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  • Data e Ora: 09/11/09 00.12 - Pag: 11 - Pubb: 09/11/2009 - Composite

    Giornale di Brescia Lunedì 9 Novembre 2009 in primo piano 11

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    LE NOSTREINIZIATIVE

    Soccorso e ricoveratoil sindaco di Sabbio

    La lunga giornata del Papa

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    ■ «Che emozione, che emozione». Leparole della religiosa mentre varca l’in-gresso della chiesa esprimono il senti-mento della comunità. Sono le 10.25, ilPapa ha lasciato da pochi minuti Botti-cino Sera e i fedeli riempiono la basilicasantuario per la Messa solenne.«Un’emozione enorme, straordinaria»,ripetono anche il parroco don RaffaeleLicini e il sindaco Mario Benetti, i solibotticinesi ad accompagnare Benedet-to XVI in chiesa per la preghiera davan-ti alla teca con le reliquie di Sant’Arcan-gelo Tadini.

    Una mattina unica

    È una mattina unica per il paese e lasua gente. Profondo il senso della visitapapale, prima tappa della giornata bre-sciana di Benedetto: l’omaggio alla me-moria, alla santità e all’opera di un sa-cerdote diocesano, un parroco, un pretesociale come don Tadini. «Cari fratelli esorelle sono molto felice di essere qui,nella parrocchia di Sant’Arcangelo Tadi-ni, che ho canonizzato poco tempo fa (il26 aprile, ndr) e dal quale sono stato edi-ficato». Il programma non prevede unsuo intervento, dovrebbe essere una visi-ta silenziosa ancorché intensa, ma ilPontefice non vuole lasciare i duemila-cinquecento fedeli raccolti in piazza IVNovembre senza la sua parola. Dopo la

    sosta davanti all’altare dedicato a San-t’Arcangelo, si ferma all’ingresso dellachiesa e parla al microfono, sovrastan-do il suono delle campane.

    «Don Tadini - sottolinea BenedettoXVI - ha dato un dono all’umanità. Ciha insegnato a lavorare per un mondofraterno, ci invita a vivere non per sestessi, ma per gli altri». A pochi metridal Pontefice c’è la testimonianza con-creta di questo impegno, le religiose del-la Congregazione delle Suore Operaie,creata da Tadini nel 1900. Il Papa salutala folla con un sorriso grande e dolce:«Grazie per l’accoglienza calorosa. Au-guri e buona domenica».

    Dieci minuti d’oro

    La visita a Botticino Sera dura dieciminuti. Dalle 10.10 alle 10.20. Ma l’inten-sità e il valore di questi eventi non si mi-sura ovviamente con la clessidra. Bene-detto XVI arriva sulla papamobile, ac-compagnato dal segretario padre Ge-org Gaenswein e dal Vescovo di Brescia,monsignor Luciano Monari. Oltre quat-tro chilometri di strade botticinesi fraali di folla festante, prima di imboccarevia Carini e poi piazza IV Novembre. Sulsagrato ad accogliere il Papa ci sono ilparroco e il sindaco, gli danno il benve-nuto con rispetto e commozione. Calo-roso l’abbraccio fra il Vescovo e don Raf-

    faele: a sottolineare la comunione fra ilpresule e il suo sacerdote, la gioia condi-visa per questa visita. Intorno, battonocontinuamente le mani le tantissimepersone arrivate fin dalle 7.30 per pren-dere posto. L’attesa è cresciuta con ilpassare dei minuti, con gli annunci cheindicavano l’avvicinarsi del Papa. «È ar-rivato alla rotonda»; «È davanti alla Ban-ca»; «Eccolo...».

    L’allegria e la gioia dei bambini

    In prima fila dietro le transenne ci so-no i bambini, sventolano le bandierinebianche e gialle del Vaticano. Il Papascende, saluta ed entra nella basilica diSanta Maria Assunta con il Vescovo e,fra gli altri, il bresciano cardinale Gio-van Battista Re. Resta cinque minutinel santuario, pregando davanti alle reli-quie di don Tadini. Riceve i doni dellacomunità, simboli locali raccolti in unacesta: fra l’altro un’incisione di BattistaTregambe, una targa in marmo, calze,bottiglie di vino; e poi un aquilone conun messaggio di pace degli Aquilonistibresciani.

    All’uscita, ecco la sorpresa: quelle pa-role per ricordare la santità dell’uomoche fu pastore di Botticino Sera dal1885 alla morte, nel 1912. Frasi che arri-vano al cuore dei fedeli. Poi il Papa scen-de i gradini del sagrato e si accosta ai

    bambini. Stringe mani, accarrezza testee guance, regala sorrisi e saluti. Tuttivorrebbero toccarlo, dirgli qualcosa, affi-dargli un pensiero: ma Brescia attendee bisogna andare. La papamobile lasciala piazza, mentre Benedetto XVI salutacon ampi gesti delle braccia e risuonanole note della Banda «Giuseppe Forti».

    Cose semplici e belle«Il Papa ha detto cose semplici e bel-

    le» commenta il parroco don Raffaele,che mentre la sua gente entra in chiesaper la Messa si gusta sul sagrato una si-garetta distensiva. «Ci ha detto di segui-re l’esempio di don Tadini, di volerci be-ne, di non dimenticare l’impegno socia-le. Quello del Santo è un messaggio vec-chio ma sempre nuovo». Il Papa, ha rive-lato il parroco, ha fatto un regalo impre-visto alla parrocchia: «Un calice».

    Una giornata indimenticabile ancheper il sindaco Mario Benetti: «L’incon-tro con il Papa, la partecipazione dellagente ci ripagano del grande lavoro com-piuto per organizzare questo evento.Un grazie a tutti coloro che l’hanno resopossibile». Fra gli altri le centinaia di al-pini, volontari della protezione civile edella parrocchia, coordinati da Giaco-mo Rossi, che hanno curato l’accoglien-za lungo il percorso. Presenza e sacrifi-cio nel nome di Sant’Arcangelo.

    Enrico Mirani

    con LE GRANDI BATTAGLIEVOL. 11

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    ■ Applausi lunghissimi e scroscian-ti, quelli che la comunità di Concesioha regalato al Santo Padre nell’ultimatappa prima della partenza per Cittàdel Vaticano. Ed il nome Benedettoscandito, con gioia ed affetto, ad acco-gliere una figura che traccia più di al-tre la continuità con Papa Paolo VIche proprio nella chiesa di sant’Anto-nino è stato battezzato il 30 settembre1897.Alla fonte battesimale la preghiera delPontefice, con i fedeli che a fatica trat-tenevano gli applausi e la voglia di tra-smettere la loro gioia e il loro calore al-l’illustre ospite.Nella stessa chiesa, l’arcivescovo di Mi-lano Giovanni Battista Montini tornò50 anni orsono. «Ricordando il suo Bat-tesimo, si interrogava su come avevacustodito e vissuto questo grande do-no del Signore e, pur riconoscendo dinon averlo nè compreso abbastanza,nè abbastanza assecondato, confessa-va: "Vi voglio dire che la fede che ho ri-cevuto in questa chiesa con il sacra-mento del Santo Battesimo è stataper me la luce della vita...la lampadadella mia vita"».Ed ha proseguito: «Ricordandolo, mipiace salutare con affetto tutti voi suoicompaesani, il vostro parroco e il sin-daco insieme a mons. Luciano Monari

    e a quanti hanno voluto essere presen-ti a questo breve eppure intenso mo-mento di intimità spirituale». Il discor-so del santo Padre, davanti a centina-ia di fedeli nella Pieve di S. Antonino diConcesio (presenti anche i fedeli delleparrocchie di S. Andrea, Stocchetta,Costorio e S. Vigilio), ha fatto eco alleparole di Paolo VI, per poter domanda-re: «Come vivo io il mio Battesimo?».Il sacramento del Battesimo, dunque,è stato il filo conduttore del discorsodi commiato del Papa, pronunciatocon una voce provata dalla lunga e in-tensa giornata bresciana.«Cari fratelli e sorelle, non dimentichia-mo il dono immenso ricevuto il giornoin cui siamo stati battezzati! In quelmomento Cristo ci ha legati per sem-pre a sé, ma, da parte nostra, conti-nuiamo a restare uniti a Lui attraver-so scelte coerenti con il Vangelo?».«Non è facile essere cristiani! Ci vuolecoraggio e tenacia per non conformar-si alla mentalità del mondo, per non la-sciarsi sedurre dai richiami talvolta po-tenti dell'edonismo e del consumismo,per affrontare, se necessario, anche in-comprensioni e talora persino vere per-secuzioni - ha detto il Pontefice -. Vive-re il Battesimo comporta restare sal-damente uniti alla Chiesa, pure quan-do vediamo nel suo volto qualche om-

    bra e qualche macchia. È lei che ci harigenerati alla vita divina e ci accompa-gna in tutto il nostro cammino: amia-mola, come nostra vera madre! Amia-mola e serviamola con un amore fede-le, che si traduca in gesti concreti all'in-terno delle nostre comunità, non ce-dendo alla tentazione dell'individuali-smo e del pregiudizio, e superandoogni rivalità e divisione. Così saremoveri discepoli di Cristo!». Poi, ancoraparole di gratitudine per l’accoglienzaricevuta, prima di incamminarsi versol’uscita dalla navata principale dellaPieve. Un cammino lento, trattenutodai fedeli, dalla loro commozione e dalloro entusiasmo. Molti gli occhi umiditra le persone che sono riuscite a strin-gere le mani del Papa; molti i segnalidi devozione, di una fede sincera e pro-fonda che bada alla sostanza delle co-se.«Solo se trova la luce che lo illumina egli dà pienezza di significato, l’essereumano è veramente felice. Questa lu-ce è la fede in Cristo, dono che si ricevenel Battesimo e che va riscoperta co-stantemente per essere trasmessa aglialtri»: parole del Santo Padre, pronun-ciate davanti a fedeli felici di vedere inlui il testimone di Cristo.

    Anna Della Moretta

    Gli applausi scrosciantidella comunità di ConcesioNella tappa finale della visita pastorale il Papa si è recato alla Pieve di S. AntoninoIl ricordo del Battesimo di Paolo VI e l’invito «a restare saldamente uniti alla Chiesa»

    ■ Una gioia incontenibile che so-lo la felicità di una nuova vita puòdare. Questo l’esito di un’emergen-za affrontata dagli uomini del 118ieri mattina in piazza Paolo VI, po-co prima che Papa Benedetto XVIgiungesse nell’abbraccio dei fedeli.

    Pochi minuti prima dell’arrivodel corteo papale, infatti, la signo-ra Sonia, giunta in città con gli ami-ci dell’oratorio di Maderno, è statacolta da un malore. Giunta quasi altermine della gravidanza del secon-do figlio, la signora è stata pronta-mente assistita dal cordone sanita-rio ed è stata portata d’urgenza al-l’Ospedale Civile dove, un’orettadopo, ha partorito un bellissimomaschietto.

    «Riccardo è nato prestissimo, an-che senza dover attendere quelparto indotto che i medici mi ave-vano preventivato avendo ormai ilpiccolo raggiunto i tre chili e seicen-to grammi. Il termine della gravi-danza era il 18, ma evidentementel’emozione della visita del Papa ha

    giocato sul piano emotivo in manie-ra determinante». Così il piccoloRiccardo, vispo e sano, è nato nelbel mezzo della cerimonia a cui i ge-nitori, Sonia e Pierangelo con la so-rellina Camilla, volevano partecipa-re con la comunità parrocchiale diMaderno. «Siamo felicissimi - ha di-chiarato sorridente la madre ai mi-crofoni di Teletutto - l’unica remo-

    ra è che non sono riuscita a vedereBenedetto XVI. Ma questa benedi-zione del cielo vale più di qualsiasialtro, per noi...». Benvenuto dun-que a Riccardo. Ai genitori, Sonia ePierangelo, così come alla piccolaCamilla, vanno anche le nostre feli-citazioni.

    Roberto Manieri

    Un malore in piazza e nasce il piccolo RiccardoUna donna gardesana, assistita dai soccorritori del 118, ha partorito dopo un’ora al Civile

    A Mairano evento seguito su maxischermo Formigoni: la Lombardia terra di fede

    ■ Oltre all’intervento per soccorrere la don-na che poi ha dato alla luce il piccolo Riccar-do, i medici e gli operatori del 118 sono interve-nuti per prestare aiuto a un fedele colpito dainfarto. Si tratta del sindaco di Sabbio Chiese,Rinaldo Bollani, presente alla celebrazione in-sieme a molti altri primi cittadini.

    Anch’egli, come la donna partoriente, è sta-to portato in ospedale e fortunatamente le suecondizioni sono migliorate, anche se bisognaattendere almeno 72 ore dal momento in cui siè verificato il malore perché l’uomo, 54 anni, diprofessione ragioniere, la scorsa primavera rie-letto primo cittadino del centro valsabbino,possa essere dichiarato fuori pericolo.

    La «task force» del soccorso, attiva per tuttala giornata nei luoghi di maggiore assembra-mento, ha effettuato anche altri interventi, maper malori meno preoccupanti.

    ■ Sono le 9.20 quando una luce appa-re nel cielo di Ghedi: è l’Airbus dell’aero-nautica militare con il Santo Padre abordo. E da quel momento tutti i pre-senti all’aerobase volgono lo sguardoverso l’alto senza distoglierlo neancheun secondo. L’atterraggio avviene quat-tro minuti dopo, alle 9.24. Qualche atti-mo ancora e il velivolo con le bandieri-ne del Vaticano sventolanti si ferma sul-la pista nel luogo in cui nel frattempo èstata preparata la papamobile.

    Il primo a scendere dalla scaletta èGianni Letta, il sottosegretario alla pre-sidenza del Consiglio, partito da Ciam-pino insieme al Pontefice poco dopo leotto e mezza. Quindi alle 9.35 un Bene-detto XVI sorridente tocca il suolo bre-sciano. La giornata è fredda e ventosa,ma una manciata di minuti prima delsuo arrivo è inaspettatamente cessatodi piovere.

    Ad accogliere il successore di Pietrovi sono numerosi rappresentanti delleistituzioni e della Chiesa bresciana, tut-ti visibilmente emozionati: tra i presen-ti, il Vescovo Luciano Monari, il parrocodi Ghedi, don GianMario Morandini, ilcappellano dell’aeroporto don OscarRaineri, il sindaco di Brescia, AdrianoParoli, il presidente della Provincia, Da-niele Molgora, il numero uno del Pirello-ne, Roberto Formigoni, il prefetto Nar-cisa Livia Brassesco Pace, il sindaco diGhedi, Lorenzo Borzi, il questore Vin-cenzo Montemagno, il comandante deiCarabinieri Marco Turchi, il comandan-te dell’aerobase Francesco Vestito, il co-mandante dei Vigili di Ghedi, AngeloBelloni.

    A bordo della papamobile, insieme alPontefice, salgono il Vescovo Monari eil segretario particolare Georg Gaen-swein. Quello all’«Alfredo Fusco» è solouno scalo tecnico e Papa Benedettoparte subito alla volta di Botticino. Nonprima, però, di un saluto al gruppettodi giornalisti e fotografi che ha atteso ilsuo arrivo in aeroporto.

    Un’attesa vissuta, con un’emozione

    crescente attimo dopo attimo, insiemealle autorità al Circolo degli ufficiali del-l’aerobase. Qui, una manciata di minutiprima dell’atterraggio, abbiamo incon-trato anche il parroco di Ghedi, donGianMario Morandini: «La nostra co-munità accoglie questa visita con sim-patia e speranza: siamo contenti che ilPontefice, pur non fermandosi, inizi lasua visita proprio da Ghedi, nella no-stra terra - osserva -. Personalmente hoassistito pure alle visite di Papa PaoloVI e di Giovanni Paolo II, ma ogni voltaè davvero un’occasione particolare: ilpapa è il successore di Pietro, è "il dolceCristo in terra", come diceva Santa Ca-terina. Per questo già alle prime ore delgiorno, nonostante la pioggia battente,molti parrocchiani si sono sparpagliatilungo le strade in attesa del passaggiodel Pontefice e molti altri, che non sonopotuti essere presenti, hanno seguito ilPapa in preghiera attraverso le ripresetelevisive».

    A queste parole fanno eco quelle diLorenzo Borzi: «Questo momento èestremamente significativo per me co-me sindaco di Ghedi, ma anche per tut-ta la cittadinanza: il tempo avverso nonè bastato a scoraggiarla e ha dimostra-to grande fede nel voler assistere co-munque al passaggio del Santo Padre.Senza dubbio per noi è stata una visitamolto sentita, alla quale insieme al par-roco ci eravamo preparati con due setti-mane molto intense. Devo dire che per-sonalmente mi sono alzato molto pre-sto, ma mi ha svegliato prima l’emozio-ne della sveglia».

    Non è però la prima volta che il sinda-co assiste a una visita papale nella no-stra terra: «Già quando avevo undici an-ni - ci racconta - ho visto il Pontefice,che allora era Papa Wojtyla, qui all’aero-porto. Ero insieme alla mia famiglia e ri-cordo che anche allora avvertii una sen-sazione incredibile. Sono proprio espe-rienze che segnano la vita».

    Marco Tedoldi

    Ghedi, l’emozionedel primo contatto

    Botticino, il dono di un saluto a sorpresaDopo la meditazione nella parrocchiale sulle spoglie di San Tadini, il gradito fuoriprogramma coi fedeli«Io, edificato da Sant’Arcangelo» ha detto il Papa intrattenendosi brevemente con la gente sul sagrato

    ■ Un maxischermo nella palestra del paese,per dar modo a tutti i concittadini di vivere lavisita del Papa insieme, condividendo le emo-zioni della giornata. È quello che ha voluto in-stallare il Comune di Mairano, per dar modo atutti di vivere in diretta l’arrivo di BenedettoXVI nel Bresciano, da quando è atterrato al-l’aeroporto di Ghedi fino all’Angelus.

    Circa 250 i fedeli che - non potendo parteci-pare alla Messa per l’assenza dei due parroci,don Amatore e don Giuliano perché in piazzaPaolo VI - hanno deciso di seguire la celebrazio-

    ne eucaristica nelle immagini trasmesse in di-retta. Tanti i bambini delle età più diverse, daquelli di prima elementare fino a quelli di se-conda media, con anche qualche adolescente,che si sono seduti in tribuna riempiendo la pa-lestra.

    «Una bella esperienza comunque - commen-ta chi l’ha vissuta -, forse un po’ pesante per ipiù piccoli. Ma anche loro hanno seguito tuttala cerimonia con attenzione. Il nostro pensieropoi è andato ai nostri giovani impegnati comevolontari in piazza, sotto la pioggia».

    ■ «Il no della Corte di Strasburgo al Crocifis-so in classe è una decisione che nuoce all’Euro-pa stessa». Così il presidente della Regione, Ro-berto Formigoni, all’aeroporto di Ghedi men-tre attendeva il Pontefice. «Il Papa - ha aggiun-to - porta il Crocifisso tutti i giorni e a tutte leore ben visibile sul petto: anche noi siamo chia-mati a portarlo soprattutto nel cuore e a testi-moniarlo pubblicamente. Credo quindi che lapretesa dei giudici Ue di negare le radici del-l’Europa sia una posizione che fa male all’Euro-pa stessa: laici o cattolici che siano, i cittadini

    che la compongono, provengono da migliaiad’anni fondati sulla cultura giudaico-cristiana.Dunque il cristianesimo è dentro le nostre radi-ci, nella nostra storia e nel nostro presente».

    Il numero uno del Pirellone ha poi ringrazia-to pubblicamente Papa Benedetto «per averdeciso di passare un altro giorno in Lombar-dia: era stato già a Pavia e Vigevano alcuni an-ni fa e ora è arrivata anche la visita bresciana.Questa è una terra carica di fede: la società èsecolarizzata, ma qui esiste ancora una fedeprofonda come il Papa stesso ben sa». tedo

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    Il Pontefice pronuncia il suo discorso nella Pievedi Sant’Antonino a Concesio. Sotto, i fedeli

    Il Papa ricevuto all’aeroporto di Ghedi

    Bagno di folla perBenedettoXVIaBotticinoSera

    La signora Sonia, intervistata dopo il parto

    ■ L’arrivo a Ghedi, la tappa a Bottici-no, l’assembramento della folla per levie della città e la celebrazione eucari-stica in Piazza Paolo VI. L’attesa diConcesio, seguita dalla visita alla casadi Giovanni Battista Montini e dal-l’inaugurazione dell a nuova sede del-l’Istituto Paolo VI. E, ancora prima, ifervidi preparativi in città, con l’allesti-mento dei percorsi, il posizionamentodei maxischermi e la realizzazione delpalco; insieme ai controlli per garanti-re la sicurezza e la disposizione dei vo-lontari. Decine di immagini - e non solo- per raccontare la visita di Papa Bene-detto XVI in terra bresciana.

    Così il sito web www.giornaledibre-scia.it ha seguito passo per passo, findalla concitata vigilia, i momenti salien-ti di un evento ricchissimo di emozioni,raccontate attraverso le fotografie, in-sieme ai filmati e ai servizi del telegior-nale di Teletutto, pubblicati puntual-mente sulla home page e corredati daracconti in presa diretta, offerti ai letto-ri.

    Il programma della visita e le infor-mazioni di servizio, come il percorsodel Pontefice e le modifiche alla viabili-tà, hanno convogliato nei giorni scorsi i«click» dei lettori. Solo un antipasto al-la giornata di ieri, fittissima di aggior-namenti fin dalla prima mattina. Ag-giornamenti multimediali a tutti i livel-li: per ogni tappa decine di immagini euno o più filmati, oltre a un link attivoalla diretta di Teletutto, il tutto «ag-ganciato» ai testi con il racconto deimomenti principali della giornata.

    ■ La giornata bresciana di Benedet-to XVI è stata seguita passo passo daTeletutto con una lunga diretta duratapiù di 10 ore, dalle 8.30 alle 19 e con unatrasmissione serale dedicata ad un rie-pilogo della giornata. L’emittente delgruppo ha curato anche il service deimaxischermi posizionati in vari puntistrategici della città e gestito la diffu-sione delle immagini sulle piazze, rac-cogliendo e raccontando per i brescia-ni, con le moltissime telecamere posi-zionate in città e fuori, la visita del Pa-pa.

    La diretta è partita alle 8.30 da piaz-za Paolo VI con l’afflusso dei pellegrini.A Ghedi il commento in diretta dei pri-mi passi bresciani del Santo Padre e aseguire, a Botticino, l’omaggio a San-t’Arcangelo Tadini.

    All’interno del telegiornale i servizi egli approfondimenti realizzati durantela mattinata dalla redazione nei pas-saggi più significativi del percorso pa-pale. Nel pomeriggio, dallo studio alle-stito all’Istituto Paolo VI, si è seguitapasso passo la visita di Benedetto XVI.Teletutto è stata col Papa anche nel-l’incontro con la comunità di Concesio,fino al saluto della terra bresciana al-l’aerobase di Ghedi. Anche nel tg dellasera ampio spazio alla giornata brescia-na di Benedetto XVI, prima della tra-smissione speciale che ha riproposto imomenti salienti della visita papale.


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