documento preliminare alla progettazione
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CONCORSO DI PROGETTAZIONE “SCUOLA NEL PARCO” DOCUMENTO PRELIMINARE
ALLA PROGETTAZIONE
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BANDO DI CONCORSO
DOCUMENTO PRELIMINARE
ALLA PROGETTAZIONE
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DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE
CONCORSO DI PROGETTAZIONE a procedura aperta in due gradi in modalità informatica,
relativo alla realizzazione del nuovo complesso scolastico denominato “SCUOLA NEL PARCO”
Ha collaborato alla stesura del Documento Preliminare alla Progettazione
SETTORE SCUOLA E SERVIZI EDUCATIVI DEL COMUNE DI PARMA
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Sommario
1) INQUADRAMENTO GENERALE E CARATTERISTICHE DEL SITO .......................................... 4
1.1) Mobilita’ e parcheggi pubblici ............................................................................................................ 6
1.2) Stato di fatto ......................................................................................................................................... 7
1.3) Ambiti e limiti di intervento ................................................................................................................. 8
2) FINALITA’ E REQUISITI ARCHITETTONICI ............................................................................... 10
2.1) Requisiti degli spazi .......................................................................................................................... 12
2.2) Indicazioni tecniche .......................................................................................................................... 17
3) RIFERIMENTI URBANISTICI E NORMATIVI .............................................................................. 19
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1) INQUADRAMENTO GENERALE E CARATTERISTICHE DEL SITO
L’area di progetto si trova a Parma nel quartiere Lubiana - Cittadella posto a Sud-Est del
territorio urbanizzato caratterizzato da una importante espansione residenziale risalente agli
anni ‘70 e ‘80.
Tale area, denominata “Ex Caserma Castelletto” è stata sede e presidio militare fino alla fine
degli anni ’80.
FOTO AEREA 1943
La reale indisponibilità dell'area, protrattasi fini ad oggi, ha impedito che questo comparto fosse
coinvolto nelle dinamiche di espansione urbana degli ultimi decenni che in modo piuttosto
intenso hanno invece caratterizzato il contesto circostante. Questa condizione, che oggi con il
senno di poi potremmo considerare alla pari di una salvaguardia, diviene oggi l'opportunità per
arricchire e riqualificare questa parte di città attraverso la progettazione di ambiti per usi e spazi
a vocazione pubblica.
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FOTO AEREA 2019
Quello che un tempo, da importante deposito militare, fu nel dopoguerra ridimensionato in una
struttura di pochi fabbricati in un ampio campo con alcuni filari di pioppo, dopo decenni di
abbandono è divenuto un comparto denso di una fitta e prorompente vegetazione cresciuta
anche in modo spontaneo.
L'immagine di “area boschiva” che per tutti questi anni il luogo ha trasmesso alla città, di fatto ha
sostituito nella percezione collettiva l'uso originario; seppur da sempre interclusa oggi viene
nell'uso comune individuata come “l'area verde del Castelletto”.
Nel riprendere questa vocazione nasce l’intenzione di connettere l’intera area al sistema dei
grandi parchi urbani, quali il vicino ‘Parco Ferrari’ e più a ovest la Cittadella e il “Parco
Bizzozzero”, restituendo alla città una nuova porzione recuperata a verde in cui andrà ad
insediarsi lo sviluppo del nuovo complesso scolastico.
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1.1) MOBILITA’ E PARCHEGGI PUBBLICI
L’area è inserita all’interno di una rete viabilistica densamente trafficata in particolare per quanto
riguarda via Traversetolo, grande arteria di penetrazione alla città da sud est, e il suo
proseguimento su via Zarotto fino alla rotatoria e da qui su via Sidoli.
Le recenti aree di espansione hanno determinato la realizzazione di un discreto numero di
parcheggi pubblici che, tuttavia non sempre sono sufficienti a soddisfare l’esigenze del comparto
residenziale, mentre risultano sufficientemente adeguate le reti di trasporto pubblico come
evidenziato nello schema allegato.
La mobilità ciclopedonale, ampiamente diffusa nella città di Parma, si appoggia ad una rete
viabilistica capillare ma non sempre strutturata per una agevole fruibilità e con requisiti di
sicurezza adeguati.
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Complessivamente la mobilità risulta ancora assai dipendente dal trasporto individuale con
autoveicoli privati.
TRASPORTO PUBBLICO VIABILITA’ CARRABILE VIABILITA’ CICLOPEDONALE
1.2) STATO DI FATTO
L’area del comparto è per lo più pianeggiante con alcuni ribassamenti di quota del piano di
campagna in prossimità del lato sud e sud-est del comparto.
Lo stato della vegetazione è stato oggetto di una approfondita analisi che si è concentrata nella
zona di primo stralcio come riportato nell’Allegato 6 della documentazione tecnica. Questa ha
messo in evidenza la diffusa precarietà anche statica della maggior parte degli alberi ad alto fusto;
la suddivisione delle essenze per classi di rischio rilevate mostra la prevalenza di essenze con
evidenti difetti strutturali, determinati anche da cause patogene che hanno compromesso gran
parte della vegetazione esistente.
Gli edifici oggi presenti, a causa di avanzato stato di degrado e per la loro natura tipologica, non
rivestono per l’Amministrazione Comunale particolare interesse rispetto alla loro conservazione.
BANDO
DI
CONCO
RSO
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Le opere di demolizione completa così come gli interventi di disboscamento saranno a carico
dell’Amministrazione Comunale con impegni di spesa esclusi dal presente bando.
1.3) AMBITI E LIMITI DI INTERVENTO
L’intero comparto, in origine di proprietà demaniale, è stato oggetto di un recente frazionamento
che ha individuato il trasferimento delle competenze all’Amministrazione Comunale di un’area di
mq. 22.587,40 posta a ridosso di via Sidoli che rappresenta l’area oggetto di concorso della
Scuola Secondaria di 1° grado.
Un secondo stralcio, esito di un prossimo frazionamento, definirà un’area aderente al primo
stralcio pari a mq 20.683,45 per la realizzazione di una nuova Scuola Primaria connessa alla
scuola Secondaria di 1° grado, a definire un unico plesso scolastico.
La porzione rimanente, pari a mq 23.015,03, che si trova a sud dell’intero appezzamento,
rimarrà di competenza demaniale e sarà destinata alla nuova sede dell’Archivio di Stato.
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La definizione degli ALLINEAMENTI 1, 2 e 3 riferiti al contesto, come riportati nello schema che
segue e negli ALLEGATI della Documentazione Tecnica, suggeriscono il limite massimo verso i
quali collocare gli edifici di progetto, nel contempo delimitano la minima estensione di una fascia
di decompressione tra la viabilità di via Traversetolo, via Zarotto e via Sidoli con l’ambito di
progetto. Tale fascia che si auspica possa assumere valenza di qualificazione dello spazio
pubblico, rappresenta l’ambito per livelli adeguati di accessibilità e mobilità in sicurezza.
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2) FINALITA’ E REQUISITI ARCHITETTONICI
Gli obiettivi che l’Amministrazione Comunale intende perseguire con il Concorso di
progettazione di una nuova scuola nell’area denominata “Ex Caserma Castelletto”, sono
dapprima legati alla necessità di dotare il territorio cittadino di una nuova Scuola Secondaria di
1° grado, prevedendo, in prospettiva, la possibilità di edificare nel medesimo comparto, una
ulteriore struttura da destinare a Scuola Primaria.
Da qui non si esclude la creazione di un vero e proprio polo che raccolga le esperienze
educative del territorio e che proponga attività di formazione e iniziative aperte anche alla
cittadinanza, che potrà usufruire dei servizi scolastici e delle strutture in orario extrascolastico.
L’intero comparto si completa con la futura previsione di nuova sede per l’Archivio di Stato.
In questa fase è richiesto, innanzitutto, uno sviluppo progettuale dell’intero comparto attraverso
un Master Plan che troverà la completa definizione dell’ambito di trasformazione urbana di più
ampia relazione con entrambe le tre strutture aventi funzioni pubbliche.
Sebbene l’oggetto del concorso si focalizzi sulla progettazione della Scuola Secondaria di 1°
grado, lo studio preliminare dell’intero comparto, attraverso la realizzazione del Master Plan,
consentirà la valutazione ottimale di tutto il sistema della viabilità urbana, degli accessi, dei
percorsi e di tutte le dotazioni pubbliche che dovranno porsi in coerenza e riconnettersi con il
tessuto urbano consolidato del contesto circostante, ma anche con il funzionamento interno
dello stesso comparto nel momento in cui verranno realizzate sia la Scuola Primaria che il futuro
Archivio di Stato.
Si ribadisce che ai fini della progettazione vengono posti come indicativi i limiti definiti dagli
allineamenti individuati in precedenza, e nel contempo, si conferma che saranno favorevolmente
considerate le soluzioni che non sovraccarichino la viabilità esistente, già oggi estremamente
intensa.
A tal fine si suggerisce di trovare sul lato di Via Gronchi, posta ad est del comparto, le
sistemazioni per gli accessi carrabili e i parcheggi pubblici in ampliamento a quelli esistenti.
In relazione al comparto scolastico si sottolinea che in tema di accessi carrabili si ritiene di dover
prevedere solo quelli riferiti ad una viabilità interna, e relativa sosta, limitata ai soli mezzi di
servizio, di soccorso e ai mezzi di trasporto ausiliari destinati a soggetti con mobilità ridotta.
Tra le priorità del concorso rivestono grande importanza le proposte che troveranno le migliori
applicazioni nel progetto per una mobilità alternativa e sostitutiva all’autoveicolo privato. Si
dovranno escludere soluzioni che prevedono l’occupazione di aree interne al complesso
scolastico destinate ai parcheggi per chi lavorerà nella scuola o per chi usufruirà delle sue
strutture. Un limitato numero di posti auto (max. 20) si dovranno riservare, per specifiche
esigenze operative interne alla scuola, in continuità con i parcheggi pubblici sul lato di via
Gronchi e comunque al di fuori del complesso scolastico.
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L’obiettivo del concorso è finalizzato alla progettazione di una nuova Scuola Secondaria di 1°
grado che dovrà ospitare una popolazione scolastica complessiva di 567 alunni suddivisa in 7
sezioni da 3 classi. La superficie utile netta massima è fissata in 6.000,00 mq così come
riportato nella Modello di Verifica di Programma Funzionale.
L’edificio scolastico potrà essere organizzato su più piani (massimo tre compreso il piano terra
ed escluso eventuali interrati) facendo attenzione ai rapporti di superficie permeabile e
all’organizzazione degli spazi accessibili e fruibili direttamente dal pubblico esterno e a quelli
organizzati per attività didattiche di pertinenza della scuola.
La scuola dovrà essere caratterizzata e valorizzata da un progetto di parco che può tenere conto
delle alberature esistenti che possono essere conservate o di un nuovo impianto vegetativo in
funzione anche delle caratteristiche del luogo e dell'importanza che tale impianto riveste nella
dimensione urbana.
Il risultato atteso è quello di trasformare l’area in un luogo identitario, aggregativo e aperto, con
la finalità di ampliare le opportunità e le occasioni di uso degli spazi pubblici. Per queste ragioni
è necessario dotare la nuova scuola di idonei spazi di relazione sociale sia interni che all’aperto,
quali auditorium, palestra, biblioteca, spazi di formazione e informazione, aree per il gioco e per
lo sport. Spazi che, con modalità di fruizione alternative a quelle esclusivamente scolastiche,
favoriscano l’accesso alla cultura e allo sport da parte di tutta la comunità, invogliata a esplorare,
utilizzare e quindi frequentare nelle varie ore della giornata i nuovi spazi messi a disposizione
dall’Amministrazione Comunale. Occorrerà quindi prevedere già in fase progettuale un uso
parziale della struttura, ovvero la possibilità di “sezionare” gli ambienti sia da un punto di
distributivo che impiantistico a secondo delle necessità, in modo da garantire una adeguata
autonomia ed indipendenza tra le funzioni.
I progettisti sono chiamati a ottimizzare la progettazione conformandosi ai criteri che
caratterizzano una rinnovata concezione degli spazi scolastici in un’ottica di qualità e
innovazione. In particolare, si rende necessaria l’offerta di spazi innovativi per la didattica,
adeguati alle più recenti indicazioni del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e
delle più recenti indicazioni di INDIRE.
Il complesso edilizio che ospiterà la futura Scuola e le sue funzioni dovrà avere un’adeguata
articolazione funzionale e concedere, ampio spazio ai connettivi orizzontali, dove gli ambiti
potranno essere utilizzati sia come luoghi di aggregazione sia come luoghi per attività didattiche
temporanee di vario tipo.
I principali fattori da considerare nella progettazione non possono prescindere dal nuovo
progetto pedagogico riassunto nelle Linee guida allegate e da tutti i criteri che lo rendono
coerente quali l’accessibilità e l’inclusione, il contenimento energetico, il comfort abitativo, il
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benessere acustico e luminoso, l’interattività e l’aggregazione sociale e non ultimo la
semplificazione della gestione degli impianti e la facilità di manutenzione dell’intero complesso.
Si chiede inoltre di porre particolare attenzione al criterio di sicurezza che non potrà mai venir
meno rispetto alle necessità di grande fruibilità e accessibilità dall’esterno.
2.1) REQUISITI DEGLI SPAZI
In linea con quanto previsto dal progetto pedagogico adottato si richiede di organizzare la scuola con
le seguenti tipologie di spazio:
CLUSTER
La scuola si percepisce come una comunità di insegnanti e allievi in ricerca e alla scoperta. In
questa prospettiva il cluster diventa un ambiente ideale per attuare un percorso raccolto e
concentrato.
I cluster sono ambienti che accolgono un raggruppamento di tre aule (corrispondenti al triennio
del ciclo di studio) messi in stretta relazione con i servizi igienici divisi per genere, uno spazio in
comune per un uso flessibile e una piccola zona di raccoglimento. In questi ambienti gli
insegnanti possono seguire i ragazzi dalla prima alla terza classe e rafforzare la collegialità, con
maggiori occasioni di interazione e di scambio. L'ambito di deposito del vestiario è richiesto
dentro l'aula e visibile al controllo degli insegnanti.
Per i ragazzi i cluster diventano il punto di riferimento nell’edificio, i luoghi che vanno oltre la
classe ma che non rimangono dispersivi, dove sviluppare identità e appartenenza nell’arco dei
tre anni scolastici e dove maturare la socialità verticale e i rapporti di mutuo aiuto (grandi-piccoli)
con i compagni delle altre classi.
La nuova scuola dovrà essere dotata di sette cluster.
La parola chiave per concepire le aule è spazio agevole. Se si vuole permettere ai docenti di
scegliere didattiche diverse da quella trasmissiva, occorre poter spostare banchi in modo da
disporli in vari modi senza bloccare le vie di uscita. Se si vuole pensare l’aula come un luogo in
cui si possano posizionare armadi per il materiale utilizzato ed altri arredi, l’indicazione è che la
superficie non sia inferiore a 55 mq. Le aule dovrebbero essere tutte più o meno delle stesse
dimensioni, essere concepite con una adeguata luminosità proveniente preferibilmente da EST
e con una parete in grado di contenere una LIM ed una lavagna. In tutte le aule sarà presente il
wi-fi. Gli access point saranno dimensionati per permettere la connessione contemporanea di
tutti gli studenti delle varie classi e le prese elettriche saranno presenti non a pavimento.
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Tutte le aule del cluster si connettono con lo spazio in comune attraverso una parziale
continuità visiva, che agevola il dinamismo didattico e l’operatività. Lo spazio in comune, è un
laboratorio ibrido dell’apprendimento, tra saperi ed esperienze, da intendersi come estensione
dell’aula. Si potrebbe protendere anche all’esterno, nelle cosiddette aule all’aperto, dove
svolgere attività di approfondimento da soli o a piccolo gruppo. È anche una zona di incontro e
di scambio nei momenti di pausa per gli allievi e gli insegnanti e si presta per svolgere piccole
rappresentazioni collettive.
La zona raccoglimento e inclusione è un ambiente protetto, informale, in cui sviluppare attività
a piccolo gruppo, trovando anche modalità alternative di lavoro (a terra, seduti, dondolandosi, in
piedi ecc.). Si presta anche per svolgere all’occorrenza attività individuali specifiche ad es.
logopedia, rilassamento, esercizi per la rieducazione motoria ecc.. Ha dimensioni più ridotte
rispetto all’aula, al fine di per poter svolgere attività particolari e diversificate in uno spazio più
arioso, arredato in maniera più informale e comunque in grado di accogliere un piccolo gruppo di
allievi.
I servizi igienici nel cluster fanno parte del paesaggio didattico. Sono gli ambienti per l’igiene
personale, particolari luoghi per esercitare la cura di sé e per coltivare il benessere del corpo.
Sono quindi spazi curati che verranno frequentati in autonomia dai ragazzi del cluster, nell’ottica
di una responsabilità condivisa.
ZONA INSEGNANTI
I docenti devono disporre di adeguati spazi di lavoro e di vita per esercitare al meglio la loro
professione. Al fine di sviluppare il senso di appartenenza al luogo di lavoro, la zona insegnanti
non è più uno spazio anonimo, di passaggio, ma piuttosto un punto nevralgico di attività tra
professionisti che “fanno cultura e ricerca” insieme. In questo spazio i docenti oltre a riporre i
loro effetti personali, possono svolgere le attività di preparazione delle lezioni e avere occasione
di lavorare con i colleghi. Separatamente da questo che diviene un ambiente più libero per
svolgere riunioni saranno previsti alcuni box per gli incontri con le famiglie e, ben separato dalla
zona collettiva insegnanti, un ambiente informale attrezzato per il consumo di un pasto e
prendersi momenti di pausa e di raccoglimento.
UFFICI AMMINISTRATIVI
Sono richiesti i seguenti locali uffici per il settore amministrativo:
ufficio dirigente scolastico;
ufficio DSGA;
ufficio alunni di facile accesso per il pubblico e dotato di luoghi di attesa e banco front-
office.;
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ufficio personale con front-office:
ufficio contabilità;
sala riunioni (20 posti con videoproiettore);
locale ristorazione personale;
servizi igienici amministrativi;
archivi;
locale fotocopie;
ced/server;
ripostiglio
All’interno dell’edificio scolastico devono essere previsti due locali di fotocopisteria.
LABORATORI
La cultura del movimento, del teatro, della musica, delle arti visive e manipolatorie, è al centro
dell’impegno formativo della nuova scuola. All’interno dell’edificio i laboratori creano una rete di
coordinate di riferimento per i ragazzi completando la dimensione cognitiva.
Essi sono allocati in ambienti spaziosi, che restituiscono l’idea di un luogo del fare, in cui mettere
mano alle cose. Puntando sul movimento corporeo e sull’azione fisica con oggetti e materiali, il
laboratorio diventa l’officina delle arti.
In prossimità dei laboratori è bene prevedere servizi igienici e spazi di deposito dei materiali.
La nuova scuola prevederà almeno sette spazi da destinare a laboratori e ad aule interattive teal.
La superficie di questi spazi può variare dai 50 ai 90 mq. e dovranno essere concepiti come
flessibili e polifunzionali:
un laboratorio scienze
un laboratorio tecnica/arte
Questi due ambienti devono essere dotati di un locale comune con la presenza di lavandini e
idonei ripostigli.
un laboratorio musica da rendere acusticamente protetto con le tecnologie necessarie per
l’ascolto della musica in hi-fi;
un laboratorio di informatica anche ad uso biblioteca multimediale ubicato in modo tale da
potersi aprire all’esterno;
tre aule interattive Teal (falegnameria/costruzioni/robotica…).
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Si dovrà prevedere un locale di deposito per i materiali dei laboratori.
LOCALI DI SERVIZIO
Dovranno essere previsti adeguati locali tecnici anche in funzione delle tecnologie che si
prevedono di utilizzare, uno o più locali magazzini per ricevere in deposito le attrezzature e gli
arredi danneggiati o dismessi, locali per i servizi di manutenzione e pulizia.
TEATRO/AUDITORIUM
Collocata al piano terra sarà realizzata anche un’area polifunzionale (teatro/auditorium) per
svolgere le rappresentazioni ed gli incontri. Dotato di videoproiettore, di un impianto luci ed audio
e di una cabina di regia, questo spazio, dotato anche di palcoscenico e quinte, deve essere
concepito per ospitare sia spettacoli presentati dai ragazzi sia spettacoli realizzati in contesto
extrascolastico con un posizionamento dei posti a sedere nel numero di 190, preferibilmente
sganciabili, in modo da garantire la migliore visibilità. Questa area oltre ad essere in connessione
con lo spazio esterno deve essere apribile verso l’esterno e accessibile in orario extrascolastico e
dovrà prevedere oltre ai servizi igienici, un deposito per i materiali teatrali.
PALESTRA
La palestra è il luogo in cui sviluppare le attività con il corpo, dall’esercizio fisico, ai movimenti
controllati, fino alla danza e alle attività espressive corporee. Sarà un ambiente ampio, 600 mq
utilizzabile da due classi contemporaneamente prevedendo anche un setto di separazione
amovibile, omologata per le attività sportive agonistiche con accesso autonomo dall’esterno. Si
dovranno prevedere depositi per le attrezzature sportive e per il materiale didattico, un idoneo
numero di spogliatoi per 2 squadre e uno per gli ufficiali di gara con relative docce e servizi igienici,
una contenuta struttura per spalti. Si dovrà prevedere uno spazio calmo per attività motorie
dedicate, una infermeria e relativo servizio igienico e un locale ripostiglio per le pulizie.
ATRIO/INGRESSO
Particolare importanza andrà assegnata all'accoglienza che prima attraverso l'ingresso e
successivamente nell'atrio troverà le possibilità di sviluppare le relazioni e le attività di
socializzazione, con zone di attesa dotate di strumenti di comunicazione, pannelli informativi,
schermi e proiezioni per comunicare l'attività didattica e coadiuvare la distribuzione funzionale
verso le diverse zone della scuola. L’atrio dovrà assolvere a molteplici usi pubblici compresa quello
espositivo. In prossimità dell'ingresso si dovrà prevedere il front-office gestito dal personale
ausiliario che in tal modo potrà facilmente controllare gli accessi. Sarà preferibile una distribuzione
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con accesso diretto agli uffici amministrativi e agli spazi degli insegnanti facilitando la questione
della sicurezza. Qui il personale ausiliario troverà il proprio locale di lavoro.
La zona di ingresso e dell’atrio in quanto prolungamento interno dello spazio pubblico antistante
l’entrata alla scuola oltre a garantire la piena accessibilità dovrà risultare il luogo dell’incontro e
dello scambio tra tutti i fruitori della struttura scolastica e dello spazio pubblico ad essa connessa.
SPAZI COMUNI
Gli elementi che caratterizzano l’edificio sono gli spazi comuni di circolazione: grandi, luminosi,
interconnessi, essi sono pieni di potenziale. Questi spazi sostengono e stimolano le relazioni
sociali tra i docenti e tra gli allievi, offrono anche l’occasione di estendere l’agire didattico al di fuori
delle aule nel cluster. Sono anche gli spazi di collegamento tra i cluster e le zone laboratoriali, oltre
che connotare la zona conviviale al piano terra. Pertanto dovranno essere adeguatamente arredati
con separatori mobili, tavoli e sedute di diversa tipologia in modo che si possa determinare la
sempre diversa configurazione di ambiti che favoriscano l’incontro e la relazione. Particolare
attenzione andrà riservata oltre che alle soluzioni di arredo al benessere del clima acustico.
ZONA RISTORAZIONE
La zona ristorazione rientra tra le dotazioni in uso alla nuova scuola soprattutto in virtù del futuro
utilizzo contestuale da parte della scuola primaria che potrà essere realizzata in futuro. Ancorchè
non ricompresa nei 6.000 mq di superficie netta massima consentita e non necessariamente
inclusa nei costi di realizzazione delle opere relative al presente bando, si richiede che la zona
ristorazione, con relativa cucina e locali di servizio dedicati, venga considerata nel progetto
presente tra gli elementi di diretta connessione tra i due corpi scolastici.
La zona ristorazione si dovrà preferibilmente configurare in due ambiti; il primo prevede l’utilizzo
dello spazio in gestione alla mensa per lo più riferito alla scuola primaria ( 300 alunni per turno), il
secondo ambito deve prevedere uno spazio più informale rivolto agli studenti della secondaria che
favorisca le relazioni tra coloro che preferiscono affrontare il tempo del pasto in modalità
autonoma. Tale zona diviene lo spazio ideale per esercitare l’educazione ai sapori con progetti
mirati durante l’orario scolastico, che può proseguire con corsi di cucina anche nell’orario
extrascolastico. L’arredo dovrà essere informale, organizzato in zone diversificate, più piccole e più
grandi, con postazioni per consumare le pietanze che si aprono anche verso il giardino, con la
possibilità di mangiare all’aperto.
La zona ristorazione dovrà proseguire verso l’esterno pensando alla possibilità di vivere l’area
verde come uno spazio di socializzazione e convivialità.
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I CORTILI, IL PARCO E LE AULE ALL’APERTO
Gli spazi esterni amplificano e sintetizzano le attività svolte negli spazi didattici interni. Diventano
quindi i luoghi in cui esercitare l’intreccio tra le tre dimensioni dello sviluppo culturale corporeo,
espressivo e cognitivo, in una sintesi unitaria. Sono spazi utilizzati durante le attività didattiche e
soprattutto nei momenti di pausa formativa; organizzati in maniera tale da assolvere a più funzioni:
lo sport didattico, il gioco informale, la conversazione, l’incontro.
Le diverse configurazioni che lo spazio all’aperto assume permettono di considerarlo un
ampliamento della palestra, dove dare spazio al movimento. E’ richiesta la creazione di campi da
gioco e di una corsia di atletica. Ma è anche una zona conviviale, dove sostare nei momenti di
pausa, o in occasione del pranzo e dove svolgere attività nel periodo pomeridiano, saranno da
prevedere alcuni ambiti all’aperto anche coperti. L’area verde, opportunamente arredata con tavoli
e sedute, permetterà di sperimentare attività didattiche laboratoriali all’aperto (orto didattico) ed
essere punto d’incontro per i ragazzi grazie ad aree e angoli dedicati.
L’esperienza di trovarsi immersi in un autentico parco costituirà il presupposto per nuove
esperienze educative e occasione di accrescimento rispetto a conoscenze indotte dall’ambiente
naturalistico in diretta antitesi con il paesaggio urbano.
Lo spazio antistante all’entrata della scuola non deve essere direttamente sulla strada veicolare
ma, per proporsi come luogo di incontro e scambio tra comunità scolastica e quartiere, deve
essere coperto, accogliente e raccolto, dotato di rastrelliere per il deposito delle biciclette e aree di
sosta.
2.2) INDICAZIONI TECNICHE
In fase di progetto è richiesta particolare attenzione alle prestazioni dell’edificio, in riferimento non
solo ai consumi e all’efficienza energetica, ma prendendo anche in considerazione il suo impatto
ambientale.
L’obiettivo è quello di favorire la realizzazione di un edificio innovativo, a consumo energetico quasi
zero, con un ridotto consumo di acqua, nonché realizzato con materiali che nella loro produzione
comportino bassi consumi energetici e che allo stesso tempo garantiscano un elevato comfort per
gli occupanti.
In sintesi nel progetto si chiede risposta ai seguenti temi:
Progettazione bioclimatica : studio delle soluzioni tipologiche e delle prestazioni dei
sistemi tecnologici che rispondono maggiormente alle caratteristiche ambientali e climatiche del
sito, e che consentono di raggiungere condizioni di benessere all'interno degli edifici,
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armonizzando la potenza degli impianti. Si dovranno pertanto perseguire tali obiettivi attraverso
uno studio consapevole del sito e l’uso delle risorse disponibili.
Bioedilizia: il progetto dovrà tenere conto non solo dell’oggetto costruito e dell’uso
consapevole dei materiali e delle tecniche costruttive a basso impatto sull’ambiente ma anche di
coloro che lo useranno, occupandosi quindi delle condizioni di benessere fisico ma anche psichico
delle persone in rapporto agli edifici e ai luoghi su cui questi sono collocati.
Consumi energetici: Stante il rispetto della DGR 1715/2016 - Delibera con la quale la
Giunta Regionale dell’Emilia Romagna anticipa al 1/01/2017 i requisiti minimi di prestazione
energetica degli edifici di proprietà pubblica, la nuova scuola si configurerà come edificio NZEB -
Nearly Zero Energy Building - e pertanto si dovrà prevedere un largo uso di fonti rinnovabili, a
fronte di un involucro altamente performante.
Progettazione domotica: si dovrà tener conto della qualità rappresentata dalla
progettazione domotica volta alla realizzazione di edifici “intelligenti” permettendo la gestione
coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici (climatizzazione, distribuzione
acqua, energia, impianti di sicurezza), delle reti informatiche e delle reti di comunicazione, allo
scopo di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza, il risparmio energetico degli
immobili e per migliorare la qualità dell'abitare e del lavorare all'interno degli edifici.
Per quanto concerne gli impianti, è richiesta una certa flessibilità per rispondere a due esigenze:
una legata allo spazio, innescata dal cambio di conformazione degli ambienti e dall’uso
diversificato dei luoghi della scuola ed una connessa agli utenti. Gli impianti dovranno quindi
essere impostati a matrice, con la possibilità di spegnimento/accensione per sezioni diversificate e
l’eventualità di una regolazione separata.
Qualità dell’aria indoor: la qualità dell’aria interna dovrà essere uno dei fattori cui prestare
la massima attenzione nella scelta delle finiture e degli arredi, ma anche delle tipologie
impiantistiche di climatizzazione e/o ventilazione.
Progettazione acustica: Il progettista ha infine l'obiettivo di rendere appropriato
acusticamente lo spazio scolastico, facilitando e migliorando l'udibilità delle parole e il
percorso di apprendimento degli alunni nonché producendo effetti positivi sulla capacità di
attenzione e concentrazione.
Tutte le pareti e le strutture divisorie non portanti saranno inoltre realizzate con materiali idonei a
garantire l’adeguato isolamento acustico tra ambienti adiacenti.
CONCORSO DI PROGETTAZIONE “SCUOLA NEL PARCO” DOCUMENTO PRELIMINARE
ALLA PROGETTAZIONE
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3) RIFERIMENTI URBANISTICI E NORMATIVI
La progettazione architettonica, edilizia, strutturale e impiantistica deve svolgersi nell’ambito del
quadro di riferimento normativo nazionale, regionale e locale relativo all’edilizia.
Il territorio del Comune di Parma nella classificazione ricade in Zona SISMICA 3.
In ambito locale l’inquadramento urbanistico dell’ambito di intervento è riportato negli Allegati 1,
2 e 3 della Documentazione Tecnica. Il principale riferimento normativo va ricondotto agli
strumenti urbanistici generali della Pianificazione territoriale del Comune di Parma quali: PSC
2030 – Piano Strutturale Comunale, POC – Piano Operativo Comunale, RUE – Regolamento
Urbanistico ed Edilizio, ZAC Zonizzazione Acustica Comunale.
In ambito di materia energetica si fa riferimento anche all’ Allegato 10 della Documentazione
Tecnica.
Per quanto concerne la normativa scolastica si dovrà fare principalmente riferimento alle norme
di seguito elencate:
Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975 “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia
scolastica, ivi compresi gli in- dici di funzionalità didattica, edilizia e urbanistica, da
osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”.
“Nuove linee guida contenenti indirizzi progettuali di riferimento per la costruzione di
nuove scuole”, comprendenti l’Allegato Tecnico Esemplificativo, varate dal Ministero per
l’istruzione, Università e la Ricerca, l’11 aprile 2013, che definiscono nuove aggiornate
modalità di progettazione urbanistica, architettonica e compositiva.
Si ricorda inoltre che si dovranno rispettare i Criteri Ambientali Minimi tra cui i sotto indicati
decreti del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai sensi dell’art.34 del
D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.:
D.M. 11 gennaio 2017, pubblicato in G.U. Serie Generale n.23 del 28 gennaio 2017
“Criteri ambientali minimi servizi di progettazione e lavori”;
D.M. 7 marzo 2012, pubblicato nel supplemento ordinario n. 57 alla G.U. n. 74 del 28
marzo 2012, e successivi ag - giornamenti- Servizi energetici;
D.M. 23 dicembre 2013, pubblicato nel supplemento ordinario n.8 alla G.U. n. 18 del 23
gennaio 2014, e successivi aggiornamenti- illuminazione pubblica;
• Allegato 1 al D.M. 13 dicembre 2013, pubblicato in G.U. n.13 del 17 gennaio 2014, e successivi
aggiornamenti- verde pubblico.