difesa della struttura del suolo rete scolante
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Opuscolo Condizionalità Agricola: Difesa della struttura del suolo rete scolanteTRANSCRIPT
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CONDIZIONALITÀ AGRICOLA: DIFESA DELLA STRUTTURA
DEL SUOLONorma 3.1. - Difesa della struttura
del suolo attraverso il mantenimentoin efficienza della rete di sgrondo delle
acque superficiali e l’uso adeguatodelle macchine agricole
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Progettazione ed elaborazione testo:
Sauro Petrelli
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Il mantenimento della rete scolante
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PREMESSA
TRATTI SALIENTI DELLA
CONDIZIONALITÀ
Il Regolamento CEE n. 1782/2003 ha
introdotto il concetto di “condizionalità”
quale presupposto indispensabile per accedere
agli aiuti comunitari per le aziende agricole,
PENA la riduzione o l’esclusione dal
pagamento degli aiuti diretti.
Gli aiuti comunitari legati alla condizionalità
sono quelli relativi ai premi PAC (es.
seminativi, qualità del latte e bovini maschi
…………….) ed anche i contributi erogati dal
Piano di Sviluppo Rurale (PSR) che
riguardano le misure agroambientali, oltre
l’indennità compensativa. Per ricevere gli
aiuti, il rispetto della condizionalità è
obbligatorio sull’intera azienda,
indipendentemente dal tipo di aiuto di cui si
richiede l’erogazione e in relazione alla
specifica tipologia produttiva, nonché
all’ubicazione territoriale. Il mancato rispetto
della stessa comporta l’applicazione di
sanzioni commisurate alla gravità
dell’inosservanza.
Il rispetto della condizionalità riguarda:
a) - i beneficiari di Uno o PIU’ dei seguenti
regimi di sostegno (indicati all’Allegato I del
Reg. 1782/03):
1. pagamento unico (disaccoppiato);
2. altre forme di pagamento diretto per le
superfici, per gli animali o per le produzioni:
2.1. – premio alla qualità per ettaro di
superficie per il frumento duro;
2.2. – premio per le colture proteiche;
2.3. – aiuto per il riso;
2.4. – aiuto per la frutta a guscio;
2.5. – aiuto specifico per colture energetiche;
2.6. – aiuto alla produzione di patate da
fecola;
2.7. – premio per i prodotti lattiero caseari e
pagamenti supplementari;
2.8. – aiuto alla produzione di sementi;
2.9. – aiuto supplementare per specifici tipi
di colture e di produzioni di qualità (art. 69
reg. CE n. 1782/03);
2.10. - aiuto alla produzione dell’olio di oliva;
2.11. – aiuto alla produzione di tabacco;
2.12. – aiuti per luppolo, uve secche e bachi
da seta.
b) – i beneficiari di UNA o PIU’ delle seguenti
misure del PSR (Asse 2 – cfr. art. 51 e 36 del
Reg. n. 1698/95)
1. – indennità compensative (art. 36, lett. a)
punti i-ii);
2. – Indennità Natura 2000 e Dir. 2000/60
(art. 36 lett. a), punto iii);
3. – Pagamenti agroambientali (art. 36
lett.a), punto IV);
4. – Pagamenti per il benessere degli animali
(art. 36 lett. a) punto V);
5. – Imboschimento di terreni agricoli (art.
36 lett. b) punto i);
6. – indennità forestale Natura 2000 (art. 36
lett. b, punto IV);
7. – Pagamenti silvoambientali (art. 36, lett.
b, punto V).
c) - Alcuni impegni si ritrovano come requisiti
di accesso per alcune misure di investimento
dell’Ammodernamento delle aziende agricole.
Gli impegni della condizionalità si articolano
secondo due grandi categorie:
a. - “Buone Condizioni Agronomiche ed
Ambientali (B.C.A.A.)”, successivamente
indicate con “Norme”, stabilite a livello
nazionale per garantire il raggiungimento di
quattro obiettivi prioritari fissati dall’Unione
Europea ovvero:
1. proteggere il suolo mediante misure
idonee;
2. mantenere i livelli di sostanza organica del
suolo mediante opportune pratiche;
3. proteggere la struttura del suolo mediante
misure adeguate;
Il mantenimento della rete scolante
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4. assicurare un livello minimo di
mantenimento dell’ecosistema ed evitare il
deterioramento degli habitat.
b. – “Criteri di Gestione Obbligatoria
(C.G.O.)”, ovvero disposizioni di legge,
successivamente indicate con “Atti”,
derivanti dall’applicazione nazionale di
corrispondenti disposizioni comunitarie.
I campi di condizionalità fanno riferimento a
quattro settori omogenei:
a. – ambiente;
b. – sanità pubblica, salute delle piante e
degli animali;
c. – igiene e benessere degli animali;
d. – buone condizioni agronomiche ed
ambientali.
La sottoscrizione dell’impegno del rispetto
della condizionalità avviene con la firma della
domanda volta all’ottenimento dei benefici
economici previsti in sede europea.
I principi della condizionalità consentono di
giustificare la spesa PAC agli occhi del
cittadino consumatore e di consolidare un
nuovo patto tra gli agricoltori e la società, che
condiziona il sostegno pubblico a
comportamenti eco-compatibili nella logica
di:
Condizionalità = scambio di favori.
SISTEMA DI CONTROLLO DEL
RISPETTO DEGLI IMPEGNI
DELLA CONDIZIONALITA’
Il rispetto degli impegni della condizionalità
agricola è soggetto a un sistema di controllo
che viene sommariamente tratteggiato:
Estrazione casuale di un campione di
aziende sul totale delle domande presentate da
sottoporre ai controlli amministrativi;
Controllo oggettivo delle aziende
selezionate che avviene tramite le seguenti
fasi:
o Fase 1)
1.1) – Telerilevamento e interpretazione foto
aeree e immagini satellitari;
1.2) – Se l’interpretazione é dubbia o negative
– visita in azienda.
o Fase 2)
2.1)– Controllo aziendale a completamento
della “Fase 1” e in contraddittorio con il
produttore. Durante questa fase vengono redatte
le “check list” di verifica ed il verbale di
controllo;
2.2)– se l’interpretazione è dubbia o negativa –
visita in azienda
o Fase 3)
3.1) – Acquisizione dei dati da parte di Agea,
calcolo dell’esito del controllo e della definizione
delle eventuali riduzioni di aiuto.
o Fase 4)
4.1) – In caso di violazioni riscontrate, gli
imprenditori vengono convocati per la visione
diretta dei risultati del controllo e ricevono il
verbale di notifica delle segnalazioni o livello di
riduzione, con l’eventuale indicazione degli
interventi correttivi da intraprendere.
o Fase 5) – controllo della effettiva realizzazione
degli interventi correttivi.
I controlli sono eseguiti da AGEA oppure
possono essere demandati ad uno o più
organismi specializzati come ad es. ASUR,
ARPAM, ecc.
Il mantenimento della rete scolante
3
RIDUZIONE DEGLI AIUTI
La riduzione degli aiuti, qualora applicabile,
sarà graduata in funzione della:
portata dell’infrazione determinata
tenendo conto in particolare
dell’impatto dell’infrazione stessa, che
può essere limitato all’azienda oppure
più ampia, In sostanza viene misurata
l’entità della violazione (es. superficie,
UBA ecc);
gravità dell’infrazione che dipende in
particolare dalla rilevanza delle
conseguenze dell’infrazione alla luce
degli obiettivi del requisito o della
norma in questione;
durata dell’infrazione dipendente in
particolare dal lasso di tempo nel corso
del quale ne perdura l’effetto e dalla
possibilità di eliminarne l’effetto con
mezzi ragionevoli.
Il livello di violazione è quantificabile in
basso, medio e alto, a cui corrisponde un
diverso grado di penalizzazione.
Le penalizzazioni possono subire un
ulteriore aumento se all’azienda vengono
contestate:
REITERAZIONE
L’azienda incorre nella reiterazione nel caso
in cui, per una Norma o Atto, sia riscontrata
una violazione due o più volte nei termini
temporali stabiliti dalle regole di
applicazione della condizionalità. Nella
fattispecie il livello delle sanzioni applicabili
viene moltiplicato per il fattore 3.
INTENZIONALITA’
Alle infrazioni rilevate si attribuisce
carattere di intenzionalità quando:
a. – siano state rilevate, per una
determinata Norma o Atto,
successivamente a una precedente
reiterazione, nei casi in cui l’agricoltore
abbia già ricevuto un’ammonizione ai
sensi dEll’art. 66, punto 4, terzo comma
del Reg. (CE) 796/04;
b. – gli indici di intenzionalità superino i
limiti fissati per alcune Norme ed Atti;
c. – il carattere di intenzionalità sia
riscontrato dagli Enti di controllo
Controlli di condizionalità
ASUR
REGIONE
ENTI SPECIALIZZATI
Documentale Oggettivo
Azienda Agricola
Il mantenimento della rete scolante
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specializzati nel corso dei controlli
previsti per l’osservanza dei Criteri di
Gestione Obbligatori.
Inoltre nel sistema di controllo è stata
prevista l’introduzione di una “forma di
avvertimento” modulata su tre livelli:
segnalazione, intervento correttivo e
ammonizione, in modo da favorire il
cosiddetto “ravvedimento” conseguente al
mancato rispetto agli impegni che non si
configurano come infrazione
.
DIFESA DELLA STRUTTURA DEL
SUOLO ATTRAVERSO IL
MANTENIMENTO IN EFFICIENZA
DELLA RETE DI SGRONDO
DELLE ACQUE SUPERFICIALI E
L’USO ADEGUATO DELLE
MACCHINE AGRICOLE
La presente norma fa parte di un obiettivo
più generale di condizionalità che effettua la
protezione della STRUTTURA DEL
SUOLO (Obiettivo 3) per il mantenimento
della fertilità del terreno.
Prima di entrare nel dettaglio della
descrizione degli impegni aziendali, si reputa
opportuno fornire in molto sintetico la
descrizione della struttura del terreno e la
sua importanza per la fertilità del suolo.
Il terreno agrario è un substrato molto
complesso dove sono presenti gli elementi
indicati in tab n. 1
Il mantenimento della rete scolante
5
Per esprimere una buona fertilità tutti i
componenti devono essere in equilibrio in
quanto intercorrono rapporti specifici
fondamentali per la vita e lo sviluppo delle
piante. Come indicato nella tabella n. 1 la
terra fine è composta da sabbia grossa,
sabbia fine, limo e argilla, di diverse
dimensioni e pertanto con possibilità di
disporsi nello spazio in maniera tale da dare
origine a quella che viene chiamata
“struttura del terreno”, cioè la
localizzazione spaziale e reciproca delle
particelle elementari, dovuta alla modalità
di aggregazione e intensità dei legami tra le
stesse. L’unione di più particelle porta alla
formazione di aggregati che per le loro
dimensioni vengono classificati:
Aggregati astrutturali : diametro < 0,25
mm;
Microaggregati: diametro 1 – 0,25 mm;
Aggregati ottimali (o grumi o glomeruli)
: diametro 1 – 5 mmm;
Magroaggregati: diametro 5 – 50 mm;
Aggregati zollosi: diametro 50 – 150 mm
Zolle: > a 150 mm.
Un terreno può essere caratterizzato dalla
mancanza di qualsiasi aggregato (terreno
senza struttura o astrutturato); le particelle
più piccole occupano gli spazi lasciati liberi
dalle particelle più grandi, fino ad ottenere
una struttura compatta che non consente, o
ostacola in maniera significativa, la
circolazione dell’aria e dell’acqua.
Es. di terreno teorico composto da due
particelle con minima porosità.
Un terreno così formato risulta invivibile da
parte delle piante e dagli esseri viventi.
Quando, invece le particelle sono
raggruppate in grumi o aggregati porosi,
irregolari, e soffici, con diametro variabile
come sopra indicato, si dice che il terreno è
“strutturato”
Es. di terreno strutturato
La disposizione dei grumi nello spazio
consente la formazione di grandi pori
(macropori o interstizi di dimensioni
superiori ai 10 micron (1))che favoriscono un
rapido allontanamento dell’acqua eccedente
durante i periodi piovosi, senza creare
ambienti asfittici. Tutto ciò assicura la
presenza di aria nel terreno che consente la
respirazione del sistema
radicale, la formazione
di humus, lo sviluppo di
un’adeguata flora
microbica, ecc.
All’interno dei grandi
grumi si trovano piccoli pori (micropori –
pori o interstizi di dimensioni ridotte 8 – 10
micron), capaci di trattenere l’acqua con
sufficiente energia per contrastarne
(1 ) E’ un’unità di misura della lunghezza
corrispondente a un milionesimo di metro
Il mantenimento della rete scolante
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l’evaporazione durante i periodi asciutti. La
struttura assume forme e dimensioni
diverse, la più importante delle quali è
quella “granulare” dove gli aggregati
ricordano delle sfere.
Questo tipo di struttura è tipica degli
orizzonti superficiali ed è quella che
l’agricoltore cerca di ottenere con le
lavorazioni.
La struttura del suolo influenza alcuni tra i
più importanti fattori per la crescita delle
piante:
l’aerazione, cioè la circolazione dell’aria,
legata alla porosità (2) del terreno;
la permeabilità e la conducibilità
idraulica del terreno;
la temperatura e umidità del terreno
La crescita delle radici;
l’attività biologica;
la capacità di perdita di sostanze
nutritive;
L’erosione del terreno.
La struttura del terreno è una proprietà
dinamica del suolo, infatti anche gli
aggregati più resistenti sono suscettibili alla
disgregazione. I fattori influenti sulla
stabilità della struttura possono essere
riassunti:
sostanza organica (paglie, letame):
sempre positivo;
concimazioni azotate: variabile
concentrazione salina: sempre negativa;
piante: residui, effetto aggregante radici,
diversità tra le graminacee e le radici
fittonanti;
lavorazioni: calpestamento negativo,
sminuzzamento suolo positivo, corretto
sgrondo delle acque positivo;
variazioni contenuto acqua: positivo;
pioggia battente: negativo;
(2) La porosità rappresenta il volume degli spazi vuoti del terreno sul volume totale.
elevato presenza di acqua su terreno:
negativo per rammollimento dei cementi
da parte dell’acqua di imbibizione;
inumidimento rapido del suolo: negativo
per scoppio degli aggregati;
gelo – disgelo: positivo;
gelo suoli saturi: negativo;
fauna: positivo;
ammendanti artificiali: positivo.
La riforma della P.A.C. e l’introduzione dei
principi della condizionalità hanno posto
l’attenzione sulla difesa della struttura del
terreno, quale elemento fondamentale
fondante del mantenimento della sua
fertilità e della difesa dell’ambiente. Tra i
vari aspetti è stata focalizzata l’attenzione
sull’efficienza della rete di sgrondo delle
acque superficiali e l’uso adeguato delle
macchine agricole.
Scopi della Norma
a) - mantenimento in efficienza della
rete di sgrondo delle acque
superficiali e , ove presente, la
baulatura;
b) – eseguire le lavorazioni del terreno
in condizioni di umidità appropriate
(stato di “tempera”) e con modalità
d’uso delle macchine tale da evitare
il deterioramento della struttura del
suolo.
MANTENIMENTO IN EFFICIENZA
DELLA RETE DI SGRONDO PER
IL DEFLUSSO DELLE ACQUE
SUPERFICIALI E, OVE
PRESENTE, LA BAULATURA
COSA DEVE FARE L’AGRICOLTORE
provvedere a mantenere puliti fossi e
scoline (3);
(3 ) Piccolo fossato in cui si raccoglie l’acqua di
sgrondo dei campi.
Il mantenimento della rete scolante
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mantenere capezzagne, canali
collettori(4) ed altri impluvi naturali o
artificiali;
mantenere, ove presenti, le ordinarie
sistemazioni come la baulatura;
evitare fenomeni di ristagno idrico
e/o asfissia radicale.
Per il mantenimento in efficienza della rete
di sgrondo si intende il ricorso a pratiche
volte a garantire l’equilibrato controllo e la
preservazione della vegetazione presente nei
canali (vegetazione ripariale), che assolve un
importante ruolo di contenimento
dell’erosione e di tutela della biodiversità.
Baulatura: sagomatura superficiale del
terreno realizzata per favorire il deflusso
delle acque superficiali
(4 ) Canale che raccoglie le acque provenienti dalle scoline.
DEROGHE
Sono ammesse deroghe al mantenimento
della rete scolante nei seguenti casi:
in caso di divieto imposto da Enti di
eliminazione della vegetazione lungo
la rete di sgrondo delle acque
superficiali;
in caso di trasformazione fondiaria,
quando è concesso il ridisegno della
rete scolante, fatte salve le norme
vigenti in materia. Diventa
obbligatoria la manutenzione della
nuova rete.
In presenza di drenaggi sotterranei.
Il mantenimento della rete scolante
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COSA NON DEVE AVVENIRE
Nei terreni sottoposti agli obblighi della
presente Norma non devono essere
presenti ristagni di acqua e allagamenti
Qualora i fenomeni di allagamento e
ristagni siano presenti e l’azienda abbia
realizzato gli interventi di manutenzione
in efficienza della rete scolante delle
acque superficiali, l’impegno di
condizionalità si ritiene rispettato e
l’azienda non va incontro a nessun tipo
di penalità.
ESEGUIRE LE LAVORAZIONI
DEL TERRENO IN
CONDIZIONI DI UMIDITÀ
APPROPRIATE (STATO DI
“TEMPERA”) E CON
MODALITÀ D’USO DELLE
MACCHINE TALI DA EVITARE
IL DETERIORAMENTO DELLA
STRUTTURA DEL SUOLO
Nella difesa della struttura del terreno
hanno notevole importanza i periodi di
esecuzione delle operazioni colturali e i
tipi di macchine utilizzate. Primo
aspetto da considerare è il transito delle
macchine sul terreno che deve avvenire
in periodi che limitano il più possibile il
compattamento del suolo. Occorre poi
evitare le manipolazioni violente del
terreno con impastamento o
polverizzazione dello stesso da parte
degli organi delle macchine.
E’ importante lavorare il terreno in
condizioni di “tempera”, cioè quando il
terreno ha il giusto grado di umidità: né
troppo bagnato, né troppo asciutto.
Lavorare il terreno con umidità troppo
bassa significa:
o formazione di polvere;
o sbriciolamento eccessivo;
o usura degli attrezzi;
o alto consumo energetico.
Lavorare con umidità troppo elevata
significa:
o dover superare le forze di adesione
del terreno agli organi lavoranti degli
attrezzi;
o formazione di masse compatte che
richiedono successivamente notevoli
sforzi per la loro disgregazione.
ELEMENTI DI VERIFICA
DELL’APPLICAZIONE DELLA
NORMA IN SEDE AZIENDALE:
a. efficienza delle scoline (presenza di
ostruzioni dovute a vegetazione o terra)
b. manutenzione dei canali collettori
c. presenza di fenomeni di ristagno idrico e/o
asfissia radicale
d. eventuale drenaggio sotterraneo;
e. verifica della presenza di disposizioni di
cui alle direttive Uccelli e Habitat, che
prevedono periodi di divieto di eliminazione
della vegetazione spontanea in
corrispondenza di scoline o canali collettori;
f. manutenzione della baulatura, ove
presente.
DETERMINAZIONE
DELL’INFRAZIONE
Si ha violazione della presente Norma
quando non sia stata eseguita la
manutenzione prevista, anche in assenza di
fenomeni di ristagno idrico, oppure qualora
sul terreno siano presenti segni di un uso
Il mantenimento della rete scolante
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non corretto che ha portato ad una
degradazione della struttura dello stesso.
Le infrazioni sono a carico dell’azienda
anche nel caso in cui le operazioni di
lavorazione e manutenzione della rete di
sgrondo delle acque siano state
commissionate a ditte che lavorano per
conto di terzi, fatto salvo quanto previsto
nei “casi particolari”.
PORTATA DELL’INFRAZIONE
Calcolata in relazione all’estensione della
superficie sulla quale siano state rilevate le
infrazioni. L’impatto dell’infrazione verrà
ritenuto tanto più esteso quanto più ampie
sono le aree d’infrazione rilevate. Sarà
inoltre valutata l’influenza delle infrazioni
al di fuori dell’ambito aziendale.
Classi di violazione:
livello basso: qualora la superficie sulla
quale viene rilevata l’infrazione sia
superiore a 0 e inferiore o uguale al 20%
della superficie soggetta a vincolo, purchè
non superiore a 3 ettari.
Livello medio: Superficie con infrazione
superiore al 20% e inferiore o uguale al 30%
della superficie soggetta a vincolo, purchè
non superiore a 5 ettari.
Livello alto: Superficie con infrazione
superiore al 30% della superficie soggetta a
vincolo, o superiore a 5 ettari, oppure siano
riscontrati effetti extra-aziendali.
Modalità di rilevazione
Le forme di controllo degli obblighi previsti
dalla Norma possono essere effettuati sia
attraverso il controllo in campo, che
attraverso fotointerpretazione di immagine
da satellite.
GRAVITA’ DELL’INFRAZIONE
Il parametro è stabilito in relazione al
numero di impegni non rispettati.
Classi di violazione:
Livello medio: per infrazioni ad uno solo
degli impegni individuati per la Norma.
Livello alto: per infrazioni ad entrambi gli
impegni individuati per la presente Norma
DURATA DELL’INFRAZIONE
L’indice di durata è:
1) – alto quando all’infrazione sia
associato il totale abbandono del
sistema di sgrondo delle acque
superficiali (scoline, canali,
baulature);
2) – negli altri casi l’incidenza
dell’indicatore di durata viene
stabilita a livello medio.
Modalità di rilevazione
Le forme di controllo degli obblighi previsti
dalla Norma possono essere effettuati sia
attraverso il controllo in campo, che
attraverso fotointerpretazione di immagine
da satellite
CASI PARTICOLARI
Nell’applicazione della seguente Norma sono
previsti i seguenti casi particolari:
Nel caso in cui i terreni dove sia
riscontrata un’infrazione dovessero
ricadere all’interno di un’area ZPS o
SIC, sarà verificata l’eventuale presenza
di disposizioni di tutela ambientale che
prevedono la salvaguardia della
vegetazione spontanea in corrispondenza
di scoline o canali collettori e rendono
pertanto impossibile la loro messa in
eficienza. In caso di effettiva presenza di
tali disposizioni, l’infrazione viene
annullata.
Non si avrà infrazione qualora sia
provata che la manutenzione del sistema
di sgrondo sia di competenza di strutture
esterne (consorzi, enti di bonifica ecc.).
Il mantenimento della rete scolante
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Quando la manutenzione affidata ad
esterni è limitata alla gestione della rete
dei canali collettori principali, l’azienda
è sottoposta a controllo con la verifica
della sola efficienza della rete aziendale
formata dalle scoline e dall’eventuale
baulatura presente.
IMPEGNI DI RIPRISTINO
In caso di totale abbandono del sistema di
sgrondo delle acque superficiali, è prescritto
il ripristino dell’efficienza in tempi fissati,
anche attraverso l’impianto di un sistema di
drenaggio sotterraneo.
REITERAZIONE
Si ha reiterazione dell’infrazione quando
l’azienda non ha eseguito l’impegno di
ripristino prescritto.
INTENZIONALITA’
L’infrazione alla Norma viene definita
intenzionale nel caso di rilievo di infrazione
relativa al corretto uso delle macchine
agricole per un’estensione superiore al 50%
del terreno o agli 8 ettari.
Il mantenimento della rete scolante
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BIBLIOGRAFIA
- Circolare Agea – Prot ACIU.2009.957 del
23/06/2009;
- Agronomia – Francesco Bonciarelli
- Manuale operativo: Condizionalità: un
nuovo rapporto tra agricoltura, ambinete e
società – Ministero Politiche Agricole e
Il mantenimento della rete scolante
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ANNOTAZIONI
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OPUSCOLO REALIZZATO NELL’AMBITO DEL PROGETTO PRESENTATOIN ATTUAZIONE DEL BANDO: REG. CE N. 320/06 DA N. 101/08 DGR 1096/08 – PIANO DI AZIONE BIETICOLO SACCARIFERO
BANDO MISURA 1.1.1. – SOTTOMISURA B) – LETTERA C)ANNO 2009 – DOMANDA N. 1730.
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