a cura di Stefano Bertolo
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a Pordenone
Intervento di Stefano Bertolo
sul tema della trasmissione delle conoscenze
Pordenone, 11 dicembre 2007
a cura di Stefano Bertolo
Quella di oggi viene definita come « società della conoscenza »
Questo dovrebbe significare che la conoscenza è il bene più prezioso di cui disponiamo, e che quindi come tale dovrebbe essere riconosciuto, protetto, sviluppato, diffuso…
Nella realtà quotidiana di lavoro, di studio, di partecipazione alla vita sociale e politica questo purtroppo (ancora) non accade…
a cura di Stefano Bertolo
Le conoscenze sono « beni inalienabili »
…sono infatti « legate » alle singole persone che le posseggono, e molto spesso sono proprio le persone per prime a non venir riconosciute dalle rispettive comunità (di studio, di lavoro, sociali…) e di conseguenza le conoscenze di cui sono portatrici non vengono appunto riconosciute, diffuse, trasmesse, utilizzate appieno…
a cura di Stefano Bertolo
Una mappa del tesoro
La proposta è quella di fare una « mappa » delle conoscenze della città dove sono nato e dove continuo a lavorare… una mappa che tutti possono contribuire a scrivere e, soprattutto, che tutti possano facilmente consultare…
Una mappa speciale, perchè ha la forma di un albero: l’albero delle conoscenze della città di Pordenone.
a cura di Stefano Bertolo
Alberi di Conoscenze
Quella degli « alberi di conoscenze » è una metodologia di approccio al tema del sapere e della conoscenza che nasce in Francia nei primi anni ’90, conosciuta principalmente attraverso l’omonimo libro, pubblicato nel 1992.
a cura di Stefano Bertolo
“Quando l’intera società diviene pedagogica, quando si
impara per tutta la vita - in azienda, nella strada, alla televisione, nei libri e nelle riviste, nei raggruppamenti
professionali -, quando sfuma la separazione tra formazione
iniziale e formazione permanente, non c’è più ragione perché un’unica
istituzione conservi il monopolio della convalida
delle conoscenze. Spetta alla società stessa autenticare i
saperi, nel modo più regolare e democratico possibile”.
M. Authier, P. Levy
a cura di Stefano Bertolo
Le origini degli alberi delle conoscenze
Nel 1991, il primo ministro francese Edith Cresson, avvia una missione di ricerca per var emergere e valorizzare tutte quelle competenze possedute dalle persone anche se non certificate...
Edith CRESSON
a cura di Stefano Bertolo
Gli autori… incaricati della missione sono il grande filosofo francese Michel Serres
Che coinvolge l suo giovane allievo Pierre Lévy
a cura di Stefano Bertolo
Michel Authier
Completa il gruppo il matematico Michel Authier, che sarà lo « scopritore » dell ’algoritmo matematico alla base del
funzionamento del software che fa funzionare gli alberi di conoscenza
Michel Authier fonda, assieme a Pierre Lévy la società TRIVIUM, che mette a punto e commercializza il software, dapprima « Gingo » e successivamente « SEE-K »
a cura di Stefano Bertolo
Funzionalità della piattaforma
Un Data Base relazionale
Un accesso per navigatori internetIndicizza argomenti: attori, documenti, progetti, idee, conoscenze, competenze, formazione, risorse…
Schede o documenti associati
Gli argomenti sono collegati tra loro da nessi logici attraverso un « attributore », che produrrà delle mappe: gli alberi delle conoscenze
I commenti sui nessi logici, i documenti o le schede allegate produrranno a loro volta delle mappe di parole (terminologiche)
a cura di Stefano Bertolo
Il colore indica la Il colore indica la frequenza : frequenza : * più è rosso, più la * più è rosso, più la conoscenza è ripartita;conoscenza è ripartita;* più è verde, più essa * più è verde, più essa è rara. è rara.
Il colore indica la Il colore indica la frequenza : frequenza : * più è rosso, più la * più è rosso, più la conoscenza è ripartita;conoscenza è ripartita;* più è verde, più essa * più è verde, più essa è rara. è rara.
Ogni ramo rappresenta una Ogni ramo rappresenta una conoscenzaconoscenza
Ogni ramo rappresenta una Ogni ramo rappresenta una conoscenzaconoscenza
La forma dell ’albero è La forma dell ’albero è determinata dalla determinata dalla
prossimità delle conoscenzeprossimità delle conoscenze
La forma dell ’albero è La forma dell ’albero è determinata dalla determinata dalla
prossimità delle conoscenzeprossimità delle conoscenze
La sinesiLa sinesi
Un albero di conoscenzaL ’albero serve a rappresentare le conoscenze di un gruppo di persone, di equipe, di imprese… e permette di trovare chi le offre. La forma dell ’albero dà una idea della coerenza dei profili di conoscenza ed il colore ne mostra una ripartizione quantitativa (distribuzione)
ConoscenzeConoscenze AttoriAttori
a cura di Stefano Bertolo
Il colore indica la Il colore indica la frequenza : frequenza : * rosso, la parola figura * rosso, la parola figura in molti testiin molti testi* verde, la * verde, la distribuzione è rara.distribuzione è rara.
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Ogni ramo rappresenta una Ogni ramo rappresenta una parola-chiave proposta dal parola-chiave proposta dal
softwaresoftware
Ogni ramo rappresenta una Ogni ramo rappresenta una parola-chiave proposta dal parola-chiave proposta dal
softwaresoftware
La forma della La forma della rappresentazione è rappresentazione è
determinata dalla prossimità di determinata dalla prossimità di parole nei testiparole nei testi
La forma della La forma della rappresentazione è rappresentazione è
determinata dalla prossimità di determinata dalla prossimità di parole nei testiparole nei testi
Parole proposte dal softwareParole proposte dal software SintesiSintesi
Una mappa terminologica
Documenti o testiDocumenti o testi
La mappa terminologica restituisce un insieme di termini contenuti in un insieme di testo. Essa permette di esplorare rapidamente una grande massa di informazioni, di individuare le tematiche principali ed i segnali di debolezza...
a cura di Stefano Bertolo
Esempio : un albero delle competenze di 470 persone A sinistra la lista delle competenzePresentate in ordine di maggiore presenza nelle liste delle persone
A destra la lista delle personne. Ogni persona ha una propria lista di
competenze
Scala di lettura per colori
a cura di Stefano Bertolo
mi piacerebbe dunque che…
Pordenone potesse diventare la comunità dove, peri primi, si sperimenti l’applicazione di questa metodologia in un contesto sociale (molte e significative sono in Francia e nel mondo) le applicazioni a livello aziendale.
Credo infatti che l’albero delle conoscenze possa contribuire a « dare senso » ad un importante investimento pubblico sul piano tecnologico e delle infrastrutture, un senso nel quale ci si possa riconoscere come persone e come cittadini… una sorta di « banco delle conoscenze », sul medello di delle più famose e rodate « banche del tempo »…