Il cuore di Milano40 anni di successi nati dalla collaborazione tra la Fondazione e l’Ospedale
Non si parla solo del ‘cuore’ della città. Ma
anche del cuore di chi l’ha ispirato, quel-
l’Angelo De Gasperis, cardiochirurgo di
fama mondiale, che fino al suo ultimo
giorno ha dedicato la vita alla formazione dei
giovani. E del cuore dei suoi allievi, Fausto
Rovelli, Renato Donatelli e Alessandro
Pellegrini, che hanno mantenuto lo spirito
pionieristico del maestro e hanno dato vita
alla Fondazione A. De Gasperis per soste-
nere il Dipartimento Cardiologico De Ga-
speris dell’Ospedale Niguarda, centro di
eccellenza per la cardiochirurgia. Sono pas-
sati 40 anni da quel 28 febbraio 1968 in cui
i tre allievi del ‘maestro’e il Cav.Lav. Furio
Cicogna diedero vita all’Associazione Amici
del centro Cardiologico De Gasperis” con la
prima raccolta fondi. E sono passati anche
40 di grandi traguardi, raggiunti con la bra-
vura degli specialisti di Niguarda e il sup-
porto della Fondazione: dai primi interventi
‘a cuore aperto’ sui bambini, al primo tra-
pianto cardiaco a metà degli anni Ottanta, ai
primi pacemaker, fino alla recente istituzione
di un reparto di Risonanza Magnetica inte-
ramente dedicato alla cardiologia. “Da sem-pre - sottolinea Benito Benedini, Presidente
della Fondazione De Gasperis - il nostroscopo è di essere di ausilio all’attività me-dica, favorendo la promozione, lo sviluppo eil potenziamento del Dipartimento De Ga-speris, per contribuire ad accrescerne il li-
vello di eccellenza”. Pasquale Cannatelli,
Direttore Generale di Niguarda, aggiunge:
“La collaborazione tra l’Azienda Ospeda-liera e la Fondazione, così preziosa in questi40 anni, deve continuare e svilupparsi a fa-vore della costruzione del bene comune, so-prattutto del bene dei nostri pazienti,nell’ottica dellla sussidiarietà, parola sem-pre più valorizzata nella linea politica dellaRegione Lombardia.” Per festeggiare il suo
compleanno la Fondazione organizza “Il
Cuore di Milano”, un’iniziativa che a par-
tire da questo mese vedrà la città di Milano
protagonista di una serie di eventi dedicati a
cittadini, giovani medici e specialisti.
GLI EVENTI A PAGINA 7
> EDITORIALE
ANNO 3 - NUMERO 2 Aprile - Maggio 2008Poste Italiane SpA - Sped.abb.post. Dl n 353/2003 - art 1 (comma1) D&B Milano - DISTRIBUZIONE GRATUITA
Un ospedalenella rete
di Carlo Nicora*
E’ la prima volta che scrivo dalle pagine
de “Il Giornale di Niguarda” in qualità di
direttore sanitario. La scelta del tema da
trattare non è stata semplice; sono tanti
gli argomenti su cui il direttore sanitario
può dare il proprio contributo rispetto
all’attività di programmazione in azienda
o agli indirizzi di politica sanitaria. Ma
alla fine ho scelto di raccontare l’espe-
rienza vissuta in questi due mesi nel per-
corso tecnico di collaborazione che il
nostro Ospedale ha svolto con la ASL
Città di Milano. Si è conclusa, infatti,
poche settimane fa la negoziazione tra la
Direzione Generale e la ASL città di Mi-
lano per la stipula del contratto che oltre
agli aspetti economici quest’anno ha pro-
posto un interessante percorso di condi-
visione degli obiettivi volti al migliora-
mento della qualità del servizio offerto ai
cittadini milanesi, mettendo inoltre le basi
per lo sviluppo di un processo di miglio-
ramento che ci vedrà attori nel prossimo
triennio. Contestualmente, questo impe-
gno contrattuale si è trasferito, in una
sorta di “contaminazione positiva”, all’in-
terno dell’ospedale che ha visto subito
all’opera gli Uffici di Staff e il Collegio
di Direzione per dar vita a tavoli di pro-
gettazione e gruppi di lavoro all’interno
dei vari servizi.
Ma su cosa stiamo lavorando?
Un esempio per quanto attiene alla assi-
stenza alla persona è stato quello di defi-
nire e quindi applicare linee guida e
protocolli comuni per le patologie croni-
che ad alto impatto assistenziale quali:
diabete, ipertensione, broncopatie croni-
che. Questa sfida stimolante ha l’obiet-
tivo di garantire a tutti i milanesi un
percorso di cura ed assistenza individuato
come il più efficace e di alta qualità.
...SEGUE A PAGINA 6* Direttore Sanitario - Niguarda
Mai come nel mese di maggio Niguarda si impegna a sensibilizzare
i cittadini alla prevenzione precoce aprendo i propri ambulatori anche
di domenica per offrire visite e consulenze gratuite. Un check-up
completo che parte dalla pelle con lo Skin Cancer Day: il melanoma
rappresenta il 5% dei tumori maligni della cute, con un’incidenza au-
mentata rapidamente negli ultimi cin-
quant’anni, e spesso insorge su cute
sana o su un neo preesistente. Gli spe-
cialisti insegnano a fare screening pe-
riodici della propria pelle, insegnando
anche l’ABCDE, un metodo per va-
lutare il cambiamento di un neo attra-
verso Asimmetria, Bordi, Colore,
Dimensione, Evoluzione.
CONTINUA A PAGINA 12
Il mese della prevenzioneMelanomi, tiroide, patologie respiratorie e terapiadel dolore: Niguarda c’è
> VISITE E CONSULENZE GRATUITE > CURE PALLIATIVE
Nel parco una casa per i malatiApre l’Hospice, nell’ex-Pini, tra alberi veri e fiori dipinti
La prima cosa che si vede entrando è il grande di-
pinto di un tulipano. Il fiore è stato dipinto da una
signora durante il periodo di malattia del marito,
morto di sclerosi laterale amiotrofica: perché l’uomo,
a letto tutto il giorno in fase terminale, reclinava la
testa come fa il tulipano sul suo stelo. E’ questa il
primo impatto dell’Hospice, unità operativa per le
cure palliative immersa nel parco dell’ex-Paolo
Pini, a pochi chilometri da Niguarda. “Ci piaceval’idea del tulipano come rappresentazione del pa-ziente. Da lì abbiamo dedicato tutte le stanze a untipo di fiore. Non l’ha notato?”, mi chiede Ignazio
Renzo Causarano, responsabile della struttura, men-
tre mi accompagna lungo le corsie. In effetti c’è la
stanza magnolia, ciclamino, girasole.
CONTINUA A PAGINA 3
> ANNIVERSARIO FONDAZIONE DE GASPERIS
2 Il Giornale di Niguarda
> A TU PER TU CON I PAZIENTI
Giorgia Ha 36 anni, ci vede e ci sente poco, ha dolori fortis-
simi alla testa, al volto e spesso le sale la febbre. Ha
la sindrome di Bechet.
Com’è conviverci ogni giorno?
E’ dura. Non mi possono toccare perché ho come una
corrente elettrica su tutta la faccia. Non posso nem-
meno avere il bacio della buonanotte. Di notte dormo
solo 2-3 ore, ma faccio fatica a coprirmi perché non
appena il lenzuolo mi sfiora il volto mi parte subito la
scarica elettrica e sono dolori. Non posso nemmeno
più pettinarmi, mi fa male anche il cuoio capelluto.
Ti aiutano i tuoi genitori?
Da sola non posso più fare niente. Viviamo al buio,
perché la luce mi dà fastidio: posso tollerare solo un
lume, ma dietro alle spalle. Mangiamo anche al buio.
E poi mio papà mi deve tagliare tutto il pasto, in pezzi
piccolissimi, perché ho un’emiparesi facciale e faccio
fatica: ci metto tanto, che poi io mangio anche tanto,
dal primo al dolce, devo dire la verità…
Quando ti sei ammalata?
I primi sintomi sono iniziati il 4 di gennaio del 2007,
con una febbre altissima e un dolore fortissimo alle
tempie. Il medico di base mi ha fatto una diagnosi di
influenza. Al telefono. Ma l’antibiotico non faceva ef-
fetto e dopo pochi giorni mi si è gonfiato l’occhio de-
stro. Sono andata al pronto soccorso e lì ho perso la
vista per la prima volta.
Hanno capito subito che era la Behçet?
No. Mi dicevano di stare calma ma non sapevano
cos’avevo. Poi quando sono stata ricoverata mi hanno
fatto l’HLB, test genetico per la Behçet. E poi lo
hanno capito da una serie di altri sintomi, come le afte
orale di cui ho sofferto da quando ero al liceo.
Quindi la malattia ha iniziato a manifestarsi anni
fa: si poteva già capire?
Sì e no. Sai, le afte sono una cosa frequentissima. Mi
venivano 10 volte all’anno ma mi dicevano che ma-
gari ero il caso su un milione che non reagiva alle
cure. Stessa cosa è successa con l’acne, di cui ho sem-
pre sofferto.
Hai fatto un lungo percorso prima di trovare la
malattia e iniziare le cure.
Se pensi che sono stata ricoverata in 5 ospedali di-
versi, direi di sì. Con moltissimi esami fatti e molta
insensibilità dei medici. Qui sono arrivata perché la
mia vicina di stanza durante uno di questi ricoveri mi
ha fatto sapere dell’associazione SIMBA che, una
volta contattata, mi ha direzionato al Dott. Filippini.
E adesso come va?
Ora sono la più felice di questa terra perché mi sento
capita. E questo per un paziente è il più grande sol-
lievo.
Pensi di guarire?
Io ci spero sempre. Non ho mai perso la fiducia e
credo nel Signore e nei miracoli.
La tua vita è stata stravolta dalla malattia. Cosa ti
manca di più della tua vita di prima?
La mia bella facoltà di medicina. Volevo fare il me-
dico, ho sempre dato il massimo. Rifiutavo i 29 perché
volevo solo i 30 e laurearmi con 110 e lode.
Che medico vorresti essere?
Ho sempre sognato di fare cardiochirurgia, ma ovvia-
mente con i miei occhi non posso più. Ma a me non
interessa di recuperare tutti i 10 decimi, ma quel tanto
che basta poi per vedere con gli occhiali, anche con
lenti spessissime. Tutto pur di tornare a vedere la luce
del sole, le persone, leggere. Cose che prima mi ren-
devano felice.
> MALATTIE RARE
La Sindrome di BehçetUna infiammazione dei vasisanguigni dai sintomi silenziosiLe afte orali ricorrenti sono un campanello d’allarme per la ma-
lattia. Ma anche i dolori articolari e lesioni cutanee simili a
forme di acne. La Sindrome di Behçet, un’infiammazione dei
vasi sanguigni riconosciuta come malattia rara con i suoi 3,8 casi
all’anno relativi al Nord Italia, si manifesta tra i 20 e i 35 anni
d’età con sintomi attribuibili ad altre forme patologiche e perciò è
difficile da diagnosticare.
“Non vi sono esami di laboratorio e strumentali specifici per ladiagnosi della malattia che si basa perciò su criteri clinici”,
spiega Davide Filippini della Reumatologia, esperto di questa ma-
lattia rara. I sintomi iniziali si aggravano e il quadro clinico si com-
plica presto: disturbi oculari (con uveiti o iridocicliti) nel 50%dei
pazienti, disturbi neurologici (con meningo-encefalo-mielite e
l’angioite cerebrale) nel 5% dei casi, tromboflebiti ricorrenti su-
perficiali e profonde, più spesso agli arti inferiori, nel 25% dei pa-
zienti, manifestazioni gastrointestinali con dolori addominali nel
5% dei casi. Cortisonici e immunosoppressori sono i principali
farmaci adottati nella terapia, ma non sempre riescono a contenere
i sintomi e ad arrestare l’avanzata della malattia: c’è un 30% dei
pazienti che riporta deficit permanenti della funzione visiva e neu-
rologica. “La diagnosi precoce risulta fondamentale per dareavvio tempestivamente a una terapia adeguata. – prosegue Filip-
pini - Inoltre la varietà di manifestazioni cliniche trova nel coin-volgimento multidisciplinare un suo punto di forza. Trattandosi dipatologia inserita nell’elenco delle malattie rare esenti, è possibileper il Medico che ne sospetti un caso, l’invio ai Presidi di riferi-mento della Rete Regionale per le Malattie Rare. Inoltre l’istitu-zione nel 2007 dell’Associazione Italiana Sindrome e Malattia diBehçet (SIMBA)sta contribuendo a diffondere le informazioni suquesta patologia.”
> MALATTIE RARE
5 casi per 10.000 abitanti: è questa
bassa prevalenza che, secondo il cri-
terio europeo, rende rara una malat-
tia. La “rarità” si traduce in scarse co-
noscenze scientifiche ed epidemiolo-
giche nonché nella difficoltà di
diagnosi tempestiva e terapia ade-
guata. Spesso le malattie rare sono
causa di mortalità precoce o di cro-
nicità e invalidità. Per agevolare e
tutelare il cittadino affetto da una
malattia rara il Ministero della Sa-
nità, nel maggio 2001, ha istituito la
rete nazionale delle malattie rare
costituita da Presidi (Enti sanitari in-
dividuati dalle regioni) in grado di
erogare le prestazioni finalizzate alla
diagnosi e alla cura di
queste malattie. La Re-
gione Lombardia, a sua
volta, ha istituito nel di-
cembre 2001 la Rete
Regionale delle ma-
lattie rare ad oggi composta da 31
Presidi e da un centro regionale di
coordinamento.
Nel nostro ospedale - Niguarda è
Presidio della rete regionale per le
malattie rare e si occupa di 120 ma-
lattie rare sia dell’età
pediatrica sia dell’età
adulta. Specialisti e
personale sanitario al-
tamente qualificato as-
sistono il paziente nel percorso dia-
gnostico e terapeutico integrando,
ove necessario, interventi multidi-
sciplinari atti a garantire un accurato
monitoraggio clinico. Per alcune ma-
lattie rare siamo centro di riferi-
mento extra-regionale al quale
afferiscono pazienti provenienti da
tutta Italia. Costante l’aggiornamento
in ospedale dove si organizzano
corsi, giornate di studio e attività
con le Associazioni di riferimento.
Sono 6 mila le malattie rare nel mondo, di
cui il 75% colpisce i bambini. In Italia ne
soffrono oltre 1 milione di persone.
Intrappoliamole nella reteNiguarda fa parte di quella regionale e si occupa di 120 malattie rare
> PER INFORMAZIONIReumatologia, tel. 02 6444.2168
Associazione Italiana Sindrome e Malattia di Behçet (SIMBA)www.behcet.it
Referenti per le malattie rare a Niguarda:
Bianca Maria Canesi - Reumatologia tel. 02 6444.2168
Emanuela De Juli - Pneumologia tel. 02 6444.2445/5831
Elenco delle malattie rare: www.ospedaleniguarda.it
Centro regionale di coordinamento: http://malattierare.marionegri.it
> PER INFORMAZIONI
PARLIAMO DI...
3Il Giornale di Niguarda
> L’HOSPICE DI NIGUARDA
> TESTIMONIANZE
...E c’è la sala del culto, volutamente non
caratterizzata per permettere ai frequenta-
tori dell’hospice di raccogliersi in preghiera
seguendo la propria religione, e la cucina-
tisaniera, con le ante gialle e il forno a mi-
croonde a disposizione di chi si vuol
portare il cibo da casa o farsi uno spuntino.
E poi ci sono i medici che girano in corsia
senza camice e si occupano dei pazienti
tanto quanto dei loro famigliari. “Qui c’èuna tipologia di assistenza che si differen-zia un po’ da quella fatta nei reparti – pro-
segue - perché l’organizzazione del lavoroè più elastica per far fronte meglio alle esi-genze del malato. Per esempio, se un ma-lato alle 8 del mattino sta dormendo siaspetta che si svegli per fare l’igiene perso-nale o per visitarlo. Ci sono specifichecompetenze che però si uniscono ad altre,medici e infermieri hanno la stessa car-tella, utilizzano lo stesso diario clinico. E
poi c’è un grosso lavoro sulla famiglia,perché il parente sta qui 24 ore su 24 edobbiamo occuparci anche di lui. La strut-tura stessa è proprio concepita come sefosse una casa”. L’hospice ha ufficial-
mente iniziato la sua attività il 4 marzo,
con il ricovero dei primi pazienti. L’accesso
alle 15 stanze della struttura non è solo per
i malati oncologici, ma anche per chi soffre
di una malattia degenerativa in fase ter-
minale di tipo neurologico (SLA, Parkin-
son,ecc.), polmonare, renale, o di
insufficienza cardiaca senza possibilità
di trapianto. I malati terminali che non ri-
spondono più alle terapie e che non pos-
sono essere seguiti presso il loro domicilio
vengono accolti qui da uno staff multidisci-
plinare: un neurologo, un oncologo, un in-
ternista, uno psicologo, 11 infermieri, 6
Operatori Socio-sanitari, un assistente so-
ciale e uno spirituale. L’attività dell’Ho-
spice è ormai pronta a sbocciare, ma ha
bisogno di essere innaffiata. “Sicuramente– conclude Causarano - l’esperienza del-l’ospedalizzazione domiciliare oncologicaper i pazienti con malattia in fase di pro-gressione, presa a carico della Regione,continuerà. Dovremmo riuscire a garan-tire, con il supporto della Oncologia, le co-siddette ‘dimissioni protette’, cioè curepalliative domiciliari con la possibilità diricovero definitivo o di sollievo in Hospice.Dovremmo poi sviluppare un servizio diconsulenza per i pazienti che sono degentinei reparti. Questo è lo scenario che siandrà configurando, le modalità organiz-zative sono ancora tutte da discutere.”
Anche lei porta il nome di un
fiore, ma non è un dipinto o una
stanza ma bensì un’infermiera.
Rosa Maria Annunziata ha la-
sciato il reparto di Niguarda in cui
lavorava per imboccare la strada
che porta all’ex-Pini. “L’ho voluto
e l’ho cercato. La maggior partedi noi ha scelto di venire qui”. Qui
è il luogo dove i malati di solito
non guariscono ma è anche il
luogo dove il lavoro di un infer-
miere è più gratificante. “Noi col-laboriamo in equipe e perciò non
si sente quel distacco con il me-dico che si percepisce di solitonegli altri reparti. Qui abbiamomodo di discutere, ci si confronta.E poi noi infermieri siamo puntodi riferimento per i famigliari che,per quanto siano informati in
modo chiaro, sono molto spaven-tati e pieni di dubbi, di richieste.Noi cerchiamo di rispondere comemeglio possiamo”. Qui è anche il
luogo dove si devono affrontare il
malato, la sua famiglia, e anche le
proprie emozioni. “L’impattoemotivo è grande. Il rischio di af-fezionarsi a un malato succedeanche in reparto. Però poi ci siveste di una corazza e si cerca diaffrontare la situazione dal punto
di vista emozionale per come me-glio si può. Qui noi abbiamoanche il supporto psicologico diun professionista che ci aiuta a su-perare le difficoltà. Perché entrarenel vissuto di una persona è dram-matico. Ma ti aiuta a crescere.. Avolte da questi incontri, vengonofuori delle esperienze che, magarial momento sono difficili, ma sonocomunque belle. E vanno custo-dite come un bel ricordo”.
Cure Palliative e Hospice,
Padiglione 9 (ex-Paolo Pini),
Via Ippocrate 45, Milano
tel. 02 6444.5122
> PER INFORMAZIONI
Sono 188 gli hospice funzionanti oggi inItalia, per un totale di 2.025 postiletto. I malati che necessitano di curepalliative sono 250 mila all’anno, di cui140 mila sono pazienti oncologici.
Hospice, l’ho voluto e l’ho cercatoUn’infermiera e la sua esperienza con i malati terminali
Vespe, zanzare, pappataci, tafani, ca-
labroni e api: tutti insieme si chiamano
Imenotteri e sono un commando che
terrorizza chi è sensibile al loro ve-
leno. Basta una sola puntura di
vespa, pari a 2ml di veleno, per scate-
nare nell’allergico un gonfiore ecces-
sivo nella parte lesa o una reazione
generale che può sfociare nello shock
anafilattico.
E anche se la bella stagione facilita
l’incontro con queste piccole minacce
aeree, non c’è da preoccuparsi: dal 7
maggio arriveranno in tutte le case di
Milano le “Pagine della Salute”, pron-
tuario per piccoli e grandi imprevisti
della vita quotidiana redatte dal Mini-
stero della Salute, in distribuzione con
le Pagine Gialle e visibili sul sito
www.ministerodellasalute.it.
> COSA FARE SE...
L’allergia mi ronza intornoDalle Pagine della Salute un pronto intervento per chi rischia loshock anafilattico con le punture di insetto
> Segue dalla prima
Una guida illustrata che accompagnail cittadino ad agire nel modo cor-retto e con tempestività.Ecco cosa fare in caso di puntura diinsetto:
5 Il Giornale di Niguarda
Facciamo il punto a 30 anni dalla legge BasagliaPaolo Pini, come è stata applicata e quali le conseguenze
A 30 anni dalla legge Basaglia, la
norma 180 che nel 1978 decretò la di-
missione dei manicomi, si torna a par-
lare di “pazzia” con un’inchiesta
svolta dagli studenti dell’Istituto per
la Formazione al Giornalismo Carlo
De Martino (Ifg) presentata in il 17
marzo al Circolo della Stampa. A
complimentarsi con gli allievi, oltre al
direttore dell’Ifg Enrico Regazzoni,
giornalisti e ospiti illustri come il filo-
sofo Umberto Galimberti, il Nobel
Dario Fo e il nostro Arcadio Erlicher,
direttore della Psichiatria 1. Allievo di
Basaglia, Erlicher venne chiamato nel
1993 in qualità di direttore dell’Unità opera-
tiva ex Ospedale Paolo Pini, la struttura Psi-
chiatrica che si stagliava nel quartiere Affori
dagli Anni Venti. “Il progetto di dismissione
del Pini iniziò praticamente solo vent’annidopo la legge. Il nostro primo obiettivo eralegato all’organizzazione dell’area “, rac-
conta lo psichiatra niguardese in una lunga
intervista ai ragazzi dell’Ifg. “All’interno delPini nel 1993 c’erano 150 pazienti con graviproblemii. Le loro relazioni familiari eranodifficili e non consentivano il ritorno a casa.
Alcuni pazienti si trovavano nel Piniprima del ’78. Altri sono entrati dopoperché, anche se gli ingressifurono bloccati dalla Basa-glia, la Provincia aveva pre-disposto il possibile rientroper chi era già stato ricove-rato prima dell’entrata invigore della legge”. La
chiusura effettiva del Pini
avvenne solo cinque anni
dopo, con la legge regionale
del ‘98 che prevedeva una
riqualificazione sulla base di
bisogni di tipo clinico e un affido dei
pazienti ad altre strutture, tra cui Asl e Ni-
guarda. Soluzioni non sempre risolutive,
tanto che la Asl ha infine rimandato al mit-
tente alcuni pazienti: oggi vivono nell’area
dell’ex Pini ancora una ventina di pazienti,
affidati a cooperative di volontariato. Conti-
nua Erlicher, “Per i pazienti si sarebbe po-tuta trovare una soluzione alternativa.
Purtroppo in dieci anni non si è riusciti afare meglio. Le criticità sono ancora molte.
Basaglia non sarebbe contento diun’applicazione così parzialedella legge a lui attribuita, dellaburocraticizzazione imperante, delconformismo, delle norme, dellaseparazione tra ingegneria orga-nizzativa e persone. Siamo tutti as-sorbiti a strutturare il meglio, aorganizzare, ma manca ancora, avolte, il contatto con il paziente,con i suoi problemi reali. Con lapersona”.
> ALLIEVI GIORNALISTI, UN’INCHIESTA SULLA PAZZIA
AREA EX-PAOLO PINI Dopo la dismissionedel Pini, l’area di Affori ha cambiatovolto. Negli ex padiglioni psichiatricisorgono ora l’Hospice di Niguarda (vedipag.3), l’associazione culturaleOlinda, il museo d’arte MAPP.
> PER INFORMAZIONI
Avere una grossa vena in testa pronta a
scoppiare e non sentirla. Nessuna crisi epi-
lettica, solo un leggero mal di testa e ne-
anche tutti i giorni. Scoprire di doversi
sottoporre a un intervento al cervello per
salvarsi la vita, quando non si sa nemmeno
di rischiarla la vita. Succede, quando di
mezzo non c’è la buona sorte ma la gene-
tica e test diagnostici che da un esame del
sangue riescono a stanare gravi malforma-
zioni. E’ il caso degli angiomi cavernosi
cerebrali, rare malformazioni vascolari di
origine genetica. Di solito si scoprono
dopo, con segnali come epilessia (55%),
emorragie cerebrali (11-32%), deficit
neurologici focali (12-45%) o cefalee ri-
correnti (10-30%), ma pos-
sono stare in silenzio per
lungo tempo perché solo un
30% di chi ne è affetto mo-
stra sintomi e possono non
dare nell’occhio perché si
riassorbono tanto veloce-
mente quanto si formano.
L’ereditarietà è del 50%
perciò di fronte a un caso di
angioma cavernoso cere-
brale identificato da riso-
nanza magnetica, si richiede
immediatamente il consulto
genetico per il paziente e
tutti i suoi famigliari.“ Ad oggi sono statiidentificati tre geni che causano queste le-sioni – spiega Silvana Penco del gruppo
di ricerca sugli angiomi cavernosi di Ni-
guarda – Con il test genetico tradizionaleriusciamo a identificare il difetto respon-sabile nel 70-80% dei casi in cui è pre-sente malformazione. Ma non ci fermiamose non troviamo subito la mutazione: gra-zie a finanziamenti della Lega Italiana
contro l’Epilessia (LICE) abbiamo messoa punto un test più accurato perché ave-vamo il sospetto che ci fosse un tipo di-verso di mutazioni coinvolte. E infatti, peril momento, siamo riusciti a spiegare, conun gruppo di ricerca americano, un’ulte-riore percentuale di casi famigliari”. Ni-
guarda è, insieme all’IRCSS Casa Sollievo
della Sofferenza di San Giovanni Rotondo,
l’unico centro in Italia che offre la dia-
gnosi genetica degli angiomi cavernosi ce-
rebrali. “La genetica di fatto permette diindividuare i pazienti a rischio e di inter-venire e tenerli sotto controllo prima chesia troppo tardi perché potrebbero svilup-
pare delle emorragie – inter-
viene Alessandro Marocchi,
direttore della Medicina di
Laboratorio - A Niguarda èfattibile tutto: dall’identifica-zione di chi ne è affetto, alladiagnosi genetica, alla dia-gnosi allargata alla famiglia.Tutto questo grazie anche allaChirurgia dell’epilessia conLaura Tassi, Giorgio LoRusso, alla Neuroradiologiacon Alberto Citterio e allaNeurochirurgia con lo staff diMassimo Collice”.
Da sinistra: Umberto Galimberti, Dario Fo,Enrico Regazzoni e Arcadio Erlicher
L’inchiesta completa si può trovaresul sito dell’Ifg, www.ifgonline.it,sezione IFG Speciali
Scoprire gli angiomi cavernosiTest genetico, Niguarda centro di riferimento per il Nord-Italia
> RICERCA IN OSPEDALE
UN PERCORSO GUIDATOPaziente con sintomi �Risonanza
(RNM o Echo Gradient) � se ha le-
sioni multiple cerebrali � consu-lenza genetica e test genetico per
angioma cavernoso � se positivo �consulenza genetica e test allargato
ai famigliari che ne fanno richiesta
Laboratorio Genetica Medica
02 6444.2803/2803
Centro Chirurgia dell’Epilessia e
del Parkinson “C.Munari”
02 64444.2917
Neuroradiologia
02 6444.2773/2774
> PER INFORMAZIONI
“Siamo tuttiassorbiti a
strutturare ilmeglio, organiz-zare, ma mancaancora, a volte,il contatto conil paziente, coni suoi problemi
reali.”
Il gruppo di lavoro
6 Il Giornale di Niguarda
> CONTINUA EDITORIALE
Salperà a maggio la barca a vela di Ferdinando Acerbi,
ex subacqueo professionista, curato a Niguarda quattro
anni fa per un grave incidente da ‘sindrome da decom-
pressione’ (vd. Pag.15): un giro d’Italia in 14 tappe per
promuovere il mondo della subacquea e i programmi ria-
bilitativi ad esso correlati.
Durante il viaggio l’Associazione Ancoramare, che pro-
muove l’iniziativa, scenderà sulla terraferma per confe-
renze e cene di raccolta fondi per la ricerca nel campo
della medicina iper-
barica e riabilitativa.
La prima tappa l’8
maggio a Niguarda,
con conferenza
stampa e partenza uf-
ficiale del tour.
> Scopri tutte le
tappe sul sito
www.ancoramare.it
> FLASHIn barca a vela per i disabili
Sono quasi 70.000 gli italiani affetti da gravi patologie re-
spiratorie che necessitano di ossigenoterapia a lungo ter-
mine, cioè il supplemento di ossigeno dall’esterno per poter
continuare a respirare. Solo in Lombardia sono 8000 i malati
gravi che devono convivere con contenitori criogenici di os-
sigeno liquido, portatili e non, per almeno 18 ore al giorno.
Quasi un’intera giornata a ricevere ossigeno per non avere più
fame d’aria. Da oltre vent’anni è attiva, a Milano e nelle corsie
di Niguarda, l’Associazione Milanese di Ossigenoterapia
Riabilitativa (AMOR) che promuove iniziative per miglio-
rare la qualità di vita dei malati. Una vita difficile quella dei
malati, legata a riserve d’aria domiciliari che durano al mas-
simo 10 giorni e l’impossibilità di allontanarsi troppo da casa
per il reale pericolo di restare senza ossigeno. “Questo perchémancano punti di rabbocco dell’ossigeno sul territorio –spiega Davide Chiumello, responsabile AMOR - Accantoalla somministrazione di ossigeno continuativa, cerchiamo di
garantire al malato il diritto a tornare a una vita quanto piùattiva. Tuttavia la mobilità dei malati è tuttora molto difficileper una serie di altri ostacoli come l’impossibilità di viaggiaresull’aereo o addirittura all’interno dell’aeroporto. AMOR or-ganizza una serie di soggiorni assistiti in Italia e all’esterodove i malati sono accompagnati nelle località di villeggiaturada un’equipe sanitaria, allo scopo di riportare i malati a unavita sociale e illustrare loro le norme base di fisioterapia re-spiratoria e igiene per convivere al meglio con l’ossigeno te-rapia”.
Più qualità di vita per chi ha fame d’ariaL’Associazione Milanese di Ossigenoterapia Riabilitativa agevola chi è affettoda malattie respiratorie
> PER INFORMAZIONI AMOR - 02 66104061 - www.associamor.org
> ASSOCIAZIONI MILANESE DI OSSIGENOTERAPIA
Niguarda aderisce alla Giornata Nazionale delRespiro (vedi pag.12)
Altro argomento oggetto di attenzione è l’efficienza organiz-
zativa che impegnerà gli ospedali e quindi Niguarda anche sul
versante dell’accessibilità alle cure ( presa in carico del pa-
ziente, continuità assistenziale, tempestività nell’emergenza,
tempi di attesa, garanzia dell’informazione, sicurezza in sanità)
garantendo un oculato utilizzo delle risorse a disposizione in-
dirizzate ad ogni domanda di salute dei pazienti. Di particolare
rilevo, anche per le ricadute operative, è l’impegno richiesto
perché ai nostri malati venga favorito quel percorso di cura
dall’ospedale ai servizi sul territorio, compreso il medico di
famiglia, in una logica sia di presa in carico del paziente sia di
continuità assistenziale, due aspetti spesso contrapposti dello
stesso bisogno sanitario. La semplificazione all’accesso allaprotesica maggior e minore ( dai pannolini alle carrozzineagli ausili, ecc) è un esempio. La sfida condivisa tra ASL e
Niguarda è quella di facilitare per il paziente l’accessibilità al
servizio, attivando il percorso già durante il ricovero, senza
file interminabili saltellando da ufficio a ufficio e garantendo
quindi una logica concreta di continuità assistenziale, con
quell’alleanza ospedale territorio espressione di un sistema sa-
nitario di alta qualità. Anche sul versante dei farmaci si vuole
porre il massimo dell’attenzione affinché il medico ospeda-
liero prescriva direttamente i farmaci equivalenti ( cd farmacigenerici) favorendo il dialogo con il medico di famiglia, le far-
macie sul territorio e garantendo quindi un buon rapporto
costi-benefici sia per le tasche del paziente sia per il sistema
sanitario. In sintesi mi sento di sottolineare l’importanza del
percorso intrapreso, voluto e direttamente sostenuto dalla
Dr.ssa Cantù, direttore della ASL città di Milano, all’interno
degli indirizzi regionali, che ha posto al centro dell’organizza-
zione i diritti dei pazienti e che posso affermare debbano tra-
sformarsi per il nostro ospedale in valori. Ecco questa è la
nostra strada di lavoro.
CARLO NICORA
Direttore Sanitario
7Il Giornale di Niguarda
> IL CUORE DI MILANO
> CHI VISITA NIGUARDA
> DISTURBI DEL SONNO
Ricordate i disastri di Cernobyl o della
petroliera Exxon Valdez? Gravissimi
incidenti sul lavoro in cui si annovera,
tra le cause, un silenzioso responsa-
bile: il sonno. A confermarlo recenti
studi presentati a Niguarda durante la
conferenza sul sonno dello scorso feb-
braio in cui si è discusso dei pericoli a
cui vanno incontro i lavoratori turnisti. Perché chi
lavora di notte sa di condurre una vita stancante ma
non sempre è a conoscenza di correre dei gravi rischi
per la salute. “Si parla proprio di ‘sindrome del tur-nista’ – spiega Lino Nobili, responsabile del Centro
del Sonno – Si manifestano sintomi sono sonnolenza,stanchezza, difficoltà di concentrazione, disturbidell’umore. Il lavoro a turni può ripercuotersi nega-tivamente anche sul sistema cardio-vascolare, ormo-nale e immunitario. I turnisti sono soggetti più arischio di incidenti, non solo sul posto di lavoro maanche quando il lavoratore smonta e fa il tragittoverso casa”. Non tutti rischiano allo stesso modo: c’è
chi tollera bene la notte in bianco ma poi si rigira
nel letto al mattino, e chi è predisposto a svegliarsi
prestissimo ma non riesce a tenere gli occhi aperti a
tarda sera. “Nelle aziende – prosegue Nobili – si do-vrebbe fare una selezione, per cercare di capire se il
turnista è un soggetto adatto per na-tura a sopportare i ritmi notturni. InUSA e nel Nord Europa già lo fanno,per salvaguardare la salute dei lavo-ratori, ridurre al minimo il rischio diincidenti ed essere più produttivi”.Con i soliti eccessi americani: ai turni-
sti viene addirittura prescritto un far-
maco per stare svegli e, di conseguenza, un ipnotico
per poi dormire al mattino proprio come i militari.
“Fortunatamente in Italia a questo livello non si ar-riverà mai – conclude - Però siamo anche un po’ agliantipodi, perché il lavoratore turnista non è conside-rato anche se le evidenze ci sono e la deprivazionedel sonno cronica a cui è sottoposto non è nemmenolontanamente considerata una malattia”.
Il lavoro, non mi fa dormireRischio di incidenti e danni alla salute per chi lavora su turni
Il 20% degli incidenti autostradali avvieneper colpi di sonno (studio di rilevamentoquinquennale condotto della Polizia diStato). In Italia la patente di guida è sospesaper alcune patologie, come l’epilessia, manon per gravi deficit del sonno che abbas-sano la soglia di vigilanza al volante.
> PRIMAVERA E SONNOAprile dolce dormirePrimavera: è tempo di ora legale. Spostare le lan-
cette dell’orologio un’ora in avanti crea un mo-
desto sfasamento fra i ritmi interni che regolano
la propensione al sonno e quelli esterni che im-
pongono l’ora di andare a dormire. Per chi è “gufo
o serotonino”, cioè chi va a dormire tardi e si sve-
glia tardi la mattina, questo può determinare sia
una riduzione delle ore di sonno notturne che
una frammentazione del sonno stesso. Insomma,
si dorme male e si rischia di aver sonno di
giorno. Ma solo per poco, al massimo qualche
settimana e si torna a dormire sonni tranquilli.
Dalle Hawaii per impararea usare nuovi macchinari
Kevin Wilcox,
radioterapista
hawaiano, ha vi-
sitato la Radiote-
rapia del nostro
Ospedale. Ac-
colto da Marco
Botturi, diret-
tore della Radioterapia e del Diparti-
mento di Tecnologie Avanzate
Diagnostico-Terapeutiche, ha
potuto seguire l’attività della struttura,
con particolare riferimento a moderni
macchinari come l’installazione Sy-
nergy, apparecchio per terapia radiante
guidata dalle immagini.
Sembra quasi un paradosso, pensando a quanto sia avanzato il
Giappone nella produzione di tecnologia! Il 25 marzo, il Tom
Yamanishi dell’Università di Tokio, insieme a due colleghi, è
stato ospite del Centro Alberto Zanollo dell’Unità Spinale Uni-
polare per assistere a una seduta di impianti di stimolatori per le
radici sacrali al fine di iniziare questa procedura nel suo Paese.
Dal Giappone per imparare la“tecnologia italiana
Dalla Romania per impararela medicina d’urgenza
Continua la collabo-
razione tra Niguarda
e l’azienda Pirelli,
che crea un ponte con
la Romania: un
gruppo di medici e in-
fermieri dell’Ospe-
dale di Slatina
(Romania) ha svolto
un periodo di training
presso il nostro Ospe-
dale. Il gruppo, com-
posto da 4 medici e 8 infermieri, ha potuto seguire da vicino l’attività in
Pronto Soccorso (in particolare quella del Trauma Team), in Terapia
Intensiva e nelle sale operatorie della Chirurgia sotto la supervisione
di Osvaldo Chiara, responsabile del Trauma Team, e alcuni tutor.
10 e 11 maggio
La Salute in Piazza: il tuo cuore “in forma” (vedi pag.12)
10 maggio
1°Convegno di Cardiorisonanza - l’Unità di Risonanza Magnetica
Cardiaca del De Gasperis presenterà i risultati dell’attivtà svolta.
Aula Magna – Ospedale Niguarda.
29 maggio
Il Cuore giovane di Milano - Gara sportiva con i ragazzi delle 530
scuole medie della provincia di Milano, in collaborazione con l’Atle-
tica Ricciardi – Arena Civica
7 giugno
Le mille facce del cuore - Concorso di disegno grafico e artistico
per scuole medie inferiori presso cui il De Gasperis svolge lezioni
di educazione e prevenzione.
15-19 settembre
42° Convegno di Cardiologia - Premiazione “Alessandro Pelle-
grini Award” - un premio in collaborazione con la Società Italiana
di Chirurgia Cardiaca, presieduta da Ettore Vitali, già primario di
Niguarda, per il miglior progetto scientifico presentato da un gio-
vane cardiochirurgo sotto i 35 anni, che potrà scegliere i centri di
eccellenza da frequentare per un anno. La domanda di partecipa-
zione deve pervenire entro il 16 giungo 2008 - Polo Fiera di Rho-
Pero
3-4 ottobre
2° Convegno di Emodinamica “Cosa fare oggi in cardiologia?”
Discussione critica sulla realtà clinica della cardiopatia ischemica
acuta – Relaisfranciacorta, Colombaro di Corte Franca (Bs)
13 novembre
“Il Tempo dedicato alla Comunicazione è Tempo di Cura”
Incontro con il pubblico dedicato alla comunicazione medico-pa-
ziente - BPM Sala delle colonne, Via San Paolo 12
Calendario Eventi
NIGUARDA NOI8 Il Giornale di Niguarda
> CONCERTI
Inizia la stagione dei
grandi concerti in pro-
gramma per tutti i
mesi estivi. I soci
C.R.A.L. possono
prenotare i biglietti di-
rettamente presso la
sede al Padiglione
Carati o all’interno
2327, negli orari 11-
13 e 14-16. Tra i con-
certi quello di Enrico
Ruggeri il 15 maggio (Alcatraz – Milano), Vasco il 21 giugno
(Parco S.Giuliano – Venezia Mestre), Celine Dion il 3 luglio
(Datch Forum – Assago). Già esauriti i biglietti per i Negra-
maro, Bruce Springsteen e Ligabue in data 4 luglio (mentre
sono ancora disponibili biglietti per il 5 luglio).
C.R.A.L.
> M.C.Q.
7/05 - Strumenti di Analisi
Proattiva: FMECA
12/05 - Appropriatezza
farmacologica in area medica
dal 13 al 15/5 - Sistema di
gestione per la qualità
(modulo avanzato)
I corsi M.C.Q.di maggio
> IN BREVE
AssistenzafiscaleNei mesi di aprile e maggio
presso il piano terra del Padi-
glione Carati svolgeranno l’as-
sistenza fiscale i seguenti CAF:
Centro servizi Falvo (nell’ex
ambulatorio tossicologia), FS
Fiscal service srl e C.A.F. CIA
Srl (negli ex uffici cartelle cli-
niche).
Ufficio passDal giorno 31 marzo l’orario
di apertura al pubblico del-
l’Ufficio Pass ha subito alcune
modifiche. I nuovi orari: mat-
tino dalle ore 8,30 alle ore
12,00, pomeriggio dalle ore
13,00 alle ore 15,30.
IscrizioniAsilo NidoDal giorno 21 aprile al 9 maggio
sono aperte le iscrizioni presso
l’asilo nido aziendale per
l’anno scolastico 2008-2009.
Sono previsti nel periodo di ri-
ferimento anche open day per
visitare l’asilo su appuntamento:
prenotazioni al numero 02 6444
2177 rif. Cristina Balloi.
> BILANCIO LIBERA PROFESSIONE
E’ stato tracciato il primo bilan-
cio dell’osservatorio sulla libera
professione intramuraria, a 8
mesi dall’approvazione della
“legge Turco” che ha imposto
alle strutture sanitarie pubbliche
di istituire spazi dedicati alla li-
bera professione tra le proprie
mura entro la fine del 2009. Il
quadro dipinge la lentezza di
ospedali e Asl italiani nel gestire
la riorganizzazione dell’atti-
vità pubblica: piani presentati in
solo 9 Regioni, fondi regionali
destinati poco sfruttati o non uti-
lizzati affatto, difficili accordi
con i sindacati medici, ritardi
nell’edilizia per dotarsi di nuovi
spazi per l’intramoenia. Un can-
tiere che va a rilento in gran
parte della penisola. Non a Ni-
guarda, dove i lavori si fanno
sempre a passo spedito: così
come la ristrutturazione esterna
dell’ospedale procede in tempi
da record, il regolamento alla li-
bera professione è stato attuato
in corsia poco dopo l’entrata in
vigore della legge.
Dal 31 ottobre sono stati attivati
servizi per la prenotazione di vi-
site a pagamento (sportello in
funzione dalle 8.30 alle 19.30
nel padiglione di ingresso e nu-
mero di telefono 02 6444.2409),
personale dedicato agli sportelli,
convenzioni con 156 strutture
private. Niguarda rispecchia
quello che la legge Turco vuole
concretizzare: una sanità pub-
blica riorganizzata con spazi,
personale, orari, tariffari intera-
mente dedicati alla libera profes-
sione per garantire una maggiore
trasparenza nell’attività medica.
“Abbiamo trasformato unalegge severa e restrittiva inun’occasione per realizzare inservizio per i cittadini – com-
menta Matteo Stocco, responsa-
bile della Libera professione -
Riusciamo a offrire visite ambu-latoriali anche lontano dal-l’ospedale con studi autorizzatiche si trasformano in nostre fi-liali. Come se fossero negozi infranchising”.
Intramoenia: veloce, come tutti i cantieri Niguarda, uno dei pochi esempi positivi in Italia
> MAGGIO 2008
Appuntamentiin aula
Martedì 6 Corso di Chirur-
gia, dalle 8 alle 18 – Aula
DEA 1-2 (rif. Cavaciuti)
Sabato 10 Risonanza in Car-
diologia, dalle 8 alle 19 –
Aula Magna (rif. Roghi)
Lunedì 19 Convegno Orto-
pedia, dalle 17 alle 23 – Aula
Magna e Sala 1 (rif. Meroni)
Giovedì 22 “Ospedale libero
dal fumo”, dalle 8 alle 14 –
Aula Magna (rif. Micheloni)
> ASILO NIDO AZIENDALE
Infilare i tappi di sughero nelle bottiglie oppure sen-
tire e toccare la carta argentata delle uova di Pasqua.
E ancora, suonare con bottiglie riempite di lenticchie.
Questi alcuni esempi di giochi che si fanno all’asilo
nido del nostro Ospedale dove il giovane staff ha de-
ciso di lavorare pedagogicamente con i più piccoli
con tutti i materiali di recupero. Legno, carta, pla-
stica e anche libri e giochi vecchi: tutto viene riuti-
lizzato, dopo essere stato sterilizzato e reso innocuo,
per aiutare i piccoli a imparare attraverso il gioco.
Riciclare fin da piccoliRaccolta di materiale di recupero per giocare insieme
> PER INFORMAZIONIIl materiale di recupero viene raccolto presso l’asilo
nido aziendale, Pad. 18, tel. 02 6444.2177
NIGUARDA NOI 9Il Giornale di Niguarda
> CARTA DEI DIRITTI E ABIO
Come preannunciato sullo scorso numero del giornale, Ni-
guarda ha aderito alla campagna per la promozione della
Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in
Ospedale con l’aiuto dei volontari ABIO (Fondazione per
il Bambino in Ospedale), già da tempo attivi nelle corsie
della nostra Pediatria, e il giornalista Beppe Servegnini,
testimonial d’eccezione. L’iniziativa promuove l’applica-
zione di tutto ciò che dovrebbe essere garantito a 1 milione
e 254 mila bambini che ogni anno vengono ricoverati in
ospedale per rendere più confortevole la degenza. I 10
punti della Carta, che si rifanno alla Convenzione Interna-
zionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ricono-
scono al piccolo ricoverato tutti i diritti del paziente,
come avere accesso alle migliori cure, e i diritti del bam-
bino, come avere sempre accanto i genitori durante la de-
genza, essere ricoverati in reparti pediatrici e aggregati per
fasce d’età, avere quotidianamente la possibilità di gioco
e ricreazione in ambienti adeguati.
In 10 punti i diritti delbambino in ospedale
> AGGIORNAMENTO CANTIERI E VIABILITÀ
E’ stato ripristinato il passaggio per gli autoveicoli sotto il Padiglione 7 (Crespi).
Viene così riattivata la circolazione ad anello (per ora in un solo senso) in direzione del:
- Padiglione 17 (Uffici Amministrativi)
- Padiglione 25 (Radiologia Sud)
- Padiglione 11 (Cardiologico De Gasperis)
- Padiglione 9 (Medico Carati).
CHIUSURA INGRESSO DI VIA MORESCHI
Per circa tre mesi, per consentire la realizzazione dei cunicoli per il Nuovo
Niguarda verrà chiuso l’ingresso auto di via Moreschi (vicino al Padiglione 13- Mor-
tuaria). L’ingresso potrà avvenire dal passo carraio di via Zubiani mentre per l’uscire sarà
possibile (sino alle ore 18.00) utilizzare anche la porta merci (ingresso fornitori di via
Moreschi- dietro Padiglione 19-Lavanderia/Centrale Termica)
Circolazione autoveicoli
Verde da amare, verde da rispettareIl nostro ospedale è spesso ricordato da pazienti , visitatori
e operatori come “l’ospedale giardino”, per la bellezza, la
varietà e il numero di piante e aree verdi presenti. In que-
st’ultimo periodo però la minor disponibilità di parcheggi, a
causa dei lavori in corso per il nuovo ospedale, ha messo a
dura prova questo patrimonio naturale. Per poter godere di
questo grande giardino con l’avvento della bella stagione,
rivolgiamo a tutti l’invito ad avere cura e rispetto di ambiente
e spazi comuni: ci auguriamo che vengano adottate semplici
regole di buona educazione come non parcheggiare sui prati, utilizzare gli appositi contenitori
per mozziconi di sigaretta e i cestini portarifiuti.
> L’OSPEDALE GIARDINO
Un donoimportanteLa Fondazione Farmafacto-
ring (leader in Italia nella ge-
stione del credito verso le
Aziende Sanitarie Locali e gli
Ospedali), ha donato un’incu-
batrice del valore di 15.000
euro alla Neonatologia diretta
da Stefano Martinelli.
> NEONATOLOGIA
Antonio Iantosca, direttore generale della Fondazione Farmafactoring con Stefano Martinelli
> NIGUARDA WEB
Il portale dell’Ospedale
si arricchisce di un nuovo
sito: dalla home page si
può accedere a una sezione
multimediale per seguire
in diretta la costruzione del
Nuovo Niguarda. Imma-
gini, video, informazioni
su viabilità e accessibilità
delle aree in cantiere, in
continuo aggiornamento.
Per vedere com’era Ni-
guarda, com’è ora e come
sarà a breve.www.ospedaleniguarda.it
Un portale tutto nuovo
A Miami per la cura del diabete> NIGUARDA NEL MONDO
Il Direttore Generale
Pasquale Cannatelli, il
Responsabile della Te-
rapia Tissutale Mario
Marazzi e Francesca
Crovato, responsabile
della Qualità della Te-
rapia Tissutale, si sono
recati in visita presso il
Diabete Research In-
stitute di Miami
(DRI), dove hanno in-
contrato Camillo Ri-
cordi, Direttore del
Centro, e il suo Staff.
Nasce così una colla-
borazione in cui Ni-
guarda metterà a
disposizione della ricerca per la cura del diabete e per il trapianto delle isole pan-
creatiche la sua esperienza e i suoi laboratori di ingegneria tissutale. In questo
modo due centri di eccellenza, nel campo della ricerca e della clinica, lavoreranno
insieme verso una sola meta.
Da sinistra: Mario Marazzi, Camillo Ricordi,Francesca Crovato e Pasquale Cannatelli
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11Il Giornale di Niguarda
> PROFESSIONISTI DELLA SANITA’
Poco sodio per chi soffre di cuore,
molti liquidi e poche noci e spinaci
per chi ha i calcoli renali, molte fibre
per chi ha quelli alla colecisti. E poi
ancora, sì all’olio e no al burro, sì al
pesce e no all’eccesso di alcol e carni
rosse per tutti i tipi di malattia. Que-
sto quello che ci sembra di conoscere
del rapporto cibo/salute. Ma sono in-
formazioni corrette? La salute vien
mangiando ma, per applicare questo
dogma, c’è bisogno del dietista che
in ospedale collabora con il nutrizio-
nista alla cura di chi necessita modi-
fiche delle abitudini alimentari per
tenere sotto controllo la salute. Una
dieta personalizzata, elaborata su
prescrizione medica, è infatti un pre-
zioso alleato di una qualsiasi terapia
farmacologia mirata a una specifica
malattia. “Il dietista svolge anche at-tività di educazione al mantenimentodi un corretto regime alimentare –
spiega Paola Ianni, Dietista Coordi-
natrice della Dietetica e Nutrizione
Clinica – affinché il paziente impari acurarsi a partire dalla tavola”. Il die-
tista valuta lo stato di nutrizione del
malato e monitorizza l’andamento
della dieta. “Interviene anche inquadri clinici più complessi – prose-
gue Ianni – come nel trattamentomultidisciplinare di soggetti affetti dadisturbi del comportamento alimen-tare e nella terapia di pazienti che ne-cessitano di nutrizione artificiale siain ospedale che presso il proprio do-micilio”.
La salute vien mangiandoParla la dietista
Per diventare Dietista occorreconseguire la laurea triennalein Dietistica presso le Facoltàdi Medicina e Chirurgia.
Se sull’etichetta di un disinfettante compare, in
bella evidenza, la scritta ‘alcol’ nessuno si stu-
pisce: è risaputo che l’alcol disinfetta e si può
usare tranquillamente sulla pelle in caso di le-
sione. Ma se poco sotto, nell’etichetta, compare
la dicitura “Prodotto a base di alcol metilicodenaturato con alcol etilico“ allora c’è da al-
larmarsi. Perché è
vero che si tratta
sempre di alcol, eti-
lico (quello normal-
mente usato) o
metilico (in questo
caso), ma le reazioni
sull’organismo sono
molto diverse. Lo sa
bene l’equipe del
Centro Antiveleni
di Niguarda che è
stato consultato per
la gestione di un nu-
mero di casi da in-
tossicazione da
metanolo verificatisi
in Sicilia dal gen-
naio 2005 al novem-
bre 2007. “Il metanolo è una sostanza solubilein acqua e in altri solventi – spiega Franca Da-
vanzo, responsabile del CAV - e viene assorbitadall’organismo umano per inalazione, inge-stione e contatto cutaneo. La tossicità acuta èdovuta alla produzione di un metabolita, l’acidoformico, il cui accumulo sfocia in sintomi comevomito, dolori addominali, lieve depressione delsistema nervoso centrale. Il quadro clinico puòpeggiorare con alterazioni della funzione vi-siva, convulsioni, coma, fino a insufficienzamultiorgano che conduce alla morte.” L’inda-
gine svolta dal CAV, in collaborazione con refe-
renti locali e l’Istituto Superiore di Sanità, ha
portato all’individuazione di tre prodotti libe-
ramente commercializzati in Sicilia come di-
sinfettanti e detergenti. Tutti con un contenuto
di metanolo fino al 70% del totale e tutti venduti
‘sotto mentite spoglie’, cioè con la parola
‘alcol’ sull’etichetta e la colorazione rosata ti-
pica del disinfettante. Una vera truffa, escogitata
per questioni economiche (il metanolo è un so-
stituto a basso costo dell’alcol etilico), che ha
portato a 9 decessi e tre casi di cecità. I prodotti
sono stati sequestrati, il caso archiviato, ma il
livello d’allerta resta alto: dopo il sequestro si
sono verificati casi di intossicazione mortale
con gli stessi pro-
dotti che erano
conservati in casa.
Intossicazioni non
accidentali, però: il
prodotto, creduto
alcol denaturato, è
stato ingerito nel
tentativo di au-
mentare la grada-
zione alcolica di
una bevanda o cer-
cando un sostituto
alla bevanda alco-
lica stessa. Intossi-
cazioni di questo
tipo sono state re-
gistrate in fasce di
popolazione disa-
giata, per lo più in stranieri che non conoscono
bene la nostra lingua e non capiscono le eti-
chette. “E’ necessario leggere sempre attenta-mente ciò che è riportato in etichetta – prosegue
Davanzo – Attenzione a tutti gli alcol denaturatie anche ai detergenti a base alcolica, rosa eschiumogeni, che trovate a casa: ma se avetequalche dubbio rivolgetevi alle istituzioni com-petenti, ai carabinieri o telefonate al CAV di-sponibile 24h su 24”.
Etichette bugiarde,pericolo in agguatoScoperta vendita illegale di prodotti tossici grazie alnostro Centro Antiveleni
> INTOSSICAZIONE DA METANOLO IN SICILIA
Sono 3.135 le sostanze note di cui siconoscono gli effetti sulla salute e chedevono essere riportate per legge sulleetichette dei prodotti in commercio.Il metanolo è tra queste, classificatacome sostanza pericolosa: la leggevieta l’utilizzo di metanolo nella pro-duzione di alimenti, bevande, pro-fumi, cosmetici, prodotti per igienepersonale, medicinali, disinfettanti,essenze naturali e sintetiche, colori evernici, adesivi, sigillanti, inchiostri,prodotti di uso domestico.
www.centroantiveleni.org
tel. 0266101029
> PER INFORMAZIONI
> EVENTI
Operazione antinfarto con il 118Corso di rianimazione per i giornalisti.
Al via anche nelle scuoleE’ ufficialmente partita
l’operazione antinfarto or-
ganizzata dalla Centrale
Operativa 118 di Milano,
ospitata presso il nostro
Ospedale. Con un kit di ria-
nimazione racchiuso in va-
ligetta e un manichino
verranno addestrati alla ria-
nimazione cardiopolmo-
nare i ragazzi delle scuole
medie milanesi. A testare il
metodo di insegnamento ideato da
Giovanni Sesana, responsabile della
stazione 118, i giornalisti che hanno
partecipato alla conferenza/corso “La
notizia che salva una vita” lo scorso
1 aprile (vd. Foto). In programma i
primi corsi: “La Scarica dei 101”, ri-
volto a 101 allievi di terza media nel
mese di aprile/maggio, e “MILLE e
non più MILLE”, evento con 1000
ragazzi nel mese di giugno/settembre.
Il progetto ambisce a educare alle ma-
novre di primo soccorso migliaia di
giovani entro i prossimi anni, per far
fronte ai circa 60.000 casi di arresto
cardiaco improvviso che si verifi-
cano ogni anno e di cui solo il 2%
viene assistito tempestivamente.
Carlo Nicora e Stefania Favettidell’M.C.Q. durante l’esercitazione
12Il Giornale di Niguarda
> IL LINGUAGGIO DELLA SALUTE
“..il dottore mi ha fatta entrare e non miha lasciato il tempo di spiegare le miecondizioni..”, “..ho cercato di spiegarein parole semplici quello che sentivoanche perché non sono un medico, luiha risposto che disturbo in italiano nonsignifica niente…”, “..il medico, forsefraintendendomi, mi ha detto che miavrebbe ridotto la dose di farmaco, al-lora io gli ho detto che non avevo richie-sto tutto ciò e lui ha risposto che era luiil medico e che poteva prescrivermi tuttociò che era opportuno..”. Queste e altre
le lamentele che vengono raccolte ogni
giorno dagli Uffici Relazioni con il
pubblico degli ospedali.
Il rapporto medico-paziente, si sa, è
difficile. La colpa? Una diversità di lin-
guaggio, il ‘medichese’contro il parlato
di tutti i giorni, e una diversità di emo-
zioni in gioco, la professionalità del me-
dico contro l’emotività del paziente.
Casi e buoni consigli per migliorare
questo rapporto sono raccolti ne ‘Il lin-guaggio della salute’, libro edito da
Sperling&Kupfer sugli scaffali da mag-
gio.
L’idea nasce da una ricerca inglese che
mette in luce l’incomunicabilità tra me-
dici e pazienti: 22 sono i secondi che il
medico lascia mediamente al malato per
esporre i sintomi prima di interromperlo,
36% sono i pazienti che non ricordano le
indicazioni del medico e 70% sono
quelli che assumono i farmaci in modo
scorretto. Il volume si rivolge a tutti i
professionisti della salute proponendo
modelli teorici e schemi linguistici chiari
senza sigle, tecnicismi, gerundi e parti-
cipi che spersonalizzano il ‘medichese’ a
favore di una grammatica più ‘umana’.
Insomma, un aiuto a mettere in pratica il
buon vecchio ‘mettersi nei panni altrui’.
Non parlarmi, non ti sentoUn libro per risolvere l’incomunicabilità tra medico e paziente
> I PAZIENTI DICONO DI NOI
L’URP raccoglie non solo lamentele, ma anche
lettere di ringraziamento da parte di chi è stato vi-
sitato o ricoverato nel nostro ospedale. Riportiamo
qui alcune frasi riportate in lettere di encomio.
“..Mi ha indirizzata qui. Il medico si è rivelatosubito un’eccezione: studiò attentamente la miadocumentazione, mi diede spiegazioni scientifi-che sull’intervento. Una chiarezza medica che miha restituito fiducia, ma soprattutto è stato il rap-porto di umana cordialità. Il medico anteponeval’Essere alla patologia come fondamento di ana-lisi medica…”
“…Vuole, a quasi quattro mesi da quanto è suc-cesso e che ha lasciato un grande vuoto in pa-renti e tanti amici, ringraziare tutti i medici e i
paramedici del reparto, anche per l’umanità e ilsupporto dimostrato nei riguardi di tutti noi…”
“..Da parte mia conserverò a lungo il ricordo diquesta esperienza e un devoto sentimento di rico-noscenza auguranto al Centro di poter estenderela sua opera laddove ci sono persone soffe-renti…”
“…Alcune indicazioni pratiche:il caffelatte nonda abbastanza energia alla mattina; perché nonproporre anche uno yogurt (0,35 euro cadauno);è vero ci sono i biscotti, ma il saccarosio è ca-riogeno (mentre il fruttosio non lo è);la frutta do-vrebbe comprendere anche il kiwi (2 euro/kgmedio annuo): la vita in reparto è troppo seden-taria e quindi occorre un lassativo naturale…”
Un grazie e qualche ‘suggerimento’
> IL MESE DELLA PREVENZIONE
- Skin Cancer Day – 3 MaggioTorna l’appuntamento con la prevenzione dei tumori della pelle con lo
Skin Cancer Day, giornata nazionale in programma il 3 maggio. Il nostro
Ospedale aderisce mettendo a disposizione i propri specialisti per visite e
consulenze gratuite: sabato 3 maggio i pazienti potranno accedere alle pre-
stazioni presso il Poliambulatorio chirurgico, dalle ore 9.00 alle 13.00.
Le prenotazioni sono effettuabili presso gli sportelli front office o al numero
02 6444.2777 (lun-ven - 8.00-15.30) dal 7 aprile fino a esaurimento posti.
- La Salute in Piazza: il tuo cuore “in forma” – 10 e 11
MaggioMedici e infermieri di Niguarda scendono in Piazza Duomo per effettuare
uno screening gratuito dei cittadini nella fascia più a rischio (35-55 anni).
- Settimana della Tiroide – 13-14-15 MaggioE’ in programma dal 12 al 16 maggio la Settimana Nazionale della Ti-
roide con visite e consulenze gratuite per sensibilizzare i cittadini alla pre-
venzione precoce. Niguarda aprirà al pubblico l’Ambulatorio di
Endocrinologia nei giorni 13-15-16 maggio: potranno essere prenotate
le visite complete (visita + ecografia) a partire dal 14 aprile al numero 02
6444.2461, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 15.30.
- Giornata Nazionale del Respiro – 24 MaggioIl 2008 è l’Anno del Respiro. L’Associazione Italiana Pneumologi Ospe-
dalieri e Ministero della Salute promuovono il miglioramento della qualità
della vita dei malati e la prevenzione delle cause delle patologie respirato-
rie. Sabato 24 maggio si celebra la Giornata Nazionale del Respiro. La
Pneumologia di Niguarda aderisce alla giornata con l’apertura straordinaria
della fisiopatologia a Villa Marelli.
- Giornata del Sollievo e del Dolore – 25 MaggioIn occasione della VII Giornata Nazionale del Sollievo e del Dolore do-
menica 25 maggio verrà aperto l’Ambulatorio di Terapia del Dolore
per effettuare gratuitamente visite ai pazienti affetti da patologie dolorose
benigne degenerative e neoplastiche. Le visite, della durata di 15 minuti
ciascuna, saranno effettuate dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00
alle ore 16.30, fino a esaurimento posti.
Prenotazioni dal 29 aprile: 02 6444.2777 (lun-ven - 8.00-15.30)
Segue dalla primaNella prima metà del mese di potrà anche tenere
sotto controllo il cuore, con l’iniziativa “La Sa-
lute in piazza: il tuo cuore ‘in forma’” organiz-
zata dalla Fondazione De Gasperis (vedi pag.7) e
che negli anni precedenti ha addirittura permesso
ad alcuni cittadini di individuare una sofferenza
cardiaca mai diagnosticata prima. In primo piano
a metà maggio le patologie della tiroide che col-
piscono oltre sei milioni di italiani. Durante la
Settimana Nazionale della Tiroide la preven-
zione precoce verrà offerta non solo attraverso la
visita ambulatoriale, ma anche con, all’occor-
renza, un esame diagnostico gratuito. L’apertura
straordinaria degli ambulatori durante il weekend
prosegue con la Giornata Nazionale del Re-
spiro con gli specialisti della pneumologia per
sensibilizzare alla prevenzione delle patologie re-
spiratorie. L’ultimo appuntamento del mese è de-
dicato a tutti coloro che soffrono di dolore
dovuto a patologie neoplastiche e degenerative
con la VII Giornata del Dolore e del Sollievo.
Un mese ricco di iniziative per facilitare il rap-
porto dei pazienti con gli specialisti e la preven-
zione.
> SPORT E MEDICINA
Noi & il Ciclismo
Parte in volata la convenzione tra
il nostro Ospedale e la Federa-
zione Ciclistica Italiana (F.I.C.).
Niguarda mette a disposizione dei
ciclisti, agonisti e amatori, i suoi
professionisti per garantire un soc-
corso immediato degli atleti du-
rante gare e manifestazioni.
Saranno coinvolti anche gli orto-
pedici dell’Associazione Osteo-
sintesi, diretta da Dario Capitani,
responsabile dell’Ortopedia di Ni-
guarda.
URP Ufficio Relazioni colPubblico02 6444.2794/2795 (dalle 9.00 alle
12.00 - dalle 13.00 alle 16.30)
13Il Giornale di Niguarda
Occhi puntati su Niguarda
che ha ospitato, lo scorso
marzo a Villa Marelli, il con-
gresso internazionale sulla
Vitreoretina in occasione
della quale sono state presen-
tate le ultime novità nel trat-
tamento chirurgico di tutte
le patologie della retina come
distacco retinico, edema
maculare diabetico, traumi
e patologie oculari. A farla
da padrone la chirurgia mi-
ninvasiva, un campo in cui
la strumentazione impiegata
è in continua evoluzione.
“Per esempio – spiega Giu-
seppe Carlevaro, direttore
dell’Oculistica e organizza-
tore del congresso – le sondehanno ora un diametro che èla metà rispetto a prima.Questo ci permette di bucarel’occhio con forellini moltopiccoli e di non dare punti disutura. Il trauma è quindi mi-nimo rispetto agli interventidi chirurgia tradizionale.Basti pensare che per moltepatologie lo si fa in Day Sur-gery e l’occhio non diventanemmeno rosso egonfio come succe-deva qualche anno fae il decorso post-ope-ratorio è molto piùveloce”. Migliora-
menti che hanno per-
messo di eseguire interventi
sempre più complessi. Come
la vitrerectomia, cioè la ri-
mozione del corpo vitreo,
una gelatina all’interno
dell’occhio che si impregna
di sangue a seguito di un
forte trauma subito. Con la
strumentazione di ultima ge-
nerazione si può ora operare
‘dentro’ all’occhio con tre
sonde: una che rimuove la
gelatina, una che la sostitui-
sce gradualmente con l’ac-
qua per mantenere il tono
dell’occhio, e una che fa
luce, perché l’occhio dentro
è come una caverna buia.
“Finora noi abbiamo ese-guito 1000 interventi in 4anni e mezzo di chirurgia mi-ninvasiva – commenta Carle-
varo - In Lombardia siamo iprimi e, non per vantarci, di-stanziamo molto gli altriteam per questo tipo di inter-vento. Siamo un po’ comeFausto Coppi quando an-dava in fuga e lasciava indie-tro il gruppo”.
Il Giornale di NiguardaPeriodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera -
Ospedale Niguarda Ca’ Granda - MilanoDIRETTORE RESPONSABILE: PASQUALE CANNATELLI
Coordinatore Editoriale:Monica CremonesiIn redazione: Cinzia Pozzi, FedericoRossi e Giovanni MauriMarketing: Matteo StoccoDirezione e redazione:Piazza Ospedale Maggiore 3 - 20162Milano - tel. 02 6444.2562 - [email protected]: Archivio Niguarda copyrightProgetto grafico: Lara Angonese
Stampa: STEM EDITORIALE SPA - Via Brescia 22 - 20063 Cernusco sulNaviglio - Milano - tel. 02.92104710Tiratura: 30.000 copieReg. Tribunale Milano:n. 326 del 17 maggio 2006Pubblicità: Spada Pubblicità - 02.24.30.85.60- Fax 02.24.30.01.56www.spadapubblicita.it.Pubblicato online sul sito:www.ospedaleniguarda.it
> CONGRESSO INTERNAZIONALE
“Il Fausto Coppi della chirurgia mininvasiva”Niguarda ‘in fuga’ sulle patologie dell’occhio
> AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Usa bene i farmaciCosa devo sapere prima
di assumere un far-
maco?
Cosa devo comunicare
al medico che mi pre-
scrive una terapia?
Dove conservare i far-
maci? Cosa sono gli
equivalenti?
Per rispondere a queste
domande l’Agenzia
Italiana del farmaco
(AIFA) ha redatto
l’opuscolo “Usa bene i
farmaci”, per infor-
mare ed educare i citta-
dini.
La guida è scaricabile
on line dal sito
www.agenziafarmaco.it
.
La finanziaria 2008 ha riproposto anche
quest’anno la possibilità per i contri-
buenti di destinare, senza alcuna spesa a
loro carico, una parte delle imposte do-
vute allo Stato al sostegno di attività di
rilevanza sociale. Basta mettere nella
dichiarazione dei redditi la propria
firma nel riquadro destinato al “soste-
gno volontariato e organizzazioni non
lucrative di utilità sociale (ONLUS),
delle associazioni di promozione sociale,
delle associazioni e fondazioni” e indi-
care il codice fiscale (CF) dell’organiz-
zazione scelta tra quelle iscritte
nell’apposito registro dell’Agenzia delle
Entrate.
Su www.ospedaleniguarda.it/content/vo-
lontariato l’elenco completo delle asso-
ciazioni accreditate che sostengono
l’attività dell’Ospedale a cui è possibile
destinare il 5 per mille. E’ possibile aiu-
tare Niguarda anche effettuando una do-
nazione direttamente sul c/c bancario
o c/c postale dell’Ospedale o soste-
nendo direttamente l’attività di una delle
associazioni.
> DICHIARAZIONE DEI REDDITI
5 per mille: aiuta chi ci aiuta
> PER INFORMAZIONIUfficio Relazioni col [email protected]
> PER INFORMAZIONIOculistica
02 6444.2527
L’Associazione Regionale Lom-
bardia Infermiere/i ha organizzato
un concorso fotografico aperto agli
studenti del Corso di Laurea in In-
fermieristica e Infermieri, dal titolo
“Infermiere sei connesso? – Sicu-
rezza del paziente: gli strumenti in-
formatici a supporto dell’assistenza
infermieristica”. Il primo premio è
stato assegnato alla coordinatrice
ed alcuni infermieri del Servizio
Dialisi (F. Marino, A. Galbussera,
S. De Fazio e A. Sarzi).
> CONCORSO FOTOGRAFICO
Infermiere….sei connesso?Ecco il vincitore
15Il Giornale di Niguarda
> PAROLE AL VENTO
L’embolia può essere cerebrale, quando l’embolo è in
un’arteria che irrora il cervello e dà frequentemente ori-
gine all’ictus, o polmonare, generalmente causato da una
trombosi venosa dalla quale si distacca un coagulo di san-
gue. A seconda della natura del coagulo si riconoscono
anche l’embolia adiposa, l’embolia da liquido amnio-
tico, l’embolia settica, l’embolia tumorale. Sono fattori
di rischio fumo, sovrappeso, gravidanza, terapie ormo-
nali, precedenti trombosi o flebiti. La terapia consiste
nel rimuovere l’embolo dove possibile con un’operazione
chirurgica oppure attraverso farmaci che sciolgano i coa-
guli di sangue.
Embolo EMBOLO _ bolla di gas o coagulo di sangue che blocca in modo parziale o totaleil flusso in una vena o in un’arteria. L’ostruzione del vaso è detta embolia.
Nuova linfa al nostro corpoDi nuovo attivo il day Hospital per il linfodrenaggio
> RIABILITAZIONE
Quando i linfonodi, centra-
line del sistema immunitario
presenti in varie aree del
corpo come collo e ascelle,
sono compromessi da una
malattia o asportati con un
intervento chirurgico si ha
un ristagno di linfa nei tessuti
che si manifesta con un ri-
gonfiamento anomalo della
regione interessata. Utile ap-
proccio è un drenaggio lin-
fatico manuale, un trattamento che
attraverso manovre specifiche favorisce
sia “il riassorbimento” che “lo smalti-
mento” della linfa stimolando diretta-
mente i capillari linfatici e “formando”
vie alternative che ne consentano il tran-
sito. Per far fronte alle molte richieste,
da settembre 2007 la Medicina Riabili-
tativa e Neuroriabilitazione di Niguarda
ha riaperto il Day Hospital per il tratta-
mento dei linfedemi “In particolare –
spiega Giovanna Beretta, direttore di
Medicina Riabilitativa e Neuroriabilita-
zione - la nostra attenzione si è focaliz-zata sulla prevenzione e la cura del
‘braccio grosso’ nelle donne operate ditumore alla mammella. Le pazienti im-parano a conoscere il proprio linfedemae ad attivare tutta una serie di norme‘igieniche’ della pelle per evitare l’in-sorgenza di complicanze infettive”. Ilservizio opera in stretta collaborazione
con la Dietetica e Nutrizione Clinica
perché disordini alimentari e sovrappeso
determinano sempre un peggioramento
del linfedema.
Dalle nuvole….Si chiama ‘sindrome della classe economica’ ed è il
rischio di embolia polmonare che corrono i passeggeri
di un aereo. Ma solo quelli della
classe economica, dove i sedili,
spesso scomodi e ravvicinati, co-
stringono il passeggero a stare se-
duto con le gambe rattrappite per
un lungo tempo bloccando il flusso
di sangue negli arti.
Il rischio di embolia aumenta se
alla postura si aggiunge la pressu-
rizzazione dell’interno dell’ae-
reo, che favorisce la maggiore
coagulazione del sangue: un grumo di sangue si forma
nelle vene delle gambe, si rompe, manda in circolo
frammenti che viaggiano verso il cuore e poi arrivano
nel polmone facendolo soffocare. Su 1 milione di pas-
seggeri l’embolia polmonare ne
colpisce 27, in genere chi è già pre-
disposto per la presenza di altri fat-
tori di rischio.
Per viaggi più lunghi di 6 ore le ho-
stess insegnano: i rischi ad alta
quota si riducono con calze conte-
nitive, molta acqua e poco alcol,
niente stivali e indumenti troppo
stretti, movimento ritmico di
gambe e piedi.
…ai fondali mariniLo sanno bene i subacquei: dopo un’immersione si risale
in superficie molto lentamente, a una velocità non supe-
riore ai 10 metri al minuto. Una norma di sicurezza per
evitare la ‘malattia da decompressione’, che in casi
estremi sfocia nell’embolia cerebrale. A grandi profondità
la pressione esercitata dall’acqua è enorme e i tessuti del
corpo umano, sotto pressione, assorbono più gas del nor-
male: se la risalita è troppo veloce i gas accumulati, so-
prattutto l’azoto, si dilatano formando delle bollicine negli
organi nei quali il gas si era disciolto (soprattutto articola-
zioni ed encefalo) e che in casi estremi arrivano nell’aorta
o nel cuore perché la risalita è con la testa verso l’alto.
Vertigini, disorien-
tamento, cianosi,
difficoltà respira-
torie, disturbi car-
diaci: con questi
segnali d’allarme il
sub, appena fuori
dall’acqua, deve es-
sere subito portato
in camera iperbarica
per limitare i danni.
I servizi disponibili
Linfodrenaggio manuale (LDM)
tecnica di massaggio manuale con
cui si stimola una maggiore attività
dei vasi linfatici e delle stazioni
linfonodali.
Terapia compressiva con ben-
daggi compressione continua del
linfedema con particolari fascia-
ture e/o guaine elastiche per nor-
malizzare l’afflusso e drenaggio
della linfa.
Rieducazione motoria migliora-
mento di mobilità articolare, forza
e resistenza muscolare, respira-
zione.
Pressoterapia drenaggio mecca-
nico con un apparecchio nel quale
si inserisce l’arto edematoso.
Medicina Riabilitazione e Neuroriabilitazione
tel. 02 6444.2448 - [email protected]
> PER INFORMAZIONI
Basta con le code fastidiose agli sportelli: il front of-
fice del nostro ospedale ha adottato un nuovo stru-
mento per favorire l’eliminazione delle possibili
code. I pazienti che devono fare l’accettazione
presso gli sportelli del Padiglione 12 (Antonini-
Rossini) e presso i poliambulatori chirurgico e
medico troveranno un totem (fornito da Smart TV)
che consente di essere subito indirizzati verso lo
sportello idoneo alla richiesta di prestazione. Oltre
alle indicazioni di sportello, il totem stabilisce delle
priorità d’accesso. I diversamente abili hanno im-
mediato accesso agli sportelli.
> NOVITA’ AGLI SPORTELLI
Arrivano gli “elimina-code”