di pagani - il pensiero libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo colosseo e, un organo...

10
P rofessori, tecnici, saggi; sono queste le nuove categorie del fare politico. Platone (Qualcuno dirà che citiamo sempre e solo lui. Ma è bene ricordare che dopo Platone ed Aristotele il pensiero filosofico si è svolto, nel tempo, semplicemente come una interpretazione delle loro idee) aveva pensato che i politici potessero (o dovessero) appartenere alla categoria dei filosofi. Noi modernissimi in questo siamo stati più bravi ed abbiamo costruito tre nuove categorie, oltre i politici, che in verità filo- sofi non sono mai stati, cioè i professori, i tecnici, infine i saggi. Dovremmo essere più ricchi di opportunità, quindi, anche se Platone nel termine filosofo abbraccia tutte e tre le categorie. Non è così, però. I politici, non si comprende quali caratteri distintivi o titoli di merito possano rivendicare, in particolare in questo momento, hanno la sindrome di Crono, l’antico padre degli dei che mangiava i figli per paura di essere detronizzato. Creano le figure e, poi, le divorano. Partiamo dal professore Monti. Napolitano lo aveva chiamato, nominandolo senatore a vita, per salvare il paese. La stampa aveva definito lui super Mario ed il suo gruppo una specie di scuola di Atene delle intelligenze. La politica lo ha gettato, come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri- sultati sono dinanzi agli occhi di tutti. Poi abbiamo i tecnici, definizione di per sé molto vaga in un paese, che confonde ancora tra competenze ed abilità. In ge- nere un tecnico dovrebbe essere insieme professore e vice- versa. Anche in questo caso i fatti, o almeno le valutazioni dei fatti, mostrano risultati diversi. Tecnici come Fornero, Passera, Terzi e gli altri sono stati visti come salvatori, costruttori di processi innovativi nei loro ambiti di governo, stimati in tutta l’Unione Europea. Poi la caduta. Per loro la gloria è durata poco, ma il declino e l’oblio, quando non è intervenuto anche il sarcasmo, sono stati ancora più veloci. Ultimo stadio di questa lunga processione, che sembra essere una specie di otto settembre della vita, è rappresentato dai saggi. Piacciono molto, al Presidente della Repubblica, i saggi. Danno un’idea di sicurezza, tranquillità, neutralità rispetto alle profonde tensioni sociali che scandiscono questa Europa, vec- chissima per età, ma appena infante per organizzazione unitaria. L’idea di saggezza, nella cultura universale ha un fondamento comune, che coniuga la qualifica di professore e la caratteri- stica di tecnico. Diventa, tuttavia, un po’ difficile pensare ad un mondo di saggi, che vivono in un universo a parte e sono, come dice Aristotele “primo motore immobile e pensiero di pensiero”. In pratica vi- vono come ibernati, chiusi nel loro silenzio meditativo, pronti a venir fuori a comando. Ma vi è una contraddizione in questa logica del richiamo ai saggi. Se li prendi fuori dalla politica, allora significa che la saggezza non si trova tra i politici. A questo punto non si capisce a che serva, complessivamente, la classe dei politici. Se li peschi anche tra i politici, allora operi una distinzione tra saggi e non saggi, cosa che in definitiva può anche apparire più grave ed offensiva. Se, quindi, ricorri ai saggi, in ogni caso commetti un errore o di significato o di analisi del termine. Quando crei una commissione di saggi, comunque uccidi la politica, la releghi, come per la nobiltà nella corte di Luigi XIV, ad una semplice funzione di malinconica cornice del sovrano. Certo si dirà che i saggi prepareranno entro diciotto mesi una proposta, poi il governo elaborerà un disegno di legge, infine il Parlamento la voterà. In genere però, per gelosia di mestiere, la politica boccerà o trasformerà il progetto. Altrimenti a che serve? Ha un senso questa mappa complessa, che crea una strada lunga più di due anni, per approdare, forse, al nulla o ad uno scambio di accuse tra le forze politiche? Eppure si continua ad insistere su commissioni estranee al Par- lamento e che devono guidarlo, come se questi fosse un cieco o un diversamente abile. Nel frasario della politica, dell’imprenditoria e di ogni settore produttivo la parola più utilizzata è lavoro. Bisogna crearlo, lo dicono tutti, ma dalle parole ai fatti il lavoro si dilegua come un fantasma. Alla gente la riforma costituzionale interessa ormai poco. A votare non va quasi più, anche la riforma elettorale sta per- dendo di appeal. Novantamila, tra piccole e medie aziende, attività commerciali ed artigianali hanno chiuso negli ultimis- simi anni. La perdita di lavoro e di competitività del paese è tutta in queste cifre drammatiche e nel grido disperato di Sindacati, Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura, Confartigianato. Per la prima volta, a partire dal dopoguerra, datori di lavoro e lavoratori, artigiani, commercianti, dipendenti, braccianti agri- coli e stagionali hanno lo stesso volto e la stessa voce. E i toni iniziano a divenire sempre più minacciosi, mentre il fantasma della Grecia o di Cipro sconvolge i nostri sonni. L’opinione pubblica ha l’impressione che questa classe politica canti quella filastrocca scalcagnata dei bucanieri, nell’Isola del Te- soro di Stevenson: “quindici uomini ballano sulla cassa del morto.” Se ci fossero i filosofi, almeno ci spiegherebbero cosa è la “de- crescita felice” di cui parla Beppe Grillo e come la si può rag- giungere. Ma professori, politici, tecnici e saggi sembra che abbiano lasciato il loro cervello sulla luna e che la nostra terra sia ormai il regno della follia. METTERCI LA PROPRIA FACCIA PER NON RITROVARSI CON LE STESSE FACCE Pagani Sabato 15 giugno scorso presso i saloni delle feste del Circolo Unione si è svolto il primo meeting dell’AVIS Comunale di Pagani. DIAMOCI UNA SCOSSA I° Meeting-Convivio Avis 2013 dei Dott. Apa Mirko* e Dr Torre Gerardo** A pag. 2 H o letto con interesse il libro di Annunziata Gargano – Ritratto di un paese – in cui l’autrice analizza cento anni di vita e di amministrazione del Comune di Pagani. Riflessioni sul libro di Annunziata Gargano di Alfredo Salucci A pag. 3 Il grande merito dei paganesi è senza dubbio alcuno il dono della con- temporaneità. “A Pagani, solo chi ne conosce i limiti può apprezzarne i pregi” di Maria Pepe A pag. 3 NUOVE CATEGORIE DELLA POLITICA PROFESSORI TECNICI SAGGI? MAH… editoriale mensile di cultura politica costume Luglio 2013 - Anno IV - N. 7 www.ilpensierolibero.it Il voto amministrativo, dopo appena tre mesi da quello nazionale, ha dimostrato ulteriormente lo stato di instabilità quasi schizofrenica in cui purtroppo versa la politica italiana. Vittoria della sinistra in quasi tutta la penisola ad eccezione di qualche piccolo centro del meridione dove interessi locali si sono riuniti per eleggere un sindaco garante degli stessi o espressione di interessi populistici di altri tempi. Intanto dobbiamo prendere atto del fenomeno dell’astensionismo che è il partito sicuramente più forte e che, se da una parte denota il progressivo disin- teressamento del popolo confuso e sfidu- ciato, dall’altra esprime sindaci votati dalla stragrande maggioranza da appena un terzo degli elettori locali. Tutto già visto e confermato su questo fronte. Come poteva essere diverso d’altronde se a li- vello nazionale si percorre con il governo cosiddetto politico la stessa strada del go- verno Monti che almeno garantiva con tanti errori la possibilità di una pur mi- nima conduzione tecnico amministrativa. Le due grandi coalizioni, su carta in com- petizione, di fatto, in nome di una neces- sità dovuta alla crisi, stanno insieme senza fare politica ma per decidere quello che si dovrà fare, cioè assolutamente niente, ed intavolano un parlamento an- chilosato; l’aiuto dei saggi che spesso altro non sono che i riciclati e i trombati dei loro gruppi parlamentari o bolsi ca- valli delle loro scuderie di segreteria. Riforme? Si dovranno fare. Quando? De- cideremo insieme per decidere. Qualche partito come il PD riesce ad organizzarsi territorialmente per avere in parte salvato la sua vecchia struttura locale. Qualche altro come il PDL che non è e non vuole essere partito perché vive sulla forza del suo leader, vince di fatto le politiche ma perde le amministrative perché proprio il suo leader non è candidato e sul territorio sette comitati non riescono a mantenere vivo il rapporto con l’elettorato. D’al- tronde le ali dello schieramento, la lega abbondantemente in crisi e ridimensio- nata, AN, grazie a Fini, definitivamente dissolta con la sconfitta dell’ultimo su- perstite Alemanno, hanno privato questo colosso Berlusconiano della capacità d’urto e della funzione di partito operante sul territorio. Parafrasando il calcio, si sa che senza le ali le squadre per quanto forti non hanno capacità di penetrazione e restano ingessate a fare velina a centro campo. Lo stesso vale per i grillini, feno- meno di protesta nazionale che si sta sgonfiando come un pallone aerostatico che perde la valvola dell’entusuasmo e non riesce a presentare liste da competi- zione per la mancanza di elementi rap- presentativi sul territorio. Grillo, e basta, con uomini in fuga. Gli altri vivacchiano, magari incorporati tra le due grandi per cercare di assicurarsi qualche poltrona in seconda fila o se possibile anche sul loggione. I problemi restano in grande problematicità, ma per il momento na- scondiamoli come le massaie sciatte, sotto la stuoia. Per oggi è festa, domani faremo tutto. Ma il domani non verrà per- ché oggi è già ieri. * medico - già Senatore della Repubblica Lettera al Direttore editoriale di Mimmo Cozzolino* il recente voto amministrativo Ai Lettori Trattasi di un’edizione straordinaria estiva senza le tradizionali ru- briche per dare ampio risalto agli “Speciale” Villa dei Fiori e Cilento. Particolare attenzione anche su Pagani soprattutto per coglierne, evi- denziandoli, gli aspetti assai positivi quale sprone a tutta la Comunità locale che, tempo meno di un anno, sarà chiamata a darsi una Am- ministrazione ordinaria la quale, ce l’auguriamo di cuore, sia la più rispondente ed efficiente possibile. Per i numeri precedenti www.ilpensierolibero.it EvEnto culturalE a Pagani La dottoressa Nunzia Gargano, valente e preziosa collaboratrice di questa testata, lo scorso Giugno presso il Circolo Unione ha presentato il suo ultimo lavoro “Ritratto di Paese – Microstoria di Pagani tra Ottocento e Novecento”. Ho avuto il piacere di leggere questo testo prima della presentazione assieme all’altro “Resistere – Esperimenti di Microstoria attraverso tre biografie”. In questa occasione voglio soltanto ribadire il mio plauso alla dottoressa Nunzia per il suo impegno culturale, ribadendo anche che vorrei esplicitare, su questo mensile, talune mie riflessioni a tanto stimolato anche dagli interventi di taluni dei relatori. Per il momento lo spazio dovuto al Direttore responsabile di questa testata Maria Pepe che ha introdotto e moderato l’incontro; ad Alfredo Salucci nostra autorevole firma. gdp di Francesco Fasolino

Upload: others

Post on 26-May-2020

3 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

Professori, tecnici, saggi; sono queste le nuove categorie delfare politico. Platone (Qualcuno dirà che citiamo sempre e

solo lui. Ma è bene ricordare che dopo Platone ed Aristotele ilpensiero filosofico si è svolto, nel tempo, semplicemente comeuna interpretazione delle loro idee) aveva pensato che i politicipotessero (o dovessero) appartenere alla categoria dei filosofi.Noi modernissimi in questo siamo stati più bravi ed abbiamocostruito tre nuove categorie, oltre i politici, che in verità filo-sofi non sono mai stati, cioè i professori, i tecnici, infine isaggi. Dovremmo essere più ricchi di opportunità, quindi,anche se Platone nel termine filosofo abbraccia tutte e tre lecategorie. Non è così, però. I politici, non si comprende quali caratteridistintivi o titoli di merito possano rivendicare, in particolarein questo momento, hanno la sindrome di Crono, l’antico padredegli dei che mangiava i figli per paura di essere detronizzato.Creano le figure e, poi, le divorano. Partiamo dal professore Monti. Napolitano lo aveva chiamato,nominandolo senatore a vita, per salvare il paese. La stampaaveva definito lui super Mario ed il suo gruppo una specie discuola di Atene delle intelligenze. La politica lo ha gettato,come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se loè divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati sono dinanzi agli occhi di tutti.Poi abbiamo i tecnici, definizione di per sé molto vaga in unpaese, che confonde ancora tra competenze ed abilità. In ge-nere un tecnico dovrebbe essere insieme professore e vice-versa. Anche in questo caso i fatti, o almeno le valutazioni deifatti, mostrano risultati diversi. Tecnici come Fornero, Passera,Terzi e gli altri sono stati visti come salvatori, costruttori diprocessi innovativi nei loro ambiti di governo, stimati in tuttal’Unione Europea. Poi la caduta. Per loro la gloria è duratapoco, ma il declino e l’oblio, quando non è intervenuto ancheil sarcasmo, sono stati ancora più veloci.Ultimo stadio di questa lunga processione, che sembra essereuna specie di otto settembre della vita, è rappresentato daisaggi.Piacciono molto, al Presidente della Repubblica, i saggi. Dannoun’idea di sicurezza, tranquillità, neutralità rispetto alleprofonde tensioni sociali che scandiscono questa Europa, vec-chissima per età, ma appena infante per organizzazione unitaria.L’idea di saggezza, nella cultura universale ha un fondamentocomune, che coniuga la qualifica di professore e la caratteri-stica di tecnico. Diventa, tuttavia, un po’ difficile pensare ad un mondo di saggi,che vivono in un universo a parte e sono, come dice Aristotele“primo motore immobile e pensiero di pensiero”. In pratica vi-vono come ibernati, chiusi nel loro silenzio meditativo, pronti

a venir fuori a comando. Ma vi è una contraddizione in questalogica del richiamo ai saggi. Se li prendi fuori dalla politica, allora significa che la saggezzanon si trova tra i politici. A questo punto non si capisce a cheserva, complessivamente, la classe dei politici. Se li peschianche tra i politici, allora operi una distinzione tra saggi e nonsaggi, cosa che in definitiva può anche apparire più grave edoffensiva. Se, quindi, ricorri ai saggi, in ogni caso commettiun errore o di significato o di analisi del termine.Quando crei una commissione di saggi, comunque uccidi lapolitica, la releghi, come per la nobiltà nella corte di Luigi XIV,ad una semplice funzione di malinconica cornice del sovrano.Certo si dirà che i saggi prepareranno entro diciotto mesi unaproposta, poi il governo elaborerà un disegno di legge, infineil Parlamento la voterà.In genere però, per gelosia di mestiere, la politica boccerà otrasformerà il progetto. Altrimenti a che serve?Ha un senso questa mappa complessa, che crea una stradalunga più di due anni, per approdare, forse, al nulla o ad unoscambio di accuse tra le forze politiche?Eppure si continua ad insistere su commissioni estranee al Par-lamento e che devono guidarlo, come se questi fosse un ciecoo un diversamente abile.Nel frasario della politica, dell’imprenditoria e di ogni settoreproduttivo la parola più utilizzata è lavoro. Bisogna crearlo, lodicono tutti, ma dalle parole ai fatti il lavoro si dilegua come unfantasma.Alla gente la riforma costituzionale interessa ormai poco. Avotare non va quasi più, anche la riforma elettorale sta per-dendo di appeal. Novantamila, tra piccole e medie aziende, attività commerciali ed artigianali hanno chiuso negli ultimis-simi anni. La perdita di lavoro e di competitività del paese ètutta in queste cifre drammatiche e nel grido disperato di Sindacati, Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura,Confartigianato.Per la prima volta, a partire dal dopoguerra, datori di lavoro elavoratori, artigiani, commercianti, dipendenti, braccianti agri-coli e stagionali hanno lo stesso volto e la stessa voce. E i toniiniziano a divenire sempre più minacciosi, mentre il fantasmadella Grecia o di Cipro sconvolge i nostri sonni. L’opinionepubblica ha l’impressione che questa classe politica cantiquella filastrocca scalcagnata dei bucanieri, nell’Isola del Te-soro di Stevenson: “quindici uomini ballano sulla cassa delmorto.” Se ci fossero i filosofi, almeno ci spiegherebbero cosa è la “de-crescita felice” di cui parla Beppe Grillo e come la si può rag-giungere. Ma professori, politici, tecnici e saggi sembra cheabbiano lasciato il loro cervello sulla luna e che la nostra terrasia ormai il regno della follia.

METTERCI LAPROPRIA FACCIA

PER NON RITROVARSICON LE STESSE FACCE

Pagani

Sabato 15 giugno scorso presso i saloni delle feste del Circolo Unione si èsvolto il primo meeting dell’AVIS Comunale di Pagani.

DIAMOCI UNA SCOSSAI° Meeting-Convivio Avis 2013 dei Dott. Apa Mirko* e Dr Torre Gerardo**

A pag. 2

Ho letto con interesse il libro di Annunziata Gargano – Ritratto di un paese –in cui l’autrice analizza cento anni di vita e di amministrazione del Comune

di Pagani.

Riflessioni sul librodi Annunziata Gargano

di Alfredo Salucci

A pag. 3

Il grande merito dei paganesi è senza dubbio alcuno il dono della con-temporaneità.

“A Pagani,solo chi ne conosce i limitipuò apprezzarne i pregi”

di Maria Pepe

A pag. 3

NUOVE CATEGORIE DELLA POLITICAPROFESSORI TECNICI SAGGI? MAH…

editoriale

mensile di cultura politica costumeLuglio 2013 - Anno IV - N. 7 www.ilpensierolibero.it

Il voto amministrativo, dopo appena tremesi da quello nazionale, ha dimostratoulteriormente lo stato di instabilità quasischizofrenica in cui purtroppo versa lapolitica italiana. Vittoria della sinistra inquasi tutta la penisola ad eccezione diqualche piccolo centro del meridionedove interessi locali si sono riuniti pereleggere un sindaco garante degli stessio espressione di interessi populistici dialtri tempi. Intanto dobbiamo prendereatto del fenomeno dell’astensionismo cheè il partito sicuramente più forte e che, seda una parte denota il progressivo disin-teressamento del popolo confuso e sfidu-ciato, dall’altra esprime sindaci votatidalla stragrande maggioranza da appenaun terzo degli elettori locali. Tutto giàvisto e confermato su questo fronte. Comepoteva essere diverso d’altronde se a li-vello nazionale si percorre con il governocosiddetto politico la stessa strada del go-verno Monti che almeno garantiva contanti errori la possibilità di una pur mi-nima conduzione tecnico amministrativa.

Le due grandi coalizioni, su carta in com-petizione, di fatto, in nome di una neces-sità dovuta alla crisi, stanno insiemesenza fare politica ma per decidere quelloche si dovrà fare, cioè assolutamenteniente, ed intavolano un parlamento an-chilosato; l’aiuto dei saggi che spessoaltro non sono che i riciclati e i trombatidei loro gruppi parlamentari o bolsi ca-valli delle loro scuderie di segreteria.Riforme? Si dovranno fare. Quando? De-cideremo insieme per decidere. Qualchepartito come il PD riesce ad organizzarsiterritorialmente per avere in parte salvatola sua vecchia struttura locale. Qualchealtro come il PDL che non è e non vuoleessere partito perché vive sulla forza delsuo leader, vince di fatto le politiche maperde le amministrative perché proprio ilsuo leader non è candidato e sul territoriosette comitati non riescono a mantenerevivo il rapporto con l’elettorato. D’al-tronde le ali dello schieramento, la legaabbondantemente in crisi e ridimensio-nata, AN, grazie a Fini, definitivamente

dissolta con la sconfitta dell’ultimo su-perstite Alemanno, hanno privato questocolosso Berlusconiano della capacitàd’urto e della funzione di partito operantesul territorio. Parafrasando il calcio, sisa che senza le ali le squadre per quantoforti non hanno capacità di penetrazionee restano ingessate a fare velina a centrocampo. Lo stesso vale per i grillini, feno-meno di protesta nazionale che si stasgonfiando come un pallone aerostaticoche perde la valvola dell’entusuasmo enon riesce a presentare liste da competi-zione per la mancanza di elementi rap-presentativi sul territorio. Grillo, e basta,con uomini in fuga. Gli altri vivacchiano,magari incorporati tra le due grandi percercare di assicurarsi qualche poltrona inseconda fila o se possibile anche sul loggione. I problemi restano in grandeproblematicità, ma per il momento na-scondiamoli come le massaie sciatte,sotto la stuoia. Per oggi è festa, domanifaremo tutto. Ma il domani non verrà per-ché oggi è già ieri.

* medico - già Senatore della Repubblica

Lettera al Direttore editoriale

di Mimmo Cozzolino*il recente voto amministrativo

Ai LettoriTrattasi di un’edizione straordinaria estiva senza le tradizionali ru-briche per dare ampio risalto agli “Speciale” Villa dei Fiori e Cilento.Particolare attenzione anche su Pagani soprattutto per coglierne, evi-denziandoli, gli aspetti assai positivi quale sprone a tutta la Comunitàlocale che, tempo meno di un anno, sarà chiamata a darsi una Am-ministrazione ordinaria la quale, ce l’auguriamo di cuore, sia la piùrispondente ed efficiente possibile.

Per i numeri precedenti www.ilpensierolibero.it

EvEnto culturalE a Pagani

La dottoressa Nunzia Gargano, valente e preziosa collaboratrice di questa testata, loscorso Giugno presso il Circolo Unione ha presentato il suo ultimo lavoro “Ritratto diPaese – Microstoria di Pagani tra Ottocento e Novecento”.Ho avuto il piacere di leggere questo testo prima della presentazione assieme all’altro“Resistere – Esperimenti di Microstoria attraverso tre biografie”.In questa occasione voglio soltanto ribadire il mio plauso alla dottoressa Nunzia per ilsuo impegno culturale, ribadendo anche che vorrei esplicitare, su questo mensile, talunemie riflessioni a tanto stimolato anche dagli interventi di taluni dei relatori.Per il momento lo spazio dovuto al Direttore responsabile di questa testata Maria Pepeche ha introdotto e moderato l’incontro; ad Alfredo Salucci nostra autorevole firma.

gdp

di Francesco Fasolino

Page 2: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

SCUOLA MEDIA STATALE “A. CRISCUOLO” - PAGANI

Due serate emozionanti quelle vissute l’11 e il 12 Giugno 2013presso l’Auditorium “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” lette-ralmente gremito da mamme papà bambini. Particolarmentecoinvolti nonne e nonni di quelle autentiche protagoniste chesono state le bambine - uno solo il maschietto - e da un grup-petto di adolescenti.Sul programma svolto e sulle tecniche della danza questa te-stata ospiterà probabilmente una pagina intera nel prossimo au-

tunno. In quella sede il prof. Salvatore Attianese, titolare dellaprestigiosa palestra IGEA, e la signora Maria Teresa Contaldo,maestra della Scuola di danza, illustreranno i programmi svoltidalle allieve nel corso dell’anno.Al momento chiudiamo questa nota redazionale esprimendo ilvivo compiacimento alle allieve. Al prof. Attianese e la sig.raContaldo, i complimenti per la passione e la professionalità.

La Redazione

Da più mesi, salvo rare occasioni perché impegnata in specifiche ini-ziative, la pagina è stata aperta con sostantivi assai significativi: FedeSolidarietà e cultura.Questa scelta personale e redazionale volle essere la risposta a diversisoggetti che su Pagani hanno riversato fango a piene mani. Mi riferi-sco a certa stampa e gruppi che remano sempre contro e che conti-nuano, imperterriti, con il miraggio di vendere qualche copia in più odi raccattare qualche voto in sede amministrativa. A scanso di equi-voci voglio anche ribadire che danni, parimenti gravi, sono stati arre-cati da coloro i quali si sono eclissati dopo lo scioglimento delconsiglio comunale, salvo a ricomparire, taluni, dopo la sentenza sulprocesso Linea d’ombra.Chi legge questo mensile conosce la linea editoriale che punta a darvoce a chi, ovunque, cerca di costruire sulla base dei valori e non su

quella degli interessi personali. A maggior ragione l’impegno su e perPagani. Non deve meravigliare, quindi, se questo numero è particolarmente at-tento sugli avvenimenti che connotano l’impegno individuale delle as-sociazioni, delle istituzioni scolastiche che fanno bene alla nostraComunità, perché l’aiutano a crescere e, nel frattempo, smentisconotutte le chiacchiere che vorrebbero una Pagani piagata e piegata su sestessa, vergognosa ed umiliata.Con entusiasmo ho raccolto l’invito a pubblicare alcune notizie cheleggerete; altre le ho addirittura sollecitate dopo essermi trovato a seguire delle manifestazioni presso il Circolo Unione l’esibizione mu-sicale di taluni alunni della Scuola Media Criscuolo; presso l’Audito-rium - Saggio della Scuola Danza IGEA - ed ancora presso il CircoloUnione il Meeting dell’Avis.

Non voglio assolutamente enfatizzare ma sono convinto, e per questolo scrivo, che su queste manifestazioni si potrebbe incardinare unamolto più ampia partecipazione da far sì che si esca da uno schematutto sommato elitario. In soldoni: sono sempre pochi i ragazzi che fanno musica o danza,tanto per stare in argomento; pochi i soggetti impegnati nel volonta-riato. A costoro ed a coloro che si fanno carico di queste iniziative,deve andare assolutamente il nostro grazie.È auspicabile tuttavia che per il futuro venga ampliata la partecipa-zione agli ambienti più popolari chiamando alla bisogna anche il con-corso della pubblica amministrazione, allo stato assolutamente assente.

gdp

La foto è stata scattata da Antonio Fiore,  fotografo di "Luci ed ombre" a Nocera Inferiore

Sabato 15 giugno scorso presso i sa-loni delle feste del Circolo Unione si

è svolto il primo meeting dell’AVIS Co-munale di Pagani, presentioltre alle cariche dirigenzialidell’associazione volontaridel sangue, una moltitudinedi donatori, e i quadri diri-genti di tutte le associazionilocali, quali la Croce RossaItaliana, la Papa Charlie Protezione Civile, l’associa-zione nazionale Nuovi Tem-plari, Musica Nova diScafati, l’Associazione DeaMedica. La serata si è svoltaattraverso una gradevole“chiacchierata” culturale de-terminando la simbiosi traqueste associazioni ed unprogramma di interventi peril territorio paganese di qualificati e fu-turi organigrammi di intesa. Il conviviofinale ha poi suggellato un’accertatacondivisione di decise energia del“fare”. Questa la cronaca della seratama, dietro tutto ciò è importante valu-tare che quando uomini di buona “vo-lontà” di questa nostra terra, hanno legiuste proiezioni culturali e non solo,per identificare e rafforzare la crescitadi questa comunità, risulta assoluta-mente energico e financo “esplosivo” ilsenso di società e di aggregazioneumana. Sono state raggiunte delle meteche è importante pubblicizzare anchecon forza mediatica. Si sappia che per laprima volta si può donare sangue presso

locali sanitari nell’ospedale di Pagani.Dopo una decisa e civile “battaglia”siamo riusciti a raggiungere lo scopo

che ci eravamo promessi: locali adattialla donazione sangue in ospedale ed aPagani! Tutto questo sicuramente graziealla coriaceità del nuovo e giovane pre-sidente dell’Avis Comunale di Pagani,Dott. Apa Mirko, supportato dal Diret-tore Sanitario Dott. Torre Gerardo, daicollaboratori sempre presenti, ConcettaNacchia, Salvatore Apa, primo donatored’Italia, di Vincenzo Russo, Maria Nac-chia e Vincenzo De Maio. Ma anche perla lungimiranza del Direttore Sanitariodegli ospedali di Pagani - Nocera Dott.Maurizio D’Ambrosio che ha accettatodi buon grado di operare per tale nobilerealizzazione. La possibilità di poter do-nare a Pagani presso l’ospedale “A. Tor-

tora” diventa oltremodo importante per-ché nell’ambito del nosocomio sonostati insidiati il nuovo reparto di Oncoe-

matologia e di ChirurgiaGenerale. Due realtà chehanno bisogno sicuramentedi grande attenzione sanita-ria, di elevata collabora-zione specialistica e nonultimo di tanto “sangue”! Igrandi risultati terapeuticisono sempre determinatidalla precisa collaborazionedi tutti gli operatori del set-tore, ma anche dal grancuore di chi sa accorgersidella sofferenza altrui. Vor-remmo concludere, sottoli-neando che questo nostropaese sa regalare tanta ener-gia e mettere in campo molti

uomini e molte donne che, riescono adeterminare una forza e un impegno chepuò coinvolgere una buona parte di per-sone. Coinvolgere chi ha scelto spessodi adagiarsi nella “consuetudo” dellapropria normale operosità sociale. Cre-diamo che se producessimo una scossadi energia e mettessimo in linea “i puntidi corrente” POTREMMO riaccenderequelle “luci” che hanno per tanto tempoilluminato la nostra società, ma che, inquesto tempo risultano definitivamentefulminate o almeno speriamo momenta-neamente spente!

*Il Presidente AVIS**Il Direttore Sanitario

A cura di Giuseppe Candela, Nunzia Gargano, Maria Pepe

2culturaLuglio 2013 - Anno IV - N. 7

Le nostre risorse: fede solidarietà cultura

DIAMOCI UNA SCOSSAI° Meeting-Convivio Avis 2013

di Dott. Apa Mirko* e Dott. Torre Gerardo** La devozione alla Madonna unita al-l’amore per la realtà paganese sono

stati gli elementi indispensabili per l’in-gresso nella Confraternita della Ss.maVergine Addolorata, retta dall’avvocatoMatteo Baselice, di sedici nuove persone(sette confratelli e nove consorelle). Una cerimonia davvero solenne artico-lata in due momenti svoltosi nell’omo-nina chiesa intitolata alla madre di Gesù. Il primo, l’8 giugno scorso, è stato co-stellato da una funzione liturgica moltosuggestiva officiata dal parroco dellaChiesa Madre, don Flaviano Calenda edal suo vice don Antonio Palumbo, en-trambi molto vicini alle esigenze dellaConfraternita. In quell’occasione i nuo-vi confratelli Bonaventura Buonocore,Alfonso Capaldo, Carmine Della Rocca,Francesco Nacchia, Emilio Teofrasto, Pri-sco Antonio Tevere sono stati rivestiti del-l’abito dei Servi di Maria. Le consorelleMaria Giordano, Maria Pepe, RosariapiaTeofrasto, Rosa Vuolo hanno indossatoper la prima volta lo scapolare con l’im-magine della Madonna Addolorata.

Il 21 giugno scorso, invece, è stata lavolta di altri sette “Servi di Maria” cosìsuddivisi: i confratelli Nicola Buonocoree Gaetano Crispo e le consorelle Vin-cenza De Maio, Matilde Malet, PatriziaPetrosino, Maria Schiavo e Maria Vuolo. Tanta la soddisfazione di Matteo Base-lice per questi nuovi ingressi nella Con-grega che si aggiungono agli ultimiavvenuti nel settembre 2008. «Noi siamo una confraternita povera –chiarisce Matteo Baselice – e questa è lanostra forza. In verità, devo dire che que-sti sedici nuovi amici sono giunti in un periodo che potremmo definire quasi ma-gico perché in mezzo a noi sono arrivatepersone di alto profilo religioso, umano,culturale e professionale. Sono certo cheognuno, secondo le proprie possibilità,continuerà a dare nuova luce al nostro sodalizio nel nome di Maria. La Confra-ternita è innanzitutto un organismo reli-gioso, ma deve far sentire la propriapresenza aprendosi anche alle sollecita-zioni esterne e diventando centro di pro-mozione culturale».

SAGGIO DELLA SCUOLA DANZA IGEA - PAGANI

La Scuola Media Statale “A. Criscuolo”porta a termine il percorso musicale diquesto anno scolastico 2012/2013, degliallievi delle classi strumentali, i quali sisono esibiti per tre giorni consecutivi 20-21-22 Maggio presso il Circolo Unionedi Pagani. Mentre lunedì 3 Giugno alle ore 17:00presso l’Auditorium S. Alfonso di Pagani,si è tenuto il concerto dell’Orchestra delS.M.S Criscuolo. Si sono esibiti gli allievidi chitarra, pianoforte, violino, violon-cello, flauto e percussioni, che per tuttol’anno hanno studiato e suonato le note

eseguite per i genitori, parenti ed amici, etutti coloro che li hanno ascoltati ed ap-plauditi. È grazie al lavoro certosino deiproff. P. Saprio, R. Pepe, G. Piccolo, M.Petrillo, Agatini, A. Chierchia, F. Pepeche gli allievi della suddetta scuola pos-sono realizzare uno spettacolo orchestralee sentirsi per un giorno dei veri e proprimusicisti.Ai proff. strumentisti della S.M.S Cri-scuolo è rivolto un ringraziamento spe-ciale poiché con le loro note preparano inostri allievi ad affrontare la vita futura.

Prof.ssa Mariateresa Bove

Nel nome di Mariadi Nunzia Gargano

Page 3: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

Il grande merito dei paganesi è senzadubbio alcuno il dono della contempo-

raneità. Pagani e i suoi enigmatici citta-dini potrebbero essere analizzati almicroscopio in qualunque momento esotto qualunque aspetto. Il risultato prin-cipale sarebbe senza paura di confuta-zioni, quello di sembrare in perfettasintonia col tempo corrente. Prova certadi questo è Ritratto di Paese, saggio sto-rico di Nunzia Gargano, edito dalle Edi-zioni dell’Ippogrifo, che prende in esamecon l’accurata analisi microstorica il pe-riodo post unitario sino agli anni 60 del900. Punto di fuoco di suddetta ricerca èla classe politica del tempo, strettamenteintricata in fitti e ramificati reticoli fami-liari. Una classe politica che permea tuttoil contesto socio-culturale della città, dalcircolo sociale alla squadra di calcio pas-sando per la banca di paese. Pubblico eprivato si intrecciano in maniera naturalesenza artificio alcuno, tanto che leggendoun saggio storico che ha preso forma gra-zie a documenti archivistici, memorie difamiglia, romanzi autobiografici e altrefonti storiche ci si ritrova all’interno di un“romanzo” il cui merito principale èquello di aver ritratto con le parole degliuomini del tempo i paganesi di oggi. Nes-suno può non riconoscersi nell’ironia, nelsarcasmo, nella capacità di ridere nel e del

pianto. Un saggio che analiz-zando la Pagani post unitaria rie-sce anche a svelare e spiegare lecomplesse personalità paganesi.Ritratto di paese e gli atti che glihanno dato corpo hanno in sé unaforte carica letteraria, “uno nes-suno e centomila”, questo ilgrande rischio oltre che indi-scusso merito dell’autrice; innu-merevoli sono le visioni cheognuno in base al proprio vissuto,e perché no, tornaconto personalepuò avere di questo saggio…Una forte propensione alla spe-ranza, oltre che la possibilità diuna prepotente rinascita, la vi-sione di Paola Sinatore, teologa edocente del liceo Galizia di No-cera Inferiore, che si accompagnaa quella di Matteo Baselice, av-vocato e priore della confraternitaMaria SS Addolorata e Servi diMaria il quale pur non rinne-gando le annose problematicheche da sempre attanagliano lacittà vi riconosce quanto dibuono vi sia e proprio da quelloparte per imbarcarsi nel nobileprogetto di migliorare e miglio-rarsi. Di contro la visione di Isaia Sales,Docente di Storia della Criminalità Orga-

nizzata nel Mezzogiorno d’Italia pressoL’Università Suor Orsola Benincasa di

Napoli, che critica fortemente laclasse politica e i Liguorini coin-volti sin troppo negli affari di po-tere e invita ad uno studio diricerca anteriore per poter cosìcapire la genesi del “male”.Ruolo chiarificatore di concettisino ad allora sconosciuti, comequello di microstoria, assumeGuido Panico, mentore dellaGargano, che nel suo progetto diritratto di paese ha avuto in “Ri-tratto di borghesie meridionali”dello stesso una fonte d’ispira-zione. Il Docente di Storia Con-temporanea presso l’Universitàdegli Studi di Salerno pone anchel’accento su un fattore chiave percapire la cittadina alfonsiana,terra di confine tra Napoli e Sa-lerno, l’affinità e la condivisioneideale con Napoli da sempretratto distintivo di Pagani moltodiversa dagli altri paesi dell’agro.Meritevole di aver capito la po-liedricità del libro è infine NicolaPolito, componente del consigliodirettivo del Circolo Unione cheattraverso i saluti dello stesso sidice entusiasta e sempre aperto

ad ospitare eventi che mostrano il voltobello della città. Questi i punti di vista dei

relatori protagonisti insieme all’autrice,della presentazione del case history che inqualità di direttore de Il Pensiero Liberoho avuto l’onore di coordinare. L’autrice, oltre ringraziare ed invitare aprendere parte al buffet che La cantina delvescovo, Luna Galante, i salumi dei Fra-telli Aiello, il vino Falerno bianco e rossodell’azienda vinicola Trabucco hanno conentusiastico spirito di cooperazione alle-stito, ha tenuto a precisare che i libri nonsono di chi li scrive ma di chi li legge, la-sciando così a loro il merito o la colpa del-l’uso che ne faranno e dell’insegnamentoche ne trarranno. La serata ha poi mo-strato anche un altro volto emergente eestremamente positivo per la città quellodi Mario Della Mura che ha ritratto ilpaese nei fiori, a lui il difficile merito diessere riuscito attraverso dei fiori a rap-presentare la città; lo ha fatto scegliendodelle peonie, fiore d’alto pregio ma d’e-strema imprevedibilità e inaffidabilità,solo la cura e l’amore incondizionato x lasua instabile natura può “salvarla”. Unacomposizione estesa con punti di alto e dibasso quasi a raffigurare l’anatomia ar-chitettonica della città che nel rispetto deipunti cardinali trova esplicita manifesta-zione nella foto, immagine di copertina diun altro “figlio artista” Gaetano DelMauro.

cultura3 Luglio 2013 - Anno IV - N. 7

“A Pagani, solo chi ne conosce i limitipuò apprezzarne i pregi”

di Maria Pepe

Ho letto con interesse il libro di An-nunziata Gargano – Ritratto di un

paese – in cui l’autrice analizza cento annidi vita e di amministrazione del Comunedi Pagani. Il racconto che viene fuori puòapparire sconcertante, ma non è così. È la stessa Annunziata Gargano a segna-larlo nel suo saggio: “Era più o meno laprassi che seguivano tutti gli amministra-tori locali dei centri medio-grandi delMezzogiorno. Sicuramente, generalizzareeccessivamente potrebbe costituire unproblema, ma altrettanto errato sarebbepensare che rappresenti un caso isolato”.In effetti, la Pagani di quegli anni non eraun caso isolato. Basta andare a leggere o a rileggere al-cune pagine del libro La sinistra e la que-stione meridionale di Gaetano Salvemini,per rendersi conto che le cose non pote-vano andare diversamente. A Pagani suc-cedeva quello che capitava altrove, ancheperché non c’erano mezzi per contrastare

l’egemonia di alcune famiglie, giacché ilvoto era appannaggio di pochi, almenofino agli anni Cinquanta. A questo, si aggiungevano il diffuso anal-fabetismo e la povertà che lasciavanopoco spazio alla massa per difendersi daisoprusi. Su quest’aspetto Gaetano Salve-mini nel suo libro scrive delle tre malattiedi cui soffriva l’Italia meridionale. Dellaterza malattia dice: La terza invece è an-tichissima ed è tutta speciale del Mezzo-giorno. È la struttura sociale semifeudale,che è di fronte a quella borghesia dell’I-talia settentrionale un anacronismo; chemantiene il latifondo con tutte le sue di-sastrose conseguenze economiche, mo-rali, politiche…”.Diversa è l’analisi storica della Pagani delsecondo dopo guerra, quando il suffragioera universale, gli analfabeti erano netta-mente diminuiti, e il benessere aumentavaper tutte le classi sociali. Proprio in questi anni, Pagani ha vissuto

uno dei momenti più complessi della suastoria. Spero che il libro di Annunziata Garganopossa stimolare altri studiosi della comu-nità paganese a cimentarsi con questo se-colo di storia, e quello successivo.Abbiamo necessità di sapere se vera-mente, come afferma l’amico Isaia Salesnella postfazione del libro, Pagani: “Èuna comunità che non si è fatta mancareniente per interessare la cronaca nazio-nale e che si affianca a Casal di Principe,Corleone, Ottaviano, Platì, Africo…”.Abbiamo bisogno di conoscere il ruoloche le Confraternite hanno avuto nella ge-stione del paese, se c’è stato. Anche sullaquestione dei Liguorini, spero che ci sianodegli approfondimenti.Formulo i miei complimenti all’autricedel libro, Annunziata Gargano, per il la-voro correttamente svolto, con la speranzache presto voglia raccontarci ancora qual-cosa di questo paese comunque bello.

Riflessioni sul libro di Annunziata Garganodi Alfredo Salucci

rEgolaMEnto

art. 1 SezioniIl Concorso si articola in CINQUE sezioni a tema liberoSEZIONE 1: POESIA SEZIONE 2: NARRATIVA SEZIONE 3: POESIA IN VERNACOLO SEZIONE 4: POESIA junior (riservata ai minori di 18 anni) SEZIONE 5: NARRATIVA junior (riservata ai minori di 18 anni)art. 2 Modalità di partecipazioneOgni autore può partecipare a più sezioni del concorso.La poesia deve avere una lunghezza non superiore ai 40 versi, corpo 12.Il racconto deve avere una lunghezza non superiore a 25.000 bat-tute, corpo 12.art. 3 invio delle opereLe opere, n. 3 copie, dovranno essere inviate a:Segreteria del Concorso Letterario Il Pensiero LiberoDott. Alfredo Salucci Via D’Anna, 34 – 84012 Angri (SA)Una terza copia, in formato WORD.doc, dovrà pervenire al se-guente indirizzo e-mail: [email protected] sola copia cartacea dovrà contenere: 1. titolo dell’opera2. firma dell’autore3. generalità dell’autore (Nome, cognome, data di nascita, indi-

rizzo, CAP, recapito telefonico, e-mail)

4. la seguente dichiarazione:Io sottoscritto, nome e cognome, dichiaro di essere l’autore deltesto e di detenerne tutti i diritti a titolo esclusivo. Dichiaro inol-tre che il testo è inedito. Si autorizza al trattamento dei dati personali secondo le norma-tive vigenti.Per i partecipanti minorenni l’autorizzazione alla partecipazioneal concorso, deve essere firmata da un genitore, inoltre dovrà es-sere acclusa una copia di un documento di riconoscimento atte-stante l’età anagrafica del concorrente.

5. Autorizzazione a un’eventuale pubblicazione sul giornale Il Pen-siero Libero.

art. 4 termine della presentazione delle opereIl testo, corredato da quanto specificato all’articolo 3, dovrà per-venire entro le ore 24 del giorno 15 settembre 2013.art. 5 giuriaLa giuria, composta di critici, poeti e scrittori, sarà presentata alpubblico durante la cerimonia di premiazione. Il giudizio della giu-ria è insindacabile.art. 6 PremiSaranno premiati i primi tre lavori classificati, per ogni sezione. Leprime opere classificate, per ogni sezione, saranno pubblicate su IlPensiero Libero.La giuria si riserva la facoltà di assegnare altri premi e menzionispeciali a opere particolarmente meritevoli.

art. 7 Esclusione dal concorsoNon saranno ammesse le opere non rispondenti ai requisiti del Concorso.art. 8 La partecipazione al Concorso è gratuita.art. 9 PrivacyI dati dei partecipanti saranno garantiti secondo la legge n. 675/96sulla privacy. art. 10 PremiazioneLa data e il luogo della cerimonia di premiazione saranno comuni-cati agli interessati a mezzo e-mail e pubblicati su Il Pensiero Libero.L’invito alla cerimonia di premiazione non dà diritto a eventualispese di viaggio e di soggiorno.I vincitori impossibilitati a partecipare alla cerimonia di premiazionepotranno delegare altre persone per il ritiro del premio.I risultati del Concorso e le motivazioni della giuria relative alleopere vincitrici saranno pubblicati su Il Pensiero Libero.I lavori letterari inviati non saranno restituiti.

info: Segreteria del concorso 3391811322 e-mail [email protected]

Segretario Dott. Alfredo SalucciPresidente Onorario Prof. Carlo MontinaroPresidente Dott. Gerardo De Prisco

2° CONCORSO LETTERARIO “IL PENSIERO Libero”alla memoria del Notaio Carlo Calabrese

iv raSSEgna ScolaStica di MuSica:“verdi e il teatro di San carlo”

l’orchestra della Scuola Media “S. alfonso M. de’ liguori” di Paganisi esibisce sul palcoscenico del teatro

San carlo di napoli

Il giorno 3 giugno 2013 l’Orchestra degli allievi della Scuola Secondaria di PrimoGrado “S. Alfonso M. de’ Liguori” di Pagani ha avuto il privilegio di esibirsi sul

palcoscenico del Teatro di San Carlo di Napoli, ottenendo un significativo successo.Dopo aver superato varie le selezioni, misurandosi con tutte le scuole secondarie diPrimo Grado ad Indirizzo Musicale d’Italia, la Scuola di Pagani ha partecipato, conaltre tre scuole, alla fase finale della IV Rassegna Scolastica di Musica - PremioTeatro di San Carlo - Categoria Orchestre, che quest’anno aveva per titolo “Verdi eil Teatro di san Carlo”, presentando tre brani: “Oblivion” di A. Piazzolla, “VivaVerdi” e “Over the rainbow” di H. Arlen. Un forte plauso va, sicuramente rivolto airagazzi che si sono impegnati al massimo per raggiungere il prestigioso traguardo,ma non meno ai loro docenti di strumento musicale che, come sempre fanno nelcorso dell’anno scolastico, seguono e avvicinano con amore questi ragazzi alla mu-sica, indirizzandoli con maestria verso gli strumenti a loro più congeniali.

Carmine De Pascale

Page 4: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

Si conclude la serie di incontri promossi dall’Associazione Medica Marco Levi Bian-chini di Nocera Inferiore.

L’ultimo appuntamento delle “Giornate Mediche Nocerine” ha affrontato il delicatotema dell’infertilità nel convegno dal titolo: “Infertilità di Coppia – Medici e territorioa confronto”. Tanti i medici che si sono confrontati negli ampi spazi della Galleria Maiorino non li-mitando i propri interventi agli aspetti meramente medico-scientifici, ma estendendo ladiscussione anche ad un pubblico di non addetti ai lavori che ha potuto confrontarsi suun tema tanto delicato.Dopo i saluti di Bruno Ravera, presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, e di CarloMontinaro, Presidente dell’Associazione Medica promotrice del convegno, a cui sonoseguiti quelli del Direttore Sanitario Anna Luisa Caiazzo e del Segretario Provinciale“FIMMG” Francesco Benevento il convegno è entrato nel vivo suddiviso in due ses-sioni di lavoro. Nella prima è stato delineato un chiaro quadro dell’incidenza, sul ter-ritorio, della problematica affrontata attraverso gli interventi dei Dottori GiovanniRosati, Giuseppe Tramontano e Pasquale Contaldi che hanno sottolineato l’importanteruolo riservato ai medici di base e dal Dottor Domenico Danza e dalla Dottoressa El-lade Guermandi che attraverso i loro interventi hanno proposto un quadro diagnostico-clinico che ha fornito molti spunti di riflessione.Nella seconda sessione, dedicata alle nuove tecniche di Procreazione MedicalmenteAssistitia, sono intervenuti l’Avvocato Filomena Gallo, con un Focus sulla Legge 40,i Dottori Antonio Agostino Sinisi, Vincenzo Altieri e Matteo Ferro, che hanno affron-tato il tema dell’infertilità maschile, e il dottor Luigi Cioffi, con un intervento sulla“valutazione della riserva ovarica”. A chiudere i lavori ha provveduto, infine, la Dot-toressa Marianna Salierno con un ultima relazione che ha promosso un vivo dibattitoprima del concerto pianistico che ha dolcemente sottolineato la conclusione di questaserie di incontri promossi dall’Associazione Marco Levi Bianchini dando appunta-mento ai prossimi seminari in programma.

4culturaLuglio 2013 - Anno IV - N. 7

Dislessia, discalculia, disortografia, di-sgrafia: ovvero i disturbi specifici

d’apprendimento (DSA). A questo argo-mento è stato dedicato Dai bisogni alleazioni formative. Progettare per interve-nire, il corso intensivo di formazione suiDSA. Quattro appuntamenti svoltisi il 24,29 e 30 maggio presso l’Aula Magna delCircolo Didattico “SS. Giovanni Paolo II”di San Marzano Sul Sarno e il 25 maggiopresso il ristorante “Il Bagatto” di Pagani. L’iniziativa ha riscosso grande successograzie anche all’impegno della dirigentescolastica, dottoressa Emma Tortora, cheinsieme al personale docente è riuscita acostruire un importante momento di cre-scita umana e professionale.Infatti, come sottolinea la dottoressa Tor-tora: «La scuola oggi ha sempre più ca-rattere inclusivo ad ampio raggio e tra icompiti precipui c’è la cura dei DSA  nor-mati  con la circolare n. 270 dell’8 Ottobre2010 in cui si invitano gli insegnanti al-l’uso di strumenti compensativi e dispen-sativi che colmino la discrepanza esistentetra un ragazzo con sviluppo tipico e un ra-gazzo con DSA». Il momento culminante dell’intero per-corso è confluito nel convegno del 30

maggio scorso durante il quale dirigenti edocenti hanno potuto ascoltare le magi-strali parole del prof. Giangennaro Cop-pola, docente di Neuropsichiatria infantilepresso l’Università degli Studi di Salerno.Al momento conclusivo si è registrata unapartecipazione consistente da parte degliaddetti ai lavori con la presenza dei cir-coli didattici limitrofi di Sarno, San Va-lentino Torio, Pagani, Giffoni Valle Piana,Nocera. La conferma più importante del-l’efficacia della strategia attuata è stata lapresenza tra il pubblico dei genitori ini-zialmente diffidenti di figli con DSA. Ilmessaggio è passato forte e chiaro: questitipi di disturbi se diagnosticati per tempopermettono una pianificazione adeguatadella metodologia didattica, in modo daevitare ulteriori problemi. Infatti, i DSAnon sono causati da deficit, ma compor-tano un enorme sacrificio nello studio.Per questo motivo, il corso di formazioneè stato voluto soprattuto per far prenderecoscienza del problema, delle disposizioninormative, degli strumenti dispensativi ecompensativi ai fini di realizzare real-mente una scuola in cui ogni alunno possaesercitare pienamente il proprio dirittoallo studio.

CONVEGNO DEL CIRCOLO DIDATTICO“S.S. GIOVANNI PAOLO II” DI S. MARZANO SUL SARNO

DISLESSIAdi Nunzia Gargano

In quest’anno della Fede, i festeggiamentiin onore di S. Prisco hanno avuto un ricco

carnet di appuntamenti religiosi e civili, manovità assoluta è stata la primaedizione del Premio Artistico-Letterario dal tema: “S. Prisco,primo testimone della Fede nel-l’Agro”, nato da un’idea delparroco Mons. Domenico Cin-que e indirizzato ai bambinidelle Scuole Primarie e Secon-darie di I grado. Snodato in due sezioni, disegnoe poesia, il concorso ha visto lapartecipazione di un cospicuonumero di studenti che con laguida dei docenti hanno realiz-zato uno straordinario lavoro diricerca e approfondimento su S.Prisco e sulla sua missioneevangelizzatrice dell’Agro aiprimordi del Cristianesimo, che si è poiconcretizzato in composizioni grafiche eletterarie di interessante livello. Le operegiunte sono state valutate (considerandoneil messaggio e la tecnica) da una commis-sione di esperti costituita dal dr. Alfredo Sa-

lucci, per la sezione poesia, e il prof. Do-menico Califano e la dott.ssa GiuseppinaPiccolo per la sezione disegno. La premia-

zione si è svolta il 26 maggio nella Catte-drale S. Prisco con la partecipazione degliesperti e della dott.ssa Maria Laura Vigliar,vice-sindaco e dirigente scolastico del IVCircolo didattico di Nocera Inferiore. Vincitrici della sezione poesia sono risultate

tre allieve della Scuola Primaria G. Mar-razzo di Casolla, nell’ordine di classifica-zione: Arancio Anna Rita, Pagliuca Ylenia

e Capaldo Anna. Per la sezione di-segno si sono distinti i lavori di Ca-paldo Anna, già vincitrice del terzoposto nella sezione poesia, dellaClasse II della Scuola Primaria Re-gina Mundi e di Santucci Alessia,anch’essa alunna della Scuola Pri-maria Marrazzo. Hanno partecipato anche alcunialunni del I Circolo didattico e dellaScuola Secondaria Genovesi-Alpiche hanno ricevuto comunque un ri-cordo di partecipazione al concorso.Questa iniziativa, nata dall’intentodi diffondere e incentivare la devo-zione a S. Prisco (la cui conoscenzaspesso è ignorata e poco sentita dalfervore popolare), ha avuto il suo

culmine in una manifestazione ricca diemozioni dove ad essere premiata è stataprima di tutto la spontaneità e la buona vo-lontà dei bambini, a dimostrazione del fattoche una buona semina dà sempre buonifrutti.

IMPARIAMO A CONOSCERE IL NOSTRO SANTO PATRONO S. Prisco approda tra i banchi di scuola con il Premio Artistico-Letterario

di Marilena De Angelis

Quando la musica jazz si racconta in immagini dà vita ad una dimen-sione onirica in cui il linguaggio diventa “altro” e si perde la perce-

zione del senso assoluto delle cose.Le immagini nutrono la melodia che si esprime attraverso la forza evo-cativa della memoria.Non si può non provare una certa curiosità quando si parla di musica Jazz,figurarsi quando si parla di Jazz in immagini. L’8 Giugno in via NicolaPagano 6, sede dell’Associazione culturale Kairòs, si è svolta la perfor-mance di Francesco Lombardi, connubio di musica e video che si pro-poneva di raccontare una storia attraverso la sequenza di brani integratialle immagini proiettate. Volto già noto della musica Jazz contemporanealocale grazie ai numerosi concerti e collaborazioni con altri musicisti,Francesco ha intrapreso un lungo percorso di studi iniziato all’età di 6anni. Dopo un lungo distacco durato fino all’età dei 16 anni, folgoratodalla bellezza del ragtime, decide di riprendere gli studi conseguendo lalicenza di solfeggio e il compimento inferiore di pianoforte. Dal 2009vira definitivamente verso il jazz. Bill Evans, Art Tatum, Oscar Peterson, Jelly Roll Morton, Miles Davissono per lui modelli da seguire e input per le sue sperimentazioni artisti-che che lo spingono a cercare una maggiore sintesi espressiva attraversolo studio del ritmo come scansione delle emozioni umane, di cui “A Jazzstandard story” è testimonianza. La storia prende il via dalla separazione di due amanti che decidono di ri-manere “Just Friends” - semplicemente amici. Uno dei due, ferito e de-luso dalla separazione, intraprende un viaggio dentro di sé, attraverso lanostalgia, il ricordo, la disperazione, la speranza, la scoperta, la rinascita,l’amore. Così, grazie alla bellezza del jazz standard e all’intensità di canzoni come“Penelope”, frutto del suo ingegno, la città di Pagani è stata trascinatanella dimensione irreale di certi vecchi film in cui la vita ha una colonnasonora e persino la sofferenza è più dolce, quando la si traduce in musica.

Diana Marciano

“A Jazz standard story”

Sostienidistribuito gratuitamente

Bonifico su: C/C presso Monte dei Paschi di Siena, Filiale di Paganiintestato a Gerardo De PriscoIBAN: IT08P0103076311000001057589Causale: IL PENSIERO LIBERO

A fronte del contributo verrà rilasciata fattura o ricevuta. Sarà possibile sul sitowww.ilpensierolibero.it pubblicare attività professionali ed imprenditoriali. Gliinteressati potranno scrivere a: [email protected]

Contributi pervenuti nel mese di Giugno:- Nicola Polito Pagani euro 20,00- Dott. Nicola Cardillo Nocera Inferiore euro 340,00- MALET Ottica Moderna di Luisa Malet Pagani euro 100,00

Terzo appuntamento per “Le Giornate Mediche Nocerine”

dell’Associazione “Marco Levi Bianchini”di Francesco Amato

aSSociaZionE MEDica Marco lEvi BiancHininocera inferiore

Il 4 e 5 Luglio si è svolto pressi La Baccaro ArtGallery il primo incontro di RIFLESSI d'ARTE,La musica fra cinema e operetta, ripercussioniespositive e musicali in luoghi suggestivi.L'evento è nato con lo scopo di promuovere lebelle arti attraverso due sue forme tipiche, la mu-sica e la pittura; il tutto in luoghi suggestivi chene enfatizzano il senso, le forme ed il sapore. Unpercorso ed un incontro.3Il luogo scelto è la Baccaro Art Gallery che, perl'occasione, ha ospitato la personale di GianlucaResi curata da Giuliana Sarno. Lo stile dell'arti-sta napoletano si integra amabilmente allo spi-rito della serata.Noto con lo pseudonimo g*kingsi, nasce a Na-poli nel 1966. La sua arte figurativa è influen-zata dai caratteri della pop-art americana,seducendo con la rappresentazione di personaggicult del mondo dello spettacolo e della musicada Jack Nicholson a Brigitte Bardot, da MickJagger a Madonna, tutti protagonisti dell’imma-ginario collettivo.La serata ha previsto, inoltre, una degustazione akilometri zero di prodotti tipici, elaborati e pre-sentati dallo “Chef a Domicilio” Nico De Felice.Su questo sfondo, i 20 elementi del CollegiumVocale Salernitano, il soprano Giusy Luana Lombardi, Giulio Ma-razia al pianoforte e Ivan Antonio alla direzione del coro, sono statiprotagonisti di un concerto-evento presentando una selezione di mu-sica da film e da operetta, accompagnate dalla letture drammatizzatedi Teresa Barbara Oliva.

Un recital completo di luci,suoni, immagini e paroleche si sono fuse in un viag-gio immaginario nella sto-ria della musica da film.Nella seconda parte delconcerto, lo spazio è statodedicato all'altra correntemusicale protagonista: ilmondo dell'operetta.L’operetta, una forma diteatro musicale molto for-tunata si sviluppò nella se-conda metà dell’Ottocentoe resto in auge fino aglianni Trenta dello scorso se-colo, è una commedia inparte cantata ed in parte re-citata, nella quale l’impe-gno musicale e vocale èmeno importante rispettoall’opera, ma non per que-sto trascurabile. La finalitàdell’operetta era di diver-tire spensieratamente, equindi, presentava storiecomiche e satiriche cheprendevano di mira labuona società in forma leggera.La serata ha visto il susse-

guirsi di brani di Ennio Morricone, tra cui C'era una volta il west,Nuovo Cinema Paradiso e ancora Nicola Piovani con La vita èbella, seguito da Edith Piaf, Gershwin, Zimmer, Ranzato ed altriancora.

Antonella Ferraro

RIFLESSI D’ARTE

Page 5: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

5Speciale Luglio 2013 - Anno IV - N. 7

Qualche motivo in più, quest’anno, per riservare tre pagine al Ci-lento. Certamente alla base, i miei forti legami con questo terri-

torio sulle cui origini non mi ripeterò.Chi ne vorrà sapere di più abbia la pazienza di consultare sul Web ilnumero di Luglio dello scorso anno. Fatto nuovo è certamente l’averrealizzato nel corso degli ultimi mesi un’intera pagina dedicata al Ci-lento, coordinata da Corrado Lucibello e con altre firme tutte inte-ressanti per gli argomenti trattati. Scopo precipuo è stato e sarà quellodi informare la più ampia opinione pubblica, costituita anche dai va-canzieri estivi, sul Cilento.Sento anche il bisogno di partecipare momenti condivisi e personaliemozioni vissuti a Perdifumo nel corso del XII Meeting della Fede“Dario Prisciandaro” con la cerimonia conclusiva del 30 Maggioscorso. Merito certamente di Eugenia Morabito e Paolo Prisciandaro che, nelvoler ricordare il loro figlio Dario, prematuramente deceduto, con no-tevole impegno e sacrificio personale realizzano l’autentico miracolodi un cenacolo di donne ed uomini impegnati nella cultura e nel sociale.

Un piccolo centro del Cilento, Perdifumo per l’appunto, da dodicianni annovera presenze significative in rappresentanza di Istituzionipubbliche, associazioni, oltre ovviamente ai giurati, giornalisti, tuttia far corona ai premiandi nelle varie discipline.Punto di raccolta lo splendido Hotel La stella che domina dall’altodegli oltre 400 metri lo splendido scenario tra l’azzurro del mare, daAgropoli alla Costiera sorrentina ed oltre; un verde immenso, appenainterrotto da lingue di case ed ancora visibile quel grigio maniero untempo ospitante vocazionisti dai destini variegati.Quante storie vissute da generazioni lontane nel tempo in quelle case,in quel maniero... nell’arco dell’intero anno, pur tra le ristrettezze edil tirar di cinghia; bambini anziani adulti giovani uomini donne ani-mavano quelle lingue di case. Ora sono mute e silenziose in gran nu-mero e per tantissimi mesi se non per sempre, andato all’altro mondoanche qualche superstite restio a lasciare il luogo natio.Questo Cilento interno bisogna ricostruire dalle fondamenta. Occorrerestituirgli quell’anima che ha connotato il carattere di una stirpe chesoltanto il tradimento di bivaccatori della politica e le lusinghe di unprogressismo hanno estinto quasi.

Scrivo con tanta amarezza questa riflessione poiché registro i silenziassordanti in queste contrade, salvo segnali di vita effimeri perchédurano appena uno scorcio d’estate. Scuole che chiudono, chiese de-serte, focolari spenti, uffici postali smagriti, terreni abbandonati...Quanta tristezza nel registrare la tacita rassegnazione di quello cheun tempo fu un popolo volitivo; che non muove un dito per il ripri-stino di un asse viario importante franato da mesi nei pressi della gal-leria di Prignano. Galleria che non si riesce ad illuminare con unimpianto di emergenza. Ma che si aspetta? Il morto? Riunioni di sin-daci, autorità varie... Mentre scrivo questa nota quella galleria è an-cora scura!A dire che la luce viene portata nelle profondità marine...“Dalle radici dei ricordi programmerei il futuro”. Così mi esprimevoall’indomani della manifestazione di Perdifumo allorquando un mioamico commentava il mio soggiorno a Casal Velino con un “stai pro-grammando il passato”, essendo egli perfettamente a conoscenza deimiei trascorsi politici.Il fatto è, per concludere, che le stagioni passano ed a me non rimaneche seminare. Altro non posso; non sono mai stato un “Masaniello”.

Gerardo De Prisco

Dalle radici dei ricordi programmare il futuro

C I L E N T O …C I L E N T O …

Ormai l’estate incombe sul litorale ci-lentano, una costa fascinosa e am-

bita, dotata da madre natura di tutti gliattributi necessari per competere con lapiù nota costiera amalfitano- sorrentina,solo per rimanere in ambito regionale.Un litorale che si completa con un ine-guagliabile Cilento interno dove le atti-vità culturali vengono maturate eprogrammate, dai cittadini, durante ilnoioso inverno con l’unico fine di darelustro alla loro estate, farla conoscere adun maggior numero di turisti, instaurareun rapporto continuativo e,se possibile,di collaborazione.Nell’estate praticamente già in corso ve-diamo scorrere le pubblicità di premi let-terari a carattere nazionale, promossi dapro loco e comuni dell’interland cilen-tano e via via estemporanee di pittura,rievocazioni storiche, presentazione dilibri di scrittori cilentani sempre nume-rosissimi e importanti per la loro terranatale in un uno con i poeti e gli artistifigli di questa terra meravigliosa.Cilento paradiso della cultura, custode distoria millenaria di incancellabili tradi-zioni; Cilento cuore palpitante di un me-ridione dimenticato, curato dai suoi figlimigliori con la magnifica gestione dieventi culturali, di tradizioni enogastro-nomiche, di promozioni artigianali tra fa-volosi borghi e meraviglie ambientali.Questo il sogno, molto vicino alla realtà,perennemente insidiato da una cattivagestione del territorio affidata sempre piùfrequentemente ai parolai della politicapiù deteriore, supportati da consulentidal si facile, osservati dai pavidi delle

poltrone di comodo; una serie di scon-cezze collegate ad interventi che in que-sto particolare momento riguardano laviabilità, ma che ci indirizzano ancheverso la protezione del litorale, la regi-mentazione delle acque piovane, la ce-mentificazione indiscriminata.Viabilità e quindi strada cilentana a scor-rimento veloce denominata variante allass18 che è la porta d’ingresso al Cilentochiusa da qualche mese per una frana,prima della galleria di Prignano, che in-veste l’intera collina a monte dove, tral’altro, è stata ubicata da molti anni e conestrema faciloneria una discarica di ri-fiuti solidi urbani alla quale si accededalla vecchia strada provinciale che mo-stra gli stessi cedimenti rilevati nella va-riante. Frana, conseguenza di unimprevedibile periodo di pioggia, che havisto come solo intervento la delimita-zione e segnalazione dell’area di pericoloe la deviazione sulla strada provincialedi un senso di marcia; ci vuole poco percapire che tra qualche giorno su queltratto stradale, già tristemente noto per larecrudescenza di incidenti mortali, siscatenerà l’inferno col rischio di man-dare a monte tutti i buoni propositi deicilentani e vanificare il loro impegno perla promozione di un turismo di qualità.L’inferno chiuderà la porta sulle spe-ranze in un anno già triste e calerà ilbuio, buio pesto; per concludere, i turisticoraggiosi che vorranno attraversare lagalleria di Prignano senza illuminazione,… scura come ‘na vocca ‘r lupo… datempo insopportabile, dovranno conse-gnarsi a Caronte.

BUIO PESTOdi Corrado Lucibello

L’estate che verrà sarà una bella estate.

L’estate che verrà sarà una calda estate.L’estate che verrà sarà una ricca estate perchè ci porteràmolti turisti.Ci saranno molti turisti perchè essi potranno facilmenteraggiungere i loro luoghi di villeggiatura grazie alle ot-time vie di comunicazione che ci uniscono col resto d’I-talia e finanche col mondo.E questo anche grazie ai collegamenti marittimi, ferro-viari, ed aeroportuali perchè abbiamo un aeroporto pro-prio nelle nostre zone. Finalmente questi felicissimi turisti troveranno ad acco-glierli ogni e qualsivoglia servizio che di solito si trovanei luoghi di vacanza, a cominciare dagli uffici postaliaperti, dagli ospedali pronti per ogni evenienza, dalleguardie mediche potenziateper l’occasione e via dicendo.Non ci saranno i soliti problemi dei rifiuti agli angolidelle strade perchè gli operai in servizio per la raccoltadegli stessi vengono regolarmente pagati e quindi svol-gono il loro lavoro con allegria e soddisfazione.Non ci saranno sempre e solo le solite strisce blu ad ac-cogliere questi felici vacanzieri e le loro famiglie, magaricol vigile estivo di turno pronto ad elevare il verbale conuna velocità pari solo a quella della luce, in caso di man-cata esposizione del tagliandino di parcheggio, (forse per-chè da quella multa è garantito il suo stipendio).Non ci saranno le solite e stanche sagre della pietanza diturno, dalla salsiccia con patate, alla parmigiana di me-lenzane con ricotta e caprino, passando poi dalle cocozzealla scapecia, con voli pindarici fino a quella del pescepovero, e forse del pesce ricco.L’estate che verrà ci porterà tante belle manifestazioniper tutte le età e tutte le tasche, per far trascorrere ai pa-ganti turisti (specie in via di estinzione) la più bella va-canza dell’anno o del decennio.L’estate che verrà.... decisamente non sarà un estate cilentana!Purtroppo!

L’estate che verrà di Leonardo Giambattista Venneri

Lo scorso anno un funzionario del Comune di Casal Velinopresso il quale mi ero portato per taluni adempimenti am-

ministrativi mi informò che mia moglie avrebbe dovuto pagarel’Imu quale seconda casa perché una sentenza della Cassa-zione in tal senso si era pronunciata a riguardo della posizionedi coniugi residenti in comuni diversi. Nel caso in questione, ioresidente a Pagani mia moglie a Casal Velino, avremmo do-vuto scegliere ove risiedere congiuntamente. Siccome non ap-parteniamo, mia moglie ed io, alla categoria dei furbastriabbiamo convenuto, ovviamente, nel rispetto della legge.Dopo di che mi sarei aspettato conseguenzialmente una ridu-zione della tassa relativa al servizio di raccolta dei rifiuti ur-bani da parte del comune di Casal Velino ove il soggiornoabitualmente è per un brevissimo periodo dell’anno. Quale lamia meraviglia nell’apprendere che, allo stato, viene applicatoun regolamento che non tiene conto di tale obiettiva situazioneper cui, anche in previsione della TARES, si correrà il rischiodi un’ulteriore incremento rispetto a quanto già sborsato.A questo punto voglio essere leale e chiaro. Non mi interessaquanti, a Casal Velino, nelle stesse condizioni nostre abbianorispettato la normativa vigente sulla residenza connessa all’a-bitazione (prima, seconda, terza ecc… casa). Chiedo che l’Am-ministrazione Comunale – Consiglio Comunale, Giunta,Sindaco e nonché gli stessi dirigenti dei settori competenti –valuti con attenzione la “problematica” TARSU\TARES e de-cida secondo un criterio di giustizia ed equanimità. Il Comune,per altro, potrebbe disporre anche di dati certi di riferimentoper valutare l’effettiva durata del soggiorno dei non residentiproprietari di immobili; basta acquisire le bollette dei consumidi energia elettrica e dell’acqua potabile….Mio malgrado, qualora le scelte non dovessero tener conto delcriterio “di giustizia e di equanimità”, prescindendo anchedalla situazione personale, sento il dovere di sollevare la “que-stione” nelle sedi amministrative competenti.Oso sperare, comunque, nel buonsenso…

Gerardo De Prisco

LEALTÀ E CHIAREZZACON IL COMUNE DI CASAL VELINO

Già lo scorso anno, era di estate, la signora G. mi parlava diAnnamaria Tomeo. Nei giorni scorsi, sempre la stessa si-gnora, mi ha dato “Non è mai la fine” di questa Autrice. Au-guro a questa giovanissima scrittrice cilentana di coglieretutti i traguardi di cui scrive nei capitoli 19 e 20 “Il prota-gonista” del suo libro.

gdp

Dalla quarta di copertina

Un amore finito, un cuore spezzato. Il diario di un’anima checerca di recuperare la fiducia in se stessa, il proprio equili-brio, la propria vita. Il diario di un ragazzo che ancora nonsa bene dove vuole andare e che cerca, faticosamente, di cre-scere, venire a patti con il mondo esterno, con i suoi sogni econ i propri traumi. Una storia d’amore intensa e profonda,come le riflessioni del ragazzo. Una storia potrebbe esseregiusta per chiunque, nella vita, abbia perso l’amore.

Annamaria Torneo è nata a Vallo Della Lucania (SA) il 12del Diplomata nel 2011 presso il Liceo Scientifico “L. daVinci” della sua città, è attualmente iscritta alla Facoltà diEditoria e Pubblicistica dell’Università degli Studi di Salerno.

Page 6: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

Pioppi – Palazzo Vinciprova, 9 agosto 2013 - ore 21,00

CRONACHE CILENTANE Promuove

XXiii Edizione “incontri MEDitErranEi”alimentazione e terza Età:

“Mangia sano… e vai lontano”

Presidente: professore Alberto Fidanza

Direttore scientifico: dottor Luigi Crispino

Interverranno:dr Vincenzo Pizza; dr Carlo Cammarota; dr Stella Di Sessa; dr Veronica DiSessa

Tematiche proposte:“Alimentazione e disturbi cognitivi” “La longevità delle popolazioni del Ci-lento” - “L’olio d’oliva: sinonimo di lunga vita”- Alimentazione e stile di vita.

Il premio “Cronache Cilentane / Incontri Mediterranei 2013”andrà al Comune di Casalvelino, promotore del Progetto di valorizzazionedell’olio d’oliva, alimento principe della Dieta Mediterranea.

Un riconoscimento sarà assegnato “in memoria” al prof. dott. Luigi Consalvo per aver avviato, tra i primi, studi e ricerche sulla Alimentazione Mediterranea.

cElEBraZionE DEi 30 anni Di cronacHE cilEntanE

Testimonianze:

Dottor Andrea Salati, presidente dell’Unione dei Comuni Valle dell’Alento

Dottor Lugi Crispino, già Consigliere Provinciale

Dottor Gerardo De Prisco, già Senatore della Repubblica

Sua Ecc.za Giuseppe Casale, Arcivescovo Emerito, già Vescovo della Diocesi di Vallo

90° coMPlEanno di alberto Fidanza, professore Emerito dell’Università LaSapienza di Roma

la S.v. è invitata

Il direttore di Cronache CilentaneDino Baldi

6CilentoLuglio 2013 - Anno IV - N. 7

Il dottor Gerardo De Prisco, direttoreeditoriale e fondatore della testata che

ospita questo mie riflessioni, mi porgeuna domanda specifica. Come può resi-stere per tanto tempo un periodico senzaneanche l’ombra di un contributo daparte di Enti pubblici. È vero, il periodico da me diretto, “Cro-nache Cilentane”, non ha mai ricevuto fi-nanziamenti. Eppure è presente con disarmante regolarità.Eppure viene spedito in abbonamento

postale, cioè arriva direttamente nellemani dei lettori. Eppure viene spedito a tanti Cilentanisparsi nel mondo che così non perdono il contatto con la loro terra. E qua en-triamo in una delle prime finalità del no-stro impegno. Registrammo il periodico nel 1983.L’entusiasmo non mancava, però la prospettiva di dovere sostenere, nonl’impegno giornalistico, ma l’impegnoeconomico, ci spaventava. Parlai di questa idea con l’amico onore-vole Antonio Guarra. “Onorevole, vor-remmo iniziare la stampa di un periodico,però senza alcuna finalità politica. Vo-gliamo creare un foglio che sia occasionedi dibattito fra i Cilentani ed un punto diriferimento per coloro che vivono fuoridal proprio territorio”.L’onorevole, che amava il Cilento e cheaveva stima per chi scrive, aprì il suo

portafoglio e mi consegnò duecentomi-lalire. “Fate così, raccogliete contributivolontari”. E così cominciamo a fare. Grazie al suoconsiglio, grazie a tanti che nel corsodegli anni ci hanno offerto il loro contri-buto, “Cronache Cilentane” vede adessoil suo 30° compleanno.E qua la seconda domanda del dottoreDe Prisco non arriva, perchè anche lui èuno dei tanti nostri lettori e sostenitore. Ma io la domanda la immagino. Un uomo che fatto politica per una vita,

che ha rappresentato la terra salernitanain Regione Campania e poi al Senatodella Repubblica, adesso certamentevorrà sapere che contributo abbia dato il nostro periodico alla risoluzione deiproblemi. Ma un foglio di cronaca, un foglio di di-battito, un foglio sorto per far giungerela voce del Cilento agli emigrati, avevaanche il compito di spronare la classepolitica ed amministrativa ad agire per ilbene della collettività? Su questo il senatore De Prisco, sonocerto, non attende risposta. La risposta lasi trova nell’editoriale del nostro ultimonumero quando un lettore ci dà meritodelle nostre “battaglie”. E Gerardo De Prisco è stato da anni unattento lettore.Citiamo quelli che potremmo definire inostri successi, riconosciuti anche a li-vello nazionale con un famosa trasmis-

sione “Rai a quel paese” in cui si parlavadell’impegno di Cronache Cilentane perla Istituzione del Parco Nazionale del Ci-lento e Vallo di Diano “. Come non ricordare la partecipazione a“Striscia la Notizia” per sollecitare l’a-pertura dell’Ospedale di Roccadaspide?E gli articoli per sollecitare il completa-mento della variante alla SS. 18, l’illu-minazione delle gallerie di Pattano ePrignano (in questa ultima recentementeè tornato il buio!).Senza contare i tanti solleciti agli Enti

Locali (Provincia, Comuni) su varie pro-blematiche. Ma il nostro periodico, uscendo forseanche dalla sue primitive finalità, è statopromotore di tante iniziative culturali. Le giornate del Turista a Pioppi, le giteculturali che ancora continuano, l’orga-nizzazione di incontri tra giornali, radioe televisioni locali, la promozione di riu-nioni tra associazioni culturali e poi, ilfiore all’occhiello del Periodico, “Gli In-contri Mediterranei” che si svolgono aPioppi, Patria della Dieta Mediterranea,al Palazzo Vinciprova per la divulga-zione Scientifica della Dieta Mediterra-nea Salutare. Quest’anno la manifestazione raggiungela XXIII Edizione e si terrà il 9 agosto,con inizio alle ore 21,00. E proprio in questa occasione sarannoanche ricordati i 30 anni di Cronache Cilentane.

30 ANNI DI CRONACHE CILENTANEFinalità e funzioni di un periodico locale

di Dino Baldi

UNA GRANDE SERATA CULTURALENEL CILENTO

castellabate – Serata memorabile nel Sa-lone d’Onore del castello di Castellabatedove era presente il meglio della culturagiornalistica della Campania.Fra un pubblico colto e raffi-nato si è svolta la cerimoniadi Premiazione della V Edi-zione del Premio di giorna-lismo giuseppe ripa. Innome del pioniere del giorna-lismo cilentano si rinnova an-nualmente il Premio chevuole essere un momento diconfronto della cultura gior-nalistica, all’insegna della co-municazione attraverso inuovi linguaggi del giornali-smo. Infatti in questa edi-zione è stata aggiunta unasezione per il giornalismo OnLine. A ricevere il riconoscimento del Pre-mio Ripa 2013: alfonso ruffo direttorede “Il Denaro”, Melania guida giornali-sta de “Corriere del Mezzogiorno”, an-gelo Di Marino direttore de “La Città”,alessandro Barbano direttore de “IlMattino”, Barbara caggiano giornalistade “La Città”, rocco Papa giornalista de“12MESI.it” per la Sezione On line, i duepremi alla Cultura, assegnati dal ComitatoPromotore, sono stati consegnati a Dongianni citro, curatore della mostra suPaolo De Matteis e Fabrizio vona So-printendente del Polo Museale di Napoli.Tutti i premiati hanno espresso considera-

zioni importanti sui settori del giornali-smo e della comunicazione, mettendo inrisalto in ampie panoramiche la validità

della stampa libera per un’informazionesempre più obiettiva ed al servizio del let-tore. Un’edizione del Premio Ripa che havisto nomi importanti della stampa Cam-pana ed oltre, confrontarsi su ampie te-matiche della comunicazione e facendo ilpunto su molti aspetti che determinanol’informazione oggi. A presiedere la giu-ria ottavio lucarelli, presidente dell’Or-dine dei Giornalisti della Campania,coadiuvato da Genni Malzone, GiuseppeIanni, Paolo Romano Pietro Gargano,Giuseppe Galzerano e Giuseppe Lembo.Appassionato, l’intervento del moderatoredella serata Paolo romano quanto ha

letto dei brani tratti dal libro “Pagine distoria contemporanea” di Giuseppe Ripache mettevano in risalto il ricco linguag-

gio armonioso del suo gior-nalismo. Molto attivo neldibattito il presidente di com-missione Ottavio Lucarelli,presidente dell’Ordine deigiornalisti della Campania,che nel suo intervento hapuntualizzato la validità delpremio e per il ruolo chesvolge sul territorio. Mentreil presidente dell’Associa-zione Ripa architetto giu-seppe ianni coordinatore delPremio ha ribadito i concettie le valenze della manifesta-zione culturale, come mo-mento di confronto e sintesi

per una stampa che non dimentica l’eticae la bellezza della scrittura per un giorna-lismo sempre più colto. Nel saluto che il senatore alfonso andriaha portato alla serata, ha spronato lastampa affinché sia sempre un forte vei-colo di comunicazione per una crescitasociale ed intellettuale della Nazione. Unaquinta edizione del Premio Giuseppe Ripache ha vissuto momenti esaltanti fra leespressioni incisive dei tanti interventi,tutti volti ad un discorso costruttivo sem-pre più prospero per un giornalismo real-mente più comunicativo.

Rosa Fiorenza Ianni

Premiazione della V Edizione del Premio diGiornalismo Giuseppe Ripa

Per Pitagora la sapienza era strumento di purificazione e riscatto dal-l’errore ed eternazione dell’anima; infatti, secondo il suo pensiero, l’a-

nima, non purificata, era destinata a ritornare sulla terra per riscattarsi epassava, secondo la gravità dei peccati, ad incarnarsi nel corpo dei diversianimali e varietà di esseri umani fino a quando, limpida e pura, non di-ventasse immortale e passasse a vivere tra i beati.La metempsicosi, così, si poteva ripetere all’infinito.L’anima, però, prima di reincarnarsi, si immergeva nelle acque del fiumedell’Ade, il Lete, per dimenticare tutte le esperienze della vita vissuta pre-cedentemente sulla terra.Allora la nuova vita consisteva in una continua scoperta della verità e nellacorrezione degli errori da emendare.Allora, in questo spirito, nella ep. n. 20 del VII libro Ad Fam., Cicerone rac-comanda all’amico Trebazio di non abbandonare il sacro fiume Alete e lavilla dei papiri in Velia.Alete, infatti, tiene la stessa radice di lantano ed esprime il contrario dilete che significa oblio, dimenticanza, quindi il nostro Alento è portatoredi memoria e di verità.In Velia, poi, c’era una villa famosa perché possedeva una ricca bibliotecautile per la preparazione e ricerca della verità. - Sòfia, pertanto, significa sacro strumento di purificazione e riscatto del-l’anima.Allora, i discepoli, a bocca aperta, esclamavano:- Tu sei un saggio, cioè un sofos!- No! Prego! Non sono un sofos; ma un amico del sofos, un filo… sofos,un filosofo!- Allora possiedi tutta la sapienza che tu chiami sòfia!- Non ho la sapienza; ma sono un suo amante, un filos sòfia = filosofia.E vi pare poco!

LA SAPIENZA PITAGORICAdi Antonio Rizzo

Page 7: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

7Cilento Luglio 2013 - Anno IV - N. 7

Nella meravigliosa cornice di un panorama veramente divino del

Parco del Cilento, si è concluso presso ilsalone d’onore dell’Hotel la Stella in Per-difumo, il XII Meeting della Fede DarioPrisciandaro - organizzatodall’omonima associazione- presieduta dalla professo-ressa Eugenia Morabitoche di Dario è stata madre.Presente un numero vera-mente notevole di personecon le autorità in primis isindaci di Perdifumo, dott.Vincenzo Paolillo e di Ser-ramezzana, sig.ra Anna Ac-quaviva, con l’assessore diPerdifumo dott. NazarioMatarazzo. A presentare laserata Lucia De Cristoforodir. di Albatros. La rela-zione è stata tenuta dalchiar.mo prof. Ciro Ro-mano dell’Università Fede-rico II di Napoli. Presenti ancora il sen. Ge-rardo De Prisco, direttoredel giornale Il Pensiero Li-bero, il dott. Alfredo Sa-lucci, l’avvocato AttilioTajani, presidente della Ca-mera Penale; il dr. NicolaBellucci, past pres. deiLions Club, l’editore Arturo Fiore, l’architettoGiuseppe Ianni pres. del-l’Associazione GiuseppeRipa, curatore della Mostra dei giovani suPaolo De Matteis, l’architetto AugustoMaterazzi, Corrado Lucibello, poliedricoartista e giornalista, il comandante sta-zione CC di Perdifumo, mar. Antonio DeLorenzo. Monsignor Guglielmo Manna,Vicario Generale del Vescovo, ha procla-

mato i vincitori dei premi che la Giuria hacon ferito: alla prof.ssa Federica De Rosa,premio del Presidente del Consiglio, alprof. Geremia Paraggio dir del Saggiopremio del Presidente del Senato e una

targa per gli oltre 200 numeri editi dellarivista; al giovanissimo autore RaffaeleSperanza il premio del Presidente dellaCamera; al prof. Gennaro Malzone il pre-mio del Presidente della Repubblica; unatarga al direttore di Cronache Cilentane,Dino Baldi, per i 30 anni del mensile; alla

poetessa Francesca Vitiello il primo Pre-mio per la Poesia Religiosa. Premiati an-cora - Angelo Niglio, Carlo Cammarota, iltenore Nicola Viglione, il maestro PietroMiglino, Leonardo Fiordilino, Cosimo

Clemente, Angelo Giar-letta, il dott. Pietro Aveta,Giovanni Farzati, giornali-sta di Positano News, Mar-cella di Franco, “Mazzola”,Rosanna Fronzuti, WalterMarano, Padre Lino SDV,Padre Antonio SDV, en-trambi nigeriani. Alla me-moria sono stati conferiti iricordi al Mar. GiovanniMatarazzo, dott. Nicola Ta-nelli, Vincenzo Fronzuti(Cenzullo), Don GerardoLongobardi SDV, al prof.Mario Ricco Cobucci. Premiati ancora FiorinaCoppola e per la sezioneesteri, Giovanni li VoiltiGuzzardi, Jan SarrameaAdac Wons, Marcus TuliusCicero Barros Loureiro,Giovanni Tavcar, il sindacodi Serramezzana Anna Ac-quaviva, l’architetto Giu-seppe Ianni, la prof.Filomena Baratta, il Corodi Perdifumo, gli alunnidelle scuole Rossi Vairo diAgropoli, dell’Istituto com-prensivo di Perdifumo, vin-citori ai concorsi su Papa

Francesco, sulla costituzione Italiana edEuropea e su Paolo De Matteis; la prof.Teresa Faiella, Eugen Evu dir. della Pro-vincia Corvina. La cerimonia si è chiusa con un buffet.

s.r.

XII MEETING DELLA FEDE“DARIO PRISCIANDARO”

all’Hotel La Stella di Perdifumo, la Premiazione

Ipiccoli borghi Cilentani si somiglianoun pochino tutti, sono immersi tra il

verde dei castagni, dei lecci e degli ulivi,le facciate delle frugali abitazioni sonorivestite della pietra naturale del Cilentoe sono spesso una attaccata all’altra, af-facciate su stretti e accoglienti vicolidove, un tempo, si aprivano gli usci daiquali fuoriuscivano i profumi di sughiche sobbollivano per ore, della pasta efagioli con le cotiche o delleverdure fritte con l’aglio e im-pregnavano l’aria dell’odorepiù dolce e più caro, quello dicasa.In quei vicoli i rumori e le vocidella vita quotidiana echeggia-vano e rimanevano sospesi finoa sera, quando gli usci si chiu-devano e il buio avvolgeva ilborgo che riposava sereno finoall’alba del mattino dopo.Ora i vicoli e le facciate dellecase, a volte restaurate ed ab-bellite con vasi di gerani mul-ticolore, sono silenziosi edesolati, mancano le urla deibambini, le chiacchiere dellecasalinghe indaffarate, il ru-more del martello sull’incu-dine, manca la vita pulsante diuna intera comunità. Tra le viuzze del borgo si respira un’at-mosfera rarefatta ed irreale, il silenzioevidenzia i contorni delle case, i balconidai vetri impolverati, le tegole scheggiatedal tempo e gli usci, ormai rimangonoinesorabilmente chiusi!In questi luoghi, quasi sospesi nel tempo,

le erbe spontanee dalle fioriture di unabellezza imbarazzante, la fanno da pa-drone celando con spontanea meravigliale vecchie pietre e le dolorose crepe del-l’incuria.Orsola Frapiccini, pittrice di San Martinodi Laureana Cilento, dove è tornata dapoco, dopo quasi dieci anni passati aRoma per lavoro, rappresenta sulla telaquello che le parole vorrebbero mostrare,senza riuscirci.

Nelle sue opere i vicoli silenziosi ed at-toniti, gli arbusti ed i fiori più piccoli emodesti, gli scorci panoramici rubati conrapidi sguardi, mai superficiali, ma es-senziali e quasi minimalisti e l’uso, quasiprepotente del colore, ci costringono asoffermarci in una osservazione più at-

tenta, ci costringono ad andare oltre ilrappresentato.La Frapiccini, per gli amici Lilli, è statadefinita “la pittrice dei vicoli” per la suasensibilità nel cogliere e nel raffigurare,attraverso il suo personalissimo stile pit-torico, il sapore del tempo che inesora-bile è passato, incurante delle vite chehanno abitato e hanno lasciato traccia disé su queste pietre consunte, traccia chela pittrice riesce a palesare e a trasmet-

tere attraverso le sue atmosferemalinconiche ed intense.Figlia del Cilento, nonostante lalunga assenza, ha sempre portatocon sé le immagini di una naturanon addomesticata e forse, non ad-domesticabile, e la nostalgia cro-matica del mare che ogni giornopuò osservare dalla terrazza dellasua casa/galleria d’arte, incasto-nata nel borgo antico di San Mar-tino Cilento. Il blu del suo Tirreno l’ha accom-pagnata e riempita ovunque ellafosse e i semplici e fioriti arbustispontanei sono diventati un suotratto distintivo ed inconfondibile,la sua impronta d’artista, che larappresenta e la distingue.Ritornare in questi luoghi è statoper l’artista, un viaggio a ritroso

nella sua anima, che l’ha portata allapiena consapevolezza di appartenere vi-sceralmente a questo borgo natìo, a que-sti vicoli, a questa natura, a questa terranon semplice e a volte aspra, ma ricca dipulsioni e di stimoli, indispensabili aduna mente creativa come la sua.

“La pittrice dei vicoli”di Amedea Lampugnani

Nel cuore antico del Parco nazionaledel Cilento, a qualche chilometro

da Pioppi, ridente località balneare, doveAncel Keys dimorò per quasi mezzo se-colo studiando le abitudini alimentari lo-cali diventate poi sinonimo di dietamediterranea, in un’oasi di verde incon-taminato troviamo l’agriturismo “Il sen-tiero”, autentica officina di prelibatezzegastronomiche della tradizione cilentana,nata alle porte della più piccola frazionedel Comune di Pollica, Galdo, incante-vole borgo antico dove vivono settantaottanta anime per gran parte depositariedelle più antiche tecniche di coltivazionee conservazione dei prodotti della terra.Realizzata nel 2004 la struttura agrituri-stica ha trovato immediatamente il gra-dimento di turisti italiani e stranieri,grazie alla perfetta e sinergica gestionefamiliare, che vede in primo piano lacompetenza e la simpatia della titolaresig.ra Gabriella unita all’esperienza cu-linaria della mamma e alla dedizionedell’intera famiglia; obiettivo comuneattendere e a volte sorprendere i buon-gustai con la varietà dei piatti serviti e la

bontà dei loro tanti esclusivi prodotti.Il formaggio di capra fresco, il cacio ri-cotta, le olive ammaccate, e tantissimeconserve di qualità che vediamo espostenella sala ristorante arredata con buongusto; primi piatti sconosciuti ai piùcome ‘u sciusciello, gradevole zuppa diasparagi selvatici e cipolla, la pasta dicasa in tutte le sue varietà, cavatielli allacilentana, fusilli, ravioli, servite consalse della tradizione o nate dall’inven-tiva della cuoca; magnifici e vari secondipiatti che vanno dai classici pollo, ca-pretto, coniglio, alla parmigiana di me-lenzane a ‘i mulignane mmuttunate,piatto tipico cilentano; affermiamo in-fine, senza tema di smentita, che anche iprezzi sono agrituristici.Certamente chi si siede ad un tavolodove si alternano tante cose buone, nonlo fa per poesia, ma in questo scono-sciuto angolo del Cilento dove gli alberisembrano parlarti e i muri trasudano storia e tradizione, nel profumo dellepietanze si insinuerà una sottile, coin-volgente emozione.

cluc

“AL SENTIERO”Azienda agrituristica biologica

di Corrado Lucibello

Da Google

Page 8: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

Il Presidio di Riabilitazione “Villa deiFiori”, Casa di Cura Angrisani, si con-

ferma ancora una volta un centro all’a-vanguardia per quanto riguarda lariabilitazione in tutte le sue sfaccettature.Con questo nuovo progetto, mai realiz-zato finora nell’ambito riabilitativo ed inparticolare con utenti che presentino tra lepatologie anche deficit cognitivi, ci si èproposti di considerare all’interno del pro-

getto riabilitativo globale anche i disturbidell’alimentazione intesi come obesità osottopeso. Tali disturbi sono molto fre-quenti e riconoscono molteplici cause tracui l’utilizzo di farmaci che favorisconoil sovrappeso, le problematiche di deglu-tizione, la sedentarietà dovuta a deficitmotori, l’allettamento etc… ed attraversouno studio più accurato del metabolismobasale, delle calorie assunte e delle pato-

logie che possono interferire con il pesoci si è posti l’obiettivo di garantire a tuttiuna dieta adeguata e personalizzata masoprattutto un programma riabilitativo ingrado di permettere all’utente di raggiun-gere un peso ideale. È da sempre risaputoche alla base di un buono stato di salutec’è una corretta alimentazione ma è fon-damentale anche il ruolo rappresentatodall’attività fisica (naturalmente compati-

bile con i deficit motori presentati da al-cuni dei nostri utenti). Per tale motivo a“Villa dei Fiori”, grazie alla collabora-zione del comparto Sanitario, del com-parto Riabilitativo, dei consulentidietologi e di tutti gli operatori coinvolti,agli enormi spazi verdi che ci circondanoed alle palestre efficienti, è possibile rea-lizzare questo progetto.

* Direttore Tecnico

Estate, tempo di vacanze? Allora che attendere ancora… un, due, tre,via! Si parte!Ecco il fatidico momento di inizio estate,atteso tempo di riposo, svago e diverti-mento ma anche tempo propizio per di-stendere i rapporti, vivere insieme,divertendosi, e fare esperienze diversifi-cate e adatte a tutti, capaci di trasmetterequei contenuti carichi di valori e di in-contenibile gioia. Uno dei servizi doc fornito da Villa deiFiori è il soggiorno climatico. Per l’interoanno tutti i nostri ospiti attendono questomomento che con consuetudine si ripete.La settimana prima della partenza vienevissuta con enorme coinvolgimento per lapreparazione dei bagagli, la scelta dei co-stumi e l’abbigliamento. Ogni volta è come un salto nel buio… cisi chiede, riuscirà? Saremo capaci di of-frire un’esperienza che rimanga come unapiccola pietra miliare nell’esperienzaumana e spirituale dei nostri ragazzi?Noi operatori, sempre molto motivati, vi-viamo solo quest’ansia e questa grandetensione, offrire loro un’esperienza indi-menticabile di incontro tra “compagni diviaggio”. Le intenzioni spesso sono le più

vaghe e le più disparate, ma non importa,l’importante è partire per uscire dal pro-prio egoismo e dai piccoli ritagli deltempo personale per gettarsi nell’inco-gnita dell’incontro con l’altro.Quest’anno, siamo stati ospiti dell’ “HotelHarmony”, oasi di tranquillità e comfort,situato a Tortora (Cs). Gli ospiti sono stati accolti in un clima disimpatia, familiarità e spiccato senso or-ganizzativo dove regnano elementi essen-ziali per sentirsi sempre a casa propria. La posizione strategica e le splendidespiagge bagnate da un’acqua cristallina,ci hanno consentito di organizzare gite perammirare le bellezze naturali. L’esperienza molto istruttiva e gratificantevissuta dai ragazzi di Villa dei Fiori è statapossibile grazie al contributo di tutti glioperatori e della proprietà che da sempreè vicina e sensibile alle problematiche le-gate alla disabilità, sentendo tutti gli ospiticome figli propri.Le giornate al mare sono cominciate brio-samente intorno alle 8 del mattino, tra un“buongiorno” e uno “scherzo” ci si pre-para per le autonomie personali.Appena pronti, lasciate le camere e con-sumata la prima colazione, senza perdere

le buone abitudini riabilitative, si scen-deva in spiaggia a praticare l’attività mo-toria, poi protetti da creme solari ad altaprotezione, si prendeva il meritato bagnoche è momento di gioia, attività e socia-lizzazione, migliora l’umore, tonifica e fa-vorisce la socializzazione. Nei quindici giorni trascorsi al mare, sonostate organizzate uscite diurne e serali conescursioni in barca per visitare l’Isola diDino, visite guidate al centro storico diTortora, al museo e lunghe passeggiate alcentro di Praia a mare. Inoltre, è stata or-ganizzata una giornata dedicata allo shop-ping, durante la quale tutti gli ospiti hannoscelto cosa regalare e regalarsi, sono statial cinema ed è stata organizzata una festaprivata sul lido balneare con musica e unlauto rinfresco.Le giornate si sono concluse con piacevolipasseggiate; dopo un’altra breve sosta nelgiardino antistante l’albergo, al chiaro diluna e accarezzati dalla brezza marina, cisi raccontava qualche piccolo aneddotosuccesso durante la giornata e poi ci si sa-lutava con la buona notte.

Per noi del Centro di Riabilitazione Villadei Fiori l’estate è qualcosa in più… … un’esperienza di crescita umana, ca-pace trasmettere quei contenuti carichi divalori e di incontenibile gioia per allar-gare i propri orizzonti relazionali.

L’equipe riabilitativa

88SpecialeLuglio 2013 - Anno IV - N. 7

Una tradizione che si ripete e si con-solida negli anni è quella della festa

che il presidio di Riabilitazione Villa deiFiori organizza il 21 Giugno di ogni anno.Un’occasione speciale in cui si ricorda lafigura del Senatore Luigi Angrisani attra-verso l’incontro con il pubblico e i fami-liari di degenti e operatori.La Giornata della Riconoscenza di Villadei Fiori, però, non è solo questo. È sem-pre, infatti, un’occasione di divulgazionescientifica prima ancora che di festa. Aciò, quest’anno, si è aggiunta la presenta-zione del nuovo ambulatorio di Via Con-cilis a Nocera Inferiore. Una struttura moderna, che regala aisogni, alla professionalità e alla passionenati sul Poggio di San Pantaleone una

nuova casa al centro di Nocera Inferiore.Il nuovo ambulatorio è intitolato proprio aLuigi Angrisani fondatore, sessant’anniorsono, di Villa dei Fiori; anni trascorsi“al servizio dei pazienti, delle loro fami-glie, del territorio” – afferma Luigi Cele-stre Angrisani – sottolineando che “ilmodo migliore per rendere omaggio ai va-lori, alla storia, alla memoria, è quello ditrasformarli in fatti concreti. Perché saperricordare è saper fare”.Un pensiero condiviso anche da Sua Ec-cellenza Monsignor Giuseppe Giudice,Vescovo della Diocesi di Nocera Inferiore– Sarno che, prima di procedere alla be-nedizione della struttura, ha rammentato,ai presenti, la necessità di attualizzare ilmessaggio di Cristo ricordando che la

chiesa, da sempre, lancia un messaggio di“servizio” alla disabilità.Proprio lungo questo sentiero intendonomuoversi tutti gli operatori della strutturasfruttando appieno gli ampi spazi dedicatialle terapie dei degenti che si svolgerannoin ambienti caldi e familiari a partire findalla hall dove il banco della ricezionecambia colore nel rispetto dei dettamidella cromoterapia. Sviluppati, poi, glispazi all’interno con le sale per la logope-dia, per la magnetoterapia e le palestreinondate di luce naturale. E le sorprese delnuovo Ambulatorio di Villa dei Fiori nonterminano qui.Presto sarà fruibile anche l’ultimo pianodella struttura un occasione per poter fare,ancora una volta, festa tutti assieme.

La Giornata della Riconoscenza di Villa dei Fioriè l’occasione per presentare il nuovo ambulatorio

di Francesco Amato

2 1 G I U GNO : S A N L U I G I - 2 1 G I U GNO : S A N L U I G I -

Soggiorno climatico 2013

“UN, DUE, TRE, PARTENZA… VIA!”

Dopo “la giornata particolare” da mevissuta e raccontata nello “Speciale”

del Luglio dello scorso anno, ho voluto li-berare la mia mente da condizionamentiemotivi che inevitabilmente avrebbero gui-dato la mia scrittura.Quest’anno, quindi, mi sono predispostoper una osservazione direi quasi asetticavolendo registrare “le novità” che si eranoappalesate già interessanti dalla lettura delprogramma pubblicato da questa testatanello scorso Giugno.Un primo “avvertimento”, definiamolo

così, lo avevo colto dal contenuto del “messaggio” del Presidente di Villa deiFiori, Luigi Celestre Angrisani, che intendo riproporre per il suo intrinseco valore:

«nasce il nuovo ambulatorio di villa dei Fiori. nasce, simbolica-mente, proprio nel giorno che dedichiamo al fondatore di villa deiFiori, il Senatore luigi angrisani. Perché il modo migliore per ren-dere omaggio ai valori, alla storia, quella memoria in fatti concreti.Perché saper ricordare è saper fare. lo sa bene chi ogni giorno, qual-siasi ruolo ricopra, permette con il proprio lavoro e la propria pas-sione a villa dei Fiori di essere una struttura di eccellenza. al serviziodei pazienti, delle loro famiglie, del territorio. È questo il nostromodo di essere. non dimenticandoci mai né da dove veniamo, nédove vogliamo andare. Ecco perché il nome del nuovo ambulatorioè quello di chi villa dei Fiori l'ha fondata, sessanta anni fa: luigiangrisani.»

Una struttura certamente all’avanguardia.Ho immaginato “la persona” che esce fuori dai corpi sofferenti e piagati matrattati e curati da strumentazioni umanizzate perché guidate da professiona-lità ma anche da quel medicamento incorporeo che è la condivisione dellasofferenza nel mentre assisti il paziente, soprattutto quando non ha alcuno alsuo fianco.Mi si vorrà consentire di dare questa chiave di lettura a riguardo della nuovaimportante intrapresa del Presidente Angrisani se ben ho inteso il suo esserciin continuità con il padre, il Sen. Luigi del quale, come ha voluto anticiparmiegli stesso nel breve incontro di saluto prima della cerimonia della inaugura-zione dell’ambulatorio. Il 14 Ottobre prossimo verrà ricordato nell’anniversario della sua morte.In quella circostanza sarà presentato un secondo volume dalla cui lettura saràinteressante cogliere gli aspetti poliedrici di un politico certamente originalequal è stato il Senatore Angrisani.

Gerardo De Prisco

Da sinistra il Presidente di Villa dei Fiori Luigi Celestre Angrisani; a destra il Sen. Gianni Iuliano.

Abstract della relazioneintroduttiva

di Alberto Ferrante*

Page 9: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

La malnutrizione in difetto, ma soprat-tutto in eccesso è oggetto di ricerca

di molti gruppi di studio sia nazionali cheinternazionali. Lo scopo di questo lavoroè quello di individuare attraverso la valu-tazione dello stato nutrizionale e dellacomposizione corporea soggetti a rischiodi sviluppare malattie causate da sotto-peso, sovrappeso e obesità e migliorare lostato di salute attraverso una corretta ali-mentazione. È stato preso in considera-zione peso, altezza, circonferenza polso,circonferenza addome, taglia ed è statocalcolato il BMI per classificare gli ospitidi Villa dei Fiori in varie classi di peso.Inoltre è stata valutata la massa magra ela massa grassa con una metodica sem-plice ma sofisticata l’impedenziometria.Sono state formulate tabelle dietetiche siaper l’intera popolazione ma anche perospiti affetti da diabete mellito, obesità,malattia celiaca e per disfagia. Inoltresono stati redatti consigli nutrizionali pergruppi di pazienti affetti da varie patolo-gie. Dall’indagine effettuata sui degenti

da noi visitati abbiamo riscontrato che il10% è in sottopeso, il 39 % è in normo-peso, il 21% è in sovrappeso, il 16% è inobesità di I classe, il 6% in obesità di IIclasse e l’ 8% in obesità di III classe.In conclusione si può considerare tale stu-dio osservazionale, forse unico in lettera-tura, di notevole interesse scientifico dalmomento che la popolazione presa in con-siderazione è una popolazione di soggettiaffetti da ritardo mentale sia congenitoche acquisito e malattie neurologicheanche rare. La difficoltà diagnostica e terapeutica nu-trizionale è stata resa possibile grazie allacollaborazione di tutti gli operatori diVilla dei Fiori coinvolti: medici, psico-logi, sociologi, infermieri, OSA, farmaci-sta, fisiatri e soprattutto cuochi e addettialla cucina. Lo sforzo economico e zorganizzativo si spera porterà nel tempoa raggiungere un migliore benessere psi-cofisico degli ospiti di Villa dei Fiori epotrà essere di esempio per altri centri riabilitativi.

Abstract delle relazioni dei dottoriPaolo Attianese e Giulia Tagliamonte su:

Valutazione dello stato nutrizionale e della composizione corporea

degli ospiti di Villa dei Fiori

Gli impianti meccanici ed elettrici,progettati e realizzati a servizio del

nuovo poliambulatorio “Luigi Angri-sani”, hanno caratteristiche tecniche talida garantire, insieme ad un’ovvia affida-bilità, anche flessibilità e contenimentonei costi di gestione.L’obiettivo della Committenza era quellodi mettere a disposizione della comunità,una struttura del terziario avanzato cheabbinasse un’immagine estetica piace-vole, a condizioni ambientali ottimali sia per le attività lavorative, sia per ilsoggiorno.I locali del poliambulatorio dovevano es-sere, naturalmente fruibili da tutti, maanche sicuri e confortevoli.L’efficienza energetica del nuovo immo-bile obbligava i progettisti ad applicarele disposizioni previste dal Decreto del Presidente della Repubblica del 02aprile 2009, n. 59, che definisce le meto-dologie, i criteri e i requisiti minimi diedifici e impianti relativamente alla cli-matizzazione invernale, la preparazionedi acqua calda, la climatizzazione estivae l’illuminazione artificiale di edifici delterziario.In definitiva l’insieme edificio/impiantidoveva avere un fabbisogno annuo dienergia necessaria per soddisfare i servizipredetti, inferiore al valore previsto daldecreto citato, tale, comunque, da rien-trare almeno nella classe energetica“c”.

Per il riscaldamento invernale e per il raf-freddamento estivo degli uffici, degli am-bulatori e degli spazi comuni, si sonovalutate e confrontate varie ipotesi, op-tando, alla fine, per quella che, a pareredei tecnici, fosse più rispondente alle esi-genze, funzionali e climatiche, del nuovopoliambulatorio.È stato progettato ed installato un im-pianto aria/acqua, con rinfrescamento e riscaldamento diretto mediante “pavi-mento radiante”, ed immissione di aria“tutta esterna”, di rinnovo, trattata cen-tralmente (aria primaria), con l’impiegodi una pompa di calore ad alta efficienza.Per la produzione di acqua calda sanita-ria si è installato un impianto solare ter-mico, integrato con una caldaia a gas acondensazione.La copertura del fabbisogno annuo dienergia primaria per l’acqua calda di con-sumo, fornita dall’utilizzo di energie al-ternative, è superiore al 56%.Le soluzioni tecniche applicate hannoconsentito il conseguimento, per il com-plesso EDIFICIO/IMPIANTO, dellaclassificazione energetica “B”, con unconsumo di energia primaria pari a 9,67kWh/m3 anno.Il risultato predetto, valutando il punto dipartenza, è stato motivo di ampia soddi-sfazione sia per la Casa di Cura Angri-sani s.r.l., che per i progettisti.

*progettista/direttore dei lavori

LA GIORNATA DELLA RICONOSCENZALA GIORNATA DELLA RICONOSCENZA

99 Luglio 2013 - Anno IV - N. 7

In occasione del nuovo ambulatorio diVilla dei Fiori a Nocera Inferiore si

sono svolte anche due conferenze nel pic-colo auditorium di cui è dotata la struttura.La sala è stata inaugurata con gli inter-venti dell’Architetto Scianni e dell’Inge-gnere Santini progettisti della struttura.Attraverso le loro parole è stato possibileintuire il grande lavoro necessario alla ri-qualificazione del vecchio scheletro in ce-mento armato, per farne il gioiello ditecnologia che è oggi. Pavimenti radiantiin grado di garantire temperature ottimali,ricircolo continuo dell’aria, illuminazionenaturale sono solo alcuni degli espedientiche fanno, del nuovo ambulatorio, unluogo salubre per operatori e degenti oltrea garantire la maggiore eco-compatibilitàpossibile.Durante la conferenza “Disturbi Alimen-tari – Sperimentazione in Riabilitazione”tenuta dal Professore Paolo Attianese insinergia con la Dottoressa Giulia Taglia-monte, poi, è stato illustrato l’innovativoprogetto di Educazione Alimentare av-viato nel presidio. Il dottor Attianese ha illustrato come,anche con pazienti affetti da complessepatologie, è stato possibile porre le basiper l’istituzione di linee guida che con-sentano un più attento controllo del pesodei degenti curandone l’alimentazioneanche nel rispetto delle patologie di cuisoffrono.Un progetto di educazione alimentare che,

per la prima volta in Italia, è rivolto a pa-zienti con disabilità simili a quelle di cuisoffrono gli ospiti di Villa dei Fiori. Tanti gli ostacoli da superare, a partiredalle difficoltà di ottenere il peso correttodei pazienti, per passare all’impossibilità,per alcuni, di deglutire correttamente fino a pazienti bisognosi di emodialisiprima di poter procedere alla realizza-

zione dei menu – tipo presentati dallaDottoressa Giulia Tagliamonte, TecnologaAlimentare.L’impegno necessario alla realizzazionedel progetto ha reso possibile il supera-mento delle tante difficoltà, di ordine siamedico che pratico, con modalità che, cer-tamente, non tarderanno a fare scuola.

A Villa dei Fiori il primo progetto di Educazione Alimentare per i pazienti con disabilità

di Francesco Amato

Abstract della relazione tecnicadell’ing. Giunio Santini*

Mons. Giuseppe Giudice, vescovo della Diocesi Nocera-Sarno

Momenti dell’inaugurazione

A sinistra: uno degli attrezzi per la riabilitazione.In alto: una veduta del pubblico durante il convegno.

In basso: visita dei locali all’ambulatorio, con il PresidenteLuigi Celestre Angrisani, tra gli altri convenuti, il prof. Vieri

Galli, il dott. Nicola Cardillo ed il nostro Direttore Editoriale.

Page 10: di Pagani - Il Pensiero Libero · 2013-07-06 · come tanti altri, nel suo Colosseo e, un organo alla volta, se lo è divorato. Doveva essere un professore di sostegno, ma i ri-sultati

UN ’ E C C E L L E N Z A PA G AN E S EUN ’ E C C E L L E N Z A PA G AN E S EL ’ I . P . S . S . E . O . A .L ’ I . P . S . S . E . O . A .

Complimenti a Enrico Letta

per gli incarichi affidati

senza Mara e né Brunetta

senza i soliti svitati.

Senza i soliti ladroni

che han rubato fino adesso

spero “questi” siano buoni

che non facciano lo stesso.

Non c’è Prodi c’ ‘a trummetta

non c’è Bindi e né Maroni

nun ce stanno sti ggallette

sono fuori sti ‘mbruglioni.

Tra i Ministri non c’è Monti

né Casini e né La Russa

chiuso in casa sta Tremonti

notte e giorno dorme e russa.

Letta ha fatto “Vice”, Alfano,

e degli “Esteri” Bonino

non mi pare affatto strano

la mancanza di un cretino.

Voi, di questo neo Governo,

di noi abbiate compassione

su, toglieteci a st’inferno

e… lassatece ‘o cazone !!!

L’Istituto Professionale di Stato Serviziper l’Enogastronomia e Ospitalità Al-

berghiera “M. Pittoni”, il 27 e 28 maggioscorso, ha accolto presso la sua sede, ladelegazione politica e cultu-rale dell’Argentina per offrireospitalità e favorire lo scam-bio Interculturale e antropolo-gico. Le porte dell’IPSSEOAdi Pagani sono state aperte eillustrate le finalità del pro-getto e la storia dell’IstitutoProfessionale, facendo com-prendere più da vicino le di-namiche del proprio territorio.Grazie a questa iniziativa èstato possibile un confrontoproficuo tra due realtà e cul-ture diverse, alla luce di unclima di collaborazione soste-nuto dal comune interesseeno-gastronomico che, l’annoscolastico 2013/2014, vedràuna rappresentanza dell’IPSSEOA di Pa-gani ospite in Argentina. Gli allievi dell’I-PSSEOA “M. Pittoni”, rappresentantidella new wave della cucina campana, sa-ranno protagonisti ed ambasciatori espor-tando una miscela di creatività, capacitàtecnica e conoscenza della tradizione,ideale per dare risalto ai sapori e alla qua-

lità delle competenze. Si promuoverannoil menu mediterraneo e i prodotti tipicidell’Agro nocerino-sarnese. Piatti tradi-zionali eseguiti con tecnica evolutiva e

con le migliori materie prime: fiordilatte,pasta tradizionale come paccheri, ziti espaghetti; pasta di semola di grano durotrafilata a bronzo, essiccata con lentezzae a bassa temperatura. In sud America sipresenteranno i diversi prodotti tipicidella nostra terra che predilige la fra-granza e la freschezza mediterranea. Du-

rante l’incontro un noto casaro, “Aurora”di Pagani, ha presentato dal vivo i varipassaggi della preparazione del Fior dilatte dei nostri Monti Lattari, partendo

dalla cagliata sino ad arrivareal prodotto finito. L’eccel-lenza e la professionalità sonoi punti di forza dell’IPSSEOAdi Pagani, selezionato per pro-muovere la multiculturalità el’identità del nostro territorioall’estero. Sono profumi chesi diffondono nell’aria dellacostiera sulle terrazze dei ri-storanti nelle sere d’estate, labrezza che accarezza i saporidei nostri piatti di tradizione,la buona musica al giusto vo-lume, vibrazione di gusto chesi accordano col mormoriosoddisfatto del gourmet a ta-vola che, con goduria, mangiae beve apprezzando le squisi-

tezze mediterranee. Tutto questo gli allievi dell’IPSSEOA “M. Pittoni”, inco-raggiati dalla Dirigente Prof.ssa RosannaRosa, faranno conoscere con competenzae amore per le proprie radici nella lontanaterra argentina.

Prof.ssa Pappalardo Patrizia

Ospiti argentini

La comunità scolastica raggiunge l’o-biettivo formativo quando si esaltano

le competenze. Il momento del premio almerito si illumina quando più professiona-lità operano e collaborano per il successo.

Il grande risultato ottenuto ai concorsidagli alunni dell’I.P.S.S.E.O.A “Ten.C.C.M. Pittoni” di Pagani è il vanto di un ter-ritorio che spesso è protagonista di sce-nari di cronaca che non valorizzano lerisorse preziose dei giovani e le proprievalenze sociali meritorie. L’impegno e ladeterminazione di tutti, a partire dalla Di-rigente, prof.ssa Rosanna Rosa, e dei do-centi, Giuseppe Sorrentino e AlfonsoEsposito Ferraioli, hanno promosso l’af-fermazione di capacità e di passione ve-dendo premiati gli alunni: luca Fuscodella classe III D, risultato il migliore deipartecipanti, primo classificato alla XXVedizione del concorso voluto dall’AIS(Associazione italiana Sommelier) “Mi-gliore Sommelier Junior 2013”, competi-

zione nazionale svoltasi nella Tenuta “IlBorgo” di proprietà della famiglia Ferra-gamo a San Giustino Valdarno (AR);giorgio Flaviano della classe III D evincenzo Pisacane della classe V C sisono classificati secondi al 5° ConcorsoRegionale “Miglior Sommelier Junior2013” svoltosi presso l’I.S.I.S “GalileoFerraris”di Caserta il 18 aprile scorso; alterzo posto si è classificata l’alunna giu-lia citarella della classe IV B con il suodessert “Alzatina di mandorle con biancodi podolica e fichi tostati in chiave di vio-lino” al 1° concorso “Gargano terra an-tica tra sacro e profano” tenutosi nellacittà di Vieste il 12 aprile scorso.

L’ammirevole traguardo è la prova che lacultura eno-gastronomica è dispensatricedi creatività e di formazione. Essa è la“mise en place” delle competenze ed è ca-pace di esaltare la tipicità del paradigmaantropologico della multiculturalità delnostro territorio quando si confronta con

altre realtà, riuscendo a distinguersi e afare in modo che l’apprendimento ascuola fa da collante non solo fra diverseindividualità, ma anche tra diverse comu-nità scolastiche. La caratterizzazione del-l’amore per il mangiare e bere benecontraddistingue un proprio modo di es-sere con gli altri e questo è elemento disana convivenza per un’esperienza fina-lizzata alla promozione delle proprie tra-dizioni attraverso la presentazione deiprodotti tipici della propria terra.

Il segno del merito farà crescere la comu-nità scolastica grazie al lavoro dei diri-genti, dei docenti che attraverso questeiniziative dimostrano di condurre permano gli studenti e di attuare le sinergieche sono essenziali tra la scuola e le asso-ciazioni di categoria al fine di “accompa-gnare” con professionalità i giovani degliistituti alberghieri nel mondo del lavoro.

Prof.ssa Pappalardo Patrizia

la sesta pagina1010Luglio 2013 - Anno IV - N. 7

Satira di Mario Bottone - vignetta di Salvatore Donato

Un poco per "davvero"e un po' per "celia"

ovvero… Ridenno...'a "verità"

I.P.S.S.E.O.A. PAGANI

ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO

“Ten. Carabinieri Marco PITTONI”

Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera

Servizi commerciali – Servizi Odontotecnici

Via A. DE GASPERI, 302/304 – 84016 PAGANI (SA)

Tel/Fax 0815151982 – Codice fiscale 94029550657

codice mecc. SARH03000E

e-mail: [email protected]

indirizzo web: www.ipsarpittoni.it

Nel segno del merito

GEMELLAGGIO DI SAPORI

TRA SAPORI E MUSICA… VOLA IL “PROGETTO PEGASO”

Cena di Gala presso l’I.P.S.S.E.O.A. “M. PITTONI”

di Pagani

Serata Pegaso

All’I.P.S.S.E.O.A. “M. Pittoni” la formazione alla “convi-vialità” si trasforma in arte e solidarietà.

Così, venerdì 31 Maggio 2013, si è svolta la Serata di Gala de-dicata al “Progetto Pegaso” dell’Istituto al fine di contribuire al-l’acquisto di un pulmino da utilizzare nel servizio di trasportodegli studenti diversamente abili. La serata, curata dal fantasioso Prof. Gerardo Amarante, è statarivolta a docenti e ad ospiti esterni che, nello stesso Istituto, sisono ritrovati dalle 19.30 in un’atmosfera di suggestiva acco-glienza. Da un colorato buffet di aperitivi ad un raffinato menùdi sala ad un attento servizio ai tavoli, i Maestri Chef dell’Istituto,in collaborazione con alcuni studenti, hanno dimostrato comesempre una brillante professionalità e pratica formativa. L’artedei sapori è stata accompagnata da coinvolgenti note musicalidella tradizione melodica napoletana. Alla performance del “po-steggiatore” Gianni Pelella è seguita la partecipazione straordi-naria del M° Espedito De Marino che, con eccezionale abilitàtecnica, si è esibito in un live ricco di famose canzoni. L’entu-siasmo dei presenti è stato ritmato da cori di sottofondi ed ap-plausi continui. La speranza è che oltre il divertimento si concretizzi presto l’o-biettivo di solidarietà.

Prof.ssa Maria Ermelinda Di Lieto

coMPliMEnti a Enrico lEtta

Mensile di cultura

politica costume

Direttore Editoriale:

Gerardo De Prisco

Direttore Responsabile:

Maria Pepe

Direzione e Redazione:

Via Carlo Tramontano, 54

84016 PaganiE-Mail

[email protected]

Sito web:

www.ilpensierolibero.it

Tipografia Pibiesse Srl

S.M. a Palo, 7

84014 Nocera Inferiore

Autorizzazione Tribunale

di Nocera Inferiore n.9

del 27 luglio 2009

con l’integrazione del 14 maggio 2010

Iscrizione al ROC n. 20216

del 19/10/2010

Manoscritti e fotografie anche se

non pubblicati non si restituiscono.

DISTRIBUZIONE GRATUITA