difficoltÀ di linguaggio inadeguatezza nei giochi ... · aumentare tempi attentivi discriminare...
TRANSCRIPT
DIFFICOLTÀ DI LINGUAGGIOINADEGUATA PADRONANZA FONOLOGICAINADEGUATEZZA NEI GIOCHI LINGUISTICIINADEGUATEZZA NEL RACCONTO DI STORIE DIFFICOLTÀ A COMPIERE GIOCHI METAFONOLOGICIDIFFICOLTÀ NELLA MEMORIA A BREVE TERMINEDIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE DIFFICOLTÀ A RIPETERE SEQUENZA RITMICHE E A MANTENERE IL TEMPODIFFICOLTÀ A DISTINGUERE DESTRA/SINISTRA DIFFICOLTÀ NELLA COPIA DA MODELLO E DISORDINE NELLO SPAZIO DEL FOGLIO.
FATTORI DI RISCHIO IN ETA’ PRESCOLARE
LINGUAGGIO: FATTORI DI RISCHIO A SCUOLA DELL’INFANZIA
ABILITA’ LINGUISTICHE - PRODUZIONE
2
33 ANNI
2 ANNI
produce > 50 parole combinazione di due-tre parole (SVO)utilizza la negazioneVocabolario espressivo aumenta di giorno in giorno –arricchimento lessicale esponenziale
parla in maniera intelligibileesprime esigenze e emozioni in modo comprensibiledenomina immagini di oggetti comuni su richiesta utilizza articoli e preposizioni sempliciè in grado di rievocare esperienze quotidiane Produce dalle 100 alle 500 parole
articola le frasi in modo grammaticalmente corretto (articoli, coniuga verbi, funtori)produce in modo sistematico gran parte delle particelle grammaticali fornisce un racconto di un’esperienza recente (3 eventi in successione)- c’è narrazione fantastica e di storie descrittive
LINGUAGGIO: FATTORI DI RISCHIO A SCUOLA DELL’INFANZIA
ABILITA LINGUISTICHE - PADRONANZA FONOLOGICA
capacità di percepire e riconoscere la diversità dei suoni (fonemi) e dei contenuti di ogni parola e nello stesso tempo la capacità di pronunciare e utilizzare questa
differenza in maniera adeguata in varie situazioni
INVERSIONE DI SILLABE (TOPO-POTO)PAROLE USATE IN
MODO INADEGUATO AL CONTESTO
USO DI PAROLE SOSTITUTIVE E SCARSA
ABILITA’ NELL’UTILIZZO DELLE
PAROLE
OMISSIONI DI LETTERE E PARTI DI PAROLE
SOSTITUZIONE DI LETTERE S/Z, R/L,
P/B, F/V, D/T)
FRASI INCOMPLETE E SINTASSI
INADEGUATA
INADEGUATEZZA NEI GIOCHI LINGUISTICI
(COMPETENZE METAFONOLOGICHE)
I bambini che presentano ancora alterazioni fonologiche dopo il compimento dei 4 anni hanno
l’80% di probabilità di sviluppare un disturbo dell’apprendimento (Bishop 1992, Stella 2004)
La ricerca individua nella:
livello di acquisizione livello di apprendimento futuro della lettura
(Termine C, Stella et al., 2007; Germano G.D, Capellini 2011) (Cavanaughet al. 2004)
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA
DENOMINAZIONE RAPIDA
i fattori che predicono in maniera maggiore l’apprendimento della
lettura
DENOMINAZIONE RAPIDA automatizzata (RAN- Rapid Automatized Naming)
Capacità di denominare rapidamente una sequenza ripetuta casuale di lettere, numeri, oggetti e colori
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA La scarsa CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA è l’indice predittivo principale dello sviluppo dei DSA
COMPETENZA FONOLOGICAE’ la capacita’ di analizzare la struttura sonora della parola, cioe’ la capacita’ di analizzare separatamente i suoni che compongono la parola
.COMPETENZA METALINGUISTICAE’ la capacita’ di riflettere sulla struttura del linguaggio ed e’ data dall’insieme di tutte quelle operazioni che si compiono con la lingua, non finalizzate direttamente alla comprensione del linguaggio stesso
POSSONO ESSERE SVILUPPATE CON
L’ ESERCIZIO
Scuola materna
Sviluppo spontaneo
Maturazione non spontanea
processo di apprendimento
Presente in soggetti adulti analfabeti, e nei bambini in età
prescolare
NON è presente in soggetti che usano sistemi di scrittura non alfabetici e nei bambini prima dell’apprendimento
della lingua scritta.
GLOBALE- Riconoscimento e
produzione rime- Segmentazione sillabica
di parole- Fusione sillabica- Identificazione della
sillaba iniziale, finale, Intermedia
UNITA’ MINIMA SILLABICA
ANALITICA - Segmentazione fonemica- Fusione fonemica- Identificazione del fonema iniziale, finale, intermedio- Manipolazione dei suoni (elisione, aggiunta, sostituzione)
UNITA’ MINIMA FONEMICA
E’ un indicatore molto sensibile dell’avvenuta esposizione alle regole di codifica del sistema alfabetico e stenta a emergere nei bambini conritardo di apprendimento della lingua scritta
METAFONOLOGIA
È una particolare conoscenza metalinguistica che consiste nella . capacità di
PERCEPIRE RICONOSCERE
Per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando con gli stessi adeguate
trasformazioni” (Bortolini, 1995)
LINGUAGGIO: FATTORI DI RISCHIO A SCUOLA DELL’INFANZIA
ascolta e interviene appropriatamente in conversazioni comprende istruzioni di due o più azioni ascolta la lettura di una storia e pone domande pertinenti
ABILITA’ LINGUISTICHE - COMPRENSIONE
3 -4 ANNI
4 ANNI
2 ANNIcomprende istruzioni composte da una singola azione
risponde a domande es. «dov’è?»fa una scelta quando gli viene richiesto «vuoi il latte o il succo?»comprende concetti topologici indica immagini di oggetti comuni su richiesta
(Fabrizi, Sechi, Levi; 1991)(Stella, 2003).
PERCHE CONSIDERIAMO FONDAMENTALI I DISTURBI SPECIFICI DEL LINGUAGGIO NELLA DIAGNOSI DI DSA?
DSA DSL
SPECIFICI
NO deficit sensoriali
neurologici cognitivi
COMORBILITA’
DSL 5-6%
DSA4%
Come si classificano i disturbi del linguaggio. I due classificatori più importanti le inquadrano così:
ICD-10
(classificazione Statistica Internazionale delle malattie e problemi sanitari)
• Disturbo specifico dell’articolazione
• Disturbo del linguaggio espressivo
• Disturbo del linguaggio recettivo
• Afasia acquisita con epilessia (sindrome di Landau Kleffner)
DSM-V(manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali)
La nuova edizione del DSM ha apportato numerose modifiche alla classificazione dello sviluppo del linguaggio rispetto alla precedente:• Disturbo del linguaggio (unisce il
disturbo dell’espressione del linguaggio e il disturbo misto dell’espressione e della ricezione del linguaggio)
• Disturbo fonetico-fonologico (in precedenza disturbo della fonazione)
• Disturbo della fluenza con esordio nell’infanzia (in precedenza balbuzie)
• Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica)
INDICATORI PRECOCI NELLA SCUOLA PRIMARIA FINE 1° CLASSE
DIFFICOLTA’ IN ALCUNI O IN TUTTI I SEGUENTI AMBITI:
• Mettere numeri e lettere nella sequenza corretta.
• Mettere ordine nei giorni della settimana, nei mesi, nelle sequenze in generale.
• Motricità fine
• Motricità grossolana
• LINGUAGGIO:
• Raccontare una storia seguendone l’esatta sequenza logico-temporale
• Fatica a spiegare i propri pensieri
• Le parole lunghe possono essere pronunciate male
• Difficoltà nelle competenze metafonologiche
INDICATORI PRECOCI NELLA SCUOLA PRIMARIA FINE 1°CLASSE(come leggere la dislessia e i dsa-giacomo stella e luca grandi)
LETTURAconfonde lettere
simili graficamente
(m-n, b-d, p-q, a-e)
simili per punto e modo di articolazione, ma che si
differenziano per il tempo di inizio della vibrazione delle
corde vocali (t-d, f-v, p-b)
Inverte le lettere (introno per intorno),
ne omette e ne aggiunge
Legge una parola correttamente all’inizio della
pagina ma può leggerla in modi diversi prima di arrivare
alla fine del testo
Commette errori di anticipazione, cioè legge la prima o le prime lettere e
«tira a indovinare la parola», a volte sbagliandola
Salta le righe e/o le parole
Legge lentamente, a
volte sillabando
VELOCITA’ CORRETTEZZA
scrittura ERRORI
FONETICI(DIFFICOLTÀ NELL’ANALISI PERCETTIVA
DEL SUONO , DELLE VARIAZIONI DI INTENSITÀ E DI DURATA
(ES. OMISSIONI O AGGIUNTE DI DOPPIE E ACCENTI)
- Pala per palla- Citta per città
ORTOGRAFICI OMISSIONI O AGGIUNTA DI H
FUSIONI O SEPARAZIONI ILLECITE(lape per l’ape)
ERRORI DI OMOFONI NON OMOGRAFI- Quore per cuore
FONOLOGICI (TABELLA)
Può avere un tratto grafico poco leggibile,
con maggiori difficolta’ nel corsivo
Commette errori di copiatura
Utilizza in modo non armonico lo spazio sul
foglio
Fonte:
POTENZIAMENTO/ABILITAZIONE ABILITA’ LETTO-SCRITTURA
TANTO EFFICACE QUANTO PIÙ TEMPESTIVO E INTENSIVO!
• A scuola, attraverso la didattica quotidiana
• In sedute gestite da specialisti sanitari, come logopedista e psicologo
• A casa, con un genitore e il monitoraggio costante di uno specialista. (Es. Software specifici)
PER POTENZIARE LE ABILITA’ DI LETTURA E SCRITTURA (“ COME LEGGERE LA DISLESSIA E I DSA”, CAP 6, GIUNTI 2011)
COMPETENZE FONOLOGICHE
segmentazione - fusione (sillabica-fonemica);riconoscimento sillabe INIZIALE, INTERMEDIA, FINALE riconoscimento suono INIZIALE, INTERMEDIO , FINALEproduzione di parole con un suono (INIZIANO O FINISCONO);elisione di sillaba o fonema iniziale di parola;ricerca/produzione di rime (conte, filastrocche);lettura, da parte dell’adulto, di racconti in rima favorendo l’anticipazione da parte del bambino;
Graduare gli stimoli per :
Lunghezza
complessità
frequenza d’uso delle parole
Educazione all’ascoltoAumentare tempi attentiviDiscriminare suoni
Avviare alla consapevolezza fonologicaRiconoscimento di rime
Opera N
è una web app gratuita per esercitarsi sulla denominazione lessicale, una capacità considerata da molti autori un predittore delle abilità di lettura.
Numero di stimoli
Avanzamento (manuale/automatico)
Velocità di esposizione (fissa, sillabe/secondo, secondi/sillaba)
Elementi a scomparsa
Dimensione immagine
Scelta degli stimoli (automatica/manuale)
Frequenza di ogni stimolo
Alla fine sarà mostrato un report con le parole indovinate e sbagliate.
• Lavoro di potenziamento della capacità di individuare gli errori all’interno dei testi da loro prodotti
- Schede di allenamento che presentano parole sbagliate da correggere
- Presento schede con parole corrette e parole sbagliate
- Consegne schede con parole scorrette all’interno di frasi, poi testi
- Al termine del percorso propongo di revisionare un testo , fornendo piccoli aiuti (puntino nella riga in cui ha sbagliato)
Attività di rinforzo
POTENZIARE LA COMPONENTE ORTOGRAFICA
Regola no modalità dichiarativa riflessione
- Tabelle della memoria che raccolgono parole per le quali l’allievo fatica a memorizzare la regola di scrittura
- Schede di rilevazione degli errori
- Schede di autovalutazione
RIFLESSIONE METACOGNITIVA
ARRICCHIMENTO LESSICALE
scrivi il maggior numero di cose che ti
vengono in mente che sono :calde,
leggere ecc
leggi in classe un racconto che contiene una parola
nuova per l’alunno per es. devoto , spiego il significato
e rafforzo il suo contesto d’uso
Attività di potenziamento
Intervento sugli errori fonologici (a partire dal secondo quadrimestre della classe prima)
AREA 1 SUONI SEMPLICI Parole con bisillabe semplici tri/plurisillabe sempliciStruttura: CVCV es. cane Trisillabiche CVCVCV es. tavolo
AREA 2 SUONI NASCOSTI Parole con dittongo /iato es. CVV piede Gruppo N + consonante es. pun-taGruppo R/L/M + consonante lar+go
AREA 3 SUONI COMPLESSIParole con gruppi consonantici Brina Crema STRano
Presentazione dei suoni difficili e intervento sugli errori ortografici (a partire dalla fine della classe prima/inizio seconda)
AREA 4 SUONI DIFFICILIParole con digrammi e trigrammi :CIA/CIO/CIUGIA/GIO/GIUCHI/CHEGHI/GHEGNGLISCI/SCECU/QU/CQU
PAROLE-STRUTTURA
FONOTATTICAFRASI BRANI
BISILLABE TRISILLABE
Gioco dell’oca con esercizi gioco che propongono a bambino compiti di lettura e di manipolazione delle parole
DECODIFICA FONOLOGICA E RICONOSCIMENTO GRAFICO
Dott.ssa Tafuni Cecilia