disturbi evolutivi specifici - scientifico
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Disturbi evolutivi specifici
Bicocca /Bergami Laura
Disturbi Evolutivi Specifici
DSA
Disturbi specifici del Linguaggio
Deficit dell’intelligenza verbale
Deficit delle abilità non verbali
Disturbo della coordinazione motoria
Disprassia
Deficit di attenzione e iperattività
Funzionamento Intellettivo Limite
Deficit dell’Intelligenza Verbale
Discrepanza significativa fra capacità verbali e capacità di performance a scapito delle prime
Buone capacità di coordinazione visivo-motorio-spaziale
Buona memoria visiva
Difficoltà di produzione comprensione e memoria verbale
Aree di difficoltà
Espressione e produzione verbale
Conoscenza dei vocaboli e uso del lessico
Uso appropriato della sintassi e delle regole grammaticali
Memoria di materiale verbale
Comprensione delle consegne scritte e orali
Comprensione del contenuto e del significato di testi di qualunque genere, compreso i testi problematici
Capacità di astrazione e di concettualizzazione
Va privilegiato il canale non verbale, quindi favorito l’apprendimento e lo studio mediante la presentazione di schede e immagini visive, la realizzazione di disegni, le rappresentazioni grafiche, l’uso di schemi e tabelle, l’operatività pratica
Semplificazione dei testi scritti e delle consegne scritte e orali
Verificare la comprensione delle consegne, delle richieste, dei testi di problemi
Come favorire l’apprendimento
Deficit dell’Intelligenza non verbale
Discrepanza significativa tra capacità cognitive verbali e di performance a scapito delle performance
Buone competenze verbali
Buona memoria verbale
Difficoltà di coordinazione visuo-motorio-spaziale
Limitata capacità di memoria visuo-spaziale
Percezione visiva e spaziale, cogliere i dettagli, i rapporti, le proporzioni
Manipolazione di informazioni visuo-spaziali (matematica, geometria, informatica)
Comprensione di testi che implicano una rappresentazione spaziale come la descrizione di paesaggi, di rapporti spaziali, di movimenti (geografia, scienze)
Rappresentazione grafica, ed. artistica, disegno tecnico, attività grafo-motorie
Va privilegiato il canale uditivo e verbale, quindi favorito l’apprendimento e lo studio mediante l’uso del linguaggio e della concettualizzazione verbale
Semplificazione dei compiti che richiedono abilità visivo -motorio-spaziale
Facilitazioni nel disegno libero o tecnico e geometrico, nelle rappresentazioni grafiche, nelle attività manuali e pratiche
Aree di difficoltà Come favorire l’apprendimento
Disprassia
Disturbo della capacità di pianificare programmare ed eseguire una serie di movimenti volontari finalizzati al raggiungimento di uno scopo un obiettivo un atto preciso
Disturbo dell’Apprendimento non-verbale DANV
migliore sviluppo delle capacità verbali, a scapito delle performance sotto la media (almeno 10 punti di discrepanza)
evidente disturbo motorio o della coordinazione visuo -motorio -spaziale (impaccio fine e globale)
evidente disgrafia
difficoltà nella matematica
buone competenze verbali ma eccessiva verbosità
buona memoria verbale
interessi stereotipati per lunghi periodi
scarse autonomie personali
difficoltà di adattamento a situazioni nuove e ambientali
ossessività, compulsioni, tics o manierismi
deficit delle abilità sociali e difficoltà relazionali
Funzionamento Intellettivo Limite
Lo sviluppo intellettivo si colloca ai confini tra la normalità ed il ritardo mentale e si accompagna ad una limitazione del funzionamento adattivo
E’ il risultato di una serie di cause diverse, può derivare da fattori neurobiologici per così dire naturali, o derivare da situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale
Comporta carenze nelle autonomie personali, nella cura di sé, nelle capacità di comunicazione e nelle abilità sociali, scolastiche, lavorative.
Livello di Sviluppo Cognitivo
Quoziente Intellettivo Totale
QI VERBALE QI PERFORMANCE
informazioni (cultura generale)
somiglianze (astrazione e concettualizzazione)
vocabolario (conoscenza lessicale)
ragionamento aritmetico (problem solving)
comprensione verbale
memoria di cifre (memoria di lavoro a breve termine)
completamento di figure (percezione visiva)
cifrario (velocità psico-motoria)
storie figurate (organizzazione spazio-temporale)
disegno con cubi (coordinazione visuo-motoria-spaziale di tipo riproduttivo)
ricostruzione di oggetti(coordinazione visuo-motoria di tipo produttivo)
ricerca di simboli (capacità di attenzione)
Funzionamento Intellettivo
ICD 10
Nella Media 85 - 115
Limite o borderline 70 - 84
Deficit di grado lieve 50 - 69
Deficit di grado medio 35 - 49
Deficit grave 20 - 34
Deficit gravissimo sotto i 20
Come favorire l’apprendimento
semplificare globalmente compiti, testi e contenuti
adeguare le richieste al livello di sviluppo cognitivo
stimolare lo sviluppo del lessico e delle conoscenze
favorire lo sviluppo della metacognizione
favorire l’acquisizione di abilità strategiche di pensiero
conquista di modalità operative autonome
acquisizione di maggiore sicurezza personale, attraverso una costante gratificazione degli sforzi e delle competenze progressivamente raggiunte
Chiarimenti per la lettura della
certificazione
CLASSIFICAZIONI
1 – Classificazione secondo DSM IV/V(manuale diagnostico
statistico dei disturbi mentali): 315.0 disturbo della lettura (dislessia),
315.2 disturbo dell’espressione scritta (disortografia e disgrafia),
315.1 disturbo del calcolo (discalculia), 315.9 disturbo aspecifico)
2 – Classificazione secondo ICD(classificazione internazionale delle
malattie e dei problemi correlati): ICD 10 (disturbi specifici dello
sviluppo) F810 disturbo di lettura e comprensione del testo
(dislessia), F81.1 disturbo specifico della compilazione (disortografia
e disgrafia), F81.2 disturbo specifico delle abilità aritmetiche
(discalculia), F81.3 disturbi misti delle capacità scolastiche (dislessia,
, disortografia, discalculia), F81.9 disturbi evolutivi delle abilità non
specificati
ESAME COGNITIVO
1 – WISC III per determinare QIT (quoziente intellettivo totale), il
quoziente totale è il risultato della valutazione di due ambiti di
funzionamento intellettivo (verbale e di performance), se il QIT si
posiziona tra 70 – 85 si considera funzionamento cognitivo limite
Una discrepanza significativa tra le abilità verbali (QIV) e di
performance (QIP) è indicativa di uno stile cognitivo prevalente in
senso verbale o visuo-spaziale. Questo significa che l’alunno ha
una difficoltà maggiore nel recuperare le informazioni di tipo
verbale rispetto ad informazioni di tipo visivo ( quando QIV< QIP
con differenza superiore a 15 punti).
2 – WISC IV il QI è il risultato della valutazione di quattro indici:
comprensione verbale (ICV), ragionamento visuo- percettivo (IRP),
memoria di lavoro (IML), velocità di rielaborazione (IVE)
CURVA DI GAUSS
Nelle diagnosi vengono riportati dei valori numerici espressi in Deviazione standard
(Ds), percentili, punti zeta (Z) o fasce di prestazione, che indicano il grado di
disagio/difficoltà o potenzialità in una ben precisa abilità.
1 - DEVIAZIONE STANDARD: indica di quanto la prestazione di un soggetto si discosta dalla prestazione media fornita da individui della stessa età cronologica o classe frequentata (lo scostamento può essere positivo o negativo). Valore inferiore a -2 ds: prestazione deficitaria, Richiesta Intervento Immediato Valore compreso tra -2 ds e -1 ds: prestazione ai limiti inferiori della norma; Richiesta di Attenzione
Valore compreso tra -1 ds e +1 ds: prestazione nella norma
2 - PERCENTILI Indicano la percentuale dei soggetti che possiede una prestazione inferiore e/o maggiore al bambino di riferimento. 1° percentile: il 99% dei soggetti presenta prestazioni maggiori 5° percentile: il 95% dei soggetti presenta prestazioni maggiori 50° percentile: la prestazione del soggetto è nella norma
95° percentile: solo il 5% dei soggetti presenta prestazioni maggiori
Quindi es. nel caso di prestazione di correttezza di lettura
□ una prestazione è a rischio se si colloca al di sotto del 10 percentile
□ una prestazione è scadente se si colloca al di sotto del 5 percentile
LETTURA DELLA CERTIFICAZIONE DSA
3 - I PUNTI Z
I punti Z sono il valore della distanza dalla media della prestazione.
Z inferiore a -2: prestazione deficitaria, Richiesta Intervento Immediato
Z compreso tra -1 e -2: prestazione ai limiti inferiori della norma; Richiesta
di Attenzione
Z compreso tra -1 e +1: prestazione nella norma
Fascia prestazione:
C.P.R. (livello ottimale)
P.S. (prestazione sufficiente)
R.A. (al limite)
R.I.I. (deficit)
LETTURA DELLA CERTIFICAZIONE DSA
STRUTTURA: è formata da diversi sottoinsiemi ( taccuino visivo – spaziale,
loop articolatorio, sistema esecutivo centrale….)
MODALITA’ D’INTERVENTO: interviene nei momenti di ricordo di
determinate informazioni e di recupero altre per la comprensione (
durante la lettura, nel ricordare la lista spesa , ascoltare una persona…)
DIFFICOLTA’ IN AMBITO SCOLASTICO: se carente l’allievo tende a
dimenticare le istruzioni, non ricorda porzioni di testo e non riesce a
gestire insieme il ricordo e la manipolazione dell’informazione ( es.
esercizi di comprensione del testo, calcolare a mente 43 X 5)
STRATEGIE: dividere il compito in più parti, affrontandola una alla volta (
ristrutturazione in sequenze), usare ausili per la memoria ( linea dei
numeri, calcolatrice, mappe, schemi..)
MEMORIA DI LAVORO
ADHDIMPULSIVITA’
DISATTENZIONE (problema nell’attenzione sostenuta, prolungata
sul compito)
Deficit di prestazione in:
1 – abilità di problem solving matematico ( selezione dati e pianificazione)
2 – esposizione orale e scritta
3 – comprensione testi scritti complessi con inferenze che implicano memoria di lavoro
4 – organizzazione e studio nei compiti per casa (necessità di supervisore )
Attività difficili
1 – lavori che necessitano di molto tempo
2 – compiti che richiedono buone abilità organizzative
3 – riuscire a prendere appunti durante la spiegazione delle lezioni
4 – produzioni scritte senza insegnamento specifico delle strategie di composizione
5 – studio di materie da esporre oralmente senza insegnamento mirato
6 – interrogazioni con esposizione di discorsi articolati, in particolare su argomenti spiegati molto
tempo prima
Attività didattiche preparatorie
1 – catturare e focalizzare l’attenzione
2 – consegne chiare, semplici (verificare le istruzioni)
3 – aiutare a identificare le parti più importanti tramite sottolineature e note scritte a fianco
4 – rinforzare e gratificare la comprensione delle consegne e la corretta esecuzione delle
istruzioni e del compito
Strategie
1 – accordo scuola e famiglia
2 – peer tutoring
3 – guida all’automonitoraggio e autoregolazione
4 – uso del computer
Fonti
Presentazione( power point) di Patrizia
Pezzoni Unità Operativa Neuropsichiatria
dell’Infanzia e dell’Adolescenza Azienda
Ospedaliera Fatebenefratelli e
Oftalmico
«Come leggere la dislessia e i dsa» di
Giacomo Stella e Luca Grandi ed.
Giunti
«ADHD iperattività e disattenzione a
scuola» di Daniele Fedeli e Claudio Vio
ed. Giunti