Download - La favola del Porcospino
![Page 1: La favola del Porcospino](https://reader036.vdocuments.mx/reader036/viewer/2022062408/56814205550346895dade7cd/html5/thumbnails/1.jpg)
![Page 2: La favola del Porcospino](https://reader036.vdocuments.mx/reader036/viewer/2022062408/56814205550346895dade7cd/html5/thumbnails/2.jpg)
Durante l’era glaciale
molti animali morivano a causa del freddo.
I porcospini, percependo la situazione, decisero di unirsi in gruppi, così si coprivano e si proteggevano vicendevolmente, però le spine di ognuno ferivano i compagni più vicini, giustamente quelli che offrivano più caldo.
![Page 3: La favola del Porcospino](https://reader036.vdocuments.mx/reader036/viewer/2022062408/56814205550346895dade7cd/html5/thumbnails/3.jpg)
Per questo motivo alcuni decisero di allontanarsi dagli altri ma cominciarono di nuovo a morire congelati.
![Page 4: La favola del Porcospino](https://reader036.vdocuments.mx/reader036/viewer/2022062408/56814205550346895dade7cd/html5/thumbnails/4.jpg)
A quel punto o sparivano dalla Terra o accettavano le spine dei compagni.
Con saggezza, decisero di tornare a stare insieme.
![Page 5: La favola del Porcospino](https://reader036.vdocuments.mx/reader036/viewer/2022062408/56814205550346895dade7cd/html5/thumbnails/5.jpg)
Impararono così a convivere con le piccole ferite che la relazione con un simile molto prossimo può causare, poiché la cosa più importante era il caldo dell'altro.
E così sopravvissero.
![Page 6: La favola del Porcospino](https://reader036.vdocuments.mx/reader036/viewer/2022062408/56814205550346895dade7cd/html5/thumbnails/6.jpg)
![Page 7: La favola del Porcospino](https://reader036.vdocuments.mx/reader036/viewer/2022062408/56814205550346895dade7cd/html5/thumbnails/7.jpg)
La migliore relazione non è quella che unisce persone perfette,
è quella dove ognuno impara a convivere coi difetti degli altri,
ad ammirare le sue qualità
ed ad avere bisogno sempre del suo fianco.
![Page 8: La favola del Porcospino](https://reader036.vdocuments.mx/reader036/viewer/2022062408/56814205550346895dade7cd/html5/thumbnails/8.jpg)
Musica: Astor Piazzolla – Oblivion
Violino: Uto Ughi