LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIAIndagine sulle principali 50 città
Edizione 2009
con il Patrocinio di
Ministero dell’Ambientee della Tutela del Territorio
e del Mare
PremessaI dati che emergono dalla consueta e puntuale ricerca di
Euromobility sulla mobilità sostenibile in Italia, ci offrono alcune
interessanti indicazioni: cresce la sensibilità individuale al tema
ambientale e si confermano come buone pratiche per la mobilità
sostenibile iniziative quali il car sharing e il bike sharing.
Nel primo caso gli indicatori ci confermano la crescita delle auto ali-
mentate con carburanti a basso impatto ambientale, grazie anche
agli incentivi del Governo, ed è confermata la tendenza allo svec-
chiamento del parco circolante malgrado sia ancora evidente il diva-
rio tra il Centro Nord e il Sud del Paese.
Nel secondo si registra un trend in crescita nei due servizi, anche
se va messo in evidenza che queste iniziative, pur essendo molto
apprezzate, sono ancora poco conosciute e rappresentano per i
gestori e le Amministrazioni un costo ancora troppo elevato.
Inoltre non si è fino ad ora registrata una correlazione tra sviluppo
dei servizi e numero di auto in proprietà; più verosimilmente non si
contrae la proprietà dell’auto ma se ne riduce sensibilmente l’uso
quotidiano, specie negli spostamenti interni alle aree urbane.
Insomma a piccoli passi sembra che ci si stia avvicinando a quel
modello di mobilità più vicino alle migliori esperienze di alcune città
virtuose del Nord Europa, lasciando intravedere un futuro meno
preoccupante del presente.
La strada è ancora molto lunga e fidarsi del comportamento virtuo-
so di una sola parte della nostra Comunità è fuorviante; occorre
insistere nel proporre modelli di sviluppo delle città e del sistema
di mobilità nelle aree urbane che traguardino livelli di efficienza
energetica, salubrità ambientale, benessere individuale e collettivo e
per questo è indispensabile uno sforzo da parte di tutti. Il Governo
nazionale e le autorità locali devono assumere questo tema come
una delle priorità del Paese, dedicando risorse e regole perché le
migliori aspettative dei cittadini possano trovare sostegno e con-
fronto in politiche sagge e lungimiranti.
Arcangelo M. Merella Presidente Euromobility
PREMESSA 1
Supervisione tecnicaLorenzo Bertuccio - Direttore Scientifico Euromobility
Coordinamento Federica Parmagnani - Euromobility
Gruppo di ricercaEmanuela Cafarelli - Euromobility
Aldo Di Berardino - Euromobility
3INDICE
INDICE
Premessa 1
1. Introduzione 5
2. METODOLOGIA 7
3. GLI INDICATORI 9
4. ANALISI COMMENTATA DEI DATI 104.1 Lo stato di fatto 10
4.2 Le innovazioni 23
4.3 La qualità dell’aria 35
5 INDAGINE CONOSCITIVA a livello nazionale. 39Quanto gli italiani sanno sul bike sharing
6 SONDAGGIO DI OPINIONE a livello nazionale. 43Gli atteggiamenti degli italiani nei confronti
della mobilità
Conclusioni 52
Appendice 53
Sitografia 69
1. Introduzione
Il Rapporto sulla mobilità sostenibile in Italia, realizzato da Euromobility
con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare e grazie al contributo di Assogasliquidi e Consorzio Ecogas, è
alla sua terza edizione. Il Rapporto vuole essere una sintesi ragionata dei
dati raccolti attraverso il permanente Osservatorio sulla Mobilità
Sostenibile nelle principali 50 città italiane nato nel 2007 e gestito da
Euromobility.
L’edizione 2009, rispetto alle edizioni precedenti, ha considerato in modo
più approfondito alcuni indicatori che riguardano in particolare le innova-
zioni introdotte per la gestione della mobilità e la loro efficacia (Car
Sharing, Bike Sharing e Mobility Management); si è voluto indagare lo stato
di salute delle città in relazione alla presenza di auto di nuova generazio-
ne o alimentate a combustibili alternativi (GPL, Metano); senza tralasciare
gli indicatori più tradizionali come l'offerta di trasporto pubblico, le piste
ciclabili, l'adozione di strumenti di gestione e di pianificazione del traffico.
La presente edizione del Rapporto sulla Mobilità Sostenibile è inoltre cor-
redata da due indagini di approfondimento realizzate l’una, con l’obiettivo
di conoscere quanto gli italiani sappiano sul Bike Sharing e quale sia l’indi-
ce di gradimento di questo servizio; l’altra con l’obiettivo di analizzare gli
atteggiamenti e i comportamenti degli italiani nei confronti dell’ambiente
ed in particolare della mobilità sostenibile.
5INTRODUZIONE
7
2. Metodologia
L’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile prende in considerazione 50
Comuni italiani costituiti da tutti i capoluoghi di Regione e i Comuni con
più di 100.000 abitanti. Sono state prese in esame le medesime città con-
siderate nella precedente pubblicazione, fatta eccezione per il Comune di
Andria (BA) che è stato sostituito dal Comune di Udine. A differenza dei
due precedenti rapporti, l’edizione 2009 si presenta in versione compat-
ta, attraverso una sintesi ragionata dei dati raccolti ed organizzati in appo-
site schede.
LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
Fig. 1 - Localizzazione delle città consideratenello studio (Restituzione: Map&Guide)
8 METODOLOGIA
I dati raccolti e analizzati provengono da diverse fonti:
• Banca dati ISTAT1: per l’elaborazione degli indicatori sulla popolazione
residente;
• Banca dati ACI2: per l’elaborazione degli indicatori riguardanti il parco
veicolare circolante;
• Arpa Regionali: per i dati relativi alla qualità dell’aria. In questo caso i dati
sono stati raccolti a mezzo di un questionario compilato direttamente
dalle Arpa di competenza, i dati si riferiscono all’anno 2008.
• Ecosistema Urbano 20093 per i dati relativi alle zone a Traffico Limitato
e le Aree Pedonali;
• Legambiente per i dati relativi al Trasporto Pubblico Locale;
• Consorzio Ecogas per i dati relativi agli incentivi per i veicoli a Gpl e
Metano;
• ICS - Italia Car Sharing, Bolzano Car Sharing, Guidami S.r.l. e Car Sharing
Italia per i dati relativi al Car Sharing;
• Bicincittà S.r.l., Clear Channel Jolly Pubblicità S.p.a. per i dati relativi al
Bike Sharing.
I dati raccolti hanno permesso di rilevare la bontà delle misure di pianifi-
cazione strategica attuate dalle diverse Amministrazioni, allo scopo di con-
frontare le differenti realtà territoriali e poter valutare in modo adeguato
le peculiarità e le problematiche locali. Inoltre, dopo tre anni di attività, per
la prima volta vengono proposti i trend di andamento negli anni
2007/2008/2009 allo scopo di verificare se le azioni messe in campo stia-
no dando risultati positivi e di continuità.
1 I dati ISTAT relativi alla popolazione comunale residente si riferiscono al 31/12/2008.2 I dati ACI relativi al parco veicolare comunale si riferiscono al 31/12/2008.3 Ecosistema Urbano 2009 edito da Legambiente.
9LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
3. Gli indicatori
Sono stati scelti alcuni indicatori trasportistici e socio-territoriali giudica-
ti significativi per valutare i risultati raggiunti nelle diverse città prese in
esame:
Indicatori di tipo tradizionale:• variazione della popolazione residente;
• densità abitativa (ab/kmq);
• indice di motorizzazione comunale (veh/ab);
• percentuale per standard di emissione della flotta veicolare;
• percentuale dei veicoli privati alimentati con carburanti a basso impatto
ambientale (Gpl e Metano);
• offerta di Trasporto Pubblico Locale (vett*Km/abitanti);
• domanda di Trasporto Pubblico Locale (n° viaggi/anno/abitante);
• estensione delle Zone a Traffico Limitato e delle Aree Pedonali (mq/abitanti);
• estensione delle piste ciclabili (abitanti/100 Km di piste ciclabili);
• valutazione della qualità dell’aria (PM10 e NO2).
Indicatori relativi alle innovazioni:• Percentuale dei Mobility Manager;
• Car Sharing: auto in flotta; utenti; auto/popolazione; utenti/popolazione;
• Bike Sharing: biciclette; utenti; biciclette/popolazione; utenti/popolazione.
10 ANALISI COMMENTATA DEI DATI
4. Analisi commentata dei dati
4.1 Lo stato di fatto
11LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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13LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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14 ANALISI COMMENTATA DEI DATI
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15LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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17LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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19LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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20 ANALISI COMMENTATA DEI DATI
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21LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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23LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2008
4.2 Le innovazioni
24 ANALISI COMMENTATA DEI DATI
Fig
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25LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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27LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
Fig
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28 ANALISI COMMENTATA DEI DATI
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29LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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31LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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32 ANALISI COMMENTATA DEI DATI
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33LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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35LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2008
4.3 La qualità dell’aria
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37LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
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38 ANALISI COMMENTATA DEI DATI
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39LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
5. Indagine conoscitiva a livello nazionale Quanto gli italiani sanno sul Bike Sharing
In questo capitolo vengono presentati i risultati relativi ad un’indagine
conoscitiva effettuata a livello nazionale e realizzata da Pragma S.r.L. su
commissione del Club delle Città per il Bike Sharing, per la quale
Euromobility ha dettato le linee guida per la definizione dei quesiti da sot-
toporre agli intervistati. L’indagine è stata realizzata con l’obiettivo di
conoscere quanto gli italiani sappiano sul Bike Sharing e quale sia l’indice
di gradimento di questo servizio. Per rispondere a questi obiettivi è stato
intervistato per via telefonica (C.A.T.I.) un campione di 1.000 italiani mag-
giorenni, rappresentativo della popolazione italiana. Dall’indagine condot-
ta emerge che il Bike Sharing è un servizio ancora poco conosciuto dalla
popolazione italiana. In generale, infatti, solo una persona su cinque delle
intervistate dichiara di conoscere questo tipo di opportunità per muover-
si in modo alternativo all’auto privata. Il medesimo quesito posto a per-
sone che vivono in città dove è attivo il Bike Sharing fa innalzare il livello
di conoscenza ad una persona su due. Il 38% di coloro che dichiarano di
conoscere il Bike Sharing risiede in Comuni dove questo è presente e di
questi gli utilizzatori sono il 2,3%, per un mercato reale pari a 95.907 uten-
ti. Tra coloro che non usano il servizio, il 32% dichiara di utilizzare già la
propria bicicletta, il 15% lamenta un contesto sfavorevole come la man-
canza di piste ciclabili e la conseguente insicurezza, mentre il 53% adduce
motivi personali. Andando ad analizzare la propensione all’utilizzo in quel-
le realtà in cui il Bike Sharing non è ancora stato introdotto, risulta che il
22,7% della popolazione dichiara che lo utilizzerebbe “certamente” e il
15,4% “probabilmente”. Tali percentuali, sebbene riferite a preferenze
dichiarate e non a reali comportamenti, dimostrano che le potenzialità del
Bike Sharing sono molto ampie.
40 INDAGINE CONOSCITIVA A LIVELLO NAZIONALE
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42 INDAGINE CONOSCITIVA A LIVELLO NAZIONALE
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43LA MOBILITÀ SOSTENIBILE IN ITALIA: indagine sulle principali 50 città - Edizione 2009
6. Sondaggio di opinione a livello nazionale Gli atteggiamenti degli italianinei confronti della mobilità
In questo capitolo si presenta un estratto di un sondaggio di opinione effet-
tuato a livello nazionale e realizzato da ISPO - Istituto per gli Studi sulla
Pubblica Opinione per il quale Euromobility ha dettato le linee guida per la
definizione dei quesiti da sottoporre agli intervistati. Il sondaggio è stato
realizzato con l’obiettivo di analizzare gli atteggiamenti e i comportamenti
degli italiani nei confronti dell’ambiente e della mobilità. In particolare, la
ricerca ha avuto lo scopo, da un lato, di indagare le diverse opinioni circa
l’ambiente e il suo rapporto con l’economia e le politiche pubbliche (Green
Economy), dall’altro di rilevare i comportamenti e le scelte del cittadino ita-
liano in materia di ambiente e mobilità. I quesiti qui presentati sono un
estratto dell’indagine e riguardano in particolare gli atteggiamenti degli ita-
liani nel momento delle scelte relative alle modalità di spostamento e alle
opinioni espresse in materia di traffico e mobilità. Per rispondere a questi
obiettivi è stato intervistato per via telefonica (C.A.T.I.) un campione di 800
italiani maggiorenni, rappresentativo della popolazione italiana. Dalle rispo-
ste degli intervistati emerge che gli italiani si dimostrano sensibili alle pro-
blematiche relative al traffico veicolare e si dichiarano disposti ad attuare
comportamenti che favoriscano una diminuzione del traffico privato per il
miglioramento della qualità dell’aria. Il traffico viene messo al secondo
posto, dopo gli scarichi industriali, tra i fattori che contribuiscono all’inqui-
namento atmosferico e il 60% del campione ritiene che i provvedimenti
attuati dalle Pubbliche amministrazioni per ridurre l’inquinamento siano
poco o per nulla efficaci. Il 50% degli intervistati risponde di utilizzare spes-
so mezzi alternativi al veicolo privato, mentre per i viaggi e le vacanze è
ancora bassa la percentuale di chi sceglie il treno (21%).