documento del consiglio di classe 5a ipib 2014-15 · • differenze tra il romanzo ottocentesco e...
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Esame di Stato 2014-2015
IST ITUTO PROFESS IONALE D I STATOPER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO "RENZO FRAU"Via Aldo Moro,3 – 62028 Sarnano - tel. 0733.657.794 - telefax 0733.657.870www.ipiasarnano.it - e-mail: [email protected] - PEC: [email protected]
Sedi Coordinate: San Ginesio e Tolentino
DOCUMENTODEL
CONSIGLIO DI CLASSE
a. s. 2014-2015
CLASSE 5a PRODUZIONE INDUSTRIALEE ARTIGIANALE - BENESSERE
CODICE MCRI 040004
Esame di Stato 2014-2015
I N D I C E
Presentazione della classe................................................................................PAG.
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Situazione della classe.....................................................................................PAG.
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Programmazione degli obiettivi.........................................................................PAG.
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Programmazione disciplinare.............................................................................PAG.
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Italiano.........................................................................................................PAG.
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Storia...........................................................................................................PAG.
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Matematica....................................................................................................PAG.
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Inglese..........................................................................................................PAG.
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Educazione fisica............................................................................................PAG.
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Religione.......................................................................................................PAG.
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Laboratori tecnologici ed esercitazioni...............................................................PAG.
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Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi………………………………………… PAG.
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Tecniche di produzione ed organizzazione..........................................................PAG.
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Tecniche di gestione e conduzione macchine-impianti.........................................PAG.
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Area Professionalizzante..................................................................................PAG.
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Valutazione.....................................................................................................PAG.
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Tesine............................................................................................................PAG.
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Attività integrative alla didattica svolte nel biennio post-qualifica...........................PAG.
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ALLEGATO A1
1a SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
2a SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
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1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
ALLIEVI
1. BASILICI CATERINA
2. BUCCOLINI KATIA
3. CANGIALOSI FRANCESCA
4. CIOTTO EDWIGE
5. CIUCCI SARA
6. CIZMIC SABINA
7. CRUCIANI MONIA
8. DEL BRUTTO LETIZIA
9. DEVI RANJINA
10. FALCIONI RACHELE
11. GIOIA JESSICA
12. MATTEUCCI NOEMI
13. PIERONI SARA
14. VITALI ANGELA
15. ZHENG QIANFEI
I DOCENTIAREA COMUNE
Insegnante MateriaContinuità didattica
biennio post-qualifica
Mancini Eleonora 50/A Italiano 5^ anno
Mancini Eleonora 50/A Storia 5^ anno
Lessandrini Baldo 47/A Matematica 4^ anno - 5^ anno
Ventura M.Ombretta 346/A Inglese 5^ anno
Ester Merelli 29/A Educazione Fisica 4^ anno - 5^ anno
Alessandroni Tiziana Religione 4^ anno -5^ anno
AREA PROFESSIONALE
Insegnante Materia Continuità didatticabiennio post-qualifica
Intili Rosaria13/A Tecnologie Applicate ai Materiali e ai Processi Produttivi
5^ anno
Marinozzi Carla 240/C Laboratorio di Chimica 4^ anno - 5^ anno
Peretti Sabina13/A Tecniche di Gestione e Conduzione Macchine Impianti
5^ anno
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Lattanzi Cinzia 350/C Laboratorio Tecnologico ed esercitazione
5^ anno
Frattoni Giuseppina Tecniche di Produzione e di Organizzazione 4^ anno - 5^ anno
Borocci Emanuela 350/C Laboratorio di Microbiologia 5^ anno
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2. SITUAZIONE DELLA CLASSE
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE 5a
All’inizio dell’anno scolastico, la classe è risultata poco motivata mostrando coinvolgimento
solo in alcune discipline. Sotto il profilo culturale le alunne evidenziavano varii livelli di
preparazione a seconda delle diverse conoscenze e dell'impegno.
RISULTATI AL TERMINE DEL V ANNO
La classe fin dal I anno è stata articolata, per le materie dell’area comune con il gruppo
della sezione Meccanica. Nel suo complesso ha subito un avvicendarsi di insegnanti : solo
alcuni dei docenti che attualmente compone il Consiglio di Classe hanno avuto la continuità
didattica per l’intero percorso.
Dal punto di vista culturale la classe ha mostrato sufficiente disponibilità ed interesse per le
iniziative scolastiche proposte, si è però particolarmente distinta per una proficua
partecipazione alle attività dell’Alternanza Scuola – Lavoro.
La preparazione delle alunne e la loro motivazione allo studio, sebbene eterogenee, sono
risultate nel complesso sufficienti in tutte le discipline, dove hanno raggiunto risultati
differenziati anche in relazione all’impegno e all’interesse individuali.
Dal punto di vista comportamentale, la classe ha evidenziato un atteggiamento nel
complesso educato e rispettoso delle regole.
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3. PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI
OBIETTIVI COMUNI
Obiettivi educativi socializzazione;rispetto delle persone e dell’ambiente;conoscenza e rispetto del regolamento scolastico;partecipazione attiva e responsabile all’attività scolastica, con rispettodella puntualità, della disciplina e della precisione;saper lavorare individualmente ed in gruppo;saper riconoscere situazioni di rischio per sé e per gli altri;saper accrescere la propria personalità ed individualità.
Obiettivi didattici potenziamento del lessico;riconoscere termini e concetti chiave;prendere appunti in modo chiaro e corretto; studiare in modoautonomo;schematizzare problemi e situazioni usando un linguaggio scientifico;lavorare individualmente de in gruppo;acquisire e possedere un metodo di studio personale e proficuo;fare collegamenti interdisciplinari; usare correttamente manuali scolastici,sviluppo di capacità logiche e di sintesi;acquisizione di linguaggi specifici;possedere con sicurezza le principali tematiche culturali e tecnicoscientifiche;sapersi orientare di fronte a nuove situazioni problematiche e propornele soluzioni;saper rielaborare le conoscenze con un apporto personale;saper esporre con proprietà, correttezza e coerenza logica sia neglielaborati scritti che nelle comunicazioni orali;possedere propensione alle innovazioni ed all’apprendimento continuo;saper formulare giudizi e valutazioni;saper applicare le conoscenze acquisite.
OBIETTIVI SPECIFICI
Area Comune consolidamento ed approfondimento delle capacità comunicative erelazionali in vari ambiti;potenziamento delle capacità di deduzione ed induzione;potenziamento del ragionamento astratto.
Area Professionale acquisizione delle conoscenze tecnologiche ed organizzative di base;comprensione delle fasi produttive e delle problematiche dei processitecnologici;acquisizione di una mentalità di operatore di processo.
AreaProfessionalizzante
acquisizione di una cultura dell’imprenditorialità;acquisizione di una filosofia di condotta aziendale, che consenta dieffettuare scelte e prendere delle decisioni (qualità totale);sapere analizzare un processo produttivo al fine di correggere i possibilierrori;acquisizione, mediante un rapporto scuola-lavoro di un sapereprofessionale operativo.
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4. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Schede compilate dai singoli insegnanti relative alla programmazione disciplinare:
MATERIA ITALIANO DOCENTE ELEONORA MANCINILIBRO DI TESTOADOTTATO
P. Sacco, Chiare lettere, letteratura e lingua italiana, dall’Ottocento a oggi,Ed. Scolastiche Bruno Mondadori
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1POSITIVISMO,
NATURALISMO EVERISMO
• L’epoca del Positivismo, Naturalismo e Realismo • Il Verismo: caratteri e differenze con il Naturalismo • Giovanni Verga: vita, poetica, opere, lo stile • Vita dei campi: “La Lupa”; “Rosso Malpelo” • I Malavoglia: “La famiglia Toscano” (capitolo I)
MODULO 2LA CRISI DEL
POSITIVISMO EL’AVVENTO DELDECADENTISMO
• Simbolismo, Decadentismo, Estetismo: caratteri generali • La poetica simbolista: simboli e corrispondenze • Il romanzo decadente: la scelta dell’estetismo; • Charles Baudelaire: la vita, I Fiori del Male • I Fiori del Male: “Corrispondenze”; “Spleen” • Oscar Wilde: Il ritratto di Dorian Gray (cenni)
MODULO 3IL DECADENTISMO
ITALIANO:D’ANNUNZIO E
PASCOLI
• La crisi del razionalismo e la cultura del primo Novecento • La crisi dell’io nella psicoanalisi di Freud • Gabriele D’Annunzio: la vita, la poetica, le opere, lo stile • Il Piacere: Il ritratto dell’esteta (libro 1) • Le Vergini delle Rocce: Il Programma del Superuomo (libro 1) • Alcyone: “La pioggia nel pineto” (sezione II)
• Giovanni Pascoli: la vita, la poetica, le opere, lo stile • Il Fanciullino: “Il Fanciullo che è in noi” (capitoli I e III)• Myricae: “Novembre”, “X Agosto” (sezione Elegie) • Canti di Castelvecchio: “La mia sera” (sezione Canti di Castelvecchio)
• Il Fanciullino e il Superuomo: due miti complementari
MODULO 4
AUTORI IN PROSADEL PRIMONOVECENTO
• Differenze tra il romanzo ottocentesco e il romanzo del Novecento • Italo Svevo: la vita, la formazione, la poetica, le opere • La Coscienza di Zeno: trama, “Il Fumo” (capitolo III) • Luigi Pirandello: vita, opere, le idee e la poetica: relativismo eumorismo• Novelle per un anno: “Il treno ha fischiato”• Il fu Mattia Pascal: trama• Uno, nessuno e centomila: trama
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha raggiunto risultati mediamente sufficienti, sia nellaproduzione orale che scritta, in taluni casi sufficienti.Omogenea l’acquisizione degli obiettivi minimi, relativa alla sempliceconoscenza dei contenuti disciplinari; diverse le capacità di utilizzare ilcodice linguistico in modo corretto ed efficace e di rielaborare, in manierapersonale, quanto appreso.
METODOLOGIA Attività di scrittura, per potenziare la capacità di organizzare un pensieroautonomo, coerente, creativo e formalmente corretto.• Lezione sui testi, lezioni di contestualizzazione dell'autore e delleopere favorendo il collegamento fra gli argomenti trattati.• Lettura di testi, finalizzata allo sviluppo delle capacità di analisi, disintesi e di rielaborazione personale.
STRUMENTI E • Libri di testo adottati
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SPAZI DI LAVORO • Utilizzo di altri libri di testo
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
• Verifiche orali• Verifiche scritte di vario tipo: articolo di giornale – saggi brevi - temadi argomento storico - tema di ordine generale.
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MATERIA STORIADOCENTE Prof.ssa Eleonora ManciniLIBRO DI TESTOADOTTATO
C. Scarparo, Pagine di storia. Dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri,
Gruppo Editoriale il Capitello
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
L’ETA’ DEGLI IMPERI COLONIALI
• La Seconda Rivoluzione Industriale:• La ripresa economica• Il decollo industriale dell’Italia • Il movimento operaio;
• La politica interna degli Stati tra Ottocento e Novecento: • I partiti politici;• Le maggiori potenze;• politica fiscale;
• La Sinistra storica al potere:• La figura di Depretis: politica interna ed estera;• Crispi • La crisi di fine secolo.
• L’Italia nell’età giolittiana:• La politica interna di Giolitti;• La politica estera di Giolitti
• La politica estera e l’imperialismo : • Cause, giustificazioni e conseguenze
MODULO 2
LA GRANDE GUERRA
• Le ragioni profonde della guerra: 1. La corsa agli armamenti;2. Le idee nazionaliste;3. Le tensioni diplomatiche;4. Il meccanismo delle alleanze;5. Le guerre balcaniche e lo scoppio del conflitto.
• Lo svolgimento della Prima guerra mondiale:1. Una guerra di logoramento;2. L’Italia dalla neutralità all’intervento;3. Le vicende militari della guerra;4. La svolta del 1917 e la fine della guerra.
• Il dopoguerra e i trattati di pace• Bilancio e conseguenze della Grande Guerra
MODULO 3
IL PRIMODOPOGUERRA
• La crisi dell’Europa nel dopoguerra:• Crisi economica, sociale e politica ;
• Il primo dopoguerra e il fascismo in Italia:• Crisi e malcontento sociale;• Il dopoguerra e il biennio rosso;• Il fascismo: nascita e presa del potere;• I primi anni del governo di Mussolini;• La dittatura totalitaria;• La politica economica ed estera:• L’accordo con la Chiesa e la ricerca del consenso popolare
MODULO 4
I TOTALITARISMi
• Il concetto di Totalitarismo • Lo Stalinismo: cenni • La crisi economica del 1929; • Il nazismo degli anni trenta;• L’ascesa al potere di Hitler;• Il regime totalitario;• La politica economica ed estera di Hitler;• L’Europa dei lager e della shoah.
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• L’Italia fascista: Le leggi razziali del 1938, la politica estera
MODULO 4
LA SECONDA GUERRAMONDIALE
• Verso la seconda guerra mondiale:1. Introduzione alle fasi principali del conflitto;2. Cause e caratteristiche del conflitto; 3. Il primo anno di guerra;4. L’entrata in guerra di URSS, Giappone e USA;5. Dal dominizo nazifascista alla reazione degli alleati; 6. Repubblica di Salò, Regno del Sud e CLN;7. La liberazione dell’Italia e la fine della guerra
OBIETTIVIRAGGIUNTI
In generale la classe ha raggiunto risultati complessivamentesufficienti.La classe è riuscita, globalmente, a comprendere i vari contesti storicitrattati e a individuare il nesso tra economia, tensioni sociali, sistemipolitici, eventi culturali.
METODOLOGIA • Lezioni espositive, di collegamento, sintesi.• Lettura e analisi dei documenti offerti dal libro di testo. • Uso di mappe concettuali.• Visione di film• Lettura di cartine storiche
STRUMENTI ESPAZI DI LAVORO
• Libro di testo adottato• Dispense preparate da altri libri di testo
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MATERIA MATEMATICADOCENTE Prof. Alessandrini BaldoLIBRO DI TESTOADOTTATO
NUOVA MATEMATICA A COLORI (vol 4)Leonardo Sasso ED Petrini
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 • Equazioni e Disequazioni
MODULO 2 • Insiemi numerici e funzioni
MODULO 3 • Limiti e continuità delle funzioni (in fase di completamento)
MODULO 4 • Studio di una funzione (in relazione a quanto svolto)
OBIETTIVIRAGGIUNTI
• Saper risolvere equazioni e disequazioni di primo grado, sistemi di equazioni e disequazioni, equazioni e disequazioni frazionare , equazionie disequazioni di 2° grado, equazioni e disequazioni di grado superiore al secondo.Classificare le funzioni
• Classificare le funzioni • Calcolare domini, eventuali intersezioni con gli assi , segno• Dare la definizione di limite nei vari casi• Determinare gli asintoti di una funzione• Studiare una funzione
METODOLOGIA Lezione frontale Esercitazione guidata Discussione guidata
STRUMENTI ESPAZI DI LAVORO
Libro di testo Uso di appunti, fotocopie e dispense
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
Prove scritte:Verranno utilizzate griglie di valutazione strutturata secondo:conoscenze, competenze e capacità, con pesi stabiliti in relazione altipo di prova, per facilitare la proposizione di verifiche semplificate edifferenziateProve orali:Verranno utilizzate griglie specifiche, nelle quali si terrà conto, oltrealle conoscenze, competenze e capacità, anche delle proprietàlessicale, della coerenza e pertinenza dell’argomentazione, dellaaderenza alla tematica, della fluidità espressiva, dell’efficaciacomunicativa etc.
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MATERIA LINGUA INGLESE
DOCENTE Prof.ssa M. Ombretta VenturaLIBRI DI TESTO Fotocopie da testi specialistici di Attualità–Estetica-Microbiologia
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 • AIDS: a frightening modern plague (photocopies)• Make up cosmetics (photocopies)• The production of cosmetics (photocopies)
MODULO 2 • Changing your look: Elizabeth’s story (photocopies)
MODULO 3 • Water and water supply (photocopies)
MODULO 4GRAMMAR
• Grammar: Present times (revision) – Past times (revision) – Futuretimes (revision) - Conditionals (revision) – Modals (revision)
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
Le allieve, pur consapevoli dell’importanza della lingua inglese qualemezzo indispensabile per un buon inserimento nel mondo del lavoro,hanno raggiunto un livello di preparazione medio solo sufficiente.Alcune alunne possiedono un sufficiente bagaglio lessicale e sannoutilizzare i meccanismi linguistici per comprendere e produrre messaggisignificativi, mentre altre rivelano incertezze e lacune pregresse negliaspetti formali della lingua. Una sola alunna ha raggiunto una solida ebuona competenza nelle diverse abilità.Le allieve sono in grado di:• comprendere elementari messaggi principali e informazioni della
comunicazione orale (LISTENING);• rispondere a quesiti orali, esprimendosi in modo semplice sugli
argomenti trattati e sul proprio vissuto (SPEAKING);• decodificare brani di diversa natura, comprendendone la struttura
morfo-sintattica e lessicale (READING);• rispondere a quesiti scritti e produrre brevi porzioni di lingua in modo
comprensibile e per quanto possibile corretto (WRITING).
METODOLOGIA Ascolto ed analisi di testi e documenti concernenti argomenti diattualità, di estetica e di discipline professionalizzanti, con relativaricerca ed approfondimento strutturale, morfo-sintattico, lessicale esemantico. Sono stati favoriti i processi di inferenza ed induttivi dei varielementi linguistici e la memorizzazione del lessico e dei contenuti.Stimolo alla riproduzione scritta e orale in L2 mediante lo svolgimentodi attività guidate o semi-guidate, volte a superare remore psicologichee strutturali che la lingua straniera presenta.Riflessione sulla lingua, mediante la presentazione di materiali graduatie diversificati nella loro complessità linguistica e semantica, comunquestimolanti la curiosità delle allieve.
STRUMENTIDI LAVORO
• Lezioni tradizionali (frontali).• Group-works (attività guidate o semi-guidate)• Class-works: approfondimento e ricerca su materiali da diversi libri di
testo, dizionari specialistici ed altri sussidi.
STRUMENTI DIVALUTAZIONE ADOTTATI
• Prove semi-strutturate (translation – composition – answer thequestions).
• Questionari con domande a risposta aperta e/o chiusa(comprehension questions).
• Colloqui orali.N.B.: La valutazione, mediante verifiche di tipo formativo e sommativo,ha tenuto conto dei progressi ottenuti nell’acquisizione dei meccanismilinguistici, delle modifiche di comportamento in itinere, dellapartecipazione e dell’impegno dimostrati.
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MATERIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVEDOCENTE Prof.ssa Merelli EsterCONTENUTIDISCIPLINARISVILUPPATI
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1Potenziamento fisiologicoMODULO 2Elaborazione e rielaborazione degli schemi motori di base
Realizzare e gestire elementi e schemi anche complessi in formaeconomica;Saper gestire ed adattare gli schemi esecutivi in contesti variabili;
MODULO 3 Consolidamento del carattere e sviluppodella socialità
Saper organizzare e gestire attività di gruppo;Possedere un linguaggio specifico ed un comportamento corretto;Conoscere e rispettare le regole della palestra e di tutto l'ambientescolastico, conoscere e rispettare le principali regole di igiene;
MODULO 4Informazioni sulla tutela della salute e prevenzione degli infortuni
La prevenzione diretta e indiretta in palestra;Educare al rispetto del proprio corpo e della propria salute.
MODULO 5Conoscenza delle attività sportive
Conoscere i regolamenti e le tecniche di almeno due sport di squadraPallamano pallavolo; Conoscenza tecnica delle specialità sportive presein esame;Conoscere i regolamenti federali;
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha avuto un comportamento nel complesso adeguato,mostrando interesse e partecipazione attiva.Il rendimento degli alunni è stato discreto, gli allievi hanno migliorato lecapacità condizionali, sviluppato gli schemi motori di base, mentre lecapacità coordinative sono diventate più fini e precise soprattutto inriferimento alla tecnica degli sport di squadra praticati.Conoscono le norme elementari di comportamento ai fini dellaprevenzione degli infortuni e/o incidenti in palestra. Conoscono semplicielementi teorici riferiti alle esercitazioni pratiche effettuate ed agliargomenti trattati.Sono coscienti dei benefici che derivano dal praticare attività motoriecon assiduità e dei danni causati da uno stile di vita non corretto. Irisultati raggiunti sono da ritenersi buoni.
METODOLOGIA Le attività proposte hanno mirato alla scoperta delle attitudini personali,nei confronti di attività sportive specifiche e di attività motorie trasferibilial campo lavorativo, del tempo libero e del sociale. Si è inoltre cercato diconsolidare una equilibrata coscienza sociale, basata sullaconsapevolezza di sé e sulla capacità di integrarsi e differenziarsi nel edal gruppo.
STRUMENTI ESPAZI DILAVORO
Uso di sussidi audiovisivi e di materiale multimediale.Materiale cartaceo fornito dall’insegnante. Attrezzatura presente inpalestra. Gli spazi di lavoro utilizzati sono stati: la palestra, l’aula e gliambienti naturali.
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
Sono state effettuate verifiche formative e sommative e, all'interno diogni singolo obiettivo, è stato valutato il significativo miglioramento diogni studente dopo averne accertata la situazione iniziale. Lavalutazione è avvenuta attraverso l’osservazione sistematica, provepratiche, test, questionari.
MATERIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
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MATERIA RELIGIONEDOCENTE Prof. Tiziana AlessandroniLIBRO DI TESTOADOTTATO
“Tutti i colori della vita” di L. Solinas - Ed. SEI
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1IL SENSO E L’ETICA
• Prassi di vita cristiana; i cristiani e la carità; le relazioni con gli altri.• Il senso del vivere, la libertà dell'uomo e la presenza del male nella
storia. • L’etica della vita: bioetica, manipolazione genetica, clonazione,
fecondazione assistita, aborto, eutanasia.• Etica ed economia: economia solidale, responsabilità ecologica; etica e
politica.• La famiglia e il matrimonio: affettività e sessualità, la contraccezione,
rapporti prematrimoniali; la violenza nelle relazioni• Il diritto alla libertà religiosa: morale ed etica cristiana• La crisi di senso e l'aumentare di devianze in particolare nel mondo
giovanile.• Il mondo della comunicazione.
MODULO 2LA RELIGIONENELLA SOCIETA’CONTEMPORANEA
• La religione nell’esperienza giovanile.• Il rapporto tra fede personale e l’appartenenza ad una comunità.• Le diverse religioni presenti nel mondo: induismo buddhismo,
confucianesimo, islam, ebraismo: le domande fondamentali dell’uomo.• Saper cogliere nelle diversità di ogni uomo delle “risorse” capaci di
orientarci verso l'incontro dei singoli e dei popoli.
MODULO 3LA DOTTRINASOCIALE DELLACHIESA
• I diritti dell’uomo nel Magistero- i diritti umani.• Il progetto di giustizia sociale avanzato dal cristianesimo: impegno per
bene comune, la dignità del lavoro, sviluppo sostenibile, difesadell’ambiente.
• Impegnati per costruire una nuova umanità che troverà larealizzazione piena nei “cieli nuovi e terra nuova”. La vita eterna.
• Il nuovo pensiero sociale cristiano: papa Francesco e l’etica della pace.• Il principio di solidarietà.• La risposta personale di vivere in conformità alla propria vocazione.
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe si è mostrata generalmente interessata alla proposta formativa.Le tematiche avanzate, in particolare quelle di tipo morale e sociale,hanno trovato maggiore partecipazione e coinvolgimento.Le conoscenze degli argomenti che la classe dimostra sono discreti.La correttezza e la pertinenza nell’uso delle conoscenze richieste e dellinguaggio specifico sono discreti.Gli obiettivi programmati sono stati sostanzialmente raggiunti.
METODOLOGIA L’insegnamento della Religione Cattolica proposto come dialogo sereno edaperto, ha stimolato l’attenzione e l’interesse degli alunni, aiutandoli ariscoprire ciò che c’è di profondo nel messaggio cristiano come risposta aiproblemi del realizzarsi nel vivere di ogni giorno al fine di sviluppare unmaturo senso critico e un personale progetto di vita, attraversoconoscenze e competenze proprie della disciplina ma sempre con costanteriferimento ad altre convinzioni religiose e a diversi universi di pensiero,nell’ottica di un confronto e proficuo dialogo tra culture, nell’ottica delrispetto e dell’arricchimento reciproco
STRUMENTI E SPAZIDI LAVORO
• Didattica inclusiva• Didattica cooperativa
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• Modalità laboratoriale• Lezione frontale• Dialogo- dibattito aperto• Sussidi audiovisivi• Visione film• Letture interdisciplinari• Mappe concettuali- Sintesi• Laboratorio di informatica-LIM • Libro di testo e espansioni digitali• Le fonti e i documenti
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
• Interventi spontanei;• Interrogazioni formalizzate scritte e orali;• Attenzione; interesse; partecipazione;• Impegno; • Frequenza
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Esame di Stato 2014-2015
MATERIA Tecnologie Applicate ai Materiali e ai Processi ProduttiviDOCENTE Prof.ssa Rosaria Intili, ITP Carla MarinozziLIBRO DI TESTOADOTTATO
Materiale fornito dalla docente, fotocopie.Ancora non è disponibile nessun libro di testo specifico
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATIMODULO 1 Operazioni unitarie dell’industia chimica:
Distillazione; Estrazione (con solvente). La legge di Raoult; la tensione di vapore; il diagramma di equilibrio;distillazione semplice e distillazione frazionata; l’azeotropo; la colonna direttifica; rappresentazione schematica di una colonna di distillazionecompleta di apparecchiature accessorie; distillazione in corrente divapore.Estrazione solido-liquido; estrazione liq-liq; il sistema a tre componenti; caratteristichedel solvente; estrazione a stadi multipli, schemi di estrazione in controcorrente ecorrenti incrociate; legge di Nernst; coefficiente di ripartizione.
MODULO 2 Spettrochimica:Spettrofotometria di assorbimento Grandezze che caratterizzano le onde elettromagnetiche: velocità dipropagazione, periodo, frequenza, lunghezza d’onda; origine dell’emissione edell’assorbimento: spettro di emissione/assorbimento; relazione di Planck.Utilizzo della spettroscopia di assorbimento per le indagini qualitative (spettri diassorbimento) e quantitative (Legge di Lambert-Beer), applicazione della Leggedi Lambert-Beer mediante il metodo della curva di taratura.Condizioni di valità della Legge di Lambert-Beer; schema generale di unospettrofotometro: sorgente luminosa, monocromatore, apparato di ricezione.
MODULO 3 Estrazione degli oli vegetali I grassi: definizione, caratteristiche generali e composizione; preparazione della mandorla a partire dai semi oleosi: pulitura, decorticazione, essiccazione e macinazione; estrazione degli oli vegetali; estrazione per pressione; estrazione con solventi; caratteristiche di un solvente utilizzato per l’estrazione degli oli; raffinazione degli oli vegetali:sedimentazione, demucillaginazione, deacidificazione, decolorazione, deodorazione, demargarinazione; generalità sui saponi e tensioattivi sintetici.
MODULO 4 Il CompostaggioDefinizione di compostaggio, utilità del compost, motivazioni e vantaggidel processo di compostaggio, aspetti tecnologici del processo, fattori cheinfluenzano il compostaggio, utilità del controllo della temperaturadurante il processo; le tre fasi del processo: fase iniziale,fase attiva efase di finissaggio; Il processo di compostaggio in cumuli periodicamenterivoltati.
MODULO 5 LaboratorioEsempi di distillazione semplice, frazionata e in corrente di vapore;Esempi di estrazione con solvente: estrazione della caffeina, estrazionedell’essenza della noce moscata; Analisi spettrofotometrica, ricercadell’ammoniaca nell’acqua con metodo della curva di taratura.
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha ottenuto mediamente un profitto sufficiente in merito agliobiettivi prefissati e relativi a tutti i contenuti, raggiungendo un livello diapprendimento assimilabile ad obiettivi di conoscenza e comprensione. Solo qualche elemento è in grado di rielaborare quanto appreso inmaniera critica e consapevole.
METODOLOGIA I contenuti sono stati sviluppati in modo da facilitare l'acquisizione diconoscenze di base sufficientemente precise e rigorose, pur evitandodescrizioni dettagliate e poco significative.Le lezioni, sostanzialmente di tipo frontale, sono state sostenute daesercitazioni scritte, materiale fornito dal docente ed esercitazioni di
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Esame di Stato 2014-2015
laboratorio.Per tutti gli argomenti si è cercato di curare il corretto uso del linguaggioscientifico sia in generale che specifico.Inoltre, si è cercato di porre particolare attenzione alla integrazione conle discipline affini.
STRUMENTI ESPAZI DI LAVORO
Lezioni tradizionali (frontali) e partecipateMateriale fornito dal docenteEsercitazioni scritte Spazi: aula e laboratorio di chimica
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Esame di Stato 2014-2015
MATERIA Tecniche di gestione e conduzione macchine-impiantiDOCENTE Prof. Ssa Peretti SabinaLIBRO DITESTOADOTTATO
Dispense e materiale multimediale della docente
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
Nozionigenerali di
chimicaorganica
• Ibridizzazione del carbonio: sp3, sp2, sp• Caratteristiche e proprietà delle principali idrocarburi alifatici: alcani, alcheni, alchini;• l principali gruppi funzionali: anello aromatico, aldeide, chetone, alcoli, acidi carbossilici;• la reazione di saponificazione
MODULO 2
Impianti diproduzionecosmetica
• Caratteristiche fondamentali di un impianto igienico;• layout di un impianto igienico;• componenti di un impianto che possono diventare dei punti critici da valutare dal punto
di vista igienico;• pulizia e sanitizzazione di un impianto produttivo;• l'importanza dell'ambiente in cui è situato l'impianto.• Le fasi di industrializzazione di un prodotto cosmetico;• Tipi di impianti impiegati per le diverse forme cosmetiche.• Linea di confezionamento e relativi impianti di confezionamento: alimentazione,
dosaggio, macchine di fine linea, aerosol
MODULO 3
Regolazione deiprocessi
industriali
• Le fasi di un processo di controllo;• i principali parametri da tenere sotto controlli;• differenza tra controllo manuale e automatico;• strumenti di misura di una grandezza;• i trasduttoiri;• regolazione di una misura:regolatori continui e discontinui;• organi di regolazione;• regolazione delle principali variabili di processo
MODULO 4
L'impattoambientale
delleproduzione
cosmetiche erelativo
smaltimento
• Trattamento di depurazione delle acque reflue industriali: origine, composizione e pretrattamenti delle acque reflue;
• trattamento secondario e terziario delle acque reflue• Impatto ambientale dei cosmetici e del relativo packaging
OBIETTIVIRAGGIUNTI
• Conoscere la differenza tra le ibridizzazioni del carbonio sp3, sp2, sp; • conoscere le proprietà e le principali reazioni di alcani, alcheni e alchini;• riconoscere i gruppi funzionali di aldeidi, chetoni, alcole acidi.• conoscere la reazione di saponificazione;• conoscere le caratteristiche fondamentali di un impianto igienico;• conoscere il design di un impianto igienico;• conoscere i componenti di un impianto che possono diventare dei punti critici da valutare
dal punto di vista igienico;• conoscere le fasi di pulizia e sanitizzazione di un impianto produttivo e i relativi controlli;• conoscere le caratteristiche dell'ambiente in cui è situato l'impianto• conoscere le fasi di industrializzazione di un prodotto cosmetico;• conoscere i tipi di impianti impiegati per le diverse forme cosmetiche• conoscere le fasi di industrializzazione di un prodotto cosmetico;• conoscere i tipi di impianti impiegati per le diverse forme cosmetiche;• Conoscere le fasi di un processo di controllo;• conoscere i principali parametri da tenere sotto controlli;• conoscere la differenza tra controllo manuale e automatico;
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Esame di Stato 2014-2015
• conoscere quali sono gli strumenti di misura di una grandezza;• conoscere a cosa servono i i trasduttoiri;• conoscere come avviene una regolazione di misura e la differenza tra regolatori continui
e discontinui;• conoscere gli organi di regolazione e la regolazione delle principali variabili di processo;• conoscere le caratteristiche, l'origine e la composizione di una acqua reflua industriale e
quali sono i pretrattamenti da adottare; • conoscere le fasi di un trattamento secondario e terziario delle acque reflue;• conoscere il tipo di impatto ambientale dovuto dai cosmetici e del relativo packaging
METODOLOGIA Attraverso ricerche su internet, visite aziendali e di settore si è cercato didare una panoramica esaustiva della gestione, scelta e manutenzione degliimpianti per la produzione cosmetica.
STRUMENTI ESPAZI DILAVORO
Lezioni frontali, esercitazione guidata, discussione guidata, cooperativelearning, mappe concettuali, uso di appunti, fotocopie e dispense, materialimultimediali.Spazio di lavoro: l'aula
STRUMENTI DIVALUTAZIONE
ADOTTATI
Colloqui oraliQuesiti a risposta apertaProve strutturateSimulazione terza prova scritta d’esame
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Esame di Stato 2014-2015
MATERIA TECNICHE DI PRODUZIONE E DI ORGANIZZAZIONEDOCENTE Prof.ssa Giuseppina Frattoni, ITP Prof.ssa Borocci EmanuelaLIBRO DI TESTOADOTTATO
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 I COSMETICILEGISLAZIONE
Norme legislative che regolano i cosmetici.Regolamento CE n. 1223/2009.Norme di Buona Fabbricazione (GMP).Norme ISO 22716.L’OFFICINA DI PRODUZIONENorme di riferimento.Decreto 328/87.Locali e attrezzature.Strutture igienico-sanitarie.Personale.Organizzazione dell’officina di produzione e confezionamento.Pulizia e sanitizzazione.
MODULO 2 IL CICLO PRODUTTIVO DEI COSMETICICiclo di sviluppo del prodotto cosmetico.Scale up e industrializzazione.Materie prime di un cosmetico.Sicurezza nell'ambiente di lavoro.Tecniche di produzione di un cosmetico.Impianti di produzione cosmetica.Analisi delle varie fasi di produzione di un prodotto cosmetico.
MODULO 3 CONTROLLI SULLA PRODUZIONE DEI COSMETICISoggetti coinvolti nell’attività di controllo.Fonti di inquinamento in attività di produzione dei cosmetici.Punti critici del processo produttivo ed azioni di controllo.Ruolo del laboratorio chimico, analitico, microbiologico nel controllo diqualità.Piano di campionamento.Controllo statistico di qualità.Controllo di qualità delle materie prime, dei semi-lavorati e del prodottofinito.Analisi e valutazione della sicurezza del prodotto finito: test di tossicità edinnocuità, test di stabilità.
MODULO 4 Classificazione dei prodotti.Fasi del processo di lancio di un nuovo prodotto.Marketing strategico.Test di mercato.Ruolo della pubblicità.Pubblicità e social network.
OBIETTIVIRAGGIUNTI
La classe ha raggiunto nella media risultati più che sufficienti. Tale valutazione deriva, infatti, dal raggiungimento da parte di quasi tutti gli alunni degli obiettivi minimi programmati. Per quanto concerne la rielaborazione personale, invece, solo alcune alunne sono state in grado dielaborare i saperi ad un livello superiore della conoscenza.Tuttavia, la maggior parte delle allieve ha acquisito tutte le informazioni necessarie per procedere alla realizzazione di un prodotto cosmetico, passando attraverso le varie fasi di formulazione (scelta eccipienti), produzione (attraverso le varie e distinte fasi della lavorazione), controlli (sul ciclo produttivo) marketing (presentazione del prodotto nel mercato attuale).
21
Esame di Stato 2014-2015
METODOLOGIA Per ottenere un apprendimento effettivo si sono seguiti tre fondamentalimomenti didattici:• La preparazione in classe, che ha comportato un’azione di motivazione
degli allievi verso gli argomenti oggetto di trattazione• Il recupero dei soggetti in difficoltà• La strutturazione dell’argomento in unità didattiche modulariGli studenti sono stati abituati a partecipare sempre più attivamente edirettamente alle decisioni, sul cosa fare e perché, sul come fare equando, ed il tutto in un clima di completa collaborazione conl’insegnante, stimolando sempre quell’indispensabile autonomia propriadell'individuo e responsabilizzando l'allievo al conseguimento del risultatoprefissato.L'attività didattica è stata svolta collegando quanto più possibile icontenuti con argomenti affini appresi dagli allievi nel paralleli Corsi di“Tecnologie applicate ai Materiali e ai Processi produttivi” e “LaboratoriTecnologici ed Esercitazioni”.
STRUMENTI E SPAZIDI LAVORO
• Lezioni tradizionali (frontali).• Sussidi audiovisivi.• Computer.• LIM.• Visite guidate.• Aula.
STRUMENTI DIVALUTAZIONEADOTTATI
Gli strumenti usati per la verifica del raggiungimento degli obiettivi sonostati:• Test per la verifica di obiettivi specifici relativi a segmenti curriculari
limitati; essi hanno permesso di saggiare in tempi brevi il livello diacquisizione dei contenuti ed il possesso di abilità semplici quindi diindividuare le capacità non acquisite per le quali progettare interventidi recupero.
• Interrogazioni intese come discussioni aperte anche all’intera classe.• Relazioni scritte, questionari per la verifica relativi a più ampi segmenti
curriculari: essi hanno permesso di valutare l’acquisizione di contenutipiù vasti ed il grado di raggiungimento degli obiettivi più complessi.
22
Esame di Stato 2014-2015
5. AREA PROFESSIONALIZZANTE
TIPOLOGIA: Progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”
Concordemente con quanto deliberato dal Collegio dei Docenti vengono di seguito riportate
le finalità del progetto.
FINALITÀ FORMATIVE
L’Ipsia “Renzo Frau” di Sarnano ha avuto in passato e ha tuttora in corso esperienze di
integrazione con il mondo del lavoro. In collaborazione con le imprese e le associazioni di
rappresentanza è stato elaborato, ai sensi dell’art. 4 della Legge n°53/2003 il progetto di
“Alternanza Scuola – Lavoro”.
Questo progetto si configura come un’attività formativa che tiene conto delle trasformazioni
in atto sia nel mondo della scuola sia in quello del lavoro e, coinvolgendo le imprese nella
formazione, offre allo studente una modalità che assicura, oltre alle conoscenze di base,
l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.
Obiettivi
a) Obiettivi cognitivi:
• Verificare, ampliare, integrare le conoscenze apprese a scuola, in un contesto operativo -
produttivo;
• Apprendere nuovi dati, nuove procedure, nuovi linguaggi;
• Scoprire le regole generali che presiedono ad una struttura aziendale come sistema
organizzativo.
b) Obiettivi operativi:
• Verificare le abilità acquisite a scuola in una realtà operativa diversamente strutturata;
• Acquisire operatività e competenze specifiche.
c) Obiettivi educativo - formativi:
• Sapersi inserire in un diverso contesto in modo positivo ed attivo;
• Saper trovare un proprio spazio in una struttura organizzata, che è diversa rispetto a
quella
scolastica;
• Migliorare le proprie capacità di relazione;
• Acquisire consapevolezza e rafforzare le motivazioni allo studio
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Esame di Stato 2014-2015
Articolazione del progetto
Gli stage aziendali previsti dal progetto della durata di 240 ore si sono svolti nei due a. s.
2013/2014 e 2014/2015 articolati in tre settimane per ciascun a. s. con lo scopo di far
acquisire alle allieve esperienza nel mondo del lavoro nei suoi aspetti organizzativi, sociali e
produttivi.
Le allieve sono state inserite nella realtà lavorativa per un massimo di due per laboratorio e
sono state seguite da un tutor scolastico responsabile del loro processo formativo e anche
da un tutor aziendale.
Le ore programmate per lo stage sono state di n° 8 ore giornaliere.
Le allieve durante l’attività erano regolarmente coperte da assicurazione contro gli infortuni
sul lavoro.
Verifica del percorso
Al termine di ciascun anno è stato effettuato un monitoraggio al fine di valutare in termini di
apprendimento, abilità, conoscenza i livelli raggiunti dalle singole allieve.
I risultati sono stati positivi per l’ intera scolaresca.
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Esame di Stato 2014-2015
6. VALUTAZIONE
La valutazione intesa come verifica delle ipotesi di lavoro, si è svolta durante il corso dell’anno sia “initinere” (valutazione formativa) per l’accertamento dei micro-obiettivi, che in sede sommativa percontrollare e misurare il grado di apprendimento dell’allievo in relazione agli obiettivi predeterminati.Il Consiglio di Classe ha ritenuto delineare in modo corretto i criteri di valutazione e/omisurazione, dichiarandoli e facendoli conoscere agli studenti, non solo per una scelta ditrasparenza dell’azione didattica, ma anche e soprattutto per consentire ai fruitori di quellaazione un controllo dei propri apprendimenti ed una incentivazione dei meccanismi diautovalutazione.
INDICATORI DI VALUTAZIONE
Gli indicatori utilizzati sono stati individuati per le prove scritte,orali e pratiche.
Hanno riguardato sinteticamente, per quanto riguarda le prove scritte: la correttezza e proprietà nell’uso della lingua l’aderenza alla traccia la conoscenza e l’approfondimento dei contenuti la coerenza interna la conoscenza lessicale (termini tecnici) la capacità di schematizzazione, anche grafica la capacità di risolvere semplici problemi la capacità di analisi e sintesi le capacità critiche l’originalità e creatività dei contenuti esposti
Per quanto riguarda le prove orali: la proprietà logica e di linguaggio, anche tecnico la conoscenza e l’approfondimento dei contenuti la capacità di utilizzare i contenuti la capacità di collegamento interdisciplinare la capacità di analisi e sintesi
Per quanto riguarda le prove pratiche: la conoscenza e l’approfondimento dei contenuti l’originalità e creatività dei contenuti esposti la capacità di schematizzazione manualità, padronanza delle apparecchiature, orientamento in laboratorio
Strumenti per la valutazioneI tipi di verifica utilizzati per il controlli del processo formativo sono stati: compiti scritti tradizionali; prove di analisi del testo e saggio breve; prove strutturate e/o semistrutturate; esercitazioni pratiche di laboratorio; verifiche orali.
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Punteggio Massimo
Esame di Stato 2014-2015
6.1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DURANTE L’ANNO SCOLASTICO
Per la valutazione delle prove ci si è avvalsi della griglia di seguito riportata.
Abilitàmisurate
CONOSCENZ
A
ABILITA COMPETENZ
E
Punt.Max__ Voto/__
PercSuff__
PESI__ __ __
VotoMax__
Studenti PG
Percpunteggio.Grezzo
VotoSuff__
A __ __ __ __ __ __
B __ __ __ __ __ __
C __ __ __ __ __ __
D __ __ __ __ __ __
Nella valutazione in itinere è possibile usare anche il voto in
decimi con arrotondamento alla prima cifra decimale.
VOTO = -2 * PercMax2 + 11 * PercMax + 1
26
Tab. 2
Punt.Massimo 10
Punt.Sufficiente 6
Percentuale
Punt.Grezzo
0,0 1
0,1 2
0,2 3
0,3 4
0,4 5
0,5 6
0,6 7
0,7 8
0,8 9
0,9 9
1,0 10
Percpunt Grezzo =PG/PuntMax
Valutazione0 = Prestazione assolutamente nulla0,5= prestazione quasi nulla1 = Prestazione gravemente insufficiente1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa2,5= Prestazione mediocre3 = Prestazione sufficiente3,5 = Prestazione discreta4 = Prestazione buona4,5 = Prestazione ottima5 = Prestazione eccellente
Pesi da dare agli indicatori
Indicatori Voto in … imi
PG = Punteggio grezzo
Esame di Stato 2014-2015
SCALA DI CONVERSIONE DA PG/PMAX A VOTO
PG / Pmax Voto PG / Pmax Voto
0,00 1,0 0,50 6,0
0,01 1,1 0,51 6,1
0,02 1,2 0,52 6,2
0,03 1,3 0,53 6,3
0,04 1,4 0,54 6,4
0,05 1,5 0,55 6,4
0,06 1,7 0,56 6,5
0,07 1,8 0,57 6,6
0,08 1,9 0,58 6,7
0,09 2,0 0,59 6,8
0,10 2,1 0,60 6,9
0,11 2,2 0,61 7,0
0,12 2,3 0,62 7,1
0,13 2,4 0,63 7,1
0,14 2,5 0,64 7,2
0,15 2,6 0,65 7,3
0,16 2,7 0,66 7,4
0,17 2,8 0,67 7,5
0,18 2,9 0,68 7,6
0,19 3,0 0,69 7,6
0,20 3,1 0,70 7,7
0,21 3,2 0,71 7,8
0,22 3,3 0,72 7,9
0,23 3,4 0,73 8,0
0,24 3,5 0,74 8,0
0,25 3,6 0,75 8,1
0,26 3,7 0,76 8,2
0,27 3,8 0,77 8,3
0,28 3,9 0,78 8,4
0,29 4,0 0,79 8,4
0,30 4,1 0,80 8,5
0,31 4,2 0,81 8,6
0,32 4,3 0,82 8,7
0,33 4,4 0,83 8,8
0,34 4,5 0,84 8,8
0,35 4,6 0,85 8,9
0,36 4,7 0,86 9,0
0,37 4,8 0,87 9,1
0,38 4,9 0,88 9,1
0,39 5,0 0,89 9,2
0,40 5,1 0,90 9,3
0,41 5,2 0,91 9,4
0,42 5,3 0,92 9,4
0,43 5,4 0,93 9,5
28
Esame di Stato 2014-2015
0,44 5,5 0,94 9,6
0,45 5,5 0,95 9,6
0,46 5,6 0,96 9,7
0,47 5,7 0,97 9,8
0,48 5,8 0,98 9,9
0,49 5,9 0,99 9,9
0,50 6,0 1,00 10,0
PRIMA PROVA SCRITTA
Per la prova scritta di Italiano, nel corso dell’Anno Scolastico sono state proposteverifiche tratte dalle prove oggetto d’esame degli anni scolastici precedenti. La scolarescasi è pertanto esercitata in verifiche scritte, svolte in classe, sulle seguenti tipologieindicate dal Ministero:• Analisi e commento di un testo letterario e non.• Articolo di giornale• Saggio breve• Tema di ordine generale
PROSPETTO DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORICONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZEL’acquisizione di contenuti, cioè di principi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche
Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti” (inventare, creare)
Utilizzazione significativa eresponsabile di determinate abilità insituazioni organizzate in cuiinteragiscono più fattori e/o piùsoggetti e si devono prenderedecisioni nonché “capacità elaborative,logiche e critiche”
LIVELLI INDICATORI0 = Prestazione assolutamente nulla0,5= prestazione quasi nulla1 = Prestazione gravemente insufficiente1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa2,5= Prestazione mediocre
3 = Prestazione sufficiente3,5 = Prestazione discreta4 = Prestazione buona4,5 = Prestazione ottima5 = Prestazione eccellente
PESI INDICATORI
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
4 3 3
29
Esame di Stato 2014-2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORICONO-SCENZE ABILITA’
COMP-TENZE
Punteggio grezzo massimo100 punti
PESI 4 3 3
DISCIPLINA
Punteggiogrezzototale
Percentuale Punteggio grezzo tot.
VOTO/15
Alunno 1
Alunno 2
30
Esame di Stato 2014-2015
SECONDA PROVA SCRITTA
Anche per la seconda prova scritta, Tecniche di Produzione e Organizzazione, nelcorso dell’Anno Scolastico sono stati proposti come verifiche elaborati seguendo le lineeguida ministeriali.
PROSPETTO DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
INDICATORICONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZEConoscenza dei contenutidisciplinariConoscenza dei termini tecnici
Possesso delle abilità anchedi carattere applicativo o di elaborazione graficaSaper risolvere quesitiUtilizzo termini tecnici
Capacità elaborative logiche critiche
LIVELLI INDICATORI0 = Prestazione assolutamente nulla0,5= prestazione quasi nulla1 = Prestazione gravemente insufficiente1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa2,5= Prestazione mediocre
3 = Prestazione sufficiente3,5 = Prestazione discreta4 = Prestazione buona4,5 = Prestazione ottima5 = Prestazione eccellente
PESI INDICATORI
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
4 3 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORICONO-SCENZE ABILITA’
COMP-TENZE
Punteggio grezzo massimo100 punti
PESI 4 3 3
DISCIPLINAPunteggiogrezzototale
Percentuale Punteggio grezzo tot.
VOTO/15
Alunno 1
Alunno 2
31
Esame di Stato 2014-2015
TERZA PROVA SCRITTA
Per quanto riguarda la Terza Prova il Consiglio di Classe ha adottato la tipologia B(quesiti a risposta singola).Le prove ( due simulazioni) sono state strutturate su 10 quesiti (2 quesiti per ognidisciplina) e hanno coinvolto le seguenti discipline:
I SIMULAZIONE II SIMULAZIONE• Inglese• Storia• Tecnologia Applicata ai Materiali e ai
Processi Produttivi• Tecniche di Gestione e Conduzione
Macchine e Impianti• Laboratorio Tecnologico ed Esercitazioni
• Inglese• Matematica• Tecnologia Applicata ai Materiali e ai
Processi Produttivi• Tecniche di Gestione e Conduzione
Macchine e Impianti• Laboratorio Tecnologico ed Esercitazion
I TESTI DELLE PROVE SIMULATE EFFETTUATE SONO RIPORTATE NELL’ALLEGATO1
PROSPETTO DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
INDICATORICONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZEConoscenza dei contenutidisciplinariConoscenza dei terminitecnici
Possesso delle abilità anchedi carattere applicativo Saper risolvere quesitiUtilizzo termini tecnici
Capacità elaborative logiche critiche
LIVELLI INDICATORI0 = Prestazione assolutamente nulla0,5= prestazione quasi nulla1 = Prestazione gravemente insufficiente1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa2,5= Prestazione mediocre
3 = Prestazione sufficiente3,5 = Prestazione discreta4 = Prestazione buona4,5 = Prestazione ottima5 = Prestazione eccellente
PESI INDICATORI
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
4 3 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORICONO-SCENZE ABILITA’
COMP-TENZE
Punteggio grezzo massimo100 punti
PESI 4 3 3
DISCIPLINAPunteggiogrezzototale
Percentuale Punteggio grezzo tot.
VOTO/15
Alunno 1Alunno 2
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Esame di Stato 2014-2015
TABELLA CONVERSIONE PUNTEGGIO GREZZO IN VOTO IN 15-ESIMI
TABELLA DI CONVERSIONE DELLA 1a – 2a – 3a PROVA
Punteggio massimo 15
Punteggio sufficiente 10 (Punteggio grezzo percentuale 0.5)
Punteggio grezzopercentuale
Punteggio in 15-esimicorrispondente
0.0 10.1 30.2 50.3 70.4 90.5 100.6 110.7 120.8 130.9 141.0 15
33
Esame di Stato 2014-2015
6.3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
INDICATORICONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZEConoscenza dei contenutidisciplinariConoscenza dei terminitecnici
Possesso delle abilità anchedi carattere applicativoSaper risolvere quesitiUtilizzo termini tecnici
Capacità elaborative logiche critiche
LIVELLI INDICATORI0 = Prestazione assolutamente nulla0,5= prestazione quasi nulla1 = Prestazione gravemente insufficiente1,5= Prestazione insufficiente 2 = Prestazione scarsa2,5= Prestazione mediocre
3 = Prestazione sufficiente3,5 = Prestazione discreta4 = Prestazione buona4,5 = Prestazione ottima5 = Prestazione eccellente
PESI INDICATORI
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
4 3 3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
INDICATORICONO-SCENZE ABILITA’
COMP-TENZE
Punteggio grezzo massimo100 punti
PESI 4 3 3
DISCIPLINAPunteggiogrezzototale
Percentuale Punteggio grezzo tot.
VOTO/30
Alunno 1Alunno 2
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Esame di Stato 2014-2015
TABELLA DI CONVERSIONE DEL COLLOQUIO
Punteggio massimo 30
Punteggio sufficiente 20 (Punteggio grezzo percentuale 0.49 – 0.52)
% VOTO % VOTO % VOTO0÷1 1 23÷25 11 53÷56 212÷3 2 26÷28 12 57÷59 224÷5 3 29÷30 13 60÷64 236÷8 4 31÷33 14 65÷68 249÷10 5 34÷36 15 69÷73 2511÷12 6 37÷39 16 74÷78 2613÷15 7 40÷42 17 79÷83 2716÷17 8 43÷45 18 84÷89 2818÷20 9 46÷48 19 90÷96 2921÷22 10 49÷52 20 97÷100 30
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Esame di Stato 2014-2015
8. TESINE
ARGOMENTO TESINECognome Nome Titolo tesina
1. BASILICI CATERINA Per un buon cosmetico, una legge!
2. BUCCOLINI KATIA La bellezza della donna
3. CANGIALOSI FRANCESCA
4. CIOTTO EDWIGE Il piccolo principe
5. CIUCCI SARA Da un piccolo seme un cosmetico ….DOC!
6. CIZMIC SABINA Benessere a tutto tondo
7. CRUCIANI MONIA Essere e apparire
8. DEL BRUTTO LETIZIA Cocò Chanelle
9. DEVI RANJINA Acqua di processo
10. FALCIONI RACHELE Tagliatele la testa!
11. GIOIA JESSICA Vivere la morte
12. MATTEUCCI NOEMI Sogno: evasione dalla realtà
13. PIERONI SARA Helena Rubistein
14. VITALI ANGELA Il tatuaggio
15. ZHENG QIANFEI Il giglio d'oro
9. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ALLA DIDATTICA SVOLTE NEL BIENNIO POST-QUALIFICA
Per quanto riguarda le attività di orientamento Scolastico e Professionale , oltre alle
attività e visite guidate legate agli stage dell’Area Professionalizzante, le allieve hanno
partecipato nel precedente a. s. 2013-2014 alle seguenti attività e visite guidate:
� Vivere è scegliere: “indipendente dalle dipendenze” organizzato dall'
Associazione Politiche Giovanili della Regione Marche
Nell’ attuale a. s. 2014-15 hanno partecipato :
� Progetto “High School Game”: competizione didattica tra studenti,
� Progetto “Teens” promosso dalla Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al
Risparmio
� Seminario “ Il contesto storico della democrazia cristiana di Romolo Murri”
promosso dal Centro Studi “Romolo Murri” di Gualdo
� “Vivere è scegliere: indipendente dalle dipendenze” organizzato dall’ Associazione
Politiche Giovanili della Regione Marche,
� “ Proximus” promosso dall’ ANFFAS Sibillini Sarnano
� Progetto “Guida sicura e consapevole”
36
Esame di Stato 2014-2015
IL CONSIGLIO DI CLASSE
INSEGNANTE DISCIPLINA FIRMA
Mancinio Eleonora Italiano
Mancini Eleonora Storia
Alessandrini Baldo Matematica
Ventura M. Ombretta Lingua Inglese
Ester Merelli Educazione Fisica
Alessandroni Tiziana Religione
Intili RosariaTecnologie Applicate aiMateriali e ai Processiproduttivi
Marinozzi Carla ITP Chimica
Peretti SabinaTecniche di Gestione eConduzione MacchineImpianti
Lattanzi CinziaLaboratorio Tecnologicoed Esercitazioni
Frattoni GiuseppinaTecniche di Produzione eOrganizzazione
Borocci Emanuela ITP Microbiologia
Sarnano, 15 maggio 2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Maurizio Cavallaro
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