Dott. A. ZagariDott. A. ZagariGiardini Naxos 2013Giardini Naxos 2013
Alcune diapositive di questa presentazione sono state concesse in uso dal dott. Stefano CitterioAlcune diapositive di questa presentazione sono state concesse in uso dal dott. Stefano Citterio
L’accordo stato regioni sulla riforma delle professioni: il ruolo del
coordinatoreSviluppo delle competenze infermieristiche
Delineare il quadro professionale e normativo dentro cui si può inserire l’ipotesi di accordo stato/regioni sulle Competenze Inf.che;
Informare i coordinatori dello scenario di sviluppo delle competenze infermieristiche
Master di 1 livello Indagine IPASVI 2007
I Master di interesse infermieristico rappresentano oltre il 40% dell’offerta della ex - Facoltà Medicina e Chirurgia considerando l’avvio dal 2001/2002;
5300 iscritti in progressivo aumento in 5 a.a.
739/94
5 - La formazione infermieristica post-base La formazione infermieristica post-base per
la pratica specialistica è intesa a fornire agli infermieriintesa a fornire agli infermieri
di assistenza generale delle conoscenze cliniche di assistenza generale delle conoscenze cliniche
avanzate e delle capacità che permettano loro di fornireavanzate e delle capacità che permettano loro di fornire
specifiche prestazioni infermieristiche nelle seguenti areespecifiche prestazioni infermieristiche nelle seguenti aree:
a. sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica;
b. pediatria: infermiere pediatrico;
c. salute mentale-psichiatria: infermiere psichiatrico;
d. geriatria: infermiere geriatrico;
e. area critica: infermiere di area critica.
Formazione infermieristica post-BaseFormazione infermieristica post-Base
6 - In relazione a motivate esigenze emergenti dal Servizio sanitario nazionale, potranno essere individuate, con decreto del ministero della Sanità, ulteriori aree richiedenti ulteriori aree richiedenti una formazione complementare specificauna formazione complementare specifica..
7 - Il percorso formativo viene definito con decreto del ministero della Sanità e si conclude con il rilascio di un rilascio di un attestato di formazione specialisticaattestato di formazione specialistica che costituisce titolo titolo preferenziale per l'esercizio delle funzioni specifiche nelle preferenziale per l'esercizio delle funzioni specifiche nelle diverse aree, dopo il superamento di apposite prove diverse aree, dopo il superamento di apposite prove valutativevalutative. La natura preferenziale del titolo è strettamente legata alla sussistenza di obiettive necessità del servizio e recede in presenza di mutate condizioni di fatto.
Formazione infermieristica post-BaseFormazione infermieristica post-Base
Legge 42/99Legge 42/99
In ambito sanitario il campo di attività … è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili profili
professionaliprofessionali e degli ordinamentiordinamenti didatticididattici, dei rispettivi corsi di
diploma universitario e di formazione post-baseformazione post-base nonché degli specifici codici deontologicicodici deontologici,, fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea, nel rispetto nel rispetto
reciproco delle specifiche competenze professionalireciproco delle specifiche competenze professionali.
Legge 01/02/2006 n.43 (Art. 6) articolazione professionisti sanitari in :
Specialisti con master I° livello per le funzioni specialistiche
P. in possesso del diploma di laurea o titolo equipollente
P. coordinatori in possesso master coordinamento
P.in possesso di laurea specialistica
Cosa sta succedendo alla professione infermieristica?
Sole 24 ore 5 febbraio 2013Infermieri: inviato alla Stato-Regioni l'accordo definitivo sulle nuove competenze
Quali specializzazioni?
??
I documenti del tavolo
Ministero/Regioni
- 23 aprile 2012: viene diffusa la prima bozza del documento Ministeriale inerente la “ridefinizione implementazione e approfondimento delle competenze e responsabilità professionali dell'infermiere e dell'infermiere pediatrico”; Composto da tre documenti: - Introduzione sulla Evoluzione della professione Inf.ca- Bozza di accordo stato Regione, composto da 4 articoli; - Allegati Tecnici sulle aree di intervento identificate:
Non ci sono espliciti riferimenti alle specializzazioni previste dalla legge 43/2006 (non citata nel preambolo e neppure nell'introduzione)
Perplessità … Forse si tratta di un nuovo mansionario?
- 3 luglio 2012: seconda bozza del documento;
Stessa strutturazione in tre documenti, - Rivisti gli allegati tecnici e le aree di intervento (da 5 a 6 aree)- si introducono riferimenti più espliciti (anche se ancora timidi) alla legge 43/2006;
- Si introduce (non nella bozza di accordo) la distinzione tra: a)Infermiere Esperto: in possesso di un certificato di competenze esito di formazione Regione/provincia. Gli allegati si riferiscono a queste competenzeb)Infermiere Specialista: in possesso del Master Universitario secondo quanto definito dalla legge 43/2006
febbraio 2013: terza bozza del documento;
L'attenzione è sulla Bozza di accordo (6 articoli) accompagnata dal documento introduttivo sulla “Evoluzione della professione infermieristica”
non ci sono più “allegati tecnici”
Le “aree di intervento” restano 6
Le aree di intervento identificate a confronto
Prima bozza (aprile 2012)
Seconda Bozza (luglio 2012)
Terza bozza (febbraio 2013)
cure primarie (cronicità, sanità pubblica, comunità e fragilità)
cure primarie (cronicità/fragilità, sanità pubblica, continuità)
cure primarie – servizi territoriali- distrettuali
critica e dell'emergenza urgenza
Intensiva e dell'emergenza urgenza
Intensiva e dell'emergenza urgenza
Non prevista Medica (oncologica, pneumologica)
Medica
Chirurgica Chirurgica Chirurgica
Pediatrica Neonatologica e Pediatrica
Neonatologica e Pediatrica
Salute Mentale e dipendenze
Salute Mentale e dipendenze
Salute Mentale e dipendenze
Cosa prevede la bozza di accordo febbraio 2013?
definisce le modalità e i percorsi validi su tutto il territorio nazionale per riconoscere e promuovere lo sviluppo delle competenze e delle responsabilità professionali dell’infermiere e dell’infermiere pediatrico al fine di favorire lo sviluppo delle funzioni professionali in correlazione con gli obiettivi di educazione, prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione previsti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale.
2. Le esperienze avanzate, già in essere in alcune Regioni o Aziende saranno ricondotte alle modalità e ai percorsi definiti dal presente accordo.
Sono individuate le seguenti aree di intervento:
1) AREA CURE PRIMARIE – SERVIZI
TERRITORIALI/DISTRETTUALI
2) AREA INTENSIVA E DELL’EMERGENZA URGENZA
3) AREA MEDICA
4) AREA CHIRURGICA
5) AREA NEONATOLOGICA E PEDIATRICA
6) AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE
Sono individuate le seguenti aree di intervento:
1) AREA CURE PRIMARIE – SERVIZI
TERRITORIALI/DISTRETTUALI
2) AREA INTENSIVA E DELL’EMERGENZA URGENZA
3) AREA MEDICA
4) AREA CHIRURGICA
5) AREA NEONATOLOGICA E PEDIATRICA
6) AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE
2. Le regioni e le province autonome, previo confronto con le rappresentanze professionali e sindacali, definiscono, all’interno del processo di accreditamento professionale, i criteri per lo sviluppo delle competenze degli infermieri e la conseguente revisione dei modelli organizzativi, sia ospedalieri che territoriali, ad iniziare dall’organizzazione dei presidi ospedalieri per intensità di cure e dai modelli per complessità assistenziale, in relazione alle esigenze regionali e professionali.
3. Con riferimento al precedente comma 2 le regioni e le provincie autonome, sulla base di una specifica intesa con le rappresentanze sindacali e professionali, definiranno, in collaborazione con l’Università, entro 180 giorni dall’approvazione del presente Accordo, i percorsi attuativi e i criteri per riconoscere pregresse specifiche esperienze, nonché i percorsi formativi da effettuarsi in ambito regionale o aziendale, anche ai fini dell’attribuzione dei Crediti Formativi Universitari (CFU).
3. Con riferimento al precedente comma 2 le regioni e le provincie autonome, sulla base di una specifica intesa con le rappresentanze sindacali e professionali, definiranno, in collaborazione con l’Università, entro 180 giorni dall’approvazione del presente Accordo, i percorsi attuativi e i criteri per riconoscere pregresse specifiche esperienze, nonché i percorsi formativi da effettuarsi in ambito regionale o aziendale, anche ai fini dell’attribuzione dei Crediti Formativi Universitari (CFU).
1. Con successivo provvedimento del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica di concerto con il Ministero della Salute e d’intesa con le Regioni e Province Autonome, saranno emanati gli indirizzi per dare corso alla formazione dell'infermiere specialista, in attuazione dell‘art. 6 comma 1 lettera c, della legge 1 febbraio 2006 n. 43, nonché i criteri per il riconoscimento dei CFU relativi ai percorsi pregressi effettuati in ambito regionale, delle provincie autonome e regionale. In relazione all’attuazione delle modalità e dei percorsi di cui all’articolo 3, saranno inoltre rivisitati i piani di studio delle Lauree, delle Lauree Magistrali e dei Master universitari di I e II livello
1. Con successivo provvedimento del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica di concerto con il Ministero della Salute e d’intesa con le Regioni e Province Autonome, saranno emanati gli indirizzi per dare corso alla formazione dell'infermiere specialista, in attuazione dell‘art. 6 comma 1 lettera c, della legge 1 febbraio 2006 n. 43, nonché i criteri per il riconoscimento dei CFU relativi ai percorsi pregressi effettuati in ambito regionale, delle provincie autonome e regionale. In relazione all’attuazione delle modalità e dei percorsi di cui all’articolo 3, saranno inoltre rivisitati i piani di studio delle Lauree, delle Lauree Magistrali e dei Master universitari di I e II livello
2. Le regioni e le provincie autonome promuovono specifiche ed innovative sperimentazioni clinico, assistenziali, gestionali e formative, in ottemperanza alle modalità e ai percorsi di cui all’articolo 3 e successivamente ai processi formativi di cui al precedente comma, avendo come riferimento una moderna ed efficace integrazione delle competenze all’interno di equipe multi professionali.
Istituisce l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche professionali e organizzative
Con lo scopo di:
- promuovere lo sviluppo omogeneo delle competenze professionali e dei conseguenti modelli organizzativi nel Servizio Sanitario Nazionale,
- promuovere e diffondere le buone pratiche
Composto da rappresentanti del Ministero della Salute, i rappresentanti delle Regioni, le rappresentanze professionali e sindacali.
Istituisce l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche professionali e organizzative
Con lo scopo di:
- promuovere lo sviluppo omogeneo delle competenze professionali e dei conseguenti modelli organizzativi nel Servizio Sanitario Nazionale,
- promuovere e diffondere le buone pratiche
Composto da rappresentanti del Ministero della Salute, i rappresentanti delle Regioni, le rappresentanze professionali e sindacali.
Perché questo percorso di accordi stato regioni?
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Perché questi accordi ??
Alcuni spunti !!!!!!!!!1.Nuove frontiere della competenza e responsabilità infermieristica2.Sviluppo nelle competenze relative al triage di PS (-SEE and TREAT - Toscana)1. Organizzazione per intensità di cure . 3.Mezzo di soccorso Intermedio nel contesto del servizio di emergenza e urgenza (118)4.Assistenza domiciliare: Inf.di famiglia, cure primarie, …5.Strutture a bassa intensità di cure (Low care a gestione infermieristica),
Per ampliare le competenze
infermieristiche ed attivare le
specializzazioni, siamo sicuri che
sia necessario l’accordo stato
regioni????????
Per ampliare le competenze
infermieristiche ed attivare le
specializzazioni, siamo sicuri che
sia necessario l’accordo stato
regioni????????
Ampliamento competenze con l’attuale normativa Combinato disposto art. 1 comma 5-6 D.M. 739/94 e art. 1 legge 42/99
Legge 43 -2006 art. 6 punto c
• c) professionisti specialisti in possesso del master di primo livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall'università ai sensi dell'articolo 3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509…
D.M. 3-11-1999 n. 509 (Regolamento recante norme concernenti l'autonomia
didattica degli atenei) art. 3 comma 8
• … le università possono attivare, disciplinandoli nei regolamenti didattici di ateneo, corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, successivi al conseguimento della laurea o della laurea specialistica, alla conclusione dei quali sono rilasciati i master universitari di primo e di secondo livello.
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Giungla dei Master I° Livello
Riconoscimento contrattuale (Posizioni
organizzative e progressioni fascia)
Giungla dei Master I° Livello
Riconoscimento contrattuale (Posizioni
organizzative e progressioni fascia)
Concludendo
1. Bisogna spingere per riconoscere a livello contrattuale le
specializzazioni (Master di I Livello)
2. Il protocollo di intesa avvia “una possibile strada” per risolvere i
contenziosi dei diversi modelli organizzativi che si stanno
attuando a livello regionale
3. Potrebbe essere la strada per risolvere il problema della
prescrizione infermieristica
4. Non ha previsto, fin da subito il coinvolgimento del MIUR
5. In alternativa accordi tra Rappresentanza professionale e
Università potrebbero definire e applicare in tempi brevi i percorsi
per lo sviluppo e riconoscimento delle competenze professionali
1. Bisogna spingere per riconoscere a livello contrattuale le
specializzazioni (Master di I Livello)
2. Il protocollo di intesa avvia “una possibile strada” per risolvere i
contenziosi dei diversi modelli organizzativi che si stanno
attuando a livello regionale
3. Potrebbe essere la strada per risolvere il problema della
prescrizione infermieristica
4. Non ha previsto, fin da subito il coinvolgimento del MIUR
5. In alternativa accordi tra Rappresentanza professionale e
Università potrebbero definire e applicare in tempi brevi i percorsi
per lo sviluppo e riconoscimento delle competenze professionali
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Bibliografia
Stefano Citterio: Le specializzazioni infermieristiche secondo l’attuale contesto normativo/contrattuale e le ipotesi previste dal tavolo Ministero Salute/Regioni- Rivista IPASVI COMO Agorà n. 52 marzo 2013
Antonino Zagari: L’ampliamento delle competenze infermieristiche - Rivista IPASVI COMO Agorà n. 51 novembre 2012
Dr A. Zagari
""Non è la specie più Non è la specie più forte a sopravvivere, forte a sopravvivere,
e nemmeno quella più e nemmeno quella più intelligente ,intelligente ,
ma la specie che risponde ma la specie che risponde meglio al cambiamento”meglio al cambiamento”
[ [ Charles DarwinCharles Darwin ] ]
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