disabili lievi

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80 1 Centro di Catechesi Cottolenghino Centro di Catechesi Cottolenghino Centro di Catechesi Cottolenghino Centro di Catechesi Cottolenghino Piccola Casa della Divina Provvidenza Via Cottolengo, 14 – 10152 TORINO tel. 011/5225165 – fax 011/5225169 PROGRAMMAZIONE DI CATECHESI CONTENUTO DOTTRINALE E SUSSIDIO Anno 2013 - 2014 DL DL DL DL

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Centro di Catechesi CottolenghinoCentro di Catechesi CottolenghinoCentro di Catechesi CottolenghinoCentro di Catechesi Cottolenghino Piccola Casa della Divina Provvidenza Via Cottolengo, 14 – 10152 TORINO tel. 011/5225165 – fax 011/5225169

PROGRAMMAZIONE DI CATECHESI CONTENUTO DOTTRINALE E SUSSIDIO

Anno 2013 - 2014 DLDLDLDL

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GRUPPO: ____________________________________

COORDINATORE: ______________________________

giorno e mese catechisti di turno

NA

TA

LE

I INCONTRO

II INCONTRO

III INCONTRO

IV INCONTRO

PA

SQ

UA

I INCONTRO

II INCONTRO

III INCONTRO

IV INCONTRO

I INCONTRO

II INCONTRO

III INCONTRO

PE

NT

EC

OS

TE

INIZIO CATECHESI: 18/11/2013; ________ ; ________

CELEBRAZIONI CONCLUSIVE: _____________________

RITIRI DEI CATECHISTI: __________________________

CHIUSURA DELL’ANNO: __________________________ 79

DPDPDPDP 189189189189: Nella porteria [portineria] ho piacere e desidero che siavi sempre del pane, delle biancherie, del danaro ed altre cose da dare ai poveri; e mia intenzione è questa, che non congediate mai nissun po-vero senza dargli qualche soccorso. [...] Chi sa che fra i poveri che si presentano alla Piccola Casa non siasi già trovato o non abbia a tro-varsi Gesù Cristo in persona; ma sia comunque, considerate nei poveri la persona stessa di Gesù Cristo, [...].

Ricordare infine che vivere la carità non sempre è facile e per questo Ricordare infine che vivere la carità non sempre è facile e per questo Ricordare infine che vivere la carità non sempre è facile e per questo Ricordare infine che vivere la carità non sempre è facile e per questo c’è bisogno di forza:c’è bisogno di forza:c’è bisogno di forza:c’è bisogno di forza: la festa di Pentecoste celebra il dono dello Spirito Santo che è la forza che Dio ci dona per fare il bene. CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio, dopo aver riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tramite la lettu-ra del brano dal vangelo di Matteo, quale impegno ci possiamo pren-dere per questa settimana? (Attendere le loro risposte e aiutare a concretizzarle nel quotidiano. Poi insieme si disporranno i simboli utilizzati durante l’incontro.) CONCLUSIONE Prima di lasciarci vogliamo metterci in cerchio dandoci la mano per invocare su di noi il dono dello Spirito Santo con la preghiera della sequenza, e così ricordare la festa di Pentecoste ormai vicina: Vieni, Santo Spirito...Vieni, Santo Spirito...Vieni, Santo Spirito...Vieni, Santo Spirito...

GUIDA Preghiamo: O Signore Gesù, che ti rendi presente nei poveri e nei sof-O Signore Gesù, che ti rendi presente nei poveri e nei sof-O Signore Gesù, che ti rendi presente nei poveri e nei sof-O Signore Gesù, che ti rendi presente nei poveri e nei sof-ferenti, donaci la forza di vivere la carità, affinché, spinti dal Tuo amo-ferenti, donaci la forza di vivere la carità, affinché, spinti dal Tuo amo-ferenti, donaci la forza di vivere la carità, affinché, spinti dal Tuo amo-ferenti, donaci la forza di vivere la carità, affinché, spinti dal Tuo amo-re, possiamo camminare con decisione verso la meta eterna del Para-re, possiamo camminare con decisione verso la meta eterna del Para-re, possiamo camminare con decisione verso la meta eterna del Para-re, possiamo camminare con decisione verso la meta eterna del Para-diso. Tu che vivi e regni nei secoli dei secolidiso. Tu che vivi e regni nei secoli dei secolidiso. Tu che vivi e regni nei secoli dei secolidiso. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.. Amen.. Amen.. Amen.

Deo gratias!

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venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.l’avete fatto a me”.l’avete fatto a me”.l’avete fatto a me”.

Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore. (Breve pausa di silenzio durante la quale si invitano i partecipanti a pensare alla lettura che hanno ascoltato. Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed eventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA Chiedere ai partecipanti cosa racconta il Vangelo appena ascoltato.Chiedere ai partecipanti cosa racconta il Vangelo appena ascoltato.Chiedere ai partecipanti cosa racconta il Vangelo appena ascoltato.Chiedere ai partecipanti cosa racconta il Vangelo appena ascoltato. Chiedere ai partecipanti se sanno perché questo brano di Vangelo è Chiedere ai partecipanti se sanno perché questo brano di Vangelo è Chiedere ai partecipanti se sanno perché questo brano di Vangelo è Chiedere ai partecipanti se sanno perché questo brano di Vangelo è tanto importante per la Piccola Casa,tanto importante per la Piccola Casa,tanto importante per la Piccola Casa,tanto importante per la Piccola Casa, sottolineando che è uno dei brani di Vangelo cari al santo Cottolengo che con grande convinzione vedeva nei poveri la presenza di Gesù. Chiedere ai partecipanti se conoscono qualche detto del Cottolengo Chiedere ai partecipanti se conoscono qualche detto del Cottolengo Chiedere ai partecipanti se conoscono qualche detto del Cottolengo Chiedere ai partecipanti se conoscono qualche detto del Cottolengo sul servizio ai poveri:sul servizio ai poveri:sul servizio ai poveri:sul servizio ai poveri: essere poi preparati a citare qualche frase del Santo sul suo amore ai poveri, sul suo riconoscere nei poveri Gesù, e sulla sua convinzione che i poveri ci apriranno le porte del Paradiso.

Oltre ai detti riportati a pag. 26 si può far riferimento ai seguenti: Sr Giusta BiancoSr Giusta BiancoSr Giusta BiancoSr Giusta Bianco----AscheroAscheroAscheroAschero: Quando capitavano alla Piccola Casa infer-mi particolarmente schifosi [il Cottolengo] faceva loro particolari acco-glienze di cuore, e diceva che erano le gioie le più belle, le rose della corona e li raccomandava in modo speciale alla carità delle suore, di-cendo loro che in quel povero avrebbero servito Gesù Cristo. DPDPDPDP 110110110110: I poveri sono e saranno quelli che hanno da aprirci le porte del Paradiso. DPDPDPDP 171171171171: È Gesù che domanda, e tutti i poveretti sono la sua immagi-ne, e tra loro non si può far distinzione come si farebbe in altri ceti d'uomini.

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Centro di Catechesi CottolenghinoCentro di Catechesi CottolenghinoCentro di Catechesi CottolenghinoCentro di Catechesi Cottolenghino Piccola Casa della Divina Provvidenza Via Cottolengo, 14 – 10152 TORINO

ANNO 2013 – 2014 TEMA ANNUALE: EEEESSERESSERESSERESSERE DONODONODONODONO PERPERPERPER LLLL’’’’ALTROALTROALTROALTRO

CONTENUTO DOTTRINALE (unico per i tre cicli)

Il tema indicato per l’anno pastorale 2013-2014 mette in relazione lo spirito di povertà — più volte richiamato alla Chiesa da papa Fran-cesco — con la capacità di essere dono per l’altro. Infatti la povertà cristiana non è distacco fine a se stesso, rinuncia ai beni per non essere “disturbati” dalle cose materiali, ma ha come motivo quello di essere dono. L’uomouomouomouomo ricco, l’uomo pieno di sé, chiuso in se stesso, non può essere dono per l’altro; invece l’uomo che si fa povero, si svuota di sé, non si attacca alle cose materiali, è nella condizione necessaria per po-ter essere generoso, aperto all’altro (compreso l’Altro, con la “A” ma-iuscola).

Il mistero della Trinità ci presenta DioDioDioDio come Colui che vive in co-munione di persone le quali sussistono in quanto reciprocamente si donano: le tre Persone sono infatti relazioni sussistenti (cfr S. Th. I, q. 30). In virtù di questo l’“immagine di Dio” che l’uomo è detto essere nel libro della Genesi (1,27), non si riferisce anzitutto alla singola per-sona, ma alla relazione, che ha nel rapporto uomo-donna e nel loro reciproco donarsi il suo referente privilegiato (cfr Gen 2,23), ma che si estende, tuttavia, in senso più allargato, a ogni forma di rapporto inte-rumano. Potremmo dire, in altre parole, che qui sta il fondamento del-la chiamata per l’uomo ad essere dono, a non chiudersi in se stesso, nel proprio egoismo, nel proprio orgoglio.

La sapienza umana riconosce la fragilità e la pericolosità della ric-chezza (cfr Pr 28,22). La morte svela l’illusione delle ricchezze (cfr Sal 49,17s; Qo 2,20s). Si constata che spesso la ricchezza è unita all’ingiustizia. I profeti denunciano quelli che opprimono i poveri e che si arricchiscono a loro spese. Per questo si giunge a identificare “ricco” con “empio” (Is 53,9). La pericolosità della ricchezza consiste anche nel fatto che è la fonte dell’orgoglio. Inoltre, conduce verso

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l’incredulità. Il ricco soddisfatto e superbo non è credente (cfr Pr 30,8s). La sicurezza posta nei beni materiali, allontana dalla fiducia nel Dio vivo, ragion per cui la fede «è l’opposto dell’idolatria» (LF 13).

La legislazione di Israele contiene una serie di norme a tutela dei poveri, in nome del fatto che essi possono contare sull’intervento mise-ricordioso di Dio (cfr Dt 24,9-22). Israele è un popolo di poveri libera-ti: la sua storia dimostra chiaramente che Dio “sta dalla parte del po-vero” (cfr Lv 19,33s e Es 3,7s). Dio si fa garante della libertà e dignità dei poveri: si curva sugli oppressi in terra d’Egitto, ma più in generale, sulla miseria umana. È il suo modus operandi. In questo senso l’incarnazione della Parola di Dio incomincia da lontano, e la passione e risurrezione di GesùGesùGesùGesù ne sono il vertice. Egli è «il “sì” definitivo a tutte le promesse», «il luogo dell’intervento definitivo di Dio» (LF 15), il «grande dono che ci trasforma interiormente» (LF 20). Ma per parteci-pare alla Sua ricchezza, è indispensabile partecipare al mistero della sua povertà (cfr Lc 2,7), del suo spogliamento: Gesù si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà (cfr Fil 2,6-8; 2Cor 8,9), noi ci faccia-mo poveri per permettere a Lui di arricchirci.

Per comprendere l’atteggiamento di Gesù nei confronti dei beni terreni, dobbiamo rifarci allo spirito del Discorso della montagna: «Cercate […], anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33). Gesù invita ad abbando-narsi in modo fiducioso nelle mani del Padre, sapendo che camminia-mo alla presenza provvidente del Padre. I poveri in spirito sono beati (cfr Mt 5,3) perché sono nella condizione di fidarsi e affidarsi unica-mente a Lui. Non si può servire contemporaneamente «a Dio e a mammona» (Lc 16,13). Mammona è il potere economico, che seque-stra l’uomo in modo totalizzante, paralizzante e alternativo rispetto a Dio, ed è l’equivalente dell’idolo biblico. Un esempio splendido del pericolo delle ricchezze lo troviamo nel racconto dell’uomo ricco e del povero Lazzaro (Lc 16,19-31): l’uomo incapace di aprirsi alla proposta salvifica di Dio è il ricco frivolo e sordo al grido di sofferenza del pove-ro che gli sta davanti, è l’uomo che non sa guardare più in là del suo naso. Viceversa, la povera vedova (Mc 12,41-44) che versa tutto il po-co che possiede nel tesoro del tempio, è l’icona dell’uomo capace di aprirsi all’Altro (con la “A” maiuscola), dell’uomo che si fa dono per l’altro. Così anche il Cottolengo, la cui disponibilità totale a servire i poveri, non era il frutto di un sentimentalismo vago, ma «aveva alla

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- due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede in Dio,

- immagini di servizio al povero o di vita alla Piccola Casa, - scritta del messaggio: “I “I “I “I POVERIPOVERIPOVERIPOVERI SONOSONOSONOSONO GGGGESÙESÙESÙESÙ”.”.”.”. GUIDA: Ci prepariamo all’ascolto della Parola dal vangelo di Matteo cantando insieme (CdP 446): 1111 Canto per Cristo che mi libererà quando verrà nella gloria, quando la vita con lui rinascerà, alleluia, alleluia! Rit.Rit.Rit.Rit. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! 3333 Canto per Cristo: un giorno tornerà! Festa per tutti gli amici, festa di un mondo che più non morirà, alleluia, alleluia! Rit.Rit.Rit.Rit. Dal vangelo di Matteo Dal vangelo di Matteo Dal vangelo di Matteo Dal vangelo di Matteo (25,31-40)

Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli

con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radu-con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radu-con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radu-con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radu-nati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore sepa-nati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore sepa-nati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore sepa-nati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore sepa-ra le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre ra le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre ra le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre ra le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi ave-per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi ave-per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi ave-per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi ave-te dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero stra-te dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero stra-te dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero stra-te dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero stra-niero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete niero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete niero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete niero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli ri-visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli ri-visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli ri-visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli ri-sponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbia-sponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbia-sponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbia-sponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbia-mo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbia-mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbia-mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbia-mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbia-mo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo mo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo mo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo mo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo

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Beato l'uomo che teme il Signore * e trova grande gioia nei suoi comandamenti.

Potente sulla terra sarà la sua stirpe, * la discendenza dei giusti sarà benedetta.

Onore e ricchezza nella sua casa, * la sua giustizia rimane per sempre.

Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, * buono, misericordioso e giusto. Rit.Rit.Rit.Rit.

Felice l'uomo pietoso che dà in prestito, *

amministra i suoi beni con giustizia. Egli non vacillerà in eterno: *

il giusto sarà sempre ricordato.

Non temerà annunzio di sventura, * saldo è il suo cuore, confida nel Signore.

Sicuro è il suo cuore, non teme * finché trionferà dei suoi nemici. Rit.Rit.Rit.Rit.

Egli dona largamente ai poveri, †

la sua giustizia rimane per sempre, * la sua potenza s'innalza nella gloria.

L'empio vede e si adira, †

Digrigna i denti e si consuma. * Ma il desiderio degli empi fallisce. Rit.Rit.Rit.Rit.

[Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.] Rit.Rit.Rit.Rit. PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio,

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base un atteggiamento di povertà radicale, di pieno distacco cioè da sé e dalle proprie cose, che rendeva possibile un'apertura senza riserve alle interpellazioni della grazia di Dio ed a quelle della miseria umana. Qui sta il segreto di tutto» (GIOVANNI PAOLO II, Discorso ai cottolenghi-ni, 13 aprile 1980, 2).

Gesù mette in guardia: è difficilissimo per un ricco entrare nel Re-gno dei cieli (cfr Mc 10,23-25). Chi non è disposto a posporre tutto e a posporsi a tutti non può entrare nella sequela di Gesù: «chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo» (Lc 14,33). La sequela di Cristo “povero” è un’esperienza di spogliamento e di povertà, sull’esempio di Lui che «umiliò se stesso facendosi obbe-diente fino alla morte e a una morte di croce» (Fil 2,8). Scrive papa Francesco: «Se dare la vita per gli amici è la massima prova di amore (cfr Gv 15,13), Gesù ha offerto la sua per tutti […]. Ecco perché gli evangelisti hanno situato nell’ora della CroceCroceCroceCroce il momento culminante dello sguardo di fede, perché in quell’ora risplende l’altezza e l’ampiezza dell’amore divino» (LF 16). La croce non è un incidente di percorso nella vita di Gesù, ma l’atto ultimo di un’esistenza vissuta nel-la logica del dono. E nell’ora della croce, oltre al dono della vita, Gesù ci ha fatto altri due doni: quello di una Madre (Gv 19,27), di sua Ma-dre, e quello dello Spirito (Gv 19,30), lo Spirito del Padre e del Figlio. Due doni, peraltro, con una stretta connessione reciproca.

«Lo SpiritoSpiritoSpiritoSpirito è “il dono di Dio” (Gv 4,10) — la sorgente interiore (cfr Gv 4,14) — che soddisfa davvero la nostra sete più profonda e ci con-duce al Padre. Da tale osservazione Agostino conclude che il Dio che si concede a noi come dono è lo Spirito Santo (cfr De Trin., 15,18,32)» (BENEDETTO XVI, Veglia con i giovani, Sydney, 19 luglio 2008). Facendo l’esperienza dello Spirito, Dono principale del RisortoRisortoRisortoRisorto ma anche Donatore in quanto Persona trinitaria, noi comprendiamo la nostra vita nuova, quella dei “figli di Dio” (Rm 8,14-16) e accediamo al mistero del Padre. È lo Spirito che permette a ciascuno di fare espe-rienza della paternità di Dio, configurando il battezzato a Cristo. Ren-dendolo “figlio nel Figlio” Egli permette di poter pregare in modo giu-sto, invocando Dio come "Abbà" (Rm 8,23.26; Gal 4,6).

«Ma come Cristo ha realizzato la sua opera di redenzione nella po-vertà e nella persecuzione, anche la ChiesaChiesaChiesaChiesa è chiamata a prendere la stessa via» (LG 8,3). La povertà per la Chiesa si motiva in termini di via Jesu: essa infatti, in virtù dell’esempio di Cristo, costituisce una

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“vocazione” per la Chiesa nel quadro della sua missione (Mt 10,9s), un autoimpoverimento in relazione alla kenosi di Cristo (e non già il permanere in una condizione esistente di povertà), e da ultimo, una scelta preferenziale verso i poveri, nei quali la Chiesa riconosce — co-me ci ricorda il Cottolengo (cfr DP 95; 145; 171; ecc.) — l’immagine di Cristo. Egli si identifica con il povero, al punto che alla ParusiaParusiaParusiaParusia, quando verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, saremo giudicati sull’amore (cfr Mt 25, 31-40): «I poveri sono e saranno quelli che han-no da aprirci le porte del Paradiso» (DP 110). La comunità della Nuo-va Alleanza, rinnovata e plasmata dal dono dello Spirito, regolata dalla legge dell’amore e dalla prassi della condivisione, è anticipazione, se-gno, prolessi, della Gerusalemme del cielo.

La vita nuova del cristiano è vita nello Spirito, vita di fede. È questo «il grande dono portato da Gesù» (LF 1). La fede, che riceviamo da Dio come dono, è luce in grado di illuminare tutta l’esistenza, di orien-tare il nostro cammino (cfr LF 4), ma questo dono gratuito di Dio «chiede l’umiltà e il coraggio di fidarsi e affidarsi» (LF 14). E questo lo può fare solo chi è povero in spirito. Bisogna essere poveri in spirito per essere dono: dono per l’altro, dono per l’Altro. CICLO DI NATALE – TEMA: Dio sta dalla parte dei poveri: Dio sta dalla parte dei poveri: Dio sta dalla parte dei poveri: Dio sta dalla parte dei poveri SOTTOTEMI 1 1 1 1 –––– L’L’L’L’UOMOUOMOUOMOUOMO ÈÈÈÈ CHIAMATOCHIAMATOCHIAMATOCHIAMATO ADADADAD ESSEREESSEREESSEREESSERE DONODONODONODONO (Gen 2,18-25) 2 2 2 2 –––– LLLLAAAA RICCHEZZARICCHEZZARICCHEZZARICCHEZZA ÈÈÈÈ UNUNUNUN PERICOLOPERICOLOPERICOLOPERICOLO PERPERPERPER LLLL’’’’UOMOUOMOUOMOUOMO (Pr 28,3-6.11.22 e 30,7-9) 3 3 3 3 –––– DDDDIOIOIOIO AMAAMAAMAAMA SPECIALMENTESPECIALMENTESPECIALMENTESPECIALMENTE IIII POVERIPOVERIPOVERIPOVERI (Dt 24,10-22) 4 4 4 4 –––– IIIILLLL FFFFIGLIOIGLIOIGLIOIGLIO DIDIDIDI DDDDIOIOIOIO NASCENASCENASCENASCE POVEROPOVEROPOVEROPOVERO (Lc 2,1-7) CCCCELEBRAZIONEELEBRAZIONEELEBRAZIONEELEBRAZIONE –––– EEEESSERESSERESSERESSERE POVERIPOVERIPOVERIPOVERI PERPERPERPER ESSEREESSEREESSEREESSERE DONODONODONODONO

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Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera. Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Coro della carità (Se il povero)” (CDg 77) 1111 Se il povero ti stende la mano, è il Signore che passa. Se il malato ti mostra le piaghe, è il Signore che passa. Se il fratello invoca il tuo aiuto, è il Signore che passa. Signor che nel povero mostri il tuo volto, sii benedetto per la tua perenne presenza che consola il dolor, fa’ santa la gioia, ravviva l’amor. 2222 Se il fratello ti piange d’accanto, è il Signore che chiama. Se una pena tu avverti segreta, è il Signore che chiama. Se il nemico ti guarda pensoso, è il Signore che chiama. Signor che con voce divina c’insegui, sii benedetto per la tua perenne presenza che consola il dolor, fa’ santa la gioia, ravviva l’amor. GUIDA: Preghiamo insieme con il Salmo 111 che canta la beatitudine dell’uomo giusto, il quale dona largamente ai poveri. Rit.Rit.Rit.Rit. Vieni, Spirito Santo.Vieni, Spirito Santo.Vieni, Spirito Santo.Vieni, Spirito Santo. Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare il ritornello:

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Terzo incontro di Pentecoste

I I I I POVERIPOVERIPOVERIPOVERI CICICICI APRONOAPRONOAPRONOAPRONO LELELELE PORTEPORTEPORTEPORTE DELDELDELDEL PPPPARADISOARADISOARADISOARADISO (Mt 25,31-40)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale – Uno stile di vita sobrio è importante sia per la singola persona sia

per la società; l’aspetto comunitario del valore della povertà è ciò che può efficacemente ridurre il divario tra ricchi e poveri, che in alcune parti del mondo grida allo scandalo.

– È fondamentale anche per la Chiesa testimoniare uno stile di so-brietà, non solo attraverso le singole persone ma anche nella totali-tà delle sue strutture; solo così il messaggio evangelico sarà credibile a livello mondiale.

– Ognuno di noi è responsabile anche della comunità in cui vive; chiediamoci se il nostro stile di vita contribuisce o ostacola il realiz-zarsi di una comunità veramente evangelica.

– Il Cottolengo con il suo esempio e i suoi insegnamenti edificò la Piccola Casa secondo valori di sobrietà: tutto doveva essere a servi-zio dei poveri. Con che stile viviamo all’interno delle opere Cotto-lenghine?

INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Cominciamo il nostro incontro di catechesi con alcuni richiami all’in-contro precedente durante il quale avevamo riflettuto sulla povertà della Chiesa nel quadro della sua missione. Oltre ad essere essa stessa povera, la Chiesa fa una scelta preferenziale verso i poveri, nei quali riconosce l’immagine di Cristo. Egli si identifica con loro, al punto che alla Parusia, quando verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, saremo giudicati sulla carità.

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CICLO DI PASQUA – TEMA: Gesù si è fatto povero per arricchirci: Gesù si è fatto povero per arricchirci: Gesù si è fatto povero per arricchirci: Gesù si è fatto povero per arricchirci SOTTOTEMI 1 1 1 1 –––– I I I I POVERIPOVERIPOVERIPOVERI ININININ SPIRITOSPIRITOSPIRITOSPIRITO SONOSONOSONOSONO BEATIBEATIBEATIBEATI (Mt 5,1-3 e 6,25-34) 2 2 2 2 –––– QQQQUANDOUANDOUANDOUANDO LLLL’’’’UOMOUOMOUOMOUOMO SISISISI CHIUDECHIUDECHIUDECHIUDE ALALALAL DONODONODONODONO (Lc 16,19-31) 3 3 3 3 –––– QQQQUANDOUANDOUANDOUANDO LLLL’’’’UOMOUOMOUOMOUOMO SISISISI APREAPREAPREAPRE ALALALAL DONODONODONODONO (Mc 12,41-44) 4 4 4 4 –––– GGGGESÙESÙESÙESÙ HAHAHAHA DONATODONATODONATODONATO LALALALA SUASUASUASUA VITAVITAVITAVITA PERPERPERPER TUTTITUTTITUTTITUTTI (Fil 2,3-11) CCCCELEBRAZIONEELEBRAZIONEELEBRAZIONEELEBRAZIONE –––– GGGGESÙESÙESÙESÙ ININININ CROCECROCECROCECROCE CICICICI DONADONADONADONA SUASUASUASUA MMMMADREADREADREADRE CICLO DI PENTECOSTE – TEMA: La Chiesa nei poveri serve Gesù: La Chiesa nei poveri serve Gesù: La Chiesa nei poveri serve Gesù: La Chiesa nei poveri serve Gesù SOTTOTEMI 1 1 1 1 –––– LLLLOOOO SSSSPIRITOPIRITOPIRITOPIRITO SSSSANTOANTOANTOANTO ÈÈÈÈ DDDDIOIOIOIO CHECHECHECHE SISISISI FAFAFAFA DONODONODONODONO (Rm 8,14-18.22-23.26-27) 2 2 2 2 –––– LLLLAAAA CCCCHIESAHIESAHIESAHIESA DIDIDIDI CCCCRISTORISTORISTORISTO DEVEDEVEDEVEDEVE ESSEREESSEREESSEREESSERE POVERAPOVERAPOVERAPOVERA (Mt 10,1-10) 3 3 3 3 –––– I I I I POVERIPOVERIPOVERIPOVERI CICICICI APRONOAPRONOAPRONOAPRONO LELELELE PORTEPORTEPORTEPORTE DELDELDELDEL PPPPARADISOARADISOARADISOARADISO (Mt 25,31-40) CCCCELEBRAZIONEELEBRAZIONEELEBRAZIONEELEBRAZIONE –––– LLLLAAAA LUCELUCELUCELUCE DELLADELLADELLADELLA FEDEFEDEFEDEFEDE ÈÈÈÈ ILILILIL DONODONODONODONO DIDIDIDI GGGGESÙESÙESÙESÙ

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5555 Quando saremo al tramonto tu sarai certo vicina. Tu ci dirai allora: «Esultate per l’eternità». Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA Preghiamo: O Padre, che hai fatto di noi un popolo profetico e sacer-O Padre, che hai fatto di noi un popolo profetico e sacer-O Padre, che hai fatto di noi un popolo profetico e sacer-O Padre, che hai fatto di noi un popolo profetico e sacer-dotale chiamato ad essere segno visibile della nuova realtà del tuo re-dotale chiamato ad essere segno visibile della nuova realtà del tuo re-dotale chiamato ad essere segno visibile della nuova realtà del tuo re-dotale chiamato ad essere segno visibile della nuova realtà del tuo re-gno, donaci di vivere in piena comunione con te nella povertà dei gno, donaci di vivere in piena comunione con te nella povertà dei gno, donaci di vivere in piena comunione con te nella povertà dei gno, donaci di vivere in piena comunione con te nella povertà dei mezzi e nel servizio dei poveri, per diventare missionari e testimoni del mezzi e nel servizio dei poveri, per diventare missionari e testimoni del mezzi e nel servizio dei poveri, per diventare missionari e testimoni del mezzi e nel servizio dei poveri, per diventare missionari e testimoni del VangeloVangeloVangeloVangelo. . . . Per il nostro SignorePer il nostro SignorePer il nostro SignorePer il nostro Signore... Amen.... Amen.... Amen.... Amen.

Deo gratias!

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ra del brano dal vangelo di Matteo, quale impegno ci possiamo pren-dere per questa settimana? Il catechista di turno aiuterà i partecipanti a scegliere un impegno che tutti potranno adempiere. Lo scriviamo e lo deponiamo ai piedi dell’angolo della preghiera o sul cartellone. Alcuni esempi per aiutare chi fa fatica a trovare un impegno adatto a tutti: – Ringraziare Dio per tutte le cose che ci ha dato. – Pregare Maria per tutti i missionari del mondo. – Ricordare qualche detto del Cottolengo (vedi pag. precedente) CONCLUSIONE Prima di lasciarci vogliamo tutti insieme rivolgerci con la preghiera a Maria, la Madre che Gesù ci ha donato nell’ora della Croce. Rit.Rit.Rit.Rit. Vergine Consolata,Vergine Consolata,Vergine Consolata,Vergine Consolata, sei la gioia dello Spirito,sei la gioia dello Spirito,sei la gioia dello Spirito,sei la gioia dello Spirito, noi veniamo a te, o Marianoi veniamo a te, o Marianoi veniamo a te, o Marianoi veniamo a te, o Maria per trovare Gesù.per trovare Gesù.per trovare Gesù.per trovare Gesù. 1111 Tu ci prepari alla festa, tu sei con noi alla mensa. Tu ci ripeti ancora: «Fate sempre ciò che vi dirà». Rit.Rit.Rit.Rit. 2222 Come una madre ci nutri: tu ci consoli e ci guidi. Tu ci ripeti ancora: «Fate sempre ciò che vi dirà». Rit.Rit.Rit.Rit. 3333 Tu ci confidi i segreti della Parola di Dio. Tu ci ripeti ancora: «Fate sempre ciò che vi dirà». Rit.Rit.Rit.Rit. 4444 Tu ci trattieni sul Golgota per contemplare il Trafitto. Tu ci ripeti ancora: «Fate sempre ciò che vi dirà». Rit.Rit.Rit.Rit.

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Per chi utilizza il cartellonePer chi utilizza il cartellonePer chi utilizza il cartellonePer chi utilizza il cartellone

Applicare sul cartellone la sagoma di un grande albero di Natale,

come ci sembra vada meglio per il nostro gruppo.

In cima all’albero mettiamo la cometa con la scritta del tema.

All’interno dell’albero applichiamo le figure più importanti che

utilizziamo nei nostri incontri di catechesi.

Sotto l’albero applichiamo la figura della grotta con Gesù, Giu-

seppe e Maria.

Possiamo abbellire l’albero di Natale e il cartellone con la nostra

fantasia.

Per chi utilizza l’angolo della preghieraPer chi utilizza l’angolo della preghieraPer chi utilizza l’angolo della preghieraPer chi utilizza l’angolo della preghiera

Preparare la base per un presepio tradizionale e mettere al cen-

tro la capanna di Gesù vuota.

Segnare con la farina o altro materiale una strada che parte da

lontano e giunge alla grotta di Gesù (simbolo del nostro cammi-

no con i personaggi dell’Antico Testamento).

Per questa strada, al termine di ogni incontro di catechesi, depo-

siteremo la figura biblica che abbiamo utilizzata, dopo averla in-

collata su di un cartoncino, come un personaggio del presepe.

Possiamo arricchire questo angolo di alcuni personaggi all’ultimo

incontro di catechesi.

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Primo incontro di Natale

L’L’L’L’UOMOUOMOUOMOUOMO ÈÈÈÈ CHIAMATOCHIAMATOCHIAMATOCHIAMATO ADADADAD ESSEREESSEREESSEREESSERE DONODONODONODONO (Gen 2,18-25)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale – Ogni persona che nasce trova un mondo già preparato che lo acco-

glie... – Ricorda i doni che hai ricevuto gratuitamente. – Perché Dio ha preparato per l’uomo tante cose belle e buone nel

mondo? – Sono “dono” per i miei fratelli? – Cosa m’insegna la Parola di Dio? – I nostri Ospiti sanno essere “dono” a vicenda? INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. In questo nuovo anno di catechesi c’impegniamo ad ascoltare bene la Parola di Dio e a riflettere sul nostro essere dono per l’altro. Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera. Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Lodate Dio” (CdP 669) 1111 Lodate Dio, schiere beate del cielo, lodate Dio, genti di tutta la terra: cantate a lui, che l’universo creò. somma sapienza e splendore. 2222 Lodate Dio, Padre che dona ogni bene, lodate Dio, ricco di grazia e perdono: cantate a lui, che tanto gli uomini amò

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della venuta del regno di Dio. Gli Apostoli sono mandati a continuare la Sua missione per la salvezza delle anime e la vittoria sulle forze del male. Cosa devono predicare gli Apostoli?Cosa devono predicare gli Apostoli?Cosa devono predicare gli Apostoli?Cosa devono predicare gli Apostoli? Devono dire a tutti che il regno dei cieli è vicino, cioè che la sovranità di Dio sul mondo si va impiantando, che il Signore è all’opera per sta-bilire un’era di fraternità, di giustizia, di pace, di amore, in cui il male non esisterà più. Come devono portare avanti questa missione?Come devono portare avanti questa missione?Come devono portare avanti questa missione?Come devono portare avanti questa missione? Lo devono fare in povertà, sull’esempio di Gesù che si è fatto povero ed umile. Devono fidarsi della Divina Provvidenza e lasciar fare a Dio: devono farsi poveri per lasciarsi arricchire da Lui, devono farsi umili per essere da Lui esaltati, ecc. Non devono aver paura dei pochi mezzi a disposizione, non devono accumulare ricchezze; devono soccorrere i più bisognosi, perché — come ricorda il Cottolengo — i poveri sono Gesù. Cosa c’insegna il Cottolengo?Cosa c’insegna il Cottolengo?Cosa c’insegna il Cottolengo?Cosa c’insegna il Cottolengo? DPDPDPDP 51515151: Vedi, ciocota, la Divina Provvidenza ha inviato quel cacio per quest'oggi; e se ne riservi un pezzo per domani, tu impedisci la Divina Provvidenza dal mandarcene un altro, perché essa conosce benissimo che ce n'è ancora. DPDPDPDP 100100100100: Quanto entrato pei poveri, altrettanto uscito per mantenerli. [...] Tra la Divina Provvidenza e noi sonvi due lavori differenti: essa manda cibo, vesti, biancherie, danari a forza; e noi pe' suoi poverelli spenderli allegramente [...]. DPDPDPDP 103103103103: Per provvedere i nostri ammalati io sono pronto a vendere le lampade, e qualunque cosa mi venga alle mani. DPDPDPDP 143143143143: Distribuite pure il solito cibo agli ammalati ed ai sani; perché se a quest'oggi che è quest'oggi la Divina Provvidenza ha già pensato, a domani che è domani la medesima Divina Provvidenza ci penserà. CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio, dopo aver riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tramite la lettu-

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Dal vangelo di Matteo Dal vangelo di Matteo Dal vangelo di Matteo Dal vangelo di Matteo (10,1-10)

Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, [Gesù] diede loro potere sugli Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, [Gesù] diede loro potere sugli Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, [Gesù] diede loro potere sugli Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, [Gesù] diede loro potere sugli

spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e

Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratel-Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratel-Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratel-Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratel-lo; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, lo; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, lo; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, lo; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.che poi lo tradì.che poi lo tradì.che poi lo tradì.

Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piutto-fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piutto-fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piutto-fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piutto-sto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, sto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, sto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, sto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né dena-ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né dena-ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né dena-ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né dena-ro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, ro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, ro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, ro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore. (Breve pausa di silenzio durante la quale si invitano i partecipanti a pensare alla lettura che hanno ascoltato. Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed eventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA Chi sono i dodici Apostoli?Chi sono i dodici Apostoli?Chi sono i dodici Apostoli?Chi sono i dodici Apostoli? Proviamo a ricordarne i nomi: Pietro… Sono gli “amici” più stretti di Gesù, le colonne sulle quali ha fondato la sua Chiesa. Quali poteri hanno ricevuto?Quali poteri hanno ricevuto?Quali poteri hanno ricevuto?Quali poteri hanno ricevuto? Il potere di scacciare i demoni e di guarire i malati. Si tratta del potere di Gesù stesso e che durante il suo ministero ha esercitato quale segno

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da dare l’unico Figlio. 3333 Lodate Dio, uno e trino Signore, lodate Dio, meta e premio dei buoni: cantate a lui, sorgente d’ogni bontà, per tutti i secoli. Amen! GUIDA: Preghiamo insieme con il Salmo 135 detto il “Grande Inno” che canta la grandezza e la misericordia di Dio. Egli che ha creato tutte le cose, le ha donate a noi. Recitiamo il salmo in forma responsoriale fra uno (o più) solisti e as-semblea. Lodate il Signore perché è buono: * eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia. Lodate il Dio degli dèi: * eterna è la sua misericordiaeterna è la sua misericordiaeterna è la sua misericordiaeterna è la sua misericordia Lodate il Signore dei signori: * eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia. Egli solo ha compiuto meraviglie: * eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia. Ha creato i cieli con sapienza: * eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia. Ha stabilito la terra sulle acque: * eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia. Ha fatto i grandi luminari: * eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia. Il sole per regolare il giorno: * eterna è la sua misericordia;eterna è la sua misericordia;eterna è la sua misericordia;eterna è la sua misericordia; la luna e le stelle per regolare la notte: * eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.eterna è la sua misericordia.

[Insieme.Insieme.Insieme.Insieme. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.

Come era nel principio ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.]

PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio, - altre cose a scelta dell’équipe che richiamino il tema della creazio-

ne, - scritta del messaggio: “V“V“V“VOGLIAMOOGLIAMOOGLIAMOOGLIAMO ESSEREESSEREESSEREESSERE DONODONODONODONO”.”.”.”.

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GUIDA Ci prepariamo all’ascolto della Parola dal libro della Genesi cantando insieme (CdP 728): 1111 Signore, sei venuto fratello in mezzo a noi. Signore, hai portato amore e libertà. Signore, sei vissuto nella povertà: noi ti ringraziamo, Gesù. Rit.Rit.Rit.Rit. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Dal libro della Genesi Dal libro della Genesi Dal libro della Genesi Dal libro della Genesi (2,18-25)

E il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio far-E il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio far-E il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio far-E il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio far-

gli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suo-gli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suo-gli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suo-gli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suo-lo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse lo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse lo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse lo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scen-trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scen-trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scen-trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scen-dere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle co-dere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle co-dere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle co-dere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle co-stole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la co-stole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la co-stole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la co-stole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la co-stola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. stola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. stola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. stola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e e i due saranno un’unica carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e e i due saranno un’unica carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e e i due saranno un’unica carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.sua moglie, e non provavano vergogna.sua moglie, e non provavano vergogna.sua moglie, e non provavano vergogna. Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio. (Breve pausa di silenzio durante la quale si invitano i partecipanti a pensare alla lettura che hanno ascoltato. Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed e-ventualmente aggiungerà qualche riflessione.)

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Padre degli orfani e difensore delle vedove

è Dio nella sua santa dimora. A chi è solo, Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri. Rit.Rit.Rit.Rit.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio, la tua esausta eredità tu hai consolidato

e in essa ha abitato il tuo popolo, in quella che, nella tua bontà,

hai reso sicura per il povero, o Dio. Rit.Rit.Rit.Rit.

(insieme) Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Rit.Rit.Rit.Rit.

PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio, - una foto di papa Francesco, o di qualche missionario, - scritta del messaggio: “L“L“L“LAAAA CCCCHIESAHIESAHIESAHIESA DEVEDEVEDEVEDEVE ESSEREESSEREESSEREESSERE POVERAPOVERAPOVERAPOVERA”.”.”.”. GUIDA Ci prepariamo all’ascolto della Parola dal vangelo di Matteo cantando insieme (CdP 258): Rit.Rit.Rit.Rit. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! 1111 Oggi la Chiesa di Cristo è in festa! Chiesa, sei bella, sei viva, sei vera! Rit.Rit.Rit.Rit. 3333 Chiesa d’amore, Chiesa di pace! Sempre più grande, sempre più giovane! Rit.Rit.Rit.Rit.

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Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Andate per le strade” (CdP 613) Rit.Rit.Rit.Rit. Andate per le strade in tutto il mondo,Andate per le strade in tutto il mondo,Andate per le strade in tutto il mondo,Andate per le strade in tutto il mondo, chiamate i miei amici per far festa,chiamate i miei amici per far festa,chiamate i miei amici per far festa,chiamate i miei amici per far festa, c’è un posto per ciascuno alla mia mensa.c’è un posto per ciascuno alla mia mensa.c’è un posto per ciascuno alla mia mensa.c’è un posto per ciascuno alla mia mensa. 1111 Nel vostro cammino annunciate il Vangelo, dicendo: «È vicino il regno dei cieli!». Guarite i malati, mondate i lebbrosi, rendete la vita a chi l’ha perduta. Rit.Rit.Rit.Rit. 2222 Vi è stato donato con amore gratuito: ugualmente donate con gioia e per amore. Con voi non prendete né oro né argento, perché l’operaio ha diritto al suo cibo. Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA: Preghiamo insieme con questa parte del Salmo 67 che c’invita a cantare e inneggiare a Dio, Padre degli orfani e difensore delle vedo-ve. Rit.Rit.Rit.Rit. Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.Hai preparato, o Dio, una casa per il povero. Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare il ritornello.

I giusti si rallegrano, esultano davanti a Dio

e cantano di gioia. Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:

Signore è il suo nome. Rit.Rit.Rit.Rit.

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CATECHISTA «Non è bene che l’uomo sia solo»«Non è bene che l’uomo sia solo»«Non è bene che l’uomo sia solo»«Non è bene che l’uomo sia solo» (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Chi è questo uomo solo?... A noi piace stare sempre da soli?… L’uomo ha bisogno di condividereL’uomo ha bisogno di condividereL’uomo ha bisogno di condividereL’uomo ha bisogno di condividere con altre persone, con gli amici… «Voglio fargli un aiuto che gli corrisponda»«Voglio fargli un aiuto che gli corrisponda»«Voglio fargli un aiuto che gli corrisponda»«Voglio fargli un aiuto che gli corrisponda» (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Dio ha creato tante cose belle e buone, ma nessuna di queste riusciva a parlare, a condividere con Adamo. Dio fa ad Adamo un dono gran-un dono gran-un dono gran-un dono gran-de: de: de: de: una donna, che può aiutarlo, amarlo e stare insieme. ««««Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiameCosì l’uomo impose nomi a tutto il bestiameCosì l’uomo impose nomi a tutto il bestiameCosì l’uomo impose nomi a tutto il bestiame»»»» (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Ricordiamo insieme il nome di qualche animale, fiore, ecc.: tutti doni doni doni doni di Diodi Diodi Diodi Dio per noi… «… e la condusse all’uomo»«… e la condusse all’uomo»«… e la condusse all’uomo»«… e la condusse all’uomo» (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Dio dona Eva ad Adamo perché possano vivere bene insieme, parlare insieme, aiutarsi, volersi bene. CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver pregato, dopo aver ascoltato la Parola di Dio e riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tra-mite la lettura del brano dal libro della Genesi, quale impegno ci pos-siamo prendere per questa settimana? Il catechista di turno aiuterà i partecipanti a scegliere un impegno che tutti potranno adempiere. Lo scriviamo e lo deponiamo ai piedi dell’angolo della preghiera o sul cartellone. Alcuni esempi per aiutare chi fa fatica a trovare un impegno adatto a tutti: – Ringraziamo con un semplice canto il Signore per il dono della vita

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e per tutte le cose belle e buone che ha creato per noi. – Diciamo una breve preghiera al mattino per il dono della nostra

vita. – Cerchiamo di essere “dono” per le persone che vivono con noi. CONCLUSIONE Vogliamo terminare quest’incontro dicendo grazie a Dio per il dono del suo grande amore, per il dono della vita, e per tutte le cose belle e buone che ha fatto per noi. Lo ringraziamo con il canto “Grazie, Signore” di D. Machetta (CdP, rist. 1982, 52). Rit.Rit.Rit.Rit. Grazie, Signore, rendiamo grazieGrazie, Signore, rendiamo grazieGrazie, Signore, rendiamo grazieGrazie, Signore, rendiamo grazie aaaa te che regni nei secoli eterni!te che regni nei secoli eterni!te che regni nei secoli eterni!te che regni nei secoli eterni!

Perché ci hai dato la fede… Perché ci hai dato il tuo amore... Perché ci doni il tuo pane… Tu ci perdoni le colpe… Tu ci ridoni la vita… Perché sei sempre con noi… A te cantiamo con gioia...

Deo gratias!

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Secondo incontro di Pentecoste

LLLLAAAA CCCCHIESAHIESAHIESAHIESA DIDIDIDI CCCCRISTORISTORISTORISTO DEVEDEVEDEVEDEVE ESSEREESSEREESSEREESSERE POVERAPOVERAPOVERAPOVERA (Mt 10,1-10)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale – Quale immagine della Chiesa emerge nell’opinione pubblica? Quali

equilibri fra mezzi e fini di questa realtà umano-divina? – Quale idea ci siamo fatti di questo (eterno) “problema”, anche sulla

base della nostra frequentazione della Piccola Casa? – Cosa dice il vangelo sulla missione degli Apostoli? Quali raccoman-

dazioni Gesù ha fatto loro? Perché proprio queste (e magari non altre)?

– Cosa ci insegna il Cottolengo? Cosa significa che la Piccola Casa è della Divina — non dell’umana — Provvidenza?

– Cosa ci insegna papa Francesco? Vedi per es. il discorso ai semina-risti, ai novizi e alle novizie del 6 luglio 2013: «Io vi dico, davvero, a me fa male quando vedo un prete o una suora con la macchina ultimo modello: ma non si può! Non si può! [...] Io credo che la macchina sia necessaria, perché si deve fare tanto lavoro e per spo-starsi di qua… ma prendetene una più umile! E se ti piace quella bella, pensate a quanti bambini muoiono di fame».

INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Cominciamo il nostro incontro di catechesi con alcuni richiami all’in-contro precedente durante il quale avevamo riflettuto sul dono dello Spirito Santo che ci configura a Cristo. Come Lui, anche noi dobbia-mo farci poveri ed umili per essere esaltati da Dio, strumento nelle sue mani per portare a tutti gli uomini la Sua salvezza. Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera.

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Deo gratias!

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Secondo incontro di Natale

LLLLAAAA RICCHEZZARICCHEZZARICCHEZZARICCHEZZA ÈÈÈÈ UNUNUNUN PERICOLOPERICOLOPERICOLOPERICOLO PERPERPERPER LLLL’’’’UOMOUOMOUOMOUOMO (Pr 28,3-6.11.22 e 30,7-9)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale – Chi sono oggi i ricchi? Chi invece i poveri? – Perché spesso “ricco” è sinonimo di “disonesto”? Cosa ci dice la

cronaca e… la storia di tutti i tempi? – Quali pericoli della ricchezza sono evidenziati dalla sacra Scrittura? – Quali atteggiamenti ho riscontrato nei ricchi? – Come pensano la ricchezza i nostri Ospiti? INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Cominciamo il nostro incontro di catechesi con alcuni richiami all’in-contro precedente durante il quale avevamo riflettuto sulle tante cose belle e buone che Dio ha creato per noi. Alle cose di questo mondo però non dobbiamo attaccare il cuore, altrimenti finiamo per diventare orgogliosi e superbi, avidi e increduli... Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera. Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Cantico della Vergine” di G. Amadei Rit.Rit.Rit.Rit. Magnifica il Signore anima mia;Magnifica il Signore anima mia;Magnifica il Signore anima mia;Magnifica il Signore anima mia;

il mio spirito esulta in Dio.il mio spirito esulta in Dio.il mio spirito esulta in Dio.il mio spirito esulta in Dio. Alleluia, alleluia, alleluia,Alleluia, alleluia, alleluia,Alleluia, alleluia, alleluia,Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!alleluia, alleluia!alleluia, alleluia!alleluia, alleluia!

1111 Perché ha guardato l’umiltà della sua serva:

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Ricordiamo che cosa ha detto il Cottolengo ai suoi figli circa Dio Padre Ricordiamo che cosa ha detto il Cottolengo ai suoi figli circa Dio Padre Ricordiamo che cosa ha detto il Cottolengo ai suoi figli circa Dio Padre Ricordiamo che cosa ha detto il Cottolengo ai suoi figli circa Dio Padre e il Paradiso?e il Paradiso?e il Paradiso?e il Paradiso? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) DPDPDPDP 57575757: State tranquilli, e non abbiate paura; noi tutti siamo figli d'un buon Padre, che più pensa Egli a noi, di quanto noi stessi pensiamo a lui. DP DP DP DP 184184184184: Se osservate bene il cielo e la terra, il rimanere quaggiù do-vrebbe farci terrore; brutta terra, bel Paradiso; è lassù che dobbiamo tenere rivolti gli occhi ed il cuore; dalla terra non si deve sperare né temer niente; e se qualche volta avrete a soffrire nel mondo o contra-rietà, o tribolazioni, od ingiurie, un piccolo pezzo di Paradiso vi com-penserà infinitamente di tutto. Diario cottolenghino Diario cottolenghino Diario cottolenghino Diario cottolenghino (p. 56, 24 giugno): Mostrate loro che sono figli di Dio. CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver pregato, dopo aver ascoltato la Parola di Dio e riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tra-mite la lettura del brano dalla lettera ai Romani, quale impegno ci pos-siamo prendere per questa settimana? Il catechista di turno aiuterà i partecipanti a scegliere un impegno che tutti potranno adempiere. Lo scriviamo e lo deponiamo ai piedi dell’angolo della preghiera o sul cartellone. Alcuni esempi per aiutare chi fa fatica a trovare un impegno adatto a tutti: – Diciamo una semplice preghiera allo Spirito Santo. – Invochiamo lo Spirito Santo con il “Gloria al Padre…” – Cantiamo un breve ritornello cottolenghino (CDg 58): Deo gratias Deo gratias Deo gratias Deo gratias

noi cantiamo a te Gesù, noi cantiamo a te che sei l'Amor.noi cantiamo a te Gesù, noi cantiamo a te che sei l'Amor.noi cantiamo a te Gesù, noi cantiamo a te che sei l'Amor.noi cantiamo a te Gesù, noi cantiamo a te che sei l'Amor. CONCLUSIONE Vogliamo terminare quest’incontro dicendo grazie a Dio per averci chiamati ad essere suoi figli. Dio ci ama come un Padre. Anche noi vogliamo amarlo e gli diciamo il nostro affetto cantando la preghiera che Gesù ci ha insegnato: Padre nostro…Padre nostro…Padre nostro…Padre nostro…

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Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed eventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA …figli adottivi… …figli adottivi… …figli adottivi… …figli adottivi… — «Abbà! Padre!»: che cosa significa?«Abbà! Padre!»: che cosa significa?«Abbà! Padre!»: che cosa significa?«Abbà! Padre!»: che cosa significa? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Essere figli adottivi di Dio è il più grande dono che riceviamo dalla Pa-squa di Gesù. 'Abbà!' significa 'papà'. Così è il nostro Dio: è un papà per noi. Dio ci tratta da figli, ci comprende, ci perdona, ci abbraccia, ci ama anche quando sbagliamo. «E se siamo figli, siamo anche eredi»: quale regalo riceviamo da Gesù, «E se siamo figli, siamo anche eredi»: quale regalo riceviamo da Gesù, «E se siamo figli, siamo anche eredi»: quale regalo riceviamo da Gesù, «E se siamo figli, siamo anche eredi»: quale regalo riceviamo da Gesù, quale eredità?quale eredità?quale eredità?quale eredità? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) I genitori quando muoiono lasciano in eredità dei beni ai loro figli. An-che Gesù ci lascia una grande eredità: il Cielo, dove staremo sempre felici tutti insieme. …se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare an-…se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare an-…se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare an-…se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare an-che alla sua gloriache alla sua gloriache alla sua gloriache alla sua gloria (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Nella nostra vita possiamo avere delle sofferenze, nel corpo e nello spirito, ma noi abbiamo una grande speranza, una certezza: che un giorno tutte queste sofferenze non ci saranno più e staremo sempre vicino a Gesù e a Maria con tutti i Santi, e godremo tutti insieme una felicità che non finirà. …lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza…lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza…lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza…lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Non è facile essere sempre buoni, vivere da cristiani, ma con l’aiuto dello Spirito Santo la nostra vita può cambiare.

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ecco ora mi chiameran beata perché il potente mi ha fatto grandi cose e santo è il suo nome. Alleluia, alleluia. Rit.Rit.Rit.Rit.

2222 Ha spiegato la potenza del suo braccio ha disperso i superbi di cuore, i potenti rovescia dai troni e innalza gli umili e li ricolma d’ogni bene. Rit.Rit.Rit.Rit.

3333 Il suo servo Israele egli solleva ricordando la sua misericordia promessa ad Abramo e ai nostri padri e a tutti i suoi figli, perché santo è il suo nome. Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA: Preghiamo insieme con questa parte del Salmo 48 che ci aiuta a capire l’illusione e la pericolosità della ricchezza. Rit.Rit.Rit.Rit. L’uomo nella prosperità non comprende.L’uomo nella prosperità non comprende.L’uomo nella prosperità non comprende.L’uomo nella prosperità non comprende. Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare il ritornello:

Questa è la sorte di chi confida in se stesso, * l'avvenire di chi si compiace nelle sue parole

Come pecore sono avviati agli inferi, * sarà loro pastore la morte;

scenderanno a precipizio nel sepolcro, †

svanirà ogni loro parvenza: * gli inferi saranno la loro dimora. Rit.Rit.Rit.Rit.

Ma Dio potrà riscattarmi, *

mi strapperà dalla mano della morte.

Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, * se aumenta la gloria della sua casa.

Quando muore, con sé non porta nulla, * né scende con lui la sua gloria. Rit.Rit.Rit.Rit.

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Nella sua vita si diceva fortunato: *

«Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene».

Andrà con la generazione dei suoi padri *

che non vedranno mai più la luce. Rit.Rit.Rit.Rit.

L'uomo nella prosperità non comprende, * è come gli animali che periscono.

[Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.] Rit.Rit.Rit.Rit.

PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio, - altre cose a scelta dell’équipe che richiamino il tema della ricchezza

(raffigurazioni di banconote, collane, anelli, oro, argento, ecc.), - scritta del messaggio: “L“L“L“LAAAA RICCHEZZARICCHEZZARICCHEZZARICCHEZZA ÈÈÈÈ PERICOLOSAPERICOLOSAPERICOLOSAPERICOLOSA””””. GUIDA Ci prepariamo all’ascolto della Parola dal libro dei Proverbi cantando insieme (CdP 260): Rit.Rit.Rit.Rit. Alleluia, alleluia, alleluia,Alleluia, alleluia, alleluia,Alleluia, alleluia, alleluia,Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Passeranno i cieli e passerà la terra, la sua Parola non passerà! Alleluia, alleluia! Rit.Rit.Rit.Rit. Dal libro dei Proverbi Dal libro dei Proverbi Dal libro dei Proverbi Dal libro dei Proverbi (Pr 28,3-6.11.22 e 30,7-9)

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1111 Venite a me: alleluia!alleluia!alleluia!alleluia! Credete in me: alleluia!alleluia!alleluia!alleluia! Io sono la via, la verità: alleluia, alleluia!alleluia, alleluia!alleluia, alleluia!alleluia, alleluia! 2222 Restate in me: alleluia!alleluia!alleluia!alleluia! Vivete in me: alleluia!alleluia!alleluia!alleluia! Io sono la vita, la santità: alleluia, alleluia!alleluia, alleluia!alleluia, alleluia!alleluia, alleluia! 4444 Gioite con me: alleluia!alleluia!alleluia!alleluia! Sperate con me: alleluia!alleluia!alleluia!alleluia! Io sono il premio, l’eredità: alleluia, alleluia!alleluia, alleluia!alleluia, alleluia!alleluia, alleluia! Dalla lettera ai Romani Dalla lettera ai Romani Dalla lettera ai Romani Dalla lettera ai Romani (8,14-18.22-23.26-27)

Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono

figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano para-Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano para-Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano para-Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano para-gonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. […] Sappiamo infatti gonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. […] Sappiamo infatti gonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. […] Sappiamo infatti gonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. […] Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spiri-oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spiri-oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spiri-oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spiri-to, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione to, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione to, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione to, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. […]del nostro corpo. […]del nostro corpo. […]del nostro corpo. […]

Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolez-Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolez-Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolez-Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolez-za; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo za; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo za; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo za; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.secondo i disegni di Dio.secondo i disegni di Dio.secondo i disegni di Dio.

Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio. (Breve pausa di silenzio durante la quale si invitano i partecipanti a pensare alla lettura che hanno ascoltato.

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Cantate al Signore un canto nuovo, * suonate la cetra con arte e acclamate. Poiché retta è la parola del Signore *

e fedele ogni sua opera. Rit.Rit.Rit.Rit.

Egli ama il diritto e la giustizia, * della sua grazia è piena la terra.

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli * dal soffio della sua bocca ogni loro schiera. Rit.Rit.Rit.Rit.

[...]

L'anima nostra attende il Signore, * egli è nostro aiuto e nostro scudo.

In lui gioisce il nostro cuore * e confidiamo nel suo santo nome.

Signore, sia su di noi la tua grazia, *

perché in te speriamo. Rit.Rit.Rit.Rit.

[Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.

Come era nel principio ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.] Rit.Rit.Rit.Rit.

PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio, - un’icona o immagine dello Spirito Santo, - scritta del messaggio: “L“L“L“LOOOO SSSSPIRITOPIRITOPIRITOPIRITO ÈÈÈÈ ILILILIL DONODONODONODONO DIDIDIDI DDDDIOIOIOIO”.”.”.”. GUIDA Ci prepariamo all’ascolto della Parola dalla lettera ai Romani cantando insieme (cfr CdP 259):

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Un povero che opprime i miseri è come pioggia torrenziale che non Un povero che opprime i miseri è come pioggia torrenziale che non Un povero che opprime i miseri è come pioggia torrenziale che non Un povero che opprime i miseri è come pioggia torrenziale che non porta pane. Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio, porta pane. Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio, porta pane. Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio, porta pane. Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio, quelli che la osservano gli si mettono contro. I malvagi non compren-quelli che la osservano gli si mettono contro. I malvagi non compren-quelli che la osservano gli si mettono contro. I malvagi non compren-quelli che la osservano gli si mettono contro. I malvagi non compren-dono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto. dono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto. dono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto. dono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto. Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, anche se ricco. […]anche se ricco. […]anche se ricco. […]anche se ricco. […]

Il ricco si crede saggio,Il ricco si crede saggio,Il ricco si crede saggio,Il ricco si crede saggio, ma il povero intelligente lo valuta per quello ma il povero intelligente lo valuta per quello ma il povero intelligente lo valuta per quello ma il povero intelligente lo valuta per quello che è.che è.che è.che è. […] […] […] […] L’avaro è impaziente di arricchire,L’avaro è impaziente di arricchire,L’avaro è impaziente di arricchire,L’avaro è impaziente di arricchire, ma non pensa che gli ma non pensa che gli ma non pensa che gli ma non pensa che gli piomberà addosso la miseria. […]piomberà addosso la miseria. […]piomberà addosso la miseria. […]piomberà addosso la miseria. […]

Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: tieni Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: tieni Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: tieni Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: tieni lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza, lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza, lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza, lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il mio pezzo di pane, perché, una volta sazio, io non ma fammi avere il mio pezzo di pane, perché, una volta sazio, io non ma fammi avere il mio pezzo di pane, perché, una volta sazio, io non ma fammi avere il mio pezzo di pane, perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all’indigenza, ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all’indigenza, ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all’indigenza, ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all’indigenza, non rubi e abusi del nome del mio Dio.non rubi e abusi del nome del mio Dio.non rubi e abusi del nome del mio Dio.non rubi e abusi del nome del mio Dio.

Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio. (Breve pausa di silenzio durante la quale si invitano i partecipanti a pensare alla lettura che hanno ascoltato. Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed e-ventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA Chi sono i ricchi?Chi sono i ricchi?Chi sono i ricchi?Chi sono i ricchi? Quelli che hanno tanti soldi, tanti bei vestiti, fanno tanti bei viaggi, ecc. Come hanno fatto a diventare ricchi?Come hanno fatto a diventare ricchi?Come hanno fatto a diventare ricchi?Come hanno fatto a diventare ricchi? Alcuni hanno lavorato tanto e onestamente, altri invece si sono arric-chiti alle spalle degli altri, cioè facendo imbrogli, rubando, commetten-do ingiustizie. Meglio essere ricco o essere povero?Meglio essere ricco o essere povero?Meglio essere ricco o essere povero?Meglio essere ricco o essere povero? Agli occhi di Dio è meglio un povero che vive onestamente e dignito-samente, di un ricco che commette ingiustizie e malvagità.

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Perché la ricchezza è pericolosa?Perché la ricchezza è pericolosa?Perché la ricchezza è pericolosa?Perché la ricchezza è pericolosa? Intanto perché non è mai sicura: chi oggi è ricco, domani potrebbe ritrovarsi povero. Poi perché quando uno muore, con sé non porta nulla e deve lasciare ad altri le sue ricchezze. Infine perché il ricco spes-so pensa solo a come diventare ancora più ricco, e si dimentica degli altri e di Dio. Perché è difficile per un ricco credere in Dio?Perché è difficile per un ricco credere in Dio?Perché è difficile per un ricco credere in Dio?Perché è difficile per un ricco credere in Dio? Perché il ricco non ha bisogno di niente: tutto quello che gli occorre, se lo procura con i suoi soldi. Il suo Dio è il denaro, non il Dio creatore del cielo e della terra. Per cui si sente tranquillo e sicuro, e finisce per diventare orgoglioso e superbo. CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio, dopo aver riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tramite la lettu-ra del brano dal libro dei Proverbi, quale impegno ci possiamo pren-dere per questa settimana? (Attendere le loro risposte e aiutare a concretizzarle nel quotidiano. Poi insieme si disporranno i simboli utilizzati durante l'incontro.) CONCLUSIONE Prima di lasciarci vogliamo esprimere la nostra fiducia in Dio con il canto “Credo in te” (CDg 79) 1111 Credo in te, Signore, credo nel tuo amore, nella tua forza, che sostiene il mondo. Credo nel tuo sorriso, che fa splendere il cielo e nel tuo canto, che mi dà gioia. 2222 Credo in te, Signore, credo nella tua pace, nella tua vita, che fa bella la terra. Nella tua luce che rischiara la notte, sicura guida nel mio cammino. 3.3.3.3. Credo in te, Signore, credo che tu mi ami,

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rallegriamoci, esultiamo nel Signore! Temiamo e amiamo il Dio vivente, e amiamoci tra noi con cuore sincero. Rit.Rit.Rit.Rit. 2222 Noi formiamo, qui riuniti, un solo corpo: evitiamo di dividerci tra noi, via le lotte maligne, via le liti e regni in mezzo a noi Cristo Dio. Rit.Rit.Rit.Rit. 4444 Nell’amore di colui che ci ha salvati, rinnovati dallo Spirito del Padre, tutti uniti, sentiamoci fratelli e la gioia diffondiamo sulla terra. Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA: Preghiamo insieme con questa parte del Salmo 32 che c’invita a lodare il Signore e a confidare in Lui. Rit.Rit.Rit.Rit. Il Signore è buono e grande nell’amoreIl Signore è buono e grande nell’amoreIl Signore è buono e grande nell’amoreIl Signore è buono e grande nell’amore. Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare il ritornello:

Esultate, giusti, nel Signore: * ai retti si addice la lode.

Lodate il Signore con la cetra, * con l'arpa a dieci corde a lui cantate. Rit.Rit.Rit.Rit.

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Primo incontro di Pentecoste

LLLLOOOO SSSSPIRITOPIRITOPIRITOPIRITO SSSSANTOANTOANTOANTO ÈÈÈÈ DDDDIOIOIOIO CHECHECHECHE SISISISI FAFAFAFA DONODONODONODONO (Rm 8,14-18.22-23.26-27)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale – I giovani di oggi, a qualsiasi credo appartengano, sentono il biso-

gno di donare un po’ di tempo alle persone povere e bisognose che hanno ricevuto meno dalla vita.

– Come cristiana io appartengo alla Chiesa dei Poveri: che cosa dice Gesù al riguardo? e il Cottolengo?

– Sono capace di entrare in relazione e di servire i Poveri come cri-stiana “mandata dalla Chiesa, dalla mia Congregazione”?

– Sono convinta che per capire e accogliere i Poveri della Chiesa, di Gesù, devo essere io povera?

– Come si accolgono tra di loro i nostri Poveri? INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. È bello trovarci insieme per lodare il Signore, per parlare di Dio, di Gesù, dello Spirito Santo. Desideriamo prepararci alla prossima festa di Pentecoste pensando alla Chiesa che, come Gesù, ama e desidera aiutare e servire i poveri. Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera. Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Dov’è carità e amore” (CdP 639) Rit.Rit.Rit.Rit. Dov’è carità e amore, lì c’è Dio.Dov’è carità e amore, lì c’è Dio.Dov’è carità e amore, lì c’è Dio.Dov’è carità e amore, lì c’è Dio. 1111 Ci ha riuniti tutti insieme Cristo amore:

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che mi sostieni, che mi doni il perdono, che tu mi guidi per le strade del mondo, che mi darai la tua vita.

GUIDA Preghiamo: O Padre, fonte di sapienza, che con la tua Parola ci fai O Padre, fonte di sapienza, che con la tua Parola ci fai O Padre, fonte di sapienza, che con la tua Parola ci fai O Padre, fonte di sapienza, che con la tua Parola ci fai comprendere l’illusione e la pericolosità della ricchezza, concedi a noi comprendere l’illusione e la pericolosità della ricchezza, concedi a noi comprendere l’illusione e la pericolosità della ricchezza, concedi a noi comprendere l’illusione e la pericolosità della ricchezza, concedi a noi il discernimento dello Spirito, perché sappiamo apprezzare fra le cose il discernimento dello Spirito, perché sappiamo apprezzare fra le cose il discernimento dello Spirito, perché sappiamo apprezzare fra le cose il discernimento dello Spirito, perché sappiamo apprezzare fra le cose del mondo il valore inestimabile del tuo regno, pronti ad ogni rinunzia del mondo il valore inestimabile del tuo regno, pronti ad ogni rinunzia del mondo il valore inestimabile del tuo regno, pronti ad ogni rinunzia del mondo il valore inestimabile del tuo regno, pronti ad ogni rinunzia per l’acquisto del tuo dono. Per Cristo nostro Signore. Amen.per l’acquisto del tuo dono. Per Cristo nostro Signore. Amen.per l’acquisto del tuo dono. Per Cristo nostro Signore. Amen.per l’acquisto del tuo dono. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Deo gratias!

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Terzo incontro di Natale

DDDDIOIOIOIO AMAAMAAMAAMA SPECIALMENTESPECIALMENTESPECIALMENTESPECIALMENTE IIII POVERIPOVERIPOVERIPOVERI (Dt 24,10-22)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale – Nella mia situazione sono riconoscente a Dio per ciò che mi dona

e fa per me? – La Parola di Dio mi ricorda che ogni uomo, anche il più povero —

soprattutto il più povero, è amato da Lui. Cosa faccio io per gli altri?

– La Parola di Dio mi invita a ricordare ciò che Lui ha fatto per me. Cosa faccio io per essere un dono per gli altri?

INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Cominciamo il nostro incontro di catechesi con alcuni richiami all’in-contro precedente durante il quale avevamo riflettuto sulla ricchezza che è un pericolo per l’uomo. Oggi la Parola di Dio ci invita a guarda-re all’amore del Signore specialmente per i poveri. Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera. Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Grandi cose” (CdP 655) Rit.Rit.Rit.Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi,Grandi cose ha fatto il Signore per noi,Grandi cose ha fatto il Signore per noi,Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ha fatto germogliare fiori fra le rocce.ha fatto germogliare fiori fra le rocce.ha fatto germogliare fiori fra le rocce.ha fatto germogliare fiori fra le rocce. Grandi cose ha fatto il Signore per noi,Grandi cose ha fatto il Signore per noi,Grandi cose ha fatto il Signore per noi,Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha riportati liberi alla nostra terra.ci ha riportati liberi alla nostra terra.ci ha riportati liberi alla nostra terra.ci ha riportati liberi alla nostra terra. Ed ora possiamo cantare, possiamo gridareEd ora possiamo cantare, possiamo gridareEd ora possiamo cantare, possiamo gridareEd ora possiamo cantare, possiamo gridare l’amore che Dio ha versato su noi.l’amore che Dio ha versato su noi.l’amore che Dio ha versato su noi.l’amore che Dio ha versato su noi.

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CONCLUSIONE Prima di lasciarci vogliamo fare un momento di preghiera davanti all’immagine di Gesù risorto. Si può proporre il canto “Cristo è risorto, alleluia!” (CdP 541): Rit.Rit.Rit.Rit. Cristo è risorto, alleluia!Cristo è risorto, alleluia!Cristo è risorto, alleluia!Cristo è risorto, alleluia! Vinta è ormai la morte, alleluia!Vinta è ormai la morte, alleluia!Vinta è ormai la morte, alleluia!Vinta è ormai la morte, alleluia! 1111 Canti l’universo, alleluia, un inno di gioia al nostro Redentor. Rit.Rit.Rit.Rit. 2222 Con la sua morte, alleluia, ha ridato all’uomo la vera libertà. Rit.Rit.Rit.Rit. 3333 Segno di speranza, alleluia, luce di salvezza per questa umanità. Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA Preghiamo: O Signore Gesù, che hai condiviso la nostra condizione O Signore Gesù, che hai condiviso la nostra condizione O Signore Gesù, che hai condiviso la nostra condizione O Signore Gesù, che hai condiviso la nostra condizione umana, donaci di amare come Tu ci hai amato, per camminare con umana, donaci di amare come Tu ci hai amato, per camminare con umana, donaci di amare come Tu ci hai amato, per camminare con umana, donaci di amare come Tu ci hai amato, per camminare con decisione verso la meta eterna. Tu che vivi e regni nei secoli dei secolidecisione verso la meta eterna. Tu che vivi e regni nei secoli dei secolidecisione verso la meta eterna. Tu che vivi e regni nei secoli dei secolidecisione verso la meta eterna. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. . . . Amen.Amen.Amen.Amen.

Deo gratias!

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Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed eventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA Chiedere ai partecipanti se hanno capito chi ha scritto il brano appena Chiedere ai partecipanti se hanno capito chi ha scritto il brano appena Chiedere ai partecipanti se hanno capito chi ha scritto il brano appena Chiedere ai partecipanti se hanno capito chi ha scritto il brano appena lettolettolettoletto sottolineando che tale inno è uno dei più antichi della Chiesa e che ben spiega l’opera salvifica di Gesù. Chiedere ai partecipanti se sono rimasti colpiti da qualche espressione Chiedere ai partecipanti se sono rimasti colpiti da qualche espressione Chiedere ai partecipanti se sono rimasti colpiti da qualche espressione Chiedere ai partecipanti se sono rimasti colpiti da qualche espressione dell’inno cristologico appena ascoltato e perché?dell’inno cristologico appena ascoltato e perché?dell’inno cristologico appena ascoltato e perché?dell’inno cristologico appena ascoltato e perché? Invitare i partecipanti a riflettere sull’espressione Invitare i partecipanti a riflettere sull’espressione Invitare i partecipanti a riflettere sull’espressione Invitare i partecipanti a riflettere sull’espressione “Spogliò se stesso “Spogliò se stesso “Spogliò se stesso “Spogliò se stesso assumendo la condizione di servo”assumendo la condizione di servo”assumendo la condizione di servo”assumendo la condizione di servo”,,,, sottolineando che Gesù facendosi povero e salvandoci, ha compiuto un grande atto di condivisione e ha dimostrato uno straordinario amo-re per tutta l’umanità. Chiedere ai partecipanti, se lo desiderano, di raccontare qualche espe-Chiedere ai partecipanti, se lo desiderano, di raccontare qualche espe-Chiedere ai partecipanti, se lo desiderano, di raccontare qualche espe-Chiedere ai partecipanti, se lo desiderano, di raccontare qualche espe-rienza nella quale hanno provato gioia donando qualcosa di loro.rienza nella quale hanno provato gioia donando qualcosa di loro.rienza nella quale hanno provato gioia donando qualcosa di loro.rienza nella quale hanno provato gioia donando qualcosa di loro. Ricordare infine che la Resurrezione di Gesù è il segno che Dio è più Ricordare infine che la Resurrezione di Gesù è il segno che Dio è più Ricordare infine che la Resurrezione di Gesù è il segno che Dio è più Ricordare infine che la Resurrezione di Gesù è il segno che Dio è più forte della morte e che ogni opera buona (ogni atto di donazione) fatta forte della morte e che ogni opera buona (ogni atto di donazione) fatta forte della morte e che ogni opera buona (ogni atto di donazione) fatta forte della morte e che ogni opera buona (ogni atto di donazione) fatta qui sulla terra contribuisce a costruire il nostro tesoro in cielo.qui sulla terra contribuisce a costruire il nostro tesoro in cielo.qui sulla terra contribuisce a costruire il nostro tesoro in cielo.qui sulla terra contribuisce a costruire il nostro tesoro in cielo. CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio, dopo aver riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tramite la lettu-ra del brano dalla lettera ai Filippesi, quale impegno ci possiamo pren-dere per questa settimana? (Attendere le loro risposte e aiutare a concretizzarle nel quotidiano. Poi insieme si disporranno i simboli utilizzati durante l’incontro.)

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Tu, che sai strappare dalla morte, hai sollevato il nostro viso dalla polvere. Tu, che hai sentito il nostro pianto, nel nostro cuore hai messo un seme di felicità. Rit.Rit.Rit.Rit.

GUIDA: Preghiamo insieme con il Salmo 125 chiedendo al Signore di intervenire per tanti popoli poveri che ancora seminano nel pianto. Rit.Rit.Rit.Rit. Lo sguardo del Signore è sopra il povero.Lo sguardo del Signore è sopra il povero.Lo sguardo del Signore è sopra il povero.Lo sguardo del Signore è sopra il povero. Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare almeno il ritor-nello:

Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, * ci sembrava di sognare.

Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, * la nostra lingua si sciolse in canti di gioia. Rit.Rit.Rit.Rit.

Allora si diceva tra i popoli: *

«Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi, *

ci ha colmati di gioia. Rit.Rit.Rit.Rit.

Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, * come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime * mieterà con giubilo. Rit.Rit.Rit.Rit.

Nell'andare, se ne va e piange, * portando la semente da gettare,

ma nel tornare, viene con giubilo, * portando i suoi covoni. Rit.Rit.Rit.Rit.

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[Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.] Rit.Rit.Rit.Rit.

PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio, - alcune fotografie (tratte dai giornali) di persone forestiere, di bam-

bini orfani e di donne vedove (tutti poveri) che desideriamo ricor-dare nella nostra preghiera,

- scritta del messaggio: “D“D“D“DIOIOIOIO AMAAMAAMAAMA IIII POVERIPOVERIPOVERIPOVERI””””. GUIDA Ci prepariamo all’ascolto della Parola dal libro del Deuteronomio can-tando insieme (Alleluia! Celebrate Dio, CdP 249): Rit.Rit.Rit.Rit. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia!Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! 1111 Celebrate Dio con me: è per sempre la sua bontà. Nel dolore gridai a lui: mi trasse in salvo, mai più temerò. Rit.Rit.Rit.Rit. Dal libro del DeuteronomioDal libro del DeuteronomioDal libro del DeuteronomioDal libro del Deuteronomio (24,10-22)

Quando presterai qualsiasi cosa al tuo prossimo, non entrerai in Quando presterai qualsiasi cosa al tuo prossimo, non entrerai in Quando presterai qualsiasi cosa al tuo prossimo, non entrerai in Quando presterai qualsiasi cosa al tuo prossimo, non entrerai in

casa sua per prendere il suo pegno. Te ne starai fuori e l’uomo a cui casa sua per prendere il suo pegno. Te ne starai fuori e l’uomo a cui casa sua per prendere il suo pegno. Te ne starai fuori e l’uomo a cui casa sua per prendere il suo pegno. Te ne starai fuori e l’uomo a cui avrai fatto il prestito ti porterà fuori il pegno. Se quell’uomo è povero, avrai fatto il prestito ti porterà fuori il pegno. Se quell’uomo è povero, avrai fatto il prestito ti porterà fuori il pegno. Se quell’uomo è povero, avrai fatto il prestito ti porterà fuori il pegno. Se quell’uomo è povero, non andrai a dormire con il suo pegno. Dovrai assolutamente restituir-non andrai a dormire con il suo pegno. Dovrai assolutamente restituir-non andrai a dormire con il suo pegno. Dovrai assolutamente restituir-non andrai a dormire con il suo pegno. Dovrai assolutamente restituir-gli il pegno al tramonto del sole, perché egli possa dormire con il suo gli il pegno al tramonto del sole, perché egli possa dormire con il suo gli il pegno al tramonto del sole, perché egli possa dormire con il suo gli il pegno al tramonto del sole, perché egli possa dormire con il suo mantello e benedirti. Questo ti sarà contato come un atto di giustizia mantello e benedirti. Questo ti sarà contato come un atto di giustizia mantello e benedirti. Questo ti sarà contato come un atto di giustizia mantello e benedirti. Questo ti sarà contato come un atto di giustizia agli occhi del Signore, tuo Dio.agli occhi del Signore, tuo Dio.agli occhi del Signore, tuo Dio.agli occhi del Signore, tuo Dio.

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- un’immagine di Gesù sulla croce oppure un crocifisso in legno (che si potrebbe far baciare),

- un’immagine di Gesù risorto (per il momento di preghiera finale), - scritta del messaggio: “G“G“G“GESÙESÙESÙESÙ CICICICI DONADONADONADONA LALALALA SUASUASUASUA VITAVITAVITAVITA”.”.”.”. GUIDA Ci prepariamo all’ascolto della Parola dalla lettera ai Filippesi cantan-do insieme (CdP 514): RitRitRitRit.... O Cristo, tu regnerai!O Cristo, tu regnerai!O Cristo, tu regnerai!O Cristo, tu regnerai! O Croce, tu ci salverai!O Croce, tu ci salverai!O Croce, tu ci salverai!O Croce, tu ci salverai! 1111 Il Cristo crocifisso morendo ci riscattò. La Croce benedetta salvezza a noi portò. Rit.Rit.Rit.Rit. 2222.... Estendi sopra il mondo il regno di santità: o Croce, sei sorgente di grazia e di bontà. Rit.Rit.Rit.Rit. Dalla lettera ai Filippesi Dalla lettera ai Filippesi Dalla lettera ai Filippesi Dalla lettera ai Filippesi (2,3-11)

Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con

tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cer-tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cer-tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cer-tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cer-chi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli chi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli chi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli chi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbe-Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbe-Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbe-Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbe-diente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò diente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò diente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò diente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio. (Breve pausa di silenzio durante la quale si invitano i partecipanti a pensare alla lettura che hanno ascoltato.

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Benedirò il Signore in ogni tempo, * sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore * ascoltino gli umili e si rallegrino. Rit.Rit.Rit.Rit.

Celebrate con me il Signore, * esaltiamo insieme il suo nome.

ho cercato il Signore e mi ha risposto * e da ogni timore mi ha liberato. Rit.Rit.Rit.Rit.

Guardate a lui e sarete raggianti, * non saranno confusi i vostri volti.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta *

lo libera da tutte le sue angosce. L'angelo del Signore si accampa *

attorno a quelli che lo temono e li salva. Rit.Rit.Rit.Rit.

Gustate e vedete quanto è buono il Signore, * beato l'uomo che in lui si rifugia. Temete il Signore, suoi santi, *

nulla manca a coloro che lo temono.

I ricchi impoveriscono e hanno fame, * ma chi cerca il Signore non manca di nulla. Rit.Rit.Rit.Rit.

[Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.] Rit.Rit.Rit.Rit. PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio,

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Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nella tua terra, nelle tue cit-tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nella tua terra, nelle tue cit-tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nella tua terra, nelle tue cit-tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nella tua terra, nelle tue cit-tà. Gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, tà. Gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, tà. Gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, tà. Gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, perché egli è povero e a quello aspira. Così egli non griderà contro di perché egli è povero e a quello aspira. Così egli non griderà contro di perché egli è povero e a quello aspira. Così egli non griderà contro di perché egli è povero e a quello aspira. Così egli non griderà contro di te al Signore e tu non sarai in peccato.te al Signore e tu non sarai in peccato.te al Signore e tu non sarai in peccato.te al Signore e tu non sarai in peccato.

Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si met-Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si met-Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si met-Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si met-teranno a morte i figli per una colpa dei padri. Ognuno sarà messo a teranno a morte i figli per una colpa dei padri. Ognuno sarà messo a teranno a morte i figli per una colpa dei padri. Ognuno sarà messo a teranno a morte i figli per una colpa dei padri. Ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato.morte per il proprio peccato.morte per il proprio peccato.morte per il proprio peccato.

Non lederai il diritto dello straniero e dell’orfano e non prenderai in Non lederai il diritto dello straniero e dell’orfano e non prenderai in Non lederai il diritto dello straniero e dell’orfano e non prenderai in Non lederai il diritto dello straniero e dell’orfano e non prenderai in pegno la veste della vedova. Ricòrdati che sei stato schiavo in Egitto e pegno la veste della vedova. Ricòrdati che sei stato schiavo in Egitto e pegno la veste della vedova. Ricòrdati che sei stato schiavo in Egitto e pegno la veste della vedova. Ricòrdati che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha liberato il Signore, tuo Dio; perciò ti comando di fare che di là ti ha liberato il Signore, tuo Dio; perciò ti comando di fare che di là ti ha liberato il Signore, tuo Dio; perciò ti comando di fare che di là ti ha liberato il Signore, tuo Dio; perciò ti comando di fare questo.questo.questo.questo.

Quando, facendo la mietitura nel tuo campo, vi avrai dimenticato Quando, facendo la mietitura nel tuo campo, vi avrai dimenticato Quando, facendo la mietitura nel tuo campo, vi avrai dimenticato Quando, facendo la mietitura nel tuo campo, vi avrai dimenticato qualche mannello, non tornerai indietro a prenderlo. Sarà per il fore-qualche mannello, non tornerai indietro a prenderlo. Sarà per il fore-qualche mannello, non tornerai indietro a prenderlo. Sarà per il fore-qualche mannello, non tornerai indietro a prenderlo. Sarà per il fore-stiero, per l’orfano e per la vedova, perché il Signore, tuo Dio, ti bene-stiero, per l’orfano e per la vedova, perché il Signore, tuo Dio, ti bene-stiero, per l’orfano e per la vedova, perché il Signore, tuo Dio, ti bene-stiero, per l’orfano e per la vedova, perché il Signore, tuo Dio, ti bene-dica in ogni lavoro delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non dica in ogni lavoro delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non dica in ogni lavoro delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non dica in ogni lavoro delle tue mani. Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornare a ripassare i rami. Sarà per il forestiero, per l’orfano e per la tornare a ripassare i rami. Sarà per il forestiero, per l’orfano e per la tornare a ripassare i rami. Sarà per il forestiero, per l’orfano e per la tornare a ripassare i rami. Sarà per il forestiero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non tornerai indietro a vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non tornerai indietro a vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non tornerai indietro a vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non tornerai indietro a racimolare. Sarà per il forestiero, per l’orfano e per la vedova. Ricòr-racimolare. Sarà per il forestiero, per l’orfano e per la vedova. Ricòr-racimolare. Sarà per il forestiero, per l’orfano e per la vedova. Ricòr-racimolare. Sarà per il forestiero, per l’orfano e per la vedova. Ricòr-dati che sei stato schiavo nella terra d’Egitto; perciò ti comando di fare dati che sei stato schiavo nella terra d’Egitto; perciò ti comando di fare dati che sei stato schiavo nella terra d’Egitto; perciò ti comando di fare dati che sei stato schiavo nella terra d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.questo.questo.questo. Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio.Parola di Dio. (Breve pausa di silenzio durante la quale si invitano i partecipanti a pensare alla lettura che hanno ascoltato. Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed e-ventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA La Parola di Dio ci parla di forestieri, orfani e vedove che sono in si-La Parola di Dio ci parla di forestieri, orfani e vedove che sono in si-La Parola di Dio ci parla di forestieri, orfani e vedove che sono in si-La Parola di Dio ci parla di forestieri, orfani e vedove che sono in si-tuazione di povertà. Cosa possiamo fare noi per loro?tuazione di povertà. Cosa possiamo fare noi per loro?tuazione di povertà. Cosa possiamo fare noi per loro?tuazione di povertà. Cosa possiamo fare noi per loro? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.)

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Come abbiamo pregato nel Salmo, il Signore fa grandi cose per noi e Come abbiamo pregato nel Salmo, il Signore fa grandi cose per noi e Come abbiamo pregato nel Salmo, il Signore fa grandi cose per noi e Come abbiamo pregato nel Salmo, il Signore fa grandi cose per noi e per tutti gli uomini che si affidano a Lui. Riconosciamo tutto questo?per tutti gli uomini che si affidano a Lui. Riconosciamo tutto questo?per tutti gli uomini che si affidano a Lui. Riconosciamo tutto questo?per tutti gli uomini che si affidano a Lui. Riconosciamo tutto questo? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Lasciamoci guidare dall’esempio del nostro Santo che c’invita a crede-Lasciamoci guidare dall’esempio del nostro Santo che c’invita a crede-Lasciamoci guidare dall’esempio del nostro Santo che c’invita a crede-Lasciamoci guidare dall’esempio del nostro Santo che c’invita a crede-re che Dio, Padre buono e provvidente, ama tutti gli uomini, special-re che Dio, Padre buono e provvidente, ama tutti gli uomini, special-re che Dio, Padre buono e provvidente, ama tutti gli uomini, special-re che Dio, Padre buono e provvidente, ama tutti gli uomini, special-mente i più poveri.mente i più poveri.mente i più poveri.mente i più poveri. DPDPDPDP 16161616: Gli infermi più ributtanti hanno da essere le vostre perle. DPDPDPDP 23232323: Gl'infermi sono la pupilla della casa; e se nell'occhio non è ben guardata la pupilla è inutile averlo. DPDPDPDP 59595959: La Divina Provvidenza manda i malati, i ciechi, i sordomuti, gli epilettici, e con esso loro manda anche di che mantenerli. DPDPDPDP 95959595: Se voi pensaste, e comprendeste bene qual personaggio rap-presentano i poveri, di continuo li servireste in ginocchio. DPDPDPDP 145145145145: Poveri, poveri, sono la pupilla di Gesù Cristo. Alla fin fine siamo tutti poveri innanzi a lui. DPDPDPDP 168168168168: Questi poveri scemi sono i miei galantuomini.

Oltre a questi detti si possono usare anche quelli riportati a pag. 78. Nel brano del Deuteronomio che abbiamo ascoltato si parla della mie-Nel brano del Deuteronomio che abbiamo ascoltato si parla della mie-Nel brano del Deuteronomio che abbiamo ascoltato si parla della mie-Nel brano del Deuteronomio che abbiamo ascoltato si parla della mie-titura del campo, degli ulivi, della vendemmia. Cosa significa per noi titura del campo, degli ulivi, della vendemmia. Cosa significa per noi titura del campo, degli ulivi, della vendemmia. Cosa significa per noi titura del campo, degli ulivi, della vendemmia. Cosa significa per noi dare qualcosa di nostro alle persone più povere di noi?dare qualcosa di nostro alle persone più povere di noi?dare qualcosa di nostro alle persone più povere di noi?dare qualcosa di nostro alle persone più povere di noi? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Con la forza della Parola di Dio che ci illumina e ci sostiene camminia-mo insieme sulla via del suo Amore. CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio, dopo aver riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tramite la lettu-ra del brano dal libro del Deuteronomio, quale impegno ci possiamo prendere per questa settimana? (Attendere le loro risposte e aiutare a concretizzarle nel quotidiano. Poi insieme si disporranno i simboli utilizzati durante l'incontro.) CONCLUSIONE Prima di lasciarci vogliamo ringraziare Gesù per tutti i suoi doni. Lo

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Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Il Signore è il mio pastore” (CdP 661) 1111 Il Signore è il mio pastore: nulla manca ad ogni attesa; in verdissimi prati mi pasce, mi disseta a placide acque. 2222 È il ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida per amore del santo suo nome, dietro lui mi sento sicuro. 3333 Pur se andassi per valle oscura non avrò a temere alcun male: perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col tuo vincastro. 4444 Quale mensa per me tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici! E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza! 5555 Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino: io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni. GUIDA: Preghiamo insieme con questa parte del Salmo 33 che ci fa riflettere sul fatto che Dio ascolta il grido del povero e chi lo cerca non manca di nulla. Rit.Rit.Rit.Rit. Arricchiscici, o Signore, con la Tua povertàArricchiscici, o Signore, con la Tua povertàArricchiscici, o Signore, con la Tua povertàArricchiscici, o Signore, con la Tua povertà. Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare il ritornello o in-serire un sottofondo musicale:

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Quarto incontro di Pasqua

GGGGESÙESÙESÙESÙ HAHAHAHA DONATODONATODONATODONATO LALALALA SUASUASUASUA VITAVITAVITAVITA PERPERPERPER TUTTITUTTITUTTITUTTI (Fil 2,3-11)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale − Rinunciare ai propri beni per donarli ad altri può sembrare una

perdita, ma se ci pensiamo bene, non c’è cosa più bella che dona-re. Pensiamo a tutte le volte che abbiamo fatto esperienza che c’è più gioia nel dare che nel ricevere.

− Gesù si è spogliato di tutto per dimostrarci il Suo amore e donarci la salvezza; la povertà di Gesù è quindi diventata strumento per arricchire l’umanità.

− Ogni persona cristiana, seguendo l’esempio di Gesù, è chiamata ad avere uno stile di vita povero: quanto riusciamo a vivere con questo stile? Quanto siamo ancora attaccati ai beni terreni?

− Lo stile di vita povero è fondamentale per ben accostare e servire le persone bisognose e sofferenti: siamo consapevoli che la sola vera ricchezza che possiamo portare è l’amore di Dio?

INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Cominciamo il nostro incontro di catechesi con alcuni richiami all’in-contro precedente durante il quale avevamo riflettuto sulla povera ve-dova che si mette nelle mani di Dio e si apre al Suo progetto. Così an-che Gesù si è fatto povero di sé e obbediente al Padre, fino al punto di accettare la morte in croce per noi. La sua vita è tutta dono — fino al dono della vita. Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera.

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facciamo con il canto “Grazie, Gesù” (CDg 125): Grazie, Gesù, per il sole, per la luna e le stelle del cielo. Rit.Rit.Rit.Rit. Grazie per il più grande dei tuoi doni:Grazie per il più grande dei tuoi doni:Grazie per il più grande dei tuoi doni:Grazie per il più grande dei tuoi doni: grazie, Signore, del tuo perdono.grazie, Signore, del tuo perdono.grazie, Signore, del tuo perdono.grazie, Signore, del tuo perdono. 1111 Grazie, Gesù, per gli amici, per i fiori e il sorriso dei bimbi. Rit.Rit.Rit.Rit. 2222 Grazie, Gesù, per i poveri, per il grande messaggio dei piccoli. Rit.Rit.Rit.Rit. 3333 Grazie, Gesù, per la vita, perché in te trova senso il dolore. Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA Preghiamo: Dio grande e misericordioso, concedi a noi, tuoi fedeli, di Dio grande e misericordioso, concedi a noi, tuoi fedeli, di Dio grande e misericordioso, concedi a noi, tuoi fedeli, di Dio grande e misericordioso, concedi a noi, tuoi fedeli, di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cri-adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cri-adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cri-adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cri-sto. Egli è Dio, e vive e regna con te... Amen.sto. Egli è Dio, e vive e regna con te... Amen.sto. Egli è Dio, e vive e regna con te... Amen.sto. Egli è Dio, e vive e regna con te... Amen.

Deo gratias!

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Quarto incontro di Natale

IIIILLLL FFFFIGLIOIGLIOIGLIOIGLIO DIDIDIDI DDDDIOIOIOIO NASCENASCENASCENASCE POVEROPOVEROPOVEROPOVERO (Lc 2,1-7)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale – Essere poveri non sempre dipende da una scelta personale, anzi in

alcune circostanze la povertà va combattuta e vinta. È il valore spi-rituale della povertà che può rendere una persona virtuosa.

– Cristo si è fatto povero per arricchirci: Egli con l’esempio della Sua vita ci ha insegnato che la vera e duratura felicità non può dipen-dere dai beni materiali (che prima o poi passano…), ma è legata all’amore di Dio che dura per sempre.

– Chiediamoci: com’è il nostro stile di vita? È uno stile sobrio? È uno stile che ha come riferimento Cristo “povero e crocifisso”?

– Il santo Cottolengo si è reso povero per meglio condividere la vita delle persone bisognose: attraverso il suo stile sobrio riusciva così a rendersi profondamente vicino alle persone sofferenti.

INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Cominciamo il nostro incontro di catechesi con alcuni richiami all’incontro precedente durante il quale avevamo riflettuto sul fatto che Dio ama specialmente i poveri e c’invita ad essere solleciti nei loro confronti. Dio ascolta il grido del povero, si curva sulla miseria umana, fino a farsi come noi. Gesù, Parola fatta carne, è il luogo dell’intervento definitivo di Dio (cfr LF 15), il grande dono di Dio a tutta l’umanità Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera. Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Dio s’è fatto come noi” (CdP 470)

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3333 Dio tiene i cardini del mondo, veglia sui giusti, guida i loro passi. Grande è il nostro Dio! Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA Preghiamo: O Dio, Padre degli orfani e delle vedove, rifugio agli stra-O Dio, Padre degli orfani e delle vedove, rifugio agli stra-O Dio, Padre degli orfani e delle vedove, rifugio agli stra-O Dio, Padre degli orfani e delle vedove, rifugio agli stra-nieri, giustizia agli oppressi, sostieni la speranza del povero che confida nieri, giustizia agli oppressi, sostieni la speranza del povero che confida nieri, giustizia agli oppressi, sostieni la speranza del povero che confida nieri, giustizia agli oppressi, sostieni la speranza del povero che confida nel tuo amore, perché mai venga a mancare la libertà e il pane che tu nel tuo amore, perché mai venga a mancare la libertà e il pane che tu nel tuo amore, perché mai venga a mancare la libertà e il pane che tu nel tuo amore, perché mai venga a mancare la libertà e il pane che tu provvedi, e tutti impariamo a donare sull’esempio di colui che ha do-provvedi, e tutti impariamo a donare sull’esempio di colui che ha do-provvedi, e tutti impariamo a donare sull’esempio di colui che ha do-provvedi, e tutti impariamo a donare sull’esempio di colui che ha do-nato se stesso, Gesù nato se stesso, Gesù nato se stesso, Gesù nato se stesso, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio, e vive e regna Cristo nostro Signore. Egli è Dio, e vive e regna Cristo nostro Signore. Egli è Dio, e vive e regna Cristo nostro Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te... con te... con te... con te... Amen.Amen.Amen.Amen.

Deo gratias!

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DP DP DP DP 220220220220: Innanzi ad ogni cosa bisogna fare la volontà di Dio, quindi, se si può, quella degli uomini.

DP DP DP DP 309309309309: Un fiat voluntas Dei ripetuto al mattino, al mezzodì, ed alla sera, è l'antidoto ed il preservativo d'ogni malcontento di spirito, e fuga potente di ogni diabolica tentazione.

DP DP DP DP 317317317317: Oh se potessi e sapessi far qualche cosa che piacesse al mio Dio, quanto volentieri la farei!

DP DP DP DP 342342342342: Signore, se mi volete, io sono qui tutto vostro... Non ho più niente che mi possa trattenere su questa terra; sì, sì, son tutto, e tutto vostro. Chiediamo a Dio di aiutarci a dedicarci in modo libero e sereno al ser-Chiediamo a Dio di aiutarci a dedicarci in modo libero e sereno al ser-Chiediamo a Dio di aiutarci a dedicarci in modo libero e sereno al ser-Chiediamo a Dio di aiutarci a dedicarci in modo libero e sereno al ser-vizio Suo e dei nostri fratelli.vizio Suo e dei nostri fratelli.vizio Suo e dei nostri fratelli.vizio Suo e dei nostri fratelli. CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio, dopo aver riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tramite la lettu-ra del brano dal vangelo di Marco, quale impegno ci possiamo pren-dere per questa settimana? (Attendere le loro risposte e aiutare a concretizzarle nel quotidiano. Poi insieme si disporranno i simboli utilizzati durante l’incontro.) CONCLUSIONE Prima di lasciarci vogliamo ringraziare Dio che ci dona il Suo Figlio Gesù e lo facciamo cantando “Il canto degli umili” (CDg 90): 1111 L’arco dei forti s’è spezzato, gli umili si vestono della tua forza. Grande è il nostro Dio! Rit.Rit.Rit.Rit. Non potrò tacere, mio Signore,Non potrò tacere, mio Signore,Non potrò tacere, mio Signore,Non potrò tacere, mio Signore, i benefici del tuo amore.i benefici del tuo amore.i benefici del tuo amore.i benefici del tuo amore. 2222 Dio solleva il misero dal fango, libera il povero dall’ingiustizia. Grande è il nostro Dio! Rit.Rit.Rit.Rit.

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1111 Dio si è fatto come noi, per farci come lui. Rit.Rit.Rit.Rit. Vieni, Gesù, resta con noi, resta con noi!Vieni, Gesù, resta con noi, resta con noi!Vieni, Gesù, resta con noi, resta con noi!Vieni, Gesù, resta con noi, resta con noi! 2222 Viene dal grembo di una donna, la Vergine Maria. Rit.Rit.Rit.Rit. 3333 Tutta la storia lo aspettava: il nostro Salvatore. Rit.Rit.Rit.Rit. 4444 Egli era un uomo come noi e ci ha chiamato amici. Rit.Rit.Rit.Rit. 8888 Vieni, Signore, in mezzo a noi: resta con noi per sempre. Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA: Preghiamo insieme con il Salmo 130 che ci aiuta ad apprezza-re la semplicità e la piccolezza, e a confidare in Dio come il bimbo nel-la madre. Rit.Rit.Rit.Rit. Rendici poveri, o Signore, come Tu sei povero.Rendici poveri, o Signore, come Tu sei povero.Rendici poveri, o Signore, come Tu sei povero.Rendici poveri, o Signore, come Tu sei povero. Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare il ritornello.

Signore, non si inorgoglisce il mio cuore * e non si leva con superbia il mio sguardo;

non vado in cerca di cose grandi, * superiori alle mie forze. Rit.Rit.Rit.Rit.

Io sono tranquillo e sereno †

come bimbo svezzato in braccio a sua madre, * come un bimbo svezzato è l'anima mia. Rit.Rit.Rit.Rit.

Speri Israele nel Signore, *

ora e sempre.

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[Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.

Come era nel principio ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.] Rit.Rit.Rit.Rit.

PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio, - la figura o la statua di Gesù Bambino, - altre cose a scelta dell’équipe che richiamino il mistero del Natale, - scritta del messaggio: “G“G“G“GESÙESÙESÙESÙ NASCENASCENASCENASCE POVEROPOVEROPOVEROPOVERO””””. GUIDA Ci prepariamo all’ascolto della Parola dal vangelo di Luca cantando insieme (CdP 455): Rit.Rit.Rit.Rit. Osanna al Figlio di David, osanna al Redentor!Osanna al Figlio di David, osanna al Redentor!Osanna al Figlio di David, osanna al Redentor!Osanna al Figlio di David, osanna al Redentor! 5555 È nato per noi il Messia, è nato il Re della pace, risuona il lieto annuncio: è nato il Salvator! Rit.Rit.Rit.Rit. 6666 È nato per noi un bambino, Parola di Dio vivente, è sceso sulla terra il Verbo del Signor. Rit.Rit.Rit.Rit. Dal vangelo di Luca Dal vangelo di Luca Dal vangelo di Luca Dal vangelo di Luca (2,1-7)

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovava-censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovava-censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovava-censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovava-no in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce no in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce no in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce no in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce

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vera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé vera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé vera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé vera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno get-povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno get-povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno get-povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno get-tato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha getta-tato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha getta-tato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha getta-tato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha getta-to tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».to tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».to tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».to tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore. (Se si ritiene opportuno, fare un “mimo” del brano proclamato, facen-do risaltare il diverso atteggiamento dei personaggi. Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed eventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA Il gesto della vedova è gesto di preghiera, di fede e di amore. Ci sen-Il gesto della vedova è gesto di preghiera, di fede e di amore. Ci sen-Il gesto della vedova è gesto di preghiera, di fede e di amore. Ci sen-Il gesto della vedova è gesto di preghiera, di fede e di amore. Ci sen-tiamo anche noi generosi e disponibili verso Dio?tiamo anche noi generosi e disponibili verso Dio?tiamo anche noi generosi e disponibili verso Dio?tiamo anche noi generosi e disponibili verso Dio? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere gli elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Come fa la vedova così Dio ci dona la Sua vita, ci dona Gesù,Come fa la vedova così Dio ci dona la Sua vita, ci dona Gesù,Come fa la vedova così Dio ci dona la Sua vita, ci dona Gesù,Come fa la vedova così Dio ci dona la Sua vita, ci dona Gesù, che non è venuto per farsi servire, ma per servire tutti gli uomini. Cosa significa per noi? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere gli elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Lasciamoci guidare dall’esempio del nostro Santo,Lasciamoci guidare dall’esempio del nostro Santo,Lasciamoci guidare dall’esempio del nostro Santo,Lasciamoci guidare dall’esempio del nostro Santo, disponibile totalmente al servizio di Dio e dei poveri. DPDPDPDP 180180180180: Sia fatta in ogni cosa la santa volontà di Dio.

DP DP DP DP 187187187187: Mettiamoci dunque nelle mani di Dio che sa ogni cosa, ed è padrone tanto buono; diciamogli pure: fiat voluntas tua, e temiamo di niente.

DP DP DP DP 212212212212: Facciamo sempre ciò che Iddio vuole; del resto non cruccia-moci per niente.

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Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi.

Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. Rit.Rit.Rit.Rit.

(insieme) Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre

nei secoli dei secoli. Amen. Rit.Rit.Rit.Rit.

PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio, - ogni partecipante si avvicina alla Parola di Dio con le mani aperte, - scritta del messaggio: “I“I“I“ILLLL POVEROPOVEROPOVEROPOVERO SISISISI METTEMETTEMETTEMETTE NELLENELLENELLENELLE MANIMANIMANIMANI DIDIDIDI DDDDIOIOIOIO”.”.”.”. GUIDA Ci prepariamo all’ascolto della Parola dal vangelo di Marco cantando insieme “Gloria a te, Cristo Gesù” (CDg 121): Rit.Rit.Rit.Rit. Gloria a te, Cristo Gesù,Gloria a te, Cristo Gesù,Gloria a te, Cristo Gesù,Gloria a te, Cristo Gesù, oggi e sempre tu regnerai!oggi e sempre tu regnerai!oggi e sempre tu regnerai!oggi e sempre tu regnerai! Gloria a te! Presto verrai:Gloria a te! Presto verrai:Gloria a te! Presto verrai:Gloria a te! Presto verrai: sei speranza solo tu!sei speranza solo tu!sei speranza solo tu!sei speranza solo tu! 10101010 Sia lode a te! Dio crocifisso, stendi le braccia, apri il tuo cuore: quelli che piangono sono beati. Solo in te pace e unità! Amen! Maranà tha! Rit.Rit.Rit.Rit. Dal vangelo di Marco Dal vangelo di Marco Dal vangelo di Marco Dal vangelo di Marco (12,41-44)

Seduto di fronte al tesoro, [Gesù] osservava come la folla vi gettava Seduto di fronte al tesoro, [Gesù] osservava come la folla vi gettava Seduto di fronte al tesoro, [Gesù] osservava come la folla vi gettava Seduto di fronte al tesoro, [Gesù] osservava come la folla vi gettava

monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova po-monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova po-monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova po-monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova po-

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il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiato-il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiato-il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiato-il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiato-ia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.ia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.ia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.ia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore. (Se si ritiene opportuno, fare un “mimo” del brano proclamato, facen-do risaltare la povertà in cui nasce il Figlio di Dio. Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed e-ventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA Chiedere ai partecipanti di raccontare il vangelo appena ascoltato.Chiedere ai partecipanti di raccontare il vangelo appena ascoltato.Chiedere ai partecipanti di raccontare il vangelo appena ascoltato.Chiedere ai partecipanti di raccontare il vangelo appena ascoltato. Sottolineare, in particolare, la povertà nella quale dovette nascere Ge-Sottolineare, in particolare, la povertà nella quale dovette nascere Ge-Sottolineare, in particolare, la povertà nella quale dovette nascere Ge-Sottolineare, in particolare, la povertà nella quale dovette nascere Ge-sù, il Figlio di Dio.sù, il Figlio di Dio.sù, il Figlio di Dio.sù, il Figlio di Dio. Chiedere ai partecipanti, secondo loro, perché Gesù nacque povero,Chiedere ai partecipanti, secondo loro, perché Gesù nacque povero,Chiedere ai partecipanti, secondo loro, perché Gesù nacque povero,Chiedere ai partecipanti, secondo loro, perché Gesù nacque povero, sottolineando che, attraverso la Sua povertà, Egli volle da subito dare un chiaro segno di amore e di condivisione verso tutte le persone sof-ferenti. Sottolineare infine che il Natale è la festa nella quale emerge in modo Sottolineare infine che il Natale è la festa nella quale emerge in modo Sottolineare infine che il Natale è la festa nella quale emerge in modo Sottolineare infine che il Natale è la festa nella quale emerge in modo forte l’importanza del valore della povertà:forte l’importanza del valore della povertà:forte l’importanza del valore della povertà:forte l’importanza del valore della povertà: per questo il Natale ci insegna che Dio, pur amando tutti, ha mandato il Suo Figlio soprattutto per “annunciare la Buona Novella ai pove-ri…”; questo può essere per tutti fonte di grande gioia e pace. CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio, dopo aver riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tramite la lettu-ra del brano dal vangelo di Luca, quale impegno ci possiamo prendere per questa settimana? (Attendere le loro risposte e aiutare a concretizzarle nel quotidiano. Poi insieme si disporranno i simboli natalizi.)

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CONCLUSIONE Prima di lasciarci vogliamo fare un momento di preghiera davanti al presepio, e mettere nelle mani di Gesù tutte le nostre povertà e soffe-renze. (Se è possibile, far baciare una statua di Gesù Bambino.) Si può cantare un inno popolare come “Astro del ciel” o “Tu scendi dalle stelle”. ---- Astro del ciel Astro del ciel Astro del ciel Astro del ciel ----

1111 Astro del ciel, Pargol divin, mite agnello Redentor! Tu che i vati da lungi sognar, Tu che angeliche voci annunziar. Rit.Rit.Rit.Rit. Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor!Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor!Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor!Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor! Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor!Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor!Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor!Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor! 2222 Astro del ciel, Pargol divin, mite agnello, Redentor! Tu di stirpe regale decor, Tu virgineo mistico fior. Rit.Rit.Rit.Rit. 3333 Astro del ciel, Pargol divin, mite agnello, Redentor! Tu disceso a scontare l’error, Tu sol nato a parlare d’amor. Rit.Rit.Rit.Rit. ---- Tu scendi dalle stelle Tu scendi dalle stelle Tu scendi dalle stelle Tu scendi dalle stelle ---- 1111 Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo, e vieni in una grotta al freddo e al gelo (2 v.). O bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar,O bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar,O bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar,O bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar, o Dio beato! Ahi! Quanto ti costò l’avermi amato.o Dio beato! Ahi! Quanto ti costò l’avermi amato.o Dio beato! Ahi! Quanto ti costò l’avermi amato.o Dio beato! Ahi! Quanto ti costò l’avermi amato. 2222 A Te che sei del mondo il Creatore, mancaron panni e fuoco, o mio Signore (2 v.). Caro Eletto Pargoletto, quanto questa povertàCaro Eletto Pargoletto, quanto questa povertàCaro Eletto Pargoletto, quanto questa povertàCaro Eletto Pargoletto, quanto questa povertà più m’innamora, giacché ti fece amor povero ancora.più m’innamora, giacché ti fece amor povero ancora.più m’innamora, giacché ti fece amor povero ancora.più m’innamora, giacché ti fece amor povero ancora. 3333 Tu lasci del tuo Padre il divin seno per venir a tremar su questo fieno (2 v.).

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Come ruscelli d’acqua verso il mare, piccoli siamo innanzi a te. Rit.Rit.Rit.Rit. 4444 Prendici tu, Signore, nel tuo amore: nulla noi siamo senza te. Anima e corpo son la nostra offerta, per noi tu solo sarai Re. Rit.Rit.Rit.Rit. 5555 Accogli tu, Signore, il nostro amore: povero è qui davanti a te. La tua bontà ravvivi la speranza che ogni credente porta in sé. Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA: Preghiamo insieme con questa parte del Salmo 145 che c’invita a credere che davvero i poveri in spirito sono beati, perché di essi è il regno dei cieli. Rit.Rit.Rit.Rit. Beati i poveri in spirito: di essi è il regno dei cieli.Beati i poveri in spirito: di essi è il regno dei cieli.Beati i poveri in spirito: di essi è il regno dei cieli.Beati i poveri in spirito: di essi è il regno dei cieli.

Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare il ritornello.

Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi,

dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. Rit.Rit.Rit.Rit.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,

il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti,

il Signore protegge i forestieri. Rit.Rit.Rit.Rit.

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Terzo incontro di Pasqua

QQQQUANDOUANDOUANDOUANDO LLLL’’’’UOMOUOMOUOMOUOMO SISISISI APREAPREAPREAPRE ALALALAL DONODONODONODONO (Mc 12,41-44)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale − Dio è dono per noi. Il dono più grande che ci fa è il Suo Amore

che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Anch’io sono aperta a Dio? − La Parola di Dio c’insegna a dare ciò che si è più che ciò che si ha.

Anch’io mi faccio dono nella mia giornata? − Qual è per me la vera ricchezza e la vera povertà? INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Cominciamo il nostro incontro di catechesi con alcuni richiami all’in-contro precedente durante il quale avevamo riflettuto sull’uomo che si chiude al dono. La Parola di Gesù e il comportamento della vedova che incontreremo oggi, c’invitano a riflettere sul senso della ricchezza e della povertà nella nostra vita. Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera. Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Le mani alzate” (CDg 55) Rit.Rit.Rit.Rit. Le mani alzate verso te, Signor,Le mani alzate verso te, Signor,Le mani alzate verso te, Signor,Le mani alzate verso te, Signor, per offrirti il mondo.per offrirti il mondo.per offrirti il mondo.per offrirti il mondo. Le mani alzate verso te, Signor:Le mani alzate verso te, Signor:Le mani alzate verso te, Signor:Le mani alzate verso te, Signor: gioia è in me nel profondo.gioia è in me nel profondo.gioia è in me nel profondo.gioia è in me nel profondo. 1111 Guardaci tu, Signore, nel tuo amore: altra salvezza qui non c’è.

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Dolce amore del mio cuore, dove amor ti trasportò?Dolce amore del mio cuore, dove amor ti trasportò?Dolce amore del mio cuore, dove amor ti trasportò?Dolce amore del mio cuore, dove amor ti trasportò? O Gesù mio, perché tanto patir per amor mio?O Gesù mio, perché tanto patir per amor mio?O Gesù mio, perché tanto patir per amor mio?O Gesù mio, perché tanto patir per amor mio? 4444 Al suon di pastorale, o mio Bambino, con gli Angeli riposi a Te vicino (2 v.). Nella notte fredda e scura c'inchiniamo per pregar,Nella notte fredda e scura c'inchiniamo per pregar,Nella notte fredda e scura c'inchiniamo per pregar,Nella notte fredda e scura c'inchiniamo per pregar, o buon Signore. E salutiamo in Te il Redentore!o buon Signore. E salutiamo in Te il Redentore!o buon Signore. E salutiamo in Te il Redentore!o buon Signore. E salutiamo in Te il Redentore! GUIDA Preghiamo: O Signore Gesù, Tu che sei nato povero, accogli le nostre O Signore Gesù, Tu che sei nato povero, accogli le nostre O Signore Gesù, Tu che sei nato povero, accogli le nostre O Signore Gesù, Tu che sei nato povero, accogli le nostre umili offerte e preghiere e aiutaci a gustare il tuo amore soprattutto nei umili offerte e preghiere e aiutaci a gustare il tuo amore soprattutto nei umili offerte e preghiere e aiutaci a gustare il tuo amore soprattutto nei umili offerte e preghiere e aiutaci a gustare il tuo amore soprattutto nei momenti in cui siamo in difficoltà. Tu che vivi e regni nei secoli dei momenti in cui siamo in difficoltà. Tu che vivi e regni nei secoli dei momenti in cui siamo in difficoltà. Tu che vivi e regni nei secoli dei momenti in cui siamo in difficoltà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secolisecolisecolisecoli. Amen.. Amen.. Amen.. Amen.

Deo gratias!

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nell’Antico come nel Nuovo Testamento. Il miracolo non serve a nien-te quando il cuore è ottuso. Cosa significa essere poveri per essere dono?Cosa significa essere poveri per essere dono?Cosa significa essere poveri per essere dono?Cosa significa essere poveri per essere dono? Significa che l’uomo ricco, l’uomo pieno di sé, chiuso in se stesso, non può essere dono per l’altro; invece l’uomo che si fa povero, si svuota di sé, non si attacca alle cose materiali, è nella condizione necessaria per poter essere generoso, aperto all’altro (compreso l’Altro, con la “A” maiuscola). CATECHISTA Prendiamoci un impegno. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio, dopo aver riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tramite la lettu-ra del brano dal vangelo di Luca, quale impegno ci possiamo prendere per questa settimana? Il catechista di turno aiuterà i partecipanti a scegliere un impegno che tutti potranno adempiere. Lo scriviamo e lo deponiamo ai piedi dell’angolo della preghiera o sul cartellone. Alcuni esempi per aiutare chi fa fatica a trovare un impegno adatto a tutti: – Pregare prima dei pasti ricordando chi non ha da mangiare. – Ritornare sul tema del pericolo della ricchezza facendo vedere qual-

che scena del film di Totò “47 morto che parla” (1950). – Ripetere l’invocazione “Sei tu, Signore, il mio unico bene”. CONCLUSIONE Prima di terminare quest’incontro vogliamo pregare il Signore con le parole che Gesù ci ha insegnato. Padre nostro...Padre nostro...Padre nostro...Padre nostro... GUIDA Preghiamo: O Dio, tu chiami per nome i tuoi poveri, mentre non ha O Dio, tu chiami per nome i tuoi poveri, mentre non ha O Dio, tu chiami per nome i tuoi poveri, mentre non ha O Dio, tu chiami per nome i tuoi poveri, mentre non ha nome il ricco epulone; stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli oppres-nome il ricco epulone; stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli oppres-nome il ricco epulone; stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli oppres-nome il ricco epulone; stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli oppres-si, poni fine all’orgia degli spensierati, e fa’ che aderiamo in tempo alla si, poni fine all’orgia degli spensierati, e fa’ che aderiamo in tempo alla si, poni fine all’orgia degli spensierati, e fa’ che aderiamo in tempo alla si, poni fine all’orgia degli spensierati, e fa’ che aderiamo in tempo alla tua Parola, per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti e ci acco-tua Parola, per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti e ci acco-tua Parola, per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti e ci acco-tua Parola, per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti e ci acco-glierà nel tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Amen.glierà nel tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Amen.glierà nel tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Amen.glierà nel tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Amen.

Deo gratias!

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Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed eventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA Chi sono i personaggi della parabola proclamata?Chi sono i personaggi della parabola proclamata?Chi sono i personaggi della parabola proclamata?Chi sono i personaggi della parabola proclamata? Un uomo ricco che si dava ad abbondanti mangiate, e un povero di nome Lazzaro che non aveva nulla. Perché il ricco finisce negli inferi fra i tormenti?Perché il ricco finisce negli inferi fra i tormenti?Perché il ricco finisce negli inferi fra i tormenti?Perché il ricco finisce negli inferi fra i tormenti? Perché è sempre stato egoista e avaro: era talmente accecato dalle sue ricchezze da non riuscire a vedere più in là del suo naso, da non accor-gersi del povero Lazzaro che stava alla sua porta, desideroso di sfa-marsi con le molliche di pane gettate via. La ricchezza è un idolo esi-gente e totalizzante che chiude il cuore dell’uomo e gli impedisce di essere dono per l’altro. Perché Lazzaro finisce nel “seno di Abramo”?Perché Lazzaro finisce nel “seno di Abramo”?Perché Lazzaro finisce nel “seno di Abramo”?Perché Lazzaro finisce nel “seno di Abramo”? Perché il regno di Dio è per i poveri come lui. Perché per Dio gli ultimi del mondo sono i più grandi, mentre i più grandi, se si comportano come il ricco epulone, ne restano fuori. E poi Lazzaro in vita non ha avuto benessere e consolazione, mentre il ricco epulone sì: nel regno di Dio le situazioni si capovolgono. Per entrare nel regno bisogna con-fidare in Dio, ma questo è difficile per il ricco (che confida nelle sue ricchezze), mentre è più facile per il povero (che non ha nulla). Perché Dio non permette di mandare Lazzaro a casa del ricco epulone Perché Dio non permette di mandare Lazzaro a casa del ricco epulone Perché Dio non permette di mandare Lazzaro a casa del ricco epulone Perché Dio non permette di mandare Lazzaro a casa del ricco epulone per avvisare i fratelli affinché non finiscano anche loro negli inferi?per avvisare i fratelli affinché non finiscano anche loro negli inferi?per avvisare i fratelli affinché non finiscano anche loro negli inferi?per avvisare i fratelli affinché non finiscano anche loro negli inferi? Perché per entrare nel regno basta mettere in pratica la Parola di Dio che c’invita ad amarlo e ad amare il nostro prossimo, essere dono per l’Altro (con la “A” maiuscola) ed essere dono per l’altro (con la “a” minuscola). Ma chi ha il cuore pieno di egoismo, l’anima posseduta dal Dio-denaro, l’orecchio assordato dal rumore del divertimento sfre-nato, non riesce ad ascoltare l’invito alla conversione presente

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Per chi utilizza il cartellonePer chi utilizza il cartellonePer chi utilizza il cartellonePer chi utilizza il cartellone

Vedi progetto a pagina precedente.

Per chi utilizza l’angolo della preghieraPer chi utilizza l’angolo della preghieraPer chi utilizza l’angolo della preghieraPer chi utilizza l’angolo della preghiera

Preparare una piccola montagna, simbolo del Calvario e posizio-

nare una croce.

Preparare una strada, segno del nostro cammino quaresimale e

per questa strada collocheremo i personaggi di cui si è parlato

negli incontri di catechesi. All’ultimo incontro metteremo Gesù

Risorto.

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Primo incontro di Pasqua

I I I I POVERIPOVERIPOVERIPOVERI ININININ SPIRITOSPIRITOSPIRITOSPIRITO SONOSONOSONOSONO BEATIBEATIBEATIBEATI (Mt 5,1-3 e 6,25-34)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale − L’uomo cerca nella sua vita la felicità. “Beati” sono le persone rea-

lizzate, che hanno raggiunto la pienezza del loro essere. − Che cosa desidero più profondamente per me e per gli altri? − Il premio delle beatitudini è Dio stesso: è Lui la sazietà della mia

fame? Dio sazia veramente la mia vita? − Cosa m’insegna Gesù con questo brano evangelico? − Come vivono questo messaggio i nostri Poveri? INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Ci stiamo incamminando verso la grande festa della Pasqua. La Parola di Dio ci dice che sono beati i poveri in spirito. Che cosa significa esse-re poveri? Ci aiuterà la Parola di Dio che leggeremo tra poco. Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera. Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Vi darò un cuore nuovo” (CDg 147): Rit.Rit.Rit.Rit. Vi darò un cuore nuovo,Vi darò un cuore nuovo,Vi darò un cuore nuovo,Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voimetterò dentro di voimetterò dentro di voimetterò dentro di voi uno spirito nuovo.uno spirito nuovo.uno spirito nuovo.uno spirito nuovo. 1111 Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Rit.Rit.Rit.Rit.

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Ci prepariamo all’ascolto della Parola dal vangelo di Luca cantando insieme l’acclamazione (CdP 273): Rit.Rit.Rit.Rit. Lode e onore a te, Signore Gesù.Lode e onore a te, Signore Gesù.Lode e onore a te, Signore Gesù.Lode e onore a te, Signore Gesù. Verbo di Dio, Re d’eterna gloria.Verbo di Dio, Re d’eterna gloria.Verbo di Dio, Re d’eterna gloria.Verbo di Dio, Re d’eterna gloria. (versetto recitato) Beati voi che ora avete fame, dice il Signore, perché sarete saziati. Dal vangelo di LucaDal vangelo di LucaDal vangelo di LucaDal vangelo di Luca (16,19-31)

C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finis-C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finis-C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finis-C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finis-simo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Laz-simo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Laz-simo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Laz-simo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Laz-zaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con zaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con zaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con zaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pie-Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pie-Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pie-Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pie-tà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a tà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a tà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a tà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non pos-un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non pos-un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non pos-un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non pos-sono, né di lì possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, sono, né di lì possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, sono, né di lì possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, sono, né di lì possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispo-se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispo-se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispo-se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispo-se: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”». se uno risorgesse dai morti”». se uno risorgesse dai morti”». se uno risorgesse dai morti”». Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore. (Se si ritiene opportuno, fare un “mimo” del brano proclamato, facen-do risaltare la differenza di condizione fra il ricco epulone e Lazzaro.

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In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; * il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio.

Confida sempre in lui, o popolo, † davanti a lui effondi il tuo cuore, *

nostro rifugio è Dio. Rit.Rit.Rit.Rit.

[...] Non confidate nella violenza, *

non illudetevi della rapina; alla ricchezza, anche se abbonda, *

non attaccate il cuore. Rit.Rit.Rit.Rit.

Una parola ha detto Dio, due ne ho udite: † il potere appartiene a Dio *

tua, Signore, è la grazia;

secondo le sue opere * tu ripaghi ogni uomo. Rit.Rit.Rit.Rit.

[Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.] Rit.Rit.Rit.Rit. PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio, - altre cose a scelta dell’équipe che richiamino il tema della ricchezza

(raffigurazioni di banconote, collane, anelli, oro, argento, ecc.), - scritta del messaggio: “I“I“I“ILLLL RICCORICCORICCORICCO EPULONEEPULONEEPULONEEPULONE ÈÈÈÈ FRAFRAFRAFRA IIII TORMENTITORMENTITORMENTITORMENTI”.”.”.”. GUIDA

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2222 Vi aspergerò con acqua pura, io vi purificherò e voi sarete purificati. Rit.Rit.Rit.Rit. 4444 Porrò il mio Spirito dentro di voi: voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA: Preghiamo insieme con il Salmo 22 che ci aiuta a lodare e a ringraziare il Signore per il grande amore che ha per ciascuno di noi. Rit.Rit.Rit.Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare il ritornello:

Il Signore è il mio pastore: * non manco di nulla;

su pascoli erbosi mi fa riposare, * ad acque tranquille mi conduce.

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino *

per amore del suo nome. Rit.Rit.Rit.Rit.

Se dovessi camminare in una valle oscura, † non temerei alcun male, *

perché tu sei con me, Signore.

Il tuo bastone e il tuo vincastro * mi danno sicurezza. Rit.Rit.Rit.Rit.

Davanti a me tu prepari una mensa *

sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. *

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Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne * tutti i giorni della mia vita,

e abiterò nella casa del Signore * per lunghissimi anni. Rit.Rit.Rit.Rit.

[Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre *

nei secoli dei secoli. Amen.] Rit.Rit.Rit.Rit. PAROLA DI DIO Dove è possibile fare una semplice processione in cui vengono portati davanti al cartellone o nell’angolo della preghiera i seguenti simboli: - Parola di Dio, - due ceri o candele per simboleggiare la luce che ci viene dalla fede

in Dio, - la figura di Gesù che annuncia la beatitudine, - scritta del messaggio: “B“B“B“BEATIEATIEATIEATI IIII POVERIPOVERIPOVERIPOVERI ININININ SPIRITOSPIRITOSPIRITOSPIRITO”.”.”.”. GUIDA Ci prepariamo all’ascolto della Parola del vangelo di Matteo cantando insieme (CdP 615): Rit.Rit.Rit.Rit. Beati quelli che ascoltano la Parola di DioBeati quelli che ascoltano la Parola di DioBeati quelli che ascoltano la Parola di DioBeati quelli che ascoltano la Parola di Dio e la vivono ogni giorno.e la vivono ogni giorno.e la vivono ogni giorno.e la vivono ogni giorno. 1111 La tua Parola ha creato l’universo, tutta la terra ci parla di te, Signore. Rit.Rit.Rit.Rit. 3333 Tu sei il Cristo, la Parola di Dio vivente, che oggi parla al mondo con la Chiesa. Rit.Rit.Rit.Rit. Dal vangelo di Matteo Dal vangelo di Matteo Dal vangelo di Matteo Dal vangelo di Matteo (5,1-3 e 6,25-34)

Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvici-Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvici-Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvici-Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvici-

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Cantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insiemeCantiamo insieme: “Non di solo pane” (CDg 99) Rit.Rit.Rit.Rit. Non di solo pane vive l’uomo,Non di solo pane vive l’uomo,Non di solo pane vive l’uomo,Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che viene da Dio;ma di ogni parola che viene da Dio;ma di ogni parola che viene da Dio;ma di ogni parola che viene da Dio; t’ha nutrito di manna nel desertot’ha nutrito di manna nel desertot’ha nutrito di manna nel desertot’ha nutrito di manna nel deserto il tuo Signore.il tuo Signore.il tuo Signore.il tuo Signore. 1111 Ricordati di tutto il cammino che il tuo Dio ti ha fatto percorrere per quarant’anni nel deserto per metterti alla prova, per metterti alla prova. Rit.Rit.Rit.Rit. 2222 Ti ho condotto nel deserto ma il tuo abito non è logoro. Non sono consumati i tuoi sandali perché io sono il Signore, Jawè, il tuo Dio. Rit.Rit.Rit.Rit. GUIDA: Preghiamo insieme con questa parte del Salmo 61 che c’invita a confidare in Dio e a non attaccare il cuore alla ricchezza. Rit.Rit.Rit.Rit. Giunge al tuo volto, Signore, il grido del poveroGiunge al tuo volto, Signore, il grido del poveroGiunge al tuo volto, Signore, il grido del poveroGiunge al tuo volto, Signore, il grido del povero.... Dove la situazione lo consente è consigliabile cantare il ritornello:

Solo in Dio riposa l'anima mia, * da lui la mia speranza.

Lui solo è mia rupe e mia salvezza, * mia roccia di difesa: non potrò vacillare. Rit.Rit.Rit.Rit.

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Secondo incontro di Pasqua

QQQQUANDOUANDOUANDOUANDO LLLL’’’’UOMOUOMOUOMOUOMO SISISISI CHIUDECHIUDECHIUDECHIUDE ALALALAL DONODONODONODONO (Lc 16,19-31)

Riflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personaleRiflessione personale − Nel mondo c’è benessere e consumismo per una minoranza di

persone, fame e miseria per folle enormi: è giusto tutto questo? Quali potrebbero esserne le cause?

− Cosa si è fatto e si sta facendo (a vari livelli) per riequilibrare la cosiddetta “forbice sociale”? Quali nuovi scenari sta aprendo la crisi economica?

− Cosa ci insegna il Vangelo? Perché Gesù in più occasioni ha an-nunciato un “capovolgimento di destini” fra ricchi e poveri, primi ed ultimi, dopo la morte?

− Cosa posso fare nel mio piccolo per i poveri? Cosa si presuppone in me per essere generoso, disposto alla condivisione?

− Meditiamo su una famosa frase del Cottolengo contenuta nella lettera del 13 giugno 1827 a suo padre: «pereat mundi lucrum ne fiat animi damnum» (vada alla rovina il guadagno terreno, purché non ne scapiti l’anima). Cosa significa?

INIZIO DELL’INCONTRO ACCOGLIENZA E SALUTO DEI PARTECIPANTI GUIDA Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Cominciamo il nostro incontro di catechesi con alcuni richiami all’incontro precedente durante il quale avevamo riflettuto sulla beati-tudine dei poveri in spirito. Essi sono beati perché sono nella condizio-ne di fidarsi e affidarsi unicamente a Dio. I ricchi invece rischiano di asservirsi al Dio-denaro, che cattura l’uomo in modo totalizzante, para-lizzante e alternativo rispetto a Dio. Prepariamoci ad accogliere la Parola di Dio con il canto e la preghiera.

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narono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicen-narono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicen-narono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicen-narono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicen-do: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli». […]do: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli». […]do: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli». […]do: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli». […]

Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di po-loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di po-loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di po-loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di po-co la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate co la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate co la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate co la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose van-Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose van-Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose van-Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose van-no in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete no in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete no in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete no in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dun-tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dun-tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dun-tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dun-que del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A cia-que del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A cia-que del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A cia-que del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A cia-scun giorno basta la sua pena.scun giorno basta la sua pena.scun giorno basta la sua pena.scun giorno basta la sua pena.

Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore.Parola del Signore. (Breve pausa di silenzio durante la quale si invitano i partecipanti a pensare alla lettura che hanno ascoltato. Il catechista di turno poi chiederà ai presenti di riferire qualche frase o espressione della Parola di Dio che più ha colpito o che è più difficile da capire. Infine cercherà di completare ciò che è stato rilevato, ed eventualmente aggiungerà qualche riflessione.) CATECHISTA ««««Gesù salì sul monteGesù salì sul monteGesù salì sul monteGesù salì sul monte»»»»: quando Gesù sale sul monte? Perché Gesù sale : quando Gesù sale sul monte? Perché Gesù sale : quando Gesù sale sul monte? Perché Gesù sale : quando Gesù sale sul monte? Perché Gesù sale sul monte? Cosa ci ricorda il monte?sul monte? Cosa ci ricorda il monte?sul monte? Cosa ci ricorda il monte?sul monte? Cosa ci ricorda il monte? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Gesù sale sul monte per pregare, per stare in compagnia con il Padre

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suo, per chiedere aiuto a Dio prima di compiere delle azioni importan-ti. Ricordiamo il monte Tabor, il Calvario, il Monte degli Ulivi. Gesù c’insegna l’importanza della preghiera nella nostra vita. Gesù insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è Gesù insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è Gesù insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è Gesù insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli».il regno dei cieli».il regno dei cieli».il regno dei cieli». (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) “Poveri in spirito” sono quelle persone che mettono il Signore al cen-tro della loro vita, riconoscono che Dio li ha chiamati alla vita e li man-tiene in vita. Il povero di spirito è umile, sente il suo nulla, ma confida in Dio. …non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o ber-…non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o ber-…non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o ber-…non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o ber-rete…rete…rete…rete… (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Significa che il nostro cuore non deve preoccuparsi troppo delle cose della terra, della nostra salute, di quello che mangiamo…, ma deve pensare di più alle cose del Signore, come far piacere a Dio, darGli gusto in ogni cosa (cfr DP 245). Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia,Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia,Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia,Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) “Cercare il regno di Dio e la sua giustizia” significa avere una vita buo-na come ci ha insegnato Gesù con la sua parola, nel suo Vangelo. Si-gnifica essere buoni, misericordiosi, caritatevoli, umili… Ricordiamo che cosa ci ha insegnato il Cottolengo?Ricordiamo che cosa ci ha insegnato il Cottolengo?Ricordiamo che cosa ci ha insegnato il Cottolengo?Ricordiamo che cosa ci ha insegnato il Cottolengo? (Lasciar esprimere i partecipanti e poi, se è necessario, aggiungere al-cuni elementi importanti che non sono stati evidenziati.) Il nostro Santo ha accolto nella sua casa i poveri, ed ha annunciato l’amore di Dio Padre alle persone povere, sole, ammalate, proprio co-me ha insegnato e fatto Gesù. CATECHISTA

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Prendiamoci un impegno. Dopo aver pregato, dopo aver ascoltato la Parola di Dio e riflettuto su ciò che Dio vuol dire a ciascuno di noi tra-mite la lettura del brano dal vangelo di Matteo, quale impegno ci pos-siamo prendere per questa settimana? Il catechista di turno aiuterà i partecipanti a scegliere un impegno che tutti potranno adempiere. Lo scriviamo e lo deponiamo ai piedi dell’angolo della preghiera o sul cartellone. Alcuni esempi per aiutare chi fa fatica a trovare un impegno adatto a tutti: – Diciamo, o cantiamo insieme, la preghiera cara al nostro Santo:

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.

– Leggere una frase del vangelo di questo incontro e fare un momen-to di silenzio.

– Scrivere alcune riflessioni degli Ospiti e porle all’angolo della pre-ghiera o sul cartellone, e leggerle durante la settimana.

CONCLUSIONE Vogliamo terminare quest’incontro dicendo grazie a Dio per il bene che ci vuole. Diciamo anche a Gesù che desideriamo essere beati, co-me i poveri in spirito, per essere eternamente felici. Lo facciamo con il canto cottolenghino “Charitas Christi urget nos” (CDg 191). Lodate il Signore con noi per tutti i suoi prodigi! Noi camminiamo con lui: Rit.Rit.Rit.Rit. “Charitas Christi urget nos”.“Charitas Christi urget nos”.“Charitas Christi urget nos”.“Charitas Christi urget nos”. 1111 Beati i poveri, dice il Signore: da lui saranno saziati. Confida nel Signore e avrai la pace. Rit.Rit.Rit.Rit. 2222 Beati gli umili, dice il Signore: da lui saranno esaltati. Confida nel Signore, e avrai la gioia. Rit.Rit.Rit.Rit. 3333 Beati gli ultimi, dice il Signore: saranno i primi nel regno. Confida nel Signore, e avrai la vita. Rit.Rit.Rit.Rit.

Deo gratias!