Lo sviluppo del talentoLaura Bortoli
23 maggio 2015
Università degli Studi “G. d’Annunzio” - Chieti-Pescara
Molta attenzione sull’identificazione precoce dei talenti, ma spesso trascurati gli aspetti di crescita
e sviluppo dei talenti(Martindale, Collins & Daubney, 2005)
LA REALTÀ ATTUALE
A tutt’oggi non esistono in letteratura precise linee guida per un efficace sviluppo del talento
(soprattutto per gli sport di squadra)
Poca attenzione sull’ambiente di allenamento, uno dei fattori ritenuto oggi più importante
Presenza di molti fattori associati con la crescita, con la maturazione e con lo
sviluppo psico-sociale
Le stesse strategie utilizzate con gli atleti di élite adulti è improbabile che siano
sostenibili durante l’adolescenza(Burgess & Naughton, 2010)
LE CERTEZZE
Modelli di sviluppo del talentoPratica deliberata
(Ericsson, Krampe e Tesch-Römer, 1993)
Differentiated Model of Giftedness and Talent (DMGT)(Gagné, 2004)
Developmental model of sport participation(Côté, Baker, & Abernethy, 2007)
Approccio olistico (Burgess & Naughton, 2010)
Athletic talent development environment (ATDE) model (Henriksen, Stambulova & Roessler, 2010)
Talent development environment (TDE)(Martindale, Collins & Daubney, 2005)
Ci vogliono almeno 10 anni di pratica deliberata
Il modello della pratica deliberata (1)
(Ericsson, Krampe e Tesch-Römer, 1993)
Studi sulle differenze fra principianti ed esperti
a) è utilizzata in modo specifico per incrementare la prestazione;
b) richiede sforzo cognitivo e/o fisico;
c) è specifica per favorire lo sviluppo di un’abilità.
Qualsiasi attività di allenamento che:
L’accumulo di pratica deliberata deve avvenire in corrispondenza dello sviluppo biologico e
psicologico
Specializzazione precoce e continua
(Helsen, Hodges, Van Winckel & Starkes, 2000)
La competenza tecnica richiede almeno 10.000 ore di lavoro specifico
Baker, J.( 2003). Early Specialization in Youth Sport: a requirement for adult expertise?
Baker, J., Horton, S., Robertson-Wilson, J., and Wall, M. (2003). Nurturing sport expertise: factors influencing the development of elite athlete.
Soberlak, P., and Côté, J. (2003). The developmental activities of elite ice hockey players.
Côté, J., Ericsson, K. A., & Law, M. P. (2005). Tracing the development of athletes using retrospective interview methods: A proposed interview and validation procedure for reported information.
Côté, J., Baker, J., & Abernethy, B (2007). Practice and play in the development of sport expertise.
Abernethy, B., & Côté, J. (2007). Nurturing the development of a comprehensive model of expertise.
Berry, J., Abernethy, B., & Côté, J. (2008). The contribution of structured activity and deliberate play to the development of expert perceptual and decision-making skill.
Strachan, L., Côté, J., & Deakin, J. (2009). Specializers versus "samplers" in youth sport: Comparing experiences and outcomes.
Fraser-Thomas, J., Côté, J., & Deakin, J. (2008). Understanding dropout and prolonged engagement in adolescent competitive sport.
Fraser-Thomas, J., & Côté, J. (2009). Understanding adolescents' positive and negative developmental experiences in sport.
Baker, J., Cobley, S., & Fraser-Thomas, J. (2009). What do we know about early sport specialization? Not much!
Sintesi ricerca su confronto fra atleti di livello internazionale e nazionale
(Vaeyens, Güllich, Warr, & Philippaert, 2009)
1. Non vi sono differenze di età inizio allenamenti/gare e intensità allenamento
2. Atleti livello int: inizio gare internazionali più tardi
3. Atleti livello int: hanno praticato maggior numero di sport
4. Atleti livello int: coinvolti in programmi di promozione del talento in età più avanzata
5. Successo ottenuto da giovani non contribuisce significativamente a spiegare o predire il successo da senior
Developmental model of sport participation (Côté, Baker, & Abernethy, 2007)
Multilateralità
ISSP position stand: To sample or to specialize? Seven postulates about youth sport activities that lead to continued
participation and elite performance.
Società Internazionale di Psicologia dello sport - 2009
Commissione Medica del Comitato Olimpico Internazionale – 2006 (www.olympic.org)
IOC Consensus Statement on Training the Elite Child Athlete
Pratica deliberata Developmental model of sport participation
Accento sulle modalità di allenamento
Limite dei due modelli
caratteristiche genetiche, caratteristiche dello sviluppo (es., effetto RAE:
Relative Age Effect),
Altri fattori interagiscono in modo determinante per una elevata prestazione:
(Baker e Horton, 2004)
“Essere vecchi da giovani attualmente conviene”(Campaci, R. , Sci Fondo, Nov. 2010)
7580
75
2520
25
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Maschi
Primi 20 classificati
Primi 20 14 anni
Primi 20 15 anni
%
Nati da gennaio a giugno
Nati da luglio a dicembre
FISI Campionati Italiani 5 Km 2010
Sport giovanile e prestazione
(Helsen, 2005)
caratteristiche genetiche, caratteristiche dello sviluppo (es., effetto RAE:
Relative Age Effect), fattori psicologici (es., motivazione, capacità di
concentrazione, gestione delle emozioni),
Altri fattori interagiscono in modo determinante per una elevata prestazione:
(Baker e Horton, 2004)
Studio su 134 ragazzi (14 - 18 anni), praticanti atletica leggera o tennis , inseriti in progetti di
sviluppo del talento
Dopo un anno, abbandono di 16 ragazzi
percezione di scarsa competenza, orientamento sull’io,
clima motivazionale sulla prestazione
(Cervelló, Escartí & Guzmán, 2007)
caratteristiche genetiche, caratteristiche dello sviluppo (es., effetto RAE:
Relative Age Effect), fattori psicologici (es., motivazione, capacità di
concentrazione, gestione delle emozioni), aspetti sociali e culturali, supporto familiare, possibilità di lavorare con tecnici preparati
Altri fattori interagiscono in modo determinante per una elevata prestazione:
(Baker e Horton, 2004)
Giovani talenti in attività
Giovani talenti che hanno abbandonato
Esperienze di gara precociEsperienze ludiche
Attività di collaborazione……
Pratica di meno attivitàInizio precoce specializzazione
Successo raggiunto primaNon migliore amico nello sport
Genitori ex-atletiCompetitività fra fratelli
(Côté, Baker, & Abernethy, 2007)
caratteristiche genetiche, caratteristiche dello sviluppo (es., effetto RAE:
Relative Age Effect), fattori psicologici (es., motivazione, capacità di
concentrazione, gestione delle emozioni), aspetti sociali e culturali, supporto familiare, possibilità di lavorare con tecnici preparati
Altri fattori interagiscono in modo determinante per una elevata prestazione:
(Baker e Horton, 2004)
(Coté, 2002; Ewing, Seefeldt & Brown, 1997; Dosil, 2006; Martens, 1997; Smith&Smoll, 2002).
La ricerca ha evidenziato che
Se positiva aumento benessere psicologico e sociale, incremento self-efficacy e abilità di coping
Se negativa stress, atteggiamenti disfunzionali in gara, burnout
gli allenatori hanno influenza sulla vita degli atleti di qualsiasi livello
Sviluppo del talento come fenomeno complesso
Approcci ecologici olistici
Differentiated Model of Giftedness and Talent (DMGT)(Gagné, 2004)
Approccio olistico (Burgess & Naughton, 2010)
Athletic talent development environment (ATDE) model (Henriksen, Stambulova & Roessler, 2010)
Talent development environment (TDE)(Martindale, Collins & Daubney, 2005)
GiftednessAttitudini,
capacità e abilità naturali
TalentoCompetenze
sistematicamente sviluppate
Fattori casuali
Catalizzatori intrapersonali
Catalizzatori ambientali
Processi di sviluppo
Differentiated Model of Giftedness and Talent (DMGT)(Gagné, 2004)
Athletic talent development environment (ATDE) model (Henriksen, Stambulova & Roessler, 2010)
Approccio olistico (Burgess & Naughton, 2010)
Talent development environment (TDE)(Martindale, Collins & Daubney, 2005)
Fattori che influenzano lo sviluppo del talento:
1. finalità e metodi a lungo termine
2. molto supporto e messaggi coerenti
3. enfasi su uno sviluppo appropriato piuttosto che su una precoce selezione
4. sviluppo individualizzato e continuo
5. sviluppo sistematico, integrato ed olistico
Creare un ambiente efficace per lo sviluppo dei talenti
Sviluppare un’ampia gamma di abilità cognitive, percettive e motorie, anche trasferibili.
Favorire lo sviluppo di aspetti psico-sociali quali consapevolezza, fiducia, capacità di impegno, autonomia, capacità di programmazione, senso di responsabilità.
Insegnare abilità mentali utili per l’apprendimento, per la prestazione, ma anche per la gestione della propria vita.
(Martindale & Mortimer, 2011)
Sviluppare aspetti etici (etica professionale: atteggiamenti e comportamenti in allenamento e in gara) ruolo determinante dell’ambiente anche “informale” e degli adulti
Considerare le caratteristiche degli anni di sviluppo (aternanza di risultati individuali)
Le società sportive dovrebbero favorire la presenza delle diverse categorie con interazioni e integrazioni fra i diversi livelli
Individualizzare la programmazione delle attività (goal setting, uso di feeback e rinforzi, comunicazione)
Mantenere i contatti con il contesto familiare e sociale
Formare in modo specifico gli allenatori dei giovani talenti e fornire loro supporto di esperti.