1/22Unioncamere del Veneto
Gian Angelo BellatiSegretario Generale Unioncamere del Veneto
L’Impresa LiquidaNuove rotte per la società del futuro
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LE PREVISIONI 2012
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Tasso di variazione del Pil. Anni 2010-2012
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La maggior parte delle economie avanzate non ricadrLa maggior parte delle economie avanzate non ricadr àà in recessione in recessione nonostante il limitato campo dnonostante il limitato campo d ’’azione disponibile per eventuali azione disponibile per eventuali
politiche di sostegnopolitiche di sostegno
3,5
2,1 2,0
-0,3
0,6
-1,9 -1,8
-4,7
4,0
8,2
6,9
3,0
-8
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-4
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2
4
6
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Mondo Stati Uniti Giappone Area euro Germania Italia Spagna Grecia Russia Cina India Brasile
2010 2011 2012
Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati FMI (WEO, aprile 2012)
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Andamento del Pil globale (var. % su anno prec.). A nni 2008-2013
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LL’’economia mondiale crescereconomia mondiale crescer àà ad un tasso del 3,5% inferiore al tasso ad un tasso del 3,5% inferiore al tasso medio del 2011 (+3,9%) e del 2010 (+5,3%).medio del 2011 (+3,9%) e del 2010 (+5,3%).
La crescita mondiale continuerLa crescita mondiale continuer àà a dipendere dalle economie emergentia dipendere dalle economie emergenti
Nei Paesi Nei Paesi avanzatiavanzati
GERMANIA GERMANIA +0,6%+0,6%
FRANCIA FRANCIA +0,5%+0,5%
USA USA +2,1%+2,1%
GIAPPONE GIAPPONE +2,0%+2,0%
Nei PaesiNei Paesiemergentiemergenti
BRASILE BRASILE +3,0%+3,0%
RUSSIA RUSSIA +4,0%+4,0%
INDIA INDIA +6,9%+6,9%
CINACINA+8,2%+8,2%
-10
-5
0
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10
15
I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV
2008 2009 2010 2011 2012 2013
Mondo Paesi avanzati Paesi emergenti
Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati Fondo Monetario Internazionale
nel 2012nel 2012
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Italia e Veneto. Tasso di variazione del Pil reale: previsioni a confronto.Anni 2010-2013
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Le previsioni 2012 indicano una marcata flessione d ellLe previsioni 2012 indicano una marcata flessione d ell ’’economia italiana economia italiana rispetto alla media dellrispetto alla media dell ’’Eurozona (Eurozona ( --0,3%).0,3%).
2010 2011 2012 2013
ISTAT marzo 2012 (a) 1,8 0,4 - -
Governo aprile 2012 (b) - 0,4 -1,2 0,5
Commissione UE febbraio 2012 (c) - 0,2 -1,3 -
Banca d'Italia gennaio 2012 (d) - 0,4 -1,5 0,0
Ref. aprile 2012 - 0,4 -1,6 -0,3
Prometeia aprile 2012 - 0,4 -1,5 0,4
Confindustria dicembre 2011 - 0,5 -1,6 0,6
OECD novembre 2011 (e) - 0,7 -0,5 0,5
FMI aprile 2012 (f) - 0,4 -1,9 -0,3
Istat ottobre 2011 (g) 2,1 - - -
Prometeia aprile 2012 3,2 0,6 -1,5 0,8
(a) Pil e indebitamento AP. Anni 2009-2011 (marzo 2012)
(b) Documento di economia e finanza 2012 (aprile 2012)
(c) Interim Forecast (febbraio 2012)
(d) Bollettino economico n.67, primo scenario (gennaio 2012)
(e) Economic Outlook n.90 (novembre 2011)
(f) World Economic Outlook (aprile 2012)
(g) Conti economici territoriali, stima riferita al Nord-Est (giugno 2011)
Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su fonti citate
Italia
Veneto
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Nel 2012 lNel 2012 l ’’economia regionale economia regionale èè prevista in frenata (Pil prevista in frenata (Pil --1,5%). La crescita 1,5%). La crescita delldell ’’export non riuscirexport non riuscir àà a bilanciare il calo di consumi e investimentia bilanciare il calo di consumi e investimenti
Veneto. Pil e conto economico (var. % su anno prec. ). Anni 2010-2012
3,2
17,3
13,3
1,4
3,3
0,6
5,9
0,6
-1,5 -1,7-2,4
-1,1-1,3
-3,8
4,4
-5
0
5
10
15
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PIL Import Export Consumi privati Investimenti fissilordi
2010 2011 2012
Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati Prometeia, aprile 2012
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Qualche quesito aperto
Nel 2011 una ripresa Nel 2011 una ripresa ““ a meta met à”à” , il 2012 anno di recessione, il 2012 anno di recessione
Si riduce lSi riduce l ’’occupazione, aumenta la disoccupazione giovanileoccupazione, aumenta la disoccupazione giovanile
Le imprese soffrono, i prestiti bancari e gli inves timenti sono Le imprese soffrono, i prestiti bancari e gli inves timenti sono al palo al palo
Export e turismo rappresentano gli unici punti di f orzaExport e turismo rappresentano gli unici punti di f orza
Il reddito disponibile e i consumi delle famiglie s i riducono Il reddito disponibile e i consumi delle famiglie s i riducono
Può (e come) il Veneto recuperare competitivitPuò (e come) il Veneto recuperare competitivit àà? ?
8/22Unioncamere del Veneto
LA COMPETITIVITA ’ DEL SISTEMA ECONOMICO
9/22Unioncamere del Veneto
La competitività dei Paesi nel mondo
monitora il grado di competitivitàdel “Sistema Paese” di 142 Stati del mondo, l’Italia si colloca nel 2011 al 43°°°° posto, dietro a Paesi come Barbados, Polonia e Tunisia.
10/22Unioncamere del Veneto
La competitività dell’Italia
11/22Unioncamere del Veneto
Facilità di fare impresa nell’Unione europea: classifica degli Stati membri
5. Danimarca
6. Regno Unito
7. Irlanda
14. Finlandia
17. Svezia
19. Belgio
22. Estonia
25. Germania
26. Paesi Bassi
27. Austria
28. Lituania
29. Lettonia
31. Francia
36. Slovacchia
41. Ungheria
45. Bulgaria
47. Romania
48. Portogallo
49. Spagnia
50. Lussemburgo
54. Slovenia
67. Padova (Veneto)
68. Roma
75. Repub. Ceca
76. Polonia
96. Grecia
Paesi Membri UE
Fonte: Doing Business
12/22Unioncamere del Veneto
I fattori che frenano le regioni europee più competitive
Lo sfavorevole contesto italiano, caratterizzato da elevato debito pubblicoservizi pubblici insoddisfacentiinefficienza nell’allocazione delle risorse ,
finisce per costituire un ostacolo alla competitività di regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, allargando il gap con le aree più avanzate d’Europa.
13/22Unioncamere del Veneto
L’alta pressione fiscale
• In Italia l’eccessiva pressione fiscale (43,8% nel 2012, che diventa 54% al netto dell’economia sommersa) frena la produttività e lo sviluppo.
• Il Regno Unito sta avviando un programma di riduzione della “corporate tax” (la tassa sulle imprese). Dal 1 aprile la tassa sarà portata dal 26 al 24%. L'obiettivo è arrivare al 22% nel 2014 e al 20% come traguardo finale.
14/22Unioncamere del Veneto
La geografia dei residui fiscali in Italia
-2.797
-2.532
-2.415
-2.270
-1.869
-1.859
-1.368
-1.042
205
359
640
1.342
2.098
2.346
3.047
3.405
4.203
7.198
178
108
-4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000
Calabria
Valle d'Aosta
Basilicata
Sardegna
Molise
Sicilia
Puglia
Campania
Abruzzo
Umbria
Liguria
Trentino A.A.
Friuli V.G.
Marche
Toscana
Lazio
Piemonte
Veneto
Emilia Romagna
Lombardia
Fonte: Elaborazioni Unioncamere del Veneto su dati Ministero dello Sviluppo Economico - DPS - Conti Pubblici Territoriali
Italia. Residuo fiscale delle Amministrazioni pubbliche per regione. Euro procapite. Media anni 2007-2009
15/22Unioncamere del Veneto
Spesa pubblica / Pil (%). Media anni 2007-2009
Il costo della P.A. a livello regionale
31,5
33,0
36,0
39,8
40,2
40,5
41,0
42,6
46,6
48,1
48,4
49,1
49,6
53,8
53,9
54,3
55,0
56,4
56,5
59,3
62,1
20 25 30 35 40 45 50 55 60 65
Lombardia
Veneto
Emilia Romagna
Marche
Toscana
Piemonte
Lazio
P. A. di Bolzano
Friuli Venezia Giulia
Abruzzo
P.A. di Trento
Liguria
Umbria
Puglia
Campania
Molise
Basilicata
Valle d'Aosta
Sardegna
Sicilia
Calabria
Italia = 41,8
Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati Istat e Ministero dello Sviluppo Economico DPS Conti Pubblici Territoriali
16/22Unioncamere del Veneto
I dipendenti pubblici in Italia
• Gli enti periferici si trovano a gestire oltre il 33% della spesa pubblica complessiva con circa il 43% del personale pubblico.
• Diversamente, lo stato centrale assorbe una quota minore di spesa pubblica rispetto alle amministrazioni locali (il 24,7%) ma con il 56% del personale disponibile.
17/22Unioncamere del Veneto
Distribuzione dei dipendenti pubblici a tempo indeterminato per tipo di ente/istituzione. Anno 2010
Elaborazione su dati Ragioneria Generale dello Stato
In Italia i dipendenti delle Province pesano solamente l’1,75% sul totale dei dipendenti pubblici;
quelli delle comunitàmontane lo 0,21%.
Comparto / dettaglio di comparto Numerosità
Composizione
%
SCUOLA E ALTA FORMAZIONE 1.052.495 32,35UNITA' SANITARIE LOCALI 644.261 19,80COMUNI 411.616 12,65CORPI DI POLIZIA 320.031 9,84ALTRO PERSONALE DEI MINISTERI 174.135 5,35FORZE ARMATE 146.882 4,52UNIVERSITA' 111.011 3,41PROVINCE 56.902 1,75ALTRI ENTI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 44.296 1,36REGIONI SPECIALI E PROVINCE AUTONOME 42.946 1,32REGIONI ORDINARIE 37.572 1,15AGENZIA DELLE ENTRATE 33.488 1,03VIGILI DEL FUOCO 31.586 0,97INPS 27.640 0,85ENTI DI RICERCA 18.148 0,56INAIL 10.603 0,33MAGISTRATURA 10.195 0,31AGENZIA DELLE DOGANE 9.556 0,29AGENZIA DEL TERRITORIO 9.386 0,29ALTRI ENTI AUTONOMIE LOCALI 7.818 0,24CAMERE DI COMMERCIO 7.646 0,24ALTRI ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI 7.619 0,23INPDAP 7.088 0,22COMUNITA' MONTANE 6.967 0,21EX IPAB 5.735 0,18CONSORZI, ASSOCIAZIONI, COMPRENSORI 3.152 0,10UNIONE DI COMUNI 3.019 0,09PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI 2.521 0,08IACP/ATER/ALER/ARTE 2.329 0,07ENTI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 2.165 0,07CARRIERA PREFETTIZIA 1.403 0,04MONOPOLI DI STATO 1.244 0,04CARRIERA DIPLOMATICA 909 0,03CARRIERA PENITENZIARIA 432 0,01
TOTALE 3.253.097 100,00
18/22Unioncamere del Veneto
Italia. Livello di evasione fiscale per regione
Evasione ogni 100 €di imposta versata
Alta (3)Medio alta (5)Media (4)Medio bassa (3)Bassa (5)
Tasso di evasione fiscaleCalabria 65,37Basilicata 64,47Puglia 53,39Campania 51,38Sicilia 50,96Sardegna 43,57Molise 36,31Friuli-Venezia Giulia 35,51ABRUZZI 35,02Marche 34,15Umbria 34,15Valle d'Aosta 34,15Toscana 30,10Emilia-Romagna 25,46Liguria 24,48Veneto 21,56Trentino-Alto Adige 20,31Piemonte 20,10Lazio 18,25Lombardia 18,13
Euro evasi ogni 100 euro di imposta versata
Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati Agenzia delle Entrate
19/22Unioncamere del Veneto
Il “federalismo incompiuto” e deresponsabilizzazione dei centri di spesa
• In Italia Regioni ed Enti locali detengono una quota importante di competenze pubbliche (che si traducono in spesa) ma al contempo non dispongono di risorse proprie e certe per amministrarle .
• Questo disallineamento è una delle cause dei frequenti fenomeni di deresponsabilizzazione e di spreco di risorse , in quanto il soggetto che amministra ed eroga i servizi non è lo stesso che ne impone il pagamento agli amministrati.
• L’intento della legge sul federalismo fiscale è proprio questo: riequilibrare il rapporto tra spese decentrate e risorse proprie delle Amministrazioni locali , stimolando una maggiore responsabilizzazione della cosa pubblica in Periferia.
20/22Unioncamere del Veneto
I BUONI PROPOSITI
21/22Unioncamere del Veneto
1. Anticipare il federalismo fiscale : il principio di responsabilità è un beneficio per la collettività se applicato in tempo
2. Ridurre il residuo fiscale: affermando il principio di correlazione tra “cosa tassata” e “cosa amministrata”
3. Ridurre le spese fisse: diminuendo i dipendenti pubblici nelle regioni “sprecone” e a livello ministeriale e la spesa “rigida”
4. Aumentare le spese di investimento : accrescendo le spese per i servizi destinati alla collettività rispetto a quelle per il funzionamento della P.A.
I buoni propositi … (1)
22/22Unioncamere del Veneto
5. Diminuire le tasse : riducendo l’imposizione fiscale che grava sulle imprese.
6. Contrastare l’evasione fiscale : accrescendo il ruolo di Regioni ed enti locali nel far emergere il sommerso, soprattutto nelle Regioni a più alta intensità di evasione.
7. Differenziare le manovre per aree macroregionali : il legislatore è chiamato alla responsabilità di emanare provvedimenti differenziati, al fine di ottenere maggiori risparmi di spesa pubblica e quindi maggiore efficienza della P.A.
I buoni propositi … (2)