priverno, musei e territorio. un percorso di storia, arte e cultura, il museo racconta 6, bari 2014
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IL MUSEO RACCONTACollana promossa dal Museo Archeologico di Priverno
6 - Priverno, musei e territoriodi MARGHERITA CANCELLIERI
IMMAGINIEdizioni L’OrbicolareAngelo PagliariLuigi Renzi photographerArchivi Musei di Priverno
CONTRIBUTO PER LA STAMPARegione Lazio - Presidenza Consiglio Regionale - del. 60 del 17/9/2013
© 2014Comune di Priverno - Museo Archeologico
Priverno è Città d’arte, un riconoscimento che rende merito al suo patrimonio culturale,ricco, importante, che parla un linguaggio multiforme e che imprime, nella città comenel territorio, i segni stessi del divenire della sua storia.
Priverno oggi è in collina, affacciata sulla stretta valle del fiume Amaseno, in provinciadi Latina, a metà strada fra Frosinone e il mare. Fino al 1928 si chiamava Piperno,mantenendo il nome della città medievale costruita ex-novo verso gli inizi del XIIIsecolo e che ancora oggi rivive, con i suoi spazi, le sue architetture e la sua arte,all’interno dell’attuale centro storico cittadino.
Prima del Duecento Piperno, o alla latina Pipernum, occupava un luogo diverso,lo stesso dove era sorta la colonia di Privernum, una città romana che era stata asua volta preceduta, nella storia, da un’altra Privernum ancora, molto più antica edi origine volsca.
Privernum romana era in pianura, a Mezzagosto, nel cuore della fertile vallatadell’Amaseno, in un sito importante per i traffici e i commerci di allora; qui la città simantenne in vita fino al Medioevo, via via riplasmata e rimodellata fino a trasformarsiin un nuovo abitato che si chiamò Piperno.
Pipernum-Piperno era ancora in pianura quando a Fossanova, lungo l’Amaseno, sistanziarono i Monaci cistercensi seguaci di Bernardo di Clairvaux: era circa il 1135 edi lì a qualche decennio prese il via il grande cantiere dell’Abbazia.
PRIVERNUM PIPERNO PRIVERNOun nome più città diversi i luoghi una storia
Museo Medievalea Fossanova
Priverno
Fossanova
Parco di San Martino
Museo della Matematica
Museo Archeologico
Area Archeologica
Museo Medievale
il SistemaMusealeUrbanoPRIVERNOdi
Privernum
Il SistemaMuseale Urbano
di Priverno
fra archeologiae matematica
uattro musei, tre archeologici e unoscientifico, fanno da corollario al ricco
patrimonio culturale di Priverno.Sono il risultato di un impegnativo programma disviluppo promosso dall’Amministrazione comunalee sostenuto dalla Regione Lazio, che ha permesso direalizzare, nell’arco di un decennio, un intero SistemaMuseale Urbano.Sono state create diverse strutture museali che hannoricomposto, all’interno di un itinerario di visita, letappe di una complessa storia urbana, iniziata conPrivernum, antica città dei Volsci, e passata, dall’etàromana a quella medievale, attraverso insediamentiche segnano ancora profondamente il paesaggioattuale.PRIVERNUM, con le imponenti rovine della cittàromana e altomedievale; PRIVERNO, con il suo centrostorico in cui sopravvive il tessuto urbanistico eedilizio della Piperno medievale; FOSSANOVA, con lasua splendida Abbazia cistercense; il PARCO DI
SAN MARTINO, con il palazzo rinascimentale delcardinale Gallio, offrono la possibilità di seguire lelinee di un divenire storico che si concretizza negliallestimenti dell’AREA ARCHEOLOGICA PRIVERNUM, delMUSEO ARCHEOLOGICO a Priverno e del MUSEO MEDIEVALE
di Fossanova.A questi Musei archeologici si è poi aggiunto ilMUSEO DELLA MATEMATICA “Emma Castelnuovo”, che,con il suo allestimento didattico, accompagna ascoprire la matematica nella realtà.
La Regione Lazio, sin dall’anno 2000, ha accreditatoil Museo Archeologico di Priverno come MUSEO DI
QUALITÀ, perché “costituisce un’eccellenza nell’ambitodell’Organizzazione Museale Regionale”.Questo riconoscimento, confermato negli annisuccessivi, è stato poi esteso, nel 2008, all’interoSistema Museale Urbano.
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PRIVERNUM L’Area Archeologica6
AREA ARCHEOLOGICA PRIVERNUMSR 156 dei Monti Lepini (vecchio tronco), km 28.800loc. Mezzagosto - 04015 Priverno (LT)telefax 0773 911087 - [email protected] - www.musarchpriverno.it
L’AreaArcheologicaPrivernum
un museo all’aperto
Area Archeologica è in località Mezzagosto,5 km a nord-est di Priverno, in un sito di
pianura nel cuore della valle dell’Amaseno.Abbraccia una superficie di circa 7 ettari e al suointerno ricompone, attraverso una musealizzazioneragionata e articolata su percorsi didattici, imponentiscorci del paesaggio urbano di Privernum romana,una colonia fondata sul finire del II secolo a.C. e dicui si stanno rimettendo in luce le testimonianzemonumentali, grazie a campagne di scavo e interventidi restauro e valorizzazione che vedono coinvolte,insieme all’Amministrazione Comunale, la RegioneLazio, la Soprintendenza per i Beni Archeologici delLazio e diverse Università.Lavori ancora in corso stanno completando la realiz-zazione di tutte quelle infrastrutture necessarie a unacorretta fruizione del sito: il parcheggio, il centrovisitatori con punto ristoro e i percorsi di visita.Il settore maggiormente indagato della città romana,limitato da un tratto delle mura urbiche, corrispondealla sua area centrale e conserva monumenti, edificie infrastrutture che segnano la vita di Privernum
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L’Area Archeologica
dal momento della sua fondazione finoall’abbandono, avvenuto a cavallo fra il XII e ilXIII secolo d.C., quando la città, con il nomePiperno, fu trasferita sul colle che ancora oggiospita Priverno.Fra le testimonianze monumentali è di grandeinteresse un’opera idraulica formata da un’im-ponente galleria, larga quattro metri, che attra-versava tutto l’abitato e serviva a incanalare unfiume e metterne a regime le acque.Poi ci sono le case romane, residenze di lussodi età repubblicana caratterizzate da impiantiplanimetrici, incentrati su grandiosi atrii e peristili,che ripetono modelli e schemi della casa di lussodi stampo ellenistico e sono arricchite da pavi-mentazioni a mosaico che propongono i piùsvariati decori e intrecci geometrici.L’attività edilizia dell’età imperiale è denunciatadai resti imponenti del teatro con una grandepiazza porticata alle sue spalle e da un edificiotermale costruito, dopo il II secolo d.C., sullestrutture ormai abbandonate di una domus.Scavi recentissimi hanno inoltre rimesso in lucela fase altomedievale della città che, racchiusaall’interno di una poderosa cinta muraria, trovavauno dei suoi poli principali in un edificio eccle-siastico, quasi certamente la cattedrale.Questo, costruito intorno al VI secolo, attraversopiù fasi edilizie giunse, nel IX secolo, a unacompleta ristrutturazione che ha restituito unsontuoso apparato scultoreo e pittorico oraesposto al Museo di Fossanova.L’Area Archeologica è anche uno spazio pereventi, incontri, spettacoli e, per i più giovani,offre tante attività didattiche da sperimentareanche in laboratori all’aperto che propongonolo scavo simulato, lo scavo in diretta, l’arte dicostruire dei Romani e l’affascinante esperienzadi misurare la terra con strumenti e tecnicheantiche.
PrivernoCittà d’Arte
il centro storico
riverno è tutta da scoprire attraverso unsusseguirsi di vicoli e ripide scalinate che
assecondano forme, dislivelli e pendii della collinae conservano suggestivi scorci che segnano ancorai momenti più antichi della sua nascita medievale.Chiese, palazzi, slanciate case-torri e case conprofferlo, inserite fra orti e giardini, con le lorofacciate in pietra traforate da bifore, da portali aogiva e impreziosite da colonne e raffinati capitelli,esprimono, in ogni angolo della città, un linguaggioarchitettonico permeato dai dettami gotico-cistercensiche allora si andavano diffondendo dalla vicinaFossanova.La città in collina fu, infatti, costruita fra la fine delXII e il XIII-XIV secolo; le numerose case medievali- ancora se ne possono scoprire, fra i vicoli delcentro, più di centoventi - con i grandi palazzipubblici, le botteghe e le tante chiese che punteg-giavano gli antichi rioni hanno dato forma a untessuto cittadino regolato da un ragionato criterioprogettuale che ha coordinato strade, isolati, quartierie piazze su un disegno che neanche i frenetici tempimoderni sono riusciti a cancellare.Il centro storico è racchiuso da una poderosa cerchiadi mura, ancora per molti tratti conservata, che in
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origine, con settandadue torri e sei porte d’accesso,difendeva la città.L’ossatura urbana è tagliata dalla via Consolare,l’antica strada maestra che si apre, al culmine diuna ripida salita, nella bella ‘Piazza Grande’, oggiGiovanni XXIII, centro della vita pubblica e com-merciale, dove svettano i simboli più imponentidella città: il Duomo di Santa Maria Annunziata eil Palazzo Comunale, ancora sede dell’Ammi-nistrazione cittadina.IL DUOMO si impone dall’alto di una grande scalinatache culmina nel prezioso portico di ingresso, unicasopravvivenza, all’esterno, dell’originario impiantoecclesiastico della prima metà del Duecento. Le treeleganti arcate che ne disegnano il prospetto sonotratteggiate all’interno di un equilibrato giocoarchitettonico in cui convivono influssi cistercensi
Vicoli e scorci medievali
Vicoli e scorci medievali
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e un gusto decorativo di matrice locale, tutto daammirare nell’esuberante decoro degli archivoltidove irrompono raffinati intagli vegetali ed elegantitralci di vite e uva.A fianco della chiesa si innalza il PALAZZO COMUNALE,una bella fabbrica del tardo Duecento che affacciasulla Piazza con slanciate arcate ogivali che fannoda mostra a uno spazio interno porticato.Il Palazzo, nato a due piani e con la facciata, solennecome una quinta scenica, coronata da una merlaturaguelfa, è stato via via riplasmato fino a raggiungere,nell’Ottocento, le forme attuali. In quest’epoca fuaggiunto il secondo piano, scandito da tre finestrein stile neogotico, e furono realizzate le arcatelledi coronamento, il campanile con orologio e l’impo-nente loggia d’affaccio.Lungo gli stretti vicoli del centro, numerose chiese
Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli
Piazza Giovanni XXIII con il Duomo e il Palazzo Comunale
Chiesa di San Benedetto
Palazzo San Giorgio
Il raffinato fregio scultoreo del 1336, ‘firmato’ da Toballo de Ianni de Piperno, che decoral’architrave di ingresso della Chiesa di Sant’Antonio Abate
Chiesa di San Giovanni
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si impongono con le loro architetture medievaliimpreziosite da notevoli apparati pittorici e scultorei.LE CHIESE DI SAN BENEDETTO, DI SAN GIOVANNI e DI
SANT’ANTONIO ABATE offrono un patrimonio artisticodi grande qualità con raffinate sculture trecenteschedei Maestri Privernati e cicli di affreschi di XIV-XVsecolo.Priverno non è solo Medioevo. Il suo paesaggiourbano cambiò decisamente aspetto nel corso delSei-Settecento, quando un nuovo affermarsi dellearistocrazie cittadine fece fiorire tutta una serie disontuosi palazzi di rappresentanza che andavanoaccorpando le vecchie case medievali.Lungo le vie principali si innalzarono così quellesolenni facciate signorili che ancora oggi risaltanocon massicci portali segnati da un gusto barocco, avolte un po’ popolare, su cui campeggiano gli stemmiblasonari e che danno accesso ad ariosi cortili interni.Fra le numerose residenze patrizie spiccano PALAZZO
VALERIANI-GUARINI-ANTONELLI, sede del Museo Archeo-logico, che costeggia la ‘Piazza Grande’ e riproponeforme e decori di pieno Rinascimento, e PALAZZO
ZACCALEONI, una grandiosa dimora del tardo Seicentoche prorompe in uno stretto vicolo con la sua carat-teristica facciata decorata da un’esuberante fantasiadi stucchi.
Palazzo Zaccaleoni
PRIVERNO Il Museo Archeologico14
MUSEO ARCHEOLOGICO DI PRIVERNOPalazzo Valeriani-Guarini-AntonelliPiazza Giovanni XXIII - 04015 Priverno (LT)telefax 0773 [email protected]
Il MuseoArcheologico
a Priverno
l Museo Archeologico, completamente rinnovatonella sede e nell’allestimento e arricchito nei
suoi contenuti, è ora ospitato nel Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli, una dimora storica di grandeprestigio che affaccia sulla bella piazza principaledella città, di fronte alla cornice medievale disegnatadal Duomo e dal Palazzo Comunale.L’edificio, residenza di illustri famiglie locali e segnatoda vicende costruttive di XIII e XVI secolo, si presentaoggi secondo una totale ricostruzione realizzata frail 1924 e il 1926 che ha riproposto, attraverso unimpegnativo restauro voluto dagli allora proprietari,i fratelli Antonelli, l’originaria facciata rinascimentalecon il suo decoro pittorico ‘a graffito’, di coloreamaranto e grigio piombo.Gli interni sono impreziositi da un ciclo pittorico intardo-Liberty che decora tutti i soffitti con un’accen-
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16 Il Museo Archeologico
tuata varietà di stili. Motivi geometrici con palesi richiamidi scuola viennese, stesi a olio sui soffitti lignei, sicontrappongono a una pittura su intonaco più libera eridondante, con rivisitazioni di ‘grottesche’, allegoriezodiacali, erme, cariatidi che sorreggono cornucopie neo-rococò ricolme di frutta e fiori oppure clipei coninteressanti vedute urbane della Priverno di allora.L’intero patrimonio pittorico è stato restaurato nell’ambitodei recenti lavori di adeguamento dell’edificio a sede musealeed è fruibile, con un percorso nel percorso, all’internodell’allestimento espositivo che si inserisce nelle dodici saledel Palazzo, rispettandone architettura e decori.
Il Museo è dedicato a Privernum, città che fu volsca epoi romana, e accompagna il visitatore a scoprire le piùantiche fasi di vita del territorio, dall’età protostorica alnascere e alla vita della colonia romana, fondata nel tardoII secolo a.C. nel cuore della piana dell’Amaseno.La collezione esposta è ricca e le novità archeologichesono tante.
PRIVERNO
Oltre mille oggetti, fra mosaici, statue, ritratti, iscrizioni, terrecotte,ceramiche da cucina e da mensa, decori architettonici e tanto altroancora, accompagnati da un efficace apparato didattico, sono ‘messiin mostra’ per raccontare frammenti di storia e ricomporre l’immaginedi Privernum antica, plasmata nei variegati e molteplici aspetti diquella che fu la sua vita cittadina dal II secolo a.C. a tutta l’etàromana.L’elevato tenore dell’edilizia pubblica si materializza soprattuttonel sontuoso decoro marmoreo del foro e del teatro, con statue eritratti della famiglia imperiale - di Claudio, di Livia, di Tiberio, diGermanico, di Agrippina, di Nerone fanciullo, di Domiziano - chesi assommano a preziosi elementi architettonici in marmi pregiati.Raffinati mosaici policromi di stampo ellenistico sono invece gliautorevoli testimoni del lusso delle antiche domus patrizie: fraquesti fa spicco una lunga soglia che si snoda per quasi cinquemetri a illustrare un paesaggio ambientato in Egitto, lungo il fiumeNilo. È un’opera di straordinario pregio artistico che, grazie a unsapiente gioco a incastro di minuscole tessere dai colori ora tenuie ora vivaci, offre un vivace spaccato di tutta la brulicante emultiforme vita lungo il grande fiume, con il suo ambiente palustre,la sua fauna e la sua flora che accompagnano curiose vignetteanimate da Pigmei.
17Il Museo Archeologico PRIVERNO
MUSEO DELLA MATEMATICA “Emma Castelnuovo”Palazzo Gallio, Parco di San MartinoSP San Martino 10 - 04015 Priverno (LT)tel 0773 904601, fax 0773 904973
Palazzo Gallio di San Martino
Parco di San Martino
Il Museodella Matematica“Emma Castelnuovo”
nel Parcodi San Martino
metà strada fra Priverno e Fossanova siestende il Parco di San Martino, una
splendida tenuta di oltre trenta ettari a naturaprevalentemente boschiva, con querce da sughero,pini domestici, cerri, macchia mediterranea e radurea prato, tutta percorribile attraverso un sentieronaturalistico attrezzato con un percorso ginnico, areedi sosta e di gioco.Al centro del Parco si erge un palazzo rinascimentaleoggi conosciuto come ‘Castello di San Martino’, main realtà fatto costruire intorno alla metà delCinquecento dal cardinale Tolomeo Gallio, segretariodi Stato del Pontefice Gregorio XIII, come suaresidenza di campagna.
Il palazzo Gallio, nelle sale del piano terra, ospita ilMuseo della Matematica “Emma Castelnuovo”, unastruttura espositiva completamente rinnovata nel 2014con un percorso didattico che, all’insegna delle parolechiave: scoprire, capire e dimostrare, accompagna ascovare la presenza della matematica nella realtà.Nel Museo, la matematica è intesa come:“il giocattolo più grande”, “il miglior modo per allenarela mente”,“il presupposto per comprendere aspettidifferenti in modo semplice, sintetico e unificante”.E così si possono scoprire i sistemi di numerazione,sia esistenti, sia nuovi e più efficienti. E si puòscoprire, riprodurre e dimostrare in modo sempliceche la curva visibile sulla superficie del latte in unatazza, studiata da Leonardo, è presente nella formadelle foglie, dei fiori e nel movimento apparente deipianeti.L’offerta didattica del Museo è integrata dai Laboratoridel Parco che propongono, in modo diversificatoper i tre cicli scolastici, attività stimolanti e originali:gli origami, le curve di inviluppo, la Caratteristicadi Eulero nei poliedri in tre e in più dimensioni, ilPiccolo Teorema di Fermat e tanto altro ancora.
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Il borgo diFossanova
‘attrattore culturale’del Lazio
pochi km dal centro storico di Priverno,lungo il fiume Amaseno, sorge il suggestivo
borgo medievale di Fossanova, tutto racchiuso nellaaffascinante cornice architettonica di uno dei piùgrandiosi complessi monastici cistercensi d’Italia,costruito a cavallo fra il XII e il XIII secolo.Il borgo accoglie turisti e visitatori in un’atmosferamagica, quasi surreale.Appena varcato l’ingresso ci si trova immersi inuno scenario d’altri tempi, incorniciato dallemaestose architetture che si impongono con leloro forme gotico-cistercensi esaltate dal candoredella pietra calcarea di questi luoghi. È un tuffonel Medioevo reso ancora più attraente da quellaquotidianità di vita che oggi serpeggia in ogniangolo del monastero.La chiesa abbaziale, insieme al chiostro e alcomplesso più propriamente monastico, rivive lesue funzioni spirituali; gli antichi edifici che le fannoda contorno, riplasmati con rispetto e discrezionein chiave moderna, ospitano strutture ricettive:abitazioni, ristoranti, bar, botteghe e un piccoloalbergo che offrono momenti di ristoro e relax.Non mancano luoghi di cultura: l’Infermeria deiConversi è ora un Auditorium per concerti, convegnied eventi e la Foresteria per i Pellegrini ospita unMuseo Medievale che racconta importanti paginedi storia del Medioevo di questo territorio.
La Regione Lazio, nel 2006, ha identificato inFossanova, per l’eccellenza del suo patrimonioarchitettonico, storico e artistico, uno dei grandi‘attrattori culturali’ del Lazio, inserendo il borgo inuno strategico programma di valorizzazione turistico-culturale, perché possa porsi “come uno dei volaniper la crescita economica e culturale di tutto ilterritorio regionale”.
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FOSSANOVA22
MUSEO MEDIEVALE DI FOSSANOVAAntica Foresteria Cistercense04015 Fossanova di Priverno (LT)telefax 0773 [email protected]
Il Museo Medievale
L’Auditorium
Il MuseoMedievale
a Fossanova
l Museo, aperto nel 2001, è stato pensato per unMedioevo che fosse nel Medioevo e così ripropone
momenti di vita medievale in un suggestivo contornodel Duecento offerto dall’antica Foresteria cistercensedi Fossanova, un unico, grande ambiente, che siimpone aulico e maestoso al pari di tutti gli edificidell’abbazia.Il percorso museale inizia con un secondo atto dellastoria di Privernum e racconta dei Privernati che aglialbori del Medioevo cominciarono a riplasmare illuogo e gli spazi che erano stati della città romana pertrasformarli via via in un nuovo abitato che finì poiper chiamarsi Piperno.È una pagina di storia tutta nuova, che ha appenainiziato a riemergere con gli scavi più recenti dell’AreaArcheologica ma che già appare ricca di scorci importantiche si possono cogliere e ammirare attraverso i tantimateriali del vivere quotidiano e, soprattutto, nel ricco
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FOSSANOVA Il Museo Medievale24
apparato di sculture e pitture, esposto con grande suggestione, cheapparteneva all’edificio ecclesiastico che fu la cattedrale medievaledell’antica città di pianura.Accanto a corredi funerari e ceramiche della vita di tutti i giornicon una gran quantità di brocche, bicchieri, piatti e resti dei pastidi allora, si impone il sontuoso decoro liturgico della chiesa.Pilastrini, capitelli, architravi e mensole della sua recinzionepresbiteriale di IX secolo, plasmati in una grande e tipica varietàdi intrecci floreali e viminei, fanno da contorno al cloudell’allestimento: l’affresco con la Vergine Orante e Regina.Un prezioso dipinto di XI secolo che ornava la base dell’altaremaggiore proponendo la Madonna, in una maestà regale di stampobizantino, accompagnata da due offerenti e dagli arcangeli Michelee Gabriele.Il percorso museale, da Privernum, conduce poi a Fossanova, allearchitetture del complesso abbaziale e alle consuetudini di vita deimonaci cistercensi.Gli edifici monastici sono riproposti in grandi ed eloquenti acquarelliche ‘spaccano’ i muri per mostrare la vita che vi pullulava all’internoe sono accompagnati dall’esposizione di oggetti del vivere quotidianoe di elementi preziosi e carichi di significato dell’originario arredoliturgico della chiesa abbaziale.
da vedere
1. Chiesa di San Nicola2. Chiesa di Santa Maria del Suffragio3. Palazzo Comunale4. Duomo di Santa Maria Annunziata5. Palazzo Valeriani-Guarini-Antonelli MUSEO ARCHEOLOGICO6. Palazzo San Giorgio7. Porta Napoletana8. Chiesa di San Tommaso9. Palazzo del Vescovado10. Chiesa di San Giovanni11. Chiesa dei Santi Cristoforo e Vito12. Chiesa della Madonna della Stella13. Via Gallo14. Porta San Marco15. Palazzo Zaccaleoni16. Mura medievali17. Chiesa di San Benedetto18. Chiesa di Sant’Antonio Abate
passeggiando per Priverno
da gustare
Fra le specialità gastronomiche di Priverno il posto d’onorespetta ai carciofi e alla mozzarella di bufala, assolutamenteda non perdere insieme alla bazzoffia (zuppa di verdure), allabufaletta al coccio e alla falia, che è un pane/pizza davvero speciale.
eventi e manifestazioni
a febbraio: Sagra della falia e broccolettia marzo: la prima settimana è dedicata a San Tommaso d’Aquino,
patrono di Priverno, morto a Fossanova il 7 marzo 1274a maggio: Sagra agroalimentarea Pasqua: Processione del venerdì santoa giugno: Palio del tributoad agosto: Processione della Madonna di Mezzagosto
Festa medievale a Fossanovae per tutta l’estate:I venerdì culturali - attività, eventi e spettacoli nei Musei
info, contatti, news
Musei Archeologici0773 912306 - 938006 - 911087Comune di Priverno, Ufficio Cultura0773 912511Pro loco3333832260 – 3398486695musarchpriverno@libero.itwww.musarchpriverno.itwww.privernum.itwww.priverno.it
il centro storico di Priverno
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MUSEIPRIVERNO
COME ARRIVARE
In auto:• Autostrada A1:
uscita Frosinone > SR 156 dei Monti Lepini, direzione Latina> Superstrada per Terracina > Uscita La Fornace (per Priverno)> Uscita Sonnino (per Fossanova)
• Via Appia, al km 85 > SP Marittima II, direzione Abbazia di Fossanova - Priverno• SR156 dei Monti Lepini, direzione Latina-Frosinone
In treno:• linea Roma-Napoli, stazione Priverno-Fossanova.
Treni regionali in partenza, ogni ora, dalle stazioni di Roma, Napoli e/o Minturno
Il servizio regionale Cotral e/o quello locale Satline collegano, in coincidenza dell’arrivo/partenza dei treni, la stazione di Priverno-Fossanova conFossanova e Priverno.Su prenotazione e per gruppi di almeno 20 unità, la Società Satline garantisce un servizio di navetta per il collegamento dei diversi poli museali(info 0773-904536).
Finito di Stampare Bari, 2014