APPARATO DIGERENTE
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
L'apparato digerente èl'insieme di organi e di
strutture che permettono l'assunzione degli alimenti, la
loro digestione, l’assorbimento nella
circolazione sanguigna, e l’eliminazione dei materiali
residui.
http://it.wikipedia.org/wiki/Apparato_digerente
Cavità oraleFaringe
Esofago
Stomaco
Intestino tenue
Intestino crasso
APPARATO DIGERENTE
Intestino retto
Al canale alimentare sono annesse delle ghiandole (ad es. le ghiandole salivari maggiori annesse alla bocca, e il fegato e il pancreas, annessi al duodeno).
E’ costituito da una serie di organi cavi che continuano fra loro, formando il canale alimentare che attraversa la testa, il collo, il torace e l'addome, e si porta nella pelvi e nel perineo, dove si apre all'esterno (ca. 8 m).
Ghiandole salivari maggiori
Fegato
Pancreas
STRUTTURA del CANALE DIGERENTE
Mucosa
Sottomucosa
Muscolare
Sierosa
lume
villoepiteliolamina propriamuscularis mucosae
ghiandola nella sottomucosa
strato muscolare circolare
strato muscolare longitudinale
Mucosa
Sottomucosa
Muscolare
Esofago Stomaco Intestino tenue
Intestino crasso
ghiandole nella mucosa
mesentere
dotto escretore di una ghiandola extramurale
TONACHE
Viscere cavo che forma la terza porzione del canale digerente, tra faringe e stomaco.Lungo ca. 25 cm, attraversa il collo, il mediastino, il diaframma e, per un breve tratto l’addome.
Funzioni: è un segmento di transito che permette il passaggio rapido del bolo alimentare, dopo la deglutizione, verso lo stomaco. Il cibo non subisce modificazioni di rilievo.
RapportiParte cervicale: trachea, colonna
vertebrale, lobi tiroidei.Parte mediastinica: trachea, bronco
princ. sin., cuore, colonna vertebrale
Parte diaframmatica: orifizio diaframmatico
Parte addominale: fegato
APPARATO DIGERENTE – ESOFAGO
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
aa bb
Esofago
arco dell'aorta
bronco sin
orifizio esofageo
del diaframma
trachea
APPARATO DIGERENTE – ESOFAGO
.
EpitelioPavimentosostratificato
Muscularismucosae
TONACASOTTOMUCOSA
TONACA MUSCOLARE
TONACA SIEROSASezione trasversale dell’esofago
Lamina propria
TONACAMUCOSA
Ghiandola mucosa nella sottomucosa
2, legamento frenoesofageo; 4, diaframma; 5, stomaco; 6, peritoneo; 7, transizione della mucosa esofagea con quella gastrica (giunzione gastroesofagea).
APPARATO DIGERENTE – ESOFAGO
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
Sezione frontale dell'esofago e dello stomaco
all'altezza della giunzione gastroesofagea.
A livello del passaggio attraverso il diaframma, la muscolatura del diaframma e quella dell’esofago vanno a costituire lo SFINTERE ESOFAGEO INFERIORE, che impedisce il reflusso del succo gastrico, corrosivo, nel lume esofageo.
Esofagoorifizio esofageo del diaframma
www.bupa.co.uk/.../html/organ/stomach.html
APPARATO DIGERENTE – STOMACO
stomacostomacoLo stomaco è una dilatazione a forma di sacco (appiattito in
senso antero-posteriore quando èvuoto) del canale digerente, posta tra esofago e intestino
tenue.
Funzioni: riceve gli alimenti deglutiti (boli) per esporli all’azione digestiva del SUCCO GASTRICO, prodotto dalle ghiandole gastriche e fortemente acido per la presenza dell’acido cloridrico; nel succo gastrico sono presenti anche enzimi litici come la pepsina, per la digestione delle proteine.
1, Base del polmone; 2, esofago;3, pancreas (coda); 4, stomaco; 5, flessura duodenodigiunale; 6, colon trasverso; 7, rene sinistro; 8, colon ascendente; 9, rene destro; 10, duodeno; 11, fegato.
APPARATO DIGERENTE – STOMACO
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
Faccia anteriore: gabbia toracica e fegato.
Faccia posteriore: pancreas, rene e surrene sinistro, colon trasverso.
Lo stomaco presenta un margine destro concavo e più breve, chiamato piccola curvatura, e un margine sinistro, convesso, piùlungo, la grande curvatura.
Rapporti dello stomacoRapporti dello stomaco
piccola piccola curvaturacurvatura
grande grande curvaturacurvatura
A, Incisura cardiale; B, piega angolare.
APPARATO DIGERENTE – STOMACOParti principali e configurazione interna dello stomacoParti principali e configurazione interna dello stomaco
CARDIASCARDIAS: restringimento che lo delimita, in alto, dall’esofago.PILOROPILORO: restringimento, con un anello muscolare sfinterico, che lo delimita dal duodeno.
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
esofago
CARDIASCARDIAS
SFINTERE SFINTERE PILORICOPILORICOduodeno
FONDOFONDO
CORPOCORPO
ANTROANTROPILORICOPILORICO
CANALECANALEPILORICOPILORICO
plichegastriche
Oltre al cardias, si distinguono 3 porzioni principali:
FONDOFONDO: porzione più alta, a forma di cupola, in contatto con la concavità diaframmatica.
CORPOCORPO: porzione più ampia, solcata da pliche.
PARTE PILORICAPARTE PILORICA (antro e (antro e canale pilorico)canale pilorico): parte più bassa, che durante i pasti si riempie per prima. La mucosa non produce acido, ma molto muco.
1, Lobo epatico sinistro; 2, stomaco; 3, milza; 5, legamento frenocolico sinistro; 7, colon ascendente; 8, piloro; 9, cistifellea; 11, legamento rotondo; 12, lobo epatico destro.
APPARATO DIGERENTE – STOMACO
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
-legamento epatogastrico(con il legamento epatoduodenale costituisce il PICCOLO OMENTO);
-legamento gastrocolico(costituisce la prima porzione del GRANDE OMENTO).
Lo stomaco è ricoperto dal peritoneo per quasi tutta la sua estensione.
Le lamine peritoneali che rivestono le parti anteriore e posteriore dello stomaco si uniscono a livello delle curvature dove formano i legamenti che collegano lo stomaco agli organo vicini:
legamento epatogastrico
legamento gastrocolico
legamento epatoduodenale
Piccolo OmentoPiccolo Omento
Grande OmentoGrande Omento
APPARATO DIGERENTE – STOMACOORGANIZZAZIONE ULTRASTRUTTURALE DELLA PARETE DELLO STOMACOORGANIZZAZIONE ULTRASTRUTTURALE DELLA PARETE DELLO STOMACO
TONACATONACAMUCOSAMUCOSA
TONACATONACASOTTOMUCOSASOTTOMUCOSA
TONACA TONACA MUSCOLAREMUSCOLARE
TONACA TONACA SIEROSASIEROSA
Epitelio Cilindrico Semplice (cellule a secrezione mucosa
con microvilli)
Lamina propria
Muscularis mucosae
Fossette gastriche Fossette gastriche (sbocco delle ghiandole (sbocco delle ghiandole
gastriche)gastriche)
CardiasCardias: ghiandole a secrezione mucosa (muco e HCO3-)
Fondo e corpoFondo e corpo: ghiandole gastriche propriamente dette con cellule a secrezione mucosa (sbocco);
cellule principali (o adelomorfe), che producono granuli con pepsinogeno;cellule parietali (o delomorfe o ossintiche), che producono HCl e fattore intrinseco;cellule endocrine (o enterocromaffini), che secernono peptidi e serotonina.
Antro e piloroAntro e piloro: ghiandole a secrezione mucosa con rare cell. parietali e molte cellule G, che secernono gastrina, ormone che stimola la secrezione di HCl da parte delle cell. parietali del fondo e del corpo.
Ghiandole (e cellule funzionali) dello stomacoGhiandole (e cellule funzionali) dello stomacoAPPARATO DIGERENTE – STOMACO
La lamina propria della tonaca mucosa gastrica èfittamente stipata di ghiandole, diverse nelle varie parti dello stomaco:
APPARATO DIGERENTE – STOMACOGhiandole gastriche propriamente detteGhiandole gastriche propriamente dette
Cellule a Cellule a secrezione secrezione mucosamucosa
Cellule parietali Cellule parietali ((HClHCl e FI)e FI)
Cellule principali Cellule principali (pepsinogeno)(pepsinogeno)
Cellule endocrine Cellule endocrine (peptidi e serotonina)(peptidi e serotonina)
E’ composta da tre strati di fibre muscolari lisce: - uno strato interno (3), in cui le fibre sono disposte obliquamente; - uno strato intermedio (2), con fibre ad andamento circolare, - uno strato esterno (1), con fibre longitudinali.
Questa disposizione delle fibre muscolari permette allo stomacodi contrarsi con forza riducendo il calibro del lume efacendo avanzare il contenuto in direzione del duodeno.
APPARATO DIGERENTE – STOMACOOrganizzazione della tonaca muscolare dello stomacoOrganizzazione della tonaca muscolare dello stomaco
1122
33
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
solco pilorico
A livello pilorico la tonaca muscolare costituisce lo SFINTERE PILORICO, che periodicamente si apre per far defluire il chimo nell’intestino tenue.
APPARATO DIGERENTE – STOMACORiassumendoRiassumendo……..
--il succo gastrico con il succo gastrico con HClHCl e pepsina garantisce le pepsina garantisce l’’azione azione digestiva del bolo alimentare;digestiva del bolo alimentare;
--ll’’epitelio di rivestimento assicura la difesa della epitelio di rivestimento assicura la difesa della superficie gastrica mediante uno strato di muco e la superficie gastrica mediante uno strato di muco e la produzione di bicarbonato;produzione di bicarbonato;
--la secrezione del fattore intrinseco permette la secrezione del fattore intrinseco permette ll’’assorbimento della vitamina Bassorbimento della vitamina B1212;;
--i peptidi prodotti dalle cellule endocrine regolano la i peptidi prodotti dalle cellule endocrine regolano la secrezione e la motilitsecrezione e la motilitàà dello stomaco;dello stomaco;
--la muscolatura garantisce il rimescolamento degli la muscolatura garantisce il rimescolamento degli alimenti che, durante la permanenza nello stomaco (da 1 alimenti che, durante la permanenza nello stomaco (da 1 a 3 ore in media), si trasformano in chimo, che viene a 3 ore in media), si trasformano in chimo, che viene immesso nel duodeno attraverso il piloro.immesso nel duodeno attraverso il piloro.
APPARATO DIGERENTE – INTESTINO TENUE
Tratto piTratto piùù lungo e tortuoso del lungo e tortuoso del canale alimentare (ca. 7 m), tra canale alimentare (ca. 7 m), tra
stomaco e intestino crassostomaco e intestino crasso
Si divide in due porzioni:Si divide in due porzioni:
--DUODENODUODENO
--INTESTINO TENUE INTESTINO TENUE MESENTERIALE (DIGIUNO E MESENTERIALE (DIGIUNO E ILEO)ILEO)
Funzioni: riceve il chimo dallo stomaco e lo espone all’azione della BILE, del SUCCO PANCREATICO, e del SUCCO ENTERICO, che completano la digestione dei materiali nutritizi. Assorbe i prodotti della digestione (superficie assorbente di ca. 100 m2).
Esofago
Stomaco
Intestino tenue
Intestino crasso
Intestino retto
Fegato
Modificato da: www.araucaria2000.cl/digestivo/Modificato da: www.araucaria2000.cl/digestivo/
APPARATO DIGERENTE - duodeno
Viscere cavo conformato a
lettera C, lungo ca. 30 cm.
Il peritoneo copre solo la faccia anteriore del
duodeno, che quindi è un organo
retroperitoneale.
bulbo bulbo duodenaleduodenale piloropiloro stomacostomaco
parte parte discendentediscendente pieghe del pieghe del
duodenoduodeno
parte parte orizzontaleorizzontale
parte parte ascendenteascendente
flessura flessura duodenoduodeno--digiunaledigiunale
APPARATO DIGERENTE - duodenoSezione del duodeno e del pancreas e decorso dei dotti pancreatiSezione del duodeno e del pancreas e decorso dei dotti pancreaticici
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
duodenoduodeno
corpo del pancreas
coda del pancreas
papilla papilla duodenale duodenale minoreminore
dotto pancreat. accessorio
dotto pancreatico maggiore
coledocopapilla duodenale papilla duodenale
maggioremaggiore
testa del pancreas
arteria e vena mesenteriche superiori
APPARATO DIGERENTE - duodenoORGANIZZAZIONE ULTRASTRUTTURALE DEL DUODENOORGANIZZAZIONE ULTRASTRUTTURALE DEL DUODENO
La struttura di base è quella del canale digerente, con 4 tonache.
La TONACA MUCOSA è tipica per la presenza dei VILLI che si estendono per tutto l’intestino tenue. I villi del duodeno sono più grandi e piatti.
La TONACA SOTTOMUCOSA èdiversa da quella dell’intestino tenue mesenteriale per la presenza delle GHIANDOLE DI BRUNNER, che secernono una sostanza alcalina, bloccando l’acidità gastrica.
La TONACA MUSCOLARE presenta i due strati, circolare e longitudinale.
La TONACA SIEROSA è costituita dal peritoneo, che riveste solo la parte anteriore del duodeno.
TONACATONACAMUCOSAMUCOSA
TONACATONACASOTTOMUCOSASOTTOMUCOSA
TONACA TONACA MUSCOLAREMUSCOLARE
TONACA TONACA SIEROSASIEROSA
villi
ghiandola di Brunner
1, Colon trasverso; 2, mesocolon trasverso; 3, flessura duodenodigiunale; 4, digiuno; 5, colon ileopelvico; 6, vescica urinaria; 7, ileo; 8, colon ascendente; 9, depositi di grasso nel grande omento.
APPARATO DIGERENTE - intestino tenue mesenteriale
Seconda porzione dell’intestino tenue, che si estende dalla fine
del duodeno fino alla valvola ileo-cecale.
E’ distinta nel DIGIUNO e nell’ILEO, ma non c’è un
confine anatomico netto tra queste due parti.
da: Artico M, Anatomia Umana-Principi, Edi-Ermes, Milano
RapportiEntra in rapporto con quasi tutti i visceri del cavo addominale: superiormente con fegato, stomacoe milza;inferiormente con vescica e utero;è circondato dal colon;Posteriormente poggia sul peritoneo che riveste i visceriretroperitoneali.
mesenteremesentere
APPARATO DIGERENTE- MESENTERE
da: Sbarbati A, Anatomia Umana Normale, Sorbona, Napoli
L’intestino tenue mesenteriale ècompletamente avvolto dal peritoneo che lo tiene collegato alla parete addominale posteriore mediante un meso a ventaglio, il MESENTERE. Questo consente alle anse una notevole mobilità.
La parete intestinale. (A)Sollevamenti caratteristici della parete intestinale. (B) Organizzazione dei villi e delle cripte intestinali.(C) Schema della struttura di un villo: sono ben evidenti i vasi sanguigni e chiliferi (linfatici).
AB C
APPARATO DIGERENTE:ORGANIZZAZIONE DEI VILLI
piega circolarepiega circolare(o valvola di (o valvola di KerkringKerkring)) villivilli Cellula Cellula
caliciforme caliciforme muciparamucipara
EnterocitaEnterocita(cellula
assorbente)
APPARATO DIGERENTE:ORGANIZZAZIONE DELLE CRIPTE dell’INTESTINO TENUE
(enterocita)
(producono lisozima)
da: Sbarbati A, Anatomia Umana Normale, Sorbona, Napoli
APPARATO DIGERENTE: INTESTINO CRASSOEE’’ ll’’ultima porzione ultima porzione
del canale digerente. del canale digerente. Fa seguito, a livello Fa seguito, a livello
della valvola della valvola ileocecale, ileocecale,
allall’’intestino tenue, e intestino tenue, e termina aprendosi termina aprendosi
allall’’esterno.esterno.
EE’’ suddiviso in tre suddiviso in tre parti:parti:
--INTESTINO CIECO INTESTINO CIECO (con l(con l’’appendice)appendice)
--COLONCOLON
--INTESTINO RETTOINTESTINO RETTO
valvola valvola ileocecaleileocecale
CIECOCIECO
appendiceappendice
COLON COLON ascendenteascendente
COLON trasversoCOLON trasverso
COLON COLON discendentediscendente
RETTORETTO
Mesocolon Mesocolon trasversotrasverso
SIGMASIGMA
-
Colon ascendenteColon ascendente
DuodenoDuodeno2525--30 cm30 cm
ileoileo
CiecoCieco
AppendiceAppendice
DigiunoDigiuno
Colon Colon trasversotrasverso
APPARATO DIGERENTE-INTESTINORapporti e disposizione delle anse intestinaliRapporti e disposizione delle anse intestinali
APPARATO DIGERENTE: INTESTINO CRASSO
FUNZIONIFUNZIONIRiceve il chilo proveniente dallRiceve il chilo proveniente dall’’ileo a livello della valvola ileoileo a livello della valvola ileo--cecale, che cecale, che ne impedisce il reflusso. Nel lungo transito allne impedisce il reflusso. Nel lungo transito all’’interno del crasso, gli interno del crasso, gli enterocitienterociti provvedono allprovvedono all’’ASSORBIMENTO ASSORBIMENTO DIDI MOLECOLE ANCORA MOLECOLE ANCORA ASSORBIBILIASSORBIBILI..
Sono presenti, come saprofiti, Sono presenti, come saprofiti, POPOLAZIONI BATTERICHEPOPOLAZIONI BATTERICHE che che producono vitamine utili e provvedono a scindere materiali altriproducono vitamine utili e provvedono a scindere materiali altrimenti menti indigeribili.indigeribili.
Nel crasso avviene anche il progressivo Nel crasso avviene anche il progressivo ASSORBIMENTO ASSORBIMENTO DELLDELL’’ACQUAACQUA con la formazione di feci consistenti.con la formazione di feci consistenti.
APPARATO DIGERENTE:ORGANIZZAZIONE DELLE CRIPTE dell’INTESTINO CRASSO
Sintesi degli eventi chimici della digestioneSintesi degli eventi chimici della digestione
CavitCavitàà oraleorale
EsofagoEsofago
StomacoStomaco
Intestino tenueIntestino tenue
Mucosa intestinaleMucosa intestinale
CircolazioneCircolazione
PATOLOGIE DELL’APPARATO DIGERENTE: ESOFAGO, STOMACO, INTESTINO
PATOLOGIE DELLPATOLOGIE DELL’’APPARATO APPARATO DIGERENTE: ESOFAGO, DIGERENTE: ESOFAGO, STOMACO, INTESTINOSTOMACO, INTESTINO
Esofagite da reflussoEsofagite da reflusso :
Possibile evoluzione in: a)ulcera peptica cronica con fibrosi e stenosi cicatriziale (difficoltà di deglutizione); b)metaplasia cilindrica a sua volta predisponente all’adenocarcinoma.
Patologie dell’esofago
PatogenesiPatogenesiUna disfunzione dello sfintere Una disfunzione dello sfintere (indebolimento e perdita di tono), (indebolimento e perdita di tono), associata a una combinazione di associata a una combinazione di abitudini alimentari, uso di farmaci, abitudini alimentari, uso di farmaci, e alterazioni nervose, determina il e alterazioni nervose, determina il reflusso gastrico, che danneggia la reflusso gastrico, che danneggia la mucosa esofagea.mucosa esofagea.
Lesione erosiva (> 0.5 cm) localizzata a livello esofageo, gastrico, o duodenale.
Uno squilibrio fra fattori di protezione e fattori aggressivi determina danno cellulare e un processo infiammatorio cronico.
Sintomi: dolore epigastrico, acidità, nausea e vomito.
La localizzazione (gastrica o duodenale) è correlabile ad una diminuzione dei fattori protettivi (G) o all’aumento dei fattori aggressivi (D). La profondità della lesione può interessare i diversi strati della parete, fino alla perforazione; a livello della lesione, si riscontrano aree di necrosi e reazione infiammatoria sia acuta che cronica.
Ulcera pepticaUlcera pepticaPatologie dello stomaco
Patogenesi dell’ulcera peptica, e rappresentazione di un’ulcera peptica non perforata: necrosi (N), infiammazione (I), tessuto di granulazione (G), e fibrosi cicatriziale (S).
Oltre alla preponderanza di fattori aggressivi (ulcera ulcera duodenaleduodenale) e alla diminuita efficienza di fattori protettivi (ulcera gastricaulcera gastrica), un agente eziologico coinvolto èl’HelicobacterHelicobacter pyloripylori : trasmesso per via orale oro-fecale, si localizza negli spazi fra apici cellulari e strato di muco, aderendo alle cellule senza invadere la mucosa. Produce proteine che possono ledere o facilitare la lesione della mucosa:1-Ureasi: trasformazione di urea in ammoniaca; questa in ambiente acquoso forma NH3, che neutralizza l’acidità e crea una nicchia favorevole alla proliferazione batterica.2-Proteine chemiotattiche per PMN e M 3-PAF (azione pro-infiammatoria!) 4-Proteasi e fosfolipasi che degradano il muco.
-
Eziopatogenesi dell’ulcera peptica
Emorragia (ematemesi e melena)
Complicazione piùcomune, dovuta all’erosione di un vaso sanguigno.
Perforazione
Più frequentemente osservata nell’ulcera duodenale, causa di peritonite.
Complicazioni dell’ulcera peptica
Infiammazioni della mucosa gastrica: G. acuta (infiltrazione di PMN), e G. cronica (infiltrazione di L, PC, M).Gastrite acutaGastrite acuta : processo infiammatorio acuto della mucosa, spesso di natura transitoria. Può causare sanguinamento (occulto, melena, ematemesi). Possibile cause: Shock, ustioni, sepsi, alcool, fumo, infezioni ecc.Possibili patogenesi : ischemia, danno diretto sulla mucosa, ipercloridria.Prognosi : nella maggior parte dei casi, risoluzione conriepitelizzazione della mucosa.
Gastriti
Gastrite cronicaGastrite cronicaPresenza di alterazioni infiammatorie croniche della mucosa che conducono ad atrofia della mucosa e a metaplasia, di solito in assenza di erosioni. Infiltrazione di linfociti, plasmacellule. Asintomatica o con sintomatologia modesta, presente in ca. il 50% della popolazione > 50 anni.Tipo A: forma meno comune, con componente autoimmunitaria e predisposizione familiare; localizzata a livello del corpo e del fondo. Può esserci ipo-acloridria, A. perniciosa (distruzione delle cellule parietali e mancanza di FI), aumentata incidenza del ca. stomaco.Tipo B : forma più comune a localizzazione antrale, associata a ipocloridria, e causata da H. pylori con meccanismo simile a quello dell’ulcera peptica. Aumentata incidenza del ca. stomaco
Gastriti
-- ((gastrogastro)enteriti acute )enteriti acute -- Malattie infiammatorie croniche Malattie infiammatorie croniche -- Sindromi da malassorbimento Sindromi da malassorbimento -- Sindromi ostruttive, patologie vascolari, tumoriSindromi ostruttive, patologie vascolari, tumori
PATOLOGIE DELLPATOLOGIE DELL’’INTESTINOINTESTINO
Segni e sintomiDiarreaDiarrea:Osmotica (presenza di soluti osmoticamente attivi, presente dopo ingestione di cibo) Secretiva (batteri produttori di tossine non citotossiche –E.coli, Vibrione-, che aumentano la secrezione di Cl e H20, presente anche a digiuno) Infiammatoria (necrosi della mucosa, e essudato infiammatorio)
•Patologie a intensità variabile (disturbo decorso gravissimo), principalmente caratterizzate da diarrea, e/o dissenteria (feci muco-sanguinolente e purulente), vomito, febbre, e altri sintomi generali (cefalea, malessere…)
•Responsabili di ca. il 50% dei decessi di bambini <5 anni nei paesi poveri
•La gravità del quadro dipende dall’entità della perdita di fluidi e elettroliti
PATOLOGIE DELLPATOLOGIE DELL’’INTESTINO: ENTERITI INFETTIVEINTESTINO: ENTERITI INFETTIVE
GA acute viraliGA acute virali (principalmente rotavirus), via oro fecale, 25-65% delle diarree gravi dei neonati e dei bambini.
GA batteriche GA batteriche (patogenesi)
1)1) Ingestione di tossine preformateIngestione di tossine preformate : enterotossina (S.aureus), neurotossine (C. botulinum).
2)2) Infezione da parte di batteri Infezione da parte di batteri tossigenitossigeni: produzione locale di enterotossine (polipeptidi che alterano la trasduzione del segnale e attivano la secrezione dielettroliti) (E. Coli, V. Cholerae).
3)3) Infezione da parte di batteri invasiviInfezione da parte di batteri invasivi : proliferazione e danno citotossico della mucosa (Salmonella, Shigella).
PATOLOGIE DELLPATOLOGIE DELL’’INTESTINO: INTESTINO: GASTROGASTRO--ENTERITI INFETTIVEENTERITI INFETTIVE
Insufficiente assorbimento di grassi, minerali, vitamine, zuccheri, proteine, ed acqua, con escrezione di grassi nelle feci (steatorrea).
PatogenesiPatogenesi1)1) Incompleta digestione Incompleta digestione intraluminaleintraluminale (difetto di enzimi pancreatici, di sali biliari). 2)2) Anomalie digestive terminali e/o di assorbimentoAnomalie digestive terminali e/o di assorbimento(difetti genetici enzimatici, patologie infiammatorie-infettive, diminuzione della superficie assorbente, patologie cardiovascolari, disordini endocrini, farmaci)Segni e sintomi del malassorbimento: perdita di peso, rallentamento della crescita, diarrea, steatorrea; tensione, meteorismo, e crampi addominali. Segni e sintomi extraddominali: anemie, ecchimosi, emorragie, neuropatie.
PATOLOGIE DELLPATOLOGIE DELL’’INTESTINO: INTESTINO: SINDROMI DA MALASSORBIMENTOSINDROMI DA MALASSORBIMENTO
Morbo di Morbo di CrohnCrohn (MC, enterite regionale) Colite UlcerosaColite Ulcerosa (CU): infiammazioni croniche recidivanti a eziologia ignota.
Morbo di Morbo di CrohnCrohn : infiammazione cronica granulomatosa che interessa tutti gli strati della parete intestinale, mesentere e linfonodi, piùfrequentemente nel tenue terminale e nel colon (ileo/cieco, 40%; ileo, 30%; solo colon, 25%). Le lesioni sono “a salto”, cioè intervallate da zone normali; sono presenti ulcerazioni, granulomi, ispessimenti.
SintomiDolore addominale, diarrea, perdita di peso, più caratteristiche dipendenti dal livello e dall’entità della compromissione.
Eziologia: autoimmunitaria?
PATOLOGIE DELLPATOLOGIE DELL’’INTESTINO: PATOLOGIE INTESTINO: PATOLOGIE INFIAMMATORIE CRONICHE DELLINFIAMMATORIE CRONICHE DELL’’INTESTINOINTESTINO
Colite Ulcerosa: Colite Ulcerosa: nel 95% dei casi interessa il retto, ma si può estendere in modo retrogrado in tutto il colon. L’infiammazione èdistribuita in modo continuo, e riguarda solo la mucosa che si presenta friabile ed iperemica, con zone di ulcerazione ed emorragia, e aree isolate in rigenerazione (pseudopolipi). Nelle fasi attive di malattia, infiltrazione di PMN, possibile formazione di ascessi nelle cripte.
PATOLOGIE DELLPATOLOGIE DELL’’INTESTINO: PATOLOGIE INTESTINO: PATOLOGIE INFIAMMATORIE CRONICHE DELLINFIAMMATORIE CRONICHE DELL’’INTESTINOINTESTINO