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LA SICUREZZA ELETTRICA LA SICUREZZA ELETTRICA NELLE AZIENDE AGRICOLENELLE AZIENDE AGRICOLE
la normativa di riferimento e la la normativa di riferimento e la prevenzione dai rischiprevenzione dai rischi
Bergamo 10 febbraio 2012 dott. Giuseppe Trapletti
Contatti diretti e indiretti con parti in tensione
Innesco e propagazione di incendi
Innesco di esplosioni
Effetti dei fulmini
Quali sono le principali situazioni di rischio elettrico?
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Cosa prevede il D.Lgs 81/08 in tema di sicurezza elettrica nei luoghi di lavoro?
Art. 80
“ Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i
lavoratori siano salvaguardati dai tutti i rischi di natura
elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle
apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro
disposizione ed, in particolare, da quelli derivanti da: ……”
Il datore di lavoro:
�Valuta il rischio elettrico
� elimina o riduce i rischi mediante soluzioni tecniche ed organizzative
�Predispone procedure di uso e manutenzione (legislazione vigente, manuali d’uso, norme tecnich e)
�Sottopone gli impianti a controlli e verifiche periodiche secondo la normativa vigente
D.Lgs 81/08
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D.M. 22.1.2008 N. 37
• Ha sostituito la Legge 46/90 introducendo alcune novità
• Riguarda l’attività di installazione di impianti elettrici, termici, idarulici, etc.
• Comprende anche gli impianti di autoproduzione fino a 20 KW (es. fotovoltaico, eolico, etc.)
D.Lgs 81/08 e DM 37/2008prescrizioni comuni per la sicurezza elettrica
• Apparecchiature e impianti elettrici devono essere realizzati a “regola d’arte ” (direttive CE e norme tecniche in ambito UE)
• Gli impianti costruiti secondo le norme CEIsono ritenuti realizzati a “regola d’arte”
• Gli impianti devono essere sottoposti a regolare manutenzione
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Chi può installare o modificare un impianto elettrico?
DM 37/08
� Secondo il DM 37/2008 il committente è tenuto ad affidare i lavori di installazione , trasformazione , ampliamento e manutenzione straordinaria ad imprese abilitate che, al termine dei lavori devono rilasciare la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati.
� La manutenzione ordinaria non rientra nell’ambito di applicazione del DM 37/08
DM 37/08
Obbligo di progetto
• Ad esclusione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria èobbligatorio redigere un progetto da parte del responsabile tecnico dell’impresa installatrice o di un professionista iscritto nel relativo albo professionale in relazione alla complessità dell’impianto
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• gli schemi dell'impianto • i disegni planimetrici• una relazione tecnica sulla consistenza e
sulla tipologia dell'installazione
DM 37/08
Cosa deve contenere il progetto?
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DELL’IMPIANTO ALLA REG OLA DELL’ARTE
Il sottoscritto , titolare o legale rappresentante dell’impresa (ragione sociale), operante nel settore con sede in via n. , comune , tel. , part. IVA
iscritta nel registro delle imprese (d.P.R. 7/12/1995, n. 581) della Camera C.I.A.A. di n. iscritta all’albo Provinciale delle imprese artigiane (l. 8/8/1985, n. 443) di n.
esecutrice dell’impianto (descrizione schematica) i nteso come :
nuovo impianto trasformazione ampliamento manutenzione straordinaria altro commissionato da: installato nei locali siti nel comune di n. , di proprietà di in edificio adibito ad uso:
industriale civile commercio altri usi;
DICHIARA
sotto la propria personale responsabilità, che l’im pianto è stato realizzato in modo conforme alla reg ola dell’arte , secondo quanto previsto dall’art. 6, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l’edificio, avendo in particolare:
rispettato il progetto redatto ai sensi dell’art. 5 da seguito la norma tecnica applicabile all’impiego: D M 37/08; norma CEI 64-8 installato componenti e materiali adatti al luogo d i installazione (artt. 5 e 6) controllato l’impianto ai fini della sicurezza e de lla funzionalità con esito positivo, avendo eseguit o le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizion i di legge
Allegati obbligatori:
progetto ai sensi degli articoli 5 e 7 relazione con tipologie dei materiali utilizzati schema di impianto realizzato riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali attestazione di conformità per impianto realizzato con materiali o sistemi non normalizzati
Allegati facoltativi: ...........................................
DECLINA
ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da manomissione dell’impianto da parte di terzi ovvero da carenze di manutenzione o riparazione. data 10/02/2012
Il responsabile tecnico
__________________________
(timbro e firma)
Il dichiarante
__________________________
(timbro e firma) AVVERTENZE PER IL COMMITTENTE: responsabilità del committente o del proprietario, art. 8
Identificare correttamente
l’intervento
DM 37/08
dichiarazione di conformità
Controllare l’impianto al
termine dei lavori
Allegare la documentazione
prevista
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13/03/1990 27/03/2008
per Impianti sprovvisti di dic.
conformità
per aumenti di potenza
contrattuale
Solo Dichiarazione di conformità
DM 37/08
dichiarazione di rispondenza
DM 37/08
Manutenzione
Il proprietario dell'impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l'uso e la manutenzionepredisposte dall'impresa installatricedell'impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate.
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DM 37/08
Chi è abilitato per effettuare la manutenzione?
• Manutenzione straordinaria : i lavori devono essere svolti da imprese installatrici abilitate ai sensi del DM 37/08
• Manutenzione ordinaria : non è richiesto l’intervento di installatori abilitati ma il personale deve essere qualificato per i “lavori elettrici” in base alle vigenti norme tecniche (CEI 11-27)
DM 37/08
Cosa è la manutenzione ordinaria?interventi finalizzati a contenere il degrado normale d'uso, nonché a far fronte ad eventi accidentali che comportano la necessità di primi interventi, che comunque non modificano la struttura dell'impianto…
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La scelta degli impianti elettrici La scelta degli impianti elettrici per gli ambienti agricoliper gli ambienti agricoli
La scelta e l’installazione dei componenti elettrici deve tenere conte delle condizioni ambientali particolari
•• Presenza di umiditPresenza di umidit àà
•• presenza di polveri e vapori aggressivi presenza di polveri e vapori aggressivi
•• sollecitazioni meccaniche pesantisollecitazioni meccaniche pesanti
•• presenza di sostanze combustibilipresenza di sostanze combustibili
Norma CEI 64-8/7 V2Strutture adibite ad uso agricolo e zootecnico
• La norma si applica “..a tutte le parti degli impianti elettrici fissi delle strutture agricole e zootecniche, sia all’interno che all’esterno degli edifici dove:
• Si custodisce il bestiame (Stalle, pollai, porcilai e, etc.)• Si producono, immagazzinano,preparano o
trasformano cibo, fertilizzanti, prodotti animali e vegetali (preparazione mangimi, depositi paglia e fieno, mungitura)
• Si coltivano piante (serre)
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I circuiti che alimentano prese a spina fino a 32 A devono essere protetti mediante interruttori
differenziali ad alta sensibilità(0,1-1 A negli altri circuiti)
CEI 64-8/705 – punti salienti
Protezione contro i contatti indiretti
Nelle stalle i collegamenti equipotenziali supplementari devonoconnettere tutte le masse e le masse estranee che possono essere toccate dagli animali, ed il conduttore di protezione dell’impianto (consigliata rete metallica sotto il pavimento o ferri della soletta collegata al nodo equipotenziale)
Protezione contro i contatti indiretti
CEI 64-8/705 – punti salienti
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Protezione contro gli effetti termici
Per gli elementi scaldanti del tipo radiante si dev e avere una distanza da animali o da materiali combustibili di almeno
0,5 m
CEI 64-8/705 – punti salienti
Protezione contro l’innesco e la propagazione degli incendi
Ambienti a maggior rischio in caso di incendio:
• Elevata densità di affollamento, elevato tempo di sfollamento in caso d’incendio o elevato danno ad animali e cose
• edifici con strutture portanti combustibili • presenza di materiale infiammabile o combustibile in
lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito(vedi elenco attività DPR 151/2011 controllo prev. Incendi.VV.FF.)
La norma prevede provvedimenti aggiuntivi per ridur re al minimo la probabilità che l’impianto elettrico possa essere causa di innesco e propagazione di incendi
CEI 64-8/751 – punti salienti
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Protezione contro le influenze esterne
• Grado di protezione adeguato al luogo di installazione contro la penetrazione di acqua e polvere (minimo IP44 )
• Protezione da sostanze corrosive (es. stalle)
CEI 64-8/705 – punti salienti
accessibilità da parte del bestiame
Componenti elettrici e condutture devono essere inaccessibili agli animali o protetti adeguatamente contro i danneggiamenti meccanici
CEI 64-8/705 – punti salienti
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Protezione condutture elettriche
Elektro.it
• Nelle zone di movimentazione dei veicoli e macchine agricole i cavi vanno adeguatamente protetti e interrati a profondita di almeno 0,5 m
• Nei terreni arabili i cavi vanno posti ad almeno 1 m di profondità
• Cavi aerei installati ad un’altezza di almeno 6 m (Attenzione anche ai cavi delle
apparecchiature portatili)
CEI 64-8/705 – punti salienti
Dispositivi di sezionamento e comando
CEI 64-8/705 – punti salienti
I dispositivi di sezionamento e di emergenza, non devono essere installati in posizioni accessibili agli animali o tali che non possano essere raggiunti dagli operatori per la presenza di animali (tenendo conto delle situazioni di panico degli animali)
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Recinzioni elettriche
• Quando le recinzioni elettriche sono poste in prossimitàdi linee aeree, si raccomanda di osservare distanze appropriate allo scopo di limitare le correnti di induzione
CEI 64-8/705
Prese a spina
• Conformi alla Norma EN 60309-2• Conformi alla norma CEI 23-50 per attività di breve
durata dove si utilizzano attrezzature portatili e quando non esistono particolari rischi per presenza di acqua, polveri e urti
CEI 64-8/705
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Sistemi automatici per allevamento intensivo di bestiame
• Quando la fornitura di cibo, acqua, aria e/o illuminazione per il bestiame non è assicurata in caso di mancanza dell’alimentazione ordinaria deve essere prevista una sorgente elettrica di riserva
CEI 64-8/705
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Rischio di esplosioneD.Lgs 81/08 art. 85
Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dai pericoli determinati dall'innesco elettrico di atmosfere potenzialmente esplosive per la
presenza o sviluppo di gas, vapori, nebbie infiammabili o polveri combustibili
classificazione delle aree - documento sulla protezione contro le esplosioni (Atex)
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La classificazione delle zone
Zona 20Zona 0Permanente, o per lunghi periodi o
spesso
Zona 22Zona 2Occasionale e di breve durata
Zona 21Zona 1Probabile durante le normali attività
EN 61241-10 (CEI 31-66)EN 60079-10 (CEI 31-30)Norma
PolveriGas, vapori o nebbiePresenza dell’atmosfera
esplosiva
La protezione dai fulmini
Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini (D.Lgs 81/08)
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La fulminazione indiretta può causare danni agli impianti elettrici ed elettronici
La fulminazione diretta della struttura può causare danni materiali, agli esseri viventi e agli impianti
La protezione dai fulmini
E’ necessario effettuare la valutazione del rischiodovuto al fulmine secondo le norme tecniche (norma EN 62305 - CEI 81-10)
La protezione dai fulmini
Se il rischio calcolato è > del rischio tollerabile per quella struttura è necessario adottare sistemi di protezione al fine di ridurre la probabilità di danno entro un limite accettabile
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Verifiche e controlli
art. 86 D.Lgs 81/08
Ferme restando le disposizioni del DPR n. 462/01, in materia di verifiche periodiche , il datore di lavoro provvede affinché gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dai fulmini siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle norme di buona tecnica e la normativa vigente per verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza.
D.P.R. 22 ottobre 2001 N. 462
Si applica nei luoghi di lavoro dove è presente personale subordinato o ad esso equiparato
Ha sostituito le norme degli anni ’50 Riguardo l’omologazione e la verifica periodica di :
� impianti di messa a terra
� impianti di protezione dai fulmini
� impianti elettrici installati nei luoghi con pericolo di esplosione
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DPR 462/01
omologazione dell’impianto(nuovi impianti)
• La dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore per gli Impianti contro i fulmini e gli impianti di messa a terra equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell’impianto (non esiste più la prima verifica ISPESL)
• Gli impianti non possono essere messi in esercizio prima dell’omologazione
• entro 30 giorni dall’inizio dell’attività il datore di lavoro invia ad INAIL ed ASL la dichiarazione di conformità(Denuncia di impianto)
Per gli impianti preesistenti all’entrata in vigore del decreto rimangono valide le denunce presentate secondo il DM 12.9.59 (ex modelli A,B e C )
DPR 462/01
Impianti esistenti
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DPR 462/01
Verifiche periodiche
Gli impianti di terra e quelli contro i fulmini vanno verificati da un soggetto abilitato ogni 5 anni
Ogni 2 anni se si tratta di:• Cantieri• locali ad uso medico• ambienti a maggior rischio
in caso di incendio
DPR 462/01
Chi può eseguire le verifiche periodiche?
• ASL• Organismi abilitati dal ministero dello sviluppo economico
(le verifiche hanno un costo in base alle tariffe applicate dai soggetti erogatori del servizio)
Su richiesta del datore di lavoro !Non è più l’ ente pubblico che provvede in automatico
la responsabilità si è spostata sul Datore di Lavoro
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DPR 462/01
Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione
• La dichiarazione di conformità non equivale in questo caso all’omologazione
• La dichiarazione di conformità Va inviata all’ASL che provvede alla prima verifica di omologazione dell’impianto
DPR 462/01
Quali impianti nei luoghi con pericolo di esplosione vanno effettivamente denunciati e verificati?
• Solo gli impianti elettrici installati nelle zone classificate 0,1,20 e 21
• Le verifiche periodiche vanno fatte ogni 2 anni da parte dell’ ASL o di Organismi abilitati, su richiesta del datore di lavoro
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DPR 462/01
Verifiche a campione
• L’INAIL esegue verifiche a campione sugli impianti denunciati con particolare attenzione agli ambienti a maggior rischio elettrico
• Le verifiche dell’INAIL non sostituiscono le verifiche periodiche
Grazie per l’attenzione