Laboratorio
Bisogni Educativi Speciali
Disturbi evolutivi Svantaggio
Formazione docenti neo-assunti a.s. 2015-16
formatore Cristina Di Sabatino
Disabilità
DSA
INCLUSIONE
Scuola polo I.I.S. “Alessandrini-Marino-Forti” Teramo
DM 850/2015 art. 81.... Le iniziative si caratterizzano per l’adozione di metodologie
laboratoriali (di scambio professionale, ricerca-azione, rielaborazione
e produzione di sequenze didattiche) e per i contenuti strettamente
attinenti all’insegnamento.
3.... E’ prevista l’elaborazione di documentazione e attività di
ricerca, validata dal docente coordinatore del laboratorio. Tale
documentazione è inserita dal docente neo-assunto nel portfolio
professionale di cui all’articolo 11.
LABORATORI
Cosa faremo oggi?
formatore Cristina Di Sabatino
I
LAB
Bisogni Educativi Speciali … perchè?In ogni gruppo classe è presente una scala di bisogni diversificati, di
situazioni che richiedono interventi personalizzati ed individualizzati. Si può andare dall'alunno disabile all'alunno eccellente, infatti anche
l'alunno eccellente può avere dei bisogni educativi speciali.
alunni condisabilità (con sostegnodidattico)
alunni con altriBESdiagnosticati(senza sostegnodidattico)
alunni neo-
immigrati
alunni inmomentaneasituazione di
bisogno
alunniadottati
alunni consvantaggiosocio/culturale
tutti glialunni
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La gran parte di tali documenti riporta, come prioritaria, l'esigenza di
formazione dei docenti sui BES e sul digitale nella didattica. É
una necessità che deriva dal dettato normativo, ma anche dall'esigenza di
dare una risposta alla complessità delle nostre classi.
Provate a dare un'occhiata al portale “Scuola in chiaro”dove sono pubblicati i RAV e i PDM delle scuole ....
formatore Cristina Di Sabatino
Riferimenti normativi generali
1977 L. 517 inserimento nelle scuole comuni
1987 Sentenza C.C. 215 inserimento nelle superiori
1992 L. 104 viene sancito il principio dell'integrazione
2010 L. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico
2012 Direttiva MIUR Strumenti d'intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica; Indicazioni operative BES;
Circolare chiarimenti alla DM 2012; nota PAI 2013
2001 ICF - OMS Classificazione Internazionale Funzionamento, disabilità e salute
Viene sancito il principio dell'inclusione formatore Cristina Di Sabatino
Linee guida e d'indirizzo MIUR
2009 Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità
2011 Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA (derivate dalla L. 170/2010)
2014 Linee d'indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati
2006 – 2014 Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni
stranieri
formatore Cristina Di Sabatino
Legge 107/2015Art.1 comma 7
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma didiscriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusionescolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati ...
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al terri-torio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e conla comunità locale...
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti …
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati ...
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e allavalorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana …
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Dalla visione “sanitaria” al modello antropologico. Le parole “disabilità” ed “handicap” vengono sostituite da
“attività” e “partecipazione sociale”.
1
2
3
Prospettiva bio-psico-sociale
Contesto di vita
Ostacoli e barriere
Stato di salute
I.C.F. 2001
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I.C.F. 2001
I termini con una connotazione negativa
assumono una valenza positiva
I fattori contestuali (ambientali e personali)
assumono un peso determinante per il funzionamento dell'individuo
... ma non è solo un fatto di linguaggio,
è un nuovo modo di guardare alle diversità!
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Salute e funzionamento sono la risultante diun'interconnessione complessa tra ...
Andrea diagnosi di “DSA dislessia e disortografia”● Ha una famiglia consapevole e collaborativa
● È aiutato nei compiti domestici
● È abbastanza autonomo nello studio (usa da solo la sintesi vocale ...)
● Ha un'autostima adeguata
Giovanni diagnosi di “DSA dislessia e disortografia”
MA
● Ha una famiglia che non ha mai riconosciuto il problema
● Non è aiutato nei compiti domestici e non è autonomo nello studio
● Ha una bassa autostima
Incidenza dei fattori contestuali
QUINDI
laddove non si puo modificare lo stato di salute è necessario agire sul contesto
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dall'esclusione all'inclusione ...
… quali azioni perchè ciò si realizzi? Fonte immagine sito web http://www.professionistiscuola.it
I “luoghi” scolastici per l'inclusione
OO.CC. e gruppi di lavoro
strategie didattiche
documenti
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I documenti collegiali per l'inclusione
Piano dell'Offerta Formativa – POFTriennale
● Esplicita l'impegno programmatico per l'inclusione (relazionidocenti/alunni /famiglie/territorio, organizzazione tempi e spazi, figure di sistema dedicate,formazione docenti …)
● Include il PAI
a livello d'istituto
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I documenti collegiali per l'inclusione
Piano Annuale Inclusivita' – PAI
● è parte integrante del POF triennale
● è programmatico ● è consuntivo
a livello d'istituto
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Piano Annuale Inclusivita' – PAI
Cosa contiene?
● un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di
inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso ... attraverso
una rilevazione dei BES presenti, delle risorse professionali (docenti e
ATA), del grado di coinvolgimento delle famiglie, della qualità e quantità
dei rapporti con il territorio, della formazione dei docenti
● Gli obiettivi d'incremento dell'inclusività per l'anno successivo
Chi lo elabora? Il Gruppo di lavoro per l’inclusione – GLI
Quando? al termine di ogni anno scolastico
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PEI Piano Educativo Individualizzato per alunni con disabilità
PDP Piano Didattico Personalizzato per alunni con BES
PSP Piano di Studi Personalizzato per alunni stranieri
a livello di Consiglio di classe
I documenti collegiali per l'inclusione
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I gruppi di lavoro collegiali per l'inclusione
Gr. di Lavoro Interistituzionale Provinciale – GLIP = GLH (L. 104)
Gr. di Lavoro per l'Inclusione – GLI (Direttiva BES)
Gr. di Lavoro e di studio d'Istituto – GLHI (L. 104)
Gruppo di lavoro operativo – GLHO Per ogni alunno con disabilità certificata, viene costituita un'equipe di lavoro, composta dal DS, daalmeno un rappresentante degli insegnanti di classe, dall'insegnante di sostegno, dall'assistenteeducatore, dagli operatori della ASL, da altre figure di riferimento.
Gr. di Lavoro Interistituzionale Regionale - GLIR
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Pur in presenza di diff icoltà oggettive, ogni docente ha il dovere di farsi
carico dei bisogni degli alunni “speciali”.
Pertanto, è necessario che tutti i docenti, al f ine di garantire il successo
formativo ad ogni alunno, possiedano le competenze per una didattica
inclusiva.
I
Consiglio di classe
LAB
Centralità del Consiglio di classe
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Autonomia decisionale delC.d.c.
redige il/i PEI
redige il/i PDP/PSP
partecipa alle riunioni del GLHO, tramite
rappresentanza o con la presenza di tutti i
componenti (in tale sede redige il Piano
Dinamico Funzionale) formatore Cristina Di Sabatino
didattica inclusiva = didattica per tutti gli alunni
● tutti possono imparare;
● ognuno è speciale;
● la diversità è un punto di forza;
● l’apprendimento si intensifica con la
cooperazione sinergica delle agenzie educative
PRINCIPI della PEDAGOGIA INCLUSIVA
Tratto da: Gli strumenti per una didatticaInclusiva Ottilia Gottardi CTI Monza Est
formatore Cristina Di Sabatino
L'inclusione … una questionedi didattica!
La didattica inclusiva:
● utilizza una METODOLOGIA PARTECIPATA e COLLABORATIVA
● promuove la MOTIVAZIONE
● cura il COINVOLGIMENTO EMOTIVO e COGNITIVO
● si pone l’obiettivo di NON lasciare indietro nessuno
● esplicita il rapporto con il sapere, dà il SENSO del lavoro scolastico
● sviluppa la capacità di AUTOVALUTAZIONE
● negozia diversi tipi di regole e contratti
● utilizza l’idea delle INTELLIGENZE MULTIPLE
Tratto da: Gli strumenti per una didatticaInclusiva Ottilia Gottardi CTI Monza Est
formatore Cristina Di Sabatino
Tratto da: Gli strumenti per una didatticaInclusiva Ottilia Gottardi CTI Monza Est
● Peer-tutoring
● Cooperative learning
● Didattica metacognitiva
● Problem solving
● Mappe concettuali
● Utilizzo di software per la didattica
● Offerta formativa rispettosa degli stili cognitivi degli alunni
● Utilizzo di modalità laboratoriali nel fare lezione
… verso la didattica inclusiva!
formatore Cristina Di Sabatino
personalizzare … individualizzare
● Obiettivi differenti per ognuno
● Si mira a promuovere il potenzialedi ognuno
● Analisi dei bisogni
● L'insegnante è tutor
● Si costruisce un contesto per faremergere le intelligenze
● UDA, flessibilità organizzativa, …
● Verifiche per l'apprendimento
● Valutazione autentica (rubrichevalutative, diario, portfolio, …),proattiva, formativa, orientativa ...
● Obiettivi comuni per tutti
● Le competenze fondamentalidevono essere raggiunte da tutti
● Analisi dei pre-requisiti
● L'insegnante è precettore
● L'insegnamento si adatta allecaratteristiche degli alunni
● UD, interventi di recupero,diversificazione dei tempi, dellemodalità di insegnamento, …
● Verifiche dell'apprendimento
● Valutazione basata sul confrontotra la prestazione e una scalavaloriale di riferimento
formatore Cristina Di Sabatino
Importanza dell'ambiente di apprendimento
È luogo fisico evirtuale
● spazi
● disposizionebanchi
● strumentazioni adisposizione
● collegamentoweb
● software
● ...
È luogo mentalein cui:
● si cura il clima diclasse
● si valorizzano leesperienze e leconoscenze deglialunni
● si incoraggia ladimensione socialedell'apprendimento
● si favoriscel'approcciometacognitivo
● si favorisce lascoperta el'esplorazione
● ...
Quindi:
● non più didatticatrasmissiva di contenuti
● non più apprendimentimeccanici
ma
● didattica per competenze,metodologie laboratoriali,prove di realtà …
● campi di esperienza ...
e
● valutazioneformativa/orientativa,proattiva ...
formatore Cristina Di Sabatino
Mappe concettuali: i teorici
formatore Cristina Di Sabatino
● Sono definite da Ausubel “organizzatori anticipati” in quanto, esplicitando
le relazioni tra i concetti, facilitano l’integrazione delle nuove informazioni
nelle strutture cognitive preesistenti, generando un apprendimento
significativo e non meccanico.
● Vengono messe a punto, come strumenti didattici, da Novak e Gowin sulla
base delle teorie costruttiviste dell'apprendimento... secondo Novak, la
rappresentazione grafica delle conoscenze “è un modo per far emergere i
significati insiti nei materiali da apprendere” poiché obbliga ad un
approccio riflessivo sui concetti e sulle relazioni che tra loro intercorrono
(metacognizione).
Perchè le mappe concettuali ?
● Sono semplici da usare
● sono mediatori didattici utili alla personalizzazione della didattica,
poiché rivolti al gruppo classe e non al singolo alunno
● rientrano tra le tecnologie compensative per l'inclusione poiché:
- favoriscono il recupero delle informazioni durante le verifiche
- permettono un agevole ripasso degli argomenti trattati
- stimolano la metacognizione
- sviluppano il metodo di studio
- favoriscono il lavoro cooperativo
- …
formatore Cristina Di Sabatino
Cosa faremo oggi?
formatore Cristina Di Sabatino
GRAZIE PER L'ATTENZIONE!
formatore Cristina Di Sabatino
Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa
difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una
buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è
un'orchestra che prova la stessa sinfonia.
Daniel Pennac