Download - Il Disegno, la Fotografia ed essere Amati
Divisione funzionale nel nostro cervello
VerbaleLogicoAnaliticoDenominazioneClassificazioneLetturaScritturaMatematicaLineareDominante
SpazialeVisivoPercettivoMusicaArteAmore
Roger Wolcott Sperry
Cosa normalmente succede …
• La parte SX del cervello prende il controllo
• Si accede alla “catalogazione” della rappresentazione del cavallo
• Si disegna questo senza “vedere” veramente il cavallo.
CAVALLO =
Quindi io non “sò” disegnare perché:
• La parte Sx (dominante) prende il controllo
• Accede alla catalogazione “generica” esemplificata del cavallo
• E voi non “vedete” veramente il cavallo
• Ma vi limitate a disegnare la rappresentazionecatalogata
• La parte Dx del cervello invece vipermetterebbe di “vedere” veramente inmodo spaziale il cavallo
Sottoporre al cervello un compito che
non sa risolvere la parte Sx
• Mettere la parte Sx del cervello di fronte a qualcosa che non riesce a risolvere (trovare nelle classificazioni)
• Lascerà il campo alla parte Dx del cervello che inizierà a “vedere” veramente il disegno
• E guiderà la mano a seguire le linee, le intersezioni, gli angoli, ecc.
• Una sensazione di “assorbimento” e di assenza temporale avvolgerà il disegnatore
• Questo è un chiaro segnale che la parte Dx del cervello stà lavorando ed i risultati si vedranno sulla qualità del disegno.
Betty Edwards
Passiamo alla fotografia …
• Il discorso appena fatto per il disegno, dove chi disegnacon buoni risultati usa la parte Dx, non cambia.
• Abbiamo visto che per “vedere” veramente qualcosabisogna che la parte Dx prenda il controllo.
• Se si vuole suscitare interesse in chi osserva la nostrafoto bisogna stimolare l’entrata in gioco della parte Dx delsuo cervello, la parte “creativa” in modo che “veda” coninteresse la nostra foto.
• E quindi bisogna sottoporre alla parte Sx del suo cervellouna “situazione” non catalogata cioè diversa dalla classicafoto-cartolina = non interesse.
Come si fa ?
• Come riusciamo a non fare la classica foto cartolinaosservata e classificata senza interesse dalla parte Sxdel cervello dell’osservatore ?
• “Stupire” l’osservatore e dare alla sua parte Sxqualcosa di nuovo / diverso / particolare che non sàriconoscere -> Dx
• Utilizzando le regole del design e della composizioneper costruire una foto interessante.
• Regole quali “Coinvolgere l’osservatore”, “Usareprospettive interessanti”, “Usare simmetrie e riflessi”,ecc., ecc.
• Ora alcuni esempi …
Alla ricerca del nostro “stile”
• “Stile” è un modo riconoscibile e personale di fare foto o dipinti.
• È quello che fà evolvere un buon fotografo dotato di tecnica e “visione fotografica” verso un “autore”.
• Spesso è la combinazione di composizione, lunghezza focale, illuminazione, sfocatura … ma non solo o non sempre.
• Bilanciamento per ottenere l’equilibrio e lo sconvolgimento dell’equilibrio per stupire.
Come essere amati ?
• Vorrei creare un parallelo un po’ “semi-serio” tra la costruzione di un opera d’artee la valorizzazione di noi stessi.
• Cioè come riuscire a farsi “vedere” da unapersona a noi cara e perché no come farsiamare da essa.
• Usare le regole della “composizione”artistica – fotografica su noi stessi.
Coinvolgere l’osservatore (o meglio la
persona che ci interessa)
• Farlo/a sentire “parte” di quello che stiamo dicendo con domande o esempi vicini a Lui/Lei.
• Uso delle “pause” mentre stiamo parlando … creano interesse e coinvolgimento.
• Uso delle mani … gesticolare accompagnando i nostri discorsi crea enfasi ed attrazione.
Prefazioni di …
• Vincenzo Marsiglia (artista): “Vincenzo Marsiglia è nato aBelvedere Marittimo (CS) nel 1972. E’ un artista poliedrico: partedall'unitarietà stilistica di un simbolo grafico semplice, quasiprimitivo, che viene declinato per mezzo di tecniche semprediverse, divenendo quasi un pretesto iconico per sperimentare ilcircostante e tutte le sue possibilità.”
• Giulio Di Meo (fotografo): “Giulio Di Meo è nato a Capua (Ce) nel1976. Fotografo freelance di grande talento e sensibilità,particolarmente impegnato nel reportage sociale. La sua fotografiaè capace di catturare l'anima delle piccole cose, la bellezza di unsemplice gesto, la quotidianità spesso invisibile che ci circonda.”