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(ER) DONNE. LA REGIONE VUOLE CREARE CENTRO PER UOMINI VIOLENTI NEL 2009 SALGONO RICHIESTE DI AIUTO A CENTRI ANTIVIOLENZA: 2.371 (DIRE) Bologna, 25 nov. - Non solo processi, sanzioni e carcere, la Regione vuole anche mandare a "scuola" gli uomini che compiono atti di violenza tra le mura domestiche o sulle donne. Come? E' ancora in fase di progettazione, ma lo 'strumento' e' un centro sperimentale per gli uomini violenti nell'intimita', per il quale l'assessorato regionale alle Politiche sociali ha gia' stanziato circa 55.000 euro e che e' stato presentato oggi in Regione in una conferenza stampa in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. I dati riferiti a quest'anno (da gennaio a ottobre) dei 10 centri contro la violenza della regione contano gia' 2.371 donne che hanno chiesto aiuto o consulenze e 110 circa quelle che sono state accolte con un'ottantina di bambini. Il fenomeno registra comunque una crescita: si tratta del 27% in piu' degli ultimi due anni. Nel 2007 si erano contate 1.858 donne in cerca di un aiuto, nel 2008 2.057, ma per Antonella Oriani, presidente del Coordinamento dei Centri antiviolenza (l'unico e il primo in Italia), si tratta di un fenomeno di emersione e non di aumento. Del totale delle donne che si sono rivolte ai centri nel 2009, 1.437 sono italiane e 934 straniere. Ma, anche se le violenze sulle donne immigrate rappresentano quasi il 50%, per Oriani "non e' nemmeno vero che le violenza ha connotazione straniera". A livello italiano, l'associazione nazionale 'Dire' (Donne in rete contro la violenza) nel 2008 ha contato nei suoi 52 centri associati 11.805 richieste, un dato molto alto che porta con se anche un nuovo allarme, quello della crescita del femminicidio. Contro tutto questo la Regione ha attivato, oltre la Rete regionale delle Case e dei centri antiviolenza, corsi di formazione nell'area sanitaria e psicosociale, il monitoraggio dell'attivita' di accoglienza sui territori ogni cinque anni (con 27.000 euro). (SEGUE) (Asa/ Dire)

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(ER) DONNE. LA REGIONE VUOLE CREARE CENTRO PER UOMINI VIOLENTI NEL 2009 SALGONO RICHIESTE DI AIUTO A CENTRI ANTIVIOLENZA: 2.371

(DIRE) Bologna, 25 nov. - Non solo processi, sanzioni e carcere, la Regione vuole anche mandare a "scuola" gli uomini che compiono atti di violenza tra le mura domestiche o sulle donne. Come? E'ancora in fase di progettazione, ma lo 'strumento' e' un centro sperimentale per gli uomini violenti nell'intimita', per il quale l'assessorato regionale alle Politiche sociali ha gia' stanziato circa 55.000 euro e che e' stato presentato oggi in Regione in una conferenza stampa in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. I dati riferiti a quest'anno (da gennaio a ottobre) dei 10 centri contro la violenza della regione contano gia' 2.371 donne che hanno chiesto aiuto o consulenze e 110 circa quelle che sono state accolte con un'ottantina di bambini. Il fenomeno registra comunque una crescita: si tratta del 27% in piu' degli ultimi due anni. Nel 2007 si erano contate 1.858 donne in cerca di un aiuto, nel 2008 2.057, ma per Antonella Oriani, presidente del Coordinamento dei Centri antiviolenza (l'unico e il primo in Italia), si tratta di un fenomeno di emersione e non di aumento. Del totale delle donne che si sono rivolte ai centri nel 2009, 1.437 sono italiane e 934 straniere. Ma, anche se le violenze sulle donne immigrate rappresentano quasi il 50%, per Oriani "non e' nemmeno vero che le violenza ha connotazione straniera". A livello italiano, l'associazione nazionale 'Dire'(Donne in rete contro la violenza) nel 2008 ha contato nei suoi52 centri associati 11.805 richieste, un dato molto alto che porta con se anche un nuovo allarme, quello della crescita del femminicidio. Contro tutto questo la Regione ha attivato, oltre la Rete regionale delle Case e dei centri antiviolenza, corsi di formazione nell'area sanitaria e psicosociale, il monitoraggio dell'attivita' di accoglienza sui territori ogni cinque anni (con 27.000 euro).(SEGUE)

(Asa/ Dire)