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Giugno/Luglio 2012 – n. 99 EURO 12 www.aboutpharma.com Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 N. 46) Art. 1, comma 1, DCB Milano dossier Top Management Farmaceutico: Imparare da Steve Jobs? primo piano prove di dialogo Farmindustria e Assogenerici si parlano. Con la benedizione di Aifa pag 7 biotech un settore in pericolo? Non si può correre con la palla al piede pag 60 focus obesità La prima legge di Homer: non è solo questione di peso pag 70 Estratto della pubblicazione

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Giugno/Luglio 2012 – n. 99EURO 12

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dossier

Top Management Farmaceutico: Imparare da Steve Jobs?

primo piano

prove di dialogoFarmindustria e Assogenerici si parlano. Con la benedizione di Aifapag 7

biotech

un settore in pericolo?Non si può correre con la palla al piedepag 60

focus

obesitàLa prima legge di Homer: non è solo questione di pesopag 70

Estratto della pubblicazione

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EDITORIALE––

L’Italia della Sanità ha il problema dei nu-meri. Abbiamo tante cifre a disposizione,

ma forse non sappiamo che far-cene. Sappiamo che in Calabria si pagano farmaci e dispositivi con oltre 1.400 giorni di ritardo, ma “saperlo” ci porta dei migliora-menti? Altrettanto bene sappia-mo che in Piemonte o in Friuli gli stessi pagamenti sono realiz-zati in circa 40 giorni: e dunque? Un dato riguardante le ricadute cliniche, organizzative ed econo-miche di un trattamento in Lom-bardia è utile a chi sta raccoglien-do lo stesso dato in Puglia o in Campania? Conoscere la classifi -ca dei migliori o peggiori ospeda-li, con caratteristiche di eccellen-za connesse, serve a “qualcuno” per sviluppare modelli comples-sivi di miglioramento delle per-formance? Le agenzie lavorano, collezionano, confrontano e pro-ducono, ma “qualcuno” può e vuole utilizzare ciò che i numeri ci raccontano?

Altri numeri, sempre sull’orlo della follia? Vediamo: per non farci mancare democraticamen-te nulla, ci siamo attrezzati con oltre 250 comitati etici Regiona-li, di Aziende Ospedaliere, di Asl, di Irccs, di Università, di Fon-dazioni e di altri Enti accreditati. E poi abbiamo sviluppato un bel numero di Commissioni regionali e provinciali del farmaco. Il coinvolgimento complessivo in termini di persone è quantifi -cabile nell’ordine di qualche migliaio di “esperti” (… a proposito di spending review). Inoltre, per confermare nel mondo la pro-verbiale creatività italiana abbiamo dato vita a circa 1.000 pron-tuari regionali, provinciali, di area vasta e di singoli complessi ospedalieri. Ovviamente tutti differenti tra loro. Per non parlare

GIUGNO/LUGLIO 2012

Walter Gatti AboutPharma and Medical Devices

dei protocolli. Bei numeri anche questi. Ma il tutto serve al citta-dino per essere curato meglio? Questi numeri servono davvero alla sanità tricolore? E ancora: sborsare un miliardo di euro – cioè una cifretta di uno con nove zeri a seguito – per un pay back ritardatario porterà in termini concreti a qualcosa di nuovo op-pure è solo una voragine tempo-raneamente colmata?

È il paradosso dell’epoca dei dati: siamo sovrastati da mon-tagne di numeri, di cifre e di decimali, dall’assommarsi robo-ante di nuove commissioni ed esperti, da periodiche percen-tuali e analisi di differenziali, ma qualcuno sa governare tutto questo bel polpettone aritmeti-co? Intendiamoci: non farmaco-economisti o esperti di Hta, ma qualcuno che abbia il mandato di tirare le somme con forza di sintesi. Qualcuno che sia in grado di governare sapendo di non dover rispondere con follia localistica solo a un territorio di pochi chilometri quadrati, ma a tutto il Paese.

Abbiamo le cifre, sappiamo quel-lo che funziona, sappiamo quello

che non funziona, conosciamo gran parte delle problematiche e degli indicatori che portano a buchi, disavanzi, scompensi. I numeri non sono impazziti. Ci sono e parlano, nella loro asetti-ca magnanimità. Ma ascoltare la voce delle cifre è utile, oppure è un fastidio nell’Italia del federalismo mancato? O peggio an-cora è, come ci insegnano i partiti all’indomani delle tornate elettorali, una soggettiva applicazione di criteri ballerini? Se neanche i numeri sono oggettivi, da dove si riparte per rimette-re in piedi la Sanità italiana?

Numerisenza governo

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SOMMARIO––

sommario

n. 99 – giugno/luglio 2012

01 EDITORIALE

Numeri senza governo

07 FOCUS ON

Farmaco, ripartiamoFarmindustria e Assogenerici si parlano. Con la benedizione di Aifa

10 ATTUALITÀ

Il terremoto nel distretto biomedicale, Salute pubblica mondiale e diagnosi molecolare

14 FLASH NEWS

Spesa sanitaria verso + 2,2%, tagli in vista. Ok Ue per nuovo antidiabetico, farmaco orfano e antipsicotico. Fiducia in crescita per l’industria MD

19 CONGRESSI ED EVENTI

I convegni appena conclusi e i prossimi appuntamenti

24 TEMPI DI PAGAMENTO

La PA non migliora tempi e crediti verso le Pharma

26 POLITICA SANITARIA

I Lea in tempo di crisidi Francesco Saverio Mennini, professore di Economia e Management Sanitario, Università di Roma Tor Vergata

28 INTERNAZIONALE

Copenhagen Roadmap: il diabete con il paziente al centro Prevenzione, diagnosi e intervento terapeutico precoce, miglior gestione e controllo della malattia. Queste le keyword internazionali per la lotta alla patologia

32 MEDICI, SCIENZA E SSN

Le Linee Guida per le malattie renali a disposizione dei medici di famiglia italianidi Rosanna Coppo, Presidente della Società Italiana di Nefrologia (Sin) e Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg)

34 COVER – DOSSIER

Pharma-management: imparare da Steve Jobs?37 Cristelli: la leadership è strategia, coraggio e… follia

Incontro con l’Amministratore Delegato di Sanofi Pasteur MSD Italia, innamorato di Apple, che spiega perché serve una rivoluzione culturale, in azienda e in tutto il settore Salute

40 Colli: bisogno di maestri e di nuove fi losofi e aziendaliCome si impara a guidare una farmaceutica, anche in tempo di crisiIntervista all’Amministratore Delegato di Takeda Italia

44 Pharma 3.0: una nuova cultura per i vertici delle farmaceutichedi Giorgio Del Mare ed Emanuele Rigon, Methodos S.p.A.

47 RESPONSABILITÀ SOCIALE

La Responsabilità Sociale nel mondo sanitariodi Marino Nonis, Direttore Sanitario Ospedale Cristo Re, Roma

49 Unicef: una Csr a misura di bambinoIntervista a Bo Voktor Noland, Senior Adviser, - UNICEF - PFP - Corporate Social Responsibility Section

51 AZIENDE

Innovazione come soluzione globale, la ricetta anticrisi di MedtronicIntervista a Rob Ten Hoedt, Vicepresidente

54 Indipendenti per investireNessuna prossima quotazione per Boehringer Ingelheim ma investimenti in R&S e nei Paesi Brics

EditoreAboutPharma srl a socio unico Via Piccinni 2, 20131 Milanowww.aboutpharma.com [email protected]

Direzione, Redazione, Amministrazione, PubblicitàAboutPharma srl a socio unico Via Piccinni 2, 20131 Milanowww.aboutpharma.com [email protected]

Direttore ResponsabileMassimo [email protected]

Coordinamento EditorialeWalter [email protected]

Direttore CommercialeDomenico Mancini [email protected]

In redazioneValentina Fizzottivfi [email protected] Adiam [email protected] [email protected] [email protected] [email protected]

Progetto grafi co e impaginazioneStudio Priori & CIn collaborazione conBarbara BorgonovoMatteo RubertVito Manolo Roma

IllustrazioniVito Manolo Roma

Hanno collaborato in questo numeroFabrizia Puca Marco Giorgetti Silvia Maria BusettiMichela VugaMariangela Focacci FarmindustriaFrancesco Saverio MenniniUniversità di Roma Tor VergataRosanna CoppoSocietà Italiana di NefrologiaClaudio CricelliSocietà Italiana di Medicina GeneraleGiorgio Del Mare Methodos S.p.A.Emanuele RigonMethodos S.p.A. Marino NonisOspedale Cristo Re, RomaPhilip T. JamesInternational Association for the Study of Obesity

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SOMMARIO––

56 DALLA FILIERA

Lameplast: produrre solo in Italia ed esportare in tutto il mondoIntervista al presidente, Giovanni Ferrari

60 SOTTO LA LENTE

La fatica di essere biotech in ItaliaIl biotech nel nostro Paese continua ad avanzare nonostante le diffi coltà economiche e le scarse politiche di sostegno. Ecco i risultati del Rapporto sulle Biotecnologie in Italia 2012

64 Sidoli: senza strategia il biotech lotta per stare a gallaIntervista al Presidente di Assobiotec

66 NON SOLO BUSINESS

Il matrimonio fra arte e pharma secondo Alfa Wassermann Una storia che inizia dalla passione del fondatore e arriva in azienda. Intervista a Silvana Spinacci, Comunicazione Alfa Wassermann

70 FOCUS

Obesità: non solo questione di pesoPotrebbe diventare l’epidemia del XXI secolo, con forti ripercussioni sulle fasce più deboli della popolazione. Gli esperti chiedono a governi, aziende e professionisti della Sanità misure per invertire la tendenza

71 OverviewIn Italia e nel mondo: l’obesità in attesa di defi nizioneParlano Enzo Nisoli, Presidente della Società Italiana dell’Obesità (Sio) e Philip T. James, Presidente della International Association for the Study of Obesity (Iaso)

74 RicercaDagli studi sulle cause, nuovi target terapeuticidi Michele Carruba, Direttore del Centro di studio e ricerca sull’obesità dell’Università di MilanoDal tessuto bruno una nuova strategia contro l’obesità: l’attivazione termogeneticadi Saverio Cinti, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Università Politecnica delle Marche, Ancona

75 TerapiaQuali cure per obesità e malattie correlate?di Riccardo Dalle Grave, specialista in Scienza dell’alimentazione ed endocrinologia Unità di Riabilitazione Nutrizionale. Casa di Cura Villa Garda. Garda (VR)

76 Gestione del rischio cardiovascolare nel paziente obesodi Gianluca Perseghin, medico specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio obesità e dismetabolismo, Ospedale San Raffaele Milano

77 Chirurgia metabolica: la nuova frontiera della terapiaIntervista a Francesco Rubino, Direttore del Centro di chirurgia del diabete al Weill Cornell Medical College di New York

78 PazientiL’obesità sia riconosciuta come malattiadi Angela Ferracci, Presidente Cido - Comitato Italiano per i Diritti delle persone affette da Obesità e disturbi alimentari

79 JOB IN PHARMA

Offerte di lavoro81 I giganti dell’alimentare cercano lauree Farmaco-scientifi che

di Marianna Cova, partner di Cova&Weaver Associati, Executive Search in Marketing e Comunicazione

82 AFFARI REGOLATORI

Aggiornamento su delibere, leggi e sentenze in Sanità

84 IN & OUT

I passaggi di poltrona nel farmaceutico e in Sanità

86 MEDIA, DIGIT & BOOKS

Una selezione di novità dal mondo dell’editoria tradizionale e digitale

88 L’ULTIMA PAROLA

Blockbusterdi Sergio Liberatore, General Manager IMS Health Italia

Michele Carruba Università di MilanoSaverio CintiUniversità Politecnica delle MarcheRiccardo Dalle Grave Casa di Cura Villa GardaGianluca PerseghinOspedale San Raffaele MilanoAngela Ferracci Comitato Italiano per i Diritti delle persone affette da Obesità e disturbi alimentariMarianna CovaCova&Weaver AssociatiLaura CrippaTemas, a Quintiles companySergio LiberatoreIMS Health Italia

Abbonamento Annuo (10 numeri)Italia: 95 euroEuropa e Bacino del Mediterraneo: 150 euroExtra continente: 180 euroCopia arretrata: 20 euro (comprese spese di spedizione)

Per [email protected]

StampaHH GLOBAL S.r.l. – Bergamo

AutorizzazioneTribunale di Milano n. 451 del 20/09/2002

Tutto il materiale inviato non verrà restituito e resterà di proprietà dell’Editore. Lettere ed articoli fi rmati impegnano solo la responsabilità degli Autori. Le proposte pubblicitarie impegnano la sola responsabilità degli inserzionisti.

L’Editore si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali pendenze, relative a testi, illustrazioni e fotografi e con gli aventi diritto che non sia stato possibile contattare.© AboutPharma and Medical DevicesÈ vietata la riproduzione anche parziale di testi e immagini presenti su tutta la rivista.

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FOCUS ON––

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P er fortuna tra gente intelligente c’è sempre una prima volta. L’occasione in cui ci si guarda in faccia e – ben

oltre i reciproci comunicati stampa – ci si capisce. Per la prima volta i mondi di-versissimi che si sono scontrati nei mesi scorsi sul tema della liberalizzazione del generico hanno trovato la buona volontà per sedersi al tavolo e parlarsi. Per dirsi francamente che tutto il settore della sa-lute e del farmaco ha bisogno di coesio-

Farmaco, ripartiamo

il 10 maggio scorso. Serve un luogo di confronto, autorevole, progettuale, con-diviso. Un tavolo dal forte peso politico. E questo tavolo bisogna convocarlo in fret-ta, ha detto il Presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, perché i nuovi mo-delli di Sanità e di governance non si vedo-no ancora all’orizzonte, mentre il pay back incombe e l’industria del farmaco potrebbe ritrovarsi con altre tasse. Il tema del conve-gno era “‘Farmaci generici e innovatività:

ne, non di schermaglie. Quello che serve per ripartire, a questo punto, è un tavolo: un gruppo di lavoro allargato per compe-tenze a cui partecipino tutti, ma proprio tutti, gli attori del sistema sanitario e far-maceutico italiano.

Per la prima volta su questo erano tutti d’accordo, da Farmindustria ad Assogene-rici, dall’Agenzia del Farmaco alle Com-missioni parlamentari, riuniti in Senato per il primo Focus On di AboutPharma,

Pani, Foresti e Scaccabarozzi: per la prima volta gli attori primari del sistema farmaceutico italiano concordano che un tavolo comune è l’unica via d’uscita. Parlando con AboutPharma and Medical Devices di generici e innovazione

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A cura della Redazionedi AboutPharma and Medical Devices

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FOCUS ON––

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tra sostenibilità e sviluppo”, perché proprio i generici potrebbero rappresentare il mez-zo ideale per dare una svolta a un sistema incartato, fra tagli e tetti. Tra la platea e il tavolo dei relatori c’era tutta la Sanità, le istituzioni e il privato che conta, dall’Aifa ad Assogenerici, dalle università alle socie-tà scientifi che, da Farmindustria alla XII Commissione del Senato. Proprio perché per concordare strumenti e strategie ne-cessarie alla quadratura del cerchio, dal confronto più ampio possibile fra le parti coinvolte non si può assolutamente prescin-dere. “Il primo errore di fondo che faccia-mo tutti parlando di farmaco equivalente – ha spiegato Giorgio Foresti, Presidente di Assogenerici – è parlare sempre di ‘rispar-mio’. Bisogna parlare invece di ‘equilibrio’, un corretto utilizzo del generico potrebbe portare un disavanzo positivo di milioni di euro, da mettere a sistema per favorire le cure innovative”. Ovvero, il contenimen-to della spesa pubblica ottenuto attraverso un maggior utilizzo dei farmaci a brevetto scaduto ed equivalenti potrebbe liberare ri-sorse da riutilizzare per fi nanziare nuove ri-cerche all’avanguardia. Questo però da noi, sinora, non è mai accaduto, anzi da Farmin-dustria dicono da sempre che le aziende far-maceutiche sono state “il bancomat” del si-stema. “Eppure tutti i Paesi sono intervenuti perché la diffusione dei generici favorisse lo

sviluppo – ha spiegato Foresti –, ad esempio la Gran Bretagna. Dove è alta, rappresenta un volano per l’innovazione”.

In Italia invece il consumo dei generici ha subito una pericolosa frenata, e questo dato preoccupante è stato più volte sotto-lineato da Foresti. In quanto a penetrazio-ne, poi, siamo molto indietro rispetto ad altri Paesi. Nonostante, a conti fatti, con-vengano: “I generici sono una risorsa – ha spiegato il direttore scientifi co dell’Accade-mia Nazionale di Medicina, Nello Martini – perché consentono di risparmiare 600 milioni di euro in due anni”. Ma il proble-ma del nostro Paese, spiegano gli esperti, è soprattutto culturale. Prima di tutto fra i pazienti, che, come ha chiarito il farmaco-logo Achille Caputi della Sif, non si fi dano ancora pienamente dei generici, soprattut-to dal punto di vista qualitativo. E poi fra i medici, che “non possono più delegare la responsabilità del contenimento della spe-sa attraverso l’appropriatezza delle prescri-zioni e i generici”. “Per garantire l’accessi-bilità serve una penetrazione maggiore del farmaco generico – ha confermato anche il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani –. La questione è etica e culturale: saremo anche il Paese di Galileo ma la scienza qui ha ben poco peso sulla salute”. Intervento centrale del convegno, quello di Pani è sta-to anche un intervento-invito: guardiamo

al cittadino, abbandoniamo vecchie logi-che di comparti non comunicanti, osser-viamo quello che accade fuori dal nostro Paese, smettiamo di dire che il problema “sono gli altri”. “Ognuno dei presenti sta-mattina ha una responsabilità istituziona-le, scientifi ca o aziendale, ma soprattutto sociale: è il Paese che oggi ci chiede delle risposte e non solo delle lamentazioni. Il Paese chiede a tutti di entrare nella squa-dra dello sviluppo, perché oggi non c’è più nessuno che può vincere da solo: la vitto-ria di ognuno dipende solo dalla vittoria di tutto il sistema”.

Non si vince da soli: fredda verità. Così come gelida verità è che il dl sulle libera-lizzazioni – fortemente voluto da Mario Monti, da Antonio Catricalà e dal Ministro Balduzzi, avrebbe dovuto risolvere tutto, o per lo meno dare linfa allo sviluppo, e invece ha lasciato la situazione immutata. Se da un lato i medici devono informare il paziente sull’esistenza di generici, dall’al-tro possono imporre la dicitura “non so-stituibile”. E l’atteggiamento di medici e farmacisti, ha spiegato Sergio Liberatore dell’istituto di analisi Ims, non cambierà affatto. “Doveva essere un volano per far-maci generici – ha commentato Foresti – invece il decreto liberalizzazioni ha pro-dotto l’effetto, come avevo immaginato, di spingere i prodotti griffati e di bloccare gli

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equivalenti. Normalmente il mercato del farmaco generico in media cresceva, mese su mese, del 15%. Nel mese di aprile questa percentuale è passata al 5% e ci aspettiamo un peggioramento a maggio. Da aprile è diventata quasi costante la pratica per cui i medici prescrivono il farmaco con brand aggiungendo la dicitura ‘non sostituibile’, con il risultato che ormai i pazienti sono obbligati a pagare la differenza, perché i farmacisti non possono più sostituire i me-dicinali. Il decreto è stato scritto talmente male da essere lasciato a interpretazione e il risultato è questo”. Anche secondo il Pre-sidente di Federfarma, Annarosa Racca, la norma è stata scritta frettolosamente e non porta benefi ci a nessuno.

E dunque, che fare? A rilanciare il di-scorso più avanti ci ha pensato il Presiden-te di Farmindustria, Massimo Scaccaba-rozzi, per il quale è ora di fi nirla di dare la colpa al farmaco: “incide solo per il 16 per cento sulla spesa sanitaria. La spesa farmaceutica, poi, è aumentata soltanto del 4%, a fronte del 18% degli altri servi-zi. Semmai ricordiamoci che l’unico costo standard in Italia è quello del farmaco, il più basso d’Europa: il resto è spesa fanta-sma e incontrollata”. Il problema, secondo Scaccabarozzi, è ovviamente la governance complessiva dove il ruolo forte lo stanno oggi giocando le Regioni: “Occorre fare

un discorso di responsabilizzazione e di appropriatezza: se le Regioni che hanno il 38% della popolazione italiana totalizzano il 90% dei disavanzi sanitari, non si può pensare di continuare a lasciare il rubi-netto aperto, tanto poi qualcuno penserà a ripianare”. Perché un risvolto grave, se-condo Farmindustria, è il rischio forte di delocalizzazione delle aziende a fronte di un sistema ballerino e incontrollabile, e di questo bisogna occuparsi in fretta. “Non possiamo non collaborare – ha spiegato – perché altrimenti dopo i tagli ci trovere-mo ancora allo stesso punto”. Per la prima volta i vertici di Farmindustria e Assogene-rici si sono parlati e si sono capiti. Il tutto sotto lo sguardo in un certo senso benedi-cente di Luca Pani, che ha voluto rimanere sino al termine del workshop per sentire il polso di quel mondo di aziende e di spe-cialisti che all’Aifa guarda con attenzione. Ma anche la politica, chiamata spesso in causa ha voluto dire la sua: “Parliamo di tetto alla spesa farmaceutica perché non sappiamo parlare di altro – ha ammesso il senatore Claudio Gustavino, Commissione Igiene e Sanità del Senato – Invece servono premesse di organicità di sistema. Come si può ragionare con 21 prontuari farma-ceutici diversi?”. Certo, “nella situazione in cui siamo ci tocca fare le nozze con i fi chi secchi – ha commentato il senatore

1 Immagini dal panel dell’Evento Focus on di AboutPharma sui Generici

2 Pier Luigi Canonico, Presidente Sif

3 Annarosa Racca, Presidente di Federfarma

4 Claudio Gustavino, Commissione Igiene e Sanità del Senato

5 Luca Pani, Direttore Generale Aifa

6 Nello Martini, Direttore Scientifi co Accademia Nazionale di Medicina

7 Achille Caputi, Presidente del Centro Studi e Ricerche della Public Affairs Association

Antonio Tomassini, Presidente della XII Commissione – che tradotto per noi signi-fi ca dare ai cittadini una Sanità migliore con sempre meno soldi, perché non pos-siamo permetterci di fare aumentare la spesa sanitaria. Il Patto con le Regioni è saltato perché mancano sette miliardi di euro: servono decisioni collettive e prese di responsabilità, perché in alcuni casi spendere oggi potrebbe voler dire anche risparmiare domani. Dobbiamo pensare a un tavolo unico, dispositivi compresi, al-trimenti la coperta, già corta, non basterà mai”. Se lo dice uno che la Sanità la cono-sce come le sue tasche...

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MIRANDOLA, AZIENDE RASE AL SUOLO

Le violente scosse dello scorso 20 maggio e ancora di più quelle del 29 hanno danneggiato gravemente anche il tessuto produttivo del distretto biomedicale di Mirandola, in provincia di Modena. È il più grande in Europa, secondo solo a Los Angeles e Minneapolis: 800 milioni di euro di fatturato l’anno, 70 brevetti in 10 anni. Quasi tutte le 120 aziende, di cui cinque big player (Sorin, Covidien, Gambro Dasco, Bellco e B-Braun Avitum Italia), contano già danni strutturali per un valore di almeno 500 milioni. Se i gruppi multinazionali presenti sul territorio, impegnati con la realizzazione di componenti monouso, apparecchiature per emodialisi, prodotti per la cardiochirurgia, la trasfusione-autotrasfusione, l’anestesia e la rianimazione, sono tutti assicurati con polizze “ombrello”, che coprono i loro stabilimenti nel mondo e risarciranno i danni conseguenti alla scossa tellurica di magnitudo 6 che ha sconvolto la Bassa Modenese e Ferrarese, a rischiare di più il deterioramento fi nanziario sono proprio le piccole aziende che peraltro hanno come cliente prevalente la Sanità italiana i cui tempi di pagamento sono tra i 500 circa dell’Ospedale di Verona agli oltre 1.200 di Bari. Di fronte al blocco quasi totale delle attività rinviare le procedure di gara di Asl e aziende ospedaliere è la priorità assoluta del distretto biomedicale di Mirandola, di cui Assobiomedica si è fatta portavoce, ma pare che questo non si possa fare. “A livello locale, le istituzioni stanno

lavorando molto bene, ma è opportuno che anche il Governo si renda conto del tesoro che abbiamo in questo territorio”, osserva Giuliana Gavioli, responsabile del settore biomedicale di Confi dustria per l’Area Nord della provincia di Modena. Lo Stato ha stanziato inizialmente 50 milioni di euro, ma il danno complessivo potrebbe essere pari o superiore al doppio di quello fi n qui stimato. Intanto tra le molte aziende che riprendono l’attività applicando il metodo Toyota del “fare di più con meno” o spostandosi in altri fabbricati, anche presi in affi tto. La speranza è possibile, ma c’è da vincere una paura più grande di quella che costringe a dormire in auto per settimane: l’essere lasciati soli.

CENSIS: I DISPOSITIVI MEDICI MIGLIORANO LA VITA DEGLI ITALIANI

La Sanità non è solo ospedali e farmaci, la vasta gamma dei dispositivi medici è una componente decisiva della realtà di oltre 11 milioni di italiani, che li utilizzano nel quotidiano e che altrimenti non potrebbero avere la stessa qualità di vita e le stesse opportunità di relazioni familiari, di lavoro e sociali. È quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis per Assobiomedica, che rappresenta le imprese produttrici e fornitrici di dispositivi medici. Secondo l’indagine, 6,3 mln di persone usano tutori, plantari, busti ortopedici e ginocchiere, circa 2,3 mln

adoperano il lettore per la determinazione rapida della glicemia (il glucometro), 1,5 mln si avvalgono di ausili per la mobilità personale, 1,3 mln convivono con impianti cardiostimolatori come il pacemaker; un milione, infi ne, utilizza apparecchi e protesi acustiche di vario tipo.

Gli utilizzatori sono in netta prevalenza anziani (oltre il 46%), anche se è rilevante l’uso di medical device quotidiani tra i 45-64enni (29%) e soprattutto tra gli occupati (31%), che sono ben 3,4 milioni di persone.

Malgrado il settore abbia quindi una forte valenza dal punto di vista sociale, assorbe soltanto una quota limitata della spesa pubblica per la Sanità, tra il 3% e il 5%, ed è frequentemente colpito, denuncia il rapporto, da contrazioni di risorse nei singoli ospedali, nei budget regionali o per applicazione di ticket. Il biomedicale, settore di piccole imprese con un valore complessivo annuo superiore a 9 miliardi di euro, soffre del ritardo nei pagamenti delle forniture e delle misure di contenimento della spesa pubblica. Questo comparto è al centro di strategie di riduzione dei costi che preoccupano i cittadini, i quali ritengono alto il rischio che la pressione sui prezzi di acquisto dei prodotti e delle tecnologie biomedicali si tramuti in uno scadimento della qualità.

Già oggi gli italiani sono disponibili a investire risorse proprie per i dispositivi medici, che si tratti di Tac, Rx o mammografi e di più alta qualità e con minori effetti collaterali o di dispositivi il più possibile personalizzati, modulati sulle proprie caratteristiche ed esigenze specifi che. La ricerca evidenzia, inoltre, il valore della personalizzazione del prodotto: il 59% di chi li utilizza nella vita quotidiana ha potuto scegliere alcune caratteristiche fondamentali del proprio dispositivo (e chi ha potuto scegliere risulta poi più soddisfatto). Il 69% degli italiani è disposto a pagare di più di tasca propria per avere un dispositivo personalizzato, adattabile alle proprie esigenze.

Gli italiani hanno nel complesso grandi

ATTUALITÀ––

Il valore dei medical device. I generici spiegati agli anziani

il terremoto nel

distretto biomedicale,

salute pubblica

mondiale e diagnosi

molecolare

Estratto della pubblicazione

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aspettative da queste tecnologie. Quasi il 60% degli italiani pensa che la necessità di contenere la spesa sanitaria acquistando prodotti medicali al prezzo più basso determini seri rischi per la salute. Il 44% ritiene che ciò stia già accadendo, il 14% che avverrà in un prossimo futuro. Dai dispositivi medici gli italiani si attendono un innalzamento della qualità della vita ed effi cacia delle cure: il 74% considera i soldi pubblici spesi per acquistare tecnologie medicali come un investimento utile, e non come un costo da tagliare. Per il futuro, il 49,5% degli intervistati si aspetta che i dispositivi medici aiutino a praticare cure e terapie meno invasive, il 42% che contribuiscano a individuare precocemente le patologie, il 36% che mettano a disposizione dei cittadini strumenti sempre più semplici che possano essere utilizzati autonomamente senza dover ricorrere ai professionisti sanitari, il 20% che mettano a disposizione ausili sempre più personalizzati.

OBIETTIVI OMS: MAGGIORE COPERTURA DEI VACCINI E USO APPROPRIATO DELLE RISORSE

È necessario raggiungere il 20% dei bambini che nel mondo non ha ancora accesso ai vaccini basilari con l’immunizzazione: questo l’obiettivo prioritario emerso durante i lavori della 65ª Assemblea generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). La World Health Assembly, che si è conclusa il 26 maggio scorso

a Ginevra e ha visto la partecipazione di 3.000 delegati da tutti i 194 Stati membri dell’Oms, ha adottato 21 risoluzioni su un ampio raggio di questioni di Salute pubblica mondiale. Tra le decisioni più importanti quella di predisporre un Piano d’Azione Globale sui vaccini (Global Vaccine Action Plan, Gvap) per assicurare un accesso equo nel mondo alle immunizzazioni già esistenti. Nel dettaglio bisogna rafforzare la routine di immunizzazione per raggiungere target di copertura minima, introdurre migliori formulazioni e spronare lo sviluppo di tecnologie e vaccini di nuova generazione. Il Gvap dovrebbe aiutare, dunque, a ridurre la mortalità infantile, che è anche il quarto degli obiettivi di sviluppo concepiti dall’Onu nel 2000 e che dovrebbero essere raggiunti entro il 2015.

Ma quello dei vaccini non è stato l’unico tema discusso dall’assemblea: si è parlato anche di accesso universale ai sistemi sanitari. A questo proposito il Ministro della Salute Renato Balduzzi, intervenuto alla World Health Assembly, ha sottolineato che il tema dell’accesso universale ai sistemi sanitari è cruciale perché la crisi economica rischia non soltanto di arrestare il cammino verso la copertura sanitaria universale di quei Paesi che hanno un basso livello di protezione assistenziale, ma comporta allo stesso tempo un dibattito all’interno dei Paesi che hanno questa copertura. La risposta del recente Rapporto Oms sulla Salute nel mondo parla chiaro: non si tratta di indebolire la copertura universale, quanto di dotarsi di migliori sistemi di acquisto e di razionalizzazione delle procedure di fi nanziamento e di amministrazione. Tra gli obiettivi principali dell’organizzazione per i prossimi anni, come ha ribadito la direttrice generale dell’Oms, Margaret Chan, quello di fare un uso migliore delle risorse. Importante anche l’impegno preso dall’Organizzazione Mondiale della Salute nell’arrivare a una copertura sanitaria totale nei territori palestinesi occupati, Cisgiordania e Striscia di Gaza.

FIBRILLAZIONE ATRIALE: ECCO LA CARTA GLOBALE DEL PAZIENTE

È nata la Carta Globale del Paziente con Fibrillazione Atriale (Fa), un documento promosso in 39 paesi, dalle 70 maggiori associazioni di cura ed associazioni di pazienti con problematiche cardiologiche. Il documento è stato recentemente presentato anche in Italia, presso la biblioteca del Senato, durante il workshop “Fibrillazione Atriale e Ictus evitabile: dalla prevenzione alle prospettive terapeutiche attraverso percorsi gestionali a misura di cittadino”, organizzato dalla Fondazione Charta con il patrocinio, tra gli altri, del Senato e di Cittadinanzattiva, e il supporto non condizionato di Bayer. La Fa è una aritmia cardiaca, spesso asintomatica, che causa il 20% di tutti gli ictus trombo-embolici. Sono 6 milioni in Europa le persone affette e in Italia sono circa 250.000, ma si stima che già nel 2020, il numero salirà a circa 300.000. L’Ictus è responsabile di più morti di quelle attribuite all’Aids, alla Tubercolosi e alla malaria messi insieme e costituisce la seconda causa di morte a livello mondiale. Rappresenta inoltre la prima causa di invalidità e la seconda di demenza con perdita di autosuffi cienza, risultando particolarmente gravoso in termini di incidenza dei bisogni assistenziali. Il costo medio annuo di un paziente con disabilità grave, è di circa 30mila

AIFA: AL VIA IL NUOVO REGOLAMENTO DELL’AGENZIA

Dal 23 maggio entrano in vigore le modifi che introdotte dal nuovo Regolamento dell’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa). Il Decreto del Ministro della Salute sulla “Modifi ca al regolamento e funzionamento dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)” è stato pubblicato sulla Gazzetta Uffi ciale n. 106 del

8 maggio 2012. Tra i cambiamenti più signifi cativi, è stata introdotta la possibilità per il Consiglio di Amministrazione (CdA) di modifi care l’assetto organizzativo dell’Agenzia, su proposta del Direttore Generale. Vengono poi ridefi nite le composizioni della Commissione Tecnico-Scientifi ca (Cts) e del Comitato Prezzi e Rimborso (Cpr), che saranno formate da dieci membri ciascuna, dei quali tre verranno nominati dal Ministero della Salute, uno dal Ministero dell’Economia

e quattro dalla Conferenza Stato-Regioni. Il Direttore Generale dell’Aifa e il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità sono componenti di diritto di entrambe le Commissioni. Gli organi collegiali resteranno in carica tre anni e saranno rinnovabili una sola volta (a differenza del precedente regolamento che prevedeva una durata quinquennale e l’impossibilità del rinnovo del mandato); i componenti non di diritto dovranno essere scelti tra soggetti pubblici con esperienza almeno quinquennale in

tema di valutazione, utilizzo clinico e determinazione del prezzo dei farmaci. Introdotto in questo Decreto anche il tema del confl itto di interessi di cui Aifa ha pubblicato uno Regolamento specifi co lo scorso 2 aprile. I componenti non di diritto degli organi collegiali sono infatti tenuti a dichiarare, all’atto della nomina, di non essere in posizione di confl itto di interessi con l’attività delle Commissioni. Inoltre, con l’introduzione di un apposito articolo (19 bis) è prevista l’ipotesi di sospensione dei

componenti delle Commissioni per confl itto di interessi. Infi ne, è stata prevista per ciascuna autorizzazione all’immissione in commercio in corso di validità un diritto annuale di 1.000 euro a carico di ciascun titolare di Aic da corrispondere ad Aifa con tempi e modalità fi ssati con delibera del CdA. Per le piccole e medie imprese l’importo dei servizi e del diritto annuale è ridotto del 25%. Analoga riduzione è applicata anche per i servizi erogati in favore di enti pubblici.

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12 GIUGNO/LUGLIO 2012

specifi che alterazioni genetiche che colpiscono le cellule tumorali di ciascun paziente. Solo una precisa diagnosi molecolare permette un corretto inquadramento diagnostico, prognostico e terapeutico del malato, consentendo al clinico di utilizzare il farmaco ‘mirato’ che blocca la specifi ca alterazione genetica identifi cata nel singolo paziente”. In oncologia sono state ad oggi identifi cate centinaia di alterazioni genetiche, responsabili delle diverse forme di cancro. La loro individuazione e caratterizzazione dovrebbe permettere, grazie alla diagnostica molecolare, di approfondire la conoscenza dei meccanismi che determinano il comportamento tumorale e quindi identifi care approcci terapeutici sempre più mirati.

I nuovi test di diagnostica molecolare, basati sulla tecnologia Lamp, saranno sul mercato entro la fi ne di quest’anno.

I NUOVI FARMACI MADE IN ITALY ARRIVERANNO DAL DRUG DISCOVERY NETWORK (IDDN)

Mettere a sistema i know how di aziende Pharma e istituti di ricerca italiani per individuare nuove molecole da cui sviluppare farmaci. Questi i contenuti dell’accordo, unico in Europa, siglato a maggio tra Angelini, Dompé, l’Istituto Europeo di Oncologia, l’Istituto Italiano di Tecnologia, Recordati e Rottapharm|Madaus, eccellenze dell’iniziativa Italian Drug Discovery Network (Iddn). Con l’obiettivo di creare una collezione chimica centralizzata di 200.000 molecole, aziende e laboratori pubblici, mettendo in comune il meglio in termini di competenze e mezzi di ciascuna realtà, avranno accesso a risorse che per dimensioni, specializzazione e costi non potrebbero mai avere singolarmente. La scoperta di nuovi farmaci si basa infatti sulla possibilità di effettuare lo screening del maggior numero possibile di molecole al fi ne di determinarne, tra l’altro, le rispettive caratteristiche e potenzialità terapeutiche. Si tratta di un esempio di open innovation, cioè la messa in comune, da parte delle imprese, di idee, conoscenze e risorse nelle aree pre-competitive per migliorare la sostenibilità e promuovere l’innovazione, e conferma la capacità dell’Italia nell’organizzare, avviare e gestire originali progetti competitivi. Le aziende e gli istituti di ricerca ritengono che favorendo una più profi cua interazione tra realtà private e pubbliche del settore farmaceutico e della ricerca scientifi ca rafforzeranno l’effi cacia del loro operato, a vantaggio del nostro Paese, per proporre a tutta la comunità internazionale un originale modello di collaborazione. Tra i possibili sviluppi futuri, attività comuni di tipo scientifi co, informativo e formativo, nonché

euro. Diagnosi precoce, una migliore presenza territoriale e cure appropriate, sono alcune delle urgenze contenute nella Carta e sottolineate da Antonio Tommasini, Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato.

Gli accessi alle cure devono essere uguali e omogenei per tutti, su tutto il territorio nazionale e nell’ambito di una corretta gestione delle risorse, hanno sottolineato nei loro interventi clinici, farmaco economisti e responsabili di programmazione delle cure. La Carta Globale contiene indicazioni per le autorità regolatorie, i governi nazionali, i medici, e tutti gli stakeholder, sugli interventi da attuare per salvare vite, e per ridurre il peso e i costi sociali della Fibrillazione Atriale. Le cinque linee guida sono: diagnosi tempestiva; prevenzione, con creazione dei registri nazionali degli ictus; migliori cure; miglioramento delle conoscenze e della pratica clinica del personale sanitario; tecnologie innovative disponibili tempestivamente e in maniera appropriata.

DA DIASORIN UNA NUOVA TECNOLOGIA PER LA DIAGNOSI MOLECOLARE DEI TUMORI

Si chiama Lamp (Loop Mediated Isothermal Amplifi cation) la nuova tecnologia, a breve disponibile sul mercato europeo, grazie alla quale si potranno identifi care in maniera semplice, rapida e sensibile le alterazioni genetiche (cioè del Dna) delle cellule tumorali. I progressi conseguiti dalla ricerca italiana nello sviluppo di nuove tecnologie nella diagnostica molecolare permettono di raggiungere un signifi cativo miglioramento nella diagnosi e nella conseguente terapia mirata di pazienti, anche pediatrici, affetti dalle diverse forme di leucemie. È questo l’annuncio di DiaSorin – l’azienda che ha ideato e messo a punto la tecnologia Lamp – che ha presentato la novità il 9 maggio a Gerenzano, in provincia di Varese, presso l’Insubria BioPark, polo tecnologico di eccellenza nella ricerca biomedica.

La presentazione è arrivata a pochi giorni dall’acquisizione, da parte di DiaSorin, di NorDiag, azienda norvegese specializzata nell’estrazione automatizzata degli acidi nucleici da diverse matrici biologiche. È stato quindi l’occasione per fare il punto sulle nuove tecniche di diagnostica molecolare applicate all’oncoematologia. Queste forme tumorali – collocabili per frequenza al 5° posto dopo i tumori al polmone, seno, colon e prostata – interessano ogni anno in Italia oltre 8.000 nuovi pazienti, di cui circa 400 sono pediatrici. “La diagnosi molecolare – ha spiegato Andrea Biondi, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale S. Gerardo di Monza – consiste nella identifi cazione e caratterizzazione delle

ampliare le attività di ricerca condivise affi nché anche realtà di rilievo come l’Unione Europea possano sostenere il progetto.

150 CONVEGNI ASSOGENERICI-FEDERANZIANI PER SPIEGARE IL FARMACO EQUIVALENTE

La penetrazione dei farmaci generici in Italia è molto più bassa di quanto avviene invece negli altri Paesi. Alla base c’è un problema principalmente culturale: dei generici si sa ancora molto poco. Per questo Assogenerici lancia una campagna d’informazione sui farmaci equivalenti, dedicata specifi catamente alla popolazione in età avanzata e realizzata in collaborazione con FederAnziani e con il patrocinio dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. “Ogni volta che si creano occasioni per un incontro diretto con i cittadini – ha spiegato il Presidente di Assogenerici, Giorgio Foresti –, che si tratti del rapporto tra paziente e farmacista o di una manifestazione pubblica, con lo scambio di informazioni e la possibilità di dare risposte precise a domande puntuali, si è sempre riusciti a fugare luoghi comuni e leggende metropolitane sul farmaco equivalente. Con la collaborazione di FederAnziani sono certo che faremo una reale opera di educazione sanitaria, non tanto a sostegno di un settore dell’industria farmaceutica, pure strategico, ma a vantaggio della sostenibilità del servizio sanitario”.

La campagna prevede 150 incontri su tutto il territorio nazionale, nei quali medici e farmacisti illustreranno il valore e le opportunità che offrono i farmaci equivalenti, nonché le loro caratteristiche e il loro corretto utilizzo. Prima fi nalità degli incontri è offrire risposte qualifi cate e argomentate da esperti alle domande fondamentali su questo tema: che cos’è un farmaco generico-equivalente e in cosa si differenzia da un farmaco “di marca”? Che cosa si intende per bioequivalenza? Chi garantisce la qualità, la sicurezza e l’effi cacia di tali farmaci? Quali sono i vantaggi per i cittadini e per il Servizio sanitario nazionale legati all’uso dei farmaci equivalenti? Sedi dell’iniziativa saranno i centri aderenti a FederAnziani. La campagna prevede anche la somministrazione di un questionario specifi co, utile a sondare il livello di conoscenza, di utilizzo, e la percezione del farmaco equivalente presso la popolazione anziana. “In questo modo – ha spiegato il Presidente di FederAnziani Roberto Messina – ci proponiamo di favorire la diffusione di una chiara e ampia informazione sui farmaci equivalenti e sul loro corretto utilizzo, in modo da sensibilizzare la popolazione anziana, spesso disinformata e disorientata, sulle scelte più corrette per preservare la propria salute”.

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FLASH NEWS––

14 GIUGNO/LUGLIO 2012

politica sanitaria

Ipotesi franchigia al posto dei ticket

Il sistema di compartecipazione dei ticket potrebbe essere sostituito da una franchigia del 2-3 per mille sul reddito, cui si affi ancherebbe una tassa da tre centesimi su ogni bottiglietta (33 cl) di bibite zuccherate e gassate ma nessuna tax food. Queste le misure annunciate dal Ministro della Salute, Renato Balduzzi, in vista del prossimo “Patto per la Salute”, atteso per ottobre. Se Governo e Regioni dovessero approvare il nuovo sistema di partecipazione alla spesa per prestazione sanitaria, i cittadini con 10mila euro di reddito lordo dovranno versare un contributo massimo (franchigia) di circa 30 euro e il resto sarebbe versato dallo Stato.

––Spending review: obiettivo 2012risparmi per 1,5 mld in Sanità

Il commissario Enrico Bondi, incaricato dal Governo di tagliare gli sprechi nella Pubblica Amministrazione (spending review) per una cifra complessiva di 4,2 miliardi di euro, punta a ottenere dalla Sanità un risparmio di 1,5 mld. Per razionalizzare la spesa sanitaria è prevista l’introduzione di criteri centralizzati per gli acquisti di macchinari di Asl e ospedali e la riduzione del personale in esubero. I tagli sono però destinati a ben altre cifre, al momento su spese “rivedibili”. In base al documento approvato dal Consiglio dei Ministri nel medio

periodo si calcola infatti che ben 97,6 mld di spesa sanitaria, di cui 69 per beni e servizi e 28,3 per il personale, possano essere oggetto di risparmi.

––Spesa sanitaria: - 0,6% nel 2011, ma atteso un + 2,2% nel 2012

Nel 2011, per la prima volta in sedici anni, la spesa sanitaria ha subito una frenata: con 112 mld è calata dello 0,6% rispetto al 2010, attestandosi al 7,1% del Pil. Secondo le stime del Documento di economia e fi nanza (Def) del Governo, quest’anno la spesa sanitaria tornerà a crescere (+2,2%) per poi rallentare ancora nel 2013-2014 e quindi risalire del 2,7% nel 2015 quando toccherà i 118 mld.

politica del

farmaco

Farmindustria chiede un Patto per la stabilità

Un Patto di stabilità che garantisca per almeno tre anni la compatibilità fra gestione della spesa farmaceutica pubblica e sviluppo industriale: è la richiesta del Presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, che auspica l’apertura di un Tavolo con Istituzioni e Regioni. L’Associazione sottolinea che negli ultimi cinque anni la spesa farmaceutica pubblica totale è aumentata del 4%, a fronte del 19% degli altri beni e servizi acquistati dal Ssn. Essenziale anche evitare l’incremento dell’Iva sui medicinali, oggi del 10%, che ridurrebbe le risorse per l’industria

di altri 350 mln di euro nel 2013. Farmindustria chiede inoltre che l’innovazione sia incentivata: secondo l’associazione è necessario applicare criteri di valutazione trasparenti, assicurare sostegni strutturali, riconoscere il valore del marchio anche dopo la scadenza del brevetto e, infi ne, ridurre i tempi della giustizia e della burocrazia.

––Farmacie: Governo approva le modifi che al decreto Liberalizzazioni

Proroga del pensionamento a 65 anni, via il limite dei 40 anni per i concorsi, chiarimenti sulle farmacie soprannumerarie e quelle su piante organiche. Questi i punti oggetto del disegno di legge presentato dal Ministro della Salute Renato Balduzzi e approvato dal Consiglio dei Ministri per la revisione del decreto Liberalizzazioni. Il CdM ha dato il via libera al ddl per superare alcuni dubbi interpretativi e di applicazione, emersi in seguito all’approvazione in Senato del decreto Cresci Italia.

––Sifo: risparmio di 250mila euro con farmacista di reparto

Il farmacista ospedaliero permette di risparmiare quasi 250mila euro ogni anno con un controllo costante delle scorte di medicinali. Queste le previsioni emerse dai risultati del progetto pilota della Sifo (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie) sull’inserimento di questa nuova fi gura professionale, che migliorerebbe anche la gestione del Registro Aifa dei farmaci oncologici, con un accesso più appropriato alle terapie anti-tumorali. Gli esiti della sperimentazione, svolta nei Dipartimenti di Oncologia di cinque ospedali (Torino, Padova, Ancona, Bari, Taormina), dimostrano che in uno solo dei centri si può arrivare a un risparmio di 170mila euro. È stato registrato un impatto positivo anche sulla riduzione delle riospedalizzazioni e della durata delle degenze.

Nuove etichette per i farmaci senza ricetta medica

I 230 farmaci che oggi, in base al decreto di Delisting, possono essere venduti senza ricetta medica dovranno avere nuovi foglietti illustrativi e nuove etichette. L’avviso dell’adeguamento degli stampati rivolto alle aziende farmaceutiche e pubblicato sul sito dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) non obbliga a presentare formale domanda di modifi ca.

––Cresce il consumo di oppioidi in Italia e la Toscana abbrevia i tempi per la cannabis

La Toscana, unica Regione in Italia, ha approvato una legge per facilitare l’uso della cannabis a scopo terapeutico. Questo provvedimento consente alle strutture sanitarie regionali di erogare l’uso di farmaci con cannabinoidi per lenire il dolore in tempi più brevi rispetto a quelli attualmente previsti dalla legge. I trattamenti, una volta avuto il via libera dalle Asl, potranno essere autorizzati a uso domiciliare. La prima fotografi a sull’utilizzo degli oppioidi forti contro il dolore nel nostro Paese arriva da Fadoi (Federazione associazioni dirigenti ospedalieri internisti): l’uso è cresciuto del 16% ma il dolore colpisce ancore quasi quattro italiani su dieci ricoverati in ospedale. Sofferenze che in un quarto dei casi sono causate dal cancro, mentre in tre su quattro colpiscono soprattutto ossa e muscoli, ma anche i nervi e il cuore.

––Farmaci contraffatti. Aifa oscura 50 farmacie online illegali

Per contrastare la contraffazione dei farmaci, l’Aifa ha oscurato 50 farmacie online illegali. Negli ultimi mesi l’agenzia ha intensifi cato anche l’impegno a fi anco di NAS, Dogane e Usmaf (Uffi ci di Sanità marittima, aerea e di frontiera) per i controlli

fl ash newsa cura della Redazione di AboutPharma and Medical Devices

Spesa sanitaria verso + 2,2%, tagli in vista. Ok Ue per nuovo antidiabetico, farmaco orfano e antipsicotico. Fiducia in crescita per l’industria MD

Partnership pubblico-privata in Lombardia per device innovativi

La Regione Lombardia parteciperà direttamente, insieme con alcune imprese, alla ricerca e allo sviluppo di nuovi prodotti utili a migliorare i processi organizzativi e la qualità dei servizi sanitari offerti ai

cittadini a costi più contenuti. L’investimento è di 759mila euro. Si tratta in particolare di sistemi robotici automatizzati per il prelievo venoso, dispositivi di interfaccia universale per apparecchiature medicali domiciliari per la trasmissione dei dati dei pazienti e di dispositivi

automatizzati per il traino di letti e barelle. Il meccanismo della partnership pubblico-privata, già utilizzato in Gran Bretagna e negli Usa, è promosso dalla normativa comunitaria ma ancora poco diffuso in Europa. Attualmente oltre 60 aziende hanno già risposto positivamente all’invito della

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e i sequestri di medicinali falsi sempre più spesso venduti anche sul mercato sotto la falsa veste di “prodotti naturali”. Il fenomeno dei farmaci venduti online per eludere i controlli è da diversi anni una priorità di Aifa, che ha dato vita, assieme ad altre Istituzioni, alla task force IMPACT ITALIA, che ha consentito il blocco dei pacchi illegali in transito doganale e le ricerche sui metodi delle organizzazioni criminali.

farmaci e affi ni

Ok del panel Fda per anti-Hiv in prevenzione

Un panel di esperti Fda (Food and Drugs Administration, l’agenzia regolatoria americana) ha votato a favore dell’impiego di Truvada (emtricitabamina/tenofovir disoproxil fumarato) per la prevenzione dell’Hiv. Il farmaco, prodotto dalla californiana Gilead Sciences, è già approvato in terapia. La pillola ridurrebbe il rischio di infezione del 44-73%. Sull’anti-Hiv i pareri sono discordi: per gli oppositori la pillola può dare un falso senso di sicurezza e potrebbe aumentare i comportamenti a rischio; per i sostenitori, invece, si tratta di uno strumento necessario per ridurre le infezioni.

––Via libera europeo a Pixuvri di Cell Therapeutics

Pixuvri (pixantrone dimaleato) di Cell Therapeutics ha ottenuto l’ok dalla Commissione europea come

monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfomi Non-Hodgkin a cellule B aggressivi recidivanti o refrattari multipli. Pixuvri è il primo trattamento approvato in Ue per questa categoria di pazienti. Cell Therapeutics commercializzerà il farmaco a partire dalla seconda metà del 2012, nei 27 Stati Membri così come in Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

––Chmp autorizza dapaglifl ozin di AZ e BMS. Fda cauta

Il Chmp dell’Ema (il Comitato per la valutazione dei medicinali per uso umano dell’Agenzia europea del farmaco) ha dato parere positivo all’approvazione di Foriga (dapaglifl ozin), nuovo antidiabetico sviluppato da AZ e Bristol-Myers Squibb. Il trattamento, nato per la cura del diabete di tipo 2 e come monoterapia nei pazienti con intolleranza alla metformina, è un inibitore selettivo e reversibile del cotrasportatore del glucosio, che agisce in modo indipendente dall’insulina. È il primo della nuova classe di inibitori Sglt2 a ottenere un parere positivo del Chmp per il trattamento del diabete di tipo 2 come terapia orale in monosomministrazione giornaliera. I trial, condotti anche in Italia, hanno coinvolto 5.693 pazienti, dei quali 3.939 trattati con dapaglifl ozin. La decisione del Chmp è diversa da quella che ha preso Fda: per l’agenzia americana sono necessari altri studi per documentare meglio il profi lo di effi cacia e di sicurezza del farmaco.

––Ok europeo a Bronchitol per lafi brosi cistica

Autorizzata dal Chmp la commercializzazione in Ue di Bronchitol (mannitolo per inalazione) di Pharmaxis, farmaceutica specializzata nello sviluppo di nuove terapie per le malattie respiratorie. Bronchitol

ha lo status di Farmaco Orfano in Europa. Questo nuovo trattamento è reso disponibile per i pazienti maggiorenni come terapia aggiuntiva per il miglior standard di cura in 29 Paesi europei. In due studi clinici di fase III, il prodotto ha migliorato la funzionalità polmonare nei pazienti trattati per sei mesi.

––Anche in Italia il paliperidone iniettabile di Janssen

È disponibile anche sul mercato italiano Invega (paliperidone palmitate per schizofrenia), antipsicotico indicato nel trattamento della schizofrenia, nella nuova formulazione iniettabile a rilascio prolungato con somministrazione mensile. Il farmaco ha ottenuto l’autorizzazione da Ema e da Fda nel corso del 2011 ed è ora commercializzato anche in Italia. Rispetto alle cure tradizionali, il paliperidone migliora l’aderenza alla terapia, che è uno dei principali problemi della terapia delle psicosi schizofreniche.

aziende e mercato

Rottapharm Madaus: intesa con Clessidra e Avista Capital

Rottapharm Madaus, la società farmaceutica di Monza fondata nel 1961 e integrata nel 2007 con la tedesca Madaus Pharma, ha raggiunto un’intesa con i fondi di investimento Clessidra e Avista Capital Partners per acquistare ciascuno il 25% del capitale

del gruppo sulla base di una valutazione del 100% di 1,7 mld di euro.

––Il mercato farmaceutico territoriale vale 27 miliardi

Il mercato di farmacie, parafarmacie e Gdo arriva a 27,2 mld di euro: è quanto emerge da una ricerca Ims Health. Il settore commerciale rappresenta ormai il 38% del totale per effetto della contrazione del comparto etico a vantaggio della crescita di alcuni segmenti, in particolare il nutraceutico e i settori dell’area cura, bellezza e igiene, che cresce negli ultimi tre anni del 2,7%. Le farmacie coprono circa l’85% del totale sellout dei prodotti dedicati al benessere personale (il rimanente 15% è coperto dalle Parafarmacie e corner della Gdo).

––Menarini acquisisce Priligy contro l’eiaculazione precoce

Menarini ha acquisito i diritti di commercializzazione di Priligy (dapoxetina), primo e unico farmaco orale indicato per il trattamento dell’eiaculazione precoce, in Europa, alcuni Paesi dell’Asia, Africa, Medio Oriente e in America Latina. Le statistiche indicano che questo disturbo ha un’incidenza nella popolazione maschile adulta fra il 20 e il 30% del totale. Dapoxetina, antidepressivo, consente, con un tempo d’azione rapido, un miglioramento del controllo volontario nell’amplesso. Priligy è approvato in 43 Paesi, sette mercati europei (Germania, Spagna, Italia, Portogallo, Finlandia, Svezia e Austria), in Asia e America Latina.

––Accordo per distribuzione esclusiva fra Schiapparelli e Skills

Skills in Healthcare, società del gruppo Alliance Boots che distribuisce e vende farmaci, e

Regione per sviluppare insieme questi nuovi prodotti.––Usa: gli informatori con iPad piacciono ai medici

I medici americani apprezzano gli informatori scientifi ci del farmaco (Isf) che durante le visite utilizzano l’iPad. È quanto

emerge da iPad Reps: Evaluating the Success of Early Initiatives & Identifying Strategic Opportunities in 2012, indagine condotta su 1.755 medici d’oltreoceano dalla società di consulenza Manhattan Research. Dai risultati 2011 pare che gli Isf con tablet abbiano avuto

una maggiore infl uenza sulle decisioni cliniche dei medici rispetto ai colleghi che utilizzano metodologie tradizionali.––Accordo fra Qatar e Roma sulla telemedicina

Il Parco Scientifi co e Tecnologico del Qatar (Qstp) ha brevettato

“Rasad” una tecnologia innovativa che consente il trasferimento di dati wireless ad alta velocità, contribuendo a migliorare la prevenzione e il monitoraggio delle patologie cardiometaboliche che colpiscono il 60% della popolazione. Il Centro ha stipulato un accordo con

l’ente Roma Capitale, che prevede l’applicazione della tecnologia Rasad a progetti di telemedicina sviluppati in Italia. Uno riguarda le ricadute dell’attività sportiva sulla salute del cuore e coinvolge una quarantina di persone che frequentano un centro sportivo comunale di Roma.

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FLASH NEWS––

16 GIUGNO/LUGLIO 2012

Le farmaceutiche al top nella comunicazione online

Le aziende del farmaco, in particolare quelle europee, sono fra le migliori al mondo nella comunicazione online. Lo rivela la sesta edizione del Financial Times Bowen Craggs Index of Corporate Web Eff ectiveness, la

classifi ca dei risultati di effi cacia ottenuti dalle aziende sul Web: sei delle prime 20 sono attive nel settore farmaceutico. I punteggi più alti vanno alle imprese che hanno siti Web ben costruiti, ben integrati con altri canali (YouTube o altri social media) e che presentano i contenuti in

maniera più incisiva. Fra le aziende del settore pharma, lo studio ha premiato il sito Roche, seguito da Novartis e AstraZeneca. Una menzione speciale è stata conferita a Pfi zer, che ha guadagnato undici posizioni rispetto alla precedente classifi ca per aver integrato al meglio i siti dei vari Paesi.

Indagine: la maggior parte dei pazienti si fi da dell’industria MD

L’industria dei dispositivi medici ha una reputazione “buona” o “eccellente” secondo il 52% dei pazienti che hanno risposto a un’indagine della britannica PatientView, secondo la quale solo il 40% esprime

lo stesso parere sulle aziende farmaceutiche. Lo studio è stato compiuto su 300 gruppi di pazienti in 42 Paesi in tutto il mondo. La percentuale di approvazione nei confronti delle imprese produttrici di dispositivi le pone seconde solo alle farmacie.

Schiapparelli, azienda del gruppo Paglieri, hanno siglato un accordo di distribuzione esclusiva per la commercializzazione dei prodotti a marchio Schiapparelli. I farmaci saranno distribuiti in Italia, Repubblica di San Marino e Città del Vaticano per una rete di 16.500 farmacie,150 grossisti e 50 cooperative.

––Novartis verso l’acquisto di Fougera per 1,5 mld dollari

Novartis punta all’acquisizione di Fougera Pharmaceuticals, società specializzata nella produzione di generici per la dermatologia. Il costo dell’operazione è di 1,52 miliardi di dollari cash. L’azienda sarà integrata in Sandoz, divisione generici di Novartis. L’operazione deve ancora ottenere il via libera delle autorità preposte e dovrebbe concludersi nel secondo semestre 2012.

dispositivi medici

Fda approva una nuova famiglia di defi brillatori impiantabili di Sorin

Via libera da Fda a Paradym Rf, nuova famiglia di defi brillatori impiantabili (Icd) e di dispositivi per la terapia di risincronizzazione cardiaca di Sorin Group, specializzata nel trattamento delle patologie cardiovascolari. Questi nuovi dispositivi cardiaci si adattano automaticamente a ogni paziente, riducendo al minimo la stimolazione ventricolare destra e gli shock inappropriati.

Nuovo pacemaker gastrico in sei centri italiani

Dopo i buoni risultati preliminari di quella europea, prende il via in Italia la sperimentazione di Abiliti, nuovo pacemaker gastrico che aiuta a perdere peso attraverso impulsi elettrici che provocano un senso di sazietà. Sei i centri interessati: Pisa (Università), Milano (S. Pio X), Roma (S. Giovanni decollato) Vicenza (Ospedale regionale), Torino (S. Luca) e Sovigliana (Casa di cura Leonardo).

––Allergan: campagna su sicurezza e qualità della chirurgia estetica

Qualità e sicurezza nell’ambito della medicina e della chirurgia estetica sono al centro della campagna istituzionale europea di Allergan, azienda produttrice di dispositivi medici. Dopo il recente scandalo delle protesi mammarie Pip, l’interesse di medici e pazienti verso gli standard qualitativi dei prodotti è fortemente aumentato. Allergan ha preparato cinque domande per aiutare i pazienti a comprendere meglio il profi lo di sicurezza dei prodotti.

––Cuore artifi ciale in bimbo di 16 mesi. Primato mondiale

Una pompa in titanio di 11 grammi che sostiene una portata di 1,5 litri al minuto. È il cuore artifi ciale impiantato per la prima volta al mondo in un bambino di 16 mesi all’Ospedale Bambin Gesù di Roma lo scorso marzo. Il cuore artifi ciale Infant Jarvik2000, arrivato dagli Usa, è stato distribuito dalla Artech di Cavezzo (Mo). Il bambino era affetto da miocardiopatia dilatativa, con una grave infezione del sistema di assistenza ventricolare precedentemente impiantato. Mai utilizzato prima nell’umano, il dispositivo ha avuto un’autorizzazione particolare della Food and Drug Administration (Fda) e del Ministero della Salute italiano.

biotech

Accordo AnaptysBio - Gilead per nuovi anticorpi monoclonali AnaptysBio ha siglato un accordo con Gilead Sciences. La collaborazione delle due biotech californiane è fi nalizzata allo sfruttamento della piattaforma di anticorpi monoclonali SHM-XEL di AnaptysBio. Non è nota la cifra iniziale stanziata da Gilead. La tecnologia sviluppata da AnaptysBio sfrutta il modo in cui gli anticorpi monoclonali sono prodotti naturalmente.

––Axerion Therapeutics fi rma un accordo con AZ per nuovi anti-Alzheimer La biotech Axerion Therapeutics si accorda con AstraZeneca (AZ) per lo sviluppo congiunto di anticorpi attualmente in fase preclinica che hanno come bersaglio il legame fra gli oligomeri di beta amiloide e le proteine prioniche cerebrali (PrP-C).

internazionale

Big Pharma per i Paesi in via di sviluppo

Il vaccino per la prevenzione delle gastroenteriti infantili da Rotavirus di GlaxoSmithKline (GSK) è stato scelto dal Global Alliance for Vaccine and Immunisation (Gavi) per il nuovo programma nazionale di vaccinazione del Ghana. È la fase fi nale dell’offerta presentata all’organizzazione da GSK nel giugno 2011, che prevedeva una fornitura di vaccino fi no a 132 mln di dosi in cinque anni, a un prezzo ridotto del 95%. Gsk inizia ora a offrire il vaccino attraverso Unicef. Novartis, che dal 2001 fornisce l’antimalarico Coartem (artemetere/lumefantrina), a prezzo di costo, alla Sanità pubblica dei Paesi in cui la malattia è endemica, sta valutando l’utilizzo della terapia in Burkina Faso, attraverso screening di massa seguiti da trattamenti mirati per i pazienti asintomatici. Si tratta del primo studio completo, su larga scala, incentrato sull’osservazione di questi pazienti e coinvolge più di 13mila persone da 18 villaggi diversi.

r&s

Investimento di lag per una app biomedicale

La società di business lag (Italian angels for growth) ha investito 900mila euro su Sedici Dodici, startup del Polo Tecnologico di Pordenone. La nuova società sta realizzando un dispositivo anti-trombosi, Smart Clot, attualmente in fase di sviluppo avanzato. È costituito da un dispositivo, un kit diagnostico e un software di analisi.

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Ogni giorno 22.000 bambini muoiono per cause che possono essere prevenute. Ogni giorno l’UNICEF lotta per portare a zero questo numero con interventi efficaci e a basso costo, come le vaccinazioni. L’UNICEF distribuisce vaccini a quasi la metà dei bambini del mondo, ma per raggiungerli tutti, c’è bisogno del tuo aiuto. Firma e inserisci il codice fiscale dell’UNICEF nella tua dichiarazione dei redditi o nel CUD: trasformerai il 5xmille in vaccini salvavita per i bambini del mondo. E cambierai il loro destino senza spendere un centesimo.

Il tuo 5xmille all’UNICEF: a te non costa nulla, a loro salva la vita.

Ecco perché.Il tuo 5xmille all’UNICEF

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