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BIMESTRALE D' INFORMAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DI TRECENTA Anno 6, Numero 35 Ottobre - Novembre 2015 Qui Trecenta Una nostra cara e affezionata lettrice che ci segue con attenzione, nonostante sia da tempo emigrata a Milano (o forse proprio per questo), mi ha recentemente ricordato che la seconda domenica di ottobre nella sua amata Trecenta c’è la fiera. E come dimenticarlo? Anche chi da anni manca dal paese si ricorda della fiera, quella fiera di un tempo ormai lontano: un evento importante, che attirava gente da ogni dove. Un mercato grandioso e... le giostre; e la tombola la domenica successiva, con i fuochi d’artificio. E poi per la fiera c’era la bóndola, l’ànara col péva- ro e i capléti: una vera festa, anche a tavola. I tempi sono cambiati e la fiera ha perso il suo vigore di una volta; resta però la tradizione e la voglia di far festa. Una voglia che i trecentani non hanno mai perso, nonostante le abitudini siano mutate. Ce ne siamo accorti durante le “Tre notti a Trecenta”: complici anche le caldis- sime serate estive, tutto il paese si è ritrovato in piazza, riscoprendo il gusto di vivere in centro fino a tarda notte. Come una volta. Festa dunque, anche se la bóndola oggi la si mangia allo stand gastronomico della Pro Loco con gli amici e non più a casa con i parenti. Trecenta ha sempre amato le sue feste: chi non ricorda i fasti della “Festa dell’Avis” all’Oasi? I risultati migliori, ieri come oggi, sono dovuti al volontariato, particolarmente attivo in paese. Passano gli anni, ma le feste trecentane fanno ancora parlare di sé. In modo diverso, forse, ma sono sempre al centro dell’attenzione popolare. Per le “Tre notti” c’è la fazione pro e quella contro: discussioni sui costi, sull’impegno dell’Amministrazione comunale, sul sindaco, su chi ci guadagna e chi ci rimette... Niente di nuo- vo sotto il sole. Una cosa c’è da dire: era da tempo che a Trecenta non si vedeva tanta gente sorridente passeggiare per le vie del centro fino a tardi; e, di questi tempi, è davvero un evento. Da ottimista quale sono, spero che la cosa si ripeta spesso, magari anche per la Fiera “granda” di ottobre. Francesco Romani Voglia di festa, voglia di fiera Caccia al tesoro In occasione delle Tre notti a Trecenta, si è svolta la prima Caccia al Tesoro attraverso la storia del nostro paese. Sono stati coinvolti in questa il Con- siglio comunale dei ragazzi, alcune neo diplomate e l’Anteas Villa Pepoli, che ha contribuito con i premi. I par- tecipanti, circa trenta ragazzi dai nove ai quindici anni, sono stati divisi in sei squadre ciascu- na con il nome di una famiglia di Trecenta: Pepoli, Masetti, Grisetti, Bellini, Badaloni e Martini. Ogni squadra, parten- do da Villa Trebbi, sede muni- cipale, ha affrontato prove pratiche, indovinelli, foto mi- steriose e giochi enigmistici alla ricerca di uno dei molti tesori di Trecenta. La caccia si è conclusa con le premiazioni: una T-Shirt per la squadra vincitrice “Masetti”, una tazza per la colazione ai “Bellini” e “Pepoli, secondi e terzi classificati. Alle squadre restanti, quarte a pari merito, è stato consegnato un portachia- vi. La consigliere delegata all’Istruzione Cristina Rizzi ha rivolto un ringraziamento parti- colare ai ragazzi del consiglio comunale presenti al gioco, Anna, Chiara, Annalisa G., Lorenzo, Linda, Mattia, Annali- sa B.. Un grazie anche a Sara, Anna, Marika, Arianna, Denise, Elisa, Asia e Giorgia, le ragazze più grandi che si sono decisa- mente messe in gioco. Piazza Marconi affollata durante le Tre notti a Trecenta Hanno collaborato a questo numero: Comitato Biblioteca Comune di Trecenta Noi “San Girolamo” Protezione Civile Vincenziani Sommario: Programma Fiera 2 Solidarietà 2 Terza pagina 3 Torte benefiche 4 Pissatola 4 Protezione civile 5 Terza età 6 Ecologia 7 Ricordi 7 Tre notti 7 Concerto giovani 8 Appuntamenti 8

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BIMESTRALE

D'INFORMAZIONE

DELLE

ASSOCIAZIONI DI

TRECENTA

Anno 6, Numero 35 Ottobre - Novembre 2015

Qui Trecenta

Una nostra cara e affezionata lettrice che ci

segue con attenzione, nonostante sia da tempo

emigrata a Milano (o forse proprio per questo),

mi ha recentemente ricordato che la seconda

domenica di ottobre nella sua amata Trecenta

c’è la fiera. E come dimenticarlo? Anche chi da

anni manca dal paese si ricorda della fiera, quella

fiera di un tempo ormai lontano: un evento

importante, che attirava gente da ogni dove. Un

mercato grandioso e... le giostre; e la tombola la

domenica successiva, con i fuochi d’artificio. E

poi per la fiera c’era la bóndola, l’ànara col péva-

ro e i capléti: una vera festa, anche a tavola.

I tempi sono cambiati e la fiera ha perso il suo

vigore di una volta; resta però la tradizione e la

voglia di far festa. Una voglia che i trecentani

non hanno mai perso, nonostante le abitudini

siano mutate. Ce ne siamo accorti durante le

“Tre notti a Trecenta”: complici anche le caldis-

sime serate estive, tutto il paese si è ritrovato in

piazza, riscoprendo il gusto di vivere in centro

fino a tarda notte. Come una volta.

Festa dunque, anche se la bóndola oggi la si

mangia allo stand gastronomico della Pro Loco

con gli amici e non più a casa con i parenti.

Trecenta ha sempre amato le sue feste: chi non

ricorda i fasti della “Festa dell’Avis” all’Oasi?

I risultati migliori, ieri come oggi, sono dovuti al

volontariato, particolarmente attivo in paese.

Passano gli anni, ma le feste trecentane fanno

ancora parlare di sé. In modo diverso, forse, ma

sono sempre al centro dell’attenzione popolare.

Per le “Tre notti” c’è la fazione pro e quella

contro: discussioni sui costi, sull’impegno

dell’Amministrazione comunale, sul sindaco, su

chi ci guadagna e chi ci rimette... Niente di nuo-

vo sotto il sole. Una cosa c’è da dire: era da

tempo che a Trecenta non si vedeva tanta gente

sorridente passeggiare per le vie del centro fino

a tardi; e, di questi tempi, è davvero un evento.

Da ottimista quale sono, spero che la cosa si

ripeta spesso, magari anche per la Fiera “granda”

di ottobre.

Francesco Romani

Voglia di festa, voglia di fiera

Caccia al tesoro

In occasione delle Tre notti a

Trecenta, si è svolta la prima

Caccia al Tesoro attraverso la

storia del nostro paese. Sono

stati coinvolti in questa il Con-

siglio comunale dei ragazzi,

alcune neo diplomate e

l’Anteas Villa Pepoli, che ha

contribuito con i premi. I par-

tecipanti, circa trenta ragazzi

dai nove ai quindici anni, sono

stati divisi in sei squadre ciascu-

na con il nome di una famiglia

di Trecenta: Pepoli, Masetti,

Grisetti, Bellini, Badaloni e

Martini. Ogni squadra, parten-

do da Villa Trebbi, sede muni-

cipale, ha affrontato prove

pratiche, indovinelli, foto mi-

steriose e giochi enigmistici alla

ricerca di uno dei molti tesori

di Trecenta.

La caccia si è conclusa con le

premiazioni: una T-Shirt per la

squadra vincitrice “Masetti”,

una tazza per la colazione ai

“Bellini” e “Pepoli, secondi e

terzi classificati. Alle squadre

restanti, quarte a pari merito, è

stato consegnato un portachia-

vi. La consigliere delegata

all’Istruzione Cristina Rizzi ha

rivolto un ringraziamento parti-

colare ai ragazzi del consiglio

comunale presenti al gioco,

Anna, Chiara, Annalisa G.,

Lorenzo, Linda, Mattia, Annali-

sa B.. Un grazie anche a Sara,

Anna, Marika, Arianna, Denise,

Elisa, Asia e Giorgia, le ragazze

più grandi che si sono decisa-

mente messe in gioco.

Piazza Marconi affollata durante le Tre notti a Trecenta

Hanno collaborato

a questo numero:

Comitato Biblioteca

Comune di Trecenta

Noi “San Girolamo”

Protezione Civile

Vincenziani

Sommario:

Programma Fiera 2

Solidarietà 2

Terza pagina 3

Torte benefiche 4

Pissatola 4

Protezione civile 5

Terza età 6

Ecologia 7

Ricordi 7

Tre notti 7

Concerto giovani 8

Appuntamenti 8

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Pagina 2 Qui Trecenta

Sabato 3 ottobre

Ore 21 spettacolo teatrale “Mio figlio era come un padre per me” con Marta e Diego Dalla Via,

nell’ambito della rassegna Musik[è] 2015 presso il Teatro Comunale “Ferruccio Martini” di Trecen-

ta – ingresso gratuito

Domenica 4 ottobre

Ore 10 Raduno Fiat 500 – ritrovo in Piazza Marconi

Venerdì 9 ottobre

Ore 15 apertura Luna Park con promozione 2x1 (prendi 2 paghi 1 per tutto il pomeriggio) su

tutte le attrazioni

Ore 19,30 apertura stand gastronomico

Ore 21 presso il teatro comunale “F. Martini” concerto del “Different Gospel Choir” di Taglio di

Po - ingresso gratuito

Sabato 10 ottobre

Ore 15 apertura Luna Park

Ore 15,30 apertura mercatino hobbisti

Ore 19,30 apertura stand gastronomico

Ore 21 Ricordo dei 50 anni del bivacco “Giovannino Grisetti” alla Moiazza – Presentazione del

libro “Una vita sul crinale” di Massimo Previato - al termine Concerto del coro “La Soldanella” di

Adria – organizzato dalla sezione Cai di Trecenta in collaborazione con Avis Comunale Trecenta e

Comitato Biblioteca di Trecenta - Teatro Comunale “F. Martini” di Trecenta – ingresso gratuito

Domenica 11 ottobre

Ore 15 apertura Luna Park

Ore 15,15 apertura mercatino hobbisti

Ore 15 “Gara di Lentezza” in Piazza San Giorgio, organizzato dal Moto Club 3Centauri di Trecen-

ta, aperta a tutti i possessori di motorini, scooter e moto dai 14 anni in su

Ore 15,30 mercatino solidale a cura della Commissione Pari Opportunità

Ore 15,30 Concorso “I dolci dell’autunno”, organizzato da Consulta Giovani e Consiglio comunale

dei Ragazzi - Consegna delle torte presso lo stand gastronomico – Piazza Garibaldi dalle 15 alle

16,30. Le torte dovranno essere create con prodotti tipici autunnali; 2 categorie: under 16 e gli

over 16; sarà valutato il gusto e la presentazione. (E’ obbligatorio presentare dolci cotti e accom-

pagnati dalla lista degli ingredienti)

Ore 15,30 “Pomeriggio indimenticabile con i pony” a cura dell’Associazione Cavalieri Volanti di

Trecenta - possibilità di fare giri sui pony e stare a contatto con gli animali – Parco Viale De Amicis

Ore 19,30 apertura stand gastronomico

Lunedì 12 ottobre

Ore 16 apertura Luna Park e in giostra tutti a € 1.00

Venerdì 23 ottobre

Ore 21 “Pillole di benessere e di saggezza: il tumore al seno negli anziani” a cura dell’Associazione

Andos - relatori: dott. Luca Busson e dott. Enzo Facci - Sala Conferenze Ostello di Sariano

all’interno del programma “Ottobre rosa 2015 - Mese internazionale della prevenzione del tumo-

re al seno”

Sabato 24 ottobre

Ore 21 “Ricordando Masetti: Trecenta - Milano 260 km di strada e di emozioni” – video-storia di

un avventura - teatro comunale “F. Martini” - ingresso gratuito

La famiglia Ferrari ringrazia quanti

hanno voluto contribuire , in occa-

sione della scomparsa di Giuliano, a

fare una donazione a favore

dell’AIRC. Le offerte raccolte sono

state versate sul ccp 307272 intesta-

to all’Associazione italiana per la

ricerca sul cancro.

Giuliano Ferrari è deceduto il 13

aprile scorso in un incidente strada-

le, mentre pedalava con la sua bici-

cletta da corsa.

Solidarietà

Il programma della Fiera d’Autunno

“Il CAI di

Trecenta

ricorda Ugo

Grisetti: una

vita dedicata al

prossimo, tra

impegno

sociale e amore

per la

montagna”

L’ormai storico sim-bolo della Fiera di

Trecenta

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Pagina 3 Ottobre - Novembre 2015

Forti questi nostri antichi romani! Non per niente realizzarono il più grande impero di tutti i tempi.

Nostri progenitori. Oggi noi non riusciamo a gestire bene non solo uno stato ma nemmeno una

provincia, un comune. Loro, abili amministratori, inventarono una formula, direi magica, per ben

governare. Così con questa strategia e indubbiamente con qualche altra dote, il loro impero durò

2000 anni. Una formula, dicevo, che si può sintetizzare nella locuzione: "Panem et circenses”.

Questo permetteva ai governanti di ottenere e mantenere il consenso del popolo e di rimanere

dunque al potere. "Panem" quindi alimenti al popolo (frumentationes) distribuiti gratuitamente e

poi anche altre elargizioni economiche. Questo facevano i romani. “Circenses" cioè giochi, diverti-

menti di cui il popolo si pasceva, per lo svago e il piacere della plebe. Così tenevano buone le mas-

se, calme e rispettose mentre i potenti potevano continuare a governare ed estendere sempre più

l'impero e il potere.

Ma si sa tutto passa,tutto finisce prima o poi e così anche il grandioso impero romano si dissolse.

Passarono gli anni ed ad un certo punto arriviamo a tempi molto più recenti, alla storia molto più

vicina a noi.

Nel 1810 nasce a Palermo il 12 gennaio Ferdinando Carlo Maria Borbone il futuro sovrano del

Regno Delle Due Sicilie, re di Napoli. Egli sale al trono a vent'anni ed esordisce come monarca

lungimirante instaurando riforme burocratiche, effettuando un opportuno risanamento delle finan-

ze, e realizzando innovazioni tecnologiche (la prima ferrovia italiana Napoli-Portici). Disordini po-

polari e moti rivoluzionari del '48 gli fanno assumere in seguito un atteggiamento meno liberale e

democratico e più assolutistico. Ferdinando ispirandosi agli antichi romani, rammentando il "Panem

et circenses", da loro adottato come strategia di governo, si inventa la formula delle tre F per man-

tenere il trono, il potere, il governo. "Farina, feste, forca". Le tre F che gli consentono di governare

il popolo con spirito paternalistico e populistico. Ma così funziona.

Oggi un buon amministratore, un buon politico, un buon governo deve organizzare un'estate a

base di feste e di banchetti nelle pubbliche piazze. L'autorità si esercita con la persuasione e il pa-

ternalismo.

Direi che il buon Ferdinando (Re Bomba) non volle o non seppe aggiungere una quarta F alla sua

formula che forse sarebbe servita se non a lui a noi, che oggi forse potremmo contare su un popo-

lo italiano più maturo, colto e preparato. La F di "Formazione culturale del popolo".

“Stàtteme bene paisà".

F. S.

ha suscitato applausi e forti

emozioni, Simona, nata senza

le braccia, si è presentata al

pubblico raccontando la sua

storia tramite un breve video.

Dopo essersi tolta il costume

di scena la bellissima ballerina

si è messa a disposizione del

pubblico, intrattenendosi con i

presenti e coinvolgendoli nella

Il teatro Ferruccio Martini ha

ospitato un’artista

d’eccezione, una ballerina,

pittrice e scrittrice che ha

riempito la sala di emozione e

magia.

Simona Atzori ballerina nota a

livello internazionale, è stata a

Trecenta nell’ambito della

manifestazione promossa

dall’Istituto Ville Venete e

curata quest’anno da Fonda-

zione Aida.

Dopo i saluti portati dal vice-

sindaco Matteo Tegazzini e dal

direttore dell’Istituto regiona-

le Ville Venete, l’artista si è

esibita in alcune coreografie

del suo nuovo spettacolo,

danzando con altre due balle-

rine che la accompagnano

durante la tournée.

Al termine dell’esibizione, che

presentazione del suo libro, in

una sorta di incontro fra amici

di lunga data. E’ stato dato

spazio anche alle domande del

pubblico visibilmente emozio-

nato per la presenza non tan-

to di una persona notoriamen-

te conosciuta, ma per quello

che questa meravigliosa artista

è in grado di comunicare agli

altri tramite la danza, la pittura

e la scrittura. Simona anche lei

emozionata ha saputo dare ai

presenti in sala una motivazio-

ne in più per essere felici di

vivere nonostante ciò che ci

circonda. Come ha suggerito

un sorriso non ci costa nulla

ma ci rende più ricchi dentro.

Al termine dello spettacolo ha

provveduto ad autografare i

suoi libri e a fare insieme al

pubblico molte foto.

Le tre “F”

E li chiamano disabili

“Tre F per

mantenere il

potere”

Simona Atzori sul palcoscenico del tea-tro Martini e (a sini-

stra) insieme a Mauro Rizzato, responsabile

del teatro comunale

Il Re Bomba - Ferdi-nando II di Borbone

(1810 - 1859)

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Pagina 4 Qui Trecenta

Molta la soddisfazione degli organizzatori della

Festa contadina, che si è svolta lo scorso fine

settimana a Pissatola, organizzata dal circolo Noi

S. Girolamo di Pissatola con il patrocinio del

Comune di Trecenta e della Camera di com-

mercio di Rovigo. Alla manifestazione hanno

collaborato anche la Coldiretti Rovigo, il Con-

sorzio Agrario del Nordest e il Gruppo Amatori

Macchine d’epoca di Roncoferraro.

“La Festa Contadina – spiega Franco Spoladori -

ha lo scopo di valorizzare quella che è la nostra

civiltà contadina, nella quale affondano le radici

della nostra cultura. Al contempo vogliamo

riproporre con nuovo slancio quelle che sono le

attività legate al nostro territorio e in particolar

modo alla terra”

La prima serata è stata riservata al Consorzio

Agrario Nordest, che ha organizzato una visita a

campi prova con dimostrazioni di nuove tecno-

logie applicate all’agricoltura, come la guida sa-

tellitare. A seguire il convegno a tema “Le nuove

tecnologie e la meccanizzazione: anche le mac-

chine fanno la qualità”. La serata è stata allietata

dalla musica di Mirko e Elisa.

La serata centrale della manifestazione è stata

sabato. Con la sfilata dei trattori storici e la

presenza della Pro Loco di Correzzola, che ha

riproposto scene di vita contadina e di antichi

mestieri. Quello che lasciato a bocca aperta i più

piccoli e fatto commuovere i grandi è stata la

dimostrazione della trebbiatura, come veniva

fatta nel dopoguerra. Nella stessa serata si è

esibito anche

il gruppo di

ricerca cultu-

rale-storico-

musicale I

Bonbasini, che

con la musica

e i racconti

hanno coinvolto il pubblico.

Nella giornata di domenica si è proceduto alle

dimostrazioni di aratura con i mezzi storici e

con mezzi moderni. Durante la serata sono stati

presentati alcuni prodotti di eccellenza del terri-

torio, ovvero la frutta della Co.Fru.Ta di Baru-

chella, la verdura del mercato di Lusia, il riso

IGP del Delta e il vino fatto con vitigni autoctoni

di Vittorio Comini, di Baruchella. L’esperto Re-

nato Maggiolo ha presentato le proprietà di

questi alimenti, aprendo un dibattito su come

l’agricoltura di oggi debba essere valorizzata,

anche tramite produzioni d’eccellenza. Presente

alla serata Melissa Castellan, chef della trasmis-

sione The Chef di LA5, che ha proposto due

ricette usando i prodotti locali. La serata è stata

rallegrata dal gruppo Michele Arrighi.

Per l’occasione era stata allestita la mostra di

modellini di attrezzi agricoli e di vita rurale del

maestro Gambarin di Castagnaro e del maestro

Mario Prando di Pincara, completata da alcuni

pezzi storici, gentilmente concessi dal Manegium

di Fratta Polesine.

Roberta Sarti

Evviva la campagna!

Carissime tutte,

come oramai consuetudine,

vorrei condividere con voi il

risultato avuto nella bella ma-

nifestazione “Tre notti a Tre-

centa”: non c'è due senza tre!

Miglior detto non calza: anche

quest'anno, il terzo, merito del

vostro impegno, abbiamo la

possibilità di realizzare con-

cretamente dei sogni.

Alla base del risultato vi è

statala vostra assoluta genero-

sità, disponibilità e impegno.

Grazie, grazie, grazie.

Grazie però anche ai "clienti",

molto spesso in verità le stes-

se cuoche che, oltre a portare

la torta ne compravano una.

Pensate, addirittura della con-

correnza!

Ma grazie anche alla Tipografia

Pitteo, che gentilmente ha

collaborato all'impaginazione

del ricettario e alla Pro Loco

che non ci ha fatto mancare il

supporto logistico e non solo.

Con emozione, vi comunico

che abbiamo raccolto

€905,00.

Fin dal primo anno I'obiettivo

dichiarato dell’iniziativa, come

ben sapete, era quello di sup-

portare iniziative locali.

Nella nostra piccola comunità

infatti abbiamo una realtà che

molti ci invidiano, per questo

abbiamo pensato al futuro, ai

nostri piccoli, ai bambini che

hanno la possibilità di formarsi

in ben due scuole materne:

Trecenta e Pissatola

Sentite le esigenze delle singo-

le strutture, con le rispettive

responsabili è stato concorda-

to di dotare l'asilo di Pissatola

di una lavatrice per un impor-

to di € 480, mentre per Tre-

centa si è deciso l'acquisto di

giochi e materiale didattico da

impiegarsi fin da subito per

una valore di € 425.

Impressionata e orgogliosa per

la dedizione, la solidarietà e

l'amicizia da voi tutte dimo-

strata, con l'auspicio che tutto

quanto si possa ripetere anche

l'anno prossimo, vi lascio con

una frase che pensiamo rac-

chiuda il senso di questi tre

anni percorsi assieme:

“Nella vita non contano i passi

che fai né le scarpe che usi ma

le impronte che lasci”

(Anonimo).

Non stancandomi mai di rin-

graziarvi, un caloroso affettuo-

so abbraccio.

Bianca Boldrin Romani

Mercatino delle torte: terzo anno

“Nella vita non

contano i passi

che fai né le

scarpe che usi

ma le impronte

che lasci”

Tutti in piazza per la festa

Due immagini della Festa contadina di Pissatola

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Pagina 5 Ottobre - Novembre 2015

Nei primi mesi dell’anno nei

Comuni di Trecenta, Giacciano

e Salara, è stato dato ampio

spazio alla necessità di formare

un gruppo intercomunale di

Protezione civile. Il successo

dell’iniziativa si è riscontrato già

nella prima riunione in cui una

ventina di aspiranti volontari

della protezione civile del di-

stretto RO5 e RO6 si è incon-

trato per aderire.

Inizialmente è stato redatto

l’atto costitutivo e lo statuto

del gruppo intercomunale; il

coordinatore, Michele Bologne-

si è coadiuvato dal direttivo

composta da Annarosa Pizzo,

Lorena Boldrin, Francesco

Verzola, Mauro Trambaiolli e

dai volontari Laura Antoniazzi,

Nicola Bozzolan, Alessandro

Candian, Alessio Candian, Ni-

cola Cestaro, Nico Chieregati,

David D’Annunzio, Umberto

Devincenzo, Andrea Marchet-

to, Natalino Munarin, Alessan-

dro Paglerini, Natale Pigaiani,

Riccardo Pigaiani, Stefano Ro-

vere e Alberto Santato, suc-

cessivamente ciascun Consiglio

Comunale ha deliberato

l’istituzione del presidio dei

volontari. Del gruppo fanno

parte anche due esponenti

istituzionali e nello specifico il

sindaco di Trecenta, Antonio

Laruccia, presidente del gruppo

e il sindaco di Giacciano con

Baruchella, Mariella Sperandio.

L’aspetto prettamente burocra-

tico viene seguito dai responsa-

bili tecnici, il geometra Riccar-

do Resini e la dottoressa Fede-

rica Romani.

La nascita del gruppo ha segui-

to due percorsi paralleli: quello

istituzionale che seguiva il suo

iter per il riconoscimento for-

male del gruppo e quello infor-

male che ha riguardato la cono-

scenza degli aspiranti volontari.

La diversa provenienza, le diffe-

renti età, l’accettazione

dell’altro come risorsa, le spe-

cificità di ogni partecipante e le

sensibilità che si sono incontra-

te, hanno creato le condizioni

favorevoli perché al nucleo

iniziale si affiancassero altri

volontari.

Fin dai primi incontri gli appar-

tenenti al gruppo hanno creato

le condizione che permettesse-

ro di facilitare e agevolare la

conoscenza: incontri settimana-

li a volte quindicinali con com-

piti ben precisi da sviluppare.

Durante questi appuntamenti è

stato dato ampio spazio alla

conoscenza dell’operato di

altre squadre di volontari della

Protezione civile del Polesine.

In uno di questi appuntamenti,

il gruppo di

Lendinara ha

portato a cono-

scenza la sua

esperienza pluri-

ennale di inter-

venti e di forma-

zione; le immagini della pre-

senza a l’Aquila, subito dopo il

terremoto e la costruzione di

una tendopoli a Roio al Piano

hanno “parlato al cuore” e

hanno contribuito a rinforzare

la decisione di “donare del

tempo” alla solidarietà e al

volontariato attivo.

A Lendinara, a Castelmassa, a

Occhiobello ci sono gruppi di

volontari già operativi a livello

nazionale, la loro storia inizia

qualche decennio addietro, ma

questo non ha scoraggiato il

neonato gruppo che attualmen-

te si incontra presso i locali

concessi dall’Amministrazione

comunale di Giacciano, in atte-

sa della sede istituzionale nel

comune di Trecenta.

L’operatività dei volontari passa

dalla formazione, attualmente si

sono conclusi gli incontri che

riguardavano la sicurezza e gli

scenari del rischio, per il futuro

sono state programmate attivi-

tà formative riferite al primo

soccorso.

Laura Antoniazzi

"Salute e sicurezza dei volontari di protezione

civile", è stato il primo corso a cui hanno parte-

cipato i 25 appartenenti al neo costituito gruppo

di Trecenta, Salara e Giacciano con Baruchella.

Il formatore, ingegnere Maurizio Cappello della

Protezione civile regionale, ha portato l'aspiran-

te volontario a conoscere i riferimenti normati-

vi, i diritti e doveri del volontario di protezione

civile in materia di sicurezza, introducendo con-

cetti di pericolo, di rischio di danno, di preven-

zione e di protezione. Sono stati approfonditi gli

aspetti inerenti la percezione del rischio e la

metodologia per la valutazione dei rischio stes-

so, nonché aspetti tecnici, organizzativi e gestio-

nali in ambito della prevenzione stessa, all'utiliz-

zo corretto dei dispositivi di protezione indivi-

duale, ai compiti e alle responsabilità dei capi-

squadra e dei coordinatori dei gruppi.

La parte teorica è stata supportata da momenti

di attività pratica e operativa, svoltisi nel piazzale

dell'ostello “Don Onorio” di Sariano, sede del

corso, dove i volontari, hanno simulato una

situazione di emergenza, usando moto pompe

carrellate per svuotare uno scantinato allagato e

alzando una torre faro per illuminare la zona da

bonificare. Tra i partecipanti si è creato subito

un rapporto di simpatia, non sono mancati i

momenti di condivisione e nello stesso tempo di

presa di coscienza del ruolo da ricoprire.

Durante il corso è emersa la necessità di opera-

re in collaborazione tra i vari gruppi di volontari,

puntando sulle relazioni interpersonali basate

sulla fiducia, tenendo ben presente che il volon-

tario di protezione civile è una figura a supporto

degli enti istituzionali preposti alla gestione delle

emergenze.

Il percorso formativo si è concluso con una

prova individuale di verifica, con valutazione

degli apprendimenti.

Francesco Romani

Nuovo gruppo di Protezione civile

Protezione civile: si parte

“Il volontario di

protezione

civile è una

figura a

supporto degli

enti

istituzionali

preposti alla

gestione delle

emergenze”

Una lezione del corso di formazione del gruppo di Protezione

civile di Trecenta, Salara e Giacciano

con Baruchella

Protezione civile di

Trecenta, Salara e Giacciano con Baru-

chella

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Pagina 6 Qui Trecenta

… e alla fine s’impara anche a scriverlo correttamente: Alzheimer

S’impara che non è il medico tedesco delle barzellette.

S’impara ad incassare quel pugno nello stomaco ad ogni battuta inconsapevole riferita ad una per-

sona un po’ sbadata: “se vai avanti così ti viene l’Alzheimer”.

S’impara la rabbia, la disperazione, l’impotenza.

Non si impara ad accettarlo, forse s’impara a conviverci.

S’impara, inermi, a vedere andare in frantumi la sua dignità.

S’impara, si deve imparare, a non arrabbiarsi quando dimentica le cose e fa pasticci.

S’impara a sentirsi domandare, da chi cucinava per te, come si accende il forno.

S’impara a rassicurarla anche quando di rassicurante c’è ben poco.

S’impara a sorridere anche quando piangi dentro.

S'impara a sciacquare dentiere.

S’impara a sostenerla perché le sue mani e le sue gambe non l’aiutano più.

S'impara a lavare il suo corpo. S’impara la naturalezza di ogni gesto.

S’impara a mettere bigodini perché a lei piaceva così.

S’impara a mettere pannolini. S’impara ad armeggiare con ossido di zinco, rossori e piaghe.

S’impara a imboccare e ad accettare che quel cibo ti toccherà frullarlo come un omogeneizzato.

S'impara, si deve imparare, quando la capacità di deglutire sarà compromessa, a nutrirla con sirin-

ghe attraverso un tubicino.

S'impara a calibrare la giusta boccata d'acqua affinché non vada di traverso.

S’impara ad accettare che quell’acqua ti toccherà raddensarla come gelatina.

S’impara... si cerca di imparare a capire se ha freddo, caldo, fame o sete.

S’impara a non avere risposte e ad accettare il silenzio della Sua bocca...

... e del suo sguardo: due occhi tristi, ma che sanno ancora parlare, se si è capaci, con amore, a

tradurre il loro linguaggio.

S’impara a parlarle, nonostante tutto.

S’impara a ringraziare il Signore per la forza che ogni giorno ci dà per non lasciarla mai sola.

S’impara a dare abbracci e baci che non possono essere ricambiati e a dirle ti voglio bene sempre e

comunque.

S’impara ad avere paura. Paura di un colpo di tosse. paura che soffochi.

S’impara a pensare... se quando chiuderà gli occhi... sarà meglio o peggio.

S’impara a sentirsi in colpa per averlo pensato.

E si impara a dire “grazie” ad un medico speciale, dottor Andrea Sproccati, per esserci rimasto

accanto con infinita umanità e disponibilità fino all’ultimo “gradino sceso”.

S’impara a fare i conti con il vuoto, ma non si impara a non averti più.

Anche a diversi anni dalla tua assenza.

Ai tanti malati di Alzheimer, ai loro famigliari, a mia mamma.

Lorella Mora

Anche quest’anno, grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato NOI “Don Bosco”,

Azione cattolica e gruppo Vincenziano, la parrocchia San Giorgio martire di Trecenta ha proposto

la Festa dell’anziano. Come sempre, è stato un vero successo. È stato meraviglioso ammirare tanti

giovani di ieri, seduti alla stessa tavola, chiacchierare e sorridere, raccontarsi le loro storie e i loro

problemi. Si sono ritrovati, consolati a vicenda, hanno espresso emozioni e sentimenti che in altri

giorni non possono esternare, perche la loro quotidianità è spesso vuota e solitaria.

Accogliere l’anziano ha significato fargli spazio nel proprio tempo, nelle proprie amicizie e nel pro-

prio paese. L’anziano ha cessato di essere oggetto di sola assistenza per diventare soggetto e pro-

tagonista di nuovi rapporti nella comunità.

È necessario che facciamo sempre nostre le virtù dell’ospitalità, promuovendo le condizioni di una

vivibilità più dignitosa.

Cosicché, quanti vivono in situazioni di marginalità e sperimentano il dramma della solitudine e

dell’assenza di relazioni autentiche, possano rivivere nuove modalità di contatto che diano loro un

segnale di speranza e consentano una migliore integrazione nella società di oggi.

Per questo è doveroso ringraziare quanti si sono prodigati per il felice esito di questa festa: il par-

roco don Ferdinando, il coro dei giovani, le autorità locali, le associazioni di volontariato, i com-

mercianti del paese, le signore che hanno offerto le torte e la superiora di Casa S. Antonio, che ha

addolcito con l’offerta di una magnifica torta il palato degli invitati.

Gruppo di Volontariato Vincenziano

Festa dell’anziano

S’impara

“Il morbo di

Alzheimer: non

si impara ad

accettarlo,

forse s’impara

a conviverci”

Dedicato a chi soffre

Diamo una mano agli anziani

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Pagina 7 Ottobre - Novembre 2015

Della Sestina mi piace ricorda-

re quel suo modo di parlare...

Ero ragazzino nella bottega del

nonno quando la conobbi e

con lei le ramanzine che face-

va a suo padre Anzolin che

non disdegnava mai un “bel

bicer de vin” !

La Sestina l’ho conosciuta che

era piccolina e così è rimasta

per tutta l’esistenza nella quale

a farla da gigante è sempre

stata la sua intelligenza e quel

suo modo particolare di esse-

re presente con gesti semplici

e affettuosi complimenti.

Mi piace ricordarla con le

battute scherzose degli auguri

di Capodanno e quelle fettine

di salame “casalìn” che a lei (e

a me) piacevano tanto ; ma

soprattutto quel senso familia-

re di una presenza discreta,

affettuosa e impossibile da

dimenticare!

Ciao Sestina

Mino Rizzioli

La Sestina

“Anzolin che

non disdegnava

mai un bel

bicer de vin”

Tre notti di cultura

cialità, hanno riscontrato i

favori del pubblico. Una festa

che va sempre più assumendo

tutti i connotati di una fiera

paesana, ma con un qualcosa

in più, e che sembra piacere in

maniera particolare: l'affluenza

di pubblico è stata davvero

elevata, anche se non si hanno

cifre precise sul numero dei

presenti.

Altro aspetto positivo della

manifestazione è stata la stra-

ordinaria mobilitazione gene-

rale: un immenso numero di

volontari pronti a lavorare per

le rispettive associazioni in

maniera davvero encomiabile.

Un solo esempio: il palco alle-

stito il sabato per la sfilata

notturna, molto apprezzata dal

foltissimo pubblico, è stato

completamente smantellato e

sostituito dalla pista da ballo

per la domenica sera in tempi

da primato.

Tra le iniziative più apprezza-

te, l'esposizione di una cin-

quantina di pezzi della colle-

zione di macchine per scrivere

e calcolatrici di Rinaldo Zara-

mella . Un breve riassunto di

un secolo di storia, il XX, che

ha visto svilupparsi, proliferare

e infine estinguersi oggetti fino

a pochi anni fa di uso comune

e ormai da museo.

Francesco Romani

Complice anche l'eccezionale

splendido clima del fine agosto

di quest’anno, le Tre notti a

Trecenta hanno riscosso an-

cora una volta un meritato

pieno successo.

Qualcuno ha lamentato che gli

stand gastronomici, quest'an-

no davvero numerosi, siano

stati eccessivi protagonisti

della festa, mettendo in secon-

do piano la promozione del

territorio; ma in fondo la cuci-

na è parte importante della

nostra cultura e, soprattutto

gli stand gestiti dalle varie Pro

Loco presenti, grande novità

di questa edizione, le quali

hanno proposto le loro spe-

Uno scorcio della mostra di macchine da scrivere

Televisori nel gorgo Bianco (sopra) e un

intero salotto in via

Argine Bignozza (al

centro). A sinistra il

parco Masetti

Amiamo e difendiamo la natura

stico realizzato

con i fondi del

Gruppo di azione

locale (Gal) Pole-

sine Delta Po

destinati all'incen-

tivazione delle

attività turistiche.

Il percorso si

snoda lungo le

rive dei gorghi,

immerso in un

rigoglioso paesag-

gio agreste di indubbia valenza

turistica, collegando il centro

del paese con la frazione di

Sariano. Il pomeriggio si è

concluso con la visita alla chie-

sa parrocchiale di San Maure-

lio e ai suoi celebri affreschi e

con un buffet offerto a tutti i

presenti presso l'ostello "Don

Onorio Grossi".

Ottima idea per

ricordare la figura

di Luigi Masetti,

nato a Trecenta

nel 1864, pioniere

del cicloturismo,

peccato che lungo

il percorso i no-

velli cicloturisti

siano stati testi-

moni di un inde-

cente episodio di

spregio alla natura.

Una vera discarica a cielo

aperto nei pressi del gorgo

Bianco: davvero un pessimo

biglietto di visita per i ciclotu-

risti presenti (quasi tutti pro-

venienti da fuori paese) e un

grave esempio d’inciviltà.

Francesco Romani

Il battesimo del parco, situato

nei pressi del vecchio ponte

sul Tartaro, ufficialmente dedi-

cato a Luigi Masetti, è stata

l'occasione giusta per l'ultima

pedalata dell'estate 2015.

L'Amministrazione comunale,

in collaborazione con l'Anteas

"Villa Pepoli" e la commissione

Turismo, ha programmato un

intero pomeriggio dedicato

all'evento; al termine del bat-

tesimo del parco, è stato inau-

gurato anche il percorso cicli-

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http://quitrecenta.altervista.org

Piazza San Giorgio, 30 45027 Trecenta (RO)

Tel.: 0425 701457

Fax: 0425 700258 E-mail: [email protected]

www.prolocotrecenta.it

EDITORE E

PROPRIETARIO:

PRO LOCO

TRECENTA

quitrecenta.altervista.org

DIRETTORE

RESPONSABILE:

Francesco Romani

[email protected]

STAMPA:

Tipografia Masi

di Masi Giuseppe & C. S.n.c.

Via Cigno, 169

45021 Badia Polesine (RO)

REDAZIONE:

Piazza San Giorgio, 30

45027 Trecenta (RO)

[email protected]

Registrazione del

Tribunale di Rovigo

17 febbraio 2010 n. 2

IN REDAZIONE:

Chiara Mora

Roberta Sarti

Gastone Paglierini

facebook.com/trecenta

Teatro “Ferruccio Martini”

Ingresso gratuito

Sabato 10 ottobre | h 21

Concerto del coro

“La Soldanella”

Teatro “Ferruccio Martini”

Ingresso gratuito

CAI “Ugo Grisetti”

Lunedì 12 ottobre | h 21,00

“Bilancio tributi e tasse”

Incontro pubblico c/o Circolo

“S. Girolamo” - Pissatola

Comune di Trecenta

Domenica 25 ottobre

Inaugurazione dell’interno

Ottobre 2015

3 - 24 ottobre

“Fiera d’Autunno”

Programma a pagina 2

Comune di Trecenta

Domenica 4 ottobre

San Francesco

Patrono d’Italia

Domenica 4 ottobre | h 10

Raduno FIAT 500

Ritrovo in Piazza Marconi

Venerdì 9 ottobre | h 21

“Different Gospel Choir”

in concerto

della Chiesa Parrocchiale

di San Giorgio

Dopo i restauri per i danni del

terremoto del 2012

Trecenta - Chiesa S. Giorgio

Novembre 2015

Domenica 1 novembre

Tutti i Santi

Lunedì 2 novembre

Commemorazione defunti

Mercoledì 4 novembre

Giorno dell’Unità nazionale

Festa delle Forze armate

Appuntamenti

A conclusione del percorso estivo composto da

grest e campo scuola, la parrocchia di Trecenta, in

collaborazione con le parrocchie di Giacciano con

Baruchella e Badia Polesine, ha organizzato una

serata con il gruppo The Sun.

La manifestazione è stata pensata per dare slancio

ed entusiasmo ai ragazzi del paese e dei paesi

limitrofi, per dare loro degli spunti positivi. Così è

stato. Questo gruppo musicale sta avendo succes-

so nell’ambito cattolico, per la loro musica e per

la loro storia, per il cambiamento che stanno vivendo. Attualmente i The Sun sono una rock band

cristiana, scrivono le loro canzoni in italiano, si sono esibiti a Betlemme, dove hanno accompagnato

più di 200 giovani fan in un pellegrinaggio terminato con un grande concerto al quale hanno parteci-

pato cristiani e musulmani.

La band, però, è in attività dal 1997, conosciuti con il nome di The sun eats hours, hanno aperto i

concerti di molti gruppi famosi, come The Offspings, NOFX, Ska-P, Muse, The Cure, e più recente-

mente i Deep Purple. Le loro prospettive erano

rosee nel panorama internazionale. Tra il 2008 e il

2009 hanno vissuto una crisi esistenziale, diversa per

ogni membro della band, che li ha fatti riavvicinare al

cristianesimo e cambiare il loro modo di pensare e

divedere la vita. La svolta è venuta soprattutto da

Francesco Lorenzi, autore, cantante e chitarrista,

che ha coinvolto Riccardo Rossi, batterista, Matteo

Reghelin, bassista, e Gianluca Menegozzo, chitarrista,

nel suo percorso. Da allora, la loro musica cambia,

diventa più solare e diretta.

A Trecenta, all’interno del teatro Martini, hanno

portato la loro testimonianza, di giovani che hanno

deciso di lasciar perdere i vizi e hanno avuto la forza

di dare una svolta importante alla loro vita, nono-

stante le prospettive di successo internazionale. I

The Sun hanno incontrato il gruppo di giovani animatori trecentani, hanno cenato nelle sale

dell’oratorio e hanno concluso la serata con alcune canzoni suonate in versione acustica. Per i ra-

gazzi è stata una serata importante, un esempio di come sia “bella la verità”, come hanno ripetuto i

The Sun varie volte durante l’interazione con Silvia Mischiari, moderatrice della serata.

Roberta Sarti

Il Sole a Trecenta

“The Sun” con il gruppo Giovani