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1 ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO Via F.lli Kennedy, 7 SANTERAMO IN COLLE (BA) ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 DPR 323/98 art. 5.2) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (PERCORSO EDUCATIVO E FORMATIVO) A.S. 2011-2012 Classe 5ª - TCB (Tecnico chimico biologico) Docente Coordinatore Prof.ssa Antonietta Contento Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Maddalena RAGONE AFFISSIONE ALL’ALBO PROT. 3423 C29/A DEL 11/05/2012 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA COGNOME E NOME FIRMA ITALIANO RENNA ROSANNA STORIA RENNA ROSANNA INGLESE D'AMBROSIO MARIA

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ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO Via F.lli Kennedy, 7 – SANTERAMO IN COLLE (BA)

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2)

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (PERCORSO EDUCATIVO E FORMATIVO)

A.S. 2011-2012

Classe 5ª - TCB (Tecnico chimico biologico)

Docente Coordinatore

Prof.ssa Antonietta Contento

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Maddalena RAGONE

AFFISSIONE ALL’ALBO PROT. 3423 C29/A DEL 11/05/2012

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MATERIA COGNOME E NOME FIRMA

ITALIANO RENNA ROSANNA

STORIA RENNA ROSANNA

INGLESE D'AMBROSIO MARIA

2

MATEMATICA PERRUCCI FILIPPO

ED. FISICA RINALDI MICHELE

MICROBIOLOGIA SPECIALE DIGREGORIO FRANCESCO

MICROBIOLOGIA SPECIALE

coop. SUSCA VITO M.

PROCESSI E TECN. IND

IMPIANTI BIOTECNOLOGIE

COPR. E LAB

CONTENTO ANTONIETTA

CHIMICAFIS: E ANALITICA CASSANO DANIELA

CHIMICAFIS: E ANALITICA

coop. LAZAZZARA RAFFAELE

BIOTECNOLOGIA RUGGIERO CONCETTA

RELIGIONE SIMONE VITALBA

DOCENTE COORDINATORE

Prof.ssa Antonietta Contento

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Maddalena Ragone

3

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

INDICE

1) PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

2) INDIRIZZI DI STUDIO

3) PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Dati statistici storici del triennio della classe

Informazioni generali sulla classe

Risultati anni precedenti

4) ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

5) PERCORSO FORMATIVO ED EDUCATIVO

6) METODI, MEZZI E TEMPI

7) CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

8) CRITERI GENERALI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

9) GRIGLIE DI VALUTAZIONE

10) CONTENUTI DISCIPLINARI

Matematica

Educazione Fisica

Chimica Fisica e analitica.

Italiano

Storia

Processi e tecnologie industriali chimiche

Impianti di biotecnologia

Microbiologia speciale

Religione

Inglese

Biotecnologia

11) RELAZIONE TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE

12) SIMULAZIONE TERZA PROVA

Prima simulazione

Seconda simulazione

ALLEGATO: progetto terza area di professionalizzazione

4

1) PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

L’ I.P.S.I.A. trova collocazione nell’ambito del Comune di Santeramo in Colle dal 1966, data in

cui nasce come scuola coordinata all’I.P.S.I.A. di Acquaviva delle Fonti.

Inizia la sua attività con due corsi di qualifica: Congegnatore meccanico ed Elettricista

impiantista in bassa tensione, che dall’a.s. 1972/73 diventa Apparecchiatore elettronico.

Può vantare di aver rappresentato la prima opportunità di formazione ed Istruzione Secondaria a

Santeramo.

Nell’a.s. 1974/75 l’Istituto diventa autonomo distaccandosi da Acquaviva.

Nell’a.s. 1975/76 viene attivato per la prima volta il biennio post-qualifica per TIEN e TIM.

Nell’a.s. 1980/81 viene istituito il nuovo corso di qualifica Operatore Chimico Biologico.

Nell’a.s. 1995/96 viene istituito il corso di qualifica Operatore della Moda.

Nell’a.s. 1997/98 l’I.P.S.I.A., per effetto del piano di razionalizzazione della rete scolastica, ha

come sede coordinata l’I.P.S.I.A. di Gravina, “G. Galilei”, mantenendo la Dirigenza Scolastica nella

sede di Santeramo.

Nell’anno scolastico 2000/2001, all’I.P.S.I.A. di Santeramo si aggrega l’Istituto Tecnico

Commerciale “Nicola Dell’Andro”.

Nell’anno scolastico 2006/2007 all’IISS si aggrega il Liceo Scientifico.

Le sedi usufruiscono delle normali aule per le lezioni e dei seguenti spazi didattici:

In merito alla struttura l’Istituto dispone di:

AULE, in numero di 23 ( ripartite tra il primo e il secondo piano)

LABORATORI, suddivisi in:

1. N.3 di Elettronica

2. N.1 di Meccanica- aula CAD e sistemi di automazione

3. N.1 di Modellistica

4. N.1 di Confezioni

5. N.3 di Informatica

6. N.2 di Chimica

7. N.1 di Biologia e Microbiologia

5

PALESTRA

Non esiste una vera e propria palestra, ma un locale adattato a svolgere attività ginniche. È comunque

predisposto uno spazio all’aperto catramato, in cui sono state installate attrezzature per lo svolgimento

della pallavolo e della pallacanestro.

BIBLIOTECA

La scuola dispone di uno spazio attrezzato con servizi di consultazione e prestito libri, di una videoteca,

tavoli di lavoro, lavagna luminosa, televisore con videoregistratore e lettore DVD, videoproiettori.

2) INDIRIZZI DI STUDIO

Il corso di studi è suddiviso in due cicli distinti: un triennio, al termine del quale si consegue un

attestato di qualifica, ed un biennio successivo che consente, attraverso gli Esami di Stato, di

conseguire un diploma.

Le qualifiche (di durata triennale), consentono l’inserimento nel mondo del lavoro e sono conseguite

dopo un biennio di base e un monoennio di indirizzo.

Attualmente sono attivati i seguenti corsi:

- Tecnico dell’Industria Meccanica

- Tecnico dell’industria Elettronica

- Tecnico Chimico-Biologico

- Tecnico Abbigliamento Moda

I corsi post-qualifica sono integrati da corsi di valenza regionale, noti come corsi di Terza Area; essi

consentono il conseguimento, superato l’Esame di Stato, di un ulteriore qualificazione tecnica.

Questi corsi prevedono esperienze lavorative nelle aziende di settore, attività progettuali e

approfondimenti delle discipline affini a quelle curricolari.

-CORSI POST-QUALIFICA DI NUOVO ORDINAMENTO [ BIENNIO ]

L’abbandono della specializzazione dei ruoli, provocato dalla massiccia introduzione dell’automazione

e dell’informatica nel mondo del lavoro, richiede sempre più la figura di un tecnico multiruolo ed una

nuova cultura tecnica, caratterizzata da:

- flessibilità: capacità di fare lavori diversi e di giocare ruoli diversi;

- imprenditorialità: responsabilizzazione sia in un lavoro autonomo che dipendente, come adesione a

criteri di qualità del prodotto;

- trasversalità: ricorso a conoscenze logiche di base, piuttosto che specialistiche.

Il nuovo curricolo per il quarto e il quinto anno del corso post qualifica è finalizzato ad un rapido a

cesso al mondo del lavoro, sia esso rivolto verso l’industria che autonomo.

Si pone quindi l’obiettivo di dare agli allievi una concreta e spendibile identità professionale. Il

curricolo è ,quindi, articolato in maniera da definire una figura professionale, che attraverso un robusto

substrato culturale, sia in grado di valorizzare gli aspetti applicativi ed operativi del sapere.

Presso l'IPSIA sono attivati quattro diversi tipi di corsi post qualifica:

- Tecnico delle Industrie Meccaniche(T.I.M.)

- Tecnico delle Industrie Elettroniche (T.I.En.)

- Tecnico Chimico Biologico (T.C.B.)

- Tecnico Abbigliamento Moda (T.A.M.)

6

Profilo Professionale

La figura professionale del Tecnico di Laboratorio Chimico e Biologico è caratterizzata da un ampio

ventaglio di competenze di base, tanto nell'area chimica quanto in quella biologica, culturalmente

preparata al continuo aggiornamento richiesto dalla molteplicità degli aspetti del mondo operativo dei

settori di competenza e dalla rapidità con la quale tali aspetti si evolvono e sappia comprendere nella

loro globalità i problemi della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute.

Al proprio livello operativo può essere inserito:

- nei laboratori di analisi con compiti di controllo nei settori chimico, merceologico, biochimico,

microbiologico, farmaceutico, cosmetico, chimico-clinico, bromatologico, ecologico e dell'igiene

ambientale, negli impianti di produzione delle industrie chimiche e biotecnologiche con compiti di

cooperazione alla loro conduzione e controllo.

Il Tecnico Chimico e Biologico esprime, traduce e verifica l’acquisizione delle sue abilità anche

mediante l’utilizzo continuo delle tecnologie specifiche più avanzate.

Può accedere all'industria e ai laboratori di ricerca e di analisi di Enti pubblici e di strutture private.

7

3) PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Dati statistici storici del triennio della classe

CLASSE

ISCRITTI

PROMOSSI

SOSPENSIONE

CON DEBITI

FORMATIVI

DEBITI

FORMATIVI

COLMATI

NON PROMOSSI

Terza 16 11 - - 4

Quarta 11 11 - - -

Quinta 10 - - - -

Risultato dello scrutinio finale della classe IV

MATERIA N° STUDENTI

M=6 N° STUDENTI

M=7 N° STUDENTI

M=8 N° STUDENTI

M=9/10

N° STUDENTI

CON DEBITO

FORMATIVO

Italiano 3 3 5 0 0

Storia 1 3 7 0 0

Matematica 6 4 4 1 0

Educazione Fisica 0 0 0 11 0

Inglese 2 4 2 3 0

Chimica fisica e analitica. 5 3 3 0 0

Processi e tec. Ind.

chimiche 2 3 3 4 0

Microbiologia speciale 3 2 3 3 0

8

a) Informazioni generali sulla classe

Breve storia della classe. Continuità didattica/discontinuità didattica:

La classe è composta da 10 alunni, di cui uno maschio, e si presenta nel suo insieme abbastanza

omogenea e compatta. I rapporti al suo interno sono generalmente positivi, orientati alla

collaborazione e al rispetto delle differenze di ciascuna individualità. Gli allievi risultano per la

maggior parte residenti a Santeramo (8) tranne due che provengono dal limitrofo paese di Cassano,

che si sono perfettamente inseriti nell’ambiente scolastico e nel territorio. Il pendolarismo non ha

mai costituito motivo di impegno discontinuo. La classe ha cambiato alcuni docenti dell’anno

precedente; le diverse metodologie hanno consentito una maggiore apertura al dialogo educativo,

che, inizialmente continuo e produttivo, ha registrato un calo nella seconda parte dell’anno

scolastico. La classe ha raggiunto una discreta autonomia di lavoro.

Per quanto concerne l’andamento didattico-disciplinare, i docenti sottolineano il comportamento

corretto degli allievi, che hanno maturato, per buona parte, un atteggiamento responsabile e un

impegno necessario per la preparazione all’Esame di Stato; gli altri hanno comunque mostrato di

comprendere l’importanza di un impegno proficuo in vista della meta finale.

La frequenza alle lezioni è stata regolare per la quasi totalità della classe. Un gruppo ha mostrato

di possedere un metodo di studio organizzato e riflessivo ed è in grado di utilizzare in modo

autonomo il libro di testo, di prendere appunti durante le lezioni e di effettuare schemi riassuntivi

degli argomenti trattati. Non sempre hanno adeguato i ritmi di studio ai momenti più intensi di

lavoro, comunque hanno organizzato il proprio lavoro in modo autonomo e responsabile. Positivo,

dunque, il giudizio complessivo, giudizio a cui hanno contribuito le tante occasioni formative

offerte a ciascun allievo.

La classe ha partecipato alle seguenti iniziative:

Corso di terza Area di Professionalizzazione dal titolo “Tecnico Chimico-Biologico nella Produttivita’

e nel controllo di una Azienda.”

Alle attività proposte dall'Istituto

Alcuni alunni hanno partecipato ad attività di orientamento in uscita.

Due allieve hanno partecipato alla gara regionale dei Giochi della Chimica

Due allievi hanno partecipato al “progetto Natale”.

9

a) Risultati anni precedenti

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO RISPETTO AGLI OBIETTIVI

PREFISSATI

Il lavoro collegiale è stato basato essenzialmente sulla tipologia tradizionale del Consiglio di

Classe.

In relazione alle singole discipline sono state realizzate riunioni di Dipartimento, per la

definizione degli obiettivi formativi, dei programmi per il loro conseguimento, dei criteri di

valutazione, dei testi da adottare, etc.

Il docente responsabile della gestione delle attività della Terza area di professionalizzazione è la

prof.ssa Concetta Ruggiero.

Le attività curriculari e l’organizzazione della didattica hanno seguito procedure tradizionali.

CANDIDATI

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AT

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CR

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09/000000116 63 4 6.67 5 - 9

09/000000132 80 6 8.22 7 - 13

09/000000140 84 6 8.11 7 - 13

09/000000145 81 6 8.11 7 - 13

09/000000096 68 5 6.78 5 - 10

09/000000139 63 5 7.00 5 - 10

09/000000124 69 5 8.11 6 - 11

09/000000144 64 4 6.89 5 - 9

09/000000143 75 6 7.78 6 - 12

09/000000129 83 6 8.56 7 - 13

10

5. PERCORSO FORMATIVO ED EDUCATIVO

OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI CONSEGUITI

Senso di responsabilità di gruppo e personale (per buona parte della classe).

Capacità di orientare le proprie attitudini personali .

Definizione e arricchimento, in senso culturale e specifico, del profilo professionale in uscita.

CONTENUTI TRASMESSI E OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

In termini di acquisizione di conoscenze e competenze, di utilizzo di conoscenze e capacità, di

rielaborazione delle conoscenze, di abilità linguistico-espressive e di uso del linguaggio tecnico si

rimanda ai programmi svolti dai singoli docenti.

6) METODI, MEZZI E TEMPI

Metodi

Lezioni frontale

Lavori di gruppo

Ricerche individuali

Dibattito e confronto in classe

Esercitazioni

Prove strutturate e semistrutturate

Simulazione di tipologie delle prove d’esame e di colloquio

Mezzi

Laboratori e aula di informatica

Sussidi audiovisivi

Libri di testo, fotocopie, appunti, testi e documenti internet

Palestra e attrezzature sportive

Tempi del percorso formativo

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7) CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI DAL CONSIGLIO SULLA BASE

DEI CRITERI GENERALI DEL COLLEGIO DOCENTI

La valutazione è stata trasparente ed oggettiva ed ha tenuto conto dei livelli di partenza, degli

obiettivi formativi, dell’attenzione, della partecipazione, dell’impegno, delle attività svolte. Ai diversi

momenti di valutazione formativa ha fatto seguito in tutte le discipline quella sommativa:

interrogazioni

Nuove tipologie della I prova: analisi del testo; saggio breve; articolo di giornale; tema di storia

e tema d’attualità.

Prove strutturate e semistrutturate

Esercitazioni

Simulazione terza prova (n.2)

L’insegnante di Italiano ha avuto cura di somministrare alla classe prove scritte nelle nuove

tipologie previste per l’esame di Stato.

L’insegnante della disciplina individuata dal Ministero per la seconda prova scritta, ha

somministrato le prove di verifica scritte come simulazione della seconda prova.

Sono state effettuate due simulazioni della III prova di esame contenenti i quesiti oggetto della

prova in forma di tipologia mista, risposta singola (Tipologia B) e a scelta multipla (Tipologia C)

nelle seguenti discipline: Inglese, Matematica, Chimica fisica e analitica, Microbiologia speciale,

Biotecnologia.

8) CRITERI GENERALI PER L'ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Assenze minori o uguali a 50 giorni una positività

Media dei voti da maggiore di 0,4 minore uguale a 0,7 una positività

Media dei voti da maggiore di 0,7 minore uguale a 1 due positività

Partecipazione ad attività aggiuntive (POF) per ogni attività una positività

Per ogni credito formativo una positività

Valutazione positiva alla terza area (solo III e IV professionale) una positività

Due positività fanno scattare il punteggio massimo della banda di oscillazione.

Per la media maggiore o uguale a 5 e minore di 6 si possono attribuire da 1 a 3 punti di credito.

In questo caso si segue il seguente criterio:

nessuna positività o una sola positività un punto di credito

due positività due punti di credito

tre positività tre punti di credito

12

9) GRIGLIE DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA

Tipologia A: analisi di un testo letterario e non, in prosa o poesia Obiettivo Valutazione Voto

Comprensione del testo, pertinenza e completezza d’informazione articolo

di giornale Obiettivo Valutazione Voto Pertinenza, capacità di avvalersi del materiale proposto e coerenza rispetto

alla tipologia scelta minimo 1 massimo 4 Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità minimo 1 massimo 4 Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa minimo 1 massimo 4 Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3 Tipologia C: tema di argom

minimo 1 massimo 3

Completezza nell’analisi delle strutture formali e tematiche minimo 1 massimo 3

Capacità di contestualizzazione e rielaborazione personale minimo 1 massimo 3

Espressione organica e consequenziale minimo 1 massimo 3

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Tipologia B: saggio breve argomento storico

Obiettivo Valutazione Voto

Conoscenza esatta in senso diacronico e sincronico minimo 1 massimo 4

Esposizione ordinata e organica degli eventi storici considerati minimo 1 massimo 4

Analisi della complessità dell’evento storico nei suoi vari aspetti per

arrivare ad una valutazione critica minimo 1 massimo 4

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Tipologia D: tema di carattere generale

Obiettivo Valutazione Voto

Pertinenza e conoscenza dell’argomento minimo 1 massimo 4

Correttezza dell’informazione e livello di approfondimento/originalità minimo 1 massimo 4

Espressione organica e coerenza espositiva - argomentativa minimo 1 massimo 4

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica minimo 1 massimo 3

Valutazione prova………../15

13

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA:

Valutazione prova………../15

Aderenza al tema, logica e coordinazione del processo

1 1.5 2.5 3 3.5 4

Scarso carente

Mediocre incerta

Sufficiente adeguata

Discreta soddisfacente

Buona esauriente

Ottima ricca e

approfondita

Capacità di organizzazione

degli aspetti tecnici

1 1.5 2.5 3 3.5 4

Scarso carente

Mediocre Modesta

Sufficiente adeguata

Discreta soddisfacente

Buona esauriente

Ottima ricca e

originale

Descrizione del

processo

1 1.5 3 3.5 3.75 4

Scarso limitata

Mediocre Modesta

Sufficiente adeguata

Discreto soddisfacente

Buona articolata

Ottima significativa e personale

Quantità e qualità del

tratto grafico

1 2 2.5 2.75 3

Mediocre modesta

Sufficiente essenziale

Discreta pertinente

Buona puntuale

Ottima approfondita

14

TERZA PROVA SCRITTA

La terza prova eseguita in preparazione dell’Esame di Stato, ha evidenziato una maggiore attitudine

degli alunni verso quesiti a risposta mista.

ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DELLA TERZA PROVA

Punteggio : 0,25 punti per ciascuna risposta esatta, 0 nel caso di risposta inesatta o non data

0-1 punti per la tipologia a risposta singola (correttezza dei contenuti, linguaggio specifico,

capacità di sintesi)

Valutazione prova………../15

DOMANDE (PUNTEGGI)

MATERIA 1 2 3 4 5 6 PUNTEGGIO

TOTALE PER

MATERIA

INGLESE 0,25 0,25 0,25 0,25

max 1

max 1

MATEMATICA 0,25 0,25 0,25 0,25

max 1

max 1

BIOTECNOLOGI

A

0,25

0,25

0,25

0,25

max 1

max 1

CHIMICA FISICA

E ANALITICA

0,25

0,25

0,25

0,25

max 1

max 1

MICROBIOLOGI

A SPECIALE

0,25

0,25

0,25

0,25

max 1

max 1

PUNTEGGIO GLOBALE CONSEGUITO IN QUINDICESIMI

15

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO

CANDIDATO:________________________________

Conoscenze (votazione da 1 a 5)

Conosce i temi trattati:

superficialmente 1/2 adeguatamente 3/4

approfonditamente 5

Espressione (votazione da 1 a 5)

Si esprime con linguaggio specifico:

non sempre corretto e appropriato 1/2 corretto ed adeguato 3/4

adeguato, ricco e fluido 5

Esposizione (votazione da 1 a 5)

Articola il discorso in modo non sempre coerente 1/2 Articola il discorso in modo semplice e coerente

Articola il discorso adeguatamente ed in modo ricco ed organico

Analisi (votazione da 1 a 5)

Non sa individuare i concetti chiave Sa analizzare alcuni aspetti significativi

Sa analizzare i vari aspetti significativi ed approfondisce adeguatamente

Sintesi (votazione da 1 a 5)

Sa individuare i concetti chiave ma non collegarli Sa individuare i concetti chiave e stabilire semplici

collegamenti

Sa individuare i concetti chiave e stabilire efficaci collegamenti

Valutazione (votazione da 1 a 5)

Non sa esprimere giudizi personali né operare scelte proprie Esprime giudizi e scelte adeguati ma non debitamente

motivati

Esprime giudizi e scelte adeguati ampiamente e criticamente motivati

Valutazione prova………../30

16

10) CONTENUTI DISCIPLINARI Disciplina: STORIA

Docente: Prof.ssa RENNA

Classe V TCB/A

Testo: De Bernardi – Guarracino STORICAMENTE Ed. Bruno Mondadori

OBIETTIVI

Le conoscenze acquisite riguardano:

a.Conoscenza dei fenomeni storici

b.Capacità di appropriarsi della memoria storica

c.Saper interpretare le dinamiche storiche e sociali del passato, al fine di orientarsi

per la comprensione dei fatti del presente

d.Saper usare il linguaggio specifico della disciplina.

CONTENUTI

MODULO 1 L’Europa agli esordi del XX secolo

MODULO 2 La dissoluzione dell’ordine Europeo

MODULO 3 Democrazie e regimi totalitari fra le due guerre: Fascismo e

Nazismo

MODULO 4 La Seconda Guerra Mondiale

MODULO 5 Il Mondo diviso

METODOLOGIA

Sono stati effettuati dibattiti aperti e lezioni frontali in modo da stimolare le capacità logico-

dialogiche, le capacità di analisi e critica dei fatti storici.

Sono stati usati libri di testo, documenti storici, mezzi audiovisivi.

VERIFICA

Le verifiche sono state orali e scritte; queste ultime sono state realizzate mediante prove

strutturate e semistrutturate con quesiti a risposta multipla, brevi trattazioni argomentative e temi

strutturati.

Inoltre sono state realizzate ricerche individuali e tesine.

VALUTAZIONE

E’ stato valutato il conseguimento degli obiettivi programmati con particolare riferimento alle

capacità di analisi e di sintesi secondo la griglia di valutazione approntata.

È stato oggetto di valutazione, soprattutto, l’impegno profuso e l’attiva partecipazione.

17

Disciplina: ITALIANO

Docente: Prof. RENNA

Classe V TCB/A

Testo : Magri Vittorini IMPRONTE Ed. Paravia

OBIETTIVI

Le conoscenze acquisite riguardano

e.saper utilizzare la lingua sia in forma orale che scritta in modo corretto

f.saper storicizzare un testo letterario inquadrando l’opera nel suo contesto storico

culturale

g.saper produrre testi scritti argomentativi, interpretativi e articolati di giornale

h.saper produrre commenti coerenti ai testi letterari letti

i.conoscere la correnti letterarie

j.saper comprendere ed analizzare diverse tipologie testuali.

CONTENUTI

MODULO 1 Letteratura e Storia- Il Decadentismo e il mandato sociale del letterato

MODULO 2 Incontro con l’autore – Giovanni Pascoli

MODULO 3 Forma della prosa – Un incontro con l’autore: Gabriele D’Annunzio

MODULO 4 Incontro con l’autore: Italo Svevo - Luigi Pirandello

MODULO 5 Letteratura e Storia – Incontro con l’autore: Giuseppe Ungaretti e Eugenio

Montale

MODULO 6 La parabola del Neorealismo: Realismo ed esistenzialismo in Alberto

Moravia

Realismo e simbolismo in Cesare Pavese

MODULO 7 Incontro con l'autore: Pasolini – Calvino - P. Levi

METODOLOGIA

La strategia didattica è stata realizzata sia con lezioni frontali che interattive, sostenute da

dibattiti aperti in modo da incoraggiare l’approccio problematico alle conoscenze e per stimolare

il senso critico.

Come strumento didattico sono stati utilizzati appunti, questionari, fotocopie e sussidi

audiovisivi

VERIFICA

Le verifiche in itinere sono state orali e scritte; queste ultime sono state di tipo tradizionale e

strutturate, singola e con brevi trattazioni argomentative e temi strutturali con tipologia riflessiva

e di attualità. E’ stato sperimentato il saggio breve e l’articolo di giornale.

VALUTAZIONE

E’ stato valutato il conseguimento degli obiettivi programmati con particolare riferimento alle

capacità logico-dialogiche, di analisi, in rapporto alle griglie di valutazione.

Sono state realizzate ricerche soggettive e stesure di tesine su autori, correnti letterarie di

appartenenza, periodo storico.

Sono stati altresì valutati il grado di partecipazione in classe e l’impegno dimostrato.

18

Materia: MICROBIOLOGIA SPECIALE

Docenti: Francesco DIGREGORIO, Vito SUSCA

OBIETTIVI

Gli obiettivi disciplinari non sono stati pienamente raggiunti dalla maggior parte degli Allievi per i

quali si può ammettere il conseguimento di risultati mediamente quasi buoni; altri, ma pochi,

evidenziano buone capacità divergenti.

Si è reso opportuno rimodulare in corso d’anno gli argomenti proposti in modo da rispondere meglio ad

esigenze didattiche contingenti e a proposte degli Allievi accolte.

Gli obiettivi previsti erano e sono rimasti tali:

conoscenza dei fondamenti strutturali e funzionali dei microrganismi (la batteriologia a livello più

elevato della micologia);

comprensione delle attività dei microrganismi e delle relazioni rispetto agli eventi ambientali che

maggiormente caratterizzano gli equilibri ecologici nell’acqua, nel suolo e nell’aria;

conoscenza dei principi di conservazione degli alimenti e principi di autocontrollo;

la conoscenza dei principali prodotti alimentari, dei processi di conservazione-trasformazione e la

comprensione delle possibili alterazioni provocate dai microrganismi; analisi di laboratorio

pertinenti con particolare riguardo alla normativa applicabile.

Gli argomenti effettivamente trattati sono i seguenti.

CONTENUTI

Le prime lezioni sono state utilizzate per inquadrare l’ambito disciplinare, le problematiche connesse e

affrontabili durante il corso per la migliore partecipazione dei Discendi conoscendo obiettivi e finalità

da perseguire. Tempo utilizzato: 2 ore

MODULO 1

MICROBIOLOGIA DELLE ACQUE (acqua potabile, minerale, di piscina, di balneazione, di

irrigazione, di depurazione)

tempo previsto: ore 20 tempo utilizzato: ore 26

MODULO 2

MICROBIOLOGIA DELL’ARIA

tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato: ore 8

MODULO 3

MICROBIOLOGIA DEL SUOLO

tempo previsto: ore 12 tempo utilizzato: ore 18

MODULO 4

ALTERAZIONE DEGLI ALIMENTI; METODI E MEZZI DI CONSERVAZIONE

tempo previsto: ore 14 tempo utilizzato: ore 20

MODULO 5

LE UOVA, COMPOSIZIONE E CENNI SULLA MICROBIOLOGIA – PRINCIPI DI

AUTOCONTROLLO

tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato: ore 18

Si pensa di poter trattare o almeno introdurre:

MODULO 6

LA CARNE, COMPOSIZIONE, MATURAZIONE E CENNI SULLA MICROBIOLOGIA

tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato: IN CORSO DI TRATTAZIONE AL 10.05.2012

19

MODULO 7

I CEREALI, DAL GRANO ALLA FARINA, AL PANE, ALLA PASTA

tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato:

MODULO 8

IL LATTE ALIMENTARE E I SUOI DERIVATI

tempo previsto: ore 22 tempo utilizzato:

MODULO 9

I PRODOTTI DELLA PESCA, TIPOLOGIE, CENNI SU ALTERAZIONI E

MICROBIOLOGIA

tempo previsto: ore 10 tempo utilizzato: ore

In relazione allo svolgimento del programma preventivo si rileva che ad oggi, per motivi diversi (non

dipendenti dai docenti o dagli allievi), non sono state tenute lezioni per circa 20 ore, pari al 15% circa,

su un totale di previsione teorico pari a 132. È possibile comunque fin d’ora predire che non sarà

possibile recuperare e quindi svolgere il monte ore preventivato.

M E T O D I

Come strategie didattiche sono state effettuate lezioni frontali, sono stati sollecitati interventi e dibattiti

aperti per incoraggiare un approccio problematico alle conoscenze e per accrescere il senso critico.

Sotto l’aspetto metodologico si fa riferimento al ‘problem solving’ con connotazioni della didattica

breve funzionale anche alle attività di laboratorio costrette in un monte ore estremamente ridotto.

L’attività di laboratorio è stata utilizzata, oltre che per l’acquisizione dei contenuti propri della materia,

anche come strumento didattico.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Le verifiche effettuate sono state scritte, orali oltre che pratiche.

Le prove scritte sono state tutte strutturate, la prova giudicata insufficiente ha innescato un processo di

recupero attraverso prove orali. In laboratorio sono state fatte osservazioni sulla manualità, sulla

capacità organizzativa e sono stati valutati i risultati ottenuti.

La valutazione ha tenuto conto, oltre che dell’impegno nelle attività a scuola e personale, del momento

del processo di apprendimento e quindi è stata di tipo formativa e sommativa. Per i livelli si è tenuto

conto della tassonomia di Bloom (come da piano di lavoro).

20

Scheda Informativa attività disciplinari.

Disciplina: CHIMICA FISICA E ANALITICA

Libro di testo adottato: Pasquetto S. Patrone L. “Chimica Fisica 1-il mondo degli atomi e delle

molecole”

Cozzi R. Protti P. Ruaro T “ Analisi Chimica Strumentale” vol 1 e 2

Altri sussidi didattici: lucidi- laboratorio- diapositive- ricerche multimediali

Argomenti svolti Contenuti Obiettivi disciplinari APPROFONDIMENT

I SULLA

STRUTTURA

ATOMICA

APPROFONDIMENT

I SU LEGAMI

CHIMICI E

STRUTTURA

MOLECOLARE

SPETTROSCOPIA

UV-VIS,

ASSORBIMENTO

ATOMICO

Scoperta delle

particelle subatomiche

Caratteristiche delle

onde

elettromagnetiche

Legami chimici

primari e secondari

Teoria del legame di

valenza

Teoria degli orbitali

molecolari

Geometria molecolare

Legami covalente,

ionico, dativo

Legami ad idrogeno,

dipolo-dipolo, forze di

Van der Waals

Spettro

elettromagnetico

Interazione onde-

materia

Spettrofotometro di

assorbimento atomico

Spettrofotometro UV-

Vis

Legge di Lambert-

Beer

Esperienze di

laboratorio relative

alle suddette tecniche

analitiche

Consolidare le conoscenze chimiche relative

alla struttura e alla composizione della

materia Conoscere i principi teorici delle tecniche

analitiche più usate relative alla spettroscopia

( UV- vis, Assorbimento Atomico) . Saper utilizzare correttamente il linguaggio

chimico. Saper risolvere esercizi relativi a atomo e

onde elettromagnetiche. Saper fare un corretto uso del libro di testo e

di indicazioni bibliografiche. Effettuare esperienze su spettrofotometri UV-

vis, assorbimento atomico

Saper relazionare su argomenti scientifici Saper effettuare approfondimenti di argomenti

attraverso ricerche in internet

21

Scheda Informativa attività disciplinari.

Disciplina: BIOTECNOLOGIE

Libro di testo adottato: Biotecnologie e chimica delle fermentazioni – A. Tagliaferri C. Grand

Altri sussidi didattici: Laboratorio di Biologia

Argomenti svolti Contenuti Obiettivi disciplinari Tempi

GLI ENZIMI: I

PROTAGONISTI

DELLA

FERMENTAZIONE

I MICRORGANISMI: I

LABORATORI DELLA

FERMENTAZIONE

I MICRORGANISMI

PER LE PRODUZIONI

INDUSTRIALI.

IL DNA E

L’INFORMAZIONE

GENETICA

PRODUZIONI

BIOTECNOLOGICHE

PRODUZIONI

ALIMENTARI

Origine, natura e composizione

Denominazione e classificazione

Attività enzimatica

Inibizione enzimatica

Meccanismo d’azione

Classificazione e nomenclatura

Morfologia e struttura dei batteri

Attività e funzione dei batteri

Fisiologia batterica

Metabolismo

I lieviti

Le muffe

La cellula di mammifero

Composizione e struttura del DNA

Meccanismo della duplicazione

La trasmissione dell’informazione genetica

La biosintesi proteica

La mutazione

La ricombinazione

Enzimi di restrizione, ligasi e trascrittasi

inversa

Tecnica del DNA ricombinante

Campi di applicazione

Produzione dei vaccini

Produzioni degli ormoni (Somatostatina,

Insulina)

Produzione dei lieviti

Produzione del pane (da completare)

Le biotecnologie e le prospettive in

agricoltura (da completare)

Gli alunni dovranno comprendere le

tecniche dei processi biotecnologici,

i settori di interesse e le maggiori

applicazioni. Dovranno inoltre

comprendere l’importanza

economica della biotecnologia e gli

sviluppi che la disciplina potrà avere

nel futuro.

10 ore

16 ore

12 ore

60 ore

12 ore

16 ore

22

Disciplina: IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE

Libro di testo adottato: Tagliaferri A. Grande C. “Biotecnologia e chimica delle fermentazioni”

Altri sussidi didattici: lucidi- laboratorio

Argomenti svolti Contenuti Obiettivi disciplinari

LACHIMICA DELLE

FERMENTAZIONI

PRODUZIONE

MICROBIOLOGICA

INDUSTRIALE

STRUMENTAZIONE E

CONTROLLO NEI

BIOREATTORI

TECNICHE DI RECUPERO DEI

PRODOTTI

LE FERMENTAZIONI

INDUSTRIALI

PROCESSI AEROBICI ED

ANAEROBICI PROBLEMI CONNESSI

ALL’ASPETTO ECONOMICO

ED ENERGETICO DELLE

PRODUZIONI INDUSTRIALI

BIOTECNOLOGICHE ED

ALLA SICUREZZA ED IGIENE

DEL LAVORO.

Introduzione alle biotecnologie.

Fattori limitanti e incentivanti lo

sviluppo delle biotecnologie,

vantaggi e svantaggi.

Schema di processo di un

impianto biotecnologico.

Preparazione inoculo. Materie

prime per la preparazione del

terreno di coltura. Sterilizzazione

dei materiali e degli impianti

Classificazione dei fermentatori.

Caratteristiche generali dei

fermentatori ad agitazione

meccanica, pneumatica,

idraulica. Fermentatori a letto

fisso e a letto fluido.

Immobilizzazione dei

biocatalizzatori. Modalità di controllo nei

bioreattori: in- line, off-line e on-

line. Biosensori.

Fasi del recupero del prodotto

delle fermentazioni. Estrazione, rimozione del

particolato, isolamento e

purificazione.

Produzione alcool Produzione acido lattico Produzione Birra Produzione yogurt (da svolgere)

Caratteristiche delle acque

reflue. Trattamenti aerobici e

anaerobici. Strumentazioni

utilizzate. viene sviluppato nell’ambito di

ciascun

Conoscere tipi e caratteristiche dei

fermentatori.

Conoscere i tipi di controllo di

processo e le relative

strumentazioni.

Conoscere le principali tecniche di

separazione dei prodotti ottenuti

dalle fermentazioni. Conoscere alcuni processi

biotecnologici essere consapevoli dei problemi di

sicurezza degli ambienti di lavoro,

degli aspetti economici ed

ambientali. Acquisire la terminologia specifica. Saper utilizzare correttamente il

linguaggio chimico.

Saper fare un corretto uso del libro

di testo e di indicazioni

bibliografiche.

23

Disciplina: MATEMATICA

Prof.: FILIPPO PERRUCCI

Classe: 5^ A TECNICO CHIMICO BIOLOGICO

Libro di testo adottato: RE FRASCHINI MARZIA / GRAZZI GABRIELLA/ SPEZIA CLAUDIA

ANALISI - INDUSTRIA ARTIGIANATO / PER IST. PROFESSIONALI

A.S. 2011/2012

Moduli trattati e obiettivi:

Modulo 1: RIPASSO PREREQUISITI

Equazioni di 1° e 2° grado

Definizione di uguaglianza; proprietà delle uguaglianze; dalle uguaglianze alle equazioni; equazioni

di 1° grado e metodo risolutivo; equazioni di 2° grado e discussione delle soluzioni per i diversi casi:

.

Sistemi lineari di equazioni

Definizione di sistema di equazioni; significato delle soluzioni di un sistema di equazioni; metodi

risolutivi.

Obiettivi del modulo:

1. Riappropriarsi dei temi algebrici ritenuti prerequisiti essenziali per poter seguire agevolmente il corso di

studi.

Modulo 2: DISEQUAZIONI

Disequazioni di 1° e 2° grado

Definizione di diseguaglianza; proprietà delle diseguaglianze; dalle diseguaglianze alle disequazioni;

disequazioni di 1° grado e metodo risolutivo; disequazioni di 2° grado e discussione sulle soluzioni

per i diversi casi : ..,0,0 TSa ; ..,0,0 TSa ; ecc; rappresentazione delle soluzioni

come “intervalli”.

Sistemi di disequazioni

Definizione di sistema di disequazioni; significato delle soluzioni di un sistema di disequazioni;

metodo di risoluzione; determinazione delle soluzioni sul grafico risolutivo; rappresentazione delle

soluzioni come “intervalli”.

Disequazioni fratte

Definizione di disequazione fratta; significato delle soluzioni di una disequazione fratta; metodo

risolutivo; determinazione delle soluzioni sul grafico risolutivo; rappresentazione delle soluzioni

come “intervalli”.

Disequazioni esponenziali

Definizione di disequazione esponenziale; metodi risolutivi dei casi più semplici.

Disequazioni logaritmiche

Definizione di disequazione logaritmica; metodi risolutivi dei casi più semplici.

Obiettivi del modulo:

2. Conoscere il significato del termine "disequazione";

3. Saper risolvere una qualsiasi disequazione tra quelle elencate.

Tipologia prove effettuate: prove orali e scritte

Numero prove scritte effettuate: due

Tipologia prova scritta effettuata: esercizi.

24

Modulo 2: FUNZIONI

Funzioni Definizione e significato di “funzione ”; variabile indipendente e variabile dipendente; calcolo

tabellare della variabile y in funzione di x; funzioni iniettive, suriettive, biiettive; definizione di

grafico di una funzione; funzione pari e funzione dispari; definizione intuitiva di funzione crescente

e decrescente; classificazione delle funzioni: algebriche e trascendenti; ulteriore classificazione delle

funzioni algebriche e di quelle trascendenti; grafico della funzione esponenziale e di quella

logaritmica.

Campo di esistenza di una funzione Definizione e significato di campo di esistenza (dominio) di una funzione; campo di esistenza della

funzione razionale; campo di esistenza della funzione irrazionale di indice dispari e pari; campo di

esistenza della funzione esponenziale e logaritmica; insieme di definizione scritto sotto forma di

unione di intervalli; rappresentazione grafica su un sistema di assi cartesiani dell’area occupata dal

grafico della funzione; dominio di semplici funzioni composte.

Intervalli di positività e negatività Determinazione degli intervalli (interni a quelli di definizione) in cui la funzione è positiva e quelli

in cui è negativa; significato degli intervalli di positività (negatività) di una funzione; demarcazione,

sull’area occupata dal grafico della funzione, delle zone “positive” e di quelle "negative"; eventuali

punti di intersezione con gli assi cartesiani.

Obiettivi del modulo:

1. Conoscere il significato di “funzione” nelle varie accezioni;

2. comporre i primi tasselli che portano alla stesura del grafico di una funzione.

Tipologia prove effettuate: prove orali e scritte

Numero prove scritte effettuate: due

Tipologia prova scritta effettuata: esercizi e test di simulazione della terza prova.

25

Disciplina: LINGUA INGLESE

Docente: D’AMBROSIO MARIA

Libri di testo: Bio-chem di Giuseppe Roggi, John Picking Ed. Zanichelli

Argomenti svolti Contenuti Obiettivi disciplinari Tempi

MODULE C

The Human Body

3

The Cardiovascular System

Bacteria and Viruses

The Lymphatic and Immunity

Systems

Infectious Diseases and diseases

of the Metabolism

Saper parlare dell’apparato

cardiovascolare

Saper parlare dei batteri e dei virus

Saper parlare del sistema linfatico e

immunitario

Saper parlare delle malattie infettive

e delle malattie del metabolismo

Settembre

Ottobre

Novembre

MODULE D

Biochemistry and

Nutrients 1

The Chemistry of Food

Carbohydrates

Lipids

Vitamins

Proteins

Saper parlare delle sostanze

principali di cui sono composti i cibi

Conoscere i principali tipi di

carboidrati

Conoscere i principali tipi di grassi

Comprendere l’importanza delle

vitamine per il nostro organismo

Conoscere le proteine di origine

animale e vegetale

Dicembre

Gennaio

MODULE D

Biochemistry and

Nutrients 2

MODULE E

Food Technology 1

Cells

Staple Diets of the World

Meat, Eggs and Fish

Fruit and Vegetables

Water sources. Hard and soft

water. Pollution; water in

industry.

Food Preparation

Food Preservation

Saper parlare delle cellule e della

loro struttura

Conoscere su che cosa si basano le

diete principali del mondo

Conoscere le caratteristiche

principali di carne, uova e pesce

Conoscere le tre tipologie di frutti ed

alcune caratteristiche di verdure e

legumi

Saper parlare delle fonti di

approvvigionamento idrico; saper

parlare dei diversi tipi di acqua e

dell’acqua usata nelle industrie;

conoscere alcune sostanze inquinanti

Conoscere le varie forme di

preparazione dei cibi e i vari metodi

di cottura

Conoscere i principali metodi di

conservazione dei cibi

Febbraio

Marzo

Aprile

MODULE E

Food Technology 2

Some types of food poisoning

Conoscere alcune forme di

intossicazioni alimentari

Aprile

26

Disciplina: PROCESSI E TECNOLOGIE INDUSTRIALI CHIMICHE

Libro di testo adottato: Di Pietro S. “Tecnologie Chimiche Industriali” Vol 2,Vol 3- Hoepli Ed

Altri sussidi didattici: lucidi- dispense-slides

Argomenti svolti Contenuti Obiettivi disciplinari

LA TRASMISSIONE DEL

CALORE

TRATTAMENTI FISICI E

CHIMICI DELLE ACQUE PER

USO CIVILE ED INDUSTRIALE.

DISTILLAZIONE E RETTIFICA.

EVAPORAZIONE

PROCESSI INDUSTRIALI SCELTI

TRA QUELLI INDICATI DAI

PROGRAMMI MINISTERIALI.

PROBLEMI CONNESSI

ALL’ASPETTO ECONOMICO ED

ENERGETICO DELLE

PRODUZIONI INDUSTRIALI ED

ALLA SICUREZZA ED IGIENE

DEL LAVORO

-Modi di trasmissione del calore.

-Scambiatori di calore

-Caratteristiche delle acque reflue.

-Principali operazioni.

-Apparecchiature.

-Schema di processo

Scopo dell’operazione.

Principio chimico-fisico.

Descrizione strumento

Scopo dell’operazione.

Principio chimico-fisico.

Descrizione strumento

Il petrolio (da svolgere)

Produzione alcool (da svolgere)

Aspetti cinetici, termodinamici e

industriali.

viene sviluppato nell’ambito di

ciascun modulo

Conoscere sigle e simboli

UNICHIM

Saper descrivere tutti gli

aspetti connessi alle fasi di

un processo industriale.

Saper analizzare le

condizioni cinetiche e

termodinamiche della

reazione di un processo.

Conoscere le

apparecchiature coinvolte.

Saper leggere e interpretare

uno schema di processo.

Conoscere la

rappresentazione grafica, la

simbologia UNICHIM di un

processo industriale

Saper utilizzare

correttamente il linguaggio

chimico industriale

27

PROGRAMMA di Religione Cattolica

1. BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è formata da 10 alunni. Strutturalmente eterogenea, essa ha mostrato un interesse vivo nei

confronti degli argomenti trattati, una partecipazione costruttiva, un impegno costante ed un buon ritmo di

apprendimento. Tutti gli alunni hanno offerto il loro contributo al dialogo educativo. Il profitto conseguito è

più che soddisfacente.

2. IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO STATI CONSEGUITI I

SEGUENTI OBIETTIVI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’

- Confrontare aspetti della propria identità con modelli di vita cristiana.

- Motivare le scelte etiche dei cattolici nelle relazioni affettive, nella famiglia, nella vita dal suo nascere al

suo termine.

- Saper motivare l’attenzione privilegiata ai valori di “verità”, “giustizia”, “libertà”, “solidarietà” nella

riflessione cristiana sui rapporti sociali.

- Comprendere che Satana è quel nemico di Gesù sempre in agguato.

- Confrontare la novità della proposta cristiana con scelte personali e sociali presenti nel tempo.

3. CONTENUTI SPECIFICI UNITA’ DIDATTICHE E/O

MODULI E/O

PERCORSI FORMATIVI

EVENTUALI APPROFONDIMENTI

UNITA’ TEMATICA N. 1 - DESIDERI E ATTESE DEL MONDO

GIOVANILE, ESPERIENZA RELIGIOSA. SETTEMBRE/OTTOBRE

UNITA’ TEMATICA N. 2 - L’ INSEGNAMENTO DELLA CHIESA

SULLA VITA, IL MATRIMONIO, LA FAMIGLIA. NOVEMBRE/DICEMBRE

UNITA’ TEMATICA N. 3 - L’ETICA DELLA SOLIDARIETA’. GENNAIO/MARZO UNITA’ TEMATICA N. 4 - MOVIMENTI RELIGIOSI E SETTE

AVVERSE AL CRISTIANESIMO. APRILE

UNITA’ TEMATICA N. 5 – LEGGE E LIBERTA’ SECONDO LA

MORALE CRISTIANA. MAGGIO/GIUGNO

4. METODOLOGIE

Lezione frontale, gruppi di lavoro.

5. MATERIALI DIDATTICI Oltre al testo in adozione, sono stati utilizzati, per una migliore e più approfondita trattazione dei contenuti,

sussidi audiovisivi, articoli di giornale e testi di vario genere per adolescenti.

6. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Verifiche orali.

7. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è stata costante. In particolare, si sono valutati l’impegno, l’attenzione e la partecipazione

degli alunni, nonché la loro capacità di riflessione e di osservazione sui problemi di vita quotidiana.

PROGETTO sul NATALE: allestimento del Presepe nell’atrio della scuola

Alunni partecipanti: Petrosino Giuseppe e Ragni Costanza Angela.

28

Materia: Educazione Fisica

Docente:

Testo adottato

Ore di lezione previste: Ore effettuate:

Analisi della situazione iniziale Da una prima indagine effettuata con test di ingresso, è risultato che gli obiettivi hanno mostrato un

livello di partenza sufficiente in tutte

Le abilità psicomotorie in quanto hanno ormai superato gli squilibri morfologici ed ormonali

Relativi all’adolescenza.

Obiettivi raggiunti Strutturazione definitiva degli schemi corporei e motori; potenziamento fisiologico conoscenza e pratica

dei fondamentali individuali e di squadra (pallavolo e calcio); esercizi di preatletica e conoscenza di alcune

specialità dell’atletica leggera (mezzofondo, corsa veloce e staffetta) . Indicazioni generali di anatomia,

fisiologia e pronto soccorso.

Contenuti sviluppati

Esercizi a corpo libero, con i piccoli attrezzi disponibili, con i tappetini, con le palle mediche, con i

palloni di pallavolo e pallacanestro. Esercizi addominali, dorsali, di potenziamento a carico naturale degli arti

inferiori e superiori. Esercizi in aerobiosi e anaerobiosi, esercizi di coordinazione, di mobilità articolare e del

rachide.

Livelli raggiunti della classe

La classe risulta formata da due livelli, il primo complessivamente sufficiente, il secondo discreto con

alcune buone individualità.

Metodologie didattiche

Il lavoro è stato impostato con preferenze per le attività di gruppo, utilizzando anche esercitazioni

individuali e a coppia. Le lezioni pratiche hanno avuto un carico di lavoro crescente a seconda della necessità

dei singoli alunni o della esercitazione stessa. La metodologia è stata prevalentemente di tipo globale con

qualche esercitazione di tipo analitica. Gli allievi sono stati responsabilizzati coinvolgendoli in mansioni di

arbitraggio.

Mezzi e strumenti usati

Sono state usate indicazioni ed inviti con l’ausilio di dimostrazioni pratiche oltre a tutti gli attrezzi

disponibili.

Verifche

Le verifiche sono state effettuate ogni qualvolta si è reso necessario analizzare il livello di

apprendimento degli allievi servendosi di test all’inizio dell’anno scolastico riguardanti le singole capacità

coordinative e condizionali, poi di test di controllo intermedio ed infine di test finali.

Criteri di valutazione La valutazione ha riguardato: la constatazione attenta e scrupolosa dei livelli di partenza, il grado di

assimilazione delle informazioni fornite, la valutazione riassuntiva finale commisurata agli obiettivi programmati

all’inizio dell’anno scolastico. I criteri adottati sono stati i seguenti: interesse per la disciplina e partecipazione

alle lezioni; livello di socializzazione nel gruppo classe e capacità relazionali col docente; valutazione dei

progressi motori e culturali in funzione del livello di partenza attraverso l’uso di test pratici e colloqui orali.

29

11) RELAZIONE TERZA AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE

Docente referente: prof.ssa Concetta Ruggiero

La classe ha frequentato, nell’ambito della terza area, il corso post – qualifica denominato “Tecnico

Chimico-Biologico nella Produttivita’ e nel controllo di una Azienda.”

Il presente progetto è nato dall’idea di completare e arricchire la formazione del tecnico chimico-

biologico inserendolo in un contesto lavorativo che ben si presta a raggiungere la finalità voluta e cioè

quella di “far vivere” agli allievi la preparazione di base che il loro corso di studi offre, e realizzare la

“fusione” di tutte le discipline che concorrono alla formazione di un tecnico chimico-biologico. Infatti

gli alunni hanno avuto dimostrazione che la loro preparazione scolastica è spendibile in un qualsiasi

settore del mondo del lavoro e quindi delle industrie inerenti al loro corso di studi.

Un tecnico chimico- biologico dei nostri tempi deve possedere ampie vedute sul mondo che ci

circonda, ampie conoscenze e competenze per poterle utilizzare al meglio nei vari ambiti in cui ha la

possibilità di inserirsi.

Lo studio del processo produttivo dei detergenti in un’azienda chimica, che fornisce il suo servizio ad

un ampia e svariata tipologia di settori professionali, si è prestato bene al raggiungimento di obiettivi

programmati, ovvero acquisizione di conoscenze, competenze e abilità, da investire nella realtà

territoriale ed europea.

I metodi didattici scelti hanno favorito l’acquisizione di attitudini, atteggiamenti e capacità operative

riferite allo svolgimento dello specifico ruolo previsto dalla figura professionale in formazione.

Il corso ha cercato di realizzare itinerari didattici sperimentali che favorissero la cooperazione tra

Formazione Professionale, sistema della Istruzione Secondaria superiore e mondo del lavoro.

Il presente progetto, infatti, ha sperimentato la metodologia didattica trasferita in azienda e svolta da

professionalità che operano nel mondo del lavoro. Questa metodologia ha permesso la

concretizzazione delle strategie didattiche scolastiche che, negli Istituti professionali, hanno la finalità

di simulare le realtà lavorative aziendali.

La continua interazione dello staff aziendale e del corpo docente ha fatto acquisire agli allievi la

certezza che la scuola è parte fondamentale del mondo del lavoro.

Tale progetto presenta una innovatività rispetto al passato: l’approccio culturale al mondo del lavoro,

che vede l’attività del professionista come integrazione tangibile di cultura e produttività.

Il tecnico che si è voluto formare ha specifiche competenze da spendere e valorizzare nelle realtà

produttive ed ambientali a favore del proprio territorio ma che comunque consentono possibilità

lavorative più ampie.

Poiché il percorso è stato attuato contemporaneamente a scuola e in azienda, le metodologie didattiche

adottate sono state :

In azienda- integrazione teoria-pratica

- studio di casi concreti presentati da esperti del settore( analisi, applicazione e discussione e

valutazione dati).

A scuola- preparazione e approfondimenti al mondo aziendale

- problem solving

- lavori di gruppo

- attività laboratoriali connesse alla produzione aziendale

Il presente progetto ha voluto offrire agli allievi l’opportunità di allargare ed approfondire le

metodologie culturali e scientifiche ed ampliare le opportunità lavorative.

In entrambi gli anni di corso sono state impiegate 300 ore complessive, di cui 180 ore di teoria e

pratica e 120 ore di stage svolte presso l’azienda RARO s.r.l.

30

STRUTTURA DEL CORSO

I ANNO (2010- 2011)

n.

ore

MODULO 1 CHIMICA DEI DETERGENTI

25

MODULO 2 PREPARAZIONI INDUSTRIALI DEI

DETERGENTI

25

MODULO 3 ORGANIZZAZIONE DI UN’INDUSTRIA

CHIMICA

20

MODULO 4 SICUREZZA IN AZIENDA

20

STAGE AZIENDALE

60

150

II ANNO (2011- 2012)

n.

ore

MODULO 1 CONTROLLO QUALITA’ E IMPATTO

AMBIENTALE

40

MODULO 2 CONFEZIONAMENTO E

COMMERCIALIZZAZIONE

30

MODULO 3 MARKETING E ORIENTAMENTO AL LAVORO 20

STAGE AZIENDALE

60

150

31

12) SIMULAZIONE TERZA PROVA

PRIMA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

Tipologia Data di svolgimento Tempo assegnato Materie coinvolte

mista 27 aprile 2012 180 minuti

Inglese

Matematica

Microbiologia Sp.

Chimica fis. e an.

Biotecnologia

SECONDA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA

Tipologia Data di svolgimento Tempo assegnato Materie coinvolte

mista 8 maggio 2012 180 minuti

Inglese

Matematica

Microbiologia Sp.

Chimica fis. e an.

Biotecnologia

32

SIMULAZIONE TERZA PROVA

Prima simulazione

33

MICROBIOLIOGIA SPECIALE

ALUNNO: DATA:

1. Con la tecnica di analisi microbiologica dell’aria ‘a impatto su piastra Petri’ si ha un potenziale recupero della

carica microbica pari a

a. 100%

b. 70-80%

c. 0-50%

d. non utilizzabile

2. A quale volume di campione vanno riferiti i risultati della colimetria per la potabilità dell’acqua?

a. 250 ml

b. 1 litro

c. 1 ml

d. 100 ml

3. Quale è il sistema più usato per la potabilizzazione dell’acqua per grandi acquedotti?

a. trattamento termico sterilizzante

b. filtrazione sterilizzante

c. clorazione

d. trattamento con UV

4. L’eutrofizzazione è un processo di arricchimento dei corpi idrici causato da:

a. cadmio

b. azoto e fosforo

c. nitrati

d. cromo esavalente

34

ALUNNO: DATA:

(rispondere utilizzando i righi a disposizione)

1. Descrivi sinteticamente il ciclo dell’acqua.

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

2. Descrivi sinteticamente i metodi e le relative caratteristiche fondamentali dei metodi di campionamento dell’aria

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________

35

MATEMATICA

ALUNNO: DATA:

1.L'insieme di definizione della funzione 5

1

xy è :

R

R - {-5}

R - {0}

R - {5}

2.L'insieme di definizione della funzione 652 xxy è :

;61;

;6

;6

3;

3.L'insieme di definizione della funzione )5log( xy è :

;33;

;5

3;3

3;

4.L'insieme di definizione della funzione 652 xxy è :

;32;

;23;

3;3

3;

ALUNNO: DATA:

36

(rispondere utilizzando i righi a disposizione)

1. Come si determina l'insieme di definizione di una funzione razionale fratta ? (max 4 righi).

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

2. Come si determina l'insieme di definizione di una funzione irrazionale di indice pari ? (max 4 righi).

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

37

BIOTECNOLOGIA

ALUNNO: DATA:

1. Il meccanismo del FRAME- SHIFT:

a) avviene nel processo di mutazione per delezione;

b) avviene nel processo di mutazione per sostituzione;

c) non determina il cambiamento del codice genetico;

d) non può determinare la formazione di un codone stop.

2. Le fermentazioni sono processi che avvengono:

a) solo in presenza di ossigeno;

b) sia in presenza sia in assenza di ossigeno;

c) solo in assenza di ossigeno;

d) indipendentemente dalla quantità di ossigeno presente.

3. Gli enzimi di restrizione hanno il compito di :

e) legare frammenti di DNA;

f) formare il DNA dall’RNA;

g) formare l’RNA dal DNA;

h) tagliare il DNA.

4. Nella produzione dell’insulina a partire dalle cellule del pancreas, utilizzando la trascrittasi

inversa, il DNA copia si ottiene:

a) dal DNA a singolo filamento;

b) dal DNA a doppio filamento;

c) dall’RNA-m;

d) dall’insulina.

38

ALUNNO: DATA:

(rispondere utilizzando i righi a disposizione)

1. Descrivi l’attività enzimatica.

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

2. Descrivi le fasi della sintesi proteica nei batteri.

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

39

CHIMICA FISICA E ANALITICA

ALUNNO: DATA:

1) Si verifica emissione di energia quando l’elettrone passa dal sottolivello:

a) 2s al 3s

b) 1s al 2s

c) 3p al 5s

d) 3s al 2s

2) I raggi X hanno:

a) grande lunghezza d’onda

b) frequenza elevata

c) frequenza bassa

d) lunghezza d’onda media

3) Quale è l’energia di N (numero Avogadro) fotoni della radiazione violetta, che ha λ = 400 nm,

sapendo che la costante di Planck h è uguale a 6,63 x 10 -34

Js?

a) 0,5 kJ

b) 1,2 kJ

c) 30 kJ

d) 298 kJ

6. In un spettrofotometro un monocromatore serve a:

a) produrre radiazioni policromatiche

b) selezionare radiazioni della stessa lunghezza d'onda

c) inviare una radiazione al sistema di rivelazione

d) convertire le radiazione luminose in segnali elettrici

40

ALUNNO: DATA:

(rispondere utilizzando i righi a disposizione)

1. Il cloro, con numero atomico Z = 17 può acquistare un elettrone e diventare Cl-.

Quale è la configurazione elettronica di questo ione? ______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

2. Descrivi un caso pratico in cui la spettrofotometria UV-VISIBILE può essere utilizzata per analisi quantitative in campo

ambientale o alimentare facendo riferimento agli aspetti teorici e alla parte strumentale.

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

41

INGLESE

ALUNNO: DATA:

MULTIPLE CHOICE QUESTIONS:

1. Water, vitamins and mineral salts are:

a) not vital to the nutritional system

b) also vital to the nutritional system

c) not taken in with our food

d) foods

2.Carbohydrates:

a) build up the growing body

b) supply the body with energy

c) are not vital to the nutritional system

d) supply the body with water

3.Rice is:

a) a cereal mainly cultivated in the wet regions of the tropics

b) a cereal mainly cultivated in the dry regions of the tropics

c) a plant with edible tuberous roots

d) does not need warm, wet conditions to grow

4.Starch is:

e) the most abudant polysaccharide in the plant kingdom

f) the most important vegetable polysaccharide

g) the most important vegetable disaccharide

h) only in animal cells and that is why it is also called animal starch

42

ALUNNO: DATA:

ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS

1. Talk about the properties and the function of lipids. (max 8 to 10 lines)

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

2. Briefly summarize the main characteristics of meat, eggs and fish. (max 8 to 10 lines)

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

43

SIMULAZIONE TERZA PROVA

Seconda simulazione

44

MICROBIOLIOGIA SPECIALE

ALUNNO: DATA:

5. Le micorrize rappresentano

a. associazioni fra batteri e funghi

b. associazione fra funghi e alghe

c. associazione simbiontica fra funghi e piante

d. esempio di parassitismo fra funghi e piante

6. I batteri del genere Rhizobium sp. formano tubercoli radicali su

a. piante arboree come mandorlo, pesco, susino, ecc..

b. piante arboree forestali come cipresso, pino, querce, ecc..

c. leguminose come fava, cicerchia, cece, lenticchia, ecc..

d. graminacee come frumento, avena, orzo, riso, ec..

7. Nell’abbassamento termico con T < 0 °C, l’acqua libera

a. Aumenta

b. Diminuisce

c. Aumenta nella congelazione, diminuisce nella surgelazione

d. Sublima

8. Usando acqua di invasi naturali o artificiali che raccolgono acque dal bacino idrografico, gli

effetti indesiderabili della potabilizzazione mediante clorazione sono riferibili a:

a. formazione di acidi umici (dalla sostanza organica in decomposizione del terreno)

b. selezione della flora batterica più resistente

c. formazione di trialometani

d. induzione della vegetazione algale

45

ALUNNO: DATA:

(rispondere utilizzando i righi a disposizione)

1. Quali sono i metodi di sottrazione dell’acqua dall’ambiente e quali gli effetti della disidratazione nei processi

di conservazione? ______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

2. Descrivi sinteticamente le teorie più accreditate sulla formazione della sostanza umica del suolo.

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

MATEMATICA

46

ALUNNO: DATA:

1. Il dominio della funzione )7log( xy è :

;77;

;7

3;5

7;

2. Il dominio della funzione 82

1

xy è :

R

R - {- 4}

R - {0}

R - {4}

3. Il dominio della funzione 2092 xxy è :

;54;

;54;

5;4

5;

4. Il dominio della funzione 82 xy è :

;42;

;4

;4

4;

47

ALUNNO: DATA:

(rispondere utilizzando i righi a disposizione)

1. Dimostrare che la funzione ( )

( )

2. Come si determina Il dominio di una funzione trascendente logaritmica ? (max 5 righi).

48

BIOTECNOLOGIA

ALUNNO: DATA:

5. In una fermentazione il metabolita finale, rispetto a un substrato carbonioso, presenta:

e) un maggior numero di atomi di carbonio;

f) un minor numero di atomi di carbonio;

g) un uguale numero di atomi di carbonio;

h) un solo atomo di carbonio.

6. I pili F hanno la funzione di permettere:

a) il movimento del batterio;

b) la coniugazione tra due batteri;

c) l’ancoraggio del batterio al substrato nutritizio;

d) la difesa del batterio.

7. Il codice genetico si dice degenere quando:

a) un codone riconosce un solo amminoacido;

b) un codone riconosce amminoacidi diversi;

c) più codoni riconoscono amminoacidi diversi;

d) più codoni riconoscono lo stesso amminoacido.

8. Nel profilo energetico di una reazione biochimica l’enzima provoca:

a) la diminuzione dell’energia dello stato finale;

b) la diminuzione dell’energia di attivazione;

c) l’innalzamento dell’energia dello stato finale;

d) l’innalzamento dell’energia di attivazione.

ALUNNO: DATA:

49

(rispondere utilizzando i righi a disposizione)

1. Quali sono i vettori utilizzati nell’ingegneria genetica per trasportare il gene-donatore all’interno della cellula ospite.

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

2. Descrivi la tecnica che consente al DNA di essere propagato e illustra la sua applicazione.

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________________________

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50

CHIMICA FISICA E ANALITICA

ALUNNO: DATA:

1) Le componenti di uno spettrofotometro UV/VIS sono:

C = comparto celle, R = Rivelatore; M = monocromatore, S = Sorgente, I = indicatore

Lo schema a blocchi dell’apparecchio è indicato dalla sequenza:

a) SMCRI

b) SCMIR

c) SCMRI

d) MCSIR

2) Nell’analisi in assorbimento atomico gli elettroni che vengono eccitati sono:

a) quelli più interni

b) sia quelli interni che quelli esterni

c) quelli più esterni

d) nessun elettrone

3) Nello spettrofotometro ad assorbimento atomico la lampada serve a:

a) ionizzare i metalli

b) eccitare tutti i metalli contenuti nel campione acquoso

c) eccitare il metallo che si vuole analizzare

d) illuminare la soluzione contenente il metallo da analizzare

4) Nello spettrofotometro ad assorbimento atomico la fiamma serve a:

a) evaporare l’acqua dal campione

b) atomizzare i metalli

c) atomizzare i metalli ed eccitarli

d) scomporre le molecole

ALUNNO: DATA:

51

(rispondere utilizzando i righi a disposizione)

1. Scrivi tutti i valori che l e m possono assumere quando n = 4 e disegna tutti gli orbitali corrispondenti

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

2. Spiega cosa sono le righe spettrali, in quali serie si raggruppano e da quali fenomeni principali è dovuto il loro

allargamento

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

__

___________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________________

NGLESE

52

ALUNNO: DATA:

MULTIPLE CHOICE QUESTIONS:

1. The blood flows away:

e) from the right ventricle via the aorta to the arteries

f) from the upper ventricle via the aorta to the arteries

g) from the left ventricle via the aorta to the arteries

h) from the lower ventricle via the aorta to the arteries

SCORE:………./0,25

2. Bacteria reproduce themselves:

e) by binary fusion

f) by entering a living cell

g) by entering a dead cell

h) by binary fission

SCORE:………./0,25

3. Scarlet fever is:

i) an infectious disease which mainly occurs in children

j) an infectious disease which mainly occurs in adults

k) an infectious disease with fever and swelling of the parotid salivary glands

l) caused by a retrovirus (HIV)

SCORE:………./0,25

4. Cells were discovered :

a) by the help of the microscope in the 16th

century

b) by the help of the microscope in the 17th

century

c) in the 17th century without use of optical instruments (they were seen to the naked eye)

d) by Mendel

SCORE:………./0,25

PARTIAL SCORE:…………/2

ALUNNO: DATA:

53

ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS

1. Explain the main differences between bacteria and viruses. (max 10 lines)

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………

SCORE:…………/1

2. Briefly summarize how the cardiovascular system functions. (max 10 lines)

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………

SCORE:…………/1

PARTIAL SCORE:…………/2

TOTAL SCORE:…………/3