disciplinare di produzione integrata del pesco

14
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO - 1 - Pesco VOCAZIONALITÀ L’ambiente pedologico I criteri per individuare il livello attitudinale dei suoli alla coltivazione del pesco sono riportati in tabella 1. La valutazione è fatta ipotizzando che la coltivazione avvenga in condizioni irrigue e che il clima locale non sia fattore limitante. Le caratteristiche considerate sono quelle non modificabili dalle normali operazioni agricole e prevedono l'impiego del portinnesto "franco". Tab. 1 - Criteri per individuare il livello attitudinale del suolo alla coltivazione del pesco Caratteristiche pedologiche(1) Classe di attitudine molto adatto (2) moderatamente adatto (3) non adatto (4) Profondità utile alle radici (5) (cm) > 100 50 - 100 < 50 Drenaggio (6) buono moderato imperfetto, lento molto lento Tessitura (7) FSA - FA FS(S grossolana) – FS – FS(S fine) L FLA A – AS – AL A (A molto fine), con caratteri vertici (presenza di crepe profonde quando il suolo è asciutto) Reazione (pH) 6,5 - 7,5 5,4 - 6,5 7,5 - 8,8 < 5,4 > 8,8 Calcare attivo (%) < 5 5 - 8 > 8 (> 13 con p.i. GF677) Salinità (mS/cm) < 2 2 - 3 > 3 (1) riferite allo strato esplorabile dalle radici. (2) i suoli di questa classe sono in grado di assicurare produzioni non inferiori all'80% di quella massima e non richiedono particolari pratiche colturali o di conservazione. (3) i suoli di questa classe presentano alcune limitazioni che possono ridurre la produzione fino al 60% di quella massima e/o richiedono particolari pratiche colturali o di conservazione. (4) i suoli di questa classe hanno limitazioni molto severe che ne precludono l'utilizzazione per la coltura in esame. (5) intesa come profondità di strati limitanti gli apparati radicali (es. orizzonti argillici impermeabili, orizzonti di accumulo di carbonati, orizzonti induriti) escluso strati ghiaiosi se penetrabili dalle radici. (6) - buono: l'acqua é rimossa dal suolo prontamente e/o non si verificano durante la stagione vegetativa eccessi di umidità limitanti per lo sviluppo della coltura; moderato: l'acqua è rimossa lentamente in alcuni periodi e il suolo resta bagnato per brevi periodi durante la stagione vegetativa, ma abbastanza a lungo da interferire negativamente sulla crescita delle piante (questi suoli hanno uno strato debolmente permeabile e/o si trovano in zone ad elevata piovosità); imperfetto: l'acqua è rimossa lentamente, cosicché il suolo è bagnato per periodi significativi durante la stagione vegetativa (questi suoli hanno uno strato lentamente permeabile e/o una falda freatica alta); lento: l'acqua è rimossa così lentamente che il suolo è saturo periodicamente durante la stagione vegetativa o rimane bagnato per lunghi periodi (questi suoli occupano generalmente superfici pianeggianti o depresse e sono frequentemente ricoperti da acqua stagnante); molto lento: stessa definizione precedente ma con suolo saturo per la maggior parte della stagione vegetativa. (7) S – SF: Grossolana; FS(S grossolana) – FS – FS(S fine): Moderatamente Grossolana; FS(S molto fine) – F – FL – L: Media; FSA – FA – FLA: Moderatamente Fine; A – AS – AL: Fine; A (A molto fine): Molto fine L'ambiente climatico Il pesco si adatta a diverse situazioni climatiche, tuttavia è opportuno che le condizioni dell'area interessata al nuovo impianto siano quelle in grado di esaltare le caratteristiche genetiche dell'albero e la qualità dei frutti. Considerata la precoce epoca di fioritura di questa specie, si sconsiglia di realizzare nuovi impianti in zone soggette a gelate tardive.

Upload: contadinoimpazzito

Post on 08-Apr-2016

73 views

Category:

Documents


4 download

DESCRIPTION

Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

TRANSCRIPT

Page 1: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 1 -

Pesco VOCAZIONALITÀ L’ambiente pedologico I criteri per individuare il livello attitudinale dei suoli alla coltivazione del pesco sono riportati in tabella 1. La valutazione è fatta ipotizzando che la coltivazione avvenga in condizioni irrigue e che il clima locale non sia fattore limitante. Le caratteristiche considerate sono quelle non modificabili dalle normali operazioni agricole e prevedono l'impiego del portinnesto "franco". Tab. 1 - Criteri per individuare il livello attitudinale del suolo alla coltivazione del pesco Caratteristiche pedologiche(1) Classe di attitudine

molto adatto (2) moderatamente adatto (3) non adatto (4) Profondità utile alle radici(5) (cm)

> 100 50 - 100 < 50

Drenaggio (6) buono moderato imperfetto, lento molto lento

Tessitura (7) FSA - FA FS(S grossolana) – FS – FS(S fine)

L FLA

A – AS – AL

A (A molto fine), con caratteri vertici (presenza di crepe

profonde quando il suolo è asciutto)

Reazione (pH) 6,5 - 7,5 5,4 - 6,5 7,5 - 8,8

< 5,4 > 8,8

Calcare attivo (%) < 5 5 - 8 > 8 (> 13 con p.i. GF677)

Salinità (mS/cm) < 2 2 - 3 > 3 (1) riferite allo strato esplorabile dalle radici. (2) i suoli di questa classe sono in grado di assicurare produzioni non inferiori all'80% di quella massima e non richiedono particolari pratiche colturali o di

conservazione. (3) i suoli di questa classe presentano alcune limitazioni che possono ridurre la produzione fino al 60% di quella massima e/o richiedono particolari

pratiche colturali o di conservazione. (4) i suoli di questa classe hanno limitazioni molto severe che ne precludono l'utilizzazione per la coltura in esame. (5) intesa come profondità di strati limitanti gli apparati radicali (es. orizzonti argillici impermeabili, orizzonti di accumulo di carbonati, orizzonti induriti)

escluso strati ghiaiosi se penetrabili dalle radici. (6) - buono: l'acqua é rimossa dal suolo prontamente e/o non si verificano durante la stagione vegetativa eccessi di umidità

limitanti per lo sviluppo della coltura; − moderato: l'acqua è rimossa lentamente in alcuni periodi e il suolo resta bagnato per brevi periodi durante la stagione vegetativa, ma

abbastanza a lungo da interferire negativamente sulla crescita delle piante (questi suoli hanno uno strato debolmente permeabile e/o si trovano in zone ad elevata piovosità);

− imperfetto: l'acqua è rimossa lentamente, cosicché il suolo è bagnato per periodi significativi durante la stagione vegetativa (questi suoli hanno uno strato lentamente permeabile e/o una falda freatica alta);

− lento: l'acqua è rimossa così lentamente che il suolo è saturo periodicamente durante la stagione vegetativa o rimane bagnato per lunghi periodi (questi suoli occupano generalmente superfici pianeggianti o depresse e sono frequentemente ricoperti da acqua stagnante);

− molto lento: stessa definizione precedente ma con suolo saturo per la maggior parte della stagione vegetativa. (7) S – SF: Grossolana; FS(S grossolana) – FS – FS(S fine): Moderatamente Grossolana; FS(S molto fine) – F – FL – L: Media;

FSA – FA – FLA: Moderatamente Fine; A – AS – AL: Fine; A (A molto fine): Molto fine L'ambiente climatico Il pesco si adatta a diverse situazioni climatiche, tuttavia è opportuno che le condizioni dell'area interessata al nuovo impianto siano quelle in grado di esaltare le caratteristiche genetiche dell'albero e la qualità dei frutti. Considerata la precoce epoca di fioritura di questa specie, si sconsiglia di realizzare nuovi impianti in zone soggette a gelate tardive.

Page 2: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 2 -

SCELTA VARIETALE Tenuto conto di quanto indicato nelle norme Generali, si riportano (in tabb. 2a, 2b, 2c, 2d e 2e) le varietà raccomandate per la Regione Emilia-Romagna. Tab. 2a - Pesco a polpa gialla - Lista varietà raccomandate Regione Emilia-Romagna

VARIETÀ MATURAZIONE(± gg da Redhaven)1 RICH MAY* -33 MAY CREST® Minastar - 29 SPRINGCREST -24 SPRINGBELLE* - 21 CRIMSON LADY* - 19 RUBIRICH® Zainoar* - 13 CORALINE® Monco* -12 ROYAL GEM® Zairegem* -12 ROYAL GLORY® Zaifer* -5 FLAVORCREST -3 AZURITE® Monnoir* -3 EARLY RICH® -3 REDHAVEN 0 RICH LADY* +2 VISTA RICH® Zainobe* +3 RED MOON* +4 SUMMER RICH* +8 DIAMOND PRINCESS* + 9 MARIA MARTA* +10 GRENAT® Monafi* + 14 ROYAL LEE* +16 ROME STAR* +17 ELEGANT LADY® Dama del Mar* +18 SUNCREST +19 SYMPHONIE* +20 ZEE LADY* +20 SUMMER LADY® Zaijula* +33 NADIA +38 KAWEAH® Zainory* +41 PLUSPLUS® Maillaplus* +45 RED STAR* +52

Note: ® marchio d’impresa; *varietà brevettata (brevetto italiano o UE) 1) Data media di inizio raccolta Redhaven = 13/07

Tab. 2b - Pesco a polpa bianca - Lista varietà raccomandate Regione Emilia-Romagna

VARIETÀ MATURAZIONE (± gg da Redhaven)1 AMANDA® Zaibaro* -33 CRIZIA* -14 ONIX® Monalu* -12 SNOWBRITE® Zailex* -7 MARIA BIANCA +8 MAURA® Zaifisan* +8 ROSA DEL WEST +13 BENEDICTE® Meydicte* +18 TENDRESSE® Julie* +27 WHITE MAEBA® +33 KEWINA® Zaidaso* +40 MARIA DELIZIA +42 DOUCEUR* +51 GLADYS® Zailati* +53

Note: ® marchio d’impresa; *varietà brevettata (brevetto italiano o UE) 1) Data media di inizio raccolta Redhaven = 13/07

Page 3: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 3 -

Tab. 2c - Pesco da industria - Lista varietà raccomandate Regione Emilia-Romagna

VARIETÀ MATURAZIONE (± gg da Redhaven)1 ROMEA +2 CARSON +15 ANDROSS +31 JUNGERMAN +36 BABYGOLD 9 +45 Note: ® marchio d’impresa; *varietà brevettata (brevetto italiano o UE)

1) Data media di inizio raccolta Redhaven = 13/07 Tab. 2d - Nettarine a polpa gialla (linea gusto tradizionale) - Lista varietà raccomandate Regione Emilia-Romagna

VARIETÀ

MATURAZIONE (± gg da

Redhaven)1 ROSE DIAMOND* -19 RITA STAR® Bratastar* -17 LAURA* -15 DIAMOND BRIGHT* -12 AMBRA* -11 SUPERCRIMSON® Zairupe -10 CRISTINA* -8 NEW TOP® Zaitodeu* -9 SPRING BRIGHT* +2 GUERRIERA* +3 ALITOP* +8 INDEPENDENCE +7 MARIA ELISA* +7 AMIGA* +8 DIAMOND RAY* +12 FIRE TOP® Zaidebi* +13 STARK RED GOLD +20 NECTAROSS +23 ALMA* +25 MARIA AURELIA +25 VENUS +28 ORION* +32 MAX® +32 SWEET RED +35 MORSIANI 60® +37 SWEET LADY* +40 RED FAIR® Zaifane* +53 AUGUST RED® Bradgust* +54 MORSIANI 90® +59 MAX® 7 AM7* +61 ALEXA® +65 LATE FAIR® Zaitreme +68

Note: ® marchio d’impresa; *varietà brevettata (brevetto italiano o UE) 1) Data media di inizio raccolta Redhaven = 13/07

Page 4: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 4 -

Tab. 2e - Nettarine a polpa gialla (linea gusto dolce) - Lista varietà raccomandate Regione Emilia-Romagna

VARIETÀ MATURAZIONE (± gg da

Redhaven)1 NECTAPOM® 22 Nectaprima** -25 BIG BANG® Maillara* -21 HONEY BLAZE® -4 BIG TOP Zaitabo* -2 HONEY KIST* +4 NECTAPOM ® 29 Nectareine* +18 HONEY ROYALE® +24 MARIA DOLCE* +33 HONEY GLO® Zaipaze* +34 LADY ERICA +45

Note: ® marchio d’impresa; *varietà brevettata (brevetto italiano o UE) 1) Data media di inizio raccolta Redhaven = 13/07

Tab. 2f - Nettarine a polpa bianca (linea gusto tradizionale) - Lista varietà raccomandate Regione Emilia-Romagna

VARIETÀ

MATURAZIONE (± gg da

Redhaven)1 EARLY SILVER* -22 JADE® Momèe* -11 CALDESI 2000* -9 SILVER SPLENDID* -7 MARIA ANNA +15 QUEEN RUBY® Zaigibe* +18 CALDESI 2010* +22 SILVER GIANT* +33 ROMAGNA 3000* +50

Note: ® marchio d’impresa; *varietà brevettata (brevetto italiano o UE) 1) Data media di inizio raccolta Redhaven = 13/07

Tab. 2g - Nettarine a polpa bianca (linea gusto dolce) - Lista varietà raccomandate Regione Emilia-Romagna

VARIETÀ

MATURAZIONE (± gg da

Redhaven)1 TORQUISE® Monprime* -21 GARCICA* -6 NECTASWEET® 26 Nectmargie* +3 EMERAUDE® Monnude* +6 MAGIQUE® Maillamagie* +10 NECTASWEET® 28 Nectaperle* +18 ZEPHIR® Monphir* +34

Note: ® marchio d’impresa; *varietà brevettata (brevetto italiano o UE) 1) Data media di inizio raccolta Redhaven = 13/07

Page 5: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 5 -

SCELTA DEL PORTINNESTO Tenuto conto di quanto indicato nella parte generale, vengono di seguito riportati i portinnesti consigliati per la coltura del pesco. Tab. 3 - Elenco dei portinnesti consigliati per il pesco

PORTINNESTO ESIGENZE PEDOLOGICHE RESISTENZA AVVERSITÀ COMPORTAMENTO

AGRONOMICO

Franco

Terreno vergine di medio impasto, tendenzialmente sciolto, non soggetto a ristagni idrici, fresco o irriguo; pH 6,6 - 7,5; CaCO3 attivo fino 5%.

Vigoroso (*), influisce positivamente su produttività e qualità dei frutti.

Ibrido pesco per mandorlo GF 677

Terreno sciolto, ben drenato, calcareo (CaCO3 attivo fino 12%); pH elevato; adatto per terreni ristoppiati.

Tollerante a Meloidogyne incognita (nematode galligeno); resiste alla siccità meglio del franco.

Molto vigoroso (+10% rispetto al franco); ritarda la maturazione.

Mr.S. 2/5

Terreni irrigui di pianura; pH fino a 7,5; CaCO3 attivo fino a 9%; buona attitudine al ristoppio.

Riduce del 15-20% la vigoria, rispetto al franco; poco “pollonifero”.

ISHTARA® Ferciana*

Si adatta bene a terreni pesanti, calcarei, purché irrigui.

Riduce del 20-25% la vigoria rispetto al franco, pur garantendo un buon rinnovo vegetativo e un discreto sviluppo del tronco. Non pollonifero.

ADESOTO® 101 - Puebla

Adatto a terreni asfittici e clorosanti

Resistente ai nematodi del gen. Meloidogyne; tollerante ad Armillaria mellea.

Vigoria ridotta rispetto al GF 677 (-20%); induce anticipo di maturazione; interessante per la tolleranza al ristoppio, meno dal punto di vista della produttività indotta.

Note: (*) La selezione PSA5 di pesco franco riduce del 15 - 20 % la vigoria. MATERIALE VIVAISTICO Requisiti biometrici e qualitativi minimi del materiale vivaistico per i nuovi impianti Di seguito si indicano i requisiti biometrici e qualitativi minimi del materiale vivaistico da impiegare in nuovi impianti Caratteristiche generali: - crescita eretta e diritta: - con “saldatura integra” all’innesto (solo per astoni); - assenza di segni di disidratazione (raggrinzamento); - assenza di danni meccanici dovuti all’estirpazione in vivaio; - non derivanti da reinnesto di materiale non attecchito o invenduto nelle campagne precedenti (solo

astoni); - uniformità della partita del materiale vivaistico; - assenza di gravi ferite non cicatrizzate dovute a grandine.

Page 6: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 6 -

Caratteristiche specifiche:

Tipo Calibro minimo (mm)

Altezza minima (cm) della pianta

dal colletto all’ultima gemma

lignificata

Altezza minima (cm) del punto

d’innesto dal colletto

Radicazione Altre caratteristiche

Prezzo di riferimento

(€)

Astoni

12 a 10 cm sopra il punto

d’innesto

80 (120 per ciliegio)

10 (20 per pesco e

albicocco su p.i. vigorosi)

Ben radicati con radici non troppo corte e ben distribuite

Con rami anticipati

ben lignificati 3,40

Piante a gemma dormiente

10 a 10 cm

dal colletto 601

10 (20 per pesco su p.i.

vigorosi) Ben radicate

Con almeno una gemma

dormiente “saldata”

2,60

Piante in vaso da innesto

10 al colletto 40 3,20

Piante in vaso da microinnesto

6 al colletto 30

10

Presenza di radici al bordo

del pane di torba

- 2,60

1 anno

8 60 2,40 Piante

autoradicate a radice nuda 2

anni 12 110

- Ben radicate e con radici non

attorcigliate -

3,20

Portinnesti da seme e da talea

5 al colletto 40 - Ben radicati - 0,75

Portinnesti da micropropagazione

4 al colletto 30 -

Ben radicati e con radici non

attorcigliate 0,85

Note: 1 altezza misurata all'apice vegetativo della pianta. Vincolante per tutti i regolamenti Per le caratteristiche qualitive e fitosanitarie del materiale vivaistico da impiegare nella costituzione di nuovi impianti di drupacee occorre osservare quanto riportato nelle Norme Generali, nel capitolo “Scelta varietale”. SISTEMA DI IMPIANTO Tenuto conto di quanto riportato nella parte generale, vengono riportate in tabella 4 le forme di allevamento e le distanze di impianto consigliate. Tab. 4 - Forme di allevamento e sesti d'impianto (m) consigliati.

Forma Vigoria dell’albero di allevamento Elevata Media Scarsa

Vasetto ritardato Palmetta Fusetto

6,0 x 4,0 - 3,5 4,7 x 4,0 - 3,5

non consigliata

5,5 x 3,5 - 3 4,5 x 3,5 - 3

5,0 x 2,0

5,5 x 2,5 4,3 x 3,0 - 2,5

4,5 x 1,5

Page 7: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 7 -

FERTILIZZAZIONE FERTILIZZAZIONE PRE-IMPIANTO Prima dell’impianto del frutteto, si consiglia di distribuire ammendanti organici per migliorare le caratteristiche fisico–chimiche e microbiologiche del terreno. AZOTO Vincolante per tutti i regolamenti Al fine di evitare perdite di azoto lungo il profilo del suolo, non sono ammessi apporti di concimi minerali azotati prima della messa a dimora delle piante. FOSFORO E POTASSIO Vincolante per tutti i regolamenti Per quanto riguarda l’apporto di K2O e P2O5, si rimanda alle indicazioni contenute nelle Norme Generali ricordando che è necessario eseguire il bilancio. La concimazione di “mantenimento” deve essere definita sulla base dei valori riportati in Tab. 6 Non è ammesso superare i seguenti quantitativi: - P2O5: 250 kg/ha - K2O: 300 kg/ha FERTILIZZAZIONE DI ALLEVAMENTO AZOTO Vincolante per tutti i regolamenti Negli impianti in allevamento (1° e 2° anno) sono ammessi solo apporti localizzati di fertilizzanti. Le quantità apportate devono essere ridotte rispetto alla dose massima prevista nella fase di produzione, in particolare: 1° anno: max. 50 kg/ha 2° anno: max. 70 kg/ha FERTILIZZAZIONE DI PRODUZIONE AZOTO Vincolante solo per Reg. (CE) 1257/99 METODO ORDINARIO: La quantità da distribuire deve essere così definita: Quantità di azoto (kg/ha di N) = [(Produzione stimata * x 1,3) + 70] x 1,2. * Produzione stimata espressa in t/ha Non sono comunque ammessi apporti annuali di N superiori a 130 kg/ha (vedi tab. 5).

Page 8: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 8 -

Vincolante solo per Reg. (CE) 2200/96; L.R. 28/98 e L.R. 28/99 METODO ORDINARIO: La quantità da distribuire deve essere così definita: Quantità di azoto (kg/ha di N) = [(Produzione stimata * x 1,3) + 70] x 1,2. * Produzione stimata espressa in t/ha

Non sono comunque ammessi apporti annuali di N superiori a 130 kg/ha (vedi tab. 5).

METODO SEMPLIFICATO: In alternativa alla definizione di un piano di concimazione può essere adottato il metodo “semplificato” che prevede l’individuazione di una dose massima “standard” di fertilizzante. Qualora si utilizzi tale dose sarà sufficiente la compilazione delle schede relative all’impiego dei fertilizzanti; nel caso in cui non ci si attenesse alla dose “standard”, sarà necessario indicare i motivi e le quantità in incremento o decremento, compilando la Scheda Semplificata predisposta (Allegati 1). Per gli apporti ammessi fare riferimento sempre alle suddetta scheda (Allegato 1). Vincolante per tutti i regolamenti Tab. 5 - Quota unitaria di asportazione da parte dei frutti (kg/t di prodotto) per coltura, quota di base (kg/ha) e quantitativi massimi ammessi di N (kg/ha) (solo M. ORDINARIO)

COLTURA Quota unitaria di asportazione frutti per

AZOTO (kg di N/t di prodotto)

Quota di base di AZOTO (kg/ha N)

Quantitativo massimo ammesso di AZOTO (kg/ha)

Pesco 1,3 70 130

Vincolante per tutti i regolamenti Per apporti di azoto minerale superiori a 60 kg/ha non è ammessa un’unica distribuzione; occorre, pertanto, effettuare concimazioni frazionate. Non sono ammesse distribuzioni di azoto minerale prima della fase fenologica di "inizio fioritura" In riferimento alla concimazione di fine estate (comunemente indicata come autunnale), eseguita per favorire la costituzione di sostanze di riserva nelle strutture permanenti dell’albero, è utile la stima del livello dei nitrati nel terreno. Valori intorno a 8 ppm di azoto nitrico (N-NO3) nello strato del filare compreso tra 5-50 cm di profondità, sono ampiamente sufficienti per le esigenze azotate del frutteto nella fase di post-raccolta e presuppongono la sospensione di qualsiasi apporto di azoto in questo periodo. Vincolante per tutti i regolamenti Non sono ammesse distribuzioni autunnali superiori a 40 kg/ha di azoto ed effettuate oltre il mese di settembre, nonché in terreni con contenuto idrico elevato, prossimo alla saturazione. FOSFORO e POTASSIO Vincolante solo per Reg. (CE) 1257/99 METODO ORDINARIO: Per quanto riguarda l’apporto di K2O e P2O5, si rimanda alle indicazioni contenute nelle Norme Generali ricordando che è necessario eseguire il bilancio. La concimazione di “mantenimento” deve essere definita sulla base dei valori riportati in Tab. 6

Non è ammesso superare i seguenti quantitativi: Dotazione terreno scarsa: P2O5: 250 kg/ha K2O: 300 kg/ha Dotazione terreno normale: P2O5: 50 kg/ha K2O: 150 kg/ha Dotazione terreno elevata: P2O5: 30 kg/ha K2O: 75 kg/ha

Page 9: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 9 -

Vincolante solo per Reg. (CE) 2200/96; L.R. 28/98 e L.R. 28/99 METODO ORDINARIO: Per quanto riguarda l’apporto di K2O e P2O5, si rimanda alle indicazioni contenute nelle Norme Generali ricordando che è necessario eseguire il bilancio. La concimazione di “mantenimento” deve essere definita sulla base dei valori riportati in Tab. 6 Non è ammesso superare i seguenti quantitativi: Dotazione terreno scarsa: P2O5: 250 kg/ha K2O: 300 Kg/ha Dotazione terreno normale: P2O5: 50 kg/ha K2O: 150 Kg/ha Dotazione terreno elevata: P2O5: 30 kg/ha K2O: 75 Kg/ha METODO SEMPLIFICATO: In alternativa alla definizione di un piano di concimazione può essere adottato il metodo “semplificato” che prevede l’individuazione di una dose massima “standard” di fertilizzante. Qualora si utilizzi tale dose sarà sufficiente la compilazione delle schede relative all’impiego dei fertilizzanti; nel caso in cui non ci si attenesse alla dose “standard”, sarà necessario indicare i motivi e la quantità in incremento o decremento, compilando la scheda predisposta (Allegati 2a e 2b) Per gli apporti massimi ammessi fare riferimento sempre alla suddetta scheda (Allegati 2a e 2b). Tab. 6. Quote unitarie di asportazione da parte dei frutti (kg/t di prodotto) e coefficienti correttivi (solo M. ORDINARIO)

COLTURA

Quota unitaria di asportazione frutti per

FOSFORO (Kg di P2O5/t di prodotto)

Coefficiente correttivo per FOSFORO

Quota unitaria di asportazione frutti per

POTASSIO (kg di K2O/t di prodotto)

Coefficiente correttivo per POTASSIO

Pesco 0,57 3 2,40 1,6

In caso di necessità, a partire dalla ripresa vegetativa, è ammessa la possibilità di distribuire in localizzazione sul filare concimi contenenti fosforo, potassio o magnesio, attraverso assolcatori, manichette o fertirrigazione, per stimolare positivamente l’attività radicale e l’assorbimento dei micro-elementi (es. ferro) . Vincolante per tutti i regolamenti Qualora non risultassero reperibili in commercio formulati contenenti i singoli elementi in forma semplice, utilizzabili efficacemente per soddisfare le esigenze specificate in precedenza, è data facoltà di distribuire concimi contenenti anche azoto. In tali condizioni non è comunque ammesso il superamento di un quantitativo massimo pari a 10 kg di N/ha; tale quantitativo dovrà essere comunque considerato nel computo finale dell’azoto da somministrare alla coltura. Restano salve le prescrizioni relative ai quantitativi massimi di azoto, fosforo e potassio consentiti in funzione delle diverse colture e delle dotazioni del terreno. POTATURA Fase di produzione Potatura verde pre-raccolta Gli interventi al “verde”, da eseguirsi preferibilmente in maggio ed in giugno, devono essere finalizzati all’asportazione dei germogli vigorosi (succhioni) e al diradamento di quelli mal disposti, allo scopo di favorire una razionale intercettazione dell’energia radiante in tutta la chioma e una migliore lignificazione dei rami. Si rammenta che, in presenza di una eccessiva densità del fogliame, viene favorita la comparsa di marciumi a carico dei frutti posti nelle parti più interne ed in ombra della chioma. Potatura verde post-raccolta Sono consigliati, inoltre, interventi di pre–potatura a fine estate (tagli di ritorno e asportazione dei succhioni) al fine di favorire la lignificazione dei rami posti all’interno della chioma e spostare il completamento della potatura in un’epoca più prossima alla fioritura (o dopo la fioritura in varietà a rischio).

Page 10: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 10 -

DIRADAMENTO DEI FRUTTI Allo stato attuale delle conoscenze è ancora indispensabile il diradamento manuale da eseguirsi con la massima tempestività, prima dell’indurimento del nocciolo. Le cultivar precoci andranno diradate prima di quelle a maturazione media e tardiva. Per stabilire l’intensità del diradamento si consiglia di valutare la capacità produttiva dell’albero e, in base al peso medio dei frutti, che dipende dalle caratteristiche varietali e dalle esigenze commerciali, calcolare il numero di frutti da asportare con il diradamento. DISERBO Criteri e modalità I criteri e le modalità che sono alla base del controllo delle infestanti in un sistema agricolo a produzione integrata sono illustrati in modo esaustivo nelle Norme Generali del Disciplinare di Produzione Integrata. Vincolante solo per Reg. (CE)1257/99 Non è ammesso l’impiego di principi attivi e di dosi diverse da quelle indicate nella specifica tabella delle Norme tecniche fase di coltivazione – Controllo delle infestanti. Vincolante solo per Reg. (CE) 2200/96; L.R. 28/98 e L.R. 28/99 Non è ammesso l’impiego di principi attivi e di dosi diverse da quelle indicate nella specifica tabella delle Norme tecniche fase di coltivazione – Controllo delle infestanti e delle Norme tecniche transitorie (Elasticità frutticole). Vincolante per tutti i regolamenti La dose in tabella è riferita alla sola superficie effettivamente coperta dal diserbante che deve essere sempre inferiore almeno al 50% della superficie complessiva. IRRIGAZIONE Criteri e modalità I criteri e le modalità che sono alla base della pratica irrigua in un sistema agricolo a produzione integrata sono illustrati in modo esaustivo nelle Norme Generali del Disciplinare di Produzione Integrata. Vincolante per tutti i regolamenti In questa sede sono riportate le tabelle specifiche relativamente alla definizione della quantità d’acqua necessaria al regolare sviluppo della coltura (Restituzione idrica giornaliera: tab. 7) e dei volumi di adacquata massimi (tab. 8) I dati si riferiscono a situazioni così caratterizzate: piante in piena produzione, portinnesto franco, vigoria e densità di piantagione medie, falda freatica ininfluente. Vincolante solo per Reg. (CE) 1257/99 Relativamente al momento d’intervento occorre attenersi a quanto indicato nella tabella 7.

Page 11: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 11 -

Tabella 7 - Ciliegio - Restituzione idrica giornaliera espressa in millimetri/giorno: è la quantità d’acqua necessaria giornalmente per un ottimale sviluppo della pianta. Mese Restituzione idrica giornaliera

interfilare inerbito (*) mm/giornoRestituzione idrica giornaliera

interfilare lavorato (*) mm/giorno Irrigazione

aprile 0.8 0.7 non ammessa salvo

espressa indicazione dei bollettini

maggio 2.0 1.4 ammessa giugno 3.5 2.5 ammessa luglio 4.0 3.5 ammessa luglio post-raccolta 2.4 2.1 ammessa agosto 3.7 3.0 ammessa agosto post-raccolta 2.1 1.9 ammessa * Si intende il quantitativo di acqua da restituire alla coltura in base al suo fabbisogno idrico. In presenza di pioggia, devono essere

considerate nulle le piogge inferiori al consumo giornaliero; allo stesso modo sono nulli i mm di pioggia eccedenti il volume di adacquamento prescelto

Es. mese di luglio: 1. pioggia 3,5 mm < 4,0 mm (la pioggia é considerata nulla); 2. terreno sciolto e pioggia 40 mm > 35 mm (40 - 35 = 5 mm andati perduti). Note generali:

− Impianti in allevamento: fino al terzo anno ridurre il consumo del 20%. − Sospensione dell'irrigazione: in post-raccolta da settembre. − Con impianto a goccia è preferibile non superare per ogni intervento i 6 - 7 mm.

Vincolante per tutti i regolamenti Non ammesso superare i volumi indicati nella tabella 8. Non ammessa l’irrigazione a scorrimento Tabella 8: Pesco - Volumi di adacquata massimi tipo di terreno millimetri metri cubi ad ettaro terreno sciolto 35 350 terreno medio impasto 45 450 terreno argilloso 55 550

DIFESA Criteri e modalità I criteri e le modalità che sono alla base della difesa fitosanitarai in un sistema agricolo a produzione integrata sono illustrati in modo esaustivo nelle Norme Generali del Disciplinare di Produzione Integrata. Impiego dei fitofarmaci Vincolante solo per Reg. (CE)1257/99 È ammesso l'uso dei soli principi attivi, alle limitazioni d’uso previste, indicati nella specifiche tabelle delle Norme tecniche fase di coltivazione – Difesa fitosanitaria. Vincolante solo per Reg. (CE) 2200/96; L.R. 28/98 e L.R. 28/99 È ammesso l'uso dei soli principi attivi, alle limitazioni d’uso previste, indicati nella specifiche tabelle delle Norme tecniche fase di coltivazione – Difesa fitosanitario e delle Norme tecniche transitorie (Elasticità frutticole) Distribuzione dei fitofarmaci Vincolante per tutti i regolamenti Vengono riportati in tabella 9 i volumi d’irrorazione massimi in piena vegetazione per gli interventi fitosanitari.

Page 12: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 12 -

Tab. 9 – Pesco - Volumi d’irrorazione massimi in piena vegetazione per gli interventi fitosanitari. Volumi (h1)

Forma di Fase produttiva Densità di chioma Allevamento Scarsa Normale Elevata

Palmetta Allevamento -- 10 -- Produzione 12 15 18

Vasetto ritardato Allevamento -- 12 -- Produzione 16 18 20

Fusetto Allevamento -- 12 -- Produzione 16 18 20

RACCOLTA Epoca L’epoca di raccolta rappresenta un momento fondamentale della filiera produttiva, perché caratterizza e condiziona la qualità globale e la serbevolezza del prodotto. La definizione dell’epoca di raccolta, tenendo conto della scalarità della maturazione dei frutti, delle forti variabilità tra le diverse cultivar e della diversa reazione ai fattori pedoclimatici, è alquanto problematica, tuttavia alcuni indici si sono dimostrati di facile applicazione e di sufficiente rispondenza fisiologica. Si ricordano il colore della buccia e la durezza della polpa; a ciò si possono aggiungere il residuo secco rifrattometrico, l’acidità e il loro rapporto. Per le percoche, il colore della polpa e quello “di fondo” della buccia rappresentano indici di primaria importanza. Ai fini della conservazione prolungata, il prodotto dovrebbe essere raccolto a una durezza compresa fra 5 e 6 kg (puntale del penetrometro di 8 mm). Per la commercializzazione immediata, la durezza va rapportata alle esigenze della distribuzione e dello standard di qualità e comunque non dovrà essere superiore a tali valori. Modalità Per effetto della scalarità della maturazione, più o meno accentuata sulle diverse cultivar, è necessario eseguire almeno 3 raccolte per le pesche, nettarine e percoche.

Page 13: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 13 -

Allegato 1 - SCHEDA SEMPLIFICATA CONCIMAZIONE AZOTATA - PESCO

Note decrementi Quantitativo di Azoto da sottrarre (-) dalla dose standard in funzione delle diverse condizioni.

Apporto di AZOTO standard in situazione normale per una produzione di 25 t/ha

Quantitativo di Azoto che potrà essere aggiunto (+) alla dose standard in funzione delle diverse condizioni. Il quantitativo massimo che l'agricoltore potrà aggiungere anche al verificarsi di tutte le situazioni è di:

Note incrementi

Dose standard: 80 kg/ha di N 50 Kg/ha

______________ 30 Kg: se si prevedono produzioni inferiori a 16,5 t/ha 30 Kg: se si prevedono

produzioni superiori a 33,5 t/ha _______________

______________ 20 Kg: in caso di apporto di ammendanti

20 Kg: in caso di scarsa dotazione di S.O. in relazione alla tessitura del terreno (vedi Griglia RER)

_______________

______________ 20 Kg: in caso di eccessiva attività vegetativa

20 Kg: in caso di scarsa attività vegetativa _______________

20 Kg: in caso di forte

dilavamento invernale (pioggia superiore a 300 mm nel periodo Ottobre-Febbraio)

_______________

20 Kg: in caso di cv medio-

tardive, tardive (da Stark Red Gold in poi)

_______________

Page 14: Disciplinare di Produzione Integrata del Pesco

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture frutticole > PESCO

- 14 -

Allegato 2 -SCHEDA SEMPLIFICATA CONCIMAZIONE FOSFORO E POTASSIO - PESCO

Note decrementi Quantitativo di P2O5 da sottrarre dalla dose standard.

Apporto di P2O5 in situazione normale per una produzione di 25 t/ha - Dose standard

Quantitativo di P2O5 che potrà essere aggiunto alla dose standard. Note incrementi

______________ 10 kg con produzioni inferiori a 16,5 t/ha

40 kg /ha in situazione di normale dotazione del terreno 10 kg con produzioni superiori a 33,5 t/ha ______________

______________ 10 kg con apporto di ammendanti

20 kg/ha in situazione di elevata dotazione del terreno

10 kg con basso tenore sostanza organica terreno ______________

60 kg/ha in situazione di scarsa dotazione del terreno

Note decrementi Quantitativo di K2O da sottrarre dalla dose standard.

Apporto di K2O in situazione normale per una produzione di 25 t/ha - Dose standard

Quantitativo di K2O che potrà essere aggiunto alla dose standard. Note incrementi

______________ 30 kg con produzioni inferiori a 16,5 t/ha

100 kg /ha in situazione di normale dotazione del terreno 30 kg con produzioni superiori a 33,5 t/ha ______________

______________ 30 kg con apporto di ammendanti

50 kg/ha in situazione di elevata dotazione del terreno

150 kg/ha in situazione di scarsa dotazione del terreno