-rete l’Union Pasiano secondo in classifica: che partita ci si deve aspettare?“Le ultime due partite saranno sicuramente affrontate al meglio perché vogliamo assolutamente mantenere o aumentare i punti di distacco sulla seconda. Solo in questo modo possiamo impostare nel migliore dei modi il prossimo anno in Eccellenza”.
Massimo MuzzinLO SQUADRONE DI ECCELLENZA E PROMOZIONE
Nicola Maurig(Gonars)
Matteo Villalta(FiumeBannia)
Mouad Madi(Lumignacco)
Davide Gregorutti(Tolmezzo)
Federico Aggio(Lignano)
Federico Marini (Manzanese)
Gianluca Migliorini(CjarlinsMuzane)
Fabio Campaner(Cordenons)
Marco Facchin(Kras)
Denny Di Tuoro(Ol3)
Matteo Airoldi(Ronchi)
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GIROnE A - 24/04/201629^ Giornatavalvasone - CaminoCodroiPo - CorvavallenonCello - maniagoliberoCeolini - Palazzoloteor - s.Quirinogravis - union roraivaJont - valerianobarbeano - vivai rausCedo
GIROnE B - 24/04/201629^ Giornatarisanese - bearzidiana - buieserive - ragognaazzurra PremariaCCo - reaneseanCona - santamariaunion martignaCCo - tarCentinaatletiCo Fauglis - torreanese
GIROnE c - 24/04/201629^ GiornatasovodnJe - aQuileiagradese - bregPro gorizia - CormonesePorPetto - Fo.re.turriaCodomio - isontinamariano - isonzoterzo - mladostzarJa - Pro romans medea
Ben 264 presenze ufficiali tra campionato, coppe e post season. Un'infinità, numeri da giocatore ban-diera, se non fosse che
Alessandro Pivetta, difensore classe '89, ha per l'appunto soltanto 27 anni. Col Santamaria è stato amore vero, verrebbe da dire eterno. E proprio questo sentimento, il legame pro-fondo con la casacca biancazzurra, che spinge il ragazzo cresciuto nelle giovanili dei Rizzi e laureatosi a Udine in Ingegneria a dare l'anima: la corsa alla salvezza entra negli ultimi bollenti minuti, la classifica è davvero cortissi-ma, ma a Santamaria c'è chi è pronto a dare l'anima.- La tua storia con il Santamaria è davvero lunga: sei una leggenda… “Vesto questa maglia da 9 stagioni e ora sono vicecapitano: ho fatto due anni in Promozione, poi la doppia ama-ra retrocessione fino in Seconda Ca-tegoria. L'anno successivo l'immediata risalita in Prima Categoria vincendo
i play-off contro il Mariano e da lì ci siamo stabilizzati: è la quinta stagio-ne di fila in Prima. Nel 2014 mi hanno addirittura consegnato la targa com-memorativa per la 200esima presenza ufficiale: sono momenti indelebili nel cuore di uno sportivo”.- Prossima partita arriva l'Ancona, già retrocessa, che però vi ha bat-tuto all'andata. Che partita sarà? “Sarà una sfida da dentro o fuori: i 3 punti sono fondamentali per conti-nuare a sperare nella salvezza diretta. Per quello che abbiamo dimostrato a livello di gioco durante l'anno credo sarebbe più che meritata, pertanto bisogna badare al sodo, concretizzan-do di più le occasioni che ogni partita creiamo e prestando massima atten-zione a livello difensivo. All'andata fu una partita strana: perdemmo 1-0 con una sola occasione concessa agli avversari. Saremo anche privi di tre elementi fondamentali quindi l'impor-tante sarà portare a casa la vittoria, con convinzione e personalità, quella
che ci è mancata in altri momenti determinanti del campionato”.- Sempre sul confronto dell’andata: le ultime due avevate ottenuto un solo punto (pari con Diana e sconfit-ta con Ancona, ndr): che possibilità dai per una salvezza diretta? “Non do percentuali, ma ci credo, contando soprattutto sul fatto che LavarianMortean e Azzurra, due delle nostre dirette rivali per la salvezza, si affronteranno l'ultima giornata di campionato. All'andata abbiamo do-minato entrambe le partite, fallendo all'ultimo secondo la vittoria contro il Diana e non concretizzando diverse occasioni nel match contro l'Ancona: con quei punti saremmo ora più che salvi. La tranquillità passa attraverso la vittoria nel primo dei due match, sperando in notizie positive dagli altri campi: non dipende solo da noi…”- Già, perché ci sono ben 6 squadre in 4 punti. In caso di playout chi non vorresti assolutamente incontrare e perché?
“Azzurra e Lavarian Mortean: i primi perché sono stati la vera rivelazione del girone di ritorno, i secondi per-ché sono squadra tosta e di grande esperienza, doti che nella partita sec-ca possono fare la differenza. Certo, sarebbe bello guadagnarsi la salvezza in un derby (contro il Lavarian, ndr), sia per l'eventuale cornice di pubblico sia per l'emozione di giocare una par-tita del genere, ma potendo scegliere prenderei una delle neopromosse: Ri-viera o Bearzi”.- Chiudiamo con la lotta al vertice: Tarcentina o Risanese?“Sono due ottime squadre costruite con l'obiettivo di vincere il campionato: per questo non mi stupisce trovarle lassù a questo punto del campionato. La Risanese sarebbe addirittura da-vanti senza i punti persi causa giudice sportivo, a dimostrazione della grande stagione disputata dai bianconeri. Tut-tavia vedo più attrezzata la Tarcentina per un'eventuale prossima stagione in Promozione”. (l.f.)
UNA COLONNA PER IL SANTAMARIAALESSANDRO PIVETTA
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"È stata traumatica - dice ridendo Lorenzo Masutti -: abbiamo fatto festa un po' dappertutto, e ora aspettiamo quella casalinga di do-menica prossima. In fondo è giusto far un po' di celebrazioni anche lì". E come si può placare l'entusiasmo di chi è riuscito a trionfare con due giornate d'anticipo? Il Rivolto è campione della Seconda Categoria. Un trofeo meritato, in un girone C davvero tosto, che legittima ancor di più il traguardo raggiunto. "In alcuni momenti la giovane età della rosa avrebbe potuto essere un problema, ma siamo stati eccezio-nali nella gestione dei momenti de-licati. C'erano squadre più esperte, blasonate, forse anche con valori maggiori dei nostri, ma siamo stati superiori emergendo sotto il piano atletico e tattico". Sembra di sentire parlare un ve-terano: in realtà il terzino ex Pa-sianese ha 26 anni e una fascia da capitano che lo rende orgoglioso di un gruppo che comanda da leader: "Sono stato scelto con un'elezione popolare - dice sorridendo -: è il mio terzo anno qui a Rivolto, ma i compagni sono stati pazzeschi in quanto a maturità e comporta-mento. Sempre presenti ad allena-
mento, mai alcun tipo di problema, sempre corretti in campo. Oltre ad aver vinto il campionato posso dire di aver visto crescere sotto l'aspetto umano tante persone". E il percorso triennale conclusosi con la vittoria, è stato sicuramente duro, vista la retrocessione del-la passata stagione: "Eravamo nel girone di Pordenone: lì trovi
squadre più strutturate, un girone più complicato formate da avver-sarie con giocatori di categorie superiori, vuoi per le disponibilità economiche, vuoi per il blasone. In realtà anche l'anno scorso ci siamo giocati la salvezza fino alla fine, quindi direi che l'intelaiatura per tornare a lottare in Prima ci sia. Anche se sono certo che Pontisso (direttore sportivo, ndr) si stia già guardando intorno…". In una stagione pazzesca, dove arrivano i complimenti da tante avversarie per un primato merita-to, manca ancora qualcosa: "È una maledizione! Da quando indosso questa maglia non sono ancora riuscito a segnare! Di assist quanti ne vuoi, ma gol… - aggiunge ridendo il "Masu" - Toccherà chiedere di calciare un rigore in questi ultimi minuti di campionato, altrimenti chi li sente più i miei compagni…". L'aria è innegabilmente gioiosa, ma il capitano torna subito luci-do quando si torna a parlare della stagione: "Il Flambro è stata forse la squadra più dotata come indivi-dualità, lo dimostrano i tanti gol in attacco. Siamo felici di aver finito davanti a loro. La Serenissima inve-ce ha una rosa di elementi esper-
tissimi: ai playoff se la giocheranno con tutti. Non siamo però riusciti a prendere lo scalpo del Cussignacco, la nostra bestia nera: fra andata e ritorno abbiamo ottenuto un solo punto, quando con tutte le altre avversarie abbiamo vinto almeno una volta". E il destino ha voluto che gli uo-mini di mister Nonis trionfassero proprio al Gigi Comuzzi, tana dei biancorossi rimasti imbattuti negli scontri diretti, complice il pareggio ricco di rimpianti della squadra di Pradamano. Il clima di gioia è stato però smorzato dal terribile lutto che ha colpito il portierino classe '94 Davide Breda, uno dei migliori della categoria. Il capitano ci tiene a sottolineare la vicinanza di tut-to l'ambiente: "Ha appena perso il papà. Ci tengo a ricordare anche qui quanto siamo vicini a lui in que-sti difficili attimi. Gli vogliamo bene e faremo il possibile per aiutarlo a superare questo momento". Un doveroso momento di sosta, insomma, prima di chiudere gli ultimi 180 minuti di una stagione trionfale. Perché il Rivolto, questo campionato, se l'è cucito sul petto con tanto, tantissimo merito.
(l.f.)
RIVOLTO, LA FESTA è qUI! LORENZO MASUTTI
Nonostante la giovane età della rosa, i verdazzurri hanno conquistato il titolo nel girone C con due giornate di anticipo. A capitan Masutti il compito di raccontare la gioia del banda Nonis
A Rivolto non sono ancora riuscito a
segnare!Di assist quanti ne
vuoi, ma gol…
“
16 | 20 04 2016 | TremilaSport+
Il tecnico dei carsolini serra i ranghi in vista dei due impegni che potrebbero confermare il primato e il conseguente salto di categoria diretto per la compagine gialloblù: CGS e Villanova ora sulla loro strada
Nessuno qui ha mai vinto nulla, quindi sarà
importante gestirela pressione nel migliore
dei modi
“
TERZACATEGORIACALCIO
FOCUS
Se sei in lotta per il titolo in un testa a testa serrato, un pareggio a una manciata di minuti dalla fine del cam-pionato può essere davvero doloroso. All'Opicina è successo però il contrario:
lo 0-0 dei gialloazzurri in casa del Fiumicello non solo non ha fatto male, ma ha permesso agli uomini di mister Valentino Piran di proiettarsi al primo posto in solitaria, vista la sconfitta dello Staranzano per 3-2 in casa del Poggio. "Ci sono tanti aspetti da migliorare: sto impa-rando tanto, soprattutto dove non sbagliare più. Penso a Malisana, qualche settimana fa, quando mi sono arrabbiato con gli avversari per sciocchezze. Maturiamo di partita in parti-ta: ci sono tantissimi fattori che contribuiscono ad essere primi in un campionato ma stiamo facendo un lavoro di gruppo eccezionale".- Novanta minuti tosti contro il Fiumicello.“La partita è stata molto difficile, se ne sentiva l'importanza visto il valore dell'avversario. Lo ammetto, ci hanno schiantato. Il primo tempo è finito 0-0 ed ero sollevato perché avevano costruito davvero tanto. Ci hanno messo sotto e la differenza l'han fatta il triangolo potie-re e due centrali di difesa. Il secondo tempo ho fatto tre cambi, siamo riusciti a rialzare il baricentro e abbiamo legittimato il pareggio. Avremmo anche potuto rubare i 3 punti, ma abbiamo sciupato un'occasione dall'interno dell'area piccola. L'aria che si respirava era bellissima: una cornice di pubblico unica. La partita è stata molto dura sul piano dei falli, ma c'è stato un bel terzo tempo nel chiosco: loro a mio giudizio erano una delle squadre quotate per vincere il campionato”.
- Ora dipende solo da voi…“È il mio primo anno in una prima squadra. C'erano tanti giocatori che mi hanno aspet-tato per tornare. Terminata l'esperienza nel settore giovanile ho deciso di provare que-sta avventura. Nessuno qui ha mai vinto nulla, quindi sarà importante gestire la pressione nel migliore dei modi, la mentalità, come ho fatto sinora cercando di portare sempre tutti ad allenamento durante la stagione. Ci troviamo lì non per caso, perché i triestini sono davvero molto bravi tecnicamente - io sono abituato ai campi di fango di Gorizia -, ma è vero che è una situazione nuova. A partire da me: non sono mai arrivato primo in nulla. Sono contento, ma non nascondo un po' di preoccupazione perché so che può succedere di tutto negli ultimi 180 minuti. Vado con i piedi di piombo consapevole del fatto che adesso trionfa chi sbaglia meno:
non abbiamo ancora vinto nulla”. - All'andata nelle ultime 2 partite solo 3 punti (perso con il CGS, vinto col Villanova, ndr): che finale sarà?“Col Villanova dovrebbe essere più semplice, sempre tenendo a mente che bisogna scen-dere in campo senza commettere l'errore di sottovalutare l'avversario o dare la partita per scontata. Per quanto riguarda il CGS io non sono solito parlare di arbitri, ma è stato un match dove il fischietto ha influito parec-chio. Se giocheranno a mille come hanno fatto all'andata sarà dura, sono una bella squadra. La nota "positiva" è che ormai non hanno più nulla da chiedere al torneo. Mi sto rendendo conto che è solo questione di testa: non c'è nulla da aggiungere a livello fisico, è solo questione di nervi. Anche io ho sbagliato ultimamente perdendo la concentrazione in chiacchiere e polemiche evitabilissime. Dobbiamo imparare da queste esperienze, capire che dobbiamo fare il focus solo sulla partita non sprecando energie mentali che in questo momento si consumano facilmente vista la tensione”.- In casa 34 punti, il doppio delle partite in trasferta: come commenta questo dato statistico?“Il fatto di giocare su un campo sintetico e poi andare a lottare su campi pesanti è qualcosa che nel lungo periodo si fa sentire. È difficile giocare a calcio in certi campi e per chi punta sul gioco non è semplice adattarsi, anche se i ragazzi sono stati bravi. Alla fine il distacco dai secondi attualmente è minimo, questo fa capire come ogni piccolo dettaglio passato, presente e futuro può influenzare questa lunga corsa”.
PIRANOPICINA, PUOI FARE LA STORIA
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 17
CALCIOUDINESE
ARTA TERME - PALUZZACAVAZZO - MOBILIERI SUTRIO
FUS-CA - CEDARCHISREAL IMPONZO CADUNEA - FOLGORE
VAL DEL LAGO - IL CASTELLO DI GEMONAVERZEGNIS - OVARESEVILLA - CAMPAGNOLA
RITORNO24/07
ANDATA 30/04 1a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
ARTA TERME - MOBILIERI SUTRIOIL CASTELLO DI GEMONA - FOLGORE
OVARESE - FUS-CAPALUZZA - CAMPAGNOLA
REAL IMPONZO CADUNEA - CAVAZZOVAL DEL LAGO - CEDARCHIS
VILLA - VERZEGNIS
RITORNO18/09
ANDATA26/06 10a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
CAMPAGNOLA - REAL IMPONZO CADUNEA CEDARCHIS - CAVAZZO
FOLGORE - FUS-CA IL CASTELLO DI GEMONA - ARTA TERME
MOBILIERI SUTRIO - VERZEGNIS OVARESE - VAL DEL LAGO
PALUZZA - VILLA
RITORNO27/07
ANDATA10/05 2a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
CAMPAGNOLA - IL CASTELLO DI GEMONACAVAZZO - FUS-CA
CEDARCHIS - ARTA TERMEFOLGORE - VAL DEL LAGOMOBILIERI SUTRIO - VILLA
PALUZZA - OVARESEVERZEGNIS - REAL IMPONZO CADUNEA
RITORNO25/09
ANDATA03/07 11a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
ARTA TERME - VAL DEL LAGOCAVAZZO - FOLGORE
FUS-CA - CAMPAGNOLAMOBILIERI SUTRIO - OVARESE
REAL IMPONZO CADUNEA - PALUZZAVERZEGNIS - CEDARCHIS
VILLA - IL CASTELLO DI GEMONA
RITORNO03/08
ANDATA15/05 3a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 2 0 . 3 0
CAVAZZO - VAL DEL LAGOCEDARCHIS - CAMPAGNOLA
FOLGORE - OVARESEFUS-CA - ARTA TERME
MOBILIERI SUTRIO - PALUZZAREAL IMPONZO CADUNEA - VILLA
VERZEGNIS - IL CASTELLO DI GEMONA
RITORNO31/08
ANDATA05/06 7a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 2 0 . 3 0
CAMPAGNOLA - OVARESECAVAZZO - VILLA
CEDARCHIS - IL CASTELLO DI GEMONAFOLGORE - PALUZZA
FUS-CA - REAL IMPONZO CADUNEAMOBILIERI SUTRIO - VAL DEL LAGO
VERZEGNIS - ARTA TERME
RITORNO11/09
ANDATA19/06 9a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
ARTA TERME - CAVAZZOCAMPAGNOLA - FOLGORE
IL CASTELLO DI GEMONA - MOBILIERI SUTRIOOVARESE - REAL IMPONZO CADUNEA
PALUZZA - CEDARCHISVAL DEL LAGO - VERZEGNIS
VILLA - FUS-CA
RITORNO04/09
ANDATA12/06 8a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
Le foto delle squadre sono tratte da: www.carnico.it
CARNICO 2016Calendario campionato
SECO
NDA
CATE
GORI
A
CAMPAGNOLA - CAVAZZOCEDARCHIS - MOBILIERI SUTRIO
FOLGORE - VERZEGNISIL CASTELLO DI GEMONA - REAL IMPONZO CADUNEA
OVARESE - ARTA TERMEPALUZZA - FUS-CA
VAL DEL LAGO - VILLA
RITORNO07/08
ANDATA22/05 4a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
OVARESE Presidente: Rinaldo BeorchiaAllenatore: Idalio Fruch
EDERA Presidente: Valentino CorviettoAllenatore: Franco Romano LA DELIZIA Presidente: Marino Dorigo
Allenatore: Mauro Steffan PONTEBBANA Presidente: Matteo DonadelliAllenatore: Marco Fabris SAN PIETRO Presidente: Orazio Cesco
Allenatore: Nicola Pontil
PALUZZA Presidente: Armanda MoroAllenatore: Mario Revelant CAVAZZO Presidente: Dario Zearo
Allenatore: Jozsef Negyedi CAMPAGNOLA Presidente: Bruno ContoniAllenatore: Luca Dominici
AUDAX - TRASAGHISLA DELIZIA - EDERA ENEMONZO
S.PIETRO - ARDITATARVISIO - NUOVA OSOPPO
VAL RESIA - AMAROVELOX PAULARO - PONTEBBANA
Riposa: BORDANO
RITORNO04/09
ANDATA12/06 8a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
AMARO - BORDANOARDITA - LA DELIZIA
EDERA ENEMONZO - PONTEBBANANUOVA OSOPPO - VAL RESIA
TARVISIO - AUDAXTRASAGHIS - VELOX PAULARO
Riposa: S.PIETRO
RITORNO25/09
ANDATA03/07 11a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
ARDITA - EDERA ENEMONZOAUDAX - LA DELIZIA
NUOVA OSOPPO - PONTEBBANAS.PIETRO - VELOX PAULARO
TARVISIO - BORDANOTRASAGHIS - AMARO
Riposa: VAL RESIA
RITORNO31/07
ANDATA08/05 2a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
AMARO - TARVISIOBORDANO - VAL RESIA
EDERA ENEMONZO - S.PIETROPONTEBBANA - AUDAX
TRASAGHIS - NUOVA OSOPPOVELOX PAULARO - LA DELIZIA
Riposa: ARDITA
RITORNO20/08
ANDATA28/05 5a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
AMARO - LA DELIZIAARDITA - AUDAX
EDERA ENEMONZO - VELOX PAULARONUOVA OSOPPO - S.PIETROPONTEBBANA - BORDANOTRASAGHIS - VAL RESIA
Riposa: TARVISIO
RITORNO11/09
ANDATA19/06 9a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
AUDAX - S.PIETROBORDANO - TRASAGHIS
LA DELIZIA - NUOVA OSOPPOPONTEBBANA - AMAROVAL RESIA - TARVISIO
VELOX PAULARO - ARDITARiposa: EDERA ENEMONZO
RITORNO02/10
ANDATA10/07 12a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 5 . 0 0
AMARO - ARDITABORDANO - S.PIETRO
EDERA ENEMONZO - NUOVA OSOPPOLA DELIZIA - VAL RESIA
PONTEBBANA - TARVISIOVELOX PAULARO - AUDAX
Riposa: TRASAGHIS
RITORNO03/08
ANDATA15/05 3a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 2 0 . 3 0
AUDAX - EDERA ENEMONZOLA DELIZIA - BORDANO
NUOVA OSOPPO - ARDITAS.PIETRO - AMARO
TARVISIO - TRASAGHISVAL RESIA - PONTEBBANARiposa: VELOX PAULARO
RITORNO28/08
ANDATA02/06 6a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
BORDANO - NUOVA OSOPPOEDERA ENEMONZO - TRASAGHIS
LA DELIZIA - S.PIETROPONTEBBANA - ARDITA
VAL RESIA - AUDAXVELOX PAULARO - TARVISIO
Riposa: AMARO
RITORNO24/07
ANDATA30/04 1a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
ARDITA - TRASAGHISAUDAX - BORDANO
NUOVA OSOPPO - AMAROS.PIETRO - PONTEBBANA
TARVISIO - EDERA ENEMONZOVAL RESIA - VELOX PAULARO
Riposa: LA DELIZIA
RITORNO07/08
ANDATA22/05 4a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
AUDAX - NUOVA OSOPPOBORDANO - EDERA ENEMONZO
LA DELIZIA - TRASAGHISS.PIETRO - TARVISIOVAL RESIA - ARDITA
VELOX PAULARO - AMARORiposa: PONTEBBANA
RITORNO18/09
ANDATA26/06 10a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
AMARO - AUDAXARDITA - TARVISIO
BORDANO - VELOX PAULAROEDERA ENEMONZO - VAL RESIA
PONTEBBANA - LA DELIZIATRASAGHIS - S.PIETRORiposa: NUOVA OSOPPO
RITORNO31/08
ANDATA05/06 7a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 2 0 . 3 0
018 | 20 04 2016 | TremilaSport+
UDINESECALCIO
ARTA TERME - FOLGORECAVAZZO - OVARESEFUS-CA - VERZEGNIS
IL CASTELLO DI GEMONA - PALUZZAREAL IMPONZO CADUNEA - MOBILIERI SUTRIO
VAL DEL LAGO - CAMPAGNOLAVILLA - CEDARCHIS
RITORNO02/10
ANDATA10/07 12a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 5 . 0 0
CAVAZZO - PALUZZACEDARCHIS - OVARESE
FUS-CA - IL CASTELLO DI GEMONAMOBILIERI SUTRIO - FOLGORE
REAL IMPONZO CADUNEA - VAL DEL LAGOVERZEGNIS - CAMPAGNOLA
VILLA - ARTA TERME
RITORNO21/08
ANDATA29/05 5a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
CAMPAGNOLA - ARTA TERMECEDARCHIS - REAL IMPONZO CADUNEA
FOLGORE - VILLAMOBILIERI SUTRIO - FUS-CA
OVARESE - IL CASTELLO DI GEMONAPALUZZA - VAL DEL LAGO
VERZEGNIS - CAVAZZO
RITORNO09/10
ANDATA17/07 13a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 5 . 0 0
ARTA TERME - REAL IMPONZO CADUNEACAMPAGNOLA - MOBILIERI SUTRIO
FOLGORE - CEDARCHISIL CASTELLO DI GEMONA - CAVAZZO
OVARESE - VILLAPALUZZA - VERZEGNIS
VAL DEL LAGO - FUS-CA
RITORNO28/08
ANDATA02/06 6a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
FUS-CA Presidente: Antonio ValleAllenatore: Marino Corti
CEDARCHIS Presidente: Alessandro BareiAllenatore: Michele Puntel
VAL DEL LAGO Presidente: Dario FiorAllenatore: Franco D’Agaro
VILLA Presidente: Enzo DorigoAllenatore: Raffaele Maisano
REAL I.C. Presidente: Mauro CacittiAllenatore: Adriano Ortobelli
MOBILIERI Presidente: Carlo Di LenaAllenatore: Gilberto Buzzi
VERZEGNIS Presidente: Al� no BoriaAllenatore: Dario CicuttiFOLGORE Presidente: Corrado Tomat
Allenatore: Max Brovedani
IL CASTELLO Presidente: Giorgio LessanuttiAllenatore: Claudio Carnelutti
ARTA TERME Presidente: Ettore PittiniAllenatore: Carlo Tomat
BORDANO Presidente: Marvis PiccoAllenatore: Claudio AllottaARDITA Presidente: Angelo Romanin
Allenatore: Ezio Casanova
AMARO Presidente: Alessio ZoffoAllenatore: Luciano Patat AUDAX Presidente: Lino Nassivera
Allenatore: Luca Craighero
VELOX Presidente: Giuseppe ScremAllenatore: Ivan GressaniNUOVA OSOPPO Presidente: Olindo Peretto
Allenatore: Roberto Copetti TARVISIO Presidente: Roberto PalmieriAllenatore: Luciano Princi
VAL RESIA Presidente: Monica PuscaAllenatore: Cristian AngeliTRASAGHIS Presidente: Davide Costantini
Allenatore: Oliviero Di Santolo
AMARO - EDERA ENEMONZOARDITA - BORDANO
NUOVA OSOPPO - VELOX PAULAROS.PIETRO - VAL RESIATARVISIO - LA DELIZIA
TRASAGHIS - PONTEBBANARiposa: AUDAX
RITORNO09/10
ANDATA17/07 13a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 5 . 0 0
PRIMA CATEGORIA
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 019
CALCIOUDINESECALCIOCAMPIONATO CARNICO
20 | 20 04 2016 | TremilaSport+
TERZA CATEGORIA
MOBILIERI SUTRIO - ARTA TERME
OVARESE - VILLA
TARVISIO - CAVAZZO
VELOX PAULARO - PONTEBBANA
RITORNO14/07
ANDATA12/05 2a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 8 . 0 0 - R I T O R N O o r e 1 8 . 3 0
ARTA TERME - REAL IMPONZO CADUNEA
CAVAZZO - VILLA
PONTEBBANA - OVARESE
VELOX PAULARO - TARVISIO
RITORNO04/08
ANDATA31/05 5a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 8 . 0 0 - R I T O R N O o r e 1 8 . 3 0
CAVAZZO - PONTEBBANA
OVARESE - TARVISIO
REAL IMPONZO CADUNEA - MOBILIERI SUTRIO
VILLA - VELOX PAULARO
RITORNO25/08
ANDATA23/06 8a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 8 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
MOBILIERI SUTRIO - VILLA
PONTEBBANA - ARTA TERME
TARVISIO - REAL IMPONZO CADUNEA
VELOX PAULARO - CAVAZZO
RITORNO01/09
ANDATA30/06 9a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 8 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
ARTA TERME - TARVISIO
CAVAZZO - OVARESE
PONTEBBANA - MOBILIERI SUTRIO
VILLA - REAL IMPONZO CADUNEA
RITORNO21/07
ANDATA19/05 3a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 8 . 0 0 - R I T O R N O o r e 1 8 . 3 0
OVARESE - VELOX PAULARO
REAL IMPONZO CADUNEA - PONTEBBANA
TARVISIO - MOBILIERI SUTRIO
VILLA - ARTA TERME
RITORNO11/08
ANDATA09/06 6a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 8 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 8 . 3 0
ARTA TERME - VELOX PAULARO
CAVAZZO - MOBILIERI SUTRIO
REAL IMPONZO CADUNEA - OVARESE
VILLA - TARVISIO
RITORNO07/07
ANDATA05/05 1a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 8 . 0 0 - R I T O R N O o r e 1 8 . 3 0
MOBILIERI SUTRIO - VELOX PAULARO
OVARESE - ARTA TERME
REAL IMPONZO CADUNEA - CAVAZZO
TARVISIO - PONTEBBANA
RITORNO28/07
ANDATA26/05 4a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 8 . 0 0 - R I T O R N O o r e 1 8 . 3 0
ARTA TERME - CAVAZZO
MOBILIERI SUTRIO - OVARESE
PONTEBBANA - VILLA
VELOX PAULARO - REAL IMPONZO CADUNEA
RITORNO18/08
ANDATA16/06 7a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 8 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 8 . 3 0
ILLEGIANA Presidente: Roberto PittoniAllenatore: Maurizio Colosetti
STELLA AZZURRA Presidente: Marino ContessiAllenatore: Aurelio Picco
TIMAUCLEULIS Presidente: Luciano BulianoAllenatore: Luca Boschetti
RAVASCLETTO Presidente: Walter FracasAllenatore: Claudio Bellina COMEGLIANS Presidente: Pietro Vesnaver
Allenatore: Stefano De Antoni MOGGESE Presidente: Luca ZanierAllenatore: Fabio Misson
CERCIVENTO Presidente: Stefano MorassiAllenatore: Francesco Moser
VIOLA Presidente: Giordano SqueccoAllenatore: Giuseppe Da Rin Bianco
LAUCO Presidente: Luca ZanierAllenatore: Fabio Misson RIGOLATO Presidente: Federico Lepre
Allenatore: Marino Lepre SAPPADA Presidente: Antonio ZandonàAllenatore: Dario Danieli
AMPEZZO - ANCORACALCIO SAPPADA - RAVASCLETTO
CERCIVENTO - ILLEGIANACOMEGLIANS - LAUCORIGOLATO - MOGGESETIMAUCLEULIS - VIOLA
Riposa: STELLA AZZURRA
RITORNO24/07
ANDATA30/04 1a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
ANCORA - COMEGLIANSILLEGIANA - CALCIO SAPPADA
LAUCO - RIGOLATOMOGGESE - STELLA AZZURRA
RAVASCLETTO - TIMAUCLEULISVIOLA - AMPEZZO
Riposa: CERCIVENTO
RITORNO31/07
ANDATA08/05 2a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
CERCIVENTO - MOGGESECOMEGLIANS - AMPEZZO
RAVASCLETTO - VIOLARIGOLATO - ANCORA
STELLA AZZURRA - LAUCOTIMAUCLEULIS - ILLEGIANA
Riposa: SAPPADA:
RITORNO03/08
ANDATA15/05 3a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 2 0 . 3 0
AMPEZZO - RIGOLATOANCORA - STELLA AZZURRAILLEGIANA - RAVASCLETTO
LAUCO - CERCIVENTOMOGGESE - CALCIO SAPPADA
VIOLA - COMEGLIANSRiposa: TIMAUCLEULIS:
RITORNO07/08
ANDATA22/05 4a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
CALCIO SAPPADA - LAUCOCERCIVENTO - ANCORA
ILLEGIANA - VIOLARIGOLATO - COMEGLIANS
STELLA AZZURRA - AMPEZZOTIMAUCLEULIS - MOGGESE
Riposa: RAVASCLETTO:
RITORNO21/08
ANDATA29/05 5a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
AMPEZZO - CERCIVENTOANCORA - CALCIO SAPPADA
COMEGLIANS - STELLA AZZURRALAUCO - TIMAUCLEULIS
MOGGESE - RAVASCLETTOVIOLA - RIGOLATO
Riposa: ILLEGIANA:
RITORNO28/08
ANDATA02/06 6a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 6 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 7 . 3 0
CALCIO SAPPADA - AMPEZZOCERCIVENTO - COMEGLIANS
ILLEGIANA - MOGGESERAVASCLETTO - LAUCO
STELLA AZZURRA - RIGOLATOTIMAUCLEULIS - ANCORA
Riposa: VIOLA
RITORNO31/08
ANDATA05/06 7a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 2 0 . 3 0
AMPEZZO - TIMAUCLEULISANCORA - RAVASCLETTO
COMEGLIANS - CALCIO SAPPADALAUCO - ILLEGIANA
RIGOLATO - CERCIVENTOVIOLA - STELLA AZZURRA
Riposa: MOGGESE
RITORNO04/09
ANDATA12/06 8a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
CALCIO SAPPADA - RIGOLATOCERCIVENTO - STELLA AZZURRA
ILLEGIANA - ANCORAMOGGESE - VIOLA
RAVASCLETTO - AMPEZZOTIMAUCLEULIS - COMEGLIANS
Riposa: LAUCO
RITORNO10/09
ANDATA18/06 9a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
AMPEZZO - ILLEGIANACOMEGLIANS - RAVASCLETTO
LAUCO - MOGGESERIGOLATO - TIMAUCLEULIS
STELLA AZZURRA - CALCIO SAPPADAVIOLA - CERCIVENTO
Riposa: ANCORA
RITORNO18/09
ANDATA26/06 10a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
CALCIO SAPPADA - CERCIVENTOILLEGIANA - COMEGLIANS
LAUCO - VIOLAMOGGESE - ANCORA
RAVASCLETTO - RIGOLATOTIMAUCLEULIS - STELLA AZZURRA
Riposa: AMPEZZO
RITORNO25/09
ANDATA03/07 11a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 6 . 0 0
AMPEZZO - MOGGESEANCORA - LAUCO
CALCIO SAPPADA - VIOLACERCIVENTO - TIMAUCLEULIS
RIGOLATO - ILLEGIANASTELLA AZZURRA - RAVASCLETTO
Riposa: COMEGLIANS
RITORNO02/10
ANDATA10/07 12a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 5 . 0 0
ILLEGIANA - STELLA AZZURRALAUCO - AMPEZZO
MOGGESE - COMEGLIANSRAVASCLETTO - CERCIVENTO
TIMAUCLEULIS - CALCIO SAPPADAVIOLA - ANCORARiposa: ANCORA
RITORNO09/10
ANDATA17/07 13a GIORNATA
A N D A T A o r e 1 7 . 3 0 - R I T O R N O o r e 1 5 . 0 0
ANCORA Presidente: Martino QuagliaAllenatore: Giancarlo Peirano
AMPEZZO Presidente: Fulvio De MonteAllenatore: Gianni Timeus
GIOV
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CALCIOCAMPIONATO CARNICO
STAGIONE AL VIA
TUTTI A CACCIA DEL CAVAZZO PIGLIATUTTOSi scaldano i motori in vista della nuova stagione che parte domenicacon il primo turno di Coppa Carnia. Il sabato successivo al via il campionato. Tra le pretendenti anche il Villa e il solito Cedarchis
Domenica 24 aprile si parte con la Coppa Carnia e sabato 30 il calcio di inizio del Campionato Carnico:
sono questi gli appuntamenti iniziali del calcio della monta-gna. Se per quanto riguarda la Coppa azzardare dei pronostici appare complesso, si possono in-vece tracciare alcune previsioni sul campionato, e nello specifico sulla Prima Categoria.La favorita principale è ovvia-mente il Cavazzo, che nella scor-sa stagione ha vinto il “triplete” conquistando Coppa, Campionato e Supercoppa e che si è ulterior-mente rinforzato con gli acquisti del difensore Alberto Morassi e di Maichoal Cescutti.Le possibili outsiders sono il Villa
e il solito Cedarchis: gli arancioni hanno cambiato tecnico, affidan-do la panchina a Raffaele Maisa-no, e hanno portato in squadra Davide Urban e Gabriele Guari-niello (ex Pro Fagagna). Il “Ceda” invece ha acquistato parecchi giocatori dai campionati regionali e ha puntato sul ritorno in porta di Massimo Gressani e sul talento ex-Paluzza di Matteo Zammarchi.Subito alla spalle di questo ter-zetto potrebbero inserirsi il Campagnola, che ha aggiunto alla sua rosa ben 8 nuovi calciatori, e il Fus-ca che lo scorso anno ha disputato un’ottima stagione e che ora ha scelto come nuo-vo tecnico il rientrante Marino Corti.Da valutare con attenzione la stagione di alcune squadre sto-
riche del Carnico come Real, Arta Terme, Ovarese e Mobilieri: queste compagini sembrano non avere la rosa per competere per le primissime posizioni, ma non dovrebbero avere difficoltà a raggiungere la salvezza.Sarà molto interessante segui-re l’andamento della Folgore, la squadra di mister Brovedani nella passata edizione è stata la sorpresa del Campionato, ma ha chiuso la stagione in calan-do. Quest’anno quindi l’obiettivo rimane centrare la salvezza il prima possibile.Curiosità anche per le tre neo-promosse: Verzegnis, Val del Lago e Il Castello, che hanno puntato prioritariamente sulla rosa che dell’anno precedente, e sperano proprio sulla solidità del gruppo
AI RAGGI XSono stati ufficializzati i ca-lendari della nuova stagione anche in Seconda e Terza categoria. In Seconda al via tredici formazioni: Amaro, Ardita, Audax, Bordano, Edera, La Delizia, Nuova Osoppo, Pontebbana, San Pietro, Tarvisio, Trasaghis, Val Resia, Velox.Tredici le compagini che parteciperanno anche al campionato di Terza cate-goria: Ampezzo, Ancora, Cercivento, Comeglians, Illegiana, Lauco, Mogge-se, Ravascletto, Rigolato, Sappada, Stelle Azzurra, TimauCleulis, Viola.
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 21
per guadagnarsi la permanenza nella massima serie.Infine il Paluzza, che dovrà par-tire da una penalizzazione di 4 punti e che ha visto molte par-tenze, tra le quali quella del suo gioiellino Matteo Zammarchi. Gli addetti ai lavori parlano di una retrocessione quasi scontata, ma i nero-azzurri sono pronti a lottare per smentire i pronostici.
(Daniele Tomat)
Cred
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oto
Cella
CALCIOUDINESECALCIOGIOVANILE
In collaborazione con
Il controllo orientato è il ge-sto tecnico manifesto che conclude il percorso di per-cezione - analisi - decisione - esecuzione: PAD-E.
E' pensata per i giovani calciatori dei Piccoli Amici 3° anno e per le categorie successive.DescrizioneIn Mental Football Cage (quadrato di 10/12 metri lato, con 4 porte di 4 colori diversi collocate ai vertici, come da disegno) viene inserito un altro quadrato più piccolo (circa 2 metri lato), concentrico e ruotato di 45°.Il partecipante deve entrare nel quadrato centrale per ricevere il pallone da un formatore posto all'esterno (formatore A); contem-poraneamente, un altro formatore (formatore B), posizionato sul lato opposto al primo, indica al giocatore in quale porta deve trasmettere il pallone che sta per ricevere.Questi deve uscire dal quadrato "piccolo" utilizzando un tocco sol-
Prosegue la collaborazione tra Tremila Sport e Mental Football. In questo numero tratteremo il controllo orientato. Questa variante rappresenta un ulteriore step" di Mental Football Cage.
A SCUOLA DI CALCIO
MF-CAGE: IL CONTROLLO ORIENTATO
tanto, possibilmente nella direzione della porta indicata.E' un esercitazione adatta a Piccoli Amici, Pulcini, Esordienti e Settore Giovanile, indicata per 4/6 parte-cipanti a stazione.Ogni esecuzione corretta da diritto a un punto.Feedback e correzioniL'obiettivo di questa variante, così
come di Mental Football Cage in ge-nerale, è quello di "osservare" prima di effettuare qualsivoglia tipologia di gestualità motorio/tecnica.Questa esercitazione spinge il partecipante a dividere la sua attenzione (spostare gli occhi dal pallone allo stimolo indicato dal se-condo formatore), comprendere le richieste ambientali ed elabora-
re la riposta tecnica più adatta (controllo orientato nella direzione dell'obiettivo).Ne consegue che l'attenzione dei formatori debba essere focalizza-ta alla presa visione dell'obiettivo (mentre il pallone sta arrivando è necessario che giri la testa) e sulla corretta esecuzione del controllo.L'errore più frequente che viene fatto è "fermare il pallone all'interno dello spazio, guardare lo stimolo e poi uscire dal quadrato nella dire-zione giusta".L'esecuzione corretta prevede il "guardare lo stimolo prima che il pallone sia in possesso del giocatore e poi orientarlo velocemente verso l'obiettivo". E' un compito tutt'altro che semplice: la pazienza è una virtù fondamentale del buon formatore.Trasmettere il pallone con la suola (più lentamente) regala più tempo al giocatore per recepire lo stimolo visivo.Qui sotto, un breve riassunto dei comportamenti più comuni.
22 | 20 04 2016 | TremilaSport+
UDINESECALCIOGIOVANILECALCIO
Errore Correzione
Il giocatore si reca lentamente nel quadrato centrale. Il formatore invita l'attaccante correre velocemente per occupa-re rapidamente lo spazio centrale.
Il giocatore esce dal lato sbagliato. Il formatore diminuisce la velocità di trasmissione del pallone per sollecitare il partecipante a prendere visione dello stimolo (alzare la testa).
Il giocatore ferma il pallone, prima di uscire dal quadrato. Il formatore sollecita l'attaccante a uscire dal quadrato già dal prima controllo; per agevolarlo egli può anticipare la comunica-zione della direzione di uscita e diminuire la velocità di trasmis-sione..
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TremilaSport+ | 20 04 2016 | 23
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GOL A RAFFICA
Pecima di ritPassa in archivio senza par-ticolari sorprese il ventiseiesimo turno di campionato con Manzano e Bassa Futsal che, quando mancano solo centoventi mi-nuti alla fine, continuano a fare un campio-
nato a parte, confermandosi formazioni di categoria superiore anche se alla fine solo una delle due potrà fregiarsi del titolo regionale e della promozione diretta nella serie B nazionale. A finire sotto i colpi delle bat-tistrada stavolta sono il Lignano ed il Maccan Prata, sommerse da caterve di reti. I seggiolai partono in quarta contro un Lignano assediato che regge una ventina di minuti prima di cedere di schianto sotto le bordate di Goranovic (tripletta) e soci, che timbrano un 9-2 finale che tiene a bada ad un punto di distan-za la Bassa Futsal, a sua volta impeccabile contro il Maccan Prata. Il club di Criscuolo fatica nella prima frazione, poi dilaga nella ripresa con un rotondo 5-0. A questo punto play-off quasi in naftalina: a mante-nere ancora la fiammella accesa è il Palmanova terzo in classifica, corsaro 3-6 a S.Vito al Tagliamento: gli amaranto restano a meno dieci dal secondo posto e proveranno a limare il divario sabato prossimo nella
sfida alla Bassa Futsal, dalla quale a questo punto dipende l'eventuale post season. Sale in condominio con la squadra di Bovolenta, la Torriana, che inter-rompe con un 5-4 in rimonta la serie nera a Grado con un Tergesteo sprecone: padroni di casa avanti nel corso della ripresa, ma i gialloblù isontini (Sgura doppietta) fanno la "remuntada" nel finale grazie anche alla tattica del portiere di movimento che disorienta la difesa gradese. Qualche brivido di troppo anche per la Futsal Udinese nel derby con la Clark: i boys di Della Negra forse prendono sotto gamba un avver-sario presente con soli 5 effettivi in campo e sola-mente nel finale hanno la meglio con un risicato 4-3 (doppietta Sironi) sui gialloverdi di Tirindelli. Restano comunque cinque i punti di distacco dei bianconeri dalla zona paly-offBrodino caldo per il Pordenone: dopo la sconfitta di Lignano, i neroverdi si sfogano con un'Udine City ap-parsa con i remi in barca e a fine corsa: 8-0 il finale al PalaFlora per Mikla e compagni. Continua infine la striscia positiva del Gold Feet al quinto risultato utile nelle sei ultime gare. La squadra di mister Acampora non dà scampo, 6-1, ad un Tavagnacco impalpabile.
FLASH
VITTORIAAFILDISIRENAPERLATORRIANA
AZIZSIPORTAINCIMAALLACLASSIFICADEIBOMBER
CALENDARIOINSALITAPERLABASSAFUTSAL
sotto di una rete in quel di grado, la squadra di mister sfiligoi trova la rimonta vincente nei minuti di recu-pero grazie alla tattica del portiere di movimento. Con l'avanzamento del portiere martina i gialloblu trovano prima il pareggio e poi il sorpasso a fil di sirena grazie a medved e dimarch
la tripletta insaccata al svt nel prece-dente turno, permette al pivot del mac-can, aziz, di raggiungere il vertice della classifica marcatori, in coabitazione con lo sloveno della bassa, tine Kapun. soddi-sfazione in particolare per il capitano dei pratensi, che ha raggiunto la quota di 101 reti nelle ultime due stagioni.
a due turni dalla fine, il manzano man-tiene il punticino di vantaggio sulla bas-sa per la volata alla serie b: negli ultimi due turni la squadra di mister Criscuolo ha l'avversario più tosto da affrontare, ovvero il Palmanova, mentre nell'ultima giornata appare scontato l'esito casa-lingo con la Clark. Più agevole sulla carta il percorso per il manzano: prima farà visita all'udine City, poi chiuderà la stagione tra le mura amiche con il maccan Prata.
SERIE C
MARCATORI
SERIE C
LE CAPOFILAFANNO MANBASSA
FEMMINILECALCIO
TERZINOAl Tavagnacco la Blasoni è riuscita a trovare il proprio ruolo ideale dopo gli adattamenti delle precedenti stagioni a Pordenone
Francesca Blasoni alla ricerca di un posto al sole in serie A nel Tavagnacco
Frequenta il primo anno di fisiotera-pia e ha una passione per il calcio che arriva da lontano: Francesca Blasoni, ventenne terzino del Tava-gnacco, ha conosciuto il rettangolo
verde già all’età di quattro anni, grazie alla spinta del padre. ≪"In quegli anni papà allenava la scuola calcio del Bearzi - racconta France-sca - ed è per questo motivo che è riuscito a mettermi un pallone tra i piedi già in tenera
età. Il calcio è il vero marchio di fabbrica della famiglia, anche i miei due fratelli lo praticano. Dopo aver militato in squadre maschili a 14 anni sono approdata al Chiasiellis, scopren-do il nuovo mondo del calcio femminile. Due stagioni di Esordienti e poi il trasferimento a Pordenone dove in cinque campionati sono passata dalla primavera all’esordio in Serie A". Di quel periodo molti sono i ricordi, sia belli che brutti e quest'anno prima stagione
a Tavagnacco: "Direi positiva, anche se non sono riuscita a ritagliarmi tanto spazio in campo. Mi rendo conto però dei miglioramenti e, cosa molto importante, sono fi-nalmente riuscita a trovare il mio ruolo ideale, quello di terzino troppe volte “abban-donato” nel corso degli anni. Ho sentito subito il cambio di passo che c’è a Tavagnac-co, un ambiente particolare per storia, obiettivi e cali-bro delle giocatrici. Qui si può migliorare sotto tutti gli aspetti"≪. Sabato contro la Roma una sconfitta non
preventivata: "Abbiamo creato tanto, siamo arrivate numerose volte davanti alla porta avversaria ma non siamo riuscite a concre-tizzare. E' mancata la cattiveria sotto porta". La possibilità di rifarsi è dietro l’angolo, contro il Brescia in Coppa Italia e sabato in casa contro il Bari: "Affronteremo il Brescia con la decisione e la cattiveria che abbiamo messo in campo contro tutte le big; se entreremo con la mentalità giusta e con la consape-volezza nei nostri mezzi non avranno vita facile. Contro il Bari dovremo essere brave a mettere in pratica ciò che abbiamo imparato dalla gara con la Roma e lavorare a livello mentale, perché fisicamente siamo pronte ad affrontare match ravvicinati". E poi su se stessa: "Vorrei continuare a migliorare a livello tecnico e tattico e riuscire a guadagnarmi, giorno dopo giorno, sempre più spazio nella speranza di continuare a militare in squadre di serie A del calibro del Tavagnacco. Il difficile sarà riuscire a conciliare il calcio con l’uni-versità che diventa sempre più impegnativa e dispendiosa: tra tirocinio, lezioni e studio a casa un impegno grande come quello di giocare a pallone a certi livelli non è sempre facile da mantenere"≪.
Valeria Degano
PAPà MI MISEIL PALLONE FRA I PIEDI
"Una prima stagione a Tavagnacco positiva, anche se non sono riuscita a ritagliarmi molto spazio. Ma mi rendo conto che ho migliorato"
CALCIO A 5 FEMMINILE, I.T.C. ZANON SESTO AL MONDIALE
L’av ventura ai Campionati Mondial i Stu -denteschi di futsal (calcio a 5 al coperto) delle ragazze dell' I.T. Zanon di Udine, che rappresentavano l’Italia, si è conclusa con un sesto posto che, pur essendo un risultato di assoluto prestigio, lascia un po’ di ram-marico per il fatto di essere state inserite nel girone più impegnativo che annoverava anche, oltre ad Israele e Kosovo, le rappre-sentative di Francia e Brasile che poi hanno disputato la finale per il 1° posto nella quale ha prevalso il Brasile per 6-2.La partecipazione a questa manifestazione, che si è svolta negli ottimi impianti sportivi di Parenzo (Croazia), è stata il coronamento di un percorso iniziato nell’anno scolastico
2014-15 che aveva già visto le giovani atlete dello Zanon imporsi a livello regionale. Bis-sando questo successo anche nell’anno sco-lastico 2015-16, le ragazze guidate dai prof. Fracasso e Ivancich, si sono guadagnate il diritto di partecipare ai campionati italiani studenteschi svoltisi lo scorso maggio a Salsomaggiore.Anche qui, con un crescendo di risultati tutti positivi,sono riuscite ad imporsi battendo in
finale la “corazzata” Lombardia con un si-gnificativo 5-1 e meritandosi, così, il diritto a rappresentare l’ Italia alle finali mondiali.A parte l’importanza ed il prestigio spor-tivo che rappresenta questo risultato, per queste studentesse è stata un’esperienza di crescita e socializzazione eccezionale. Per quanto concerne l’aspetto agonistico, le atlete dello Zanon hanno iniziato il loro percorso con un bel successo per 4-2 con-tro Israele e i l giorno successivo hanno subito la sconfitta per 6-3 dalla fortissi -ma Francia. Nel la terza giornata doppio impegno ,cedendo di misura per 3-1 e al Kosovo. Qualificandosi quarte nel proprio girone le udinesi hanno affrontato la Cina (3-1 a favore), e ultimo incontro, che asse-gnava il 5° e 6° posto, contro il Portogallo (3-3 e sconfitta ai rigori 4-5) con assenza della febbricitante Cecotti. Un’esperienza comunque irripetibile che ha pienamente ricompensato le atlete e i tecnici.
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 25
CALCIOUDINESE
Chiusa l'era Di Natale, se ne deve aprire un'altra con una squadra dalla
forte identità che si faccia amare. Rinnovamento tecnico ma anche di
rapporti col territorio
Strana e inquietrante lettera al Messaggero della signora Giuliana, mogliedel paron, la quale paventa intrighi di nemici occulti. Come interpretarla?
di IDO CIBISCHINO
Se parla Lei, drizzo le antenne e aguzzo la vista per leggere nella penombra di dichiara-zioni che in apparen-
za poco sembrano aggiungere a sfoghi e sollecitazioni frequenti nel passato, e negli ultimi tempi diradatisi di pari passo con una minore presenza pubblica, credo ampiamente compensata dalle gioie familiari per un manipolo di nipoti
nucleo storico della famiglia, al pun-to da farne balenare il disimpegno?
Se Gianpaolo Pozzo riflette, come lo invita a fare la sua signora, ar-riverà alla conclusione che nulla ha da temere dai friulani, anche se - parlando di puro rapporto - li ha messi in un canton, preferendo farsi accreditare dai visitors che a ondate vengono invitati a ma-gnificare, tra un banchetto e una presentazione in stile mundial-ma-
che stanno venendo su nella dimen-sione di cittadini del mondo, e non con il “limite” della friulanità, che comunque personalmente non ha mai rinnegato. Lei è Lady G, Giuliana Linda Pozzo, la moglie del paron, di cui domenica scorsa abbiamo letto un intervento che il Messag-gero Veneto ha pubblicato sotto il titolo “Trattati come malfattori/è il momento di riflettere”.
Ha scelto la vecchia carta del quotidiano friulano, Lady G, anzi-ché le telecamere della tv aziendale sempre pronte a scattare al mini-mo cenno della “parone”: fascino di un mondo più genuino, richiamo di un passato più vero e autore-vole rispetto al presente chias-soso e pressapochista di media che ti pompano un nano sperando di trasformarlo in gigante e che la gente non se n'accorga. E del passato (anche di grandi gioie) la signora Giuliana ha conservato il nome dello stadio, laddove parla di
nagement, le imprese di famiglia. Come se noi indigeni non fossimo capaci di giudizio o di gratitudine. Nulla ha da temere il paron dai friu-lani, i Pozzo devono temere soltanto i Pozzo. A noi basta poco: soltanto una squadra in cui riconoscersi, una squadra da amare sapendo che, vinca o perda, gioca per noi, per vivificare la nostra passione.
Alla fine l'Udinese rimarrà in se-rie A. Ma inesorabilmente chiuderà un'epoca, scandita dallo straordi-nario talento di Di Natale, e un'al-tra dovrà aprirsi su presupposti diversi, tecnici sul campo e di col-legamento con il territorio, tali da dare un senso al magnifico lavo-ro (tranne che per la sciagurata, inaccettabile denominazione) fatto per rinnovare lo stadio. Un altro Totò riapparirà da queste parti fra cent'anni. E comunque nessuno lo pretende. Come nessuno pensa a una riconversione totale in stile Sassuolo, ben sapendo che i 21 anni
“ritrutturazione dello stadio Friuli”: poteva omettere Friuli, come va di moda oggi nell'universo mediatico bianconero. Non l'ha fatto. Segno che quel nome è quello vero, e ce l'ha nel cuore, come tutti noi e come testimonia la Nord scandendo a ogni partita “Oggi e sempre stadio Friuli”. Se non ho sbagliato nell'in-terpretazione, se non ho ecceduto proiettando una visione personale, la leggo come una presa di distanza dall'iniziativa di dare all'impianto, con un susseguirsi di manovre stri-scianti in spregio persino agli inviti dell'assemblea cittadina, il nome del-lo sponsor. Se è davvero così, qua la mano, Lady G.
Tralascio i passaggi centrali della lettera (alle soddisfazioni per aver donato visibilità e prestigio a Udine grazie al calcio, e per vedere ri-conosciuta l'intuizione del marito Gianpaolo a proposito della moviola, si contrappone l'amarezza per quel-lo che definisce “fumus persecu-
tionis” per la miriade di inchieste, accertamenti fiscali, contenziosi, procedimenti che hanno avuto al centro la società) e mi immergo nel capoverso finale. Inquietante: “Il lavoro, la professionalità, gli in-vestimenti, i risultati, le capacità, il bilancio di una vita insomma, non contano nulla e tutto può essere distrutto da un momento all'altro a causa degli intrighi e delle cattiverie di qualche manovratore occulto. Forse dovremmo pensarci su, forse è venuto il tempo che Gianpaolo Pozzo rifletta... ”.
Accidenti, cos'è 'sta roba? Trat-tasi di un artificio che, facendo balenare nemici occulti, tende a stornare l'attenzione dal grigiore di un'altra stagione sportiva depri-mente, ancora da salvare? Oppure siamo di fronte a un messaggio-scudo volto a cercar di tamponare altre grane in arrivo? Grane di che tipo, poi? O, ancora, non riflette ve-ramente uno scoraggiamento nel
ChI CE L'hA CON POZZO?NON CERTO I FRIULANI...
26 | 20 04 2016 | TremilaSport+
UDINESECALCIO
di ininterrotta presenza in serie A sono il frutto di un modello gestionale che non può prescindere dall'accentuare il fattore commerciale per l'autofinanziamento. Va trovata la misura giusta, chè tale non è la presenza di 11 stranieri in campo, e poi mica irediddio... appurato che di quel livello - in-tendo dei giocatori che oggi sono impegnati (si fa per dire) a evitarci la retrocessione - se ne trovano a decine (e italiani) in serie B. Anche di questo parlavo con Gino Pozzo qualche tempo fa, trovando concordanza nell'obiettivo di arrivare a un nucleo fideliz-zato di forte identità sul quale innestare, di volta in volta, i talenti giovani da valorizzare. Un progetto già riuscito nell'aureo passa-
to - quando l'Udinese poteva permettersi addirittura di “snobbare” un Candreva o Cuadrado -, prima dello sbilanciamento e progressivo impoverimento che ha minato gli esiti delle ultime stagioni. Se così sarà, quest'estate dovrebbe cambiare aria (usia-mo il condizionale per l'oggettiva difficoltà a piazzare tanta mediocrità, senza rimetterci... ) una buona metà della rosa attuale. Come novità, una superiore attenzione alla com-ponente locale: voglio sperare, per esempio, che Alex Meret, non meno attrezzato di Donnarumma titolare nel Milan, non debba fare ancora il secondo a uno straniero da mettere in vetrina, con tutto il rispetto per il bravo Orestis.
È bugiardo chi dice di non averci pensato, inorridito dal piedone plumbeo di Zapata, dall'incerto equilibrio di Bruno, dalla spirito pusillanime di chi scarica le responsabilità. Sissignori: negli ultimi venti minuti contro il Chievo abbiamo rimpianto Di Natale. Forse davvero un pallone l'avrebbe schiaffato dentro. O forse è soltanto il miraggio di certezze che, nella realtà, gli anni hanno demolito. Raccontano che Totò, ufficialmente infortunato (ma infortunato come, se da mesi non lavora da atleta!), stava al caffè centrale di Empoli. La storia sta finendo malissimo, se il capitano non sente il dovere neppure di stare vicino alla propria squadra nel momento topico della stagione. La vicinanza come incoraggiamento e costruttivo senso di appartenenza, non già motivo destabilizzante, sul tipo che ha scatenato il fattaccio di Bergamo, dove Totti stava quasi per venire alle mani con Spalletti.
Sorprende questo gelo, questo distacco netto, alla dodicesima stagione di una convivenza che andrebbe chiusa con un abbraccio affettuoso. Sorprende meno l'ennesima “armerata”, con Pablo beccato nel bel mezzo di una notte brava. Si conosceva il tipo e la sua voglia di vita spericolata, per cui è tutto guadagnato ciò che Armero ha dato finora e, rimesso in riga, quello che potrà garantire nell'ultimo decisivo segmento di stagione su una fascia, la sinistra, popolata di interpreti pallidi.
Siamo arrivati a meno quattro. Sotto con l'Inter, adesso, per un incrocio che non ci pare invalicabile se abbordato con lo stesso spirito che l'Udinese ha esibito contro il Napoli. Già all'andata, nonostante la modestia degli in-terpreti (Iturra, Marquinho, Aguirre... ), l'Udinese tenne botta, alla fine umiliata (0-4) soltanto dai suoi stessi errori, addirittura tre assist-regalo a Icardi e Jovetic. È una sensazione forte, insistente: da San Siro, l'Udinese non tornerà a mani vuote.
EL PANTERON - Duvan Zapataè atteso a un finale
di stagione ruggente: per se stessoe per la salvezza dell'Udinese.
VERSO L'INTER
TOTò AL CAFFÈE PABLO IL CALDO
SoLIDARIETà pER IL pIccoLo SIMonE oltre alla passione calcistica che unisce i tifosi dell’udinese nei loro club, spesso sono proprio le iniziative solidali o benefiche il grande valore aggiunto dei sostenitori friulani, gente conosciuta per la generosa concretez-za anche nelle situazioni critiche. ora che le mete europee appaiono lontane e l’entusiasmo sportivo appare sopito dai risultati non certo esaltanti della squadra bianconera, le iniziative dei sodalizi comunque non mancano. i giovani club “Colli morenici”, “i amis da l’udines“ di tarcento e “udinese Club moruzzo”, hanno instaurato un buonissimo rapporto di collaborazione e una forte amicizia fra loro tanto da organizzare molti eventi insieme, sia in nome del divertimento condiviso come le trasferte, sia per poter veni-re incontro alle difficoltà di persone meno fortunate. “ siamo venuti a conoscenza della difficile situazio-ne di simone, un bambino di 4 anni
che abita a Cercivento affetto da una grave forma di leucemia -riferisce il presidente del club di tarcento, marco Costantini- .abbiamo deciso così, in un attimo, di provare, nel nostro piccolo, a sostenere questa sfortunata famiglia
almeno per quanto concerne un aiuto finanziario. in tal senso ci siamo at-tivati organizzando una lotteria con premi bianconeri i cui biglietti sono stati venduti in vari bar del territorio con un finale che, oltre all’estrazione
della stessa, ha visto disputarsi una simpatica gara di briscola (con premi gastronomici) che, a nostro modo di vedere, ha portato dei buoni risultati. Questo grazie alla sensibilità di molta gente che ha voluto contribuire con generosità. inoltre, in occasione del-la cena sociale organizzata dal club ”Colli morenici” dell’amico presidente denis birarda, svoltasi nella serata del 12 aprile scorso, abbiamo approfitta-to per consegnare ad un amico della famiglia del bimbo (che tra l’altro sta organizzando l’importante evento “in pista per simone” a tolmezzo il 24 aprile) una prima somma che lui stes-so provvederà a recapitare in attesa di completare la raccolta da consegnare possibilmente di persona ai genitori del piccolo”.Per maggiori informazioni sull’evento del capoluogo carnico è stata creata un’apposita pagina Facebook “in pista per simone”.
diBiancamariaGonano
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 27
si diceva...
GRINTA EPASSIONEIN PARETELa figura di Oscar Soravito, grande scalatore friulano, in un libro di Carbonetto e Santin del 2001
Nato a Mortegliano il 24 febbraio 1908, Oscar Soravito ebbe un'esistenza tutta dedicata alla
montagna, iniziando a scala-re le pareti quando ancora si usavano gli scarpèts ed è stato tra i primissimi ad interessarsi all'arrampicata sportiva e alle nuove calza-ture leggere dalla suola slick, chiudendo così idealmente un ciclo tecnico. Rimasto orfano di padre da bambino alla vigilia della prima guerra mondiale e diplomatosi in ragioneria allo Zanon, Soravito fu compagno di cordata di molti forti sca-latori friulani, primo fra tutti Celso Gilberti. Una vita intensa e per molti versi spericolata descritta da Giampaolo Car-bonetto e Luciano Santin nel volume edito nel 2001 e del quale vi proponiamo la co-pertina, una pagina e alcune foto del protagonista. Ma com'era Oscar Soravito visto da vicino? Un'intensa descri-zione ne fece Ado Cedarmas, ufficiale della Julia di Ponte-acco, frazione di S.Pietro al Natisone, scomparso qualche anno fa e con il quale Soravito collaborò nella realizzazione della ferrata della Brigata che portava al Canin. "Era molto grintoso e dava l'idea di essere
sempre arrabbiato - ricordò Cedarmas - . Era sicuramen-te un personaggio del tutto fuori dal comune. Ci si vedeva anche nelle feste organizzate ai circoli ufficiali di Tolmezzo , di Udine e alla Brigata Julia. E anche in queste occasioni non si vedeva un Soravito diverso: lui parlava sempre delle sue cose e aveva molta gente intorno anche perchè era un grande personaggio, molto benvoluto e stimato da tutti". Nel libro si trovano pure molti ricordi del protagonista, come quelli titolati "Salite, av-venture e memorie di un alpi-nista ultraottuagenario", brani
SIDICEVA...SIDICEVA...
28 | 20 04 2016 | TremilaSport+
Nelle foto sopra, Soravito al termine di una gara di sci da fondo e a sinistra, anziano alpino orgoglioso del proprio cappello.
A lato, il piccolo futuro alpinista
in una foto di famiglia con il
fratello, il padre Pietro (che morirà di un'infezione nel
1914) e la madre Giulia Tubello.
SIDICEVA...SIDICEVA...
che riportano data e luogo e scritti con il cuore dell'amante della montagna, che il 17 luglio 1993 incontra ad esempio sul proprio cammino un giovane con cui si confronta: "Salito da Valbruna al rifugio Grego ho incrociato sulla porta un giovane che alla vista dei miei capelli bianchi mi disse: "Lei queste montagne le avrà per-corse già vent'anni fa". Subito risposi: "Vent'anni sono pochi, dica pure cinquanta". Infatti la mia prima salita a queste montagne risaliva al 1925". Una vita, appunto, di avventure, esperienze e tanti amici.
(e.f.)
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 29
NONSOLOSPORT
CULTURANovità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
GIORGIO CRACCO IL GRANDE ASSALTO MARSILIOProtagonista del Medioevo, signore della Terraferma Veneta, scomunicato dai papi, la figura di Ezzelino III da Romano, il «tiranno» per eccellenza, è stata avvolta nei secoli da una «leggenda nera». Questo libro la smen-tisce e prova a restituire il personaggio alla Storia. La storia di Ezzelino e quella di Dante appaiono inestri-cabilmente intrecciate, fino a coinvolgere e a scuotere, con la forza del loro vissuto, la nostra inquieta e tormenta-ta modernità. «Dante – scrive Giorgio Cracco – ha concepito “l’uomo in rivolta” ben prima di Albert Camus».
SIMONETTA AGNELLO hORNBY CAFFè AMAROFELTRINELLIProvincia di Agrigento, inizio Novecento. I grandi e profondi occhi a mandorla, il volto dai tratti regolari, i folti capelli castani: la bellezza di Maria è di quelle che gettano una malìa su chi vi posi lo sguardo, proprio come accade al baro-nello Pietro Sala, che se ne innamora a prima vista e chiede la sua mano senza curarsi della dote: “Nuda e cruda, la vuo-le”. Attorno si muove una moltitudine di personaggi tormentati che trasforma questo ritratto in un affresco corale, sul cui sfondo si riconoscono i grandi cambiamenti della prima metà del Nove-cento: i Fasci siciliani, la crisi economica, l’ascesa del fascismo, le leggi razziali, la guerra. In primo piano, la storia di un personaggio femminile che, da fragile ragazza in balìa delle scelte degli uomi-ni, si fa donna capace di dettare a viso aperto le condizioni del proprio vivere.
L’ANGOLO DELLA LETTURA
A.J. RICh LA MANO ChE TI NUTRE MONDADORI
M o r g a n P r a g e r h a trent’anni e sta finendo la sua tesi di dottorato sulla psicologia delle vittime. È da poco fidanzata con Bennett, sexy e posses-sivo ma incredibilmente riservato. Una mattina Morgan torna dall’univer-sità e trova Bennett in un lago di sangue, sbranato a morte dai tre cani che lei ha salvato dalla stra-da. Ancora scioccata da quello che è accaduto e
sopraffatta dal senso di colpa, Morgan cerca di rintracciare i genitori di Bennett per dare lei stessa la terribile notizia. Ma quello che presto scopre è che i genitori non esistono, non c’è nes-sun numero 42 in rue Saint-Urbain a Montréal, e molte delle cose che il fidanzato le ha detto non hanno nessun riscontro nella realtà.
RICCARDO PERISSICh INSOSPETTABILI LONGANESIInsospettabili di Riccardo Peris-sich è un romanzo che affronta un argomento tanto attuale quanto tragico, il reclutamento da parte delle organizzazioni terroristiche dei giovani occidentali convertiti all’estremismo islamico. Ambien-tato in un futuro distopico che tocca noi tutti, il nuovo libro di Riccardo Perissich ipotizza che saranno proprio questi ultimi gli infiltrati perfetti per gli attacchi europei: perfetti perché sono nati e cresciuti in Occidente, dove han-no studiato e hanno vissuto la loro vita di tutti i giorni; la loro conver-sione è rimasta ignota e spesso agiscono sotto una nuova identità.
JEFF BARTSCh DUE VERTICALE NORDStanley Owens non ha amici, e a lui va benissimo così. E comunque non ha mai trovato nessuno che con-dividesse il suo amore sconfinato per i libri, i numeri e, soprattutto, per l’enigmistica: inventare cruci-verba è il suo sogno, la sua ragione di vita. Un giorno, però, incontra Vera, una ragazza diversa dalle altre: diversa come lui. La loro sintonia è talmente profonda che Vera non si stupisce quando lui le propone di sposarlo (per finta) e di rivendere i (veri) regali di nozze, così da pagarsi un biglietto per la libertà. E accetta. Anche perché è davvero innamorata di Stanley. Ma lui non lo capisce e, dopo la cerimonia, la lascia andare. Ma...
Dei workshop itineranti per raccontare il pro-prio sogno americano realizzato e spiegare ai giovani quale percorso intraprendere per provare a concretizzare le loro speranze: questo l’intento di Lidia Carew (che nel giu-
gno dello scorso anno partecipò con un’apprezzata performance al nostro evento Top Tremila all’Aqua-rius di Magnano in Riviera) in questi suoi due mesi di ritorno in Friuli, dal quale è partita qualche anno fa, varcando l’oceano, per cogliere le opportunità che le si proponevano. “Voglio creare un’associazione no profit in Italia per ispirare i giovani ad arrivare al successo parlando loro delle mie esperienze – spiega la danza-trice - . Questo portando pure dagli Stati Uniti artisti e coreografi e con il supporto di un libro fotografico e altro materiale. Intendo insomma diventare un punto di riferimento, in meeting e congressi e con lezioni di danza, e nell’ambito di tutto questo prospetto il fattore premiante di contratti di lavoro in scuole di danza”. Workshop che hanno preso il via a metà aprile e della quale l’artista si dichiara pienamente soddisfatta: “Ho ricevuto riscontri molto positivi dalla mia iniziativa e mi stimola lavorare per chi, come me agli inizi, ha dentro di sé il “sacro fuoco” dell’arte. In questi due mesi di permanenza in Italia, prima di rientrare a New York, voglio mettere in atto con grande concretezza il mio progetto. Collateralmente a questo c’è comunque la mia attività nel campo della pubblicità e delle performances di danza”. A raggiungere Lidia a Brooklyn, insomma, potrebbero essere in un prossimo futuro quelli che sperano di concretizzare le loro aspettative in un campo sicuramente selettivo e non facile e che non sanno da dove cominciare. L’artista proverà ad indirizzarli.
(E.F.)
CON LIDIA CAREW A BROOKLYNINIZIATIVE
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UDINESECALCIOle belle di TremilaSport
SarahFiglia di Darwin
le belle di TremilaSport
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le belle di TremilaSport
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le belle di TremilaSport
Trasmette dal volto, dal corpo e dalla voce tutta la solarità delle donne del Sud, Sarah Altobello, barese purosangue pro-
tagonista di trasmissioni televisive, calendari, riviste glamour e sfilate di moda e di intimo ed eccezional-mente ospite della nostra rubrica. Ventottenne, trasferitasi a Roma (“L’ambiente giusto per il mio la-voro”, sottolinea) dal capoluogo pugliese, Sarah ha già all’attivo un nutrito curriculum professiona-le, giunto al top nei giorni scorsi con la partecipazione come mo-della a Ciao Darwin, la popolare trasmissione televisiva con Paolo Bonolis e Luca Laurenti. “Mi piaccio fisicamente – lei si descrive – e caratterialmente mi ritengo prag-
LA CRIMINOLOGIA,IL MIO SOGNO
d’inserirmi con sempre maggior incisività nel mondo della moda e dello spettacolo ma il mio sogno più grande è comunque quello di diventare criminologa, di condurre ad esempio un programma sullo stile di Chi l’ha visto?. Ma anche calarmi nei panni di una “Iena”, alla ricerca della verità nei casi più ag-grovigliati, non mi dispiacerebbe. Per ora colgo comunque l’attimo e sono pienamente soddisfatta di quanto ho ottenuto”.
matica e lungimirante, decisionale e intraprendente, perfezionista e all’occorrenza anche dura. Il mio è un lavoro che mi porta a contatto con molte persone, con le quali abbatto facilmente le barriere, ma amo anche la solitudine, quella co-struttiva che mi porta a pensare e a trovare la serenità. Ma di mio sono solare e impetuosa, una ti-pica ragazza del sud, insomma”. Ed è orgogliosa del percorso fin qui intrapreso, Sarah: “Soprattutto perché quanto raggiunto costi-tuisce una mia vittoria persona-le, dal momento che non ho mai usufruito di alcun appoggio”. Vive insomma un suo magic moment, la bruna modella pugliese, ma per il proprio futuro coltiva pure altre aspettative: “Certo, spero
Affermatamodella,labareseSarah
Altobellohaaspettativealternative
dalpropriofuturo
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MEM è un bar/ristorante dove puoi com-perare oppure è un negozio dove puoi mangiare; girala o guardala come vuoi la sostanza non cambia! MEM è un locale dove puoi mangiare quattro cose fatte bene, bere una birra o un bicchiere di buon vino ed acquistare quello che ti sta intorno: il tavolo dove stai mangiando, la sedia sulla quale sei seduto, il quadro che vedi appeso alla parete, l’oggettistica esposta, il mo-dernariato che ti circonda, il lampadario che ti illumina... insomma, è in vendita tutto ciò che stai guardando! Fare affari, se ti piacciono le cose originali, stravaganti ed introvabili non sarà diffi cile!
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BASKET
di EDI FABRIS
Brofessione giramondo. Già, ne ha cambiate di canotte, Roberto Chiacig, da quando il compianto Giulio Melilla, collega della signora Giannina, insegnante di educazione
fisica e madre del campione, lo convinse ad abbandonare la pallavolo per dedicarsi ad una pallacanestro che, riconoscente, gli tributò in carriera onori e gloria. Quarantunenne (è nato a Cividale il 1° dicembre 1974), il boy delle Valli del Natisone è da qualche mese in serie B a Orzinuovi, diretta avversaria dell’Apu nella corsa alla promozione in A2. Sotto canestro la sua stazza (210 centimetri per 116 chili) continua a farsi sentire, così come la pro-verbiale freddezza del carattere, peculiarità che gli è valsa il soprannome di Ghiaccio. “La sua mole inganna comunque chi lo ritiene un duro – sottolinea la madre Giannina - : Roberto è infatti un tipo dolce e tranquillo, a volte anche troppo buono”. Nominato Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana con decreto del 27 settembre 2004, dopo aver messo al collo la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene dello stesso anno, Chiacig ha all’attivo un curriculum vasto come pochi altri.
Portato appunto ragazzino alla pallacanestro da Giulio Melilla, crebbe nel curatissimo vivaio trevigiano della Benetton, passando alla Floor Padova nel 94/95 e rientrando all’ovile l’anno successivo. In pratica l’inizio di un lunghissimo itinerare da un club all’altro, anche all’estero. Ma sono sempre state, le sue, permanenze mordi e fuggi o quasi (tranne quella di Sie-na) nelle varie società delle quali ha vestito i colori. Nel ‘96/97 la sua prima esperienza all’estero, all’Aek Atene, in un basket molto fisi-co (sostiene Teo Alibegovic che quella ellenica è prima lotta greco-romana che pallacane-stro), toccata e fuga di una sola stagione che precedette il passaggio alla Fortitudo Bolo-gna, dove contribuì alla conquista della prima Coppa Italia della storia del club felsineo. Ma, come un’anima in pena, ecco nel gennaio ’99 il trasferimento a Reggio Emilia e solo pochi mesi dopo quello a Montecatini, neopromos-sa in A1. Radici nella città termale? Macchè. La stagione successiva Robertone rimane in Toscana ma va alla più prestigiosa e ambiziosa Montepaschi Siena, con la cui verde canotta conquista l’ultima edizione della Coppa Saporta nel 2001/2002, lo scudetto 2003/2004 e la
Supercoppa italiana lo stesso anno. Stagione d’oro culminata appunto con l’argento olim-pico con la nazionale, preceduto nel 2003 dal bronzo europeo. Anche se il magic moment in azzurro fu quello del 1999, quando con la nazionale guidata da Boscia Tanjevic vinse a Parigi il titolo continentale con una squadra in cui militavano alcuni altri campioni del Friuli Venezia Giulia. Nel 2006 nuova esperienza all’estero, con il Pamesa Valencia, che lo diede in prestito pochi mesi dopo alla Lottomatica Roma. L’inizio di un nuovo peregrinare, che portò il campione delle Valli alla Virtus Bo-logna (dove vinse l’Euro Challenge), di nuovo a Reggio Emilia, che lo liberò, con passaggio all’Olimpia Milano solo per gli allenamenti. Uno strano destino, quello della “liberazione”, che gli toccò anche a Biella nel 2012, da dove, ormai 38enne andò a giocare in categorie minori con la senese Costone, ad Agrigento, a Scafati, alla nuova Mens Sana Siena, fondata sulle ceneri della fallita Mps, a Cassino e infine, appunto, a Orzinuovi. La passione di certo non gli manca e, come diceva il Magnifico Lorenzo, del doman non v’è certezza. Qui o là lo rivedremo dunque ancora, non c’è dubbio.
Quarantunenne, Roberto Chiacig presidia oggi il canestro di Orzinuovi in serie B
"GhIACCIO"IL GLOBETROTTER
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 37
BASKET
"GhIACCIO"IL GLOBETROTTER
Rullando Legnano (80-54) al Pala-Rubini, Trieste si è aggiudicata la partecipazione ai play off ed è un
nuovo piccolo miracolo della formazione allenata da Eugenio Dalmasson. Traguar-do ormai proprio in serie B anche dell’Apu di Lino Lardo, che contro il fanalino Mor-tara si aspetta sabato due punti scon-tati, buoni per il primo posto nel girone. Tempo di primati anche in C Gold e in B femminile per le squadre friulane: nel primo, Tarcento, vincendo un’aspra gara con Mestre, condivide la prima piazza con il Rucker mentre le ragazze di Me-deot accedono al secondo turno della fase finale dopo aver espugnato Cavezzo, vincitrice del girone emiliano-romagnolo, per 65-70. Gara di ritorno nel week end al Benedetti, con Vicenzotti & C. a cono-scere così il nome dell’avversaria delle semifinali in programma l’1 e 8 maggio. In C Silver (regionale), continua la marcia al comando dei triestini del Breg, che
vincendo 68-69 a Codroipo (che contesta un mancato fischio a favore in un finale arroventato) mantengono quattro punti di vantaggio sul S.Daniele, ampiamente vincente in casa con il Romans. In coda, con Grado fanalino, si risolleva il Por-denone di Bosini, che allunga battendo il Basket Time penultimo. Serie D con Cordenons in fuga per la promozione: vincendo in casa del Santos Trieste, i pordenonesi allungano sul Tricesimo, battuto a domicilio dalla Goriziana ma ancora in corsa per il salto in C Silver, mentre in coda il Feletto tiene in mano il fanalino. Nel girone Retrocessione, in testa sgomita il terzetto formato dalle triestine Cuttazzo e Kontovel e dal Por-togruaro, che dopo lunga fuga è stato risucchiato dalle inseguitrici, complice la sconfitta interna nell’ultimo turno con il Perteole.
(E.F.)
CAMPIONATI
Battendo in finale il Sistema Rosa Pordenone per 70-62 le ragaz-ze dell'Under 18 dell’UBC Latte Carso guidate da Achille Milani (nel tondo) hanno conquistato il
titolo regionale dopo averlo solo sfiorato la scorsa stagione. “Dopo la netta vittoria in semifinale contro il Futurosa Trieste (63-42) – racconta il tecnico – è stata una bellissima finale che praticamente abbiamo condot-to sin dall’inizio per poi prendere il largo nell’ultimo quarto. La chiave del successo è stata quella di aver imposto per tutto il match un ritmo molto elevato che alla fine ha messo sotto pressione Pordenone, che non aveva la stessa nostra ampiezza nelle rotazioni.” Abbiamo chiesto all’indimenticata ala di molte stagioni del basket udinese quali tra le sue ragazze siano state determinanti per la vittoria: “Tutta la squadra ha offerto un contributo importante per lo svolgimento della fase difensiva, decisiva per il nostro successo, mentre sul piano offensivo Ilaria Florit nei primi due quarti e mia figlia Ali-ce con 15 punti nell’ultima frazione hanno garantito il margine necessario a tenere a distanza Pordenone.” Dal 25 al 27 aprile Milani e le sue ragazze saranno attesi dalle finali interzonali di Borgo Pace, nelle Mar-che, dove cercheranno di compiere l’impresa di qualificarsi per la fase finale prevista a Roseto degli Abruzzi dal 15 al 21 maggio. “La griglia delle partecipanti al nostro girone è in fase di completamento, per ora siamo certi solo della presenza di Battipaglia, società che possiede un roster importante. In ogni
caso tutte le squadre che si qualificheranno saranno sicuramente attrezzate per dare battaglia e quindi l’impresa che ci attende è complessa: sarà fondamentale, qualunque sia l’avversario, vincere la prima gara per ac-cendere l’entusiasmo e l’autostima necessari per andare avanti, dando il massimo partita per partita” – considera il tecnico dell’UBC, che poi esprime un parere sull’andamento dell’intero settore giovanile della sua società: “Da sempre il nostro vivaio è al centro delle politiche societarie ed è considerato la pri-maria risorsa. A riprova, anche quest’anno i risultati non sono mancati: a parte quello delle mie ragazze, che da quattro anni rag-giungono la fase interzona, ci sono le finali nazionali conquistate dall'Under 15 maschile e comunque i buoni risultati di tutte le nostre squadre giovanili.” Risultati sicuramente figli di grande competenza e passione da parte di dirigenti ed allenatori che, ciascuno nei propri ruoli, riescono a trarre il meglio dai tanti giovani che continuano ad affluire nella società udinese. Ma oltre all'impegno attuale, cosa c'è nel futuro di Achille? In vista la panchina di una prima squadra? “Fino ad oggi mi sono sempre occupato di squadre giovanili, e con grande soddisfazione, e le motivazioni per continuare a lavorare con i giovani non mancano - ammette il tecnico - .Detto questo, se mi venisse proposto un progetto interessante e in una società che intenda far crescere anche i propri ragazzi nella formazione maggiore, certamente non lo scarterei a priori.”
Giuseppe Passoni
L'UNDER 18 DI ACHILLE MILANI SI E' LAUREATA CAMPIONE REGIONALE
GIOVANILI
UBC, VERSO IL COLPOALL'INTERZONA
TRIESTE IN A2AI PLAY OFF, UDINE IN B ALLA VIGILIA
Jordan Parks a Trieste anche nella prossima stagione
CALCIOUDINESE
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SERIE B1 FEMMINILEDON COLLEONI Vs LIBERTAS MARTIGNACCO 3-0
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UDINESECALCIO
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VOLLEY
SERIE B1 FEMMINILEDON COLLEONI Vs LIBERTAS MARTIGNACCO 3-0
FOTO ALESSANDRO SAIN
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VOLLEY
Il sogno serie A per la Vite-ria 2000 Prata è ancora lì a due passi, anche se dopo la sconfitta di domenica contro Bergamo l’acces-
so diretto sembra allontanarsi. Domenica prossima i "passerotti" gialloblù di Luciano Sturam se la vedranno in casa contro Torino e i contorni si faranno più chiari. Per i play off comunque manca solo la certezza matematica e potrebbe arrivare proprio nella prossima sfida casalinga al Pa-laPrata. Così il tecnico analizza la situazione della sua squadra nei piani alti della B1 : “Dopo la pausa pasquale e le due vittorie conse-cutive, le speranze di una promo-zione diretta ci hanno portato a vivere il periodo bollente con grande entusiasmo a dispetto delle problematiche fisiche che ci hanno condizionato non poco in campionato. Nonostante gli infortuni non ci siamo però mai pianti addosso. Domenica prima della partita eravamo a pari punti al terzo posto con Bergamo e sapevamo che chi vinceva avreb-be incrementato le sue chances di promozione diretta. Purtoppo hanno vinto loro. Sapevamo che
sarebbe stata dura ma abbiamo combattuto e domenica prossi-ma contro Torino giocheremo il tutto per tutto, sicuri comunque che l’accesso ai play off non po-trà sfuggirci visti i molti punti di vantaggio sul quinto posto". Certo, è inutile nasconderlo, il sogno rimane quello di entrare dalla porta principale, sottolinea Sturam: "Comunque sentiamo e viviamo l’orgoglio di una piaz-za piccola che si confronta con bacini d’utenza decisamente di-
PRIMO PIANO
SERIE A, SOGNO PESANTEprata è ad un passo dal grande salto ma la massima serie è un fardello metropolitano
versi, quasi metropolitani, con un valore numerico e possibilità economiche più alti rispetto alle pur buone nostre forze. Tutto questo credo sia un’ulteriore mol-la per affrontare le difficoltà con molto entusiasmo. Non è certo la storia di Davide e Golia, perché abbiamo comunque dei giocatori validi anche se il contesto da noi è di paese. Sono arrivato a Prata due anni fa prendendo in mano la squadra neopromossa in B1 e sono stati operati i necessari
ritocchi per puntellare il gruppo. Purtroppo gli infortuni ci hanno reso difficile giocare con con-tinuità, soprattutto nel caso di pedine fondamentali come Calde-ran e Radin, bloccati da interventi alla spalla e al polso. Alcuni altri problemi sono in via di risoluzio-ne". Domenica al PalaNorda sono state vissute emozioni particolari, evidenzia poi il tecnico: "Nel tem-pio delle sette Champions della Foppapedretti: non era la prima volta che giocavamo in luoghi così sacri per la pallavolo, lo scorso anno fu a Modena con la Panini, contro la seconda squadra della città. Per i giocatori è senz’altro motivo di orgoglio e l’emozione è forte ma non parlerei di pau-ra o timore reverenziale anche se lì il pubblico è di 1300-1400 spettatori, a cui non siamo abi-tuati. Nel nostro piccolo, a Prata, durante le partite c’è una media di 500-600 persone, un nume-ro comunque buono per questo sport”. Nonostante la cadenza trevigiana, il tecnico Sturam è friulano al cento per cento, come racconta lui stesso: “Sono nato a Treviso ma da genitori friulani. In casa abbiamo sempre parla-
Minivolley
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VOLLEY
FOCUS
to la "marilenghe", mio padre era di Cussignacco e i miei zii hanno gestito per molto tempo la vec-chia osteria da Pozzo in Piazzale Cella". E poi uno sguardo al grup-po: "E' molto eterogeneo, con 4/5 elementi arrivati all’apice della carriera pallavolistica e alcuni giovani emergenti che ho schie-rato parecchie volte visti i molti infortuni. Mai come quest’anno ho avuto bisogno di tutti e 13 i giocatori, e questo aspetto corale non è da sottovalutare, forse ha dato quella marcia in più di en-tusiasmo. Al termine degli scontri diretti non so dove arriveremo. Se dovesse essere serie A, alcuni ragazzi sarebbero già pronti per giocare ma la squadra andrebbe chiaramente puntellata con forze esperte. Vedremo, per ora rima-niamo con la testa alla partita di domenica, un passo alla volta…”.LA SOCIETà A parlare a tutto-tondo partendo dall’attualità è Francesco Buongiorno, oggi DG e fra i fondatori nel 1967: “Per fare la serie A l’aspetto finanzia-rio da risolvere sarebbe impres-sionante. Non saremmo attrezzati per quel salto visto che siamo un paese piccolo. A parte poche eccezioni, possono permettersi la serie A i contesti cittadini come Roma, Milano, Firenze. E’ difficile partire da Prata per andare alla conquista del mondo. Il paese conta di 7000 abitanti e esistono altri sport come calcio e ciclismo. Nella nostra regione non ci sono sponsor all’altezza del budget richiesto e le istituzioni non so-stengono sufficientemente". Pra-ta ha tradizioni importanti, ha disputato la A2 per sette anni nel 1986 ma erano altri tempi, sostiene Buongiorno, con diverse necessità: "Oggi solo in partenza servirebbero 250mila euro all’an-no per l’iscrizione e, cosa da non sottovalutare, bisognerebbe cre-arsi addosso la mentalità pro-fessionistica. Però tutti questi problemi non possono oscurare un sogno. Si dovrà tentare. Do-menica prossima al palazzetto ci aspettiamo tanta gente. Nor-malmente abbiamo un seguito
di 450 persone ogni partita". In questi 48 anni ne ho viste di tutti i colori, aggiunge il dg:: "Ora fac-cio il dirigente dopo aver allenato per molti anni in sostituzione di altri tecnici e porto avanti il mio incarico con passione e presenza assidua. La nostra presidente, Carla Cescutti, è l’unica figura femminile in mezzo a tanti uo-mini, fondamentale nelle pubbli-che relazioni. La nostra famiglia comprende più di 160 atleti: mini volley, due Under 12, maschile e femminile, un’ Under 14 e una Prima divisione femminile, e nel maschile le Under 15, 17 e 19 e la Prima divisione". Si discosta, poi, Buongiorno, dall'opinione di chi considera il volley uno sport al femminile: "Un'idea che mi fa ridere come una barzelletta. Se offri un prodotto di qualità il ri-scontro arriva. I maschi secondo me sono più costanti e la loro carriera pallavolistica dura di più, dipende sempre dal contesto". CONCORRENZA. In qualsiasi re-altà giovanile ci si trova sempre a dover combattere la concorrenza del calcio, dice il dirigente:: "Per il femminile forse è più facile fare reclutamento. In linea di princi-pio oggi le realtà pallavolistiche si costruiscono a partire dal mini volley. Bisogna seminare e tener-lo aperto a tutti. E’ necessario strutturare.. Negli anni '80 era
La nostra volontà è sempre quella di far crescere il settore giovanile,
nostra irrinunciabile risorsa
la nostra femminile a dispu-tare la B, ora quella maschile. In questi anni ci concentria-mo in prevalenza sul maschi-le perché ci viene richiesto. I ragazzini vengono anche dai paesi limitrofi a giocare qui. Noi non abbiamo mai mollato, dal 1967 in cui siamo nati, e abbiamo conosciuto momenti diversi a seconda dei gruppi più o meno forti che abbiamo avuto a disposizione. Attual-mente un buon collettivo è quello delle Under 17 e 19 che disputano anche la Prima divi-sione con ottimi risultati. Inol-tre l’Under 17 è ormai sicura di giocare il pool a quattro
Under 14
Under 15
dei play off regionali, mentre la Prima divisione è in testa e speriamo nella sua promozio-ne". PROSPETTI "Abbiamo 16/17 ragazzi molto promettenti che possono crescere - conclude Buongiorno -. In serie C gio-ca chi non trova spazio in B e attualmente la squadra è se-conda in classifica. Ma non sarà comunque promossa, vista la riforma introdotta poco tempo fa. Anche nell'Under 12 c’è un buon gruppo. In generale la nostra volontà è quella di fare crescere il settore giovani-le, che sarà sempre la nostra grande risorsa". Biancamaria Gonano
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SERIE B2 FEMMINILEEUROVOLLEY SCHOOL Vs LIBERTAS TRIESTE 0-3
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SERIE B2 FEMMINILEEUROVOLLEY SCHOOL Vs LIBERTAS TRIESTE 0-3
FOTO WALTER R.
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SPORT VARI
Come la pensano i cam-pioni riguardo al pas-sato e al presente del loro sport e in generale a 360°? Abbiamo rac-
colto le opinioni di alcuni di essi a ruota libera, sentiamoli. GIANNI MARChIOL, asso del rallysmo e non solo, festeggia quest’anno i cinquanta di attività e com’è nel-la sua natura, altruista e aman-te dei rapporti con il prossimo, lo farà a metà maggio con una festa alla quale parteciperanno campioni come Patrese, Munari e la coppia Andreucci-Andreussi. “Allo sport ho dato molto ma ho anche ricevuto parecchio – am-mette il campione udinese, 77 anni magnificamente portati - , sin da quando, calciatore professionista (ndr: Como, Legnano, Mestrina e Vittorio Veneto le sue squadre), intascai qualche importante sol-dino. Poi appunto il rally, da cui ho avuto fama ancor maggiore, ma allo stesso ho sempre praticato altre attività, fra le quali il ciclismo, a proposito del quale dico sempre con fierezza di aver scalato l’ormai mitico Zoncolan senza mettere il piede a terra e senza ricevere spinte! Alla base di tutto ci vuole comunque sempre passione, un messaggio che trasmetto ai gio-
vani in particolar modo quando mi chiamano nelle scuole a parlare di educazione stradale”. Da un altro anziano ma ancora pimpante asso friulano della boxe, ALFREDO VO-GRIG, atletico ottantenne, giunge invece un messaggio non positivo riguardante la propria disciplina: “Oggi il pugilato italiano è morto – sostiene il campione che nel 1970 divenne celebre per aver battuto a domicilio lo “spaccapietre” spagno-lo Urtain - . Ai miei tempi c’erano otto categorie, oggi ce n’è ben diciassette e in giro per il mondo troppi campioni, deprezzando così l’effettivo valore di chi ha qualità”. Viene dal calcio, Vogrig, e così rac-conta il proprio percorso: “Giocavo con l’Udinese ma nel ’55 mi diedi alla boxe, vincendo il campionato italiano novizi. Così preferii il pu-gilato, anche perché volevo girare il mondo, desiderio che realizzai. Avevo coraggio e paura allo stesso tempo quando salivo sul ring e guai se non fosse stato così. Il mio pun-to di riferimento, anche se più gio-vane di me, è sempre stato Cassius Clay. Tra gli episodi, ricordo che nel ’76, dopo il terremoto in Friuli, Nino Benvenuti ed io ci affrontammo a Detroit per beneficienza a fa-vore dei nostri corregionali e fu un’esperienza bellissima”. Non così
di EDI FABRIS
FONDAMENTALE LA PASSIONE
anziana ma con dei ricordi magnifici è anche MARIA PAOLA TURCUT-TO, la ciclista cividalese simbolo per molti anni delle due ruote italiane in rosa: “Oggi sono ritornata al mio lavoro di operaia ma il mio bagaglio esistenziale è pieno di esperienze sportive che mi hanno dato molto anche a livello umano. Ho parteci-pato alle Olimpiadi di Barcellona nel
’92 e l’anno precedente ai campio-nati mondiali, e oltre a questo ho vestito per tre volte la maglia di campionessa italiana di ciclocross. E un grazie di tutto questo lo devo anche al mio concittadino e scopri-tore Giovanni Mattana”. Da PAOLO MIANO, il fantasista che giocò con Zico e oggi ottimizzatore tecnico dell’Udinese, giunge invece un pa-rallelo fra il calcio dei suoi tempi,
Allo sport ho dato molto ma ho anche ricevuto parecchio
Lo sostengono alcuni campioni friulani, con un messaggio soprattutto alle giovani leve
gli anni Ottanta, e quello attuale: “Oggi ci sono maggiore atletismo e velocità mentre nei miei anni preva-leva la tecnica – analizza il “Boy delle Valli del Natisone” - . Io giocavo a centrocampo ma facevo qualche gol di qualità (ndr: storico quello realiz-zato in prolungato slalom all’Inter, al Friuli, nell’85) e il mio allenatore, Enzo Ferrari, mi affibbiò quel sopranno-me, Zè Paolo, che sapeva di calcio brasiliano”. Un altro calciatore ori-ginario delle Valli, PIERINO FANNA, (nella foto con la maglia dell'Inter) emigrò invece alla volta di Bergamo appena quattordicenne dal vivaio dell’Udinese: “Lasciare così giovane la famiglia non fu facile – testimonia il campione, che oggi vive a Verona – ma ho avuto fortuna, giocando con grandi squadre come l’Inter, la Juventus e lo stesso Verona, con il quale vinsi lo scudetto nell’85, e ve-stendo per varie volte la maglia della nazionale. Ma ad un certo punto della vita si sente il richiamo della foresta e c’è la voglia di ritornare dove hai vissuto prima di spiccare il volo: tornare in Friuli è perciò per me sempre gratificante”. E anche da Fanna arriva uno stimolo ai gio-vani: “In ogni cosa è fondamentale la passione e con essa l’impegno, la volontà di farcela. Senza di essa non si ottiene nulla”.
44 | 20 04 2016 | TremilaSport+
SPORT VARI
Il Maestro Roberto Piraino analizza le luci e le ombre della scherma udinese
EMIGRANO
“Ci si dovrà ora rimboccare le maniche” è il resoconto di un bilancio riguardante la situazione generale della scherma udinese all’interno dell’Asu. Le parole del Direttore tecnico Roberto Piraino (nel tondo) sono infatti più che mai chiare e sincere: “Ulti-mamente abbiamo privilegiato nettamen-te la quantità: l’ampio numero di ragazzi iscritti (quest’anno sono 140) ci permette di poter guardare al futuro con grande positività, anche perché l’educazione spor-tiva accompagna i bambini sin dalla tenera età di 5-6 anni, ed essi crescono dunque formati con determinati ideali. La fascia di atleti dai 16 ai 18 anni è inoltre ricco e promettente. Dal punto di vita qualitativo invece stiamo segnando un po’ il passo, in quanto più di qualche atleta a noi caro ha preso la decisione di lasciare la nostra società”. E’ il caso di Alessandra Segatto (nella foto) e di Gabriele Bianco, vero? “Si, la Segatto è di Pordenone e ora gioca a Treviso mentre Bianco si è trasferito a Milano per ragioni di studio e infatti vi frequenta il Politecnico. Altre due ragazze importanti che hanno lasciato Udine per Milano sono Francesca Tauro e Giulia Occhialini”. Quali sono i vostri istruttori più qualificati? “Il settore tecnico ha diver-
se personalità interessanti e stimate, come il Maestro Fulvio Floreani per la spada, e Paolo Diana per il fioretto.” Nel nuovo palazzo per la ginnastica e la scherma l’attività viene comunque ora svolta più comodamente rispetto a prima, quando la si doveva svolgere nei più angusti spazi dello stadio Friuli... “Sicuramente! La nuova è un’ampia palestra dotata di undici pe-dane elettrificate, dove oltre alla scherma pratichiamo ovviamente anche altri tipi di attività e sperimentiamo allenamenti di diverso tipo. E’ una realtà di cui si sentirà parlare.” A livello di reclutamento la scher-ma continua ad essere uno sport elitario oppure sta cambiando qualcosa? “Negli ultimi periodi si è verificato un notevole
aumento di iscrizioni e di appassionati. A questo proposito è doveroso citare il progetto partito recentemente, ‘Scuola scherma’, il cui scopo è appunto quello di far coinvolgere nelle scuole il maggior numero di giovani, di creare insomma nuovi atleti della nostra specialità. Negli ultimi giochi olimpici la nostra scherma è uscita a testa alta guadagnando molte impor-tanti medaglie e confermandosi ad alto livello in campo internazionale. Speriamo continui su questa strada anche grazie a queste iniziative.”. E poi una puntualizza-zione: "Riguardo alle varie specialità è ne-cessario fare una distinzione, in quanto la sciabola e il fioretto sono effettivamente poco frequentate, a differenza della spada, che va invece per la maggiore. Ultimamen-te si sta creando molta concorrenza. In Europa emergono la Russia, la Francia e l’Ungheria mentre a più ampio raggio bisogna fare i conti con gli Stati Uniti, che fino a pochi anni fa non emergevano ma che negli ultimi tempi hanno visto accre-scere la loro importanza, così come anche alcune realtà ,del Medio Oriente: ostacoli da non sottovalutare assolutamente in ottica futura.”
Massimo Gaudino
ASU, QUANDO I CAMPIONI
La quantità non ci manca, è la qualità a
venire meno
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 45
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2a Tappa TARCENTO - MONTENARS
“Tappa del Ricordo”1976-2016
40nnale Terremoto in Friuli
2 7 ° G I R O R O S A W . W . T . 2 0 1 6
GIRO CICLISTICO D’ITALIA FEMMINILE
Comune di Artegna Comune di Buja Comune di Gemona del Friuli Comune di Montenars Comune di Tarcento
Sono ormai trascorsi 40 anni da quel 6 maggio 1976, giorno che cambiò volto e storia dell’intero
Friuli. Poco dopo le ore 21, per 59 interminabili secondi, la terrà tremò, spazzando via case e quasi 1000 vite, lasciando crepe indelebili nel cuore di chi visse quei tragici istanti. Prima il silenzio, l’animo squarciato di una intera comunità, poi lo spirito di sacrifi cio e l’unità delle popolazioni che hanno insegnato al mondo il signifi cato della parola solidarietà. Tutti insieme, pronti a ricostruire. A ripartire. Un passo alla volta.
Ed è proprio quello stesso spirito,
insieme alla coesione che solo lo sport è in grado di regalare, ad aver dato alla luce l’iniziativa della Tarcento - Montenars, seconda tappa del Giro Rosa 2016 di scena il prossimo 3 luglio. Rinominata “Tappa del Ricordo”, l’evento si appresta a coinvolgere il mondo ciclistico femminile e i luoghi colpiti dall’Orcolàt, termine con cui i friulani dell’epoca si riferiscono al terremoto. Centoundici chilometri tosti che si affacciano su Rio (ultima vetrina prima delle convocazioni per le Olimpiadi) e che si concluderanno nel più piccolo dei 5 comuni coinvolti, Montenars. Claudio Sandruvi, sindaco del paese che conta circa 600 abitanti,
introduce così l’iniziativa: “Tutto è nato grazie a Enzo Cainero (promoter delle tappe friulane del Giro d’Italia, ndr) e da una promessa fattami tempo fa: portare qui il Giro. Non è stato possibile ospitare la tappa della corsa maschile poiché ci si è spostati sulle Valli del Natisone, ma - aggiunge entusiasta il primo cittadino -, è arrivato un altro regalo meraviglioso: il Giro Rosa. Sono stati Sandruvi e il sindaco di Tarcento a rompere il ghiaccio per la realizzazione della tappa: “Abbiamo accettato immediatamente la proposta e dato l’ok per la creazione di questa importantissima tappa. Sin dall’inizio - prosegue - c’era da parte nostra la volontà di coinvolgere tutti: volevamo fortemente la partecipazione delle zone più colpite dal terremoto. È stato un ragionamento immediato: ospitare il Giro signifi ca mostrare la bellezza dei nostri paesi, far vedere come siamo risorti. È una occasione per dimostrare il nostro affetto e la nostra riconoscenza verso coloro che ci hanno aiutati”. E non è un caso che tutti
e cinque i comuni coinvolti portino al petto una Medaglia al Merito: “Siamo stati insigniti della Medaglia d’Oro al Merito Civile per quanto fatto in seguito al disastro. Il Presidente della Repubblica Mattarella sarà presto nostro ospite per commemorare le vittime (seduta
straordinaria dell’Assemblea regionale
il 6 maggio, ndr): il modello Friuli di cui tanto si parla è l’insieme delle persone, delle istituzioni, dei volontari ed è giusto sottolineare come tutti gli aiuti ricevuti siano stati bene utilizzati”. Montenars perse 36 vite, risultando in proporzione uno dei luoghi più colpiti (oltre il 90%
GIRO CICLISTICO D’ITALIA FEMMINILE
GIRO ROSA 2016: IN FRIULI ARRIVA LA “TAPPA DEL RICORDO”Buja, Gemona, Artegna, Montenars e Tarcento presentano la corsa
Tappa del Ricordo1976-2016 40nnale Terremoto in Friuli
Presentazione ufficiale della tappa nella sala consiliare del Municipio di Buja
Foto
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cycl
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delle abitazioni fu dichiarato inagibile). “Facciamo il possibile per ricordare e valorizzare il territorio. Ricordo quando venne la Nazionale di Calcio o, più recentemente, quando da queste parti abbiamo potuto goderci il Giro d’Italia: credo che il traguardo del Giro Rosa sia senza dubbio l’avvenimento più importante che il mio paese abbia mai avuto ed è stupendo dare importanza a piccoli posti come questo”.
Il Giro Rosa, o Giro d’Italia Femminile Internazionale, è da quest’anno parte del Women’s World Tour: la 27esima
edizione della corsa a tappe femminile di
ciclismo su strada ha piazzato i nastri di partenza a 20 km da Udine, precisamente a
Tarcento, punto esatto dello start: “Abbiamo
fortemente voluto
questa possibilità che
permetterà alle migliori cicliste del mondo di mettersi in mostra a casa nostra. Essere il punto di inizio è sicuramente un modo per muovere tutte le attività, più di quanto possa fare un semplice passaggio di tappa - sottolinea il sindaco tarcentino Celio Cossa -, e ci rende orgogliosi. Non posso fare altro che promettere il massimo: Tarcento farà il possibile per rendere quelle giornate splendenti. L’orario di partenza di domenica (12.30, ndr) favorirà sicuramente l’arrivo di molta gente da tutta la Regione e stiamo già pensando a molte attività collaterali quali una mostra sul ciclismo e una mostra fotografi ca sullo sport al femminile. Inoltre, se i commercianti saranno d’accordo, vorremmo anticipare la tradizionale notte bianca alla sera del sabato. Bisogna ringraziare tutti i sindaci coinvolti e, in anticipo, tutti coloro che collaboreranno a questo splendido evento”. Tante dunque le iniziative che si inseriranno nel contesto sportivo oltre, ovviamente, alla parte commemorativa, al ricordo di quanto accadde in quel minuto: “Ero rimasto
bloccato in casa con mia moglie e mio fi glio, che aveva soltanto 20 giorni.
Avevo 26 anni - ricorda commosso il sindaco di Artegna, Aldo Daici
-, è un momento della vita in cui tutto sommato si è ottimisti, positivi, e io e la mia classe ci siamo trovati davanti i più anziani col morale a terra, abbattuti, incapaci di reagire. Ci siamo fatti forza l’un l’altro, pronti a lavorare anche la notte per dare una mano a chi ne aveva bisogno. Ricordo il campo attrezzato vicino casa
mia: abbiamo vissuto parte di quel momento
nella tendopoli”. Artegna oggi conta 3.000 abitanti, ma fu profondamente ferita nel ‘76, con la distruzione del proprio simbolo, il castello: “Si contarono 33 morti, più 8 aggiuntisi in seguito per via delle ferite. Tre quarti delle case erano distrutte
e la via centrale era solo macerie. L’abbiamo ricostruita ex novo, così come tutto il paese, colpito al cuore. Nel 2014 abbiamo posto l’ultima pietra al Castello, opera fi nale del lungo corso della ricostruzione, di cui siamo fi eri”. Daici ricorda con dolore quelle pagine di storia, ma riesce a trasmettere sin dall’inizio la voglia di rivalsa. Una vera reincarnazione dello spirito di rinascita: “Ci sono dei momenti in cui non si sa come affrontare le situazioni della vita, anche personali, ma passato il periodo di sgomento e sconforto, mettendo un’idea
dopo l’altra su una base di concretezza che è caratteristica del popolo friulano, i passi avanti si fanno”. Artegna si prepara all’evento aggiungendo un’iniziativa tanto diffi cile da realizzare quanto brillante: l’8 maggio sono stati invitati (grazie all’aiuto degli elenchi dell’epoca) le persone che diedero una mano: “Abbiamo chiamato i soccorritori e tutti coloro che sudarono per ripartire: senza aiuti non si va da nessuna parte”. Il pensiero fi nale è sulla tappa del Giro: “In un piccolo territorio come il nostro, creare una connessione fra tutti i luoghi
Delo
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LE TAPPE DEL 27° GIRO ROSA:Prologo: Gaiarine 2 km
1° tappa: Gaiarine – San Fior 104 km
2° tappa: Tarcento – Montenars 111,1 km3° tappa: Montagnana – Lendinara 120 km
4° tappa: Costa Volpino – Lovere 98,550 km
5° tappa: Grosio – Tirano 77,5 km
6° tappa: Andora – Alassio/Madonna della Guardia 118,6 km
7° tappa: Albisola Superiore – Varazze (Cronometro Individuale) 21,9 km
8° tappa: Rescaldina – Legnano 99,350 km
9° tappa: Verbania – Verbania 104,8 km
Elena Cecchini, 23 anni, campionessa italiana su strada 2014 e 2015 nella categoria élite
CHILOMETRI TOSTI CHE SI CONCLUDERANNO NEL PIÙ PICCOLO DEI 5 COMUNI COINVOLTI, MONTENARS
111
CALCIOUDINESE
GEMONA DEL FRIULI
MAGNANO IN RIVIERA
OSOPPO
TRASAGHIS
MAJANO
BUJA
ARTEGNA
TARCENTO
NIMIS
SAN DANIELE DEL FRIULI
più colpiti è come prendere ago e fi lo e ricucire la nostra terra, ripercorrendo i luoghi colpiti e collegandoli. La corsa ciclistica è uno sport che si inserisce alla perfezione in questa idea”. Il ciclismo, appunto, elemento caratteristico della città di Buja, come ricorda il sindaco Stefano Bergagna: “Ci sentiamo la città del pedale, con una grande tradizione di campioni, come De Marchi. Ma ne abbiamo formati davvero tanti. Per noi sarà un momento molto importante. Per me è impossibile dimenticare: avevo 10 anni, è qualcosa che non augureresti di provare sulla propria pelle a nessuno. Tutti i comuni di quello che venne defi nito il ‘cratere’ sono stati eccezionali sia ieri che oggi”. Buja sarà tappa volante: “È previsto
un premio speciale: i primi atleti che passeranno qui lo conquisteranno. Ci sarà dunque una strategia da parte della squadra per accaparrarsi questo trofeo parziale. Presenteremo anche un libro di memorie per il quarantennale e inseriremo nel nostro Museo della Medaglia un nuovo elemento di nicchia, per esperti di settore, per celebrare l’anniversario”.
L’ultimo comune che si è impegnato per la realizzazione del progetto, il più grande con circa 11.000 abitanti, è Gemona. Venne colpita duramente con la distruzione della Manifattura, la fabbrica più importante della città e Paolo Urbani, il sindaco, comincia da lontano per spiegare l’interconnessione
GIRO CICLISTICO D’ITALIA FEMMINILE
Tappa del Ricordo1976-2016 40nnale Terremoto in Friuli
Annalisa Cucinotta, 30 anni, di Latisana. Ha rappresentato l’Italia agli UCI Track Cycling World
UDINESECALCIO
tra i vari paesi: “Siamo partiti da ‘Gemona città dello Sport’ per espanderci fi no alla creazione di “SportLand”, un progetto che punta a valorizzare l’economia e il turismo dell’area Pedemontana e dell’Alto Friuli grazie alle molte discipline sportive praticabili nel territorio da un numero sempre più alto di appassionati. Ci ha dato tanti risultati positivi in questi pochi anni. Un ritorno molto importante - aggiunge soddisfatto -: ci avviamo a girare pagina, piena di dolore sì, ma anche di rinascita, per guardare al futuro. Per noi signifi ca da una parte ricordare i nostri morti e rendendo loro omaggio, dall’altra deve essere soprattutto un messaggio di fi ducia per le generazioni future”. Questa tappa è la ciliegina sulla torta per Gemona che ha ospiterà i Mondiali (metà giugno, ndr) e i British Open di Parapendio (fi ne maggio, per il secondo anno consecutivo, ndr) oltre ai Mondiali di Deltaplano del 2019: “Il progetto sportivo è nato grazie alla Facoltà di Scienze Motorie. Ci siamo accorti che lo Sport poteva regalarci tante
possibilità economiche e ci siamo specializzati in sport di settore come il volo libero, l’arrampicata, lo sport sul lago, la mountain bike, eccetera… Sono 17 oggi i comuni coinvolti e i numeri parlano chiaro: siamo cresciuti del 60% per quanto riguarda le presenze turistiche e siamo diventati la prima città in regione - escluse le località balneari e di montagna -, per quanto riguarda le presenze alberghiere. Anche Venzone ha innalzato i numeri del turismo in maniera vertiginosa. Lo sport deve essere in prima fi la nella solidarietà: vogliamo puntare al benessere di questa vasta area: lo sviluppo c’è e le soddisfazioni sono state davvero tante”. Anche Urbani ricorda infi ne il terremoto: “Avevo 14 anni e frequentavo la terza media: la mia casa non è caduta, fortunatamente, e non abbiamo subito danni se non quelli materiali. Ma abitavo vicino alla caserma (29 alpini morti, ndr) e vicino a un condominio dove se ne andarono 9 persone. Ricordo nitidamente la polvere che si respirava quella sera , ma il fatto di non aver subito lutti in famiglia è una fortuna, lo so, e la cavalcata della ricostruzione, della caparbietà con cui ci si è rimboccati le maniche”.
Si è pedalato per ricostruire, ci sarà da
pedalare per trionfare al Giro Rosa. Il titolo non torna nello Stivale dal 2008, quando la toscana Fabiana Luperini lo conquistò per la quinta volta (le altre quattro, consecutivamente, dal 1994 al 1998) con il tempo di 21 ore, 18 minuti e 40 secondi, davanti alla statunitense Amber Neben e alla tedesca Claudia Häusler. Nell’ultima edizione invece a trionfare è stata l’olandese Anna van der Breggen (i Paesi Bassi vantano 4 vittorie, dietro soltanto all’Italia, leader con 8 trofei). Sarebbe bello vedere una azzurra indossare nuovamente la maglia rosa e a provarci, oltre a Elisa Longo Borghini (bronzo su strada agli Europei e ai Mondiali 2012) e ad Annalisa Cucinotta (friulana DOC), ci sarà anche Elena Cecchini, udinese classe ‘92 campionessa italiana su strada categoria èlite nel 2014 e 2015. Una loro vittoria avrebbe un signifi cato ulteriore, speciale, e a spingere le atlete ci sarà il tifo di tutti i comuni che hanno avuto la forza di ricominciare e che ora si godranno un meritato premio: giorni di festa uniti allo spettacolo offerto dalle 150 cicliste più forti al mondo.
Luca Feolenerazioni future”. Questa tappa è laina sulla torta per Gemona che haerà i Mondiali (metà giugno, ndr) e i h Open di Parapendio (fi ne maggio, secondo anno consecutivo, ndr) ai Mondiali di Deltaplano del 2019: ogetto sportivo è nato grazie alla tà di Scienze Motorie. Ci siamo ti che lo Sport potevaarci tante
una fortuna, lo so, e la cavalcata della ricostruzione, della caparbietà con cui ci si è rimboccati le maniche”.
Si è pedalato per ricostruire, ci sarà da
Luca Feole
Beatrice Bartelloni, classe ‘93, ha vinto su Pista campionati Europei e una Coppa del Mondo
CALCIOUDINESE
052 | 20 04 2016 | TremilaSport+
GIRO CICLISTICO D’ITALIA FEMMINILE
Tappa del Ricordo1976-2016 40nnale Terremoto in Friuli
www.girorosa.it
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UDINESECALCIO
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 053
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054 | 20 04 2016 | TremilaSport+
Federazione Motociclistica Italiana
Federmoto Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia - Via Antonio Bardelli, 4 - Torreano di Martigna
F.M.I. Co.Re. FVG - CALENDARIO MANIFESTAZIONI FUORISTRADA 2016
13-14 feb Mc Sabbiadoro C.ItaAssoluti Enduro
21-feb8-mar28-feb
6-mar
13-mar Mc Isontino TRV End
Trofei RegioniCampionati Italiani e/o
Internazionali in TrivenetoManifestazioni Varie di
Motocross &Campion
&
Campionato FVG MX -mx1+mx2+mx125+ mx veteran+mx amatori+mx mini+ Mx Epoca ( legare in rosso si svolgeranno su 2 gg Sabato
pom. (mini+amatori+epoca) Domenica tutte leclassi MX
20-mar
27-mar Mc BB1 supermarex
3-apr
10-apr Mc Romans
17-apr Mc P.Roventi Ita Major
24-apr Mc.AMF Friulana C.ItaGr.5 Epoca Tarcento
1-mag
8-mag Mc Razza Pia
15-mag
22-mag Mc Lovolo Trv End - MXGP Arco
Mc Fanna / Codroipo
Mc Medeot / Gonars
Mc Edi / Gonars
Mc Pasiano / Pasiano
GP Arco29-mag Mc Civezzano
5-giu Mc Isontino
12-giu
19-giu
26-giu
3-lug Mc Fanna Trv End
10-lug Mc Manzano17-lug24-lug Mc Medeot Trv End
31-lug C,Ita MinienduroMansuè
7-ago
Mc Pedemonatano Cordenons
Mc Romans / Versa
Mc Bannia Sab 09Mc Bannia / Bannia
28-ago Mc la Marca Trv End Mx Codroipo Trofeo Nord Est
4-set mx tamai sabato 03
11-set Mc S.G.Live
18-set Mc Pedemon
25-set
2-ott Mc R.Piave Trv End
9-ott
16-ott Mc Gemona23-ott30-ott
Tdr Enduro
Tdr MiniEnduro
TDN MX Maggiora
Red Bull MX
Tdr Junior MX
Tdr MX
Mc Speedy / S.Stino (mini+ ama+epoca +interr )tutto domenica
6-nov
13-nov
a Giulia Via Antonio Bardelli 4
UDINESECALCIO
TremilaSport+ | 20 04 2016 | 055
Questo speciale lo trovate anche su www.tremilasport.com
CALENDARIO
MANIFESTAZIONI 2016
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acco (UD) - Tel: 0432.410309 - Fax: 0432.411634 - www.fmifriuliveneziagiulia.it - [email protected]
13-14 feb
21-feb8-mar
Mc Albatros 28-feb
6-mar
Mc Isontino 13-mar
Date
Aggiornato al 02 aprile 2016
ato Minienduro FVG/TRV Regolarità Epoca Campionato Enduro FVG Campionato FVG e
Trofeo Enduro CountryMotocavalcate
Montaintrial - Hs minitrial
Trofeo Enduro FVG
Mc S.G. Livenza 20-mar
27-mar
Mc Manzano 3-apr
10-apr
HS minitrial + trial Udfiera 17-apr
26-apr
Mc Fvg Cividale del F. 1-mag
ave 8-mag
Mc Tagliamento 15-mag
22-mag
o 29-mag
5-giu
Mc Fvg Pradielis Hs MiniTrial Pradielis 12-giu
19-giu
Mc MorenaMulatrial+ minitrial 26-giu
Mc Fanna 3-lug
o 10-lug
17-lug
Mc Medeot 24-lug
Mc Hard Track Hs minitrial Taipana 31-lug
Hs minitrial + trialPaluzza 7-agoPaluzza
28-ago
Mc Carso 4-set
nza 11-set
ntano 18-set
Mc Carnico 25-set
2-ott
Mc Fvg Flaibano 9-ott
Mc Sabbiadoro 16-ott
Mc Medeot 23-ott30-ott
Mc Hard Track Pozzuolo delMc Hard Track Pozzuolo delF. 6-nov
HS minitrialPozzuolo 13-nov
Mc Fvg Flaibano
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BARON: “SCUOLA DI CANOAFIORE ALL’OCCHIELLO”
■ A luglio dell’anno scorso, con l’inaugurazione e la collocazione di un prefabbricato in legno da adibire a spogliatoio e deposi-to imbarcazioni, è nata sulle rive del Lago della Burida la Scuola Nazionale di Canoa Li-bertas “Barbara Nadalin”. Dopo neanche un anno di attività, nuovi progetti si affiancano a quello principale di mostrare quanto la canoa sia uno sport alla portata di tutti. Ce ne ha parlato direttamente Mauro Baron, Direttore Tecnico della squadra nazionale di Canoa alle prossime olimpiadi e direttore della neonata Scuola.- Cos’è la Scuola Nazionale di Canoa Libertas “Barbara Nadalin”?“È un progetto che nasce dalla volontà di avvicinare quanta più gente possibile a questo sport meraviglioso che è la ca-noa. L’obiettivo primario della Scuola è quello di impiegare le competenze che abbiamo acquisito in campo agonisti-co, nostro fiore all’occhiello, e
metterle a disposizione di tutti, per far riscoprire la bellezza di una disciplina che non si risolve nel solo agonismo, ma anzi può arricchire la vita di tutti ogni giorno, nel quotidiano. Abbia-mo immaginato una canoa che esce dai parametri consolida-ti per aprirsi ad una fruizione multipla. Il mio sogno è che la canoa diventi come lo sci: poche persone fanno le gare, ma tantissimi vanno a sciare ogni volta che se ne presen-ta l’occasione… solo molto più economico perché al lago non abbiamo bisogno di impianti di risalita [ride ndr]!”- Perché proprio sul Lago del-la Burrida?“Il Lago è un sito ideale da di-versi punti di vista: logistica, pulizia, ordine e servizi. Ha una collocazione molto centrale, in-fatti è facilmente raggiungibile dal centro di Pordenone e di Porcia e da un gran numero di scuole. Grazie all’Associazione Salviamo il Lago della Burrida che se n’è occupata negli ultimi anni, il lago è mantenuto pulito, curato, in ordine. Bisogna poi sottolineare che il lago offre l’opportunità a tutti di approc-ciare questo sport, in mezzo alla natura, nel modo più sem-plice possibile. Dai bambini ai nonni, tutti possono prendere contatto con l’ambiente acqua, la flora e la fauna di questi luoghi in massima sicurezza e facilità”.- In che modo?“Le difficoltà sono spesso le-gate al trasporto della canoa, a raggiungere i torrenti, alle loro temperature: problemi che alla Burida non esistono. Noi forniamo tutta l’attrezzatu-ra necessaria (canoa, pagaia, salvagente), che è pensata pro-
prio per rendere il più semplice possibile l’approccio iniziale e per consentire a chiunque di imparare a muoversi in auto-nomia già dopo la prima lezione dei nostri istruttori specializ-zati. Anche un turista può fare un’esperienza di questo tipo. L’unica cosa di cui si ha bisogno è un ricambio di vestiti. Il resto lo trova a disposizione sul po-sto ogni giorno della settimana, istruttori compresi”.- E, diciamolo, che istruttori!“Abbiamo posto molta cura nel-la scelta dei collaboratori, sce-gliendo persone estremamente appassionate e competenti, che riescano anche a comunicare le emozioni legate al piacere di praticare la canoa. Ovviamente faranno parte dello staff an-che istruttori legati all’altis-simo livello agonistico [Mauro Baron, Direttore Tecnico della squadra nazionale alle prossi-me olimpiadi e Fabrizio Didonè suo collaboratore in nazionale dal 2005, ndr] che porteran-no a vantaggio di tutti nozioni attualmente appannaggio dei soli agonisti. Non dimentichia-mo che questa è l’unica scuola in cui la Libertas forma i propri tecnici”.- L’attività della scuola è in ogni caso rivolta soprattutto ai gruppi…“L’obiettivo primario è quello eliminare qualsiasi ostacolo, impedimento o alibi a chiun-que voglia imparare la canoa. Ovviamente, un aspetto molto importante è quello di coin-volgere innanzitutto i giovani. Il lago può accogliere fino a 40/50 bambini e ragazzi alla volta, quindi il nostro servizio può fungere da supporto alle attività sportive delle scuole, dei punti verdi, delle parrocchie,
degli oratori e simili”.- Ci sono altri progetti in cantiere?“Due progetti ci stanno parti-colarmente a cuore. Il progetto Donne in Rosa è uno. Si tratta di far condividere un’esperien-za sportiva in canoa alle donne che hanno subito un tumore al seno. L’idea è quella di asso-ciare un beneficio fisico, dato dal movimento, ad un beneficio morale e psicologico legato al mettere in contatto donne che hanno già superato il problema con altre che purtroppo devo-no ancora affrontarlo. Il fine ultimo sarebbe quello di favori-re il pensiero positivo, a fronte dei molti negativi suscitati dalla situazione. Il secondo proget-to invece è quello di dare alle persone meno fortunate, con difficoltà di deambulazione, la possibilità di praticare questo sport meraviglioso, e, maga-ri chissà, un giorno potremo avere qualche atleta olimpico anche nella paracanoa!”- Perché questi progetti non sono ancora partiti?“È importante far partire que-sti progetti su una base ben consolidata e con servizi ade-guati ad accogliere adulti e di-sabili. Soprattutto per i disabili è importante che l’accoglienza avvenga in aree adeguate e at-trezzate, sia come spogliatoi, sia per l’accesso all’acqua. Sono progetti che ci stanno partico-larmente a cuore; partiranno non appena il Comune di Por-cia ci metterà a disposizione lo spazio cosiddetto della ex-Remiera di Pordenone, cosa che ci ha garantito accadrà a breve, e la casetta della Scuo-la Nazionale di Canoa Libertas “Barbara Nadalin” troverà la sua collocazione definitiva”.
56 | 06 04 2016 | TremilaSport+
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■ “Vado, vinco e torno” sta diventando il motto degli atleti del Pattinaggio Libertas Porcia che rientrano vincenti da Menà di Castagnaro dove si sono svolti i Campionati Regionali Corsa su Strada domenica 10 aprile.Nella categoria Ragazzi, sui 300 mt sprint Leonardo Pradella e Roger Piva si sono piazzati rispettivamente al terzo e quinto posto. Fra le Ragazze, Alexia Sisani è arrivata prima e Vanessa Fasan seconda nella 300 mt sprint.500 mt Sprint era la gara riservata alla categoria allievi, in cui i purliliesi Cristian Rossetti, Andrea Orefice e Mattia Sprò sono arrivati rispettivamente secondo, terzo e quarto. Rossetti, Orefice, Pradella e
Piva hanno fatto anche una bellissima Americana, dove si sono classificati primi ed hanno guadagnato la finale. Nella categoria master femminili, dopo 5000 mt di corsa le mamme sprint Nicoletta Barbè e Raffaella Gava si sono aggiudicate rispettivamente il primo e il secondo posto.La gara era valida per l’ammissione ai campionati italiani che si terranno a Terni la prima settimana di giugno. Il Pattinaggio Libertas Porcia può vantare ben sette atleti qualificati ai Campionati Italiani di Terni: Sisani, Fasan, Piva, Pradella, Rossetti, Orefice e Fadelli. Grande soddisfazione da parte dell’allenatore Marco Nuvolara che li segue da quasi un anno e si compiace dei primi risultati confacenti ai suoi obiettivi.
LIBERTAS PORCIA: SETTE ATLETIAI CAMPIONATI NAZIONALI
PATTINAGGIO
■ Prova regionale di sincrogym di ginnastica ritmica quella svoltasi al PalaPrata, domenica 10 Aprile. Un esercizio collettivo e due esercizi di coppia validi per la qualifica-zione alla fase nazionale di Pesaro. Prova molto difficile ed impegnativa, che ha visto in pedana moltissime delle migliori squadre della regione, tra cui le squadre di Prima e Seconda fascia della Libertas Porcia.Per nulla intimorite sono scese in pedana tutte le ginnaste della prima fascia, Alessia Caputo, Giada Mozzon, Elena Trentin, Valentina Valeri, che con la loro grinta, determinazione e perfetta sincronia, hanno conquistato l’attenzione della giuria, aggiudicandosi così il gradino più alto del podio sia nella classifica generale che nella classi-fica di coppie.Anche le compagne più grandi, Teresa Bellomo, Alessia Silotto, Nicoletta Sozza, Giorgia Verona, sono entrate in pedana decise a dare il meglio di sé, affrontando una giuria davvero severa. Le ginnaste della seconda fascia della Società di Porcia, con grande espressività ed eleganza hanno eseguito un perfet-to esercizio collettivo al corpo libero e due grintosi esercizi di coppia aggiudicandosi la medaglia d’oro nell’esercizio di squadra e la medaglia d’argento nella classifica generale.I risultati permettono ora alle due squadre della società purliliese la partecipazione alle fase Nazionale di Pesaro, a giugno 2016.«Ottime le prestazioni delle ginnaste, ottima la grinta dimostrata in pedana, caratteristica che le ha senz’altro contraddistinte e premiate. Sono molto soddisfatta – dice emozionata l’allenatrice Chiara Cadamuro – perché le mie piccole ginnaste riescono ad ottenere ottimi risultati confrontandosi con altre squadre regionali che hanno una tradizione di ritmica più consolidata della nostra, merito delle ragazze che approdano agli allenamenti con sacrificio e costanza. Adesso torniamo in palestra ancor più felici e tenaci di prima, pronte ad allenarci per dare il massimo alle fasi nazionali di Pesaro».
CADAMURO: “ALL’ALTEZZADI COMPAGINI PIù BLASONATE”
GINNASTICA RITMICA
TremilaSport+ | 06 04 2016 | 57
TREMILAITINERARI MTBwww.natisoneinbici. it
IN SCIA AL GIRO D’ITALIA, 2a PARTE:CIVIDALE–MONTEMAGGIORE
In questo secondo segmento si segue, sempre con “varia-zioni sul tema” lungo sterrati e interpoderali, il primo Gran premio della Montagna della
tappa del Giro d’Italia Palmanova–Cividale, che, a Montemaggiore, raggiunge il suo punto più elevato.La differenza principale rispetto al Giro d’Italia e che questo iti-nerario arriva a Montemaggiore risalendo le pendici del Matajur sul fianco destro della dorsale, quello affacciato sulla valle del Natisone,
anziché lungo la valle dell’Alberone percorsa invece dai corridori. In questo modo si sale gradualmen-te per piste forestali raccordate da tratti di strada asfaltata, e si scollina al passo di Glevizza, a 997 metri sul mare, quindi a quota più elevata rispetto ai 945 metri di Montemaggiore.Il percorso parte dalla vecchia sta-zione di Cividale, e, passando per la vecchia cava di Vernasso arriva a San Pietro dove si inizia a risalire la dorsale. Dal Klancic si arriva prima
a Mezzana, quindi in Rodda e infine a Mersino alto. Una breve deviazio-ne porta alla panoramica chiesa di San Lorenzo prima di raggiungere il passo di Glevizza e da qui Mon-temaggiore.Quasi 3 chilometri di velocissima discesa, la stessa percorsa dai corridori del Giro, e si giunge a Masseris dove si svolta a destra verso Stermizza — la tappa ufficiale invece prosegue per Cepletischis — per scendere quindi a Ieronizza lungo la strada che i “girini” invece
fanno in salita. Un’altra divertente interpoderale porta fin sopra Sa-vogna dove si prende la provinciale di fondovalle per Azzida e quindi per Cividale in cui si entra da porta San Giovanni.Questo giro è senz’altro impegna-tivo, sia per la lunghezza, sia per il dislivello, sia per il trasferimento da Savogna a Sanguarzo su asfal-to, ma è compensato da splendidi panorami, da un continuo variare del fondo e da diverse lunghe ed emozionanti discese.
a cura di STEFANO OSSO e GIAN LuCA TOSORATTI
DAL SATELLITETutto il percorso è coperto dalla cartina Tabacco 1:25.000 041–Cividale e Valli del Natisone. Il giro è descritto dettagliatamente su www.natisoneinbici.it/?p=3250 con possibilità di scaricare la traccia per il GPS in formato .gpx e di visualizzarla su Bikemap.net
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ITINERARI MTBTREMILA
IN SCIA AL GIRO D’ITALIA, 2a PARTE:CIVIDALE–MONTEMAGGIORE
INFO UTILIQuesto giro è lungo 51,1 km con un dislivello totale di 1.250 metri per
cui richiede un certo allenamento e si può percorrere in circa 4 o 5 ore. Un paio di rampe nel primo tratto hanno pendenze prossime al 30% ma per fortuna il fondo in questi pezzi è in cemento. Durante la salita alcune fontane consentono di fare rifornimento di acqua, mentre la discesa non presenta difficoltà di sorta. Si passa per molti paesini ma negozi o bar si trovano solo a fondovalle e da San Pietro a Savogna, quindi per oltre 30 km, non ci sono esercizi pubblici.
Lo si può percorrere in qualsiasi periodo dell’anno, anche d’estate, consi-derando la quota raggiunta e il fatto che la maggior parte delle salite sono all’ombra dei boschi. Fare attenzione d’inverno perché nella zona tra Rodda e Mersino si potrebbe trovare qualche tratto innevato.
IL PERCORSOPartendo da Cividale ci si dirige verso Guspergo. Attraversando la vecchia cava si arriva a Vernasso e quindi, passando il Natisone sulla passerella di Oculis, si giunge San Pietro. Seguendo le indicazioni per la trattoria “Alle Querce” si arriva al Klancic dove si prende la forestale per Mezzana. Da Mezzana un’altra forestale arriva in Rodda, Scubina, e da Tuomaz un’altra pista ancora arriva a Medves in Mersino Alto. Dopo la breve deviazione alla chiesa di San Lorenzo si prosegue per passo Gleviz-za e quindi per Montemaggiore dove si scende, lungo la provinciale (la “nuova”) fino a Masseris. Lasciata
la strada principale si scende verso Dus ma prima di arrivare al paesino si svolta a destra e si prende l’in-terpoderale che sbuca appena sot-to Stermizza. Si scende a Ieronizza lungo la “vecchia” e prima del ponte sull’Alberone si imbocca lo sterrato a destra che sbuca sopra Savogna.Da qui a ponte San Quirino, passando per Clenia ed Azzida, si è costretti a pedalare prima sulla provinciale poi sulla statale, ma, giunti a Sanguarzo, un ultimo tratto di sterrato arriva a Cividale da dove si entra per via Monte Nero e porta San Giovanni. Poche centinaia di metri e si torna al punto di partenza.PASSERELLA - SAN PIETRO AL NATISONE
CURIOSITàMezzana, il primo paese che si incontra salendo da San Pietro, è tri-stemente famosa tra gli anziani valligiani perché il 26 febbraio del 1945 è stato incendiata dai Cosacchi che prima hanno appiccato fuoco ai fienili e quindi alle case. Da lontano si vedeva l’alta colonna di fumo che continuò per più giorni ad ammorbare l’aria della vallata. L’anno dopo, con l’aiuto degli americani, furono spostate le macerie e in breve il paese fu ricostruito.
NATISONE
PASSO GLEVIZZA
MONTEMAGGIORE
MEZZANA
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