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INTERPRETAZIONE Lezione I Semiotica 0 Daniele Salerno [email protected]

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INTERPRETAZIONE

Lezione ISemiotica 0

Daniele [email protected]

Teoria della conoscenza in Peirce

“Non abbiamo capacità intuitive: ogni cognizione è determinata logicamente da cognizioni precedenti”

Peirce, “Some consequences of four incapacities” [CP 5.264-5.317]

“Dalla proposizione che ogni pensiero è un segno segue che ogni pensiero deve essere rivolto a qualche altro segno, deve determinarne un altro, visto che è questa l’ essenza di un segno.

Dire che il pensiero non può accadere in un istante ma richiede del tempo, non è che un altro modo di dire che ogni pensiero deve essere interpretato da un altro, o che tutto il pensiero si svolge tramite segni”

“Questions Concerning Certain Faculties Claimed for Man"[CP 5.213-5.263]

CAMPO SEMIOTICO e sue soglie (Eco 1975; 2007): verso la soglia inferiore

Soglia inferioreI giudizi percettivi come “attività logica inferiore”, automatismi

“interpretatività del giudizio percettivo”

Un esperimento

Semiotica come teoria generale della cultura: verso la soglia superiore

“ai livelli più complessi ecco infine le tipologie delle culture, dove la semiotica sfocia nell’antropologia culturale e vede gli stessi comportamenti sociali, i miti, i riti, le credenze, le suddivisioni dell’universo come elementi di un vasto sistema di significazione che permette la comunicazione sociale, l’assestamento delle ideologie, il riconoscimento e l’opposizione fra gruppi, ecc”. (Eco, 1975: 0.4.)

Nel campo semiotico tracciato da Eco questo è il livello di pertinenza che ci interessa maggiormente (ma non è ovviamente l’unico a cui si dedicano i semiotici).

• Es. Eco 1975 (p. 37): la produzione di strumenti d’uso

“Se un essere vivente usa una pietra per spaccare una noce, non si può ancora parlare di cultura. Possiamo dire che si è verificato un fenomeno culturale quando: (i) un essere vivente pensante ha stabilito la nuova funzione della pietra (indipendentemente dal fatto se l’abbia usata così com’era o l’abbia trasformata in una amigdala scheggiata); (ii) questo essere ha denominato la pietra come ‘pietra che serve a qualcosa’ (indipendentemente dal fatto che l’abbia fatto ad alta voce con suoni articolati e in presenza di altri esseri pensanti); (iii) l’essere pensante è in grado di riconoscere la stessa pietra o una pietra ’uguale’ come ‘la pietra che risponde alla funzione F e che ha il nome Y’ (anche se esso non userà mai la pietra una seconda volta: è sufficiente che sappia riconoscerla all’occorrenza”) [creazione di un type. Type/token]

L’OSSO-ARMA DI KUBRICK IN 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO

Processo interpretativo è inferenziale

• Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione.

• Ogni sforzo interpretativo è un processo inferenziale

Di nuovo Kubrick

COME L’OSSO È DIVENTATO ARMA?2001 ODISSEA NELLO SPAZIO[DA 4’ 50’’]

Fatto sorprenden

te

Il lume naturale

Scelta dell’ipotesi:se percuoto con un oggetto contundente, posso distruggere

Verifica

Fissarsi della credenza

Abito: “tendenza a comportarsi in modo simile in circostanze simili in futuro” (CP 5.487)

Dimensione sociale (la comunità)[E dopo parleremo di come ho USATO questo testo]

INFERENZA[ABDUZIONE]Risultato: Questo corpo è stato distruttoRegola: Colpire un corpo con un oggetto contundente distrugge il corpo colpito

Caso: Questo corpo è stato colpito da un oggetto contundente

[DEDUZIONE]REGOLA: Colpire un corpo con un oggetto contundente distrugge il corpo colpito

CASO: Questo corpo è stato colpito con un oggetto contundenteRISULTATO: Questo corpo è stato distrutto

[INDUZIONE]CASO: Questo corpo è stato colpito con un oggetto contundenteRISULTATO: : Questo corpo è stato distruttoREGOLA: Colpire un corpo con un oggetto contundente distrugge il corpo colpito

PRIMA dell’ABDUZIONE CREATIVA

/OSSO/ : oggetto brandibile

DOPO L’ABDUZIONE CREATIVA/OSSO/: + arma e strumento di potere

[ELLISSI]… MOLTE ABDUZIONI CREATIVE DOPO (CHE INCLUDONO ANCHE IL FILM 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO DI KUBRICK)

Massima pragmatica• interpretare vuol dire agire sul mondo, e sulla conoscenza/esperienza che abbiamo di esso

“Per sviluppare il significato di qualsiasi cosa, dobbiamo semplicemente determinare quali abiti produce, perché ciò che una cosa significa è semplicemente l’ambito che comporta. Ora l’identità di un abito dipende da come può indurci ad agire, non solamente nelle circostanze che probabilmente si daranno, ma anche in quelle che potrebbero darsi, a prescindere dalla loro improbabilità” [CP 5.400]

Principio di interpretanza

• La fuga degli interpretanti e la semiosi illimitata: tradurre un segno in un’altra espressione (si passa da segno come equivalenza e teoria dei codici, a segno come inferenza e modello enciclopedico). Processo illimitato e asintotico

“Non c’è modo nel processo di semiosi illimitata che Peirce descrive e fonda, di stabilire il significato di una espressione, e cioè di interpretare quella espressione, se non traducendola in altri segni (appartengano essi o no allo stesso sistema semiotico) e in modo che l’interpretante non solo rende ragione dell’interpretato sotto qualche aspetto, ma dell’interpretato faccia conoscere qualcosa di più” (Eco 1984: 107-108)

Abduzione creativa• Prima dell’abduzione creativa l’osso è solo un oggetto brandibile. Dopo l’abduzione creativa l’osso è un arma.

• La deduzione non accresce il sapere. La induzione ci permette invece di confermare e generalizzare statisticamente qualcosa che sappiamo (per ogni caso controlliamo che il risultato sia quello previsto dalla regola. Una eccezione può spingerci a un nuovo processo abduttivo o può “confermare la regola”).

• L’abduzione cambia ciò che sappiamo sul mondo, cambia l’ENCICLOPEDIA. Questi cambiamenti saranno tanto più importanti e ‘ristrutturanti’ della nostra conoscenza del mondo quanto più l’abduzione sarà creativa (es. rivoluzioni scientifiche).

ENCICLOPEDIA (ECO, 1984)• L’enciclopedia è un postulato semiotico non descrivibile nella sua totalità: “è l’insieme registrato di tutte le interpretazioni, concepibile oggettivamente come la libreria delle librerie, dove una libreria è anche un archivio di tutta l’informazione non verbale in qualche modo registrata, dalle pitture rupestri alle cineteche” (p. 109)

STRUTTURA DELL’ENCICLOPEDIA

•“La serie delle interpretazioni è indefinita” [rizoma]•“Contempla tutte le interpretazioni anche quelle contraddittorie”•“L’attività testuale che si elabora sulla base dell’enciclopedia, risegmenta e trasforma l’enciclopedia stessa”•“La rappresentazione dell’enciclopedia è impossibile e anche se fosse possibile sempre infedele”•“L’enciclopedia, come sistema oggettivo delle sue interpretazioni è ‘posseduta’ in modo diverso dai suoi diversi utenti” (es. distinzione contenuto nucleare e molare in Eco 1997)

I DIVERSI FORMATI DELL’ENCICLOPEDIA

• Enciclopedia globale• Enciclopedia come sapere medio• Competenza semantica: insieme delle interpretazioni convenzionalmente associate a determinate forme linguistiche (si assume come condivisa ed è particolarmente vincolante)

• COMPETENZA ENCICLOPEDICA[Violi 1997: cap. 8]

COMPETENZA ENCICLOPEDICA“C’era una donna, vecchia, cieca e che, per di più, non era in grado di camminare. Una volta chiese alla figlia un po’ di acqua da bere. La figlia era così stufa della vecchia madre che le diede una ciotola piena del proprio piscio. La vecchia lo bevve fino all’ultima goccia e poi disse: ‘Sei proprio una brava figlia! Dimmi: chi preferiresti come amante, un pidocchio o un pesce scorpione?’.

‘Ma un pesce scorpione, si capisce’, rise la figlia ‘ perché non sarebbe tanto facile schiacciarlo quando ci dormo insieme’. La vecchia allora cominciò a togliersi scorfani dalla vagina, uno dopo l’altro, fino a cadere morta”

COMPETENZA ENCICLOPEDICA

• Capiamo il significato delle parole (grazie alla traduzione)

• Non capiamo però il senso complessivo del testo perché non possediamo il testo più generale, cioè la cultura (la semiosfera) in cui esso funziona.

• “Qualsiasi interprete debba interpretare un TESTO non è tenuto a conoscere tutta l’enciclopedia ma solo la porzione di enciclopedia necessaria alla comprensione di quel testo” (Eco 1984, p. 110).

TESTO: LECTOR IN FABULA (ECO 1979)

• “Catena di artifici espressivi che debbono essere attualizzati”

• “è incompleto”, “è intessuto di non-detto”• “è intessuto di spazi bianchi, di interstizi da riempire, e chi lo ha emesso prevedeva che essi fossero riempiti”

• “è un meccanismo pigro (o economico) che vive sul plusvalore di senso introdottovi dal destinatario”

• “il lettore deve attualizzare la propria enciclopedia (competenza enciclopedica)”

• “il testo postula il proprio destinatario”

Per mercoledì 12 (ore 13-15)

- Leggere il racconto “Sentinella” di Fredric Brown

- Prossima lezione: riflessioni/analisi insieme di “Sentinella”. I livelli della cooperazione testuale (da pagina 67 del Lector in fabula; Traini Le basi della semiotica da pagina 204; Marmo Segni, linguaggi e testi capp. 9 e 10; Pozzato Semiotica del testo capp. 11 e 12)

- Pensare a domande per ‘Question time’

LIVELLI DI COOPERAZIONE TESTUALE I

Lezione IISemiotica 0

Daniele [email protected]

TESTO: LECTOR IN FABULA (ECO 1979)

• “Catena di artifici espressivi che debbono essere attualizzati”

• “è incompleto”, “è intessuto di non-detto”• “è intessuto di spazi bianchi, di interstizi da riempire, e chi lo ha emesso prevedeva che essi fossero riempiti”

• “è un meccanismo pigro (o economico) che vive sul plusvalore di senso introdottovi dal destinatario”

• “il lettore deve attualizzare la propria enciclopedia”

• “il testo postula il proprio destinatario”

LETTORE MODELLO• “L’autore empirico […] formula una ipotesi di LETTORE MODELLO”

“Insieme di condizioni di felicità, testualmente stabilite, che devono essere soddisfatte perché il testo sia pienamente attualizzato nel suo contenuto potenziale” (p. 62)

• Il lettore modello non è il lettore empirico ma è un interlocutore ideale che è costruito, in termini di strategie testuali e di competenze postulate, o anche fornite, dal testo stesso.

Esempi di strategie di costruzione del lettore

• Segnali che selezionano il pubblico: “C’era una volta…”

• Ridondanze e uso di stilemi e luoghi comuni: es. notti “buie e tempestose” (e il rovesciamento nei Peanuts)

• Snodi narrativi segnalati (divisioni in capitoli, cliffhanger, serialità)

• Percorsi di costruzione di competenza del lettore (es. manuali).

Testi chiusi e testi aperti

C'è un solo incontro e non c'è un solo

addio e devo sempre stare sul chi

vive:nel grande cimitero dei miei

iovivo una vita tutta recidive.

Patrizia Valduga, Cento Quartine

AUTORE MODELLO“Il lettore empirico, come soggetto concreto degli atti di cooperazione, si deve disegnare un’ipotesi di Autore, deducendola appunto dai dati di strategia testuale” (Eco 1979: 62 e l’esempio delle lettere di Aldo Moro dalla prigionia)

“ è una voce che parla affettuosamente (o imperiosamente, o subdolamente) con noi, che ci vuole al proprio fianco, e questa voce si manifesta come strategia narrativa, come insieme di istruzioni che ci vengono impartite a ogni passo e a cui dobbiamo ubbidire quando decidiamo di comportarci come lettore modello” (Eco 1994, 18-19)

Questo modello di analisi è stato esteso ad altre sostanze (si parla allora di, per es., Spettatore Modello, Utente Modello, etc).

Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa

(Berlino)

Ma…

Decodifica aberrante?• Il lettore/interprete non ha il codice

• Il lettore/interprete conosce male il codice

• Elementi di rumore

Distanza spaziale, temporale e culturale tra emittente e destinatario?

INTERPRETAZIONE VS. USOInterpretare e usare un testo: più che opposizione secca, gradualità e variabilità (un testo attraversa ‘semiosfere’ diverse e cosa si configuri come interpretazione e come uso può cambiare culturalmente ed essere negoziato).

• Lettore semantico (che può diventare lettore ingenuo)

• Lettore critico (il lettore “esperto” o l’analista semiotico)

• Uso: quello che ho fatto io di 2001 Odissea nello spazio. Prendere una poesia di D’Annunzio o Pascoli e fare inferenze sulla loro vita sessuale.

• E Il turista nel memoriale di Berlino?

[Eco 1990]

Like a virginHoo, Like a virgin

Touched for the very first time

Like a virginWhen your heart beats

Next to mine|Virgin|: amore carnale vs amore divinoInterpretazione in “Le iene” di TarantinoCover creativa? Differenti ascoltatori modello? Anglofono e italofono, uno che comprende il significato della canzone e l’altro che non la comprende fino in fondo?

INTENTIO OPERIS• Interpretare un testo vuol dire cooperare. Il testo, neanche quello più chiuso, ci dà una unica scelta interpretativa. Ma tuttavia si oppone, a interpretazioni non supportate.

• Tuttavia interpretare in testo NON vuol dire ricostruire le intenzioni dell’emittente (intentio auctoris) né il testo è a disposizione di qualsiasi decodifica del lettore (intentio lectoris)

• Per Eco (1990) si tratta invece di ricostruire la intentio operis (posizionamento rispetto a decostruzionismo e certa critica letteraria)

Lettura e analisi del racconto “Sentinella” di Fredric Brown.

Prima cercheremo di capire insieme quali elementi testuali spingono le nostre ipotesi, poi sistematizzeremo guardando il modello dei LIVELLI DI COOPERAZIONE TESTUALE di ECO.

“Era bagnato e fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano cinquantamila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato, faceva d’ogni movimento un’agonia di fatica.

Ma dopo decine di migliaia d'anni, questo angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell'aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo.

Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza intelligente della galassia... crudeli schifosi, ripugnanti mostri.

Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.

Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all'erta, il fucile pronto.

Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.

E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più. Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no.

Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame…”

Fredric Brown, “Sentinella”, in Id. Tutti i racconti (1950-1972), Milano, Mondadori.

Sceneggiature- Ipercodifica retorica e stilistica “Sceneggiatura comune”“Frame”: struttura di dati che serve a rappresentare una situazione stereotipa (L. 80), testo virtuale o storia condensataEs. Supermarket-Sceneggiature intertestualiCompetenze intertestuale: topoi, motivi, genere letterario, fabulae prefabbricate (L. 82), sceneggiature-motivo, sceneggiature situazionali, topoi retorici.La sceneggiatura descrive una serie di casi, simile a una regola di genere (numero di attori, strumenti, tipi di azione, propositi)“Le sceneggiature intertestuali circolano nell’enciclopedia, si prestano a varie combinatorie e l’autore può scientemente decidere di disattenderle proprio per sorprendere, ingannare, dilettare il lettore”

Topic• Topic è uno strumento pragmatico e metatestuale, una ipotesi interpretativa esercitata sul testo nelle sue varie parti mi permette fare operazioni di esplicitazione (o meno) semantica. Cioè di MAGNIFICARE o NARCOTIZZARE proprietà.

Es.: “Il vescovo ordinò due sacerdoti” [si parla di un vescovo e del suo potere di nominare i sacerdoti], “il vescovo ordinò due polli” [si parla di un vescovo acquista due polli], “Caligola ordinò il suo cavallo senatore” [si parla della follia di Caligola].

“Sentinella” e cambiamento di topic• “Sentinella” -> si parla di guerra e di un soldato• “era bagnato fradicio […] aveva fame e freddo” -> si parla di un soldato

• “un sole straniero” -> si tratta di un soldato che combatte gli alieni su un pianeta lontano anni-luce dalla Terra

• “era comodo per quelli dell’aviazione, con le loro astronavi […] tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria col sangue” -> soldato di terra in una guerra

• “era lontano cinquantamila anni-luce da casa” -> è una narrazione di fantascienza

• “il nemico … crudeli schifosi, ripugnanti mostri” -> si tratta di una guerra in cui combatte un soldato contro degli alieni mostruosi

• “bisognava combattere con i denti e con le unghie”• Il vento “gli faceva male agli occhi”• “ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle” • “Erano creature troppo schifose, con solo due braccia…” -> macrotopic? Competenza ideologica?

Isotopia corporeaAveva fame e freddoAgonia di faticaSangueDenti e unghieAveva fame e freddoIl vento faceva male agli occhiRiportare a casa la pelle

Uno che strisciava verso di luiStrano versoLa vista del cadavere lo fecero rabbrividireErano creature troppo schifoseCon solo due braccia e due gambe, quella pelle di un bianco nauseante e senza squame

LIVELLI DI COOPERAZIONE TESTUALE

IILezione IIISemiotica 0

Daniele [email protected]

ESPRESSIONE: manifestazione lineare del testo

• Modello Eco vs modello Greimas: Eco valorizza il processo lineare e ‘superficiale’ dell’interpretazione. Occorre individuare nel corso della lettura gli snodi in cui il lettore viene spinto a interpretare. In Greimas l’analisi ‘parte dalla fine’ e viene valorizzata la dimensione profonda.

[Question time]1.Piano dell’espressione e piano del

contenuto nei testi narrativi?Il percorso generativo greimasiano

opera esclusivamente sul piano del contenuto

Nei testi narrativi, di solito, il piano dell’espressione riveste una funzione secondaria. Ci sono però testi che privilegiano e lavorano sul significante e in cui quindi anche il piano del’espressione è importante.

Testo esteticoLes sanglots longsDes violonsDe l’automneBlessent mon cœurD’une langueurMonotone.

Tout suffocantEt blême, quandSonne l'heure,Je me souviensDes jours anciensEt je pleure

Et je m'en vaisAu vent mauvaisQui m'emporteDeçà, delà,Pareil à laFeuille morte.

Paul Verlaine, Chanson d’automne

Strumenti d’analisi in questi casi

In questi casi occorre andare a vedere: supporti fisici, elementi differenziali sul piano dell’espressione, rapporti sintagmatici, etc. (es. il montaggio nel cinema, il fumetto, l’arte visiva, la poesia. Oggi rinnovata tendenza in ambito letterario a valorizzare il piano dell’espressione: Il cimitero di Praga o l’uso di immagini in Sebald, Pamuk, Foer)

Ratio difficilis: occorrenza espressiva si accorda direttamente al proprio contenuto, sia perché non esiste tipo espressivo preformato, sia perché il tipo espressivo è già identico al tipo di contenuto (Eco 1975: § 3.4.9).

Dizionari di base, regole di coreferenza, selezioni

contestuali e circostanzialiContesto: ambiente nel quale una data espressione occorre assieme ad altre espressioni. Può anche corrispondere al frame o alla sceneggiatura. Eco fa anche una differenza tra contesto e co-testo (l’“intorno testuale”, il sintagma, in cui è inserita l’espressione)

Circostanza: situazione esterna in cui un’espressione occorre.

Greimas (1973): “Il pescatore porta in sé, evidentemente, tutte le possibilità del suo fare, tutto ciò che ci si può aspettare dal suo comportamento. La sua collocazione all’interno di una isotopia discorsiva fa sì che diventi un ruolo tematico utilizzabile nel racconto…”.

Modello enciclopedico• Semantica a istruzioni a formato enciclopedico, orientata all’inserzione contestuale del termine analizzato.

Esempio precedente: |ordinare| nel caso del vescovo+sacerdoti, vescovo+polli, Caligola+cavallo.

Estensioni parentetizzate

Il lettore come prima mossa assume transitoriamente una identità tra il mondo a cui l’enunciato fa riferimento e il proprio mondo. Poi se ne può discostare (es. “Sentinella”, incipit)

Strutture narrative• Fabula (ordine cronologico) vs intreccio (la storia come viene raccontata)

• Ricostruzione del testo in macroproposizioni narrative

• Es.: “Sentinella”

Strutture attanziali e ideologiche

• Greimas e grammatiche causali (es.: Burke, Fillmore)

• Strutture ideologiche -> “connotazioni assiologiche” (resa anche possibile da competenza ideologica del lettore)

• Es. “Sentinella”

Strutture di mondi, previsioni e passeggiate inferenziali

• Il lettore modello è chiamato a collaborare allo sviluppo della fabula anticipando gli stati successivi, prefigura mondi possibili

• Il lettore deve fare inferenze per questo, uscire dal testo.

• Strutture di mondi: es. “Sentinella”

[Question time]• È solo il testo estetico che produce effetti passionali?

• Semiosfera in Lotman

• Vecchio retaggio cartesiano: ragione vs passione. Ma anche alcuni modelli semiotici (es. il modello di Jakobson) possono indurre a espellere o isolare la componente passionale, limitandola a specifici fenomeni di significazione.

• Una diversa visione è maturata in diversi campi disciplinari ed è oggi predominante: passioni fanno parte di tutti i processi di significazione e sono distribuite a più livelli del testo dalla lessicalizzazione a strategie discorsive più profonde (es. Passions sans nom di Landowski). E anzi ‘passionale’ (timica) è la nostra prima “apprensione” del senso, che si dà in termini di attrazione o repulsione (si veda ultimo capitolo Violi 1997). Qualsiasi testo ha degli aspetti passionali, ma la “fattitività” di alcuni si estrinseca proprio in termini di trasformazioni sul piano emotivo e affettivo (vogliono “emozionare” il loro lettore/spettatore/utente).

Semiosfera• Ad avere un ruolo primario non sarà allora questo o quel mattone, ma il ‘grande sistema’ chiamato semiosfera. La semiosfera è quello spazio semiotico al di fuori del quale non è possibile l’esistenza della semiosi” (Lotman 1985, p. 58).

• Correlazione tra diversi sistemi segnici e dunque semiotica della cultura (in queste ore abbiamo parlato soprattutto di “semiotica del testo”) “scienza della correlazione funzionale dei differenti sistemi segnici.”