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iinsiemeDiocesi
Mensile di informazione per il cleroa cura dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Milano
EVENTI DIOCESANI
Le catechesiquaresimali dell’Arcivescovo
pagina 3
UFFICI E SERVIZI DI CURIA
L’Irc in Diocesi:dati statisticiper l’a.s. 2005-2006
pagina 15
NELL’INSERTO
Il nuovorito delmatrimonioLa lettera dell’Arcivescovoe il “Direttorio per l’usodel nuovo Rito del Matrimonionella Liturgia Ambrosiana”
Poste Italiane Spa - spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano n° 2 2006
diocesi insieme n° 2/20062
Sommario
Diocesi INSIEME -Mensile di
informazione per ilClero a cura
dell’Ufficio per leComunicazioni sociali
dell’Arcidiocesi diMilano - DirettoreResponsabile: DonGilberto Donnini -
Editore: CentroAmbrosiano di
Documentazione eStudi Religiosi -
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(02/85.56.240) -Realizzazione
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Poste Italiane Spaspedizione in A. P.
D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46)
art. 1, comma 2, DCBMilano
EVENTI DIOCESANI
Quaresimali dell’Arcivescovo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3Veglia “In Traditione Symboli” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
UFFICI E SERVIZI DI CURIA
PASTORALE SCOLASTICA
In marcia per testimoniare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
PASTORALE DELLA FAMIGLIA
Un impegno comune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8Quattro date di cui prender nota . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10Cinque nuovi sussidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
PASTORALE DEI GIOVANI
“Farò la Pasqua da te” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12“Ti conduce nel deserto” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
ECUMENISMO E DIALOGO
Cattedra del dialogo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
CARITAS AMBROSIANA
“Alzati, va’ a Ninive la grande città” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
L’Irc nella Diocesi di Milano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
COORDINAMENTO DEI CENTRI CULTURALI CATTOLICI
Convegno annuale dei Centri culturali cattolici della Diocesi. . . . . . . 21
COMUNICATI
F.A.C.I. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
INSERTO
Direttorio per l’uso del nuovo Rito del Matrimonio nella Liturgia Ambrosiana
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EVENTI DIOCESANIQUARESIMALI
DELL’ARCIVESCOVO 2006
Le catechesi quaresimali diquest’anno proposte dall’Arci-vescovo, trasmesse dall’emit-
tente televisiva “Telenova” e dallaradio diocesana “Circuito Marconi”,avranno come tema “Testimonidella Beatitudine cristiana”. Il rife-rimento biblico è quello delleBeatitudini secondo il Vangelo diLuca (Luca 6, 20-26). L’ultimoincontro si riferirà al brano di Luca6, 46-48.La scelta risponde alle sollecitazioniproposte dallo stesso Arcivescovonella presentazione della terzatappa del percorso pastorale dioce-sano che la Diocesi sta vivendo inquesto anno pastorale. Diceva ilCardinale nel presentare l’annopastorale 2005-2006: «Non è inutilericordare qui che l’ethos cristianodelle beatitudini evangeliche devedirsi la “carta costituzionale” nonsolo dei singoli fedeli, ma anchedelle comunità parrocchiali: una“carta” anche da esibire agli altri.Di qui allora l’interrogativo che deve“inquietare” le coscienze: quali sonole “buone opere” che la singolacomunità parrocchiale - la “nostra”,in armonia e comunione con le altre– deve compiere oggi, nella situazio-ne sociale e culturale del territorio,perché la sua luce risplenda davan-ti agli uomini, così da attrarli e con-quistarli a dare gloria al Padre chesta nei cieli?». (Risplenda la vostraluce davanti agli uomini, n. 24).In linea con questa domanda lecatechesi saranno tenute inambienti che rappresentano “luo-ghi” di vita nella città e dal loro con-testo scaturiranno quelle domandeche orienteranno prima l’ascoltodella Parola di Dio, poi la riflessioneda continuare nei gruppi di ascolto.
Per stimolare e accompagnare lanostra riflessione ci saranno, perogni catechesi, due riferimentisignificativi: il primo alla LetteraEnciclica di Benedetto XVI DeusCaritas Est, il secondo alla tracciadi riflessione in preparazione alConvegno Ecclesiale di Verona“Testimoni di Gesù Risorto, speran-za del mondo”.Di seguito lo schema con la articola-zione delle catechesi:
Testimoni della beatitudinecristiana7 marzo 2006Vostro è il Regno di Dio(Luca 6, 20.24)La catechesi si tiene presso laParrocchia Resurrezione di NostroSignore Gesù CristoMilano Quarto Oggiaro.
14 marzo 2006Fame e sete di speranza(Luca 6, 21a.25a)La catechesi si tiene presso l’Uni-versità di Milano Bicocca.
21 marzo 2006La vita promessa a chi soffre(Luca 6, 21b.25b)La catechesi si tiene presso l’Ospe-dale Policlinico di Milano.
28 marzo 2006Il coraggio e la gioia di annunciare sempre il Vangelo(Luca 6, 22-23.26)La catechesi si tiene presso il“Villaggio Barona” - Milano.
4 aprile 2006La casa fondata sulla roccia(Luca 6, 46-48)La catechesi si tiene presso il mona-stero di clausura delle CarmelitaneScalze di Milano.
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EVEN
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I I Quaresimali verranno trasmessi su“Telenova” a partire dalle ore 20,45;su “Circuito Marconi” a partire dalleore 21. La differenza di orario è statavoluta per rispondere alle esigenzediverse che sono state segnalate.Ogni catechesi sarà introdotta dauna scheda che presenta il luogo delsuo svolgimento e il senso di unasimile scelta.Ai gruppi di ascolto, ma anche aisingoli, verranno proposte alcunedomande per continuare la rifles-sione.
Secondo un antico rito dellatradizione cristiana, ai cate-cumeni che ricevevano il bat-
tesimo veniva consegnato il Credoche si impegnavano a imparare amemoria; questo gesto assumevaun profondo valore educativo, poi-ché tenere a mente il Credo volevadire renderlo concretamente pre-sente nella propria vita: le parolepiù che su un pezzo di carta dove-vano essere impresse nel cuore. Ancora oggi, i giovani della Diocesie i catecumeni che riceveranno ilbattesimo nella Veglia di Pasqua,si ritrovano insieme al proprioVescovo, per approfondire e testi-moniare il dono della fede. La Veglia della Traditio che sisvolgerà in Duomo l’8 aprile alleore 20.45, quest’anno sarà in sinto-
nia con il Percorso Pastorale dioce-sano e sarà impostata sul temadella luce. La persona di Gesù èluce della vita, incontra ogni uomo,lo libera dalle sue oscurità, dai suoidubbi e dalle sue confusioni. Chi siincontra con Gesù ritrova unanuova luminosità e la diffonde atutti quelli che sono nella casa. La professione della fede in Gesùesige di essere pazientementeincarnata nella vita quotidiana,infatti - come scrive il nostroArcivescovo: «È Gesù stesso l’esem-pio da contemplare, da imitare e daseguire. Sì, o Signore, con l’incar-nazione, ti sei fatto vero uomo, masei rimasto “vero Dio”. Ti sei fattonostro fratello, ma sei il Signorenostro! Venuto dal Padre, rimaninel Padre e il Padre rimane in te(cfr. Giovanni 14, 10-11). Tu e ilPadre siete una cosa sola (cfr.Giovanni 10,30). Sei tu l’immaginedel Dio invisibile; in te abita tuttala pienezza della divinità (cfr.Colossesi 1,15; 2,9). Ancora unavolta lo confessiamo con tutta laforza del nostro cuore: “Tu sei ilCristo, il Figlio del Dio vivente”(Matteo 16, 16)» (Mi sarete testi-moni, 75). Da Gesù conosciuto, celebrato eamato rinasce sempre il gusto e ilsapore della vita. Trasmettere eaccogliere la fede significa diventa-re luce del mondo e sale della terra:i giovani con questo gesto sidispongono a portare nei loroambienti di vita la gioia delVangelo. La missione si consumanei luoghi concreti della propriaesperienza quotidiana. Alla Traditio sono invitati tutti igiovani, soprattutto coloro che par-tecipano abitualmente alla vitadelle comunità cristiane, alle asso-ciazioni e ai movimenti ecclesiali.Faranno corona a circa un centi-naio di giovani e giovani-adultidella Diocesi, che riceveranno iSacramenti dell’iniziazione cristia-na nella veglia Pasquale.
TRADITIO SYMBOLI
Veglia per tutti i giovanialla presenza dell’Arcivescovo
8 aprile 2006
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UFFICI E SERVIZI DI CURIAIN MARCIA PER TESTIMONIARE
PASTORALE SCOLASTICA
E giunta alla 24a edizione latradizionale marcia “An-demm al Domm”. Le scuole
cattoliche sfileranno per le vie diMilano: “testimonianza e impegnocivile”.Ancora insieme, ancora uniti percorrere verso la libertà: i ragazzidelle scuole cattoliche e di ispira-zione cristiana della Diocesi diMilano si ritroveranno sabato 25marzo per l’ormai storica marcianon competitiva “Andemm alDomm”. E lo faranno, insieme ailoro genitori, nonché agli insegnan-ti e dirigenti delle scuole, per testi-moniare la loro fede e per ricordareche il percorso per la crescita, lalibertà e la piena valorizzazionedelle scuole cattoliche è tutt’altroche terminato. Nelle scorse edizio-ni la marcia prendeva il via sottol’auspicio di slogan che concentra-vano, in maniera esplicita, l’anelitodi libertà, autonomia e parità del-l’istituzione scolastica cristiana:“La scuola corre libera. Corri conlei” (1995), “Autonomia e parità.Senza oneri per le famiglie” (1999),“Scuole cattoliche: libere pubblichein Europa” (2004). Ora invece sem-bra quasi che ci sia un’inversionedi rotta e lo slogan dell’edizione2006 pare avere, a prima vista, unsignificato ermetico: “Scuola catto-lica: testimonianza e impegno civi-le”. Ma non ci vuole molto a capireche queste parole sono tutto fuor-ché una rottura con il passato eche, invece, non fanno altro cheapprofondire, in maniera matura eresponsabile, le basi su cui si ergo-no le richieste di parità e autono-mia della scuola cattolica, ripren-dendo l’invito del cardinale DionigiTettamanzi. È stato proprio ilPastore della Diocesi ambrosiana a
ribadire, infatti, nella presentazio-ne della terza tappa del percorsopastorale diocesano, la necessità diessere testimoni di Gesù risortosecondo l’insegnamento proprio diCristo: «Risplenda la vostra lucedavanti agli uomini, perché vedanole vostre opere buone e rendanogloria al vostro Padre che è neicieli» (Matteo, 5, 16). La scuola cat-tolica nel suo complesso deve dun-que essere testimone di Gesù risor-to, e l’impegno civile deve tradursiin “opere buone” che facciano onorea una scuola paritaria, pienamenteinserita in un sistema pubblico diistruzione e formazione. Lemigliaia e migliaia di ragazzi,erano più di 30.000 nella scorsaedizione, che sfileranno da piazzaDuca d’Aosta a piazza Duomo,secondo un percorso ridisegnatorispetto agli anni passati, inizie-ranno una “corsa” che non termi-nerà davanti alle porte dellaCattedrale, dove incontreranno ilcardinale Dionigi Tettamanzi, madovrà continuare nelle aule scola-stiche, nei luoghi di incontro enelle strade della vita, avendoquali compagni di viaggio genitorie insegnanti, uniti nella testimo-nianza cristiana e nell’impegnocivile.
Programma e PercorsoSabato 25 marzo appuntamento inpiazza Duca d’Aosta per tutti iragazzi delle scuole cattoliche,assieme ai lori genitori, docenti edirigenti, a partire dalle ore 8.30.La XXIV Marcia non competitiva“Andemm al Domm” è organizzatada AGESC, FIDAE, FISIAE, PGS,in collaborazione con CONFAP,FISM, FOE e con il patrocinio
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RIAdell’Ufficio Scolastico Regionaledella Lombardia e dell’AssessoratoSport e Giovani del Comune. Lapartenza è prevista per le 9.30,secondo il seguente percorso ridise-gnato: piazza Duca d’Aosta, viaVittor Pisani, piazza dellaRepubblica, Bastioni di PortaVenezia, corso di Porta Venezia,corso Vittorio Emanuele. L’arrivo èprevisto per le 11 in piazza Duomo,dove alle 11.30 circa il cardinaleDionigi Tettamanzi saluterà i par-tecipanti, proponendo una rifles-sione sul tema della Marcia“Scuola cattolica: testimonianza eimpegno civile”.
La prima volta della FismCi saranno anche loro, i “piccolini”delle scuole dell’infanzia (“asili” o“scuole materne” secondo un lessi-co tutt’altro che scomparso), a sfi-lare sotto la Madonnina: per laprima volta, infatti, alla Marciaparteciperà ufficialmente anche laFISM, Federazione Italiana ScuoleMaterna, con momenti e iniziativespecificatamente pensati per ibambini. Una partecipazione dovu-ta, a testimonianza che le scuolecattoliche dell’infanzia da semprehanno svolto un servizio di prima-ria importanza per l’intera società,
assicurando la cura e l’educazioneprimaria ai bambini. I bambinidelle scuole dell’infanzia si ritrove-ranno in piazza Duomo intorno alle9. Qui potranno vivere un momen-to di festa con canti animati e gio-chi. Fulcro dell’iniziativa sarà lacostruzione di un puzzle che rap-presenterà la Cattedrale, segnoche ognuno fa parte della comunitàe che ogni “pezzo” è prezioso per lasua costruzione e la sua crescita.
Gli eventi collegati alla MarciaLa Marcia “Andemm al Domm”,come ormai è tradizione, è contor-nata da una serie di manifestazio-ni ed eventi di non secondariaimportanza:
Convegno culturale: si è svoltovenerdì 17 febbraio dalle 15 alle 18presso il Seminario di corsoVenezia 11 a Milano. Il Convegno,rivolto a tutte le scuole cattoliche edi ispirazione cristiana dellaDiocesi, ha voluto approfondire iltema della Marcia “Scuola cattoli-ca: testimonianza e impegno civi-le”. Relatori: Mons. CarloFaccendini, Vicario per le ScuoleCattoliche e il dr. FrancescoBelletti, Direttore del CentroInternazionale Studi Famiglia.
Trofeo Sportivo “Madonina”: èormai giunta alla sua IV edizionela manifestazione di atletica legge-ra riservata agli alunni/e dellescuole primarie cattoliche e di ispi-razione cristiana della Diocesi diMilano. L’appuntamento è persabato 29 aprile alle 9 presso ilcentro sportivo di San DonatoMilanese.
Concorsi e borse di studioLa Marcia vuole essere un momen-to di festa, di allegria, ma anche disostegno alla progettualità delle
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UFFICI E SERVIZI DI CURIAscuole e al loro sforzo di essere“testimonianza cristiana nell’impe-gno civile”. Per questo da sempre èstata caratterizzata anche da con-corsi specifici, come il ConcorsoStriscioni e il Concorso Progetti.Ma si vuole anche dare sostegnoagli alunni diversamente abili, conborse di studio che possano concor-rere alle spese per l’insegnante disostegno. Altra novità della XXIVedizione della Marcia “Andemm alDomm” è il concorso specificata-mente dedicato ai bambini dellescuole dell’infanzia cattoliche e diispirazione cristiana delle Diocesidi Milano “I Bambini e l’arte”.Complessivamente saranno pre-miati una sessantina di Istituti,Cfp e scuole dell’infanzia dellaDiocesi. Nel dettaglio:
Borse di studio alunni diversa-mente abili: le borse messe adisposizione dei gestori sarannouna trentina, ma sarà data partico-lare priorità a questi contributi, inmodo da poter rispondere a ognisegnalazione e richiesta che per-verrà presso l’Ufficio Scuola (piaz-za Fontana 2) entro lunedì 3 apri-le. La borsa di studio è un piccolosegno del valore di 2000 euro cia-scuna per concorrere alle spese perl’insegnante di sostegno di alunniin situazione di disabilità certifica-ta che frequentano una scuolasecondaria di I o II grado cattolicao di ispirazione cristiana dellaDiocesi. Gli assegni saranno conse-gnati nel mese di maggio.Concorso striscioni: come tradi-zione verranno premiati 3 Istituti oCfp che sfileranno alla Marcia conlo striscione più originale e bello,
rispondente allo slogan di questaedizione. I partecipanti dovrannoinviare in busta chiusa la fotogra-fia del loro striscione pressol’Ufficio Scuola (piazza Fontana 2)entro lunedì 3 aprile. I premisaranno distribuiti nel mese dimaggio.
Concorso progetti: saranno pre-miati 13 Istituti o Cfp che presen-teranno progetti ispirati al recupe-ro e alla valorizzazione dell’iden-tità propria e specifica dell’esserescuola cattolica, con l’obiettivospecifico di promuovere innovazio-ne nel campo della didattica, neisuoi vari ambiti; ciascun istitutoriceverà un assegno da 2000 euro,che verrà consegnato nel mese dimaggio. Le scuole concorrentidovranno inviare il loro progetto inbusta chiusa presso l’UfficioScuola (piazza Fontana 2) entrolunedì 3 aprile.
Concorso FISM “I bambini el’arte”: saranno premiate 13 scuo-le dell’infanzia che parteciperannoin Piazza Duomo alla Marcia“Andemm al Domm” con lo striscio-ne più originale e significativo sultema “I bambini e l’arte”. I premi,del valore di 500 euro per ogniscuola, saranno distribuiti nelmese di maggio. Le scuole dell’in-fanzia che intendono partecipare alconcorso dovranno inviare unafotografia dello striscione in bustachiusa all’AMISM (piazza Fontana2), unitamente alla spiegazione diciò che vi è rappresentato e alladescrizione delle modalità di rea-lizzazione.
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Molte famiglie della Diocesi in que-sti anni ci hanno interpellato permanifestare un loro interesse e perrichiedere informazioni circa le pro-cedure per effettuare domanda diadozione, oppure per intraprendereun percorso di affido. Questo biso-gno delle famiglie di essere accom-pagnate verso percorsi di accoglien-za, richiede di continuare nellariflessione su questi temi nonché dipromuovere iniziative in grado dicontribuire alla promozione di unacultura della solidarietà come fattocomunitario e sociale.Per poter operare con maggioresistematicità e continuità, cercandodi rispondere in maniera sempre piùefficace e mirata alle domande dellefamiglie, il Servizio per la Famigliae la Caritas Ambrosiana hanno sot-toscritto questo progetto.
La Caritas Ambrosiana e ilServizio Diocesano per laFamiglia si sono impegnati in
questi anni nell’approfondimento deltema della famiglia che accoglie, sof-fermandosi su alcuni aspetti qualil’affido, l’adozione.Infatti molte famiglie della Diocesiin questi anni hanno interpellato inostri uffici per manifestare un lorointeresse e per richiedere informa-zioni circa le procedure per effettua-re domanda di adozione, oppure perintraprendere un percorso di affido.Questo bisogno delle famiglie diessere accompagnate verso percorsidi accoglienza richiede di pensare ainiziative in grado di contribuirealla promozione di una cultura dellasolidarietà come fatto comunitario esociale.«Il rispetto della vita - dicono iVescovi italiani - comincia dalla
tutela della vita di chi è più debole eindifeso… Occorre continuare uncapillare e diffuso lavoro di infor-mazione e sensibilizzazione per aiu-tare tutti a comprendere meglio ilvalore della vita» (Messaggio per laXXVIII Giornata per la vita, 5 feb-braio 2006).È importante che nella comunitàcresca il senso di partecipazione nelgarantire il diritto dei minori avivere in una famiglia. Già un aiutoimportante lo stanno offrendo le“reti di famiglie”, le “famiglie pro-fessionali”, il progetto “bed & break-fast” e i diversi “Enti autorizzati” adaccompagnare le famiglie nell’ado-zione internazionale.Dal desiderio di poter rispondere inmaniera sempre più efficace e mira-ta alle domande delle famiglie, si èdeciso di dare origine a unoSportello Affido e Adozioniquale espressione congiunta dell’at-tenzione sia della Caritas Ambro-siana sia del Servizio per laFamiglia della Diocesi di Milanosu questi temi. Lo sportello potrebbe agire su dueversanti: ◆ un versante “interno”, costituen-
dosi come possibile punto di rife-rimento a livello diocesano,offrendo prime risposte a coloroche desiderano intraprendere unaesperienza di accoglienza,
◆ un versante “esterno”, per un’atti-vità di promozione finalizzata aincontrare le comunità sui loroterritori attraverso momenti diinformazione, sensibilizzazione econfronto.
Questi gli obiettivi che ci si propone.1. Promuovere nei diversiambienti diocesani “la culturadella famiglia accogliente”.
UN IMPEGNO COMUNE«Rispettare la vita. Un servizio alle famiglie sui
temi dell’affido e dell’adozione»
PASTORALE DELLA FAMIGLIA
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UFFICI E SERVIZI DI CURIALa “soggettività” della famiglia vienerafforzata quando una famiglia com-prende che la scelta di essere acco-gliente non è solamente un farequalcosa in più, ma è il diventarecosciente che è il suo stesso esserefamiglia a renderla tale. Essa si rico-nosce capace di realizzare, a partiredall’equilibrio e dalla positività dellerelazioni che la costituiscono, ungesto gratuito: la famiglia esce dalsuo spazio privato e diventa unarisorsa nella comunità.Sentiamo con ragione di poter affer-mare che non c’è nessuna famigliache - con modalità differenti - nonpossa diventare famiglia accoglien-te, ma che la scelta dell’accoglienzachiede di creare una rete che sosten-ga le famiglie che decidono questaapertura. Questa scelta, profonda-mente umana, trova nella fede unapprofondimento e un arricchimentoche ritorna a vantaggio di tutta lafamiglia.«Si aprirà così per le famiglie italia-ne - sia per quelle che godono già deldono di figli propri, sia per quelleche vivono la grande sofferenza dellasterilità biologica - una grandeopportunità per dilatare la lorofecondità attraverso l’adozione o l’af-fido temporaneo (…). Ne guadagne-rebbero molti figli nel trovare final-mente l’affetto e il calore di unafamiglia e la sicurezza di un futuro»(Messaggio del Consiglio permanen-te della CEI per la XXVII Giornataper la vita, 4 Ottobre 2004).2. Dare “una prima indicazioneorientativa”.Questo significa favorire nelle fami-glie che entrano nell’ottica dell’acco-glienza il chiarimento e l’approfondi-mento di concetti e idee, evitandoerrori d’impostazione, atteggiamentianacronistici, rimpianti inutili.Lo sportello può offrire un tempo diascolto e chiarimento in modo dapoter individuare dei passi praticiche possono già essere realizzatidalla coppia, mettendosi in collega-mento con realtà che operano in que-st’ambito.
3. Avere una “visione panorami-ca” delle realtà già operanti inDiocesi.Sarà compito dello Sportello realiz-zare un contatto con le Istituzioni eAssociazioni che da tempo si occupa-no di adozione/affido (Associazioni,Consultori, opere legate a Congre-gazioni religiose…). Questa apertu-ra produrrà sicuramente un effettosinergico in riferimento ai valori,all’importanza, alla consapevolezza,all’impegno dell’accogliere come figlipropri bambini senza famiglia.4. Offrire una “piccola guidapratica”.Si tratta di raccogliere e presentareinformazioni attorno a tutto ciò chesi deve sapere e che occorre fare peradottare/prendere in affido un bam-bino.5. Disporre di un “raccoltabibliografica”.Si vorrebbero raccogliere interventie testi, in un’ottica multidisciplina-re, da proporre agli interessati inmodo che possano documentarsi eapprofondire le tematiche riguar-danti l’accoglienza e l’apertura dellafamiglia verso i “figli degli altri”,due versanti di estrema importanzache interpellano le famiglie nel terzomillennio.Il Servizio, grazie al sostegno dialcune parrocchie e della Diocesistessa, prenderà avvio in queste set-timane e lavorerà in fase di speri-mentazione per questi primi mesi.Mentre ci auguriamo che possarisultare un efficace servizio allecomunità e alle famiglie, ricordiamoche per maggiori informazioni èpossibile rivolgersi a:
Servizio per la famiglia, tel. 02.8556.430; Caritas AmbrosianaArea Minori, tel. 02.76037259
don Silvano CacciaResponsabile Servizio per la Famiglia
don Roberto DavanzoDirettore Caritas Ambrosiana
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RIA QUATTRO DATE DICUI PRENDER NOTA
Nel mese di Maggio si svolge-ranno alcuni incontri impor-tanti per la Pastorale
Familiare che vedranno coinvoltidiversi destinatari, in relazione atemi e attività previsti dal program-ma annuale.
Giovedì 4 maggio 2006:Attenzione spirituale alleFamiglie in difficoltà:«Per un’attenzione educativaverso i figli»(Milano, Seminario C.so Venezia, 11ore 9,45 - 16,00)Proseguendo gli incontri promossidalla Formazione Permanente per ilClero e dal Servizio per la Famigliasu “Accogliere e accompagnare spiri-tualmente le Famiglie in difficoltà”nella Primavera 2005, questo incon-tro - rivolto ai sacerdoti - affronterà ilproblema dei figli coinvolti in questatematica.Un altro incontro sullo stesso temaverrà proposto agli operatori laici afine mese.
Sabato, 6 maggio 2006:Incontro per gli incaricati deca-nali per la pastorale familiare(Milano, Seminario C.so Venezia, 11ore 9.45-16.00)mattino: incontro con il VicarioGenerale, Mons. Carlo Redaelli,pomeriggio: verifica dell’attivitàdell’anno.
Lunedì, 15 maggio 2006:Giornata Internazionale dellaFamiglia(indetta dall’ONU al termine dell’“ANNO INTERNAZIONALEDELLA FAMIGLIA”, 1994)L’indicazione del percorso pastoraledi quest’anno in relazione alla fedevissuta e testimoniata, motiva que-sta attenzione a una data propria delcalendario civile, per un possibile
momento di stimolo e di propostasulla famiglia. Secondo le indicazionidel programma annuale, sarannoproposti:in diocesi: incontri sulla “soggetti-vità sociale” della famiglia, a partiredal testo pubblicato (vedi puntoseguente)in decanato: proposta di presenta-zione delle attività presenti a favoredella famigliain parrocchia: confronto sul testo“Famiglia e società”.
Sabato, 20 maggio 2006:Incontro diocesano Fidanzati(Basilica Sant’Ambrogionel pomeriggio)L’incontro si propone di far condivi-dere ai fidanzati e ai loro accompa-gnatori l’importanza della testimo-nianza nella società che il tempo delfidanzamento consente di vivere.
CINQUE NUOVISUSSIDI
Ricordiamo alcuni testi recente-mente pubblicati sui diversiambiti che riguardano la
pastorale familiare.
1. Arcidiocesi di Milano, «Domani èdomenica. La famiglia prepa-ra il Giorno del Signore.Tempo di Pasqua, Anno B»,Centro Ambrosiano - ITL, Milano,2003.È un aiuto offerto alle famiglieperché nelle loro case, attraversola preghiera, si preparino alGiorno del Signore. Un’attenzionedella famiglia resa più urgentedal fatto che abitualmente in que-ste domeniche spesso ricorrono lecelebrazioni dei sacramenti dell’i-niziazione cristiana.
2. D. Tettamanzi e L. Manganini,Celebriamo il mistero grandedell’amore. “Io accolgo te …Con la grazia di Cristo pro-
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UFFICI E SERVIZI DI CURIAmetto …”, Centro Ambrosiano-ITL, Milano 2005, € 2,40.Riferendosi al rito del Matrimoniorecentemente approvato dai vesco-vi italiani, il sussidio cerca di pre-sentare i testi del rito e di farlidiventare già motivo di preghiera,attraverso la testimonianza di unacoppia di fidanzati, dei loro geni-tori e del sacerdote che ha celebra-to il matrimonio; le parole del car-dinale Tettamanzi e di mons.Manganini approfondiscono ulte-riormente il significato del gesto dicelebrare le nozze secondo il ritoreligioso.
3. Caccia Silvano, Questo matrimo-nio … s’ha da fare. Per una let-tura “spirituale” della vicendadi Renzo e Lucia ne “I promessisposi”, Centro Ambrosiano-ITL, p.136 pagine, € 9,50.Il capolavoro di Manzoni vieneguardato come un tentativo riusci-to di ricerca di un linguaggioadatto per trasmettere i valori disempre dell’amore a due, dellavita e della famiglia e le pagine deltesto vogliono rileggere l’esperien-za affettiva di Renzo e Lucia comecammino spirituale. In particolaresi sono raccolti i brani manzonia-ni in relazione a questi argomenti:la presentazione e il ritratto deidue futuri sposi e della coppia chedesiderano formare; il tentativodel matrimonio a sorpresa e l’espe-rienza del fallimento dei progettiumani; l’evento della notte, comemomento di oscurità e di prova,che ciascuno dei due promessi vivein situazioni differenti; l’insegna-mento finale che i due sposi siscambiano, a partire da ciò checiascuno ha imparato dalle espe-rienze vissute.Dai brani, poi, per passaggi suc-cessivi, vengono richiamati riferi-menti a testi biblici, che possonoulteriormente sostanziare ciò che
già Manzoni presenta nella vestedel romanzo. E successivamente sirealizza un confronto con la vitadei giovani fidanzati e sposi dioggi. Destinatari del testo sonoevidentemente fidanzati e sposi,ma anche operatori pastorali esingoli lettori che da questa pro-spettiva vogliono riaccostare ilcapolavoro manzoniano.
4. Arcidiocesi di Milano - Servizioper la famiglia - SegreteriaDiocesana per la Formazioneall’Impegno Sociale e Politico -Comitato Lombardo delleAssociazioni Familiari, La Fami-glia come “soggetto” sociale.Riconoscersi, relazionarsi,promuovere, Centro Ambro-siano-ITL, p. 168, € 12,00.Questo testo è disponibile nellelibrerie e raccoglie il messaggiodel cardinale Dionigi Tettamanzie gli interventi di Mario Spezzi-bottiani, Luigi Campiglio, LuisaSantolini, Giovanna Rossi,Gianna Savaris e la presentazionedi alcune esperienze di “associa-zioni familiari di solidarietà” ope-ranti nel territorio diocesano. Lerelazioni sono state tenute allaScuola Diocesana per Operatori diPastorale familiare sul tema della“soggettività sociale” della fami-glia, tenutasi nella primavera del2004. Il sussidio potrà costituireun utile strumento per sostenere laformazione e l’azione di famiglieall’interno della società.
5. È in fase di ultimazione il volumeche raccoglie gli Atti delConvengo «Accompagnare l’a-more dei fidanzati nella comu-nità cristiana» (Milano,Università Cattolica - 24 settem-bre 2005) curato dal CISF -Milano e dalla ConsultaRegionale per la Famiglia, edizio-ni San Paolo.
L espressione “dialogo interreli-gioso” viene oggi impiegata difrequente. Per la sua apparen-
te semplicità si presta tuttavia a unutilizzo superficiale. La pluralitàdelle religioni è sempre esistita: nonè nata ieri o, al più, nel secolo scorso.Oggi tale complessità interpella for-temente la nostra fede: le relazioni
interreligiose richiedono una intensapratica della fede. La conoscenzadelle religioni degli altri è ardua per-ché la religione è una pratica svoltain un contesto comunitario spessoestraneo. Il dialogo non s’improvvi-sa, richiede una preparazione rigoro-
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La Pastorale giovanile ripro-pone anche quest’anno inoccasione del triduo pasquale
l’iniziativa “Farò La Pasqua date”. Si vuole così offrire ai giovani,che intendono vivere in manieraintensa e personale i giorni del tri-duo, un momento unico per avvici-narsi al mistero della passione eresurrezione di Gesù.Un contesto spirituale favorevolein cui sono particolarmente curatiil clima di raccoglimento e di pre-ghiera e le celebrazioni liturgiche
può aiutare i giovani a incontrarsicon il mistero di Cristo cogliendo ilsenso della vicenda storica diGesù, la sua vita, la sua morte, lasua risurrezione. La proposta è dedicata ai giovanidai 20 ai 30 anni e si svolgeràpresso il Seminario di Seveso dal13 al 15 aprile 2006 (dal GiovedìSanto pomeriggio alla Veglia diPasqua).Iscrizioni: entro il 7 aprile al ServizioGiovani di Pastorale Giovanile.
“FARÒ LA PASQUA DA TE”Triduo pasquale per giovani
(13-15 aprile 2006)
La conclusione delle scuolemedie superiori rappresentaun momento decisivo per la
vita di ogni giovane: si compionoscelte importanti per il proprio futu-ro e anche nella dimensione spiri-tuale si avverte l’esigenza di unapprofondimento maggiore e piùconsapevole della propria fede. Gli Esercizi possono essere untempo prezioso per: conoscere me-glio se stessi e pregare, per speri-
mentare il silenzio e lasciare spazioalla Parola di Dio e per fare chia-rezza sul proprio futuro e impostarela propria regola di vita.
Durante tutta la Quaresima sonostati organizzati diversi corsi diesercizi in luoghi diversi. L’ultimocorso di terrà dal 7 al 9 aprile pres-so il seminario di Seveso. Il predicatore sarà don EnricoParolari.
“TI CONDUCE NEL DESERTO”Esercizi spirituali 18enni
PASTORALE DEI GIOVANI
CATTEDRA DEL DIALOGO
ECUMENISMO E DIALOGO
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(continua a pag. 13)
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1D. TETTAMANZI,Risplenda lavostra luce davan-ti agli uomini.Testimoni di Gesùrisorto nel mondo,CentroAmbrosiano,Milano 2005,49.
sa, un’empatia non superficiale.Inoltre non si limita a un confrontosui valori morali o sulla convivenza.L’etica sociale o la religione civilenon bastano. Nel cuore della fede cri-stiana c’è l’evento Gesù Cristo. Nelcuore delle altre fedi ci sono eventiche non possono essere ignorati.La nostra diocesi ha avviato laCattedra del dialogo con un percorsoecumenico sulla vita secondo loSpirito che ha messo a fuoco lo speci-fico cristiano. In seguito l’attenzionesi è spostata sui fondamenti cristianiper un corretto incontro con le reli-gioni. Comincia ora una nuova fase:l’incontro con esponenti delle grandireligioni del mondo impegnati nelconfronto con persone di altra fede. Asalire in cattedra sarà il dialogo trarappresentanti di buddismo, ebrai-smo, cristianesimo e islam, opportu-namente affiancati da esponenti delmondo culturale della nostra città.Questo dialogo tra esperienze reli-giose diverse vuol essere occasioneper condividere motivazioni e preoc-cupazioni di fronte alla comunerealtà del mondo attuale.Lo stile di questi incontri sarà quelloindicato dal nostro Arcivescovo.Nella sua lettera l’apostolo Pietrochiede ai cristiani di essere: «prontisempre a rispondere a chiunque vidomandi ragione della speranza cheè in voi. Tutto questo sia fatto condolcezza e rispetto, con una rettacoscienza…» (3,15). Scrive il card.
Dionigi Tettamanzi: «Sono allora dacoltivare questi atteggiamenti e com-portamenti: umiltà, ordine e mode-razione; benignità, mitezza, mansue-tudine e misericordia; concordia,apertura, dialogo e fraternità; mode-stia del tratto, riserbo del linguaggio,cortesia dello stile, capacità di ascol-to e di accoglienza che non escludonoe non pregiudicano a priori nessuno;e ogni altra forma di benevolenza, didolcezza e di rispetto»1.Il tema di questi incontri sarà:“Verso dove? L’uomo tra paura e spe-ranza”. Ci si chiede: dove va questanostra umanità? cosa ci prepara lastoria del mondo? quale futuroavranno le nuove generazioni? Il dia-logo sarà facilitato dal fatto che l’im-magine del cammino è comune atutte le religioni. Paura e speranzacaratterizzano l’oggi, gli esseriumani sono inquieti, il loro percorsoè a rischio. A provocare la paurasono guerre, armamenti nucleari,atti terroristici, manifestazioni diviolenza, annunci di disastri ecologi-ci, convivenza con persone di diversacultura e religione. Ciò causa in noil’ossessione di una minaccia allanostra identità. Per contro la speran-za ha sempre meno spazi in cuimanifestarsi e rischia di essere con-finata nell’utopia. Le diverse religio-ni hanno elaborato una sapienzacapace di resistere ad angosce, insi-curezze e paure. Condividere talesapienza può aprire un futuro a chinon intende vivere sempre prigionie-ro del passato.
CATTEDRA DEL DIALOGOCHAIR OF DIALOGUE - CHAIRE DU DIALOGUE
Milano, maggio 2006, ore 20.45Auditorium S. Fedele, Via Hoepli 3/A
(continua da pag. 12)
Professor Abdelmajid CharfiProfessore di Civiltà arabe e diPensiero islamico presso la Facoltàdi Lettere e Scienze umane diTunisi
Gad LernerConduttore del programma diapprofondimento L’infedele sulcanale televisivo La7.
Lunedì - Monday - Lundi - 15 maggio - May - Mai
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RIA Rev Shoten MinegishiMonaco buddista della scuola Soto-Zen e responsabile del Tempio diChorakuji a nord di Tokyo
Salvatore NatoliDocente di Filosofia Teoretica pres-so la Seconda Università di Milano
Lunedì - Monday - Lundi - 22 maggio - May - Mai
Rav David RosenResponsabile internazionale per lerelazioni interreligiosedell’American jewish committee(Ajc) a Gerusalemme
Ferruccio De BortoliDirettore del quotidiano Il Sole 24Ore.
Lunedì - Monday - Lundi - 29 maggio - May - Mai
Dopo la giornata che si è tenutalo scorso dicembre pressol’Oasi di preghiera Santuario
S. Maria di Cernusco Sul Naviglio,sono in programma altre due giorna-te di eremo proposte dalla CaritasAmbrosiana agli operatori dellacarità presenti sul territorio. Esse vogliono essere un’occasione diascolto della Parola, di silenzio ado-rante nella preghiera personale ecomunitaria, di confronto nella fede.Le giornate saranno guidate daldirettore della Caritas Ambrosiana,don Roberto Davanzo.Ci faremo accompagnare dalla figu-ra di Giona, che ci interroga profon-damente in ordine ad alcuni aspettisignificativi: l’invito alla conversioneper essere capaci di entrare nellalogica misericordiosa di Dio, la ten-tazione della fuga rispetto alle pro-prie responsabilità, uno stile coeren-te con la chiamata del Signore, unamore per la città terrena.È un’opportunità per fermarsi e
guardare le nostre città con occhinuovi, imparando ad amarle come leama il Signore Gesù.
Sabato 25 marzo 2006 ore 9.00 - 17.00 presso il Seminario di VenegonoÈ indispensabile iscriversi: le iscri-zioni devono pervenire tramite resti-tuzione dell’apposito modulo entrovenerdì 17 marzo 2006. Per informazioni: Segreteria zonaleVarese - tel. 0332/289692E-mail: [email protected]
Sabato 1 aprile 2006ore 9.00 - 17.00presso Villa Annunciata - Casagliadi Besana BrianzaÈ indispensabile iscriversi: le iscri-zioni devono pervenire tramite resti-tuzione dell’apposito modulo entrovenerdì 24 marzo 2006.Per informazioni: Tel. 02/76.037.244E-mail: [email protected]
“ALZATI, VA’ A NINIVELA GRANDE CITTÀ”
Giornate di Eremo
CARITAS AMBROSIANA
Professor Jürgen MoltmannProfessore emerito di Teologia siste-matica presso l’Università diTübingen
Maria Cristina BartolomeiRicercatore di Filosofia teoreticapresso la Facoltà di Lettere eFilosofia dell’Università degli Studidi Milano
Lunedì - Monday - Lundi - 5 giugno - June - Juin
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Ecco anche quest’anno il qua-dro statistico generale, distin-to per tipi di scuole e per pro-
vince. Sorprende la buona tenutadell’Irc nelle scuole dell’infanzia,nelle primarie (ex-elementari) enelle stesse secondarie di I gr. (ex-medie inf), tanto più se si ricorda lanotevole presenza di stranieri. Delresto parecchi di questi, anche noncristiani o non cattolici, partecipanoall’ora di religione, senza i tanti pro-blemoni agitati da pubblicisti o enti“laici”.Invece la situazione rimane grave eva peggiorando negli istituti supe-riori, specialmente di Milano città.Battaglia dunque persa o almenoperdente? Nell’indifferenza presso-ché generale sia della Chiesa siadella Scuola. Oppure ci si culla suidati nazionali più positivi ma un po’enfatizzati? O sul fatto che la situa-zione di Milano è simile o addirittu-ra meno grave di quella di altrecittà del centro-nord d’Italia? O per-ché capita che non avvalentisi sifermino ugualmente in classe?La riforma scolastica, pur pregevolenell’impostazione verso la formazio-ne globale dell’alunno, non lasciaprevedere progressi per l’Irc, anzipotrebbe pesare a sfavore con l’in-troduzione di nuove materie. LeChiese locali assistono inerti alfatto che parecchi adolescenti“nostri” abbandonano l’Irc; si diceche hanno già la catechesi in par-rocchia. Sarà vero? A parte che l’Ircsi svolge in ambiente laico e plurali-sta (occasione quindi di testimo-
nianza e dialogo per un reciprocoarricchimento!), con finalità e meto-di scolastico-scientifici e suObiettivi proposti dal Miur, solo inparte analoghi a quelli della cate-chesi. Tutte osservazioni già ripetu-te, anche dal nostro Arcivescovo(cfr. volantino “Religione a scuola.Perché? Quattro buone ragioni”).Gli insegnanti di religione sono ingran parte entrati in ruolo. Da unaparte ciò è segno della loro profes-sionalità scolastica, dall’altra li ras-sicura per il proprio futuro; ma,almeno i più “appassionati” tra loro- e sono la maggioranza - soffronoper la scarsità dei frutti del loroimpegno educativo con gli adole-scenti e si chiedono: che ne sarà ditanti ragazzi/e se l’Irc dovesse spa-rire lasciando un vuoto assolutonella Scuola? Che ne è già ora ditanti non avvalentisi?… Sarannoistruiti in religione dai Dan Browndi turno?!Proposte non mancano dentro efuori delle Chiese, ma, a parte certepolemiche ideologiche di retroguar-dia o qualche mugugno, sono comepioggia sui vetri.Intanto il ServIrc che fa? La rispo-sta potrebbero meglio fornirla glistessi insegnanti di religione: conl’attenzione alle iniziative per loro(rivista mensile, convegni, incontri,corsi ecc.) e con eventuali critiche eproposte.
Don Giovanni GiaviniDir. Serv.Irc della Curia di Milano
L’IRC NELLA DIOCESI DI MILANODati statistici per l’a.s. 2005-2006
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
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tot. non differenzatot. alunni avval. % 05/06 % % % % % %
05/06 05/06 05/06 04/05 04/05 03/04 02/03 01/02 00/01 99/00
A Provincia di Bergamo 1.855 165 8,89% -1,02% 9,91% 9,05% 7,62% 3,63% 2,46% 3,27%4 scuole su 4
B Provincia di Como 11.720 638 5,44% 0,42% 5,02% 4,05% 3,78% 3,23% 2,71% 2,23%28 scuole su 30
C Provincia di Lecco 12.209 708 5,80% 0,86% 4,94% 4,46% 3,94% 3,61% 2,86% 2,68%26 scuole su 26
D Provincia di Varese 31.968 1.749 5,47% 0,49% 4,98% 4,57% 3,89% 3,67% 3,62% 3,28%71 scuole su 76
TOT. ALTRE ZONE(A+B+C+D) 57.752 3.260 5,64% 0,55% 5,09% 4,58% 3,99% 3,57% 3,24% 2,93%
Provincia di Milano (esclusa la città) 102.904 5.048 4,91% 0,23% 4,68% 4,35% 4,20% 4,24% 3,81% 3,64%220 scuole su 229
Città di Milano 37.333 4.873 13,05% -0,08% 13,13% 12,92% 13,24% 13,07% 13,51% 12,96%63 scuole su 72
TOTALE SCUOLEPRIMARIE 197.989 13.181 6,66% 0,14% 6,52% 6,17% 5,92% 5,65% 5,53% 4,98%
SCUOLE PRIMARIE STATALI - (dati di 412 scuole su 437 = 94,28%)
tot. non differenzatot. alunni avval. % 05/06 % %
05/06 05/06 05/06 04/05 04/05 03/04
A Provincia di Bergamo 746 66 8,85% 2,46% 6,39% 7,88%3 scuole su 3
B Provincia di Como 2.562 211 8,24% 0,92% 7,32% 7,11%18 scuole su 19
C Provincia di Lecco 2.587 254 9,82% 0,73% 9,09% 6,47%20 scuole su 21
D Provincia di Varese 5.788 519 8,97% 0,78% 8,19% 7,17%45 scuole su 48
TOT. ALTRE ZONE (A+B+C+D) 11.683 1.050 8,99% 0,85% 8,14% 7,04%
Provincia di Milano (esclusa la città) 39.753 2.675 6,73% -0,12% 6,85% 6,19%184 scuole su 193
Città di Milano 1.818 262 14,41% 0,57% 13,84% 14,54%15 scuole su 17
TOTALE SCUOLE DELL'INFANZIA 53.254 3.987 7,49% 0,09% 7,40% 6,69%
SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI - (dati di 285 scuole su 301 = 94,68%)
I NON AVVALENTISI NELLA DIOCESI DI MILANO - a.s. 2005/2006
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21diocesi insieme n° 2/2006
UFFICI E SERVIZI DI CURIA
La situazione storica, che stia-mo vivendo a quarant’annidal Concilio Vaticano II,
costituisce una opportunità mera-vigliosa per una riflessione sul dia-logo della Chiesa col mondo con-temporaneo e sulle risposte cheessa è chiamata a dare ai problemisollevati dalla scienza, dalla tecni-ca, dalla medicina, dall’economia,dalla globalizzazione, dalla convi-venza tra i popoli, che spessoriguardano il senso stesso dellavita e il destino dell’uomo. IlCristianesimo ha inciso positiva-mente sulla civiltà greco - romanae sulla storia dei barbari, ha con-tribuito in larga misura alRinascimento e all’Umanesimo, hacostituito l’anima dell’Europa.Molte questioni del dibattito incorso hanno radici culturali.Mentre il Magistero, da Paolo VIin avanti, ha preso sempre piùcoscienza della scollatura profondache si è creata tra la cultura e lafede, non sembra che in tutti i set-tori della pastorale e del popolo diDio ci sia altrettanta consapevo-lezza.L’allora card. Ratzinger non hanascosto le sue preoccupazioni.Nelle meditazioni da lui scritte suincarico di Giovanni Paolo II per laVia Crucis del Venerdì Santo del2005, ad esempio, scriveva:«Signore, spesso la tua Chiesaci sembra una barca che sta peraffondare, una barca che faacqua da tutte le parti. E anchenel tuo campo di grano vedia-mo più zizzania che grano. Laveste e il volto così sporchi
della tua Chiesa ci sgomenta-no». E aggiungeva inoltre:«Quante volte celebriamo sol-tanto noi stessi senza neancherenderci conto di Lui! Quantevolte la sua Parola viene distor-ta e abusata! Quanta poca fedec’è in tante teorie, quante paro-le vuote!… Quanta superbia,quanta autosufficienza!».Nell’incontro con i Vescovi, all’in-terno delle manifestazioni promos-se per la Giornata Mondiale dellaGioventù di Colonia, BenedettoXVI ebbe a sottolineare: «…Dob-biamo anche ammettere che sulvolto della Chiesa universale…esistono purtroppo delle rughe,delle ombre che ne offuscano losplendore. Sappiamo che ilsecolarismo e la scristianizza-zione progrediscono, che ilrelativismo cresce, che l’influs-so dell’etica e della morale cat-toliche diminuisce sempre più.Non poche persone abbandona-no la Chiesa, o se vi rimangono,accettano soltanto una partedell’insegnamento cattolico,scegliendo solo alcuni aspettidel Cristianesimo». Sempre rivolgendosi ai Vescovi,affermava: «In tutta l’Europa…dovremmo riflettere seriamen-te sul modo con cui oggi possia-mo realizzare una vera evange-lizzazione, non solo una nuovaevangelizzazione, ma spessouna vera e propria prima evan-gelizzazione. Le persone nonconoscono Dio, non conosconoCristo. Esiste un nuovo pagane-simo e non è sufficiente che noi
CONVEGNO ANNUALE DEI CENTRICULTURALI CATTOLICI DELLA DIOCESI
13 maggio 2006 ore 9.00-12.30presso il Centro Paolo VI - corso Venezia, 11 Milano
COORDINAMENTO DEI CENTRI CULTURALI CATTOLICI
22diocesi insieme n° 2/2006
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RIAcerchiamo di conservare ilgregge esistente, anche se que-sto è molto importante; ma siimpone la grande domanda:Che cos’è realmente la vita?Credo che dobbiamo tutti insie-me cercare di trovare nuovimodi per riportare il Vangelonel mondo attuale, annunciaredi nuovo Cristo e stabilire lafede».Il nostro Arcivescovo, il cardinaleDionigi Tettamanzi, nella presen-tazione dell’anno pastorale 2005 -2006, suggerisce: «Vivere la fede -il viverla nella concretezzadella quotidianità e con l’essereimmersi nel mondo senza per-dere la propria identità e origi-nalità cristiane, cioè cometestimoni di Gesù e della novitàdel Vangelo nella società enella storia - è oggi, forse, piùdifficile e più impegnativo chenon in altri tempi. Non ci attar-diamo a presentarne le ragioni.Ci basti ricordare che il proces-so di dissoluzione del rapportotra cristianesimo e società - chetradizionalmente era di inte-grazione, se non di identifica-zione - ha raggiunto oggi la suapiù evidente “maturazione”,sfociando nella separazione onella rottura tra il Vangelo e lacultura. È qui che si va semprepiù diffondendo e affermandouna cultura - fatta di comporta-menti concreti, prima ancorache di impostazioni e afferma-zioni teoriche - che non favori-sce ma spesso ostacola l’acco-glienza del Vangelo (cfr. Mi sare-te testimoni, n. 70). È qui che simanifesta in modo più esplicitoquella “apostasia silenziosa”,tipica dell’uomo sazio di sé, chevive come “se Dio non esistes-se”, di cui parlava GiovanniPaolo II riferendosi all’Europa(cfr. Ecclesia in Europa, n. 9)». (cfr.Risplenda la vostra luce davantiagli uomini, n. 17).
I passi citati non indulgono al pes-simismo; sono invece uno sguardodi fede e di speranza. Nella omeliaalla messa d’inizio del suo ministe-ro Benedetto XVI rilevava che: «LaChiesa è viva. Essa è viva, per-ché Cristo è vivo perché egli èveramente risorto».Ai giovani di Colonia ha precisato,poi, in che cosa consiste la giovi-nezza della Chiesa. «È il grandecorteo dei santi, conosciuti osconosciuti, attraverso i qualiil Signore, lungo la storia, haaperto davanti a noi il Vangeloe ne ha sfogliato le pagine.Nella loro vita come in un gran-de libro illustrato si svela laricchezza del Vangelo. Essisono il solco luminoso di Dio,che egli stesso, nei secoli, hatracciato e traccia ancora».A Colonia ha invitato i partecipan-ti a non perdere la fiducia nellaChiesa. «È consolante, asseriva,il fatto che esista la zizzanianella Chiesa. Così con tutti inostri difetti possiamo tuttaviasperare di trovarci ancoranella sequela di Gesù che hachiamato proprio i peccatori».Di qui l’argomento che abbiamoscelto per il nostro Convegno.Molti hanno la sensazione che l’u-manesimo, l’antropologia, il pro-gresso, il consumismo, la ricercadel benessere stiano sfuggendo dimano alla Chiesa. Nel passato,essa è riuscita a rispondere positi-vamente agli interrogativi suscitativia dalla cultura e dalla civiltà.
- Come la Chiesa affronta lequestioni di oggi?
- Quali scelte e quali orienta-menti sta proponendo?
- Su quale Umanesimo integra-le e su quale civiltà dell’amo-re sta richiamando la nostraattenzione?
23diocesi insieme n° 2/2006
UFFICI E SERVIZI DI CURIAPROGRAMMA
9,15 Mons. Dr. GiovanniBalconiResponsabile del Servizioper il CoordinamentoCentri CulturaliIntroduzione
9,30 S. Em. Card. PaulPoupard, Presidente delPontificio Consiglio dellaCulturaLectio MagistralisNel cuore delle culture,segnate da secolarizzazio-ne, relativismo e indiffe-renza, “la vitalità e la gio-vinezza della Chiesa”(Benedetto XVI)
10,15 Dr. Ettore Bernabei,Presidente Lux VIDE, giàDirettore generale
della RAI, ex amministra-tore delegato della Ital-statLa mia esperienza di pro-duttore televisivo
10,45 Padre PierbattistaPizzaballa OFM, Custodedi TerrasantaLa Chiesa in Terrasantatra fondamentalismo reli-gioso e relativismo
11,15 Dibattito
12,15 S. Ecc. Mons. Dr.Francesco CoccopalmerioVicario Episcopale per laCulturaConclusioni
Comunicato F.A.C.I.A seguito di nuova e diversa comunicazione si precisa, rispetto a quan-to già comunicato, che non solo i Parroci ma tutti i sacerdoti ambro-siani iscritti alla F.A.C.I. potranno ritirare la tessera associativa 2006,al mattino dei giorni feriali, recandosi in Cancelleria Arcivescovile(Piazza Fontana 2 - 20122 Milano - tel. 02/8556.221 - [email protected]).
Il sostituto incaricato FACIDon Luciano Negri