dott.ssa laura elena pacifici c.a.r.a – castelnuovo di porto emigranti immigrati migranti
TRANSCRIPT
Dott.ssa Laura Elena PacificiC.A.R.A – Castelnuovo di Porto
“EMIGRANTIIMMIGRATI
MIGRANTI”
La vita non è sempre un fumetto
“EMIGRANTI IMMIGRATI MIGRANTI”
• L’Italia si è trasformata da Paese
di emigrazione
“EMIGRANTI IMMIGRATI MIGRANTI ”
• Attualmente la popolazione straniera
residente in Italia ammonta a circa 3
milioni 900 mila persone, facendo così
registrare un incremento di 462 mila
unità, il 12,6% in più rispetto al 1
gennaio 2008.
( stime Istat del 1 gennaio 2009 )
• La popolazione residente straniera
costituisce il 6,5% del totale (5,8% nel
2007).
• Le cittadinanze straniere
maggiormente rappresentate sono
quelle rumena (772 mila), albanese
(438 mila) e marocchina (401 mila) che
cumulate costituiscono il 40% delle
presenze.
• I richiedenti asilo vanno
accolti – come previsto dalle
direttive europee sull'asilo -
per il periodo necessario alle
Commissioni territoriali per il
riconoscimento dello status
di rifugiato.
Il Rifugiato è’
• Una persona
che:
“Per un fondato
timore di
persecuzione …”
...Per Motivi
• Di razza
• Religione
• Nazionalità
• Gruppo sociale
• Opinione politica
“…SI TROVA FUORI DAL PAESE DI CUI HA LA CITTADINANZA, E NON PUO’ O NON VUOLE, A CAUSA DI TALE TIMORE, AVVALERSI DELLA PROTEZIONE DI TALE STATO…”
Convenzione di Ginevra 1951
Art.14 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
“Ogni individuo ha
diritto di cercare e
godere in altri paesi
asilo dalle
persecuzioni”
L’ Art. 10 della Costituzione Italiana
Riconosce il diritto d’asilo nel nostro
Paese a chi non può esercitare le libertà
democratiche nel proprio Stato
Centri di
Accoglienza
Nazione di provenienza
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5
10
15
20
25
30
35
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%Variabili Demografiche
Variabili Demografiche
Sesso
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M89%
Piramide delle età
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0
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17
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29
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37
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frequenze assolute
femmine
maschi
Nel Centro di accoglienza sotto la Direzione del Servizio 2° Interventi Emergenza della Croce Rossa Italiana, quotidianamente lavorano insieme per assistere gli ospiti nel miglior modo possibile 72 operatori:
• CRI ( logistici, volontari*, medico D.S.;)• Personale sanitario• operatori socio assistenziali ( psicologi, mediatori
culturali e linguistici, assistenti sociali)
Operatori
Dei 32 operatori socio assistenziali 8 sono mediatori culturali dell’associazione CIES
* Supporto componenti volontaristiche su media settimanale
Gli operatori della CRI svolgono le seguenti attività di base stabilite nella Convenzione:
• Primo ascolto e accoglienza• Supporto psicologico individuale e di gruppo delle categorie
vulnerabili• Assistenza sociale (“ricongiungimento” di familiari che si trovano
negli altri centri di accoglienza, segnalazione degli ospiti alla seconda accoglienza, iscrizione dei neonati all’anagrafe …)
• Mediazione linguistica e culturale a supporto dell’amministrazione, della direzione, della mensa, del presidio sanitario
• Orientamento legale (informazioni sulle qualifiche e le procedure per ottenere il riconoscimento della protezione internazionale, assistenza nell’elaborazione della memoria integrativa)
• Attività di formazione
Attività socio-assistenziali
In seguito al prolungarsi dei tempi di permanenza gli operatori hanno avviato le seguenti attività che non erano previste dalla Convenzione:
• Seminari informativi sul contesto sociale, culturale e lavorativo italiano.
• Attività ludico-ricreative per i bambini all’interno del Centro in collaborazione con i pionieri della CRI di Morlupo e presso il Centro ricreativo del Comune di Castelnuovo in collaborazione con la cooperativa sociale “Myosotis m. m.”.
• Attività sportive per gli adulti in collaborazione con la società sportiva “Castelnuovese calcio” e l’Associazione culturale “Le Pleiadi”.
• Cineforum sull’intercultura.
Attività socio-assistenziali
Progetti: corso di educazione civica; tour virtuale nelle città italiane; corso di geografia fisica, politica ed economica; corso di storia; allenamenti e tornei di pallavolo e pallacanestro in collaborazione con l’associazione ASI.
Sono state avviate attività di empowerment degli ospiti:
• Laboratori di cucina e sartoria• Orientamento al lavoro (valutazione e bilancio delle
competenze, elaborazione CV)• Seminari sui diritti e i doveri dei richiedenti protezione
internazionale• sui servizi offerti dal territorio e le relative modalità di accesso
e fruizione
si sta costruendo una rete di enti, associazioni e società locali che funga da supporto all’inclusione sociale e lavorativa degli ospiti
Progetti:
Ciclo di seminari sull’orientamento al lavoro regolare in collaborazione con l’UGL
Attività socio-assistenziali
Tenendo in considerazione la prospettiva di genere e la particolare vulnerabilità delle donne e delle mamme sono stati organizzati:
• Incontri in collaborazione con il Presidio sanitario e con l’associazione “I diritti civili nel 2000 – Salvabebè / Salvamamme” per il sostegno alla genitorialità
• Festa della donna• Incontri sulle materie di genere (Mutilazioni Genitali
Femminili, Diritti delle donne e delle madri) in collaborazione con l’associazione “I Nostri Diritti - NO.DI.”
Progetti:
Spazio per la cura dei bambini per le neomamme in collaborazione con i medici del Presidio sanitario
Attività socio-assistenziali
La sensibilizzazione del territorio sui richiedenti protezione internazionale attraverso l’incontro e lo scambio culturale è stata realizzata mediante:
• La partecipazione a convegni organizzati presso il Comune di Castelnuovo di Porto.
• La realizzazione di progetti individuali di integrazione dei bambini stranieri iscritti presso la scuola elementare di Castelnuovo di Porto in collaborazione con le insegnanti.
• Il supporto all’organizzazione del concerto della compagnia “La Castelluzza” organizzato dal Comune di Castelnuovo di Porto.
• Organizzazione di un convegno di sensibilizzazione dei cittadini italiani dei Comuni di Castelnuovo di Porto, Fiano Romano, Riano, Capena e Monterotondo sulle condizioni dei richiedenti protezione internazionale.
Progetti:
“In viaggio tra identità e diversità: dal pre-giudizio al giudizio consapevole” elaborato dalla cooperativa sociale “Myosotis m. m.” per le scuole secondarie di primo grado
Attività socio-assistenziali
Per quanto riguarda la procedura di riconoscimento della protezione internazionale, la Direzione ha ritenuto indispensabile avvalersi della collaborazione di alcune specifiche figure professionali:
• Legale per l’assistenza dei diniegati nel ricorso avverso alla decisione della Commissione territoriale e per la raccolta della storia
• Medico legale per l’accertamento e la certificazione di torture e violenze subite dai richiedenti protezione internazionale
• Psicanalista/psichiatra esperto in patologie post-traumatiche dei richiedenti protezione internazionale per la supervisione degli operatori dell’ufficio socio assistenziale ed in particolare degli psicologi.
Attività socio-assistenziali
• Oggi è possibile ricostruire in modo
sufficientemente accurato il profilo
epidemiologico della popolazione
immigrata.
• Che cosa è l“effetto migrante
sano”?
• Il patrimonio di salute in dotazione ai
migranti più o meno rapidamente si
depaupera a causa della continua
esposizione ai fattori di rischio presenti
nel Paese ospite: “effetto migrante
esausto”.
• Uno dei più importanti fattori di rischio
è rappresentato dalla difficoltà di
accesso ai servizi sociosanitari.
“EMIGRANTI IMMIGRATI MIGRANTI”
THE GOOD ENOUGHGUIDE
• Sia l'assistenza sia qualsiasi
programma di prevenzione debbono
tenere conto del contesto generale
offrendo una particolare “protezione”
ai gruppi a maggiore vulnerabilità.
• Si è provveduto ad identificare:
– Gruppi maggiormente vulnerabili
– I più importanti problemi sanitari
– Definire delle priorità
– Fissare degli obiettivi
• Le attività riguardano :
– l'organizzazione di una struttura
sanitaria appropriata
– il controllo delle malattie transmissibili
– l'epidemiologia correlata
– l'alimentazione e la nutrizione
– l'acqua e i problemi igienici, sia di
comunità che personali
– l’educazione alla salute
Rapport sur la santé dans le monde 2008 WHO
• Les soins ne devraient cependant pas se limiter au moment où le patient vient consulter ni être confinés dans les quatre murs de la salle de consultation. Le souci d’obtenir des résultats impose une approche conséquente et cohérente de la prise en charge du problème du patient,jusqu’à ce que ce problème soit résolu ou que le risque justifiant un suivi ait disparu.
• La popolazione del CARA è stata
sottoposta, nel rispetto della normativa
vigente a livello nazionale ed
internazionale, a screening specifici con
finalità di tutela di salute individuale e
collettiva .
• Le malattie prese in considerazione:
tubercolosi, epatiti B e C, sifilide, HIV,
parassitosi intestinali.
Screening di alcune
malattie infettive
• “COMMUNITY HYGIENE” e « HYGIENE
PROMOTION »
• Si è dato un particolare risalto ai
temi dell’ educazione alla salute al
fine di favorire i comportamenti
positivi in tal senso.
Programmi Specifici
« Health and Food » : si tratta di un
programma specifico per insegnare in
particolare alle mamme o future mamme
a conoscere i valori nutritivi dei
principali alimenti, con lo scopo di
indirizzarne al meglio le scelte
nutrizionali della propria famiglia ma
anche in senso più ampio della comunità.
“EMIGRANTI IMMIGRATI MIGRANTI”
Rapport sur la santé dans le monde 2008 WHO
• L’accès aux dossiers médicaux et
aux résumés d’hospitalisation, qu’ils
soient électroniques, conventionnels
ou détenus par le client, améliore le
choix du traitement et la
coordination des soins.
L'ORGANIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA
SANITARIA APPROPRIATA ha richiesto la
standardizzazione dei protocolli di trattamento
e la selezione dei farmaci essenziali
corrispondenti ai bisogni identificati.
• Il personale sanitario formato da un’équipe di :
• nove medici. Tutto il team, con esperienza in
PVS, parla correttamente francese e inglese.
Del team fanno parte anche un infettivologo
camerunense e una pediatra somala.
• nove infermieri professionali
• Infermiere Volontarie della CRI
L’ambulatorio è aperto h.24
– In media viene fornita assistenza sanitarie a un numero
di ospiti fra tra i 30 e i 60.
La struttura dispensa, oltre al primo soccorso, due livelli di
assistenza
– livello primario : assistenza comunitaria e di medicina
di base
– livello secondario : assistenza specialistica
(infettivologica, pediatrica, internistica e neurologica).
Solo per il livello terziario ( necessità di esami strumentali o
di consulenze di specialisti non presenti nel team del
CARA) i pazienti vengono inviati in ospedale o in centri
specializzati
Le Attività della Struttura
Consultazioni
• La visita medica, standardizzata secondo le
indicazioni del WHO e CICR, prevede
l’anamnesi raccolta attraverso una serie di
domande che tengono conto delle realtà di
provenienza dei pazienti
• Al momento del loro arrivo al CARA, gli ospiti
vengono sottoposti a visita medica con
valutazione dello stato nutrizionale e dei
relativi bisogni secondo i parametri dell’età,
sesso, attività, stato fisiologico (gravidanza,
allattamento, crescita) e fattori socioculturali
• Ogni paziente che sia stato visitato presso
il CARA è fornito di un dossier sanitario
composto di una prima parte anamnestica
e di seconda parte concernente le
problematiche sanitarie verificatesi
durante il soggiorno presso il CARA
• L’esame clinico del paziente segue un
ordine rigoroso. Stabilita la diagnosi, si
prescrive la terapia basata su protocolli
internazionali di trattamento.
• Sistema di sorveglianza epidemiologica
che permette, a fronte della corretta
valutazione iniziale della situazione, di
poterla comparare nel tempo con gli
interventi compiuti e le nuove situazioni
creatisi
• Sistema d'allerta precoce per poter
individuare rapidamente possibili
situazioni d’urgenza e mettere in atto
misure preventive o di risposta
all’urgenza.
Risultati
Health as a Bridge for Peace (WHO)
“le questioni sanitarie trascendono le divisioni politiche, economiche, sociali ed etniche tra le persone e forniscono una connessione per il dialogo su molteplici livelli”