per un'analisi del gruppo coresidente nella sicilia moderna: il caso di noto nel 1647
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FRANCESCO BENIGN
Premessa
L'allargamento delle indagini di storia della famiglia almeridione d'Italia ha prodotto negli ultimi anni una precisaconsapevolezza della complessità, molteplicità e variabilitàdei ripi di gruppo coresidente - e a fortiori di famiglia -presenti storicamente in questa realtàr. Dalte ricerche diGérard Delille ai recenti sforzi di sintesi prodotti da Giovanna
nettezza specifiche peculiarità zonali, in significativo accordocon le indicazioni emerse per la penisola iberica dal congressohispano-luso-italiano di Barcellona del rgg72. In quell'occa-sione R. Rowland ha sottolineato con forza I'esigenza di ab-bandonare i confini nazionali come linee di delimita zionedelle aree di ricerca per la storia della famiglia. Al loro postoegli ha suggerito di incentrare I'analisi sulle variabili regionali,le uniche che mostrino correlazioni significative, e che ren-dano perciò possibile la formulazione di modelli3.
Adottando questo punto di vista il meridione d'Italia ap-pare come un insieme di varie regioni: storicamente diviso intre regni, con una storia solo in parte comune (Napoli, Sicilia,Sardegna), esso è composto da aree socioeconomiche, etno-linguistiche e geopedologiche dissimili. Aree che, oltreturro,spesso non coincidono con le ripartizioni amministrative sto-ricamente definitesi. a ancor più che la variabilità nellospazio è forse opportuno sottolineare la variabilità nel tempo.
PER UN'ANALSI DEL GRUPPO CORESIDENTE NELLA SICILIA MODERNA
e due panocchie meridionali italiane possono mostrare gran_di differenz? in tu*e le principali variabili demografiche o distruttura della famiglia, può accadere che i dati di una me_desima parrocchia evidénzino un elevato grado di varia_bilità di quegri stessi indici nel rempo. Del tu*o condivisibileappare perciò l'osseryazione di G. Galasso che tale varietà evariabilità lasci trasparire il carattere composito e ra com_plessa stratificazione diacronica e strutturale della societàmeridion alea.
L'esigen za di tenere ferma questa prospettiva non puòtuttavia impedire di cogliere alcune tendenze che si vannodelineando per quanto riguarda la composizione del nucleocoresidente- Le statistiche ottocentesche indicano, come Bar_bagli ha mostrato, ra compresenza nellltalia meridionale didiversi tipi di struttura del gruppo domestico ma ner quadro diun dominio compl ssivo morto evidente della famigria nu_cleare. Appare chiaro come lungo tutto il secolo scorso e finoai nostri giorni essa fosse più diffusa al Satl'Italia centrale ma anche a quela del ;:[ i:H|ffj::notare come una simile contrapposizione si riscontri neila pe_nisola iberica. come sottolinea Joao Arriscado Nunes, èpossibile per il portogallo individuare due grandi regioni:nell'area atlantica a Nord di coimbra gruppi coresidenti distruttura compressa sono più frequenti, mentre ar sud rehouseholds nucreari appaionì predominanti5. Le ricerche di R.Rowland conducono alla stessa conclusione per l,insieme dellapenisola iberica: negli urtimi due secori, la percentuale dihouseholds complesse era nelle regioni settentrionali chiara-mente maggiore che in quelle meridionali.
una volta stabilita la maggiore diffusione del gruppodomestico nucreare nelle regioni meridionari a"ilu ^plniloru
italiana - così come di quella iberica
- resta da verificare _in ogni singola realtà tale prev arenza sia il frutto diun'evoluzione recente, ovvero se, e in che misura, essa costi_tuisca un ffatto di lungo periodo.
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PER UN'ANALISI DEL GRUPPO CORESIDENTE NELLA SICILIA MODERNA
1. caso della Sicilia
Le ricerche sulla sicilia della prima età moderna condotteda H. Bresc indicano una chiara preval enza del gruppo dome_stico nucleare, un radicato costume neolocale, una scarsissimaprofondità generczionale, specie maschile.. In particolare,I'analisi del censo della Kalsa, un quartiere di palermo, con-sente di osservare come nel 1490 su g2g fuochi solo 14fossero composti da due coppie coresidenti e solo uno da tre:"la corésidence
- scrive Bresc - au sein de la famille ouentre couples amis et alliés , apparaît comme une marge ex-trèmement étroit". La prevalenza di uno schema sempúce difamiglia si accornpagna però, osserva Bresc, ad una significa-tiva disponibilità ad allargare il nucleo coresidente accoglien-do fratelli, sorelle e nipoti di entrambe le linee. sottolineatacon grande evidenza è la "tonalità cogn atica" che percorre lafamiglia siciliana . La ricorrente presen za di no*i propri dibattesimo attribuiti secondo la linea femminile e I'altà p"r""n-tuale di uomini che lasciano la moglie come erede universalesono tutti precisi indizi della rza dellaparentela acquisita. Inbreve, Bresc ci descrive un mondo dove la famiglia è nuclearee bilaterale, la residenza neolocale, I'esogamia diffusa, i le_gami collaterali prevalenti.
I dati disponibili per i secoli successivi, pur nella loroframmentarietà, sembrano confermare sostanzialmente questeindicazioni.
In un mio lavoro su un paese di nuova fondazione. pa-ceco, ho messo in luce come la percentuale di gruppi dome-stici a struttura nucleare tra 1l 1623 ed il 1747 non sia stata maiinferiore all'S rvo; viceversa gli aggregati domestici complessi(estesi e multipli insieme) non superavano mai nello stessoperiodo 1l 9vo7 . Le ricerche su altri centri di nuova fondazionecondotte da T.Davies giungono alle stesse conclusionis. poichétuttavia i paesi di colonrzzazrone presentano caratteristichesociali particolari, essendo luoghi di raccolta di déracinés le
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cui miglie nucleari possono essere considerate un dato resi-duale, qualcosa come una zattera superstite d o un naufragio,
che vengono via via emergendo da studi recenti indicanoun'uguale prevalenza dep.a famiglia nucleare anche in cen diben più antica origine: è il caso di B afranca, già conosciutadai Romani col nome di calloniana, nel 16g 1; ovvero diButera ed Acicastello nel 174ge.
Tutti questi dati derivano tuttavia da una fonte fiscale iriveli di beni ed anime ara quale è possibile imputare diversepossibili distorsioni, più o meno dello stesso tipo di quelle chesempre inficiano le documen tazioni di carattere fiscare. sipotrebbe ad esempio obiettare che, essendo la famiglia nuclea-re in sicilia la cellula di base dell'imposizione fiscale, I'imma_gine offerta dai riveli, per ragioni di uni rmità o di comodità,tenda a separare artificialmente i gruppi coresidenti. E tuttaviaalcuni primi controlli da me effettuati s* un registro di statusanimaru una fonte invero molto rara in Sicilia
- relativo
censimento effettuato nel 1g31 nella città di Acireale offro_no indicazioni concordantiro: a dispetto della varietà di fontiutrlizzate e pur tenendo conto del carattere li itato dei son-daggi, l'rndicazione di massima pare univoca: il gruppo do_mestico nucleare risulta in sicilia una realtà prevalarte nonsolo nell'800 ma anche durante I'intera età moderna. Detto ciòmi è p so interessante verificare in un caso specifico, quellodi Noto a metà del '600, non solo e non tanto questa caratte_ristica quanto alcune altre indicazioni emerse dalle ricerche diBresc. i sono soprattutto chiesto che ruolo svolge in uncontesto siffatto I'estensione del gruppo domestico, I'accogli-mento in casa di parenti in aggiunta al nucleo semplice dellacoppia con figli.
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PER UN'ANALISI DEL GRUPPO CORESIDENTE NELLA SICILIA MODERNA
2. Descrizione della fonte
La fonte che ho utrrizzato merita qualche cenno preli_minare. Si tratta di un rivero di frumenti reratrvo a Noto, po_polosa città demaniale (12.000 abitanti) delra sicilia sud_orienrale, nel 1647t'. A differenza dei già citati riveri di benied anime, censimenti periodici della popolazione, qui siamo difronte ad un rilevamento che mira - in un momento eccezio-nale, la ben nota carestia del 1647
- ad offrire un qua odella popolazione cittadina e delle risorse alimentari su cuipuò contare. si tratta di una misura che fa parte delle abitualidisposizioni annonarie adottate dalle università siciliane insimili frangenti, già in passato (1 636) praticata a Noro e daqualche decennio (1622) posta in atto annualmente nel vicinocontado ,di odica.
L'ordine di predisporre il rivelo, emanato stavolta dalvicario per il val di Noto, marchese di spaccaforno, prevedeche ogni c ofamiglia dichiari nominativàmente le persone asuo c co con l'indicazione del rapporto di parentela o dellacondizione di servo. Il capofamiglia è tenuto ad indicare inol_tre la quantità di cereali posseduti. i è parso che questo tipodi fonte, da me utirizzata per un'indaginè sule note rivorte diquegli anni, si presti anche ad un'analisi del gruppo coresiden_te. con alcuni evidenti vantaggi: quello di offrire un controllodelle indicazioni emerse dai riveli di beni ed anime; quello dinon essere una fonte stricto sensu fiscale; quello di offrireindicazioni sul gruppo coresidente per così iire "marginal_mente" rispetto allo scopo per cui era stato predisposto il ri-levamento e cioè conoscere il numero delle bocche da sfam ein rapporto al frumento esistente in città. sintesi, con uneffetto di distorsione suile informazioni relative al gruppocoresidente presumibilmente minore.
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3. Struttura degli aggregati domestici
La distribuzione degli aggregati domestici per nu ero dicomponenti offre una prima conferma delle indicazioni desun_te dai riveli di beni ed anime, che per i secoli dell'età odernadanno un tasso medio generico di fuoco della popolazionesiciliana oscillante fra poco meno di 4 e poco più di 5r2. ANoto il valore è particolarmente basso (3,9 I ) e i fuochicomposti da 5 membri o meno costituiscono più dei 314 deltotale.
L'utllizzazione dello schema - Laslett permette di osser_vare come anche qui la stragrande magg ioranza dei fuochi
distribuzione degli aggregati domestici secondo il numero dei componenti
N. Componenti N. Aggregati Vo Sul totaledegli aggregati
Vo Sul totaledegli abitanti (1 1.641)
I2aJ
45
678
910llt213
t415
I6l7l8l9
Totale
21752653147939930718311239l7
8
7,6418,52lg,g016,9614,0410,906,443,941,370,590,290,140,140,140,030,07
0,03
100,00
1,969,03
13,9316,4577,1315,9211,007,693,011,460,750,410,440,480,120,26
0,16
100,00
444t2
I2840
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irric(
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NC
PER UN'ANALISI DEL GRUPPO CORESIDENTE NELLA SICILIA MODERNA
(72,18v0) è ricon ucibile alla struttura nucleare. Bassa risultainfatti la percentuale dei nuclei domestici estesi (9,36vo ) eridottissima quella di famiglie multiple. va inoltre osservarocome' tra i nuclei domestici semprici, quelli costituiti da vedo-ve con figli sopravanzino abbondantemente (13,62vo) i nucleiqomposti da vedovi con prole (2,25Vo).
come è stato osservato da Giovanna Da olin proprionella scheda di presenta zione di questo convegno uno deimeriti della tanto nota quanto discussa tipologia di Laslettappare quello di co sentire compara ziom nella distribuzione
Aggregati domestici Popolazione
coresidenteN.Vo Popolazione
llalb
Totale parziale2a
22b2c
Totale parziale3a
33b3c
3dTotale parziale
4a44b
4c
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5a
5b55c
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Totale parzialeTotale
2
22622834
193
45272
3601239
64387
20s0115
52
6633
2662
l8I2
I
242840
0,071,95
9,02
l,7g6,79
1,59
9,5712,6743,62))5
13,62
72,19
4,041,93
2,32l,169,36
0,07
0,63
0,03o,070,03
0,84100,00
2
226
228
96
740119
955722
6061
216136r8360
626226338200
1390
l0134
9
t612
181
11.114
0,01
2,032,05
0,96
6,65
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8,596,49
54,53
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75,22
5,632,O3
3,04l,7g
12,50
0,091,20
0,09o,l40,101,62
100,00
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PER UN'ANALSI DEL GRUPPO CORESIDENTE NELLA SICILIA MODERNA
degli aggregati domesti i fra differenti srrati e gruppi sociali.La fonte qui utilizzata non consente di rilevare con precisionei vari ceti sociali; si è potuto però scompoffe la precedentetabella in due, distinguendo fra chi ha dichiarato una qualchequantità di frumento e chi no.
giata che dichiara di essere riuscita a mettere da parte unaqualche, sia pur limitata, riserva alimentare, si osservano va-riazioni significative nella distribuzione degli aggregati dome-stici. Va notato come questa parte della popolazione sia unaminoranza (17 ,l4%o).
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t78
39
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65
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303132625
t71,2
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3,57
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l,6g8,2r2,r0
12,00
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45,26
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16,84
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1,68
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l7t722
158
20
200r30
1003
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1255
l19105
15
69
368
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8
t265
190s
0,89
0,89
1,15
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1,04
10,49
6,82
52,65
0,62
5,7J65,87
6,24
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19,31
2,36
o,47
0,62
3,4t100,00
Totale parziale2a
2b2c
Totale parziale3a
3b
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3dTotale parziale
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4dTotale parziale
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Totale parzialeTotale
6
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Aggregati domestici Popolazione
coresidenteVoPopolazione
N.
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nfr
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PER UN'ANALISI DEL GRUPPO CORESIDENTE NELLA SICILIA MODERNA
numerose (16,84vo) e cresciute in numero sono che le mul_tiple (l,68vo). Diminuisce invece la percentuale dei solitari(3,52vo) e delle vedove con prole a carico (6,3 rvo). come sipuò desumere dalla seguente tabella, tra la aggioran za dellapopolazione (82,867o) che non rivela frumento la distribuzio-ne degli aggregati domestici presenta invece solo un 7 ,g6vo di
miglie estese e uno 0,67vo di multiple mentre le vedove configli a carico costituiscono Il r5,09vo dei fuochi.
L'indicazione di tendenza che questi primi dati suggeri-scono è quella di una conerazione tra disponibilità di risorsee complessità del nucleo domestico. un punto che merita diessere approfondito.
lalb
2
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26
r5435
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Totale parziale2a
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Totale parziale3a
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Totale parziale5a5b5c
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Totale parzialeTotale
Aggregati domestici
N. Vo
Popolazione
coresidenteToPopolazione
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alla disponibilità di risorse.
Non è certo la prima volta che all'interno di una stessacomunità si osserva una differente distribuzione dei tipi diaggregato domestico nei diversi gruppi sociali. oltre ai dati di
a pigionali e mezzadri, esistono indic aziom in tal senso peruna realtà molto più simile a quella siciliana, la puglia; lericerche di Giovanna Da olin hanno mostrato come a Ceri-gnola nel 1742 ed a Turi nella prima metà dell'Ottocenro,mentre la maggioranza della popolazione viveva in famigliesemplici, nobili e benestanti preferivano in misura maggioreaggregati domestici co lessi'3.
disponibilità di risorse siano correlate ho assunto che laquantità di grano rivelato sia una spia, certo imprecisa magrosso modo attendibile, del reddito. Data per scontataLa soloparziale veridicità delle dichiara zioni si può comunque presu-mere che, nello specifico contesto in cui il rivelo fu redatto ein un clima di comprensibile pressione sociale, il possesso difrumento possa essere considerato un indicatote,, tozzo epperòefficace, del reddito familiare. Ciò soprattutto se si tiene contodella vocazione economica della città, centro di una vasta areadi produ zione cerealicola.
Sulla base di questa consid erazione ho tentato di correla-
distribuzione di quegli aggregati domestici che li rivelino en-trambi. La seguente tabella illustra taie correlazione.
Come si può osservare, il frumento dichiarato dall'insie-me dei nuclei domestici qui presi in considerazione (che sono11 9,37o dei fuochi netini) è pari all'S r,6vo del totale del fru-mento rivelato in città. I servi dichiarati sono viceversa 500 su527 , 1l 94,8vo: in pratica restano fuori da questo quadro solo
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Po,vitu
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n
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Aggregati domestici Servi Frumento posseduto
N. Salme % SalmeN.
Toiale parziale2a
2b2c
Totale paruiale3a3b
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3dTotale parziale
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Totale parzialeTotale
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:o:| 0,313 1,73
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100,00
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pochissime citelle, cui è toccata la non invidiabile ventura divivere a carico di famiglie ch non paiono avere più risorsesufficienti. Detto ciò, un dato emerge con evid enza: neppuretra questi 265 fuochi privilegiati il numero delle famiglie **-plesse, pure cresciuto in percentuale, si avvici na aquéno dellefamiglie semplici. Queste ultime, che sono il 51 ,6gvo,tengonoa carico poco meno della metà dei servi e circa un terzò delfrumento rivelato. Si deve però osservare che nella distribu_zione del frumento incide notevolmente la prese nza di treaggregati multipli (fra cui due case nobiliari) di grandi produt-tori di grano, che da soli rivelano un terzo di tutto il frumento.
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le che mostri una tendenziare, ma non univoca, preferenzaperla coresidenza è quello costituito dal ristretto nume di nobilie proprietari terrieri. Non sembra perciò potersi affermare chela famiglia complessa (e meno che mai la multipla) sia stataa Noto anche solo una struttura ideale per la maggior anzadella gente, qualcosa di desiderabile ma ben di cilmente rag-giungibile. certo, se vivere in un aggregato domestico com_plesso significasse di per sè vivere della propria terra,contan-do sul proprio lavoro e spendendo il proprio reddito, ciò sa_rebbe indiscutibilmente vero: ma questa è solo la tr izionaleaspirazione di antico regime all'autoproduzione ed all'autocon-sumo. Al contrario, anche nelle sce di artigianato.ricco, chepotevano sostentare garzoni e mettere da parte riserve di
La correlazione tra fa iglia complessa e livello di redditopare perciò solo parte di una più generale e molto più nettacorrelazione: quella tra un certo livello di gr dezza dell'ag-gregato domestico e reddito. I dati non lasciano margini didubbio: i gruppi domestici che comprendono oltre l0 compo-nenti e che costituiscono solo 11 4,r2vo della popolazione di-chiar o infatti il 55,7lvo del frumento della comunità; e,ancora più chiaramente, i 174 componenti (di cui 62 servi) dei12 nuclei familiari composti da oltre 12 membri rilevano il44,06Vo del grano dichiarato.
uesto punto merita attenzione. Nelle società di anticoregime esistevano precisi limiti demografici ed economici al-I'allargamento del nucleo familiare. vi era infatti, com'è noto,una fase critica nel nucleo di vita familiare, prima cioè che lacrescita dei figli assicurasse una moltiplic azione della forza-lavoro, in cui una pres enza elevata di figli piccoli squilibrava
rio" di famiglia è il risultato di profondi mutamenti demogfici ed economico-sociali prodottisi negli ultimi due secohtai a
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numerosi era costituit a da benestanti proprietari, talvolta no_bili, comunque possessori di un titolo stabile di occup azionedella tena.
5. Significato dell'estensione della famigtia
In società mediteffanee come quelra siciliana caratteriz-zate dalla prevalenza della famiglia nucleare, ur gruppo co_residente numeroso significa essenzialmente o una famigliacon molti figli o una famiglia estesa, e cioè che accoglie altriparenti. Nel caso di membri adulti, in particolare, taie acco_glimento può assumere diversi signifióati. In certi contestiesso pug ad esempio avere una funzione anticiclica. Riequi_librando il r porto tra produttori di reddito e consumatorisbilanciato dalla presenza di bambini, I'aggiunta di parenti
ulti consentirebbe di superare meglio la succitata difficilefase del ciclo di sviluppo miliare. così, una famiglia nu_cleare diverrebbe per alcuni anni estesa o perfino multìpla perpoi tornare nucleare a seguito della .r.r.itu dei figlirs.
Tale schema però non sembra ad,attarsi alla fàmiglia si_ciliana, almeno nelle aree dominate dal sistema produttivo ce-realicolo latifondistico. si sa infatti che la produzione granariaestensiva è tradizionalmente una coltivazione arrda, che ri-chiede lavoro umano solo in pochi periodi dell'anno, nei qualiperò è intenso. Su base annua si osserva perciò una chiarasottoutilizzazione della forza-ravoro. Da qui viene la comple_mentarietà del latifondo col microfondo, piccoriss tmi pez)i diterra posseduti liberamente o in enfiteusi dai contadinì preva_lentemente per il proprio fabbisogno familiare. Da qui, inoltre,discende anche la restrizione al solo versante maschile dellapopolazione del lavoro nelle distese cerealicole, con impor_tanti conseguenze sur piano demografico e sociare.
Date tali condizioni, ne['economia della famiglia sici-
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PER UN'ANALSI DEL GRUPPO CORESIDENTE NELLA SICILIA MODERNA
e punto di riferimento il lavorodi un singolo nucleo famitiare sà hce; menffe per prenderepiù terra a livello occorrevano accordi, amrcizia e areanzapiuttosto che coresidenza.Il significato fondamentale dell'esfensione del nucleo
miliare in tare contesto appare dunque di altro segno.Tornando a prendere in consi derazione il caso di Noto ilprimo elemento che va rtmarcato è la conferma di una co_stante che caratterizza tutti i dati siciliani: l,assenza o rarità diprofondità generazionale maschile, un tratto essenzialmente
legato a c ia vivente col propriofigfio di st,ultimo è, come si èvisfo, , nel caso di estensione ascen_dente, anche I'accoglimento di maschi vedovi di entrambe lelinee è raro. A Noto, a fronte di soli 5 padri due suoceri e unozio del capofamiglia conviventi, si possono cont are ben 64madri, 7 5 suocere, 12 zie e perfino due nonne. evidentecome I'accoglimento di parenti, nel rivolgersi preferibilmentea donne, sia aperto equanimemente ad entrambe le linee pa_rentali, rufforzando l'impressione di quela ,,tonalità
cognatica,,cui si accennava e che sembra carattenzzare lasocietà siciliana.
Non diverso è il quadro per ciò che concerne 'estensionecollaterale e discendente. A fianco di 32 fratelli celibi dercapofamiglia convivono 36 sorelre, 35 tracognati e cognate epochissimi (3) cugini; 86 nipoti, 4 nuore e due generi com-pletano il quadro. A conferma dell,indicazione di Bresc per cuiin Sicilia I'estensione del nucleo domestico a parenti maschiprivilegia collaterali e discendenti ceribi, ,,frères
et neveux_o0méme de cognats-et le pracement de fils adoptifs,,ro.
In generale, dunque, il significato dell,estensione delgruppo coresidente sembra essere in sicilia prevalentementesolidaristico.
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Anche se '
gruppo domestico costituisce la parte piùpercettib'e ed alro stesso tempo la più strutturante de',univer_so fam'iare esso non ricopre ovviamente nè, ra totarità dellerelazioni p entari nè meno ancora la totalità delle rerazionisociali dei s oi membrirT. I muri di una casa non coincidonocon i confini dei mutui diritti e doveri, delra solidarietà edell'affezione. Sarebbe dunque errato considerare la mancahaccoglienza di un parent. fl un uggr.gato domestico comesegno di totare mancanza di sohaa.Ieti Tuttavia i dati chevengono emergendo per la Sicilia segnalano la d,ebolezza diquegli' spezzoni di famigtia che, ,,";il da una morte, nonvengono ricoverati "sotto lo stesso tetto,,. Si tratta per lo piùdi vedove, spesso con prole, che tutte re fonti, quantitativecome qualitative, riconoscono essere tra re fasce sociali piùsofferenti. La man canza di un reddito maschile da ravoro
f#" quesri nucrei familiari ai liverti più bassi della scara
piuttosto beners; ma più in generale un rapido sguardo aileliste di poveri delte uiiversird siciliane ne offre chiara p va.tali casi può divenire difficile un"rr" rposare una figl ia: a
con età maggiore di 23 anni che convivev o con la madrevedova erano in percentuare tre volte più numerose di queleviventi in una famiglia nuclearere.In conclusione, i dati qui presentati confermano Ie indi_cazioni provenienti dai riveti di beni ed anime: il gruppocoresidente risulta costituito prevarentemente su base nuclea_re' così come in pugria ed in parte derta Spagna meridionaletale prev arenza appare regata ad un sistema socio_produttivoincentrato sul latifondo clerealicolo, su'a scarsa presenza di
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piccola propriet appoderata, sur concentramento della popo_
Confermandomoderna, questi dar siti per la prima età
cato costume neolo ersistere di un mar_
renrali, in sintonia con alcuni trattid.l ;ffi"nT J:"i:nT;Delille per la pugria. L'anuriri det,esterrriorr" del gruppo do_mestico consente infine di affermur" .rr", nel quadro di unaconelazione di massima esistente ezzadell,aggregatodomestico e livello di reddito, il to dell,accoglimentodi parenti ner nucreo familiare risulta essenzialmente soridari_stico' Tutti gri elementi conoscitivi a dispos izione indicano
questo punto di vista non sembra possibile sottovalut l,im_portanza della coresidenza.
Norn
Il testo di questo interventoin forma più àmpia n i aspetti di una tematica che,famíly in the eirty saggio The Southern ltalían"Continuity and cha of c'oresidential models, inna, in pitr parti mooi rp' 165-194; vedilo nella version"lruriu-
ta su "Meri diana,,, lggg, n. A, pp. ZS_et.2 G' Derilre , Fam,re et propriét!, da3s re Royaume de Napres (xve_xlXegli, Sotto lo stesso tetto. Mutamenti della
ogna 1984; M. Barbagli, Sistemi dip. 80- 127 ; o oi y: r*t,^r1,",)kl';:#:;:i,t;,",,t;ni:f,:
I u s o - i tar i an o d i Dem o gr ar i a flTll] ffi :i, :;:T;:;:;;i, i,',Tr'i{ 1;;"n o -3R. Rowrand, sistemas matrímoniares en ra peninsura iberica (sigtos
!!j,i'{i,:,:::^:',î:;:,:;,:1,;:Xr{i,t"r*7;i"í*,'í,Ji,e r ro.naaaj d" !;,"._
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Inentrambi i casi ra percentuare di gruppi domestici compressi è trascurabile.rr Archa in luce 47. La fonte è stataersità di rche su Noto antic.a,
986_87.12 M. Aymard, s.iciria:.sv,uppo deyografico e sre dffirenziazioni geo_grafiche, in Demog,afia storico, u'Juruor p."sóri, notogna 1975, pp. 195_226.13 G. Da Molin, Strutture famitiari. cit.
15 G' Levi' centro e periferia o stuto assoruto; tre saggi su piemonrce Liguria in etò moderna, forino pp. l0l_140.16 H. Bresc, La famille, cit., p. 193.17A' Bursiè'", p2!!:-r!! tworogie des formes d,organisation domestiquede I'Europ, *ídrrr, (xvr-nx"'ireri,u), in ,annuL,
É'.s.c.,,, 19g6, p. 640.
le Parrocchia di S. Maria di Mirite, o, status animarum. cit.
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