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LITIGARE BENELITIGARE BENETRA COLLEGHITRA COLLEGHI
Paolo Ragusa
13/10/2013LITIGARE BENE - TRA COLLEGHI
CPP: Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflittila gestione dei conflitti
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Come lavoriamo:Il fli i Il conflitto come risorsa
La metodologia Maieutica
La maieutica apre un nuovo esito possibile al conflitto, l l i i l i di i l inon la soluzione tecnica ma la ricerca di un compito ulteriore.La soluzione del conflitto sta nell'assumere un compito,
fare propria una specifica responsabilitàf p p p f pDaniele Novara
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Un progetto per crescere nella propria Un progetto per crescere nella propria capacità di vivere e gestire i conflitti.Un’occasione per scoprire il conflitto Un occasione per scoprire il conflitto
come esperienza importante di apprendimento su sé stessi e sulle apprendimento su sé stessi e sulle
relazioni con gli altri
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Il nostro percorso ost o pe co so4
Sabato 12 ottobreSabato 12 ottobre
11.00 - 13.30
Pausa pranzo
15.00 – 18.30
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Cosa apprenderemo?Cosa apprenderemo?
Utilizzare i conflitti Utilizzare i conflitti Utilizzare i conflitti Utilizzare i conflitti per lavorare per lavorare per lavorare per lavorare
insieme in senso insieme in senso insieme in senso insieme in senso collaborativocollaborativocollaborativocollaborativo
Cosa possiamo fare qui oggi …Cosa poss a o a e qu ogg …6
esplorare le proprie modalità di litigio verificare quali competenze già sono attive
nella gestione efficace della conflittualità nella gestione efficace della conflittualità scoprire quali sono invece gli aspetti su cui
è ibil i diè possibile attivare apprendimento
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IPOTESI EPISTEMOLOGICA7
Il conflitto non è un incidente di Il conflitto non è un incidente di percorso, un imprevisto, ma una
l i lstruttura relazionalee un oggetto specifico di lavoroe un oggetto specifico di lavoro.In altre parole il conflitto tra persone
h l i d il l i che lavorano riguarda il lavoro in senso non banale il loro lavorare
insieme
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IPOTESI OPERATIVA8
EsplicitareEsplicitarerelazioni conflittualirelazioni conflittuali
per poter lavorare meglio insieme p p ged aumentare la nostraffi i f i lefficacia professionale
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Il conflitto nello specifico professionalep p9
Mito dell’armoniaMito dell armonia“Un buon posto di lavoro è un luogo in cui si va
d’accordo e in cui non ci sono conflitti”d accordo e in cui non ci sono conflitti
Il conflitto è componente inevitabile e fondamentale Il conflitto è componente inevitabile e fondamentale dei processi collaborativi nella misura in cui questi realmente sono espressione di interdipendenza realmente sono espressione di interdipendenza creativa orientata verso degli obiettivi.
Il conflitto e la negoziazione dei conflitti permette la Il conflitto e la negoziazione dei conflitti permette la finalizzazione delle relazioni e la loro strutturazione organizzativa
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Parliamo di conflitto tra colleghi come …a a o d co tto t a co eg co e …10
Stato della relazione professionale,che riguarda due o più colleghi,in cui si sperimenta divergenza,p g ,in cui si presenta un problema
(contenuto) che crea un fastidio(contenuto) che crea un fastidio(significato emotivo)
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Violenza invece …11
Azione fondatasulla volontà di danneggiare l’altro sulla volontà di danneggiare l altro al fine di “risolvere” il problema ed
eliminare le componenti perturbanti (disagio) eliminare le componenti perturbanti (disagio) della relazione
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Distinzione conflitto/violenza/12
VIOLENZA CONFLITTOVIOLENZA CONFLITTO
• Azione intenzionale per • Divergenza/oppositivitàpdanneggiare
• Identificazione dell’altro
g / pp• Focalizzazione sul
problemacon il problema
• Atto volto a eliminare
p• Centratura sulla
relazione possibileAtto volto a eliminare chi porta il conflitto
• Danno irreversibile
relazione possibile• Struttura regolativa
A ione re ersibile• Danno irreversibileELIMINAZIONE
l i
• Azione reversibileMANUTENZIONE
l i13/10/2013LITIGARE BENE - TRA COLLEGHI
relazione relazione
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PAUSA
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Utilizzare un conflitto
Riconoscerlo come un indizio di cambiamento/trasformazione della relazione
Renderlo esplicito (disponibile a se stessi e all’altro)
Saper stare sul problema, evitando la stigmatizzazione della personag p
Orientarsi verso il futuro cercando non tanto soluzioni quanto aggiustamenti tanto soluzioni quanto aggiustamenti possibili
L’approdo …pp15
SO-STARE nel conflitto …
come necessità di sopravvivenza, imprinting ontologico,esistere creativo che non subisce la vita ma sa stare nella vita.
Nel contesto lavorativo questo significa lavorare sulle relazioni con l’obiettivo di finalizzarle alla specifica mission
i ti f i lorganizzativa e professionale.
Il benessere professionale non è costituito dallo generico star Il benessere professionale non è costituito dallo generico star bene insieme ma dalla capacità di stare bene insieme per
poter fare bene ciò che dobbiamo fare.
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Saper aspettare …p p16
L l i d i t il d l t i it d ll La soluzione ad ogni costo e il deleterio mito della tempestività impediscono la rielaborazione i b li d i i ti di d l di ff h il simbolica dei vissuti di dolore e di sofferenza che il
conflitto provoca.
La cultura della reazione tempestiva priva il soggetto p p ggdella possibilità di attivare risorse creative più raffinate, più meditate. p
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Quadrante dei conflittiQ17
CONFLITTO INTRAPERSONALEArea della conoscenza di sé
t d d ll i t i
CONFLITTO CON …Area della negoziazione e della
fermezza (nel rispetto delle regole dellepartendo dalla propria storia DISTINZIONE FRA REALTÀ E
PROIEZIONI PERSONALI RISPETTO AL CONFLITTO
fermezza (nel rispetto delle regole, delle decisioni….)
COMPETENZA DI ESPLICITAZIONE CONFLITTUALEAL CONFLITTO CONFLITTUALE
CONFLITTO FRA TERZI CONFLITTO FRA …CONFLITTO FRA TERZIArea della mediazione
COME FACILITATORE DEI PROCESSI DI AUTONOMA CAPACITÀ DI GESTIRE
CONFLITTO FRA …Area della coesione organizzativa
come DISPONIBILITÀ A COMUNICARE EDI AUTONOMA CAPACITÀ DI GESTIRE
LE DIVERGENZEDISPONIBILITÀ A COMUNICARE E DECIDERE FRA SOGGETTI CON
SIMILI RESPONSABILITÀ
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Alcuni esempi …p18
“Non voglio litigare al lavoro” Non voglio litigare al lavoro la pretesa di interagire (fare insieme) senza divergere, senza esplicitare e quindi senza
tenere conto che il lavoro di costruisce grazie allo scambio con altri. Si alternano modelli relazionali centrate sulla confidenzialità o si richiede che qualcuno comandi. Non servono le buone relazioni ma quelle collaborativeNon servono le buone relazioni ma quelle collaborative.
“Non siamo riusciti a prendere la decisione senza conflitto” si vuole scegliere senza escludere nulla e nessuno, altrimenti non si decide. Il processo g p
decisionale è un eccellente lubrificante per le organizzazioni, restituisce motivazione e appartenenza grazie al processo conflittuale che mette in moto (sia interno che esterno alla persona).Condividere non significa essere d’accordo.g
“Pensavo che te ne occupassi tu”ci si affida prevalentemente all’implicito evitando i fastidi e complicazioni che
l’ t l li it i t bb f L’ l i d l flitt l’eventuale esplicitazione potrebbe far emergere. L’esclusione del conflitto garantisce la tranquillità e la propria integrità a danno dell’organizzazione! La fatica del conflitto con l’altro aiuta a costruire coesione organizzativa senza perdere di vista il proprio progetto personale.
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Utilizzare il conflitto per lavorare meglio insiemeper lavorare meglio insieme
Si parla di “utilizzo” del conflitto al fine di:19
Si parla di utilizzo del conflitto al fine di: Realizzare manutenzione delle relazioni professionali Rafforzare la capacità di coesione e collaborazionep Stimolare e abilitare al cambiamento organizzativo
U ili il fli l i i i hi dUtilizzo il conflitto nel momento in cui mi chiedo: Quali nuove informazioni mi permette di acquisire? Cosa ci dice del nostro modi di lavorare insieme? Cosa ci dice del nostro modi di lavorare insieme? Come ristruttura le nostre relazioni finalizzandole meglio? Quali nuovi compiti e responsabilità professionali ne Q p p p
possono derivare? …
13/10/2013
Gestire e/è utilizzare20
Gest e e/è ut a e
Si tratta di agire intenzionalmente e consapevolmente per orientare la
trasformazione del conflitto in una certa direzione, tenendo conto dei propri
bisogni/interessi e di quelli dell’altro/a, d ll f f ldello specifico contesto professionale e
organizzativo in cui si colloca la relazione, in ’ tti di t ibilità t li iun’ottica di sostenibilità e temporalizzazione
13/10/2013
Trasformare il conflitto significa …g21
Significa orientarsi verso la sua utilizzazione..- Trasformandolo in termini di informazioni
precedentemente mancanti- Rileggendolo come espressione di nuove istanze gg p
all’interno della relazione collaborativa- Cogliendone le potenzialità di ridefinizione e g p
finalizzazione professionale della relazione stessa- Orientandolo verso la proposta di nuove e più p p p
specifiche aree di responsabilità professionale- …
13/10/2013
I basilari per litigare benep g22
Non attaccare la persona ma resta sul problema Non attaccare la persona ma resta sul problema
Meglio prendere tempo che una qualsiasi reazione emotivaeg o p e de e te po c e u a qua s as ea o e e ot a
Capire il conflitto è più importante che volerlo risolverep p p
Non prenderti i conflitti degli altri. Aiutali a gestirli
Meglio una domanda (maieutica) che una minaccia
C’è sempre un interesse comune
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Compito personalep p23
Posso individuare un ambito di sperimentazione?
Cosa penso di potere imparare ancora?Dopo avere sperimentato invia un breve report Dopo avere sperimentato invia un breve report
sull’esperienza e sugli apprendimenti che stai consolidandoconsolidando.
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Per continuare … leggendoPer continuare … leggendo24
Daniele Novara, La grammatica dei conflitti,a e e No a a, a g ammatica dei conflitti,ed. Sonda 2011
Paolo Ragusa, Imparare a dire NO, BUR, 2013
CONFLITTI. Rivista Italiana di Ricerca e Formazione Psicopedagogia, edita dal CPP p g g ,([email protected] - www.cppp.it)
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ArrivederciArrivederci...www.cppp.it
paolo ragusa@cppp [email protected]
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