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Docente:
Prof.ssa Paola Paoloni
Corso di
ECONOMIA
AZIENDALE
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Prof.ssa Paola Paoloni
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Inizio Corso:
19 settembre 2018
Lezioni:
Lunedì ore 9,00-11,00 aula 3
Mercoledì ore 11,00-13,00 aula 3
Giovedì ore 9,00-11,00 aula 3
Ricevimento studenti:
Primo semestre: lunedì ore 11,00-13,00
Secondo semestre: mercoledì ore 11,00-13,00
Durante il periodo di esami l’orario di ricevimento è
comunicato mediante avviso pubblicato sul sito del
dipartimento
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Obiettivi e/o temi del corso:
Il corso di Economia Aziendale ha come scopo principale
quello di fornire le conoscenze di base in termini di analisi
contabile dei fatti di gestione e rilevazione degli aspetti
economici e finanziari derivanti dai vari tipi di aziende con
particolare riferimento alle imprese.
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1) L’Azienda come Istituto Economico.
Caratteri Generali: oggetto dell’azienda. – Soggetti dell’Azienda:
“soggetto giuridico” e “soggetto economico”. Vari tipi di azienda.
2)L’impresa nei suoi più generali caratteri economici.
I fini dell’impresa. L’equilibrio economico come fondamentale
condizione di vita dell’impresa. L’equilibrio economico e
l’Economicità. Le possibili modalità di remunerazione dei
fattori produttivi utilizzati dall’impresa. Il rischio d’impresa.
Reddito e profitto.
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3) Il finanziamento dell’impresa
Il fabbisogno di capitale e la sua determinazione. Il finanziamento
dell’impresa: “capitale proprio” e “capitale di credito” nelle loro varie
forme; l’Autofinanziamento d’impresa; la scelta delle convenienti forme di
finanziamento; la dinamica relazione tra “capitale proprio” e “capitale di
credito”. La struttura finanziaria dell’impresa.
4) Le determinazioni e le rilevazioni quantitative d’azienda come strumento
d’informazione
Momenti logici. La natura delle quantità oggetto d’indagine. I metodi. Il
sistema in senso lato formato da tutte le rilevazioni d’azienda.
5) La rilevazione contabile
Teoria del metodo della Partita Doppia. Il metodo della Partita Doppia applicato
al Sistema del Reddito nelle aziende di produzione. Scritture contabili di
gestione assestamento e chiusura
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Testi consigliati:
1) PAOLONI M., PAOLONI P. (a cura di), Introduzione ed
orientamento allo studio delle aziende, Giappichelli, 2009
2)PAOLONI M., CELLI, M. (a cura di), Introduzione alla
contabilità generale, CEDAM, 2012
3) G. ZANDA, Fondamenti di economia aziendale,
Giappichelli, Torino, 2015.
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Modulo 1: L’Azienda come Istituto Economico
Caratteri Generali: oggetto dell’azienda. –
Soggetti dell’Azienda: “soggetto giuridico” e
“soggetto economico”. Vari tipi di azienda.
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CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE
Cos’è
l’ECONOMIA
AZIENDALE
(Ragioneria)?
Cos’è
l’AZIENDA?
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LA RAGIONERIA
oggetto di studio
presente
tempo
1) rilevazione dei fatti amministrativi
(acquisti, vendite, pagamenti salari, ecc.)
2) determinazione dei risultati
(entrate, uscite, costi, ricavi, redditi, ecc.)
3) interpretazione dei fatti e dei risultati
profonda evoluzione nel
passato
contenuto più vasto
perché tende sempre di più verso
l’ECONOMIA AZIENDALE
3 momenti tipici della funzione di contabilità Prof.ssa Paola Paoloni
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I DUE RAMI DELLA SCIENZA ECONOMICA
SCIENZA ECONOMICA
Studia le scelte operate dagli
uomini al fine di adattare mezzi
scarsi a molteplici bisogni umani
Studia i fenomeni economici dei
grandi aggregati regionali,
nazionali ed internazionali
Studia i fenomeni economici a
livello di aziende singole o di classi
particolari di aziende
(il comportamento delle aziende)
ECONOMIA POLITICA ECONOMIA AZIENDALE
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LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
la Ragioneria/Economia aziendale studia il comportamento
dell’azienda
1a conclusione:
Il comportamento aziendale può essere suddiviso secondo alcuni momenti principali:
1) il processo di decisione
2) il processo di esecuzione
3) il processo di controllo
4) il feed-back o informazione di ritorno
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Il processo di decisione riguarda elementi come:
- l’organizzazione
DECISIONE
- il tipo di prodotto
- il nome del prodotto
- il marchio
- la confezione
- la pubblicità
- il prezzo
- i canali distributivi, ecc.
In questa fase si decide anche l’obiettivo da raggiungere in termini di risultato
economico.
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
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E’ il momento in cui viene tradotto in pratica quanto stabilito nella fase della decisione.
ESECUZIONE
In questa fase si rileva gradualmente anche il risultato effettivo prodotto.
CONTROLLO
Si svolge secondo due fasi logiche:
1) confronto fra il risultato preventivato;
2) analisi degli scostamenti ed individuazione delle cause degli stessi.
FEED-BACK (meccanismo di correzione)
E’ il meccanismo che consente, sulla base dell’analisi svolta e delle conclusioni tratte
nella precedente fase di controllo, di assumere nuove decisioni atte ad eliminare lo
scostamento tra risultati preventivati e risultati ottenuti.
Si tratta quindi di un flusso informativo di ritorno che “rimette in moto” il processo di
decisione e, con esso, tutto il sistema di azione.
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
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Processo
di
DECISIONE
La relazione tra le diverse fasi del comportamento aziendale può essere
rappresentata mediante il seguente schema:
Processo
di
ESECUZIONE
Processo
di
CONTROLLO
Feed-back (meccanismo di correzione)
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
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la Ragioneria/Economia aziendale studia il comportamento
dell’azienda e quindi studia i processi di decisione, esecuzione,
controllo e feed-back.
2a conclusione:
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
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Delle quattro fasi (decisione, esecuzione, controllo e feed-back), molto importante è la
fase decisionale, in quanto è alla base di tutto il comportamento aziendale.
Il processo decisorio viene studiato
secondo due fondamentali approcci:
Riferimenti: Pareto, Savage, Von Neuman Riferimenti: Simon
Protagonista: UOMO ECONOMICO Protagonista: UOMO AMMINISTRATIVO
Modello della razionalità obiettiva Modello della razionalità limitata
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
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UO
MO
EC
ON
OM
ICO
- onnisciente
- obiettivamente razionale
- in grado di scegliere sempre l’alternativa migliore
- individua il problema
- raccoglie tutte le informazioni necessarie per impostare e definire al meglio il problema
- individua tutte le alternative di soluzione
- individua tutte le conseguenze associate a ciascuna alternativa
- infine sceglie l’alternativa migliore
UO
MO
AM
MIN
IST
RA
TIV
O
- ha conoscenze limitate
- è limitatamente razionale
- sceglie alternative soddisfacenti
- non conosce tutti i problemi
- non li definisce perfettamente
- sviluppa poche alternative
- non conosce tutte le conseguenze associate ad ogni alternativa
COME E’ COME OPERA
Modello più realistico ed adottato dall’Economia Aziendale
Mo
del
lo d
ella
razi
on
ali
tà l
imit
ata
Mo
del
lo d
ella
razi
on
ali
tà o
bie
ttiv
a
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
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il processo decisorio si svolge secondo le seguenti fasi:
modello della razionalità limitata
Nell’ambito del
1) Individuazione del problema (calo delle vendite del 20%);
2) Definizione del problema (caratteristiche, vincoli,
obiettivi del problema);
3) Sviluppo di soluzioni (investimento di 100 miliardi nei
settori auto/abbigliamento/alimentare);
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
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4) Individuazione delle conseguenze (numerose e non perfettamente definibili)
associate a ciascuna soluzione;
5) Scelta dell’alternativa più conveniente in base ad un sistema di criteri di
scelta (funzioni di utilità del manager).
Quindi in fase di scelta finale, il manager (uomo amministrativo) non adotterà
l’alternativa ottima, bensì quella che riterrà soddisfacente secondo la sua
personale funzione di utilità.
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la Ragioneria/Economia aziendale studia il comportamento
dell’azienda e quindi studia i processi di decisione, esecuzione,
controllo e feed-back in base al modello della razionalità limitata.
3a conclusione:
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
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Processo
di
DECISIONE
Il processo è attivato e sostenuto dal sistema informativo aziendale che ne
permette il fluire:
Processo
di
ESECUZIONE
Processo
di
CONTROLLO
Feed-back (meccanismo di correzione)
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
S.I S.I S.I
S.I Prof.ssa Paola Paoloni
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la Ragioneria/Economia aziendale studia il comportamento
dell’azienda e quindi studia i processi di decisione, esecuzione,
controllo e feed-back in base al modello della razionalità limitata e
del sistema informativo come strumento che li collega.
3a conclusione:
LA RAGIONERIA/ECONOMIA AZIENDALE
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L’AZIENDA
Definizione
Un istituto economico duraturo che produce beni e servizi
in quanto organismo
composto da sistemi
coordinati e complementari
di persone (organizzazione),
beni (patrimonio) ed
operazioni (gestione)
perché in esso vengono assunte
decisioni per adattare mezzi
scarsi a fini molteplici
perché sopravvive oltre la vita
fisica delle persone e dei beni
perché la sua missione è quella di creare nuova
utilità per la soddisfazione dei bisogni umani Prof.ssa Paola Paoloni
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L’AZIENDA
TEORIA GENERALE DELL’AZIENDA
Sistema socio economico: si analizzano le influenze reciproche tra azienda e
contesto economico-sociale e politico. L’azienda non è una macchina ma un
sistema in cui tutti gli elementi interagiscono
Aperto: influenzata dal contesto esterno e lo influenza
Finalizzato: viaggia verso diverse mete individuate da chi la governa.
Gerarchia di obiettivi, decisioni, ruoli organizzativi, tutto coordinato
Eccessivamente complesso: i suoi elementi costitutivi non sono perfettamente
individuabili, descrivibili ed interpretabili, opera in stato di incertezza
Duttile: capace di soddisfare i bisogni umani adottando modelli di produzione
da forgiare in base alle caratteristiche dei bisogni stessi . Dotato di meccanismo
di autoregolazione
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AZIENDA E AMBIENTE
L’azienda è inserita ed opera in un contesto socio-economico più vasto
con il quale instaura un interscambio di beni, servizi ed informazioni.
AZIENDA e AMBIENTE si condizionano reciprocamente
modificandosi secondo un processo in continua evoluzione.
AZIENDA
come
SISTEMA APERTO
Da cui la nozione di:
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RELAZIONI TRA AZIENDA E MERCATI
Mercato dei capitali
Mercato
del lavoro
Mercato
delle vendite
Mercato degli
approvvigionamenti Mercato della scienza e
della tecnologia
Azienda
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RELAZIONI TRA AZIENDA E AMBIENTE SOCIALE
Ambiente socio
culturale
Vincoli ambientali
Religione
Associazioni di categoria
Tecnologia
Legislazione
Sindacati Sistema politico
Sistema economico
Azienda Mercati di
acquisizione Mercati di
sbocco
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PRINCIPALI CATEGORIE DI SOGGETTI LEGATI ALL’AZIENDA
Azienda
Fornitori
Organi politici
Dipendenti
Clienti
Consumatori
Amministrazione
finanziaria
Finanziatori
Sindacati
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PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE
• INFORMAZIONE
• Piano
• Politiche
• Budget
• Controllo
• Feedback
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AZIENDA
Ai nostri fini, volendo definire l’azienda in modo semplice e
immediato, è opportuno seguire la logica del:
Esistono molte definizioni di AZIENDA.
“a cosa serve”?
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A COSA SERVE L’AZIENDA
L’azienda serve a soddisfare i bisogni umani.
- il perseguimento di tali fini
genera in esse dei bisogni;
Infatti si può affermare quanto segue:
- le persone, durante la loro vita,
perseguono fini di natura varia e di
diverso grado;
per soddisfare tali bisogni le persone
devono “consumare” dei beni
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-quindi, per soddisfare i bisogni, le persone svolgono, tra
l’altro, un’attività economica (attività di produzione e
consumo di beni);
- l’attività economica è svolta prevalentemente in istituti
aventi fini economici e non economici.
mentre alcuni beni sono largamente disponibili, altri non lo
sono; essi devono perciò essere “prodotti” per essere resi
disponibili per il consumo;
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Fini
Bisogni
Attività
economica
(produzione e
consumo)
Schema del comportamento umano
L’AZIENDA E I BISOGNI UMANI
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I TERMINI DELL’AZIENDA
Chiariamo meglio alcuni dei “termini” utilizzati nella definizione
di azienda:
- BISOGNI
- ATTIVITÀ
ECONOMICA
- ISTITUTI
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I BISOGNI
La scala gerarchica dei bisogni di Abram Maslow
A) Bisogni ragionevolmente soddisfatti
- FISIOLOGICI (mangiare, bere, dormire, …)
- SICUREZZA (protezione della vita fisica, istituzioni che garantiscono la
soddisfazione dei bisogni fisiologici)
- SOCIALI (appartenenza ad un gruppo, interazione)
B) Bisogni in tensione
- STIMA DI SE’ (conoscenza, competenze, successo, indipendenza)
- STIMA DEGLI ALTRI (status, prestigio, potere)
- AUTOREALIZZAZIONE (capacità di svilupparsi autonomamente,
realizzazione delle capacità potenziali)
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I BISOGNI
Fisiologici
Sicurezza
Sociali
Stima di sé
Stima degli altri
Autorealizzazione
La scala gerarchica dei bisogni di Abram Maslow
Richiesta di bisogni
di più elevato livello
con l’ del reddito
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L’AZIENDA E I BISOGNI UMANI
bisogni
L’azienda soddisfa molteplici bisogni. Oltre ai bisogni di
coloro nell’interesse dei quali è posta in essere, soddisfa
Quali?
Bisogni di consumare e
utilizzare i beni
Come?
Quali?
Bisogni di socialità, di stima, di
sicurezza, ...
Come?
Facendoli partecipare all’attività produttiva,
creando un buon clima sociale, modificando
le retribuzioni e i ruoli organizzativi ...
Dando attenzione alle loro
esigenze
della clientela
(soggetti esterni)
del personale
(soggetti interni)
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L’ATTIVITA’ ECONOMICA
L’attività economica si concretizza nella produzione e consumo di
beni economici, cioè utili per il soddisfacimento dei bisogni e
scarsi rispetto a bisogni suscitati dai fini perseguiti dalle persone.
Le due fasi fondamentali sono:
- la produzione di beni e servizi, tramite la combinazione
dei fattori produttivi e la trasformazione spazio-temporale,
per aumentare l’utilità dei beni esistenti;
- il consumo di beni e servizi, per produrne altri o per
soddisfare direttamente i bisogni.
Gran parte dell’attività economica si svolge all’interno di alcuni
istituti. Prof.ssa Paola Paoloni
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L’ISTITUTO
L’istituto è un organismo composto da sistemi coordinati e complementari di
persone (organizzazione), beni (patrimonio) ed operazioni (gestione).
Sistema di persone
(organizzazione)
Sistema di beni
(patrimonio/capitale)
Sistema di operazioni
(gestione)
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Il sistema delle persone (organizzazione)
L’organizzazione è un sistema coordinato di persone che si
prefigge un più razionale impiego del lavoro umano in
relazione agli obiettivi gestionali da raggiungere
Il processo organizzativo si svolge secondo le seguenti fasi:
1) determinazione degli obiettivi da realizzare;
2) determinazione delle funzioni da svolgere;
3) scomposizione e ricomposizione delle funzioni per
creare dei ruoli da assegnare alle persone;
4) specificazione, per ogni ruolo, dei compiti e delle
responsabilità (mansionario);
5) definizione delle linee di influenza per indirizzare le persone. Prof.ssa Paola Paoloni
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Scomposizione e ricomposizione delle funzioni
Produzione
(da scomporre
e da ricomporre
tra 4 ruoli)
B
Vendita
(da scomporre
in modo da
avere 2 ruoli)
C
Acquisti
(da ricomporre
in modo da
avere 1 ruoli)
D
Amministrazione
funzioni
obiettivi A
Il sistema delle persone (organizzazione)
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Esempio di organigramma
MANAGER
C+D
B
B
A
A
A
A
S
K
Influenza autoritaria
Influenza non autoritaria
Il sistema delle persone (organizzazione)
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Il sistema dei beni (patrimonio/capitale)
Il sistema dei beni rappresenta l’insieme dei mezzi funzionali
all’attività svolta dall’azienda e che sono organizzati secondo un
rapporto di interrelazione per il comune scopo della produzione.
Il patrimonio
può essere osservato sotto l’
1) aspetto qualitativo 2) aspetto quantitativo
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Il sistema dei beni (patrimonio/capitale)
1) Aspetto qualitativo
In questo caso l’analisi è volta ad accertare la natura degli elementi che
compongono il patrimonio, i quali sono coordinati ma eterogenei.
Ciò rende impossibile un’espressione sintetica
del capitale.
La rappresentazione del patrimonio dal punto di vista qualitativo
avviene mediante un prospetto denominato inventario.
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Elementi attivi (dare) Elementi passivi (avere)
Cassa € 10 Debiti cambiari € 200
Prodotti: T. 100 ferro
T. 20 ghisa
T. 50 acciaio
Macchine: 1 convertitore
2 laminatori
Fabbricati: mq. 200 capannoni
mq. 400 appart.
Il sistema dei beni (patrimonio/capitale)
Inventario al 31/12/20..
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Il sistema dei beni (patrimonio/capitale)
2) Aspetto quantitativo
I componenti del patrimonio possono essere resi
omogenei mediante la valutazione, cioè
l’attribuzione a ciascun bene di un valore
monetario (a seconda dei casi, valore nominale,
valore di mercato, costo di acquisto, costo di
produzione, ecc.).
I beni così espressi possono essere
sommati e fornire quindi una misura
sintetica del Capitale.
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Il prospetto nel quale i valori
monetari dei beni vengono esposti è
denominato Stato Patrimoniale
(S.P.) o Stato dei Capitali.
Utilizzando il prospetto di Stato Patrimoniale è possibile
effettuare un’analisi, sia patrimoniale (cioè relativa al
complesso dei beni che compongono l’azienda espressi in
valori monetari), sia finanziaria (cioè attenta al rapporto
tra i flussi in entrata e quelli in uscita). Prof.ssa Paola Paoloni
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Stato patrimoniale al 31/12/20..
Attività (dare) Passività (avere)
Cassa € 52 Debiti cambiari € 103
Prodotti € 103
Tot. passività € 103
Macchine € 155
Fabbricati € 206 Capitale netto € 413
Tot. attività € 516 Tot. a pareggio € 516
Capitale
di credito (CC)
Capitale
proprio (CP)
Totale Attività = INVESTIMENTI
Totale Passività e Netto = FONTI DI FINANZIAMENTO (CC + CP)
Il sistema dei beni (patrimonio/capitale)
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Stato patrimoniale al 31/12/20..
Attività (dare) Passività (avere)
Tot. attività Tot. a pareggio
A
P
CN
Attività
Passività
Capitale Netto D Deficit patrimoniale
Possono verificarsi di verse situazioni Prof.ssa Paola Paoloni
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Stato patrimoniale al 31/12/20..
Cassa € 52 Debiti cambiari € 103
Prodotti € 103
Macchine € 155 Capitale netto € 413
Fabbricati € 206
Tot. attività € 516 Tot. a pareggio € 516
A P CN _
=
516 103 413 _
=
A
Attività
P
CN
Passività
Capitale Netto
Se A P >
Caso più frequente, perché gli investimenti vengono generalmente
realizzati sia con mezzi propri, sia con mezzi di terzi. Prof.ssa Paola Paoloni
51
Stato patrimoniale al 31/12/20..
Attività (dare) Passività (avere)
Cassa € 52
Prodotti € 103
Macchine € 155 Capitale netto € 516
Fabbricati € 206
Tot. attività € 516 Tot. cap. netto € 516
P 0 =
A
Attività
CN
Capitale Netto
Caso inusuale che si verifica quando l’azienda non ha fatto ricorso al
capitale di credito, finanziando gli investimenti interamente con i mezzi
propri. Ciò si verifica solo in sede di costituzione dell’azienda. Con
l’inizio delle operazione di gestione, l’impresa inevitabilmente accende
debiti, sia di funzionamento, sia di finanziamento.
516 516 _ = Se A = CN
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52
Stato patrimoniale al 31/12/20..
Attività (dare) Passività (avere)
Cassa € 52 Debiti cambiari € 103
Prodotti € 103
Macchine € 155 Mutui € 413
Fabbricati € 206
Tot. Attività 516 Tot. Passività € 516
_ A P = 516 516
_
CN 0 =
A
Attività
P
Passività
Se A P =
Caso inconsueto, ma possibile per le aziende individuali e le società di
persone, ma non nelle società di capitali, dove è precluso il conferimento
di prestazioni d’opera o di servizi. Prof.ssa Paola Paoloni
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Stato patrimoniale al 31/12/20..
Prodotti € 103
Macchine € 155 Mutui € 516
Fabbricati € 206
Deficit patr. € 104
Tot. a pareg. € 620 Tot. Passività € 620
A P D _
=
A
Attività P
D
Passività
Deficit Patrimoniale
Se A P <
Caso in cui non solo vi è assenza di PN, ma le attività sociali sono persino
insufficienti a far fronte alle obbligazioni sociali rappresentate dal totale
del capitale di terzi (situaz. non sostenibile da az. in normale funzionam.).
620 516 104 = _
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Stato patrimoniale al 31/12/20..
Riclassificazione finanziaria
Attività (dare) Passività (avere)
1. Liquidità 1. Passività correnti
Cassa € 52 Debiti a breve € 52
Cred. a breve € 52
2. Disponibilità 2. Redimibilità
Prodotti € 103 Mutui a M/L termine € 51
ATT. CORRENTI € 207 TOT. PASSIVITA' € 103
3. Immobiliz. 3. Capitale proprio
Macchine € 258 Capitale Sociale € 310
Credito a medio € 51 Riserve € 103
TOT. ATTIVITA' € 516 TOT. A PAREGGIO € 516
Il sistema dei beni (patrimonio/capitale)
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Alcuni indici
LEVERAGE RATIO
(indice del grado di
indebitamento)
capitale di credito
capitale proprio
CC
CP = = =
103
413 = 0,25
attività correnti
passività correnti = =
207
52 = 3,98
CURRENT RATIO
(indice di solvibilità)
QUICK RATIO
(indice di liquidità)
attività correnti - magazzino
passività correnti = =
207 - 103
52 = 1,98
Il sistema dei beni (patrimonio/capitale)
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Il sistema delle operazioni (gestione)
La gestione è il sistema delle
operazioni successive e simultanee
svolte durante la vita dell’azienda.
Per motivi di programmazione e
controllo, l’intera vita dell’azienda
viene suddivisa in lassi di tempo più
brevi detti periodi amministrativi.
Il sistema delle operazioni compiute durante ciascun periodo
amministrativo prende il nome di esercizio.
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La gestione aziendale è svolta attraverso funzioni aziendali
possibilmente ripartite in:
- FUNZIONI OPERATIVE
- FUNZIONI DIREZIONALI O MANAGERIALI
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FUNZIONI OPERATIVE
Sono la funzione:
- tecnologica, relativa alle trasformazioni fisiche per l’ottenimento
dei prodotti;
- commerciale, preposta all’approvvigionamento dei fattori produttivi
ed alla vendita dei prodotti o servizi;
- finanziaria, finalizzata al reperimento ed al conveniente investimento
dei mezzi finanziari;
- di contabilità, preposta alla rilevazione dei fatti amministrativi, alla
determinazione dei risultati ed alla relativa interpretazione;
- di sicurezza, afferente alla salvaguardia di beni e persone. Prof.ssa Paola Paoloni
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FUNZIONI DIREZIONALI O MANAGERIALI
Sono la funzione:
- di programmazione, relativa ai processi che orientano le decisioni;
- di controllo, diretta all’evidenziazione degli scostamenti fra decisione
ed azione, all’individuazione delle cause ed al feed-back;
- di organizzazione, che si estrinseca nella creazione dei ruoli e delle
linee di influenza;
- di leadership, attinente alla guida degli uomini nei processi di
decisione, di esecuzione, di controllo; orienta il comportamento degli
individui assegnati a ciascuna funzione.
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CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE
Aziende
di erogazione
di produzione per lo scambio e per il mercato (Imprese)
di consumo
di erogazione in senso stretto
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TIPOLOGIE DI AZIENDA DI EROGAZIONE
Sistema socio economico
che produce beni e/o servizi
per soddisfare bisogni di:
Azienda di erogazione Azienda di consumo
Azienda di erogazione
in senso stretto
• Associazioni culturali
• Associazioni sportive
• Enti morali di assistenza
e beneficenza
• Enti che finanziano le
ricerche economiche o in
campo medico
ESEMPI:
ESEMPI: a) persone che stanno
all’interno dell’azienda
stessa o che comunque
fanno capo ad essa
b) persone esterne
(beneficiari) nell’interesse
delle quali l’azienda è
stata istituita ed opera
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FINE DELLE AZIENDE DI EROGAZIONE
Realizzazione dei
FINI ISTITUZIONALI
(accrescimento delle risorse, dei beni e
dei servizi posti a disposizione dei
soggetti interessati)
- EFFICIENZA (bassi oneri unitari e
alti rendimenti)
- EQUILIBRIO (proventi = spese)
in condizioni di:
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IL CICLO DELLE ATTIVITA’
DELLE AZIENDE DI EROGAZIONE
L’attività delle aziende di erogazione può essere scomposta in 3 cicli fondamentali:
1) Ciclo operativo che si articola in 2 procedimenti:
- procedimento di produzione;
- procedimento di consumo/erogazione.
2) Ciclo finanziario come movimento di:
ENTRATE derivanti da:
- persone interne;
- persone esterne (non dai beneficiari);
- dal patrimonio;
- da una combinazione dei precedenti punti.
USCITE che attivano i processi produttivi.
3) Ciclo economico come movimento di:
- RENDITE/PROVENTI
- SPESE/ONERI
Se E = U - PAREGGIO FINANZIARIO
Se E > U - AVANZO FINANZIARIO
Se E < U - DISAVANZO FINANZIARIO
Se Pr = Sp - EQUILIBRIO ECONOMICO
Se Pr > Sp - AVANZO ECONOMICO
Se Pr < Sp - DISAVANZO ECONOMICO Prof.ssa Paola Paoloni
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OGGETTO DELLA NOSTRA INDAGINE
L’AZIENDA DI PRODUZIONE
soprattutto
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AZIENDA DI PRODUZIONE
Definizione
Un sistema socio-economico che produce per il mercato beni e servizi
IMPRESA
O
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IL CICLO DELLE ATTIVITA’
DELLE AZIENDE DI EROGAZIONE
INPUT OUTPUT
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SISTEMA AZIENDALE
INPUT OUTPUT
• terra
• lavoro
• capitale
• imprenditorialità
BENI
• prodotti finiti
• merci
• servizi
FATTORI
PRODUTTIVI
FATTORI
PRODUTTIVI
COMBINATI
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MODALITA’ DI REMUNERAZIONE
DEI FATTORI DI PRODUZIONE
Con riguardo alla remunerazione, i fattori di produzione possono essere distinti in due categorie
fondamentali.
1) fattori in posizione contrattuale per i quali la remunerazione è stabilita da contratto e quindi è:
- certa;
- fissa;
- prioritaria.
2) fattori in posizione residuale la cui remunerazione è:
- eventuale;
- variabile;
- successiva.
Es: il lavoro, la materia prima, ecc..
Es: il capitale proprio investito nell’attività. Prof.ssa Paola Paoloni
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RISCHIO DI IMPRESA
La remunerazione di TUTTI i FATTORI PRODUTTIVI, e quindi la realizzazione della
suddetta relazione tra COSTI e RICAVI di ESERCIZIO, non è affatto sicura. Da cui:
Rischio
economico
generale
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I SOGGETTI DELL’IMPRESA
All’interno dell’IMPRESA
è sempre possibile individuare 2 SOGGETTI:
Il SOGGETTO GIURIDICO Il SOGGETTO
ECONOMICO
è il responsabile giuridico
dell’attività svolta
è il responsabile delle scelte economiche
che muovono l’attività di impresa
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Il SOGGETTO GIURIDICO
Il soggetto giuridico consiste nella persona, gruppo di persone o
ente nel cui nome l’attività imprenditoriale viene esercitata e a cui
fanno capo i diritti e gli obblighi che da questa attività derivano
Nel nostro ordinamento il soggetto giuridico può essere:
- una persona fisica;
- una persona giuridica.
Entrambi hanno la capacità giuridica cioè l’attitudine ad essere
titolari di diritti da non confondere con la capacità di agire, cioè la
capacità di costituire, modificare, estinguere rapporti giuridici.
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Il SOGGETTO GIURIDICO
Persona fisica
Secondo l’art. 1 c.c. una persona fisica acquista la
capacità giuridica al momento della nascita.
Alcune persone fisiche sono limitate nella loro capacità di agire:
Secondo l’art. 2 c.c. una persona fisica acquista la
capacità d’agire al raggiungimento della maggiore età
(18 anni).
- minore - interdetto
- inabilitato
- l’assente
o perché non hanno
raggiunto la maggiore età
o perché detta capacità è stata
limitata successivamente da appositi
provvedimenti di un giudice
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Il SOGGETTO GIURIDICO
Persona fisica
minore
Può essere soggetto giuridico ma deve operare tramite un curatore.
Se contrae matrimonio, diventa emancipato: - acquista la capacità di compiere atti di
ordinaria amministrazione;
- può compiere atti di straordinaria
amministrazione solo con il consenso del
curatore e l’autorizzazione del giudice tutelare;
- può esercitare un’impresa commerciale
(acquistando così piena capacità di agire) solo
se autorizzato dal Tribunale.
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Il SOGGETTO GIURIDICO
Persona fisica
interdetto
Può essere interdetto il maggiore di età o il minore emancipato che si trovi in condizioni di
abituale infermità che lo rende incapace di provvedere ai propri interessi.
inabilitato
Può essere soggetto giuridico ma deve operare tramite un tutore.
Può essere interdetto il maggiore di età la cui infermità non è tale da far luogo all’interdizione.
Può essere soggetto giuridico ma deve operare tramite un curatore.
assente
Viene dichiarata assente una persona di cui non si abbia notizia da oltre due anni.
I suoi beni vengono gestiti sotto il controllo del Tribunale dai presunti successori legittimi o da
chiunque ragionevolmente creda di avere diritti sui beni dello scomparso.
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Il SOGGETTO GIURIDICO
Persona giuridica
- nascono in seguito alla manifestazione di
volontà di un ente pubblico, mediante
l’emanazione di leggi o provvedimenti speciali
La capacità giuridica si acquista in base alla legge e in base ad un
particolare iter, diverso in funzione delle due seguenti fattispecie:
- sono soggette alle leggi e agli usi di diritto
pubblico
- sono regolate, nella costituzione e nel funzionamento,
dal codice civile
- perseguono fini di interesse generale - perseguono scopi privati
- nascono per una manifestazione di volontà privata
- hanno un atto costitutivo non standardizzato
Sono:
- gli enti pub. territoriali (Regioni, Province, Comuni)
- gli enti pubblici economici (Istituti di credito di diritto pubblico)
- gli enti pubblici non economici (INPS, Università, Camere di Commercio)
- hanno una procedura di costituzione standardizzata
Sono:
- le associazioni
- le fondazioni
- le imprese commerciali con personalità giuridica
persone giuridiche pubbliche persone giuridiche private
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PROCEDURE STANDARDIZZATE
per le persone giuridiche private
Associazioni Fondazioni
(complesso di persone che si associano
per realizzare finalità private)
(patrimonio fruttifero che, per donazione
o testamento, è permanentemente
vincolato ad uno scopo predeterminato)
Nascono in seguito ad una manifestazione della
volontà privata iscritta in un atto pubblico.
Sono sottoposti al controllo da parte dei pubblici poteri, per verificarne la loro
non contrarietà alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume.
Con decreto del Presidente della Repubblica (o della Regione, se l’ente
opera a livello regionale, o del Prefetto, se l’ente opera a livello
provinciale o comunale) acquistano la personalità giuridica.
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PROCEDURE STANDARDIZZATE
per le persone giuridiche private
Imprese commerciali con personalità giuridica (società di capitali)
(Società per Azioni, Società a Responsabilità Limitata,
Società in Accomandita per Azioni, Società Cooperative)
Nascono mediante un contratto di società (art. 2447 c.c.: contratto mediante il quale due o più persone conferiscono beni o servizi per
l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo di dividerne gli utili)
che si concretizza in un atto costitutivo redatto nella forma di atto pubblico.
L’atto costitutivo va depositato entro 30 giorni
presso l’Ufficio del Registro delle Imprese per i controlli di legittimità.
Se il controllo dà esito positivo, la società viene iscritta nel Registro
dall’Ufficio del Registro delle Imprese e acquista così la personalità giuridica. Prof.ssa Paola Paoloni
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Il SOGGETTO GIURIDICO
nelle società di capitali
una persona fisica
(proprietario)
nelle società di persone
una persona giuridica
(la società stessa)
una o più persone fisiche
(soci solid. e illimit. responsabili)
nell’impresa individuale
PERSONA FISICA O GIURIDICA
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Il SOGGETTO ECONOMICO
Il soggetto economico è la persona o il gruppo di persone che di
fatto:
1) detiene il supremo potere volitivo in azienda e determina gli
indirizzi di fondo della gestione;
2) prende le decisioni strategiche;
3) determina gli obiettivi generali.
Per far ciò il soggetto economico deve:
- avere la volontà di governare l’azienda;
- avere le competenze manageriali (capacità di programmazione,
organizzazione, controllo, leadership);
- disporre del potere sufficiente per imporre la propria volontà.
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80
Il SOGGETTO ECONOMICO
SOGGETTO
ECONOMICO
produzione vendite
Stab
1
Stab
2
Filiale
a
Filiale
b
Fini
generali
Obiettivi e
politiche generali
DECISIONI
STRATEGICHE
Obiettivi e
politiche
settoriali
Obiettivi e
politiche
subsettoriali
DECISIONI
TATTICHE
DECISIONI
OPERATIVE
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Il SOGGETTO ECONOMICO
nelle società di capitali nelle società di persone nell’impresa individuale
SEMPRE PERSONA FISICA
una persona fisica
(il proprietario se ha la
volontà di governare e le
competenze)
una o più persone fisiche
(i soci se hanno la volontà di
governare, le competenze e la
maggioranza dei voti in assem.)
una o più persone fisiche
(i soci se hanno la volontà di
governare, le competenze e la
maggioranza dei voti in assem.)
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82
Il SOGGETTO ECONOMICO
ESISTONO DEI CASI IN CUI L’ESISTENZA DEL
SOGGETTO ECONOMICO PRESCINDE DAL POSSESSO
DELLA MAGGIORANZA DEI VOTI IN ASSEMBLEA
CONTROLLO
CON ALIQUOTA DI CAPITALE
INFERIORE AL 50%
CONTROLLO
SENZA INVESTIMENTI
DIRETTI DI CAPITALE
CONTROLLO
SENZA INVESTIMENTI
DI CAPITALE
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83
Il SOGGETTO ECONOMICO
CONTROLLO CON ALIQUOTA DI CAPITALE INFERIORE AL 50%
- presenza di azioni privilegiate di risparmio (art. 2351 c.c.);
- mancanza della volontà di governare o delle competenze professionali da
parte di coloro che avrebbero i requisiti patrimoniali;
- possibilità di acquisire deleghe (nei limiti previsti dall’art. 2372 c.c.);
- integrazione della propria quota di capitale con acquisizioni di quote
mediante pegno (art. 2784 c.c.), usufrutto (art. 2352 c.c.), riporto (art. 1548
c.c.);
- dispersione degli azionisti o polverizzazione della proprietà azionaria. Prof.ssa Paola Paoloni
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Il SOGGETTO ECONOMICO … alcune nozioni di diritto societario: LE AZIONI
Il capitale sociale di una società per azioni è diviso in azioni. Esistono differenti tipi di azioni:
a) azioni ordinarie: danno diritto di voto, sia nell’assemblea ordinaria, sia in quella straordinaria.
Danno inoltre diritto al dividendo e al rimborso del capitale in sede di scioglimento della società.
b) azioni privilegiate: danno diritto di voto, sia nell’assemblea ordinaria, sia in quella straordinaria.
Tuttavia l’atto costitutivo può prevedere la loro partecipazione alla sola assemblea straordinaria
compensata da un trattamento privilegiato in sede di distribuzione dei dividendi. In sede di
liquidazione della società, sono privilegiate nel rimborso del capitale.
c) azioni di risparmio (legge 216/74): possono essere emesse solo da società per azioni quotate in
borsa e sono privilegiate in sede di distribuzione dei dividendi e di rimborso del capitale (dopo
l’accantonamento a riserva legale del 5% degli utili netti, spetta loro un dividendo minimo pari al
5% del valore nominale e, a distribuzione completata dell’utile residuo tra tutte le azioni, deve
risultare un dividendo superiore rispetto a quello distribuito alle azioni ordinarie di almeno il 2%).
Di contro, non danno diritto di voto, né in assemblea ordinaria, né in assemblea straordinaria. La
somma delle azioni privilegiate e di quelle di risparmio non può mai essere superare il 50% del
capitale sociale
Prof.ssa Paola Paoloni 85 Prof.ssa Paola Paoloni 85
Il SOGGETTO ECONOMICO … alcune nozioni di diritto societario: LE AZIONI
d) azioni di godimento: sono distribuite a quegli azionisti le cui azioni sono state rimborsate.
Per esempio, in seguito a un riduzione del capitale sociale per esuberanza, alcune azioni vengono
rimborsate al valore nominale. Tuttavia, se nel patrimonio sociale vi sono riserve, il valore effettivo
delle azioni è superiore a quello nominale.
Per tale motivo, agli azionisti cui sono state rimborsate le azioni vengono date della azioni di
godimento a compensazione.
Esse non danno diritto di voto e sono postergate negli utili, in quanto concorrono alla ripartizione
degli utili che residuano, dopo il pagamento alle azioni non rimborsate di un dividendo pari almeno
all’interesse legale (attualmente 3%). Inoltre, in caso di liquidazione, concorrono alla ripartizione
del patrimonio sociale dopo il rimborso delle altre azioni al loro valore nominale.
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Il SOGGETTO ECONOMICO … alcune nozioni di diritto societario: LE Assemblee
L’ASSEMBLEA ORDINARIA (art. 2364 c.c.) viene convocata almeno una volta l’anno e decide
sulle seguenti materie:
•approvazione del bilancio;
•nomina degli amministratori, dei sindaci e dei presidenti dei sindaci;
•delibera i compensi;
•delibera sulle materie ad essa riservate dall’Atto Costitutivo o sottoposte alla sua attenzione dagli
amministratori e dai sindaci.
L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA (art. 2365 c.c.) tratta invece le seguenti
materie:
•modifiche dell’Atto Costitutivo;
•emissione delle obbligazioni;
•nomina i liquidatori e ne fissa i poteri.
Prof.ssa Paola Paoloni 87 Prof.ssa Paola Paoloni 87 Prof.ssa Paola Paoloni 87 Prof.ssa Paola Paoloni 87
Il SOGGETTO ECONOMICO … alcune nozioni di diritto societario: LE Assemblee
Per la validità delle deliberazioni dell’ASSEMBLEA ORDINARIA, la legge dispone
che:
in prima convocazione, l’assemblea è validamente costituita se è presente almeno il
50% del capitale sociale, escluse dal computo le azioni a voto limitato.
Delibera validamente con la maggioranza assoluta dal capitale presente (in tal modo, ai
fini del controllo, è sufficiente una percentuale di capitale superiore al 25%*);
• in seconda convocazione, l’assemblea è validamente costituita qualunque sia la quota
di capitale sociale presente. Delibera validamente con la maggioranza assoluta del
capitale presente (in tal modo, ai fini del controllo, ipotizzando all’assemblea una
partecipazione del 10% del capitale, è sufficiente una percentuale di capitale superiore al
5%*).
* Le percentuali che permettono un controllo della società si potrebbero abbassare per la presenza di azioni di risparmio.
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Il SOGGETTO ECONOMICO
CONTROLLO SENZA INVESTIMENTO DIRETTO
Società B Società C
Società A
holding
Gruppo con controllo
diretto
Società B 1
Società B Società C
Società A
Holding
Gruppo con controllo
diretto e indiretto
Prof.ssa Paola Paoloni
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Il SOGGETTO ECONOMICO
CONTROLLO SENZA INVESTIMENTO DI CAPITALI
- influenza dominante (art. 2359 c.c.) controllo di una società in virtù
di particolari vincoli contrattuali;
Società A Società B Società C
soggetto economico
- impresa pubblica governata da manager pubblici, che sono
nominati in genere da pubblici poteri e governano senza aver effettuato
alcun investimento nell’azienda, ma unicamente in virtù del possesso di
competenze professionali. Prof.ssa Paola Paoloni
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ECONOMICITA’
Tutta l’attività dell’impresa deve svolgersi ispirandosi ad un criterio: quello dell’
convenienza ad avviare e/o continuare una data attività imprenditoriale
o la validità di un progetto di investimento
ECONOMICITA’
Prof.ssa Paola Paoloni
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L’economicità può essere valutata a livello di:
- impresa singolarmente considerata giudizio di
ECONOMICITA’ AZIENDALE;
- impresa in relazione ad altre economie giudizio di ECONOMICITA’ SUPERAZIENDALE.
In particolare se si considera l’:
- impresa come elemento del gruppo di appartenenza giudizio di
ECONOMICITA’ DI GRUPPO;
- impresa inserita nell’ambito di una vasta economia territoriale
ECONOMICITA’ COLLETTIVA O MACROECONOMICITA’.
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I GIUDIZI DI ECONOMICITA’
ECONOMICITA’
ECONOMICITA’
AZIENDALE
ECONOMICITA’
SUPERAZIENDALE
ECONOMICITA’
DI GRUPPO
MACROECONOMICITA’
O ECONOMICITA’
COLLETTIVA
Prof.ssa Paola Paoloni