BIOLOGIA DELL'ANZIANO
15 OTTOBRE 2016
Dr. GIAN LUCA CALANCHI Specialista in Geriatria e Gerontologia
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
Con il termine senilità ( detta anche vecchiaia o terza età) che è il termine proprio della medicina, ci si riferisce all'età prossima al termine della vita media degli essere umani, l'ultima parte del ciclo vitale umano. Le persone “anziane” hanno limitate capacità rigenerative e possono essere più vulnerabili a disturbi, malattie e sindromi rispetto agli adulti
La GERONTOLOGIA studia il processo dell'invecchiamento, la GERIATRIA studia le patologie che affliggono le persone anziane
BIOLOGIA DELL'ANZIANOEPIDEMIOLOGIA
Tendenzialmente si crede che a 65 anni cominci la vecchiaia perché i lavoratori cominciano a ritirarsi dal mondo del lavoro percependo una pensione. Nel mondo il numero degli over 65 è in forte aumento; in particolare, in Europa (studio 2005 commissione Europea)nel periodo 2005-2050, la fascia di età tra 55 e 65 aumenterà dell'8,7% mentre la fascia di età tra 65 e 79 raggiungerà il 44% e quella degli over 80 aumenterà di una % pari al 180%
BIOLOGIA DELL'ANZIANOEPIDEMIOLOGIA
Sono tre i fattori rilevanti:- una bassa fecondità- il progressivo aumento della vita media- il sempre maggiore numero di persone over 65- in molti casi l'apporto dell'immigrazione è riuscito a
compensare alcuni effetti negativi dell'invecchiamento della popolazione, contrastando la denatalità e sostenendo la crescita..MA DAL 2015 SEMBRA CHE ANCHE TALE FATTORE STIA DIMINUENDO
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
15 OTTOBRE 2016
BIOLOGIA DELL'ANZIANOFATTORI RESPONSABILI DIVERSA LONGEVITA'
MASCHI/FEMMINE
INTRINSECI genetici, diversa organizzazione ed efficienza dei
sistemi integrativi, differenze ormonali
ESTRINSECI minore esposizione a noxae ambientali
BIOLOGIA DELL'ANZIANOCLASSIFICAZIONE DELL'INVECCHIAMENTO
CLASSIFICAZIONE DELL'INVECCHIAMENTO TIPO 1: progressiva riduzione delle
capacità psico-fisiche (età dipendente) in PRESENZA di malattie
TIPO 2: idem, ma in ASSENZA di malattie età-correlate (usual aging)
TIPO 3: RARISSIMO! Anziani sani con prestazioni NON comuni per la loro età (successful aging)
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
ANZIANO “ FRAGILE “Età molto avanzata Età avanzata + disabilitàEtà avanzata + multi-morbilitàEtà avanzata + sindromi geriatriche
BIOLOGIA DELL'ANZIANOANZIANO “ FRAGILE “
E’ il paziente dove la medicina geriatrica ha maggior significato
Identificarlovalutarlotrattarlo in modo originale
BIOLOGIA DELL'ANZIANOANZIANO “ FRAGILE “
INDICATORI CLINICI SINTOMI Debolezza Affaticabilità Anoressia Paura di cadere Ansia/depressione BradipsichismoI
SEGNISarcopeniaOsteopeniaDimagramentoDenutrizione Instabilità Immobilità
BIOLOGIA DELL'ANZIANOANZIANO “ FRAGILE”
LE GRANDI “SINDROMI GERIATRICHE” ImmobilityInstabilityIncontinence (urinary)Iatrogenic reactionsIntellectual impairment
Hazzard WH,1999
BIOLOGIA DELL'ANZIANOANZIANO “ FRAGILE”
SDR. DA IMMOBILIZZAZIONECAUSE
MALATTIE
Malattie muscolo-scheletriche
Malattie cardiache Malattie polmonari Malattie neurologiche Malattie psichiche AOCP, Retinopatie/cataratta Ipotensione ortostatica Insufficienza labirintica
MECCANISMI Dolore, debolezza, ridotta
articolarità Angina, dispnea Dispnea, ipercapnia Ideaz., coord., propriac. Ideazione, Iatrogeno Dolore ipovisus Instabilità vertigini
BIOLOGIA DELL'ANZIANOANZIANO “ FRAGILE”
SDR. DA IMMOBILIZZAZIONECONSEGUENZE
INSUFFICIENZA CARDIACA
VASOCOSTRIZIONE
STASI PERIFERICA RISCHIO
TROMBOTICO ALTERAZIONI
NEURO-PSICHICHE
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
MANIFESTAZIONI MUSCOLO-SCHELETRICHE
MANIFESTAZIONI GASTRO-INTESTINALI ed URINARIE
BIOLOGIA DELL'ANZIAN0ANZIANO “ FRAGILE”
SDR. DA IMMOBILIZZAZIONEInterventi di prevenzione e terapia
Stili di vita (dieta, fumo, hobbies...) ATTIVITA' FISICA Riattivazione o Riabilitazione Terapie farmacologiche per OSTEO-articolari
(osteoporosi – artrosi) Terapie farmacologiche per patologia Cardio-
vascolare (Ictus, IMA, AOCP) e Respiratoria. Terapie farmacologiche per patologia
Neurologica invalidante (Parkinson)
MARKERS FISICI DELL'INVECCHIAMENTOOssa: Le ossa delle persone anziane diventano molto più
sottili e diminuiscono di densità. Questo è collegato ad una perdita di peso, modifiche posturali e una maggiore probabilità di malattie come l'osteoporosi e l'osteoartrosi.
Problemi Dentali: Meno saliva e meno abilità nell'igiene orale nella vecchiaia aumentano la possibilità di carie e infezioni
Sistema Digestivo: il 40% delle volte la vecchiaia è collegata a disordini digestivi come difficoltà nell'ingoiare, inabilità nel mangiare molto e nell'assorbire bene il cibo, costipazione
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
MARKERS FISICI DELL'INVECCHIAMENTOVista: I problemi della vista rendono difficile leggere con
poca luce e in piccoli caratteri di stampa (PRESBIOPIA). La velocità con la quale un uomo legge e l'abilità nel localizzare gli oggetti può diminuire.
Capelli: diventano più corti e perdono la pigmentazione.Udito: dai 75 anni in su il 48% degli uomini e il 37% delle
donne incontrano problemi nell'udito. Su 7 persone anziane solo UNA utilizza una protesi auricolare.
Polmoni: si riduce la capacità di espansione e la capacità di ossigenazione.
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MARKERS FISICI DELL'INVECCHIAMENTODOLORE: il dolore affligge gli anziani quasi il 25%
delle volte crescendo con l'età dell' 80% per quelli ospiti nelle Strutture Residenziali.
Attività sessuale: diminuisce con l'età soprattutto dopo i 60 anni.
Cuore: si riduce l'efficenza e l'efficenzaPelle: perde l'elasticità e diventa più secca e più
sottile.
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MARKERS FISICI DELL'INVECCHIAMENTOPapille gustative: diminuiscono così tanto che a 80 anni
scendono del 50%. Il cibo quindi diventa meno appetibile e può contribuire ad uno stato di malnutrizione
Incontinenza Urinaria / Fecale: è spesso riscontrabile.Voce: le corde vocali diventano più deboli e vibrano con
maggiore lentezza.Sonno: può avere una prevalenza cronica di circa il 50% e
può portare a sonnolenza diurna. Dai 65 anni in su il sonno profondo cala del 50%.
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
BIOLOGIA DELL'ANZIANOCARDIOPATIA ISCHEMICA
BIOLOGIA DELL'ANZIANOCARDIOPATIA ISCHEMICA- IMA
TERAPIA
STILE di VITAATTIVITA' – ESERCIZIO FISICO
ANTI-AGGREGANTI & ANTICOAGULANTIVASODILATATORI - NITRATI
(os - trascutaneo) Antiaritmici, IpoLipemizzanti, AntiDiabetici
BIOLOGIA DELL'ANZIANOIPERTENSIONE ARTERIOSA
BIOLOGIA DELL'ANZIANOIPERTENSIONE ARTERIOSA
EFFETTI SUGLI ORGANI
BIOLOGIA DELL'ANZIANOIPERTENSIONE ARTERIOSA
TERAPIA
BIOLOGIA DELL'ANZIANOEPIDEMIOLOGIA ICTUS
• Incidenza: 80-300/100.000 abitanti/anno• Prevalenza: 500-800/100.000 abitanti• Mortalità:• entro 30 gg 17 - 34%• entro 1 anno 25 - 40 %• entro 3 anni 32 – 60 %• Emiparesi presente nei 3/4 dei pazienti• Disabilità di grado medio/grave nelle A.D.L.
presente nel 25-50 % dei sopravissuti ad un anno.
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
BIOLOGIA DELL'ANZIANOICTUS CEREBRI ISCHEMICO-TERAPIA
STILE di VITAATTIVITA' – ESERCIZIO FISICO
ANTI-AGGREGANTI & ANTICOAGULANTI
ANTI-IPERTENSIVI
Antiaritmici, IpoLipemizzanti, AntiDiabetici
BIOLOGIA DELL'ANZIANORETE DEI SERVIZI PER
ANZIANI
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
CADUTE
La 5a causa di morte negli USA è la morte accidentale;Le cadute rappresentano i 2/3 delle morti accidentali;I 3/4 dei decessi dovuti a caduta accidentale avvengono negli ultra65enni (che però sono solo il 13% dell’intera popolazione)
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
CADUTE EPIDEMIOLOGIA
Anziani a domicilio: 1/3 cade ogni anno, il 5% si frattura o viene ospedalizzato;
Anziani in struttura: l’incidenza di cadute è 3 volte maggioreI soggetti sono più fragiliLa segnalazione dell’evento è più frequente
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
Conseguenze delle Cadute (1) In generale, si frattura il 4% dei soggetti che cadono (range: 1-10%) MA LE CONSEGUENZE: Traumi cranici, danni ai tessuti molli, ferite severe: 1% (range: 1-36%)
Tuttavia, una volta caduto, un anziano ha una più alta probabilità
di morire per le conseguenze della caduta
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
Conseguenze della caduta (2)Riduzione dell’autosufficienza- per il danno diretto causato dall’eventuale trauma o frattura- per autolimitazione del paziente (paura di cadere)“postfall anxiety syndrome”. Peggioramento della qualità della vita
BIOLOGIA DELL'ANZIANOSINCOPE
- E’ un sintomo - E’ un sintomo - Perdita di coscienza e del tono posturale - Perdita di coscienza e del tono posturale -Transitoria-Transitoria- Autolimitantesi- Autolimitantesi- Ripresa spontanea- Ripresa spontanea-Porta a caduta-Porta a caduta- Il meccanismo sottostante è una - Il meccanismo sottostante è una ipoperfusione transitoria e globale del tessuto ipoperfusione transitoria e globale del tessuto cerebralecerebrale
BIOLOGIA DELL'ANZIANOCAUSE DI CADUTA
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
CAUSE DI CADUTA
- SINCOPE- CAUSE ACCIDENTALI- PROBLEMI DI ANDATURA / EQUILIBRIOLa distinzione tra queste tre condizioni è molto
difficile per la concomitante presenza di patologie neurologiche, cardiache e ortopediche
BIOLOGIA DELL'ANZIANOCAUSE DI CADUTA PREVENZIONE
BIOLOGIA DELL'ANZIANOCAUSE DI CADUTA
Struttura protetta (1076
cadute)
Domicilio (2312 cadute)
% (range)
Disturbi dell’equilibrio/andatura 26 (20-39) 13 (2-29)
Vertigini/”Dizziness” 25 (0-30) 8 (0-19)
Ambiente 16 (6-27) 41 (23-53)
Confusione mentale 10 (0-14) 2 (0-7)
Disturbi del visus 4 (0-5) 0.8 (0-4)
Ipotensione ortostatica 2 (0-16) 1 (0-6)
Drop attack 0.3 (0-3) 13 (0-25)
Sincope 0.2 (0-3) 0.4 (0-3)
Altre cause specifiche* 12 (10-34) 17 (2-39)
Sconosciuta 4 (0-34) 6 (0-16)
BIOLOGIA DELL'ANZIANOCAUSE DI CADUTA
Storia di sincope nel passaggio in ortostatismo+
Evidenza di ipotensione ortostatica sintomatica=
SINCOPE DA IPOTENSIONE ORTOSTATICASINCOPE DA IPOTENSIONE ORTOSTATICA
European Guidelines (Eur Heart J 2001; 22: 1256): Orthostatic hypotension causes syncope in 20-30% of older subjectsPrincipal cause: ADVERSE DRUG EFFECTADVERSE DRUG EFFECT
Antihypertensives Antidepressants Antipsychotics Nitrates Antiarrhithmics Antiparkinsonians
t
BIOLOGIA DELL'ANZIANOSINCOPE Sintomi prodromiciSintomi prodromici
t
Testa leggeraTesta leggeraDebolezzaDebolezzaScotomi/acufeniScotomi/acufeniDisturbi del visus e/o Disturbi del visus e/o dell’uditodell’uditoNausea/vomito/disturbi Nausea/vomito/disturbi addominaliaddominaliSudorazione profusaSudorazione profusaBocca seccaBocca seccaNessuno (perdita di Nessuno (perdita di coscienza improvvisa)coscienza improvvisa)PalpitazioniDolore precordialeSudorazione algidaDeliriumDelirium
BIOLOGIA DELL'ANZIANOFRATTURA del FEMORE: Fattori di
Rischiot
Geometria del collo del femore Microarchitettura Struttura minerale dell’ossoTurnover dell’ossoEtà Fattori genetici Fratture materne del femore Storia di fratture Altezza Peso Modificazioni ponderali Percezione soggettiva della salute Mobilità
Funzione neuromuscolareDeclino cognitivo Acuità visiva Farmaci Meccanica della caduta
BIOLOGIA DELL'ANZIANOFRATTURA del FEMORE: CAUSE
t Ipotensione postprandialeIpotensione ortostatica EquilibrioForza muscolare prossimalePOLITERAPIA
OSTEOPOROSI
CADUTA
Malnutrizione
Tempi di Reazione rallentati
Caduta sul Trocantere
BIOLOGIA DELL'ANZIANOFragilità clinica:
(almeno 3 dei seguenti criteri)t
• Perdita di peso > 4 Kg nell’ultimo anno
• Esauribilità-astenia• Riduzione della forza (“grip
strength”)• Rallentamento dell’andatura• Riduzione dell’attività/capacità
fisiche
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
t
Definizione di SARCOPENIAriduzione età-correlata della
massa muscolare e della forza.
declino delle prestazioni fisiche perdita di autonomia può essere prevenuta può essere reversibile con l’esercizio fisico
BIOLOGIA DELL'ANZIANOCause di sarcopenia t
attività fisica (“use it or lose it syndrome”) Modificazioni ormonali:
testosterone nell’uomo estradiolo nella donna GH
sintesi proteica Malnutrizione (ridotto introito proteico) flusso ematico locale
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
t
Tipi di esercizio fisicoEsercizi aerobici
I più consigliati e famigliari: camminare, correre, andare in bicicletta, nuotare Ripetizione di movimenti contro resistenze scarse o nulle Esercizi di resistenza Sollevamento di un peso notevole o lavoro contro resistenze elevate Contrazione di un numero limitato di muscoli
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
t
Vantaggi dell’allenamento aerobio mortalità globale
tolleranza glucosio fratture vertebrali pressione arteriosa cardiopatia ischemica
Camminare a discreta velocità 3 Km
in 30’ per la donna o in 27’ per l’uomo
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
t
Effetti positivi degli esercizi di resistenzaAumenta la massa e la forza
muscolare
· Migliora l’equilibrio
· Migliora le prestazioni e le ADL
· Aumenta la densità minerale ossea
· Riduce le cadute e la fragilità
BIOLOGIA DELL'ANZIANOVANTAGGI degli esercizi di
resistenzaPossono essere eseguiti a domicilio
Basso costo
Potenziamento di tutti i distretti corporei
(arti inferiori e superiori, addome, tronco)
BIOLOGIA DELL'ANZIANOStrumenti per il potenziamento
muscolare Bande elastiche
Elettrostimolatori muscolari
Vibrazioni (apparecchi tipo Galileo 2000)
Macchine tipo Technogym
BIOLOGIA DELL'ANZIANOTai Chi Chuan
Benefici nell’AnzianoRiduce la pressione arteriosaMigliora le funzioni cardiorespiratorieAumenta la massa muscolareMigliora la postura nelle donne anzianeMantiene gli effetti del potenziamento muscolareAbbassa i livelli dei “biomarcatori” di stressRiduce la convalescenza dopo IMAMigliora l’equilibrio
BIOLOGIA DELL'ANZIANO
15 OTTOBRE 2016
Grazie per l’attenzione !Grazie per l’attenzione !DR. GIAN LUCA CALANCHDR. GIAN LUCA CALANCHII