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Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” Settore Tecnologico SEDE CENTRALE: Via G. C. Falco - 81043 Capua (Ce) Distretto Scolastico n. 17 – C. S. : CETF 05000Q - C. F. :80113080610 - TEL. 0823622744 SEDE ASSOCIATA: Via Cesare Battisti 81046 Grazzanise ( Ce) Distretto Scolastico n° 17--- C.S. : CETF 05001R – TEL. TEL. 08231876759 Documento del Consiglio di Classe (Redatto ai sensi dell’art. 5, comma 2 del D.P.R. n°323/1998 e successive modifiche e Approvato dal Consiglio di Classe il 15/05/2017) SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA CLASSE V SEZ. B EL Docente coordinatore della classe: Angelina SGUEGLIA Anno scolastico 2016/2017

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Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” Settore Tecnologico

SEDE CENTRALE: Via G. C. Falco - 81043 Capua (Ce) Distretto Scolastico n. 17 – C. S. : CETF 05000Q - C. F. :80113080610 - TEL. 0823622744

SEDE ASSOCIATA: Via Cesare Battisti 81046 Grazzanise ( Ce) Distretto Scolastico n° 17--- C.S. : CETF 05001R – TEL. TEL. 08231876759

Documento del Consiglio di Classe (Redatto ai sensi dell’art. 5, comma 2 del D.P.R. n°323/1998 e successive modifiche e Approvato dal

Consiglio di Classe il 15/05/2017)

SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA

CLASSE V SEZ. BEL

Docente coordinatore della classe: Angelina SGUEGLIA

Anno scolastico 2016/2017

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 2

di redigere il DOCUMENTO del 15 Maggio relativo alle attività didattiche ed educative svolte dalla

classe V sez. BEE, specializzazione ELETTRONICA E ELETTROTECNICA nell'A.S. 2016 / 2017,

come di seguito indicato:

INDICE

1. L’ISTITUTO Pagina

1.1 La storia

1.2 Il contesto

1.3 La realtà scolastica

5

5

6

2. IL CORSO PERITO INDUSTRIALE in ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI

2.1 La struttura del corso

2.2 Il profilo professionale

2.3 Il quadro orario

7

7

7

3. LA CLASSE ed il CONSIGLIO di CLASSE

3.1 Composizione del consiglio di classe e Commissari interni

3.2 Elenco degli studenti

3.3 Presentazione della classe

8

8

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4. IL PERCORSO FORMATIVO

4.1 Obiettivi cognitivi e formativi generali

4.2 Obiettivi dell’area linguistico - espressiva

4.3 Obiettivi dell’area tecnico-scientifica

4.4 Profilo formativo della classe in uscita

4.5 Contenuti

4.6 Alternanza scuola -lavoro

4.7 Modulo di Cittadinanza e Costituzione

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5. STRUMENTI e METODOLOGIE DIDATTICHE

5.1 Metodi

5.2 Mezzi, spazi, tempi

5.3 Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati

5.4 Attività di recupero e sostegno

16

16

16

16

6. VALUTAZIONE

6.1 Criteri per le valutazioni intermedie e finali

6.2 Credito scolastico e criteri di attribuzione

6.3 Griglie di Valutazione

17

19

20

7. ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI 23

8. TIPOLOGIA e SIMULAZIONE della TERZA PROVA 24

9. ALLEGATI

9.1 Schemi simulazione Terza Prova

9.2 Programmi

9.3 Relazioni

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1. L’ISTITUTO

La sede centrale dell'Istituto Tecnico settore tecnologico "GIULIO CESARE FALCO" è situata a

Capua, paese in provincia di Caserta, in via Giulio Cesare Falco, n. 1.

L'Istituto è intitolato all'ingegnere militare capitano Giulio Cesare Falco.

1.1 La storia

L'IT "G.C. Falco" è nato nel 1972 come sezione staccata dell' ITIS " F. Giordani" di Caserta, con il

solo indirizzo di Meccanica, per sostenere il processo di industrializzazione del Basso Volturno

con prima sede in via Asilo Infantile.

Nell'anno scolastico 1979/80, con il raggiungimento dell'autonomia, l’Istituto prese il nome

dall'ingegnere militare capitano Giulio Cesare Falco.

Venne, quindi, istituito l'indirizzo "Elettronica e Telecomunicazioni" per armonizzare l'offerta

formativa con la domanda avanzata dalle industrie di settore presenti sul territorio e con le

richieste della produzione industriale di tutti i settori che richiedeva l'automazione dei processi

produttivi.

Dall'anno scolastico 2003/2004 sono state attivate le specializzazioni di Termotecnica e Costruzioni

Aeronautiche, per rispondere alle richieste occupazionale del territorio.

Dall’a.s. 2010/2011 , in seguito all’entrata in vigore della riforma degli istituti tecnici, è diventato

un istituto tecnico - settore tecnologico. Gli indirizzi di studio attuali sono i seguenti :

Meccanica, Meccatronica ed Energia

Elettronica ed Elettrotecnica

Trasporti e Logistica

Informatica e Telecomunicazioni

Dall'a.s.2017/2018 ci sarà anche l’indirizzo di Sistema Moda.

Dall'a.s.2004/2005 è in funzione anche la sede "Associata" in Grazzanise ubicata al secondo piano

della Scuola Media “F. Gravante” dello stesso Comune.

L’indirizzo attivato in questa sede è Trasporti e Logistica (Conduzione del mezzo).

1.2 Il contesto

L' I.T. settore tecnologico " G.C. Falco" è ubicato nella città di Capua, centro di grande patrimonio

storico di cui conserva splendide testimonianze di notevole valore artistico e culturale. Cinta da

mura, la città conta parecchi edifici antichi, il Duomo del X secolo, Chiese medievali, una porta

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turrita fatta costruire da Federico II, la cinta bastionata, due Musei ( L'importante Museo

Campano ed il Museo Diocesano) e la Polveriera austriaca: un ponte romano sul Volturno che la

collega alla via Appia.

Capua, secondo Cicerone, tra le Città italiche solo a Roma seconda, è parte di un ampio territorio

che comprende il Basso Volturno, l'Agro Caleno e parte dell'Agro Aversano. Si connota,

pertanto, come centro in cui confluiscono parecchi paesi limitrofi.

Il territorio ha una economia agricolo - industriale: accanto alle piccole, medie o grandi aziende

agricole, di tipo prevalentemente lattiero-caseario, sorgono insediamenti industriali.

Le Industrie che caratterizzano il territorio appartengono, non solo, al settore conserviero ma,

numerose sono le industrie nel settore dell'elettronica e telecomunicazioni e della meccanica.

Inoltre, lo sviluppo dell'industria aeronautica, la costruzione nell'immediato futuro di un

interporto a Grazzanise, garantiscono il potenziamento del settore terziario e assicurano agli

studenti ulteriori sbocchi occupazionali.

1.3 La realtà scolastica

Da sempre il bacino di utenza dell'IT G.C. Falco è stato caratterizzato dalla consistente affluenza di

alunni da una "pluralità" di Comuni: non sempre e non tutti limitrofi. Infatti il contesto

territoriale di provenienza degli alunni dell'ITI comprende (pur nelle variazioni succedutesi nel

corso degli anni) mediamente 25 - 30 Comuni dislocati in una vasta zona i cui ideali "confini"

comprendono: Mondragone, Sparanise, Vitulazio, Casapulla, Recale, Acerra, Aversa.

Funzionano nell'Istituto i laboratori di: informatica, fisica, chimica, costruzioni aeronautiche,

tecnologia e disegno, elettronica, T.D.P., sistemi, meccanica, inglese, nonché la biblioteca, la

palestra coperta e la struttura sportiva all’aperto.

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2 IL CORSO dell’ Istituto Tecnico, settore tecnologico, indirizzo “ELETTRONICA ED

ELETTROTECNICA articolazione “ELETTRONICA”

2.1 La struttura del corso

Il corso di studi è suddiviso in due bienni e un monoennio e consente, attraverso gli Esami di

Stato, di conseguire il diploma di Istituto Tecnico, settore tecnologico, indirizzo

“ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA” articolazione “ELETTRONICA”.

2.2 Il profilo professionale

Secondo quanto deliberato dal Ministero dell’Istruzione, il diplomato dell’ istituto tecnico settore

tecnologico indirizzo “ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA” articolazione

“ELETTRONICA” deve essere in grado di :

analizzare schemi elettrici ed elettronici;

sintetizzare, realizzare e collaudare semplici sistemi di controllo automatici;

seguire l’evoluzione delle direttive e raccomandazioni del mondo elettronico;

comprendere messaggi specifici e relazionarsi rispetto alle varie situazioni,

conoscere l’organizzazione e la struttura aziendale,

aver acquisito padronanza del linguaggio tecnico inglese.

2.3 Quadro Orario

DISCIPLINE ORE SETTIMANALI

3 °

anno

anno 5 ° Prove

Lingua e lettere italiane 4 4 4 S.O.

Storia 2 2 2 O.

Lingua straniera 3 3 3 S.O.

Matematica 3 3 3 S.O.

Complementi di Matematica 1 1 S.O.

Elettrotecnica e Elettronica 7(2) 6(3) 6(3) S.O.P.

Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici e

elettronici 5(4) 5(4) 6(4)

S.O.P

Sistemi elettronici automatici 4(2) 5(2) 5(3) S.O.

Religione 1 1 1 -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 P.O.

Totale ore settimanali 32 (8) 32 (9) 32 (10)

* Tra parentesi le ore di laboratorio.

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3. LA CLASSE ED IL CONSIGLIO DI CLASSE

3.1 Composizione del Consiglio di Classe

3.2 Commissari interni

DOCENTE DISCIPLINA INSEGNATA

1 Antimo RUSSO SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI

2 Cosimo D’AVICO TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI

SISTEMI ELETTRICI E ELETTRONICI

3 Caterina CAPITELLI MATEMATICA

DOCENTE

DISCIPLINA INSEGNATA

Angelina SGUEGLIA ITALIANO

Angelina SGUEGLIA STORIA

Caterina CAPITELLI MATEMATICA

M. Grazia STEFANELLI INGLESE

Luigi MUNNO ELETTROTECNICA E

ELETTRONICA

Antimo RUSSO SISTEMI ELETTRONICI

AUTOMATICI

Cosimo D’AVICO T.P.S.E.E.

Silvana DELLE SITE SCIENZE MOTORIE

Andreana CRISPINO RELIGIONE

Filomena MARUZZA Lab. ELETTROTECNICA E

ELETTRONICA

Luigi TESTA Lab. SISTEMI AUTOMATICI

T.P.S.E.E.

M. Carmela LAMBERTI SOSTEGNO

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3.3 Elenco degli studenti

N° ALLIEVI Data di nascita

Crediti

3 anno

a.s 14/15

Crediti

4 anno

a.s 15/16

1 BASSI UGO 24/02/1997 4 4

2 BENCIVENGA FRANCESCO 25/03/1997 3 4

3 BOVENZI GIORGIO 22/05/1998 7 7

4 CANTIELLO DANIELE 05/05/1998 6 4

5 CIPULLO STEFANO 20/09/1997 5 4

6 COSTANZO FRANCESCO 19/01/1999 5 5

7 DE GENNARO UMBERTO 28/11/1997 6 5

8 DI CAPRIO DOMENICO 02/04/1998 5 5

9 DI RUBBA ANDREA 25/05/1998 5 4

10 FALCO FRANCESCO 19/03/1998 5 4

11 FERRARA VINCENZO 04/01/1998 4 4

12 FIORILLO GIOVANNI 14/02/1998 4 4

13 GALLO CHRISTIAN 14/10/1998 8 8

14 IZZO GIUSEPPE 16/04/1998 5 5

15 MEROLA LUIGI 05/05/1998 6 7

16 MONTI ROBERTO 01/03/1998 5 4

17 PARLAPIANO MATTIA 24/09/1998 5 4

18 ROTONDO MICHELE 23/01/1998 5 4

19 TROTTA GIOVANNI 13/07/1997 4 4

20 UCCIERO FRANCO 11/04/1997 4 4

21 VIGILANTE DOMENICO 26/05/1998 6 6

22 ZIBELLA PASQUALE 10/06/1998 6 5

3.4 Presentazione della classe

La classe V B, corso Elettronica ed Elettrotecnica, è formata da 22 allievi maschi; di essi, uno

diversamente abile, coadiuvato da un docente di sostegno (9 ore), per il quale è stato

predisposto dal Consiglio di classe un Piano Educativo Individualizzato con obiettivi didattici

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e formativi non riconducibili ai Programmi Ministeriali, come previsto dall’art.15 dell’O.M. n

90 del 21/05/2001, a cui si fa riferimento.

Dal punto di vista disciplinare la classe, pur essendo alquanto vivace, non ha dato nel

complesso particolari problemi.

L’ambiente socio-economico-culturale da cui provengono è medio; pertanto sono solo in

parte stimolati dalle famiglie allo studio ed all’apprendimento. C’è un gruppo ristretto di

allievi, che presenta una buona preparazione di base e attitudini allo studio e che ha

evidenziato, nel corso del triennio, un impegno costante e proficuo, rivelando così senso di

responsabilità.

La presenza alle lezioni è stata assidua per quasi tutti gli allievi. Il profitto medio ottenuto

è mediamente sufficiente. Infatti un primo ristretto gruppo di allievo si è distinto per buone

conoscenze di base, spirito di osservazione, capacità di analisi, impegno ed un metodo di

studio organizzato ed efficace che ha impiegato con profitto nell’assimilazione dei contenuti,

raggiungendo risultati più che buoni. Accanto a questi, un secondo gruppo, con talune carenze

di base e/o di impegno scolastico non sempre costante, ha comunque raggiunto una

preparazione che nel complesso è ritenuta sufficiente; infine un esiguo terzo gruppo di allievi,

pur avendone le capacità, ha dimostrato disinteresse ed ha avuto bisogno di continue

sollecitazioni da parte dei docenti per poter raggiungere risultati appena sufficienti.

Per la valutazione si è tenuto conto non solo del controllo formale delle abilità o delle

conoscenze rilevate dalle verifiche formative e sommative, ma del livello di partenza, delle

capacità di ragionamento, dell’impegno, della frequenza, dei progressi effettuati, del metodo

di lavoro, dell’acquisizione di competenze.

Tutti i docenti, comunque, nella parte finale dell’anno scolastico, hanno cercato di intervenire

più specificamente ed individualmente per poter permettere a tutti gli allievi di affrontare con

serenità l’Esame di Stato.

Tutta la classe ha preparato lavori di approfondimento multidisciplinari e/o tematici da

presentare per il colloquio dell’Esame di Stato.

È stata curata anche l’alternanza scuola-lavoro, che ha interessato l’ambito del fotovoltaico i

ragazzi, infatti, sono stati impegnati nella seguente attività: PROGETTO FOTOVOLTAICO

PER UNA VILLETTA UNIFAMILIARE.

Nell’ambito del modulo di Cittadinanza e Costituzione è stata approfondita, dal punto di vista

multidisciplinare la tematica: LE ENERGIE ALTERNATIVE

Tutta la classe ha partecipato alla CLIL orientata sulla materia Elettronica ed Elettrotecnica. Gli

argomenti svolti, non essendo il docente della disciplina in possesso delle competenze di inglese,

hanno avuto il supporto della docente di inglese.

Per gli alunni promossi lo scorso anno con sospensione di giudizio, il Collegio docenti ed il

Consiglio d’Istituto hanno programmato e fatto attuare, prima dell’inizio dell’anno scolastico,

i necessari corsi di recupero. Durante l’anno scolastico, inoltre, tutti gli alunni hanno potuto

usufruire di periodi di recupero attivati dai singoli docenti e di un periodo di pausa didattica

per poter recuperare eventuali lacune presenti nelle discipline.

Tutti i docenti, comunque, si sono adoperati, in vario modo, per cercare di far colmare agli

alunni le lacune evidenziate:

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a) ridimensionando gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico;

b) cercando di svolgere l’attività didattica, facendo affidamento soprattutto, se non

esclusivamente, sulle ore di permanenza nell’aula, sfruttando il maggiore interesse e il

più facile apprendimento derivante dall’utilizzo dei nuovi mezzi informatici;

c) operando, quando necessario e possibile, in maniera individualizzata sul singolo alunno.

Alla fine dell’anno scolastico, comunque, tutti i docenti concordano nel ritenere che se

qualche alunno non ha conseguito risultati soddisfacenti è per l’impegno non sempre costante

e non per una mancanza di capacità, infatti il profitto avrebbe potuto raggiungere un livello

migliore se la classe avesse mostrato un impegno costante e una partecipazione più attiva in

tutte le discipline.

In conclusione le mete educative conquistate dagli allievi non sono certo soddisfacenti per

tutti. Il bilancio, però, si può considerare ottimisticamente positivo se si guarda all’acquisita

consapevolezza delle proprie capacità e, soprattutto, alla maturità comportamentale raggiunta.

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4. PERCORSO FORMATIVO

Il percorso formativo, nonché l’organizzazione nello studio, sono stati caratterizzati da scelte

operative e culturali, che hanno tenuto conto di:

analisi della situazione di partenza, riferita anche alle risorse ed alle attrezzature laboratoriali;

opportunità offerte dal territorio e dall’ambiente socio - economico in cui opera l’Istituto;

valutazione diagnostica, che ha rilevato la condizione iniziale degli studenti, sia per la sfera

cognitiva (prerequisiti), sia per quella socio – affettiva (rapporto con gli altri , atteggiamento

verso la Scuola, verso la disciplina);

finalità dell’offerta formativa in relazione all’indirizzo professionale dell’Istituto, che prevede

nella dinamica della vita sociale, una formazione culturale in campo umanistico e una valida

preparazione professionale, una conoscenza adeguata della lingua straniera, un buon utilizzo

degli strumenti informatici.

Il Consiglio di Classe ha suddiviso gli obiettivi in :

obiettivi comuni alle varie discipline;

obiettivi dell’area linguistica-espressiva;

obiettivi specifici dell’area tecnico –scientifica.

4.1 Obiettivi cognitivi e formativi generali

In funzione dei presupposti sopra elencati e dai risultati dell’analisi della situazione di partenza,

l’azione didattica si è rivolta al conseguimento dei seguenti obiettivi cognitivi – operativi comuni

per le varie discipline:

conoscenza, intesa come capacità di creare un bagaglio di nozioni ben memorizzate;

comprensione, intesa come capacità di comprendere le conoscenze;

applicazione, intesa come uso delle conoscenze acquisite, sotto forma di idee personali, metodi e

regole di precisione;

analisi e sintesi , intese come abilità e competenze a saper scomporre la comunicazione nei suoi

elementi fondamentali e costitutivi e capacità ad elaborare, al fine di pervenire a strutture

contenutistiche più facilmente assimilabili.

Questi obiettivi comuni fondamentali sono, come è noto, accompagnati da ulteriori obiettivi , intesi

come capacità, che si possono così sintetizzare:

Capacità di osservazione;

Capacità di concentrazione e riflessione;

Capacità di pianificazione e programmazione;

Capacità di cercare dati ed informazioni;

Capacità di rilevare errori e di auto - correzione;

Capacità di superamento dell’insuccesso;

Capacità di lavorare in gruppo;

Capacità di relazionarsi;

Capacità di esporre il proprio pensiero e le proprie conoscenze in maniera lineare e chiara;

Capacità di usare un linguaggio discorsivo senza mai trascurare l’aspetto rigoroso e formale.

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4.2 Obiettivi specifici dell’area linguistica-espressiva

saper comprendere ed analizzare il testo letterario;

riflettere sulla letteratura e sua prospettiva storica;

saper produrre testi di apprezzabile livello espressivo;

essere capace di stabilire collegamenti nell’ambito della stessa disciplina o discipline diverse

nella ricerca dei denominatori comuni;

saper organizzare il proprio lavoro in modo autonomo;

avere capacità di analisi e di sintesi;

saper ricercare la parola - chiave con sviluppo logico - comunicativo;

saper riconoscere strutture di pensiero in ordine alla complessità crescente.

4.3 Obiettivi specifici dell’area tecnico-scientifica

Saper analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;

saper analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, elaborazione e

trasmissioni di segnali, immagini e dati;

saper partecipare al collaudo ed alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di

comunicazione, di elaborazione delle informazioni), sovrintendendo alla manutenzione degli

stessi;

saper progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di

telecomunicazioni, valutando anche sotto il profilo economico la componentistica presente sul

mercato;

saper descrivere il lavoro svolto, redigere documentazione per la produzione dei sistemi

progettati;

saper consultare manuali d’uso (data-sheet), documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in

lingua straniera;

saper effettuare calcoli matematici o saper trasformare gli enunciati simbolici in materiale

matematico - verbale, nonché le conoscenze delle leggi e teorie acquisite e renderle concrete.

4.4 Profilo formativo della classe in uscita

1) Obiettivi di minima : ottenere da parte dell’alunno conoscenze ed una capacità ad esprimerle

con linguaggio specifico appropriato, anche se semplice ( la percentuale degli allievi che ha

raggiunto tali obiettivi si aggira intorno al 20%);

2) obiettivi di massima : ottenere da parte dell’alunno un’apprezzabile livello di conoscenze,

oltre che apprezzabili capacità a saper elaborare le stesse ( la percentuale degli allievi che ha

raggiunto tali obiettivi si aggira intorno al 30 % .

3) La restante parte della classe ( 50%) ha raggiunto “obiettivi intermedi”.

4.5 Contenuti

I contenuti disciplinari sono desumibili dai piani di lavoro individuali dei singoli docenti ed allegati

al documento: essi sono stati selezionati in base ai seguenti criteri:

linea segnata dai programmi ministeriali;

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capacità effettive della classe in termini di prerequisiti;

evoluzione tecnologica in atto;

competenze per il raggiungimento del profilo tecnico professionale richiesto dalle aziende

locali.

Gli argomenti che sono stati trattati in modo più approfondito sono:

MATERIE CONTENUTI

LINGUA E LETTERE

ITALIANE G. UNGARETTI - I. SVEVO - P. LEVI

STORIA I GUERRA MONDIALE - I DOPOGUERRA IN ITALIA - FASCISMO

INGLESE U. K. - LOGIC GATES – INTEGRATED CIRCUITS (I.C.)

MATEMATICA DERIVATE – MAX E MINIMO DI UNA FUNZIONE

ELETTROTECNICA E

ELETTRONICA

OSCILLATORI -AMPLIFICATORI DI POTENZA – FILTRI ATTIVI –

ACQUISIZIONE DATI

T.P.S.E.E.

SENSORI E TRASDUTTORI NEL PROCESSO DI CONTROLLO

COMPUTERIZZATO; MODERNE TECNOLOGIE INTEGRATE;

APPROCCIO ALLE TECNICHE DI SIMULAZIONE CON PLC

SISTEMI

AUTOMATICI

CIRCUITI DI CONDIZIONAMENTO - CONVERSIONE A/D –

SISTEMI RETROAZIONATI - STABILITÀ

SCIENZE MOTORIE GIOCHI DI SQUADRA-ANATOMIA-TRAUMI SPORTIVI E PRIMO

SOCCORSO- IL DOPING

I percorsi formativi seguiti dal Consiglio di Classe sono stati articolati ed organizzati mediante unità

didattiche o sezioni modulari, in quanto, come è noto, consentono l’interdisciplinarità ed opportuni

collegamenti e confronti. La scansione di tempo è segnata alla fine di ogni unità, sia per la parte

teorica che per il laboratorio: il tempo impiegato circa una settimana e mezzo (6 ore per ogni unità o

sezione modulare).

4.6 Alternanza scuola- lavoro:

Titolo/Argomento

PROGETTO FOTOVOLTAICO PER UNA VILLETTA

UNIFAMILIARE

MODALITA’ di LAVORO

Finalità

Acquisizione di capacità di analizzare e progettare sistemi complessi, con

l’utilizzo di mezzi informatici.

Acquisizione di competenze specifiche per l’inserimento nel mondo del

lavoro in un settore a forte dinamica.

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 14

Organizzazione del

lavoro

Progetto suddiviso in sottoprogetti di gruppo. Lavoro di gruppo con

differenziazioni di compiti. Assistenza dei docenti ai singoli gruppi.

Lezioni frontali esplicative. Lavoro con personal computer

Risorse utilizzate

Personal Computer

Software dedicati alla progettazione fotovoltaica

Software di uso generale per la redazione di relazioni tecniche e fogli di

calcolo elettronici

Manuali tecnici specifici.

Contenuti

Generalità sugli impianti fotovoltaici (PV)

Energia del sole

Caratteristiche V-I di una cella fotovoltaica

Tecnologie dei pannelli fotovoltaici

Principali componenti di un impianto PV e tipologia(stand-alone e grid-

connected)

Tensione e corrente in un impianto fotovoltaico

Potenza nominale di picco-Inclinazione ed orientamento dei pannelli

Parametri di progetto per il dimensionamento di un impianto fotoltaico

Esempio di dimensionamento di impianto fotovoltaico con software EASY-

SUNWAY(relazione)

4.7 Modulo Di Cittadinanza e Costituzione (h. 33)

TEMATICA: LE ENERGIE ALTERNATIVE

DISCIPLINE COINVOLTE: ITALIANO

E STORIA

h. 7

INGLESE

h.4

MATEMATICA

h.4

MATERIE DI INDIRIZZO

h. 18

TPSEE 5

SISTEMI 6

E.E. 7

Le energie alternative

Correzione e sistemazione del

materiale prodotto.

Le energie

alternative

Preparazione di grafici

e tabelle

Energie alternative. Sistema di

controllo per la gestione di una

centrale a bioliquidi

OBIETTIVI

Conoscere le energie alternative. (storia, inglese, italiano)

Saper il funzionamento ed operare, dal punto di vista tecnico, con energie

alternative(Elettronica, elettrotecnica, sistemi e T.PSEE.)

Realizzare grafici e tabelle (Matematica)

STRATEGIE METODOLOGICHE

• Lezioni frontali e dialogate

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• Conversazioni libere e guidate.

• Problem solving

• Schede riassuntive

• Lettura e approfondimento di brani significativi, di documenti, di articoli.

• Lavoro di gruppo/ Ricerche personali

• Uscite all’esterno/visite di luoghi significativi/Incontro con esperti

SUSSIDI E STRUMENTI

• Libro di testo

• Materiale documentario

• Riviste

• Articoli di giornale

• Internet

• Lavagna interattiva

VALUTAZIONE

La valutazione avverrà collegialmente da parte dell’intero consiglio di classe per ogni singolo

alunno, in relazione all’impegno (intensità e continuità), all’attenzione e alla concentrazione,

all’organizzazione (relativa al metodo di studio), alla responsabilità e al senso critico, alle

conoscenze e alle abilità

5 STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE

5.1 Metodi

Per interagire con gli allievi e per favorire il conseguimento degli obiettivi, tutti i docenti si sono

serviti di: Lezioni frontali; lezioni interattive; problem solving; lavoro di gruppo; discussione

guidata; attività di laboratorio; attività di recupero e/o sostegno.

5.2 Mezzi, Spazi, Tempi

Mezzi: Testi (libri in adozione, dispense, giornali), sussidi audiovisivi (adoperati per alcune

materie), risorse multimediali, software di progettazione e di simulazione.

Spazi: Aule e laboratori.

Tempi: Orario curricolare e pomeridiano.

5.3 Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati

Prove strutturate a risposta chiusa, prove strutturate a risposta aperta, prove tradizionali,

interrogazioni orali, interventi dal banco e/o posto di lavoro, compiti a casa.

In vista dell’Esame di Stato, che prevede la terza prova scritta, il Consiglio di classe ha elaborato ed

approntato due prove pluridisciplinari, allegate al Documento, mediante questionari a risposta

multipla ed a risposta aperta, al fine di far acquisire alla classe determinate conoscenze su contenuti

opportunamente selezionati e comunque in relazione agli obiettivi fissati dalla programmazione di

classe.

5.4 Attività di recupero e sostegno

Consapevoli che le finalità della Scuola pubblica è quella di garantire a tutti gli studenti una

sostanziale parità di opportunità, la nostra scuola offre servizi che integrano le attività curriculari e

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rendono l’ambiente scolastico sensibile alle esigenze degli studenti.

Al fine di promuovere il successo formativo e alla luce del D.m n. 80 del 3 ottobre 2007, si attivano

interventi di compensazione, integrazione e recupero innovativi ed efficaci.

6 LA VALUTAZIONE

La valutazione è relativa non solo all’acquisizione delle competenze di base e trasversali programmate,

ma ha tenuto conto anche dell’intero percorso degli allievi, dei progressi ottenuti rispetto alla situazione

di partenza, dell’interesse e della impegno con il quale essi hanno partecipato alle attività curriculari ed

opzionali, ai risultati ottenuti nelle attività progettuali e di recupero svolte all’interno del curricolo

locale. Per la verifica degli apprendimenti essi sono stati sottoposti a verifiche periodiche del processo di

apprendimento e formazione mediante:

- prove scritte programmate e concordate anche con la componente allievi/e; sono escluse più prove

scritte nello stesso giorno;

- test sia di tipo formativo che sommativo, con quesiti a risposta singola e/o a risposta multipla, a

risposta aperta e/o strutturata;

- verifica dell'avvenuto svolgimento del lavoro per casa;

- interrogazioni;

- relazioni individuali di argomenti studiati e/o approfonditi;

- verifica e valutazione dei lavori di gruppo e/o di laboratorio, in quest’ultimo caso anche

individuali.

Per i descrittori per la misurazione dell’apprendimento si sono prese in considerazione:

- le conoscenze;

- le competenze acquisite;

- le capacità dimostrate.

A ciascuna di queste tre sezioni sono collegate delle definizioni che descrivono i diversi livelli di

apprendimento a cui corrisponde, in via indicativa, un valore numerico. La seguente tabella di

riferimento mette in relazione gli elementi della valutazione con diverse fasce di voto.

Il voto così proposto dal singolo docente per ogni disciplina costituisce elemento di valutazione del

consiglio di classe.

6.1 Criteri di valutazione

INDICATORI DESCRITTORI VOTO LIVELLO

CONOSCENZE

Acquisizione dei contenuti completa, ben strutturata ed

approfondita con capacità di operare collegamenti

interdisciplinari efficaci.

10

Raggiungimento

sicuro, completo e

personale degli

obiettivi disciplinari

ABILITA’

Eccellente padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo

preciso e sicuro delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi

disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro preciso e ben

articolato. Esposizione personale valida, approfondita ed

originale, arricchita da contributi critici. Piena consapevolezza e

autonomia nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti specifici,

differenti e nuovi, con soluzioni originali. Organizzazione

accurata del proprio lavoro.

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CONOSCENZE Acquisizione dei contenuti completa ed approfondita con capacità

di operare collegamenti interdisciplinari.

9

Raggiungimento

sicuro e completo

degli obiettivi

disciplinari

ABILITA’

Soddisfacente padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo

sicuro delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi

disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro e ben articolato.

Esposizione personale valida e approfondita. Piena autonomia

nell’applicazio-ne di dati e concetti in contesti specifici, differenti

e nuovi. Organizzazione efficace del proprio lavoro.

CONOSCENZE Buon livello di acquisizione dei contenuti con capacità di operare

adeguati collegamenti interdisciplinari.

8

Raggiungimento

completo degli

obiettivi disciplinari

ABILITA’

Buona padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo autonomo

e corretto delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi

disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro ed appropriato.

Esposizione personale adeguata del proprio lavoro.

Organizzazione autonoma e proficua del proprio lavoro.

CONOSCENZE Discreta acquisizione dei contenuti.

7

Raggiungimento

complessivo degli

obiettivi disciplinari

ABILITA’

Sostanziale padronanza delle strumentalità di base. Discreto

utilizzo delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi

disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro e corretto. Esposizione

personale adeguata e pertinente. Organizzazione autonoma del

proprio lavoro.

CONOSCENZE Acquisizione essenziale dei contenuti minimi con necessità di

consolidamento.

6

Raggiungimento

essenziale degli

obiettivi disciplinari

ABILITA’ Apprendimento accettabile delle strumentalità di base. Utilizzo

piuttosto meccanico delle procedure e dei linguaggi disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto semplice, chiaro ma non del

tutto corretto e approfondito. Parziale autonomia

nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti. Organizzazione non

sempre autonoma e adeguata del proprio lavoro.

CONOSCENZE Acquisizione superficiale dei contenuti con presenza di lacune.

5

Raggiungimento

parziale degli

obiettivi disciplinari

ABILITA’

Parziale apprendimento delle strumentalità di base. Mediocre

autonomia nell’uso delle procedure, degli strumenti e dei

linguaggi disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto, non adeguato e/o non sempre

pertinente. Esposizione personale superficiale. Difficoltà

nell’applicazione di dati e concetti. Organizzazione inadeguata

del proprio lavoro con tendenza alla dispersione.

CONOSCENZE Mancata acquisizione dei contenuti minimi.

4

Mancato

raggiungimento

degli obiettivi

disciplinari

ABILITA’ Mancato apprendimento delle strumentalità di base. Scarso

utilizzo delle procedure e dei linguaggi disciplinari.

COMPETENZE

Linguaggio verbale, orale e scritto, molto semplice e poco chiaro,

non corretto e/o pertinente. Esposizione personale molto

superficiale. Mancata autonomia nell’applicazione/utilizzo di dati

e concetti. Inadeguata organizzazione del proprio lavoro.

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6.2 Criteri di attribuzione del credito scolastico (inclusivo del credito formativo) agli studenti del

triennio conclusivo

Credito formativo:

Il credito formativo è derivato da esperienze acquisite al di fuori della scuola frequentata, ma dotate

delle seguenti caratteristiche:

esperienze qualificate, ovvero significative e rilevanti;

esperienze debitamente documentate;

esperienze non saltuarie, ma prolungate nel tempo.

Gli ambiti in cui esso può essere acquisito sono esperienze conseguite non solo nella formazione

professionale e del lavoro in settori coerenti con l’indirizzo di studi frequentato, ma anche nell’ambito

del volontariato, della solidarietà, della cooperazione, dello sport e delle attività culturali ed artistiche.

Credito scolastico

La media dei voti conseguita dallo studente al termine dell’anno scolastico consente il suo inserimento

in una banda di oscillazione, secondo la tabella A del D.M. 99/09:

TABELLA PER ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO D.M. 99 del 16/12/2009

M = media 3° anno 4° anno 5° anno

M=6 3 - 4 3 - 4 4 - 5

6<M<=7 4 - 5 4 - 5 5 - 6

7<M<=8 5 - 6 5 - 6 6 - 7

8<M<=9 6 - 7 6 - 7 7 – 8

9<M<=10 7 – 8 7 – 8 8 – 9

Il singolo consiglio di classe, all’interno della banda di appartenenza dello studente in base alla media

dei voti conseguita al termine dell’anno scolastico, tiene conto di alcuni indicatori per attribuire il

valore più alto consentito dalla banda di oscillazione:

interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo;

partecipazione alle attività complementari ed integrative della scuola;

eventuali crediti formativi presentati e certificati.

CONOSCENZE Mancata acquisizione dei contenuti minimi per impreparazione

abituale e/o scadente preparazione di base.

3/2

Mancato

raggiungimento

degli obiettivi

disciplinari.

ABILITA’

Mancato apprendimento delle strumentali di base. Incapacità di

utilizzare le procedure dei linguaggi disciplinari. Atteggiamento

di rifiuto nell’apprendimento delle strumentalità di base.

COMPETENZE

Notevoli difficoltà nell’uso dei linguaggi. Incapacità di orientarsi

anche se guidato. Esposizione personale scadente, limitata da

conoscenza molto lacunosa o inesistente dei contenuti

disciplinari, oppure conseguente all’atteggiamento di chiusura nei

confronti dell’apprendimento.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE 1° PROVA SCRITTA

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

Alunno ____________________________ Classe__________

Griglia di valutazione 1° prova scritta

Indicatori

Tipologia A:

Analisi del

testo

Tipologia B

Saggio breve o

articolo di

giornale

Tipologia C-D

Tema

Conoscenza dei contenuti 1 2 3 1 2 3 1 2 3

Aderenza alla traccia 1 2 3

Coesione e coerenza

dell’argomentazione

1 2 3 1 2 3

Correttezza ed efficacia

espositiva

1 2 3 1 2 3 1 2 3

Qualità del corredo

informativo

1 2 3

Contestualizzazione 1 2 3

Comprensione 1 2 3

Apporti personali e

originali

1 2 3 1 2 3 1 2 3

PUNTEGGIO

COMPLESSIVO ______/15 ______/15 _______/15

Legenda

1=basso

2=medio

3=alto

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE 2° PROVA SCRITTA

INDICATORI

VALUTAZIONE

INSUFFICIENTE SUFFICIENTE BUONO

CONOSCENZA E PADRONANZA DEGLI

ARGOMENTI

1 2 3

COMPLETEZZA DELLA PROVA

1 2 3

CAPACITA’ DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

1 2 3

EFFICACIA ESPOSITIVA

1 2 3

ANALISI ED ELABORAZIONE DEI DATI E

DELLE INFORMAZIONI 1 2 3

PUNTEGGIO ATTRIBUITO /15

Legenda:1 = basso 2 = medio 3 = alto

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA

TIPOLOGIA MISTA: B+C

PER LA TIPOLOGIA “B”:

Descrittori Punti

L’alunno dimostra di conoscere l’argomento nei suoi tratti essenziali e di comprendere la

tematica proposta e formula la risposta esattamente, utilizzando termini appropriati e corretti 1

L’alunno dimostra di conoscere l’argomento richiesto e di comprenderne gli aspetti fondamentali,

ma presenta qualche difficoltà nell’uso dei termini e nell’organizzazione della risposta 0,75

L’alunno dimostra di conoscere sostanzialmente l’argomento richiesto e di comprenderne gli

aspetti fondamentali, ma presenta difficoltà nell’uso dei termini e nell’organizzazione della

risposta 0,50

L’alunno dimostra di conoscere parzialmente l’argomento richiesto e presenta difficoltà nella

comprensione della domanda, nell’uso dei termini e nell’organizzazione della risposta 0,25

Risposta assente o praticamente assente 0

TIPOLOGIA “C” : Ogni item viene valutato con un punteggio minimo di 0 e massimo di 0,25

Indicatori punteggio

Risposta nulla 0

Risposta errata 0

Risposta corretta 0,25

Materie : Sistemi Automatici – Storia – Inglese - T.P.S:E.E. - Matematica

TOTALE QUESITI N. 27 (3 trattazioni sintetiche inglese + 6 per le altre materia)

Non è consentito effettuare cancellature o dare più risposte, pena la invalidità della

domanda.

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7. ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI

TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO

Manifestazioni

culturali e progetti

extracurriculari

ATTIVITÀ SPORTIVE Capua (CE)

GIORNALINO ISTITUTO ONLINE Capua (CE)

CULTURE DAY (alunni meritevoli) Capua (CE)

VISITA SENATO (alunni meritevoli) ROMA

CONFINDUSTRIA Caserta

PEACE RUN Caivano (NA)

30° ANNIVERSARIO NUOVA SEDE Capua (CE)

FIERA DELL’ELETTRONICA Pompei (NA)

Progetto MIUR / AVIS “Promuovere nelle scuole la

solidarietà e i valori del dono del sangue” Capua (CE)

OLTRE L’OSTACOLO…SPORT E INCLUSIONE Capua (CE)

Orientamento

OPEN DAY Capua (CE)

Orientamento al lavoro: Incontro con l’Ordine Periti

Industriali, con Militari dell’Esercito e con

l’Aeronautica

Capua (CE)

Incontri di orientamento con agenzie di lavoro e

centro per l’impiego Capua (CE)

Giornata di orientamento UNIVEXPO tenutasi presso

il complesso universitario di Monte Sant’Angelo NAPOLI

Mostra d'oltremare , giornata dell’Orientamento NAPOLI

Il Sistema ITS in Campania Capua (CE)

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8. SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

In vista dell’Esame di Stato, che prevede la terza prova scritta, il Consiglio di classe ha elaborato ed

approntato due prove pluridisciplinari, allegate al Documento, mediante questionari a risposte

aperte (tipologia B) e a risposta multipla (tipologia C) al fine di far acquisire alla classe determinate

conoscenze su contenuti opportunamente selezionati e comunque in relazione agli obiettivi fissati

dalla programmazione di classe , in ordine anche alle conoscenze disciplinari.

Sono state somministrate due prove con le seguenti modalità:

VALUTAZIONE TERZA PROVA:

GRIGLIA PAG. 23 del DOCUMENTO

Tipologia Data Materie coinvolte Tempo assegnato

B+C Marzo 2017 Elettronica-Storia –Inglese (tip.

B) –T.P.S.E.E-Matematica 100 minuti

B+C Maggio 2017 Elettronica-Storia –Inglese (tip.

B) –T.P.S.E.E-Matematica 90 minuti

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Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” - Capua Settore Tecnologico

Indirizzi ed Articolazioni:

Meccanica Meccatronica ed Energia (Meccanica e Meccatronica) - Trasporti e Logistica (Costruzione del mezzo - Conduzione del mezzo)

- Elettronica ed Elettrotecnica (Elettronica) - Informatica e Telecomunicazioni (Informatica)

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

TERZA PROVA TIPOLOGIA MISTA

Alunno/a _______________________________ Classe V Bel

VALUTAZIONE QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

Tipologia C: quesiti a risposta multipla. Ogni item viene valutato con un

punteggio minimo di 0 e massimo di 0,25

Indicatori punteggio

Risposta nulla 0

Risposta errata 0

Risposta corretta 0,25

CRITERI DI VALUTAZIONE QUESITI A RISPOSTA SINGOLA

Descrittori Punti

L’alunno dimostra di conoscere l’argomento nei suoi tratti essenziali e di comprendere la

tematica proposta e formula la risposta esattamente, utilizzando termini appropriati e corretti 1

L’alunno dimostra di conoscere l’argomento richiesto e di comprenderne gli aspetti fondamentali,

ma presenta qualche difficoltà nell’uso dei termini e nell’organizzazione della risposta 0,75

L’alunno dimostra di conoscere sostanzialmente l’argomento richiesto e di comprenderne gli

aspetti fondamentali, ma presenta difficoltà nell’uso dei termini e nell’organizzazione della

risposta 0,50

L’alunno dimostra di conoscere parzialmente l’argomento richiesto e presenta difficoltà nella

comprensione della domanda, nell’uso dei termini e nell’organizzazione della risposta 0,25

Risposta assente o praticamente assente 0

Quesito a risposta multipla ( C ) Quesiti a risposta singola ( B )

N Discipline 1 2 3 4 1 2 3 Totale

…./15

1 STORIA ……./15

2 ELETTRONICA ……./15

3 MATEMATICA ……./15

4 T.P.S.E.E. ……./15

5 INGLESE ……./15

TEMPO A DISPOSIZIONE: 100 MINUTI

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 25

STORIA

1. Quale, tra le seguenti definizioni, ti sembra più adatta per "imperialismo"? a) Questo termine definisce il ritorno dell'impero b) Questo termine definisce in sostanza il colonialismo, ma più precisamente in relazione al suo

periodo di massima espansione, 1870-1914 c) Questo termine definisce la politica delle grandi potenze in Africa, legittimata da accordi

internazionali d) Questo termine definisce una politica aggressiva, tesa ad affermare una nazione a danno delle altre

2. In che cosa consiste l'organizzazione scientifica del lavoro? a) Un'organizzazione della produzione importante ideata da scienziati. b) Un'organizzazione della produzione che evita i tempi morti e le strozzature. c) Un'organizzazione del lavoro da cui sia l'imprenditore sia il lavoratore traggono vantaggio. d) Un'organizzazione basata su studi scientifici del lavoro.

3. Cosa sono i Soviet? a) Truppe speciali, addestrate per difendere lo zar b) Consigli, assemblee popolari sorte in ogni città per organizzare la protesta conto il regime c) Associazioni segrete filoaustriache che cospiravano per spodestare lo zar d) Consigli, assemblee popolari sorte in ogni città per difendere lo zar

4. Come puoi sintetizzare il programma di Lenin? a) Potere ai Soviet, guerra continua, terra ai contadini b) Potere ai borghesi, pace, terra ai latifondisti c) Potere ai Soviet, pace, terra ai contadini d) Potere ai borghesi, guerra continua, terra ai latifondisti

5. Lenin e la NEP. …………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

6. Piani quinquennali di Stalin.

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…………………………………………………………………………………………………………………

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 26

ELETTRONICA

1) La frequenza di oscillazione Fo di un oscillatore a ponte di Wien è espressa dalla relazione:

a) b) c) d)

2) Il multivibratore che sollecitato da un segnale di comando genera un impulso di durata prestabilita è

a) l’astabile b) il monostabile c) il bistabile d) il trigger di Schmitt

3) In classe A la potenza erogata dalla batteria : a) cresce all’aumentare del segnale b)decresce all’aumentare del segnale c) rimane costante al variare del segnale d)è nulla senza segnale

4) Il tempo di conversione di un ADC ad approssimazione successive ad n bit dipende : a) dalla frequenza di clock b) dal valore del segnale analogico da convertire d) dalla frequenza di clock e dal valore del segnale analogico da convertire d) dalla durata dell’impulso di inizio conversione

5) Un convertitore D/A presenta una risoluzione Q = 2mV e una tensione di fondo scala VFS = 10 V. Determinare :

- Il valore massimo della tensione di uscita - La tensione di uscita quando in ingresso è applicato il numero binario corrispondente al valore

decimale N = 512 …………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

6) In un sistema di acquisizione dati in genere è presente il circuito SAMPLE/HOLD. - Qual è la sua funzione ? - Disegna un possibile schema del circuito …………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 27

MATEMATICA

1. Il domino della funzione 42

12

2

x

xy è:

a) R- 2 b) R- 1 c) R d) R- 2

2. L’asintoto orizzontale della funzione42

13

2

x

xy è:

a) 2

1y b) y=0 c) x=0. d) non esiste

3. Gli zeri della funzione )1ln( 2 xy sono:

a) 1 b) non ammette zeri. c) 0 d) 2

4. Quanto vale

3

?2411

1582

2

x

xx

xxmli

a) 1 b)0 c)5

2 d)

5. Definizione di funzione continua

.............................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................

6. Teorema di Weeistrass

.............................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................

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T.P.S.E.E.

1. Un trasduttore di luminosità : a) è detto anche termistore ; b) è sensibile all’energia proveniente dall’esterno ; c) conduce in condizioni di buio ; d) produce un numero elevato di legami covalenti .

2. Un P.T.C. : a) fa aumentare la tensione in uscita ; b) produce un aumento di temperatura in uscita ; c) produce un aumento di resistenza in uscita ; d) cresce al crescere della temperatura .

3. Un trasduttore di velocità angolare : a) produce una coppia motrice in uscita ; b) è detto anche termistore ; c) ruota quando ad esso è applicata una tensione elettrica ; d) produce una tensione elettrica in uscita .

4. Un motore elettrico : a) è un dispositivo che ruota grazie ad un tamburo rotante ; b) è un dispositivo che ruota quando ruota l’albero motore ; c) è un dispositivo che funziona se alimentato da un forzamento elettrico ; d) è un dispositivo che produce un’azione meccanica in uscita .

5. Illustrate che cosa è un relè e a quale famiglia di dispositivi appartiene. Descrivete come è

strutturato e come funziona. .............................................................................................................................................................................

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6. Specificate che cosa è un fototransistor e a quale famiglia di dispositivi appartiene. Illustrate

come è strutturato e come funziona. .............................................................................................................................................................................

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 29

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INGLESE

1- What is an IC and and what does it contain? .............................................................................................................................................................................

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2- What are transducers? .............................................................................................................................................................................

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3- What are the three basic functions of a computer? List and explain them .............................................................................................................................................................................

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 30

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Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” - Capua Settore Tecnologico

Indirizzi ed Articolazioni: Meccanica Meccatronica ed Energia (Meccanica e Meccatronica) - Trasporti e Logistica (Costruzione del mezzo - Conduzione del mezzo)

- Elettronica ed Elettrotecnica (Elettronica) - Informatica e Telecomunicazioni (Informatica)

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

TERZA PROVA TIPOLOGIA MISTA

Alunno/a _______________________________ Classe V Bel

VALUTAZIONE QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

Tipologia C: quesiti a risposta multipla. Ogni item viene valutato con un

punteggio minimo di 0 e massimo di 0,25

Indicatori punteggio

Risposta nulla 0

Risposta errata 0

Risposta corretta 0,25

CRITERI DI VALUTAZIONE QUESITI A RISPOSTA SINGOLA

Descrittori Punti

L’alunno dimostra di conoscere l’argomento nei suoi tratti essenziali e di comprendere la

tematica proposta e formula la risposta esattamente, utilizzando termini appropriati e corretti 1

L’alunno dimostra di conoscere l’argomento richiesto e di comprenderne gli aspetti fondamentali,

ma presenta qualche difficoltà nell’uso dei termini e nell’organizzazione della risposta 0,75

L’alunno dimostra di conoscere sostanzialmente l’argomento richiesto e di comprenderne gli

aspetti fondamentali, ma presenta difficoltà nell’uso dei termini e nell’organizzazione della

risposta 0,50

L’alunno dimostra di conoscere parzialmente l’argomento richiesto e presenta difficoltà nella

comprensione della domanda, nell’uso dei termini e nell’organizzazione della risposta 0,25

Risposta assente o praticamente assente 0

Quesito a risposta multipla ( C ) Quesiti a risposta singola ( B )

N Discipline 1 2 3 4 1 2 3 Totale

…./15

1 STORIA ……./15

2 ELETTRONICA ……./15

3 MATEMATICA ……./15

4 T.P.S.E.E. ……./15

5 INGLESE ……./15

TEMPO A DISPOSIZIONE: 90 MINUTI

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 31

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STORIA

1. Quale clausola della Triplice Alleanza permise all'Italia di non entrare in guerra nel 1915? a) Il fatto che fosse "difensiva" b) Il fatto che fosse stata stipulata da un Presidente del Consiglio che non era più in carica c) Il fatto che fossero coinvolte già due nazioni su tre d) Il fatto che fosse "offensiva"

2. Nella Conferenza di pace di Parigi : a) Si cercò di sanare le ferite della guerra e di arrivare ad un ordine europeo stabile b) Si agì seguendo l'unico criterio di una pace punitiva nei confronti dei vinti c) Si cercò di arrivare ad una serie di misure giuste attraverso il colloquio tra vincitori e vinti d) Si cercò di riaccendere gli odi e i rancori

3. Qual era il senso della marcia su Roma ordinata ai fascisti da Mussolini? a) Una dimostrazione di forza per assumere il potere b) Un gesto di solidarietà con gli operai c) Un semplice avvertimento alla classe dirigente, per impaurire le forze di destra d) Una dimostrazione di forza senza assumere il potere

4. La “vittoria mutilata” significò per l’Italia a) un riprendere le ostilità b) insoddisfazione per come si erano svolte le trattative alla conclusione della guerra c) una promessa di futuri miglioramenti d) una vittoria, che se anche non completa, aveva soddisfatto tutti

5. Cause dello scoppio della Prima Guerra Mondiale …………………………………………………………………………………………………………………

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6. Crollo della Borsa di Wall Street: cause e intervento di Roosevelt …………………………………………………………………………………………………………………

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ELETTROTECNICA E ELETTRONICA

1. In un comparatore l’isteresi rappresenta: a) La media fra le due soglie di commutazione b) Il tempo di risposta del comparatore c) L a differenza tra le due soglie di commutazione d) Il valore massimo del segnale d’ingresso

2. La funzione di trasferimento tipica di un filtro attivo passa-alto del 2° ordine presenta: a) Solo due poli b) Due zeri nell’origine e due poli c) Uno zero nell’origine e due poli d) Uno zero nell’origine ed un polo

3. Un oscillatore in quadratura fornisce sulle sue due uscite: a) Un’onda quadra ed un’onda sinusoidale b) Due onde sinusoidali di uguale ampiezza e fase c) Due onde sinusoidali di uguale ampiezza ma in controfase d) Due onde sinusoidali di uguale ampiezza ma sfasate di 90°

4. I convertitori V/F e F/V trovano applicazioni nella trasmissione a distanza di segnali analogici

perché consentono di ottenere sistemi con : a) Elevata velocità di trasferimento b) Ottime prestazioni per segnali in alta frequenza c) Elevata immunità al rumore e alle tensioni di modo comune d) Bassi costi

5. Disegna lo schema di un trigger di Schmitt invertente e scrivi le espressioni delle tensioni di soglia

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6. La conversione analogica digitale prevede ,tra l’altro, anche la quantizzazione del segnale

analogico. In che consiste la quantizzazione?

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MATEMATICA

1. La funzione f(x)= x^3- 3x^2 + x nell’intervallo chiuso [1,3] a) verifica il teorema di Rolle

b) non verifica il teorema di Rolle

c) lo verifica solo nell’intervallo chiuso [1;2]

d) lo verifica solo nell’intervallo chiuso [-1;1]

2. Quale è, o quali sono, le forme indeterminate dei limiti di funzioni risolubili con il TEOREMA DI DE L’HOPITAL:

a) 0/0

b) ∞/∞

c) 0^∞

d) 0*∞

3. Trovare se esistono i punti di massimo relativo e di minimo relativo della FUNZIONE Y=x^3 + 7x^2 in tutto il suo campo di esistenza:

a) non esistono punti di minimo, ne’ di massimo.

b) x = 0 punto di massimo , x = -14/3 punto di minimo.

c) x = - 14/3 punto di massimo , x = 0 punto di minimo.

d) esiste solo un punto di flesso.

4. Calcola il differenziale della seguente funzione Y= x^3 * e^x a) dy=x^2 * e^x(3+x)dx

b) dy=x * e^x(3+x) dx

c) dy= x^2 * e^2x(3+x) dx

d) dy= x^2 * e^x(3+x^2)dx

5. Interpretazione geometrica del teorema di Rolle .............................................................................................................................................................................

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6. Interpretazione geometrica del teorema di Lagrange .............................................................................................................................................................................

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T.P.S.E.E.

7. Un elettromagnete :

a) è un dispositivo elettro-magnetico ;

b) funziona quando è sollecitato da un forzamento elettrico ;

c) è un attuatore elettro-magnetico ;

d) si sposta quando è sollecitato da un forzamento elettrico .

8. Un attuatore :

a) è un dispositivo che trasforma una sollecitazione in ingresso in segnale elettrico ;

b) è un dispositivo che produce un’azione meccanica in uscita ;

c) è un dispositivo che trasforma in azioni i comandi di un microprocessore ;

d) è un dispositivo che produce un comando elettrico in uscita .

9. Un trasduttore di temperatura :

a) quando è alimentato produce una variazione di resistenza in uscita ;

b) è sempre interdetto a temperatura ambiente ;

c) conduce quando è sottoposto a sollecitazione termica ;

d) quando è alimentato produce un numero elevato di elettroni liberi .

10. Un relé elettromeccanico :

a. è un attuatore che funziona con forzamento elettrico ;

b. è un trasduttore che chiude due contatti elettrici ;

c. è un trasduttore che aziona un’ancora mobile ;

d. è un attuatore che produce una coppia motrice .

11. Definite che cosa è un motore elettrico e a quale famiglia di dispositivi appartiene. Descrivete, anche con rappresentazione circuitale, come è strutturato e come funziona.

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12. Specificate che cosa è un fotodiodo e a quale famiglia di dispositivi appartiene. Illustrate con

rappresentazione circuitale come è strutturato e come funziona. .............................................................................................................................................................................

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 35

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INGLESE

1- What is a chip Made? .............................................................................................................................................................................

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2- What apre RAM and ROM .............................................................................................................................................................................

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3- From progress to World War II .............................................................................................................................................................................

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 36

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ITALIANO

STORIA

MATEMATICA

INGLESE

ELETTROTECNICA E ELETTRONICA

SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI

TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI E

ELETTRONICI

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RELIGIONE

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 37

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MATERIA: ITALIANO DOCENTE: Prof. Angelina SGUEGLIA

TESTO ADOTTATO MARIO / SEMINARA SIMONA

LETTERAUTORI. EDIZIONE VERDE - VOL. 3 (LMS LIBRO

MISTO SCARICABILE

ALTRI STRUMENTI

DIDATTICI

Fotocopie

Schede di analisi dei testi letterari

Lezioni Multimediali

Questionari

STRATEGIE DI RECUPERO

ADOTTATE

Lezioni individualizzate

Lavori di gruppo

Autocorrezione - Autovalutazione

CONTENUTI

BLOCCHI TEMATICI ARGOMENTI

I MODULO

L’ETÀ DEL REALISMO

Naturalismo e Verismo

Giovanni Verga

Da “Vita dei campi” Rosso Malpelo

Da “Novelle Rusticane” La roba

Da “I Malavoglia: L’incipit/ L’addio di “Ntoni

Da “Mastro don Gesualdo”: L’incipit/La morte di Gesualdo

II MODULO

LA CRISI DELL’IO

Decadentismo: caratteri generali

Il simbolismo: G. Pascoli – da “Myricae” : Lavandare /

Temporale / X Agosto/Arano/Novembre- da “Canti di

Castelvecchio”: La mia sera.

Estetismo e panismo: G. D’Annunzio – da “Alcyone” :

La pioggia nel pineto”/La sera fiesolana

Italo Svevo e il romanzo psicologico

da “La coscienza di Zeno” L’ultima sigaretta e “Pagina

finale”

La frantumazione dell'individuo: Luigi Pirandello

Novelle: La patente. Ciaula scopre la luna

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 38

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III MODULO

LA POESIA DEL NOVECENTO

Crepuscolarismo e Futurismo

Ermetismo

G. Ungaretti – da “L’Allegria”: Veglia/

da “Sentimento del tempo” La madre

E. Montale – da “Ossi di seppia” : Non chiederci la parola

/ Spesso il male di vivere

S. Quasimodo – da “Acque e terre” : Ed è subito sera

Da Giorno dopo giorno “Alle fronde dei salici”

IV MODULO

ROMANZO DEL NOVECENTO Primo Levi. “Se questo è un uomo”

Modulo di Cittadinanza e

Costituzione

Le energie alternative

Correzione e sistemazione del materiale prodotto in un unico

documento.

PRODUZIONE SCRITTA

articolo di giornale

tema di ordine generale e storico

relazioni dei lavori di gruppo

prove di verifica a risposta singola e a risposta multipla,

a trattazione sintetica

analisi e commento di documenti storici e letterari

STRATEGIE

DIDATTICHE

Lezione frontale

Lavori di gruppo e/o individuali

Esposizione libera, spontanea e guidata

Schemi di apprendimento (mappe concettuali)

VERIFICHE

TIPOLOGIA

ESERCITAZIONE SCRITTE ( appunti, schede, questionari, commenti)

VERIFICHE FRONTALI (colloqui individuali brevi e lunghi)

PROVE SEMISTRUTTURATE ED ELABORATI

SIMULAZIONE PRIMA PROVA

GLI ALUNNI IL DOCENTE

(Prof. Angelina Sgueglia)

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MATERIA: STORIA DOCENTE: Prof. Angelina SGUEGLIA

TESTO ADOTTATO Franco Bertini ALLA RICERCA DEL PRESENTE volume III

ALTRI STRUMENTI

DIDATTICI

Fotocopie di documenti storici

Ricerche multimediali

Lezioni multimediali

Questionari

STRATEGIE DI RECUPERO

ADOTTATE

Lezioni individualizzate

Lavori di gruppo

Ricerche multimediali

CONTENUTI

BLOCCHI TEMATICI ARGOMENTI

MODULO N. 1

GLI ALBORI DEL

NOVECENTO: ASPETTI

E PROBLEMI

1. Questione meridionale

2. La Bella Époque

3. Giovanni Giolitti

MODULO N. 2

LA GRANDE GUERRA

1. La Prima Guerra mondiale

2. Il primo dopoguerra in Italia

3. Il primo dopoguerra in Europa

4. Il primo dopoguerra negli Stati Uniti e la crisi del ‘29

MODULO N.3

L'EUROPA DEI REGIMI

TOTALITARI

5. La Rivoluzione Russa

6. Il Fascismo

7. Il Nazismo

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MODULO N.4

LA SECONDA

GUERRA MONDIALE

1. La Seconda Guerra mondiale

Modulo di Cittadinanza

e Costituzione Le energie alternative

VERIFICHE

TIPOLOGIA

ESERCITAZIONE SCRITTE: questionari e relazioni- simulazioni terza prova tip. mista ( B+C)

VERIFICHE FRONTALI (colloqui individuali brevi e lunghi)

GLI ALUNNI IL DOCENTE

(Prof. Angelina Sgueglia)

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_______________________________

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STRATEGIE

DIDATTICHE

Lezione frontale

Lavori di gruppo e/o individuali

Esposizione libera, spontanea e guidata

Schemi di apprendimento (mappe concettuali)

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PROGRAMMA DI MATEMATICA

LIBRO DI TESTO ADOTTATO:

L.TONOLINI F.TONOLINI G.TONOLINI/ A.MANENTI CALVI / G.ZIBETTI

METODI E MODELLI DELLA MATEMATICA VOL. C - MINERVA ITALICA

Percorso didattico

ARGOMENTI DI BASE

Equazioni algebriche

Disequazioni algebriche

STUDIO DI FUNZIONI

Le funzioni di variabile reale: dominio ,segno ,intersezione con gli assi,simmetria

Elementi di Topologia della retta

Il concetto di limite

Teoremi sui limiti: teorema della permanenza del segno e del confronto

Limiti e forme indeterminate

Funzioni continue e punti di discontinuità

Asintoti e studio di una funzione

CALCOLO DIFFERENZIALE ED ELEMENTI DI CALCOLO INTEGRALE

Derivata di una funzione e suo significato geometrico

Regole di derivazione

Teoremi di Rolle, Lagrange, Cauchy, de Hopital

Crescenza e decrescenza di una funzione; Punti di massimo e di minimo

Studio della derivata seconda

Grafici di funzione

Primitive di una funzione e proprietà degli integrali indefiniti

Integrazione di funzioni elementari

MODULO 0

Argomenti di base

UNITÀ

DIDATTICHE

UD1. Equazioni e disequazioni

ARGOMENTI

NUCLEO

Equazioni e disequazioni

Applicazioni e modelli matematici

MODULO 1

Gli insiemi numerici e le funzioni – Elementi di Analisi Matematica

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UNITÀ

DIDATTICHE

U.D. 1 Insiemi numerici e funzioni

U.D. 2 Il concetto di limite

U.D. 3 Le funzioni continue

ARGOMENTI

NUCLEO

Elementi di topologia della retta reale (Insiemi limitati, Intervalli, Intorni,

Punti di accumulazione)

Proprietà delle funzioni di variabile reale

Le funzioni elementari

Il concetto di limite; le forme Indeterminate

Le funzioni continue

MODULO 2

Calcolo differenziale e studio di funzione

UNITÀ

DIDATTICHE

U.D. 1 Concetto di derivata

U.D. 2 I teoremi sulle funzioni derivabili

U.D. 3 Punti estremanti e punti di inflessione

ARGOMENTI

NUCLEO

Derivata di una funzione e suo significato geometrico

Regole di derivazione

Teoremi di Rolle, Lagrange, Cauchy, dell’Hopital

Crescenza e decrescenza di una funzione; Punti di massimo e di minimo

Concavità e convessità: punti di flesso

Grafico di una funzione

MODULO 3 Elementi di calcolo integrale

UNITÀ

DIDATTICHE

U.D. 1 L'integrale indefinito definizioni e proprietà

U.D. 2 L'integrale indefinito ed i metodi di integrazione

ARGOMENTI

NUCLEO

Primitive di una funzione e proprietà degli integrali indefiniti

Integrazione di funzioni elementari

GLI ALUNNI IL DOCENTE

………………………………… Prof.ssa Caterina Capitelli

………………………………… …………………………………….

…………………………………

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PROGRAMMA DI INGLESE

Economic sectors

Economy in UK

Economy in USA

Electronics and computers

Integrated circuits

Digital electronics

Electronic system

Logic gates

Memories and computer

Chips

RAM and ROM

Flash memory

20th Century’s history

From Progress to World War II

The Cold War era

CLIL: Robotics

What is a robot?

Advantages and disadvantages in using robots

Citizenship

Renewable energy

GLI ALUNNI IL DOCENTE

(Prof.ssa M. Grazia Stefanelli)

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 44

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PROGRAMMA DI ELETTROTECNICA E ELETTRONICA

DOCENTI: ING. Luigi Munno e profssa Filomena Maruzza

MODULO 1 – REAZIONE

REAZIONE : Richiami sulla reazione negativa e positiva. .Esercizi

AMPLIFICATORI OPERAZIONALI: Richiami sulle principali configurazioni .Esercizi

OSCILLATORI

Generalità sugli oscillatori. Criterio di Barkausen per l'innesco delle oscillazioni.

Oscillatori sinusoidali in bassa frequenza : a rete di sfasamento - a ponte di Wien - CAG

oscillatore in quadratura

Oscillatori sinusoidali in alta frequenza: struttura a tre punti - oscillatori di Colpitts e di Hartley .

Stabilità in frequenza- circuito equivalente del quarzo - oscillatore di Pierce.

Esercizi.

MULTIVIBRATORI CON AMPLIFICATORE OPERAZIONALE

Trigger di Schmitt :tensioni di soglia - ciclo di isteresi.

Multivibratore astabile - Duty cycle - Calcolo di Fo. Metodi per variare l’ampiezza e il duty-cicle

Multivibratore monostabile.

Temporizzatore 555 : applicazioni quale astabile e monostabile

Esercizi.

MODULO 2 – ELETTRONICA DI POTENZA

Generalità .

Amplificatori in classe A: accoppiamento RC ed a trasformatore - bilancio energetico - calcolo del

rendimento di conversione in alternata e del rendimento totale.

Amplificatori in classe B: rendimento di conversione- Amplificatore a simmetria complementare-

Distorsione (THD) – amplificatori audio integrati : configurazione a ponte.

Amplificatore in classe C (cenni)

Esercizi

MODULO 3 - FILTRI ATTIVI

Generalità . Curva di risposta alla Butterworth, alla Bessel , alla Chebyschev

Filtri attivi del I° ordine : passa – basso e passa- alto . Roll-off

Filtri attivi del II° ordine VCVS e a reazione multipla : passa-basso , passa-alto,

passa-banda , elimina–banda(notch) .

Filtri attivi di ordine superiore

Esercizi

MODULO 4 – CONVERSIONE E INTERFACCIAMENTO DI SISTEMI

Teorema del campionamento - Sample e Hold - Quantizzazione -Multiplazione.

Convertitori D/A: a resistori pesati, a scala R-2R.

Convertitori A/D : Flash - ad approssimazioni successive – a gradinata -a semplice e doppia

integrazione -

Convertitore V/F e F/V.

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 45

45

Esercizi

ACQUISIZIONE ED ELEBORAZIONI DEI SEGNALI :

Schema a blocchi generale di un sistema di acquisizione ed elaborazione e distribuzione dei

segnali .Trasduttori e loro inserzione - condizionamento del segnale - Multiplazione -

Interfacciamento .Esercizi

MODULO 5 – PRINCIPI DI TELECOMUNICAZIONI Modulazioni analogiche : Modulazione d’ampiezza e di frequenza – Banda passante

Modulazioni digitali su canale passa-basso e passa-banda

Principi di : Multiplazione a divisione di frequenza (FDM) e di tempo (TDM)

MODULO 6 - CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Energie rinnovabili - Organizzazione e produzione energia elettrica in Europa

MODULO 7 - ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO:

Generalità sugli impianti fotovoltaici (PV) - Energia del sole - Caratteristiche V-I di una cella

fotovoltaica - Principali componenti di un impianto PV e tipologia (stand-alone e grid-connected)-

Tensione e corrente in un impianto fotovoltaico - Potenza nominale di picco-Inclinazione ed

orientamento dei pannelli - Parametri di progetto per il dimensionamento di un impianto

fotovoltaico -Esempio di dimensionamento di impianto fotovoltaico con software EASY-

SUNWAY(relazione)

CLIL : Robotics - The Integrated Circuit NE555 - Operational Amplifier Basics- Photovoltaic

systems.

LABORATORIO DI ELETTRONICA

Simulazione con software MULTISIMM di :

Oscillatore a ponte di Wien : rilievo del segnale di uscita.

Oscillatore astabile con A.O.: rilievo del segnale di uscita

Oscillatore astabile con il 555: rilievo del segnale di uscita

Convertitore D/A rilievo del segnale di uscita

Gli alunni I Professori

____________________________ ing. Luigi MUNNO ___________________

____________________________ prof. Filomena Maruzza ___________________

____________________________

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PROGRAMMA SVOLTO Materia Asse

A.S. 2016/17 SISTEMI AUTOMATICI

DOCENTI RUSSO ANTIMO – TESTA LUIGI

CLASSE E SEZIONE VBEL INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

Modulo Unità Didattiche

Sistemi di controllo

analogici

• Definizione di sistema di tipo “0”, “1”, “2” • Progetto statico, errore statico, disturbi additivi

• Errore statico nei sistemi retro_azionati di tipo “0” • Progetto dinamico, reti correttrici

• Regolatori industriali, P, PI, PD, PID • Verifica della stabilità di un sistema con i

diagrammi di Bode

• Verifica della stabilità di un sistema con il diagramma di Nyquist

• Simulazioni con multisim

Applicazione dei sistemi di

controllo

• Trasduttori di velocità, di temperatura, di

posizione e di livello • Controllo della velocità di un motore ad anello

aperto • Controllo della velocità di un motore ad anello

chiuso

• Guadagno d’anello aperto • Verifica della stabilità di un sistema attraverso i

diagrammi di Bode del guadagno d’anello aperto

• Stabilizzazione di un sistema con azione P • Stabilizzazione di un sistema con azione PI

• Controllo di temperatura ad anello chiuso

Sistemi di acquisizione e distribuzione dati

• Circuiti di condizionamento con OP in configurazione invertente e non invertente

• Acquisizione di segnali analogici • Distribuzione di segnali analogici

• Campionamento, convertitori A/D e D/A • Applicazioni con multisim

Applicazioni dei controllori a logica

programmabile

• PLC e le sue espansioni • Programmazione con linguaggio ladder

• Acquisizione dati digitali ed azionamenti digitali

Gli alunni I Professori

Prof. Antimo RUSSO _______________

Prof. Luigi Testa ________________

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P R O G R A M M A di T.P.S.E.E.

CLASSE 5 BEL a.s. 2016/2017 Docente: ing. Cosimo D’Avico - Docente laboratorio: prof. Luigi Testa

PARTE PRIMA

CAP. 1 : Richiami sul Diodo a giunzione :

- Concetto di giunzione N-P di due semiconduttori drogati, Zona di svuotamento,

Metallizzazione dei contatti elettrici ;

- Il Diodo a giunzione, simbolo circuitale e struttura interna ;

- Funzionamento del Diodo a giunzione in polarizzazione diretta e inversa ;

- Studio ed analisi della Caratteristica diretta e inversa di un Diodo ;

- Famiglie tecnologiche di Diodi a giunzione .

CAP. 2 : Richiami sul Transistor a giunzione :

- Il Transistor a giunzione o BJT ;

- Configurazione e struttura dei Transistor bipolari NPN e PNP ;

- Funzionamento statico di un Transistor – Retta di carico e Punti di lavoro ;

- Funzionamento dinamico di un transistor come amplificatore – Guadagni ;

- Famiglie tecnologiche dei Transistor a giunzione .

PARTE SECONDA

CAP. 3 : Il Controllo automatico dei sistemi – Trasduttori e Attuatori :

Impiego di Sensori, Trasduttori ed Attuatori nei moderni processi di controllo

computerizzato; Analisi e sviluppo del processo di controllo computerizzato.

I Trasduttori elettrici :

- Trasduttori di posizione : potenziometri lineari e circolari ;

- Trasduttori di velocità : dinamo tachimetriche ;

- Trasduttori di temperatura : NTC e PTC ;

- Trasduttori di luminosità : Fotoresistori, Fotodiodi, Fototransistor e Celle

Fotovoltaiche.

Gli Attuatori :

- Elettromagnete : struttura e funzionamento ;

- Il Relè elettromeccanico : struttura e funzionamento ;

- Il Motore elettrico - Motori in corrente continua : struttura e funzionamento .

PARTE TERZA

CAP. 4 : Tecnologie dei Circuiti Stampati :

- Definizione di Circuito stampato ;

- Fase di studio e progettazione del circuito da realizzare ;

- Disegno del Master del circuito - Disegno dei reofori e delle piazzole ;

- Processo foto-litografico e deposizione del fotoresist ;

- Incisione delle piste con immersione in soluzione acida ;

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- Foratura per l’inserimento dei terminali ;

- Collocazione dei componenti elettronici sulla piastra e inserimento dei terminali nei

fori. Saldatura dei componenti ;

- Verifica e controllo finale. Collaudo del Circuito.

CAP. 5 : Tecnologie dei Circuiti Integrati (I C) :

- Definizione generale di Circuito Integrato ;

- Generalità e campi di impiego di un I.C. ;

- Circuiti integrati monolitici e multichips ;

- Scale di integrazione SSI, MSI, LSI e VLSI ;

- Circuiti integrati dual-in-line e four-in-line ;

- Principi fondamentali per la realizzazione di un IC monolitico :

diffusione delle regioni di isolamento, diffusione di base e di emettitore ;

- Analisi degli schemi in pianta e in sezione di un wafer integrato ;

- Resistori, Condensatori, Diodi e Transistors integrati ;

- Metallizzazione dei componenti, interconnessioni e package ;

- Cenni sulla realizzazione industriale di IC multichips ;

- Processi di collaudo a partita .

PARTE QUARTA

CAP. 6 : I Controllori Logici Programmabili (PLC) :

- Concetto di Controllore logico programmabile e suoi impieghi pratici ;

- Schema a blocchi sommario e Schema a blocchi particolare di un PLC ;

- Caratteristiche elettroniche dei blocchi : C.P.U. e memorie ;

- Funzioni svolte da un PLC e suo funzionamento .

LABORATORIO di T.P.S.E.E. :

a) Verifica pratica del funzionamento di un Diodo al Si 1N4148 ;

b) Verifica pratica del funzionamento statico di un Transistor BC 107 ;

c) Verifica pratica del funzionamento di un Amplificatore dinamico di segnale con

Transistor BC 107 e simulazione con MultiSim ;

d) Simulazione del funzionamento di un Fotoresistore come interruttore crepuscolare;

e) Verifica del funzionamento di una NAND a DTL integrata ;

f) Simulazioni con MultiSim del funzionamento di un PLC Siemens S7 1200.

ALUNNI PROFESSORI

__________________________________ Prof. Cosimo D’AVICO_________________

__________________________________ Prof. Luigi TESTA _________________

___________________________________

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PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

TESTO ADOTTATO

Giorgetti M.C./ Focacci P./Orazi U. ‘’ A 360°- Scienze motorie e sportive ‘’ V.U. Mondadori Scuola

MODULO 1: SPORT DI SQUADRA ED INDIVIDUALI 1. PALLAVOLO

2. TENNIS TAVOLO

3. CALCIO A 5

OBIETTIVI: CONOSCERE

La struttura del campo di gioco

I regolamenti di gioco

I fondamentali individuali

I ruoli dei giocatori

II principali schemi di gioco

ESSERE CAPACE DI

Utilizzare i fondamentali individuali in funzione della situazione di gioco

Inserirsi negli schemi di gioco della squadra in base alla strategia adottata

Ricevere e passare la palla

Occupare la posizione in campo a seconda del ruolo ricoperto

Verificare il proprio livello di esecuzione di alcuni individuali fondamentali

Individuare e applicare i vari schemi di gioco in tempi brevi

MODULO 2 : L’EDUCAZIONE ALIMENTARE

1. ALIMENTAZIONE E FABBISOGNO ENERGETICO

2. I PRINCIPI NUTRITIVI

3. IL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

4. I DISTURBI ALIMENTARI

OBIETTIVI:

CONOSCERE

Il concetto di metabolismo energetico e di fabbisogno calorico

La corretta distribuzione dei cibi nella piramide alimentare

La funzione nutrizionale dei principi nutritivi

ESSERE CAPACE DI

Indicare l’assunzione quantitativa equilibrata dei principi nutritivi

Calcolare il fabbisogno calorico giornaliero in base al livello di attività fisica svolta

Utilizzare le formule per il calcolo del peso corporeo

MODULO 3 : IL DOPING E LE SOSTANZE D’ABUSO

1. IL DOPING

2. LE SOSTANZE VIETATE

3. LE PRATICHE VIETATE

4. LE SOSTANZE SOGGETTE A RESTRIZIONI

5. LE SOSTANZE D’ABUSO

6. LE MALATTIE INFETTIVE

OBIETTIVI:

CONOSCERE

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Le principali sostanze assunte nel doping

Le caratteristiche delle sostanze d’abuso

Le principali malattie infettive

ESSERE CAPACE DI

Individuare gli effetti prodotti dalle sostanze usate ai fini del doping

Riconoscere le sostanze d’abuso legali e non

Riconoscere le sostanze che inducono assuefazione e dipendenza

MODULO 4 : TRAUMA, PRIMO SOCCORSO ED EMERGENZE (cenni apparato locomotore)

1. Che cos’è un trauma

2. Il primo soccorso

3. Il BLS (Basic Life Support)

4. Le situazioni di emergenza

OBIETTIVI:

CONOSCERE

le fondamentali regole del primo soccorso

la procedura BLS

le principali situazioni di emergenza e le cause che le determinano

i traumi da incidenti domestici e i relativi interventi di primo soccorso

ESSERE CAPACE DI

prestare il primo soccorso in attesa dell’intervento medico

verificare la presenza dell’attività respiratoria e circolatoria

praticare il massaggio cardiaco

riconoscere una situazione d’emergenza

MODULO 5 : TRAUMATOLOGIA SPORTIVA

Anatomia e fisiologia del corpo umano:

1. LE LESIONE OSSEE

2. LE LESIONI MUSCOLARI

3. LE LESIONI ARTICOLARI

4. LE LESIONI TENDINEE

OBIETTIVI:

CONOSCERE

I sistemi e gli apparati del corpo umano:

La definizione di traumatologia sportiva

La classificazione dei traumi sportivi

I principali traumi del sistema muscolo-scheletrico

Gli interventi di primo soccorso

ESSERE CAPACE DI

Classificare i traumi sportivi in relazione alla parte lesa

Distinguere le lesioni ossee, muscolari, tendinee e articolari

Intervenire con tecniche adeguate in attesa dell’intervento medico

Applicare il trattamento RICE

Individuare la terapia più adeguata

GLI ALUNNI LA DOCENTE

_____________________ Prof.ssa Delle Site Silvana

_____________________ ____________________________

_____________________

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 51

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PROGRAMMA DI RELIGIONE

ARGOMENTI TRATTATI:

1. Le origini dell’etica

2. Ignoranza e pregiudizio

3. La dignità umana

4. La coscienza

5. La legge morale

6. La libertà

7. Il valore del corpo

8. Caratteristiche della sessualità

9. Il matrimonio

10. Politica e democrazia

11. Globalizzazione

12. Etica per l’economia

Il livello di competenze è stato estratto dalle informazioni raccolte durante il dialogo informale di

illustrazione dei temi del corso. Il contratto formativo e l’intesa sul metodo di lavoro è stato instaurato in

maniera contestuale alla reciproca conoscenza e all’illustrazione del programma.

Fin dall’inizio agli allievi è stata fatta valere la grande importanza che riveste il libro di testo quale strumento

indispensabile di guida e di contenitore di informazioni.

Le lezioni si sono tenute tutte con l’uso costante del libro di testo dal quale si sono desunte le indispensabili

tabelle, grafici, e lettura dei testi biblici.

Gli allievi sono stati messi di fronte alla necessita di prendere appunti durante le spiegazioni in maniera da

avere un tracciato da utilizzare nella riflessione. Durante il corso si sono effettuate verifiche sia formative

che sommative in maniera da ridurre a semplice scambio di opinione le irrinunciabili verifiche orali.

FINALITÀ

La religione è disciplina altamente educativa sia per l’aspetto formativo in essa insito, che aiuta a

comprendere il mondo contemporaneo fortemente segnato e condizionato dalle conoscenze tecniche e

tecnologiche, che per i numerosi risvolti interdisciplinari.

Al di là dei contenuti immediati previsti dal programma, la disciplina persegue la finalità di educare ad un

atteggiamento di rispetto e di fiducia nei riguardi del mondo animato ed inanimato che ci contiene e ci

circonda.

Conoscendo meglio la realtà della Natura e del Creato in genere , negli allievi cresce ulteriormente la

consapevolezza che tale contenitore, per la vita e per la specie umana in particolare, nonostante la sua

robustezza e la sua immensità, può essere turbato, squilibrato e talvolta stravolto da una attività umana

meramente espropriativa.

La Religione ben si presta a soddisfare le innate domande dell’Uomo sul prima, sull’ora e sul poi del genere

umano che costituiscono il processo d’inizio di ogni speculazione moderna sul destino della nostra specie.

La rappresentazione del mondo che ne scaturisce offre la migliore difesa ed un efficace antitodo ad un

visione di tipo magico, superstiziosa e fatalista del mondo e della vita che sempre tenta l’animo umano

desideroso di certezze durature ed appaganti, specie nei periodi storici di transizione caratterizzati da

striscianti crisi sociali e da cicli economici irregolari e acuti e dalla decadenza del quadro generale di

riferimento esistenziale. In questo senso si è curato molto anche la interdisciplinarietà con materie come la

storia, la letteratura e le scienze.

In ogni trattazione si è cercato, per quanto possibile, secondo le attuali conoscenze e secondo le competenze

della stessa docente, di discernere tra informazioni assolutamente certe, informazioni ragionevolmente certe

e informazioni ipotetiche, in maniera da instillare nell’allievo la consapevolezza che la religione è una

disciplina in cammino e le convinzioni che da essa scaturiscono oggi possono senz’altro essere smontate e

abbandonate in futuro, anzi, questo non è solo possibile ma addirittura auspicabile, in quanto i grandi

progressi l’umanità li compie proprio quando crollano interi sistemi scientifico-filosofico.

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 52

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METODI E MEZZI:

METODO

I metodi utilizzati durante il lavoro sono stati:

• Risposte personali o di gruppo a questionari

• Dialogo e discussione

• Lettura delle pubblicazioni specifiche

• Esposizione orale dei lavori individuali e di gruppo

• Rappresentazioni grafiche di diagrammi di flusso e di mappe concettuali

MEZZI

I mezzi utilizzati durante il lavoro sono stati :

• Libro di testo:

• Riviste di settore

• Quotidiani nazionali

• Materiale didattico prodotto in classe sotto forma di appunti, mappe concettuali di ripasso,

• brevi saggi intermodulari di sintesi della disciplina.

INDICAZIONI METODOLOGICHE E STRUMENTALI

Gli argomenti del corso sono stati trattati in maniera articolata in modo da instaurare negli allievi la capacità

di collegare fra loro le diverse competenze e di suscitare un continuo interesse e curiosità per la per

l’ambiente che ci circonda.

In tal guisa gli allievi hanno acquisito la consapevolezza che l’equilibrio del sociale, per quanto complesso,

può essere turbato dall’attività dell’uomo fino ad essere sconvolto inesorabilmente se si recide il legame

trascendentale che ci lega ad esso.

Essendo tali competenze vaste e complesse, in un corso di studi dalle finalità puramente formative i temi

sono stati affrontati e evidenziandone le trame concettuali di base.

In dettaglio le strategie didattiche utilizzate durante il corso sono state:

• Uso di test e di piccoli saggi a contenuto specifico

• Spazi per la ricerca con il lavoro di gruppo

• Produzione di materiale che faciliti la comprensione all’interno del gruppo-classe

• Lezioni frontali e lezioni corali di recupero e di approfondimento

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Le verifiche sono risultate un momento come un altro dell’attività educativa. L’allievo le ha percepite come

uno strumento di accertamento del grado di maturazione e di misura dell’efficacia dell’azione didattica. I

momenti di dialogo sono stati numerosi e continui e tendenti ad accertare l’appropriazione dei contenuti

insieme al grado di attenzione e di capacità.

La valutazione ha tenuto conto del livello dei contenuti acquisiti, dell’impegno, l’interesse e la

partecipazione al lavoro scolastico, la capacità di contestualizzazione , di elaborazione e di rielaborazione

delle conoscenze impartite.

Quando c’è ne stato bisogno, alla fine di ogni modulo sono state approntate unità didattiche di recupero dei

temi fondamentali. Sempre, invece, alla fine di ogni modulo, si sono tenute una serie di esercitazioni ai fini

dell’accertamento delle competenze e delle abilità operative raggiunte dal gruppo-classe.

GLI ALUNNI IL DOCENTE

_______________________ ( prof.ssa Andreana Crispino)

______________________ _______________________________

______________________

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ITALIANO

STORIA

MATEMATICA

INGLESE

ELETTROTECNICA E ELETTRONICA

SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI

TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI E

ELETTRONICI

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

RELIGIONE

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RELAZIONE ITALIANO Situazione della classe

La classe V Bel è formata n. 22 allievi. di essi, uno diversamente abile, coadiuvato da un

docente di sostegno, segue una programmazione differenziata avvalendosi principalmente

dell’uso del computer per svolgere semplici compiti. Tutti gli alunni, nei loro rapporti

interpersonali, hanno rispettato i ruoli; il livello di socializzazione raggiunto può definirsi

sicuramente buono e la maggior parte degli allievi ha sempre avuto un atteggiamento

disciplinato, solo pochi devono essere sollecitati e richiamati maggiormente perché presentano

atteggiamenti ancora un po’ infantili.

Dal punto di vista cognitivo, posso dividere la classe in tre fasce: una prima, esigua, che ha

mostrato un maggior impegno scolastico e si è maggiormente distinta, conseguendo

conoscenze convinte e consapevoli; una seconda che, invece, ha una preparazione più modesta,

che mostra incertezze nella produzione scritta, ma che è comunque partecipe alle attività

didattiche e si impegna nello studio degli argomenti orali proposti, una terza che deve essere

continuamente sollecitata e spronata.

Le abilità linguistico-espressive e le capacità elaborative, comunque, hanno fatto registrare dei

miglioramenti rispetto a quanto evidenziato alla fine del Trimestre.

Il rapporto educativo-didattico si è sviluppato all’insegna del rispetto e della stima reciproca, in

un clima armonioso e sereno. Non sono state trascurate efficaci ed immediate procedure di

controllo sui processi formativi, sui ritmi di apprendimento e sul rendimento scolastico.

L’insegnamento della Letteratura italiana è stato realizzato per linee parallele: gli eventi storici

individuati come punti di riferimento sono stati collegati ai movimenti letterari, analizzati e

approfonditi dal punto di vista socio-economico-politico.

1. Conoscenze, competenze, obiettivi disciplinari

Nel corso dell’intero anno ho lavorato sul conseguimento dei seguenti obiettivi trasversali:

1. conoscenza dei contenuti;

2. comprensione dei contenuti;

3. applicazione, analisi e sintesi delle conoscenze acquisite

4. valutazione

Competenze disciplinari strettamente intese:

correttezza grammaticale, ortografica, lessicale e sintattica dell’espressione scritta ed orale;

conoscenza dello sviluppo della letteratura italiana, attraverso opportuni confronti con

manifestazioni letterarie europee

conoscenza, comprensione ed analisi del testo letterario

valutazione personale e critica dei contenuti appresi

Per far esercitare gli alunni nelle nuovo tipologie della Prima Prova ho dovuto ridimensionare i

contenuti dei moduli della letteratura, di cui sono riuscita a completare i primi tre :

1. L’età del Realismo

2. La crisi dell’io

3. La poesia del Novecento

Il IV modulo – Il Romanzo nel Novecento - è stato solo iniziato.

Relativamente al modulo di Cittadinanza e Costituzione, attraverso lavori di gruppo ho

approfondito, anche dal punto di vista storico, la tematica scelta: Le energie alternative.

Relativamente al modulo di Produzione scritta, infine, ho trattato le seguenti unità didattiche:

commento di testi letterari e non

tema storico e di ordine generale

articolo di giornale

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 55

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2. Metodologie, strumenti didattici e materiali

Ogni argomento è stato sempre schematizzato con mappe concettuali, per visualizzare le linee

di sviluppo e per facilitare l’apprendimento dei dati essenziali, evitando in tal modo una

conoscenza nozionistica dei fatti storici

Per poter raggiungere gli obiettivi prefissati ho adoperato molteplici strategie: Lezione frontale;

Lavori di gruppo e/o individuali; Esposizione libera, spontanea e guidata; Schemi di

apprendimento (mappe concettuali).

Ho privilegiato la lettura e l’analisi del testo e la contestualizzazione dei contenuti, proiettando

la trattazione degli argomenti in una dimensione multidisciplinare.

Ho costantemente proceduto al rinforzo della padronanza delle tecniche di decodifica di analisi

di testi letterari in versi e in prosa, con lezioni frontali, lezioni partecipative ed esercitazioni,

domestiche ed in classe, lezioni multimediali con l’utilizzo della LIM.

L’attività didattica ha privilegiato la dimensione critica delle lezioni e sono stati utilizzati i

libri di testo accanto a ricerche, percorsi di approfondimento personale degli argomenti.

4. Tipologia delle prove di verifica, criteri e strumenti della misurazione e della

valutazione

Le verifiche (colloqui, elaborati scritti, prove semi-strutturate, relazioni dei lavori di gruppo)

sono state sistematiche e frequenti e sono servite per controllare il grado di assimilazione degli

allievi, per ottenere un loro costante impegno nello studio e per verificare il raggiungimento o

meno degli obiettivi.

Nell’ultima parte dell’anno scolastico ho seguito e guidato la classe nei lavori di

approfondimento per il colloquio dell’Esame di Stato.

In vario modo sono intervenuta, nel corso dell'intero anno scolastico, per colmare le lacune

evidenziate:

ricalibrando gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico;

cercando di svolgere l’attività didattica, facendo affidamento soprattutto, se non

esclusivamente, sulle ore di permanenza nell’aula;

sfruttando il maggiore interesse e il più facile apprendimento derivante dall’utilizzo dei

nuovi mezzi informatici;

operando, quando necessario e possibile, in maniera individualizzata sul singolo alunno;

attivando un modulo di recupero per rivedere con la classe, in orario curriculare, argomenti

che non erano stati compresi o imparati.

Le prove di verifica sono state scritte ed orali. Le tipologie di prove scritte sono state codificate

già secondo modelli il più possibile vicini a quelle delle prove scritte dell’Esame di Stato, in

particolare quesiti a risposta singola ed analisi testuale, oltre all'elaborato storico - letterario e

di attualità, e all’articolo di giornale per verificare padronanza linguistica ed espressiva degli

alunni nel corso dell’esposizione.

Nella valutazione finale di ogni studente, ho tenuto conto dei risultati delle verifiche, del grado

di maturazione generale, delle capacità di apprendimento e, soprattutto, dell'impegno profuso

per lo studio nell'intero arco dell'anno scolastico. Ulteriore criterio di giudizio è stata

l’osservazione di parametri trasversali alle discipline, anche in coerenza con gli obiettivi

educativi concordati dal Consiglio di classe all’inizio dell’anno scolastico come l’impegno, la

partecipazione, l’interesse e l’assiduità nello svolgimento del lavoro domestico.

Prof.ssa Angelina SGUEGLIA____________________________

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 56

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RELAZIONE STORIA

1. Situazione della classe

La classe V Bel è formata n. 22 allievi. Tutti gli alunni, nei loro rapporti interpersonali,

hanno rispettato i ruoli; il livello di socializzazione raggiunto può definirsi sicuramente

buono e la maggior parte degli allievi ha sempre avuto un atteggiamento disciplinato,

solo pochi devono essere sollecitati e richiamati maggiormente perché presentano

atteggiamenti ancora un po’ infantili.

Dal punto di vista cognitivo, posso dividere la classe in due fasce: una prima, esigua,

che ha mostrato un maggior impegno scolastico e si è distinta maggiormente,

conseguendo conoscenze convinte e consapevoli; una seconda che, invece, ha una

preparazione più modesta che, con continue sollecitazioni, è comunque partecipe alle

attività didattiche e si impegna nello studio degli argomenti orali proposti.

Il rapporto educativo-didattico si è sviluppato all’insegna del rispetto e della stima

reciproca, in un clima armonioso e sereno. Non sono state trascurate efficaci ed

immediate procedure di controllo sui processi formativi, sui ritmi di apprendimento e

sul rendimento scolastico.

L’insegnamento della Storia è stato realizzato per linee parallele: gli eventi storici

individuati come punti di riferimento sono stati collegati ai movimenti letterari,

analizzati e approfonditi dal punto di vista socio-economico-politico.

2. Conoscenze, competenze, obiettivi disciplinari

Nel corso dell’intero anno ho lavorato sul conseguimento dei seguenti obiettivi

trasversali:

1. conoscenza dei contenuti;

2. comprensione dei contenuti;

3. applicazione, analisi e sintesi delle conoscenze acquisite

4. valutazione

Competenze disciplinari strettamente intese:

saper distinguere tra fatti, problemi ed ipotesi in maniera sufficiente, a volte

discreta, in altre buona;

individuare cause e conseguenze di eventi e fenomeni storici;

cogliere la complessità del fatto storico oggetto di studio, evitando le

interpretazioni semplicistiche e unilaterali e superando una visione frammentaria

della storia;

confrontare fenomeni, fonti problemi ed ipotesi in maniera sufficiente;

sintetizzare in poche righe, segnatamente in questionari scritti, significativi

contenuti storici e rispondere a domande a risposta aperta o a risposta multipla

sugli argomenti trattati.

Nell'insegnamento della Storia ho fatto in modo che gli allievi non acquisissero una

conoscenza nozionistica degli avvenimenti ma che soffermassero la loro attenzione

sulle cause e sugli effetti che questi hanno prodotto sul campo sociale ed economico.

Sono riuscita a completare i primi tre Moduli.

1) Gli albori del Novecento: aspetti e problemi

2) La Grande guerra

3) L'Europa dei regimi totalitari

Il IV modulo, La seconda guerra mondiale, è stato solo iniziato.

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Ogni argomento è stato sempre schematizzato con mappe concettuali, per visualizzare

le linee di sviluppo e per facilitare l’apprendimento dei dati essenziali, evitando in tal

modo una conoscenza nozionistica dei fatti storici.

3. Metodologie, strumenti didattici e materiali

Per poter raggiungere gli obiettivi prefissati ho adoperato molteplici strategie: Lezione

frontale; Lavori di gruppo e/o individuali; Esposizione libera, spontanea e guidata;

Schemi di apprendimento (mappe concettuali).

Ho privilegiato la lettura e la comprensione del testo e la contestualizzazione dei

contenuti, proiettando la trattazione degli argomenti in una dimensione

multidisciplinare. Ho proceduto costantemente al rinforzo delle conoscenze, con lezioni

frontali, lezioni partecipative ed esercitazioni domestiche ed in classe, lezioni

multimediali con l’utilizzo della LIM.

L’attività didattica ha privilegiato la dimensione critica delle lezioni e sono stati

utilizzati i libri di testo e materiale didattico fornito dalla docente.

Il libro di testo ha costituito la fonte primaria di documentazione ed attività didattica.

Tipologia delle prove di verifica, criteri e strumenti della misurazione e della

valutazione

Le verifiche (colloqui, elaborati scritti, prove semi-strutturate, relazioni dei lavori di

gruppo) sono state sistematiche e frequenti e sono servite per controllare il grado di

assimilazione degli allievi, per ottenere un loro costante impegno nello studio e per

verificare il raggiungimento o meno degli obiettivi. Nell’ultima parte dell’anno

scolastico ho seguito e guidato la classe nei lavori di approfondimento per il colloquio

dell’Esame di Stato.

Per la valutazione sommativa, ulteriore criterio di giudizio è stata l’osservazione di

parametri trasversali alle discipline, anche in coerenza con gli obiettivi educativi

concordati dal Consiglio di Classe all’inizio dell’anno scolastico come l’impegno, la

partecipazione, l’interesse e l’assiduità nello svolgimento del lavoro domestico

Prof.ssa Angelina SGUEGLIA_____________________

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RELAZIONE DI MATEMATICA

La classe è formata da 22 alunni di cui uno diversamente abile. Dal punto di vista comportamentale

ha sempre avuto un atteggiamento sufficientemente responsabile, tranne che per alcuni alunni per i

quali ho dovuto attivare strategie didattiche tese a renderli attivi e partecipativi alla vita scolastica.

Dal punto di vista cognitivo, all’inizio dell’anno, gli alunni presentavano un diverso grado di

preparazione, difficoltà nell’esposizione sia scritta che orale e un metodo di studio, per alcuni,

inadeguato. Attraverso opportune strategie e attività didattiche di rimotivazione e di rinforzo, ho

cercato di intervenire oculatamente e in alcuni casi anche individualmente per mettere tutti nelle

condizioni di raggiungere il massimo sviluppo delle loro potenzialità e capacità.

Ho al termine di ogni argomento fatto mappe concettuali ed evidenziato principi, teoremi e

proprietà’ con esercizi guidati. Ognuno di loro ha a disposizione sul proprio quaderno quanto sopra

detto nonché una banca dati di concetti fondamentali.

Per poter raggiungere gli obiettivi prefissati ho adoperato molteplici strategie: lezione frontale,

lavori di gruppo e/o individuali, esposizione libera, spontanea, guidata

Nella valutazione finale di ogni allievo ho tenuto conto, più che dei risultati delle verifiche, del

grado di maturazione generale, delle capacità di apprendimento e soprattutto dei miglioramenti

nell’impegno di studio e nella partecipazione didattica sia a scuola che a casa.

Le verifiche sono state sistematiche (tenendo conto del numero degli alunni) e sono servite per

controllare il grado di assimilazione degli allievi, la costanza nell’impegno e per verificare il

raggiungimento o meno degli obiettivi.

IL DOCENTE

Prof. ssa Caterina Capitelli _______________________

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RELAZIONE DI INGLESE

La classe ha dimostrato impegno, interesse e partecipazione appena sufficienti.

Inoltre tenuto conto delle sole tre ore settimanali, dei numerosi argomenti previsti dai

programmi ministeriali, la programmazione ha subito tagli e rallentamenti. La risposta

degli alunni non ha soddisfatto le aspettative in quanto la maggior parte di essi,

applicandosi molto poco in classe e avendo uno scarso impegno a casa, ha raggiunto gli

obiettivi minimi necessari per affrontare l’Esame di stato.

Una parte di essi non ha ancora acquisito una giusta metodologia di studio e molti

tendono a studiare solo in funzione di una verifica orale, pertanto non c’è un impegno

costante e sistematico necessario per il giusto apprendimento della disciplina.

La classe non presenta rilevanti problemi di scolarizzazione ma alla fine dell’anno

scolastico non tutti gli alunni hanno già raggiunto gli obiettivi e le competenze

necessarie pur avendo attuato per l’intera classe tutte le strategie per accrescere

l’interesse e migliorare il metodo di studio della materia. Infine, vi è un ristretto gruppo

di alunni che ha raggiunto risultati soddisfacenti.

IL DOCENTE

Prof. ssa M. G. Stefanelli _______________________

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RELAZIONE ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

Docenti: MUNNO LUIGI - FILOMENA MARUZZA

La classe V B, corso Elettrotecnica e Elettronica , è formata da 22 allievi maschi; di essi ,uno

diversamente abile, coadiuvato dal professore di sostegno, segue una programmazione differenziata

avvalendosi principalmente dell’uso del computer per svolgere compiti e interrogazioni

Nel contesto della classe , un primo gruppo di due allievi con buona preparazione di base e

attitudini allo studio ha evidenziato un impegno costante e proficuo, per cui i risultati sono stati

pienamente positivi .Accanto a questi un secondo gruppo , di impegno accettabile, ha raggiunto

risultati nel complesso discreti .Infine un terzo gruppo, opportunamente guidato e sollecitato, ha

evidenziato risultati nel complesso sufficienti.

Il programma è stato svolto curando soprattutto l’aspetto interdisciplinare con le altre materie, ai

fini dell’acquisizione di conoscenze più approfondite nell’ambito dell’elettronica , anche se si è

risentito delle interruzioni dovute alle varie festività ricorrenti.

Attenzione è stata riposta sia nello svolgimento del modulo Alternanza Scuola-Lavoro avente per

oggetto “Esempio di dimensionamento di impianto fotovoltaico per una villetta unifamiliare” sia

del modulo CLIL nonché del modulo di Cittadinanza e Costituzione.

Per quanto attiene le esercitazioni di laboratorio di elettronica molti aspetti teorici sono stati

affrontati in modo soddisfacente ricorrendo a software di progettazione e di simulazione che hanno

permesso in parte di procedere a specifici rilievi sperimentali.

Dal punto di vista disciplinare la classe si è mostrata educata e rispettosa nei confronti

dell’istituzione scolastica.. Il dialogo educativo è stato curato in maniera proficua ed efficace. Gli

obiettivi raggiunti in definitiva sono stati mediamente soddisfacenti.

Il lavoro di gruppo e quello individuale sono sempre stati presi in seria considerazione ,

sperando che tutto ciò possa costituire un ulteriore elemento di preparazione sia per gli esami

di maturità che per il mondo del lavoro.

Prof. Luigi MUNNO _______________

Prof.ssa Filomena MARUZZA ________________

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RELAZIONE SISTEMI AUTOMATICI

Condotta degli alunni in classe.

Durante tutto l’anno scolastico, gli allievi, tranne alcuni, non sempre hanno

tenuto un atteggiamento corretto e rispettoso dell’istituzione Scolastica.

La partecipazione, in primo luogo alle lezioni, non è risultata sempre adeguata.

L’impegno, nel complesso, non sempre è risultato adeguato ai compiti previsti;

alcuni alunni sono apparsi demotivati, incapaci di inserirsi in un dialogo

educativo con un minimo di continuità. Una parte degli allievi ha seguito con

interesse e continuità conseguendo risultati più che sufficienti, un’altra parte è

stata meno assidua conseguendo risultati sufficienti ed infine una parte che ha

conseguito risultati più che mediocri.

Svolgimento del programma

Il programma svolto ha risentito fortemente, rispetto alla programmazione

iniziale, sia delle numerose assenze individuali che per il tempo che è stato

dedicato al recupero ed all’approfondimento di alcune tematiche della disciplina.

E’ mancato il tempo per lo svolgimento di alcuni argomenti pur previsti in

programma, per i dovuti approfondimenti, per le verifiche scritte, per una più

puntuale attenzione verso gli stessi allievi. Molte ore sono state dedicate al

recupero in itinere che, purtroppo, non ha dato l’esito sperato per la mancanza di

assiduità di alcuni allievi a dedicarsi allo studio individuale.

Una parte degli allievi trova ancora difficoltà a causa di lacune pregresse in fisica

e matematica. Anche in questo caso si è cercato di sopperire, per quanto

possibile. L’impegno profuso durante l’anno scolastico è risultato non sempre per

tutti adeguato. Si riscontrano ancora inadempienze e parti del programma che

avrebbero meritato un maggiore approfondimento, in particolar modo la

trattazione dei sistemi digitali.

Lo svolgimento del programma, ovviamente, ha fortemente risentito di tutto ciò,

nonostante il continuo incitamento, la disponibilità, la ripetizione di alcuni

argomenti (spesso su richiesta degli stessi alunni).

Sono state effettuate simulazioni con SW all’avanguardia sui sistemi che sono

stati ritenuti più significativi e soprattutto sono stati simulati i temi coinvolti nelle

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verifiche scritte al fine di stimolare gli allievi e per meglio far comprendere gli

argomenti trattati nella parte teorica.

Tutte le lezioni sono state svolte utilizzando la LIM e tutte, teoriche e pratiche-

simulate, sono state salvate per renderle disponibili a tutti.

Sono state ottimizzate tutte le potenzialità di conoscenza che alcuni alunni

possedevano dividendoli in gruppi di lavoro al fine di meglio distribuire le abilità

di ciascuno e metterle a disposizione di altri.

Risultati dell’insegnamento. Grado di preparazione raggiunto.

E’ risultato evidente, lungo l’intero anno scolastico, di ritrovarsi di fronte ad una

classe con interessi diversificati e non tutti interessati alla disciplina specifica,

pertanto, il livello di preparazione risulta diversificato soprattutto in relazione alla

situazione di partenza.

Prof. Antimo RUSSO _______________

Prof. Luigi TESTA ________________

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RELAZIONE di T.P.S.E.E.

CLASSE 5 BEL a.s. 2016/2017 Docente: ing. Cosimo D’Avico - Docente laboratorio: prof. Luigi Testa

[1] Andamento disciplinare della Classe

La classe è composta da 22 allievi, tutti frequentanti. Nell’arco dell’intero anno

scolastico, pur se qualche volta vivaci, gli allievi si sono sempre mostrati rispettosi ed

educati. Per quanto concerne la frequenza, si è evidenziata qualche assenza di massa

ed alcuni allievi, in particolare, hanno accumulato un sensibile numero di assenze.

Si è riscontrata, altresì, discreta partecipazione dei genitori negli incontri

programmati Scuola/Famiglie.

[2] Svolgimento del Programma e coordinamento interdisciplinare.

Criteri didattici adottati e mete educative raggiunte

Il programma svolto può ritenersi più che soddisfacente, in quanto è stato possibile

proporre tutte le tematiche previste nella programmazione iniziale, nonché ulteriori

tematiche di interesse comune della classe. Grazie ad un orario settimanale intenso,

ne è conseguito il totale rispetto della programmazione didattica iniziale .

Il coordinamento interdisciplinare deve ritenersi marginale. Tuttavia, durante il corso

sono state sviluppate varie tematiche con grossa attinenza, sia con la disciplina

Elettronica, sia con la disciplina Sistemi automatici.

Per quanto concerne i criteri adottati, si precisa che le tematiche sono state articolate

in forma modulare e i vari argomenti di ciascun modulo sono stati proposti in forma

dialogata e integrati da test orali. Le lezioni teoriche sono state sempre integrate da

simulazioni tecnico-pratiche, con il supporto del Personal Computer .

[3] Risultati ottenuti – Grado di preparazione raggiunto dagli Allievi

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La prima parte del corso è stata dedicata al richiamo di alcuni dispositivi elettronici

fondamentali (diodi e transistors), alle tecnologie con cui gli stessi vengono realizzati

ed al loro funzionamento. Nella seconda parte del corso è stato introdotto e

sviluppato il concetto di controllo automatico computerizzato di un sistema.

Connesse a questo argomento, sono state sviluppate le tipologie più comuni di

trasduttori e attuatori. Nella terza parte del corso sono state sviluppate le tecnologie

dei Circuiti stampati e dei Circuiti elettronici integrati (IC). Infine, nella quarta parte

del corso sono stati trattati i Controllori logici programmabili (PLC).

Dalle verifiche effettuate si è rilevato che solo una parte della classe è diligente, si

impegna e produce risultati pienamente soddisfacenti, mentre la parte restante della

classe ha evidenziato varie carenze di base, in quanto è costituita da allievi poco

impegnati in classe e poco allenati allo studio a casa. In particolare, per l’intera durata

dell’anno scolastico, alcuni allievi hanno evidenziato totale disinteresse per la

disciplina, rifiutandosi continuamente di sostenere le verifiche programmate. Per i

motivi appena evidenziati, i livelli medi di apprendimento raggiunti sono da ritenere

quasi sufficienti.

Prof. Cosimo D’AVICO_____________________________

Prof. Luigi TESTA ____________________________

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 65

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RELAZIONE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

L’anno scolastico ha presentato un andamento regolare, consentendo, pertanto al gruppo

classe una soddisfacente partecipazione alle attività didattiche.

Nel fare il bilancio del lavoro svolto, posso considerare che gli allievi, presentandosi con un

normale complesso di caratteristiche morfologiche, funzionali e psicomotorie, mi hanno consentito

di sviluppare la programmazione iniziale ed hanno raggiunto, comunque, un livello di preparazione

teorico-pratico, in generale, discreto.

La classe composta da n. 22 alunni, ha seguito con interesse ed attenzione le attività proposte

durante l’anno scolastico. Si è data particolare attenzione:

all’acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e

sportive, di espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità

equilibrata e stabile,

al consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita, intesa anche

come capacità di realizzare attività finalizzate e di valutarne i risultati e di individuarne i

nessi pluridisciplinari;

al raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso

l’affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro-muscolari;

all’approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive che, dando spazio

anche alle attitudini e propensioni personali, favorisca l’acquisizione di capacità trasferibili

all’esterno della scuola;

all’arricchimento culturale attraverso lo studio di argomenti che trovano riscontro concreto

nel periodo evolutivo degli alunni, per fornire agli stessi le conoscenze adeguate per

affrontare i problemi legati alla devianza giovanile e a quelli che possono incorrere nella

pratica dello sport.

Le finalità indicate, coerenti con quelle generali della scuola, definiscono l’ambito operativo

specifico dell’educazione motoria.. Il ruolo prioritario è stato dato all’acquisizione del valore

della corporeità che, punto nodale dell’intervento educativo, è fattore unificante della persona e

quindi di aiuto al superamento dei disagi tipici dell’età giovanile che possono produrre

comportamenti devianti. Inoltre si è mirato a rendere la persona capace in modo consapevole di

affrontare, analizzare e controllare situazioni problematiche personali e sociali; di utilizzare

pienamente le proprie qualità fisiche e neuro-muscolari; di raggiungere una plasticità neuronale

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SPECIALIZZAZIONE: ELETTRONICA E ELETTROTECNICA DOCUMENTO DEL 15 Maggio a. s. 2016 / 2017 Pag. 66

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che consenta di trasferire in situazioni diverse le capacità acquisite, determinando le condizioni

per una migliore qualità della vita.

L’insegnamento di Scienze Motorie e Sportive, inoltre, ha guidato lo studente a comprendere il

ruolo del corpo in ambito sociale, per riconoscerne la valenza sia a livello personale sia a livello

comunicativo come avviene in campo sportivo e nel linguaggio del corpo.

Le caratteristiche, dunque, delle finalità e degli obiettivi hanno richiesto una metodologia basata

sull’organizzazione di attività “in situazione”, sulla continua indagine e sull’individuazione ed

autonoma correzione dell’errore. Tale metodologia ha consentito di creare i presupposti della

plasticità neuronale e della trasferibilità delle abilità e competenze acquisite ad altre situazioni

ed ambiti. Conseguentemente, ciascuna attività ha tenuto conto, nella sua organizzazione e

realizzazione, della necessità di dare spazio ad una serie di varianti operative e al contributo

creativo e di elaborazione che ciascuno degli studenti può apportare.

Al fine di far conseguire agli studenti la capacità di organizzare progetti autonomi, utilizzabili

anche dopo la conclusione degli studi secondari, sono state utilizzate opportune forme di

coinvolgimento attivo dello stesso nelle varie fasi dell’organizzazione dell’attività dalla

progettazione alla realizzazione dei percorsi operativi e metodologici da adottare.

La valutazione dello studente ha consentito di apprezzare sia la capacità esecutiva delle varie

attività sia la conoscenza teorica e scientifica della disciplina e dei processi metodologici

utilizzati. La tipologia delle prove utilizzate si è realizzata in lezioni frontali, ricerche mirate,

relazioni di approfondimento e strumenti multimediali per quanto riguarda la parte teorica. In

esercitazioni pratiche, propedeutici ai giochi di squadra e alle attività individuali, simulazione di

partite per quanto riguarda la parte attiva e pratica delle proposte disciplinari.

LA DOCENTE

Prof.ssa Delle Site Silvana_____________________________________

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RELAZIONE RELIGIONE

Gli allievi hanno partecipato al corso di Religione in maniera alquanto regolare.

Le presenze individuali sono risultate sempre accettabili per la stragrande maggioranza di essi.

Il risultato didattico risulta pressoché normale, anche se alcuni argomenti si sono dovuti trattare in

maniera più superficiale. Al termine delle lezioni ,alcuni allievi hanno conseguito gli obiettivi

formativi e curriculari prestabiliti in fase di programmazione iniziale, pur se il livello di attenzione,

di comprensione e di abilità operative e di continuità didattica effettiva sono risultati eterogenei,

così pure la capacità, l’attitudine e il grado di consapevolezza..

Riguardo alla difficoltà del processo di apprendimento la classe ha presentato una situazione

generale di tipo normale nelle problematiche e nelle difficoltà comuni agli istituti tecnici.

Il livello di conoscenze umanistiche propedeutiche al corso di Religione, presentate dagli allievi

all’inizio del corso sono risultate alquanto variabili. L’unica ora settimanale destinata alla

disciplina, ha imposto una trattazione più orizzontale che verticale dei temi del corso relegando a

semplici richiami i contenuti più direttamente teorici. L’insieme del gruppo classe, ha sentito la vita

della comunità scolastica come un’opportunità di crescita umana, civile, esistenziale, culturale oltre

che una irrinunciabile occasione di formazione. Il rapporto docente-discente è stato sereno e di rado

arricchito dal contributo di esperienze e di proposte formulate anche dai singoli discenti.

L’interscambio curriculare e didattico con l’insieme del gruppo-classe, durante il procedere

dell’anno scolastico, non ha conosciuto ostacoli od interruzioni, anzi, è risultato ricco di stimoli

culturali ed esperienziali. Nel corso di ogni fase del lavoro di classe si è tenuto sempre in debita

considerazione l’importanza delle dinamiche relazionali e comportamentali, e tra i singoli allievi e

tra essi ed il docente, in modo che fossero sempre vissute in piena coscienza e conoscenza, in tutta

la sua vasta gamma di sfumature, le implicazioni umane, esistenziali e sociali.

Tutte le volte che c’è ne stata la possibilità, non si è mancato di mettere in evidenza come vada

conseguita la propria peculiarità senza rinunciare alla solidarietà e come l’interesse individuale non

vada conseguito a scapito delle attese e delle aspettative degli altri, intesi singolarmente e nella

totalità del gruppo comunitario.

Ogni discussione, curriculare e formativa, è stata impostata nell’attenzione alla realtà economica,

sociale e culturale del momento contingente che attraversa il nostro tempo, riferito in maniera

particolare al territorio capuano sullo sfondo di un contesto allargato al territorio provinciale e

regionale. Quando da parte degli allievi è emersa l’esigenza di approfondire particolari tematiche

legate direttamente al programma, e di rilevante attualità, ci si è appoggiati a pubblicazioni

specialistiche di settore.

Durante la trattazione di alcuni temi si è posta l’attenzione del rapporto esistente tra scienza e

religione, politica, teologia e fatti di cronaca.

Molto frequenti sono stati i richiami verticali con la storia e l’economia, per quanto riguarda le

condizioni politiche e sociali ricorrenti.

IL DOCENTE

Prof.ssa Andreana Crispino________________________