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II GIOVANI

Febbraio 2019

I giovani a confronto con la Parola:riflessione sul tema dell’affettivitàVenerdì 8 febbraio durante l’incontrodiocesano di catechesi “Parola alcentro” noi, giovani dai 19 ai 25 anni,abbiamo potuto riflettere sul tema:“Educarsi ed educare all’affettività ealla sessualità”. Siamo stati aiutati inquesto da Raffaella Iafrate, docente dipsicologia presso l’UniversitàCattolica del Sacro Cuore. La prima parola su cui abbiamo riflet-tuto è educare, che deriva dal latino“ex-ducere”, ovvero “tirar fuori quelloche sta dentro”; in questa prospettivaun’azione educativa è quella che cer-ca di aiutare una persona a diventarequella che è. Per fare questo è peròindispensabile considerare l’altro nel-la sua totalità e allargare lo sguardo,invece di considerare qualcuno sola-mente come piedi, perché è bravo acalcio, cervello, perché è uno studio-

so, mani, perché è un bravo artista…Possiamo quindi educarci ed educareall’affettività e alla sessualità, per vi-vere questa dimensione nella sua to-talità. Noi uomini siamo esseri relazionali enon esiste una definizione di noi stes-si che non implichi il riferimento aglialtri, a partire dal nostro nome. A dif-ferenza dell’emozione, che mette inprimo piano il soggetto che la speri-menta e si esaurisce nel “qui” ed“ora”, l’affetto mette in risalto il sog-getto che lo riceve. L’affetto nascequindi all’interno di una relazione conl’altro, nella quale posso parlare di unprima e di un poi. Il corpo può essereconsiderato un oggetto per sé, davezzeggiare, ma anche da distrugge-re; oppure può essere considerato unoggetto in relazione, che mi permette

di incontrare l’altro. Il corpo è qualco-sa che mi è stato donato, che mi poneun limite e si scopre nella sua fragili-tà. Proprio a noi uomini, con le nostrefragilità, Dio ha affidato il mondo;possediamo il potere di generare equesta generatività non la si speri-menta solamente tra genitore e figlio,ma può essere realizzata in tutti gliaspetti della vita, nella misura in cuisiamo capaci di essere promotori divita. Abbiamo anche riflettuto su co-me la Chiesa, in una prospettiva edu-cativa, fornisca delle indicazioni ri-spetto a questo tema, che spesso so-no viste come imposizioni e limitazio-ni, ma che puntano a valorizzare l’uo-mo nella sua totalità e a far vivere del-le relazioni autentiche che portano al-la felicità.

Sofia Galli

Nasce Polis, un nuovo percorso di avvicinamento all’impegno civileQuante volte noi giovani abbiamo provato un forte senso di impotenza operfino di disgusto nei confronti del mondo politico? E quanti di noi hannosmesso di interessarsi ai temi sociali e politici di cui si discute ogni giornonel nostro Paese?POLIS vuole essere un percorso di avvicinamento all’impegno civile, perriscoprire l’importanza di prendere parte alla discussione sociale e politica.Pensato dai giovani per i giovani, l’obiettivo di POLIS non è far valere unatesi piuttosto che un’altra, ma far sì che ciascuno sviluppi gli strumentiper farsi un’ideapropria e persostenerla con imodi tipici diqualsiasi societàcivile: il dialogo,l’apertura alconfronto, ilr i s p e t t od e l l ’ o p i n i o n ealtrui. Il tema delprimo incontro diPOLIS sarà “Laq u e s t i o n eimmigrazione”,affrontata conuna dinamica chep o r t e r àall’interazione eal confronto frachi avrà voglia dipartecipare perriscoprire primad i tu t t o l apassione perl’impegno civile.L’incontro saràvenerdì 22 febbraio, alle ore 21.00 alla Casa della Gioventù (vialeRimembranze, 12 - Lodi), e sarà aperto a tutti i giovani e giovani adultidai 19 ai 35 anni.

Dal Settore Giovani

“L’amore oltre il ragionevole”: la carità è strumento di salvezzaVenerdì 8 Febbraio, nell’oratorio di S. Maria Addoloratadi Lodi si è tenuto il terzo appuntamento de La Parola aiGiovani. Dopo i primi incontri dedicati al libro del profetaOsea, il tema “L’amore oltre il ragionevole” è statosviluppato a partire da un brano del Vangelo di Giovanni,precisamente quello della Samaritana. Don GuglielmoCazzulani ci ha guidato in una riflessione sulla apparenteillogicità dell’amore cristiano, visto al giorno d’oggi comequalcosa di fuori dal mondo, inutile e pericoloso. Laprovocazione iniziale (un brano tratto da “Lettera a unbambino mai nato” della Fallaci) ha smosso le coscienze,facendoci riflettere su come possa essere vissuta unarelazione d’amore, in situazioni difficili. Subito però ci

siamo accorti di avere una grande speranza, quell’acquaviva che Gesù dà da bere alla Samaritana: non c’è da farsischiacciare dalle logiche terrene, l’amore cristiano liberae rende liberi, pur nella piccolezza di ognuno di noi. Anchese all’inizio l’innamoramento può mandarci in confusione,facendoci credere che tutto sarà facile, l’evoluzione di unamore vero passa attraverso l’esercizio della carità, veroe proprio strumento di salvezza. Il discorso proseguiràvenerdì 1° marzo all’oratorio dei Santi Bassiano e Fereolo,dove sempre don Guglielmo approfondirà il temadell’amore attraverso la parabola di Gesù nell’orto degliulivi.

Domenico Cascone

A Montesilvano si svolgerà nel mese di marzo l’incontro nazionale della “Scuola Formazione Studenti”

Per il MSAC un’occasione di dialogoe confronto per gli adolescenti del Paese

“Bella domanda,studenti cheinterrogano larealtà”: è conquesto titoloche si apre la

VII edizione della SFS (Scuola di For-mazione per Studenti) 2019. Dalprossimo 8-10 marzo tantissimi stu-denti provenienti da tutta Italia ac-correranno a Montesilvano (PE) peruno degli eventi più grandi e attesidel triennio. Dopo il successo della scorsa SFSsvoltasi nel 2016 e che ha coinvoltopiù di 1500 studenti, quest’anno ilMsac Nazionale mira ancora più inalto con ospiti, temi e attività in cuii ragazzi saranno chiamati a metter-si in gioco.Le tematiche che durante questi tregiorni verranno trattate sono estre-mamente attuali; si parlerà di SfidaEuropea, Dignità Umana e Questio-ne Ambientale. Ognuno di questi 3 argomenti è ul-teriormente diviso in 4 categorie,per un totale di 12 workshop temati-ci: “Dignità umana” con Migrazioni:come trasformano il mondo?; É giu-sto il carcere?; Parità di genere: perpoche o per tutti?; Si può abolire lapovertà? - “Sfida europea” con Eu-

ropee 2019: per cosa si vota?; Qua-le Unione per l’Europa?; Rimanerein Unione Europea serve?; Euro: sio no? - “Questione ambientale” conSe l’energia finisse domani?; Menoinquinamento: più rinunce?; Reatiambientali: dove si nascondono?;Cambiamento climatico: fake news?La SFS ci offre soprattutto la possi-bilità di dialogare con nostri coeta-nei provenienti da tutto il Paese econ rappresentanti insigni della so-cietà civile, della politica e delleistituzioni. Infatti, già a partire dallasera di venerdì ci confronteremocon Rosy Russo (fondatrice di Paro-le di O_stili), Andrea Monda (diret-tore dello “Osservatore Romano”) eMatteo Truffelli (docente universita-rio e presidente dell’Azione Cattoli-ca)Invece, ad accompagnarci nellamattinata di sabato ci saranno: Ro-mano Prodi (professore, politico,economista, due volte Presidentedel Consiglio e Presidente dellaCommissione Europea), RobertoBattiston (fisico e Presidente del-l’Agenzia Spaziale Italiana) e MarieTerese Mukamitsindo (giunta in Ita-lia come rifugiata, ora imprenditricee fondatrice della cooperativa Kari-bu per migranti).

Nel pomeriggio incontreremo: Fran-cesco Cananzi (magistrato, giudicedel dibattimento penale e Gip al tri-bunale di Napoli), Matteo Mascia(specialista in Istituzioni e tecnichedi tutela dei diritti umani), SalvatoreScibetta (ingegnere meccanico, si èoccupato di sostenibilità e gestionedell’energia) e Simone Morandini(docente sia di Teologia della Crea-zione a Venezia sia di matematica efisica).Poi, oltre a questi ospiti avremol’opportunità di conoscere giornali-sti, docenti e sociologi tra cui WalterNanni, Gianni Borsa, Giancarlo Visi-tilli e altri ancora, ma anche sacer-doti tra cui Don Claudio Burgio(Cappellano del carcere minorileBeccaria) e Mons. Gualtiero Sigi-smondi (Assistente generale del-l’Azione Cattolica)…La SFS dunque è un momento permettersi in gioco e informarsi ri-guardo argomenti che spesso ascuola vengono trascurati, ma chepossono rivelarsi le chiavi di letturadel mondo che ci circonda per di-ventare cittadini responsabili. Èun’occasione unica per vivere la for-mazione, e la scuola, innamorando-sene!

Alessandro Mazzi

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