la popolazione siciliana del seicento

19
t I I ll GIUSEPPE RESTIFO I.A POPOLAZIONE SICILIANA DEL SEICENTO I La tradizione degli studi di demografia storica in Sicilia s'è consolidata nel ..-p..o,.i1p.oco piìr d'un secolo, attorno a-tre grandi punti fermi: gri studi ge- nerali di Beloch e Maggiore P9ryi di fine otto-cento, e quello di,{ymard, rL lizzato ormai venticin(ue anni fa. otto anni fa infine Lànghitano, con uriac- curata analisi dei dati di riveli, numerazioni e censimenti aompiuta sul lungo periodo 1569-1867, ha portato un norevole contributo di puntualizzazioie dei dati riguardanti la popolazione siciliana. Tuttavia nell'ultimo quarto di se- .:lo 1. questi studi generali si sono afifiancate diverse ricerche dèttagliate su singoli punti dell'area regio-nale, che hanno cercato di gettare fasci di i,r.. r,rl- la reale dinamica demografica isolana. Alcuni di questi saggi s'incentrano sul Seicento. ., ..In so.ttgfo.ndo il principale problema storiografico riguarda il modo in cui il "mondo" siciliano, che nel '500 s'era fatto àpieno", iiesca ad affrontare la crisi del Seicento. Lobiettivo delle ricerche è staìo sempre quello di affiancare il rinvenimento delle fond primarie ad elaborazioni rp..ifi.h. correlate a qyltt" era srato delineato dalle prime opere generali di Éeloch e, soprarrurto, d.i.lv{aqs]ore_Prrni. Era stato il piimo, .rél tsà's, a riprendere le indicazioni ar- chivistiche di Francesco Ferrarà e a formulare una ipotesi per il XWI secolo, con un sintetico saggio su Lapopolazione d'halia rueisecoli idicesimo, diciassei- tesimo e diciottesirna, in cui laigJparte è dedicata alla siciliar. Le fonti utilizzate sono quelle "Descrizioni dei fuochi e delle anime nel Reg.no di Sicilia", comunemente conosciute col nome di "riveli", di cui aveva parlato Francesco Ferrara mezzo secolo prima2. Di alcuni di quei censimenti, condotti a cominciare dal principio dél'500, si .r"ro "rr.É. a". p"uÈrì- :y!?"i a srampa: Beloch.òrror..l per il XWI secolo, quelle del 1616 e del 1653, ma riconosce di aver visro so[o h seconda. per le somme generali fa ri- ferimento alla descrizione di vito Amico3, anche se talvolta "orr-gti ,pp"i""à affidabili.e quindi cerca di sostituirle con alfte fonti o di corregg"erl.ér, "rr- notazioni critiche. Beloch è consapevole delle caratteristiche delle numerazioni siciliane, che non c_omprendono Palermo per turro il secolo e Messina sino al censimento del 1581, e che escludono -ì.mpreper turto il secolo - l'intera popolazione ecclesiastica. Costruisce così i risuitaddi tabella 1. SIDES 1 998 - La popolazione italiana nel Seicento

Upload: 204

Post on 06-Feb-2023

0 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

t

I

I

ll

GIUSEPPE RESTIFO

I.A POPOLAZIONE SICILIANADEL SEICENTO

I

La tradizione degli studi di demografia storica in Sicilia s'è consolidata nel..-p..o,.i1p.oco piìr d'un secolo, attorno a-tre grandi punti fermi: gri studi ge-nerali di Beloch e Maggiore P9ryi di fine otto-cento, e quello di,{ymard, rLlizzato ormai venticin(ue anni fa. otto anni fa infine Lànghitano, con uriac-curata analisi dei dati di riveli, numerazioni e censimenti aompiuta sul lungoperiodo 1569-1867, ha portato un norevole contributo di puntualizzazioiedei dati riguardanti la popolazione siciliana. Tuttavia nell'ultimo quarto di se-.:lo

1. questi studi generali si sono afifiancate diverse ricerche dèttagliate su

singoli punti dell'area regio-nale, che hanno cercato di gettare fasci di i,r.. r,rl-la reale dinamica demografica isolana. Alcuni di questi saggi s'incentrano sulSeicento.

., ..In so.ttgfo.ndo il principale problema storiografico riguarda il modo in cuiil "mondo" siciliano, che nel '500 s'era fatto àpieno", iiesca ad affrontare la

crisi del Seicento. Lobiettivo delle ricerche è staìo sempre quello di affiancareil rinvenimento delle fond primarie ad elaborazioni rp..ifi.h. correlate aqyltt" era srato delineato dalle prime opere generali di Éeloch e, soprarrurto,d.i.lv{aqs]ore_Prrni. Era stato il piimo, .rél tsà's, a riprendere le indicazioni ar-chivistiche di Francesco Ferrarà e a formulare una ipotesi per il XWI secolo,con un sintetico saggio su Lapopolazione d'halia rueisecoli idicesimo, diciassei-tesimo e diciottesirna, in cui laigJparte è dedicata alla siciliar.

Le fonti utilizzate sono quelle "Descrizioni dei fuochi e delle anime nelReg.no di Sicilia", comunemente conosciute col nome di "riveli", di cui avevaparlato Francesco Ferrara mezzo secolo prima2. Di alcuni di quei censimenti,condotti a cominciare dal principio dél'500, si .r"ro

"rr.É. a". p"uÈrì-

:y!?"i a srampa: Beloch.òrror..l per il XWI secolo, quelle del 1616 e del1653, ma riconosce di aver visro so[o h seconda. per le somme generali fa ri-ferimento alla descrizione di vito Amico3, anche se talvolta

"orr-gti ,pp"i""à

affidabili.e quindi cerca di sostituirle con alfte fonti o di corregg"erl.ér, "rr-notazioni critiche.

Beloch è consapevole delle caratteristiche delle numerazioni siciliane, chenon c_omprendono Palermo per turro il secolo e Messina sino al censimentodel 1581, e che escludono -ì.mpreper turto il secolo - l'intera popolazioneecclesiastica. Costruisce così i risuitaddi tabella 1.

SIDES 1 998 - La popolazione italiana nel Seicento

188 Giuseppe Restifo

I

La popolazione sicilianz ill

Popolzziotrct

Anni Favignr

t5931610t63r16421654t66tt674t677r689t693t699

Anni

del suo studio generakdere [a popolazione fidi altre fonti oltre i tgli abitanti della capitr

Anche per Messineta antispagnola del 16facendosi ad Amico prcioli per il 1672 (@-1713-t4)?.

Tirando le sommefra il XVI secolo e gNi isarebbe stato dunquermi 70 anni del CioE,no" siciliano. "Invece ;la popolazione delllispoco importanti, duxa

Si prefigura così urXVI al primo quindiolo studioso tedesco, ntPerni sulla popolazior

TABELI-A' 1

Popohzione totale delh Sicilia secondo Beloch (1888)

Anni Fuochi Popolazione Abitanti per fuoco

r5951607t6t6t623r636r64216531681*t7t4

124.035203.400214.r04224.949

222.329

730.77083r.944857.699859.221

t.034.743888.062873.742

1.011.076983.t63

5,94,14,03,8

3,9

3fi1300ffi4m4N4{X}M7W7ta8fi0* esclusa Palermo sola.

La tabella 1, ricavata dai calcoli di Betoch per l'arco cronologico dal 1501

d, lTgl,ha un punto di parrenza "ribassato" dalla peste.del 1575. Lo studioso

""ir. a.i dubbi, oltre ch'e sull'esiguità della somnia delle anime,

-an-che per il

;"fi; ""or"Ao tra fuochi e aÉitanti. Più innanzi aggiunge: '§on s-ag1e-i

,oién"r.. come la popolazione dell'isola si fosse Potuta accrescere,di quasi 20O

i,'gò"Ji;";;i i^t tZù al, t636, menrre appunto nel 16241'isola fu desolata da

una violentissima ePidemid'4.

Inoltre Beloch iron ,itrorra nella descrizione del 1652-53, conosciuta "nei

o.rticolari". le piccole isole adiacenti alla Sicilia, che in effetti non compaiono

;;ii; ;;.;aziàni ufficiali sino al 1798. Dxi demografici precedenti a qYestl

numerazione sono emersi di recente: è del 1992 il saggio diArena sul rivelo di

Li;;ri JJ ie to. tt Tiibunale del Real Patrimonio aveva ordinato il censimen-

;td.x. i;"i. É.ri. al momento in cui rientrayano a far parte del Regno di Si-

.iri",,"" i liparoti si opposero all'ordine, esibendo i.loro privilegi. Il censi-

mento si coÀpì, *" rràÀ ebbe effetto fiscale; i dati_demografi.ci rilevati non

furono m"i r.ri ufficiali. Da essi risulta che nel 1610 la popolazione P-resente a

Lipari arnmontava a 2.647 unità, distin te in | .402 maschi e 1 .245 femmine,

.Àpr.ti 57 mrlitari con le lispettive famiglie5'-- Ù" A,i, integrazione sulle'isole minori è stata tratta da una delle fonti ec-

clesiastiche finoà meno apprezzate,le relazioni "ad limind'; tuttavia dalle mi-

otiori di esse, come quelle àefla diocesi di Mazata del vallo, è possibile desu-

iì;;; t"fr;;oni ligti stocks di popolazione delle isole circumsiciliane. Nel

"*o À"rrr.se, le pririe relazioni'drit593, del 1610 e del 163.1 hanno dati

demosrafici tutti Éreceduti dal 'circa', ma a partire dalle visite del vescolo Spi-

;;i;;;.i 1642 e nel 1654, esse si fanno preèir., con la specifrcazione di qg*-ri.,communicant". Altre visite si susseluono nel 1661, 1674, 1677,1689,

ie9,l ,1699, offrendo l,opportunità ii verificare l'evoluzione demografica

,orlolo dell'intera diocesi, m" "rr.h.

delle tre isole di Favignana' Marettimo

e Pantelleria. Si conosce così il numero dei loro abitanti Per tutto il secolo e

molto prima dei censimenti ufficiali (tab.2)6:-- - Toi"*do al primo studio di Beloch, va segnalata una serie di articolazioni

FF1595r65317t3

rr4ltl.tm

La popolazione siciliana del Seicento 189

IABELLA 2

Popolazione delle isole minoi trapanesi e totale diocesi di Mazara

Anni Favignana Marettimo Pantelleria Totale diocesir5931610t63tr642t654t66t1674t677t68916931699

112.885109.534ttt.562120.940121.387ttt.862112.592t21.557

6060604040607080

300300400400400400400700710800

1.000Ultra 1.000

2.0002.2982.3002.3003.2383.2384.0004.0203.200

TABELI"C.3

Abitanti di Palermo secondo Behch

Anni aztone

r59516531713

tt4.t3tI I1.818100.000

Dal Lexicon di AmicoDal Lexicon di AmicoCompuro approssimativo conrenuronella pubblicazione uffìciale della descrizionedel 17t3-t4

del suo studio generale. sulla base del tradizionale computo, che faceva ascen-dere la p_opolazione di Palermo al. r0o/o della poporazione del regno, ma anchedi altre fonti oltre i "ristrerti" dei riveli, .g[ Jorlr.rir.. ;;;;Èii" (t"b. 3) p.,gli abitanti della capitale:

'4'1che per. Messina - l'alra città esentata dalle numerazioni sino alla rivol-ta antisPagnola del 1674-78 - Beloch tenta di rinrracciare dati attendibili, ri-facendosi ad Amico oer il l54B (8.r00 fuochi, circa 40.000

"6ii"rrri) e a Ric-

:'-"]iqrljl 1672 (6b.000 abitanti, .o.rt"ti poi esattamente in 60.3g2 ner17L3-r4)7.Tirando le somme. sulle grandi linee deila situazione demoqrafica sicilianafr,JIVI secolo e gli inizi dél settecento, Beloch;i"d.

"il".j".r".ione: ,,ci

:i.j":::"j"r q1!r. un aumenro fortissimo della popolazione durante i pri_y:,,ry attnt del,Cinquecenro", essendosi così formaio àpp,rrto il .mondo

pie_no'- srcrhano. "Invece possiamo asserire, fin da orr, .ori iutta la ,i.rrr.rz",'.h.la popolazione dell'isola è rimasta ,t"ziorrari", con oscillazioni relativamentepoco-importanti, durante i quasi 150 anni dal1570 al1714,,8.-

'

-^ ii p*lgura così, un seicènto J13go_, esteso dal'ultimo quarto del secoro

IT "l.pri-o,quindicenlio del lcwf, q.r",rro anni dopo I.'.orr.r.rrioni der-Io studroso redesco, nel 1892, Fiilg. ra.pubbricazione dl Francesco MaggiorePerni sulla popolazione deila §cilil . di pal.rmo dal f ;i Éft secolo. Lo

190 Giuseppe Restifo

1

La popo lazione ncih4rr4 ld t

damento crescente dalViene confermata cod,progresso demografiol

Malgrado i difed:rimasto per quasi 'n s1liana, anche per quafiha riguardato due emlsiciliani e il richiamo qticolare per quanto riguno estese al di là delh Ito i suoi "scavi'MagEÉdi Palermo, Archivio ddi Storia Patria, Istitumdi Londra) decisivi rmto eu:.jlizzato è rimamni e anime", "base docrciliana in età modernaq

I "ristretti" dei'Éobbligato in ogni intcrrcome conferma Demarrgrafia storica i1 ltalie Icivile e hanno scopo firanime, distinguendo fre

"I riaeli rappresentesercitava periodicamcnpopolazione, a fini fi*che esse costituiscono dunica, in circostanze divolta in volta'omogenritoposta".

Ledichiarazioni-irdi Palermo nel fondo'fondo "Deputazione danalitici l'amministrziquadri - ro--x1i 'ftmenmria 'generale' più r

demografiche e fiscali ùRitorna ancora uner

opera sulla popolazionetradoffa nel 1994 in itrlra, lo studioso menzionessere utilizzati "solo coldei materiali primari e r

polazione della Sicilia sr

dati demografici siciliani

TABELI.A.4

Popolazione totale dtlla Sicilia secondo Maggiore Pemi

Anni Fuochi Anime

t6t5t623r637r642t6521681

2t4.t7722r.949

1'r1 ^)c'l

857.699859.22r

1.034.743888.062873.742

1 .01 I .076

TABELLq.5

Popolazione totale della Sicilia ricalcolaia da Maggiore Perni

Anni Popolazione

r574t599r6241649t6991724

t.098.3071.053.718t.t04.655r.r33.075t.328.599r.4t0.32r

studioso fa riferimento esplicito al lavoro di Beloch, per dichiararne l'in-completezza a proposito deila demografia storica isolana: "il dotto professore

dell'Ùniversità romana - egli scrive j ,on ha potuto fare degli studii negli ar-

chivii detl'Isola, ed il suo lavoro è principalmente basato soPra una mono-

grafia del chiaro economista Francesco Ferrara del 1840"e." I censimenti rinvenuti da Maggiore Perni in parte differiscono, come

datazione, rispetto a quelli Presentàd da Beloch; per -19

strl{i-o-so P4ttt"-t9-"9essi si su.c.d!.,"rro "àl

t5il,1615, 1623, 1637,1642, 1651, 1681, 1714.

Ma la differenzasostanziale fra i due ricercatori consiste nel giudizio comPles-

sivo della vicenda demografica; secondo Maggiore Perni, "il secolo XVII,relativamente al decorsol è ,,rn secolo di progresso per la Sicilia; e la sua

popolazione, non arrestata da feroci pestilenze e straordinarie carestie, Presen-ia un maggiore sviluppo che nel XVI"10.

Le ciÈJ ufficiafi àÉi sei censimenti accennati sono quelle della tabella 4.

Di due censimenti senerali, rispettivamente del 1606 o 1607 e del 1613,

l'autore afferma che i fenni riporiati dagli storici precedenti sono frutto diconfusione con due numerazioÀi compiute nella città di Palermo. Queste ave-

vano dato alla capitale del Regno t04.983 abitanti alla prima data e 1 1 1.818

alla secondall. S6mmando il aato palermitano a quello generale, compiendo

una serie di "aggiustamenti" di calcoli e stime, ]-ylaggiore P-erni giunge a for-mulare una tab-Jla (tab. 5) della popolazione dell'intera Sicilia, che schemati-

camente si può così riportarel2:Con i nuovi calcoli introdotti, i dati di Maggiore Perni assumono un an-

La popolazione siciliana dzl Seicento

-{

l

191

damento crescenre dal r59g al_1724 (che molto probabilmente è il r7r4).viene confermara così, in modo_ un po' forzato, rriprr.ri-ì"""zata didecisoprogresso demografico per rurro it XVit secolo.

. Malgrado i difetti e Ia merodologia precaria, il libro di Maggiore perni èrimasto per quasi un secolo il resto pJr eiceilenza delra J.r".u*ffi r.ori." ,i"i_Ilana, anche per quanro riguarda specificamente il 1600. La"s.ra uùlizzazioneha.'guardaro due campi precisi:_l'informazione di dettaglio su tutti i comunisiciliani e il richiamo cosrante alle fonti doc.umenrarie dlprima mano. In par_ticolare pel qlTrg !gr1a1da quesre uldme, le ricerche "J;;r; del ,900

si so_no estese al di là della Biblioteca comunale di palermo, i, .,.ri

".,r.r" compiu_to i suoi 'tcavi" Magglorg perni, rearizzando in alcuni casi (fuchivio di statodi Palermo, Archiviò-di

_stato di Firenze, Biblioteca a.il" si.iàtà napoletanadi storia Patria, Istituto Italiano per il Medio Evo di n À", Éìi,ish Museumdi Londra) decisivi recuperi di fonti primarie. Tìr,t*i;ii G ai a.,.. ricerca-to e utilizzato è rimasroìostanzialmàte identico: i ..ristrett'iJ J.i ..rir.li di be_ni e anime", "base documenraria principare per lo studio a.ìu popotrrio;.:i-ciliana in età modernd't3.

I "ristretti" dei "riveli" compariranno per un secolo come riferimentoobbligato j" oga intervenro suilà demografià sicilian"r roro ,r, punto fermo,come conferma Demar_co partecipando il" discussione,"u. À",ì dela demo_grafia storica in Italia. L. ìum.rLioni in sicilia ,;"; .t;;;;i dell,autorità.civile e

13"."o scopo fiscale; esse danno il numero dei fuàchi e il numero delleantme, distinguendo fra "terre,, demaniali e ,,terre,,baronalila.

"r riueli rappresentavano lo strumento attrayerso cui lo stato modernoesercirava periodicamente in sicilia un potere d,inchiesta . ài .o.rr.ollo sullapopolazione, a fini fiscali e militari... il pr.gio di tali fo.rtiriri.a. nel fattoche esse costituiscono

-documenti 'generalì', Éd"tti ," r"iri*i"ì d,uriautoritàunica' in circostanze di.tempo abblstanza risrrette e in funzion. di ,."pi d;volta in,volta 'omogenei', chè varevano per tutra ra p.p.r"ri.". .h. '.ri era sor-toposta".

Le dichiarazioni - i:y:!; appunro - sono conseryate ne,'Archivio di statodi Palermo nel fondo "Tribunare der Rear patrimonio,' lriioì 1651) e nerfo"$i "Deputazione der Regno" (aa roÀr il u4ii. sì. i"."i documentianalitici l'amministr".?..":. .1r."",^ p"i l" sintesi à.i É".i-iilir)r"". ..euestiquadri - sommari uflìciali dei dati dei riveli - .*rii"ir*ro l" b"r. docu_mentaria^'generale'piùr-completa di cui disponga oggi Io ,torilo-d.il. vicendedemografiche e fiscali della Sicilia mod.rrrri,5.

futorna ancora una voha su questi censimenti Karr Jurius Beloch neila suaopera sulla.popofazione..italiana,'pubblicara posruma *^ ,l tili e il 1961 etradotta nel1994 in italiano. D9É.9 "*, ,i.oia"roloo.," ài Ér"*..r.o Ferra_ra, lo srudioso menziona i lavori ài M"ggior. perni, #ferm*io-.rr. possonoessere utilizzati 'tolo con grande ."..t.1";."Ar.ndo airicchir" i.ì"" conoscenzedei materiali.primari . .À dr.,rpaile la p"uuiàrì"i.-ài'i"'rrggi. suila po_polazione della sicilia soro ra domin"riÀe spagnola (1904), Beloch rivede idati demografici siciliani e costruisc.,rr" r,rorr*iabeila'diri;;;i; (tab. 6).

192 Giuseppe Ratifo

i

La popo lzzione siciliort U a

Po*Anni Descrizioni AJ

TABELLA 6

Popolnzione della Sicilia secondo Belach (1937)

Anni Comuni Fuochi Abitanti Ab. Per fuoco Note

t5951607t6t616241636

t64216521681t7t3

4,04,14,03,8

r5831607t6t61624t6421652168117t3

224

245285

313

184.035 730.770203/00 83r.944214.104 857.698225.746 855.764

873.7841.034.743

235.860 888.062222.329 873.742

1.011.076268.720 983j63

Senza Palermo e Messina

Con Palermo e MessinaSenza Palermo e Messina

Senza Palermo, con Messina

801.401 (9O83t.40r lo{857.698 rln855.764 tA888.062 (rm873.742 (rm

1.0rr.076 (rm983.742 (rm

per Messina: anchehttuttavia esistono aloraverle passate al vagftlto demografico mesd[

Fatte le dovute riostudioso ipotizzall4fiisolano. Inoltre aggi,rqomesso nei censimenri"le cifre non risalend u

fra parentesi", si può gciliana.

Le conclusioni s'i1937, non si discosanzione della Sicilia è dmLa stasi nel periodo dCNel XVII secolo la 1ncremento intervenuto I

remoto del1693"re.Un quarto di s@l

degli studiosi siciliani,non a quelli di Belo&,strale" di quest'uldmo.delle fonti demografidelineazione generale d

za è sempre lo stesso: i'fonti di origine civile o

Le ipotesi forti su r

secolo, in cui i recqxdell'isola, da un XVI1720-30. "La progrescioè circa il 15 cento),

3,83.9

3,7

TABELI/,7

Popolazione di Palermo secondo Beloch

Anni Fuochi Abitanti Comune Abitanti Città

r59rr595r606t673t62517t3

16.627

18.51818.59119.246

84.000

100.000

(99.63t)(117.000)

104.983111.818r28.4t7(96.ooo)

TABELIA 8

Popolazione di Messina secondo Beloch

Anni Comune Città Casali

r595t606r6531713

(65.ooo)100.7747t.42660.382

50.000

40.393

15.000

t9.989

Compiuta quest'operazione, restano da calcolare le cifrc per le due mag-

giori città, Palermo e Messina. Per la capitale esistono alcune numerazioniiealizzate dall'autorità civile in occasione di carestie - una nel 1591, l'altra nel

1606 - e dall'autorità ecclesiastica - in vista della "generale visitd' dell'arcive-scorlo nel 1613 -. Combinando i dati di queste rilevazioni con il calcolo com-

piuto in occasione dei censimenti generali e con indicazioni provenienti da al-

ire fonti, Beloch prova a tracciaré lo sviluppo demografico di Palermo dalXIV al XIX secolo. Restringendo l'arco cronologico al secolo XVII se ne rica-valatabellaTrT.

Una vicenda documentaria abbastanza simile a quella di Palermo si ritrova

La popolazione siciliana del Seicento 193

TABELI.A. g

Popolazione totale della Sicilia secondo Betoch (1937)

Anni Descrizioni Palermo Messina ContadoPalermo

Religiosi Totale

15831607t616162416421652168 It7t3

801.401831.40r857.698855.764888.062873.742

1.0t1.076983.742

(9o.ooo)104.983111.818t28.4t7

(100.000)(100.000)(100.000)(100.000)

(75.ooo)100.774

(100.000)(100.000)

90.00090.000

(15.ooo)(r5.oo0)(15.000)(r5.ooo)(i5.0oo)(15.ooo)(l5.ooo)(15.ooo)

(39.ooo)(42.000)(43.000)(44.000)(44.000)(43.ooo)(45.ooo)(44.000)

(1.010.000)(r.100.000)(1.128.000)(1.143.000)(1.1 37.000)(1.121.000)(1.171.000)(r.143.000)

per Messina: anche la città dello stretto è esenre per privilegio dai censimenti,tuttavia esistono alcune numerazioni e stime dì foiti .oIrr.. na..rr, a"l"averle passate al vaglio critico, costruisce la tabella 8 riassuntiva d.ll'"njamà-to demografico messinesels:

Fatte le dovute ricerche per stabilire.gli abitanti delle due maggiori città, Iostudioso_ipotizzail4o/o di pòpolazione df condizione religios" ,irfiItto

"l toi"l.

isolano. Inoltre aggiunge^ùnà stima.per il contado pareririt"rro,'qrr".i sempreomesso nei censimenti. sulla base dl queste pr.-.ir. e con l,awertenza che"le cifre non risalenti a censimenti, ma a .d.àlo o stima *ffì.i"I., compaionofra. parentesi", si può giungere alla tabella 9 della complessiva fopol-iàr. ,i-ciliana.

Le conclusioni cui giunge Pdg.-h, nello studio pubblicato postumo nel7937, non si discostano da quelle del suo primo st.rdio del lgBBi,.L" popoi"_zione della sicilia è dunque fort.m.nt. au'menrata nel corso del XVLè.oIo...-L: :lt ::l periodo dal I57o al 1583 è una conse guenzad.lr" p..t. del 1575.Nel XWI

.secolo la popolazione rimane compressrvamente stazronaria; il de-cremento inrervenuro nel periodo 16gl-1715 è in parte conseguenza del ter-remoto del L693"1e.

, y" quarto di secolo fa Maurice Aymard si sracca dalla linea tradizionaledegli studi_osi siciliani, rimasti

"rr.orrii più ai lavori di M;;;i;r. perni chenon a.quelli di Beloch, e opera_un riconoscimento sosranzidJil;"op.r;;ùì-strale"^di quest'ultimo. come Beloch, Aymard non riesce

" r.ri*.r. al fascino

delle fonti demografiche siciliane e porta il suo contributo originale alladelrneazione. generale.della vic.enda demografica dell'isola. Il punto?i parren-za è sempre lo sresso: i "riveli di beni e aniLe", anche se

"..oÀp"grr"ti àa altrefonti di origine civile ed ecclesiastica.

Le ipotesi forti su cui si attesta lo studioso fra.ncese. distinguono un XVIr,.:?.1o, .in cui i recuperi demografici sono massrccr e lnteressano la totalitàdell'rsola, da un XVII.secolo, che per Aymard ,,s,allunga,,

dal 1590-95 at17?0'?0 "La progressione, benché-rallentata, resra r."É (rio.o00 anime,croe crrca rl l) cento), ma cessa anche di essere continua: una periodizzazio_

194 Giuseppe Restifo La popolazione sicihznt U,

Anni

r593-r606r606-1616r676-1623t623-t636r636-165r165 l-168 1

r68L-1714

In generale 'i leflrlarmente nello spazio,1570-83 = 100,laVal(e a 113 dal 1636),hpuò notare ancor megffra il 1583 e il 1681:

- 2oo/o pitrtz,0o/o Patti,I

+ l0o/o Corlo+ 20o/o Bivona+ 30o/o Mistrtr+ 500/o e più Terrau

(Jna recenri5sirna tr

riguarda la dinamica rminata negli intervdlido dai 4.785 abitartitto all'intera popolazi0.49o/o alla seconda, se

bella 11 sulle variaziorto dell'andamento a É

In valori generali,'che aveva colmato, e oche della lunga guerrasola, si apre una Yorqnord-est) o che progrol'ovest e Catania) la oprecedente"24.

Lunica città a mctastrofica del terremotsua popolazione è testigione, con l'esclusione

TABELIA 10

Popolazione delk Sicilia secondo Aymard

TotaleAnni

t593-94t606-07r6t6r623-24t636r65r-5216817714

730.770830.954860.503859.921888.062873.742948.797922.781

ne approssimatiyamente trentennale oppone due fasi di rialzo (1590195-

rc2à'e L655-85) e altre due di stabilità ò di leggero calo (1624-55 e 1685'l72O). Sopratt,rito, questi recuperi si ripartiscono in maniera molto disegua-

l. ,r.[lo ,p"rio; larghi scarri si incuneanò tra regioni in progresso e regioni in

declino"2o.A queste ultime va certamente ascrirta quella dei Nebrodi, nel val De-

-o.r.,^in cui l'economia della seta giocava un forte ruolo: il co_mprensorio

nebrodense passa da 57.109 abitariti del 1593-94 a 55.370 del 1714.Ilcomportam.rrto d.r.rografico è discontinuo, ma tendenzialmente al declino,

,oprà,,,r,,o dopo il rc36 (79.749 ab.). All'indomalj di questa data ilpro-."lro ,i manifàsta nella differente comPosizione delle classi d'età: a Capri-

leone i giovani al di sotto dei 18 anni àiminuiscono dal45.9o/o del 1651 al

3Oo/o d,Jl 1682 e al 270/o del 1714. La situazione è comune anche ad altri...rtri, "in circa 60 anni (1652-1714), Tortorici, Reitano e Longi hanno

subìto diminuzioni di popolazione superiori al 600/o... si discostano solo

pochi comuni... fra r,ri À.rg. Mistrètta (+ 29.40o/o), la cui popolazione

sale a 5.474 abitanti"21.Levoluzione della popolazione siciliana nel X\{lI secolo, da un purrto.di

vista complessivo e ,.tr" .o*ptendervi-Messina e Palermo, la si può identifi-care - secòndo Aymard - con le cifre della tabella 1022.

Fra1593 e l7l4 si registra una crescita della popolazione, ma con alter-

nanze e contrasri fra i divérsi periodi del lungo XVII secolo, con l'esibizione

di una fragilità sempre pronra a essere rimessa in discussione. I contrasti non

sono solo ira i diffeienti decenni del Seicento, ma anche fra le aree sub-regio-

nali, ed anche fra città e camPagna. Sul lungo periodo, Palermo sembra dap-

prima in grado di resistere: a"n+ mila abitinti nel 1591 al29 mila nel

i6z5 . X,t""fra quesra data e il 17 14 registra un calo da1 20 al 35 per cento: agli

inizi del Settecento avrà94 mila abitanti.Messina ha una crisi severa; la fine della rivolta del 1674-78 segna un

declino demografico inarrestabile. La città passa dai 110 mila abitanti (com-

oresi i casali)?el 1606 a62 mrla nel 1681, a 60 mila nell7l4. sconfitta

iolitico-milit"r. . fallimento dell'economia urbana avranno un'eco anche

nel secolo successivo.

I^a popolazione siciliana del Seicento195

TABELLA I1

Variazioni della popolazione di Gela

AaniYariazioni o/o

r593-16061606-16161616-t6231623-16361636-1651165 r-168 It68t-1714

+40,5-24,9-19,1+ 7,7- 5,9

+27,4+ 1,0

,..j:j:-.:#: ^:]:ll, progressi det XVII.secolo si ripartiscono motto irrego_

:_rr^.T-. nello spano, e scavano così re discrepanze interregionari. sulla b"ase1570-83 = 100, la val di Noto si ritrova a r05 ner 168r, la fJ D.-o, e a fi5(e a 1 13 dal 1636),la val di Mazzara i iEz't. n air.*"ri"rJntraregionare si

fl:i,i"#fJiì.i;rT:*,- a livello dei distretti, *Ji,-,i-,-"r p.,iodo ;;;;;

- 20o/o Piazzae Nicosia0o/o Patti, Noro, Cefalù

+ l0o/o corleone, Messina, castroreare, sciacca, siracusa, cartagirone+ 20o/o Bivona eMazara+ 30o/o Mistretta, Grmini, Modica, Tiapani, Catania+ 50olo e più Te,anova, Arcamo, c"rtrrri.r.tià, p"ffi;;Agrigento.

LJna recentissima precis azione, compiuta sulla base dei ristretti dei riveli,riguarda la dinamica,àemografic"'dd li",r, ai c.r"-r.ir""."r, r" citrà, esa_minata negli intervalli interlensuari, offre yg_qr{ro ;;;;, pur passan_do dai 4.785 abitanti del 1593 u s.g/Li aa r""o il:;g,p.r, ,pì.rnco rispet_1o,{l,in15ra popolazione siciliana app".. f.rr,o, O.5l'o/o alà prima data,9'42% alla.seconda, segnando

'.r., -".iiiro di 0.640/o ner r606. In effetti ra ta_bella 11 sulle variazionlp.r...rt,.."li dil"p.t"rirrr. rra i censimend rende con-to dell'andamenro a fmiirerne23. r -r -

, In valori.generali, "verso il 1620-30, ar termine di una spinta trentennaleche aveva colmato, e come, i vuoti r."urii dril;."r*; [ii#i, agri inizi an-:l: d:ll'lunga guerra che merrert r.* f,ror" I. finanze e |economia del|i-sola, sl apre una voragine tra una Sicilia Éhe regredis.. cr.."ìr.), ri"gr"-1irnord-est)^o che. progràisce pir) che lentamelr fir ,"d-Jt. ;;; sicilia (tuttoI'ovesr e catania) Ia cui crescira continua, ."il.";";"pr;;;;"" ar secolopreceden19"24.

Lunica città a mostrare.di saper superare re_fasi critiche, persino quera ca-rasrrofica der terremoto der rci3, e é;i". i;.;;;;;"pir..r,,,,r. a.il"sua popolazione è restimoniato dai dati .J..r*i-ì"ì.lJ;;.?;."" dela re_gione,conI,esclusionediMessina.PJ;,;G^b.tz),z

196 Giuseppe Ratifo

t

La popo lzzione sicilia* 4,

lJna corrente migtratta dei calabresi &Messina e Palermo. illmo, fra l'Eleutero e i[munerati3o. Tirttavia crmazione.

Aymard così conpopolazione isolana: :ine piir giovane (piin rqcoce e piir generale Dcomprende meno l1grtuali di vedove o di dovive, demograficamem

Le due Sicilie delfrgrano e la Sicilia delhrda in ristagno o in dcdizio: l'ovest cerealiolsorbiranno i due terzi rmento del territorio c l

fronteggiano elevati vJA metà degli att.i'

liana in età moderna: Iprattutto dalle Univrrmisurazioni già comftali e delle fonti di suverificare elementi dd,mografia isolana. [,e rmaggior frequenza ai r

metà'500, per acquisir"Tutto questo ha d

mi della crescita e delhsegno demografico d&crescita e delle romrrcSettecento costituiscanSicilid'34.

l]n tentativo di mrdel Val Demone, comtrdemografico della Sicichiarezza dagli srudi ouna serie di comuni &va fondazione nella zor1642 (piit grave nellet65r-53, t672-73-7+85". Si coglie in quellopagne rispetto alla ciu

TABELU.12

Variazioni della popolazione delh Sicilia e di Catania

t595-1636 t636-52 1652-81 r68t-1714

Sicilia (senza Messina e Palermo)Catania e casali

+21,5+29,1

I-Jn conrrast o car?tterizzante la storia inquieta del XVII secolo siciliano ap-

pare fra le città e i villaggi: la crescita si concentra soPrattutto nella "colonizza-

zione" inrerna, nella fondazione di una miriade di centri, in maggior Parte aY-

venuta nelle zone cerealicole. Lo sfruttamento regolare di nuove terre, sin'allo-

ra lasciate al pascolo, con il relativo incremento della produzione di glani, "al-

largi'la Sicilia del XVI secolo dal punto di vista del territorio, degli abitati,

dei nuclei di insediamento26.Gli squilibri apparsi alla fine del secolo XVI "tra sviluppo demografico.e

allocazione delle iiìorse, con difficoltà di approwigionamento delle grandi

città demaniaSi"z7, vengono così aggirati. Si espande il rapporto spaziale e s'in-

nesca un meccanismo autoregolatòre dal punto di vista demografico, che è

stato parzialmente messo in luce da alcuni sudi.La scelta seicentesca di difesa del "mondo pieno" siciliano del '500 sem-

bra essere: poca più gente su spazi piir grandi, seP_Pur semPre entro un am-bito feudalè. Il meccànismo

"ppare funzionare nella sua prima fase, ma non

è destinato sulla lunga distaniJa innescare una crescita costante e progressi-

va. Dopo alcuni "nnl

di sfruttamento intenso la fertilità della terra diminui-sce, m;ntre s'accresce la popolazione del nuovo centro, toccandosi nuova-menre il limite del rapporto .on le risorse e con l'estrazione di-surplus da

parte dei feudatari. Il-caso di Cattolica Eraclea è sintomatico: fondata neli609, conta già 2.642 abitanti nel1623, ma l'aumento demografico seg11-

lato dai rivelisuccessivi non occulta lamancanza di tutela nei confronti del-le crisi. Lo stesso discorso si può fare per Leonforte e Vittoria, che nel 1652raggiungono rispettivamente-2.530. 2.lOO abitanti, ma nel periodo inizialedegli

"nni '70, èaratterizzarc da carestie, registrano saldi negativi di - 807 e -

90928.Mutano le modalità dei movimenti migratori: nel XVI secolo giocano un

ruolo in direzione urbana, favorendo fortemente la crescita delle città; nelXVII la mobilità più appariscente è quella che si diparte dal territorio circo-stante verso i villaggi di nuova fondazione, nel quadro di una sorta di guerra

della popolazione fra le città e i nuovi centri baronali. Per le prime si produceun alleggerimento demografico valutato, in fase iniziale, non negativam_ente

dai gruppi dirigenti. Solo dopo un certo lasso di temPo si_intraP-rendonoiniziàtive-per riportare in città la popolazione emigrata, un flusso di rientroche comunqu. .ron era facile da prodursi. Tirttavia al termine della congiun-tura seicentér.", p,rr dopo la destrutturazione e l'indebolimento del predomi-nio urbano, no.r-.ompire una gerarchia territoriale alternativa, a segno dellamancata imposizione di nuovi valori duratori2e.

-1,6-7,6

+8,6+4,0

.l '7

+1,9

La popolazione siciliana drl Seicento r97

IJna corrente migratoria tradizionare, non soro stagionare, permane: sitratta dei calabresi che si portano in sicilia, per sranziafii pr.rr"tè.rremenre aMessina e Palermo. Ma se ne rirrovano anchà nefle ;É;;. a est di paler-mo, fra l'Eleutero e il Milicia, ingaggiati per i lavori pit'pJr""ti e peggio re-munerari3o. Tuttavia essa non è stala ancoà quantificaia.Jn q,,"l"hJ#;;rrtmazione.

Aymard così conclude il suo giudizio suila vicenda secentesca dellapopolazione isolana: "due sicilie, dué d.mografie. Da .r, l"to una popolazio-ne più giovane (più rugazzi, meno_donne), rin accesso al matrimorrio iiU pr._coce e più generale. Dall'altro, nelle. regioni in declino, una popol"riàrr.'À.coqprende meno ragazzi, più adulti.e.-piùr elementi f.mminili,^for,i p.-."-tuali di vedove o di donne ri-"rt. nubili. crescita o ,r"grr"rìo".: ogni iegionevive, demograficamenre, sulle proprie risorse,,3l.

Le due Sicilie dell'immagine dì Aymard sono sostanzialmente la Sicilia delgrano e la sicilia della seta, ! n.i-" in vigorosa crescira d.-ogr"fi.", la secon-da in ristagno o in declino. Là ricerche siccessirre convalideranno quesro siu-drzio: l'ovest cerealicolo della sicilia, le rerre feudali, i nuovi irr.di'r-.rrtf"._sorbiranno i due terzi della. crescjta della popolazion.. si .qp;;J"". lo sfrutta_mento del territorio e la "demografia del^gr'ano", "con ati i"rri ai natalità chefronteggiano elevati valori della inortalità,i32.

,. A.*.rì, degli anni.'70 riparte Ia ricerca suila storia deila popolazione sici-Itana rn età moderna: la sensazione è però che i nuovi studiosi, provenienti so_pratturto dalle universira di catanià e Messina, si senrano f,ippagati,,

dellemj.surlzignl^già.compiute degli stochs compr.rriri d.il" ,.gio.,.,'d.ile cifre to-rarr e oelre rontr dr statu. La mossa è quella di rivolgersi alle fonti diflusso, perverificare elementi del quadro probleÀatico della .ier.it" . d.ll" .riri nella de-mografia-isolana. Le dòmande sulla dinamica demogr"fi;;;rro posre con-"g.4:l frequenza ai. registri parrocchiali, in molti lu"oghi àirfr"iÉili gil a"metà'500, per acquisireiestimonianze "continue,,33.

o -- ---r'

. "Tirtto questo ha chiarito molte cose sul mouimento, sullanatura e sui rit-mi della *escita e delle cris.i: sipuò dire che per quesra via l,individuazione del

segno.demografico della crisi del Messiner. ,el è.olo xvrr . ài quello dellacrescira e delle rotrure di.ritmo per la sicilia...rtro-ori..,i"t.ì,rrrgo tutto ilsettecenro cosrituiscano significaiivi contributi nuoui p;;;lj" storia delaSicilia"3a.

lln tentativo di mettere a confronto ra città di Messina con re campagnedel val Demone, comp_iuto_ dalla Davico, aveya individuato

"pf,rrr,o il segnodemografico della sicilia del Nord-est. L" ,ir,.ronia delle .iili .-.rg. .o,

chiarezza dagli studi compiuti sui registri parrocchiali d;i q"";ì;i urbani e diuna serie di comuni dell'area, messi-a .orrho.rto con AssoÀ, villaggio di nuo-va fondazione nella zona granicora ennese: "1632 (;riri;;;i,^ioas (media),!9!? lyiù g_rave nelle caàpagn.), t64B-49-50 (più gr'; ,,.1È ."-p"gr,.;,t 65 r'53, r 67 2-7 3-7 4-7 5-7 f.

(gra-vissima ".[. "ita

. ;;lÈ;;;sne), I 680-85". si coglie in.quello.srudio"anche il regolare r"ii.ip" à.il".liri aat..r*_Pagne rispetto alla città: "eppure era in {u.r,o mondo ,feudale,

che bene o

198 Giuseppe Restifo La popo hzionc sicilia H:

La spiegazione dddella popolazione vicu1623-25, del 164843delle potenzialià dr'illo sviluppo ciascunappido sviluppo ed alncun processo di trasfEdrfiscali - e di messa ao

I90 nuovi Cnmuverso cui si dirigono flnerale spostamento ddso quelle feudali e ddquelle interne, dai Copresuppone un ultertrni, riconducibili aI fEr

In modo inaceso,che Barrafranca, patllzione del nuovo cent[un iniziale decremenficonda metà del seco&controtendenza cal frsto awiene con una cfamiglie nucleari fi ti;accomPagna una mofcrescita"40.

Ai risultati di'mogiunti altrettanto valid

Quest'aspetto risulta ircolare riferimento al Xparticolarmente intrmmoderna è percorsa &questa contribuisce al}punto la ricerca dovrrdcon i dati delle fontiproblema e a qualcher

Uno fra questi cordelle coste sottopostemento diretto verso il .

costa verso l'entroterrrMarco d'fllun2iq 5rrllari", "uccisero tal'uni.--Biserta conducendo ustavolta producendo nmografico di S. Marcola l'andamento di tabd

male si viveva; e nel solo 'polo urbano' siciliano, a Messina che nell'ultimoquarto del secolo non solo si moriva, ma era impossibile-vivere"35.-

Grazie alla ricerca sulle fonti parrocchiali di alcuni villaggi messinesi, è sta-

to possibile tracciare una quadro dell'evoluzione della popolazione rurale di.tr,i p*rt. del Val Demone, con i seguenti andamenti: "stazionarietà dal 1615

al t644, calo nel 1644-49, ripresa nel quinquennio successivo 1650-54 e

stabilizzazione nel 1655-59, aumento della popolazione nel t660-64 e poiforte calo con collassi demografici nel periodo 1665-1674, ripresa leggera nel

1675-79 e poi lunga stasi sino ù 1704. Tali ritmi per molti versi coincidonocon quelli resi notf dallo studio... di Aymard, ma, per altri aspetti presentano

novità, fra cui l'anticipo del messinese nella sosta demografica della prima me-tà del secolo risoetro ,ll^ Si.ili* e ancora l'anticipo delle forti crisi dovute allatà del secolo rispetto alla Sicilia e ancora l'anticipocarecr'rq A"l 16i1-7) fin àal 1665-69. infine la

a

carestia del t67l-72 fin dal 1665-69, infine la modestia della ripresa del

1675-79 con l'immediata stabilizzaziole su livelli lievemente più modesti del-

l'inizio del secolo fino al 1704"36.

Successive ricerche sui villaggi del Val Demone hanno confermato e preci-sato le indicazioni di Davico e Restifo: è così per Forza d'Agrò, che denunciadue crisi gravissime di mortalità nel 1642 e nel1649, con quozienti di morta-lità fra 86 e 101%'. Altre due crisi meno gravi compaiono nel 1681 e nel1693-94, a mostrare strutturale l'indebolimento demografico iniziato dopo ledue punte di massima espansione del1623 e del 168137.

Nel 1980 Ligresti tentava un primo bilancio del lavoro compiuto_ sulle

fonti di flusso e lanciava .rna ptopoita di rilettura dei "caratteri originali" della

demografia isolana del Seicento, basata sui risultati di un rilevamento con-dotto iui registri parrocchiali di sei località della Sicilia centro-orientale. Il pri-mo impulsò dellà ricerca è indirizzato all'individuazione degli anni di crisi.

Da[e tàvole costruire da Ligresti risultano le punte massime di intensità dellecrisi nei sei Comuni - correlati anche all'andamento di Messina e Palermo -nel 1648, nel 1672 e nel 1673. "Crisi di media intensità Possono essere consi-derate quelle del1622-25, del1649, del 1650, e del 1699-1700; sensibili, ma

meno giavi, si manifestano gli episodi del1603-5, degli anni '30, degli anni'80 e del 1697"38.

Andando al di là dell'individuazione delle crisi e stilizzando le medie mo-bili novennali dei battesimi, dei matrimoni, delle sepolture e del rapportobattesimi/sepolture, Ligresti trova la conferma delle differenziazioni regionali:si pongono a fianco situazioni di rapido sviluppo (è questo il caso di Leon-forte, paese di nuova fondazione nel territorio ennese) e altre di stagnazione odi draitici ridimensionamenti (Sortino nel siracusano). Ma c'è anche una dif-ferenziazione temporale nell'ambito dei diversi decenni del secolo: "l'in-dicazione di periodizzazione che emerge da questi dati è la seguente: 1621-25crisi; 1626-40 crescita contenuta; 164l-46 declino; 1646-50 crisi; 1651-60crescita rapida; 166l-70 stabilizzazione o rallentamento dello sviluppo; 167l-75 crisi; 1676-90 crescita (interrotta dal 1680 in alcune aree); 1691-1700 ral-lentamento generalizzato. I primi anni del XVIII secolo sono caratterizzati dauna intensa ripresa interrotta da una crisi nel 1706-10".

I

'

La popolazione siciliana drl Seicentor99

o.rl;:;::ff:::'"11.'i::,§T; j#::*,:r:::*:1r.,."p".i,àriprodumivesv,e vwpurazrone vrene flrroyata nele crisi d-i morrarità.(rofratffi"ilx. à:;1623-25, det 1648_49 , aa-ieiii.-,,"qu.rr. mortalità ,É;;io,ro disrruttivedelle potenziarità demog.J.r,."à.fi, òor"zion., dera orrr. .I o s vi I u p po ci as c u n a p.r-.-i ;;; ;...J" r,. . . J;'àt;;i,fr .#ffi

,lf ilff"T:pido svituppo ed at.^..',..-rn G;;;;-;:rr".,ro ,pi.grr".;;l .onr.g,r.nza di;:i',"-':'::ft;f :tn:".1'mt'fp-d;;,*iL.,.-i.r,-p"iiii.iì

I 90 nuovi comuni a"a"rì n" I su , tzt< rcalizzanopori d,attrazione,verso cui si dirigono,flussi dalle ,r.. Joir"r.r_lnr, ma nel quadron eral e tp o "' - à,o d.l p.r ; ;.; grrr.. i"rr. *... -.r."1r, ;1,

^

J i.il"r X,'r'"::_so quelle feudari r d.r gr"no, d"rÈ^H are,gar^n,agne, dare ,r.. .orti.r. "

quelle inrerne, dai coriuni à.-""iJi'" q*11i r.iri?ii.'rliiiri p.. distrettipfesuppone un ulteriore approfondimento, pil mirrrrt. "raì#ri e sotrrazio_ni' riconducib,i ar f.nomàà d.r;r;;,;;re. dera coro nizzazione interna3e.In modo ina*eso'

"a *'Àpì., ffiil; a." ,1".. 'i"tì.;i:iil"r, Raffaereche Barrafrar'.r, ,".r. nri*r..J" pi.,ì"oLri, r"r-.r.1ì iioTo"aar, popora_zione det nuovo é.nrro p;9;ì.;; il;;*. più

",rti.o . pÉrri.r"l, provocaun iniziale decremenro à.rr, ri.r* nìffi.:ri". Ma questo paese, nera se_conda metà det ,.."],11 ,, ;,oiiti; ;;;';" fortissimo^ir...,ri.r,ro, in netta,::'Ht:f':T col distretto' di Piazz^'Ai.n..ir, .;i ;pp**r".. t,rro q,,.-a*[ri."";.;;id'i,il!dL,?;f ,iT;:2zI;,:3;,]Uli:f -g:"Tlilllij

a una mortarità .oÀt.rut" ",'i,,.rro ai "^ ,*iiii ,ortanzi"r.

Ai risultati di "m-ovimento generare" {'.mogr3fico non si sono ancora as_giunti altrettanro

",idi rir"rtrtr"*ii"?"iirirl f.r, p.;;;i: sur territoril.Quest'aspetto risurta_in..r.rr**.ili i""q:g o.rilri".fifii.'iirr., con Darti_colare rife ri men to rl^11i r.*i.,,q,yJd.' il,,m ovimen to d.-mo pparticolarm..,r. irlr...iaro con ,'.,movimento territoriar.". *r3lli"llt:;moderna è percorsa a" "" Ar.. à""_."r..ai _"uirìii-frà*r#.", per il ,600quesra contribuisce ara crescita ,.t.triu" +,. at r*ìr.Eì.?rrll.rr, A questopunro Ia ricerca dovrebbe i"i.ir.."r. i. àarÀ-1.ir ii_."rirenro naturare;ff'gi.*i.i'l:"ff:,ff::':; ;;il;'i a'"r'",,.- JÉ i,.,,r-i",. a.i

uno tra quesri concerne ra mobilità 'toatta,,, in particorare degli abitantidelle coste sottooorte_a,. ii."iriJ#i.i .orori baibareschi. c,è un movi_ff l;",.1TÌ::J,',:? j,À'risdF;. ì,ìionai,*;il;ìffi ,;amentodaraMarco d'Alunzio ,rrrTl^i^1ji:uro'.Purtropp"-i a"i ..".-"i.r?aleatori: a s.,i",1,.J,.ìffi v#l:iff:ii:'ff 1,,::i,:.LfiJ{J,:§,:TT:".tr*iX?#lBiserta conducendo "*a.*r..r-"r-.ii*i". r?ili ;;;lo ner 1630,stavolta producendo .,.-.ro d".rrrt. il;;;;r" influirono sul,andamento de_mografico di S. Marco? II ..ntro, ,;..;;. poco discosto dalla,Ia I'andamento di tabella l3or.-'-'srrvlLdlv

e Poco dtscosto dalla costa, segna-

200 Giuseppe Restifo La popo lazione sicilfuru H

Anni

TABELIA 13

Popolazione di S. Marco dAlunzio (ME)

Anni Abitanti

r5931606r6t616231636t65r1681t7t4

1.9552.2202.0592.1951.932r.9121.952

978

r593r606t6t6r623r636t65t1681t714

TABELTA 14

Popolnzione totale della Sicilia secondo LonghitanoPN

Anni Sicilia Clero non censito Totale SiciliaAnni

r595r607r6t616231636-42t65r-531680-81t7r4-r5

"Sicilid', viene ricordedono dell'esenzione dferiscono a valutaziomper i quali si rinvia agl

Su quest'ultimo cr

melo Tiasselli, il qualtrascrizione di cifre in"In tali condizioni - c

quel numero di 40.7seguire Tiasselli in atr

quindi abbastanza reqLuldmo studio, ir

1994 ed è di Armandrabbastanza attento aI.XVII. I dati di questodel volume), costruiteconfronto per il 1595due tabelle si hanno ur

to e integrato" conassunti"44.

15931606t616r623r636r65r168117t4

938.801t,052.671r.087.3211.103.338t.093.0621.078.742r.126.5881.098.163

40.00042.00043.00044.00044.00043.00045.00044.000

978.8011.094.67rt.t30.3271..r47.3381.137.0621.t21.742t.t71.5881.142.t63

Nel 19BB Gino Longhitano ha fatto compiere un deciso passo in aYanti

sul terreno dei dati dèmografici censitari complessivi per la regione_ e

conremporanearnente di quelli specifici per singolo_ Comune. Il supporto do-cumenàrio di riferimento è stato sistematizzato dal suo lavoro sui censimenti

generali dal1569 al 1861, cui s'è accompagnato un forte riguardo alla specifi-

éazione della popolazione di tutti i Comuni siciliani.Sono staté plese in considerazione sedici numerazioni generali, di cui sei

attengono al XVII secolo, con il ricorso al computer e,ù sofiuare ritenuto piùadatto. Si sono verificati i dati demografici offerti dalle fonti, rilevandone in-congruenze ed errori; si sono confrontati i documenti dei singoli Comuni con

i risiretti parziali e totali; si sono riportati i Comuni alle denominazioni del

1861, sistèmando i dati anche dal punto di vista "territoriale". Sulla base della

congruità e della completezza delle cifre, i dati sono stati resi leggibili: si sono

r.r. dirponibili informazioni demografiche generali e Particolari di qualità,base di pafienzaper ulteriori ricerche.

Per il XVII sècolo si possono estrapolare i dati dei censimenti, all'internodei quali sono stati ricompresi gli abitanti di Palermo e Messina e si è inseritol'elemento del clero non censito (tab. 14)42.

Per quanto riguarda il dato messinese, inserito dall'autore nella prima cifra

La popohzione siciliana dtl Seicento 201

TABELIA 15

Popolazione di Messina secondo Longhitano

Anni Abitanti15931606t6t616231636t65t16811714

93.400100.744100.000I00.00090.00090.00062.27960.382

TABELIA 16

Popohzione totale della Sicilia secondo Di Pasquale

Anni Totale secondo Ie fonti Totale revisionato159516071616t6231636-42r65r-531680-81t7t4-15

730.770831.944857.698859.22t888.062873.742

1.01r.076983.163

896.3561.040.165

1.086.915, 1.096.062t.084.462

1.090.418

"sicilid', viene ricordaro che la città e i suoi numerosi casali fino al 165l go-dono dell'esenzione dalla numerazione. Le cifre indicate nella tabella f i riiiferiscono a valutazion-i o a censimenti particolari, validi per la città e i casali eper i quali si rinvia agli studi di Beloch.

.su_quest'ultimo censimento va registrato nel 1975 un intervento di car-melo Tiasselli, il

-quale rileva la -".r.-".rr" di molti volumi di riveli, errori di

trascrizione di cifre in tutti i ristretti, l'assenza di ristrerti in qualche volume."In tali condizioni - conclude lo storico - è impossibile verifiéare se sia esatroquel-numero di 40.343 abitanti attribuiti a Màssina". Tirqavia è interessanteseguire Tiasselli in alcuni rinvenimenti di immigrari, "i;dicati come rali,,,quindi abbastanza recenti. In un volume ne rrova i4 su 370 censiti, il3.7o/oa3.

Lultimo studio, in ordine di tempo, sulla popolazione siciliana risale alL994 ed è di fumando Di Pasqual.. Pèr quantoìor,..rrr. l'età moderna esso èabbastanza amenro al xu ,..oio, -" ,roi dedica

"t."" p*rtgio del testo alTYI.] dad di quesro secolo sono riguardati in due tabelL 1la'i. tz e la n. 13del volume), cosrruire con le cifrc degli abiranti dei singoli comuni, messe acpnfro.ntg per il 1595 con quelle forÀite da vito AmicJ. A conclusione delledue tabelle si hanno un "Riepilogo secondo le fonti" e un "Riepilogo revisiona_to e integrato" con i dati non ricavati dai "ristretti", mi ,,dlversamenteassunti"44.

TABELLA 17

Popolazione di due parrocchie di Palermo

Giuseppe Ratifo Lapopohzione sicilin*

6 G. Nrcas;rno,trt§z,arese (1590-1693),Mpp.4L-42,57,73,78.,r,

7 G. BerocH, ItSt8 ldzm, p.456-e F. Maccronshl

Yirz\,1892, pp. ff-10 ldrm,pp. 1l9cliltt ldem, pp- l9{-llf,-

rispetto a quelli prctalt2 ldrm,pp-36>fin-lt: G. LoNcmrgq"I

menti (1569-1tÌ51),Cata D. Dei'rerq,h

nario di demogn6eoufo386. Si segnala.Ed"Etrcongresso internzin*';

" G. IoNcrurrrvq§t6 KJ. Buoc6.hf

NINO,Firenze,kfcntrila Sicilia sotto il doninbq

17 Iùm,p.89.18 ldzm, p.94.te ldem, p. 100.20 M. Aytuano,I4fr.

mo-Napoli, Storia di \lAymard è l'articolo 12.&i"Quaderni storici", n. 17,Une croissance séhctfuc b;lasquez", tome M 196&-colloca Sicilia: sailuppo &,Demografi a stoica, Bolqt

21 G. D'Arr{onr, I-ocFacoltà di Economia e C,o

22 I dati sono trami dJrici", n. 17, inserto 3, incvio di Stato di Firenze), Iper il Medioevo di RomBritish Museum e BibL ìComunale di Palermo), l,di Palermo).

23 D. Lrcnrst, I ùdimunità di Sicilia. Fondazio

2a M. Aymard, La Sic;t25 I dati sono presenta

zz, Napoli, Guida, 1984, I

senza i casali.26 Per un'analisi di Iun

sulla ristrutturazione dellestoria dell'insediamento nd24, t973, pp. 945-976. S

Anno Numero delle anime Note

t67tt678r684t700

3.2r24.7457.3407.0r3

Comunionis 2.275, minor età937

Dalle due tabelle si possono estrapolare, se si accettano le elaborazioni di DiPasquale, i dati sulla popolazione siciliana del Seicento riportati nella tabella 1645.

Va ascritta al lavoro dello stesso Di Pasquale la segnalazione di una fonteinedita di origine ecclesiastica: le numerazioni delle parrocchie di S.Giovannidei Thrtari e di S. Ippolito martire, comprese nel territorio urbano di Palermo.Grazie al registro costituito dalla "descrizione itineraria" della prima parroc-chia è possibile tracciare la tabella 1746.

Ciò che importa segnalare, rispetto a quest'uldmo lavoro - così come altricitati in precedenza -, è la continuazione della ricerca di fonti primarie perstoria demografica isolana: lo scoop archivistico gode ancora di grande fascinopresso i ricercatori siciliani. Non è detto che il futuro non possa riservare an-cora qualche soddisfazione. Ma altro lavoro è adesso richiesto dalla fase deglistudi: il censimento e la valutazione critica di una messe di lavori condottisulle fonti di movimento in diverse aree della regione. Sulla base di quest'ope-razione si può ripartire con la raccolta sistematica di serie storiche di eventidemografici, con rileyazioni campionarie che facciano tesoro delle specificitàsub-regionali già messe in luce. Infine a queste serie storiche si potrà applicarel'approccio metodologico piùr innovativo di questi ultimi anni.

NOTE

I G. BsLocH, La popolazione d'balia nei secoli sedicesimo, diciassettesimo e diciottesimo,"Bulletin de l'Institut International de Statistique", vol.3, 1888, ripreso in C.M. Cmou-t (a

cura di), Storia dell'economia italiana. Saggi di storia economica, aolume 1, Secoli settimo-dicias-settesimo,Torino, Einaudi, 1959, pp. 449 -500.

2 F. Fprnarl., Studi sulla popolazione delk Sicilia, "Giornale di statistica della Sicilia", vol.V 1840, pp.208-264, riprodotto nel volume 22, serie2.a degli "Annali di Statistica' e ristam-pato in Opere complete, a cura di B. Rossl Rtctzzt, Roma, 1955, vol. I, pp. 263-322.

3 V Alarco, Lexicon Tbpographicum Siciliae, Palermo, 1757; ristampato come Dizionariotopografco della Sicilia, tradotto dal latino e annotato da G. Dt Menzo, 2 voll., Palermo, Mor-villo, 1855-1856.

4 G. BsLocH, La popolazione cit., p. 454.5 G.A. Alrua, Popolazione e distribuzione della ricchez,za a Lipari nel 1610. Analisi, elabo-

razione statistica e sintesi dei 'riueli di Lipari' conseruati nellArchiuio di Stato di Palermo, Messi-na, Società messinese di storia patria, 1992, pp. 16-17.

La pplazionc siciliana del Seicento 203

6 G. Ntcesrno, I^a Sicilia occidentale nelle relazioni 'ad limina' dei uescoui dclla Chiesa ma-zarese (1590-1693), Mazara del Vallo (Tp), Istituto per la storia della Chiesa mazarese, 1988,pp. 4t -42, 57, 7 3, 7 8, 99 -10t, 134, t8 t -182 e 185.

z G. Bplocn, Lapopolazione cit., p.455.I ldem, p,456.e F. Macctonr PzxNt, La popolazione di Sicilia e di Palermo dat X at XWil secola, Palermo,

Yin\,1892, pp. 5-6.to ldem, pp. ll9 e 176.

. tt ldem, p.p.. 194-197. C'è uno scarto nei fuochi contati in tabella per il 1615 - 2r4.r77 -

rispetto a quelli presentati nel testo -214.117.t2 ldem, pp.365-367 . La data del 17 24 probabilmente è da correggere in 17 | 4.13 G. LoNcntraNo, Studi di xoria dzlla popolazione siciliana,I, Riueli, nurnerazioni, censi-

rnenti (1569-1B61), Catania, Cuecm, 1988, p. I l-12.14 D. Drtr,mnco, Discussione, in Le fonù della demografu storica in ltalia, in "Atti del semi-

!irl. ^4i demografia- storica L971-1972", volume I - parte'I, Roma, cisp, s.d. (1974), pp. 3g5-

386. Si segnala anche F. Ercorr, I riueli di beni e ii anime del regno àl Sir;lla, in ',ttii del t.congresso internazionale per gli studi della popolazione", Roma, 193 1.

15 G. LoNcurreNo, Studi cit., pp. 12-13.t6 K.J. Berocn, storia della popolazione d'Italia, introduzione di L. Der paNre - E. soN-

NINo, Firenze, Le Lettere, 1994, p,.l!. Un layoro "intermedio" di Beloch è La popolazione del-la sicilia sotto il dorninio spagnob, "Rivista italiana di sociologia", Roma, a.\4II, fic. I, 1904.

t7 ldem, p.89.18 ldem, p.94.te ldzm, p. 100.20 M. Avuano, La Sicilia: profili demografici, in Storia dzlta Sicilia, volume settimo, Paler-

1o-Nagoli, Storia di Napoli e della Sicilia-, I»lA, p. 229. La prima redazione dello studio di|I-"td è I'articolo In Sicilia: suiluppo demografco i sue dffireiziazioni geografiche 1500-lB0A,"Quaderni storici", n. 17,1971, ip. 417-446-. Questo lavoro era rt to"pr.".à.rto dall'altro suUne croissance sélectiue: la 4opulztion sicilienne au XWIe sièch, in "Mélanges de la Casa de Ve-lasque/', tome M 1968, pÉ. 203-227. Fra questo e il contributo nella"Stoia dzlh Sicitia sicolloca Sicilia: suilu\pg drmografco e sae differenziazioni (1550-1800), in E. Soru (a cura di),Demografa stoica,Bologna,Il Mulino, t975, pp. 195-226.

zt G. D'AÀaons, La stnttura demografica dzlk regione dei Nebrodi (siciria), "Annali dellaFacoltà di Economia e commercio", Mèssina, 1981, p.-p. 192-193, riprende i daù di aymard.

22 I dati sono tratti dalla tabella I dell Appendice fuori testo pubblicata in "Quaderni sto-rici", n. 17, inserto 3, in cui Aymard pr.m.iti le fonti urilizzate per gli anni 159à-94 (Archi-vio di Stato di Firenze), 1606-7 (Società napolerana di Storia paìriai, 1616 (Istituto it"li"noper il. Medioevo di Roma), 1623-24 (Bibl.-della Real Academia de la Historia de Madrid,British Museum e Bibl. Naz. di Napoli), 1636-37 (Bibl. Naz. di palermo), t65t-52 (Bibl.comunale di Palermo), 168l-82 (Archivio di stato di palermo), 1713-14'iBibL comunaledi Palermo).

23 D. Ltcntsrr, I riueli di Gela-Tèrranoua nel Regno di sicilia, in D. Ligresti (a cura di), ca-munita di Sicilia. Fondazioni, patti, riueli, Catania, e,r."*, 1995, pp. %-54.

2a M. Aymard, La Sicilia cft., p. 233.

. -r I dati song Presentati in due tabelle da D. Ltcnssrl, Sicilia moderna. Le citta e gli uomi-zz, Napoli, Guida, 1984, pp. 8-9.Va precisato che dal 1652 essi si riferiscono alla iola cittàsenza i casali.

26 Per un'analisi di lungo periodo.degli insediamen-ti, sugli abbandoni e i ripopolamenti,sulla ristrutturazione della rete degli abitali in Sicilia cfr. M.-Avrtaaro, H. Bnrsc', brobtemi distoria dell'insediamento nella Sicilia medieaale e moderna, 1100-150(i, "Quaderni storici", n.24, 1973, pp. 945-976. si veda pure G. DrNrlcr, salla colonizzaziorì io siritin nrl iwt

204 Giuseppe Restifo IzPo$,lrùilloc 6ài#lflI4,rf{

INDIC'{ZO!ilIMM

M. A)ttrRD, "@dfiifutrSocizk",d lFlBffi,g

F. Baxar,c+l.r.oq §ffi&lia {**g.-,LTT--r.frWlusin:, 19iÉ--

G. Crsrnnrruuq-Gfu1982-

M. [email protected] pcrh qfrrffi-&

T. Derr:s" I"{r@Bsd{|d(aanre&"1- f,?'ànr

C,q- GrxL-H" Aoodo{tm)O agfirfrrmridc:qbr'

I. G,rrrrxo" zurnqpe1973.

M. GILTFRf [emcfi&GD.lrcn-esrq tuef,p,&

17001,'Iocnmilm,ùD. LIcnrrn" Ierm,ruD. Lrcnssn. §- m,srM,

in Z.a dnmqg-@rdA. Moru, Ixdim:dcoh

/r, -MmicErqe&A. Monoxl §nemd

"archir;o EufliuqrA. MoRo\r,.t-momm",

chc di m,@or, mtItr, l9-3" p'p- E5itr'$o

L. Pacrxo, C:mmi r

degli archùrfi tr SlmrG. Penot, §rili,-:is l&rilry'

1919.

G. P.rnoI, Saor;,d remog,r"

F. R:so-t" Iizm{,nsom,p

G. Rrsuro,.Sgr'fo "om,oCrrrm-ao rodr.- --,

.i"gp d. C-acory,tsm"

V Trrore, Oryffi dlil"Einelli. 1961-

secolo. La nascita di un insediamento costiero (Tiabia), "I1 Circolo giuridico'L. Sampolo"', Pa-

lermo, n.s. XLIII, 1980.27 F. Br,NrcNo , (Jna casa, unA telra. Ricerche su Paceco, paese nuouo nella Sicilia del Sei e Set-

tecento, Catania, Cuecm, 1985, p.20,28 D. Lrcnrsrt, Sicilia cit., pp.92-95. Si veda pure F. Benigno,,Lssetti teninriali e ruraliz'

zazione nella Sicilia del Seicentoi ,ot, pt una discisione, in La popolazione della campagne ita'liane in eta moderna, Bologna, Clueb, 1993, p. 66.

2e F. BeNtcNo , Assetti cit., p. 69.30 D. LtCRfSrl, Sicilia cit., p, 87 nota 3, Sulla vicenda della "andata e ritorno" dei flussi

urbani si veda F. BgNICNO, lJni cd.ta cit., p.2 6, e sui calabresi nelle campagne palermitane A.

Monnrerp, Dalfeudo at uitkgio rurale. Pipolamento e.coltu.re.":!ty*-t'?y:"no del Ciantro

TroXtttXWnsirolo,"Archiu6stori.op.riaSiciliaorientale",DOC(II, 1987,pp'20e26'3t M. Avt',mr.o, La Sicilia cit., p.234.32 F. BeNtcNo, Assetti cit., p, 69.33 Uriindagine sul patrimonio archivistico dei registri parrocchiali.era

-stata awiata negli

anni '40, rimariendo p.iò r.rra esiti; cfr. P ForruNerr, U11tL/1gine drl -1940

sulk consisten'

za dzgli archiui panocThiali in Sicilia, "statistica", Bologna, )OC0, n.4, 1972'3a G. LoNcutteNo, Sudi cit., p. 16.3, R. DA\.ICO, La morte barocca: popolzzione, quartieri e ca.mPagne di Messina nelh riuoba

del 1674-78, in S. Dr Brlu, (a."r" di), l.a riuolta'di Messina (1674-1678) e il mondo mediter-

raneo nella seconda metA dtl Seicento, Cosenza, Pellegrini, 1979 , pp. 377 e 382.36 G. Rrsrrro, Linee di demografa rurale rnessinese nella seconda metA del'600, h S. Dt

Brrra (a cura di), La riuoha di Mlssina (1674-1678) e il mondo meditenaneo nella seconda me-

tA del Seicento, Cosenza, Pellegrini, 1979, pp.518-519.37 E. Racuse, Aspexi di demografa xoricl a Forza dAgrò (secoli XWLrun, tesi di laurea,

relatore G. Cingari, Éacoltà di Sciè-nie Politiche - Messina, 1992-93, PP'35,38,50' 56 e 58'38 D. Ltcnrstr, Lineamenti di storia delh popohzione siciliana drl Seicento, "Le forme e la

storid', Catania, I, n. 3, 1980, pp. 299-309.tg ld.em, pp. 310-319. Si vedano anche dello stesso autoreZeonforte; un ?aese nuouo,"Ar-

chivio storico per la Sicilia orientale", 1978, e di F. Br,ulcNo , Una casa cit., p. 21, e ,4ssetti cir.,

P.65.40 S. RalrarLE,, Dinarniche dernografiche e stlatturl delk famiglia nella Sicilia del Sei-Sette'

cento, Cttania, Culc, 1984, pp.28,31,50,107, ll0 e 124.41 G. LoNcsrTeNo, Studi cit., p. 170 per i dati demografici; A. MELI, Istoria antica e mo'

derna drll.a citta di S. Marco. Ms. 6;.XWil) d^elk Biblioteca dell',4ssemblea Regionale Siciliana, a

cura di o. BnuNo, Messina, societir messinese di storia patria, 1984, pp. 157-158, per S.

Marco d'Alunzio.42 G. LoNculteNo, Sndi ctt., p.77.a3 ldzm, p. 160, per i dati su Messina; si veda inoltre. C. Tnessrut,. Z a popohzione di Mes-

sina nel 1712. Primi sagio di analisi, "Annali della Facoltà di Economia e Commercio", Mes-

sina, 1975, pp.823 e 872, per qualche sPunto tratto dal censimento del 1714.44 A. Dt Pnsquam,,4g etti storico-drmografici di Sicilia,Palermo, Ediprint, 1994, p' 314'a5 ldrrn, pp.3l4 e 324-325.a6 A. DI Pasqualr, Sulla. ricostruzione storico-dzmografca di Pabrruo attrauerso gli archiui

panocchiali, "Archiva Ecclesiae", Città del Vaticano' XVIII-)C(, 1975-7I' p.225.

La popolazione siciliana del Seicento

INDICAZIONI BIBLIOGMFICHE

M' Avtuano, llidam4 et médecins en Sicile à l'époque moderne, "Annales Cisalpines d'HistoireSociale", 4, 1973-74, pp.9-37.

F' BensecArro, Storia demografca di du.e centri ddlAhantara: Francauilla e Castiglione di Sici-lia (secc. XW-XX), tesi di laurea (relatore P. Alatri), Facolta di Lettere - Univàrsità di Mes-sina, 1976-77.

G. CeserurueEA, G. Cporre, Società e storia di un territorio: il Partinicese, Palermo, Vittorietti,1982.

M. CerareNo TIRPJTo, Nuoue notizie per la storia della popolazione d.elta Sicilia, "fuchivio sto-rico per Ia Sicilia orientale", Catania, lY, 1907,

T. Daues, Licentiae popukndi concesse dtpo il 1570 e non elencate dzl Gprufi, in M. GruprnÉ,(a cura di), CittA nuoue di Sicilia, W-XX secolo, vol. I, Palermo, Vinoriéri, 1979.

C.A.-Genupt,- Patti_a.grai e comuni feudali di nuoua fondazione in Sicilia dallo scorcio del secohXI agli alboi del settecento, "fuchivio srorico siciliano", serie III, voll. r err, 1947-4g.

I. Garruso, La popohzione della terra di Mezaojun nei secoli xw, xwl e xwIL palermo,1973.

M. GrurrnÉ (a cura di), citta nuoue di sicilia, XV-xIX secoh, palermo, vittorietti, 1979.D. Ltcwst,-Suiluppo dey.ografco di .un paese siciliano di nuoua fondazione: Leonforte (1612-

1700),"lncontri meridionali", vol.2-3, L979, pp.1 I l-128.D. llcnrsl, Tenemoto e societA in Sicilia (1501-1800), Catania, Maimone, 1992.D. lJcnrsl, S. Rerrarm, Profli dernografici e istituzioni assistenziali a Catania in etA modzrna,

in La demografa storica d.elle cirA ialiane, Bologna, Clueb, 1982, pp. 629-645.A. Moru, La distribuzione dtlla popolazione in Sicilia e le sue uariazioni negli ultimi quattro seco-

li,"Memorie geografiche", iupplemento a "Rivista geografica italianf,, n. 1g, Dlg,A. Monou, Stnrtara ed euoluzione della consanguineità umana nelle isole Eolie (1680-1966),

'Archivio per l'antropologia e l'emologia", XaUII, Firenze, t967, p[. if5-150.a Monom, A. AoonNaro, A. ANsr-r-r, \[ ANcHruprrr, o. Rossr, E. sru, L. soneNr, .Ricrr-

:k 4r^r::t Sr, !ryry nelh isole Eolie, "Lavori della Societa Italiana di Biogeografia',, vol.lIl,1973, pp.853-894.

L. PacaNo, censimenti e llyoi t!rr_it-t:! in sicilia prina dcllunifcazione del Regno, ',Notiziedegli archivi di Staro", ll, n.3, 1942.

G. Peno-I, snria demografica delk cira di Palenno, "Nuova rivista storicd', III, fasc. v-vl,r9r9.

G. PenoI, Smria dcmografca di Messina, "Nuova rivista storica,,, IV fasc. v, 1920.F. ReNoe, L'emigrazione in Sicilia 1652-1961, Caltanissetta-Roma, Sciascia, 19g9.G. Rrsrro, sicily.a7d Meditenanean Migrations in the Modern Age, in A. ErRes RosL, o. REv

casreuo (eds.), rrs migrations inteines et a moyenne distanci en Europe, 1500-1900, san-tiago de Composrela, Xunta de Galicia, vol.l, l-994, pp. 625-633.

V Tr]"\f, Oigini della questione meridionah. Riueli e platee del regno di Sicitia, Milano, Fel-trinelli, 1961.

k