Contabilità generaleContabilità generale
SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO
Contabilità generaleContabilità generale
SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO
SUCCESSIONE DELLE SCRITTURE SUCCESSIONE DELLE SCRITTURE NELLA CONTABILITA’ GENERALENELLA CONTABILITA’ GENERALE
SUCCESSIONE DELLE SCRITTURE SUCCESSIONE DELLE SCRITTURE NELLA CONTABILITA’ GENERALENELLA CONTABILITA’ GENERALE
Scritture di GESTIONE
Scritture di CHIUSURAScritture di epilogo
Scritture di chiusura generale dei conti
Scritture di assestamento
Scritture di RIAPERTURA Scritture iniziali di
storno
Scritture di apertura generale dei conti
Scritture di COSTITUZIONE
SUCCESSIONE DELLE SCRITTURE SUCCESSIONE DELLE SCRITTURE NELLA CONTABILITA’ GENERALENELLA CONTABILITA’ GENERALE
SUCCESSIONE DELLE SCRITTURE SUCCESSIONE DELLE SCRITTURE NELLA CONTABILITA’ GENERALENELLA CONTABILITA’ GENERALE
Si effettuano alla fine di ogni periodo amministrativo per pervenire alla corretta determinazione del reddito di
esercizio.
Il reddito di esercizio è determinato dalla differenza tra i componenti economici positivi e negativi di competenza
economica dell’esercizio.
COMPETENZA ECONOMICA: il costo o ricavo è da imputare ad un esercizio se in quel periodo esso è stato realmente sostenuto o conseguito, indipendentemente dalla sua manifestazione numeraria (cioè da quando avviene il pagamento o quando si rileva il credito/debito)
SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO
SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO
B. SCRITTURE DI RETTIFICA
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
Rilevano componenti positivi e negativi di reddito che sono di competenza dell’esercizio in chiusura, ma che non sono ancora stati rilevati poiché la manifestazione numeraria si avrà nell’esercizio successivo (e, quindi, è
presunta, cioè stimata)
Rinviano componenti positivi e negativi di reddito che, pur avendo avuto manifestazione numeraria nel corso
dell’esercizio, sono di competenza di esercizi successivi
NB: Le scritture di assestamento poiché richiedono un processo di stima o comunque congetture su quando la manifestazione numeraria avverrà, implicano l’inserimento in Co.ge di valori
prevalentemente soggettivi.
Esistono due procedimenti per rilevare le scritture di assestamento:
• Procedimento diretto: la rettifica e l’integrazione dei costi e dei ricavi viene effettuata direttamente sul conto di reddito acceso ai costi e ricavi rilevati durante l’esercizio.
• Procedimento indiretto: la rettifica e l’integrazione dei costi e dei ricavi non avviene direttamente nel conto in cui sono stati imputati al momento della loro rilevazione, ma viene effettuata indirettamente attraverso il Conto Economico.
UTILIZZIAMO IL PROCEDIMENTO DIRETTO
UTILIZZIAMO IL PROCEDIMENTO DIRETTO
SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
2) RATEI ATTIVI E PASSIVI
3) FATTURE DA EMETTERE E DA RICEVERE
4) FONDI SPESE FUTURE
5) COSTITUZIONE E ADEGUAMENTO DEI FONDI RISCHI
6) STRALCIO DI CREDITI INESIGIBILI
SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO
1) INTERESSI MATURATI E NON ANCORA LIQUIDATI SU CONTI CORRENTI BANCARI O SU TITOLI
1) INTERESSI MATURATI E NON ANCORA LIQUIDATI SU CONTI CORRENTI BANCARI O SU TITOLI
Si tratta di interessi liquidati a fine esercizio sui conti correnti bancari e sui titoli in portafoglio riscuotibili dall’ 1/1 dell’anno
successivo.
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
DIVERSI a INTERESSI ATTIVI SU C/C 100BANCA C/INT.ATTIVI PRESUNTI 80ERARIO C/RITENUTE SUBITE 20
BANCA C/INT. ATTIVI PRESUNTI
ERARIO C/RITENUTE SUBITE
INTERESSI ATTIVI SU C/C
80
VNA VNA
20 100
VEP
(Credito presunto verso la banca)
(Credito verso l’erario)
1) INTERESSI MATURATI E NON ANCORA LIQUIDATI SU CONTI CORRENTI BANCARI O SU TITOLI
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
INTERESSI PASSIVI SU C/C a BANCA C/INTERESSI 300 300PASSIVI PRESUNTI
INTERESSI PASSIVI SU C/C
BANCA C/INTERESSI PASSIVI PRESUNTI
300
VEN
300
VNP
(Debito presunto verso la banca)
NB: NO Erario c/ritenute subite
Sono valori numerari presunti che misurano quote di costi o di ricavi di competenza dell’esercizio in chiusura, ma la cui
manifestazione numeraria si verificherà nell’esercizio successivo.
RATEI PASSIVISono quote di uscite future (debiti presunti) con le quali si imputano all’esercizio in chiusura costi che sono di competenza dell’esercizio ma che, in esso, non sono stati rilevati.
RATEI ATTIVISono quote di entrate future (crediti presunti) con le quali si imputano all’esercizio in chiusura ricavi che sono di competenza dell’esercizio, ma che in esso non sono stati rilevati.
Integra un COSTO
Integra un RICAVO
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
2) RATEI ATTIVI E PASSIVI
RATEI PASSIVI
Esempio: La società ha emesso delle obbligazioni con il pagamento di interessi semestrali di 600 in via posticipata (1/5 - 1/11). In sede di chiusura (31/12) è necessario valutare la competenza nell’esercizio in chiusura degli interessi passivi.
31/12 1/51/11
manifestazione numeraria
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
600/6 mesi = 100 euro/mese
100 * 2 = 200
esercizio in chiusura
esercizio successivo
RATEI PASSIVI
INTERESSI PASSIVI a RATEI PASSIVI 200
Libro giornale
200 VNP
200 VEN
CONTO NUMERARIO RATEI PASSIVI
Mastro
CONTO ECONOMICO DI REDDITO INTERESSI
PASSIVI
(Debito presunto)
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
RATEI ATTIVIEsempio
:La società ha concesso un finanziamento con interessi liquidati in via posticipata (1/7 di ogni anno) per 1.200. In sede di chiusura (31/12) è necessario valutare la competenza nell’esercizio in chiusura degli interessi attivi.
31/12 1/71/7esercizio in
chiusuraesercizio successivo
manifestazione numeraria1200 / 12 = 100 euro/mese
100 * 6 = 600
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
RATEI ATTIVI
RATEI ATTIVI a INTERESSI ATTIVI 600
Libro giornale
600 VNA
600 VEP
CONTO NUMERARIO
RATEI ATTIVI
Mastro
CONTO ECONOMICO DI REDDITO INTERESSI
ATTIVI
(Credito presunto)
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
Riguardano costi e ricavi completamente di competenza economica dell’esercizio in chiusura, la cui manifestazione
numeraria avrà luogo nel successivo periodo amministrativo, al momento del ricevimento o dell’emissione della fattura.
FATTURE DA RICEVERE
Riguardano merci già ricevute dai propri fornitori (e quindi già caricate in magazzino) entro la fine dell’esercizio, ma l’ufficio contabilità non ha potuto registrare il relativo costo per mancanza della specifica documentazione (fattura).
FATTURE DA EMETTERE
Riguardano merci già spedite ai propri clienti entro la fine dell’esercizio, ma l’ufficio contabilità non ha potuto registrare il relativo ricavo per mancanza della specifica documentazione (fattura).
Debiti presunti (futuri)
Crediti presunti (futuri)
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
3) FATTURE DA EMETTERE E DA RICEVERE
FATTURE DA RICEVEREEsempio
: La società ha ricevuto materie prime per 150, per le quali non è ancora pervenuta la relativa fattura.
MP C/ACQUISTI a FATTURE DA RICEVERE 150
Libro giornale
150 VNP
150 VEN
CONTO NUMERARIO
FATTURE DA RICEVERE
Mastro
CONTO ECONOMICO DI REDDITO MP C/ACQUISTI
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
(Debito presunto)
FATTURE DA EMETTERE
Esempio:
La società, in prossimità della chiusura dell’esercizio, ha spedito ai propri clienti merci per 550, e ha rinviato la fatturazione al successivo esercizio.
FATTURE DA EMETTERE a MERCI C/VENDITE 550
Libro giornale
550 VNA
550 VEP
CONTO NUMERARIO FATTURE DA EMETTERE
Mastro
CONTO ECONOMICO DI REDDITO MERCI C/VENDITE
(Credito presunto)
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
Sono vere e proprie passività, incerte nel quantum e nella data di manifestazione, ma che sicuramente avranno manifestazione
numeraria in futuro.
- FONDO TFR
- DEBITI TRIBUTARI
L’accantonamento ai fondi spese viene effettuato per fronteggiare futuri eventi negativi, e serve ad imputare
all’esercizio in chiusura la quota di costo che si reputa di competenza del medesimo.
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
4) FONDI SPESE FUTURE
Tipicamente riguardano:
Si tratta della “retribuzione differita”, sancita dall’art. 2120 del c.c. il quale stabilisce: in caso di cessazione del contratto di lavoro, è dovuta al prestatore di lavoro una indennità proporzionale agli anni (o frazioni di anni) di servizio prestati.
SCRITTURE DI INTEGRAZIONESCRITTURE DI INTEGRAZIONE
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
E’ una parte della retribuzione dei dipendenti (dirigenti, impiegati, operai) che matura durante il periodo in cui è in essere il rapporto di lavoro e che viene pagata (manifestazione numeraria) al momento della cessazione del rapporto medesimo (per dimissioni, pensionamento o licenziamento).
Ne deriva che il costo aziendale per l’indennità deve essere suddiviso tra tutti i periodi amministrativi durante i quali il dipendente ha prestato la propria attività, dal momento che può considerarsi un costo di competenza dei medesimi periodi amministrativi.
Alla fine di ciascun esercizio, sarà necessario rilevare la quota di competenza dell’esercizio, sotto forma di “Accantonamento al Fondo di Trattamento di Fine Rapporto”
SCRITTURE DI INTEGRAZIONESCRITTURE DI INTEGRAZIONE
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
L’accantonamento deriva dalla somma dei due seguenti componenti:
1) Quota proporzionale alla retribuzione effettivamente percepita dal dipendente durante l’anno
2) Quota, calcolata in rapporto ai futuri aumenti salariali, che genera un adeguamento progressivo del fondo fino alla data corrispondente all’interruzione del rapporto di lavoro
SCRITTURE DI INTEGRAZIONESCRITTURE DI INTEGRAZIONE
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Esempio: La società calcola l’accantonamento di fine rapporto per un
importo pari a 300.
ACCANTON. F.DO TFR a FONDO TFR 300
Libro giornale
300
VNP
300 VEN
CONTO NUMERARIO
FONDO TFR
Mastro
CONTO ECONOMICO DI REDDITO ACCANT. F.DO
TFR
Sono i debiti per le imposte sul reddito dell’esercizio, che sono costi di competenza in quanto maturano sul reddito di esercizio, ma la cui manifestazione numeraria avverrà
nell’esercizio successivo (salvo il meccanismo degli acconti).
DEBITI TRIBUTARI
Il pagamento delle imposte sul reddito di esercizio viene effettuato attraverso tre versamenti distinti:
1) due rate a titolo di acconto, versate nel corso dell’esercizio, il cui importo è proporzionale all’imposta complessiva del periodo precedente;2) una rata a titolo di saldo, calcolata sulla base dell’effettivo reddito di competenza dell’esercizio e detraendo gli acconti già versati, che deve essere pagata nel corso dell’esercizio successivo.
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
DEBITI TRIBUTARI (certi sia nell’importo che nella data di
manifestazione)Esempio: La società calcola le imposte sul reddito di esercizio per un
importo pari a 180.
IMPOSTE E TASSE a DEBITI TRIBUTARI 180
Libro giornale
180 VNP
180 VEN
CONTO NUMERARIO
DEBITI TRIBUTARI
Mastro
CONTO ECONOMICO DI REDDITO IMPOSTE E
TASSE
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
DEBITI TRIBUTARI (presunti sia nell’importo che nella data di
manifestazione)Esempio: La società presume imposte sul reddito di esercizio per un
importo pari a 200.
ACCANTONAMENTO A FONDO IMPOSTE a FONDO IMPOSTE 200
Libro giornale
200 VNP
200 VEN
CONTO NUMERARIO
FONDO IMPOSTE
Mastro
CONTO ECONOMICO DI REDDITO ACC. FONDO
IMPOSTE
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
2) RATEI ATTIVI E PASSIVI
3) FATTURE DA EMETTERE E DA RICEVERE
4) FONDI SPESE FUTURE
5) COSTITUZIONE E ADEGUAMENTO DEI FONDI RISCHI
6) STRALCIO DI CREDITI INESIGIBILI
SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO SCRITTURE DI ASSESTAMENTOSCRITTURE DI ASSESTAMENTO
1) INTERESSI MATURATI E NON ANCORA LIQUIDATI SU CONTI CORRENTI BANCARI O SU TITOLI
Sono caratterizzati dall’incertezza non solo nel quantum e nella data di manifestazione, ma anche nell’effettivo verificarsi della
manifestazione numeraria futura.
- FONDO MANUTENZIONI E RIPARAZIONI
- FONDO RISCHI DI GARANZIA
- FONDO PER IMPOSTE
L’accantonamento ai fondi rischi viene effettuato per fronteggiare eventi negativi il cui verificarsi è solo eventuale
(rischi), e serve ad imputare all’esercizio in chiusura la quota di costo che si reputa di competenza del medesimo.
- FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
5) FONDI RISCHI
Il fondo svalutazione crediti viene costituito, o incrementato alla fine di ogni esercizio in cui si manifestano rischi di perdite su crediti a causa di
possibili insolvenze dei clienti.
N.B. In caso di perdite su crediti già accertate o altamente probabili, non si ricorre al fondo svalutazione crediti, ma occorre procedere allo STRALCIO DEI CREDITI INESIGIBILI (rilevo la perdita su crediti).
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
L’accantonamento al fondo svalutazione crediti ha il fine di imputare all’esercizio in chiusura un costo che è di competenza, in quanto correlabile ai ricavi che hanno fatto sorgere i crediti di dubbia esigibilità (anche se la
perdita presumibilmente si verificherà in futuro).
Il Fondo svalutazione crediti rettifica indirettamente il conto crediti, che accoglie valori nominali.
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
Esempio:
La società, dopo aver proceduto ad una accurata valutazione dei crediti commerciali in essere al 31/12, ritiene congruo effettuare un accantonamento di 50 a fronte del rischio di parziale inesigibilità di un credito verso il cliente Rossi di 500.
ACC.TO AL F.DO SVAL. CREDITI a F.DO SVAL. CREDITI 50
Libro giornale
50 VNP
50 VEN
CONTO NUMERARIO
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
MastroCONTO ECONOMICO DI REDDITO
ACC.TO AL F.DO SVAL. CREDITI
FONDO SVALUTAZIONE CREDITI
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
Alla fine di ogni esercizio, gli eventuali crediti, anche rappresentati da effetti attivi, che si reputano sicuramente
inesigibili, devono essere stralciati.
NOTA BENE: la rilevazione di una perdita su crediti si verifica soltanto nel caso in cui NON sia stato precedentemente
costituito un Fondo svalutazione crediti, oppure nel caso in cui quest’ultimo risulti INSUFFICIENTE a coprire la perdita
derivante dallo stralcio dei crediti inesigibili
STRALCIO DI CREDITI INESIGIBILI
PERDITE SU CREDITI a DIVERSIa CREDITI V/CLIENTIa EFFETTI ATTIVI
Libro giornale
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
ACC.TO AL F.DO MANUT.RIPAR. a F.DO MANUT.RIPARAZ.
Libro giornale
FONDO MANUTENZIONI E RIPARAZIONI
I costi di manutenzione e riparazione degli impianti non vengono imputati all’esercizio nel quale
effettivamente si sostengono, ma vengono ripartiti tra i vari esercizi in cui gli stessi impianti sono stati
utilizzati.
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
ACC.TO AL F.DO RISCHI DI GAR. a F.DO RISCHI DI GARAN.
Libro giornale
FONDO RISCHI DI GARANZIA
Il fondo rischi di garanzia viene costituito presso le aziende che producono o commercializzano beni
strumentali. Nel caso in cui queste imprese si siano assunte l’onere di provvedere alle spese relative a
guasti o difetti di funzionamento degli impianti venduti, è necessario imputare all’esercizio in chiusura i costi che si sosterranno nei periodi
successivi.
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
ACC.TO AL F.DO PER IMPOSTE a F.DO PER IMPOSTE
Libro giornale
FONDO PER IMPOSTE
Il fondo per imposte viene impiegato per la rilevazione di debiti di origine tributaria ma di natura
incerta, in relazione sia all’importo che alla probabilità ed al tempo di loro manifestazione.
A. SCRITTURE DI INTEGRAZIONEA. SCRITTURE DI INTEGRAZIONE
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
Rinviano componenti positivi e negativi di reddito che, pur avendo avuto manifestazione numeraria nel corso
dell’esercizio, sono di competenza di esercizi successivi
1) RISCONTI
4) AMMORTAMENTO
2) RIMANENZE
3) CAPITALIZZAZIONE DEI COSTI
1) RISCONTI PASSIVI E ATTIVI
Sono quote di ricavi e costi già rilevati durante l’esercizio, in quanto si è verificata la manifestazione numeraria, ma non di
competenza dell’esercizio in chiusura.
RISCONTI PASSIVI
Sono quote di ricavi da rinviare al periodo futuro
RISCONTI ATTIVISono quote di costi da rinviare al periodo futuro
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
Es: interessi, locazioni, assicurazioni, prestazioni di servizi “a durata”, ecc.
Rettifica (toglie) un RICAVO
RISCONTO
PASSIVO
Rettifica (toglie) un COSTO
RISCONTO
ATTIVO
RISCONTI PASSIVIEsempi
o:La società ha riscosso in via anticipata in data 1/12 dell’esercizio in chiusura, un affitto attivo trimestrale per 90. In sede di chiusura (31/12) è necessario valutare la competenza economica dell’affitto attivo.
31/12 1/31/12esercizio in
chiusuraesercizio successivo
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
Manifestazione numeraria
90 / 3 = 30 euro/mese
30 * 2 = 60 euro da rettificare
RISCONTI PASSIVI
Libro giornale
60 VEP
60 VEN
CONTO ECONOMICO DI REDDITO RISCONTI PASSIVI
Mastro
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
CONTO ECONOMICO DI REDDITO AFFITTI ATTIVI
90
Ricavo rilevato l’1/12 in sede di accertamento
dell’affitto
Cassa Affitti attivia
1/12
31/12Affitti attivi Risconti passivia
90
60
RISCONTI ATTIVIEsempi
o:La società ha liquidato in via anticipata un affitto passivo semestrale decorrente dall’1/11 dell’esercizio in chiusura per 240. In sede di chiusura (31/12) è necessario valutare la competenza nell’esercizio in chiusura dell’affitto passivo.
31/12 1/51/11esercizio in
chiusuraesercizio successivo
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
Manifestazione numeraria
240 / 6 = 40 euro/mese
40 * 4 = 160 euro da rettificare
RISCONTI ATTIVI
Libro giornale
160 VEN
160 VEP
CONTO ECONOMICO DI REDDITO RISCONTI ATTIVI
Mastro
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
CONTO ECONOMICO DI REDDITO AFFITTI PASSIVI
240
Costo rilevato l’1/11 in sede di liquidazione
dell’affitto
Cassa Affitti passivi a31/1
2Risconti attivi Affitti passivia
240
160
1/11
2) RIMANENZESono costi relativi a MATERIE PRIME, PRODOTTI IN CORSO DI
LAVORAZIONE, SEMILAVORATI, MERCI, PRODOTTI FINITI che sono stati rilevati durante l’esercizio, avendo avuto manifestazione
numeraria (le MP sono state acquistate, il costo della manodopera è stato sostenuto, ...), ma non sono di competenza dell’esercizio in chiusura, in quanto non hanno generato i relativi
ricavi.
- le MATERIE PRIME
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
non sono state impiegate nel processo produttivo
- i SEMILAVORATI e i PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONEnon sono stati portati a compimento
- le MERCI e i PRODOTTI FINITI non sono stati venduti
Alla fine dell’esercizio, si procede quindi ad uno storno indistinto dei costi di MATERIE PRIME, PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE,
SEMILAVORATI, MERCI, PRODOTTI FINITI, che devono essere rinviati a carico degli esercizi successivi in cui si conseguiranno i ricavi ad
essi contrapponibili
In particolare, non hanno generato ricavo in quanto:
Esempio:
Al 31/12, si ha una giacenza in magazzino di prodotti finiti per 320.
PF C/RIMANENZE FINALI a VARIAZIONI DELLE RIMAN. DI PF 320
Libro giornale
320 VEP
320 VEN
CONTO ECONOMICO DI REDDITO VARIAZIONI DELLE RIMANENZE DI
PF
Mastro
CONTO ECONOMICO DI REDDITO PF C/RIMANENZE FINALI
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
RIMANENZE
300(Consistenza delle rimanenze all’inizio
dell’esercizio)
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
Capitalizzare un costo significa trasformarlo da COSTO D’ESERCIZIO a COSTO PLURIENNALE.
Tutti i costi che ho sostenuto, o sto sostenendo, per avere un bene od un servizio che , una volta completato, mi produrrà benefici per il futuro.
3) CAPITALIZZAZIONE DEI COSTI
Capitalizzazione costi per lavori in economia
Impianti costruiti in economia
a 1.000
CAPITALIZZAZIONE DEI COSTI
Esempio: Nel corso dell’esercizio l’azienda ha sostenuto dei costi per la costruzione di impianti
in economia, il cui valore ammonta a 1.000 euro. Alla fine dell’esercizio l’ azienda
decide di capitalizzare il valore degli impianti.
Sono quei costi sostenuti in un esercizio che si giudicano essere ripartibili economicamente in più esercizi, attraverso la suddivisione in quote.
COSTI AMMORTIZZABILI
AMMORTAMENTO
E’ un procedimento tecnico contabile di ripartizione dei costi pluriennali in più esercizi.Esempio: IMPIANTO
Fattore produttivo a fecondità ripetuta
COSTO PLURIENNALE
Non è economicamente giusto imputare il costo tutto all’esercizio nel quale si è manifestato, ma deve essere diviso in quote da attribuire ai periodi amministrativi nei quali userò il relativo fattore produttivo.
B. SCRITTURE DI RETTIFICAB. SCRITTURE DI RETTIFICA
4) AMMORTAMENTO
1) Procedimento diretto o ammortamento in conto
Dal punto di vista contabile, l’ammortamento può essere effettuato secondo due diversi procedimenti:
2) Procedimento indiretto o ammortamento fuori conto
AMMORTAMENTO
E’ tipico dei costi pluriennali relativi a beni immateriali.
Le quote di ammortamento vengono registrate nello stesso conto acceso alle immobilizzazioni.
AMMORTAMENTO BREVETTI a BREVETTI 100
1)1) Procedimento diretto Procedimento diretto o o ammortamento in ammortamento in contoconto
Es: al 31/12 si rileva la quota di ammortamento in conto dei brevetti per 100
100 VEN
CONTO ECONOMICO DI REDDITO AMM.TO
BREVETTI100 VEP
CONTO ECONOMICO DI REDDITO BREVETTI
Libro giornale
Mastro
Il costo del bene pluriennale viene ridotto mediante rilevazione delle quote di ammortamento nello stesso conto che accoglie il valore del bene a fecondità ripetuta.
Costo
Valore contabile
La legge obbliga a seguire questo procedimento per i BENI MATERIALI.
Le quote di ammortamento vengono registrate in un conto distinto denominato Fondo ammortamento
2) 2) Procedimento indirettoProcedimento indiretto o o ammortamento fuori ammortamento fuori contoconto
AMMORTAMENTO IMPIANTI a FONDO AMM.TO IMPIANTI 50
Es: al 31/12 si rileva la quota di ammortamento fuori conto degli impianti per 50
50 VEN
CONTO ECONOMICO DI REDDITO AMM.TO
IMPIANTI 50 VEP
CONTO ECONOMICO DI REDDITO FONDO AMM.TO
IMPIANTI
Libro giornale
Mastro
Il costo del bene pluriennale viene ridotto mediante rilevazione delle quote di ammortamento nella sezione avere del conto “Fondo ammortamento” che rettifica indirettamente il valore del bene a fecondità ripetuta.
CO.GE. FORMAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO
CONTI NUMERARI
Cassa
Debiti
Crediti
CONTI ECONOMICI
Costi Ricavi
Δ Capitale
Sono di competenza economica dell’esercizio?
SINOSP
CE
COSTI DI COMPETENZ
A ECONOMICA
RICAVI DI COMPETENZ
A ECONOMICA
RISULTATO ECONOMICO
ATTIVITA’ PASSIVITA’
NETTO