ESAME DI STATOanno scolastico 2013~ 2014
DOCUMENTO DELCONSIGLIO DI CLASSE
classe 5ª sezione M
indirizzo ODONTOTECNICO
T I M B R O
P R O T O C O L L O
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. FRANCO COLOMBO
Documento5M–2013/2014
i
INDICE
I p a r t e : P R E S E N T A Z I O N E D E L L ’ I N D I R I Z Z O
1.1 Caratteri specifici della scuola e dell’indirizzo di studi ................................................pag. 1
1.2 Offerta formativa ..................................................................................................pag. 2
1.3 Sbocchi professionali .............................................................................................pag. 3
1.4 Area professionalizzante per l’indirizzo odontotecnico ...............................................pag. 4
I I p a r t e : P R E S E N T A Z I O N E D E L L A C L A S S E
2.1 Composizione della classe e provenienza degli alunni ................................................pag. 5
2.2 Carriera scolastica degli alunni ................................................................................pag. 5
2.2.1 Regolarità percorso formativo
2.2.2 Debiti formativi
2.3 Elenco docenti e continuità didattica nel triennio ......................................................pag. 7
2.4 Profilo della classe .................................................................................................pag. 8
2.5 Attività svolte nell’area professionalizzante ..............................................................pag. 10
2.5.1 Terza Area
2.5.2 Stage in azienda
I I I p a r t e : P E R C O R S O F O R M A T I V O D E L L A C L A S S E
3.1 Comportamento nei confronti della classe ..............................................................pag. 11
3.2 Obiettivi trasversali comportamentali e cognitivi e strategie per il loro
conseguimento ...................................................................................................pag. 11
3.3 Modalità di lavoro utilizzate ..................................................................................pag. 12
3.4 Interventi di recupero ..........................................................................................pag. 12
3.5 Simulazioni prove d’esame ...................................................................................pag. 13
3.6 Strumenti di verifica utilizzati ................................................................................pag. 14
3.7 Criteri e griglie di valutazione degli obiettivi comportamentali e cognitivi ..................pag. 15
3.8 Orientamento .....................................................................................................pag. 16
3.9 Attività integrative ...............................................................................................pag. 16
3.10 Approfondimenti degli studenti ..............................................................................pag. 18
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ii
V I p a r t e : P R O G R A M M A Z I O N I D I D A T T I C O - D I S C I P L I N A R I
4.1 Religione ............................................................................................................pag. 19
4.2 Italiano ..............................................................................................................pag. 21
4.3 Storia .................................................................................................................pag. 24
4.4 Inglese ...............................................................................................................pag. 26
4.5 Matematica e Informatica ....................................................................................pag. 31
4.6 Chimica ..............................................................................................................pag. 34
4.7 Scienza dei Materiali Dentali .................................................................................pag. 38
4.8 Gnatologia ..........................................................................................................pag. 42
4.9 Diritto ................................................................................................................pag. 44
4.10 Esercitazioni di Odontotecnica ..............................................................................pag. 47
4.11 Educazione Fisica ................................................................................................pag. 50
V p a r t e : A L L E G A T I
5.1 Simulazioni di prove con griglia di valutazione
5.1.1 Prima Prova (15/04/2014) .............................................................................pag 54
5.1.2 Griglia di valutazione .....................................................................................pag 64
5.1.3 Seconda Prova (10/04/2014) ..........................................................................pag 67
5.1.4 Griglia di valutazione......................................................................................pag 68
5.1.5 Terza Prova (24/03/2014) ..............................................................................pag 70
5.1.6 Terza Prova (6/05/2014) ................................................................................pag 85
5.2 Griglia di valutazione obiettivi cognitivi .....................................................................pag 93
5.3 Griglia di valutazione obiettivi di cittadinanza ............................................................pag 95
5.4 Criteri di attribuzione del credito scolastico ...............................................................pag 97
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I par te : PRESENTAZIONE DELL ’ INDIRIZZO
1.1 Caratteri specifici della scuola e dell’indirizzo di studi
L’Istituto d’Istruzione Superiore “M.K. Gandhi” di Besana Brianza, nato come scuola diurna e serale
per ragionieri, sezione staccata dell’I.T.C.G. di Seregno dall’a.s. 1974/75, diviene sede
autonoma nel 1976/1977.
Da quell’anno al corso per ragionieri si affiancano gli indirizzi della sperimentazione attuata nella
sezione distaccata di Monticello, che ottiene l’autonomia nel 1986/1987, quando il “Gandhi” avvia il
progetto assistito IGEA, parallelamente alla maxisperimentazione, che vede completati i due
trienni, Linguistico e della Grafica Pubblicitaria, nel biennio successivo. Dall’anno scolastico
1996/1997 l’istituto diviene ITC e PACLE e si arricchisce dell’indirizzo sperimentale assistito ERICA.
All’evoluzione e alla crescita degli indirizzi di studio si accompagna un adeguamento della sede e
delle attrezzature. Da una struttura policentrica, costituita da una sede centrale e due succursali
collocate in zone diverse del Comune, l’Istituto può contare, a partire dall’a.s. 1994-1995, su di un
nuovo e moderno edificio, la cui ubicazione in Villa Raverio è maggiormente funzionale in rapporto
ai mezzi di trasporto. Dal 1 settembre 2000, a seguito dell’accorpamento dell’Istituto professionale
“Mainardi” al “Gandhi”, quest’ultimo si è arricchito di un nuovo indirizzo di studi, il professionale
sanitario odontotecnico, con sede distaccata a Besana Brianza, in via Garibaldi 4.
A partire dall’anno scolastico 2008/9 è stata inoltre attivata una sezione di liceo sperimentale
“Brocca” ad indirizzo linguistico.
Con l’avvio della riforma della secondaria di secondo grado, l’Istituto “Gandhi” offre ai suoi studenti
oltre ai corsi di vecchio ordinamento, I.G.E.A., ERICA, il corso maxisperimentale di Grafica
Pubblicitaria, il corso per Odontotecnici, la possibilità di scegliere fra i seguenti indirizzi di studi:
AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing), Liceo Artistico, Liceo Linguistico, Professionale Socio
Sanitario per Odontotecnici.
L’indirizzo odontotecnico crea i presupposti per tale formazione tecnico professionale, sviluppando
le competenze necessarie per affrontare studi futuri e/o ulteriori specializzazioni. Tale quadro si
inserisce nelle nuove esigenze produttive caratterizzate da flessibilità, versatilità e creatività,
qualità legate a un concetto del sapere, del saper fare e del saper essere, in grado di rinnovarsi nel
corso del tempo. L’indirizzo odontotecnico, pertanto, offre un profilo professionale utilizzabile
anche in settori collaterali a quello specifico.
L’odontotecnico è colui che costruisce protesi dentarie e apparecchi ortodontici. La sua attività è
inquadrata tra le professioni sanitarie ed è disciplinata dalle leggi attualmente in vigore.
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1.2 Offerta formativa
Nella scuola di Stato l’indirizzo odontotecnico pre riforma prevede un corso di cinque anni, così
articolato:
1. Un biennio (1°, 2° anno) e un monoennio (3° anno) al termine del quale l’allievo sostiene
l’esame per conseguire la qualifica di operatore meccanico addetto al laboratorio
odontotecnico. Tale qualifica consente l’inserimento nel mondo del lavoro con un ruolo
professionale di tipo esecutivo e di assistenza in laboratori di odontotecnica, artigianali e
industriali.
2. Il terzo anno inoltre:
o consente di accedere a corsi integrativi di formazione regionale professionale, con
successivo inserimento nel mondo del lavoro;
o pone le basi per la prosecuzione degli studi del 4° e 5° anno (biennio post-
qualifica).
3. Un biennio post-qualifica (4° e 5° anno) al termine del quale l’allievo sostiene l’Esame di
Stato e può partecipare all’Esame di Abilitazione all’esercizio della professione
odontotecnica.
Ulteriori offerte formative
Rapporti con il mondo del lavoro
Stage estivi organizzati con le associazioni di categoria del settore odontotecnico
Incontri con esperti e specialisti
Visite a laboratori e aziende del settore odontotecnico e dentale
Quadro orario e discipline
Il quadro sotto riportato è stati in vigore fino all’anno 2007/8 quando, con il D.M. 41 del 25
maggio 2007, le 40 ore di lezione settimanali per i primi tre anni sono state ridotte delle quattro
ore di approfondimento che venivano utilizzate come momenti di recupero, sostegno e
potenziamento delle capacità degli studenti sia in ambito generale che in ambito professionale,
soprattutto nel monoennio. Il quadro orario del quarto e del quinto anno prevede 38 e 39 ore
settimanali, suddivise in area comune e area di indirizzo. Inoltre l’area professionalizzante (Terza
Area) è prevede un modulo di approfondimento obbligatorio per tutti gli allievi di 60 ore annuali
nel corso del quarto anno ed un modulo di 66 ore nel corrente anno scolastico. Questo modulo si
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svolge in collaborazione con il mondo del lavoro, della produzione e della ricerca, attraverso la
presenza di esperti esterni. Può essere attivato sia all’esterno sia all’interno della scuola.
Materie di insegnamento I II III IV V
Italiano e Storia 7 7 5 6 6
Inglese 3 3 2 3 3
Matematica e Informatica. 4 4 2 3 3
Diritto ed economia 3 3 - - -
Scienza della terra e Biologia. 3 3 - - -
Fisica 3 3 3 - -
Diritto e Pratica commerciale - - - - 2
Chimica - - 2 4 3
Scienza dei Materiali Dentali - - 2 6 6
Anatomia – Fisiologia 2 2 3 - -
Disegno/Modellazione 3 3 3 - -
Gnatologia - - - 4 4
Esercitazioni di Odontotecnica 6 6 9 9 9
Educazione Fisica 2 2 2 2 2
Religione-Materia Alternativa 1 1 1 1 1
- -
Totale ore settimanali 36 36 36 38 39
Modulo approfondimento biennio - - - 66 66
1.3 Sbocchi professionali
L’Abilitazione alla professione di odontotecnico consente al neo-diplomato
1. di inserirsi nel mondo del lavoro principalmente come:
titolare di laboratorio odontotecnico (avviamento di una propria impresa);
lavoratore abilitato dipendente di laboratori odontotecnici (in strutture pubbliche e
private);
responsabile di azienda;
dimostratore di prodotti dentali;
promotore alle vendite di prodotti merceologici dentali;
informatore scientifico di prodotti ed attrezzature innovative di laboratori
odontotecnici;
collaboratore di riviste di settore
2. di accedere a corsi di specializzazione post-qualifica (da definire con gli enti interessati).
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3. di accedere a qualsiasi facoltà universitaria, in particolare Odontoiatria, e a corsi post
Diploma in particolare Igienista dentale.
1.4 Area professionalizzante
Progetto: stage in azienda
Il corso offre la possibilità agli studenti del triennio di svolgere attività di stage in azienda, per
un periodo di tre o quattro settimane, durante il periodo estivo. Tale attività consente un più
diretto collegamento tra la realtà scolastica ed il mondo del lavoro, offrendo agli studenti
l’occasione di riflessione sull’assetto produttivo delle realtà locali ed un orientamento mirato per le
future scelte professionali degli allievi stessi. L’esperienza di stage consente, infatti, di valorizzare
ed ampliare le competenze professionali degli studenti, aiutandoli a rafforzare e sviluppare la
capacità di affrontare situazioni nuove, di rispettare i tempi e le consegne affidate, di lavorare in
autonomia.
Alternanza scuola lavoro
I percorsi che caratterizzano l’ Alternanza Scuola Lavoro per le classi quarte e quinte del
corso di studi, si svolgono in collaborazione con il mondo del lavoro, della produzione e delle
ricerca, attraverso il lavoro e la produzione all’ interno delle aziende.
Le attività di professionalizzazione fanno parte del Piano dell’Offerta Formativa, in quanto
curricolari e concorrenti a determinare le valutazioni in itinere e finali degli alunni.
La normativa rispetto all’area professionalizzante ha subito una modificazione: la nuova riforma
prevede infatti oltre alla trasformazione della Terza Area professionalizzante in alternanza
scuola-lavoro, anche un aumento del monte ore da 60 a 66 ore annuali.
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II par te : PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2.1 Composizione della classe e provenienza degli alunni
La classe 5^M risulta composta da 17 alunni, di cui 6 ragazze e 11 ragazzi. Rispetto al nucleo
originario l’attuale gruppo classe nasce dall’inserimento, all’inizio del quarto anno, di quindici
studenti dovuto all’accorpamento delle classi terze.
Elenco degli alunni: ABOU ZAID OMAR, BARBIERI DENISE, BELLONI ALICE, BEN ACHIBA OMAR
LUCA, BERNARDI SIMONE, CERIZZI GABRIELE, KORSTEN HELENE, LA FISCA DANIELE, MAGGIONI
ALESSIO, MELIS ALESSANDRO, NOVATI MARTINA, ORTIZ CHAVEZ GEOCONDA PAOLA,
PIROVANO RICCARDO, SALAS CHAVEZ JAVIER HANS, TUCCI LORENZO, VALANDRO DANIEL,
VILLANUEVA MANTARY ANDREA MARYORI.
2.2 Carriera scolastica degli alunni
2.2.1 Regolarità del percorso formativo.
Dei 17 componenti la classe 9 studenti si presentano all’Esame di Stato con un curriculum
regolare. I restanti studenti presentano ritardi.
La regolarità del percorso scolastico interno è sintetizzata nella seguente tabella:
N. alunni Ripetente/i il
3 3^ anno
1 2^e 3^ anno
3 2^ anno
1 1^ anno
Situazione alla fine del III e IV anno
La valutazione globale della classe alla fine degli esami di qualifica alla professione di operatore
meccanico nel settore odontotecnico dell’a.s. 2011/2012 può essere riassunta dalla tabella
seguente.
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Per la compilazione della seguente tabella si sono invece presi in considerazione i risultati dello
scrutinio finale dell’a.s. 2012/2013, alla fine della classe 4^.
MaterieLivello alto
(Voti 8-9-10)Livello medio
(Voti 6-7)
Studenti con D. F. promossi
ITALIANO 7% 85% 0%
LINGUA INGLESE 7% 65% 20%
STORIA 20% 75% 0%
MATEMATICA 34% 39% 27%
CHIMICA 13% 52% 35%
GNATOLOGIA 20% 80% 0%
ES. DI LAB. ODONTOTECNICA 7% 93% 0%
SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI 20% 73% 7%
EDUCAZIONE FISICA 47% 40% 13%
RELIGIONE/ATTIVITA’ ALTERN. 34% 76% 0%
2.2.2 Debiti formativi.
Gli studenti promossi alla classe quinta con uno o più debiti avevano l’onere di svolgere, durante le
vacanze estive, un lavoro preventivamente assegnato dai docenti; l’accertamento del recupero è
avvenuto in due momenti distinti: il primo riguardava lo svolgimento del lavoro estivo, il secondo la
somministrazione di specifiche prove di verifica.
Alla conclusione del quarto anno, dei 29 studenti componenti la classe, 8 sono stati promossi per
merito (circa il 25%), 7 studenti non sono stato ammessi alla classe successiva, dei 13 rimanenti
con la sospensione del giudizio 9 hanno superato il debito e 4 non hanno superato il debito e
quindi non sono stati ammessi all’ anno successivo.
Voto di qualifica Numero di studenti che hanno conseguito tali risultati
(percentuale %)
Voto compreso tra
60 e 69/100
6 (35 %)
Voto compreso tra
70 e 79/100
9 (53%)
Voto compreso tra
80 e 89/100
1 (6%)
Voto compreso tra
90 e 100/100
1 (6%)
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2.3 Elenco docenti e continuità didattica nel triennio
L’attuale consiglio di classe è composto dai seguenti docenti
MATERIE DOCENTI
Italiano Prof.ssa Capaccio Maria Cristina
Storia Prof. ssa Capaccio Maria Cristina
Lingua inglese Prof.ssa Novara Jolanda
Gnatologia Prof. Politi Massimiliano
Scienza Mat. Dentali Prof.ssa Ferrari Laura
Esercitazioni Pratiche Prof. Bordiga Alberto
Chimica Prof.ssa Sironi Laura
Matematica e Informatica Prof.ssa Moretti Adriana
Diritto Prof.ssa Amoroso Maria Grazia
Ed. fisica Prof. Marinelli Tommaso
Religione Prof. Nicolini Francesco
La classe ha avuto nel corso degli ultimi due anni scolastici di post-qualifica la continuità didattica
nelle seguenti discipline: Matematica, Chimica, Scienza dei Materiali Dentali, Religione,
Esercitazioni di Laboratorio Odontotecnico, Italiano, Storia e Inglese.
Il percorso della classe lamenta invece una assoluta non continuità per quanto riguarda la materia
di Gnatologia, hanno visto l’avvicendarsi di vari docenti anche all’interno di uno stesso anno
scolastico, rimanendo senza docente per più di un mese.
La sintesi relativa ai docenti che si sono avvicendati negli ultimi tre anni di corso è riportata nella
seguente tabella:
Documento5M–2013/2014IIParte
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Materie di insegnamento III IV V
Italiano Capaccio-
Fumagalli
Capaccio Capaccio
Storia Capaccio-
Fumagalli
Capaccio Capaccio
Inglese Novara Novara Novara
Matematica e Informatica. Moretti Moretti Moretti
Diritto e Pratica commerciale ----- ----- Amoroso
Chimica Romagnoli Sironi Sironi
Scienza dei Materiali Dentali Ferrari Ferrari Ferrari
Gnatologia Reali Forster Reali Forster Fratini, Polito
Esercitazioni di Odontotecnica Bordiga Bordiga Bordiga
Educazione Fisica Pullè Pullè Marinelli
Religione-Materia Alternativa Nicolini Nicolini Nicolini
Fisica Guarneri ----- -------
2.4 Profilo della classe
La classe è composta da 17 elementi, non tutti dal curriculum regolare; inoltre all’interno del
gruppo classe ci sono due studenti DSA certificati.
Nel corso del terzo anno gli alunni hanno ottenuto la qualifica con una votazione globalmente
discreta.
Nel corso del quarto anno il livello della classe è sceso a causa dell’ ingresso di nuovi alunni
provenienti dallo scorporo delle classi dell’ anno precedente: la classe, numerosa e con alunni
nuovi e demotivati, ha presentato problematiche didattiche e relazionali. Il percorso scolastico è
stato faticoso perchè influenzato da una scarsa collaborazione con i docenti e da una
partecipazione non sempre positiva e propositiva degli alunni. Queste problematiche hanno
determinato, alla fine dell’ anno scolastico, che un buon numero di alunni non hanno raggiunto il
successo formativo. Per tale motivo la attuale quinta M è formata dai 17 alunni che hanno
raggiunto gli obbiettivi previsti per il quarto anno.
La frequenza scolastica nel corso del quinto anno, risulta essere stata generalmente regolare e
tutte le assenze sono state, di norma, giustificate nei termini previsti dal regolamento di Istituto. Il
numero delle assenze totali dell’anno è, fatto salvo che per un esiguo numero di alunni,
ragionevole e per tutti gli studenti rispondente alla normativa vigente.
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Per quanto riguarda gli obiettivi trasversali comportamentali gli allievi hanno globalmente
dimostrato di saper rispettare le regole dell’Istituto, l’ambiente, l’attrezzature e molti di loro anche
di avere una accettabile capacità di autovalutazione.
Nel primo periodo dell’ anno i docenti hanno evidenziato un ritardo nella programmazione in
diritto, chimica e laboratorio, l’impegno discontinuo in matematica e laboratorio e alla fine del
periodo anche in scienze dei materiali ed italiano.
Un altro problema di alcuni studenti ben identificati è la fuga dalle verifiche. I docenti hanno
dovuto assistere a questi comportamenti infantili anche in occasione dell’ ultima simulazione di
terza prova.
Tranne che per questa problematica, per quanto riguarda il comportamento non si sono evidenziati
casi degni di nota a parte i richiami verbali e alcune note disciplinari.
Nel secondo periodo la situazione didattico educativa della classe è migliorata, gli studenti
dimostrano un atteggiamento positivo verso quasi tutte le discipline.
L’ impegno domestico risulta abbastanza costante nell’avvicinarsi del momento delle verifiche e la
loro partecipazione all’attività di classe è attualmente, comunque attenta. Altri invece, non hanno
maturato un responsabile atteggiamento nei confronti dell’impegno scolastico che spesso, è
risultato condizionato da una difficoltà nel gestire la complessità degli impegni che specie in questo
ultimo anno hanno dovuto affrontare
Pur essendo comunque visibile un miglioramento per molti alunni dopo la pagella del primo
periodo, permane tuttavia un quadro con qualche difficoltà nel foglio informativo bimestrale nel
corso del pentamestre. Criticità più marcate nelle materie dell’area di base, principalmente
motivate da capacità non sempre ottimali e soprattutto da modesto interesse, limitata motivazione
e seria volontà. Migliore risulta la situazione nelle materie di indirizzo, di questo gruppo classe,
anche se inferiore alle attese e alle potenzialità degli allievi. La flessione è, per queste discipline,
dovuta per alcuni studenti da un lavoro frammentato, poco organico e non costante sull’intero
periodo temporale, conseguenza di un lavoro domestico di studio inferiore alle richieste formulate
dal Consiglio di classe.
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2.5 Attività svolte nell’ambito dell’area professionalizzante
2.5.1 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Il percorso compiuto dagli alunni della classe è iniziato lo scorso anno
Gli studenti hanno frequentato i laboratori odontotecnici convenzionati per un minimo di 66 ore (6
in più rispetto alla vecchia normativa) sono stati seguiti nelle aziende dai tutor nominati dai titolari
dei laboratori e a scuola dagli insegnante tutor nominato dal Consiglio di Classe.
Il maggior numero di ore è stato effettuato nel periodo dal 27 gennaio al 1 febbraio 2014 nella
settimana di alternanza scuola lavoro deliberata dal Collegio dei docenti.
2.5.2 Stage in azienda
Durante l’estate 2012, nel passaggio tra la terza e la quarta, alcuni studenti si sono impegnati in
uno stage formativo presso aziende convenzionate con l’Istituto, molti di loro dimostrando elevato
interesse, buona manualità, precisione ed autonomia nei lavori richiesti uniti ad un adeguato
comportamento. Cinque studenti hanno ripetuto l’ esperienza anche l‘ estate scorsa.
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III par te : PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE
3.1 Comportamenti nei confronti della classe
I docenti hanno, di norma, adottato nei confronti della classe modalità di comportamento
rispondenti a quanto dichiarato nel POF e nella programmazione educativo-didattica, coincidenti
con la stipulazione del patto formativo il più possibile trasparente e chiaro, quindi hanno
individuato i seguenti comportamenti:
Variare l’attività didattica, alternando la lezione frontale con momenti di esercitazione,
attività in coppia o in gruppo;
Coinvolgere gli allievi nel processo di apprendimento, motivandoli allo studio e creando le
condizioni per una partecipazione consapevole all’attività didattica;
Esplicitare gli obiettivi di ciascuna unità didattica e adoperarsi affinché il momento della
verifica sommativa diventi un’esigenza sentita anche dagli allievi come momento di
controllo del proprio percorso di apprendimento, in termine di assimilazione di contenuti
ed acquisizione di abilità e competenze;
Fissare i contenuti e il tipo di verifica , comunicandoli agli allievi;
Comunicare i criteri di valutazione applicati a ciascuna prova di verifica e il livello soglia da
raggiungere per ottenere la sufficienza;
Comunicare giudizio e valutazione numerica delle verifiche;
Rispettare le scadenze nella correzione e restituzione delle verifiche;
Comunicare le tappe del percorso formativo già raggiunte e da raggiungere;
Controllare a campione i compiti assegnati a casa;
Stimolare il raccordo delle conoscenze con richiami a quanto già trattato;
Guidare le riflessioni attraverso suggerimenti, esempi, osservazioni e confronti.
3.2 Obiettivi trasversali e strategie messe in atto per il loro conseguimento:
Obiettivi non cognitivi: comportamentali
1. Rispetto dell’ambiente che li circonda, degli arredi e delle attrezzature scolastiche
2. Rispetto delle regole d’Istituto, delle consegne e degli impegni presi nei confronti di
docenti e compagni
3. Partecipazione attiva e propositiva all’attività didattica
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4. Relazionarsi con gli altri in un rapporto di collaborazione
5. Corretta autovalutazione
6. Lavorare in gruppo su progetti
Obiettivi cognitivi:
1. Ricercare le fonti, utilizzare e organizzare informazioni, utilizzare e produrre
documentazione
2. Saper leggere, interpretare e produrre grafici, schemi e tabelle.
3. Saper sintetizzare, esprimere e rielaborare in modo critico e personale quanto appreso.
4. Saper elaborare strategie di risoluzione dei problemi
5. Saper creare collegamenti trasversali tra i contenuti delle varie discipline
6. Saper utilizzare un lessico corretto, specifico ed adeguato alle varie discipline
Per il conseguimento di tali obiettivi, i docenti hanno coinvolto gli studenti nel processo di
formazione, apprendimento e insegnamento impegnandosi a:
1. Organizzare, per quanto possibile, attività diversificate per favorire l’apprendimento
2. Favorire l’analisi e la sintesi di testi e di argomenti
3. Guidare l’allievo nella selezione e classificazione di informazioni
4. Favorire l’accesso a documentazioni specifiche di indirizzo
5. Guidare l’alunno alle possibili soluzioni di un problema individuato attraverso
l’osservazione della realtà
3.3 Modalità di lavoro utilizzate
Le modalità di lavoro utilizzate dal consiglio di classe sono state quelle della lezione frontale e
partecipata, simulazioni di verifica, discussione guidata e lavori a coppie e piccoli gruppi.
3.4 Interventi di recupero
Strategie di interventi per il recupero e risultati conseguiti: gli interventi di recupero, sia in
itinere che non, hanno mirato a fornire agli allievi gli strumenti che consentissero loro di colmare le
lacune più rilevanti e il raggiungimento di una maggiore autonomia operativa.
Modalità: ritrattazione degli argomenti affrontati, in una o più unità didattiche, o parti di modulo,
attraverso differenti modalità di spiegazione, interventi in itinere.
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3.5 Simulazioni di prove d’esame
Il Consiglio di classe ha somministrato nel secondo quadrimestre le seguenti simulazioni di prove
d’esame:
PRIMA PROVA SCRITTA – Tracce stabilite dall’ Area Disciplinare e somministrata in contemporanea
a tutte le classi quinte dell’Istituto lunedì 15 aprile 2014, durata 6 ore.
SECONDA PROVA SCRITTA – Una simulazione somministrata in contemporanea alle due classi
quinte della sede IPIA martedì 10 aprile 2014, durata 6 ore.
TERZA PROVA SCRITTA – Due simulazioni costruite secondo la tipologia B (quesiti a risposta
singola), effettuate per entrambe le classi quinte nei mesi di gennaio, marzo e aprile.
La simulazione del 24 marzo 2014 coinvolgeva le discipline di Diritto, Storia, Matematica,
Esercitazioni d odontotecnica, durata 2,5 ore;
Per la simulazione del 6 maggio 2014, il Consiglio di Classe ha continuato ad utilizzare la
tipologia sperimentata, coinvolgendo le discipline di Matematica, Diritto, Lingua Inglese e
Chimica.durata 2,5 ore.
Documento5M–2013/2014IIIParte
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3.6 Strumenti di verifica utilizzati dal C.d.C.
Per verifiche formative (controllo in itinere del processo di apprendimento): principalmente
interrogazioni brevi, prove strutturate e semistrutturate, questionari, relazioni ed esercizi
Per verifiche sommative (controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione):
principalmente interrogazioni lunghe e brevi, temi e problemi, prove strutturate e
semistrutturate, questionari, relazioni e prove pratiche.
Strumenti da utilizzare per la verifica formativa
(controllo in itinere del processo di apprendimento)
Strumento utilizzato
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S O O S O O S O O P O S O O O S O O S O G P PInterrogazione lunga X X X
Interrogazione breve X X X X XTema o problema X XProve strutturate X X X X XProve semistrutturate X X X XQuestionario X XRelazione X X X XEsercizi X XProve pratiche X
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C. STRUMENTI DA UTILIZZARE PER LA VERIFICA SOMMATIVA(Controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione)
Strumento utilizzato
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S O O S O O S O O P O S O O O S O O S O G P PInterrogazione lunga X X X X X
Interrogazione breve X XTema o problema X X XProve strutturate X X X X X XProve semistrutturate X X X X XQuestionario X X X XRelazione X XEsercizi X X X XProve pratiche X
D. FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
X Metodo di studioX Partecipazione all’attività scolasticaX ImpegnoX Progresso
Livello della classe Situazione personale Altro
3.7 Criteri e griglie di valutazione degli obiettivi cognitivi e
comportamentali
Per gli obiettivi cognitivi ogni docente ha fatto riferimento alla griglia di valutazione approvata dal
Collegio Docenti ed allegata (Allegato 5.2)
I fattori che hanno concorso alla valutazione periodica e finale sono stati:
1. Metodo di studio;
2. Partecipazione all’attività didattica;
3. Impegno;
4. Progresso;
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Il docente di Esercitazioni Pratiche di Laboratorio Odontotecnico aggiunge come elementi
che contribuiranno alla valutazione dei discenti i seguenti parametri:
1. Progressione delle abilità pratiche
2. Produttività/ presenza alle ore di laboratorio
3. Autonomia organizzativa ( rispetto dei tempi di lavoro e delle scadenze)
4. Uso di materiali e di attrezzature
5. Rispetto delle procedure per le sicurezza
Per quanto riguarda le competenze di cittadinanza, sono state valutate secondo questi indicatori,
riportati nella griglia allegata:
1. Rispetto delle persone e di se stessi
2. Rispetto dell’ambiente e delle strutture della scuola
3. Rispetto delle norme e delle regole dell’Istituto
4. Frequenza e puntualità
5. Partecipazione al dialogo educativo
6. Impegno nello studio e rispetto delle consegne
7. Capacità d’ intervenire in modo appropriato durante l’attività didattica
8. Rispetto degli altri nell’esprimere le proprie ragioni ed il proprio pensiero.
3.8 Orientamento
Attività di orientamento in uscita
Agli studenti sono state fornite informazioni rispetto alle proposte ed offerte di orientamento che
giungevano alla scuola da parte dei diversi atenei a mezzo di posta, volantini, depliant pubblicitari
o e-mail.
Il giorno 26 Febbraio 2014 la classe ha partecipato allo sportello di orientamento presso
l’autodromo di Monza.
3.9 Attività integrative
Attività curriculari:
Partecipazione alla tavola rotonda, con esponenti dello sport e della cultura, sul tema
“Sport per Tutti” tenutasi il 22 febbraio 2014;
SEMINARI E CONVEGNI
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Sono stati organizzati due seminari di approfondimento su argomenti professionalizzanti,
uno su Bite e Postura, tenuto dal prof. Giacomello Maurizio specialista in ortognatodonzia e
dal prof. Marinelli Tommaso, osteopata. L’altro sulle nuove tecnologie cad-cam, “Nozioni di
base di Cad-Cam” organizzato con la collaborazione di aziende e associazioni di categoria.
Partecipazione alla conferenza sabato 05.04.2014 dal titolo “PREVENZIONE TUMORI” (progetto Martina)
Nell’ambito dei percorsi proposti dalla Commissione Legalità e Cittadinanza Attiva, i volontari di “Emergency” hanno presentato le attività della onlus il 20 febbraio 2014
Nell’ambito dei percorsi proposti dalla Commissione Legalità e Cittadinanza Attiva, il dott. Forieri Flaminio, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Monza,ha tenuto una conferenza il 13 febbraio 2014 dal titolo “Prevenzione e Legalità”
Attività extracurriculari:
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO – (docente tutor prof. Bordiga Alberto)
L’ inserimento di tale attività in questa parte del documento dipende dal fatto che parte
delle ore sono state svolte al di fuori dell’ orario curriculare.
A.S. 2012/2013 - Gli studenti hanno avuto un’esperienza in laboratorio (66 ore) su vari tipi di
protesi, fissa, mobile, combinata, ortodontica. E’ importante ricordare che le attività svolte nelle
aziende sono diverse a seconda del laboratorio frequentato, non è possibile stabilire un unico
approfondimento che valga x tutti i laboratori frequentati dagli studenti.
SEMINARI E CONVEGNI
Convegno “ La presa del colore” sulle nuove tecnologie per la rilevazione del colore dei
denti con foto spettrometro digitale.
STAGE ESTIVI
A.S. 2013/2014 - L’ attività di alternanza scuola – lavoro ha visto l’espletamento del monte ore
previsto all’interno di laboratori odontotecnici convenzionati con la scuola. Gli studenti, hanno
completato il monte ore previsto in orario extra curriculare oltre alla settimana di alternanza
stabilita dal collegio dei docenti. I docenti tutor alla fine del tirocinio (aprile 2014) hanno
compilato un griglia con i giudizi complessivi sugli allievi e la verifica delle ore frequentate in
laboratorio.
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3.10 Approfondimenti degli studenti
I candidati intendono presentare al colloquio i seguenti percorsi di approfondimento.
CANDIDATOAPPROFONDIMENTO
ABOU ZAID OMARIL FUMO E LE SUE CONSEGUENZE NEL CAVO ORALE
BARBIERI DENISECLOWNTERAPIA
BELLONI ALICELA DONNA NELLA SOCIETA’ OCCIDENTALE
BEN ACHIBA OMAR LUCAARMI BATTERIOLOGICHE
BERNARDI SIMONEIL PENSIERO POSITIVO
CERIZZI GABRIELECOMPUTER IL NOSTRO E IL VOSTRO FUTURO
KORSTEN HELENECOSA SI NASCONDE DIETRO AD UN SORRISO?
LA FISCA DANIELELA CERAMICA E IL COLORE IN CAMPO DENTALE
MAGGIONI ALESSIOIL MIO PECCATO: LA GOLA
MELIS ALESSANDRO VIDEOGIOCHI, MINACCIA DA EVITARE O IMPORTANTE RISORSA DEL FUTURO
NOVATI MARTINAIL COLORE
ORTIZ CHAVEZ GEOCONDA PAOLA
L’ ARTE DI UN SORRISO
PIROVANO RICCARDO LE BEVANDE ALCOLICHE, LA CAUSA PIU’ DIFFUSA DELLE NEOPLASIE
SALAS CHAVEZ JAVIER HANSLA MUSICA
TUCCI LORENZOL’ ANIMA DELLA NATURA
VALANDRO DANIELI DENTI DEI CAVALLI
VILLANUEVA MANTARY ANDREA MARYORI
ALLA RICERCA DELL’ ARMONIA
Segue il programma effettivamente svolto e approvato da alunni ed insegnanti delle varie
discipline. Tutto l’incartamento relativo alla Area Professionalizzante (stage e Terza Area)
sarà depositato presso la segreteria della Sede Centrale. Per ogni altra informazione vedasi
quanto prodotto nella programmazione educativa e didattica annuale.
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VI^PARTEPROGRAMMAZIONEDIDATTICODISCIPLINARE
4.1MATERIA: Religione Prof.FrancescoNicolini
1. OBIETTIVI INIZIALI
Scoprire le corrette modalità di rapporto Bibbia-scienza. Il ruolo del Concilio Vaticano II.Accostare l’importanza dell’etica nella formazione e nella crescita della persona.Saper confrontare lo specifico dell’etica cristiana con quella delle altre religioni. Conoscere le attuali problematiche bioetiche.Saper confrontare lo specifico dell’etica cristiana con quella delle altre religioni. Conoscere le attuali problematiche etiche.Accostare le principali caratteristiche del lavoro umano e cogliere il rapporto fra attività lavorativa ed aspetti etici.Cogliere le caratteristiche del rinnovamento della Chiesa e dell’annuncio cristiano a partire dal Concilio Vaticano II.Accostare e conoscere alcune problematiche del mondo contemporaneo e verificare in che modo interpellano il cristianesimo.
2. CONTENUTI
Gli ambiti d’indagine di Bibbia e scienza. Il caso Galilei. La situazione contemporanea.Il concetto di etica e le diverse etiche contemporanee. Etica cristiana ed etica laica a confronto.Problematiche etiche (bioetica). Le diverse posizioni scientifiche a confronto.Problematiche etiche (bioetica), le diverse religioni a confronto.Significati e dimensioni del lavoro umano. Cristianesimo e lavoro. L’umanizzazione del lavoro.Il Concilio Vaticano II. Il dialogo Chiesa – mondo contemporaneo alla luce del Concilio Vaticano II.Distribuzione dei beni. Disparità economico – sociali fra nord e sud del mondo. Accesso alle risorse e problema ecologico.
3. METODOLOGIE ADOTTATE
Uso “mirato” del libro di testo. Conversazione guidata su temi. Coinvolgimento degli studenti nelle diverse proposte di lavoro. Schede di sintesi e/o di approfondimento per favorire l’analisi e la riflessione.
4. STRUMENTI DI LAVORO
Libri di testo in adozione S. Bocchini, Nuovo Religione e religioni. Volume Unico, EDB.Eventuali articoli tratti da quotidiani o riviste riguardanti i vari nuclei tematici esaminati anche in formato digitale.Eventuale visione di testi filmici e utilizzo di sussidi informatici.
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5. VALUTAZIONE E VERIFICHE
Essenzialmente orali.
6. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Classe nella quale gli studenti hanno reagito in modo sufficientemente positivo di fronte alle diverse proposte di lavoro, garantendo una partecipazione ed un impegno apprezzabile. La capacità di riflessione, di analisi delle situazioni e di rielaborazioni è risultata complessivamente discreta. Conseguentemente anche il rendimento medio è soddisfacente.
Conoscenze Le conoscenze acquisite sono ad un livello discreto.
Capacità Le capacità acquisite sono ad un livello discreto.
Competenze Le competenze acquisite sono ad un livello discreto.
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4.2 Italiano Prof.ssa Capaccio Mariacristina
1. OBIETTIVI INIZIALI
CONOSCENZE
1. riconosce i diversi generi ed i principali sottogeneri della comunicazione letteraria ed estetica;2. possiede un orientamento generale della produzione letteraria dei secoli XIX-XX;3. conosce, almeno a grandi linee, l’evoluzione dei principali generi letterari (romanzo, poesia e teatro)
dalla seconda metà dell’Ottocento alla fine del Novecento.
CAPACITA’
1. dimostra di possedere gli strumenti di base per l’analisi dei contenuti e degli aspetti formali di testi appartenenti a diversi generi letterari;
2. dimostra di saper utilizzare con crescente sicurezza (in relazione alla specifica situazione di partenza) i diversi linguaggi specifici;
3. dimostra di saper collegare un autore e la sua opera al contesto di riferimento;4. dimostra di saper collegare, anche se in modo essenziale, le singole opere letterarie con quelle che le
hanno precedute o le seguiranno;5. dimostra di aver compreso i contenuti e di aver colto le particolarità stilistiche delle opere lette;6. dimostra di saper operare gli opportuni collegamenti multidisciplinari in modo almeno accettabile.
COMPETENZE
1. è in grado, nella produzione scritta, di concordare registro e scopo e, nonostante l’utilizzo di un lessico piuttosto generico, di organizzare un testo nella sostanza coerente e coeso, generalmente corretto dal punto di vista ortografico e sintattico;
2. sa analizzare in modo accettabile i testi letterari proposti contestualizzandoli ed utilizzando gli strumenti retorici adeguati;
3. sa formulare opinioni personali con sufficienti chiarezza espositiva e coerenza argomentativi
2. CONTENUTI
Mod. 1. IL PRIMO NOVECENTOGIOVANNI PASCOLI: La vita, la poeticaLa poetica del fanciullino Focus sull'opera Myricae: Lavandare, X AgostoCanti di Castel Vecchio: Il gelsomino notturno, Nebbia, La mia sera
G. D’ANNUNZIO:L’autore ed il suo tempo. Vita, opere e le fasi della sua poetica.Estetismo e Superomismo.“Il piacere”: Andrea Sperelli.Il mistero della natura, la musicalita’, il Panismo nella sua poesia.La pioggia nel pineto, La sera fiesolianaNotturno
LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO E IL RIFIUTO DELLA TRADIZIONE
LUIGI PIRANDELLO:Biografia, La visione del mondoIl contrasto vita/forma, il sentimento del contrario da l'Umorismo
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Il teatro: Così è se vi pare, Sei personaggi in cerca d'autoreLe novelle per un anno: Ciàula scopre la lunaI romanzi: trama e struttura dei romanzi; Il fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila
ITALO SVEVO: Vita e opere. Lettura e analisi di brani scelti. La figura dell’Inetto.Le nuove tecniche narrativeLa coscienza di Zeno: il vizio del fumo, lo schiaffo del padre morente.Introduzione al concetto di psicanalisiUna vitaSenilità
Mod. 2 L'ETA' DEI TOTALITARISMI E DELLA GUERRA
GIUSEPPE UNGARETTI:L’autore e il suo tempo. Il tema della guerra. Evoluzione della poetica ungarettiana. Lettura e analisi di poesie scelte.Analisi stilistica dei seguenti componimenti: “San Martino del Carso”, “Fratelli”, “Veglia”
EUGENIO MONTALE:L’autore e il suo tempo. L’evoluzione della poetica. Lettura e analisi di poesie scelte il “correlativo oggettivo”, “Meriggiare pallido e assorto”; “Spesso il male di vivere ho incontrato”.
3. METODOLOGIE ADOTTATE
Lezione frontale e interattivaLavoro di analisi e sintesi guidato dall’insegnanteLavoro in coppia e/o a gruppiEsame e uso critico di materiale documentario e testimonianze relativi agli aventi storici trattati. Lezione frontale e interattiva;Lettura diretta dei testi (guidata e individuale)Analisi e sintesi dei testi (guidata e individuale)Lavoro a coppie e/o a gruppiAnalisi di testi e fonti a livello interdisciplinareVisione di audiovisivi e opere cinematograficheDibattito su argomenti di attualità o tematiche storico-letterarie rilevanti
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4.STRUMENTI DI LAVORO
MAGRI VITTORINI , IMPRONTE .STORIE E TESTI DELLA LETTERATURA .IL NOVECENTO, VOL 2,ED PARAVIA.
5.VALUTAZIONE E VERIFICHE
QuestionariInterrogazione breve e lunga;Esposizione tematica;Interrogazione lunga e breve;Tema;Lavori di gruppo e/o individuali;Esposizione tematica;Relazioni ed esercizi;
6.OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZA: La maggior parte della classe ha conoscenza dei principali movimenti culturali e letterari e dei loro maggiori esponenti, da collocare nel contesto storico tra Otto e Novecento; dei caratteri stilistici principali di autori e movimenti letterari, mediante analisi stilistica del testo in prosa e del testo poetico.
CAPACITÀ: I tre quarti della classe hanno raggiunto gli obiettivi iniziali pienamente. Un terzo presenta ancora alcune difficoltà nell’uso del linguaggio specifico e nel saper operare opportuni collegamenti multidisciplinari.
COMPETENZE: Non tutti hanno raggiunto in modo esauriente gli obiettivi prefissati ad inizio anno, permane una difficoltà nel concordare registro e scopo correttamente.
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4.3 Storia Prof.ssa Capaccio Mariacristina
1.OBIETTIVI INIZIALI
CONOSCENZE
L’allievo1. conosce in modo essenziale le linee fondamentali della storia tra la fine del XIX e la
fine del XX sec.2. conosce in modo accettabile il significato dei concetti e dei termini storiografici
specifici, soprattutto di quelli ineludibili per la comprensione del presente
COMPETENZE
L’allievo sa cogliere in modo accettabile le relazioni esistenti tra fenomeni di diversa natura
(sociale, economica, politica, culturale); sa cogliere a grandi linee analogie e differenze tra gli eventi ed individuarne in modo
accettabile i percorsi di causazione e sviluppo; sa individuare in modo almeno accettabile la dialettica tra continuità e innovazione; sa collegare concetti e contenuti che riguardano sia la storia sia discipline diverse; dimostra di saper rielaborare in modo almeno essenziale le proprie conoscenze in un
modello interpretativo; dimostra un’accettabile consapevolezza della relatività di ogni giudizio storiografico.
CAPACITÀ
L’allievo sa collocare un fatto o un fenomeno storico in una prospettiva diacronica e sincronica individuando, almeno, i principali rapporti di causa ed effetto;sa ricercare le fonti, utilizzare e organizzare le informazioni in modo almeno accettabile;sa riconoscere la natura di un fatto o di un fenomeno storico (sociale, economico, politico, culturale);sa servirsi in modo accettabile di alcuni strumenti di base (cartine, documenti, testi storiografici);comprende in modo accettabile le relazioni tra la storia e le altre discipline.
2.CONTENUTI
Mod. 1 L’ETA’ DEI NAZIONALISMIu.d.1L’Italia umbertina.u.d.2 L’età giolittiana.u.d.3 L’emigrazione italiana
Mod. 2 VENTI DI GUERRAu.d.1 La Belle èpoque.u.d.2 La Prima guerra mondiale.
Mod. 3 LA NOTTE DELLA DEMOCRAZIAu.d.1 Il dopoguerrau.d.2 La rivoluzione sovieticau.d.3 Il fascismou.d.4 Lo stalinismou.d.5 La grande depressioneu.d.6 Il nazismo
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MOD. 4 RICOSTRUIRE NELL’EQUILIBRIO DEL TERRORE
u.d.1 La seconda guerra mondialeV. CALVANI, Il gusto della storia “L’età del disordine mondiale”. Arnoldo Mondadori Editore.
3.VALUTAZIONE E VERIFICHE
Lezione frontale ed interattivaLavoro di analisi e sintesi guidato dall’insegnanteLavoro in coppia e/o a gruppiEsame e uso critico di materiale documentario e testimonianze relativi agli aventi storici trattati.
1. 4.OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZA: la maggior parte della classe conosce e delinea la storia del mondo contemporaneo dall’Italia Umbertina al Secondo dopoguerra. Solo pochi studenti non hanno raggiunto totalmente questo obiettivo.
COMPETENZA: Quasi la totalità della classe sa collocare nella corretta prospettiva diacronica e sincronica un fatto storico; riconoscere la natura (sociale, economica, politica, culturale) di un fatto o di un fenomeno storico
CAPACITA’ : L’intera classe sa collocare fatti nel contesto storico ed è in grado di analizzarli.
5.METODOLOGIE ADOTTATE
Lezione frontale e interattivaLavoro di analisi e sintesi guidato dall’insegnanteLavoro in coppia e/o a gruppi
6.STRUMENTI DI LAVORO
V. CALVANI, Il gusto della storia “L’età del disordine mondiale”. Arnoldo Mondadori Editore.Videocassette didattiche e film d’autore;
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4.4 INGLESE Prof.JolandaNovara
1. OBIETTIVI INIZIALI
OBIETTIVI DISCIPLINARIRaggiungimento del livello B1-B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.B1È in grado di comprendere messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero,ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari, di suo interesse e relativi alla professione. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni, progetti.B2È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione.
OBIETTIVI MINIMIRaggiungimento del Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue con la specifica “anche se guidato e/o in modo non sempre corretto”.
COMPETENZE DI CITTADINANZA
Gli studenti dovranno imparare ad adottare un metodo di lavoro/studio grazie al quale: siano in grado di documentare il proprio lavoro; sappiano comunicare in modo efficace, utilizzando i linguaggi specifici; siano capaci di esporre oralmente, per iscritto e graficamente in modo corretto e
adeguato allo scopo; sappiano ricercare le fonti; sappiano operare collegamenti a livello interdisciplinare; sappiano risolvere problemi e trovare soluzioni adeguate in contesti anche imprevisti
In particolare si punterà al rafforzamento delle seguenti competenze chiave:IMPARARE A IMPARARE: ogni studente deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro (che include prendere appunti, costruire un quaderno di lavoro ben organizzato, ripetere a voce alta i contenuti di studio) ; PROGETTARE: ogni studente deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi realistici e per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità;COMUNICARE: ogni studente deve saper comprendere messaggi diversi nelle varie forme comunicative e deve saper comunicare efficacemente, utilizzando i linguaggi adeguati alle varie discipline;RISOLVERE I PROBLEMI: ogni studente deve saper elaborare strategie di risoluzione di problemi anche complessi;INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI : ogni studente deve possedere strumenti che gli permettano di effettuare semplici collegamenti interdisciplinari;ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI: ogni studente deve saper acquisire e interpretare le informazioni ricevute e applicarle per la soluzione di problemi.Per i casi in cui il Consiglio di Classe lo decida si potrà procedere per obiettivi minimi.
Poiché gli impegni sottolineati nel PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ sono stati
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condivisi dalla Scuola, dai genitori e dagli studenti, si educheranno gli allievi a: rispettare sé e gli altri (compagni, docenti, personale della scuola); collaborare in modo attivo con il gruppo classe ; rispettare l’ambiente scolastico (la classe, i corridoi, i laboratori e l’esterno); rispettare le regole (non usare il cellulare né altro strumento elettronico non autorizzato;
attendere il docente in classe al cambio dell’ora, ecc.); predisporre ed usare correttamente il materiale (portare sempre il libretto, i libri, i
quaderni ed altro in ordine); rispettare i tempi di lavoro e delle consegne; intervenire nelle lezioni nei modi e nei tempi opportuni (alzando la mano ed aspettando il
proprio turno); lavorare anche nelle ore di supplenza (organizzarsi in modo autonomo per il ripasso o i
compiti); mostrare disponibilità nei confronti delle attività proposte (attenzione e ascolto); approfondire gli argomenti trattati; mantenere il controllo emotivo e il rispetto.
L’insegnamento della lingua straniera si pone come ulteriore obiettivo primario quello di sviluppare negli studenti un atteggiamento critico e di curiosità nei confronti della realtà, nonché di tolleranza e apprezzamento del diverso da sé attraverso un confronto, per analogia e per contrasto, tra la lingua di appartenenza e la seconda lingua.
2. CONTENUTI
GRAMMAR ACTIVITIES
Revision: all tenses
Listening test: units 11-12 SUCCESS 2
Camden Market: Youtube video + true/false comprehension
Asking for/giving direction : London Tube Map
Use of English: word formation
Da ‘NEW SURFING THE WORLD’ (Civiltà)Argomento dell’anno: THE USA
Looking at the map of the USA: talking/asking about the country
The country and the people: a huge beautiful country
Landscapes and urban skylines: US national parks
Youtube Video and working sheet: Grand Canyon National Park: Sesame Street: Habitats
Surfing the net: visiting the official site of an American city/town
An American town or city I would/n’t like to see (guided written production)
American government and politics
Federal government
State government
Local government
The Constitution
The legislative branch
The executive branch
The judicial branch
From Google Images: working sheet: Barack Obama, John Kerry, John Brennan, James Comey: Us Government organogram
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Comparing American and Italian governments
Youtube video and working sheet: New England
The Pilgrim Fathers
The Mid-Atlantic States
Project: a cultural exchange with American students from the Mid-Atlantic States (searching for information on the Internet, filling charts, reporting)Step 1: working sheet: why I chose a particular place/town/city in the area (answering questions)Step 2: organizing Italian students’ one week stay in the USA (surfing the net; reporting)Step 3: organizing American students’ one week stay in Italy (filling a chart; reporting)
PowerPoint presentation: choosing an American song/band/film/Tv series/musical
Da ‘DENTAL TOPICS’ (Microlingua)
General Features of Dental Materials
Youtube video and working sheet: properties of materials
The properties of the materials
General properties
Specific properties
Chemical-physical properties
Technological properties
Mechanical properties
Metals, nonmetals, metalloids (listening and reporting)
Dental materials
Plaster
Dental Waxes
Investment materials
Impression materials
Rigid impression materials: compound, plaster of Paris, zinc oxide and Eugenol paste
Elastic impression materials: natural and artificial; alginates and elastomers
Syneresis and imbibition
Dental metals
Dental alloys: gold alloys, stellite alloys
Passivity
Titanium
Prosthetic resins
Dental porcelain
Fibre-reinforced composites
Implants : www.perio.org : dental implants and periodontist + working sheet (reading and answering questions)
Malocclusion and orthodontic appliances
Fixed orthodontic appliances
Removable orthodontic appliances
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3. METODOLOGIE ADOTTATE
Momenti: Ricerca sul web Lezione partecipata Lezione frontale Attività a coppie e in gruppo Completare questionari e tabelle Listening and reading comprehensions Discussioni Reporting Schede di lavoro
Metodi: Approccio comunicativo, in base al quale l’acquisizione di nuovi contenuti avviene
inizialmente tramite ricerca di documenti/video autentici, discussione, ascolto, commento di immagini
Imparare a imparare per trasferire i contenuti in una forma orale coerente e coesa e in forma scritta semplice e chiara
Analisi dell’errore e autocorrezione come momento fondamentale per prendere coscienza delle proprie difficoltà e favorirne il superamento.
4. STRUMENTI DI LAVORO
Libri di testo in adozione
1. C.Radini – V.RadiniDENTAL TOPICS con CD –Audio
Hoepli
2. M.G.Dandini NEW SURFING THE WORLDZanichelli
Materiale integrativoFotocopie fornite dall’insegnanteSchede di lavoroArticoli da riviste e giornali
Sussidi audiovisivi, informatici; laboratoriCD allegati ai testi e portati dall’insegnanteSiti webFilm e video
5. VALUTAZIONE E VERIFICHE
Numero delle verifiche previste per ogni periodoTrimestre: 1 verifica formativa e 1 sommativa scritte, 2 verifiche orali;Pentamestre : 2 verifiche formative e 1 sommativa scritte, almeno 2 verifiche orali.
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TipologiaVerifica orale:
interrogazione breve
interrogazione lunga
listening comprehensions and answering questions
prove vocaboli
reporting
riportare contenuti di schede di lavoro, questionari, tabelle
fare domande
esprimere opinioniVerifica scritta:
verifiche semistrutturate
listening e reading comprehensions
domande aperte
produzione scritta
correzione di risposte false
6. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Conoscenze Mediamente raggiunte
Capacità Mediamente sfruttate
Competenze Efficaci per un discreto numero di studenti, elementari per il resto della classe
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4.5 Matematica Prof.MorettiAdriana
1. OBIETTIVI INIZIALI
Conoscenze:- Contenuti previsti dalla programmazione: concetto di funzione, classificazione delle funzioni e loro
proprietà; concetto di limite e forma indeterminata; continuità, asintoti; concetto di derivata e suo significato geometrico; - Linguaggio e simbologia specifici.
Competenze:- Saper classificare una funzione;- Utilizzare consapevolmente tecniche di calcolo: individuazione del dominio di una funzione algebrica;
calcolo di semplici limiti di funzioni razionali; applicazione di opportune tecniche risolutive per
rimuovere forme di indecisione; calcolo di derivate di funzioni razionali;
- Individuare funzioni continue e saper distinguere le varie discontinuità;- Saper determinare gli asintoti di funzioni razionali;- Saper rappresentare nel piano cartesiano risultati algebrici; - Ricavare da un grafico le principali caratteristiche di una funzione;- Operare con il simbolismo matematico;- Esprimere le proprie conoscenze con un registro linguistico appropriato.
Capacita’:- Capacità di analisi (identificare i vari elementi di un argomento, distinguendo le relazioni esistenti tra loro)
- Capacità di sintesi (utilizzare ed esporre in modo autonomo e completo le conoscenze acquisite)
- Capacità di valutare (esprimere giudizi in relazione a risultati ottenuti).
2. CONTENUTI
Ripasso
· Intervalli· Disequazioni II grado· Disequazioni intere· Disequazioni fratte· Sistemi di disequazioni
Funzioni e loro proprietà
· Le funzioni e la loro classificazione· Le funzioni numeriche· Ricerca del dominio di funzioni algebriche.· Funzioni iniettive, suriettive e biunivoche
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· Funzioni pari e funzioni dispari· Funzioni crescenti, decrescenti e monotone· Funzioni limitate, estremo superiore, inferiore massimo e minimo.· Massimi e minimi assoluti.· Funzioni composte
Limiti e continuità
· Definizione di limite mediante gli intorni.· Rappresentazione grafica utilizzando gli intorni dei seguenti limiti: Limite finito di una funzione per x che tende a un valore finito Limite finito di una funzione per x che tende all’infinito Limite infinito di una funzione per x che tende a un valore finito Limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito· Algebra dei limiti · Calcolo di limiti delle funzioni razionali
· Forme indeterminate per funzioni razionali
0
0;;
· Funzioni continue in un punto e su un’intervallo· Discontinuità delle funzioni· Teorema degli zeri, Teorema di Weierstrass.· Asintoti al grafico di una funzione
Derivata di una funzione
· Il problema della tangente· Definizione e significato geometrico di rapporto incrementale· Definizione e significato geometrico di derivata
· Derivate di funzioni elementari (xycy ; );
· Linearità dell’operatore derivata ( xhgxkfxhgxkfD '' );
· Teoremi sul calcolo delle derivate: Derivata del prodotto, della potenza, del quoziente di funzioni razionali
Studio di una funzione.Analisi del grafico di una funzione.Costruzione del grafico probabile note alcune caratteristiche della funzione.Studio di semplici funzioni razionali e costruzioni del grafico probabile
Il Modulo relativo alla derivata di una funzione è in corso di svolgimento, si intende entro la fine dell’anno affrontare
· Equazione della retta tangente al grafico di una funzione in un punto.· Continuità e derivabilità: - punti angolosi, cuspidi, flessi a tangente verticale;
- tangenti orizzontali: punti stazionari
· Punti stazionari e loro determinazione: condizione necessaria e condizione sufficiente per l’esistenza.
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3. METODOLOGIE ADOTTATE
Il livello di partenza rilevato risultava adeguato, si proceduto pertanto all’insegnamento della disciplina avendo cura di :- stimolare gli studenti ad un approccio critico verso gli argomenti;- procedere nel raggiungimento degli obiettivi evidenziandone i collegamenti;- fornire in modo organico una trattazione teorica essenziale;- dare ampio spazio ad esercitazioni in classe guidate dall’insegnante, coinvolgendo soprattutto gli alunni in maggiore difficoltà;- recupero in itinere.
4. STRUMENTI DI LAVORO
LIBRO di TESTO: per ottemperare al DM. 41/2009 il testo sottoindicato risulta consigliato agli studenti:
M. Scovenna - Appunti di Matematica Modulo F Analisi infinitesimale - CEDAM Scuola
APPUNTI e FOTOCOPIE fornite dall’insegnante ad integrazione del libro di testo per contenuti ed esercizi.
5. VALUTAZIONE E VERIFICHE
Prove scritte semistrutturate e non (risoluzione di esercizi e letture di grafici);Test con domande aperte e/o a risposta multipla;Interrogazione lunga;Simulazioni di terza prova
6. OBIETTIVI RAGGIUNTI
L’atteggiamento del gruppo classe nei confronti della disciplina durante l’intero corso dell’anno scolastico è stato caratterizzato da discreta disponibilità al dialogo educativo. L’interesse e la partecipazione mostrativerso la disciplina si sono mantenuti costanti ed a buoni livelli per tutto l’anno, per la maggioranza del gruppo classe. L’impegno a casa, mediamente adeguato, è risultato qualitativamente migliore in prossimitàdi momenti di verifica.
Conoscenze
Il livello di conoscenza dei contenuti risulta adeguato per la maggioranza degli studenti, completa per un esiguo gruppo, essenziale in alcuni alunni che mantengono fragilità ed insicurezze nella rielaborazione logica autonoma.
Competenze
Solo un ristretto numero di studenti ha dimostrato di possedere competenze adeguate ed in alcuni casi discretamente approfondite. Il livello di competenza raggiunto in relazione agli obiettivi iniziali è soddisfacente per circa metà della classe. Alcuni degli alunni più deboli sono riusciti a raggiungere una preparazione quasi sufficiente per l’impegno caparbio e costante nello studio Permane, per la maggioranza della classe, difficoltoso l’utilizzo appropriato del simbolismo e la correttezza espositiva.
Capacità
La capacità di analisi, sintesi e valutazione è un obiettivo raggiunto da una piccola parte della classe; la maggioranza del gruppo classe ha delle capacità sufficienti o poco più, alcuni alunni più deboli presenta capacità modeste.
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4.6 CHIMICA
MATERIA CHIMICA Prof.SIRONILAURA
OBIETTIVI INIZIALI
Conoscenza dei diversi tipi di legame chimico (semplice, doppio, triplo) e della geometria
molecolare associata
Per ogni classe di composti: conoscenza delle proprietà chimico fisiche, delle regole di
nomenclatura IUPAC e comune, dei meccanismi di sintesi e reazione.
Conoscenza della struttura e delle principali caratteristiche dei carboidrati
Conoscenza della struttura e delle principali caratteristiche dei lipidi
Conoscenza della struttura e delle principali caratteristiche di amminoacidi e proteine
(cenni)
CONTENUTI
RIPASSO ARGOMENTI SVOLTI IN IV
Configurazioni elettroniche, legami chimici, formule di struttura
Definizioni di acidi e basi secondo Brönsted-Lowry e Lewis
MODULO 1: ORBITALI IBRIDI DEL CARBONIO
Orbitali ibridi sp, sp2 e sp3, formazione e geometria.
Struttura di composti saturi ed insaturi
Il legame σ e il legame π
MODULO 2: I PRINCIPALI GRUPPI FUNZIONALI. INTRODUZIONE ALLA
NOMENCLATURA IUPAC
La nomenclatura organica e le regole IUPAC: identificazione della catena principale,
numerazione, nomenclatura e struttura dei gruppi funzionali e dei sostituenti
MODULO 3: IDROCARBURI ALIFATICI: ALCANI, ALCHENI, ALCHINI
Alcani: fonti, nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche
Reazioni degli alcani: ossidazione, combustione, alogenazione
Alcheni: nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche
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Reazioni: addizione di H2, X2, HX, H2O, idroborazione (senza meccanismo)
Alchini: nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche
Reazioni: idrogenazione e semi idrogenazione, addizione di HX, X2, H2O con Hg2+ in H2SO4,
Acidità degli idrogeni terminali e formazione di acetiluri
MODULO 5: ALCOLI
Nomenclatura, classificazione, proprietà fisiche, chimiche ( acidità e formazione di alcossidi)
Sintesi: fermentazione alcolica, idratazione e idroborazione di alcheni, riduzione con idruri di
aldeidi, chetoni ed esteri, riduzione catalitica di acidi carbossilici, Grignard con chetoni, aldeidi
ed esteri
Reazioni: trasformazione in alogenuri alchilici con SOCl2(con meccanismo), PCl5, PCl3 e PBr3
(senza meccanismo), disidratazione intramolecolare (formazione di alcheni) e intermolecolare
(formazione di eteri), ossidazioni ad aldeidi, chetoni e acidi carbossilici (senza meccanismo)
MODULO 6: TIOLI
Nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche
Reazioni: formazione di ponti disolfuro e loro importanza nelle proteine
MODULO 7: ETERI
Nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche
Utilizzo degli eteri come solventi nella preparazione dei reattivi di Grignard
Sintesi: disidratazione intermolecolare di alcoli per eteri simmetrici e sintesi di Williamson per
eteri asimmetrici
MODULO 8: ALDEIDI E CHETONI
Nomenclatura, struttura, proprietà fisiche e chimiche (meccanismo di attacco nucleofilo al
carbonile e acidità degli idrogeni in alfa al carbonile)
Sintesi: ossidazione di alcoli
Reazioni: idratazione, formazione di emiacetali (emichetali) e di acetali (chetali), addizione di
Grignard, di HCN, ripasso riduzione del carbonile, condensazione aldolica (non mista)
MODULO 9: ACIDI CARBOSSILICI E DERIVATI
Nomenclatura degli acidi, proprietà fisiche e chimiche (acidità e formazione di sali)
Sintesi: ossidazione di alcoli e aldeidi, idrolisi acida e basica (senza meccanismo) dei cianuri,
idrolisi acida (senza meccanismo) e basica degli esteri (saponificazione), Grignard con CO2
Reazioni: riduzione catalitica (ripasso), esterificazione di Fischer, trattamento con SOCl2
Esteri, alogenuri acilici, ed ammidi in termini di gruppo funzionale
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Sintesi cloruri acilici da acidi carbossilici e cloruro di tionile
Sintesi degli esteri: da acidi carbossilici e alcoli (esterificazione di Fischer), da cloruri acilici ed
alcoli
Reazioni degli esteri: la saponificazione, la riduzione con idruri, addizione di Grignard
Sintesi delle ammidi: cloruri acilici con ammoniaca
NOTA: i successivi argomenti verranno svolti dal 28/04 in poi
MODULO 10: I CARBOIDRATI
Definizione e classificazione
Strutture cicliche e carbonio anomero
Reazioni dei monosaccaridi: ossidazione con acqua di bromo, ossidazione con acido nitrico,
riduzione catalitica e con idruri
Definizione di disaccaridi, il saccarosio
Definizione di polisaccaridi, amido e cellulosa
MODULO 11: I LIPIDI
Definizione e classificazione in saponificabili e non
I gliceridi, composizione e saponificazione
Detergenti naturali e sintetici
MODULO 12: AA E PROTEINE
Caratteristiche chimico fisiche degli AA
Il legame peptidico e le proteine
METODOLOGIE ADOTTATE
Lezioni frontali, lezioni interattive, ripassi di gruppo
STRUMENTI DI LAVORO
Libro di testo in adozione: Harold Hart, David J.Hart, Lesile E. Craine - “Chimica Organica” – Ed.
Zanichelli
Appunti presi durante le lezioni
VALUTAZIONE E VERIFICHE
Per la valutazione si è fatto riferimento alla griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti
allegata alla programmazione didattica annuale.
Verifiche: formative orali, verifiche sommative scritte, esercizi di progettazione di sintesi
OBIETTIVI RAGGIUNTI
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Gli alunni valutati in termini di sufficienza ed oltre, hanno raggiunto i seguenti obiettivi
relativamente a conoscenze, competenze e capacità.
Conoscenze:
conoscenza della Chimica Organica Alifatica e cenni di Biochimica.
Competenze:
saper riconoscere i diversi gruppi funzionali ed il loro diverso comportamento chimico
saper attribuire la formula di struttura a composti organici contenenti due o più gruppi funzionali
Capacità:
capacità di progettare semplici sintesi organiche anche a stadio multiplo.
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4.7 SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI Prof.ssaLauraFerrari
1. OBIETTIVI INIZIALI
Conoscenze:- Conoscere le tecniche di saldatura dei metalli, i materiali da impronta, le resine acriliche e composite, le ceramiche dentali e il titanio - Conoscere le procedure corrette per la realizzazione di una saldatura, di una base protesica totale, di una protesi in oro resina e in metal ceramica e i principi su cui si basano le moderne tecniche CAD/CAM
Competenze:saper valutare criticamente i materiali da utilizzare e le varie fasi di lavorazione delle protesi esprimendosi con un linguaggio tecnico-scientifico appropriato.
Capacità:saper trasporre nella pratica professionale gli aspetti tecnici acquisiti organizzandoli e strutturandoli in modo autonomo e consapevole
2. CONTENUTI
Saldatura dei Metalli Definizione e classificazione. Brasature dentali (tipi di materiali d'apporto, stato di fornitura, requisiti generali, fondenti e antifondenti). Microstruttura del giunto saldato.Brasatura al cannello. Richiami sul cannello, procedimento generale (preparazione dei pezzi e loro distanza, preriscaldamento, brasatura, raffreddamento, controllo del giunto saldato).Brasatura a raggi infrarossi, brasatura in forno, brasatura elettrica, difetti nelle brasature. Saldature per fusione: TIG, al plasma, laser. Saldatura per resistenza elettrica.
Leghe semilavorate Cenni sui fili in titanio-beta e in nichel-titanio.Acciai inossidabili austenitici in fili per scopi ortodontici (generalità, stato di fornitura, struttura, sensibilizzazione, distensione, saldatura). Cenni sui fili d'acciaio attorcigliati.
Generalità sui Polimeri Monomeri e polimeri, funzionalità dei monomeri, omo e co-polimeri, grado di polimerizzazione e peso molecolare di un polimero.Classificazione e struttura dei polimeri.Polimerizzazione per policondensazione e poliaddizione; poliaddizione radicalica, periodi della poliaddizione, inibitori e attivatori in campo dentale.Generalità sulle materie plastiche, materiali termoplastici e termoindurenti.
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Proprietà delle materie plastiche: fisiche, chimiche, ottiche ed estetiche, meccaniche.Elastomeri: caratteristiche, classificazione e proprietà.Additivi per le materie plastiche e per gli elastomeri: riempitivi, rinforzanti, plastificanti, reticolanti, stabilizzanti, pigmenti, inibitori.Adesivi.
Materiali da impronta Generalità e requisiti dei materiali da impronta e disinfezione delle impronte.Tipi di impronte, classificazione dei materiali da impronta.Gesso da impronta: composizione, caratteristiche e impieghi.Paste termoplastiche: classificazione, composizione e proprietà.Paste ossido di zinco-eugenolo: composizione, caratteristiche ed impieghi.Cere da impronta: definizione.Generalità e proprietà generali degli idrocolloidi.Idrocolloidi irreversibili: classificazione, composizione, reazione di presa e proprietà.Idrocolloidi reversibili: composizione, proprietà, modalità di utilizzo e apparecchiature ausiliarie.Caratteristiche generali degli elastomeri e tipi di impronte.Polisolfuri: composizione, reazione di presa e caratteristiche.Siliconi per policondensazione: composizione, reazione di presa e caratteristiche.Siliconi per poliaddizione: composizione, reazione di presa e caratteristiche.Polieteri: caratteristiche.Materiali da duplicazione: generalità; materiali reversibili (a base agar, a base PVC); materiali irreversibili (alginati, elastomeri).
Resine sintetiche Caratteristiche e classificazione.Resine per basi di protesi: generalità; classificazione in base alla fornitura e alla struttura chimica.Resine a base di polimetilmetacrilato termopolimerizzabili: classificazione in base alle modalità di
fornitura e polimerizzazione. Composizione e modalità di polimerizzazione. Proprietà: fisiche, chimiche, biologiche, adesive, ottiche, meccaniche, assorbimento d'acqua.Resine polimerizzabili a microonde. Resine acriliche modificate con gomme e idrossietilmetacrilato.Copolimeri vinil-acrilici.Resine a base di polimetilmetacrilato autopolimerizzanti. Resine fotopolimerizzabili.Formatura delle basi protesiche per compressione: preparazione della forma, preparazione del miscuglio, formatura dell'impasto, polimerizzazione, raffreddamento e rifinitura.Formatura delle basi protesiche per iniezione.Caratteristiche di una base protesica in resina acrilica: monomero residuo; cambiamenti dimensionali; tensioni residue; screpolature; porosità.Ribasatura delle protesi: ribasatura diretta con resine auto e fotopolimerizzabili; ribasatura indiretta parziale e totale.Ribasature morbide.Riparazioni di protesi.Denti artificiali in resina.Resine per ricopertura estetica di ponti e corone: caratteristiche e composizione.Adesione metallo-resina: ritenzioni meccaniche e sistemi adesivi. Resine per modellazione e per portaimpronte.Resine termoplastiche.
Resine compositeDefinizione e impieghi.Composizione, classificazione, proprietà.
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Ceramiche dentali Definizione di materiale ceramico.Struttura delle ceramiche dentali: fase vetrosa e fase cristallina.Impieghi delle ceramiche dentali.Tipi di ceramiche dentali: a base di silicati (feldspatiche e alluminose), ossido ceramiche (a base di zirconia e di allumina), ceramiche alluminose per infiltrazione vetrosa, vetroceramiche, ceramiche idrotermiche.Proprietà delle ceramiche dentali: fisiche, chimiche, meccaniche, ottiche, fatica statica.Produzione delle polveri di ceramica e loro lavorazione: condensazione (scopi e tecniche), stratificazione e caratterizzazione; tipi di masse utilizzabili.Cottura sotto vuoto e riduzione delle porosità; sinterizzazione.Rifinitura e vetrinatura; shock termico.Denti artificiali in ceramica: formatura industriale, caratteristiche generali e confronto con i denti in resina.Faccette e intarsi in ceramica.
Metallo-ceramica.Legame metallo-ceramica.Requisiti delle leghe per metal-ceramica.Leghe nobili per metal-ceramica.Leghe non nobili per metal-ceramica.Criteri di modellazione della sottostruttura metallica (forma tradizionale e forma recente).Costruzione di una protesi in metallo ceramica.Cenni sulle tecnologie alternative alla metal-ceramica: restauri galvano-ceramici e con tecnologia oro-capillare.
Il modulo Metallo-ceramica è in corso di svolgimento; entro la fine dell’anno si intendono affrontare:
Titanio.Caratteristiche generali, leghe di titanio.Fusione a cera persa del titanio in campo dentale.Tecniche alternative di lavorazione del titanio in campo dentale.
Tecnologia CAD/CAMAttrezzature e procedure.Acquisizione delle immagini (scansione, acquisizione dati DICOM).Modellazione CAD. Fresatura CAM.
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3. METODOLOGIE ADOTTATE
Lezione frontale, lezione interattiva; recupero in itinere.
4. STRUMENTI DI LAVORO
Francesco Simionato "Scienza dei materiali dentali" voI. 2. Ed. Piccin“Tecnologia CAD-CAM” approfondimenti online di Scienze dei materiali dentali e Laboratorio Ed. Franco Lucisano Editore
VALUTAZIONE E VERIFICHE
Verifiche orali, a tema, a domanda aperta 4 verifiche per ogni periodo
5. OBIETTIVI RAGGIUNTIConoscenze
Circa metà classe ha dimostrato di possedere conoscenze discrete e in taluni casi approfondite, la restante parte possiede conoscenze sufficienti e solo un numero molto esiguo di studenti ha conoscenze lacunose e frammentarie.
Capacità
Solo un ristretto numero di studenti ha raggiunto capacità adeguate rispetto agli obiettivi iniziali.
Competenze
La maggior parte della classe ha raggiunto competenze adeguate e in taluni casi approfondite.
Per la restante parte il livello raggiunto è appena sufficiente e solo per alcuni studenti il livello di
competenze raggiunto è mediocre.
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4.8 GNATOLOGIA Prof. POLITI Massimiliano
1. OBIETTIVI INIZIALI
Utilizzare le conoscenze acquisite in chiave di prevenzione nei confronti delle principali patologie del cavo orale. Formazione di una coscienza deontologica, requisito fondamentale di un operatore sanitario. Acquisizione di un'adeguata capacità progettuale e operativa in campo protesico. Sviluppare capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari necessari per una migliore collaborazione con l'odontoiatra. Comprendere le interazioni dei componenti dell'apparato stomatognatico. Comprendere gli aspetti fondamentali della moderna ortognatodonzia e dell'implantoprotesi. Acquisire le competenze necessarie per evitare i fattori di rischio delle principali patologie del cavo orale.
2. CONTENUTI
ELEMENTI DI FISIOPATOLOGIA GENERALE: Sindromi dolorose cranio-facciali. Affezioni morbose della mucosa di rivestimento della cavità orale. Lesioni preneoplastiche del cavo orale. Neoplasie benigne e maligne della cavità orale. HIV, AIDS:struttura del virus, infezione, prevenzione, terapie. Patologie delle ghiandole salivari – generalità. Patologie della lingua-generalità.
FISIOPATOLOGIA DELl’ARTICOLAZIONE TEMPORO-MANDIBOLAREPremesse anatomo-funzionali dell’ATM. Lussazioni e sublussazioni dell’ATM. Processi flogistici dell’ATM- artriti e menisciti. Artrosi e anchilosi dell’ATM. Sindrome algico-disfunzionale dell’ATM. Tumori dell’ATM
SINTOMI, ESAMI E TERAPIE DELLA PATOLOGIA TEMPORO-MANDIBOLAREPrincipali sintomi dei disordini articolari con particolare riferimento al rumore di scrocchio. Placche di svincolo.
FISIOPATOLOGIA APPARATO DENTO-PARODONTALE MALATTIE PARODONTALI, MALATTIE DELLA POLPA, MALATTIA CARIOSAAnatomia e fisiologia del parodonto sano. Malattia parodontale (generalità). Malattia cariosa.
ANATOMIA E FISIOPATOLOGIA DEL TESSUTO OSSEO PATOLOGIA DELLE OSSA MASCELLARIFisiopatologia del tessuto osseo: struttura e funzioni del tessuto osseo. Processi espansivi (cisti) e infiammatori (ascessi e flemmoni) dei mascellari; osteiti e osteomieliti, osteoporosi. Processi tumorali primitivi o secondari delle ossa mascellari-generalità. Fratture dei mascellari.
IMPLANTOPROTESIClassificazione degli impianti. Struttura implantare osteointegrata. Indicazioni e controindicazioni cliniche dell’ implantoprotesi. Condizioni dell’osso. Fattori chiave dell’osteointegrazione.
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ORTOGNATODONZIA Definizione e aspetti fondamentali della moderna ortognatodonzia. Cenni sulle principali disarmonie dento-maxillo-facciali e sui più comuni apparecchi ortodontici.
3. METODOLOGIE ADOTTATE
Gli argomenti saranno affrontati seguendo il libro di testo e integrando con ulteriore materiale didattico. L’insegnante verificherà all’inizio di ogni lezione che la classe abbia assimilato i contenuti essenziali della lezione precedente, in caso contrario sarà affrontato nuovamente l’argomento con strategie diverse.Le strategie utilizzate sono: lezioni frontali, lezione interattiva, lavori di ricerca, analisi di articoli scientifici.
3. STRUMENTI DI LAVORO
Libri di testo in adozione- Gnatologia 2:" Fisiopatologia dell’apparato stomatognatico. Implantoprotesi. Ortognatodonzia". Cristina Nanni, Andrea Fini.FRANCO LUCISANO EDITORE
Materiale integrativoRiviste scientifiche, fotocopie fornite dall’insegnante.
Sussidi audiovisivi, informatici; laboratoriDVD per uso didattico
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4.9 MATERIA: DIRITTO E PRATICA COMMERCIALE
Prof.AmorosoMariaGrazia
1. OBIETTIVI INIZIALI
Conoscenza delle norme relative ai contenuti dei moduliSaper descrivere e collegare i concetti studiatiSaper riconoscere gli istituti giuridici studiati nel contesto socio economico attuale
2. CONTENUTI
- Il sistema economico e l'imprenditore.- Il concetto economico-giuridico di imprenditore: nozione di imprenditore nel dettato dell’art. 2082 del c.c., il piccolo imprenditore (art. 2083 c.c.). L’artigiano nella legge quadro sull’artigianato (L. 443/85), l’impresa familiare, l’imprenditore agricolo (art. 2135 c.c.), tipi e dimensioni di imprese, i collaboratori dell'imprenditore - autonomi, subordinati e parasubordinati, institore, procuratore e commesso, i casi di incapacità ad acquistare la qualità di imprenditore (minorenni, interdetti ed inabilitati).- Lo statuto dell’imprenditore commerciale: obblighi professionali, scritture contabili, registro delle imprese.- Il fallimento: i presupposti del fallimento, l'iniziativa, la dichiarazione di fallimento, gli organi del fallimento, gli effetti sul fallito, gli effetti sui creditori, la revocatoria fallimentare, la chiusura del fallimento, l'esdebitazione (appunti). Cenni sul concordato fallimentare, sul concordato preventivo e sulla liquidazione coatta amministrativa.- La disciplina della concorrenza, l'intervento dello Stato, i divieti legali della concorrenza, la concorrenza sleale, il diritto comunitario della concorrenza, i consorzi (il contratto ed i consorzi con attività esterna).- L’azienda: analisi art. 2555 c.c., elementi costitutivi, il trasferimento; cessione dei contratti, dei debiti e dei crediti.- L'impresa collettiva e il sistema delle società: il contratto di società, classificazione società, responsabilità dei soci.- La società semplice: costituzione, conferimenti, responsabilità dei soci, creditore particolare del socio, amministrazione e rappresentanza, partecipazione agli utili e alle perdite, patto leonino, deliberazioni, scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio e della società.- La società in nome collettivo: caratteristiche della società, disciplina, capitale sociale, S.n.c. regolare ed irregolare.- La società in accomandita semplice: le caratteristiche specifiche, la disciplina della società.- Le società cooperative: lo scopo mutualistico, la disciplina giuridica- Altre forme di imprenditori collettivi: società di fatto, società irregolari, impresa famigliare, associazione in partecipazione, Geie - gruppo europeo di interesse economico, associazione europeo di interesse economico, società a responsabilità limitata unipersonali.- Classificazione delle imposte, il sistema tributario italiano, l'IRE (appunti) l' IRES (appunti), l'IVA (appunti), l'IRAP (appunti)- Il sistema della previdenza sociale. Le assicurazioni sociali obbligatorie. Il contratto di lavoro subordinato. Il lavoro subordinato nella Costituzione e nel codice civile. I contratti collettivi. La tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro- Disciplina giuridica dell'impresa artigiana.- Disciplina della previdenza e della sicurezza dell'impresa artigiana- Disciplina fiscale dell'impresa artigiana- Cenni sulle scritture contabili dell'impresa artigiana- L’imprenditore odontotecnico
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3. METODOLOGIE ADOTTATE
Lezione frontale, lezione partecipata, mappe concettuali, appunti forniti dall’insegnante.
4. STRUMENTI DI LAVORO
CARLO NOUVION ROBERTO SAULLE - DIRITTO COMMERCIALE, LEGISLAZIONE SOCIALE E PRATICA COMMERCIALE – Ed. FRANCO LUCISANO EDITORE.
(libro di testo) , codice civile, Costituzione, appunti forniti dall’insegnante
5 VALUTAZIONE E VERIFICHE
Verifiche scritte ed orali
6 OBIETTIVI RAGGIUNTI
Conoscenze.
La classe ha fatto un buon percorso formativo-educativo, raggiungendo un buon livello relazionale con il docente, caratterizzato da rispetto e collaborazione. Dal punto di vista didattico ha lavorato con senso di responsabilità mostrando interesse per le tematiche affrontate. Tuttavia, nel corso dell’anno ha evidenziato difficoltà nell’apprendimento (dovute ad una pregressa carenza che si è tentato di recuperare facendo all’inizio dell’anno un ripasso di tutti gli argomenti svolti nel biennio) e un impegno non sempre costante che hanno richiesto una continua revisione e ripresa degli argomenti già svolti ma soprattutto una semplificazione a livello di base ridotta, nella maggior parte dei casi, all’apprendimento degli obiettivi minimi che sono stati presi come riferimento per la valutazione. Permane qualche difficoltà nella rielaborazione personale dei contenuti e nell’uso della terminologia specifica appropriata. I livelli raggiunti sono diversificati a seconda delle capacità rielaborative di ciascuno, ma quasi tutti hanno mediamente raggiunto un livello globalmente sufficiente.
Capacità
Un buon gruppo ha mostrato costante interesse e motivazione a riuscire, conformemente alle proprie capacità; un gruppo, invece, a causa di un impegno discontinuo mostra minore agilità e autonomia, pur avendo conseguito un risultato globalmente sufficiente con qualche fragilità.
Competenze
Gli alunni riconoscono l'importanza:- dell'attività dell'imprenditore e dell'impresa nel mondo socio-economico contemporaneo;- delle problematiche relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;- della concorrenza per il funzionamento del sistema economico e dell'iniziativa privata così come sancito dalla Costituzione Italiana;- dei motivi che spingono più persone a costituire una società e della individuazione dei limiti e dei rischi delle tipologie di società che possono essere adottate;- del movimento cooperativo nel sistema economico-sociale italiano;- delle procedure concorsuali ed individuano le conseguenze delle stesse procedure
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4.10 ESERCITAZIONI PRATICHE DI LABORATORIO ODONTOTECNICO Prof.BordigaAlberto
1. OBIETTIVI INIZIALI
Conoscenze:
Acquisire la padronanza dei concetti tecnici da laboratorio. Saper comprendere ed utilizzare un linguaggio specifico. Conoscere le caratteristiche dei materiali. Apprendere le conoscenze dei cicli produttivi di tutte le attività di laboratorio. Conoscere le principali norme che regolano l’apertura di un laboratorio odontotecnico. Conoscere le norme per la compilazione e la modulistica delle certificazioni.
Competenze:
Saper realizzare rivestimenti estetici in ceramica di ponti o singolo elemento. Saper eseguire un montaggio completo di protesi per overdenture e per protesi totale. Saper realizzare semplici apparecchi ortodontici mobili. Saper utilizzare un fresatore e posizionare attacchi calcinabili o saldati. Saper realizzare bite
Capacità:
Individuare e risolvere problemi complessi con metodo Realizzare autonomamente le fasi della lavorazione.
2. CONTENUTI
Realizzazione protesi totale.
Realizzazione montaggi di seconda e terza classe secondo Ackermann: Elementi fondamentali di realizzazione con montaggio denti, tenuta protesica e modellazione gengivale - palatale.
Lavorazione gessi.
Utilizzo di vari tipi di gesso per modelli di lavoro, monconi e avm.
Realizzazione di avm.
Costruzione e utilizzo dell’articolatore a valore medio secondo parametri gnatologici.
Realizzazione protesi fissa metallo-ceramica.
Tecnica di modellazione, fusione, preparazione, legami tra metallo e ceramica, colore, stratificazione.
Compilazione Dichiarazione di conformità.
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Compilazione della modulistica attraverso la conoscenza di elementi essenziali contenuti nella Direttiva Cee 93/42.
Realizzazione di bite.
Elementi fondamentali per la costruzione di placche diagnostiche e terapeutiche: tipologia, funzioni, impiego, requisiti, realizzazione (placca di svincolo).
Realizzazione protesi combinata con attacchi e/o modellazione diagnostica.
Elementi fondamentali per la realizzazione di protesi con attacchi: tipo e scelta degli attacco, posizionamento e parallelismo, fresaggio e contro fresaggio, fusione-rifinitura, montaggio denti e resinatura.
Realizzazione ceratura diagnosticaStudio di un caso e ceratura diagnostica di ricostruzione e ricerca della dimensione verticale corretta e ricerca del D.AT.O.
Tutte le realizzazioni protesiche dovevano essere eseguite attraverso l’applicazione degli elementi gnatologici fondamentali denominati D.AT.O. (Disclusione –Allineamento Tridimensionale – Occlusione).
3. METODOLOGIE ADOTTATE
Teorica pratica e pratico teorica, a seconda della necessità, con: spiegazione dell’argomento, programmazione delle scadenze per la valutazione, esercitazioni individuali, studio delle esercitazioni, controllo dei lavori, verifica-consegna-valutazione- analisi errori e recupero con eventuale penalizzazione.
4. STRUMENTI DI LAVORO
Manuali di laboratorio odontotecnico – primo e secondo volume; schemi riassuntivi alla lavagna; fascicoletti (normativa Cee 93/42, documentazione dichiarazione di conformità, placca ).Utilizzo lim e internet per approfondimenti dei vari tipi di protesi
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5. VALUTAZIONE E VERIFICHE
Prove pratiche: specifiche e a scadenza programmata.Prova di competenza.Prova strutturata. Simulazione terza prova.
6. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Il quadro complessivo mostra un livello medio sufficiente, perché deficitario di quegli elementi essenziali e specifici atti a qualificare pienamente un profilo professionale completo. Sostanziale è rimasto il divario tra un fare tutto “manualistico” e quegli elementi caratterizzanti un tecnico di laboratorio quali: organizzazione di lavoro razionale ed efficace, lavori di qualità e precisione, impegno/produttività/spirito d’iniziativa, studio/approfondimento.
Conoscenze: conosc enze di base raggiunte per tutta la classe.
Capacità: sufficientemente raggiunte per gran parte della classe, con casi di eccellenza.
Competenze: parzialmente raggiunte per tutta la classe, con casi di eccellenza.
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4.11 EDUCAZIONE FISICA Prof.MarinelliTommaso
MATERIAEducazioneFisica Prof.TommasoMarinelli
1. OBIETTIVI INIZIALI
L'accresciuto livello delle prestazioni ha permesso agli allievi un maggior coinvolgimento in ambito sportivo, nonché la partecipazione e l'organizzazione di competizioni nella scuola nelle diverse specialità sportive. Lo studente ha cooperato in équipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l'attitudine a ruoli definiti. Inoltre ha conosciuto e applicato le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi. Ha affrontato il confronto agonistico con un'etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play, ed inoltre ha svolto ruoli di direzione dell'attività sportiva e organizzare.Nella pratica si sono viste le seguenti tematiche:
Maggior coinvolgimento in ambito sportivo, nonché la partecipazione e l'organizzazione di competizioni nella scuola nelle diverse specialità sportive o attività espressive;
Lo studente coopererà in équipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l'attitudine a ruoli definiti;
Saprà osservare e interpretare fenomeni legati al mondo sportivo e all'attività fisica; Praticherà gli sport approfondendone la teoria la tecnica e la tattica; Conoscere e applicare le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportive Affrontare il confront agonistico con un'etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair
play. Svolgere ruoli di direzione dell'attività sportiva nonché organizzare e gestire eventi sportivi
nel tempo scuola ed extra scuola.
2. CONTENUTI
Frisbee: - fondamentali individuali: lancio diritto, rovescio e con rimbalzo. - fondamentali di squadra: passaggi da fermo e in movimento. - simulazione di gioco.
Unihockey e Tchouckball: -conoscenza tecnico-tattica dei fondamentali di gioco; -conoscenza degli elementi sostanziali del regolamento; -conoscenza dei ruoli, e gioco di squadra.
Ginn.Educativa - giochi di regole (pallabattaglia, pallamano, rugby educativo, ecc…). - esercizi di vario genere individuali e a piccoli gruppi.
3. METODOLOGIE ADOTTATE
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Lezione frontale. Lavori di gruppo teorici. Lavori pratici di gruppo e a coppie. Esercizi individuali pratici.
4. STRUMENTI DI LAVORO
Libri di testo in adozioneNel corrente anno non è stata prevista l’adozione di libri di testo.
Materiale integrativo
--- Fotocopie;- Manuali del docente;- Palestra, grandi e piccoli attrezzi;
Sussidi audiovisivi, informatici; laboratori- Video didattici;- testi digitali del docente;- Slide create dal docente;- utilizzo della rete internet (eduyoutube, slide share, ecc…)
5. VALUTAZIONE E VERIFICHETipologia
- Strutturata- Semistrutturata- Esercizi
Sono stati utilizzati protocolli standardizzati nelle varie valutazioni definiti per fascia d’età e sesso.
Numero delle verifiche sommative previste per ogni periodoSono state effettuate 3/5 valutazioni per periodo utilizzando come punteggio la griglia contenuta nel materiale in adozione dal docente.
6. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Conoscenze:
- Le regole degli sport praticati;- Le capacità tecniche e tattiche degli sport praticati;- La tattica di squadra delle specialità praticate;- I ruoli nel gioco praticato e le caratteristiche necessarie a coprire ogni ruolo;- L'aspetto educativo e sociale dello sport;- Principi etici sottesi alle discipline sportive;- Sport come veicolodi valorizzazione delle diversità culturali, fisiche, sociali;
Capacità:
- Partecipare attivamente nel gioco assumendo ruoli e responsabilità tattiche;- Scegliere l'attività o il ruolo più adatto alle proprie capacità fisico-tecniche;
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- Assumere ruoli all'interno del gruppo in relazione alle proprie capacità individuali;- Elaborare autonomamente e in gruppo tecniche e strategie di gioco;- Partecipare e collaborare con i compagni per il raggiungimento di uno scopo comune;- Trasferire valori culturali atteggiamenti personali e gli insegnamenti appresi in campo
motorio in altre sfere della vita;
Competenze:- Scegliere la specialità più congeniale, porsi un obiettivo, dichiararlo, allenarsi per un
periodo definito di tempo e verificarne il raggiungimento, magari partecipando alle gare d'istituto;
- Partecipare a uno dei tornei interscolastici organizzati nell'istituto;- Affrontare un'attività, accettando il ruolo più funzionale alla propria squadra;- Adattare spazi, tempi e regole di un'attività sportiva per favorire la partecipazione di tuttii
compagni, anche disabili; - Praticare sport di squadra e individuali accettando il confronto (con gli altri e con le
regole) e assumendosi responsabilità personali; - Trasferire e ricostruire autonomamente e in collaborazione con il gruppo, tecniche,
strategie, regole, adattandole alle capacità, esigenze, spazi e tempi di cui si dispone.
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V^ PARTEALLEGATI AL
DOCUMENTO DELCONSIGLIO DI CLASSE
classe 5ª sezione M
indirizzo ODONTOTECNICO
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5.1.1 SIMULAZIONEPRIMAPROVASCRITTADATA: 15 aprile 2014 CLASSI V
SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAMI DI STATO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.
Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue.Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte.Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato,temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo.
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.
1. Comprensione del testoDopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
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2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimentiProponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.
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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Individuo e società di massa.
DOCUMENTI
Lascia o raddoppia? 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque
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affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva.Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975
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«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa […]. Mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. […] Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico […], agirono in quel giorno senza consultare i loro capi […]: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […]A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, […] si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla […]. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era […]: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. […] Durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]
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«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà […]. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»
Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002
1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 9 Quando mi parla resto senza fiato,2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 10 le sue parole sono la Verità.3 Poi appare qualcuno che trascina 11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao4 il suo gommone. 12 delle carni, dei gesti e delle barbe.5 La venditrice d’erbe viene e affonda 13 Tutti i lemuri umani avranno al collo6 sulla rena la sua mole, un groviglio 14 croci e catene. Quanta religione.7 di vene varicose. È un monolito 15 E c’è chi s’era illuso di ripetere8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 16 l’exploit di Crusoe!
Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973
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2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.
DOCUMENTI
«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.»
Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012
«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul
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lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»
Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012
«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»
Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012
«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo
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ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia
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l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.»
Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
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«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»
I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
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DOCUMENTI«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando
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nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico.Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni -precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è
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rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca
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scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano
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proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».
Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dall’inizio della prova.
pag.8/8
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5.1.2 GRIGLIADIISTITUTOPERLAVALUTAZIONEDELL’ITALIANOSCRITTO
Decimi
[3-10]
Quindicesimi [4-15]
CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’
3 4/5
- dimostra di non possedere una conoscenza dell’argomento oggetto di trattazione
- non produce un testo coerente alla traccia assegnata; non utilizza forma e registro accettabili; rivela gravi carenze morfo-sintattiche, lessicali ed ortografiche.
- rielaborazione non valutabile o inesistente
4 6/7- dimostra una
conoscenza lacunosa... (vedi sopra)
- produce un testo solo parzialmente coerente alla traccia assegnata; non utilizza forma e registro accettabili; rivela gravi carenze morfo-sintattiche, lessicali ed ortografiche; non riesce a mettere a fuoco l’idea centrale.
- rielaborazione disorganica
5 8/9- dimostra una
conoscenza parziale
- produce un testo poco coerente e coeso, non corretto dal punto di vista morfosintattico, con lessico spesso impreciso e discordanza tra registro e scopo o ripropone meccanicamente testi altrui
- rielaborazione incerta
6 10/11- dimostra di possedere
una conoscenza essenziale
- è in grado, nonostante qualche incertezza nel concordare registro e scopo e l’utilizzo di un lessico piuttosto generico, di organizzare un testo scritto nella sostanza coerente e coeso, generalmente corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico.
- rielaborazione essenziale
7 12- dimostra di possedere
una conoscenza quasi completa
- è in grado di organizzare un testo scritto coerente e coeso, generalmente corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico, con lessico appropriato, chiaro e preciso ed un registro adeguato allo scopo.
- rielaborazione corretta
8 13- dimostra di possedere
una conoscenza completa
- è in grado di organizzare un testo scritto coerente e coeso corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico, con lessico appropriato, ricco e pertinente.
- rielaborazione autonoma
9 14- dimostra di possedere
una conoscenza articolata
- è in grado di organizzare un test orale e scritto coerente e coeso, estremamente corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico e ben costruito sintatticamente, con lessico ricercato, con una struttura organica e originale.
- rielaborazione organica
10 15- dimostra di possedere
una conoscenza esauriente
- è in grado di organizzare è in grado di organizzare un testo scritto coerente e coeso, estremamente corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico, vario ed articolato per costruzione sintattica, con lessico ricercato e con una struttura organica e originale.
- rielaborazione critica
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GRIGLIEDIVALUTAZIONEUTILIZZATENELLASIMULAZIONEDELLAIPROVAD’ESAME(ITALIANOSCRITTO)
PERLAPROVADITIPOLOGIAA
ELEMENTI VALUTATI PUNTEGGIO
Coerenza di registro, forma testuale e lunghezza del testo rispetto al l’argomento
Da 0 a 2 punti >>
Ricchezza e correttezza informativa rispetto agli argomenti letterari Da 0 a 4 punti >>
Coerenza logica e coesione generale Da 0 a 3 punti >>
Correttezza sintattica, morfologica, ortografica e lessicale Da 0 a 3 punti >>
Efficacia argomentativa Da 0 a 2 punti >>
Capacità di rielaborare i contenuti Da 0 a 1 punti >>
VALUTAZIONE COMPLESSIVA Da 0 a 15 punti >>
PERILSAGGIOBREVEOARTICOLODIGIORNALEDITIPOLOGIAB1,B2eB3
ELEMENTI VALUTATI PUNTEGGIO
1. Adeguatezza della tipologia testuale rispetto ad argomento e scopo Da 0 a 2 punti >>
2. Coerenza di registro, forma testuale e lunghezza del testo rispetto al destinatario scelto, alla destinazione editoriale, allo scopo, al titolo
Da 0 a 3 punti >>
3. Ricchezza e correttezza informativa rispetto agli argomenti letterari / artistici / storici
Da 0 a 4 punti >>
4. Capacità di utilizzare i documenti proposti Da 0 a 2 punti >>
5. Coerenza logica e coesione generale Da 0 a 2 punti >>
6. Correttezza sintattica, morfologica, ortografica e lessicale Da 0 a 2 punti >>
VALUTAZIONE COMPLESSIVA Da 0 a 15 punti >>
PERILSAGGIOBREVEOARTICOLODIGIORNALEDITIPOLOGIAB4
ELEMENTI VALUTATI PUNTEGGIO
1. Forma testuale e registro adeguati alla scelta editoriale Da 0 a 2 punti >>>
2. Ricchezza e correttezza argomentativa
Titolo adeguato ed efficace Tesi chiara Argomentazioni a favore e contro ben a fuoco
Da 0 a 7 punti
0-2 >>>0-3 >>>0-2 >>>
3. Coerenza logica e coesione generale Da 0 a 2 punti >>>
4. Capacità di utilizzare i documenti Da 0 a 2 punti >>>
5. Correttezza sintattica, morfologica e ortografica Da 0 a 2 punti >>>
VALUTAZIONE COMPLESSIVA Da 0 a 15 punti >>>
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PERLATIPOLOGIAC
Elementi valutati PUNTEGGIO
1. Attinenza alla traccia Da 0 a 3 punti >>>
2. Ricchezza e correttezza delle conoscenze storiche Da 0 a 4 punti >>>
3. Coerenza logica e coesione generale Da 0 a 3 punti >>>
4. Correttezza sintattica, morfologica e ortografica Da 0 a 3 punti >>>
5. Capacità di rielaborare i contenuti Da 0 a 2 punti >>>
VALUTAZIONE COMPLESSIVA Da 0 a 15 punti >>>
PERLATIPOLOGIAD
ELEMENTI VALUTATI PUNTEGGIO
1. Attinenza alla traccia Da 0 a 3 punti >>>
2. Ricchezza e correttezza informativa Da 0 a 3 punti >>>
3. Coerenza logica e coesione generale Da 0 a 3 punti >>>
4. Correttezza sintattica, morfologica e ortografica Da 0 a 2 punti >>>
5. Capacità di rielaborare i contenuti Da 0 a 2 punti >>>
6. Efficacia argomentativa Da 0 a 2 punti >>>
VALUTAZIONE COMPLESSIVA Da 0 a 15 punti >>>
CORRISPONDENZAPUNTEGGIO–VOTO(PERTUTTELETIPOLOGIE)
Punti Voto in decimi
Voto in quindicesimi
15 10 1514 9 1413 8 1312 7 1211 6 1/2 1110 6 109 5 ½ 98 5 87 4 1/2 76 4 6
5-1 3 5
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5.1.3 SIMULAZIONESECONDAPROVASCRITTA
CLASSE 5M 10 Aprile 2014
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5.1.4 GRIGLIA di VALUTAZIONE SIMULAZIONE 2^ PROVA SCRITTA –GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA
SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI
Candidato …………………………………………. 5a ……
CONOSCENZE DISCIPLINARI
Scarsa 1-2Dimostra conoscenze lacunose o frammentarie rispetto alle richieste della traccia
Mediocre 3-4 Dimostra conoscenze parziali
Adeguata 5 Dimostra conoscenze adeguate
Sicura 6 Evidenza una valida conoscenza delle tematiche proposte
Rigorosa 7 Evidenzia conoscenze sicure, esaurienti e approfondite
CAPACITA’ DI ORGANIZZAZIONE E DI RIELABORAZIONE DEI CONTENUTI
Incerta 1-2 Organizza e struttura i contenuti in modo approssimativo e/o generico
Adeguata 3 Organizza e struttura i contenuti in modo logico, semplice ma chiaro
Sicura 4Rielabora in modo logico e coerente i vari aspetti aspetti del testo, evidenziando sicure capacità argomentative
Rigorosa 5E’ in grado di argomentare in modo puntuale e rigoroso i vari aspetti della trattazione, evidenziando ottime capacità di rielaborazione critica personale
COMPETENZA ESPRESSIVA
Mediocre 1Dimostra una scarsa competenza espressiva e/o un linguaggio specifico non adeguato
Adeguata 2Dimostra una competenza espressiva essenziale, si esprime in modo lineare e complessivamente corretto utilizzando un linguaggio specifico accettabile
Sicura -rigorosa
3Dimostra una valida competenza espressiva e l’utilizzo di un linguaggio specifico rigoroso e appropriato
PUNTEGGIO TOTALE
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Alunni DSAGRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA
SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI
Candidato …………………………………………. 5a ……
CONOSCENZE DISCIPLINARI
Scarsa 1-2Dimostra conoscenze lacunose o frammentarie rispetto alle richieste della traccia
Mediocre 3-4 Dimostra conoscenze parziali
Adeguata 5 Dimostra conoscenze adeguate
Sicura 6 Evidenza una valida conoscenza delle tematiche proposte
Rigorosa 7 Evidenzia conoscenze sicure, esaurienti e approfondite
CAPACITA’ DI ORGANIZZAZIONE E DI RIELABORAZIONE DEI CONTENUTI
Incerta 1-2 Organizza e struttura i contenuti in modo molto approssimativo e/o generico e superficiale
Adeguata 3 Organizza e struttura i contenuti in modo semplice ma nel complesso chiaro
Sicura 4Rielabora in modo semplice ma nel complesso coerente i vari aspetti del testo, evidenziando modeste ma corrette capacità argomentative
Rigorosa 5E’ in grado di argomentare in modo preciso i vari aspetti della trattazione, evidenzia buone capacità di rielaborazione personale
COMPETENZA ESPRESSIVA
Mediocre 1Dimostra inadeguate competenze espressive e il linguaggio specifico è di fatto inesistente, pur non tenendo in considerazione gli errori grammaticali e/o di sintassi
Adeguata 2Dimostra una competenza espressiva limitata, si esprime in modo semplice utilizzando un linguaggio specifico nel complesso accettabile
Sicura -rigorosa
3Dimostra una discreta competenza espressiva e l’utilizzo di un linguaggio specifico quasi sempre corretto
PUNTEGGIO TOTALE
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5.1.5 SIMULAZIONETERZAPROVASCRITTA–24marzo2014-
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE M. K. GANDHI Indirizzi di studio: Commerciale Amministrativo I.G.E.A., Linguistico E.R.I.C.A., Sperimentale GRAFICO PUBBLICITARIO, Professionale ODONTOTECNICO
ESAME DI STATO INDIRIZZO ODONTOTECNICO (nuovo ordinamento)
SIMULAZIONE TERZA PROVA 24/03/2014
TIPOLOGIAB
NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5M
Istruzioni per la corretta compilazione della prova.
Indicare Nome e Cognome su ciascun foglio negli spazi predisposti; Seguire attentamente le consegne poste da ciascuna domanda; Non è consentito l’uso del correttore; Utilizzare solo biro di colore blu o nero: le risposte a matita non verranno considerate; E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica non programmabile; Eventuali chiarimenti devono riguardare gli aspetti tecnici della prova e non i contenuti; Durata della prova: 2 , 5 h
GRIGLIAES.
ODONTOTECNICADIRITTO STORIA MATEMATICA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
TOTALE MATERIA
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70
PUNTEGGIO TOTALE ....../15
SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE
Esame di Stato 2013 – 2014
24/03/2014
NOME e COGNOME _____________________________________
Classe 5M
MATERIA:ESERCITAZIONIDIODONTOTECNICA
2. SPIEGA L'ORDINE DI MONTAGGIO DEI DENTI SECONDO POUND NELLA PROTESI TOTALE PARTENDO
DAI VALLI OCCLUSALI MONTATI IN AVM E LE DIFFERENZE SOSTANZIALI CON IL MONTAGGIO
SECONDO GYSI
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
3. SPIEGA LE DIFFERENZE TRA I PUNTI DI CONTATTO OCCLUSALI A-B-C- SPECIFICANDO TRA QUALI
CUSPIDI E DI QUALI DENTI QUESTI AVVENGONO
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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71
_________________________________________________________________________________________
4. SPIEGA COS'E' IL BRUXISMO E LE VARIE SOLUZIONI TERAPEUTICHE PER CURARLO
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
__________
GRIGLIA MATERIA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali 3 – 2
Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali 3 – 2
Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10
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72
SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014
24/03/2014
NOME e COGNOME _____________________________________ Classe
5M
MATERIA:DirittoCommerciale,Legislazionesocialeepraticacommerciale
1. L’imprenditore commerciale, nell’esercizio della sua attività, ha particolari obblighi
professionali: tra questi vi è la tenuta delle scritture contabili. Parla delle scritture
contabili. (max. 10 righe)
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2. Spiega l’Intervento dello Stato nella economia e nella libera iniziativa privata (max 10
righe)
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5 M
MATERIA:DirittoCommerciale,Legislazionesocialeepraticacommerciale
3. Il codice civile distingue gli imprenditori in base a tre criteri: distingui i vari tipi di
imprenditore (Max 10 righe)
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
__________
GRIGLIA MATERIA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10
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SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014
24/03/2014
NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5M
MATERIA:STORIA
1.CAUSE DELLO SCOPPIO PRIMA GUERRA MONDIALE (10 righe)
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2.SPIEGA I MOTIVI CHE PORTARONO GLI STATI UNITI ALLA GRANDE
DEPRESSIONE DEL ’29 (10 righe)
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5M
GRIGLIA MATERIA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10
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SIMULAZIONEIIIPROVAMULTIDISCIPLINAREEsamediStato2013–2014
24/03/2014
NOME e COGNOME _________________________________ Classe 5_____
MATERIA:MATEMATICA
1. Dare la definizione di asintoto di una funzione (massimo 5 righe)
Determinare le equazioni degli asintoti della seguente funzione x
xy
4
3.
Quale dato esclude la presenza di un asintoto obliquo?
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5___
MATERIA:MATEMATICA
2. Calcolare i seguenti limiti:
(a) 96
322
2
3lim
xx
xx
x
(b) 92
522
2
lim
x
xx
x
(c) 1
42lim xx
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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5___
MATERIA:MATEMATICA
3. Dall’analisi del grafico della funzione f(x) rappresentato qui sotto si individuino:
Dominio: ___________________________ Codominio: ____________________________
Intersezioni con gli assi: asse x: ________________ asse y: _______________
Intervallo di positività: ___________________ Intervallo di negatività: ___________________
Intervallo di crescenza: __________________ Intervallo di decrescenza: _________________
Limiti:
___________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
Equazioni degli asintoti____________________________________________________________________
Punti di discontinuità e loro classificazione
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
-5
y
x
2
-2 -1-3
-1
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_______________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
GRIGLIA MATEMATICA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10
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80
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE M. K. GANDHI Indirizzi di studio: Commerciale Amministrativo I.G.E.A., Linguistico E.R.I.C.A., Sperimentale GRAFICO PUBBLICITARIO, Professionale ODONTOTECNICO
ESAME DI STATO INDIRIZZO ODONTOTECNICO (nuovo ordinamento)
SIMULAZIONE TERZA PROVA 06/05/2014
TIPOLOGIAB
NOME e COGNOME _____________________________________ Classe 5M
Istruzioni per la corretta compilazione della prova.
Indicare Nome e Cognome su ciascun foglio negli spazi predisposti; Seguire attentamente le consegne poste da ciascuna domanda; Non è consentito l’uso del correttore; Utilizzare solo biro di colore blu o nero: le risposte a matita non verranno considerate; E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica non programmabile; Eventuali chiarimenti devono riguardare gli aspetti tecnici della prova e non i contenuti; Durata della prova: 2 h .
GRIGLIA CHIMICA DIRITTO INGLESE MATEMATICA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
TOTALE MATERIA
PUNTEGGIO TOTALE ....../15
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SIMULAZIONE 3^ PROVA SCRITTA - CLASSE 5M 6 Maggio
2014
MATERIA:INGLESE
NOME e COGNOME _____________________________________
1. Write about porcelain (max.10 lines)
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__________________________________________________________________________
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2. Make a detailed presentation of resins and composites (max.10 lines)
__________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
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3. Write about New England and the Mid-Atlantic States (max. 10 lines)
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
GRIGLIA VALUTAZIONE
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA a.s. 2013-14
GRIGLIA MATERIA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10
Documento5M–2013/2014VParte -Allegati
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06/05/2014
NOME e COGNOME _____________________________________ Classe
5M
MATERIA:MATEMATICA
4. Dare la definizione di derivata di una funzione in un punto e la sua interpretazione geometrica.
Calcolare, utilizzando la definizione, la derivata della funzione 24y x x nel punto 10 x .
(massimo 15 righe)
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_____
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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe
5M
MATERIA:MATEMATICA
5. Determinare i punti di discontinuità e gli eventuali asintoti della funzione 2
2
3 6
4
x xy
x
.
_______________________________________________________________________________
_
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_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
______
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_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
___
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_______________________________________________________________________________
__
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
__
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
____
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NOME e COGNOME _____________________________________ Classe
5M
MATERIA:MATEMATICA
6. Osservando il grafico della funzione xfy rappresentato in figura si determinino:
Dominio: _________________________ Codominio: ________________________
Intersezioni con gli assi: asse x______________________ asse y___________________
Intervallo di positività: ____________________ Intervallo di negatività: _________________
Intervallo di crescenza: ____________________ Intervallo di decrescenza: _________________
Limiti:___________________________________________________________________________
_ ______________________________________________________________________________
Equazioni degli asintoti specificandone il tipo e se risultano completi
-2
3
5
8
6
1
1-3
-4
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____________________________________________________________________________________
La funzione non è continua in
_________________________________________________________
Classificazione delle discontinuità
____________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
__
Il segno della derivata prima sugli intervalli: 3,4 : _____________
1,0 : _____________
Nel punto 20 x : _____________
GRIGLIA MATEMATICA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10
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III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014
NOME e COGNOME ____________________________________Classe 5M-N
MATERIA:CHIMICA
1. DOPO AVER INDICATO IL GRUPPO FUNZIONALE DEGLI ALCOLI, ELENCA A
PAROLE LE REAZIONI DI SINTESI STUDIATE (max 10 righe)
_____________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
_________________________
2. SCRIVI, UTILIZZANDO LE OPPORTUNE FORMULE CHIMICHE, LE REAZIONI DI
SINTESI DEGLI ALCOLI (max 10
righe)
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
3. STUDIA IL MECCANISMO DI RIDUZIONE CON IDRURI DELL’ ETANALE
SPECIFICANDO CHIARAMENTE I REAGENTI USATI (max 10
righe)
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
GRIGLIA CHIMICA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10
Documento5M–2013/2014VParte -Allegati
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SIMULAZIONE III PROVA MULTIDISCIPLINARE Esame di Stato 2013 – 2014
06/05/2014
NOME e COGNOME _____________________________________ Classe
5M
MATERIA:DirittoCommerciale,Legislazionesocialeepraticacommerciale
1. Spiega quali sono gli obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del
preposto in relazione alla valutazione dei rischi per la sicurezza e la
salute dei lavoratori. (max. 10 righe)
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
2. Spiega la nozione di bene aziendale. (Max 10 righe)
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
__________
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3. Chiarisci quali sono gli effetti della sentenza dichiarativa del fallimento nei
confronti del fallito e dei creditori. (Max 10 righe)
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
__________
GRIGLIA MATERIA
Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Conoscenze
Scarse / Nulle 1 – 0Complete 6Quasi complete 5Essenziali 4Limitate o parziali
3 – 2Competenze
Scarse / Nulle 1 – 0Efficaci 3Sufficienti 2CapacitàInadeguate 1
PUNTEGGIO TOTALE ....../15 VOTO ....../10
Documento5M–2013/2014VParte -Allegati
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5.2 GRIGLIA DI ISTITUTO PER LA VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI
DISTINTI IN CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ
LivelliVoto in decimi(3-10)
CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ
1 3 - non memorizza i dati
- non è in grado di cogliere, a livello elementare, il significato dei messaggi che riceve
- non sa distinguere le idee principali dalle secondarie- non è in grado di trasferire conoscenze- non è in grado di esporre o espone in forma
totalmente non pertinente
- non è in grado di distinguere neppure gli elementi generali
2 4 - memorizza una quantità non significativa di dati
- comprende in modo confuso o poco razionale i messaggi che riceve
- commette errori nel trasferire conoscenze in situazioni semplici e note
- non è in grado di organizzare testi orali e scritti coerenti e coesi: essi sono scorretti dal punto di vista ortografico e morfosintattico, con lessico improprio e senza coerenza tra registro e scopo
- opera in modo confuso nell’analisi degli elementi discriminanti situazioni
3 5 - incontra difficoltà nella memorizzazione dei dati che stenta a riconoscere
- memorizza una quantità limitata di dati
- comprende in modo parziale i messaggi che riceve- commette qualche errore nella scelta di regole e
principi, anche in situazioni note e semplici- organizza testi orali e scritti non sempre coerenti e
coesi, non corretti dal punto di vista morfosintattico, con lessico spesso impreciso e discordanza tra registro e scopo o ripete meccanicamente testi altrui
- è in grado di individuare, riconoscere e classificare, ma non riesce a ricostruire relazioni e rapporti di pertinenza
4 6 - conosce contenuti e strutture nelle parti fondamentali
- è in grado di comprendere a livello essenziale il significato dei messaggi che riceve
- è in grado di riprodurre leggi, principi e regole- è in grado di organizzare testi orali e scritti coerenti e
coesi, generalmente corretti dal punto di vista ortografico e morfosintattico, con lessico piuttosto generico e qualche incertezza nel concordare registro e scopo
- è in grado di stabilire relazioni semplici tra gli elementi di un insieme
5 7 - è quasi sempre in grado di riconoscere contenuti specifici, teorie e concetti, mostrando di saperli generalmente elencare e/o definire in modo adeguato
- è in grado di attribuire il significato giusto ai contenuti della conoscenza
- è in grado di scegliere ed impiegare leggi, principi e regole
- è in grado di organizzare testi orali e scritti discretamente coerenti e coesi, corretti dal punto di vista ortografico e morfosintattico, con lessico chiaro, preciso ed appropriato ed un registro adeguato allo scopo
- è in grado di distinguere le cause dagli effetti
- è in grado di correlare dati e/o situazioni
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6 8 - è sempre in grado di riconoscere contenuti specifici, concetti e teorie
- li sa elencare e definire in modo completo
- è in grado di sviluppare, generalizzare e trasferire leggi, teorie e processi
- è in grado di organizzare testi orali e scritti pienamente coerenti e coesi, corretti dal punto di vista ortografico e morfosintattico, con lessico ricco, pertinente ed appropriato ed un registro adeguato allo scopo
- è in grado di appropriarsi dei significati dei messaggi che riceve
- è in grado di distinguere le idee principali dalle secondarie
- è in grado di presentare, sviluppare ed organizzare modelli
7 9 - è in grado di definire i dati e di descriverli in modo corretto e completo
- è in grado di sviluppare, generalizzare e trasferire leggi, teorie e processi in situazioni nuove e/o complesse
- è in grado di organizzare testi orali e scritti pienamente coerenti e coesi, estremamente corretti dal punto di vista ortografico e morfosintattico e ben costruiti sintatticamente, con lessico ricercato ed organico ed un registro adeguato allo scopo comunicativo
- è in grado di cogliere in modo sicuro e puntuale il significato dei messaggi che riceve e di riconoscerne i nessi logici
- è in grado di dedurre, proporre ed argomentare ipotesi e modelli
8 10 - è in grado di riconoscere i dati e ne possiede piena consapevolezza.
- è in grado di organizzare scegliere e valutare fenomeni, processi, teorie attraverso percorsi personali
- è in grado di organizzare testi orali e scritti altamente coerenti e coesi, estremamente corretti dal punto di vista ortografico e morfosintattico, vari ed articolati per costruzione sintattica, con lessico ricercato ed organico ed un registro adeguato allo scopo comunicativo
- è in grado di riconoscere ed esplicitare i contenuti impliciti dei messaggi che riceve
- è in grado di valutare e scegliere criticamente ipotesi e modelli.
Documento5M–2013/2014VParte -Allegati
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5.3 GRIGLIA VALUTAZIONE COMPORTAMENTO
Competenze di cittadinanza
Obiettivi Indicatori Descrittori
Acquisizione diuna coscienzacivile e dellaconsapevolezza dei valori di cittadinanza
Rispetto dellepersone e di se stessi
- L’alunno è corretto, con il dirigente scolastico, i docenti, i compagni, con il personale della scuola e con le persone che a vario titolo collaborano o effettuano prestazioni profes-sionali o di lavoro nell’istituto.- Rispetta gli altri e i loro diritti, nel pieno riconoscimento delle differenze individuali e con un atteggiamento positivo e di aiuto e collaborazione nei confronti di chi si trova in difficoltà.- Ha un atteggiamento e un linguaggio consoni all’ambiente scolastico.
Rispetto dell’ambiente e delle strutturedella scuola
- Utilizza in modo responsabile i materiali e le strutture, riconosciuti come patrimonio collettivo da rispettare, con particolare riferimento all’igiene, all’ordine ed al decoro degli spazi, delle strutture, degli ambienti e degli arredi utilizzati.- Osserva le disposizioni circa la sicurezza e l’emergenza; rispetta i segnali di allarme e quanto messo in atto nella Scuola per la sicurezza di tutti.
AGIRE IN MODOAUTONOMO E
RESPONSABILEConsapevolezzadei diritti e deidoveri deglistudentiall’interno della Comunità scolastica
Rispetto dellenorme e deiRegolamenti di Istituto
Rispetta il dettato dei Regolamenti d’Istituto, in particolare assicura il rispetto del divieto di fumo, dell’utilizzo dei cellulari e di altre apparecchiature con analoghe capacità di registrare immagini e suoni. Aiuta i compagni a farle rispettare.
Collaborazione epartecipazione al progetto formativo
Frequenza ePuntualità
- Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta con puntualità gli orari, assicura la presenza responsabile alle lezioni in occasione di verifiche stabilite dai docenti. - Rispetta il Regolamento d’Istituto in riferimento alle prescrizioni circa entrate posticipate ed uscite anticipate. - Giustifica in modo tempestivo e responsabile le assenze, le entrate posticipate e le uscite anticipate.
Partecipazione al dialogo educativo
- Durante le attività didattiche è attento e collabora in modo propositivo e consapevole.- Si comporta in modo responsabile anche durante le uscite didattiche, i viaggi d’istruzione, gli stage esterni e le attività extrascolastiche. - Sa accettare con fiducia gli esiti scolastici, compreso l’insuccesso. - E’ solerte nel riportare alla famiglia le comunicazioni della scuola ed a rispettarne le scadenze.
COLLABORAREE PARTECIPARE
Riconoscimentodel valore dell’attività didattica
Impegno nellostudio e rispettodelle consegne
- Si impegna con costanza nel lavoro scolastico, nell’esecuzione dei compiti assegnati, nel portare i materiali richiesti, nel rispetto puntuale delle consegne date dai Docenti, nella presenza in occasione di impegni presi per verifiche, valutazioni, attività specifiche.- Segue con interesse le proposte didattiche e partecipa attivamente alla didattica curricolare.- Collabora con i docenti nei momenti critici.
Intervenire in modoappropriato durante l’attività didattica
- Sa intervenire in modo appropriato nel contesto classe, per chiedere aiuto o approfondimenti, valutando i tempi e i modi dell’intervento.- Comunica in modo corretto adeguando il registro della comunicazione all’interlocutore, alla situazione e al contestoMETTERSI IN
RELAZIONE CON LA CLASSE
E GLI ADULTI
Capacità didialogo e direlazione Rispetta gli altri
nell’ esprimere le proprie ragioni e il proprio pensiero
- Sa esprimere e sostenere in modo adeguato il proprio ragionamento, le motivazioni del proprio agire, anche in situazioni conflittuali, esercitando l’autocontrollo. - Sa ascoltare le ragioni degli altri, manifestando sempre e comunque rispetto per l’interlocutore ed evitando atteggiamenti polemici e/o intolleranti.
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Se i comportamenti riguardanti i descrittori dei vari indicatori sono presenti:A. con un livello di eccellenza, in ogni circostanza e il voto viene deliberato a larga
maggioranza/unanimità dei docenti del consiglio di classe, si assegna 10;B. ad un livello molto elevato e con regolarità, si assegna 9;C. ad un buon livello, con episodici richiami verbali , si assegna 8;D. ad un livello sufficiente e/o in modo irregolare, con richiami disciplinari annotati, si
assegna 7; inoltre il voto di condotta dovrà essere uguale o inferiore a 7 nel caso di cinque o più richiami disciplinari annotati nel corso del trimestre/pentamestre e nel caso di sospensione individuale assegnata dal Consiglio di classe;
E. ad un livello scarso e/o in modo decisamente irregolare, in presenza di numerosi e ripetuti richiami disciplinari scritti e /o con infrazioni previste dal regolamento di disciplina con irrogazione della sanzione di sospensione fino a 6/15 giorni, si assegna 6.
F. SI ASSEGNA INVECE UN VOTO INSUFFICIENTE E DUNQUE 5/10
Per comportamenti di particolare gravità per i quali il Regolamento d'Istituto o lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti-D.P.R. 249/1998 preveda l'irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi complessivamente superiori a 15 gg.
Per reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (violenza privata, spaccio di sostanze stupefacenti, reati di natura sessuale ) o che creino una concreta situazione di pericolo per l'incolumità delle persone (allagamenti, incendi ecc.)
Per ogni altro atto penalmente perseguibile e sanzionabile. Per grave trasgressione della legge sulla violazione della privacy.
Note conclusive
- Il Consiglio di Classe è sovrano nel determinare il voto di condotta.
- Il voto di condotta viene attribuito collegialmente dal Consiglio di Classe, riunito per gli scrutini, su proposta del Docente che nella classe ha il maggior numero di ore o dal coordinatore, sentiti i singoli Docenti.
- Il Consiglio di Classe vaglia con attenzione le situazioni di ogni singolo alunno e procede all'attribuzione considerando la prevalenza degli indicatori relativi al singolo voto.
- La valutazione espressa in sede di scrutinio finale, non può riferirsi a un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all'intero anno scolastico.
- Il Consiglio di Classe , nell’assegnare il voto di condotta, valuterà anche, successivamente alla irrogazione di sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, se lo studente abbia dimostrato o meno apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e maturazione in ordine alle finalità educative previste dal POF.
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5.4 Criteri di attribuzione del credito scolastico
Il credito scolastico nelle classi III e IV è stato assegnato, e verrà assegnato al termine della
classe V, tenendo conto della tabella A del D.M. 42/07
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 10 6-8 6-8 7-9
Il Consiglio di Classe, in presenza di attestati che certifichino l’esperienza, delibera il
riconoscimento o meno del credito formativo, valutando il valore della stessa, sia qualitativo che
quantitativo, rispetto alla formazione della persona ed alla sua crescita umana, civile, culturale.
Per il quinto anno, i criteri di assegnazione del credito scolastico verranno stabiliti
secondo quanto deliberato dal collegio dei docenti del 13 maggio 2014.
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Materie di insegnamento firme
Italiano Capaccio M.Cristina
Storia Capaccio M.Cristina
Inglese Novara Jolanda
Matematica e Informatica. Moretti Adriana
Diritto e Pratica commerciale Amoroso M.Grazia
Chimica Sironi Laura
Scienza dei Materiali Dentali Ferrari Laura
Gnatologia Polito Massimiliano
Esercitazioni di Odontotecnica Bordiga Alberto
Educazione Fisica Marinelli Tommaso
Religione-Materia Alternativa Nicolini Francesco
Alunni rappr. Di classe
Korsten Helene
Bernardi Simone
Genitori rappr. Di classe
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