dello sviluppo poetico della figura di robin hood

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DELLO SVILUPPO POETICO DELLA FIGURA DI ROBIN HOOD Author(s): Sergio Baldi Source: Aevum, Anno 15, Fasc. 3 (LUGLIO-AGOSTO 1941), pp. 446-472 Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Stable URL: http://www.jstor.org/stable/25819404 . Accessed: 18/06/2014 19:31 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Aevum. http://www.jstor.org This content downloaded from 91.229.229.162 on Wed, 18 Jun 2014 19:31:33 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions

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DELLO SVILUPPO POETICO DELLA FIGURA DI ROBIN HOODAuthor(s): Sergio BaldiSource: Aevum, Anno 15, Fasc. 3 (LUGLIO-AGOSTO 1941), pp. 446-472Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/25819404 .

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DELLO SVILUPPO POETICO DELLA FIGURA DI ROBIN HOOD

? certamente ben noto quanto si sia scritto e discusso sul

Porigine della figura di Robin Hood, la figura, meglio il nome,

piu noto della letteratura popolare inglese. Alia fine del secolo

XVIII, appena Pattenzione dei letterati si ando fissando su questo tipo di letteratura fino allora ignorata, il tentativo fu subito fatto di ricostruire scientificamente la storia di questo bandito e di rintracciarne le origini in un presunto Conte di Huntingdon, contemporaneo di Riccardo Cuor di Leone; e dopo, all& meta del secolo XIX, si tento ancora di spingere oltre Fantichita rico struita un'arbitraria etimologia (Robinhood da Wodan), anche in

Robin Hood fu vista una delle tante manifestazioni di Odino (1). Nessuna delle due opinioni, per quanto discusse assai anche fuori della stessa Inghilterra, potette pero ritenersi conclusiva, e quando il Child dichiarava che la figura di Robin Hood non era altro che c una creazione della Musa della ballata ? dimetteva praticamente il problema come irrisolvibile (2).

Fitor del merito dei documenti citati non e improbabile che nella figura di Robin Hood si fondano realmente due tradizioni: da una parte il nome di un bandito famoso, daJPaltra una figura zione mitica risalente addirittura a eta preistoriche e rimasta poi fossilizzata fra il popolo. La figura di Robin Hood appare a noi, alia meta del secolo XV, contemporaneamente in due tradizioni. La prima, propriamente di ballate, ci dipinge in lui Peroe popolare tradizionale: ne fa un bandito di eccezionale valore, abilita e

(1) Cfr. per V identificazione storica, J. Ritson, Robin Hood, etc., Londra 1794, 2 voll. e J. M. Dutch, A Lytell Gest of Robin Hode, etc., Lotidra 1847; e per Forigine mitologica, T. Wright, Essays on Archeo

logical Subjects, etc^ Londra 1861, 2 voll. (n.? XVII, vol. II, pp, 164-241), e A. Kuhn, Wodan, in Zeitschr.fur deutschen Altertum, pp. 472-94. Que sfultima opinione si e poi diffusa attraverso il Ten Brink.

(2) Cfr. F. J. Child, English and Scottish Popular Ballads, 10 parti in 5 voll., Boston 1882-98, nell'intr. a A Gest of Robin Hood (117).

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COMUNICAZIONI

astuzia, in lotta continua con i rappresentanti locali dell' autorita

costituita, ma dotato pero di una sua morale, rudimentale e diritta, che viene in ultimo, per i meriti personali delPeroe, riconosciuta anche dal capo di questa stessa autorita. Robin Hood e persegui tato dallo sceriffo di Nottingham, ma pensionato dal re; e in

guerra continua con i monaci e con i vescovi, ma protetto dalla

Vergine a cui egli, come al re, non manca mai, in ogni occasione, di rendere onore. L'altra tradizione, invece, ci presenta la sua

figura come connessa a certe feste campestri popolari vicinissime alle nostre maggiolate, i maygames, che furono, come da noi, in

grande onore durante tutto il rinascimento e durarono poi in

progressiva decadenza per tutto il secolo scorso. Queste maggio late inglesi comprendevano, oltre a tutta una serie di giuochi di abilita e di destrezza, anche una specie di carosello, la morris dance (1), alia quale le figure di Robin Hood e dei suoi compagni piu noti andavano indistricabilmente connesse insieme ad altre,

ignorate pero dalla piu pura tradizione ballatistica, come ad esem

pio, la figura di Maid Marian, che la fantasia popolare si compiac que piu tardi di porre in sua compagnia.

La priorita delle due tradizioni e argomento di discussione, per quanto la cronologia dei documenti stabilisca una certa pre cedenza per la tradizione delle ballate la cui diffusione e accertata

gia dalla fine del secolo XIV, mentre la prima connessione sicura del nome di Robin Hood con la morris dance (che si possa docu

mentare) e posteriore di circa cent'anni (2), ma e una cronologia che in effetti non documenta nulla poiche il nome di Robin Hood si trova gia in carte della fine del duecento e nessuno puo dirci

(1) II nome stesso di morris dance e del tutto estraneo alia figura di R. H.: morris (anticamente morys) e una vaf. di Moorish. E una danza

figurata di importazione arabo-spagnuola che in Inghilterra si e venuta

sovrapponendo ad usi locali di cui, come vediamo, si h arricchita. Cfr. F. Douce, A Dissertation an the Ancient English Morris Dance, premessa alle Illustrations of Shakespeare, etc. (1807) e ristampata dal Gutch nella

Lytell Gest.

(2) Nella casa Toilet, a Bentley, nello Stradfordshire si e trovato un finestrone che, benche la casa sia del 1621, risale al 1460 o 70. Contiene dodici figure, a gruppi di tre dal basso in alto e in ordine boostrofico: Robin Hood, Maid Marian, the Friar, a Nobleman, a Morish King, a

Churl, the Franklin, the May-Pole, Tom the Piper, a Spaniard, a Morisco, the Fool. La finestra fu riprodotta la prima volta nell'ed. di Shakespeare di Johnson e Steevens alia fine del? Enrico IV (1778) e poi dal Gutch, op. cit.

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COMUNICAZIONI

quale delle due tradizioni gli abbia dato una certa popolarita fino da quegli anni. L'unica cosa che io credo che si possa tenere per certa ora e la diversita delle due correnti, anche se esse ci ap

paiono influenzarsi a vicenda fino da tempi cosi lontani: quale poi delle due abbia dato origine al nome non mi e possibile dirlo.

Come il Child, dunque, rimanderemo anche noi la soluzione del problema a studiosi migliori e cercheremo di seguire la tradi zione delle ballate fin dove sara possibile. I Sussex Subsidy Rolls non ci danno che due nomi, Gilbert e Robert Robynhood (rispet tivamente agli anni 1296 e 1332), e possono anche far pensare che

gia fin dal secolo XIII una qualche tradizione si fosse formata intorno a quel nome (1); ma una vera tradizione di ballate, che pero non ci sono rimaste, non ci e documentata se non dalla fine del trecento. Sloth, nel Piers Plowman, non solo afferma di conoscere

le ? rymes of Robin Hood? meglio del pater noster, ma anche di conoscerne Pultima uscita, ?the leste that euere was made* (2), la

qual cosa dichiara da se la popolarita di queste medesime ? rymes ?.

Dopo la citazione del Langland e frequente trovare il nome di

Robin Hood tra i cronisti del quattrocento, e di trovarlo associate a una tradizione ballatistica; ma la prima ballata che si possa leggere e una ballata del 1450 circa, la notissima Robin Hood and the Monk (3). E una ballata di fattura particolarmente fine che narra della liberazione di Robin Hood dalle prigioni di Nottingham e della grazia accordatagli dal re. Soprattutto e notevole l'inizio, uno dei piu belli in tutta la tradizione ballatistica inglese:

In somer, when the shawes be sheyne, And leves be large and long,

Hit is full mery in feyre foreste To here the foulys song:

To se the dere draw to the dale, And leve the hilles hee,

And shadow hem in the leves grene, Vnder the grene-wode tre.

(1) Cfr. la comunicazione di E. G. Withcombe al T. L. S. (7 Aprile 1927, p. 251).

(2) Ed. Skeat. Passus V, II, 401, Testo B: ?/ can noughte perfitly my pater noster as the prest it syngeth \ But I can rymes of Robin Hood and

Randolph erle of Chestre \ As neither of owre lorde ne owre lady, the leste that euere was made ?.

(3) Child, 119, a da un MS. del 1450 circa, Cambridge Un. Library, Ff. 5, 48, f.? 128r; b da una pagina di MS.; della stessa epoca, Bagford Ballads, vol. I, art. 6, Brit. Mus.

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COMUNICAZIONI

Hit befel on Whitsontide, Erly in a Mai mornyng,

The son vp feyre can shyne, And the briddis mery can syng (1).

II bosco, la green forest, non ha qui niente di fosco e di

lugubre: e una visione essenzialmente lirica, tutta pervasa di un senso di lietezza virile e il poeta e gia conscio della fine felice della nuova avventura del suo eroe; la prigionia, la battaglia e la

fuga, sono per lui una ? bella avventura ? che la bella mattina di

maggio lo invita a cantare. In questo senso tali versi, che ripren dono l'antico motivo popolare della primavera, sono particolar mente intonati al testo della ballata, e suoi, anche se la costanza di un tale motivo tra le ballate di Robin Hood possa far ragio nevolmente supporre che il poeta seguisse gia da allora una tradi zione preesistente. Ma anche il becchino AtWAmleto non e che il clown tradizionale.

Potremo noi ragionevolmente supporre che tale ballata ci

rispecchi in qualche modo, sia pure lontano, quelle ballate che un

secolo prima formavano la delizia di Sloth ? Sarebbe inutile sforzo il tentare di ricostruire minuziosamente quelle antiche ballate tre centesche. Ma in due ballate molto piu tarde, separate di molto fra loro nel tempo, e non connesse nemmeno col nome di Robin

Hood, si notano pero i relitti di un tono diverso. Johnie Cock e

Robyn and Gandeleyn (2) non possono ravvicinarsi nello spirito a Robin Hood and the Monk. In entrambe il protagonista e ucciso e il poeta e conscio fin dalPinizio della tragica soluzione della sua

storia. Non piu la visione lirica del bosco muove la ballata, ma un senso oscuro di presagio funebre: col ritornello che si ripete per ogni stanza di Robyn and Gandeleyn,

Robyn liht in grene wode bowndyn,

(1) Stt. 1-3: ? D'estate quando i boschi sono lucenti e le foglie larghe e lunghe, e bellissimo nella bella foresta udire gli uccelli cantare: vedere i cervi buttarsi a valle e lasciare le alte colline, e nascondersi nelle foglie verdi, sotto Falbero della verde foresta. Accadde di Pentecoste, e di prima mattina a Maggio, il sole bello splendeva e gli uccellini felici cantavano ?.

Quest' inizio h ripetuto in parte, quasi con gli stessi versi in /?. //. and

Guy of Gisborne (Child, 118) che e del Percy MS. (c. 1625). (2) La prima (Child, 114) e stata raccolta in 13 versi fra la fine del

700 e i primi dell"800, la seconda e tratta dallo Sloane MS., 2593, f.? 14r, Brit. Mus., del 1450 circa (Child, 115).

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C0MUNICAZ10NI

con Pinizio premonitorio di Johnie Cock:

Johny he has risen up V the morn, Calls for water to wash his hands;

But little he knew that his bloody hounds Were bound in iron bands,

bands, Were bound in iron bands (1).

Nessuna delle due ballate e opera d'arte tale da darci piu che

questi accenni, relitti di un tono che le ballate di Robin Hood non hanno piu fin dal secolo XV, ma che altre preservano ancora, come P incomprensibile ritornello scandinavo di King Orfeo (2). Cos! nel Oil Brenton, di cui non ci sono giunte che tarde versioni, la sorella minore narra di essere stata violata :

It fell 6n a summer afternoon, When a' our toilsome task was done, We cast the kevils us amang, To see which should to the green-wood gang. O hon, alas for 1 was the youngest, And ay my weird it was the hardest, ... For to the greene-wood I maun gae,

To pu' the red rose and the slae; To pu' the red rose and the thyme, To deck my mother's bour and mine (3).

t uno stato d'animo elementare che non sa disgiungere un brivido di terrore da un senso di meraviglia: il bosco e qui piu vicino a Robyn and Gandeleyn o a Johnie Cock che non a Robin

Hood and the Monk. Cosicche attraverso questi pochi squarci ci e dato di intra

vedere, dietro lo scenario gia un po' manierato della ballata quat trocentesca, un mondo piu vasto, un'altra ? foresta verde ?, di

(1) Vers. A, st. 1.

(2) Child, 13, Del ritornello (Scowan iirla griin ... Whar giorten hart

griin oarlac) sono state date due interpretazioni, una dal Gruntvig (Ste ven arle gron, Hwor hjorten han gar arlig ? Early green's the wood,

Where the hart goes yearly) e Paltra dalPOLRiK (Skoven [er] herling gron, oppure Skoven herlig grdnnes, tivor urten hun gronnes herlig = The wood is magnificently green, oppure The wood grows splendidly green, Where the plants grow splendidly green). Cfr. Child, ed. Sargent and Kittredge, p. 643.

(4) Child, 5, vers. B, stt 35-7 e 39-40. To cast the kevtls (o cavils) e espressione scozzese per ?tirare a sorte ?.

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COMUNICAZIONI

sentire ancora un'eco di quelle antiche ballate tragiche che dove vano essere sorte dal popolo quando ancora su questo gravavano con quotidiana durezza le vecchie leggi normanne. Un bosco smisurato (copriva allora i due terzi delFInghilterra) che coloro i

quali ne vivevano ai margini vedevaho come un regno terribile, anche se colorato di rose e di cornioli; non il senso della ?bella avventura ? ma IMmboscata dei guardacaccia, dei foresters, e il combattimento senza speranza degli outlaws. Un mondo piu vasto che non quello delle ballate di Robin Hood, nel quale questo nome e questa figura non dovevano essere ancora assurti a posi zione preminente, e nel quale il prottfgonista non era ancora un uomo ma la ?green forest? stessa, con un suo ciclo di ballate le cui trame si son dopo accentrate intorno al nome di Robin Hood.

Tale accentramento pud essere preso come punto di separa zione tra i due mondi e datato, sulla base della famosa frase del Piers Plowman (%the leste that euer was made?), intorno al 1377,

prendendo cioe la prima meta del secolo XIV come il periodo nel

quale i disparati elementi si sono venuti costituendo nella tradi zione di Robin Hood. Alcuni elementi di prova sussistono: la

presenza dei lupi nella ballata di Johnie Cock ci riporta alia fine del secolo XIV come termine ante quern, poiche dopo i lupi scom

parvero (1); l'inizio di Robin Hood and the Monk si riattacca alia tradizione lirica del duecento colla sua somiglianza ai vers! di

apertura dell1 A lysoun :

Bytuene mersh & aueril, when spray biginneth to springe,

the lutel foul hath hire wyl on hyre lud to synge (2);

e le ballate quattrocentesche di Robin Hood ci si presentano appunto come la fusione di questi elementi, l'uno lirico e l'altro

dramrnatico, i quali hanno separatamente la loro origine nel se

colo XIV.

***

Come il tono di Robin Hood and the Monk si distacca dal tono tragico e accorato delle ballate di Robyn and Gandeleyn e

(1) Cfr. Child, 114, Intr.

(2) Dal MS, Harleian 2253, f.? 63r (Ed. Boddeker, p. 147) ? Fra marzo ed aprile, quando il ramerto comfncia a fiorire Fuccellino a suo piacere canta secondo il suo linguaggio ?.

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di Johnie Cock, cosi anche si stacca da quello tronfio e farragi noso delle broadsides elisabettiane e del seicento. Gia il motivo lirico della primavera con cui si apre Fantica ballata ci fa supporre che sia gia avvenuto il legame tra la figura di Robin Hood e i

may games, che cioe le ballate di Robin Hood trovino un parti co

lare momento di celebrita in occasione di quelle maggiolate con

le quali fino al secolo scorso, e piu ancora in quei tempi, si e usato da tutti i popoli celebrare Pinizio della primavera; maggio late che in Inghilterra, come da noi, trovarono il loro massimo

splendore tra la fine del quattrocento e la fine del secolo XVI.

Proprio quando si quietano gli ultimi rumori della guerra delle due rose e Plnghilterra si avvia per quella strada di ricostruzione e di espansione che culminera nel Rinascimento, anche il popolo si forma una sua tradizione di feste e di giuochi, una letteratura sua che prospera alPombra delle grandi feste e della grande lette

ratura delle classi nobili. Una tradizione non del tutto indipen dente, ma tuttavia distinta, che, pur arricchendosi di nuove fogge e nuove figure, conserva in se, e in se rielabora, antichi elementi ormai gia decaduti dal gusto delle classi piu alte. E mentre le mode italiane e italianeggianti permeano la corte e la nobilta, fanno sentire il loro peso sui palcoscenici della citta di Londra, non escluso il Globe, e informano di se tutta la produzione poe tica, dai sonetti del Wyatt a quelli per ?la donna bruna ?, il

popolo riversa in queste forme nuove, che egli apprende e perce pisce solo esteriormente, quasi come il bagliore soltanto di un

grande incendio, i tesori della generazione passata, dando loro nuova forma e nuovissima veste. A1P ombra dei fastosi ? viaggi ?

della Regina Elisabetta, pieni di allocuzioni latine e di rievocazioni

mitologiche, vivono ancora le vecchie danze popolari e le gare d'arco; anche se i nobili, maestri nelPallevar falchi e nel tirar di

fioretto alP italiana, disdegnino ormai di parteciparvi. Come nel secolo scorso il popolo dimenticava le sue vecchie ballate per

rileggerle in modernizzate versioni; come pur ieri, scordati i

vecchi sgualciti libercoli, si riammiravano le stesse geste e lo

stesso eroe sul quadrato bianco dello schermo (e li nuove stampe e nuovi libercoli); cosi allora, nel fiorire del Rinascimento, il

popolo inglese riportava nelle nuove feste e nei nuovi spettacoli le sue gare d'arco, di scherma di bastone, di lancio di tronchi; riesumava Pantico eroe della sua tradizione per fame il prototipo delParciere e la prima figura di un suo carosello.

Questo suo carosello era appunto la morris dance, una pro cessione di una dozzina di personaggi che si svolgeva attorno al

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COMUNICAZIONI

maypole, una specie del nostro albero della cuccagna, durante le

feste campestri delle maggiolate elisabettiane. Ce ne resta lMllu strazione piu antica in un finestrone, forse degli ultimi del quat trocento, di una casa dello Stradfordshire, nei cui pannelli la

processione si svolge ancora attorno a quest' albero. Sono qui undid personaggi: Robin Hood, Maid Marian, il Frate, il Nobile, il Re 'moro, il Villano, Tom the Piper, il Francolano, lo Spagnolo, il Moro e il Buffone; evidente raccolta delle figure piu notevoli della tradizione popolare delPepoca, cosi piena di giuochi d'arco e di guerre e commerci con la Spagna, e con loro Maid Marian,

degenerato relitto delFantico culto cattolico mariano del mese di

maggio. Erano feste che conservavano ancora, sul principio del secolo XVI, il loro carattere di competizioni sportive, atte ad addestrare la gioventu nei tiro delF arco; erano feste campestri nelle quali Robin Hood, i suoi compagni e Maid Marian, la regina del maggio, si recavano processionalmente fino alia chiesa di

paese seguiti da un codazzo di allegri giovinotti e ragazze. Era

allora, come scrive un cronista del tardo cinquecento, che i citta dini delle varie parrocchie di Londra, o qualche volta di due o

tre parrocchie insieme, si riunivano per le loro maggiolate, ? con

alberi della cuccagna, spettacoli bellici, gare d'arco e morris dance

per tutto il giorno, finche, sul far della sera, si davano rappresen tazioni e si accendevano fuochi per le strade (1).? Cosi in queste feste campestri e gare d'arco l'ottimo arciere della foresta di

Englishwood divenuto il popolare eroe nazionale, occupava una

posizione preminente. Non solo la figura di Robin Hood apriva la morris dance, ma il suo nome ritornava anche alia sera nelle commedie che gli istrioni girovaghi recitavano dai loro carri; dopo aver riecheggiato nelle canzoni che i giovanotti e le ragazze can

tavano fra loro e nelle ballate dei cantastorie, riappariva tra le broadsides e i chapbooks che i* merciai ambulanti, come FAutolico del Racconto di Inverno, portavano mischiati a ? nastri di tutti colori delFarcobaleno, passamanerie, lane e sete ?, e a tutte le altre cianfrusaglie possibili (2).

(1) Cfr. il Survey of London dello Stowe (1598) e i versi deWAlbion

(1586) citati dal Child, vol. Ill, p. 44. Ma questi del Roberts (1553) met tono meglio in luce il carattere arcieristico di tali giuochi: ? Myselfe remembereth of a childe, in contreye native mine, \ A Maygame was of Robin Hood and of his train that time, \ To traine up young men, strip plings, and each other younger child \ In shooting.? (Citati dal

Ritson, op. cit II, p. cxxxii). (2) Atto IV, sc. IV.

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C0MUNICAZ10NI

E dal nuovo costume nasce ora un nuovo ciclo di ballate, la

virile lietezza delle composizioni elisabettiane si trasforma ora in

farsa, e sembra ormai che l'epoca elisabettiana non sappia vedere la

foresta e il suo eroe se non con gli occhi del borghese festaiuolo;

presta loro il suo atteggiamento spirituale, dipinge lui e i suoi

compagni secondo Fimmagine delle liete brigate dei parrocchiani di Londra, le sue avventure come gare sportive. Cosicche gia si

afferma, ai primi del secolo un tipo fisso di favola che durera poi anche per tutto il seicento: Robin Hood, avendo udito di un frate

vasaio, o di un macellaio, in fama di uomo fortissimo, si reca a

incontrarlo e lo sfida. L'incontro e anche, talvolta, appena fortuito.

Comunque essi si incontrino vengono subito alle mani e Robin Hood e battuto di misura, finche, vistosi al perso, non suona il corno facendo cosi apparire i suoi compagni. Costoro vorrebbero mettere a morte Pavversario, ma il frate, o vasaio, o macellaio, o

chi altri sia, e invece elogiato da Robin Hood per la sua eccezio nale forza e valentia e chiamato a far parte della banda. II Child ha raccolto sedici ballate, in una sessantina di versioni circa, ordite tutte su questa trama, e molte altre ne ha tralasciate stuc

cato; Pepisodio e ripetuto sefnpre, peggiorato, variandosi appena la qualifica delP antagonists: talche si pud dire che non vi fosse infine categoria sociale, dal nobile al mendicante, o mestiere, di cui un rappresentante non avesse avuto Ponore di incontrarsi con

Robin Hood a quel modo.

Quale sia stata la prima versione delPepisodio non e possibile dirlo. La storia narrata sarebbe bene in carattere con la figura di Little John (si ricordi che Little John e un mezzo gigante), ma la ballata che narra di questo particolare incontro e assai tarda, del 1680 circa, mentre invece la versione piu antica che si conosca di questa storia fa delPantagonista un vasaio: su questa discor danza di dati tutte le congetture sono possibili (1). E comunque notevole non tanto Pepisodio in se stesso, che non e niente di

(1) Si confrontino R. H. and Little John che risale alie tradizioni delle broadsides del '600, o al massimo degli ultimi anni del -500 (cfr. Child, 125, intr.) con R. H. and the Potter che del 1500 circa (Child, 121, Library of the Un. of Cambridge, MS. Ee. 4. 35, f.? 14r). Sarebbe pero possibile che la ballata seicentesca non fosse che una tarda versione, o meglio un tardo rifacimento, di una molto piu antica tramandatasi fino allora per via orale: il caso non sarebbe nuovo. Si pud anche osservare che la favola del capo che assume al suo servizio persone piu valenti di lui

dopo averne fatto personale esperienza e antichissima.

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COMUNICAZIONI

piu che uno scherzo, quanto la fortuna che ebbe. Tanta varieta

negli antagonist di Robin Hood non e per me da attribuirsi non a una naturale degenerazione della versione originale quanto a una

volontaria sostituzione. L'intromissione di Little John, di Friar Tuck, e dello scozzese rientra ancora nella tradizione giocosa: Little John e compagno indivisibile di Robin Hood in tutte le sue ballate, Friar Tuck lo e nella morris dance, e anche lo scozzese era una

macchietta popolare ancora in quel tempo, ma la varieta dei me

stieri invece e per me da attribuirsi a un ricercato desiderio di

lusingare Pacquirente del foglio presentandogli, pari aiPeroe mag giore, un membro della sua classe, sia pure in una storia arci nota. Naturalmente ogni atmosfera epica e scomparsa ormai dalla

figura delFeroe, almeno per quello che riguarda le ballate; solo il nome e restato, relitto di una tradizione anteriore e di una cele brita che ormai non si basa piu che su una fama sempre piu larga e sempre meno concreta. Qualcosa di simile accade anche ora nelle nostre campagne toscane per il nome di Dante.

Ridotta ormai a un nome celeberrimo, ma al quale corrispon deva un carattere sempre meno definite e una storia sempre piu labile, la figura di Robin Hood e ormai suscettibile di adattarsi alle trame piu varie e di ricevere gli influssi piu disparati. La tradizione costruitasi nel trecento e fiorita per tutto il secolo

susseguente si e ormai dispersa in quelle ballate degeneri ed adu latorie cosi diffuse per tutto il regno d'Elisabetta e di Giacomo I.

Le commedie popolari che i guitti cinquecenteschi portavano su rozzi carri di Tespi per le campagne e le citta di Inghilterra, e gli artigiani e i borghesi recitavano fra loro, come Mote, Quince e Bottom, nelle maggiolate e nelle feste, e che erano state anche esse gia dagli ultimi del quattrocento influenzate dal nome di

Robin Hood e dalle sue ballate, esercitavano ora il loro influsso sulle nuove broadsides (1) ; mentre nuove avventure, non piu

(1) Un frammento di commedia basato su R. H. and Guy of Gisborne e intitolato R. H. and the Sheriff of Nottinghame e stato ritrovato mano scritto fra le carte di Sir John Fenn e datato quindi al 1475 o anche

prima (cfr. Child, 118, intr.). Un'altra, The Play of Robin Hood, descrittta nei titolo come ? very proper to be played in May Games ? e del primis simo del '500 ed e basata per la prima meta su R. H. and the Curtat

Friar, per Paltra su R. H and the Potter (cfr. Child, 121, intr.). Una commedia del Munday, Die Downfalle of Robert Earl of Huntingdon (1601) influenza invece gli ultimi avanzi delPantico ciclo in ballate come

R. H. and Maid Marian (cfr. Child, 150, intr.).

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COMUNICAZIONI

desunte da una tradizione popolare ma escogitate dalla fantasia

degli anonimi facitori, facevano proprio il nome delPeroe, ma il nome soltanto. Sono di quest' epoca Je mirabolanti avventure di

Robin Hood col Principe di Aragona, con la regina Caterina e

sul- mare, e la vita di lui in prosa del MS. Sloane 715 e quella in ^versi nei True Tale of Robin Hood di Martin Parker, da questo dichiarata ? purged from falsehood ? (1). Le ?falsita ? sarebbero

appunto le antiche belle ballate della tradizione quattrocentesca. Tutta questa serie di broadsides non formano pero una tradi

zione, un'epopea popolare. Scialbe e tronfie, Robin Hood e per loro un nome ormai vuoto che trova ancora degli ascoltatori ma non trova ormai piu poeti: in effetti la ? popolarita ? (in questo alto senso) della figura e ormai finita gia da allora, anche se e

restata, fino ad oggi la fama del nome. Ne son valsi a risuscitare la poesia intorno a quella figura il romanzo dello Scoot e la pel iicola di Douglas Fairbanks, che pure ebbero qualche risonanza ira il popolo (2).

* * *

Gia dalPepoca elisabettiana nessuno piu dei compilatori di broadsides e capace di fare del nome di Robin Hood una figura: elaborano complicati alberi genealogici, stabiliscono discendenze nobiliari (3), ma non creano ne una figura ne un tipo, non fon dano una tradizione. Ognuna di queste ballate resta chiusa nel suo piccolo cerchio di versioni e di aggiunte: gli episodi qualche volta ne emigrano, ma senza che per questo esse riescano ad

(1) R. H. and the Prince of Aragon,, R. H. and the Noble Fisherman

(Child, 129 e ,148) sono tratte fa broadsides del '600, R. H. and Queen Katherine (Child, 145) dal Percy MS. II MS. Sloane 715 e di varie mani, la vita di R. H. h databile fra la fine del sec. XVI e primi del XVII.

A True Tale of R. H. (Child, 154) fu registrato nello Stationers' Register il 29 Febbraio 1632.

(2) Ci ricordiamo tutti dei giornaletti illustrati narranti nuovi episodi della storia di R. H. che seguirono al Robin Hood di Douglas Fairbanks, ugualmente si ebbero alcune composizioni, piu o meno popolari che

sMspiravano aAYIvanoe, nel secolo scorso. Non mi risulta che di questi nuovi episodi si sieno fatte delle ballate.

(3) II primo a presentarci R. H. come un Conte di Huntingdon e lo Sloane MS. 715, ma si hanno anche delle broadsides che riprendono quesforigine nobiliare, cfr. soprattutto A True Tale of R. H.

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esprimere un' anima popolare secondo la quale i cantori sieno

capaci di sentire e di poetare alFunisono. Tutti questi piccoli cicli che si formano ora non sono anirnati da una forza coesiva centri

peta; sono al contrario i residui, stabili ancora per poco, di un

processo di disgregamento i cui germi cominciano, come sempre a operare oscuramente gia dal periodo aureo. La prima versione che si abbia della troppo famosa storia delP? incontro ? e, lo abbiamo notato, del 1500 circa. Ma nonostante questi germi an cora nascosti, la tradizione quattrocentesca ci offre due magnifici esempi di forza accentratrice che una figura, meglio che un nome, puo esercitare su un ambiente di leggende.

I cronisti del quattrocento ci testimoniano abbondantissima la produzione di ballate intorno a Robin Hood per tutto quel secolo: ma due sole ce ne sono rimaste, esempi di due momenti

diversi, del massimo fulgore e della prima decadenza, Robin Hood and the Monk e Robin Hood and the Potter. Ci sono rimasti invece due poemetti, qualcosa di piu che due mere compilazioni, la Gest of Robin Hode e YAdam Bell, pervenuti alia stampa Puno verso il principio e Paltro verso la meta del secolo XVI (1), che

mantengono ancor vivo lo spirito di Robin Hood and the Monk in una virile lietezza popolare, epica anch'essa quanto i momenti

piu drammatici. Per quanto la Gest of Robyn Hode abbia segni di fattura

inferiore, pure la figura di Robin Hood vi e trattata con una certa

vigoria, secondo quei caratteri che la tradizione popolare gli pre servera poi attraverso i rifacimenti e le alterazioni, finche almeno non la corrompa con pretese di nobilita e di romanzo cavalleresco. II carattere di Robin Hood e quello delPeroe popolare, col popolo e per il popolo; cosi risponde Peroe alia richiesta del fido compa gno, Little John, che gli domanda dove rubare e chi taglieggiare:

? Therof no force, > than sayde Robyn; ? We shall do well inowe;

But loke ye do no husbonde harme, That tilleth with his ploughe.

? No more ye shall do no gode yeman, That walketh by greene-wode shawe;

(1) La piii antica edizione di A Gest of Robyn Hode non ha data ma h certamente anteriore a A Lytell Gest of Robyn Hode, che e opera di Wynken de Worde, e quindi databile tra il 1492 e il 1534. Della prima ed. dell'Adam Belt ci restano due frammenti, datati John Biddel: London 1536 (cfr. Child, 117 e 116).

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Aevum - Anno XV - 30

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Ne no knyght ne no squyer That wol be a gode felawe.

? These bisshoppes and these archebisshoppes, Ye shall them bete and bynde;

The hye sherif of Notyingham, Hym holde ye in your mynde; ? (1).

Non con questo che si voglia mettere in dubbio lo spirito religioso di Robin Hood o la sua devozione al re (ancora nella Gest Robin Hood ha l'abitudine di ascoltare tre messe al giorno e piega subito il ginocchio a terra alia vista del sigillo reale): e

Pepica popolare che si rivolta contro gli abati e gli sceriffi che vessano il popolo con piccole prepotenze, pur essendo pervasa di ammirazione e di timore davanti alia maesta di Dio e del re. E, secondo quella logica semplicistica, Dio e il re ripagano Robin Hood di uguale moneta: le quattrocento sterline prestate al cava liere sotto la malleveria della Vergine sono ritrovate, raddoppiate nella sacca del tesoriere del convento di Santa Maria, talche Robin Hood protesta che e la Vergine che lo ripaga del suo credito; il re tanto si maraviglia delPabilita del bandito da fame un suo

pensionato. Di regola il poeta della Gest non va oltre una scarna narrazione del fatto, non priva di un certo suo fascino: pure qnalche fremito lo muove quando parla del suo re, anche se nel racconto traveste re e cavalieri da monaci:

Our kynge was grete aboue his cole, A brode hat on his crowne,

Ryght as he were abbot-lyke,

They rode up in-to the towne.

Styf botes our kynge had on, Forsoth as I you say;

He rode synginge to grene wode, The couent was clothed in graye (2).

(1) St. 13-15: ? Dove non importa, disse allora Robin, faremo bene abbastanza, ma attenti a non far male al contadino che ara con il suo

aratro. Ne ne farete al buon yeomen che cammina fra i cespi del bosco, ne a nessun cavaliere o scudiere che voglia esserci buon compagno. Questi vescovi e questi arcivescovi, voi batterete e legherete; l'alto Sce riffo di Nottingham, quello tenetelo a mente ?.

(2) St. 372-73: ? 11 nostro re era grande al di sopra della cocolla, con un grande cappello in testa proprio come se fosse un abate, e entrarono cavalcando in citta. II nostro re calzava gli stivaloni, cosi come vi racconto; andava cantando verso il verde bosco, il convento era vestita di grigio ?.

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II culto della Vergine invece non lo commuove; la tradizione vuole un Robin Hood devoto e il poeta della Gest si attiene alia

tradizione senza portarci pero nulla di suo, se non, come spesso accade, una iperbole, quella delle tre messe quotidiane: preferisce

volgere quel culto in tono giocoso e fame occasione di una beffa

alFabate, beffa che ha quasi un sapore trecentesco nostrano. Diver samente invece lo stesso motivo era stato tracciato in Rolin Hood

and the Monk, subito dopo il bellissimo inizio dianzi citato:

? This is a mery morning, ? seid Litull John, ? Be hym that dyed on tre;

A more mery man then I am one,

Lyves not in Cristante.

? Pluk vp thi hert, my dere mayster ?, Litull John can sey,

And thynk hit is a full fayre tyme In a mornyng of May. ?

? Ghe one thyng geves me ?, seid Robyn, ? And does my hert mych woo;

that I may not no solem day To mas nor matyns goo.

? Hit is a fourtnet and more ?, seid he, ? Syn I my sauyour see;

To day wil I to Notyngham ?, seid Robyn, ? With the myght of mylde Marye. ? (1).

Ma la Gest non ha di queste finezze di gentilezza contadina. Lo spirito della Gest e uno spirito rude, intento sempre e soltanto a motivi di robusta allegria: e un poemetto essenzialmente paesano,

senza pentimenti o ritorni. Cosi quando Robin Hood e il cavaliere desinano insieme il pasto e pantagruelico, tutto a base di caccia,. la vivanda prelibata dell'epoca :

They wasshed togeder and wyped bothe, And sette to theyr dynere;

(1) Stt. 4-7: ? E una lieta mattina, disse Little John, per Colui che mori sulla Croce! Non c'e uomo piu lieto di me in tutta quanta la Cri stianita. Sollevati il cuore, mio caro padrone, disse Little John, e pensa che tempo bellissimo e una mattina di maggio. Una cosa, m'addolora disse Robin, e molto fa male al mio cuore, che io non possa in nessun

giorno solenne andare ne a messa ne a mattutino. E piu di mezzo mese,

disse, che io non vedo il mio Salvatore, oggi me ne andro a Nottingham, disse Robin, con Faiuto della dolce Maria ?.

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Brede and wyne they had right ynoughe, And noumbles of the dere.

Swannes and fessauntes they had full gode, And foules of the ryuere;

There fayled none so litell a birde That euer was bred on bryre (1).

Per commuoversi FAnonimo ha bisogno dello spettacolo, del

colore, dipinge allora a tinte piatte, ma con stridente ricchezza: il ritorno di Sir Richard verso la Foresta Verde e tutto un corteo :

He puruyed him an hundred bowes, The stringes well ydyght,

And hundred shefe of arowes gode, The hedys burneshed full bryght;

And euery arowe an elle longe, With pecock wel idyght,

Inocked all with whyte siluer; It was a semely syght.

He puruyed hym an hondreth men, Well harnessed in that stede,

And hym selfe in that seme sete, And clothed in whyte and rede.

He bare a launsgay in his honde, And a man ledde his male,

And reden with a lyght songe Vnto Bernysdale (2).

La sensibilita dell'Anonimo autore della Gest e una sensibilita rude che ha bisogno di tinte forti: se ride ride grosso, con grandi manate sulla spalla. Anche Fincontro col re e il ritorno di Robin

(1) Stt. 32-3: ? Si lavarono insieme e tutti e due si asciugarono, e si misero tutti e due a desinare: di pane e di vino ne avevano in abbon danza e d'interiora di cervo. Di cigni e fagiani ne avevano di buonissimi, e di uccelli di fiume, non mancava loro uccellino, per quanto piccolo, che mai fosse nato di fratta ?.

(2) Stt. 131-34: ? Si forni di cento archi, le corde ben preparate, e cento mazzi di buone frecce, le punte tutte lucenti. E ogni freccia lunga un braccio: preparate con penne di pavone, intarsiate tutte di argento

bianco, che era una bellissima vista. Si forni di cento uomini ben attrez zati del pari, e se stesso nel medesimo modo, vestito di bianco e di rosso. In mano portava una lancia, un uomo gli teneva lo Stallone, e

cavalcavano verso Barnesdale, cantando liete canzoni ?

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Hood e del re insieme si risolvono in una corsa di caccia, non

disgiunta dalla beffa ai cortigiani; nelPepica popolare il re e inti mamente col popolo e non con i signori che lo circondano. Robin Hood e il re sono pari di forza ed e alia forza fisica del braccio che i banditi lo riconoscono. Ma anche il re e dei loro: a tutti e

accordato il perdono e il re vuole indossare la divisa verde dei

banditi della foresta, il Lincoln green, per spaventare al ritorno i

suoi stessi cortigiani; cavalcano allora verso il campo reale tirando

d'arco e dandosi gran manate fra loro finche i cortigiani, al vederli

arrivare, non li prendono per banditi:

All the people of Notingham They stode and behelde;

They sawe notynge but mantels of grene, That couered all the felde.

Full hastely they began to fie, Both yemen and knaues,

And olde wyves that myght euyll goo, They hypped on theyr staues (1).

Veri e propri momenti epici mancano pero al poeta della Gest: dell'epica medievale, le cui trame piu note si ritrovano qui, FAnonimo non ha veramente sentito che i momenti comici, i quali tralucono nella Gest in brevi battute, come quella delle vecchie che arrancano sulle stampelle, o, soprattutto, nei modo che ha

Robin Hood di taglieggiare le sue vittime, sia che inviti a pranzo Sir Richard e gli osservi che non sta bene che un contadino

paghi per un cavaliere, e voglia quindi depredarlo sotto questo pretesto; sia che pretenda che il tesoriere del convento di Santa

Maria gli sia stato mandato dalla Madonna per ripagarlo del pre stito fatto in nome di Lei. La figura quindi piu viva e forse quella di Little John, piu contadino che eroe, piu vicino al poeta. Anche Little John non si scosta dalla raffigurazione tradizionale, sebbene

qui la sua figura sia trattata con piu cura e piu amore di quanto le ballate non sogliano: e il servo fedelissimo di Robin Hood (la

Gest non dice che sia gigante) sempre in cerca di cibo, sia col suo ? caro padrone ?, sia quando, per avventura e capitato al servizio dello sceriffo di Nottingham. II terzo canto di Little John,

(1) Stt. 427 e 429: ? Tutta la gente di Nottingham si fermava a guar dare: non vedevano altro che mantelli verdi che coprivano tutto il piano. In gran fretta cominciarono a scappare* yeomen e cavalieri, e le vecchie

che camminavano male arrancavano sulle stampelle ?.

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e quindi il migliore, e la lotta col cuoco e la loro susseguente amicizia, la fuga nel bosco e il ritorno alia banda con tutta Par

genteria dello sceriffo, e persino con lo sceriffo stesso, sono con

dotte con vigorosa rapidita e con tale efficacia che non si riscontra

altrove. A Little John non mancano nemmeno tratti di gentilezza d'animo: Robin Hood si commuove alle disavventure di Sir Richard e gli presta quattrocento sterline, ma e Little John ad accorgersi che Fabito del cavaliere, ? is full thyenne?, e liso parecchio e a

pregare Robin Hood di dargli un abito nuovo:

? For ye haue scarlet and grene, mayster, And many a riche aray,

Ther is no marchaunt in mery Englond So ryche, I dare well say ? (1).

Subito questa favolosa abbondanza del tesoro dei banditi, nascosta

nel cuore della foresta (ben diversa foresta che non quella di

Johrtie Cock!) attrae su di se Pattenzione del poeta, Little John comincia a distribuire con comica generosita:

Lytell Johnn toke none other mesure But his bowe-tree,

And at euery handfull that he met He leped footed three.

... Scarlok stode full stil and loughe, And sayd, By God Almyght,

Johnn may gyue hym gode mesure, For it costeth hym but Iyght (2).

Ma e ancora Little John che nel dialogo che sempre si intramezza alle battaglie, pronuncia le parole piu alte, quando ferito chiede al suo padrone che gli tolga la vita. II tratto non e nuovo, ma il

poeta lo sente davvero e sembra quasi partecipare dello spirito epico e tragico di Robyn and Gandeleyn:

? Mayster ?, then sayd Lytell Johan, ? If euer thou louedst me,

(1) St. 71: ? Poiche tu hai dello scarlatto e del verde, padrone, e molti ricchi costumi, non c'e mercante nella bella Inghilterra che sia piu ricco di te ?.

(2) Stt. 72, vv. 3-4, 73, vv. 1-2, 74: ? Little John non aveva altro metro che il suo arco e ogni misura che ne prendeva ci aggiungeva tre

piedi.Scarlock stava a guardare e rideva e diceva: Iddio Onnipos sente ! John pud dargli la misura buona per quello che gli costa! ?.

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And for that ylke lordes loue That dyed vpon a tre,

And for the medes of my seruyce, That I haue serued the,

Lete neuer the proude sheryf Alyue now fynde me,

? But take out thy browne swerde, And smyte all of my hede,

And gyue me woundes depe and wyde; No lyfe on me be lefte ? (1).

Le altre figure, Sir Richard, Pabate, e anche i compagni di

Robin Hood come Much e Will Scatelock non sono che nomi in una narrazione condotta per linee essenziali: e forse questa costante scarsezza di immagini e proprio la caratteristica piu notevole della Gest. Anche le tradizionali ? common pluses ? immagini fisse ripe tute qua e la nelle ballate piu diverse (il vino rosso come il sangue, il sangue rosso come il vino, la mano bianca come la neve e

come il latte), mancano alia Gest; scarseggiano anche i colori; al poeta basta il solo nome degli oggetti che raramente accom

pagna al tradizionale aggettivo. E parimenti scarseggiano le zeppe ugualmente tradizionali, come ? It was great pity to see ?, ? For sooth as I tell you?, anch'esse tanto comuni; come se PAnonimo, nel suo lavoro di rifacimento si fosse imposto una costante disci

plina di concisione. Questa concisione (e qui bisognerebbe citare

troppo a lungo) e poi il fascino fondamentale di tutto il lavoro: e una narrazione stringata, scarna proprio nelPespressione, nella

quale si sente tutta la realisticita e la rudezza di uno spirito con

tadino, un po' grossolano, un po' rude, ma fondamentalmente sano e diritto. Per questo tanto scialba e la figura del cavaliere tanto

piu e colorita quella di Little John: tutto cio naturalmente, nei termini della poesia della Gest.

Parallela alia Gest of Robyn Mode si svolge un altro poemetto, VAdam Bell, e per quanto le stampe che ne possediamo noi oggi risalgano al massimo alia fine del secolo XVI (mentre la Gest fu

(1) Stt 303-5: ? Padrone, disse allora Little John, se mai mi hai voluto bene, e per Pamore di quel Signore che mori sulla Croce, e per salario del servizio che ti ho fatto, non lasciare che Paltezzoso sceriffo di Nottingham mi trovi vivo. Ma tira fuori la tua lucida spada e tron cami tutta la testa, e dammi ferite larghe e profonde finche non mi resti

piu vita ?.

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composta ai primi di quel medesimo secolo al piu tardi), esso ha

tuttavia caratteri cosi puri di tradizione quattrocentesca da non

poterne essere distaccato. Intanto la trama non e che un amplia mento, con qualche interpolazione, di Robin Hood and the Monk. William ritorna a Carlisle, la citta da dove e stato bandito, per rivedere sua moglie come Robin Hood a Barnesdale per sentire la messa. Tanto nelP una come nelPaltra il bandito e denunciato, Robin Hood da un monaco, William da una vecchia che aveva

tenuto in casa per caritk, e ambedue vengono fatti prigionieri e

poi liberati col medesimo stratagemma, William dal suo capo Adam Bell e Robin Hood dal suo servo Little John. Per quanto anche Robin Hood and the Monk finisca con la grazia reale accordata al bandito per la sua eccezionale bravura, YAdam Bell si riavvicina in questo episodio piu alia Gest che non alia ballata

quattrocentesca. II poemetto e palesemente un rifacimento; che di tutti gli elementi della sua trama si pud facilmente testimoniare una tradizione indipendente, di cui questa volta possediamo anche i termini antecedenti oltre che una numerosa fioritura di piu tarde ballate. Dal punto di vista del con tenuto YAdam Bell non off re

che una novita: il tentativo di introdurre nella tradizione arcieri stica inglese Pepisodio notissimo nelle tradizioni tedesca e scan

dinava che noi conosciamo come il punto saliente della storia di Guglielmo Tell. Ma e pero da rilevarsi che le parti sono qui curiosamente invertite: e William che per mera bravata si offre di sottoporsi alia prova mentre il re lo minaccia di fare impic care lui e i suoi compagni se per caso fallisse. Naturalmente la bravata riesce, ma cio non toglie che tutto Pepisodio sia privo di

ogni tensione drammatica e si riduca a uno spettacolo di lancio di coltelli da fiera. E per conto mio un'interpolazione, nemmeno forse del primo rifacitore, che si denunzia da se come tarda ed inutile.

Ma non sono tanto le varianti apportate alia tradizione che contano quanto invece il diverso atteggiamento spirituale del poeta rispetto ai suoi modelli e ai suoi predecessori. L'atteggiamento della Gest e di Robin Hood and the Monk e tutto descrittivo, esteriore, rivolto al fatto: YAdam Belle tutto teso invece a vedere i personaggi dalPinterno, a coglierli in atteggiamenti interiori. Si

comparino, per esempio Robin Hood and the Monk e YAdam Bell in due punti dove la trama sembra svolgersi uguale, quando cioe i compagni di Robin Hood nelPuna, di William nelPaltra, cercano di introdursi nella citta chiusa sotto Pegida del sigillo reale. In Robin Hood and the Monk Pazione e complicata : Little John ha incontrato il frate che va a narrare la cosa al re, si fa raccontare

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tutta la storia e sotto il pretesto di fargli da guardia si accom

pagna con lui finche giunti al luogo opportuno lo uccidono:

He was rny maister ?, seid Litull John, that thou hase browght in bale;

Shalle thou neuer cum at our kyng, Ffor to telle hym tale ?.

John smote of the monkis hed, No longer wolde he dwell;

So did Moch the litull page, Ffor ferd lest he wolde tell (1).

Va lui invece dal monaco e, munitosi del sigillo reale, torna a

Nottingham: al re che gli domanda dei monaco: ? f: morto per la strada ?, risponde; allo sceriffo: ? 11 re lo ha fatto abate e

signore delPabbazia di Westminster ?. La storia e raccontata con

incisiva rapidita e tremendamente sul serio (si noti il particolare della morte del paggetto), da una posizione costantemente esterna e secondo una serie di ?fatti?, uno dietro Faltro. Ma ntWAdam Bell lo stesso episodio ha un valore del tutto diverso, il poeta non ha bisogno di un'avventura, gli basta un'astuzia:

Alas! > than sayd good Adam Bell, ? Taht euer we were made men!

These gates be shyt so wonderly well, That we may not come here in ?.

... Adam sayd, I haue a lettre wryten wele, Now let vs wysely werke;

We wyll say we haue the kynges seale, 1 holde the porter no clerke ? (2).

II portiere non e un letterato, ma non ha nemmeno Fingenuita da ?fabliau ? del re e dello sceriffo nelPaltra ballata, tant'e vero che i banditi debbono parlare a lungo con lui per convincerlo: e

(1) Stt. 51-2: ? Era mio padrone, disse Little John, quello che tu hai fatto mettere in prigione; ora non arriverai mai dal nostro re a raccon

targli la cosa. John tronco la testa del monaco e subito lo tolse di vita, cosi fece Much col paggetto per paura che pariasse ?.

(2) Stt. 53 e 55: ? Ahime! disse allora il bravo Adam Bell, ahirne che noi fummo fatti uomini! Queste porte son chiuse cosi bene che non

potremo mai entrare.Adam disse: Ho una lettera ben scritta, ado periamola saggiamente, diremo che abbiamo il sigillo reale, tanto il por tiere non sara un letterato ?.

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chiaro nelPAnonimo il piacere di indugiarsi nei dialogo, di rifinirlo. Cosi in Robin Hood and the Monk dopo Puccisione del portiere il poeta passa oltre rapidamente,

? Now wil I be porter ?, seid Litull John, ? And take the keyes in honde ?:

He toke the way to Robyn Hode, And sone he hym vnbonde (1);

ma nelYAdam Bell PAnonimo ama ancora soffermarsi:

? Now am I porter ?, sayd Adam Bell; ? Se, broder, the keys haue we here;

The worste porter to mery Carlell That ye had this hondreth yere.

? Now wyll we oure bowes bende, Into the town wyll we go,

For to deliver our dere broder, Where he lyeth in care and wo ? (2).

L'Anonimo deWAdam Bell ha in complesso una sensibilita piu sottile e piu calda, una maggiore maturita stilistica, senza tuttavia

quelle contaminazioni letterarie frequenti nelle garlands e nelle broadsides elisabettiane e giacobiane. Contaminazioni letterarie non ce ne sono: c'e invece un rnaggior desiderio di profondita, tin elementare desiderio di introspezione psicologica che, rarissimo

gia nei corpus delle ballate angloscozzesi, e addirittura unico in tutto il ciclo della Foresta Verde. E soprattutto vi e un'adesione costante del poeta alia sua creatura a quello spirito di giocosa avventura che egli racconta. Si legga la lettera che il re riceve a

grazia accordata:

The kyng opened the letter anone, Hym selfe he red it tho,

And founde how these thre outlawes had slaine Thre hundred men and mo.

Fyrst the justice and the sherife, And the mayre of Carlell towne;

(1) Stt. 71: ? Ora il portiere sard io, disse Little John, prendendo in mano le chiavi: ando dov'era Robin Hood e subito lo sciolse ?.

(2) Stt. 66-7: Ora fo io da portiere, disse Adam Bell, vedi, fratello che le chiavi son qui; il peggior portiere della bella Carlisle che abbiate avuto da un secolo! E bra piegheremo gli archi e entreremo nella citta per liberare il nostro fratello da dove giace in affanni ed in guai >.

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Of all the constables and catchipolles Alyve were left not one.

The baylyves and the bedyls both, And the sergeauntes of the law,

And forty forsters of the fe These outlawes had y-slaw;

And broken his parks and slaine his dere; Over all they chose the best;

So perelous outlawes as they were Walked not by easte nor west.

When the kynge this letter had red, In hys harte he syghed sore;

? Take vp the table ?, anone he bad, For I may eate no more ? (1).

In tutta questa enumerazione declamata PAnonimo e il primo a

compiacersi della bravata, di cui ha sempre presente il lieto fine e che percio lo seduce: sotto Farte maggiore traluce la medesima

sensibilita del poeta di Robin Hood and the Monk. Dove forse invece si distacca da ogni tradizione per assumere un carattere suo proprio e rispondere ad un'esigenza tutta sua e nelF introdu zione di un carattere nuovo, un carattere femminile, Alice, la

moglie di William. Tutte le ballate sono d'accordo nel dichiarare Famore di

Robin Hood per la Vergine Maria e nelFaffermare che per amore di lei il bandito n6n fece mai male a una donna (arrivera persino, in punto di morte, a rifiutare di vendicarsi della badessa che lo ha tradito, per questa ragione), ma non vanno piu oltre, salvo, naturalmente, le ultime degenerazioni seicentesche che, sotto Fin flusso della morris dance, del teatro e del romanzo di cavalleria, gli danno avventure amorose e lo conducono al matrimonio. Ma nelYAdam Bell tale nuovo carattere risponde a una necessita intima

(1) Stt. 138-42: ? II re apri subito la lettera e se la lesse da se e

seppe come questi tre banditi avessero ucciso trecento uomini e piu. Prima il giudice e lo sceriffo e il podesta della bella Carlisle, di tutto il bargello e gli sbirri non n'era restato vivo nessuno. I bali, i donzelli e gli uscieri e quaranta guardie forestali giurate questi banditi avevano

ucciso; e violato i suoi parchi, e ucciso i suoi cervi, scegliendosi il me

glio dappertutto. Cosi pericolosi banditi non se ne trovavan6 da oriente a occidente. Quando il re ebbe letto la lettera sospiro dolorosamente nel cuore: Levate le tavole, ordino subito, io non posso mangiar piu >.

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del poeta, non e una ? avventura ? ma un carattere intimamente connesso con la trama; una nuova interpretazione della tradizione

per opera di una sensibilita gia nuova che la rivive in termini suoi. Nei desiderio di onorare la Vergine che spinge Robin Hood verso Nottingham, in quello di rivedere la moglie che porta Wil liam alle porte di Carlisle, si esprime un uguale senso di nostalgia che PAnonimo deWAdam Bell sente in una forma piu familiare, piu moderna, talche nei descrivere i tre banditi che si erano giu rati fratelli dira di William:

Wyllyam was the wedded man, Muche more then was hys care (1).

Questo senso di semplicita familiare, un po' rude, e sempre pre sente quando compare la donna (si osservi Paffettuosa scontrosita della moglie):

< Wher be you, fayre Alyce, my wyfe, And my chyldren three ?

Lyghtly let in thyne husband, Wyllyam of Cloudesle ?.

? Alas ! > then sayde fayre Alyce, And syghed wonderous sore,

? Thys place hath ben besette for you Thys halfe yere and more ?.

? Now am 1 here ?, sayde Cloudesle, ? I woulde that I in were;

Now feche vs meate and drynke ynoughe, And let vs make good chere > (2).

Ugualmente e semplice e rude Pincontro dello scampato con la moglie :

Clowdysle walked a lytell besyde, And loked vnder the grene wodde lynde;

He was ware of hys wyfe and hys chyldren thre, Full wo in herte and mynde.

(1) St. 6, vv. 1-2: ? William era quello sposato e piu grande era il suo dolore ?.

(2) Stt. 11-3: ? Dove sei, bella Alice, moglie mia? E dove i miei tre figliuoli? Lietamente fa' entrar tuo marito, William di Cloudesly. Ahime! disse allora la bella Alice, e sospirava penosamente, questo luogo ti e stato vietato da piu di sei mesi. Ora son qui, disse Gloudesly, e vorrei essere gia entrato: va' a prendere da mangiare e da bere e fac ciamoci festa ?.

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? Welcome, wyfe ?, than sayd Wyllyam, ? Unto this trysty-tre;

I had wende yesterdaye, by swete Saint John, Thou sholde me neuer haue se ?.

? Now wele is me ?, she sayd ye be here, My herte is out of wo >.

? Dame >, he sayd, ? be mery and glad, And thanke my brethren two >.

? Here of to speke ?, sayd Adam Bell, ? 1-wys it is no bote;

The meat that we must supp withall, It runneth fast on fote ? (1).

Ce dappertutto una semplicita espressiva, rapida (si noti la risposta elusiva, contadina, di Adam, eroe in battaglia ma impacciato da vanti alle lodi) ed e ancora in questa semplicita, come per la Gest che sta il fascino particolare delYAdam Bell, anche se rispetto a

quella PAnonimo autore cinquecentesco mostri una sensibilita piu fine, piu complessa; anche se il poeta e piu attento alle parole del suo personaggio che non ai colori delFabito. Soprattutto e

piu aderente alia sua trama e allo spirito della storia che narra.

Certo e che la tradizione, che egli segue piu nello spirito che non nella lettera, lo lega meno, almeno formalmente. La trama e

ripresa dalle ballate di Robin Hood, ma Paver egli escluso il nome del personaggio principale, gia troppo popolare, e indice di un

desiderio di liberta: al contrario degli altri ha ripreso la trama ma non il nome. E anche questo nome e un curioso incidents II nome Adam era parola comune di gergo arcieristico cinquecen tesco (2); ma non sembra tuttavia legato, a nessuna tradizione di

(1) Stt. 101-4: ? Clodesly fece qualche passo di lato, guardo sotto un tiglio del bosco e si accorse di sua moglie e dei suoi tre figliuoli, addoloratissimi nella mente e nel cuore. Benvenuta, moglie, disse allora

William, sotto quest* albero di raduno: avrei pensato ieri, per il buon San Giovanni, che non mi avresti piii riveduto. Ma ora tutto va bene se sei qui, disse lei, il mio cuore e fuor di tormento. Donna, disse lui, fa* buon viso e ringrazia i miei tre fratelli. A parlare, disse allora Adam Bell, mi pare che non ci si guadagni niente; la carne con cui dovremo cenare corre ancora veloce su quattro zampe ?.

(2) Nel Much Ado About Nothing (I, i) Benedick dice: * If I do, hang me in a bottle like a cat and shoot at me, and he that hits me, let him be clapped on the shoulder and called Adam ?. Si noti la mancanza del cognome.

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ballate anteriore all' A dam Bell, che non solo non se ne e trovata

nessuna, ma nei poemetto stesso non ci e traccia di altra fonte che le ballate di Robin Hood. E dunque mio parere che PAnonimo abbia eliminato volontariamente il nome troppo famoso e gia degenerato e, nei battezzare la sua nuova figura abbia aggiunto un cognome comunissimo un nome dal suono famoso (1), creando cosi un personaggio nuovo, nei quale rivivere secondo il suo mondo il mondo poetico della Foresta Verde, gia ai suoi tempi fortemente legato con quella tradizione di giuochi d'arco di cui si faceva cenno poc'anzi. L'episodio finale, in cui si riprende la

leggenda di Guglielmo Tell, potrebbe fame anche fede. Non e infatti la tradizione popolare che da vita M'Adam Bell

(PAnonimo ha personality troppo definita) quanto quella a rivivere nei poemetto, che la rielabora, se ne permea, secondo la sua pro pria sensibilita. Sensibilita che si accorda ma non si confonde con la tradizione la quale ha in questo poemetto il suo fiore piu bello:

dopo qualche rara ballata ne testimonia gli ultimi guizzi finche di Robin Hood non resta altro che il nome e qualche parafrasi, sempre piu insipida degli episodi della Gest e delYAdam Bell.

E inutile, io credo, far notare di nuovo come quella tradizione

degenere si riattacchi ancora al periodo aureo quattrocentesco. Anche nella Gest Robin Hood e battuto di misura, ma dal re e non da un vasaio o da un mendicante; anche nella Gest pretende di ricevere dalla Vergine il denaro trovato addosso alPabate come in Robin Mod's Golden Prize (2), ma nelPuna vi e, alia radice della

beffa, un sentimento religioso, sia pure grossolano ed ingenuo, nelP altra un semplice travestimento di Robin Hood da frate; anche le scialbe avventure cavalleresche del piccolo ciclo che fa centro a Robin Hood and the Prince of Aragon possono in qualche modo riattaccarsi al rispetto che Robin Hood ha per la donna e che e forse gia nella tradizione quattrocentesca: in ognuno di

questi esempi la similarity delle trame mostra ancora piu forte la diversita del sentimento che muove il poeta. Soprattutto si e perso

(1) L'identifieazione di Adam Bell con un personaggio reale fu ten Tata da J. Hunter (New Illustrations of the Life, Studies, and Writigs of Shakespeare, Londra 1845, I, p. 245) ma senza successo. Cfr. Child, vol. Ill, p. 34.

(2) Child, 147.

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in quest'ultime nuove, o rifatte, avventure quel senso epico-lirico del bosco, della ? foresta verde ? che avevamo sentito in Robin

Hood and the Monk e ntWAdam Bell. Avulso dal suo scenario, quando questo non e divenuto che un fondale, un nome anch'esso, anche la figura di Robin Hood si vuota via via del suo contenuto

poetico, ne il nome che ancora rimane si mostra capace di riem

pirsi ancora di vita. Era dunque Robin Hood come un albero della sua Barnesdale, incapace di fiorire altrove ? Quella ? Musa della ballata ? che gli aveva dato la vita era in effetti quel suo medesimo bosco da cui la sua figura era nata. Anche noi potremo ripetere, travisandolo, 1' inizio di Robyn and Gandeleyn :

I herde a carpyng of a clerk, Al at ghones wodes ende,

Of gode Robyn and Gandeleyn, Was ther non other thynge.

Non vi era infatti altro. Se il nome di Robin Hood sia stato fatto famoso dalla sua rivolta contro i Normanni invasori e si sia venuto

poi via via adattando alle circostanze sociali non c'e dato di dirlo. E possibile, per quanto non molto probabile. Alia fine del trecento anche se non ai tempi dt\V Ivanhoe, la fusione delle razze e del

popolo era del tutto avvenuta e gia gli eredi degli altezzosi inva sori Normanni abbandonavano la loro ultima distinzione d'origine, la lingua, per accettare quella del popolo soggiogato (1). La rivolta di Robin Hood e una rivolta sociale, Robin Hood e il

campione di una classe, non di una razza: non e un sassone, e uno sturdy yeoman, come del resto i suoi poeti.

La tradizione popolare, cosi capace di preservarci antichissimi

particolari; relitti di un passato di cui ignora il senso essa stessa non ci ha serbato ne una situazione ne un nome da cui sia possi bile intravedere, dietro la figura di Robin Hood, una lotta di

popoli: in questi relitti risuonano soltanto gli echi di una poesia tragica, ma non sociale. In realta, fino a tutto il quattrocento, e un poco piu oltre, la poesia di Robin Hood e la poesia del bosco ora tragica, ora virilmente lieta, e l'ultima sua canzone, il poemetto dtWAdam Bell, che di Robin Hood non porta nemmeno il nome, ne e la prova: gia alia meta del cinquecento il nome era troppo famoso e troppo staccato dalla poesia della foresta. Noi non vor~ remmo ne potremmo negare che quando ancora erano divise le

(1) E noto che Pingiese fu ammesso nei tribunali nel 1362 e fu cominciato a insegnare nelle scuole nel 1385.

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razze e le lingue il popolo sassone non abbia avuto i suoi canti ed abbia celebrato le sue audacie e le sue parziali vittorie: tanto

probabile che lo si pud dare per certo. Ma la tradizione di Robin

Hood, la tradizione della ? green forest? non ce ne ha serbato la traccia: essa e per noi soltanto tradizione di poesia non di storici eventi. Ne vi e argomento per credere che fosse altra cosa in

origine. Le border ballads ci serbano i canti epici delle guerriglie di frontiera fra inglesi e scozzesi, e ritornelli originariamente nati la si sono poi spersi per ballate che non hanno niente a che ve dere con tali episodi (1); ma niente di tutto questo e perd avve nuto nei ? ciclo della foresta ? per le avventure di Robin Hood, dietro alle quali non risulta che ci sia stato altro se non poesia: poesia tragica del bosco, poesia della bella avventura, ma niente di piu. In nessun altro dei cicli, nei quali si pud dividere e sud dividere la tradizione delle ballate popolari inglesi, la tradizione

popolare e stata cosi nettamente e rigidamente tradizione di poesia. Tutto il resto e fuori di questo regno ed e fuori anche dal bosco di Barnesdale.

Sergio Baldi

(1) Si veda, ad es. la vers. B della ballata The Twa Sisters (Child, 10) che preserva nei ritornello il ricordo della battaglia di Stirling (11 Sett. 1297). Questa versione B e, naturalmente, di origine scozzese, ed e stata Taccolta dalla tradizione orale fra la fine del 700 e i primi delP800.

Per il Comitato di redazione: prof. Aristide Calderini

Aristide Calderini, dlrettore responsabtle

RUtampa anastatica, per con to dell' University Cattolica del Sacro Cuore, Largo A. Gemelli, 1 - Milano eseguita dallo Stabilimento Grafico Scotti - Milano 1968

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