1. PREMESSA................................................................................................................................2 2. L’AREA VASTA ED IL TERRITORIO COMUNALE ........................................................3 3. BILANCIO URBANISTICO ED AMBIENTALE .................................................................6 4. IL PROGETTO URBANISTICO DEL RU NEL CONTESTO DELLE VERIFICHE DI COMPATIBILITA’ E COERENZA E DEI LIMITI OPERATIVI DELLO STESSO ......................................................................................................................................9
4.1 AMBITO DI OPERATIVITA’ DEL REGOLAMENTO URBANISTICO..................................9 4.3 COMPATIBILITA’ E COERENZA DEGLI INTERVENTI ....................................................13 4.4 L’ESIGENZA DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE .................................................14
5. I CONTENUTI DEL REGOLAMENTO URBANISTICO.................................................15 5.1 I TESSUTI DI ANTICA FORMAZIONE ED I TESSUTI CONSOLIDATI DI VALORE TESTIMONIALE ....................................................................................................15 5.2 I TESSUTI DI RECENTE FORMAZIONE ............................................................................16 5.3 LE ZONE TURISTICHE E LA LOCALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SERVIZIO ......17 5.4 LE ATTREZZATURE .............................................................................................................18 5.5 LE AREE DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE, PAESISTICA ED URBANISTICA.............19 5.6 ASPETTI URBANISTICI DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE.......................................20
6. IL DIMENSIONAMENTO DEL PIANO E LA VERIFICA DELLA ADEGUATEZZA DEGLI SPAZI DESTINATI AD ATTREZZATURE PUBBLICHE O DI USO PUBBLICO............................................................................................................21 7. GLI ELABORATI ...................................................................................................................25
2
1. PREMESSA
Lo strumento urbanistico generale che ancora regola il territorio di San Severino Lucano è costituito
da un Programma di Fabbricazione approvato dalla Regione Basilicata nel 19821.
Il presente Regolamento Urbanistico è predisposto in attuazione della legge regionale n. 23/1999 e
s.m.i.
La metodologia del Piano è quella indicata dalla Regione, oltre che con la legge citata, con la
Circolare esplicativa e con il Regolamento di attuazione.
Per la formazione del Piano il Comune di San Severino ha conferito incarico professionale all’arch.
Fedele Zaccara, perfezionato da una Convenzione siglata nell’aprile 2004. Il gruppo di lavoro è così
composto:
− Arch. Fedele Zaccara (incarico e coordinamento)
− Arch. Carla Ierardi (collaborazione alla stesura degli elaborati grafici)
− Geom. Giuseppe Mona (editing elettronico).
Il Comune di San Severino ha, inoltre, conferito incarico della Relazione geologica al Dott.
Domenico Ruperto.
La presente relazione è sviluppata in coerenza a quanto previsto nell’Allegato A del Regolamento di
attuazione della legge regionale n. 23/1999.
Per la redazione del RU si sono utilizzate le seguenti basi cartografiche:
− Carta Tecnica Regionale Numerica in scala 1:10.000, ripresa aerea 1998, allestimento grafico
2002
− Rilievo aerofotogrammetrico in scala 1:2000 redatto da Geokart di Potenza, allstimento grafico
1986
Il rilievo in scala 1:2000 è stato oggetto di aggiornamento da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale
relativamente ai soli ambiti disciplinati dal RU.
1 DPGR n. 1569 del 5/8/1982
3
2. L’AREA VASTA ED IL TERRITORIO COMUNALE
2.1 Il contesto di riferimento è senza alcun dubbio costituito dal territorio del Parco Nazionale del
Pollino.
Istituito con DM 15/11/1993, il Parco Nazionale del Pollino interessa le regioni Basilicata e
Calabria, 56 comuni (di cui 24 in Basilicata) e si estende per 192.565 ettari.
E’ famoso per la presenza sulle vette più acclivi ed aspre di numerosi esemplari ultracentenari
di Pino loricato, riconoscibile per le caratteristiche loriche che disegnano il tronco e per la
forma contorta dei rami.
Numerose le specie animali, fra le quali vi è anche il lupo appenninico, che qui permane in
diverse decine di esemplari.
La normativa di salvaguardia, nelle more della redazione del Piano del Parco, è di
competenza dell’Ente Parco del Pollino.
Sul territorio di 13 dei 24 Comuni lucani compresi nel Parco, ivi compreso San Severino
Lucano, è tuttora vigente il Piano Territoriale di Coordinamento del Pollino (con valenza
anche di PTPAV), modificato da alcune Variante di cui l’ultima è del 2002.
La costituzione del Parco, valutata a circa 10 anni di distanza, ha senz’altro dato luogo a
garanzie circa la tutela dei caratteri paesaggistici ed ambientali del territorio, mentre con
molta maggiore lentezza sembrano mettersi in modo i meccanismi dello sviluppo sostenibile
imperniato sul turismo naturalistico, didattico e culturale.
Il questo contesto San Severino Lucano spicca per la sua evidente dinamicità e,
contemporaneamente, per un evidente sforzo di coniugare sviluppo e tutela. Numerose,
infatti, sono le strutture ricettive e di ristoro sorte negli ultimi anni, elevati flussi turistici si
rilevano soprattutto nel periodo estivo e vanno a sommarsi al tradizionale rientro a casa degli
emigranti, evidente appare lo sforzo per alimentare tali flussi anche con un’accorta politica di
eventi e di iniziative che puntano, prevalentemente, sul turismo culturale e giovanile2.
Il crescente sviluppo turistico sembra, d’altro canto, coniugarsi con un’attenta cura del
paesaggio e dell’ambiente, nella consapevolezza che soltanto puntando su questi elementi è
possibile innescare un processo virtuoso costante e crescente nel tempo. In tale ottica vanno
colti numerosi segnali, quali l’attento recupero di diversi edifici, alcuni di pregio testimoniale
2 Fra gli eventi maggiormente significativi che si organizzano a San Severino Lucano è da ricordare un festival di musica etnica e jazz che, ripetuto ormai da diversi anni, ha raggiunto un’ampia notorietà in Basilicata ed all’esterno e che attrae ogni anno migliaia di giorvani.
4
se non architettonico (quali, ad esempio, il Mulino Iannarelli), la ripavimentazione delle
strade centrali dell’abitato di San Severino ed i ripetuti tentativi di pedonalizzazione dello
stesso, l’attenzione a forme di arredo urbano e rurale che caratterizzano la zona.
Se, quindi, San Severino Lucano è un comune che guarda al turismo come principale leva del
proprio sviluppo, il Regolamento Urbanistico non può ignorare tale fenomeno. Esso appare
quindi ispirato da una duplice esigenza:
− quella di offrire risposta alle esigenze residenziali e di servizi della popolazione locale con
previsioni contenute, perché coerenti ai “piccoli numeri” che il comune esprime ed alla
natura stessa di uno strumento qual’è il Regolamento Urbanistico;
− quella di creare le condizioni urbanistiche per offrire risposte puntuali ed articolate alla
domanda turistica. In questa ottica il Regolamento intende valorizzare e promuovere
soprattutto i segmenti del turismo culturale, didattico e giovanile che hanno già dimostrato
di apprezzare questo territorio. Si ritiene, quindi, sostanzialmente soddisfatta la domanda
turistica legata alla tradizionale ricettività alberghiera, mentre si punta a potenziare quella
extra-alberghiera dei campeggi e della ricettività in bungalows.
2.2 Il territorio comunale di San Severino si estende per una superficie di 61,14 kmq., con una
densità media di 46 abitanti/kmq ed è articolato in più nuclei tendenti ad aggregarsi fra loro.
A parte il capoluogo che da nome al comune, cui fanno corona i borghi agricoli di Celani e di
Crocetta, si distinguono:
− il nucleo di Cropani, con i borghi di Cropani, Pomoreti e Scala di Magnano
− il nucleo di Mezzana Salice, con le località di Mezzana Frido, la Torre e Mezzana Cianci
− il nucleo di Villaneto, con le località di Comando, Fasolata, Fosso Salsi, Mancini e Tre
Castelli.
Il territorio manca, invece, di case sparse, probabilmente in conseguenza della storica
mancanza di una efficiente rete viaria interpoderale e per le caratteristiche montagnose del
sito.
In termini morfologici ed altimetrici, il territorio è tutto classificato montano, con vette
elevate fino ai 1500 m.s.l.m. (monte Caramola, Madonna del Pollino, Manca d’Inverno) nella
zona meridionale, con un limite inferiore posto a 550 m.s.l.m. nell’estremo limite
settentrionale. In questo ampio intervallo si sviluppa una interessante successione di zona
montane di suggestivo ambientamento paesaggistico, alternate a ridenti valli solcate dagli
5
affluenti del Torrente Frido, interrotte da serre, toppi e pianori in gran parte rivestiti da una
fitta copertura boschiva.
La viabilità sovracomunale è modesta e consiste nella strada provinciale del Pollino che,
provenendo da Francavilla in Sinni, rimonta il corso del Frido, attraversa il centro urbano di
San Severino e prosegue per Rotonda. E’ questo uno dei principali assi stradali di
penetrazione nel Parco e su di esso sono concentrati finanziamenti regionali (nell’ambito dei
Fondi POR 2000-2006) per l’adeguamento ed il potenziamento.
La viabilità comunale collega il centro con i borghi agricoli.
6
3. BILANCIO URBANISTICO ED AMBIENTALE
In coerenza alla struttura del sistema insediativo comunale ed alle considerazioni relative agli
indirizzi del PTC/PTP del Pollino esposte nei paragrafi successivi, il bilancio urbanistico è stato
condotto sia in riferimento all’intero territorio comunale, sia agli episodi insediativi maggiormente
significativi, rappresentati dal capoluogo e dalle Frazioni di Mezzana e Cropani.
3.1 A livello comunale il quadro grafico è evidenziato nella tav. C4, che riporta la dotazione di
attrezzature, reti tecnologiche e della viabilità.
3.2 Per il capoluogo le informazioni grafiche sono riportate nelle tav. AU10 e AU11. Da esse si
evidenzia, in sintesi, quanto segue:
− il nucleo urbano è accentrato e non registra significativi recenti episodi di crescita edilizia.
In tale situazione la dotazione dei servizi essenziali (acquedotto, metanodotto, reti
energetiche, fognature) appare adeguata ed assicurata all’intero abitato;
− anche se limitata alla scuola media inferiore (com’è usuale in tanti centri minori della
Basilicata), ma quantitativamente e qualitativamente adeguata appare la dotazione delle
attrezzature scolastiche, tutte in sedi proprie di proprietà comunale, con impianti termici ed
elettrici a norma e costi di gestione complessivi nell’ordine dei 25.000 Euro;
− prive di elementi specifici di aggregazione urbana appaiono le attrezzature di interesse
comune, esclusivamente limitate alla sede del Comune ed alle caserme dei Carabinieri e
della Polizia Forestale, oltre che all’unica struttura privata (che peraltro esercita un’intensa
attività di animazione) che è il Centro Parrocchiale;
− sempre accessibili, ma eccessivamente limitati, appaiono le attrezzature per lo sport e lo
svago (spazi pubblici attrezzati), con un giardino comunale, un parco gioco, un campo di
calcio ed un campo di tennis pubblici ed un campo di tennis privato;
− più precaria è, invece, la situazione della rete viaria. Se, infatti, la viabilità di connessione
territoriale, costituita dalla SP 4, sarà adeguata con finanziamenti regionali alle funzioni di
penetrazione ed attraversamento del Parco, inadeguata appare la rete minore ed urbana sia
per caratteristiche tecniche e funzionali, sia per dotazione delle strutture complementari
(marciapiedi, alberature di abbellimento paesaggistico) che sono, invece, di grande
importanza in un contesto vocato al turismo all’interno di un Parco nazionale.
3.3 Sostanzialmente adeguata appare la dotazione dei servizi di urbanizzazione primaria nelle
frazioni di Mezzana Salice e Cropani, come visualizzata nelle tav. AU21 e AU 16. Quasi
completamente mancanti sono, invece, le attrezzature secondarie e/o di aggregazione sociale.
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3.4 Lo stato di attuazione degli strumenti urbanistici vigenti (Programma di Fabbricazione e Piani
Attuativi) è limitato al solo capoluogo, poiché le frazioni, normate come zone agricole nel
PdF, rispondono di fatto alle sole prescrizioni del PTC/PTP del Pollino.
In riferimento al PdF (tav. AU 8) si evincono le seguenti sintetiche considerazioni:
− le zone di completamento residenziale (zone B) e le zone di espansione (zone C) appaiono
in buona misura attuate, con la esclusione di alcuni “lotti” residui soprattutto concentrati in
adiacenza alla cosiddetta strada tangenziale;
− completamente attuate sono le zone destinate ad attrezzature ricettive, peraltro approvate
urbanisticamente con varianti successive al PdF;
− inattuate sono la zona di edilizia economica e popolare, all’estremo margine orientale del
paese, e la zona produttiva (artigianale ed industriale), così come le zone destinate ad
insediamenti agrituristici;
− con parziali inizi di attuazione, ma per piccoli pezzi privi di una logica di continuità, sono
le zone destinate ad attrezzature di standards, mentre prive di attuazione sono, invece, le
troppo ambiziose zone destinate a verde attrezzato comprensoriale, ad esclusione soltanto
di un’area privata utilizzata a maneggio.
In riferimento ai Piani Attuativi (tav. AU9) si rileva, invece, quanto segue:
− il centro storico risulta destinatario di numerosi interventi di recupero del patrimonio
edilizio esistenti, di cui diversi eseguiti con finanziamenti rinvenienti dalla Legge n.219/81
ed altri ancora da realizzare, finanziati con la legge per il recupero del patrimonio
danneggiato dal recente sisma del 1997.
Purtroppo, il recupero delle funzioni abitative conseguito con i fondi della Legge n. 219
non si sono sposati con un’attenta cura del mantenimento delle caratteristiche costitutive
del patrimonio esistente, tant’è che numerose alterazioni rilevate nel centro storico
risalgono a tali interventi. E’ da sperare, e sembra che sia effettivamente così, che sia per
effetto della cresciuta attenzione alle tematiche del corretto recupero, sia per una
conseguente più attenta definizione delle modalità di intervento definite dalla legge
recente, tali negativi effetti non si creino anche con i finanziamenti recentemente assentiti;
− l’abitato di San Severino è interessato da 4 Piani attuativi i cui esiti sono i seguenti:
− il Piano di Lottizzazione “Cerreto 1” risulta attuato per n.7 lotti, con 12.362 mc. realizzati
− il Piano di Lottizzazione “Fratelli Ciancio”, organizzato in 8 lotti, non è attuato
8
− il Piano di Lottizzazione “Cerreto 2” è attuato per un solo lotto
− il Piano di Edilizia Economica e Popolare non è attuato.
9
4. IL PROGETTO URBANISTICO DEL RU NEL CONTESTO DELLE VERIFICHE DI
COMPATIBILITA’ E COERENZA E DEI LIMITI OPERATIVI DELLO STESSO
4.1 AMBITO DI OPERATIVITA’ DEL REGOLAMENTO URBANISTICO Il Regolamento Urbanistico è un Piano che regolamenta sostanzialmente l’esistente sistema
insediativo, “ ….. è uno strumento attento alla gestione ordinaria dell’esistente, è un piano
normativo che non si interesse di prevedere e/o proporre assetti strategico-strutturali, cioè non
individua relazioni complesse fra i sistemi che compongono il territorio comunale ….. non facendo
previsioni di nuovi insediamenti (il RU) …. perimetra ambiti e contiene la disciplina normativa
dettagliata dell’insediamento esistente, anche di quello diffuso…. utilizzando il linguaggio della
zonizzazione di cui al DM 1444/1968 costituiscono oggetto di pianificazione del RU la zona A, B
ed in parte le zone C, qualora rientranti nei suoli edificati siano già parzialmente edificate, le zone
D, le zone F e gli standards urbanistici”3.
Questa caratterizzazione del RU, espressa dalla legge urbanistica regionale e dai suoi strumenti
esplicativi, è stata calata nel particolare contesto di San Severino Lucano e delle prescrizioni dettate
dal PTC/PTP del Pollino.
Quindi, in conformità alla legge regionale n.23/1999 ed al Piano Territoriale di Coordinamento del
Pollino, avente anche valore di Piano Paesistico, il RU disciplina gli insediamenti esistenti
sull’intero territorio comunale e, specificamente:
− le aree classificate D1 – Insediamenti polifunzionali dal PTC/PTP. Esse comprendono gli ambiti
urbani come precedentemente definiti delle due frazioni di Cropani e di Mezzana
− gli insediamenti minori. Essi comprendono gli ambiti periurbani
− le case sparse e le case sparse d’impianto, distribuite negli ambiti extra-urbani
− cinque zone di strutture turistico-ricettive e nuclei di servizi integrati, distribuite negli ambiti
extra-urbani produttivi.
3 Legge regionale n. 23/1999 – Circolare esplicativa
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4.2 IL PROGETTO DI PIANO
Dovendosi occupare del sistema insediativo esistente e volendo consentire il recupero ed il riuso del
patrimonio esistente il RU individua, in primo luogo, le specifiche categorie di interventi di tutti i
fabbricati presenti nell’abitato del capoluogo e delle due frazioni di Cropani e Mezzana. Si
pongono, così, le condizioni urbanistiche per realizzare l’integrale recupero dei centri abitati, senza
far ricorso a Piani attuativi costosi per le Amministrazioni e lunghi da porre in attuazione (in realtà
in cui il valore architettonico del centro è principalmente dettato dalla bellezza d’insieme e non da
specifiche singole emergenze).
Particolare attenzione, in tale ottica, è rivolta alle Norme Tecniche di Attuazione che, partendo dalle
definizioni dettate dal recente testo unico dell’edilizia, dettagliano con precisione gli interventi
ammessi e le accortezze che occorre porre in essere per salvaguardare i caratteri tipologici ed i
particolari stilistici dell’edificato storico.
In secondo luogo, soprattutto in riferimento all’insediamento del capoluogo, il Piano cura un
progetto dei margini non soltanto consentendo il completamento dei Suoli Urbanizzati già in parte
realizzati, ma anche curando una disposizione strategica di aree di parcheggio ai margini del centro
storico tale da consentirne la pedonalizzazione e creando delle fasce verdi per marcare il distacco
fra il centro consolidato e le più recenti addizioni. Tali previsioni sono affidate anche ad un disegno
di dettaglio del Piano, sviluppato nella tavola del Progetto di piano, che costituisce base e guida agli
interventi che saranno consentiti.
Il RU non rinuncia al completamento dell’insediamento del capoluogo verso l’attuale campo
sportivo, riconfermando la zona di edilizia economica e popolare che ad oggi non ha avuto
attuazione, sia pur con un disegno molto più contenuto rispetto alle previsioni del PdF.
Per contenere il consumo di suolo il RU non conferma l’area destinata a PIP, ma prevede che i piani
terra dei fabbricati realizzabili nel PEEP possano avere destinazioni commerciali e/o artigianali.
L’insediamento PEEP è rammagliato al tessuto esistente con due aree di standard, destinate a verde
attrezzato e ad attrezzature d’interesse comune, di cui quest’ultima con particolare riferimento ad
ospitare giostre, eventi periodici qual’è il circo ed utilizzabile anche dalla Protezione Civile come
campo base per ospitare gli eventuali senza tetto, in caso di eventi sismici.
Nei pressi è, poi, l’attuale campo sportivo che è già anche sede di importanti eventi musicali che si
svolgono nel periodo estivo4. Sia per la pratica sportiva e, ancor di più, per gli eventi l’impianto
4 Da quasi 10 anni qui si svolge ogni estate il “Pollino music festival” che raccoglie migliaia di giovani per alcuni giorni
11
attuale è inadeguato, sia per carenze tecnologiche (forniture energetiche) che per l’indisponibilità di
spazi adeguati anche per il riposo ed il campeggio. A tal fine il RU prevede l’ampliamento della
zona destinata a tali eventi, prevedendo la possibilità di adeguamenti del campo, ma anche la
realizzazione di aree attrezzate per il campeggio con i relativi servizi. La Carta del Progetto di Piano
(AU24) individua e indica i criteri per la tutela delle macchie di verde presenti nell’area,
indirizzando il progetto di adeguamento ad utilizzare le radure per le aree attrezzate ed i servizi e le
macchie di verde come aree filtro e zone di riposo e ristoro.
Nelle due frazioni di Cropani e Mezzana, il principale obiettivo del RU è costituito dallo sforzo
d’individuare un’area centrale accessibile e dotata di servizi tali da costituire elemento di
aggregazione sociale.
A Cropani questo fuoco urbano è individuato in adiacenza della strada di attraversamento, con una
zona di verde attrezzato prospiciente il nucleo storico dell’abitato. Adiacente a questo spazio
comune è l’area di parcheggio per le autovetture ed una attrezzatura sportiva e di svago.
Limitatissime aree ove si consente il completamento di recenti tessuti edilizi completano il disegno.
Appena più complessa è la previsione per Mezzana Salice, il cui nucleo centrale di servizi è
individuato nella zona meridionale costituita dalla scuola esistente in adiacenza alla quale si
prevede una piazza. Alcune sistemazioni a verde di carattere pubblico tendono a separare ed
evidenziare i pochi tessuti consolidati dalle recenti espansioni. I completamenti dei tessuti esistenti
con residue capacità edificatorie sono contenuti e concentrati lungo gli assi viari, a riproporre la
classica modalità lineare di disegno spontaneo degli insediamenti.
Al margine orientale dell’insediamento è ubicata un’altra zona di verde attrezzato, già individuata
anche come area di evacuazione in caso di eventi sismici.
Attenzione è, infine, riservata al sistema insediativo diffuso, distribuito negli ambiti extra-urbani,
ossia alle case sparse ed alle case sparse d’impianto, laddove con questo ultimo termine s’intendono
individuare quei manufatti che dall’analisi catastale appaiono preesistere fin dalla costituzione del
catasto, che in questo caso risale comunque ad epoca abbastanza recente.
Per tali edifici il Piano consente ampie e numerose destinazioni d’uso, ritenendo di non dover
limitare le possibilità d’uso delle stesse ad eccezioni di quelle relative all’artigianato inquinante e ad
attività in evidente contraddizione con il carattere extra-urbano dei luoghi. Si consentono, inoltre,
ampliamenti delle strutture esistenti in analogia alle analoghe norme di zona del PTC/PTP del
Pollino.
12
Per i fabbricati d’impianto gli ampliamenti sono soggetti a particolari verifiche, finalizzate ad
evitare alterazioni di eventuali caratteristiche tipologiche o stilistiche di interesse.
Due zone destinate ad attrezzature turistico-ricettive sono previste in località Bosco Magnano e nei
pressi di Mezzana Salice, entrambe ad integrazione di nuclei di servizi ed attrezzature già esistenti.
Infine, sono tre i nuclei di servizi ed attrezzature di livello sovracomunale, tutti realizzati o in fase
di realizzazione. Essi sono ubicati a Bosco Magnano, nel sito degradato della ex discarica comunale
nei pressi del capoluogo e nei pressi di Mezzana Frido.
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4.3 COMPATIBILITA’ E COERENZA DEGLI INTERVENTI Gli interventi individuati dal RU sono tutti compatibili e coerenti sia in riferimento alle
caratteristiche del Regolamento Urbanistico, sia in riferimento ai regimi sovraordinati di governo
del territorio. Infatti:
− in corrispondenza degli abitati del capoluogo, Cropani e Mezzana il RU opera nel Sistema
Insediativo, individuato all’interno delle zone D1 del PTP/PTC;
− nell’ambito extra-urbano produttivo sono individuate 5 zone di servizi e ricettive. Per esse
valgono le seguenti specificazioni:
− in zona C4 del PTC ricadono due nuclei di servizi integrati (Bosco Magnano, Mezzana Frido)
ed una zona turistico ricettiva (Bosco Magnano). Gli interventi previsti dal RU sono conformi
al disposto normativo del PTC, come definito nell’art. 11 delle NTA;
− in zona C3 del PTC ricade una zona turistico-ricettiva (Mezzana Salice), in cui il RU prevede
il completamento del sistema di attrezzature già esistenti con n.10 bungalows in aree già
predisposte. L’intervento è coerente con il disposto normtivo del PTC, come precisato
all’art.10 delle NTA;
− in zona B del PTC ricade la zona di attrezzature relativa al sito dell’ex discarica. In questa
area, di particolare pregio nella classificazione del PTP (Boschi di casa) il RU recepisce il
progetto di riqualificazione ambientale dell’ex discarica con sistemazione a servizi ed
attrezzature scoperte delle aree risistemate, in coerenza al progetto già approvato.
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4.4 L’ESIGENZA DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE Nella sua veste attuale, ossia con le modifiche introdotte con la Variante del 2002, il PTC/PTP del
Pollino individua, nel territorio di San Severino, tre zone demandate alla pianificazione comunale
(D1) ed oggetto del presente RU e numerose altre aree rinviate a Piano Particolareggiato.
Una volta pianificate le aree comprese in D1 le zone rinviate a Piano Particolareggiato escludono
quasi completamente insediamenti esistenti, con la sola eccezione della zona di Villaneto e dei due
altri nuclei di Mezzana (Torre e Frido) ed individuano prevalentemente ambiti extra-urbani privi di
tensioni insediative con prevalenti valori paesaggistici ed ambientali.
Ad oltre venti anni dall’approvazione del PTC, inoltre, soltanto il Comune di Viggianello si è ad
oggi attivato alla formazione dei Piani Particolareggiati, peraltro con forti difficoltà e limitatamente
soltanto ad alcune aree di particolare interesse.
Appare, quindi, francamente inutile ed eccessivamente costosa la pianificazione di dettaglio di
queste zone di San Severino Lucano.
D’altro canto le perimetrazione delle zone dei nuclei rurali, rinviate a Piani Particolareggiati,
colgono esigenze manifestate dalle Amministrazioni Comunali di poter prevedere in esse anche
interventi di contenute dimensioni e rapportate ad iniziative di valorizzazione delle aree che non è
possibile cogliere con la sola disciplina del PTC/PTP del Pollino.
Alla luce di tali considerazioni sembra realistico prevedere la possibilità che l’eventuale Piano
Strutturale Comunale di San Severino, oltre ad essere utile per una più complessiva riflessione
aggiornata sul ruolo di questo comune nell’ambito dei processi di sviluppo del Parco, possa
contenere al suo interno anche la pianificazione delle zone rinviate a Piano Particolareggiato
sostituendosi ad essi.
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5. I CONTENUTI DEL REGOLAMENTO URBANISTICO
5.1 I TESSUTI DI ANTICA FORMAZIONE ED I TESSUTI CONSOLIDATI DI VALORE TESTIMONIALE
La perimetrazione dei tessuti di antica formazione interessa il centro di San Severino e comprende i
fabbricati d’impianto, precedente quindi al 1908-1910, che sono rimasti sostanzialmente integri o
fatti oggetto di trasformazioni anche con demolizioni e ricostruzioni parziali, ma che mantengono
comunque valore testimoniale. Essi coincidono con la definizione delle zone A di cui al DM
1444/1968.
Sui singoli fabbricati dei tessuti di antica formazione si applicano le categorie d’intervento
esplicitamente indicate nella tav. AU15 del RU.
In considerazione del particolare valore architettonico e storico-testimoniale dei tessuti di antica
formazione la conservazione e valorizzazione degli stessi è perseguita dal RU con prescrizioni
aggiuntive relative alle seguenti tipologie edilizie:
− edifici di particolare interesse storico-ambientale di tipologia speciale (chiese, palazzi signorili)
− aggregazioni tipologiche ricorrenti: tipo a schiera
− edilizia priva di valore architettoniche e regole compositive.
Norme particolari sono, inoltre, dettate per la salvaguardia ed il ripristino degli elementi decorativi e
stilistici, per gli elementi specifici architettonici e di arredo e per il trattamento delle parti pubbliche
(pavimentazioni stradali).
I tessuti consolidati di valore testimoniale sono, invece, costituiti dai nuclei d’impianto delle
frazioni di Cropani e Mezzana, in parte alterati anche in misura irreversibile per effetto delle
demolizioni e ricostruzioni dei fabbricati originari. Essi coincidono con le definizioni di zone B di
cui al DM 1444/1968.
Si connotano come consolidati e saturi in riferimento sia al carico urbanistico che alla morfologia
dell’insediamento. Gli spazi liberi esistenti non potranno, quindi, essere ulteriormente impegnati da
edificazioni.
Per essi la norma, oltre ad un’ampia gamma di possibili destinazioni d’uso, prevede ampliamenti
finalizzati all’adeguamento di tali spazi alle mutate esigenze contemporanee.
16
5.2 I TESSUTI DI RECENTE FORMAZIONE I tessuti di recente formazione sono costituiti dalle edificazioni avvenute nelle aree periferiche del
nucleo originario negli ultimi 40 – 50 anni ed interessano sia il capoluogo che le due frazioni di
Mezzana e Cropani.
Sulla scorta delle indagini compiute in sede di RU si distinguono in:
− saturi
− con residue capacità edificatorie
− di frangia all’abitato consolidato
I primi sono destinatari soltanto di ampliamenti dei fabbricati esistenti, mentre negli altri casi sono
possibili completamenti delle parti ancora inedificate con l’utilizzo di indici differenziati pari, per i
tessuti con residue capacità, a 2 mc/mq e nell’altro caso a 0,8 mc/mq. Tali indici appaiono
mediamente più contenuti rispetti a quelli del vigente strumento urbanistico generale al fine di
consentire una crescita non massiva.
Assai ampie, anche nel caso dei tessuti di recente formazione, sono le possibili destinazioni d’uso
che consentono, fra l’altro, anche lo svolgimento di attività commerciali ed artigianali non
inquinanti, purchè vengano naturalmente rispettate le specifiche normative tecniche e di sicurezza.
Il RU, ancora, conferma le previsioni dei Piani attuativi in corso di realizzazione.
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5.3 LE ZONE TURISTICHE E LA LOCALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SERVIZIO Le zone turistiche sono diversificate e comprendono:
− aree per ricettività turistica e ristoro. Si tratta di tre aree ubicate nell’abitato del capoluogo, già
individuate con varianti al vigente PdF ed impegnate dai tre alberghi esistenti a San Severino.
Soltanto per una di esse si consentono complementi utilizzando contenuti indici di edificabilità
fondiaria;
− strutture turistico-ricettive. Sono ubicate in ambiti extra-urbani ed interessano aree, in località
Bosco Magnano, ove già sussiste un sistema insediativo in via di consolidamento ed, ancora, in
prossimità dell’abitato di Mezzana Salice, ove già esiste un insediamento sportivo (campo di
calcio e polifunzionale), culturale (anfiteatro) ed aree attrezzate per ospitare tende e bungalows.
Sono finalizzate ad articolare maggiormente l’offerta turistica con campeggi e bungalows e con
attrezzature per il tempo libero e lo sport.
− nuclei di servizi integrati. Sono anch’esse ubicate in ambiti extra-urbani: in rafforzamento di un
nascente nucleo posto in posizione strategica per l’accesso alle aree più pregiate del Parco
(Mezzana Frido) laddove stanno già sorgendo un eco-museo e l’eliporto, con attrezzature
integrative comprendenti foresteria, box office e servizi; e in adiacenza al nucleo di servizi di
Bosco Magnano.
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5.4 LE ATTREZZATURE Oltre a fornire una risposta quantitativamente adeguata alle esigenze di qualità della vita dei
residenti, le aree destinate ad attrezzature sono state previste anche per valorizzare il sistema
insediativo. In tale logica sono previste aree verdi ai margini dei tessuti storici del capoluogo, così
come sono concentrate zone destinate ad attrezzature di interesse comune ed all’istruzione
dell’obbligo in un unico polo a Mezzana per conseguire un efficace effetto di aggregazione sociale.
Sempre nel capoluogo sono ubicate alcune nuove aree di parcheggio ai margini del centro storico al
fine di renderne possibile la pedonalizzazione.
Sempre in riferimento ai parcheggi è opportuno evidenziare, come sarà più ampiamente descritto in
seguito, che essi sono dimensionati non soltanto ai residenti, ma anche ad un flusso turistico stimato
in circa 800 unità.
19
5.5 LE AREE DI SALVAGUARDIA AMBIENTALE, PAESISTICA ED URBANISTICA Comprendono le zone che, per motivazioni attinenti la salvaguardia dei caratteri costitutivi del
paesaggio e vincoli di natura tecnica ed igienico-sanitaria, sono assoggettate a diversificate
limitazioni dell’edificazione.
Si suddividono, per le parti ricadenti negli ambiti urbani, in:
− Orti e giardini
− Area di rispetto cimiteriale
Per le aree già destinate a questo uso alla data di adozione del RU, le singole destinazioni restano
confermate.
Gli Orti e giardini costituiscono ridotti lembi di spazi liberi presenti all’interno del centro abitato e
soprattutto del tessuto di antica formazione, coltivati ad orti e giardini.
Su tali aree vige il divieto di qualsiasi edificazione.
Eventuali manufatti, anche di servizio, già esistenti e legittimamente concessi sono assoggettati ad
interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.
L’area di rispetto cimiteriale comprende la fascia di rispetto del cimitero di San Severino Lucano,
come già definita dal precedente PdF.
Per essa si confermano i vincoli d’inedificabilità già definiti dal precedente PdF e dalla vigente
normativa di settore.
Le aree comprese all’interno della perimetrazione delle Zone D1 del PTC (Insediamenti
polifunzionali rinviati alla pianificazione comunale), in attesa di essere disciplinati con il PSC ed
eventuali Piani Operativi (PO) e/o Piani Attuativi, sono normati come zone di conservazione ove
sono consentiti interventi di conservazione del patrimonio esistente ed ampliamenti e/o nuovi
interventi nel limite di 0,03 mc/mq in coerenza con quanto precisato nella Circolare esplicativa
della Legge Urbanistica Regionale.
20
5.6 ASPETTI URBANISTICI DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE Il RU recepisce anche le indicazioni di natura urbanistica contenute nel Piano di Protezione Civile
del Comune di San Severino. Al riguardo vengono individuate, nelle tavole AU.14 ed AU.24, le due
aree di emergenza, riservate alla prima accoglienza in caso di eventi catastrofici, ubicate nel campo
sportivo di San Severino e della frazione Mezzana.
Queste due aree sono state scelte in considerazione della presenza di urbanizzazioni, della facile
accessibilità e dell’assenza di fenomeni di dissesto. L’area di San Severino, infatti è completamente
stabile, mentre quella di Mezzana ricade in zona R2 del PAI.
21
6. IL DIMENSIONAMENTO DEL PIANO E LA VERIFICA DELL’ADEGUATEZZA DEGLI
SPAZI DESTINATI AD ATTREZZATURE PUBBLICHE O DI USO PUBBLICO
Il RU prevede incrementi residenziali molto contenuti, in buona parte rinvenienti per il capoluogo
da previsioni del PdF peraltro ampiamente contratte5.
Rispetto a questo dimensionamento è stata operata la verifica circa la rispondenza delle previsioni
di aree destinate a standards. I risultati sono riportati nella tabella seguente. Essi consentono, in
sintesi, le seguenti considerazioni:
− il dimensionamento complessivo delle aree riservate a standards è più che sufficiente in tutte le
tre zone urbane oggetto di RU. Infatti, nel capoluogo le previsioni sono di gran lunga superiori
alle quantità minime dettate dal DM, mentre a Mezzana ed a Cropani si registra un sostanziale
pareggio fra previsioni del RU e quantità del DM;
− l’adeguatezza delle previsioni di Piano è verificata anche in riferimento alle singole
classificazioni delle aree di standards, con la sola eccezione delle aree destinate all’istruzione
dell’obbligo (IO). Al riguardo è tuttavia da notare che è ormai tendenza costante la contrazione
delle strutture scolastiche e che le verifiche rispetto al DM sono operate assumendo l’indice di 18
mq/ab a fronte del minimo richiesto pari a 12 mq/abitante;
− le aree destinate a parcheggi sono state incrementate complessivamente di oltre il 50% rispetto al
dimensionamento di cui al DM 1444/1968. I circa 3000 mq aggiuntivi sono dimensionati per
offrire risposta ad un flusso turistico complessivo stimato nell’ordine di circa 800 unità e sono
prevalentemente localizzati nel centro capoluogo, che è sede dei più consistenti flussi turistici..
5 Di seguito si riporta la tabella contenente il dimensionamento residenziale del capoluogo e delle frazioni e la verifica degli standards urbanistici.
sup.(mq.) ind.Edif.(mc./mq) vol.previsto (mc) vol.realizzabile attuazionea b c=axb mc diretta/P.att.
formazione - ATessuti di recenteformazione saturi - BTessuti di recenteformazione con residue capacità edificatorie - B
Aree per ricettività alberghiera e ristoro sature - D Aree per ricettività alberghiera e ristoro con residue cap. vol. - D Attrezzature di interesse generale - FAttrezzature istruzioneobbligo - FAttrezzature di interesse comune,aree prive di edificabilità - FAttrezzature di interesse comune - FParcheggi - F 5880 0,00 0 0Spazi Pubblici a parco,privi di edificabilità - FSpazi Pubblici per il gioco elo sport, con edificabilità* - FVerde di decoro - F 7270 0,00 0 0Orti e giardini 61500 0,00 0 0TOTALE 321710 134240 93019
* Si tratta dell'area attigua al Campo Sportivo
sup.(mq.) ind.Edif.(mc./mq) vol.previsto (mc) vol.realizzabile attuazionea b c=axb mc diretta/P.att.
valore testimoniale - BTessuti di recenteformazione saturi - BTessuti di recenteformazione con residue capacità edificatorie - B
Aree per ricettivitàalberghiera e ristoro, sature - D Attrezzature istruzioneobbligo - FAttrezzature di interesse comune, piazza - FAttrezzature di interesse comune - FParcheggi - F 800 0,00 0 0Spazi Pubblici a parco,privi di edificabilità - FOrti e giardini 15890 0,00 0 0TOTALE 76576 30055 9805
sup.(mq.) ind.Edif.(mc./mq) vol.previsto (mc) vol.realizzabile attuazionea b c=axb mc diretta/P.att.
valore testimoniale - BTessuti di recenteformazione saturi - BTessuti di recenteformazione con residue capacità edificatorie - B
Attrezzature istruzioneobbligo - FAttrezzature di interesse comune - FParcheggi - F 1070 0,00 0 0Spazi Pubblici a parco,privi di edificabilità - FTOTALE 32010 14020 9810
Totale generale 430296 178315 112634
0
2500 0,00 0 0
diretta
0
0 -2,00 0 0
0 - 0 diretta
all'abitato consolidato - C
6600
1190 0,00
1,70
-
1,70
diretta
Tessuti di frangia 3500 0,80 2800 0 2800 diretta
diretta
0
3350 diretta
1760
0-
0
0
Previsioni del RU - Cropani
ZONE OMOGENEE vol.esistente
2360 0,00 0 0
mc
9800 1,00 9800
1671 0,00 0
13350
0,00
2000 diretta
880 2,00 1760
0 diretta
diretta
4695 diretta
1050 0,00 0 -
Tessuti consolidati di 8960 0,00 0 - 0
8190 0,00 0 - 0 diretta
Tessuti di frangia 0,80 5600 2250all'abitato consolidato - C
7000
0-
0 0
0-
4200
22695 18000
400000
0
0
-0
vol.esistente
Tessuti consolidati di
Previsioni del RU - Mezzana- Salice
ZONE OMOGENEE
12885
0
0-
0
15599
32000 5290
259300
-
-
0
0
37290
25930
0
0
0 diretta
Previsioni del RU - San Severino centro
ZONE OMOGENEE vol.esistentemc
Tessuti di antica
Tessuti di frangia
diretta
diretta
0,80all'abitato consolidato - CZone dei Piani Attuativi in corso di realizzazione
diretta
diretta/indir.
indiretta142110175
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1,70
1,80
4125 0,00
0,8050000
11220
46300
51270
21935
36430
4605
3170
2020
5130
0
0
17020
mc
-
40000
0
-
7800
4210 7010
0
20090 0,00 0 -
600 0,00 0
2100 2,00 4200 0 diretta
0 diretta
0 0 diretta
diretta
diretta
Area St Abitantitotale realizzato realizzabile insediabili
Tess. cons. con res. cap. edif. 21.935 37.290 32.000 5.290 44Tess. cons. di frangia 36.430 25.930 - 25.930 216Totale 58.365 63.220 32.000 31.220 260
Areaal 2001 prev. di RU totale
832 260 1092Istruzione dell'obbligo (IO) 4915 2020Interesse comune (IC) 2184 7230Verde attrezzato e sport (VA) 9829 54125Verde di decoro (VD) 0 7270Parcheggi (P) 2730 5880Totale 1092 19659 76525
Area St Abitantitotale realizzato realizzabile insediabili
Tess. cons. con res. cap. edif. 13.350 22.695 18.000 4.695 39Tess. cons. di frangia 7.000 5.600 2.250 3.350 28Totale 20.350 28.295 20.250 8.045 67
Areaal 2001 prev. di RU totale
234 67 301Istruzione dell'obbligo (IO) 1355 1050Interesse comune (IC) 602 1500Verde attrezzato e sport (VA) 2709 2360Verde di decoro (VD) 0 0Parcheggi (P) 753 800Totale 301 5419 5710
Area St Abitantitotale realizzato realizzabile insediabili
Tess. cons. con res. cap. edif. 6.600 11.220 4.210 7.010 58Tess. cons. di frangia 3.500 2.800 - 2.800 23Totale 10.100 14.020 4.210 9.810 82
Areaal 2001 prev. di RU totale
189 82 271Istruzione dell'obbligo (IO) 1218 1190Interesse comune (IC) 542 0Verde attrezzato e sport (VA) 2437 2500Verde di decoro (VD) 0 0Parcheggi (P) 677 1070Totale 271 4874 4760
abitanti DM 1444/68 RU
Frazione di CropaniDimensionamento residenziale
Volume
Verifica degli standards urbanistici
Verifica degli standards urbanisticiabitanti DM 1444/68 RU
RU
Frazione di MezzanaDimensionamento residenziale
Volume
abitanti DM 1444/68
Volume
Centro di San Severino Lucano Dimensionamento residenziale
Verifica degli standards urbanistici
ZONE sup.(mq) ind. Terr. vol.(mc) sup.(mq) ind. Terr. vol.(mc) sup.(mq) vol.residuo Pdf - vol.Ru(mc)
previsto realizzato residuo realizzabile A - Centro Storico 62380 0,00 0 - 0 Tessuti di antica formazioneB - Completamento o di valore testimoniale
Residenziali Residenziale Tessuti di recente C - Espansione formazione saturiResidenziale Tessuti di recenteC167 - Edilizia Econ. formazione con residue e Popolare capacità edificatorie Ce - Insediamenti Tessuti di frangia agrituristici all'abitato consolidato
TOTALE 257550 255112 166302 236510 49080 21040 117222
Produttive D - Zona produttiva(artig. /industriale)
TOTALE 21160 31740 31740 0 0 21160 31740
F2 - Attrezzaure Aree per ricettività alberghieraRicettive ricettive e ristoro sature
Aree per ricettività alberghierae ristoro con residue cap.vol.
TOTALE 30494 45740 27940 15365 2000 15129 25940
F- Standards Attrezzature di interesse comunali generale
Attrezzature F1 - Verde Attrezzato Attrezzature istruzioneComprensoriale obbligo F3 - Attrezzature Attrezzature di interesse Sportive (campi gioco) comune, aree prive di edif.
Attrezzature di interesse comune, con edificabilitàParcheggi 7750 0,00 0Spazi Pubblici a parco,privi di edificabilità Spazi Pubblici per il gioco elo sport, con edificabilitàVerde di decoro 7270 0,00 0
TOTALE 112890 86325 4600 81725 90145 45960 22745 35765
tot. generale 422094 418917 307707 342020 97040 80074 210667
* Il dato per le zone B è stato ottenuto sommando ai volumi realizzati dal 1982 al 2003 un'aliquota pari ad 1/8 della superficie ( secondo i requisiti stabiliti dal DM 1444/68 per le zone B)x un'altezza media di 6 mt ( secondo i caratteri dell'edilizia in tali zone)
17000
0,8046930
1,7041885
32080
54490 1,20 65388
89510 1,50 134265
26620 0,7 18634
24550
55710*
33100
0
101165
1,50 36825 0 36825
3174021160 1,50 31740 0
30494 1,50 45740 17800
0
0
20001,009800
0,00556527940
0
0,0020900 - -
4600
0
0
57550 1,50 86325
34440 0,00 0
0,00795509678
3170 0,0081725
0
18634
00,0068145
0
Diff. PdF- RURUPdF
Confronto tra le residue previsioni del PdF e del RU
50000 400000,80
0,00 04260
8985 00,00
5730 0
2980 2,00 5960
24
La tabella sopra riportata, “Confronto tra le residue previsioni del Pdf e del RU”, evidenzia come il
RU promuova una politica generalizzata di risparmio di suolo e di ridimensionamento delle
previsioni volumetriche rispetto alle residue capacità del PdF vigente, nella logica voluta dalla
LUR di un RU quale strumento efficace sostanzialmente per regolamentare l’esistente, prevedendo
modesti incrementi insediativi a completamento della forma urbana già consolidata.
Tale ridimensionamento appare più consistente se si considera che il PdF norma solo San Severino
centro, mentre il RU disciplina anche le frazioni di Mezzana e Cropani, in quanto il PTC del Pollino
rinvia per tali zone alla pianificazione comunale.
La riduzione in termini di superfici e di volumi riguarda sia le previsioni residenziali (117.222 mc
in meno), sostanzialmente riconducibili ad interventi di completamento dell’abitato esistente, sia
quelle produttive, addirittura annullate del tutto, sia quelle ricettive (riduzione di circa 25.000 mc
con conferma di 2000 nuovi mc) ed anche la dotazione delle attrezzature e dei servizi, per i quali si
è optato per un rafforzamento degli spazi a parcheggio e a verde, vista la vocazione turistica della
zona.
25
7. GLI ELABORATI
Il RU è composto dai seguenti elaborati: P1 - Relazione P2 - Norme tecniche di attuazione P3) Bilancio Urbanistico P4) Bilancio Ambientale
AREA VASTA
T0) Carta degli indirizzi programmatici (1:100.000) T1) Carta dei regimi sovraordinati (1: 25.000) T2) Carta dei vincoli territoriali (1: 25.000)
TERRITORIO COMUNALE C3) Carta delle caratteristiche del territorio (1:10.000) C4) Bilancio urbanistico: attrezzature, reti tecnologiche, viabilità (1:10.000) C5) Analisi dei Sistemi (1:10.000) C6) Il disegno di Piano (1:10.000) C7) Ambito di applicazione del RU (1:10.000)
AMBITO URBANO San Severino AU8) Stato di attuazione del PdF (1:2000) AU9) Stato di attuazione dei Piani attuativi (1:1000) AU10) Bilancio urbanistico: reti tecnologiche (1:2000) AU11) Bilancio urbanistico: sistema viario e delle attrezzature (1:2000) AU12) Analisi del patrimonio edilizio e del sistema del verde (1:2000) AU13) Carta del Sistema Insediativo (1:2000) AU14) Regimi Urbanistici (1:2000) AU15) Il disegno di Piano (1:2000) All. AU15 “Album fotografico” Cropani AU16) Bilancio urbanistico: reti tecnologiche, sistema viario e delle attrezzature (1:2000) AU17) Analisi del patrimonio edilizio e del sistema del verde (1:2000) AU18) Carta del Sistema Insediativo (1:2000) AU19) Regimi Urbanistici (1:2000) Mezzana AU20) Bilancio urbanistico: reti tecnologiche, sistema viario e delle attrezzature (1:2000) AU21) Analisi del patrimonio edilizio e del sistema del verde (1:2000) AU22) Carta del Sistema Insediativo (1:2000)
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AU23) Regimi Urbanistici (1:2000) AU24) Zona sportiva e ricettiva (1:2000) All. AU24 “Album fotografico”