dichiarazione di sostenibilita’ · monitoraggio sono stati illustrati nel forum che si è tenuto...
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LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
TASK 4.1
DICHIARAZIONE DI SOSTENIBILITA’
CONSORZIO PER IL NUCLEO DI
INDUSTRIALIZZAZIONE DI
RIETI-CITTADUCALE
Redazione Verifica ApprovazioneFrancesco SforzaEmanuela FioriniGian Luca PorinelliCarlo Ubertini
Data di emissione 02/04/2007 Data di emissione 02/04/2007Cod. Doc.Cod. Doc.
SIAM/RF/ASI Rieti/ / / SIAM/RF/ASI Rieti/ / /
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LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
INDICE
1. INTRODUZIONE
1.1.Premessa
La presente relazione rappresenta una sintesi ragionata dei documenti prodotti nel corso delle attività del
Task 4.1 del Progetto il cui obiettivo è quello di mettere in evidenza le criticità emerse, le metodologie
operative adottate, le soluzioni individuate e gli obiettivi realisticamente perseguibili.
1.2.Obiettivi e traguardi del progetto LIFE-SIAM
Attraverso le attività previste dal progetto LIFE-SIAM il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della
Provincia di Rieti rafforza il proprio impegno teso a favorire la crescita del territorio reatino in un’ottica di
sviluppo sostenibile e nel rispetto degli obiettivi di progetto si impegna ad adottare una politica di
sostenibilità economica, ambientale e sociale da realizzarsi con il consenso e la partecipazione dei
cittadini.
Nel solco della filosofia di progetto il Consorzio, nel riconoscere il ruolo fondamentale del rispetto
dell’ambiente nello sviluppo economico, si adopera per incentivare l'utilizzo di tecnologie pulite e per
sviluppare il terziario avanzato, in un’ottica di apertura verso settori e processi innovativi. In particolare Il
Consorzio, oltre a sostenere e qualificare la propria struttura produttiva, ritiene fondamentale valorizzare i
settori turistici, ambientali e culturali, potenziare l’agricoltura biologica e l’artigianato locale ed adeguare
la propria rete di infrastrutture allo sviluppo economico sostenibile del territorio. Al riguardo è interessata
a far sì che la formazione, scolastica e non, supporti questi obiettivi e pertanto sia mirata a tale scopo.
Sempre nel rispetto degli obiettivi di Progetto il Consorzio si impegna a adeguare la propria
programmazione alla tutela dell’ambiente, in un’ottica di utilizzo sostenibile delle risorse non rinnovabili,
di tutela del patrimonio naturale e storico, di riduzione dell’inquinamento, di aumento della vivibilità e del
numero di spazi a misura d’uomo. In particolare intende adoperarsi per favorire la ricerca di sistemi di
trasporto più ecologici e per concorrere al riequilibrio della rete nazionale di infrastrutture.
Il Consorzio riconosce infine l’importanza dello sviluppo delle conoscenze ambientali e scientifiche al fine
di creare una cultura ambientale diffusa e di educare le persone al rispetto dell’ambiente ed allo sviluppo
sostenibile; a tal fine si impegna a dar vita a momenti formativi e informativi sui temi ambientali e si pone
come voce attiva nel dibattito internazionale per aumentare la sicurezza rispetto ai rischi industriali e per
frenare il degrado ambientale ed i problemi ad esso collegati.
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1.3.Fasi del Progetto
Raccolta e validazione dei dati
A partire dal febbraio 2006 il gruppo di lavoro ha provveduto ad individuare le fonti da cui reperire dati
immediatamente disponibili riuscendo a raccogliere a terminare questa prima fase dell’attività entro la
metà del mese di aprile
In particolare il lavoro è consistito:
nella raccolta e classificazione dei dati disponibili negli archivi e negli schedari del consorzio
industriale.
nella ricerca dei dati relativi al territorio disponibili in rete.
nell’inoltrare una serie di richieste all’ARPA, coordinatrice di un progetto EQUAL sull’area
industriale di Rieti, sulla base dell’elenco dei dati di base fissati nel protocollo di raccolta dati;
in incontri con i funzionari dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia impegnato di recente
nell’adeguamento ai criteri di Agenda 21;
in incontri con l’ENEA di Frascati che ha reso disponibili alcuni dati relativi al territorio su cui
insiste l’Area Industriale.
Nonostante la disponibilità dei vari soggetti coinvolti, i tempi di risposta sono stati più lunghi di quanto
atteso e soprattutto molte delle informazioni risultavano aggregate e quindi non disponibili in forma di
dato di base. Di conseguenza, nonostante che l’attività di validazione dei dati sia stata effettuata in
parallelo con la loro raccolta, come pianificato e grazie al buon rapporto instaurato con le fonti, non è
stato possibile portare a termine l’attività di raccolta dati prima della fine del mese di maggio e a
completare la loro validazione prima della metà del mese di giugno.
Individuazione degli Indicatori utili e redazione del documento di Analisi di Sostenibilità
Il gruppo di lavoro si era dato come obiettivo quello di raccogliere dalle fonti tutti i dati disponibili che
fossero inclusi nella lista stabilita nel protocollo di raccolta dati, senza alcuna selezione basata sulla
individuazione di specifici indicatori. I ritardi legati alla fase di raccolta dati hanno comportato anche un
rallentamento nella attività di individuazione degli Indicatori Utili. La loro definitiva individuazione,
avvenuta poi in parte sulla base di un’analisi accurata delle caratteristiche dell’area industriale e la
selezione di quegli aspetti che potevano risultare di maggiore interesse rispetto alle finalità del progetto, è
stata quindi terminata molto a ridosso del lavoro di redazione del documento sulla Analisi di
Sostenibilità dell’Area, avviato nella seconda metà di giugno e di cui è stata consegnata una bozza
molto avanzata alla metà di luglio. Il documento è sottoposto a periodica attività di aggiornamento sulla
base dei dati che vengono acquisiti nel corso dell’attività di sperimentazione.
Gli altri documenti previsti dal Task 4.1
Sulla base dei risultati emersi dai documenti di Analisi di Sostenibilità e di Valutazione Contingente
di Danno (Task 4.2), si è provveduto alla stesura degli altri documenti previsti dal Task 4.1. Alla metà di
Luglio 2006 sono state consegnate bozze molto avanzate dei documenti di:
Analisi di Sostenibilità;
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Valutazione Contingente Danno;
Programma Miglioramento;
Politica di Sostenibilità.
Tali documenti, parzialmente rivisti ed aggiornati, sono stati di nuovo inviati il 22 Settembre.
I documenti di Analisi di Sostenibilità e di Valutazione Contingente di Danno sono stati illustrati e validati
senza modifiche dal Forum in data 19 Settembre.
Nel mese di Settembre si è inoltre lavorato alla redazione dei documenti:
Piano di Monitoraggio;
Descrizione del Soggetto Gestore.
I documenti relativi al Programma di Miglioramento ed alla Politica di Sostenibilità insieme al Piano di
Monitoraggio sono stati illustrati nel Forum che si è tenuto in data 12 Ottobre.
In quella sede i documenti sono stati fatto oggetto di alcune osservazioni marginali in base alle quali si sta
proceduto ad apportare alcune modifiche.
Versione aggiornata di tutta la documentazione per l’interim report è stata consegnata in data 25 Ottobre
2006 al meeting di progetto che si è svolto a Faenza.
Tutta la documentazione prodotta viene costantemente aggiornata sulla base dei dati che vengono
progressivamente raccolti nel corso dell’attività di implementazione delle iniziative previste dal piano di
miglioramento.
1.4.Dichiarazione di Sostenibilità
Nel Luglio 2006 il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti ha già sottoscritto un
documento sintetico, la Politica Ambientale, inviato all’ENEA coordinatore del progetto SIAM, nel quale
si enucleano i principi della dichiarazione di sostenibilità. Di seguito si riporta il testo del documento.
Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti ha il compito di promuovere politiche di
gestione ambientale e sostenibilità cercando di favorire, con il supporto delle Amministrazioni locali, una
pianificazione ambientale orientata all’ottimizzazione delle risorse naturali ed alla riduzione degli
inquinamenti causati sul territorio.
I principi generali e le linee di intervento su cui impostare il miglioramento degli aspetti ambientali sul
territorio, sono:
favorire la prevenzione dell’inquinamento ed il continuo miglioramento delle prestazioni ambientali
sul territorio, attraverso la promozione di comportamenti “sostenibili” e la diffusione di indicazioni
sulle migliori tecniche disponibili;
favorire l’applicazione di strumenti di monitoraggio per la conoscenza sistematica delle
caratteristiche qualitative del territorio e per la verifica dell’andamento degli indicatori di
prestazione definiti;
consentire il mantenimento della conformità normativa per gli adempimenti di pertinenza delle
aziende del distretto e degli Enti locali, contribuendo alla divulgazione delle novità legislative
ambientali di pertinenza;
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definire modelli gestionali innovativi per lo sviluppo dei sistemi di gestione ambientale presso le
realtà organizzative presenti nel territorio, al fine di incentivare l’adesione al Regolamento CE n.
761/2001 (“EMAS”);
diffondere le informazioni utili alla conoscenza degli strumenti volontari di gestione ambientale,
comprese le politiche di prodotto, per incrementare l’applicazione di tali strumenti sul territorio;
attivare e mantenere attivo un processo di comunicazione sulle tematiche ambientali con i vari
interlocutori presenti sul territorio, per diffondere la cultura ambientale ed i principi contenuti
nella presente Politica ambientale;
promuovere attività di informazione e formazione alle organizzazioni pubbliche e private del
distretto, per sviluppare le competenze professionali adeguate, utili ad una migliore gestione delle
questioni ambientali;
ricercare forme di finanziamento e strumenti di incentivazione o semplificazione burocratica che
premino le organizzazioni in linea con gli orientamenti contenuti in questa Politica ambientale;
sviluppare politiche razionali ed eco-compatibili di approvvigionamento (i cd. “acquisti verdi”);
promuovere uno sviluppo economico-sociale del territorio che permetta la realizzazione di
infrastrutture e servizi a favore dell’attività produttiva, ma che siano sostenibili per l’ambiente
locale;
promuovere lo sviluppo socio-economico relativo all’insediamento e all’affermazione di soggetti
produttivi che riflettano le vocazioni territoriali;
favorire la discussione e la partecipazione di operatori economici e sociali sulle questioni
ambientali del territorio anche attraverso il mantenimento del forum virtuale sul web del distretto;
definire delle semplificazioni a favore delle organizzazioni pubbliche e private del distretto, che
decidono di intraprendere il percorso di registrazione EMAS, al fine di incrementare il numero di
organizzazioni registrate.
Tale impegno, è finalizzato al miglioramento “ambientale” del territorio distrettuale, e coinvolge i diversi
soggetti, pubblici e privati (i cd. stakeholder), che operano sul territorio.
In particolare, per lo sviluppo del progetto di registrazione EMAS nell’Area Industriale, il Consorzio in
qualità di “ente gestore”:
esegue l’Analisi Ambientale Territoriale per individuare le pressioni esistenti sulle matrici
ambientali e far emergere le principali criticità per le quali intraprendere delle azioni di
miglioramento;
definisce un programma ambientale di miglioramento territoriale (PAT) che preveda degli obiettivi
specifici per le principali categorie di attori presenti nel distretto;
coinvolge i settori produttivi prevalenti e l’Amministrazione Pubblica nell’adozione di
comportamenti coerenti con gli impegni contenuti in questo documento e specificati nel PAT;
sviluppa un Sistema di Gestione Ambientale che definisca le modalità di gestione degli elementi
direttamente o indirettamente connessi con la tutela ambientale del territorio ed assegni le
responsabilità per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento;
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avvia attività di comunicazione e sensibilizzazione collettiva di carattere ambientale nonché di
formazione specifica per gli operatori soprattutto per quanto riguarda gli adempimenti normativi
di tipo ambientale;
definisce e divulgare le agevolazioni e/o semplificazioni a favore delle organizzazioni del distretto,
per favorire l’adesione delle organizzazioni agli strumenti volontari di gestione ambientale (in
particolare la registrazione EMAS).
Data, 12 Luglio 2006
Il Referente Istituzionale
2. ENTE GESTORE E PARTI INTERESSATE
2.1. Soggetto Gestore ed Accordo Territoriale
2.1.1.Il Soggetto Gestore
Il Consorzio di Rieti è stato istituito con il D.P.R. 1383 del 27 settembre 1965, per effetto della
legge n.° 634 del 29.7.57. Nato anche per contrastare lo spopolamento della provincia di Rieti,
ha ricercato e favorito l'industrializzazione per sopperire ai limiti dell'economia agricola e silvo-
pastorale prevalente nel territorio in quel tempo. Nel tempo, l’Ente, si è trasformato (anche a
seguito della emanazione della legge regionale n. 13/97 sui Consorzi Industriali citata in
precedenza) per soddisfare le nuove esigenze delle piccole e medie imprese insediate
nell'agglomerato, che hanno necessità sia di servizi sempre più qualificati e capillari, che,
soprattutto, di una concreta azione di supporto per la promozione dello sviluppo dell'intera
area reatina.
Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Reatino risponde ottimamente alle prerogative giuridico
strutturali del Soggetto Gestore disegnate in fase di elaborazione del modello (Task 3), presentando, sotto
il profilo amministrativo-gestionale, in termini di politica di sostenibilità, sia a livello di condizioni che di
precondizioni, ampi spazi di copertura in direzione degli ideali obiettivi da perseguire.
2.1.2.I ruoli attuali del Soggetto Gestore
Il Consorzio, nel rispetto del requisito di dinamicità che prevede l’apporto di soggetti terzi ha inserito, o
sta per inserire, nel proprio campo di azione, la fornitura di servizi quali:
• assistenza tecnica in tema di rispondenza alle norme ambientali e di certificazione
• formazione
• individuazione di tecnologie innovative
• promozione del territorio
• certificazione diretta dell’organizzazione o dell’area
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Come stabilito nel Task 3, l’Area Industriale Sostenibile (AIS) tende ad incorporare non solo il principio di
precauzione e prevenzione dell’inquinamento ma anche il principio dello sviluppo sostenibile inteso come
integrazione dello sviluppo economico, sociale ed ambientale. Onde poter rispettare tali principi è
necessario agire non solo sulle specifiche dotazioni ambientali delle imprese che fanno parte dell’Area
Industriale Sostenibile, ma anche organizzare il sito produttivo al fine di agevolare, sia tecnicamente che
economicamente, le singole imprese stesse a realizzare i loro obiettivi di gestione integrata e di sviluppo
sostenibile.
Il Consorzio assolve a tale requisito avendo la responsabilità diretta sia della gestione dell’area nel suo
complesso sia della gestione delle infrastrutture e dei servizi comuni presenti assicurandogli sufficiente
flessibilità gestionale e riconoscibilità legale ed una propria struttura organizzativa che gli permette di
garantire il finanziamento e la realizzazione delle azioni previste, contenendo il più possibile eventuali
sovracosti per le aziende insediate. Il Consorzio è il titolare unico delle autorizzazioni per le infrastrutture
ed i servizi comuni dell’AI, esonerando le singole aziende dall’acquisizione delle relative autorizzazioni per
il loro utilizzo; tuttavia, le imprese associate hanno la facoltà di acquisire ulteriori autorizzazioni non in
possesso del gestore.
Per ciò che riguarda la gestione delle acque l’Ente gestore dell’area industriale attinge acqua da pozzi di
sua proprietà, gestisce l’attività erogante attraverso la rete idrica, l’attività della rete fognaria e,
principalmente, l’attività di depurazione, attraverso un grande impianto di sua proprietà per il cui utilizzo il
Comune di Rieti versa un contributo annuale.
In merito alla gestione dei rifiuti l’unico impianto di smaltimento attualmente presente all’interno
dell’area industriale è rappresentato dall’impianto di depurazione consortile di Campo Reatino.
Per ciò che attiene all’energia, il solo ruolo gestionale del Consorzio è quello relativo alla illuminazione
pubblica, posta nell’agglomerato industriale. Il Consorzio ha allo studio la realizzazione di un impianto di
termovalorizzazione destinato alla fornitura di energia all’area industriale, favorendo così l’indipendenza
energetica dell’area attraverso produzione di energia a basso impatto ed elevata efficienza.
Di attuale competenza del Consorzio Industriale Reatino è anche il capitolo della rete viaria, con
importanti riflessi sulla gestione della mobilità e dei trasporti. La realizzazione e la gestione di strade,
fasce di rispetto stradali, piste ciclabili, marciapiedi, parcheggi e segnaletica, incidono profondamente
sulla razionalizzazione della mobilità e dei trasporti.
Altra prerogativa gestionale dell’Ente Consortile locale è rappresentata dal verde pubblico. Il verde
all’interno di aree produttive svolge un azione fondamentale sia dal punto di vista paesaggistico che da
quello meramente ecologico, andando ad orientale la propria influenza dalla regolazione del microclima,
attraverso la regimazione dei picchi termici, alla permeabilizzazione e protezione del suolo e della falda,
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dalla filtrazione e purificazione dell’aria dalle polveri e dagli inquinanti alla mitigazione dell’inquinamento
acustico, dalla creazione di un ambiente psicologicamente rilassante alla funzione ricreativa e sociale.
Sul piano sociale il Il Consorzio, in qualità di Soggetto Gestore, è impegnato prevalentemente sul fronte
della promozione dell’innovazione.
Il Consorzio considera l’Università il vero motore economico dello sviluppo, di conseguenza considera
necessario elaborare un nuovo modello di gestione, rafforzando i rapporti tra il Consorzio e quest’ultima,
al fine di realizzare progetti di collaborazione che conducano le imprese a ricercare all’interno delle facoltà
le risorse umane e conoscitive, in grado di portare una innovazione sostanziale sui prodotti, sui processi e
nell’organizzazione. Proprio per questo il consorzio ha dato il proprio contributo al neo costituito consorzio
universitario attraverso la sottoscrizione del 4% delle quote del capitale sociale.
Il Consorzio inoltre ritiene strategici i centri di ricerca e di eccellenza nel settore industriale che si
potrebbero realizzare e sviluppare all’interno del costituendo Parco Scientifico e Tecnologico dell’Alto
Lazio, sistema infrastrutturale in cui il consorzio crede molto perchè utile alla realizzazione del processo di
miglioramento qualitativo della produzione “industriale” dell’area consortile. Il consorzio partecipa con il
10% delle quote alla costituzione del Parco e la sede sarà, anch’essa, localizzata nel contesto del centro
servizi consortile. Il Consorzio, in rapporto a ciò, adibisce, strutturalmente, cospicui spazi dove individuare
il centro dell’innovazione tecnologica, ed è quindi particolarmente impegnato a rilanciare l’intera area
come sistema infrastrutturale.
Altra attività che vede impegnato il Consorzio è quella relativa all’attivazione delle risorse finanziarie in
termini di attrazione di nuovi finanziamenti ed investimenti, prevalentemente collegati a progettualità
inerenti ad innovazione tecnologica.
Infine, elemento di grande eccellenza, che caratterizza l’azione del Consorzio per l’argomento in
questione, è l’esistenza di un bilancio sociale, è stato avviato inoltre il processo di certificazione Uni En
ISO 9001:2000, al fine di dotare tale Ente di un sistema di gestione che risponda ad un alto livello
qualitativo.
Sul piano di coordinamento delle imprese gravitanti nell’area, c’è l’esigenza di favorire, nei singoli luoghi
di lavoro, un miglioramento complessivo della qualità della vita, che, sul piano sociale, trova la sua
affermazione principalmente nel rispetto e nell’esaltazione dei diritti dei lavoratori.
Il Consorzio si impegna infine ad ottenere la certificazione OHSAS (certificazione di un Sistema di Gestione
per la Sicurezza e la Salute sui luoghi di lavoro), SA8000 (standard internazionale che elenca i requisiti
per un comportamento eticamente corretto delle imprese e della filiera di produzione dei lavoratori) e
EMAS (strumento di politica ambientale ed industriale a carattere volontario volto a promuovere i
miglioramenti dell’efficienza ambientale delle attività industriali) in conformità ai criteri sopra enunciati.
2.1.3.Il coinvolgimento degli attori locali
I naturali interlocutori del Consorzio sono gli enti locali, nei confronti dei quali il Consorzio si
pone come il maggior partner per la pianificazione e la realizzazione delle infrastrutture,
materiali e non, indispensabili per una crescita sostenibile. Oltre agli interlocutori istituzionali,
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quali la Provincia, i Comuni coinvolti e la Regione Lazio, gli interventi sono armonizzati con le
maggiori strutture economiche presenti nel territorio: la Confindustria locale, la Federlazio, la
Camera di Commercio di Rieti, banche, enti diversi ed ogni altro attore dello sviluppo
economico territoriale. I suddetti enti, ad esclusione della Regione Lazio, sono infatti soci del
consorzio e, ad essi, si aggiungono spesso i comuni che fanno parte del territorio consortile.
Per adempiere al meglio la sua funzione, il Consorzio, è dotato per legge, di alcune sovranità
nelle aree di propria competenza, in queste esso genera un piano regolatore, emette decreti di
esproprio, gestisce opere pubbliche generalmente spettanti, nelle aree in cui non sono
formalmente costituiti Consorzi, ai comuni (pulizia strade, verde pubblico, segnaletica stradale,
ecc.).
2.1.4.L’Accordo Territoriale
Le attività del progetto LIFE-SIAM hanno costituito l’opportunità di intensificare i legami tra i vari membri
costitutivi del Consorzio in ambiti nuovi legati ai temi della sostenibilità sociale ed ambientale. Il tavolo di
lavoro di progetto è stato inoltre l’occasione per aprire ad altri soggetti sia con compiti di rappresentanza
sociale quali sindacati e associazioni dei consumatori, sia portatori di competenze tecniche (ARPA) come
richiesto dalle necessità operative di progetto che necessitavano di forte molteplicità di fonti da cui
acquisire dati a supporto dei documenti di analisi che era necessario predisporre.
Si è costituito quindi il Comitato Locale i cui obiettivi e modalità operative di attuazione delle azioni
previste dal progetto sono state fissate attraverso la sigla di un protocollo l’Accordo Territoriale
(allegato) da parte dei vari soggetti coinvolti.
L’accordo è risultato uno strumento necessario dal momento che la sperimentazione del Modello SIAM, è
fortemente condizionata dal grado di condivisione esistente fra attori istituzionali e soggetti privati.
L’accordo stabilisce che il Comitato Locale è organo consultivo con poteri propositivi e compiti di supporto
al Soggetto Gestore per la sperimentazione del Modello di Area Industriale sull’area industriale di Rieti,
inoltre i componenti il Comitato Locale dovranno garantire il contributo tecnico e politico per favorire il
conseguimento degli obiettivi previsti dal Progetto SIAM per l’area produttiva ed in particolare per la
sperimentazione dei Modelli di integrazione dei diversi strumenti di politica ambientale.
2.1.5.L’Agenzia per la Sostenibilità Industriale
Il Consorzio intende proseguire con decisione al completamento delle attività previste dal progetto
lavorando, compatibilmente con le risorse a disposizione, al definitivo adeguamento della struttura
organizzativa del Consorzio ai criteri che caratterizzano il soggetto gestore di una AIS. Sulla base di tale
esigenza e in base alle criticità emerse dalle analisi di sostenibilità e dalla valutazione contingente di
danno, il Consorzio si doterà, in accordo e con il contributo dei soggetti partecipanti al FORUM, di
un’Agenzia per la Sostenibilità Industriale (documento allegato) con il compito di:
Implementare le infrastrutture necessarie alla trasformazione dell’Area Industriale di Rieti-
Cittaducale in AIS così come descritto dal Programma di Miglioramento;
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Fornire supporto consulenziale alle imprese del Consorzio finalizzata alla loro riqualificazione in
termini di sostenibilità (attività di certificazione, presentazione di progetti di ricerca, ….).
Il comitato tecnico di progetto ha quindi deciso di avviare la progettazione dell’Agenzia per la Sostenibilità
Industriale a supporto ed integrazione delle attività già svolte dal Consorzio che abbia come scopo il
soddisfacimento dei due bisogni sopra enucleati.
L’Agenzia per la Sostenibilità Industriale si caratterizza per essere una rete di enti, alcuni dei quali già
fanno parte del Consorzio, che mettono a sistema i propri servizi ed il proprio patrimonio di conoscenze
per la promozione dei criteri di sostenibilità dello sviluppo dell’area industriale.
2.2.Gestione partecipata
2.2.1.Istituzione e obiettivi del Forum Territoriale
Attraverso la prima convocazione si è provveduto ad istituire il Forum Territoriale di progetto. Il Forum
territoriale del Consorzio Industriale dell’area di Rieti previsto nell’ambito delle attività del progetto LIFE-
SIAM e finalizzato alla validazione della documentazione prodotta nell’ambito delle attività previste dal
Task 4.1, ha svolto il suo primo incontro il giorno 31 Gennaio 2006, a seguito della convocazione
effettuata dal Soggetto Gestore di tutti gli enti potenzialmente interessati a partecipare al progetto
presenti sul territorio e individuati quali portatori di interesse, in ottemperanza a quanto stabilito dal
Comitato Locale in data 18 Gennaio 2006.
La composizione del Forum e del Comitato Locale è risultata costituita dai medesimi soggetti, questo ha
comportato la progressiva trasformazione del Comitato Locale in una sorta di gruppo di lavoro sulle
attività di progetto a cui hanno partecipato i funzionari dei vari organismi partecipanti i quali hanno
contribuito, ciascuno per i propri ambiti di competenza, alla raccolta dati per l’Analisi di Sostenibilità, alla
somministrazione dei questionari per la Valutazione Contingente di Danno. Il Forum invece è divenuto da
subito il luogo nel quale, ad un livello più alto, si sono stabilite le linee strategiche e d’indirizzo del
progetto oltre ad effettuare le previste validazioni della documentazione prodotta.
2.2.2.Attività del Forum
Nella riunione del 31 Gennaio, che si è tenuta nella sala riunioni dell’ASI di Rieti, si è provveduto a
presentare il progetto ed a descrivere le attività previste delineando il ruolo del Forum all’interno del
Progetto quale tramite con gli stakeholders del territorio su cui insiste l’Area Industriale e le modalità di
interazione con i lavori del Comitato Locale ed il personale operativo coinvolto. Sono stati forniti tutti i
chiarimenti richiesti in merito all’attività da svolgere e delucidazioni in merito all’opportunità di identificare
il Consorzio ASI Rieti quale Soggetto Gestore per l’Area. Inoltre si è avviata la discussione in merito alla
composizione dei tavoli tematici attraverso i quali si provvederà alla validazione dei documenti di progetto
prodotti.
Una volta che il Comitato Locale ha ricevuto la versione definitiva del Protocollo di raccolta dati e la bozza
completa del questionario per la Valutazione Contingente Danno ha provveduto, in data 28 Febbraio, a
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convocare il Forum per il giorno 14 Marzo 2006. La riunione si è tenuta ancora presso la sede dell’ASI di
Rieti ed ha avuto come oggetto:
• la descrizione del Questionario di Valutazione Contingente di Danno al quale i partecipanti hanno
contribuito con suggerimenti;
• illustrazione del Protocollo raccolta dati la discussione in merito ai dati di base da raccogliere;
• la definizione di un piano dettagliato per la somministrazione e la raccolta dei questionari con il quale i
partecipanti si sono impegnati alla diffusione;
• la definizione di un calendario di incontri per la raccolta dei dati.
Con ciascuno di soggetti partecipanti abbiamo avuto contatti diretti durante le attività di raccolta dati e di
distribuzione dei questionari ottenendo una fattiva collaborazione ed una cortese attenzione alle esigenze
del Progetto. Altri soggetti sono stati ripetutamente invitati a partecipare ed alcuni sono informati sulle
attività anche se non partecipano in prima persona.
Terminata la fase di raccolta dati e di analisi dei questionari e la conseguente redazione della versione
definitiva dei documenti di Analisi Territoriale Iniziale, della Valutazione Contingente Danno, del Piano di
Miglioramento e del Piano di Monitoraggio da parte del gruppo di lavoro, il Forum è stato convocato per
due riunioni nel corso delle quali si è provveduto alla presentazione dei documenti ed alla loro
approvazione (19 settembre e 12 ottobre).
Il Forum sarà di nuovo convocato intorno alla metà del mese di Aprile 2007 quando tutti avranno avuto
modo di analizzare il documento programmatico per la costituzione dell’Agenzia di Sostenibilità
Ambientale e presentare quindi suggerimenti e controproposte. In quella sede si procederà anche alla
validazione del documento di Dichiarazione di Sostenibilità.
2.2.3.I partecipanti al Forum
Attualmente sono attivi all’interno del Forum i seguenti soggetti:
• ASI Rieti
• FederLazio
• CGIL
• CISL
• Adiconsum
• Provincia di Rieti
• Comune di Rieti
• ARPA
• Università degli Studi “La Sapienza” (Facoltà di Ingegneria distaccata a Rieti)
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3. ANALISI DI SOSTENIBILITA’
3.1. Sistema Locale del Lavoro (SLL)
In relazione all’inquadramento territoriale, il Sistema Locale del Lavoro cui si fa riferimento nel presente
documento è quello corrispondente al numero 347, secondo la definizione data da Istat a seguito del
Censimento 2001. Fanno parte di questo complesso 44 comuni del reatino, riportati in tabella:
I 44 Comuni del Sistema Locale del Lavoro di Rieti:
Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgo Velino, Cantalice,
Casaprota, Castel di Tora, Castel Sant'Angelo, Cittaducale, Cittareale, Colle di Tora, Colli sul Velino,
Concerviano, Contigliano, Fiamignano, Frasso Sabino, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabino,
Marcetelli, Micigliano, Monteleone Sabino, Montenero Sabino, Monte San Giovanni in Sabina, Morro
Reatino, Orvinio, Paganico Sabino, Petrella Salto, Poggio Bustone, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Poggio
San Lorenzo, Posta, Pozzaglia Sabina, Rieti, Rivodutri, Rocca Sinibalda, Scandriglia, Torricella in Sabina,
Varco Sabino.
Il contesto territoriale si estende complessivamente su una superficie pari a 1967,46 km2 (circa il 72%
dell’intera superficie occupata dal territorio provinciale) di cui appena 54,53 km2 costituiscono le aree
urbane.
Il territorio, facente parte dell’Appennino Centrale, risulta prevalentemente montuoso per l’80% mentre il
restante 20% è classificato collina interna.
Notevole è la presenza idrica in tutta la provincia. Oltre alle sorgenti del Peschiera, serbatoio di acqua per
la città di Roma, sono presenti altri fiumi, tra i quali i più rilevanti sono il Salto, il Velino ed il Tronto,
nonché si registra in tutto il territorio anche la presenza di undici laghi.
Nel 2003 il numero degli abitanti era di poco inferiore alle 100.000 unità (99.378), per poi attestarsi al
valore pari a 100.026 nel 2004. La distribuzione della popolazione nel 2003 è indicata da un valore di
densità abitativa pari a 50,51 abitanti per km2, valore rimasto pressoché invariato nel 2004. Il baricentro
demografico risulta essere la città di Rieti in cui si registrano i valori massimi di densità, che vanno via via
attenuandosi al crescere della distanza dal capoluogo di provincia. Rieti si presenta come la provincia tra
le meno popolate del Paese e quella con il minor numero di residenti dell'Italia Centrale. A ciò si aggiunga
anche un livello di densità abitativa molto basso (55,87 abitanti per chilometro quadrato), dovuto
probabilmente alla conformazione territoriale in gran parte montuosa.
La città di Rieti, capoluogo della provincia, è situata al centro della Valle Reatina. Al suo interno è situato il
punto comunemente considerato il “Centro d’Italia”.
Il territorio conserva un fascino particolare, caratterizzato sia da paesaggi montani e collinari sia da
rilevanti monumenti, quali ad esempio santuari, borghi e castelli; come altre province della regione, il
territorio reatino risulta inoltre caratterizzato da ulteriori aspetti, anche sotto il profilo economico, quali
quello gastronomico e artigianale.
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3.2. Area Industriale
3.2.1.Inquadramento del sito produttivo
Il sito produttivo in esame è insediato a cavallo dei comuni di Rieti e di Cittàducale e costituisce il primo
insediamento consortile del territorio reatino. Copre una superficie pari a 539 ettari di territorio, di cui 432
ha effettivamente occupati. Il sito è ubicato a circa 5 km da Rieti centro e circa 3 km da Cittaducale
centro. In tale realtà industriale trovano impiego circa il 50% degli addetti dell’intera provincia, con oltre il
60% del totale provinciale degli addetti dell’industria. L’area risulta specializzata nei settori
dell’elettronica, telecomunicazioni, informatica, ed in generale nelle attività connesse con la cosiddetta net
economy.
A livello provinciale, la provincia di Rieti si configura con uno scarso livello di insediamento delle attività
imprenditoriali. Rapportando le 12.677 imprese registrate negli archivi della locale Camera di Commercio
alla popolazione residente, si ottiene un valore della densità imprenditoriale pari a 8,6 imprese ogni 100
abitanti, dato che rappresenta il limite minimo dell’Italia Centrale.
Il tessuto imprenditoriale della provincia è caratterizzato da una forte componente dell’agricoltura, settore
in cui operano 4.118 imprese e che incide per il 32,7% del totale, nonché del commercio (23,3% del
totale, con circa 3.000 imprese) e delle costruzioni (16,3% del totale, con circa 2.000 imprese). La
provincia si connota inoltre per essere la nona maggiore realtà in campo nazionale in quanto ad incidenza
dei prodotti forestali. Si tratta per lo più di microimprese. Con riferimento alla disamina dei singoli settori
produttivi, lo scenario del settore agricolo risulta caratterizzato da un grado congiunturale non
particolarmente favorevole, in particolar modo a causa dei problemi legati all’apprezzamento dell’euro nei
confronti del dollaro e dei vincoli stringenti posti dalle politiche agricole, con ricadute negative in termini di
redditività ed occupazione.
Il settore agricolo della provincia di Rieti risente delle difficoltà a livello nazionale; sotto il profilo
strutturale emergono significativi cambiamenti: le imprese agricole hanno registrato nell’ultimo triennio
un incremento pari a circa il 10%; sotto altro verso, le variazioni annuali denotano una crescita rallentata
delle aziende del comparto, rappresentate per la maggior parte da ditte individuali (circa il 95%), con
registrazione peraltro di una consistente contrazione delle percentuali di occupazione (contrazione del 4%
nel 2004 rispetto al 2003).
La produzione zootecnica, di gran lunga la principale caratteristica dell’agricoltura sabina, fa invece
registrare una performance interessante nel Centro Italia. Il settore industriale risulta trainato in
particolar modo dai mercati esteri, in termini di vendite e fatturato realizzati, nonostante le aziende
mettano in commercio i propri prodotti prevalentemente a livello locale e regionale. Nel 2004 si registrano
saldi positivi con riguardo anche al livello occupazione.
In controtendenza rispetto al trend nazionale, la congiuntura reatina nel comparto manifatturiero (in
particolar modo metalmeccanico ed edile) ha visto crescere nell’ultimo triennio la produzione e, di
conseguenza, il fatturato. La congiuntura favorevole che interessa il comparto manifatturiero coinvolge
anche il mercato del lavoro con una sostanziale invarianza dell’occupazione.
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Il settore dei servizi, offerti in principal modo da imprese di piccole dimensioni, costituisce il settore
trainante della ricchezza della provincia reatina, manifestando uno sviluppo tendenziale costante negli
ultimi anni – che pone la provincia al secondo posto dietro Roma a livello regionale – sotto il profilo dei
comparti del commercio e del terziario avanzato (in particolar modo i servizi hi-tech).
In ultimo il turismo, pur rappresentando una reale opportunità di sviluppo a causa della presenza di
numerose attrattive naturalistiche ed artistiche, evidenzia un andamento non favorevole, e questo
nonostante la recente politica di valorizzazione delle risorse turistiche ed ambientali del territorio
effettuata a livello provinciale.
3.2.2.Infrastrutture dell’Area Industriale
A proposito di dotazioni stradali, l'agglomerato è attraversato dalla SS4 Salaria ed è costeggiato dalla
SS4bis per il Monte Terminillo. Per la viabilità interna è stata realizzata la variante alla SS4bis, che
costituisce l'asse attrezzato dell'agglomerato e l'intera viabilità di servizio. Sono attualmente in
programma opere stradali per la zona di espansione dell'agglomerato (15 ha ca). A proposito di
accessibilità dell’area, l’area industriale dista circa 153 km dal porto di Civitavecchia, 110 km
dall’aeroporto di Roma Ciampino, 45 km dall’autostrada A1 Roma – Milano (casello di Fiano Romano), 47
km dall’autostrada A24 Roma – L’Aquila, 5 km dalla stazione ferroviaria di Rieti e 75 km dal Centro
Intermodale Ferroviario.
L’approvvigionamento di energia elettrica è garantito dal collegamento ad una linea di 150 kV che
attraversa l’area, mentre la distribuzione interna avviene quasi interamente attraverso cavi interrati. Il
gas metano viene fornito da una deviazione del metanodotto SNAM Vasto-Roma, gestito dalla Enel Gas.
La rete si sviluppa lungo la viabilità del consorzio a servizio di tutte le aree a lotti industriali.
L'approvvigionamento idrico è garantito, con grande disponibilità, da due pozzi della portata di 100 l/sec
che pescano a 120 m di profondità nel calcare e da un serbatoio di accumulo di 5.000 m3, che alimentano
la rete di distribuzione interna che si sviluppa lungo la viabilità consortile, fornendo acqua sia potabile che
per uso industriale. Parallelamente alla rete di distribuzione interna è stata realizzata la rete antincendio. I
prezzi variano in funzione del consumo: per un minimo di circa 60 m3 bimensili 0,28 €/ m3 , una volta e
mezzo il minimo 0,33 €/ m3 , oltre 0,45 €/ m3 . E’ prevista una tariffa unica per uso cantiere pari a 0,32
€/ m3.
La rete fognaria consortile, con condotte divise per acque bianche e nere separate, passa lungo le fasce di
rispetto della viabilità, con scarico all’impianto di depurazione che raccoglie anche gli scarichi della città di
Rieti. Per l’aspetto della depurazione, risulta in esercizio l'impianto di depurazione di proprietà del
Consorzio per l'uso del quale il Comune di Rieti versa un contributo annuale. I costi variano in base al tipo
e alla quantità degli scarichi. E' possibile scaricare in deroga ed è in vigore una tabella che permette di
scaricare con parametri più alti. La maggior parte delle aziende non esegue trattamenti preventivi delle
acque da scaricare. Il costo medio ammonta a 0,08 €/ m3.
L’area industriale, rappresentata dal Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Rieti, oltre ad
erogare servizi di acquedotto, fognatura e depurazione delle acque reflue dei processi produttivi, offre una
struttura polivalente, realizzata all’interno dell’Area industriale di Rieti – Cittaducale. Questa struttura
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occupa complessivamente circa 6500 m2 di superficie ed accoglie nel proprio complesso un istituto
professionale, con 6 aule attrezzate, e un Centro orientamento. Inoltre offre come servizi una sala
convegni con 500 posti, più altre sale. Si tratta di una superficie di circa 7000 m2 di spazio per esposizioni
e fiere e 6000 per l'innovazione tecnologica, attualmente occupati da un liceo classico e da un istituto
pedagogico. Alcuni padiglioni del centro servizi sono utilizzati dall'Università "La Sapienza" (corsi nel
settore ambientale e paramedico). Sono presenti nell'agglomerato due centri commerciali, un'agenzia
bancaria, un hotel e un bar.
3.2.3.Matrici ambientali dell’area industriale
Acqua
Come detto precedentemente, l’area industriale preleva la risorsa idrica da due pozzi con portata pari a
100 l/s e da un serbatoio di accumulo di capacità pari a 5000 m3 . La valutazione della qualità chimico-
fisica delle acque superficiali e sotterranee, effettuata tramite l’utilizzo dell’indice LIM, conferma la
discreta condizione dei corpi idrici siti nei territori di Rieti.
In esercizio l'impianto di depurazione di proprietà del Consorzio per l'uso del quale il Comune di Rieti
versa un contributo annuale. I costi variano in base al tipo e alla quantità degli scarichi. E' possibile
scaricare in deroga ed è in vigore una tabella che permette di scaricare con parametri più alti. La maggior
parte delle aziende non esegue trattamenti preventivi delle acque da scaricare. Costo medio: 0,08 €/m3.
L’impianto di depurazione a servizio della città di Rieti, del Nucleo Industriale e parte del comune di
Cittaducale (Frazione di S. Rufina), sito in località Campo Reatino, è costituito da un complesso di vasche
ed apparecchiature adibite al trattamento di acque con origine sia civile che industriale, nonché di acque
di prima pioggia. Il recettore finale dello scarico è il fiume Velino e lo scarico è situato in prossimità del
depuratore stesso.
Aria
L’area industriale non dispone attualmente di centraline di rilevamento fisse o mobili che consentano di
effettuare il monitoraggio della qualità dell’aria. In realtà, la tipologia di imprese insediate nell’area non
presentano criticità dal punto di vista delle emissioni in aria. Tuttavia nel territorio di riferimento, sono
state effettuate delle misure in due stazioni, ubicate una nel comune di Leonessa e un’altra nel comune di
Rieti. I valori di NO2, CO ed SO2 misurati nella provincia di Rieti soddisfano la normativa che regola i
parametri di legge. L’ozono misurato a Leonessa presenta un numero di superamenti molto più elevato
che nel comune di Rieti. In particolare il numero di superamenti (calcolati a partire dalle medie su 8 ore)
rispetto a 120 µg/m3 rimane sopra 200 dal 2000 al 2003.
Rifiuti
In merito alla gestione dei rifiuti l’unico impianto di smaltimento attualmente presente all’interno
dell’area industriale è rappresentato dall’impianto di depurazione consortile di Campo Reatino.
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Energia
Per ciò che attiene all’energia, il solo ruolo gestionale del Consorzio è quello relativo alla illuminazione
pubblica, posta nell’agglomerato industriale. Il Consorzio ha allo studio la realizzazione di un impianto di
termovalorizzazione destinato alla fornitura di energia all’area industriale, favorendo così l’indipendenza
energetica dell’area attraverso produzione di energia a basso impatto ed elevata efficienza.
Aspetti economici
L’inquadramento economico dell’area, dunque, si è articolato nella valutazione di alcuni aspetti principali:
la valorizzazione delle risorse del territorio, l’incidenza economica dell’area industriale sul territorio
reatino, l’innovazione, la capacità di attrarre risorse economiche. Gli aspetti menzionati non sono soltanto
di carattere economico, ma si possono leggere anche dal punto di vista sociale ed ambientale.
Il contesto reatino si caratterizza per la presenza di un patrimonio ambientale di elevato valore, in termini
di risorse offerte dal territorio. E’ il settore primario (zootecnia, coltivazioni legnose ed erbacee, prodotti
forestali) ad incidere maggiormente sull’economia locale. Il settore secondario, invece, non ha un peso
rilevante, in particolar modo se raffrontato con la realtà regionale e nazionale. L’area industriale in
questione ospita principalmente imprese legate all’innovazione tecnologica e alla multimedialità, a
produzioni hi-tech nell’ambito dei settori elettromeccanico, elettronico e telecomunicazioni. Nello specifico,
nel comparto di Rieti-Cittaducale attualmente sono presenti più di 240 aziende, appartenenti a diversi
settori, di cui 26 operano nella meccanica, 13 nell’elettronica, 8 nei settori alimentari, carpenteria e legno,
6 nel vetro e nella plastica, 5 nella chimica, ed è presente anche un grande centro commerciale ed un
centro per la lavorazione della carne.
Dall’analisi del tessuto industriale e dal confronto con i dati economici del contesto territoriale, emerge
chiaramente che si tratta di un’area industriale a livello tecnologico medio-alto, orientato prevalentemente
verso i mercati esteri (macchine ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche). Sono presenti un
esiguo numero di attività orientate al trattamento di materie prime grezze che il territorio offre. Si fa
riferimento sostanzialmente a materie prime quali il legno, le biomasse, l’agro-alimentare.
Nel “Bilancio Sociale 2004” si riporta che le 19 aziende con più di 30 lavoratori occupano 3.091 addetti, su
un totale di 4.300, per quanto riguarda la numerosità, invece, 64 aziende impiegano meno di 6 lavoratori,
e le altre 41 non superano i 10 addetti, quasi i due terzi delle aziende quindi sono piccolissime aziende. A
giugno 2005, l’occupazione del Consorzio era di 4.800 addetti, di cui 300 con contratti interinali o
collaborazione, e 135 in CIG.
Per valutare l’incidenza economica delle imprese e la ricchezza prodotta dall’area industriale in questione,
si ricorre al computo del Valore Aggiunto. Nell’esercizio del 2004, il Consorzio ha prodotto ricchezza, come
riportato sul documento “Bilancio Sociale 2004”. Sulla base dei dati di bilancio economico di esercizio
(anno 2004), i ricavi della produzione tipica ammontano a 4.081 migliaia di euro, i costi intermedi di
produzione a 3.226,54 migliaia di euro. Pertanto il Valore aggiunto caratteristico lordo risulta pari a
854,96 migliaia di euro, mentre quello globale lordo ammonta a 782,39 migliaia di euro. Pur in presenza
di una perdita di esercizio, il Consorzio è stato capace di remunerare i suoi stakeholder principali, ossia
impresa, personale, consulenti, finanziatori, pubblica amministrazione.
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La Regione Lazio ha conferito al Nucleo Industriale di Rieti-Cittaducale la specifica di “Sistema Produttivo
Locale - Area dell’innovazione”. Si aggiunga anche il fatto che recentemente si è costituito il Parco
Scientifico e Tecnologico dell’Alto Lazio – Società consortile per azioni, con sede a Rieti. Il processo di
industrializzazione concentrato nel nucleo Rieti - Cittaducale, pur avendo permesso, a partire dagli anni
‘80, una consistente crescita dell’economia, sta attraversando negli ultimi anni un periodo di crisi, in
particolar modo a causa dell’ingresso sul mercato mondiale di competitors stranieri. Il volano dello
sviluppo è certamente rappresentato dall’innovazione. Il Parco ha per oggetto lo sviluppo di attività di
promozione, progettazione e attuazione, connesse con i programmi e i progetti di ricerca applicata,
innovazione, trasferimento tecnologico, formazione, servizi innovativi, “spin off” ovvero scorporo di
attività di un’impresa finalizzato alla creazione di una nuova impresa ed incubazione tecnologica di
impresa, a supporto del sistema produttivo e della Pubblica Amministrazione. Il Parco si configura come
un sistema stabilmente organizzato sul territorio, collegato da una parte con Università, Istituti di
formazione secondaria superiore e Centri di ricerca e dall’altra parte con il sistema territoriale dell’impresa
e della Pubblica Amministrazione. In questa sistema Centri di Ricerca, Centri di innovazione e strutture
per la cessione di servizi avanzati si integrano con l’apparato produttivo con lo scopo di promuoverne il
processo innovativo, sia attraverso l’elevazione del livello tecnologico che attraverso la valorizzazione
delle risorse umane. Essendo la Società in costante raccordo con la Programmazione Regionale, essa
intende proseguire i suoi scopi anche adeguandosi alle linee guida sulla ricerca e sull’innovazione
tecnologica emesse dalla UE e dai Ministeri Nazionali. In sintesi, queste sono le direttrici che il nuovo
Parco tecnologico intende percorrere, per rilanciare la vocazione industriale del territorio, vocazione alle
produzioni tecnologiche.
L’appetibilità del Consorzio in termini di capacità di attrarre risorse economiche può essere valutata
considerando, ad esempio, le occasioni di finanziamento a sostegno di politiche di sviluppo locali che si
agganciano agli obiettivi e alle iniziative che l’UE propone, come i Fondi Strutturali e i Programmi di
Iniziativa Comunitaria, e alle agevolazioni connesse agli strumenti di programmazione negoziata a livello
interno (Accordi di Programma, Patti Territoriali, Contratti d’area,…).
Aspetti sociali
Il Consorzio è in grado di erogare servizi per le imprese, in termini di corsi di formazione direttamente alle
imprese, insediate e non nelle aree consortili, o in collaborazione con soggetti pubblici quali la Regione, la
Provincia, o altro ente locale o istituzione.
A proposito di formazione universitaria, è interessate focalizzare l’attenzione sul legame tra università e
imprese. Risulta presente un Polo Universitario grazie al quale, in collaborazione con l’Università degli
Studi “La Sapienza” di Roma e l’Università della Tuscia di Viterbo, sono stati attivati corsi di laurea in
medicina e chirurgia, in ingegneria, in scienze matematiche fisiche e naturali nonché in tecniche forestali.
Il Polo Universitario ha inoltre provveduto all’attivazione di un Centro studi di alta qualificazione nel campo
del ciclo integrato delle acque, ai fini della valorizzazione del patrimonio idrico presente nel territorio della
provincia.
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Ad oggi, risulta ancora prematura l’interazione tra le due realtà e non si ha riscontro circa l’attuazione di
progetti di collaborazione capaci di condurre le imprese a ricercare all’interno delle facoltà universitarie le
risorse umane e conoscitive, in grado di portare un’ innovazione sostanziale sui prodotti, sui processi e
nell’organizzazione.
3.3.Valutazione della significatività degli aspetti ambientali sociali
ed economici
Alla luce della situazione emersa dall’Analisi Territoriale Iniziale, sono stati messi a punto specifici indici e
indicatori, a partire dai dati di base raccolti (laddove disponibili), atti a descrivere lo stato ambientale,
sociale ed economico dell’area in esame. Il calcolo di tali indicatori è stato utile per effettuare la
valutazione della significatività dei tre aspetti dell’area industriale. Per l’analisi e la valutazione dell’area
industriale è stato assunto come modello di riferimento il DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatto,
Risposta). Gli indicatori ambientali/socio-economici sono stati suddivisi secondo le seguenti categorie:
1. Determinanti: le attività umane
2. Pressioni: le pressioni sui vari comparti esercitati dalle attività umane
3. Stato: la qualità e lo stato dell’area oggetto d’analisi;
4. Impatto: gli effetti sull’ambiente e sulla salute umana;
5. Risposte: le politiche messe in atto per migliorare lo stato economico sociale e dell’ambiente.
Per ogni indicatore è stato indicato la tipologia (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatto, Risposta), la
valutazione (positiva, intermedia, critica, situazione da approfondire, situazione per cui non ha senso una
valutazione), il periodo di riferimento su cui è stato calcolato l’indicatore, lo stato della conoscenza
(buono, migliorabile, sufficiente).
Per quanto concerne la dimensione ambientale “acque”, risulta che nel periodo di riferimento (anno 2005)
l’area industriale beneficia di un approvvigionamento idrico garantito con grande disponibilità. L’indicatore
di stato “Portata pozzi” e l’indicatore di Pressione “Acque prelevate da corpi idrici superficiali” la
valutazione è stata positiva. Sono stati individuati altri indicatori, quali “Capacità di accumulo” e “
Percentuale di acque depurate sul totale delle acque utilizzate nell’area”. Tali indicatori non sono stati
calcolati, in quanto i dati sono stati richiesti ma al momento della redazione del presente documento non
sono ancora disponibile. Pertanto, lo stato delle conoscenze, senz’altro migliorabile, necessita di essere
ampliato e approfondito.
La dimensione ambientale – atmosfera è stata affrontata nella valutazione delle emissioni in atmosfera
proprie delle aziende insediate nell’area industriale, nella valutazione della qualità dell’aria e nella
valutazione della presenza nell’area di un sistema di monitoraggio. A livello territoriale nessuno dei
parametri rilevati nelle 2 stazioni di rilevamento fisse, site nei comuni di Rieti e di Leonessa, evidenzia
concentrazioni tali da essere considerato aspetto ambientale significativo. Questo indicatore non è stato
calcolato a livello di area industriale in quanto non si hanno a disposizione dati monitorati da centraline
fisse o mobili. Nell’area non sono presenti centraline di rilevamento della qualità dell’aria. Ciò rappresenta
per l’area una criticità che le conferisce una valutazione negativa dell’aspetto “Monitoraggio”.
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La non disponibilità di dati sulla dimensione ambientale – rifiuti non ha permesso di calcolare gli indicatori
utili alla valutazione di questo aspetto. Gli indicatori che sono stati messi a punto per valutare la
produzione dei rifiuto per settore (“Tonnellate di rifiuti per settore per anno”), i rifiuti industriali smaltiti in
discarica (“Tonnellate rifiuti smaltiti in discarica annualmente”), i rifiuti industriali smaltiti in inceneritori
(“Tonnellate rifiuti smaltiti in inceneritori annualmente”), i rifiuti industriali avviati al recupero (“Tonnellate
rifiuti industriali avviati al recupero per settore per anno”), i rifiuti industriali prodotti e recuperati
all’interno dell’area industriale (“Tonnellate rifiuti industriali prodotti e recuperati all’interno dell’area
industriale per settore per anno”). A livello di territorio di riferimento è necessario sottolineare che gli
indicatori evidenziano che non sono state individuate discariche (comprese quelle per rifiuti speciali), né
inceneritori. La valutazione positiva è limitata al recupero dei rifiuti speciali sul totale dei rifiuti speciali
prodotti.
La dimensione ambientale – suolo e sottosuolo ha preso in considerazione la presenza di siti oggetto di
bonifica nell’area industriale. L’indicatore di Pressione “Numero siti oggetto di bonifica sull’estensione
dell’area industriale”, calcolato nell’anno 2004, evidenzia che l’unico sito contaminato rintracciato nell’area
industriale è stato oggetto di bonifica.
A proposito di dimensione sociale ed economica, ad oggi non è stato possibile effettuare un’esauriente
valutazione della significatività per mancanza di dati riferiti alla sola area industriale. Questo, senza
dubbio, rappresenta un fattore critico che offre spunti di miglioramento per lo stato delle conoscenze.
4. POLITICA DI SOSTENIBILITA’
4.1.Introduzione
Nell’ambito dell’applicazione del modello di area industriale sostenibile (A.I.S.), elaborato nel rapporto
finale della TASK 3, la definizione della politica di sostenibilità, inserita nel quadro della Task 4.1 e relativa
all’area industriale Rieti-Cittaducale, si sostanzia fondamentalmente nell’individuazione di una coordinata
di merito e una di metodo. Sul piano del merito, centrale risulta la focalizzazione del prefigurato
passaggio, culturale e strutturale, dal modello di area ecologicamente attrezzata (A.E.A.) a quello di area
industriale sostenibile (A.I.S.), dove deve registrarsi la totale armonizzazione tra la dimensione sociale,
economica ed ambientale. In rapporto al metodo, logicamente e cronologicamente preliminare risulta la
necessità di determinazione di un soggetto gestore dell’area industriale sostenibile, il quale abbia una
propria struttura funzionale ed amministrativa, di rappresentanza dell’intera area industriale, di
coordinamento tra i vari soggetti insediati e tra questi ed il territorio circostante rappresentato dagli enti
amministrativi preposti, in grado, in ultima analisi, di adottare pienamente una politica di sostenibilità per
l’intera area in questione. Per ciò che riguarda questa dimensione, preliminare e metodologica, relativa
alla determinazione di un soggetto gestore dell’area in grado di svolgere la politica di sostenibilità, in
rapporto ai requisiti stabiliti dalla Task 3, per l’area industriale Rieti-Cittaducale tutto è risultato e risulta
semplificato.
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L’attuale Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Reatino infatti, risponde ottimamente alle prerogative
giuridico strutturali disegnate in fase di elaborazione del modello, presentando, sotto il profilo
amministrativo-gestionale, in termini di politica di sostenibilità, sia a livello di condizioni che di
precondizioni, ampi spazi di copertura in direzione degli ideali obiettivi da perseguire.
Alla luce di quest’ultime considerazioni, per la elaborazione delle linee politiche di sostenibilità, quali
orizzonte di intenti verso la creazione di una locale area industriale sostenibile, risulta concettualmente e
metodologicamente opportuno partire dalla descrizione e valutazione dell’attuale livello gestionale del
Consorzio Reatino.
E’ evidente, altresì, che tale documento rappresenti l’espressione generale e sintetica delle strategie di
sostenibilità, riservandosi aggiustamenti, correzioni ed aggiunte lungo il percorso attuativo assegnato a
questo capitolo.
Come suaccennato, il Consorzio locale oltre ad avere, nella sua natura giuridica consortile e nel suo
articolato impianto organigrammatico, profonda corrispondenza con il dettato della Task 3, sul piano
gestionale manifesta delle prerogative altamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità prefigurati.
Sotto il profilo dell’esigenza esplicativa, nel descrivere, valutare e programmare le linee della politica della
sostenibilità dell’area industriale in questione, si prenderanno come riferimento i principi guida descritti
nel rapporto finale della Task 3, con la sinottica tripartizione dei criteri ambientali, economici e sociali.
Tutto ciò, ovviamente, non oscura la natura multidimensionale di ogni criterio fissato, per lo più
espressione contestuale della dimensione ambientale, economica e sociale. D’altra parte, l’essenza
concettuale della sostenibilità implica sostanzialmente la totale armonizzazione delle tre dimensioni in un
tutto indistinguibile, che si cercherà di fare emergere nella parte conclusiva di questo elaborato,
attraverso chiari e definiti percorsi strategici.
La cornice dei compiti istituzionali, fissati da uno statuto, del Consorzio Industriale Reatino, è
sostanzialmente caratterizzata da una pianificazione territoriale ed economica che si traduce
fondamentalmente in realizzazione di infrastrutture, in erogazione di servizi ed in promozione delle
imprese. In tale contesto, uno degli aspetti che più interessa sotto il profilo della sostenibilità,
risiede nel fondamentale compito del Consorzio Reatino, di redigere un piano regolatore del territorio di
sua competenza, caratterizzato da circa 539 ettari in via di espansione in altri siti provinciali, in
conformità alle indicazioni del Piano Regionale di Sviluppo. Ciò, da un lato consente una armonizzazione
pianificatoria con i più ampi contesti territoriali di appartenenza, dall’altro determina una strutturale e
funzionale regolamentazione delle attività economico-sociali del territorio specifico, in direzione di una
corretta integrazione con il contesto ambientale dato.
4.2.L’aspetto ambientale
Per quanto riguarda la dimensione ambientale, l’elemento maggiormente qualificante dell’attività dell’Ente
Consortile Locale è rappresentato dalla gestione delle risorse idriche. L’Ente gestore dell’area industriale
attinge acqua da pozzi di sua proprietà, gestisce l’attività erogante attraverso la rete idrica, l’attività della
rete fognaria e, principalmente, l’attività di depurazione, attraverso un grande impianto, in rapporto al
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quale stanno partendo due progetti relativi al riciclo delle acque reflue ed a una struttura di
termovalorizzazione, circa il trattamento dei fanghi.
Il tutto è indirizzato e, progressivamente, deve continuare ad indirizzarsi verso il supremo traguardo della
razionalizzazione delle risorse, in questo caso idriche, verso la conservazione del bene ambientale, che è
contestualmente bene economico e sociale e verso la efficienza gestionale, in direzione dell’abbattimento
dei costi, come primario elemento di competitività aziendale e territoriale. Di attuale competenza del
Consorzio Industriale Reatino è anche il capitolo della rete viaria, con importanti riflessi sulla gestione
della mobilità e dei trasporti. La realizzazione e la gestione di strade, fasce di rispetto stradali, piste
ciclabili, marciapiedi, parcheggi e segnaletica, incidono profondamente sulla razionalizzazione della
mobilità e dei trasporti. Reti fluide di collegamento rapido ed efficiente, adeguata manutenzione stradale,
creazione di opportuni parcheggi, predisposizione di una razionale segnaletica, piste ciclabili e zone di
rispetto, militano a favore della convenienza economica delle aziende, della sicurezza sociale e della
riduzione dell’inquinamento nell’impatto ambientale.
Per quest’ultimo aspetto resta comunque auspicabile e perseguibile una politica di incentivazione dell’uso
del mezzo pubblico.
Altra prerogativa gestionale dell’Ente Consortile locale è rappresentata dal verde pubblico. Il verde
all’interno di aree produttive svolge un azione fondamentale sia dal punto di vista paesaggistico che da
quello meramente ecologico, andando ad orientale la propria influenza dalla regolazione del microclima,
attraverso la regimazione dei picchi termici, alla permeabilizzazione e protezione del suolo e della falda,
dalla filtrazione e purificazione dell’aria dalle polveri e dagli inquinanti alla mitigazione dell’inquinamento
acustico, dalla creazione di un ambiente psicologicamente rilassante alla funzione ricreativa e sociale.
In tale direzione, comunque, molto ancora c’è da fare e da programmare. Gli aspetti, molto importanti, su
cui c’è da intervenire, in termini di completa, nuova, strutturazione sono quelli dell’energia e dei rifiuti.
Per ciò che attiene all’energia, il solo ruolo gestionale del Consorzio è quello relativo alla illuminazione
pubblica, posta nell’agglomerato industriale. Il capitolo dell’energia, fondamento dei nuovi orizzonti
bioeconomici, rappresenta un’ enorme problematica di natura epocale, rivestendo dimensioni
internazionali, nazionali e locali.
Un’area produttiva, in particolare, sotto tutti i profili, rappresenta un idoneo, ancorché potenziale, sito per
l’avvio di politiche integrate di gestione energetica. Il tutto, attraverso le categorie dell’efficienza, della
qualità e della razionalizzazione, rappresenta l’aurea sintesi tra esigenze ambientali, economiche e sociali.
La produzione dell’energia all’interno di aree produttive a servizio delle imprese insediate, è solo una
delle opportunità. In realtà, posti gli scopi supremi suddetti, il ruolo del gestore è anche quello di favorire,
attraverso meccanismi incentivanti, nell’ambito delle singole imprese, dinamiche gestionali fondate su una
analisi dei consumi energetici e sulla definizione di strategie di intervento atte ad intercettare la
convenienza economica delle singole aziende ed il miglioramento sociale ed ambientale del territorio di
riferimento.
La strategia gestionale, in tal senso, dovrà prevedere interventi che si orientino verso la sensibilizzazione
delle imprese sul problema della gestione energetica, l’analisi dei consumi energetici, la definizione di
strategie di risparmio energetico attraverso l’uso di tecnologie a basso consumo in aree comuni,
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l’individuazione con le aziende di ambiti di risparmio energetico attraverso la revisione ed il miglioramento
dei processi produttivi, la definizione di sinergie tra diverse produzioni con uso di scarti e recupero di
calore, la valutazione circa l’adozione e l’esortazione all’uso delle fonti rinnovabili, la determinazione
dell’aumento di efficienza attraverso l’uso di nuove tecnologie, lo sviluppo di strategie di edilizia
bioclimatica.
A tal fine, rimane comunque importante favorire una politica di incentivazione, sensibilizzazione e di
stimolo nei confronti delle singole aziende affinché, consapevolmente, si indirizzino verso la certificazione
Iso e la registrazione EMAS.
In tal senso, ciò, pur rimanendo riferimento generale per il miglioramento delle prestazioni ambientali dei
soggetti produttori in ogni comparto di incidenza ecologica, rappresenta, nella sfera dell’impatto delle
emissioni atmosferiche delle attività produttive, lo strumento di migliore efficacia, al di là del dettato
legislativo.
Per quanto riguarda i rifiuti, settore anch’esso, al pari dell’energia, estraneo alle attuali attività gestionali
dell’Ente Consortile Reatino, una gestione collettiva, organizzata a livello di area produttiva, può dare
origine a vantaggi evidenti sia per gli enti pubblici che per le imprese.
Risulta evidente come, sempre in linea con le indicazioni prodotte per la gestione energetica, il soggetto
gestore debba sviluppare una politica di incentivazione, sollecitazione e sensibilizzazione verso le singole
aziende, perché promuovano comportanti virtuosi ed economicamente convenienti ed efficienti di
riduzione, razionalizzazione e riciclo, piuttosto che assumere la centralità della dinamica dello
smaltimento.
Nell’ambito di tale impostazione emerge con forza la allettante quanto ambiziosa prospettiva dell’ecologia
industriale, rappresentabile dallo scambio di rifiuti e sottoprodotti tra diverse tipologie di imprese, per
essere usati come materie prime seconde.
Il commercio di sottoprodotti, nel quadro di una filiera del riciclo dei rifiuti delle imprese, territorialmente
organizzato sia nell’ambito della stessa area produttiva, che tra contesti territoriali diversi, produce,
mirabilmente, in termini assolutamente contestuali, un vantaggio economico dei singoli attori produttivi e
l’affermazione di un sistema totalmente eco-efficiente.
Quanto allo scabroso capitolo dello smaltimento, non vanno demonizzate prospettive certe ed efficaci di
termovalorizzazione.
4.3.L’aspetto economico
Continuando a percorrere l’impianto sinottico del modello elaborato, in riferimento alla tripartizione di cui
si costituisce la sostenibilità, per quanto riguarda la dimensione economica, questa, per l’Ente Consortile,
rappresenta la principale ragione sociale, nella missione di favorire l’insediamento e la crescita dell’attività
produttiva nel territorio della Provincia di Rieti, in un ottica concertativa con gli enti pubblici e gli
organismi privati interessati.
In particolare, l’aspetto di natura economica messo in evidenza nel rapporto finale della Task 3, che più
direttamente investe il concetto di sostenibilità, è quello relativo all’attivazione delle risorse finanziarie sia
in termini di attrazione di nuovi finanziamenti ed investimenti, prevalentemente collegati a progettualità
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inerenti ad innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo, sia in termini di capacità di riciclo delle risorse
finanziarie all’interno del sistema impresa-territorio-cittadini, mediante l’acquisto di beni e servizi locali.
Su quest’ultimo punto di tornerà in occasione della descrizione delle strategie conclusive della
sostenibilità, viceversa, per ciò che riguarda l’innovazione tecnologica e la ricerca, l’attuale soggetto
gestore dell’area industriale si trova assolutamente impegnato a produrre progetti di alta qualità, in via di
piena affermazione.
Tale ente, in rapporto a ciò, oltre ad adibire, strutturalmente, cospicui spazi dove individuare il centro
dell’innovazione tecnologica, è particolarmente impegnato a rilanciare l’intera area nell’acquisizione di una
centralità nel quadro del costituendo Parco Scientifico e tecnologico dell’Alto Lazio, come sistema
infrastrutturale utile alla realizzazione del processo di miglioramento qualitativo della produzione
industriale.
In questa direzione la saldatura tra la nuova area industriale e la nascente Università Reatina
rappresenta, evidentemente, un punto assoluto d’eccellenza.
Si inserisce in tale logica il progetto, avviato dal Consorzio, relativo alla realizzazione delle rete di
cablaggio dell’area industriale, avente come obiettivo quello di ottimizzare, per quantità e qualità, le varie
trasmissioni di voci, di dati e video, di interesse produttivo, ottenendo contemporaneamente l’efficienza
gestionale complessiva, nella razionalizzazione dei costi.
4.4.L’aspetto sociale
Per ciò che riguarda, infine, la dimensione sociale, molti sono gli elementi per cui l’attuale ente gestore
dell’area industriale in questione può considerarsi, in termini di sostenibilità, altamente efficiente.
Facendo riferimento, innanzitutto, direttamente all’Ente Consortile per lo sviluppo industriale di Rieti-
Cittaducale, quale ente erogante servizi alle imprese, è stato avviato il processo di certificazione Uni En
ISO 9001:2000, al fine di dotare tale Ente di un sistema di gestione che risponda ad un alto livello
qualitativo.
Parallelamente, sul piano della formazione, l’Ente in oggetto, accreditato presso la Regione Lazio per
l’attività succitata, in base a quanto disposto anche statutariamente, eroga un reale servizio formativo
professionale alle imprese ed in particolare ai lavoratori, ai quadri intermedi e dirigenziali ed ai giovani
imprenditori.
Elemento di grande eccellenza , che caratterizza l’azione del Consorzio per l’argomento in questione, è
l’esistenza di un bilancio sociale, prodotto allo scopo di ampliare la rendicontazione dell’attività consortile
al di là del mero recinto contabile e, contestualmente, rispondere all’esigenza di trasparenza gestionale,
nella doverosa relazione tra l’Ente ed il Territorio di riferimento.
Su questa linea va prevista la possibilità di dotarsi di un bilancio sostenibile, che si basi anche sui principi
della irrinunciabile contabilità ambientale.
Evidentemente molto c’è ancora da fare, in riferimento, principalmente, all’esigenza di prefigurare per
l’Ente Consortile Reatino un adeguamento strutturale e funzionale in direzione della politica di
sostenibilità, progettando nel tempo la creazione, al proprio interno, di nuovi comparti e nuove figure
professionali, in grado di guidare il processo dello sviluppo sostenibile dell’area industriale.
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LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
Sul piano di coordinamento delle imprese gravitanti nell’area, c’è l’esigenza di favorire, nei singoli luoghi
di lavoro, un miglioramento complessivo della qualità della vita, che, sul piano sociale, trova la sua
affermazione principalmente nel rispetto e nell’esaltazione dei diritti dei lavoratori.
In ultima analisi, in ordine alle indicazioni emerse dalle linee guida dell’elaborato modello di area
industriale sostenibile, spicca il riferimento alle identità culturali, sociali, economiche ed ambientali del
territorio di riferimento, che debbono intrecciarsi con la vocazione dell’area in oggetto.
Qui si è giunti al punto che si ricollega alla parte iniziale del presente elaborato, laddove si evidenzia sia
l’intrinseca natura del concetto di sostenibilità, caratterizzata dalla piena compenetrazione tra l’aspetto
ambientale, sociale ed economico, sia la necessità, fondamentalmente dettata dalle istanze del territorio,
di delineare delle definitive ed ultimative linee strategiche, come diretta espressione di una politica della
sostenibilità, intesa nella corretta, suesposta, accezione.
4.5.Conclusioni
Il quadro complessivo del territorio provinciale reatino, dove insiste l’area industriale, presenta una
condizione di complessiva eccellenza sotto il profilo ambientale, sia in termini di abbondanza delle risorse
che in riferimento alla loro inconsistente condizione di degrado, così come si sta confermando nell’analisi
di sostenibilità, e, simmetricamente una complessiva condizione di sofferenza socio-economica.
In rapporto a quest’ultimo aspetto, il locale territorio, con l’area produttiva in oggetto, non sfugge alle
epocali distorsioni del meccanismo della globalizzazione, a sua volta guidato dai principi del
neocapitalismo “volatile”, fondato sulla logica della delocalizzazione.
A fronte di ciò, nel continuo, generale, tentativo di individuazione degli antidoti a tale realtà degenerativa,
continua progressivamente ad affermarsi la filosofia del glocalismo, come necessaria e felice sintesi tra
specificità ed identità localistiche e dinamiche globalizzanti.
All’interno di tale scenario si inserisce la pianificazione provinciale con il suo piano territoriale di
coordinamento, mirabilmente proiettato verso l’affermazione di un modello di sviluppo saldamente
ancorato all’utilizzo e alla valorizzazione delle risorse naturali locali.
Quando, allora, ripercorrendo la metodologia del percorso di sostenibilità suggerita dal modello (AIS)
elaborato, sul piano generale e trasversale si affronta il tema della pianificazione urbanistica integrata, tra
vari livelli territoriali, sul piano ambientale, si tocca il capitolo dell’utilizzo delle energie locali rinnovabili
con produzione in sito e della filiera dei rifiuti nel quadro dei principi dell’ecologia industriale, sul piano
economico si investe, oltre all’argomento dell’adozione delle nuove tecnologie verdi, la sfera della capacità
di riciclo delle risorse finanziarie all’interno del sistema locale ed in conclusione, sotto il profilo sociale si
disegna la prospettiva di sviluppo basata sulla valorizzazione di attività che corrispondano alle vocazioni
territoriali, sostanzialmente si produce un’unica ed, univoca strategia di sostenibilità, profondamente
corrispondente all’autentico significato del termine e totalmente riflettente le chiare ed urgenti necessità
del territorio locale.
Sulla scia di questo modello di sviluppo cosiddetto “autocentrato” , significativa espressione delle moderne
strategie di compenetrazione tra l’ecologia e l’economia, il Consorzio Industriale locale si sta iniziando a
muovere ed ha intenzione di costruire il futuro.
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LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
Molti e rilevanti sono i progetti, posti in cantiere, esprimenti tale strategia. Dall’utilizzo industriale
dell’acqua, a quello delle biomasse, in riferimento al quale uno studio locale ne ha individuato strumento
di autosufficienza energetica territoriale, dall’industria del solare a quella dei rifiuti, nei termini suesposti,
all’affermazione di poli di eccellenza dell’agro-alimentare, tutto descrive una prospettiva di assoluta
sostenibilità, nella profonda razionalizzazione delle risorse, ad un tempo ambientali, sociali ed
economiche, nel rilancio e consolidamento della valorizzazione ambientale territoriale e, contestualmente,
nella ripresa socio-economica del territorio, verso un orizzonte di sviluppo solido e duraturo.
L’ostacolo culturale fondamentale, che costantemente si incontra quando si cerca di inserire la categoria
dell’ambiente nella rete delle dinamiche sociali, è quello rappresentato dalla diffusa e radicata convinzione
che si tratti di qualcosa di concettualmente e materialmente antitetico allo sviluppo economico.
Se poi, come nel caso specifico, ci troviamo ad affrontare il tema della definizione di un’area industriale
sostenibile, le difficoltà espresse, come presupposto di quelle di ordine pratico-applicativo, in termini di
declinazione del modello, tendono a moltiplicarsi. Alla luce di tale profonda consapevolezza, l’intero
documento prodotto è stato caratterizzato, evidentemente, da un unico collante concettuale, in grado di
rappresentare la condizione imprescindibile per l’ottenimento dei risultati concreti. E’ possibile definire ciò
come il principio della “CONVENIENZA ECONOMICA DELL’AGIRE ECOLOGICO”. Nella parte iniziale del
documento si fa riferimento, prevalentemente, alla convenienza economica dell’area industriale, in
rapporto all’agire ecologico del soggetto gestore tendente al raggiungimento di un’appetibilità territoriale
specifica. Successivamente ci si riferisce alla convenienza economica delle singole aziende nel loro agire
ecologico, in relazione, prevalentemente, al capitolo della razionalizzazione dell’energia, sotto il profilo del
risparmio e dell’efficienza, in riferimento anche alla rinnovabilità ed alla innovazione tecnologica, ed al
capitolo della razionalizzazione dei rifiuti, in ordine alla loro filiera nel quadro dei principi della “ecologia
industriale”.
Nella fase conclusiva e sintetica, relativa alle vocazioni e specificità territoriali, si sottolinea, con
particolare forza strategica, la convenienza economica dell’intero territorio ad un complessivo agire
ecologico, come espressione di un nuovo modello di sviluppo fondato sul privilegio e l’eccellenza del
“capitale natura”, in condizione di ridisegnare, per il Consorzio Industriale reatino, un rinnovato e
fondamentale ruolo baricentrico e propulsore per l’intero ambito provinciale.
Esclusivamente sul terreno della “convenienza economica dell’agire ecologico” si possono concretizzare,
tra Consorzio Industriale, enti locali, rappresentanze di categoria ed aziende, percorsi formativi, azioni di
sensibilizzazione, meccanismi di incentivazione, processi concertativi e strategie programmatorie, al fine
di declinare, sul piano attuativo, le descritte linee di politica di sostenibilità.
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5. PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
5.1.Introduzione
A seguito della valutazione della significatività degli aspetti individuati nel Rapporto di Analisi di
Sostenibilità Territoriale del Area Industriale si è predisposta il presente Programma di Miglioramento, che
è articolato secondo l’ordine di priorità assegnata ai vari aspetti analizzati e valutati nel Rapporto di Analisi
di Sostenibilità Territoriale e dalle risultanze della Valutazione Contingente di Danno. La definizione dei
risultati da raggiungere e delle azioni necessarie al loro raggiungimento, è avvenuta mediante la
considerazione congiunta delle disponibilità di risorse umane e finanziarie dei vari enti coinvolti, nonché
tenendo in considerazione quanto già in fase di predisposizione presso ciascun ente.
Il Programma, in sintesi, definisce le azioni di miglioramento per le criticità ambientali, economiche e
sociali emerse in fase di analisi territoriale ed individua gli strumenti ed i soggetti che dovranno attivarsi
per il raggiungimento degli obiettivi da perseguire.
In particolare, nelle singole schede di intervento si riportano una serie di indicatori finalizzati a
caratterizzare le varie azioni di miglioramento da intraprendere, nonché a verificare lo stato di
avanzamento delle stesse e, quindi, il raggiungimento degli obiettivi fissati.
Gli indicatori, in particolare, sono uno strumento sintetico di informazioni che permette di rappresentare lo
stato del territorio e le principali cause di pressione sullo stesso; essi consentono di pianificare le politiche
maggiormente mirate alla realizzazione di programmi di intervento e valutare se gli interventi correttivi
eventualmente attuati abbiano prodotto effetti positivi.
Per la descrizione e la valutazione degli indicatori riportati nel presente Programma di Miglioramento si
rimanda all’allegato “Prospetto Indicatori”.
In linea con l’attuale politica ambientale perseguita dal Consorzio e compatibilmente con la disponibilità di
risorse, le azioni di miglioramento che si intendono intraprendere nel breve periodo, a partire da gennaio
2007, si concretizzano principalmente nell’istituzione di un’Agenzia Ambiente, quale strumento operativo
del Consorzio in grado di offrire servizio di assistenza ambientale alle imprese, di sensibilizzazione in
materia di ambiente e sicurezza. L’Agenzia Ambientale, altresì, si muove per la realizzazione di un’altra
azione prevista nel seguente Programma di Miglioramento, la messa a punto di una Anagrafe dei rifiuti
dell’area industriale, grazie alla quale sarà possibile tenere aggiornato un quadro sulla produzione e sulla
gestione dei rifiuti delle aziende del Consorzio.
Le prime due tabelle riassumono i dettagli della pianificazione delle azioni suddette, in cui sono stati
definiti gli obiettivi i traguardi, i soggetti responsabili e coinvolti e i relativi tempi di realizzazione. In
seguito, le restanti tabelle mostrano le azioni da avviare, non nell’immediato futuro, ma a distanze
temporali maggiori.
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5.2.Aspetti ambientali delle aziende
ASPETTI AMBIENTALI DELLE AZIENDEGenerali di miglioramento efficienza nelle aziende
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Miglioramento dei processi di informazione e formazione in ambito
ambientale
Istituzione di un Agenzia per la Sostenibilità Industriale nella sede dell’ente gestore
Definizione della struttura e dei compiti
Ente GestoreAziende
ARPA RietiCCIAA
Assessorati dell’Ambiente dei Comuni di Rieti e
CittaducaleCRF – Gemini
Parco Scientifico dell’Alto Lazio
Da definire14.01.0713.03.0711.05.07
Apertura Agenzia Ambiente e
comunicazione alle aziende
Ente GestoreAziende
ARPA RietiCCIAA
Assessorati dell’Ambiente dei Comuni di Rieti e
CittaducaleCRF – Gemini
Parco Scientifico dell’Alto Lazio
Da definire14.01.0713.06.0711.12.07
27
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5.3.Aspetti ambientali dell’area industriale
ASPETTI AMBIENTALI DELL’AREA INDUSTRIALERifiuti
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Migliorare il recupero interno e l’auto
smaltimento dei rifiuti
Realizzazione dell’anagrafe dei rifiuti Incentivazione economica per le forme di
recupero interno delle aziende e per la nascita di centri di recupero e smaltimento integrati con la specifica realtà industriale
(valorizzazione dei sottoprodotti, sviluppo di un mercato per le materie recuperate).
• Promozione di tecnologie più pulite• Promozione mercato dei materiali riciclati
- Predisposizione di un modulo di raccolta dati
-Individuazione delle imprese campione
- Somministrazione del questionario
- Costruzione di un database
- Relazione programmatica per la
gestione dei rifiuti nell’area industriale con definizione di strumenti economici per favorire la
nascita di impianti recupero e smaltimento
dei rifiuti prodotti nell’area industriale
Ente Gestore
Comune
Provincia
ARPA Rieti
CCIAA
CRF – Gemini
Industrie private
Da definire
14.01.0713.06.0711.12.07
INDICATORE AMBIENTALE Quantitativo di rifiuti prodotti e recuperati all’interno dell’area industriale (T/ anno)
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
28
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5.4. Aspetti ambientali del territorio di riferimento
ASPETTI AMBIENTALI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTOEmissioni in atmosfera
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. – scadenza)
Aumentare il numero delle
centraline di rilevamento sul
territorio cominciando con
l’installazione di centraline di
rilevamento nell’areaindustriale.
Valutare i costi unitari di acquisto, installazione e manutenzione.
Raccolta di caratteristiche tecniche, preventivi e offerte economiche.
Ente gestoreARPA Rieti Da definire
16.09.0820.10.0831.10.08
Decidere n. e tipologia delle centraline.Rapporto del CL con
approvazione dell’investimento
Ente Gestore Da definire31.10.0814.11.0821.11.08
Acquistare le apparecchiature necessarie.Acquisto prime apparecchiature Ente Gestore Da definire
21.11.0828.11.0819.12.08
Decidere tempi e luoghi di monitoraggio e di elaborazione dei dati.
Rapporto del CL sulle modalità di
monitoraggio
Ente gestoreARPA Rieti
Da definire14.01.0931.01.0913.02.09
Aumentare il numero dicontrolli con strumentazione
non fissa e con metodiche
manuali.
Decidere i punti e i parametri potenzialmente critici per l’area industriale di Rieti-Cittaducale
Report di progettazione. “Piano di Monitoraggio Ambientale dell’aria
nell’area del consorzio industriale
Ente gestoreARPA Rieti
Da definire31.10.0814.11.0821.11.08
Valutare i costi di attivazione del monitoraggioApprovazione delibera di
spesa Ente Gestore Da definire21.11.0828.11.0819.12.08
Attivazione monitoraggio Prima campagna analiticaEnte GestoreARPA Rieti Da definire
14.01.0931.01.0913.02.09
INDICATORI AMBIENTALI
N. centraline di rilevamento / Estensione territorio di riferimento
N. postazioni monitorate / Estensione territorio di riferimento
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
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Risorse idriche
Obiettivi Azioni Traguardi Soggetti RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Riduzione dei i consumi idrici
- Promuovere un uso idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine;
- Responsabilizzare e coinvolgere le aziende e i cittadini nella gestione e utilizzo efficiente
delle risorse
- Definizione ed utilizzo di strumenti di analisi,
elaborazione e previsione dei fenomeni che
condizionano la quantità delle risorse
idriche;- Definizione di un programma di riutilizzo
delle acque reflue depurate a fini non
potabili- promuovere il riciclo
delle acque di processo
- attivare una campagna educativa ed
informativa per la conservazione ed il
risparmio della risorsa idrica
• Amministrazioni Pubbliche• ATO
• Aziende Gas Acqua
• Imprese agricole
• Imprese industriali
• Centri di Educazione Ambientale
• Consorzi di Bonifica
• ARPA Rieti
Da definire14.01.0713.03.07
11.05.07
INDICATORI AMBIENTALI
Consumo idrico pro-capite
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
30
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
Rifiuti
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Completamento del sistema di
smaltimento dei rifiuti che non
possono essere riutilizzati o riciclati
garantendo l'autosufficienza su base regionale e
l'utilizzo delle migliori tecnologie
disponibili (BAT)con le seguenti priorità:
• Incenerimento con recupero energetico
(termovalorizzazione)
• Trasformazione della
componente organica
(compostaggio)• Incentivare la
raccolta differenziata
• Incentivare il recupero delle materie prime
seconde
Semplificazione procedure amministrative
Relazione programmatica per la Gestione dei Rifiuti frutto di tavolo tecnico da
istituire nell’ambito del Forum
Incentivi economici
Definizione di strumenti economici per favorire la
nascita di impianti di smaltimento con priorità
per il recupero
Campagna di sensibilizzazione sulle tematiche del recupero dei rifiuti e degli
scarti di lavorazione rivolta agli enti locali, alle imprese ed alla popolazione
Sviluppo della pianificazione
Pianificazione integrata della gestione dei rifiuti
con gli aspetti di pianificazione energetica
ed ambientale
• Amministrazioni Pubbliche
• Imprese industriali
• Aziende smaltimento e gestione rifiuti
• Centri di Educazione Ambientale
• ONG dell'ambiente e consumatori
• ARPA Rieti• CCIAA
Da definire14.01.0713.06.07
11.12.07
Da definire14.01.0713.06.07
11.12.07
Da definire14.01.0713.06.07
11.12.07
Da definire14.01.0713.06.07
11.12.07
INDICATORE AMBIENTALE
Capacità impianti di recupero suddivisa per codice CER autorizzato (T/codice CER/anno)
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
31
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Scarichi idrici
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Aumento % depurazione
Semplificazione procedure amministrative
Relazione programmatica per la Depurazione delle
acque reflue frutto di tavolo tecnico da istituire
nell’ambito del Forum
Incentivi economici
Definizione di strumenti economici per favorire la
nascita di impianti di depurazione con priorità
per i meccanismi che permettano il recupero
della risorsa idrica depurata
Sviluppo della pianificazionePianificazione integrata della depurazione delle
acque reflue con gli aspetti di pianificazione
energetica ed ambientale
• Amministrazioni Pubbliche
• Imprese industriali
• Aziende smaltimento e gestione rifiuti
• Centri di Educazione Ambientale
• ONG dell'ambiente e consumatori
• ARPA Rieti
Da definire12.01.0915.06.09
10.12.09
Da definire12.01.0915.06.09
10.12.09
Da definire12.01.0915.06.09
10.12.09
INDICATORE AMBIENTALE
% di Comuni provvisti di impianto di depurazione
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
32
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Risorse energetiche
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Contenimento consumi e
recupero energetico
Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio
pubblico;
Allestimento di strumenti innovativi di
finanziamento dei progetti e di nuovi prodotti
finanziari di sostegno al rischio d'impresa;
Realizzazione di reti di teleriscaldamento ovverol'installazione di caldaie, alimentate con
biomasse;
Messa in atto di servizi connessi con l'attuazione di programmi nazionali per la sostituzione di
caldaie, elettrodomestici, lampade e sistemi di illuminazione a bassa
efficienza;Verifica di fattibilità per la creazione di una rete
scambio/recupero di energia (vapore e calore) tra
le imprese dell’area e tra l’area e il territorio diriferimento;
Relazione programmatica per la realizzazione di una
rete per lo scambio energetico
Aumento della capacitàproduttiva su scala
localeattraverso impianto ditermovalorizzazione
Azioni di sensibilizzazione rivolte all’opinione pubblica
Verifica sostenibilità ambientale ed economica
Verifica disponibilità opinione pubblica
Analisi di sostenibilità e fattibilità
• Amministrazioni Pubbliche
• Imprese industriali
• Aziende smaltimento e gestione rifiuti
• Centri di Educazione Ambientale
• ONG dell'ambiente e consumatori
• ARPA Rieti
Da definire14.01.0809.06.08
15.12.08
Da definire14.01.0809.06.08
15.12.08
Da definire12.01.0915.06.09
10.12.09
Da definire11.01.1014.06.10
13.12.10
INDICATORE AMBIENTALE
Energia consumata [KWh] / Energia prodotta [KWh]Energia recuperata [KWh] / Energia consumata [KWh]
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
33
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
5.5.Aspetti economici del territorio di riferimento
ASPETTI ECONOMICI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTOValorizzazione risorse locali (vocazioni territoriali)
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Valorizzazione economica delle
risorse del territorio
Studio sulle potenzialità produttive del territorio in
ambito biomasse, agroalimentare, zootecnia,(aggiornamento studi già effettuati)
Individuazione delle azioni necessarie per: promozione di attività di trasformazione
delle materie prime locali marketing dei prodotti
Report : Le potenzialità economiche delle
specificità territoriali
ARPA RietiEnte Gestore
CLProvinciaComuniCCIAA
Da definire19.01.0919.06.09
11.12.09
INDICATORE (Energia prodotta attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili / Energia utilizzata nel territorio di riferimento) * 100Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
34
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5.6.Aspetti sociali del territorio di riferimento
ASPETTI SOCIALI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Creazione imprese e occupazione orientate a
produzioni e servizi più sostenibili
Rafforzamento azioni già in corso da parte della Provincia (Sportelli informativi etc.) e avvio
azioni dedicate: formazione, incentivi, creazione di mercato, offerta aree,
promozione, ricerca, concorsi
Definizione e classificazione delle
tipologie di aziende da favorire
Programma di rafforzamento e di monitoraggio della crescita di aziende
orientate allo sviluppo sostenibile del territorio.
ProvinciaComuni
CLStakeholder
CCIAA
Da definire12.01.0915.06.09
14.12.09
Stimolare la collaborazione tra
le imprese dell’area e: sistema della
formazione; sistema della
ricerca.
Potenziamento dei centri per l’impiego;
Realizzazione di un ufficio per il trasferimentotecnologico nella sede dell’ente gestore a
supporto delle imprese
Attivazione di stage etirocini;
Attivazione di corsi diriqualificazione delpersonale dell’ente
gestore
Ente GestoreAziende
Università Da definire12.01.0915.06.09
14.12.09
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
35
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
5.7. Altri aspetti ambientali
ASPETTI AMBIENTALI DELL’AREA INDUSTRIALE
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Aumentare l’efficienza energetica
Sfruttamento delle biomasse di cui è ricco il territorio
Messa in funzione di un gassificatore alimentato a
biomasse
Ente GestoreProvincia
ARPA RietiIndustrie private
Definite12.01.0915.06.09
14.12.09
INDICATORE AMBIENTALE
Energia consumata [KWh] / Energia prodotta [KWh] nell’ Area Industriale
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
ASPETTI AMBIENTALI PER GLI ENTI LOCALIMiglioramento efficienza nei processi amministrativi in capo agli enti locali
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Migliorare i processi di pianificazione ambientale
Dare seguito ai progetti ambientali intrapresi (vedi Agenda 21 Provincia di Rieti)
Definizione/Aggiornamento del Piano d’Azione
ProvinciaComune
CLARPA Rieti
Stakeholder
Da definire14.01.0809.06.08
15.12.08
Miglioramento dialogo con le parti interessate
Apertura tavolo tematico sullo sviluppo
ecologicamente compatibile
Proposta di adesione ai vari stakeholder individuati nell’ambito del forum di Agenda 21
locale
Definizione dei partecipanti e prima
riunione
ProvinciaComune
CLARPA Rieti
Stakeholder
Da definire14.01.0809.06.08
15.12.08
ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI
36
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
Politiche di Prodotto
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Promozione dei processi di “produzione pulita”
Misure di incentivazione territoriale degli acquisti verdi (green procurement)
Aumento del 10% della percentuale di acquisti verdi complessivi sul
territorio di riferimento
Ente GestoreComuni
ProvinciaCL
ARPA RietiStakeholder
Da definire16.09.0820.10.08
31.10.08
Piano di comunicazione
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Favorire la comunicazione in
materia di sostenibilità
Report: Procedure e regole di comunicazione in materia di Sviluppo Sostenibile dell’Area
Industriale
Piano di implementazione di un Sistema di Comunicazione
Territoriale
Ente GestoreCL
Aziende del consorzioDa definire
20.10.0814.11.08
12.12.08
Rendere reperibili i dati ambientali, sociali ed
economici delle imprese
Creazione di un database costantemente aggiornato con i dati delle imprese
Implementazione di un Sistema di monitoraggio
interno al Consorzio
Ente GestoreCL
Aziende del consorzioDa definire
20.10.0814.11.08
12.12.08
37
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
5.8. Aspetti economici dell’area industriale
ASPETTI ECONOMICI DELL’AREA INDUSTRIALEValorizzazione risorse locali
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Valorizzazione economica delle
risorse naturali del territorio
Studio sulle potenzialità produttive del territorio in ambito biomasse (aggiornamento studi
già effettuati)
Report 1: La potenzialità delle biomasse nel territorio dell’area industriale di Rieti-
CittaducalePianificazione dei processi di gassificazione
nell’area industriale sulla base del Report 1 (vedi punto precedente) e delle
caratteristiche progettuali di un gassificatore già in fase di progetto definitivo
Report 2: Utilizzo delle biomasse come fonte energetica per le aziende dell’area
industriale
Estensione dell’utilizzo di biomasse a fini energetici sul territorio
Report 3: estensione potenziale dell’utilizzo
di biomasse a fini energetici sul territorio
ARPA RietiEnte Gestore
CLProvinciaComuniCCIAA
Da definire14.01.0809.06.08
15.12.08
INDICATORE(Energia prodotta attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili / Energia utilizzata nell’area industriale) * 100
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
38
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
5.9.Aspetti sociali dell’area industriale
ASPETTI SOCIALI DELL’AREA INDUSTRIALESicurezza e salute dei lavoratori
Obiettivi Azioni TraguardiSoggetti
(responsabili e coinvolti)
RisorseTempi (avvio –
sorvegl. - scadenza)
Aumentare la sicurezza degli ambienti di
lavoro
Realizzazione di un ufficio sicurezza nella sede dell’ente gestore a supporto delle imprese
Definizione della struttura e dei compiti
Ente GestoreAziende
Apertura ufficio sicurezza e comunicazione alle
aziende
Ente GestoreAziende
Da definire14.01.0809.06.08
15.12.08
Note sull’avanzamento delle azioni o sul raggiungimento degli obiettivi:
39
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
6. PIANO DI MONITORAGGIO
6.1.Finalità del Piano di Monitoraggio
Inserito nella fase di gestione dell’area industriale, il Piano di Monitoraggio rappresenta lo strumento di
valutazione e di controllo del grado di sostenibilità del sistema “area industriale – territorio di riferimento”.
Esso definisce le azioni da intraprendere e le condizioni operative da fissare al fine di garantire un
controllo continuo ed efficace delle prestazioni dell’area industriale su cui si sperimenta la conversione
dell’area stessa in AIS. Tale Piano è stato redatto a seguito dei precedenti documenti Analisi di
sostenibilità e Piano di Miglioramento. Nel primo, sono state analizzate le criticità ambientali, economiche
e sociali e, sulla base di queste evidenze, nel secondo, sono stati pianificati obiettivi, azioni e traguardi
volti al miglioramento dei singoli aspetti di criticità analizzati. Al fine di verificare lo stato di avanzamento
delle azioni di miglioramento e il raggiungimento degli obiettivi fissati, sono stati scelti idonei indicatori. Il
Piano di Monitoraggio, in tal senso, supporta l’attività di reperimento dati per il calcolo degli indicatori
suddetti, definendo le responsabilità, le modalità, le frequenze di aggiornamento degli indicatori.
6.2.Metodologia
La pianificazione della fase di monitoraggio è articolata nel seguenti punti:
- Scelta degli indicatori
- Definizione di procedure di raccolta dati attraverso:
o Individuazione dei responsabili del monitoraggio
o Individuazione dei soggetti che forniscono i dati
o Definizione della periodicità di raccolta dei dati e frequenza di aggiornamento
- Analisi dei dati
- Gestione e comunicazione dei risultati
Sulla base degli aspetti di criticità emersi dall’Analisi di sostenibilità gli indicatori ambientali, economici e
sociali risultano essere di due tipologie: indicatori già elaborati, pertanto resi disponibili direttamente dalla
fonte interrogata, e indicatori calcolati a partire dai dati di base raccolti. Le caratteristiche principali che gli
indicatori scelti possiedono sono, sostanzialmente, la fattibilità economica e la tempestività del
rilevamento, la rilevanza e la chiarezza.
Nella seguente tabella, gli indicatori sono suddivisi per aspetto considerato, per oggetto di riferimento
(area industriale e/o contesto territoriale), per disponibilità del valore (gli indicatori in grassetto sono
quelli di cui si ha il valore numerico). Per il sistema “area industriale - territorio di riferimento” in
questione, la scelta di tali indicatori e il loro monitoraggio è garanzia di verifica dello stato di sostenibilità
del sistema. Le difficoltà incontrate nel reperimento dei dati ha fatto sì che attualmente si abbia
disponibilità soltanto di quelli riportati in grassetto.
40
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
6.3.Analisi degli indicatori
Indicatore Fonte Territorio di riferimentoFrequenza di
aggiornamentoArea
industrialeFrequenza di
aggiornamentoSoggetto gestore Gestione
1Tasso partecipazione imprese alla vita associativa Soggetto gestore X semestrale
2Azioni comunicazione informazione Soggetto gestore X semestrale
3Addetti struttura servizio gestione Soggetto gestore X semestrale
4 Servizi prestati Soggetto gestore X semestrale5 Tasso utilizzazione servizi Soggetto gestore X semestrale
6
Numero addetti che hanno frequentato corsi di formazione nell'area Soggetto gestore
X semestrale
7 Azioni di formazione Soggetto gestore X semestrale8 Numero lotti Soggetto gestore X annuale9 Superficie lotti Soggetto gestore X annuale
10Superficie disponibile per insediamento imprese Soggetto gestore X annuale
Politica dell'AIS e del Territorio di Riferimento Paesaggio
11
Superficie per destinazione d'uso / Superficie territorio di riferimento Provincia, Comuni, Arpa Lazio X
annuale
12Speciali caratteristiche naturali e del patrimonio culturale Provincia, Comuni, Arpa Lazio X annuale
13 Azioni tutela paesaggio Provincia, Comuni, Arpa Lazio X annuale X annuale14 Superficie alberata Provincia, Comuni, Arpa Lazio X annuale15 Superficie coperta Provincia, Comuni, Arpa Lazio X annuale
16Superficie soggetta a dissesto idrogeologico Provincia, Comuni, Arpa Lazio X annuale X annuale
41
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
Indicatore Fonte Territorio di riferimentoFrequenza di
aggiornamentoArea
industrialeFrequenza di
aggiornamento
17Superficie soggetta a inondazione Provincia, Comuni, Arpa Lazio X annuale X annuale
18 Valore e vulnerabiità dell'area Provincia, Comuni, Arpa Lazio X annuale X annuale
19N° specie a rischio / N° specie protette Provincia, Comuni, Arpa Lazio X annuale Acque reflue
20 Acqua erogata pro-capite Provincia, Comuni, Arpa Lazio X trimestrale X trimestrale21 Flusso emungimento totale Provincia, Comuni, Arpa Lazio X trimestrale X trimestrale
22
Percentuale comuni sprovvisti di impianto di depurazione Provincia, Comuni, Arpa Lazio X
annuale X annuale
23 Indice LIM Arpa Lazio X bimestrale X bimestrale24 Volume totale reflui Soggetto gestore, Arpa Lazio X trimestrale X trimestrale25 Carichi inquinanti / Addetto AIS Soggetto gestore, Arpa Lazio X semestrale X semestrale26 Acqua riutilizzata Soggetto gestore, Arpa Lazio X trimestrale X trimestrale
27Quantità reflui riutilizzata per tipologia di produzione Soggetto gestore, Arpa Lazio X semestrale X semestrale
28 Emissioni in acque superficiali Soggetto gestore, Arpa Lazio X semestrale X semestrale29 Volume totale fanghi Soggetto gestore, Arpa Lazio X semestrale X semestrale
Atmosfera 30 Totale emissioni Arpa Lazio, Apat X settimanale X settimanale31 Superamenti su base annua Arpa Lazio, Apat X annuale X annuale
Rifiuti
32
Volume residuo discariche per RSU / Produzione totale annua di RSU
Arpa Lazio, Osservatorio Nazionale RifiutiX
annuale X annuale
33
Volume residuo discariche rifiuti speciali / Produzione totale annua rifiuti speciali
Arpa Lazio, Osservatorio Nazionale Rifiuti
Xannuale X annuale
34
Capacità incenerimento RSU / Quantità RSU trattati in inceneritori
Arpa Lazio, Osservatorio Nazionale Rifiuti
Xsemestrale X semestrale
35
Capacità incenerimento Rifiuti Speciali / Quantità Rifiuti Speciali trattati in inceneritori
Arpa Lazio, Osservatorio Nazionale Rifiuti
X
semestrale X semestrale
42
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
Indicatore Fonte Territorio di riferimentoFrequenza di
aggiornamentoArea
industrialeFrequenza di
aggiornamento
36
Capacità impianti di recupero per codice CER / Produzione complessiva del rifiuto
Arpa Lazio, Osservatorio Nazionale Rifiuti
Xsemestrale X semestrale
37Rifiuti speciali prodotti / Rifiuti speciali recuperati
Arpa Lazio, Osservatorio Nazionale RifiutiX semestrale X semestrale
38Raccolta differenziata per tipologia
Arpa Lazio, Osservatorio Nazionale RifiutiX semestrale X semestrale
39Quantità recuperate per tipologia
Arpa Lazio, Osservatorio Nazionale RifiutiX semestrale X semestrale
40
Materie prime primarie riutilizzate / Materie prime primarie
Arpa Lazio, Osservatorio Nazionale Rifiuti
Xsemestrale X semestrale
Suolo
41Presenza sostanze tossiche / pericolose Arpa Lazio X annuale X annuale
42 Superficie impermeabilizzata Arpa Lazio annuale X annuale
43Siti contaminati / Superficie territorio di riferimento Arpa Lazio X annuale X annuale
44Quantità fitofarmaci impiegati / Estenzione SAU Arpa Lazio X annuale X annuale
Energia
45Produzione energia elettrica / popolazione Grtn, ISTAT, Soggetto gestore X semestrale
46Consumi energetici per fonti (fossili, elettricità, rinnovabile) Grtn, ISTAT, Soggetto gestore X semestrale X semestrale
47
Autosufficienza energetica (Energia consumata / Energia autoprodotta)
Grtn, ISTAT, Soggetto gestoreX
semestrale X semestrale
48Totale settori consumo energia elettrica / Occupati Grtn, ISTAT, Soggetto gestore X semestrale X semestrale
49Agricoltura consumi energia elettrica / Occupati Grtn, ISTAT, Soggetto gestore X semestrale X semestrale
50Industria consumi energia elettrica / Occupati Grtn, ISTAT, Soggetto gestore X semestrale X semestrale
51Altre attività consumi energia elettrica / Occupati Grtn, ISTAT, Soggetto gestore X semestrale X semestrale
43
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
Indicatore Fonte Territorio di riferimentoFrequenza di
aggiornamentoArea
industrialeFrequenza di
aggiornamento
52
Totale settori consumi energia elettrica / Valore aggiunto
Grtn, ISTAT, Soggetto gestoreX
semestrale X semestrale
53 Consumi per addetto per fonte Grtn, ISTAT, Soggetto gestore X semestrale X semestraleMobilità e trasporti
54
Numero di autovetture immatricolate / Superficie territorio di riferimento
ISTAT, ACI X annuale X annuale
55
Numero complessivo di veicoli circolanti / Superficie territorio di riferimento
ISTAT, ACI X annuale X annuale
56 Superficie parcheggi Provincia, Comuni X annuale X annuale
57Tempi medi passeggeri e addetti Provincia, Comuni, Soggetto gestore X annuale
58 Veicoli ecologici Provincia, Comuni, Soggetto gestore X semestrale59 Reti di trasporto sostenibili Provincia, Comuni, Soggetto gestore X semestrale60 Merci entrata e uscita Soggetto gestore X semestrale61 Merci a rischio Soggetto gestore X semestrale62 Numero incidenti stradali Soggetto gestore, ISTAT X annuale X semestrale
63Veicoli in entrata e in uscita dall'area Soggetto gestore X semestrale
64 Accessibilità aeroportuale Soggetto gestore X annuale X annuale65 Accessibilità portuale Soggetto gestore X annuale X annuale66 Accessibilità locale (comunale) Soggetto gestore X annuale X annuale67 Accessibilità territoriale Soggetto gestore X annuale X annuale
Adozione politiche ambientali avanzate
68Aziende certificate EMAS e ISO 14001 Enti certificazione X annuale
69Investimenti ambientali per addetto CCIAA, BicLazio X annuale
70Spese per la protezione ambientale Soggetto gestore X annuale
71 Direttiva IPPC Soggetto gestore, Ministero Ambiente X annuale X annuale72 Azioni VIA realizzate Soggetto gestore, Ministero Ambiente X annuale X annuale73 Azioni VAS realizzate Soggetto gestore, Ministero Ambiente X annuale X annuale
Aspetti socio - economici
44
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
Indicatore Fonte Territorio di riferimentoFrequenza di
aggiornamentoArea
industrialeFrequenza di
aggiornamento74 Numero famiglie Comuni, ISTAT X annuale X annuale75 Abitazioni per famiglia Comuni, ISTAT X annuale X annuale76 Densità di popolazione ISTAT X annuale
77Laureati e diplomati / Popolazione complessiva ISTAT, Miur X annuale X annuale
78Addetti UL Totali / Popolazione complessiva ISTAT, CCIAA, Istituto Tagliacarne X annuale
79 Addetti ogni 1000 abitanti ISTAT X annuale annuale80 UL Totali / Superficie ISTAT X annuale X annuale81 Tasso di disoccupazione ISTAT, CCIAA X annuale
82Reddito disponibile / Popolazione ISTAT, CCIAA X annuale X annuale
83 Aziende agricole ISTAT, CCIAA X annuale
84SAU per tipologia di coltivazione ISTAT, CCIAA X annuale
85 SAU non utilizzata ISTAT, CCIAA X annuale86 UL artigiane / UL industrie ISTAT, CCIAA X annuale X annuale87 Densità territoriale imprese ISTAT, CCIAA X annuale X annuale88 Addetti imprese / Addetti UL ISTAT, CCIAA X annuale X annuale
89UL industria / UL complessive ISTAT, CCIAA X annuale X annuale
90Dimensione media imprese (Add./UL) ISTAT, CCIAA X annuale X annuale
91Tasso di Evoluzione (per 100 imprese) ISTAT, CCIAA X annuale
92Tasso di Natalità (per 100 imprese) ISTAT, CCIAA X annuale
93Tasso di Mortalità (per 100 imprese) ISTAT, CCIAA X annuale
94Valore aggiunto per addetto attività (N.I. Italia= 100) ISTAT, CCIAA X annuale
95 Valore aggiunto per addetto ISTAT, CCIAA X annuale
96Incidenza % sul valore aggiunto italiano ISTAT, CCIAA X annuale
97 Propensione all'esportazione ISTAT, CCIAA X annuale98 Tasso di apertura ISTAT, CCIAA X annuale
45
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
Indicatore Fonte Territorio di riferimentoFrequenza di
aggiornamentoArea
industrialeFrequenza di
aggiornamento
99Saldo migratorio per 100 abitanti ISTAT, CCIAA X annuale
100 Saldo totale per 100 abitanti ISTAT, CCIAA X annuale101 Indice di ricambio ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale102 Indice di vecchiaia ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale103 Indice di struttura ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale
104Indice di dipendenza strutturale ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale
105Indice di dipendenza strutturale giovanile ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale
106Indice di dipendenza strutturale degli anziani ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale
107Indice di dotazione di strutture culturali e ricreative ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale
108Indice di dotazione di strutture per l'istruzione ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale
109Indice di dotazione di strutture sanitarie ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale
110Indice di dotazione di infrastrutture sociali
ISTAT, IPI, Istituto Tagliacarne, CCIAA X annuale
Monitoraggio e valutazione
111Dotazione per acquisizione ed elaborazione dati Soggetto gestore, Comuni, Provincia X semestrale X semestrale
112Formazione addetti per raccolta dati e analisi Soggetto gestore, Comuni, Provincia X semestrale X semestrale
113Budget qualità ed affidabilità dei dati Soggetto gestore, Comuni, Provincia X trimestrale X trimestrale
114 Reti di monitoraggio Soggetto gestore, Comuni, Provincia X trimestrale X mensile
115Sistema monitoraggio output area industriale Soggetto gestore X mensile
46
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
6.4.Indicatori del Piano di Miglioramento
Nel Piano di Miglioramento, altresì, sono stati scelti indicatori di controllo, il cui valore, periodicamente
monitorato, è in grado di rilevare l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi stabiliti, per ogni aspetto
considerato.
Gli indicatori, segnalati nel Piano di Miglioramento, sono indicati nella seguente tabella:
ASPETTO GENERALE ASPETTO PARTICOLARE INDICATORE
ASPETTI AMBIENTALI DEL
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Emissioni in atmosfera
N. centraline di rilevamento / Estensione territorio di riferimento
N. postazioni monitorate /
Estensione territorio di riferimento
Risorse idriche Consumo idrico pro-capite
RifiutiCapacità impianti di recupero suddivisa per codice
CER autorizzato (T/codice CER/anno)
Scarichi idrici% di Comuni provvisti di impianto di
depurazione
Risorse energetiche
Energia consumata [KWh] / Energia prodotta [KWh]
Energia recuperata [KWh] / Energia consumata
[KWh]
ASPETTI ECONOMICI DEL
TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Valorizzazione risorse locali
(vocazioni territoriali)
(Energia prodotta attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili / Energia utilizzata nel territorio di
riferimento) * 100
ASPETTI AMBIENTALI
DELL’AREA INDUSTRIALE
Risorse energeticheEnergia consumata [KWh] / Energia prodotta
[KWh] nell’ Area Industriale
RifiutiQuantitativo di rifiuti prodotti e recuperati all’interno
dell’area industriale (T/ anno)
ASPETTI ECONOMICI
DELL’AREA INDUSTRIALEValorizzazione risorse locali
(Energia prodotta attraverso l’utilizzo di fonti
rinnovabili / Energia utilizzata nell’area industriale)
* 100
La responsabilità della raccolta dei dati, i quali possono essere acquisiti direttamente attraverso campagne
di misura o interrogando la fonte o indirettamente, per esempio consultando report periodici, è del
soggetto gestore, il Consorzio di Rieti, anche in coordinamento con altri soggetti (Arpa, CCIAA, Provincia,
Regione,…).
47
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
I dati da raccogliere sono suddivisi per fonte di provenienza: dati forniti dalle singole aziende che
insistono nell’AIS, dati di proprietà dello stesso Soggetto gestore, dati reperibili dagli Enti Pubblici
competenti. In funzione dell’origine del dato, viene programmata la campagna di raccolta, e sarà di
supporto la creazione di una banca dati, atta a raccogliere i dati provenienti dalle varie fonti.
Un altro punto è pianificare la frequenza di aggiornamento degli indicatori. La disponibilità degli indicatori
è correlata alla loro tipologia (ambientale, economica, sociale). La cadenza di rilevamento può essere
annale, mensile o addirittura settimanale/giornaliera (si pensi ai dati ricavabili on line dalle centraline di
rilevamento) a seconda del “livello di importanza” che si associa all’aspetto da monitorare e a seconda dei
tempi di comunicazione di dati. La periodicità di raccolta è stabilita anche in funzione della frequenza dei
controlli previsti dalla normativa e delle caratteristiche intrinseche dell’aspetto considerato.
Nella fase di analisi dei dati, si intende verificare la qualità delle informazioni acquisite, l’attendibilità del
dato, l’elaborazione degli indicatori.
La gestione e la comunicazione dello stato e delle prestazioni del “sistema” può essere condotta
attraverso l’implementazione di un idoneo sistema informativo che consenta al Soggetto gestore di
conoscere in tempo utile i dati, non solo in fase di pianificazione e progettazione, ma anche in fase di
gestione. L’adozione di tale sistema garantisce da un lato la trasparenza e diffusione dei risultati e dello
stato dell’ area, dall’altro l’ottimizzazione delle infrastrutture e dei servizi erogati.
Il piano di monitoraggio prevede, alla fine di ogni campagna di acquisizione inquadrabile in un anno
solare, lo svolgimento di un audit inteso ad indagare due ambiti critici:
- la disponibilità di dati ambientali, sociali ed economici;
- la qualità dei dati disponibili.
La prima criticità emersa nel corso dell’analisi di sostenibilità sta proprio nella carenza di dati riferibili
all’area industriale. Inoltre, i dati raccolti da studi e report aventi scopi spesso diversi da quello della
valutazione ambientale, economica e sociale dell’area industriale, risultavano disomogenei e scarsamente
puntuali e tempestivi (volendo riprendere una delle caratteristiche di qualità del dato riportata
nell’appendice 6 della task 3 “Monitoraggio e valutazione delle prestazioni ambientali, economiche e
sociali”).
Il piano di monitoraggio impostato nel presente documento rappresenta quindi un punto di partenza che
contiene in se stesso i semi per il miglioramento di se stesso. Per maggiore chiarezza, l’inserimento
dell’indicatore sulle centraline di monitoraggio nell’area industriale ha due scopi:
- vuole essere un indicatore di miglioramento della sostenibilità dell’area in quanto un maggior
controllo dell’atmosfera locale comporta una maggiore tranquillità e consapevolezza sociale e
permette di indirizzare le scelte politiche e programmatiche verso soluzioni più sostenibili;
48
LIFE-SIAM – Dichiarazione di Sostenibilità - Rieti
- vuole migliorare la quantità e la qualità dei dati ambientali disponibili e, di conseguenza, la qualità
e l’efficacia del piano di monitoraggio.
L’obiettivo è quello di dotare l’area industriale di un Sistema di Monitoraggio gestito dal Consorzio
Industriale. Tale sistema, impostato nell’ottica del miglioramento continuo, deve consentire di avere
costantemente il polso dell’area industriale dal punto di vista della sostenibilità
Le aziende dell’area troveranno, nell’applicazione e nella diffusione dei risultati di tale sistema, gli
elementi per condurre con maggiore efficacia le analisi ambientali iniziali necessarie all’implementazione
dei sistemi di gestione ambientale ISO 14000 ed EMAS.
6.5.Gestione e comunicazione dei risultati del monitoraggio
Il gestore si impegna a conservare su idoneo supporto informatico/registro tutti i risultati dei dati di
monitoraggio per un periodo di almeno 5 anni.
I risultati del presente piano di monitoraggio sono comunicati con frequenza annuale.
Entro il dicembre di ogni anno solare il gestore trasmette una sintesi dei risultati del piano di monitoraggio
raccolti nell’anno solare precedente ed una relazione che evidenzi le variazioni degli indicatori di
sostenibilità individuati.
Tutte le informazioni per la comunicazione e gestione dei risultati del monitoraggio saranno disponibili alla
consultazione del pubblico. Quest’ultima verrà promossa attraverso campagne di informazione.
49