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BIMESTRALE
D'INFORMAZIONE
DELLE
ASSOCIAZIONI DI
TRECENTA
Anno 6, Numero 35 Ottobre - Novembre 2015
Qui Trecenta
Una nostra cara e affezionata lettrice che ci
segue con attenzione, nonostante sia da tempo
emigrata a Milano (o forse proprio per questo),
mi ha recentemente ricordato che la seconda
domenica di ottobre nella sua amata Trecenta
c’è la fiera. E come dimenticarlo? Anche chi da
anni manca dal paese si ricorda della fiera, quella
fiera di un tempo ormai lontano: un evento
importante, che attirava gente da ogni dove. Un
mercato grandioso e... le giostre; e la tombola la
domenica successiva, con i fuochi d’artificio. E
poi per la fiera c’era la bóndola, l’ànara col péva-
ro e i capléti: una vera festa, anche a tavola.
I tempi sono cambiati e la fiera ha perso il suo
vigore di una volta; resta però la tradizione e la
voglia di far festa. Una voglia che i trecentani
non hanno mai perso, nonostante le abitudini
siano mutate. Ce ne siamo accorti durante le
“Tre notti a Trecenta”: complici anche le caldis-
sime serate estive, tutto il paese si è ritrovato in
piazza, riscoprendo il gusto di vivere in centro
fino a tarda notte. Come una volta.
Festa dunque, anche se la bóndola oggi la si
mangia allo stand gastronomico della Pro Loco
con gli amici e non più a casa con i parenti.
Trecenta ha sempre amato le sue feste: chi non
ricorda i fasti della “Festa dell’Avis” all’Oasi?
I risultati migliori, ieri come oggi, sono dovuti al
volontariato, particolarmente attivo in paese.
Passano gli anni, ma le feste trecentane fanno
ancora parlare di sé. In modo diverso, forse, ma
sono sempre al centro dell’attenzione popolare.
Per le “Tre notti” c’è la fazione pro e quella
contro: discussioni sui costi, sull’impegno
dell’Amministrazione comunale, sul sindaco, su
chi ci guadagna e chi ci rimette... Niente di nuo-
vo sotto il sole. Una cosa c’è da dire: era da
tempo che a Trecenta non si vedeva tanta gente
sorridente passeggiare per le vie del centro fino
a tardi; e, di questi tempi, è davvero un evento.
Da ottimista quale sono, spero che la cosa si
ripeta spesso, magari anche per la Fiera “granda”
di ottobre.
Francesco Romani
Voglia di festa, voglia di fiera
Caccia al tesoro
In occasione delle Tre notti a
Trecenta, si è svolta la prima
Caccia al Tesoro attraverso la
storia del nostro paese. Sono
stati coinvolti in questa il Con-
siglio comunale dei ragazzi,
alcune neo diplomate e
l’Anteas Villa Pepoli, che ha
contribuito con i premi. I par-
tecipanti, circa trenta ragazzi
dai nove ai quindici anni, sono
stati divisi in sei squadre ciascu-
na con il nome di una famiglia
di Trecenta: Pepoli, Masetti,
Grisetti, Bellini, Badaloni e
Martini. Ogni squadra, parten-
do da Villa Trebbi, sede muni-
cipale, ha affrontato prove
pratiche, indovinelli, foto mi-
steriose e giochi enigmistici alla
ricerca di uno dei molti tesori
di Trecenta.
La caccia si è conclusa con le
premiazioni: una T-Shirt per la
squadra vincitrice “Masetti”,
una tazza per la colazione ai
“Bellini” e “Pepoli, secondi e
terzi classificati. Alle squadre
restanti, quarte a pari merito, è
stato consegnato un portachia-
vi. La consigliere delegata
all’Istruzione Cristina Rizzi ha
rivolto un ringraziamento parti-
colare ai ragazzi del consiglio
comunale presenti al gioco,
Anna, Chiara, Annalisa G.,
Lorenzo, Linda, Mattia, Annali-
sa B.. Un grazie anche a Sara,
Anna, Marika, Arianna, Denise,
Elisa, Asia e Giorgia, le ragazze
più grandi che si sono decisa-
mente messe in gioco.
Piazza Marconi affollata durante le Tre notti a Trecenta
Hanno collaborato
a questo numero:
Comitato Biblioteca
Comune di Trecenta
Noi “San Girolamo”
Protezione Civile
Vincenziani
Sommario:
Programma Fiera 2
Solidarietà 2
Terza pagina 3
Torte benefiche 4
Pissatola 4
Protezione civile 5
Terza età 6
Ecologia 7
Ricordi 7
Tre notti 7
Concerto giovani 8
Appuntamenti 8
Pagina 2 Qui Trecenta
Sabato 3 ottobre
Ore 21 spettacolo teatrale “Mio figlio era come un padre per me” con Marta e Diego Dalla Via,
nell’ambito della rassegna Musik[è] 2015 presso il Teatro Comunale “Ferruccio Martini” di Trecen-
ta – ingresso gratuito
Domenica 4 ottobre
Ore 10 Raduno Fiat 500 – ritrovo in Piazza Marconi
Venerdì 9 ottobre
Ore 15 apertura Luna Park con promozione 2x1 (prendi 2 paghi 1 per tutto il pomeriggio) su
tutte le attrazioni
Ore 19,30 apertura stand gastronomico
Ore 21 presso il teatro comunale “F. Martini” concerto del “Different Gospel Choir” di Taglio di
Po - ingresso gratuito
Sabato 10 ottobre
Ore 15 apertura Luna Park
Ore 15,30 apertura mercatino hobbisti
Ore 19,30 apertura stand gastronomico
Ore 21 Ricordo dei 50 anni del bivacco “Giovannino Grisetti” alla Moiazza – Presentazione del
libro “Una vita sul crinale” di Massimo Previato - al termine Concerto del coro “La Soldanella” di
Adria – organizzato dalla sezione Cai di Trecenta in collaborazione con Avis Comunale Trecenta e
Comitato Biblioteca di Trecenta - Teatro Comunale “F. Martini” di Trecenta – ingresso gratuito
Domenica 11 ottobre
Ore 15 apertura Luna Park
Ore 15,15 apertura mercatino hobbisti
Ore 15 “Gara di Lentezza” in Piazza San Giorgio, organizzato dal Moto Club 3Centauri di Trecen-
ta, aperta a tutti i possessori di motorini, scooter e moto dai 14 anni in su
Ore 15,30 mercatino solidale a cura della Commissione Pari Opportunità
Ore 15,30 Concorso “I dolci dell’autunno”, organizzato da Consulta Giovani e Consiglio comunale
dei Ragazzi - Consegna delle torte presso lo stand gastronomico – Piazza Garibaldi dalle 15 alle
16,30. Le torte dovranno essere create con prodotti tipici autunnali; 2 categorie: under 16 e gli
over 16; sarà valutato il gusto e la presentazione. (E’ obbligatorio presentare dolci cotti e accom-
pagnati dalla lista degli ingredienti)
Ore 15,30 “Pomeriggio indimenticabile con i pony” a cura dell’Associazione Cavalieri Volanti di
Trecenta - possibilità di fare giri sui pony e stare a contatto con gli animali – Parco Viale De Amicis
Ore 19,30 apertura stand gastronomico
Lunedì 12 ottobre
Ore 16 apertura Luna Park e in giostra tutti a € 1.00
Venerdì 23 ottobre
Ore 21 “Pillole di benessere e di saggezza: il tumore al seno negli anziani” a cura dell’Associazione
Andos - relatori: dott. Luca Busson e dott. Enzo Facci - Sala Conferenze Ostello di Sariano
all’interno del programma “Ottobre rosa 2015 - Mese internazionale della prevenzione del tumo-
re al seno”
Sabato 24 ottobre
Ore 21 “Ricordando Masetti: Trecenta - Milano 260 km di strada e di emozioni” – video-storia di
un avventura - teatro comunale “F. Martini” - ingresso gratuito
La famiglia Ferrari ringrazia quanti
hanno voluto contribuire , in occa-
sione della scomparsa di Giuliano, a
fare una donazione a favore
dell’AIRC. Le offerte raccolte sono
state versate sul ccp 307272 intesta-
to all’Associazione italiana per la
ricerca sul cancro.
Giuliano Ferrari è deceduto il 13
aprile scorso in un incidente strada-
le, mentre pedalava con la sua bici-
cletta da corsa.
Solidarietà
Il programma della Fiera d’Autunno
“Il CAI di
Trecenta
ricorda Ugo
Grisetti: una
vita dedicata al
prossimo, tra
impegno
sociale e amore
per la
montagna”
L’ormai storico sim-bolo della Fiera di
Trecenta
Pagina 3 Ottobre - Novembre 2015
Forti questi nostri antichi romani! Non per niente realizzarono il più grande impero di tutti i tempi.
Nostri progenitori. Oggi noi non riusciamo a gestire bene non solo uno stato ma nemmeno una
provincia, un comune. Loro, abili amministratori, inventarono una formula, direi magica, per ben
governare. Così con questa strategia e indubbiamente con qualche altra dote, il loro impero durò
2000 anni. Una formula, dicevo, che si può sintetizzare nella locuzione: "Panem et circenses”.
Questo permetteva ai governanti di ottenere e mantenere il consenso del popolo e di rimanere
dunque al potere. "Panem" quindi alimenti al popolo (frumentationes) distribuiti gratuitamente e
poi anche altre elargizioni economiche. Questo facevano i romani. “Circenses" cioè giochi, diverti-
menti di cui il popolo si pasceva, per lo svago e il piacere della plebe. Così tenevano buone le mas-
se, calme e rispettose mentre i potenti potevano continuare a governare ed estendere sempre più
l'impero e il potere.
Ma si sa tutto passa,tutto finisce prima o poi e così anche il grandioso impero romano si dissolse.
Passarono gli anni ed ad un certo punto arriviamo a tempi molto più recenti, alla storia molto più
vicina a noi.
Nel 1810 nasce a Palermo il 12 gennaio Ferdinando Carlo Maria Borbone il futuro sovrano del
Regno Delle Due Sicilie, re di Napoli. Egli sale al trono a vent'anni ed esordisce come monarca
lungimirante instaurando riforme burocratiche, effettuando un opportuno risanamento delle finan-
ze, e realizzando innovazioni tecnologiche (la prima ferrovia italiana Napoli-Portici). Disordini po-
polari e moti rivoluzionari del '48 gli fanno assumere in seguito un atteggiamento meno liberale e
democratico e più assolutistico. Ferdinando ispirandosi agli antichi romani, rammentando il "Panem
et circenses", da loro adottato come strategia di governo, si inventa la formula delle tre F per man-
tenere il trono, il potere, il governo. "Farina, feste, forca". Le tre F che gli consentono di governare
il popolo con spirito paternalistico e populistico. Ma così funziona.
Oggi un buon amministratore, un buon politico, un buon governo deve organizzare un'estate a
base di feste e di banchetti nelle pubbliche piazze. L'autorità si esercita con la persuasione e il pa-
ternalismo.
Direi che il buon Ferdinando (Re Bomba) non volle o non seppe aggiungere una quarta F alla sua
formula che forse sarebbe servita se non a lui a noi, che oggi forse potremmo contare su un popo-
lo italiano più maturo, colto e preparato. La F di "Formazione culturale del popolo".
“Stàtteme bene paisà".
F. S.
ha suscitato applausi e forti
emozioni, Simona, nata senza
le braccia, si è presentata al
pubblico raccontando la sua
storia tramite un breve video.
Dopo essersi tolta il costume
di scena la bellissima ballerina
si è messa a disposizione del
pubblico, intrattenendosi con i
presenti e coinvolgendoli nella
Il teatro Ferruccio Martini ha
ospitato un’artista
d’eccezione, una ballerina,
pittrice e scrittrice che ha
riempito la sala di emozione e
magia.
Simona Atzori ballerina nota a
livello internazionale, è stata a
Trecenta nell’ambito della
manifestazione promossa
dall’Istituto Ville Venete e
curata quest’anno da Fonda-
zione Aida.
Dopo i saluti portati dal vice-
sindaco Matteo Tegazzini e dal
direttore dell’Istituto regiona-
le Ville Venete, l’artista si è
esibita in alcune coreografie
del suo nuovo spettacolo,
danzando con altre due balle-
rine che la accompagnano
durante la tournée.
Al termine dell’esibizione, che
presentazione del suo libro, in
una sorta di incontro fra amici
di lunga data. E’ stato dato
spazio anche alle domande del
pubblico visibilmente emozio-
nato per la presenza non tan-
to di una persona notoriamen-
te conosciuta, ma per quello
che questa meravigliosa artista
è in grado di comunicare agli
altri tramite la danza, la pittura
e la scrittura. Simona anche lei
emozionata ha saputo dare ai
presenti in sala una motivazio-
ne in più per essere felici di
vivere nonostante ciò che ci
circonda. Come ha suggerito
un sorriso non ci costa nulla
ma ci rende più ricchi dentro.
Al termine dello spettacolo ha
provveduto ad autografare i
suoi libri e a fare insieme al
pubblico molte foto.
Le tre “F”
E li chiamano disabili
“Tre F per
mantenere il
potere”
Simona Atzori sul palcoscenico del tea-tro Martini e (a sini-
stra) insieme a Mauro Rizzato, responsabile
del teatro comunale
Il Re Bomba - Ferdi-nando II di Borbone
(1810 - 1859)
Pagina 4 Qui Trecenta
Molta la soddisfazione degli organizzatori della
Festa contadina, che si è svolta lo scorso fine
settimana a Pissatola, organizzata dal circolo Noi
S. Girolamo di Pissatola con il patrocinio del
Comune di Trecenta e della Camera di com-
mercio di Rovigo. Alla manifestazione hanno
collaborato anche la Coldiretti Rovigo, il Con-
sorzio Agrario del Nordest e il Gruppo Amatori
Macchine d’epoca di Roncoferraro.
“La Festa Contadina – spiega Franco Spoladori -
ha lo scopo di valorizzare quella che è la nostra
civiltà contadina, nella quale affondano le radici
della nostra cultura. Al contempo vogliamo
riproporre con nuovo slancio quelle che sono le
attività legate al nostro territorio e in particolar
modo alla terra”
La prima serata è stata riservata al Consorzio
Agrario Nordest, che ha organizzato una visita a
campi prova con dimostrazioni di nuove tecno-
logie applicate all’agricoltura, come la guida sa-
tellitare. A seguire il convegno a tema “Le nuove
tecnologie e la meccanizzazione: anche le mac-
chine fanno la qualità”. La serata è stata allietata
dalla musica di Mirko e Elisa.
La serata centrale della manifestazione è stata
sabato. Con la sfilata dei trattori storici e la
presenza della Pro Loco di Correzzola, che ha
riproposto scene di vita contadina e di antichi
mestieri. Quello che lasciato a bocca aperta i più
piccoli e fatto commuovere i grandi è stata la
dimostrazione della trebbiatura, come veniva
fatta nel dopoguerra. Nella stessa serata si è
esibito anche
il gruppo di
ricerca cultu-
rale-storico-
musicale I
Bonbasini, che
con la musica
e i racconti
hanno coinvolto il pubblico.
Nella giornata di domenica si è proceduto alle
dimostrazioni di aratura con i mezzi storici e
con mezzi moderni. Durante la serata sono stati
presentati alcuni prodotti di eccellenza del terri-
torio, ovvero la frutta della Co.Fru.Ta di Baru-
chella, la verdura del mercato di Lusia, il riso
IGP del Delta e il vino fatto con vitigni autoctoni
di Vittorio Comini, di Baruchella. L’esperto Re-
nato Maggiolo ha presentato le proprietà di
questi alimenti, aprendo un dibattito su come
l’agricoltura di oggi debba essere valorizzata,
anche tramite produzioni d’eccellenza. Presente
alla serata Melissa Castellan, chef della trasmis-
sione The Chef di LA5, che ha proposto due
ricette usando i prodotti locali. La serata è stata
rallegrata dal gruppo Michele Arrighi.
Per l’occasione era stata allestita la mostra di
modellini di attrezzi agricoli e di vita rurale del
maestro Gambarin di Castagnaro e del maestro
Mario Prando di Pincara, completata da alcuni
pezzi storici, gentilmente concessi dal Manegium
di Fratta Polesine.
Roberta Sarti
Evviva la campagna!
Carissime tutte,
come oramai consuetudine,
vorrei condividere con voi il
risultato avuto nella bella ma-
nifestazione “Tre notti a Tre-
centa”: non c'è due senza tre!
Miglior detto non calza: anche
quest'anno, il terzo, merito del
vostro impegno, abbiamo la
possibilità di realizzare con-
cretamente dei sogni.
Alla base del risultato vi è
statala vostra assoluta genero-
sità, disponibilità e impegno.
Grazie, grazie, grazie.
Grazie però anche ai "clienti",
molto spesso in verità le stes-
se cuoche che, oltre a portare
la torta ne compravano una.
Pensate, addirittura della con-
correnza!
Ma grazie anche alla Tipografia
Pitteo, che gentilmente ha
collaborato all'impaginazione
del ricettario e alla Pro Loco
che non ci ha fatto mancare il
supporto logistico e non solo.
Con emozione, vi comunico
che abbiamo raccolto
€905,00.
Fin dal primo anno I'obiettivo
dichiarato dell’iniziativa, come
ben sapete, era quello di sup-
portare iniziative locali.
Nella nostra piccola comunità
infatti abbiamo una realtà che
molti ci invidiano, per questo
abbiamo pensato al futuro, ai
nostri piccoli, ai bambini che
hanno la possibilità di formarsi
in ben due scuole materne:
Trecenta e Pissatola
Sentite le esigenze delle singo-
le strutture, con le rispettive
responsabili è stato concorda-
to di dotare l'asilo di Pissatola
di una lavatrice per un impor-
to di € 480, mentre per Tre-
centa si è deciso l'acquisto di
giochi e materiale didattico da
impiegarsi fin da subito per
una valore di € 425.
Impressionata e orgogliosa per
la dedizione, la solidarietà e
l'amicizia da voi tutte dimo-
strata, con l'auspicio che tutto
quanto si possa ripetere anche
l'anno prossimo, vi lascio con
una frase che pensiamo rac-
chiuda il senso di questi tre
anni percorsi assieme:
“Nella vita non contano i passi
che fai né le scarpe che usi ma
le impronte che lasci”
(Anonimo).
Non stancandomi mai di rin-
graziarvi, un caloroso affettuo-
so abbraccio.
Bianca Boldrin Romani
Mercatino delle torte: terzo anno
“Nella vita non
contano i passi
che fai né le
scarpe che usi
ma le impronte
che lasci”
Tutti in piazza per la festa
Due immagini della Festa contadina di Pissatola
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Nei primi mesi dell’anno nei
Comuni di Trecenta, Giacciano
e Salara, è stato dato ampio
spazio alla necessità di formare
un gruppo intercomunale di
Protezione civile. Il successo
dell’iniziativa si è riscontrato già
nella prima riunione in cui una
ventina di aspiranti volontari
della protezione civile del di-
stretto RO5 e RO6 si è incon-
trato per aderire.
Inizialmente è stato redatto
l’atto costitutivo e lo statuto
del gruppo intercomunale; il
coordinatore, Michele Bologne-
si è coadiuvato dal direttivo
composta da Annarosa Pizzo,
Lorena Boldrin, Francesco
Verzola, Mauro Trambaiolli e
dai volontari Laura Antoniazzi,
Nicola Bozzolan, Alessandro
Candian, Alessio Candian, Ni-
cola Cestaro, Nico Chieregati,
David D’Annunzio, Umberto
Devincenzo, Andrea Marchet-
to, Natalino Munarin, Alessan-
dro Paglerini, Natale Pigaiani,
Riccardo Pigaiani, Stefano Ro-
vere e Alberto Santato, suc-
cessivamente ciascun Consiglio
Comunale ha deliberato
l’istituzione del presidio dei
volontari. Del gruppo fanno
parte anche due esponenti
istituzionali e nello specifico il
sindaco di Trecenta, Antonio
Laruccia, presidente del gruppo
e il sindaco di Giacciano con
Baruchella, Mariella Sperandio.
L’aspetto prettamente burocra-
tico viene seguito dai responsa-
bili tecnici, il geometra Riccar-
do Resini e la dottoressa Fede-
rica Romani.
La nascita del gruppo ha segui-
to due percorsi paralleli: quello
istituzionale che seguiva il suo
iter per il riconoscimento for-
male del gruppo e quello infor-
male che ha riguardato la cono-
scenza degli aspiranti volontari.
La diversa provenienza, le diffe-
renti età, l’accettazione
dell’altro come risorsa, le spe-
cificità di ogni partecipante e le
sensibilità che si sono incontra-
te, hanno creato le condizioni
favorevoli perché al nucleo
iniziale si affiancassero altri
volontari.
Fin dai primi incontri gli appar-
tenenti al gruppo hanno creato
le condizione che permettesse-
ro di facilitare e agevolare la
conoscenza: incontri settimana-
li a volte quindicinali con com-
piti ben precisi da sviluppare.
Durante questi appuntamenti è
stato dato ampio spazio alla
conoscenza dell’operato di
altre squadre di volontari della
Protezione civile del Polesine.
In uno di questi appuntamenti,
il gruppo di
Lendinara ha
portato a cono-
scenza la sua
esperienza pluri-
ennale di inter-
venti e di forma-
zione; le immagini della pre-
senza a l’Aquila, subito dopo il
terremoto e la costruzione di
una tendopoli a Roio al Piano
hanno “parlato al cuore” e
hanno contribuito a rinforzare
la decisione di “donare del
tempo” alla solidarietà e al
volontariato attivo.
A Lendinara, a Castelmassa, a
Occhiobello ci sono gruppi di
volontari già operativi a livello
nazionale, la loro storia inizia
qualche decennio addietro, ma
questo non ha scoraggiato il
neonato gruppo che attualmen-
te si incontra presso i locali
concessi dall’Amministrazione
comunale di Giacciano, in atte-
sa della sede istituzionale nel
comune di Trecenta.
L’operatività dei volontari passa
dalla formazione, attualmente si
sono conclusi gli incontri che
riguardavano la sicurezza e gli
scenari del rischio, per il futuro
sono state programmate attivi-
tà formative riferite al primo
soccorso.
Laura Antoniazzi
"Salute e sicurezza dei volontari di protezione
civile", è stato il primo corso a cui hanno parte-
cipato i 25 appartenenti al neo costituito gruppo
di Trecenta, Salara e Giacciano con Baruchella.
Il formatore, ingegnere Maurizio Cappello della
Protezione civile regionale, ha portato l'aspiran-
te volontario a conoscere i riferimenti normati-
vi, i diritti e doveri del volontario di protezione
civile in materia di sicurezza, introducendo con-
cetti di pericolo, di rischio di danno, di preven-
zione e di protezione. Sono stati approfonditi gli
aspetti inerenti la percezione del rischio e la
metodologia per la valutazione dei rischio stes-
so, nonché aspetti tecnici, organizzativi e gestio-
nali in ambito della prevenzione stessa, all'utiliz-
zo corretto dei dispositivi di protezione indivi-
duale, ai compiti e alle responsabilità dei capi-
squadra e dei coordinatori dei gruppi.
La parte teorica è stata supportata da momenti
di attività pratica e operativa, svoltisi nel piazzale
dell'ostello “Don Onorio” di Sariano, sede del
corso, dove i volontari, hanno simulato una
situazione di emergenza, usando moto pompe
carrellate per svuotare uno scantinato allagato e
alzando una torre faro per illuminare la zona da
bonificare. Tra i partecipanti si è creato subito
un rapporto di simpatia, non sono mancati i
momenti di condivisione e nello stesso tempo di
presa di coscienza del ruolo da ricoprire.
Durante il corso è emersa la necessità di opera-
re in collaborazione tra i vari gruppi di volontari,
puntando sulle relazioni interpersonali basate
sulla fiducia, tenendo ben presente che il volon-
tario di protezione civile è una figura a supporto
degli enti istituzionali preposti alla gestione delle
emergenze.
Il percorso formativo si è concluso con una
prova individuale di verifica, con valutazione
degli apprendimenti.
Francesco Romani
Nuovo gruppo di Protezione civile
Protezione civile: si parte
“Il volontario di
protezione
civile è una
figura a
supporto degli
enti
istituzionali
preposti alla
gestione delle
emergenze”
Una lezione del corso di formazione del gruppo di Protezione
civile di Trecenta, Salara e Giacciano
con Baruchella
Protezione civile di
Trecenta, Salara e Giacciano con Baru-
chella
Pagina 6 Qui Trecenta
… e alla fine s’impara anche a scriverlo correttamente: Alzheimer
S’impara che non è il medico tedesco delle barzellette.
S’impara ad incassare quel pugno nello stomaco ad ogni battuta inconsapevole riferita ad una per-
sona un po’ sbadata: “se vai avanti così ti viene l’Alzheimer”.
S’impara la rabbia, la disperazione, l’impotenza.
Non si impara ad accettarlo, forse s’impara a conviverci.
S’impara, inermi, a vedere andare in frantumi la sua dignità.
S’impara, si deve imparare, a non arrabbiarsi quando dimentica le cose e fa pasticci.
S’impara a sentirsi domandare, da chi cucinava per te, come si accende il forno.
S’impara a rassicurarla anche quando di rassicurante c’è ben poco.
S’impara a sorridere anche quando piangi dentro.
S'impara a sciacquare dentiere.
S’impara a sostenerla perché le sue mani e le sue gambe non l’aiutano più.
S'impara a lavare il suo corpo. S’impara la naturalezza di ogni gesto.
S’impara a mettere bigodini perché a lei piaceva così.
S’impara a mettere pannolini. S’impara ad armeggiare con ossido di zinco, rossori e piaghe.
S’impara a imboccare e ad accettare che quel cibo ti toccherà frullarlo come un omogeneizzato.
S'impara, si deve imparare, quando la capacità di deglutire sarà compromessa, a nutrirla con sirin-
ghe attraverso un tubicino.
S'impara a calibrare la giusta boccata d'acqua affinché non vada di traverso.
S’impara ad accettare che quell’acqua ti toccherà raddensarla come gelatina.
S’impara... si cerca di imparare a capire se ha freddo, caldo, fame o sete.
S’impara a non avere risposte e ad accettare il silenzio della Sua bocca...
... e del suo sguardo: due occhi tristi, ma che sanno ancora parlare, se si è capaci, con amore, a
tradurre il loro linguaggio.
S’impara a parlarle, nonostante tutto.
S’impara a ringraziare il Signore per la forza che ogni giorno ci dà per non lasciarla mai sola.
S’impara a dare abbracci e baci che non possono essere ricambiati e a dirle ti voglio bene sempre e
comunque.
S’impara ad avere paura. Paura di un colpo di tosse. paura che soffochi.
S’impara a pensare... se quando chiuderà gli occhi... sarà meglio o peggio.
S’impara a sentirsi in colpa per averlo pensato.
E si impara a dire “grazie” ad un medico speciale, dottor Andrea Sproccati, per esserci rimasto
accanto con infinita umanità e disponibilità fino all’ultimo “gradino sceso”.
S’impara a fare i conti con il vuoto, ma non si impara a non averti più.
Anche a diversi anni dalla tua assenza.
Ai tanti malati di Alzheimer, ai loro famigliari, a mia mamma.
Lorella Mora
Anche quest’anno, grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato NOI “Don Bosco”,
Azione cattolica e gruppo Vincenziano, la parrocchia San Giorgio martire di Trecenta ha proposto
la Festa dell’anziano. Come sempre, è stato un vero successo. È stato meraviglioso ammirare tanti
giovani di ieri, seduti alla stessa tavola, chiacchierare e sorridere, raccontarsi le loro storie e i loro
problemi. Si sono ritrovati, consolati a vicenda, hanno espresso emozioni e sentimenti che in altri
giorni non possono esternare, perche la loro quotidianità è spesso vuota e solitaria.
Accogliere l’anziano ha significato fargli spazio nel proprio tempo, nelle proprie amicizie e nel pro-
prio paese. L’anziano ha cessato di essere oggetto di sola assistenza per diventare soggetto e pro-
tagonista di nuovi rapporti nella comunità.
È necessario che facciamo sempre nostre le virtù dell’ospitalità, promuovendo le condizioni di una
vivibilità più dignitosa.
Cosicché, quanti vivono in situazioni di marginalità e sperimentano il dramma della solitudine e
dell’assenza di relazioni autentiche, possano rivivere nuove modalità di contatto che diano loro un
segnale di speranza e consentano una migliore integrazione nella società di oggi.
Per questo è doveroso ringraziare quanti si sono prodigati per il felice esito di questa festa: il par-
roco don Ferdinando, il coro dei giovani, le autorità locali, le associazioni di volontariato, i com-
mercianti del paese, le signore che hanno offerto le torte e la superiora di Casa S. Antonio, che ha
addolcito con l’offerta di una magnifica torta il palato degli invitati.
Gruppo di Volontariato Vincenziano
Festa dell’anziano
S’impara
“Il morbo di
Alzheimer: non
si impara ad
accettarlo,
forse s’impara
a conviverci”
Dedicato a chi soffre
Diamo una mano agli anziani
Pagina 7 Ottobre - Novembre 2015
Della Sestina mi piace ricorda-
re quel suo modo di parlare...
Ero ragazzino nella bottega del
nonno quando la conobbi e
con lei le ramanzine che face-
va a suo padre Anzolin che
non disdegnava mai un “bel
bicer de vin” !
La Sestina l’ho conosciuta che
era piccolina e così è rimasta
per tutta l’esistenza nella quale
a farla da gigante è sempre
stata la sua intelligenza e quel
suo modo particolare di esse-
re presente con gesti semplici
e affettuosi complimenti.
Mi piace ricordarla con le
battute scherzose degli auguri
di Capodanno e quelle fettine
di salame “casalìn” che a lei (e
a me) piacevano tanto ; ma
soprattutto quel senso familia-
re di una presenza discreta,
affettuosa e impossibile da
dimenticare!
Ciao Sestina
Mino Rizzioli
La Sestina
“Anzolin che
non disdegnava
mai un bel
bicer de vin”
Tre notti di cultura
cialità, hanno riscontrato i
favori del pubblico. Una festa
che va sempre più assumendo
tutti i connotati di una fiera
paesana, ma con un qualcosa
in più, e che sembra piacere in
maniera particolare: l'affluenza
di pubblico è stata davvero
elevata, anche se non si hanno
cifre precise sul numero dei
presenti.
Altro aspetto positivo della
manifestazione è stata la stra-
ordinaria mobilitazione gene-
rale: un immenso numero di
volontari pronti a lavorare per
le rispettive associazioni in
maniera davvero encomiabile.
Un solo esempio: il palco alle-
stito il sabato per la sfilata
notturna, molto apprezzata dal
foltissimo pubblico, è stato
completamente smantellato e
sostituito dalla pista da ballo
per la domenica sera in tempi
da primato.
Tra le iniziative più apprezza-
te, l'esposizione di una cin-
quantina di pezzi della colle-
zione di macchine per scrivere
e calcolatrici di Rinaldo Zara-
mella . Un breve riassunto di
un secolo di storia, il XX, che
ha visto svilupparsi, proliferare
e infine estinguersi oggetti fino
a pochi anni fa di uso comune
e ormai da museo.
Francesco Romani
Complice anche l'eccezionale
splendido clima del fine agosto
di quest’anno, le Tre notti a
Trecenta hanno riscosso an-
cora una volta un meritato
pieno successo.
Qualcuno ha lamentato che gli
stand gastronomici, quest'an-
no davvero numerosi, siano
stati eccessivi protagonisti
della festa, mettendo in secon-
do piano la promozione del
territorio; ma in fondo la cuci-
na è parte importante della
nostra cultura e, soprattutto
gli stand gestiti dalle varie Pro
Loco presenti, grande novità
di questa edizione, le quali
hanno proposto le loro spe-
Uno scorcio della mostra di macchine da scrivere
Televisori nel gorgo Bianco (sopra) e un
intero salotto in via
Argine Bignozza (al
centro). A sinistra il
parco Masetti
Amiamo e difendiamo la natura
stico realizzato
con i fondi del
Gruppo di azione
locale (Gal) Pole-
sine Delta Po
destinati all'incen-
tivazione delle
attività turistiche.
Il percorso si
snoda lungo le
rive dei gorghi,
immerso in un
rigoglioso paesag-
gio agreste di indubbia valenza
turistica, collegando il centro
del paese con la frazione di
Sariano. Il pomeriggio si è
concluso con la visita alla chie-
sa parrocchiale di San Maure-
lio e ai suoi celebri affreschi e
con un buffet offerto a tutti i
presenti presso l'ostello "Don
Onorio Grossi".
Ottima idea per
ricordare la figura
di Luigi Masetti,
nato a Trecenta
nel 1864, pioniere
del cicloturismo,
peccato che lungo
il percorso i no-
velli cicloturisti
siano stati testi-
moni di un inde-
cente episodio di
spregio alla natura.
Una vera discarica a cielo
aperto nei pressi del gorgo
Bianco: davvero un pessimo
biglietto di visita per i ciclotu-
risti presenti (quasi tutti pro-
venienti da fuori paese) e un
grave esempio d’inciviltà.
Francesco Romani
Il battesimo del parco, situato
nei pressi del vecchio ponte
sul Tartaro, ufficialmente dedi-
cato a Luigi Masetti, è stata
l'occasione giusta per l'ultima
pedalata dell'estate 2015.
L'Amministrazione comunale,
in collaborazione con l'Anteas
"Villa Pepoli" e la commissione
Turismo, ha programmato un
intero pomeriggio dedicato
all'evento; al termine del bat-
tesimo del parco, è stato inau-
gurato anche il percorso cicli-
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Piazza San Giorgio, 30 45027 Trecenta (RO)
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REDAZIONE:
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Registrazione del
Tribunale di Rovigo
17 febbraio 2010 n. 2
IN REDAZIONE:
Chiara Mora
Roberta Sarti
Gastone Paglierini
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Teatro “Ferruccio Martini”
Ingresso gratuito
Sabato 10 ottobre | h 21
Concerto del coro
“La Soldanella”
Teatro “Ferruccio Martini”
Ingresso gratuito
CAI “Ugo Grisetti”
Lunedì 12 ottobre | h 21,00
“Bilancio tributi e tasse”
Incontro pubblico c/o Circolo
“S. Girolamo” - Pissatola
Comune di Trecenta
Domenica 25 ottobre
Inaugurazione dell’interno
Ottobre 2015
3 - 24 ottobre
“Fiera d’Autunno”
Programma a pagina 2
Comune di Trecenta
Domenica 4 ottobre
San Francesco
Patrono d’Italia
Domenica 4 ottobre | h 10
Raduno FIAT 500
Ritrovo in Piazza Marconi
Venerdì 9 ottobre | h 21
“Different Gospel Choir”
in concerto
della Chiesa Parrocchiale
di San Giorgio
Dopo i restauri per i danni del
terremoto del 2012
Trecenta - Chiesa S. Giorgio
Novembre 2015
Domenica 1 novembre
Tutti i Santi
Lunedì 2 novembre
Commemorazione defunti
Mercoledì 4 novembre
Giorno dell’Unità nazionale
Festa delle Forze armate
Appuntamenti
A conclusione del percorso estivo composto da
grest e campo scuola, la parrocchia di Trecenta, in
collaborazione con le parrocchie di Giacciano con
Baruchella e Badia Polesine, ha organizzato una
serata con il gruppo The Sun.
La manifestazione è stata pensata per dare slancio
ed entusiasmo ai ragazzi del paese e dei paesi
limitrofi, per dare loro degli spunti positivi. Così è
stato. Questo gruppo musicale sta avendo succes-
so nell’ambito cattolico, per la loro musica e per
la loro storia, per il cambiamento che stanno vivendo. Attualmente i The Sun sono una rock band
cristiana, scrivono le loro canzoni in italiano, si sono esibiti a Betlemme, dove hanno accompagnato
più di 200 giovani fan in un pellegrinaggio terminato con un grande concerto al quale hanno parteci-
pato cristiani e musulmani.
La band, però, è in attività dal 1997, conosciuti con il nome di The sun eats hours, hanno aperto i
concerti di molti gruppi famosi, come The Offspings, NOFX, Ska-P, Muse, The Cure, e più recente-
mente i Deep Purple. Le loro prospettive erano
rosee nel panorama internazionale. Tra il 2008 e il
2009 hanno vissuto una crisi esistenziale, diversa per
ogni membro della band, che li ha fatti riavvicinare al
cristianesimo e cambiare il loro modo di pensare e
divedere la vita. La svolta è venuta soprattutto da
Francesco Lorenzi, autore, cantante e chitarrista,
che ha coinvolto Riccardo Rossi, batterista, Matteo
Reghelin, bassista, e Gianluca Menegozzo, chitarrista,
nel suo percorso. Da allora, la loro musica cambia,
diventa più solare e diretta.
A Trecenta, all’interno del teatro Martini, hanno
portato la loro testimonianza, di giovani che hanno
deciso di lasciar perdere i vizi e hanno avuto la forza
di dare una svolta importante alla loro vita, nono-
stante le prospettive di successo internazionale. I
The Sun hanno incontrato il gruppo di giovani animatori trecentani, hanno cenato nelle sale
dell’oratorio e hanno concluso la serata con alcune canzoni suonate in versione acustica. Per i ra-
gazzi è stata una serata importante, un esempio di come sia “bella la verità”, come hanno ripetuto i
The Sun varie volte durante l’interazione con Silvia Mischiari, moderatrice della serata.
Roberta Sarti
Il Sole a Trecenta
“The Sun” con il gruppo Giovani